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Crugnola-Ometto rimettono l'ipoteca sul titolo italiano
by ACI
L'equipaggio varesino-bassanese ha vinto la gara d'apertura del campionato tricolore con la Citroen C3 seguita dalla FpF Sport nonostante problemi iniziali con il freno a mano
■ Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto hanno ripreso la corsa nel campionato assoluto da dove l'avevano lasciata. A fine stagione l'equipaggio varesino-bassanese si era laureato campione d'Italia. Al Ciocco, che ha riaperto le ostilità in chiave 2023, hanno ribadito che i più seri candidati al titolo sono sempre loro. Eppure non era iniziato bene il rally toscano. Problemi al freno a mano, nella prova d'apertura, la power stage che assegnava punti in più ai primi tre della classifica, li aveva relegati all'ottavo posto. Inversioni di marcia e cambi di direzione, senza il classico colpo di freno, sulle aspre stradine della Garfagnana sono quasi impossibili.
Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto hanno sopperito con bravura alla débacle meccanica con- tenendo il distacco in meno di due secondi. Risolto l'inconveniente dai meccanici della Citroen C3, l'equipaggio ha messo nel carniere ben otto scratch lasciando a Scattolon-Farnocchia solo la terzultima speciale, a risultato ormai acquisito.
Una corsa a senso unico quella dei campioni in carica, decisi a riconfermarsi per la terza volta nel tricolore. Andolfi-Gonella, BottarelliPasini e De Tommaso-D'Ambrosio sono sempre rimasti in scia senza tuttavia rendersi mai troppo peri- colosi. Qualche trabocchetto, invece, avrebbe potuto tenderlo il fondo stradale, con molto fango sull'asfalto, ma Crugnola-Ometto hanno corso con perizia, evitando rischi inutili. La rincorsa al terzo scudetto è partita così nel migliore dei modi con una importante vittoria che mette subito in chiaro le intenzioni dei due amici. La sfida è appena iniziata, ma il sigillo apposto sul Rally del Ciocco lascia intendere che chi vorrà puntare in alto dovrà guardarsi soprattutto dalla coppia lombardo-veneta.
Per il navigatore bassanese si tratta del quarto successo nel rally toscano. Il primo lo ottenne al debutto nel campionato italiano nel 2017 quando leggeva le note a Simone Campedelli. Poi con Crugnola ha firmato le edizioni 2020, 2022 e quella andata in scena a metà marzo.
“Le prove speciali del Ciocco mi piacciono molto - ha spiegato Pietro Ometto sul podio più alto - e poi mi portano bene. Spiace solo non aver preso punti nella power stage per via dell'inconveniente al freno a mano al quale i tecnici della nostra squadra, la FPF Sport, hanno rimediato velocemente. Il cammino nella rincorsa al titolo assoluto rally è lungo. In calendario ci sono altre sette gare, tra le quali due su terra. Il regolamento prevede la somma di sei risultati utili. La prossima uscita sarà ad Alba”. Una vittoria "corposa" quella dei campioni in carica che hanno portato la rossa preparata da FPF Sport, gommata Pirelli, a segnare il miglior tempo in otto delle dieci prove speciali disputate attorno alla Tenuta del Ciocco, per 100 km cronometrati totali tra la partenza da Lucca e l’arrivo a Castelnuovo Garfagnana.
L’apertura della massima serie tricolore ha mostrato un equilibrio più sottile rispetto al passato, per questo rally ma, soprattutto, in prospettiva per la nuova corsa al titolo. C’è stata maggiore bagarre insomma, tanto che dopo le prime due prove la supremazia di Crugnola sembrava seriamente messa in dubbio dall’attacco di diversi avversari. Primo su tutti il rivale principale di un anno fa, l’altro va- resotto del Ciar Sparco, Damiano
De Tommaso che, nella nuova coppia con Sofia D’Ambrosio, sempre sulla Skoda Fabia di Delta Rally, ha aperto il Ciocco con la vittoria nella breve Power stage iniziale. Si è preso lì i primi tre punti dell’anno e ha poi rilanciato con il miglior crono alla prima prova del mattino seguente. Dopo questi primi scratch il pilota di Aci Team Italia ha perso un po’ di continuità rispetto ai suoi avversari, finendo quarto assoluto ad 1’ dal podio.
“Siamo molto contenti – ha raccontato sorridente Crugnola all’arrivo sotto la Rocca Ariostesca - è stato un bel weekend per il quale dobbiamo ringraziare la squadra, tutto il team ed anche Citroen Racing, che ci dà ogni volta un pacchetto performante. Ringrazio anche Pietro che è sempre sul pezzo e mi sopporta. Abbiamo fatto una gran bella rimonta. Ci è mancato qualcosa per poter ottenere i punti della power stage, questo è il rammarico, ma anche un motivo per impegnarci di più provando ad essere più veloci”.
Ha approfittato dell’occasione per prendersi il secondo posto Fabio Andolfi, terzo elemento dello scorso tricolore. Il savonese si è presentato con il nuovo navigatore Nicolò Gonella, sempre sulla Skoda di MS Munaretto di Schio, con una consapevolezza maggiore e una stagione in più d’esperienza nel campionato. Ha dovuto lavorare per riadattarsi alla guida con le Pirelli prima di iniziare a mantenere la scia di Crugnola, tuttavia la confidenza è arrivata troppo tardi per sperare nella rimonta. A due prove dal termine, dopo il secondo giro del sabato sui tratti “Puglianella”, “Careggine”, “Renaio” e la breve “Il Ciocco”, Andolfi aveva ormai accumulato 16.8" dal vertice e si è dovuto accontentare della piazza d’onore a 22.5".
Terzo l’equipaggio sulla Skoda Fabia della DP Autosport formato da Luca Bottarelli e Walter Pasini, che ha strappato due secondi tempi assoluti e ha perso 15" solamente in occasione del primo passaggio sulla prova “Renaio”. I due bresciani sono stati la vera rivelazione del rally. Hanno saputo rimontare e superare De Tommaso all’inizio del secondo giro di prove, per poi difendere la posizione fino alla fine nel duello, vinto per appena 1". Molto emozionato all’arrivo, Bottarelli si è portato a casa un podio assoluto e un punto ottenuto nella Power stage, ma più di tutto la vittoria nel Cir Promozione per il quale Crugnola e Andolfi non competono. In quinta posizione tra i piloti assoluti Giacomo Scattolon, al debutto con la Volkswagen Polo di HK Racing con Sauro Farnocchia, che ha accumulato gran parte dello svantaggio nella prima salita verso Careggine, sull’asfalto umido e sporcato dal fango dei tagli. Durante tutto il resto del rally, infatti, Scattolon è stato tra i più veloci, soprattutto sull’asfalto della “Ciocco”, prova in cui ha anche ottenuto il miglior tempo nel terzo passaggio. Ivan Ferrarotti e Massimo Bizzocchi si sono poi fermati a soli 4.2" secondi da Scattolon, non portando a termine una rimonta iniziata alla grande nella seconda giornata nonostante una performance da sottolineare. I due secondi posti, di cui uno sulla più lunga “Careggine”, non sono bastati a difendere la