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di colori diversi? S. Agostini

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Il verbo temere

Il verbo temere

Perché abbiamo la pelle di colori diversi?

Oggi a scuola è arrivata una bambina nuova con la pelle scura e le treccine: si chiama Aifa. «Perché Aifa ha la pelle di un colore diverso dal nostro?» chiede Anna alla maestra. «Perché ha più melanina di noi…» dice la maestra «… è un “colorante” che protegge dai raggi del sole. Aifa proviene dal Ghana, un Paese caldo, e la melanina protegge la sua pelle dalle scottature». «Maestra allora perché Ola è così chiaro? Non può prendere il sole?» chiede Giacomo incuriosito. «La famiglia di Ola una volta abitava in Norvegia, un Paese nel quale il sole scotta meno, e quindi la sua pelle e quella dei suoi familiari hanno meno… “colorante”! Tutti loro, qui da noi dove il sole è più caldo, d’estate si devono proteggere con la crema, altrimenti si scottano». «Sulla terra» spiega la mastra ai bambini «siamo in molti e siamo tutti diversi! Non potete trovare da nessuna parte un bambino uguale a voi. Ogni uomo ha la pelle di colore diverso a seconda del luogo in cui vive o dal quale proviene la sua famiglia». «Ognuno di noi, inoltre, ha anche gli occhi di una forma e di un colore diversi da tutti gli altri» spiega la maestra. «Pure i nasi sono diversi» aggiunge Sara. «Avete proprio ragione!» esclama la maestra. «Pensate a come sarebbe triste se gli uomini fossero tutti uguali» suggerisce la maestra. «Se fossimo tutti uguali e ci vestissimo nello stesso modo non potremmo riconoscerci» prosegue Pier Francesco. «Non sapremmo più chi è la nostra mamma o la nostra migliore amica» aggiunge Lucia. «Se chiamassi “Giovanni” si girerebbero in dieci e io non saprei qual è quello giusto» dice Damiano. «E se il mondo fosse tutto di un solo colore? Che cosa ne pensate bambini?» chiede la maestra. «Io lo vorrei tutto rosa» dice Alice. «Ma io sono un bambino!» esclama Enrico. «Io propongo di colorare tutto di azzurro, allora» ribatte Luca. «Così dovrei vestirmi di azzurro anche io!» dice Alice. «Per fortuna ci sono molti colori: così la smettete di litigare» conclude Giacomo. «Siamo tutti diversi, ma ci sono delle cose che amiamo tutti, qualsiasi siano il colore della nostra pelle e la forma dei nostri occhi…» dice la maestra. «Mangiare?» suggerisce Michela.

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«Esatto! Brava, Michela!» conferma la maestra. «Anche se qualcuno mangia le formiche e qualcun altro preferisce il prosciutto». «Secondo me, tutti i bambini del mondo amano giocare» dice Arianna. «È vero!» esclama Aifa sorridendo. “Anche se spesso fanno giochi diversi…». «Io sono sicura che tutti i bambini vogliono le coccole!» dice Lucia. «Hai proprio ragione!» osserva la maestra. «Come i fiori hanno colori differenti, ma sono tutti profumati, così gli uomini sono diversi ma vogliono tutti essere amati».

Sara Agostini, Le sei storie dei perché, Gribaudo

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