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TWINGO ELETTRICA
from Via! Maggio 2021
by ACI
TEST TWINGO ELECTRIC L’opera buffa della ricarica... a Milano
La Twingo, in versione elettrica, si distingue per versatilità e rispetto dell’ambiente. In più è tecnologicamente avanzata. Ma i dolori non mancano: le innegabili doti della vettura sono oscurate dalle ottuse e croniche difficoltà di ricarica che affliggono il nostro Paese.
Testo di Maurizio Gussoni
Nell’Iperuranio di Platone, certe idee sono così grandi che nei fatti non sono realizzabili. Così si presenta in Italia la mobilità elettrica, almeno in questa prima fase. Da una parte i progettisti creano prodotti ultratecnologici, dall’altra vari parolai della politica e della burocrazia investono tutti i loro sforzi per imbonire e catechizzare, ma poco fanno per creare la rete di punti di ricarica e rendere praticabile il sogno di non inquinare e risparmiare denaro, sostituendo il motore a ciclo Otto con quello elettrico. Ma, per il momento, ci si deve accontentare. E via!, con una prova, ha creato le condizioni più idonee per l’utilizzo di una elettrica: la Renault Twingo, una cittadina per eccellenza! Diretta discendente da una nobile stirpe, la francesina da città in versione elettrifi cata è perfetta per l’utilizzo quotidiano. Anzi, volendo, è il sogno del manager impegnato, ma specialmente della signora-bene che deve muoversi nel traffi co cittadino per commissioni o appuntamenti. Come fare un intenso shopping nei negozi alla moda, svolgere pratiche burocratiche o prendere il bimbo a scuola. Ma, uscendo dai fotoromanzi, passiamo ai dati di
IN BREVE
ALIMENTAZIONE: elettrica BATTERIA: 22 kWh POTENZA: 82 CV (60 kW) COPPIA MASSIMA 160 Nm TRAZIONE: anteriore AUTONOMIA: 110/180 km DIMENSIONI: 3.615X1.557X1.646 mm VELOCITÀ: 135 km/h ACCELERAZIONE 0/100: 12,9 sec PREZZO VERSIONE PROVATA: 24.850 euro
8:30
COLAZIONE
Ecco la Twingo, con la sua proprietaria, nelle varie fasi della giornata. Prima colazione in una delle più famose pasticcerie del centro milanese e shopping in via Montenapoleone. Il parcheggio delle elettriche a Milano è gratuito.
9:30
SHOPPING
11:00
SHOPPING Nelle immagini, le altre fasi della giornata milanese che sottolineano sia la versatilità cittadina della Twingo che gli interni. Di ottima qualità e che, con i numerosi optional in listino, possono diventare persino lussuosi.
12:00
PRATICHE IN ACI
16:00
USCITA DA SCUOLA fatto: l’autonomia reale (e verifi cata da noi) è di circa 150 Km (in modalità ECO), quindi ampiamente suffi ciente per un paio di intensi giorni di città. A questo la Twingo aggiunge una linea accattivante, ma nel contempo molto effi ciente dal punto di vista dell’abitabilità, un’ottima qualità degli interni ed una dotazione di accessori (di serie o a richiesta) da metterla in diretta concorrenza con un noioso suv, zeppo di orpelli, diffi cile da parcheggiare e magari gravato dal noleggio a lungo termine. E tutto in soli 3.60 metri di lunghezza. Pure dal punto di vista tecnico la Twingo ha molto da dire. Infatti è mossa da un motore che eroga 60 kW (82 CV), ampiamente suffi cienti per dare sprint ai 1.100 kg di peso. A questo si aggiunge un valore di coppia che tocca i 160 Nm, anche se l’elettrico, per sua natura, ha la capacità di elargire sin dai primi metri valori di coppia inimmaginabili per i motori termici. Tutto si traduce in una vettura di piccole dimensioni, ma prontissima nelle accelerazioni (sportiva, senza la funzione ECO) ed estremamente maneggevole. Basta solo pensare al raggio di sterzo (8,6 m) che consente manovre ed inversioni di marcia da tassista londinese. La batteria, poi, messa duramente alla prova dai vialoni e dai semafori milanesi, con i suoi 22 Kw ha sempre dimostrato di
TEST- TWINGO ELECTRIC
Le deficitarie strutture fanno della ricarica un supplizio. E basterebbe così poco per rimediare... TANTO GENIO IN COMPAGNIA DI TROPPA STUPIDITÀ
Se la mobilità elettrica fosse un sillogismo aristotelico, si arriverebbe ad una conclusione errata, dato che si parte da un assunto sbagliato. L’assunto è la ricarica di un’auto elettrica a Milano, una città che, secondo gli editti della sua Giunta Comunale, dovrebbero essere all’avanguardia... Noi, per caricare la nostra Twingo, ne abbiamo passate di tutti i colori. Armati della pazienza di Giobbe e con in tasca la tessera della rete Enel abbiamo consultato il sito, scoprendo che parecchie colonnine erano “in manutenzione” e quasi tutte all’interno di vari autosilo. Il che comporta un aggravio di costi, visto che il parcheggio si paga. La prima ricarica la abbiamo effettuata al Garage San Marco, assistiti dai gentili addetti sia nel parcheggio che nel collegamento. Poi abbiamo sfruttato il garage (interrato ma gratuito) di un supermercato di via Vallazze. Scoprendo che per inserire la spina nella presa occorre (giustamente) muovere una ghigliottina di sicurezza. Peccato però, che la gola della presa sia troppo limitata nell’altezza. Il risultato di questa geniale scelta è un infi nito numeri di tentativi di rotazione perché la ghigliottina, trattenuta da una molla capace di reggere un viadotto autostradale, si richiude con clamore. Inoltre la sadica fantasia del genio che ha istallato l’impianto, è arrivata a posizionare la presa di destra nei pressi di una colonna di cemento. Col risultato di rendere l’inserimento simile alla punizione di Tantalo. E tutto per avere, in un’ora, la carica dal 27% al 89%! Abbiamo pure tentato di caricare, con la carta di credito, alla colonnine A2A. Nulla di fatto: la nostra carta era American Express (quella che, nel mondo, va bene anche per acquistare un caffè), ma la A2A non la accetta! Insomma, basta la salute... come diceva Totò.
essere all’altezza del suo compito. Al quale collabora in modo stupefacente la funzione di rigenerazione (regolabile su tre posizioni) che restituisce energia a tutta birra nelle lunghe decelerazioni. Una funzione, poi, che se sfruttata con un saggio stile di guida, si traduce in un freno motore talmente effi ciente da limitare l’uso del freno a pochi colpi sul pedale, ma pure in tanti km di preziosa autonomia in più. Insomma, la Twingo è un prodotto che esprimerà tanta comodità ed uno stile di vita che, probabilmente, domani sarà quello di tutti (la settimana prossima in Italia, se si continua con la politica degli annunci!). Uno stile, però, che non deriva solo da scelte che rincorrono le mode, ma da brillanti idee e da una minuziosa progettazione tecnica che hanno permesso a casa Renault di stare al passo con i tempi e di sfornare una vettura elettrica che può essere utilizzata in modo intelligente. Infatti, per ora, il vero utilizzo di queste auto è quello cittadino, fortemente limitato dalla mancanza di colonnine, ma che può essere implementato se si è nelle condizioni di istallarne una nel giardino o nel box della propria abitazione.