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La leggenda del lago di Carezza
Molto tempo fa, in fondo al lago di Carezza, viveva una bellissima ninfa, la giovane dea del lago. Talvolta usciva dalle acque e si sedeva sulle rive a cantare e a pettinare i suoi lunghi capelli, ma appena sentiva un rumore si rituffava e scompariva. Sulla montagna vicino al lago viveva un mago, che si era innamorato della ninfa e voleva rapirla per sposarla, ma non riusciva nemmeno ad avvicinarla. Allora, disperato, si fece consigliare da una strega che gli disse: «Fabbrica un arcobaleno che unisca il lago alla cima della montagna. Vedrai che la ninfa incuriosita uscirà dalle acque: non ha mai visto un arcobaleno! Quando la ninfa sarà uscita, va’ da lei vestito da mercante e offrile un sacco di ricchi gioielli. Vedrai che riuscirai a portarla con te!». Il giorno dopo il mago fabbricò un arcobaleno, un ponte di colori e di luce che unì il lago alla montagna. Subito la ninfa uscì per ammirare l’arcobaleno, ma il mago si era dimenticato di vestirsi da mercante. Appena le si avvicinò, la fanciulla lo riconobbe e immediatamente si immerse nel lago. Il mago furioso, per sfogare la sua ira, afferrò l’arcobaleno e lo fece a pezzi. I pezzi luminosi caddero nel lago e diedero alle acque i riflessi meravigliosi e i colori che tutti oggi possono ammirare.
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