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Che vacanza M. Argilli
Che vacanza
I soldi non bastavano per la villeggiatura, quell’estate, bisognava rinunciare. Ma, a vedere i visi delusi dei figli, la signora Seppietti esclamò: – Quest’anno, faremo le più belle vacanze della nostra vita… Mare, più montagna, più campagna! Non era impazzita, aveva soltanto avuto un’idea originale. Si trattava, però, di adattare il loro appartamento. La campagna la crearono nella sala da pranzo, portando tutti i vasi di fiori che si trovavano sui davanzali. Con poster e fotografie di alberi alle pareti inventarono un magnifico paesaggio. La montagna fu sistemata nella stanza con il balconcino, dal quale, con il binocolo, si poteva ammirare la suggestiva vista delle vette più alte, cioè i più alti tra i palazzi circostanti. Nella camera del mare, quella più assolata, piantarono l’ombrellone. In costume da bagno, con gli occhiali neri, ci si sdraiava su una spiaggia morbidissima: due sacchetti di segatura sul pavimento. Per bagnarsi, bastava fare due passi ed immergersi a turno nella vasca da bagno. La famiglia Seppietti quell’estate non si abbronzò molto, ma si divertì tanto: genitori e figli non erano mai stati tanto insieme a giocare.
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Marcello Argilli, I viaggi di Osvaldo e fantageografia, Piccoli