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INTERVISTA

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CINEMA E TRASPORTI

CINEMA E TRASPORTI

PE R S O N AG G I G I OVA N N I L AVAG G I Pilota, costruttore e molto altro

Di origini nobili, nella sua lunga carriera ha corso con tutto, dalla Formula Panda alla F1. E come McLaren e Brabham ha progettato una vettura tutta sua

Testo di Valerio Boni

«Molti di voi credono che i piloti abbiano qualità da extraterrestri e vivano tra belle donne e fi umi di dollari. Beh, forse qualcuno ci riesce, ma nella maggior parte dei casi la nostra è una vita di sacrifi ci, dove bisogna avere coraggio, costanza e tanta, ma tanta voglia di lavorare». Sono queste le parole con le quali Giovanni Lavaggi ha scelto di presentarsi sul suo sito internet. Siciliano di Augusta, classe 1958 e di origini nobili, è stato uno degli esponenti della scuola motoristica di quella regione, che ha avuto il compianto Nino Vaccarella come capostipite. Le parole con le quali si presenta non sono retoriche, costituiscono la sintesi della sua vita sportiva, che lo ha portato a togliersi soddisfazioni in molti settori, sempre contando sulle sue capacità. Lavaggi è arrivato dove ogni pilota sogna di correre un giorno, in Formula 1, ma sempre compiendo un passo dopo l’altro, senza prendere scorciatoie. Lo dimostra il fatto che le due stagioni (1995 e 1996) corse al volante della Lotus Pacifi c e della Minardi, sono cominciate solo a 37 anni suonati, vale a dire 23 dopo l’esordio su due ruote, in quella che all’epoca si chiamava regolarità e oggi è l’enduro. In carriera ha disputato 157 gare, prendendo parte a molti dei campionati che l’automobilismo comprende. Dalla Formula Panda, dove ha conquistato il secondo posto fi nale, alla F1, passando da Indy, Forula 3000, Imsa, Formula 3, Maserati Ghibli Open Cup e molti altri. Compreso il campionato Sport Prototipi, una categoria con la quale Giovanni Lavaggi ha dimostrato di saperci fare, visto che con le auto a ruote coperte ha concluso al settimo posto la 24 Ore di Le Mans nel 1992, tre anni più tardi ha dominato la 24 Ore di Daytona e nel 2001 ha chiuso vittoriosamente la 1000 km La carriera di Lavaggi in poche foto; sopra la sua LS1, qui sotto in una rievocazione al Nürburgring e in basso in Formula 1

di Monza. Niente male per un pilota del quale a 26 anni si diceva «va forte, ma è già vecchio», che al termine della sua carriera di pilota, ma anche manager, addetto stampa e procacciatore di sponsor (come ama precisare), si è trasformato in costruttore. La laurea in ingegneria gli ha consentito di fare ciò che pochi grandi prima di lui, Bruce McLaren e Jack Brabham per fare due esempi, hanno realizzato. Nel 2006 corona il sogno di correre al volante di una “sua” auto, la LS1. Uno sport prototipo con motore Ford V8 costruita a Montecarlo che in tre stagioni cresce in competitività, fi no a conquistare la pole alla 6 Ore di Vallelunga. 

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