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Franco Bernabei
by ACI
Sicurezza, organizzazione, attenzione ai soci
L’INTERVISTA
Riccardo Alemanno Direttore AC Roma
Da Direttore dell’Automobile Club Roma dal 2009 hai avuto la possibilità di osservare l’evoluzione dell’Ente in un periodo che ha visto importanti cambiamenti nella società da molteplici punti di vista. Di quali aspetti del lavoro svolto sei più soddisfatto?
Nel corso degli anni abbiamo lavorato al rafforzamento organizzativo e al consolidamento patrimoniale e finanziario dell’Automobile Club Roma, presupposti indispensabili per conferire efficacia all’azione istituzionale che, come ormai noto ai nostri lettori, spazia dallo sport automobilistico alla tutela delle auto storiche, dalla diffusione della cultura della sicurezza stradale alla qualità dei servizi ai soci e clienti. Un campo di azione senz’altro ampio, nell’ambito del quale riterrei di sottolineare l’impegno speso nella diffusione della educazione alla sicurezza stradale a vantaggio dei giovani e dei bambini nell’ambito del mondo scolastico. Devo dire che questo si è rivelato un profilo di attività che ha dato un ottimo riscontro in termini di partecipazione, registrando un crescente interesse da parte degli istituti romani. Con il prezioso supporto dei nostri formatori specializzati, l’attività ha permesso di formare nel tempo migliaia di ragazzi e non si è mai interrotta, neanche durante il tremendo periodo della pandemia. Anzi, la sperimentazione della educazione stradale a distanza nel corso della emergenza sanitaria, è ormai diventata una modalità ordinaria ed efficace per svolgere una importante azione sociale a difesa della vita. Nel futuro tale attività verrà incrementata, in linea con le sempre più alte richieste di corsi da parte degli istituti scolastici.
Venendo ai Soci, qual è il bilancio che puoi trarre in termini di relazione con questo pubblico?
Nel corso degli anni abbiamo visto crescere costantemente il numero dei Soci. Oggi sono circa 77mila e si sono incrementati del 20% rispetto al 2009. Tale dato costituisce senz’altro fonte di soddisfazione per noi e un significativo segno di riconoscimento sulla relazione che l’Automobile Club Roma ha mantenuto con i propri principali Stakeholder, recependo le loro istanze e rendicontando sui risultati, principalmente con riferimento alle attività di carattere sociale messe in campo dall’Ente e con il “bilancio sociale” annuale, ma anche con le iniziative che mirano a vivificare l’azione di “club”. Ma la soddisfazione deve lasciare il passo all’impegno affinché siano sempre di più gli automobilisti romani che si riconoscono nelle sfide dell’Ente sui tanti temi che la mobilità ci pone, soprattutto nella realtà della Capitale.
Quali sono i profili di attività che vedono l’Automobile Club Roma in prima linea e su quali in particolare avete puntato?
Tra i tanti campi di attività, senz’altro una componente importante è la sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni alla diffusione della “cultura della sicurezza”, un obiettivo a noi molto caro che intendiamo raggiungere grazie al costante coinvolgimento soprattutto dei giovani che si apprestano a conseguire la patente e degli alunni delle scuole. Sono convinto che formare i ragazzi sin dai primi anni al rispetto di tutti gli utenti della strada sia un elemento decisivo per contribuire ad un futuro di mobilità sicura e sostenibile per tutti. Puntiamo poi sulla nostra rete di delegazioni per offrire ai Soci la migliore assistenza e ai cittadini servizi di consulenza automobilistica improntati alla qualità, affinché tutti percepiscano la prossimità dell’ACI sul territorio, quale punto di riferimento anche per vivere al meglio e in massima sicurezza il tempo libero. Intendiamo poi incrementare le attività nell’ambito sportivo automobilistico e di valorizzazione del patrimonio automobilistico d’epoca. Le azioni fino ad oggi intraprese hanno dato risultati soddisfacenti, testimoniati dal sensibile incremento dei licenziati sportivi e dei soci del Club ACI Storico. Una componente di professionalità e passione su cui l’AC Roma fonderà le azioni future. Nel percorso compiuto e in quello ancora da realizzare un contributo fondamentale sarà assicurato dalla comunicazione istituzionale, sia mediante le forme tradizionali sia attraverso i canali digitali, che consentono rapida fruizione, aggiornamento dei contenuti e, soprattutto, un costante dialogo con i nostri portatori di interessi.