"Risonanze" Percorso di lettura- ITS "Deledda"-Lecce

“RISONANZE”

a.s. 20152016

Percorso di lettura : “OGNUNO POTREBBE” di Michele Serra Ed. Feltrinelli

Istituto Tecnico “G. Deledda “ di Lecce Classi II ABIO - IIC AFM

“RISONANZE”

Istituto Tecnico “G. Deledda “ di Lecce Classi II ABIO - IIC AFM

a cura della Prof.ssa Stefania Manco

Pagina 1

“RISONANZE”

PRESENTAZIONE LEGGERE UN ROMANZO NON SOLO PER CONOSCERE, MA ANCHE PER “CONOSCERSI” E “RICONOSCERSI”.

E’ QUESTO L’OBIETTIVO CHE HA PERSEGUITO IL PRESENTE LAVORO, NELLA CONVINZIONE CHE LA LETTERATURA, SIA QUELLA PIU’ LONTANA SIA QUELLA PIU’ VICINA, POSSA AIUTARE I NOSTRI GIOVANI AD “ASCOLTARSI” E A “FARSI ASCOLTARE”.

“RISONANZE” E’ APPUNTO QUESTO, IL RISULTATO DI UN PERCORSO DI LETTURA INTEGRALE ED INDIVIDUALE DEL TESTO, CHE HA COINVOLTO TUTTI GLI ALUNNI DELLE DUE SECONDE CLASSI. LA SCELTA DI CITAZIONI DEL ROMANZO, SEGUITE DALLE RIFLESSIONI PERSONALI DEGLI ALLIEVI, E’ STATO IL MODO DI INTERIORIZZARE LE PAROLE DELL’AUTORE. LA CONDIVISIONE DELLE SCELTE TESTUALI, CON IL DIBATTITO IN CLASSE CHE NE E’ SCATURITO, HA RAPPRESENTATO LO SPAZIO ENTRO IL QUALE OGNUNO HA POTUTO SONDARE SE STESSO, ATTRAVERSO IL CONFRONTO CON I COMPAGNI E CON I PERSONAGGI DELL’ULTIMA FATICA LETTERARIA DI MICHELE SERRA, IL ROMANZO “OGNUNO POTREBBE”.

A ME IL PIACERE DI GUIDARE LA “GESTAZIONE” E LA NASCITA DI QUESTO LAVORO CHE MI HA VISTO “PROVOCATRICE” ED “ASCOLTATRICE” CURIOSA E MAI APPAGATA DI MONDI INTERIORI PROFONDI E AFFASCINANTI.

Prof.ssa Stefania Manco

Pagina 2

“RISONANZE”

CLASSE II A BIO

Pagina 3

“RISONANZE”

“VOI NON CI CREDEVATE MA IO SI’, HO SEMPRE CONTINUATO A CREDERE IN ME” La maggior parte dei ragazzi non crede in se stessi e ha difficoltà a continuare.

(Francesca) Avere sempre la forza di credere in se stessi, anche se gli altri non credono in te.

(Alessia) E’ l’obiettivo che cerco di raggiungere ogni giorno della mia vita, dando il massimo, anche quando l’esterno mi sottovaluta. ( Francesco) Ognuno di noi può riuscire con la propria forza a raggiungere il proprio obiettivo sentendosi soddisfatto.( Martina) Credere prima in se stessi, perché nessuno lo farà mai al posto tuo. (Gianmarco) Se si crede in se stessi si può arrivare da qualsiasi parte, anche se per gli altri sei una nullità. (Eleonora)

“VOI NON AVETE MAI CREDUTO IN ME, VOI NON MI AVETE MAI CAPITO. E INVECE SONO PROPRIO IO CHE HO FATTO GOL” Rispecchia un po’ quello che sono, quello che penso quando raggiungo un obiettivo.

Quando le persone mi sottovalutano mi sento in dovere di dimostrare quanto si sbaglino e quanto io invece abbia ragione a credere in me. (Beatrice)

“CHIUDI GLI OCCHI E RIAPRILI DI COLPO: MAGARI IL VENTO SI E’ PORTATO VIA QUALCOSA” Chiudere gli occhi è un gesto che trasmette sensazioni di tranquillità e dolcezza perché sono attimi che ti trasportano in un altro mondo. Il vento è un aiutante, uno scacciapensieri. (Alessia) Il vento è capace di mandare via molti pensieri, dubbi o incertezze che ci circondano.

(Francesco) Sarebbe bello, quando c’è qualcosa che non va, chiudere gli occhi, rilassarsi e sperare che nel riaprirli tutto ciò che non ci piace fosse spazzato via dal vento. (Francesca) Può sempre cambiare qualcosa. Mi ricorda la mia infanzia. (Letizia)

Pagina 4

“RISONANZE”

“IL MORTO E’ UN CINGHIALE. IL CINGHIALE GIACE SCURO NELLO SCURO.” Tutti parlano e nessuno fa niente. Le persone parlano, parlano, ma aspettano che siano gli altri a risolvere i problemi. (Pio)

“QUESTA MATTINA TUTTO POTREBBE CAMBIARE E IO POTREI FARLO CAMBIARE” Vorrei avere fiducia in me stesso. (Pio)

“OGNUNO POTREBBE SALVARE IL POSTO DOVE VIVE. O PERLOMENO HA IL DIRITTO DI VIVERE PER UN ISTANTE, ANCHE SOLO PER UN ISTANTE, COME CAPITA A ME QUESTA MATTINA, PENSANDO CHE SAREBBE CAPACE DI FARLO” Chiunque può fare la differenza. (Letizia) Mi ha fatto pensare alla libertà. Ognuno di noi ha qualcosa che lo ostacola dal vivere davvero. Se almeno qualcuno provasse anche solo per un secondo a vivere davvero, capirebbe il vero significato della libertà. (Eleonora)

“UNO CHE NEANCHE SI ACCORGE DI QUANTO UTILE, QUANTO PREZIOSO POTREBBE ESSERE IL SUO RUOLO. SE SOLO VOLESSE” Siamo tutti importanti e possiamo dare un contributo nella società. (Pio)

“SOLO UNA FERITA LACEROCONTUSA ALLA FRONTE. AGNESE NON RIESCE PIU’ A REGOLARE L’ALTEZZA DELLO SGUARDO. LA SIGNORINA CAMMINAVA DIGITANDO. E’ SCESA DAL MARCIAPIEDE SENZA ACCORGERSI DELLA BICICLETTA. NOI QUI LA CHIAMIAMO SINDROME DELLO SGUARDO BASSO” Non c’è più interesse per ciò che succede intorno. Tutti danno solo importanza alla tecnologia che è il primo problema. (Angela)

Pagina 5

“RISONANZE”

“SAPERLA IMPERTURBABILE MI SOLLEVA, SIGNIFICA CHE E’ USCITA INDENNE DALL’INCIDENTE. PER ME E’ MOLTO IMPORTANTE CHE LEI STIA BENE” Esistono ancora uomini innamorati di donne. Sono poche queste persone. (Giulia)

“PASSANO I DIGITAMBULI, NEL VASTO MONDO ATTORNO, A MIGLIAIA, A MILIONI, ASSORTI NEI LORO RETTANGOLINI DI LUCE FREDDA, COSI’ FREDDA CHE NEPPURE GLI SI RIVERBERA SUL VISO. ATTRAVERSANO QUESTI POSTI E QUESTE GIORNATE COME SE NON LI RIGUARDASSERO. PASSANO SOLTANTO” L’indifferenza dei digitambuli verso il mondo che li circonda. Con il corso del tempo diamo tutto per scontato o addirittura non diamo peso alle cose che contano. (Giordana)

“OGNUNO POTREBBE” Ognuno potrebbe essere ciò che vuole senza farsi influenzare dalla società che ormai intrappola tutti. (Aurora)

“CERCO DI NON FAR PARTE DEL CAST, PUNTO E BASTA” Giulio riesce a distinguersi dalla massa, rimanendo se stesso, rappresentando la vera essenza di sé, senza curarsi del giudizio degli altri. (Aurora)

“SONO NIENT’ALTRO CHE ME STESSO, IN TUTTA LA MIA INERTE NORMALITA’” Essere se stessi negli istanti della propria vita. (Ilaria) Giulio si sente inadeguato. Succede anche nella mia vita quotidiana: dei momenti preferirei non essere lì. (Gabriele) Ricorda me e la società in cui viviamo. Ognuno, per farsi accettare, cerca di assomigliare a qualcun altro o di stare con i propri simili. Ognuno deve essere se stesso fin dall’inizio, per sentirsi bene e vivere nella normalità quotidiana. (Martina) Essere se stessi è molto importante perché ci fa sentire felici e spensierati. (Alessandra)

Pagina 6

“RISONANZE”

“CORRO IL RISCHIO DI ESSERE NOTATO PER CONTRASTO” Molte persone oggi sono in “contrasto”con il resto della gente e si sentono escluse, a disagio. Proprio come Giulio Maria.(Alessia) Giulio si isola dagli altri per il suo carattere chiuso, ma UMANO (distaccato dalla tecnologia). A lui non piace mettersi al centro dell’attenzione. (Sara)

“SONO UNO CHE CHIAMA EGOFONO LO SMARTPHONE. E’ UNA TRADUZIONE LETTERALE DI IPHONE. PASSANO I DIGITAMBULI. SONO VOLTI INABISSATI, VOLTI CHE HANNO ABBANDONATO IL VOLTO” Attaccati al telefono come se fossimo dipendenti da esso. (Gabriele) “MA NON C’E’ NULLA CHE POSSA PERMETTERSI IL LUSSO DI NON ESISTERE NELL’EGOFONO” Onniscienza dell’egofono. Oggi si usa il telefono per tutto; siamo egofono-dipendenti, e dico siamo perché noi maggiormente, generazione di oggi, siamo quasi ossessionati da esso. (Giulia)

“ADESSO SEI CON ME, SIAMO SEDUTI ALLO STESSO BAR DELLA STESSA CITTA’, ALLA STESSA ORA DELLA STESSA GIORNATA. VOLENDO POSSIAMO PARLARE TRA NOI. O ADDIRITTURA DI NOI.” Dare più importanza all’egofono che alle persone; essere vicini, ma non parlare. E’ un argomento che ci riguarda fortemente il mancato dialogo tra le persone. (Gabriele)

“SE USCISSI DALLA MIA VECCHIA FORD SOLLEVEREI QUESTO VECCHIO PAESAGGIO ARRUGGINITO IN UN IMMENSO TURBINE E GLI DAREI FINALMENTE FORMA. OGNUNO POTREBBE SALVARE IL POSTO DOVE VIVE” Ci sono posti meravigliosi nel mondo, ma a causa dell’uomo vengono distrutti. (Andrea) Ognuno potrebbe essere capace di fare quello che non si aspetta. (Michaela)

Pagina 7

“RISONANZE”

“UNA DISTESA INERTE DI CAPANNONI IN SVENDITA E STRADE AFFATICATE” Rispecchia molto la realtà di oggi. Di questi tempi è tutto così. (Alessia)

“PERCHE’ QUESTI, LUOGHI O NON LUOGHI, SONO I MIEI LUOGHI, CI SONO NATO E CRESCIUTO E CI STO INVECCHIANDO” Molte volte abbiamo delle cose che non ci piacciono, luoghi, oggetti e anche persone, ma dovremmo imparare ad accettare tutto quello che ci appartiene, che sia bello o brutto.

(Gabriele)

“MIO PADRE MI DIEDE UNO SCHIAFFO. L’UNICITA’ DI QUEL GESTO LO RENDE ANCORA BRUCIANTE, COME SE LE SUE CINQUE DITA SI FOSSERO IMPRESSE NON SULLA MIA GUANCIA, MA NELLA MIA ANIMA” Giulio ama profondamente suo padre. (Ludovica)

“STAI PARLANDO DI TE, DEI TUOI CONTI IN SOSPESO CON LUI O CON LEI, NON AVERGLI FATTO ALMENO QUALCUNA DELLE DOMANDE CHE VORRESTI FARGLI ORA, NEL SILENZIO E NEL VUOTO, ORA CHE NESSUNA RISPOSTA PUO’ RESTITUIRE UN SIGNIFICATO E UNA STORIA ALLE COSE ABBANDONATE” Il senso di colpa è grande, come il rimorso di aver lasciato dei conti in sospeso e di non aver fatto alcune domande alla persona che non si ha più accanto. Non ha più senso fare delle domande perché nessuna risposta può dare significato alle cose ormai abbandonate. Bisogna sempre cercare di dialogare e chiarire con le persone a noi care; rimandare non ha senso e in alcuni casi potrebbe essere addirittura troppo tardi.

(Francesca)

Pagina 8

“RISONANZE”

“SI TENDE A TRASCURARE IL FATTO CHE SE LA SPERANZA E’ UN DOVERE, PRIMA O POI E’ DESTINATA A DIVENTARE ODIOSA” Se la speranza, l’unica cosa che ci rimane, diventa quasi un dovere si perde il piacere di sperare. (Francesca) Quando il presente è troppo duro da affrontare, con l’andar del tempo, la speranza muta in odio, perdendo tutta la sua efficacia iniziale. (Anna)

“AFFERRA LA MAGLIA CON LE MANI, BACIA QUEI COLORI TANTO AMATI, TANTO IMPEGNATIVI” Ricorda tanto il mio pre-partita ogni domenica, in cui adoro la mia maglia ufficiale e bacio lo scudetto sul numero. (Gianmarco)

“LA MORTE HA POTERE SU TUTTO TRANNE SULLA BUROCRAZIA” I diritti dei cittadini sono in mano ai più potenti o ai più ricchi e c’è chi con i soldi si compra la giustizia; invece la morte non salva nessuno, ci rende almeno per una volta vulnerabili a tutto e a tutti. (Gianmarco)

“DICO SEMPRE A RICHY, DA ANTROPOLOGO AD ANTROPOLOGO, NOI SIAMO ANTROPOLOGI. VA BENE?” Accade molto spesso. I giovani si laureano, ma poi si ritrovano a fare un lavoro che non è quello dei loro sogni, non è quello che avrebbero sperato e si arrangiano a fare un lavoro insoddisfacente, solo per avere uno stipendio modico ed essere un minimo sostenuti da esso. (Giulia)

“L’INUTILITA’ SVELA CIO’ CHE L’USO FEBBRILE DELLE COSE CI IMPEDISCE DI VEDERE” Tutto ciò che noi usiamo ogni istante della nostra vita è inutile; siamo noi a renderlo indispensabile; una volta abbandonato, scopriamo la sua vera natura.(Alessandro) Pagina 9

“RISONANZE”

“IL LONTANO STA DIVENTANDO MOLTO PIU’ IMPORTANTE DEL VICINO” L’uso eccessivo dello smartphone ci fa perdere tutti i momenti o le cose che capitano vicino a noi. Perdiamo anche il contatto con le persone che ci sono vicine realmente.

(Alessandro) Il futuro spesse volte è più importante del presente, della realtà in cui si vive. Poiché il futuro non lo si conosce, noi tendiamo a trascurare ciò che già possediamo e ci illudiamo di ciò che desideriamo avere. (Benedetta)

“ASSORBO DA OGNI PORO LA MUSICA, COME UNA SPUGNA, E ME NE SATURO TALMENTE CHE SENTO CAMBIARE LA PERCEZIONE DI ME STESSO E DI QUELLO CHE MI CIRCONDA” Tutte le volte che ascolto musica mi succede la stessa cosa, perché la musica ha un ruolo molto importante nella mia vita. (Emanuela) La mia vita è costruita sull’armonia della musica. Essa riempie gran parte delle mie giornate, inserendosi tra gli stati d’animo buoni e quelli cattivi. Il potere che ha la musica è qualcosa di indescrivibile; ascoltando musica mi sento un’altra persona, perché una parte di me è come se fosse costituita da essa. Una persona che non ascolta musica è come un corpo senza anima e senza vita. (Giacomo)

“UN MONDO DI RAGAZZI DI TUTTE LE ETA’, ALCUNI ANCORA CON QUALCHE DENTE DA LATTE, ALTRI RUGOSI E CURVI, ALTRI MORENTI, RESI COETANEI DAL TEMPO REFLUO NEL QUALE SIAMO FINITI, CHI PRIMA CHI DOPO, COME I TAPPI DI SUGHERO IN QUELLE GRANDI DAMIGIANE CHE PER ANNI LI INGHIOTTONO, UNO PER VOLTA MA ALLA FINE TUTTI ASSIEME, UNO AL GIORNO MA IN CONCLUSIONE, DIETRO IL VETRO POLVEROSO, TUTTI RIUNITI NELLO STESSO GIORNO” In realtà siamo tutti coetanei del tempo che rimane, nel quale ci ritroviamo insieme, accomunati dallo stesso destino. (Benedetta) “STANOTTE FINALMENTE L’HO CAPITO PERCHE’ CONTINUANO A FABBRICARE ROTONDE: PER FARCI CAPIRE CHE IL NOSTRO DESTINO E’ SBAGLIARE STRADA” Identifica l’essere umano come qualcuno che sbaglia, come qualcuno destinato a sbagliare. Ma con gli errori si impara e si cresce. (Beatrice)

Pagina 10

“RISONANZE”

CLASSE II C AFM

Pagina 11

“RISONANZE”

“MI SONO PERSO A POCHI CHILOMETRI DA CASA, LUNGO LE STRADE CHE PERCORRO DA UNA VITA” E’il cammino di tutta la vita; sono quelle strade sulle quali ti sei fatta sfuggire qualcosa di importante che ti ha fatto “perdere”. La vita non si riesce a tenerla sempre sotto controllo. (Giada) Durante il percorso della nostra vita, ci perdiamo in noi stessi. (Marta) Oggi ci “perdiamo “ in qualunque situazione anziché lottare per raggiungere il nostro obiettivo. (Giorgia)

“IL NOSTRO DESTINO E’ SBAGLIARE STRADA” La vita è un continuo sbagliare, non ci possono essere scelte giuste. (Francesca)

“C’E’ UN PEZZO DI ME STESSO DEL QUALE COMINCIO AD ESSERE PIUTTOSTO STANCO” Molte volte riflettiamo su noi stessi per prendere qualche decisione e ci rendiamo conto di essere un po’ stanchi; stanchi della vita che si fa, perché si vorrebbe fare di più, ma non è possibile…” (Giada)

“VOI NON AVETE MAI CREDUTO IN ME, VOI NON MI AVETE MAI CAPITO” Vorrei solo essere più ascoltata e compresa. (Martina)

“VOI NON CI CREDERETE MA IO SI’, HO SEMPRE CONTINUATO A CREDERE IN ME” Mi piace l’ottimismo; mi piace l’autostima. (Benedetta) Fidarsi di se stesso è molto importante, perché chi non crede in se stesso non può andare avanti. (Davide) Anche se gli altri non credono in noi, noi dobbiamo andare avanti, credere in noi stessi e dimostrare ciò di cui siamo capaci. ( Marta) Pagina 12

“RISONANZE”

“SONO NIENT’ALTRO CHE ME STESSO IN TUTTA LA MIA INERTE NORMALITA’, IN UN ISTANTE CASUALE TRA I TANTI CHE COMPONGONO LA MIA VITA” Tutti siamo uguali. (Edoardo) Mi sento io. E’ il mio modo di essere. (Michael) Ormai si tende all’esagerazione, a seguire la massa senza essere più se stessi. Si diventa persone prive di personalità. (Melissa) Libertà. Essere liberi di fare ciò che si vuole senza la paura di essere criticati dalla gente; è la cosa più bella. La gente critica perché è invidiosa di ciò che riesci a fare. (Davide)

SO INVECE DI ESSERE APPENA UN PASSANTE IN MEZZO A TANTI, UN RAGAZZO INVECCHIATO SENZA ARTE NE’ PARTE, ANCORA CON L’INDEFINITEZZA DI UN GIOVANE E GIA’ CON LA DISILLUSIONE DI UN ANZIANO, IDENTICO AI MILLE E MILLE CHE MI PASSANO ATTORNO” Mi rispecchia: “un ragazzo invecchiato”, che non segue nessuna moda e pensa con la sua testa. (Edoardo)

“SI TENDE A TRASCURARE IL FATTO CHE SE LA SPERANZA E’ UN DOVERE, PRIMA O POI E’ DESTINATA A DIVENTARE ODIOSA” Se qualcuno spera in qualcosa lo deve fare nel corso del tempo, nel corso della sua vita e prima o poi quella cosa arriverà. Nulla va imposto. (Benedetta) Se sperare dovesse essere un dovere diventerebbe una cosa noiosa, tanto da non far sperare più. (Giorgia) “La speranza è l’ultima a morire”, ma alla fine, continuare a sperare diventa odioso e stancante, perché in un certo senso “speranza” è simbolo di “sofferenza”. (Alessia)

“NEGLI ULTIMI ANNI HO LA SENSAZIONE CHE LA GENTE STIA SEMPRE PER VENIRMI ADDOSSO, URTARMI, IMPEDIRMI IL PASSAGGIO” I giovani non trovano lavoro, non riescono a diventare chi vogliono, proprio perché molta gente impedisce loro questo passaggio. (Gianmarco)

Pagina 13

“RISONANZE”

“NESSUNO PARLA VERAMENTE CON QUALCUNO E NESSUNO RISPONDE A NESSUNO” Il chiudersi dentro se stessi, ignorando tutto e tutti. (Gianmarco)

“LE DICO: ADESSO SEI CON ME, SIAMO SEDUTI ALLO STESSO TAVOLINO. VOLENDO, POSSIAMO PARLARE UN POCO TRA NOI. O ADDIRITTURA DI NOI. PROPRIO COME FANNO GLI INNAMORATI. LE DICO. Parlare di noi; piccole cose che non si dicono, pensieri che facciamo fatica ad esprimere, da cui possono nascere dialoghi con i quali conoscersi veramente. (Virginia) “IL LONTANO E’ SOLO UN’ASTRAZIONE, NOI STIAMO FACENDO DEPERIRE CIO’ CHE ABBIAMO A VANTAGGIO DI CIO’ CHE CI ILLUDIAMO DI AVERE” Non riusciamo piu’ a distinguere ciò che è reale da ciò che è astratto. Sottovalutiamo i sentimenti, preferiamo non soffrire e quindi non amare. Ci nascondiamo nelle nuove tecnologie. (Virginia)

“IL LONTANO STA DIVENTANDO MOLTO PIU’ IMPORTANTE DEL VICINO” Concentrati sugli oggetti elettronici, non dando importanza alle persone intorno a noi.

(Anastasia) Con tutta questa tecnologia stiamo trascurando ciò che ci circonda per stare “a contatto”con qualcuno che non conosciamo e non ci fa vedere meglio il mondo. (Sara)

LE MODE HANNO QUESTO DI BUONO, CHE INVECCHIANO E A POCO A POCO SI LEVANO DI TORNO, ALMENO LORO. MAGARI, PIUTTOSTO, RISPETTO A QUANDO IL RAGAZZINO ERO IO, QUESTI QUI HANNO QUALCHE PORCHERIA IN PIU’ NELLO STOMACO, PASTICCHE CHE RENDONO PIMPANTI O BEVERONI CHE RENDONO ALLEGRI” Noi ragazzi ci facciamo influenzare da gente che ci vuole solo prendere in giro e si vuole solo approfittare di noi; cresciamo troppo in fretta, vogliamo subito diventare adulti e non ci accorgiamo che questa è l’età più bella, e basta poco per divertirsi. (Virginia) Pagina 14

“RISONANZE”

“CHIUDI GLI OCCHI E RIAPRILI DI COLPO: MAGARI IL VENTO SI E’ PORTATO VIA QUALCOSA” Con l’andar del tempo tutti i dolori e i brutti ricordi si alleviano, fino a sparire del tutto.

(Anastasia) Il tempo porta sempre via qualcosa o qualcuno che ci appartiene, una cosa speciale, magari anche un ricordo. (Giorgia) Al riaprire degli occhi tutti i pensieri vanno via. (Francesca) Quando riaprirai gli occhi ti sembrerà che qualcosa sia cambiato. (Swami)

“NULLA TI GIRA INTORNO SE GIRI INTORNO A TE STESSO” Non bisogna essere egoisti, bisogna pensare agli altri. Se tu non aiuti il prossimo, nel tuo momento di bisogno, lui non aiuterà te. (Anastasia)

“STANOTTE FINALMENTE L’HO CAPITO PERCHE’ CONTINUANO A FABBRICARE ROTONDE: PER FARCI CAPIRE CHE IL NOSTRO DESTINO E’ SBAGLIARE STRADA” Continuo a credere che ci vogliano bloccare il futuro; vogliono farci credere che dopo i diciotto anni tutto è finito, che non c’è lavoro. Dobbiamo fare in modo che non sia così, tutti insieme. (Martina) La vita non è tutta rose e fiori, ma bisogna incontrare un “ostacolo” per andare avanti.

(Edoardo) Molti vorrebbero scegliere la strada giusta per se stessi, ma in realtà continuano a prendere quella sbagliata. (Marta)

“OGNUNO POTREBBE FARE MOLTO MEGLIO” Tendiamo sempre a limitarci, ad accontentarci per paura di sbagliare quando invece basterebbe credere in noi stessi un po’ più di quello che facciamo solitamente. (Melissa)

Pagina 15

“RISONANZE”

“UNO CHE NEANCHE SI ACCORGE DI QUANTO UTILE, QUANTO PREZIOSO POTREBBE ESSERE IL SUO RUOLO SE SOLO LO VOLESSE” Tendo sempre a sottovalutarmi, a non capire le mie capacità. Oggi ho capito veramente che se uno vuole può fare di tutto, e non sottovalutare il ruolo che può avere nella società. (Sofia)

“LA BANALISSIMA VERITA’ E’ CHE NON SONO CONTENTO DI ME STESSO” Vorrei essere semplicemente una persona migliore di quello che sono, perché spesso divento quella che in realtà so di non essere. (Melissa)

“E’ UN PEZZO DI ME STESSO DEL QUALE COMINCIO AD ESSERE PIUTTOSTO STANCO” Potrebbe essere un difetto del proprio carattere, che ci rendiamo conto ci mette in difficoltà e quindi iniziamo ad esserne stanchi, vorremmo non averlo. (Swami)

“CERCO DI NON FAR PARTE DEL CAST” Cerco di essere me stessa. (Swami)

“NELLE FOTOGRAFIE MI SI RICONOSCE PERCHE’ SONO L’UNICO CHE NON FA NIENTE” Giulio è diverso rispetto alla massa. (Antonio) Ho visto un mondo nuovo, una nuova vita, così sono uscito dal mio bozzolo in cui ormai mi sentivo stretto. Rotto quel bozzolo e prigione che mi ero creato, ho ritrovato la speranza di crearmi una nuova vita. Mi sento una persona migliore. (Alessio)

Pagina 16

“RISONANZE”

“STIAMO FACENDO DEPERIRE CIO’ CHE ABBIAMO A VANTAGGIO DI CIO’ CHE CI ILLUDIAMO DI AVERE” Non ci rendiamo mai conto di quanto è importante ciò che abbiamo; ci illudiamo di voler sempre di più…quando, magari, lo abbiamo già. (Sara)

“SE IO NON HO MAI AVUTO LA SENSAZIONE DI FUGGIRE O SEMPLICEMENTE ANDARMENE, E’ PERCHE’ IO SONO QUESTO PEZZO DI PIANURA” Credo sia quello che dovremmo fare un po’ tutti oggi. Non fuggire dal luogo in cui siamo nati e cresciuti, ma restare e cercare di cambiare quello che non va più bene.

Ognuno nel suo piccolo potrebbe fare qualcosa.(Sofia)

“TUTTA GENTE CHE PENSA DELL’ALTRA GENTE- OMBRE APPENA INTRAVISTE DIETRO IL PARABREZZA- CHISSA’ DOVE DIAVOLO STA ANDANDO, CHISSA’ PERCHE’ NON SE NE RIMANE A CASA” Molte volte, stando da sola, torno a casa e osservo attentamente le persone che mi passano accanto, e scrutandole mi pongo varie domande, ad esempio, “dove si stanno dirigendo?”(Sofia)

“E’ INCREDIBILE QUANTE FROTTOLE SIAMO CAPACI DI RACCONTARCI” Molte volte, per star bene, mi racconto da sola delle bugie, per non essere triste.(Sofia)

“CIO’ CHE E’ IPOTETICAMENTE, POTREBBE ACCADERE, MA NON E’ ACCADUTO” La speranza dell’uomo. Ma nella vita non si può avere tutto quello che si spera. (Davide)

“…AGNESE, PER ME COSI’ IMPORTANTE” Come per Giulio è importante Agnese, anche per me sono importanti delle mie amiche… o più che amiche. (Gianmarco)

Pagina 17

“RISONANZE�

GLI ALUNNI della classe IIA BIO

Ala Giacomo Bacca Francesca Cappiello Alessia Caputo Alessia Centonze Gianmarco Colori Letizia Corallo Anna De Giorgi Beatrice De Luca Ludovica Epifani Angela Fanghella Francesco Fina Eleonora Flaminio Giordana Gallo Giulia Gloria Alessandro Invidia Danilo Isola Martina Leuzzi Gabriele Maggiore Michaela Mansi Emanuela Martina Benedetta Perrone Sara Rollo Alessandra Rucco Ilaria Spedicato Aurora Spedicato Francesca Starace Gabriele Versaci Andrea Villani Francesco

Pagina 18

“RISONANZE”

GLI ALUNNI della classe IIC AFM Amato Sara Amato Virginia Bianco Antonio Cappello Marta Celeste Passabì Gianmarco Coppola Alessandro De Vergori Alessio Giancane Melissa Leone Benedetta Lettere Francesca Manni Sofia Montinaro Michael Ortensia Giada Pariti Davide Patarnello Piergiorgio Pati Giorgia Pedone Sofia Raggi Alessia Ratta Swami Scarpa Edoardo Totaro Fila Anastasia Turco Gianmarco Venditti Davide Zollino Martina

Pagina 19