Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102
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AB ENERGY
4/7 AB ancora una volta partner di Amadori nelle politiche di efficienza energetica.
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Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXIV - n.5 - Novembre 2014 Direttore Responsabile Enrico Maffizzoni oordinamento Redazione C S.V. Maffizzoni
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Rassegna Alimentare panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografie non vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS
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L’efficienza energetica che serve all’industria alimentare. Le filiere dell’industria alimentare sono fortemente energivore e impiegano grandi quantità di vapore, acqua calda ed acqua fredda. La cogenerazione rappresenta la risposta migliore alla domanda combinata di elettricità e di calore. Il Gruppo AB è in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” competitive nelle prestazioni, modulari nella potenza e personalizzate nelle formule di service: un unico interlocutore, per avere tutto quanto la cogenerazione sa dare. GRUPPO AB. Il primo gruppo mondiale specialista in cogenerazione.
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Azienda del mese AB ENERGY
AB ancora una volta partner di Amadori nelle politiche di efficienza energetica.
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ientra nella filosofia “green” dell’azienda romagnola lo sviluppo di un piano integrato di efficientamento energetico che si arricchisce oggi di un nuovo impianto di cogenerazione, una soluzione concreta che permette ad Amadori di aumentare la propria efficienza in modo ecosostenibile. A luglio è entrato in funzione un altro impianto cogenerativo, alimentato a biogas, realizzato e installato da AB presso lo stabilimento di Amadori a San Vittore di Cesena. Altri moduli di cogenerazione AB, in grado di produrre congiuntamente energia elettrica e termica, sono presenti a San Vittore di Cesena e a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), permettendo all’azienda di evitare l’emissione di tonnellate di CO2 in atmosfera. AB Energy si conferma partner importante per Amadori, una delle principali realtà industriali nel settore alimentare in Italia e in Europa, in particolare in campo avicolo. L’azienda dispone di sei stabilimenti in Italia, all’avanguardia per organizzazione e tecnologie, nei quali grande attenzione viene
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dedicata anche all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale. L’azienda romagnola è da sempre impegnata a crescere in armonia con il territorio dove hanno sede i suoi stabilimenti, puntando a trovare un equilibrio tra riduzione dei consumi e aumento dell’efficienza energetica. Molto importante la produzione di energia elettrica ma anche termica, considerando le notevoli e continuative esigenze di acqua calda e vapore richieste dalla filiera degli stabilimenti Amadori. Rientra in questa filosofia di “green economy” lo sviluppo di un piano di efficientamento integrato che coinvolge varie unità produttive ed ha nella cogenerazione la principale tecnologia capace di soddisfare le aspettative aziendali. Negli scorsi mesi l’installazione del nuovo impianto biogas è andato ad aggiungersi al “polo energetico” di Cesena, seguendo un preciso piano di sviluppo energetico che vede AB riferimento e partner di Amadori sia per quanto riguarda i due impianti in centrale alimentati a gas naturale, sia per gli impianti modulari alimentati a biogas.
Gli impianti AB Il primo intervento strutturale compiuto da Amadori nel campo dell’efficientamento energetico è stato destinato allo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo. Qui è stato installato un impianto di cogenerazione Ecomax® 6 BIO. L’impianto è alimentato da biogas ottenuto con la valorizzazione di biomasse provenienti dagli scarti delle lavorazioni della filiera, in particolare grassi e proteine. A questi si aggiungono i residui di panatura, che contengono olio e pane residuo provenienti dalle friggitrici. Circa 16.000 chilogrammi di carico organico alimentano ogni giorno il digestore anaerobico. Tramite l’impianto Ecomax® 6 BIO, in una configurazione messa a punto per le necessità specifiche dello stabilimento in modo da integrarsi perfettamente con gli impianti già esistenti, Amadori ottiene energia termica (proveniente sia dal recupero dei fumi di combustione, sia dall’acqua calda del motore) utilizzata al 100% all’interno dello stabilimento ed energia elettrica, immessa in rete. Ogni giorno
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l’impianto produce circa 14.800 kWh di energia elettrica e 16.000 kWh di energia termica, proveniente sia dal recupero dei fumi di combustione (vapore a 10 bar) inviati al 100% all’interno dello stabilimento sia dall’acqua calda del motore, utilizzata al 50% per le esigenze del sito produttivo e al 50% per riscaldare i digestori. ECOMAX®6BIO Alimentazione: biogas Portata biogas: 313 Nm3/h Potenza elettrica prodotta: 625 kWe Efficienza elettrica complessiva: 40% Potenza termica prodotta: 381 kW da acqua di raffreddamento motore e 300 kW dai fumi dei gas di scarico Nello stabilimento Amadori di San Vittore di Cesena è stato invece realizzato un vero e proprio “polo energetico” che comprende una centrale termica integrata a due impianti di cogenerazione alimentati a gas naturale, rispettivamente da 3 e 4 MWe. L’integrazione fra centrale termica e i due cogeneratori assicura un rendimento molto elevato e la migliore distribuzione del vettore termico. I tre generatori di vapore (caldaie) hanno un rendi-
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mento molto elevato, pari a 95% (di solito non si supera il 92%); inoltre il sistema si avvale di una distribuzione del vettore termico (acqua calda e vapore), studiato per utilizzare al meglio i cascami termici del cogeneratore e limitare gli sprechi energetici. L’ elevata efficienza del nuovo polo permette un risparmio di circa 3.600 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) corrispondenti a circa 10.000 ton./anno di CO2 non emesse in atmosfera, pari ad un risparmio di energia primaria PES (primary Energy Saving) superiore al 20%. Ecomax® 33NGS › Alimentazione: gas naturale › Portata metano: 752 Nm3/h › Potenza elettrica prodotta: 3044 kWe › Efficienza elettrica: 42.6% › Potenza termica prodotta: › Circuito acqua calda HT (raffreddamento motore): 1430 kW › Circuito acqua calda LT (raffreddamento intercooler): 230 kW › Caldaia Vapore: 1372 kW Potenza termica totale: 3032 kW › Efficienza termica complessiva: 42.4% › Efficienza complessiva (elettrica + termica): 85%
Ecomax® 40 NGS › Alimentazione: gas naturale › Portata metano: 964 Nm3/h › Potenza elettrica prodotta: 4034 kWe › Efficienza elettrica: 44.1% › Potenza termica prodotta: › Circuito acqua calda HT (raffreddamento motore + batteria caldaia): 2537 kW › Circuito acqua calda LT (raffreddamento intercooler): 354 kW › Caldaia Vapore: 1178 kW Potenza termica totale: 4069 kW › Efficienza termica complessiva: 44.4% › Efficienza complessiva (elettrica + termica): 88.5% Proprio nello stabilimento di San Vittore Cesena è stato installato questa estate un nuovo impianto di cogenerazione, Ecomax® 11 BIO. Un sistema di biodigestione sfrutta infatti i reflui derivanti dalle lavorazioni di macellazione, ottenendo così il recupero di biogas dal ciclo depurativo per alimentare il cogeneratore da 1 MW, con il completo utilizzo dei cascami termici. In questo modo verranno risparmiate circa 1.500 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) corrispondenti a circa
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4.000 ton./anno di CO2 non emesse in atmosfera. ECOMAX® 11BIO Alimentazione: biogas Portata biogas: 540 Nm3/h Potenza elettrica prodotta: 999 kWe Potenza termica prodotta: 578 kW da acqua di raffreddamento motore e414 kW dai fumi dei gas di scarico CHI E’ AB Fondato a Orzinuovi nel 1981 da Angelo Baronchelli, AB (www.gruppoab. com) opera nei settori della cogenerazione e della valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili. AB è oggi il riferimento globale della cogenerazio-
ne, grazie alle proprie soluzioni modulari per esterno da 100 a 10.000 kWe. Fino a oggi sono stati installati oltre
800 impianti per un totale di potenza elettrica nominale che supera i 1.100 MW. Negli ultimi anni la capacità produttiva è quadruplicata e il numero di dipendenti ha superato le 500 unità. AB è oggi presente con filiali dirette in Polonia, Serbia, Croazia, nonché in Spagna, Romania, Repubblica Ceca, Austria, Brasile, Paesi Bassi, Germania, UK e Canada. CHI E’ AMADORI Amadori è uno dei principali leader nel settore agroalimentare italiano, azienda innovativa e specialista del settore avicolo, con un fatturato 2013 di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro. Fondata a San Vittore di Cesena oltre quarant’anni fa, l’azienda è presente oggi sul territorio nazionale con stabilimenti industriali, filiali e agenzie, contando sulla collaborazione di oltre 7.200 lavoratori. Alla base del successo di Amadori c’è la decisione di gestire direttamente l’intera filiera integrata. Questa scelta consente un controllo approfondito e certificato di tutte le fasi produttive: selezione delle materie prime, allevamenti, incubatoi, mangimifici, trasformazione, confezionamento e distribuzione. Tradizione e innovazione sono i due elementi che contraddistinguono Amadori sul mercato: una squadra di professionisti che, con passione ed esperienza, propone soluzioni gastronomiche innovative e lavora per garantire ai consumatori, ogni giorno, prodotti buoni, freschi e sicuri.
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CONTABILIZZATORE DI ENERGIA ISOIL INDUSTRIA arricchisce la propria offerta produttiva con ISONRG, il nuovo calcolatore di energia sviluppato dal proprio laboratorio di Ricerca & Sviluppo e la serie ISOFLUX, i nuovi contabilizzatori di energia termica a ultrasuoni, anche nella versione clamp-on (esterni alla tubazione) sia fissi che portatili.
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ONRGTM, il nuovo calcolatore di energia sviluppato da ISOIL INDUSTRIA, ha fatto il suo debutto ufficiale sul mercato, ed è ora a tutti gli effetti disponibile sul mercato. Con il lancio di ISONRGTM si amplia il ventaglio di soluzioni che ISOIL INDUSTRIA propone al mercato. Questo nuovo contabilizzatore di energia è stato completamente sviluppato nei nostri laboratori R&D, e ha tutte le carte in regola per incontrare favorevoli riscontri dei no-
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stri clienti essendo stato realizzato sulle loro esigenze, potendo ancora una volta ‘contare’ su un prodotto affidabile, preciso e conforme alle norme, in grado di fornire un valido aiuto nell’ambito del risparmio energetico e delle sue opportunità, un tema oggi di grande attualità in un mercato particolarmente dinamico nel settore alimentare. ISONRG è un apparecchio compatibile con tutte le tipologie di misuratori di portata: turbina, Woltman, ultrasuoni ed elettromagnetici.
Gamma di prodotti che ISOIL INDUSTRIA può offrire direttamente, con la serie di misuratori ISOMAGTM prodotti nel proprio stabilimento italiano, e con la serie di sensori ISOFLUXTM , a richiesta certificati MID. Il nuovo contabilizzatore consente di calcolare calorie e frigorie, mediante anche switch automatico utile per impianti di cogenerazione o trigenerazione. Dispone di un logger sino a un anno e acquisisce segnali anche per contatori sanitari
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SPECIALE ENERGIA acqua fredda / calda o comunque riconducibili ad ingressi impulsivi e/o analogici. Può essere utilizzato con sonde di temperatura selezionate a coppia, per la corretta e necessaria accuratezza del calcolo, del tipo PT100/500/1000 da 2 a 4 fili. ISONRGTM è omologato per le “transazioni finanziarie” a norma EN 1434 (MI004) secondo Direttiva Europea 2004/22EG – e può trasferire i dati anche tramite protocolli standard quali RS232, RS485, MODbus, N2Open, BACnet, Mbus. I/O impulsivi e analogici.
La serie ISOFLUXTM include ora anche la gamma di misuratori di portata a ultrasuoni con montaggio esterno alla tubazione (clamp-on) evitando il fermo e taglio della linea. Le versioni clamp-on sono anche in versione portatile molto utile alle verifiche in campo sia per i sopralluoghi o audit energetici, sia per contenziosi o per fare una preverifica prima della scadenza ora determinata dalla recente normativa DM155
L’evoluzione degli ultrasuoni per la misura di acqua ed energia. gandini-rendina.com
La serie ISOFLUXTM ad ultrasuoni, oltre che proporre sensori per la misura del flusso da collegare al calcolatore ISONRGTM, dispone di una gamma completa di contabilizzatori di energia termica compatti sino a DN50 o di sistema sino a DN600. La serie ISOFLUXTM e’ disponibile in versione MID sino al DN100, potendo includere anche versioni a batteria, sino a 12 anni di durata, o con alimentazione diretta , con switch automatico per la registrazione di dati ed eventuale comunicazione tramite protocollo M-bus o seriale RS485.
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SPECIALE ENERGIA
Lo storico caseificio Mario Costa diventa un’azienda a “impatto zero” grazie alla scelta del GNL Liquigas per il proprio processo produttivo
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l caseificio Mario Costa S.p.A, azienda casearia novarese fondata nel 1919, una tra le realtà più rappresentative nel panorama alimentare italiano, rinomata per la lavorazione del formaggio gorgonzola, da qualche mese, grazie alla veloce crescita compiuta negli ultimi anni, ha avuto necessità di trasferirsi presso una nuova sede aziendale, a Casalino (NO). Il nuovo polo produttivo - che si estende per circa 5.000 metri quadri di superficie coperta, impiega 28 persone e produce circa 1.250 quintali di prodotti caseari al mese è entrato in funzione a giugno 2014 e si è distinto nello scenario industriale italiano quale sede tecnologicamente molto avanzata, così concepita in un’ottica di ottimizzazione sia della produzione che della logistica. Il nuovo stabilimento, decentrato dalla zona cittadina di Novara, aveva necessità di una fonte energetica per alimentare il proprio processo produttivo, che fosse in primis pulita ma anche efficiente e innovativa: dopo un accurato processo di selezione di diversi fornitori, avvenuto nel dicembre dello scorso anno, la scelta è ricaduta su Liquigas, storico player nel settore energetico a livello nazionale, tra le prime aziende a proporre in Italia il Gas Naturale Liquefatto (GNL). Il GNL è un gas combustibile (idrocarburo) dedicato esclusivamente ai clienti industriali non allacciati
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alla rete del metano e che necessitano di ridurre i costi energetici e di porre l’attenzione sulla sostenibilità dell’azienda. Liquigas ha quindi progettato, costruito e attivato in brevissimo tempo l’impianto che è entrato in funzione nel mese di giugno 2014. “Abbiamo deciso di trasferirci dopo diversi anni trascorsi nel nostro storico stabilimento e abbiamo costruito un polo diverso da tutti gli altri, innovativo, moderno e rispettoso dell’ambiente sia da un punto di vista strutturale che energetico” – ha dichiarato Federica Fileppo Zop, titolare di Mario Costa Spa – “Abbiamo costruito una struttura completamente sostenibile, composta da ferro e pannelli isolanti, una struttura “leggera”, che non contempla cemento armato, e completamente antisismica. A questa costruzione così innovativa abbiamo deciso di affiancare una valida risorsa energetica, il GNL, il gas più efficiente ad oggi in circolazione e il meno nocivo per l’ambiente circostante”. Il GNL si distingue infatti per la sua sostenibilità ambientale, in quanto le emissioni di CO2 e di NOX sono nettamente inferiori rispetto agli altri combustibili oggi sul mercato. Questa innovativa fonte ha inoltre un potere calorifico eccezionale; inoltre il GNL esce vincitore anche per la vaporizzazione efficiente, perché utilizza il calore dell’ambiente per vaporizzare e perché non richiede preriscaldamento, necessario
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per l’utilizzo di olio combustibile. L’impianto GNL costruito da Liquigas, che comprende un serbatoio criogenico di stoccaggio da 60 metri cubi e due vaporizzatori da 500 metri cubi/ora l’uno presso il nuovo stabilimento Mario Costa, assicura un apporto energetico ottimale per il funzionamento del processo produttivo dell’azienda, grazie all’alimentazione di un gruppo di cogenerazione Viessmann ESS VITOBLOC 140/207 per la produzione combinata di energia elettrica (140 kWe) e termica acqua calda (207 kWt), e una caldaia industriale ad alta efficienza per acqua calda Viessmann VITOMAX 200 LW da 2800 kW abbinata ad un bruciatore RIELLO RS 300/E BLU, specificatamente progettato per applicazioni in cui si richiedono bassissime emissioni inquinanti. Secondo quanto affermato da Federica Fileppo Zop: “Proprio a conferma della nostra filosofia incentrata sulla genuinità e l’alta qualità, Mario Costa, nel nuovo stabilimento, ha voluto distinguersi per un impegno volto a favore della qualità dell’ambiente e – scegliendo il GNL per alimentare il proprio processo produttivo – è diventata un’azienda che può definirsi a impatto zero. Una volta mi è capitato di dire che il nostro gorgonzola è l’unico ad essere verde due volte, in primis per le muffe tipiche e, in secondo luogo per il fatto che la nostra azienda pone grande attenzione
all’ambiente”. Oltre a contraddistinguersi per la sua sostenibilità, il GNL risulta essere più conveniente di altre fonti energetiche combustibili. Il suo prezzo all’origine, infatti, è molto più stabile nel tempo rispetto a quello di altre fonti e ciò rende possibile una buona pianificazione finanziaria: un fattore chiave per il successo di un’azienda. La combustione pulita del GNL significa quindi una manutenzione più semplice, con costi contenuti. Liquigas offre alle aziende una soluzione completa “chiavi in mano” che comprende dimensionamento dell’impianto, installazione, rifornimento di GNL, assistenza e manutenzione a ogni ora e ogni giorno dell’anno, anche grazie al sistema telemetrico di monitoraggio dell’impianto. I professionisti Liquigas conducono un sopralluogo per verificare la fattibilità dell’impianto e, valutando il fabbisogno dell’azienda e il dimensionamento ideale dello stoccaggio, studiano un’offerta specifica sulla base delle esigenze del Cliente; infine mettono a punto un’offerta tecnica e commerciale che prevede la fornitura dell’impianto in comodato, l’installazione, l’approvvigionamento di GNL, la manutenzione e l’assistenza. Per conoscere nello specifico l’offerta energetica di Liquigas e il GNL, la nuova fonte dedicata alle aziende, vi invitiamo a collegarvi al sito istituzionale aziendale: http://www. liquigas.it/ita/index.php
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SPECIALE ENERGIA
Intergen: la cogenerazione al servizio dell’industria alimentare
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ntergen - divisione energia di IML Group - specializzata nella progettazione e realizzazione di gruppi elettrogeni e impianti di cogenerazione a biogas e gas naturale è il partner affidabile per l’efficienza energetica e l’ottimizzazione dei consumi applicati all’industria. Con all’attivo circa 200 impianti di cogenerazione in tutta Italia, per un totale di 220 MW installati e un team di 85 persone, Intergen è una realtà con una forte stabilità finanziaria e un fatturato che si attesta sui 50 milioni di euro annui. Con sede a Lomagna (LC), è presente sul mercato con un’ampia offerta in grado di soddisfare le esigenze di impianti sia di piccole che di grandi dimensioni. Afferma Nicolò
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Cariboni, Amministratore Delegato di Intergen: “Le applicazioni di cogenerazione con motori endotermici si stanno rivelando un vantaggio competitivo importante, soprattutto per il mercato italiano - in cui i costi energetici sono particolarmente elevati - e per l’industria energivora, perché incide direttamente sulla bolletta energetica. Si tratta di investimenti con un pay-back time che non supera i due anni e per i quali il sistema creditizio risulta più disponibile: di fatto, questi impianti si ripagano in un periodo molto breve e offrono vantaggi concreti facilmente verificabili in poco tempo”. Nel corso di oltre 25 anni di attività l’azienda ha maturato una significativa esperienza nella progettazione e realizzazione di impianti di
cogenerazione in tutti i settori con processi industriali particolarmente energivori quali, ad esempio: lavorazione della carta e packaging in plastica, produzioni ceramiche, infrastrutture di telecomunicazione, aziende ospedaliere e industria alimentare. Spiega Nicolò Cariboni: “I processi produttivi specifici delle aziende alimentari richiedono il consumo di notevoli quantità di energia, come ad esempio la somministrazione di calore per cotture, pastorizzazioni e sterilizzazioni o la refrigerazione dei prodotti finiti. Un impianto di cogenerazione - in questo settore - consente numerosi
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SPECIALE ENERGIA vantaggi per l’azienda, quantificabili in termini di maggior efficienza energetica dell’impianto, minori costi operativi e riduzione delle emissioni di CO2”. Intergen: una scelta consapevole Commenta l’Ing. Cariboni: “Intergen ha ultimamente realizzato quattro impianti per l’industria lattierocasearia, settore che necessita di molto calore sotto forma di acqua calda e vapore, sia per la lavorazione dei prodotti che per la pulizia degli impianti. Siamo stati scelti da Gruppi internazionali per l’affidabilità e la qualità dei nostri impianti, in quanto si tratta di un processo caratterizzato da una produzione continuativa nell’arco delle 24 ore, non interrompibile. Inoltre, Intergen si attesta tra le poche realtà italiane a poter vantare un servizio di manutenzione strutturato con un team di 30 tecnici, con reperibilità 365 giorni l’anno e una rete di officine autorizzate. Per questo siamo in grado di intervenire tempestivamente sull’intero territorio nazionale e su tutte le motorizzazioni”. Il know-how e le competenze tecniche per la gestione dell’intero processo (dall’analisi prevendita, allo sviluppo del progetto, fino all’installazione chiavi in mano e manutenzione dell’impianto) consentono a Intergen di realizzare soluzioni rispondenti ai più alti standard di qualità e affidabilità. Nell’ambito dello sviluppo dell’offerta, infatti, Intergen è in grado di offrire consulenza con tecnici altamente qualificati, che assistono il cliente durante la fase di pre-progettazione. Sulla base dei dati forniti dal cliente, Intergen arriva alla definizione della taglia dell’impianto, attraverso la valutazione dei consumi energetici e delle opportunità di utilizzo dell’energia termica recuperata. Il tutto è completato dal calcolo del payback dell’investimento, con con-
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seguente valutazione di eventuali incentivi (TEE). Intergen, inoltre, è distributore ufficiale dei motori Diesel di General Electric e fin dal 1987 distributore esclusivo per l’Italia dei motori MWM, tra i brand motoristici più performanti al mondo. Inoltre collabora con i principali costruttori di motori a livello mondiale per garantire alte prestazioni e confezionare soluzioni personalizzate per i propri Clienti. Una realtà in forte espansione L’azienda sta attraversando un periodo di forte sviluppo. Conclude Cariboni: “Le aziende energivore che operano sul territorio italiano sono sempre più interessate a installare un impianto di cogenerazio-
ne, che può incidere sulla bolletta energetica e contribuire in modo determinante a migliorare la competitività dei prodotti. Crediamo che l’uso razionale della cogenerazione rappresenti la strada da seguire per massimizzare i risparmi energetici e ridurre i costi operativi. Siamo, molto soddisfatti dei risultati ottenuti negli ultimi due anni: basti pensare che in un biennio abbiamo quasi raddoppiato il fatturato e siamo fiduciosi sulle possibilità di sviluppo anche all’estero. In linea con questa crescita, stiamo portando avanti un programma di assunzioni di forze nuove che possano partecipare e contribuire con entusiasmo e determinazione allo sviluppo di questa attività.
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Dalla decontaminazione da amianto alla produzione di energia: c’è un tesoro nel latte
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l siero di latte si presta a molteplici utilizzi “non convenzionali”. Se ne parlerà il 2 dicembre al convegno “Le nuove frontiere della trasformazione del siero del latte: da costo a valore aggiunto” curato da Dairy Tech.Il latte, si sa, fa bene. Ma forse pochi sanno che il latte - o meglio, il siero derivato dalla produzione di formaggio - può far bene, oltre cha alla salute, anche alla bolletta energetica, all’ambiente e a molto altro. Se ne può ricavare biogas e produrre energia; oppure lo si può utilizzare per rendere inerti le fibre di amianto; produrre bevande contro l’invecchiamento e d’aiuto al sistema immunitario; migliorare le rese dei nostri formaggi DOP. Le opportunità non mancano: italiano è il brevetto della Chemical Center di Castello d’Argile (BO), che permette di togliere la parte di cemento dalle
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lastre di Eternit e poi di distruggere le fibre di amianto con un trattamento termico a 180° C, utilizzando siero di latte. Un altro ambito di applicazione è quello energetico. “Il siero può essere fermentato con adeguati microrganismi per produrre molecole più semplici, quelle di metano ed etanolo - spiega Federico Baruzzi, ricercatore all’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR di Bari - e le tecnologie necessarie sono ampiamente disponibili sul mercato”. Ne segue che un caseificio può generare l’energia termica ed elettrica necessaria a produrre formaggi e a refrigerarli: ad esempio il Caseificio Moro di Motta di Livenza (Treviso) ricava circail 75% del fabbisogno energetico dai suoi scarti industriali. Il siero alimenta anche un florido commercio mondiale: 6 miliardi di euro nel 2013, in crescita del 30%
sul 2011. L’ulteriore buona notizia è che di siero di latte l’Italia ne produce parecchio: 8 milioni di tonnellate all’anno. Ora, il 60% viene destinato all’alimentazione animale; il 40% all’uso umano (come ingrediente di latti per l’infanzia, cioccolato, confetteria, gelati, salse, salumeria, farmaci e cosmetici… e altro ancora). Ma le nostre aziende, che sanno produrre formaggi eccellenti, non sono altrettanto brave nel creare valore aggiunto con questo derivato, che potrebbe alimentare, al di là degli usi tradizionali, nuove industrie e posti di lavoro. I possibili utilizzi del siero di latte saranno al centro del convegno “Le nuove frontiere della trasformazione del siero del latte: da costo a valore aggiunto”, in programma il 2 dicembre a Milano al Palazzo delle Stelline (corso Magenta 61).
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SPECIALE ENERGIA
Aspetti energetici e normativi della cogenerazione distribuita di Franco Donatini
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spetti energetici Nell’industria alimentare, come in altri settori che richiedono un adeguato fabbisogno di elettricità e calore, la cogenerazione rappresenta una grande opportunità, in quanto consente contemporaneamente un efficiente e razionale uso delle fonti primarie e potenziali margini di profitto legati al risparmio energetico. Per cogenerazione si intende la produzione combinata di elettricità e calore in un unico sistema di generazione installato in prossimità dell’utilizzatore al fine di consentire un uso diretto e immediato nell’ambito dei servizi residenziali e dei processi produttivi. Il risparmio energetico si ottiene proprio in virtù della combinazione della conversione energetica della fonte primaria, rappresentata dal combustibile, in quanto il calore viene ottenuto sfruttando lo scarico energetico della produzione elettrica. L’entità del risparmio energetico connesso alla cogenerazione può essere facilmente compreso se con-
Diagramma energetico della produzione combinata di frontatoe calore con una situazione di elettricità
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riferimento basata sulla produzione separata di elettricità e calore. La produzione separata consiste nella fornitura di potenza elettrica agli utilizzatori prodotta nelle grandi ed efficienti centrali termoelettriche e veicolata attraverso la rete di trasporto e distribuzione e nella generazione di potenza termica (vapore e/o acqua calda) mediante le caldaie a gas o a gasolio. Le figure mostrano che nel caso della cogenerazione per produrre le stesse quantità di elettricità e di calore, si ha un minor consumo di fonte primaria di oltre il 20%. E’ interessante notare che proprio in virtù di questa sinergia, il risparmio energetico si ottiene anche con sistemi di generazione locali che hanno rendimenti relativamente più bassi di quelli delle grandi centrali termoelettriche. Infatti da un lato l’impiego di sistemi di generazione dedicati, elimina le perdite elettriche nella rete di trasporto e distribuzione, dall’altro il recupero del calore compensa il ridotto rendimento del generatore locale rispetto a quello delle grandi centrali. Inoltre la presenza di un sistema di generazione installato presso la
struttura produttiva consente di utilizzare come combustibile residui prodotti nel ciclo di lavorazione, col duplice vantaggio di recuperare il loro contenuto energetico e di effettuarne contemporaneamente lo smaltimento. Il settore dell’industria agro-alimentare è particolarmente adatto a questo tipo di applicazione, sia per il fabbisogno significativo di elettricità e soprattutto di calore, sia per la presenza di elevate quantità di residui, con caratteristiche idonee alla loro termovalorizzazione. Si realizza così un ciclo virtuoso in termini energetici, ambientali e anche economici, il fabbisogno energetico viene soddisfatto in maniera efficiente, utilizzando le risorse rese disponibili dal processo produttivo, in un contesto di elevata sostenibilità. A questo scopo sono state introdotte normative specifiche che rendono estremamente convenienti per le imprese l’adozione di queste tecniche, attraverso la remunerazione del risparmio energetico ottenuto e dell’elettricità prodotta dall’impiego dei residui, che per loro natura sono assimilabili a fonti rinnovabili.
Diagramma energetico delle produzione separata di elettricità e calore
Le tecnologie impiegate Le tecnologie impiegate nei sistemi cogenerativi sono rappresentate da motori primi di tipo termico che convertono la potenza chimica dei combustibili impiegati in potenza meccanica e quindi, attraverso un alternatore, in potenza elettrica. La potenza termica si ottiene mediante il recupero del calore dei gas di scarico e di quello di raffreddamento delle parti meccaniche. I motori termici sono essenzialmente di due tipologie, quelli a
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SPECIALE ENERGIA combustione interna e quelli a combustione esterna. I motori a combustione esterna sono costituiti da motori alternativi che impiegano combustibili liquidi o gassosi e da turbine a gas, con potenze dell’ordine delle centinaia di kW fino alla decina di MW. Nei motori a combustione esterna il combustibile alimenta una caldaia che scambia calore con un ciclo termodinamico per la generazione di potenza elettrica. Si tratta di solito di un ciclo termico a vapore che usa vapor d’acqua surriscaldato o un fluido organico in condizioni di saturazione (ORC – Organic Rankine Cycle). I cicli a vapore sono impiegati nella centrali termoelettriche di grande potenza, mentre i cicli ORC per la loro più bassa temperatura trovano applicazione negli impianti di taglia più piccola, fino a una decina di MW. Solo i sistemi a combustione esterna consentono l’utilizzo diretto di combustibili solidi, come sono appunto di solito i residui dei processi delle industrie alimentari e quindi risultano più idonei per le applicazioni in questo settore. Nel caso si vogliano utilizzare motori a combustione interna occorre provvedere alla conversione del combustibile solido in liquido e gassoso attraverso apparecchiature di pirolisi e gassificazione Le tecnologie sopra descritte sono ad oggi sufficientemente provate sia in termini di prestazioni che di affidabilità e durata. I costi si attestano essenzialmente su circa 5.000 €/kW di potenza elettrica. I rendimenti elettrici dei cicli ORC per queste applicazioni sono intorno al 30%. Quelli dei motori a combustione interna, cioè turbine a gas e motori alternativi, vanno dal 35% per le piccole taglie fino ad oltre il 40% per le potenze più elevate. Tuttavia in questi ultimi occorre introdurre un sistema di pirolisi o gassificazione per produrre un combustibile idoneo alla loro alimentazione, per cui il rendimentoelettrico
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Motore a gas della GE per impieghi cogenerativi fino a 10 MW di potenza elettrica
complessivo non si differenzia notevolmente da quello dei sistemi a combustione esterna. La scelta del tipo di tecnologia da adottare è pilotata sia da tipo di combustibile disponibile, sia dalle caratteristiche del calore richiesto, in termini di quantità e livello termico. Per applicazioni cogenerative per richiedono significative quantità di potenza termica (rispetto a quella elettrica e con temperature elevate) la turbina a gas risulta la tecnologia più idonea. I cicli a vapore e ORC sono invece più adatti per applicazioni con livello termico più basso e che usano residui solidi come combustibile La modalità di funzionamento dei sistemi cogenerativi è basata sul cosiddetto inseguimento termico, cioè l’impianto è regolato in ogni momento per soddisfare il fabbisogno della potenza termica mentre l’energia elettrica viene scambiata attraverso la connessione dell’impianto con la rete esterna. Aspetti normativi La cogenerazione usufruisce di vantaggiose condizioni normative legate sia al risparmio di fonte primaria, sia all’impiego come combustibile dei residui provenienti dai processi di lavorazione. Nel primo caso si applica la normativa dei cosiddetti Certificati Bianchi, chiamati anche Titoli di Efficienza Energetica, che attestano il conseguimento di risparmi energetici
Microturbina a gas della Turbec per applicazioni cogenerative di piccola potenza
Turbogeneratore a fluido organico tipo ORC della Exergy
ottenuti attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti, tra cui appunto anche la cogenerazione. I certificati bianchi vengono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico sulla base delle certificazioni dei risparmi conseguiti. Un certificato equivale al risparmio di 1 tonnellata equivalente di petrolio (tep), che è l’unità convenzionale di misura usata comunemente nei bilanci energetici per uniformare le diverse tipologie di fonti di energetiche, tenendo conto del loro potere calorifico. Orientativamente 1 tep equivale al consumo medio di calore per un anno di una famiglia italiana.
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SPECIALE ENERGIA La promozione del risparmio energetico attraverso i certificati bianchi è stata prevista dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 e successivi fino ad arrivare al decreto del 28 dicembre 2012 che definisce gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per le imprese di distribuzione di energia elettrica e gas per gli anni dal 2013 al 2016 e introduce nuovi soggetti ammessi alla presentazione di progetti per il rilascio di questi certificati. Tra questi soggetti ci sono oggi anche gli enti e le imprese industriali che si dotano di un energy manager o comunque di un sistema di gestione dell’energia in conformità alla normativa eutropea. Il valore economico dei certificati bianchi ha visto purtroppo negli ultimi anni una riduzione significativa rispetto al valore di riferimento di 100 €, anche legata alla minore richiesta del mercato dell’energia, che può rendere meno convenienti gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. La cogenerazione, nel caso di valorizzazione dei residui, può usufruire contemporaneamente di un’altra normativa che, se applicabile, rende conveniente interventi di questo tipo. Tale normativa consiste in una serie di decreti che incentivano la produzione di elettricità da fonti rinnovabili a partire dagli inizi del 2000 fino al Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012 che definisce le modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, favorendo l’implementazione di determinate tipologie di impianti. In questo decreto i residui delle industrie agro-alimentari sono in massima parte assimilati a fonti rinnovabili, come lo sono complessivamente tutte le biomasse, sia residuali che
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Apparecchiatura per la pirolisi e gassificazione dei residui
dedicate alla produzione energetica. In particolare per i prodotti di origine biologica si riporta uno stralcio della tabella contenuta nel suddetto decreto, che definisce nei vari casi una tariffa onnicomprensiva di incentivazione dell’elettricità prodotta. Dalla tabella emerge che per impianti di taglia medio piccola la tariffa incentivante risulta piuttosto elevata. L’effettiva convenienza economica dovrebbe essere verificata partendo dalla valutazione dell’l’investimento relativo all’acquisto dell’impianto ed effettuando l’attualizzazione dei costi di esercizio e dei ricavi rappresentati dalla remunerazione dell’energia prodotta secondo la tariffa incentivante sopra riportata. Questa valutazione economica dipende
dalle caratteristiche specifiche delle singole applicazioni. Tuttavia la normativa suddetta, unita a quella che incentiva il risparmio energetico attraverso i certificati bianchi, consente nella prevalenza dei casi un ritorno economico positivo del progetto, con tempi di ritorno dell’investimento non oltre i 5 anni. Questi progetti contribuiscono significativamente al raggiungimento degli obiettivi in campo energetico imposti all’Italia dall’Unione Europea, in accordo con la strategia 20-20-20, che prevede entro il 2020 incrementi del 20% del risparmio energetico e dell’impiego di fonti rinnovabili e una riduzione del 20% delle emissioni dio anidride carbonica. Inoltre questi progetti, una realizzati, risolvono il problema dello smaltimento dei residui di lavorazione attraverso la loro valorizzazione energetica, migliorando significativamente la sostenibilità ambientale delle imprese,
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SPECIALE ENERGIA
Grissin Bon e Mattei: “Stuzzicare l’appetito e la fantasia” rispettando l’ambiente si può.
Grissin Bon: “Abbiamo conosciuto Mattei nel 1985 grazie alla Società Commatrè: l’alta efficienza abbinata ai bassi costi di gestione ci hanno convinto ad affidarci da quasi 30 anni ai compressori a palette”
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na storia di successo e fiducia Grissin Bon, rinomata azienda di proprietà familiare da tre generazioni, produce e commercializza prodotti sostitutivi del pane (in particolare grissini e fette biscottate) da 50 anni. La capacità produttiva attuale si aggira sui 72 milioni di Euro di fatturato all’anno, con un trend di crescita in decisa controtendenza rispetto al difficile momento economico. Leader indiscusso in Italia nella produzione di prodotti da forno commercializzati attraverso molteplici canali (dalla grande distribuzione al catering), il marchio Grissin Bon continua a incrementare la sua presenza anche nei mercati esteri, pur mantenendo la produzione interamente “made in Italy”.
Perché Mattei: una scelta dettata da ragioni di efficienza, affidabilità La collaborazione tra Grissin Bon e Mattei risale a quasi trent’anni or sono. A favorire, nel 1985, l’incontro tra queste due aziende, protagoniste dei rispettivi mercati, è Commatrè s.r.l., realtà con un’esperienza di oltre 40 anni nel campo dei servizi relativi all’aria compressa, che spaziano dalla consulenza nella scelta del compressore all’assistenza post-vendita dell’apparecchiatura. Dall’installazione del primo com-
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Il settore alimentare è uno degli ambiti applicativi in cui la tecnologia a palette Mattei esprime al meglio il suo valore. Un’azienda come Grissin Bon utilizza i macchinari in modo continuativo, per 24 ore e fino a 7 giorni consecutivi. Affidabilità nel tempo, bassi costi di manutenzione e risparmio energetico i motivi della scelta.
pressore Mattei, si è passati oggi alla fornitura di ben sei impianti, impiegati nei due stabilimenti in provincia di Reggio Emilia. Efficienza, affidabilità, e risparmio energetico: si possono riassumere in queste tre parole le qualità principali di un compressore ad alta efficienza Mattei, che lo rendono ideale per l’impiego nel settore alimentare.
“In un settore come il nostro, con cicli produttivi senza soste di 24 ore al giorno, fino a 7 giorni su 7, abbiamo bisogno di macchinari efficienti e al tempo stesso affidabili sul lungo periodo – afferma Vanes Fontana, Direttore Generale di Grissin Bon Spa - I compressori Mattei, proposti da Commatrè, sono stati la migliore risposta a queste specifiche esigenze. Oggi siamo dotati di
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ben sei impianti Mattei che fornisco aria compressa a tutti gli automatismi”. La dotazione di Grissin Bon comprende quattro macchine della serie Maxima, la cui caratteristica principale è la bassa velocità di rotazione del gruppo pompante, di soli a 1000 giri al minuto. “I vantaggi di questa tecnologia sono evidenti e rendono i compressori Mattei molto competitivi rispetto ai tradizionali compressori a vite – commenta Guglielmo Rossi, di Commatré – La ridotta velocità comporta una minor sollecitazione meccanica dei componenti, riducendo al contempo gli interventi di manutenzione e l’impatto acustico. In sostanza ciò che li caratterizza è la loro grande affidabilità nel tempo: per questo motivo li ritengo la soluzione migliore per soddisfare le esigenze dell’industria alimentare”. Maxima è un compressore nato proprio nell’ottica del risparmio energetico legato al rispetto ambientale ed è pensato prevalentemente per quegli utilizzatori che necessitano
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di un’erogazione di aria compressa costante e uniforme nell’arco della giornata. Inoltre, Maxima è il primo compressore mono-stadio in grado di eguagliare l’efficienza energetica dei compressori bi-stadio attualmente in commercio. “Ci siamo affidati a Commatrè e non possiamo che dirci soddisfatti visto che, in quasi 30 anni, abbiamo costantemente aumentato il numero dei compressori Mattei installati nei nostri due complessi produttivi – afferma Vanes Fontana. Siamo seguiti dall’installazione al servizio
Ci servono macchinari efficienti e al tempo stesso affidabili sul lungo periodo. I compressori Mattei, proposti da Commatrè, sono stati la migliore risposta alle nostre specifiche esigenze” Vanes Fontana, Direttore Generale di Grissin Bon S.p.A.
after sales con un contratto di manutenzione programmata. È stata una misura, per così dire, prudenziale, che ci consente di gestire in modo ottimale l’efficienza degli impianti: gli interventi di manutenzione ordinaria vengono effettuati con regolarità ogni tre mesi”. Il risparmio energetico come valore per Grissin Bon Il rispetto per l’ambiente è un tema che accomuna Grissin Bon, Mattei e Commatrè e che ha reso questa collaborazione ancora più solida nel tempo. “Una produzione ecostenibile non è solo un concetto astratto ma determina un concreto impegno nelle scelte di Grissin Bon, che è molto apprezzato da parte del consumatore finale – spiega Vanes Fontana – L’azienda ha infatti realizzato una serie di importanti interventi strutturali nella direzione del risparmio energetico, come il rinnovamento del tetto con l’installazione di un impianto fotovoltaico. La scelta dei compressori Mattei ad alta efficien-
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za si inserisce perfettamente in questo contesto industriale, contribuendo a migliorare il rendimento energetico globale dello stabilimento”. “La ricerca di Mattei nel campo dell’energy saving ha dato vita alle gamme Optima e Maxima – spiega Flavio Molinari, Responsabile Vendite Italia di Ing. Enea Mattei SpA - L’intento era quello di fornire a settori che richiedono, per via del particolare ciclo produttivo, un dispendio energetico costante, una soluzione che potesse ridurre l’impatto ambientale, anche in termini di inquinamento acustico”. Anche Guglielmo Rossi sposa la stessa filosofia: “Commatrè punta a trovare la migliori soluzioni per i propri clienti, anche dal punto di vista energetico. Nel caso specifico di Grissin Bon, abbiamo proposto macchine che garantissero elevate performance e, al tempo stesso, un abbattimento dei consumi. La bassa velocità di rotazione di un compressore Mattei è stata, a mio avviso, la carta vincente, garantendo un risparmio energetico significativo”. Maxima 55 Dotati del controllore elettronico Maestro XS ed equipaggiati con motori elettrici a risparmio energetico e rendimenti ad alta efficienza, i compressori della serie Maxima presentano delle caratteristiche davvero straordinarie. Il tratto distintivo di Maxima è la
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bassa velocità di rotazione del gruppo pompante, che è di soli 1000 giri/min. Una macchina, quindi, dal funzionamento estremamente semplice e dalla bassa rumorosità. Altra caratteristica fondamentale riguarda il sistema di raffreddamento, variabile a seconda del carico e delle condizioni ambientali. Maxima è, infatti, dotata di un elettroventilatore a doppia velocità sensibile alle variazioni di calore e in grado di mantenere costante la temperatura interna, aumentando o diminuendo il flusso dell’aria di raffreddamento. Maxima è anche il primo compressore mono-stadio con efficienza energetica pari ai compressori bistadio in commercio. La base di questa straordinaria efficienza consiste in una continua ricerca tecnologica, cha ha portato al risultato
Da trent’anni credo nella tecnologia rotativa a palette e sono convinto che tutt’oggi sia all’avanguardia rispetto alla tecnologia a vite. La scelta di un’azienda di successo come Grissin Bon è la conferma dell’eccellenza tecnologica e qualitativa dei prodotti Mattei” Guglielmo Rossi, Commatrè s.r.l.
Serie Energy Saving di Mattei L’utilizzo di aria compressa è molto diffuso in svariati settori industriali ma comporta costi energetici importanti, pari circa al 10% del consumo di energia elettrica. I compressori Mattei si distinguono per il rapporto 1:1 tra la velocità del motore elettrico e il gruppo pompante, caratteristica che comporta grande efficienza energetica e, al tempo stesso, prestazioni elevate.
eccezionale di 5,4 kW/m3/min. La gamma di accessori completa il profilo di Maxima e ne aumenta le opportunità di personalizzazione. È possibile, infatti, installare un kit di recupero calore che consente di riutilizzare l’energia termica prodotta in fase di compressione al fine di riscaldare acqua da adibire ad uso industriale o sanitario. Possono, infine, essere montati il kit separatore acqua-olio e il kit separatore e scaricatore di condensa. Con potenze da 30 a 160 kW e portate da 6,45 a 32,15 m3/min, sono disponibili anche nella versione totalmente raffreddata ad acqua e con essiccatore d’aria integrato. Per le loro caratteristiche, i compressori della serie Maxima sono l’ideale per le applicazioni che necessitano di erogazione di aria compressa costante e uniforme nell’arco della giornata.
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EFFICIENZA ENERGETICA: QUANDO LA COGENERAZIONE MASSIMIZZA LA PRODUZIONE DI VAPORE Oggi, il modo più semplice di risparmiare è ridurre gli sprechi.
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a cogenerazione permette di sfruttare il calore di scarto derivante dalla produzione di energia elettrica per ricavarne vapore e/o acqua calda per il processo ed il riscaldamento. In particolare, la cogenerazione a turbina è particolarmente adatta al settore manifatturiero dell’industria alimentare in quanto rappresenta l’applicazione esemplare delle energie alternative a sostegno delle industrie altamente energivore, come quelle del food appunto, che presenta crescenti costi energetici e problemi di dispersioni termiche che potrebbero invece essere impiegate nei processi produttivi. In particolare, la tecnologia cogenerativa a turbina “oil free”, ovvero senza liquidi lubrificanti al suo interno, offre ulteriori vantaggi all’industria alimentare rispetto a quelli tipici della cogenerazione, tra i quali: maggiore risparmio energetico, emissioni nocive tra le più basse, flessibilità del range di potenza offerta dalle soluzioni (da 0.03 fino a 5 MWe), e soprattutto la possibilità di produrre maggiore energia termica sotto forma di vapore rispetto alle tecnologie tradizionali.
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NOT FOR EVERYONE LE INNOVATIVE APPLICAZIONI SPECIFICHE PER IL COMPARTO FOOD & BEVERAGE CHE MASSIMIZZANO EFFICIENZA ENERGETICA E PRODUZIONE DI VAPORE
RISPARMIO > 30% OIL FREE ZERO EMISSIONI DA 30 A 1000 KWE MODULAZIONE DA 0 A 100% BASSA MANUTENZIONE
Energy Saving Solutions
Azienda americana, leader ed unico produttore al mondo di turbine a gas per la cogenerazione senza olio, ad alto rendimento e zero emissioni con soluzioni modulari da 30 a 1.000 kW, che ha raggiunto le oltre 6.500 installazioni in 75 Paesi.
Azienda sud-coreana, leader da oltre 50 anni nella produzione di frigoriferi ad assorbimento, centrifughi e sistemi HVAC, in grado di progettare soluzioni standard e su misura per impianti di trigenerazione e recupero termico sicuri ed affidabili.
IBT Group > 13 anni di soluzioni per il risparmio energetico > ibt@ibtgroup.it > www.ibtgroup.it
SPECIALE ENERGIA La tecnologia cogenerativa “oil free”, di derivazione aerospaziale, è frutto di oltre dieci anni di ricerca della società americana Capstone Turbine Corporation, leader mondiale nei sistemi energetici con microturbine a gas, di cui IBT Group è partner esclusivo per l’Italia. Il brevetto più importante di Capstone, infatti, che ne differenzia il suo prodotto da tutte le altre tecnologie cogenerative, è quello che fa riferimento alla completa assenza di olio lubrificante grazie all’impiego di cuscinetti ad aria (air-bearings) in grado di sostenere l’albero della turbina in rotazione senza contatto meccanico. I cuscinetti funzionano su un film d’aria che viene generato da particolari profili aerodinamici presenti sull’asse della turbina stessa. Ne derivano numerose caratteristiche quali: una minore manutenzione, la tutela dell’ambiente grazie alla ridotta emissione di gas nocivi (NOx e CO), la modulazione da 0 a 100% della potenza elettrica data la velocità di rotazione variabile in funzione dell’energia elettrica prodotta e la possibilità di impiego con diversi
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combustibili. Inoltre, gli impianti a turbina Capstone vengono gestiti secondo i più avanzati criteri ambientali e sono dotati di un servizio di manutenzione, garantito dallo stesso produttore, che vede impegnato personale tecnico qualificato che assicura la continuità, l’affidabilità e le costanti performance nel tempo dell’impianto. Grazie alla particolare tecnolo-
gia, anche il numero di operazioni dedicate alla manutenzione sono estremamente ridotte: ordinaria ogni 8.000 ore di funzionamento e straordinaria a 40.000 ore di funzionamento. LA NUOVA APPLICAZIONE SPECIFICA PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE La ricerca costante nelle più innovative applicazioni nel settore della generazione energetica ad alta efficienza sta alla base della filosofia Capstone e di IBT Group, integratore di sistemi specializzato da oltre 13 anni nella generazione energetica ad alta efficienza. Nel corso degli anni IBT Group ha infatti sviluppato molteplici applicazioni per far fronte agli specifici bisogni di determinate industrie, come quella alimentare appunto, in quanto Capstone è l’unica turbina a gas ad alto rendimento che massimizza efficienza e risparmio energetico, grazie alla possibilità di produrre maggiore energia termica sotto forma di vapore rispetto alle tecnologie tradizionali. Utilizzando la serie di turbine Capstone da 600, 800 e 1000 Kwe, IBT Group ha infatti messo a punto una soluzione che permette di massimizzare la produzione di vapore mediante l’impiego di una tecnologia di post-combustione dei gas di scarico
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esausti della turbina. Essi, oltre ad avere tenori di NOx e CO molto bassi ed ampiamente al di sotto dei limiti previsti dalle normative nazionali e regionali, presentano un contenuto di ossigeno pari a circa il 17%, che consente di utilizzarli come aria comburente a circa 300 °C all’interno di post-bruciatori che elevano la temperatura dei gas combusti fino ad un max di 700 °C. Tali gas, che rappresentano anche l’unico vettore termico di scarto delle turbine Capstone, vengono quindi utilizzati in una normale caldaia per la produzione di vapore saturo. Il sistema così realizzato consente di usare tutta l’energia termica di scarto della turbina a gas Capstone, a differenza di quanto normalmente accade con le tecnologie tradizionali a motore alternativo, dove il recupero termico è molto inferiore, in quanto buona parte dell’energia termica si presenta sotto forma di acqua calda a circa 90 °C, proveniente dai circuiti di raffreddamento delle camicie e dell’olio lubrificante dei motori.
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Le soluzioni cogenerative con Turbine Capstone serie C1000, equipaggiate con post-combustore e generatore di vapore, risultano quindi particolarmente vantaggiose per tutte le utenze industriali che non presentano la necessità di utilizzare acqua calda. A titolo di esempio, riportiamo i dati relativi ad un impianto realizzato presso un’industria alimentare costituito da una turbina Capstone da 1.000 kWel alimentata a metano (316 smc/h a piena potenza) e da un nuovo generatore di vapore saturo della producibilità di 3000 kg/h di vapore saturo a 10 bar con ritorno condense a 90°C. Il sistema realizzato prevede l’utilizzo di un bruciatore in vena d’aria (postcombustore) posto a monte del generatore di vapore il quale, iniettando del metano aggiuntivo in vena d’aria (121 smc/h), eleva la temperatura dei gas esausti in uscita dalla turbina @17% di O2 da 280°C a circa 450°C. Tale flusso viene poi convogliato nel generatore di vapore a recupero opportunamente dimensionato per la
produzione di 3.000 kg/h di vapore @ 10 bar richiesto dal ciclo produttivo del cliente. Il modulo di recupero termico, previsto in opzione, è in grado di produrre acqua calda a 90 °C e 525 kWth nel periodo invernale con la possibilità di produrre 365 kWf di acqua refrigerata a 7 °C nel periodo estivo grazie ad un gruppo frigorifero ad assorbimento. Il risparmio economico in questo caso è quantificabile in circa 330.000 Euro annui con un funzionamento di circa 5.320 ore/anno del sistema, mentre quello ambientale è di 206 TEP (tonnellate annue equivalenti di petrolio) ovvero circa 582 ton di CO2 non immesse in atmosfera, in altre parole come se si piantassero 200 ettari di boschi o si togliessero dalla circolazione circa 700 automobili all’anno. Si tratta quindi dell’applicazione ideale per l’industria food & beverage, della trasformazione e lavorazione delle carni e del latte e per tutte le aziende che richiedono l’uso di vapore per i propri processi produttivi.
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leader nel settore del confezionamento dei prodotti da forno
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l grande successo riscontrato durante l’ultima edizione di INTERPACK 2014 ha confermato Tecno Pack S.p.A. leader nel settore del confezionamento dei prodotti da forno. Dalle linee integrali dedicate ai biscotti, sia in costa che in pila, alle fette biscottate ed ai grissini riscuotono sempre più consenso fra la grande e media utenza a livello Mondiale. Prelevare il prodotto dalle linee di cottura e consegnarlo confezionato, contato, cartonato, imballato e palettizzato in modo integralmente automatico è un tema sviluppato da Tecno Pack tramite l’applicazione dei più alti standard tecnologici attualmente disponibili e con soluzioni innovative frutto sia dei trent’anni di esperienza che del continuo processo di ricerca e sviluppo.
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La sanificabilità, l’accessibilità e l’inossidabilità delle confezionatrici ed impianti Tecno Pack distinguono e qualificano ancora di più la Tecnologia Tecno Pack anche nelle applicazioni in ambienti ostili quali i reparti di produzione di ali-
menti surgelati, caseari etc… Rivolgersi a Tecno pack è garanzia di trovare risposte concrete, innovative, integrate alle Vostre esigenze, per il packaging globale della Vostra Azienda.
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CONFEZIONAMENTO
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TAGLIO DI TRAMEZZINI CON SISTEMA DI VISIONE E PACKAGING AUTOMATICO DI PASTA FRESCA I Robot Kawasaki e i Robot Scara Toshiba asservono le tecnologie del comparto alimentare. La dimostrazione in due innovative applicazioni realizzate da due System Partner di Tiesse Robot, entrambi dell’area emiliana.
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istema di visione per il taglio multiplo di tramezzini – B.S. Macchine Alimentari di Parma (Robot: Kawasaki RS5N e YS02; pacchetto Tiesse Vision). Tra le molteplici applicazioni del pacchetto di visione di Tiesse Robot di Visano (Bs, Italy), leader mondiale nell’automazione industriale, c’è anche l’interessante soluzione implementata dalla ditta B.S. Macchine alimentari di Parma per l’esecuzione di tagli multipli di panini, tramezzini e focacce. Del sistema di visione, è stata sviluppata un’interfaccia particolare per questa applicazione specifica, in grado di fornire al Robot Kawasaki RS5N le informazioni che gli permettono di orientare e posizionare la lama di taglio ad ultrasuoni col pezzo (tramezzino) in movimento continuo sul nastro. Una ulteriore applicazione, sempre nel settore del taglio di tramezzini, è stata effettuata dalla ditta B.S. per l’assiemaggio dei tramezzini stessi, e ancora utilizzando un
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sistema di visione TS Vision e un robot Kawasaki modello YS02. L’intervento diretto dei tecnici della divisione Ricerca&Sviluppo di Tiesse Robot sul pacchetto di visione ha permesso di realizzare una personalizzazione molto spinta per l’applicazione in questione. Come premessa, va ricordato che la Taglierina ad Ultrasuoni UR40 è stata creata da B.S. per ottenere porzioni di prodotto (panini, tramezzini, focacce, torte, pizze e altro ancora)
con tagli multipli o singoli ad altezze diverse, con un grado di precisione molto elevato e allo stesso tempo pulito. La potenzialità della macchina è in funzione del tipo di prodotto e dalla quantità di tagli che deve effettuare. Il Robot Kawasaki impiegato ha 6 assi di movimentazione, che gli permettono di eseguire le più svariate figure; per la sua programmazione viene utilizzata una tastiera touch screen a colori. Sul robot è stata installata una lama ad ultrasuoni con dimensioni e frequenze appropriate al prodotto da lavorare. Per ottimizzare le sue funzioni, la macchina è stata quindi dotata del sistema di visione che, interfacciato al Robot, gli fornisce tutte le informazioni per poter eseguire le varie operazioni di lavoro. Tramite PC si possono gestire le
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CONFEZIONAMENTO
differenti varianti di lavoro ed archiviarle in ricette per essere richiamate successivamente. La macchina finalizzata al taglio di tramezzini è provvista di tutte le protezioni necessarie che, in caso di necessità, bloccheranno immediatamente la macchina stessa, mandandola in allarme. Per facilitare le operazioni di pulizia e manutenzione del nastro, la struttura è stata realizzata con tubolari in acciaio inox disposi a 45° e saldati in continuo, inoltre tutti i rulli sono montati a sbalzo. Linea automatica di confezionamento buste di pasta fresca in cartoni display – Futura Robotica di Alseno Piacenza (Robot: Scara Toshiba TH650). I performanti Robot Scara Toshiba, commercializzati in Italia da Tiesse Robot, sono state applicati con successo in un nuovo impianto di packaging progettato con Futura Robotica di Alseno (Piacenza), da molti anni sul mercato delle macchine automatiche di fine linea, ben conosciuta nel settore della robotica per le sue applicazioni innovative nel campo della manipolazione e per lo sviluppo di complete linee di imballaggio nel comparto alimentare.
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Con l’azienda piacentina prosegue dal 2009 una proficua collaborazione che si è concretizzata, in questo caso, nell’allestimento di una linea automatica per il confezionamento di buste di pasta fresca commissionato dal cliente Hilcona, con sede in Liechtenstein, leader di mercato dei prodotti freschi alimentari. Il ciclo operativo può essere così sinteticamente descritto: i prodotti arrivano dalla linea di produzione in fila, non perfettamente orientati e sono identificati per tipo e orientamento dalla telecamera, che controlla anche il posizionamento del cartoncino. Il robot inserisce i cartoni in una tramoggia auto dimensionante che li forma. Un manipolatore a 6 assi utilizza due magazzini, il primo durante la produzione del formato, il secondo che viene dimensionato sul formato seguente e riempito. Successivamente, i cartoni vengono posizionati su un trasportatore inclinato avente tenuta cartone con il vuoto. Due robot Scara Toshiba TH650 ad alta velocità riempiono i cartoni con prese dedicate (speciali ventose studiate sul prodotto) Un secondo manipolatore a 6 assi
preleva la fustella del coperchio e lo applica sul vassoio che è stato precedentemente chiuso: le fustelle del coperchio sono prelevate dai magazzini con la stessa logica indicata sopra per i vassoi. Il cartone viene quindi ruotato di 180° (il coperchio è di fatto il vassoio espositore) e pesato, mentre le confezioni non conformi vengono scartate. Tutte le operazioni sono realizzate con un cambio formato automatico da display (2 minuti), con velocità di arrivo prodotti di 60/70 pezzi al minuto. Tiesse Robot fornisce, grazie alle straordinarie potenzialità dei robot Kawasaki e Toshiba commercializzati e con la propria collaudata tecnologia nell’ambito dei sistemi di visione, nuove ulteriori dimostrazioni della propria vocazione innovativa e della capacità di mettere a punto, nello specifico in partnership con aziende a loro volta dotate di elevate competenze tecnologiche e di grande professionalità, soluzioni “su misura”, che incontrano le diversificate esigenze della clientela, anche nel variegato mondo delle macchine alimentari.
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IL PET CONQUISTA NUOVI TERRITORI I progetti di P.E.T. Engineering, proposti come alternative a vetro, alluminio e HDPE vincono e convincono al Brau Beviale
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.E.T. Engineering ha registrato durante il Brau Beviale 2014, tenutosi a Norimberga dall’11 al 13 Novembre, un’ottima risposta da parte degli imbottigliatori ai quattro progetti presentati che proponevano il PET come valida alternativa ai materiali solitamente utilizzati per il confezionamento di acque premium, birra e latte. Twins, Hero, Diva e Valley, nati dall’idea di nobilitare il PET attraverso lo studio degli elementi accessori quali etichetta, tappo e overpackaging, hanno incontrato l’interesse degli operatori grazie alla loro capacità di coniugare estetica, leggerezza, infrangibilità e, soprattutto, economicità. A conferma di quella che si può ormai definire un tendenza, ossia della penetrazione del PET in campi che gli erano prima preclusi, P.E.T. Engineering ha ricevuto il World Beverage Innovation Award per Devin – Crystal Line nella categoria “Best bottle in PET”. La motivazione che ha accompagnato la consegna del premio è stata “ Beautifully designed and engineered bottle that looks like premium glass. The design delivers super premium appeal, taking PET into new territory”. Devin - Crystal Line, sviluppata in collaborazione con Retal, Novapet ed etichetta firmata da Design Board International, è inoltre stata finalista ai Luxury Packaging awards nella categoria Drinks Primary pack, unica bottiglia in PET
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tra contenitori in vetro per prodotti premium. Tra i progetti presentati al Brau Beviale molto interesse ha suscitato Diva, nel formato 0.75l, sviluppata per dare una risposta concreta agli imbottigliatori di acque naturali e frizzanti che cercano un packaging leggero ed economico senza però rinunciare all’eleganza e alla trasparenza del vetro. L’utilizzo della resina Glasstar di Novapet, il tappo in alluminio TALOG® di closurelogic, solitamente utilizzato per le bottiglie in vetro per il settore Ho.re. ca., e l’etichetta trasparente impreziosiscono questa bottiglia ispirata ad una goccia d’acqua rendendola difficilmente distinguibile dalle bottiglie in vetro. Twins, la proposta di P.E.T. Engineering per la birra in piccolo formato, grazie alla shape essenziale ma distintiva, il co-
lore bruno, il fondo champagne e il tappo a corona si configura come un’alternativa al vetro facilmente industrializzabile sulle linee di imbottigliamento. Il bi-pack contiene due bottiglie, ciascuna raffigurante un soggetto diverso: il luppolo e la spiga. La decorazione è stata applicata tramite tecnologia direct printing da Till GmbH e ricorda la stampa serigrafica comunemente utilizzata per le bottiglie in vetro. Il direct printing permette inoltre di stampare, su ogni singola bottiglia, una decorazione diversa rendendola la tecnologia ideale per le serie limitate. Elisa Zanellato, Marketing & Communication Manager di P.E.T. Engineering, a proposito dei progetti presentati sostiene che “creare non singole shape ma sistemi prodotto coerenti possa contribuire a riconfigurare la percezione della bottiglia in PET nella mente di imbottigliatori e consumatori finali. Grazie alle partnership con gli altri attori della filiera contiamo di portare il PET in altri settori ed ampliare progressivamente i confini del suo utilizzo”
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Ambienti ostili? Nimax codifica in sicurezza.
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l compito della codifica e della marcatura è quello di garantire una corretta e tempestiva tracciabilità del prodotto e del suo lotto di appartenenza, per garantire l’integrità del contenuto e contrarre i costi in caso di richiesta di ritiro, ipotesi quest’ultima che si verifica molto più spesso di quanto non si pensi. Per questo motivo è importante avere ben presente che questo obbligo di legge è innanzitutto un’opportunità e quindi occorre affidarsi ad aziende partner che garantiscano sistemi di stampa affidabili e coerenti con l’ambiente e l’impianto in cui devono operare: Nimax è azienda leader in Italia per i sistemi di codifica e marcatura e gode della fiducia di marchi di rilevanza nazionale ed internazionale proprio per l‘affidabilità e la competenza. Il comparto alimentare ha numerose attività che si svolgono in quelli che gli addetti al settore chiamano “ambienti ostili”, quegli ambienti cioè che presentano caratteristiche tali da potere trasformare questo obbligo di legge in un problema, sovente in un grosso problema. Acqua, polveri, umidità, olii, temperature estreme sono tra le principali cause di una cattiva codifica o di difetti che determinano imprevisti e costosi fermi-linea e li troviamo in numerosi stabilimenti di confezionamento cibi. Il confezionamento dei prodotti surgelati o dei prodotti da banco-frigo ne è un ottimo esempio: la necessità di mantenere in temperatura il prodotto comporta che spesso si formi della condensa sulle etichette che rende la stampa della data di scadenza problematica.
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Altra situazione tipica è quella dell’imbottigliamento degli oli alimentari. Per assicurare risultati ottimali, Nimax ha ampliato la sua gamma di stampanti con la nuovissima stampante a getto d’inchiostro A520i che sta riscontrando un immediato successo per le alte prestazioni che fornisce. La stampante A520i rappresenta un’ulteriore evoluzione di successo nella gamma delle stampanti a getto di inchiostro continuo Domino Serie A. Basata sul patrimonio della gamma i-Tech, questa stampante, estremamente resistente, è stata progettata e costruita per sfidare gli ambienti produttivi più difficili: grazie alla sua scocca in acciaio inossidabile inox (316) e all’elettronica completamente sigillata (IP66) la A520i può operare anche se innaffiata consentendo alla produzione di non fermarsi mai. Altra caratteristica che rende questo prodotto un’eccellenza del settore è data dall’innovativo sistema di raffreddamento con flusso d’aria plenum che mantiene la giusta temperatura di esercizio della stampante a prescindere dalle condizioni ambientali in cui essa opera. L’interfaccia utente TouchPanel è progettata e costruita come un componente separato dall’unità di stampa e può essere montato direttamente sull’armadio della
stampante oppure posizionato in funzione delle esigenze specifiche dell’operatore e della linea di produzione. La A520i può inoltre essere controllata da una qualsiasi interfaccia Windows ® presente sulla linea di produzione eliminando così un costo aggiuntivo spesso “nascosto”. Altro elemento di valore della stampante A520i è il pacchetto di nuove caratteristiche “green” pensate per salvaguardare l’ambiente e per venire in contro alle richieste del mondo del biologico che sempre più vuole essere coerente nel corso dell’intera filiera di produzione. Il sistema di gestione intelligente dell’inchiostro e della manutenzione consente di ridurre i cambi di inchiostro del 90% rispetto ad una stampante inkjet tradizionale mentre il consumo di make-up è stato ridotto a meno di 1 ml all’ora a 20° con un risparmio di oltre il 50% rispetto ad altri prodotti in commercio. Il software con il sistema avanzato di riduzione del consumo di energia consente un controllo evoluto della stampante tale che la stampante stessa può perfino spegnersi automaticamente quando la linea di produzione si ferma. Tutto ciò, in combinazione i nostri nuovi inchiostri aiuta a ridurre l’impatto sull’ambiente. Questa eccezionale stampante a getto d’inchiostro è in grado di es-
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sere abbinata anche alle linee di produzione più moderne e veloci: con la testa di stampa XS è possibile, infatti, raggiungere una velocità di linea di 17 m/s quando si stampi un font 5 gocce con caratteri larghi 5 millimetri. Robusta, ecologica, veloce e anche facile da usare: a questa stampante non manca praticamente nulla. Le cartucce auto-sigillanti CleanFill rendono il cambio dei consumabili facile e sicuro. Il cambio della cartuccia può avvenire anche mentre la stampante è in funzione. La cartuccia di make-up con il volume maggiorato aumenta il tempo fra un cambio e l’altro. Il risultato è una stampante che resta online più a lungo, con minori interruzioni di servizio e meno sprechi. Con l’interfaccia utente QuickStep qualsiasi comando non è mai più lontano di tre click: quickStep è la semplice interfaccia utente che avvia e gestisce la stampa in modo rapido ed efficace. Nessun menu complesso o parametro complicato, basta inserire il lavoro ed avviare la stampa. Il parco macchine Nimax presenta numerose soluzioni in grado di rispondere perfettamente alle necessità delle industrie di food e di beverage. Oltre alla stampante getto d’inchiostro A520i descritta, vi sono altre top di gamma come la Serie C plus, la stampante a trasferimento termico V230i o la getto d’inchiostro serie G i-Tech ad alta risoluzione. La V230i stampa codici ad alta riso-
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luzione, messaggi di testo e immagini su incarti flessibili ed etichette; rispetto alle altre stampanti a trasferimento termico, la V230i utilizza il sistema intelligent technology per soddisfare tutte le esigenze di stampa mantenendo sempre costi ridottissimi. La tecnologia ribbon Domino i-Tech consente di utilizzare fino al 60% in meno del ribbon ed elimina i tempi di fermo macchina causati da rotture del nastrino grazie ai bracci ballerini, che ne mantengono costante la tensione. Il cambio del ribbon è inoltre più rapido e meno frequente grazie al nuovo cassetto in grado di ospitare
ribbon più lunghi. Grazie alle dimensioni contenute e alla sua compattezza la V230i può essere facilmente installata sulla maggior parte dei castelli ed è quindi possibile, in maniera veloce ed economica, sostituire i sistemi di stampa esistenti. La Serie C plus è progettata per la codifica di cartoni e superfici porose. Il sistema intelligente del circuito inchiostro fornisce i segnali di esaurimento al dispositivo visivo di allarme, alle connessioni relative all’arresto della linea e al sistema di monitoraggio da remoto; per evi-
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tare ritardi l’inchiostro può essere rifornito anche durante la fase di stampa. Consente in modo semplice la personalizzazione in linea di ogni lato dei cartoni e acquisisce i dati da stampare direttamente da un database, eliminando così gli errori di digitazione o di impostazione del messaggio da parte degli operatori. La stampanti a getto d’inchiostro serie G i-Tech consentono una stampa ad alta risoluzione mantenendo velocità elevate; possono stampare codifiche complesse ad alta definizione (fino a 600 dpi) per una migliore e più sicura tracciabilità. Progettate per ambienti industriali difficili, assicurano elevate prestazioni su linee ad alta velocità, fino a 300 m/min. Il controller è in grado di gestire fino a 4 teste di stampa in diverse configurazioni, rendendo l’integrazione facile ed economica; è inoltre possibile scegliere la propria configura-
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zione, partendo da quella a singola testa di stampa, per applicazioni semplici, fino a quella a 4 teste di stampa disposte su 4 linee con messaggi multipli, per le applicazioni più complesse.
Ogni testa può stampare molteplici righe di testo, codici a barre lineari e 2D e loghi, mentre con una configurazione a teste multiple è possibile stampare grafiche più grandi e complesse.
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Interroll: la certificazione igienica delle macchine per food processing e packaging è un processo ineludibile
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econdo il Center of Desease Control americano sull’intera popolazione USA di oltre 320 milioni di individui, il 15% ( 48 milioni di casi) ha sofferto malattie legate a carenze igieniche alimentari. Queste malattie hanno generato nel 2012, 128.000 ricoveri ospedalieri e ben 3000 decessi. “Sono numeri spaventosi, “ sottolinea il prof Giampaolo Betta, del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Parma, “anche perché riferiti al Paese ritenuto all’avanguardia per tecnologia e progresso nel mondo occidentale.” Un recente studio condotto da un ex economista della Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha stimato in 152 miliardi di dollari all’anno l’impatto economico complessivo delle malattie di origine alimentare. Si stima che nei Paesi industrializzati la percentuale annua di persone affette da malattie di origine alimentare raggiunga il 30%. Il professor Betta sottolinea che “non è concepibile che in un’era di massima effervescenza tecnologica non si ponga rimedio e non si controllino alla base i cibi che ingeriamo per la nostra sopravvivenza. L’industria alimentare è per dimensioni e importanza una delle primissime non solo in Italia, ma ovunque nel mondo. E organismi come l’EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) devono affiancare il mondo della produzione per rassicurare i consumatori che gli alimenti sono manipolati da macchinari e
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tecnologie che ne garantiscano la sicurezza e l’idoneità.” EHEDG è un consorzio europeo di aziende alimentari, costruttori di impianti alimentari, istituti di ricerca e autorità pubbliche sanitarie che si prefigge di aumentare la consapevolezza nei confronti dell’Igiene Alimentare, contribuire alla prevenzione dei problemi di sicurezza alimentare e dunque sostenere l’immagine dell’industria alimentare presso i consumatori.
L’organismo internazionale si dedica allo sviluppo, pubblicazione e periodica revisione di linee guida pratiche di Hygienic Design capaci di orientare costruttori di impianti e industrie alimentari verso la conformità alla legislazione internazionale. La non conformità come la presenza di zone morte, saldature di scarsa qualità, fessurazioni nelle superfici, eccetera possono essere l’origine di contaminazioni incrociate con gravi
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conseguenze per la sicurezza degli alimenti. Il professor Giampaolo Betta, oltre ad essere docente presso il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica dell’Industria Alimentare dell’Università di Parma e a condurre ricerche sul tema in prima persona è anche il presidente della sezione Italiana dell’EHEDG. “Ci prefiggiamo di garantire qualità e sicurezza per mantenere la buona reputazione dei prodotti alimentari. Affinché ciò avvenga sono necessarie la corretta progettazione igienica e manutenzione dei sistemi di produzione. Abbiamo pubblicato recentemente nuove linee guida relative alla corretta progettazione igienica in diverse aree della produzione alimentare. Per ottenere sicurezza e qualità dei prodotti alimentari, sono necessarie una formazione e un’i-
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struzione sulla progettazione igienica per tutti i livelli di dipendenti delle organizzazioni interessate da fornitura, manutenzione e utilizzo dei sistemi di produzione di prodotti alimentari. Il nostro programma di formazione, riconosciuto a livello globale, fornisce le nozioni di base per l’istruzione e l’abilitazione in materia di progettazione igienica.” EHEDG rilascia certificazioni da parte di enti accreditati, sulla base di severi test di verifica, alle azienden che si conformano alle linee guida e dunque producono macchinari o componenti di macchinari per l’industria alimentare maggiormente sicuri. E’ il caso di Interroll, che dopo una lunga serie di test, ha ottenuto da EHEDG la certificazione dei propri mototamburi sincroni e dedicati principalmente per le applicazio-
ni dove è richiesta una particolare igiene. Per il settore alimentare dunque, ma anche per il farmaceutico e per l’industria dell’imballaggio, questo tipo di azionamento, impiegato per il flusso dei materiali soddisfa i più elevati standard internazionali in materia di igiene oltre ad offrire una soluzione particolarmente vantaggiosa dal punto di vista energetico. Maurizio Catino, direttore commerciale di Interroll Italia sottolinea che “questo riconoscimento non fa che confermare l’eccellenza delle attività di R&S di Interroll, che ci consentono di ottimizzare costantemente i nostri prodotti. Allo stesso tempo, la certificazione rassicura i nostri clienti, garantendo loro la costanza qualitativa nelle loro attività. La certificazione EHEDG di Classe 1 riconosce la considerazione dei requisiti igienici più severi che un’impresa tecnologica può soddisfare in questo settore. Offre inoltre un concreto vantaggio derivante dalla semplificazione del processo di pulizia e dalla assoluta riduzione del rischio di contaminazione degli alimenti. Un grande vantaggio per i nostri clienti che puntano particolarmente sulla qualità e per i loro clienti, ovvero i consumatori che alla fine della filiera devono poter contare su un prodotto incontaminato e sicuro.” La convinzione di Interroll dell’efficacia e della correttezza delle attività dell’EHEDG, l’hanno spinta a sostenere il Congresso Mondiale “EHEDG World Congress on Hygienic Engineering & Design” che si svolgerà a Parma dal 30 al 31 ottobre 2014 in concomitanza con la manifestazione CibusTecFoodPack. Il Congresso sarà un summit per tutte le aziende ed i professionisti interessati nella progettazione e costruzione igienica delle apparecchiature e degli stabilimenti per la produzione di alimenti sicuri e di altri prodotti correlati come quelli farmaceutici e cosmetici.
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...BenvenutA tra noi!
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fp è lieta di presentarsi al mercato industriale alimentare con un nuovo assetto societario, ma con una storia ed un bagaglio di esperienza lunghi trent’anni. Oggi IFP vanta un team dinamico di professionisti entusiasti del proprio lavoro ; ognuno dei quali Integra tutti i giorni la propria ultraventennale esperienza con quella dei colleghi . Gli obiettivi? Realizzare solo l’eccellenza tec-
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nologica nel settore del confezionamento con film termoretraibile, conformandola alle esigenze della clientela ed averne quindi, negli anni pieno consenso e soddisfazione . Da quasi trent’anni IFP progetta e costruisce macchine confezionatrici per film termoretraibile monopiega , dalla piccola manuale, all’evoluta automatica continua di ultima generazione completamente moto-
rizzata con assi elettrici brushless, un particolare know how e’ stato maturato nelle linee bottiglie . È possibile quindi affermare che IFP è un patner ideale negli impianti automatici di confezionamento, appositamente concepiti come un vestito su misura in base alle esigenze di ogni utente . Attualmente in quanto leader del settore, IFP si propone alle aziende con l’obbiettivo di rendersi utile e determinante al conseguimento del loro successo. IFP PACKAGING: l’evoluzione della tradizione.
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L’ITALIANA AMB INAUGURA LA PRODUZIONE “WATER-BASED”
Prima azienda in Europa a eliminare i solventi nella realizzazione di film plastici per alimenti
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annuncio ufficiale a Düsseldorf (Germania) in occasione della fiera internazionale Interpack tenutasi a maggio 2014. Un’autentica rivoluzione che porta a importanti ed evidenti vantaggi: grazie all’assenza di solventi, i prodotti alimentari hanno garanzia di totale preservazione dalla migrazione di sostanze indesiderate, mantenendo però un’eccellente qualità. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Comexi, Actega, Sun Chemical, BASF e Dow Chemical AMB Spa - azienda italiana punto di riferimento internazionale per la
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realizzazione di film plastici multistrato destinati prevalentemente al packaging di alimenti – ha dato vita, per la prima volta in Europa, a una produzione completamente water-based, che elimina i solventi oggi impiegati in questo settore nelle modalità previste dalla legislazione. L’annuncio ufficiale da parte di AMB a Düsseldorf (Germania) in occasione della fiera internazionale Interpack alla quale l’azienda italiana partecipa con un’ampia area espositiva e uno specifico spazio dedicato alla grande innovazione della produzione water-based di
film plastici. La produzione water-based per il mondo della plastica è un’autentica rivoluzione che porta a importanti ed evidenti vantaggi: grazie all’assenza di solventi, i prodotti alimentari hanno garanzia di totale preservazione dalla migrazione di sostanze indesiderate, mantenendo però un’eccellente qualità di produzione: identici colori, versatilità grafica, possibilità di soluzioni e finiture accattivanti. La tecnologia water-based porta un indubbio vantaggio competitivo per tutte le aziende che propongono alimenti basati su ingredienti di qualità
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superiori (ad esempio biologici o dedicati all’infanzia); rispetto per l’ambiente e risposta – anticipata – alle norme sempre più restrittive in materia di imballaggio. La produzione water-based di AMB è un progetto ambizioso che vede la luce dopo un investimento complessivo di cinque milioni di euro e due anni di intenso lavoro. Fondamentale, per il raggiungimento di questo obiettivo, la collaborazione con partner internazionali di primissimo livello: Comexi per la fornitura degli impianti, Actega e Sun Chemical per gli inchiostri, BASF e Dow Chemical per le colle e gli adesivi. Un gruppo di lavoro unito da un unico obiettivo: perfezionare una tecnica produttiva che azzeri le emissioni di solventi in atmosfera e che mantenga l’eccellente qualità del risultato finale, in particolare per ciò che riguarda il colore e le finiture. Bruno Marin, presidente e amministratore delegato di AMB, racconta: “La stampa ad acqua porta con sé chiari vantaggi per l’ambiente e per il consumatore, ma nel settore della plastica non è assolutamente diffusa – in Europa per l’appunto è inesistente - per difficoltà legate soprattutto ai cosiddetti ‘trasferimenti’ del colore, difficoltà che il solvente ha sempre permesso di evitare. Considerate però le normative sempre più stringenti in materia di emissioni in atmosfera e rimanendo fedeli alla nostra natura di azienda innovativa, abbiamo deciso di investire nella produzione water-based. Dopo due anni di lavoro svolto da un team di una dozzina di ingegneri e tec-
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nici specializzati al quale si sono aggiunti i nostri preziosi partner internazionali, l’acquisto di nuovi macchinari opportunamente modificati, la realizzazione di un nuovo stabilimento di 2 mila metri quadri, possiamo dire che la produzione water-based non solo è possibile, ma i livelli qualitativi sono identici se non superiori a quella che impiega i solventi. E persino i tempi di produzione non lievitano”. “Il progetto water-based – continua Marin - è un esempio positivo di sviluppo industriale, reso possibile dalla collaborazione tra aziende che ritengono l’innovazione un principio fondamentale. Non abbiamo dato riscontro a un obbligo di legge, ma elaborato una risposta a un cambiamento globale in materia di sostenibilità ambientale, cambiamento che sempre più riguarderà tutte le industrie. Chi sarà pronto, si potrà giocare il proprio vantaggio competitivo. Non solo: è lo stesso consumatore finale che vuole sempre più
conoscere come sono fatti i prodotti che acquista, anche quando si tratta di packaging. Anche in questo caso, poter escludere totalmente la possibilità di contaminazione da solventi grazie a una produzione water-based farà la differenza”. Nello stabilimento di AMB, la produzione “ad acqua” è già avviata, ma resta volutamente intesa ancora come sperimentale. Così sarà fino al prossimo autunno, quando AMB inaugurerà il primo impianto waterbased in Europa per la produzione di film plastici multistrato. CHI È AMB AMB è un’azienda italiana che dal 1969, anno di fondazione, è sempre stata guidata dalla stessa famiglia. Tra i primi produttori europei, realizza imballaggi ad alta barriera per aziende alimentari in tutto il mondo nella sua sede di 35.000mq di San Daniele del Friuli (Udine, Italia) in cui lavorano 200 dipendenti. Grazie al suo impegno nella ricerca, nell’innovazione e nell’attenta analisi dell’evoluzione delle esigenze dei suoi clienti diretti e delle preferenze dei consumatori. Determinata al miglioramento continuo, ha introdotto il Codice Etico nel 2013 e sta completando le procedure per l’ottenimento della certificazione Oshas 18001 e la certificazione ambientale ISO 14001 con registrazione EMAS.
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Risparmia tempo con il magazzino cartoni automatico Easy-Load
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e aziende che operano nel settore Food & Beverage devono affrontare una crescente competitività di mercato e per soddisfare le svariate esigenze dei consumatori puntano ad una maggiore diversificazione della propria gamma produttiva. Ai costruttori di macchine d’imballaggio si richiedono pertanto soluzioni innovative, economiche, funzionali, ecosostenibili e in grado di presentare il prodotto in una veste innovativa e d’impatto. La gamma di confezionatrici automatiche Smiflexi offre all’utilizzatore finale tutte le caratteristiche tecniche e funzionali necessarie per poter gestire i cicli produttivi in modo efficiente ed economico e passare velocemente da un formato all’altro. Tra le principali novità proposte dalla divisione Smiflexi va senz’altro menzionato l’innovativo magazzino cartoni automatico Easy-Load; si tratta di un dispositivo accessorio, adatto sia alle cartonatrici wrap-around della serie WP sia alle fardellatrici della serie SK, che offre notevoli vantaggi dal punto di vista operativo e funzionale. Infatti, le fustelle di cartone, impilate orizzontalmente in gruppi uniformi, possono essere caricate con facilità dall’operatore, in quanto il nastro di alimentazione del magazzino cartoni è posto alla stessa altezza di lavoro del nastro di ingresso della confezionatrice, anziché al di sotto di esso. L’innovativa soluzione ideata da SMI elimina gli svantaggi legati ai sistemi tradizionali di caricamento manuale del magazzino cartoni, che obbligano l’operatore a continue flessioni del busto per posizionare le fustelle nella parte bassa della macchina.
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L’operatore deve semplicemente mettere le pile di fustelle di cartone sulla rulliera più esterna, lasciando al sistema automatico di controllo il compito di eseguire le operazioni successive; grazie ad appositi sensori, la disposizione e l’avanzamento dei cartoni sui nastri trasportatori a rulli motorizzati e il loro carico nel magazzino della macchina confezionatrice è completamente automatizzato, lasciando libero l’operatore di svolgere altri compiti. Con l’innovativo dispositivo EasyLoad, anche lo scarico delle fustelle di cartone al termine della lavorazione di un determinato formato avviene automaticamente, grazie ad una serie di operazioni compiute al contrario rispetto alla fase di carico.
Il Fridge Pack realizzato con le cartonatrici wrap-around SMI. La tecnologia impiegata nel magazzino Easy-Load assicura operazioni di sfogliatura fluide e costanti con una vasta gamma di fustelle di cartone di spessore compreso tra 0,5 mm e 5 mm. Grazie allinnovativo sistema EasyLoad le cartonatrici Smiflexi WP, sono in grado di soddisfare svariate esigenze produttive: con la stessa macchina si possono infatti lavorare differenti tipi di prodotto (vetro, PET, lattine, etc.) e realizzare diversi tipi di confezioni: di grandi o piccole dimensioni, con cartone kraft oppure microonda e ondulato. Con le cartonatrici Smiflexi della serie WP è possibile confezionare bottiglie e lattine anche in scatole
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di cartone, denominate Fridge Pack, specificatamente progettate per adattarsi agli spazi esigui dei frigoriferi domestici. Grazie ad un design innovativo, la scatola di cartone è dotata di un’apposita apertura (praticata sull’estremità della scatola stessa), che consente al consumatore di prelevare dalla confezione solo le bottiglie o le lattine che gli servono, lasciando il resto comodamente stoccato nel frigorifero. La scatola funge così da “dispenser” per i prodotti contenuti all’interno del pacco. La possibilità di utilizzare cartone Kraft con una macchina wrap-around è una vera e propria innovazione nell’ambito del confezionamento secondario. Il cartone Kraft, nonostante il minor spessore, assicura un confezionamento resistente. Inoltre, la superficie liscia, bianca e lucida del cartone kraft è la soluzione ottimale per assicurare alta stampabilità e una grafica accattivante, in grado di colpire l’attenzione del consumatore quando deve scegliere i prodotti da acquistare dagli scaffali dei punti di vendita. Save time with the automatic blank magazine Easy-Load Companies operating in the Food & Beverage sector have to face a more and more competitive market and are required to offer a constantly diversified range of products, in order to meet the consumer’s disparate exigencies. Therefore, the solutions implemented by packaging machine manufacturers are expected to be innovative, cost-effective, efficient, sustainable and able to realize appealing packages. Smiflexi range of automatic packers provides the end user all the technical and functional specifications required to manage production cycles efficiently and economically and to enable quick switch from one for-
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mat to another. Among the new opportunities offered by Smiflexi division there is the innovative Easy-Load cardboard blanks magazine, an accessory device (available both for the wrap-around case packers of the WP series and the heat-shrinkwrappers of the SK series) which features considerable advantages from an operating and functional point of view. With EasyLoad the operator can easily load cardboard blanks - stacked horizontally in uniform groups - because the feeding belt of the magazine is positoned at the same working height as the packer’s infeed belt, rather than under it. The innovative solution devised by SMI eliminates the disadvantages related to the manual loading of the cardboard blanks magazine, which force the operator to bend his/ her body continuously to place the blanks in the bottom part of the machine. The operator just places the cardboard blank stacks on the outermost roller conveyor so that the automatic control system can perform all the subsequent steps. Thanks to specific sensors, the layout and feed of the cardboard blanks on the conveyor belts fitted with the motorized roller and their loading into the packer’s magazine is, in fact, fully automated. Moreover, with the innovative Easy-
Load system, even the unloading of the cardboard blanks is performed automatically, after processing a certain format, through a series of steps carried out in reverse order as compared to the loading steps. Fridge packs realized by SMI wrap-around packers The technology used in the Easy-Load magazine also features the great advantage of ensuring fluid and constant picking operations with a wide range of cardboard blanks having a thickness between 0.5 mm and 5 mm Thanks to the innovative Easy-Load cardboard blanks magazine, Smiflexi wrap-around packers of the WP are able to meet multiple exigencies: they can pack different types of products (glass, PET, cans, etc.) in different kinds of containers, of large or small size: kraft-paper boxes, microwave or corrugated cardboard boxes. Smiflexi wrap-around packers of the WP series can pack bottles and cans in cardboard boxes, called Fridge Packs, specifically designed to fit into the limited space offered by fridge compartments. Thanks to an innovative design, a pre-scored breakaway panel allows the consumer to conveniently take out of the package just the bottle or can he actually needs. The box thus becomes a dispenser of the products included in the packs. The technology used in the Smiflexi “Easy-Load” magazine features the great advantage of using Kraft-paper with a wrap-around packer. Kraft paper ensures a solid packaging, despite its reduced thickness. The polish, white surface of kraft paper is an optimal solution, ensuring excellent printability and appealing graphics, in order to draw the customer’s attention on the products displayed on the shelves at the sales outlets.
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SERIE NEXTGEN: IL MASSIMO DELL’EFFICIENZA IN SOLO DUE FORMATI
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aumer ha allargato la sua serie NextGen, introducendo dopo la O500 il nuovo l’O300. Il nuovo arrivato O300 è adatto soprattutto per impianti dagli spazi ristretti, l’O500 si distingue nelle applicazioni che richiedono un campo di lavoro maggiore. Il cliente può pertanto scegliere il sensore che più si adatta alle sue esigenze. Con O300, Baumer si porta avanti in modo mirato nel mercato dei sensori compatti, che è diventata, a livello internazionale, uno standard utilizzato nei settori più diversi. La gamma di prestazioni offerte da O300 non ha praticamente pari e gli assicura una posizione particolare nella categoria dei sensori compatti. Questo nuovo sensore offre così i massimi campi di lavoro per le sue dimensioni e, allo stesso tempo, un’alta affidabilità grazie alla sua ampia riserva di segnale. L’immunità alla luce ambientale, d’altro canto, permette il perfetto funzionamento di O300 anche con condizioni luminose difficilissime. L’Opto-ASIC di Baumer di ultima generazione lo rende inoltre estremamente indipendente dal colore nel
rilevamento degli oggetti. Come per l’O500, lo spot già allineato su supporti specifici e la boccola metallica di montaggio riduce ai minimi termini i tempi di installazione. Anche il concetto di teach-in senza contatto contribuisce alla sua affidabilità nel tempo, grazie all’innovativo qTeach della serie O300 è immune ai problemi di usura e di tenuta a cui sono soggetti i comuni sistemi meccanici costituiti da elementi mobili. Per programmare il sensore è sufficiente sfiorare la superficie di teachin con un utensile ferromagnetico, come per esempio un cacciavite. Una luce LED blu fornisce un chiaro feedback ottico, ben visibile da tutti i lati grazie al suo posizionamento in vista sulla testa del sensore. Anche per la nuova famiglia O300 è disponibile in tre tecnologie: soppressione di sfondo, immune da colori e con campi di lavoro fino a 300mm; retro-riflessione che funziona in modo affidabile anche in presenza di superfici a specchio e che si distingue specialmente per la prolungata affidabilità anceh in presenza di sporco; e la SmartReflect, la tecnologia sviluppata da
Baumer,che non ha bisogno di un riflettore dedicato nonostante sia affidabile come un sensore a sbarramento, che la rende la soluzione universale anche in presenza di vibrazioni: per esempio è utilizzabile su nastri trasportatori, utilizzando il tappeto stesso come riferimento. Un altro plus che caratterizza la nuova serie O300 è la sua capacità di rilevare oggetti attraverso fori di piccole dimensioni, come un sensore coassiale, già nella sua versione base.
FLESSIBILI, ROBUSTI, PRECISI: LA NUOVA SERIE DI ENCODER INCREMENTALI
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aumer presenta la serie “OptoPulse EIL580”, una flessibile ed efficiente piattaforma di encoder incrementali con diametro 58mm anche programmabili. Disponibili nelle principali interfacce meccaniche – flangia syncro o a innesto, con albero cieco o passan-
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te da Ø 8mm fino a 15mm; con risoluzioni da 100 a 5000 impulsi giro. Grazie al rilevamento ottico, questi encoder garantiscono un alto grado di accuratezza della misura, permettono di ottenere un aumento della produttività e del controllo sulle vostre applicazioni. Tutta la serie degli EIL580 si basa
su un elemento comune, la robustezza – grazie ad un solido housing in alluminio presso-fuso con pareti spesse 1.5mm; il sistema di cuscinetti brevettato ShaftLock, che impedisce disallineamenti dell’albero e conseguenti rotture del disco incrementale, una resistenza a shock e vibrazioni rispettivamente di 300
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e 30g; protezione da inversione di polarità e con la possibilità di raggiungere un grado di protezione IP67, rendono l’EIL580 un prodotto performante e affidabile con un ottimo rapporto prezzo/performance. A complemento di gamma, è stato sviluppato una versione completamente programmabile: l’EIL580P. La nuova generazione di encoder incrementale programmabile in tutti i parametri: alimentazione, segnali di
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uscita, impulso di zero e risoluzione da 1 a 65536 ppr. Mantenendo tutte le caratteristiche
meccaniche del EIL580, è disponibile in tutte le interfacce meccaniche e connessioni elettriche. Oltre il consolidato sistema di programmazione da PC, Baumer ha sviluppato un innovativo tool per la programmazione stand-alone che permette di impostare diversi profili premendo solo un tasto: da oggi la parametrizzazione degli encoder richiederà solo qualche secondo direttamente sulla macchina.
SMARTREFLECT – IL SENSORE FOTOELETTRICO CHE ELIMINA IL RIFLETTORE
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aumer ha lanciando una nuova gamma di prodotti con la tecnologia SmartReflect; affidabile come una barriera, ma non necessita né di catarifrangente né di un ricevitore. Con il nuovo sensore fotoelettrico SmartReflect si può sfruttare direttamente uno sfondo della macchina come riferimento e il sensore rileva con sicurezza l’oggetto, indipendentemente dalla tipologia e colore. Lo SmartReflect è affidabile come una fotocellula a sbarramento ma senza l’ausilio del ricevitore o catadiottro. Questa innovazione porta molti vantaggi come ridurre i costi procurati dal tempo d’installazione meccanica del riflettore, e semplifica agli operatori la calibrazione del sensore.
Un’altro vantaggio è dato dalla procedure di regolazione digitale, sia da remoto semplificando i retrofit delle macchine, e dall’innovativo QteachTM che permette di far auto-apprendere il sensore con un semplice gesto e un utensile metallico evitando usure meccaniche o contaminazioni ambientali che tipicamente possono subire i classici tasti digitali o trimmer In base alle sue esigenze, il cliente potrà scegliere sensori con diverse configurazioni e dimensioni, dai sensori miniaturizzati per l’handling robot fino a prodotti con design igienico IP69K per applicazioni food&beverage e farmaceutico. I nuovi sensori con tecnologia SmartReflect sono ottimizzati per essere usati con riferimenti di acciaio e coprire un campo di lavoro di 800mm.
Non serve più insistere con fotocellule a soppressione di sfondo alla ricerca della più corretta inclinazione e taratura ottica quando gli oggetti sono molto lucidi, irregolari, neri e anche trasparenti come film, vaschette, bottiglie. Ora con lo SmartReflect basta un semplice teach-in sullo sfondo e tutto è pronto per essere letto!
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IL NUOVO STANDARD DEI SENSORI AD ULTRASUONI
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eguendo l’onda dell’innovazione, Baumer lancia anche la versione ad ultrasuoni della nella serie di sensori NextGen: la nuova U500. Per ingobri e punti di fissaggio paritetica alla versione ottica O500, mantiene la filosofia vincente del OneBox Design, al fine di avere la massima flessibilità in fase di progettazione permettendo all’utente di decidere in una seconda fase il principio di funzionamento del prodotto o in base alle esigenze applicative, di cambiare tipologia anche in fase d’opera. Mentre le versioni ottiche O500 ed O300 grazie al loro spot concentrato sono l’ideale per la rilevazione di oggetti molto piccoli, la U500 è la soluzione ideale dove il target da rilevare è vario: la tecnologia ad ultrasuoni infatti è in grado di rilvare senza modifiche di settaggi oggetti di colore, caratterestiche e trasparenza differenti, anche in condizioni difficili o in presenza di sporco. Le U500 sono il nuovo standard per i sensori ad ultrasuono: il range di lavoro fino a 1000mm è il esteso a parità di dimensioni con altri prodotti, i ridotti tempi di risposta permettono di incrementare le prestazioni delle macchine in cui sono impiegati , il suo cono sonico ristretto è in grado di rilevare un target di appena 80mm ad una distanza di 500, l’alta immunità a disturbi permette di incrementare l’affidabilità dei sistemi in cui sono utilizzati e grazie al grado di protezione IP67 e ad un robusto housing gli permette di resistere ad acqua, condensa ed agenti pulenti. Oltre i grandi vantaggi tecnici del prodotto, quello che contraddistingue le nuove U500 è l’altissima flessibilità: nello stesso housing sono disponibili tre diverse varianti: sensore di prossimità con l’innovativa funzione a “finestra”, una versione per misura di distanze e una versione SmartReflect a retro-riflessione.
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Una grande famiglia. Ultrasuono U500 continua l’evoluzione della nuova generazione di sensori NextGen.
Sensori a ultrasuoni utilizzano il razionale OneBox Design dei sensori optoelettronici. Maggiore flessibilità e risparmio di tempo nella progettazione e nella messa in servizio. Il massimo campo di lavoro per il suo formato e il lobo acustico estremamente sottile contraddistinguono l’U500. Potete scoprire gli altri vantaggi offerti al sito www.baumer.com/nextgen
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Tubi Flessibili per l’Industria Alimentare e Farmaceutica. W.Pharmaline è un tubo in PTFE vergine conforme alle Norme FDA Requisiti 21 CFR 178.1550, disponibile anche in versione antistatica; entrambe le versioni sono anche conformi alla Classe VI USP incluse le Elution Test (citotossicita’).
W. Pharmaline GP & AS
Guaina esterna in silicone bianco “Platinum Cured”
W. Pharmalex GP & AS
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Guaina esterna in silicone trasparente “Platinum Cured”
Liner in PTFE brevettato con interno liscio e corrugazione esterna
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Sono disponibili tutti i raccordi comunemente utilizzati nel settore, anche nella versione con il Teflon risbordato sul raccordo stesso.
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Triclover a Norme BS o ISO
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Edizione Luglio 2014
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W-Flex: il Tubo del Nuovo Millennio. Il problema dei nostri Clienti di questi ultimi anni era: “Liscio, ma rigido” oppure “Flessibile ma corrugato”? Questo dilemma oggi non esiste più con il nuovo W-Flex: liscio internamente, corrugato esternamente.
W-Flex Corro. Come il tubo W-Flex ma con l’aggiunta di una spirale inox nella corrugazione esterna e rinforzato con una copertura in gomma EPDM perfettamente liscia, ideale per impieghi gravosi nell’Industria Chimica.
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NOTIZIE IN BREVE
UNA REALIZZAZIONE MOMBRINI il macello Fratelli Faccia a Ceva
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l nuovissimo macello Fratelli Faccia a Ceva si estende su una superficie di ben 15.000 mq, di cui ben 7.000 mq coperti, interamente pavimentati dalla Mombrini di Caravaggio, da anni leader indiscussa delle pavimentazioni per l’industria alimentare. In particolare nel settore della lavorazione delle carni, la scelta di una pavimentazione diviene fondamentale perché il lavoro possa venire svolto senza intoppi. In questi stabilimenti i requisiti più importanti che la pavimentazione deve soddisfare nelle varie fasi della lavorazione, sono quelli della non scivolosità e della lavabilità. Quando in poche ore affluiscono a un macello centinaia di capi di bestiame, ben si comprende come il ciclo della macellazione debba procedere in tutta sicurezza, igiene e velocità di esecuzione. Le maestranze addette alle varie fasi di lavorazione, soprattutto nella sala macellazione, devono potersi muovere senza la preoccupazione di scivolare. Inoltre, ma non meno importante, a fine lavorazione il pavimento deve essere pulito perfettamente e in tempi brevi. Il pavimento in Klinker, con sigillatura in resina epossidica, è quello che senza dubbio meglio risponde a entrambe queste esigenze. Nella sala di macellazione, in grado di lavorare 50.000 capi/anno, la pavimentazione riveste un’importanza fondamentale, soprattutto al piano superiore dove affluiscono i bovini provenienti dal grande bacino produttivo della pianura piemontese, le cui principali razze sono: Piemontese, Blonde d’Aquitaine, Limousine, Charolaise e loro incroci. Le fotografie qui allegate mostrano chiaramente che soprattutto nella sala di macellazione l’intervento di pulizia non è cosa da poco: la pavimentazione Mombrini – grazie anche al kit di pulizia appositamente studiato – torna come nuova in breve tempo dopo ogni ciclo lavorativo. Oltre alla sala macellazione, disposta su due piani, l’impianto è dotato di tutti gli altri reparti che garantiscono alle carni di giungere fresche e perfettamente lavorate fino al consumatore: • catena del freddo con tunnel di raffreddamento rapido carcasse a fine macellazione; celle per stoccaggio mezzene a 0°C (capacità kg 130.000); celle stoccaggio quarti a 0°C (capacità kg 50.000); cella per conservazione frattaglie a 0°C; cella per stoccaggio prodotti confezionati a 0°C; tunnel di congelamento rapido prodotti confezionati a -40°C; cella di stoccaggio prodotti confezionati a -20°C; cella per conservazione prodotti per lavorazione macinati a -4°C; cella conservazione trippe a 0 °C. - sala di sezionamento disosso e porzionato con capacità di
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Pavi m e nti e r ivesti m e nti pe r l’i n dustr ia ali m e ntar e DAL 1962 24043 CARAVAGGIO (BG) ITALY via Leonardo da Vinci, 218 Tel. 0363 50449/049 Fax 0363 350714 www.mombrini.it info@mombrini.it
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20.000 kg/giorno per tagli anatomici sottovuoto e 18.000 kg/giorno per vaschette e porzionato in ATM. - Locali lavorazione macinati per la produzione di hamburger e tranci di macinato, confezionati in vassoi di polistirolo barrierati da confezionatrici ad ATM. - sala spedizione per carni in osso e confezionate, dotata di cinque bocche di carico. Solo una preventiva analisi del progetto di un impianto così complesso – unita a una grande esperienza in questo settore – può garantire che dopo la posa la pavimentazione sia all’altezza dei vari carichi di lavoro. Se è importante il materiale delle piastrelle, fondamentale è la loro posa e sigillatura, ma prima ancora il calcolo delle pendenze e il dimensionamento degli scarichi, nonché la realizzazione del massetto. Tutte operazioni interdipendenti che solo uno studio tecnico di grande esperienza può garantire pienamente: è
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NOTIZIE IN BREVE
il caso della Mombrini. Le sue pavimentazioni in Klinker antiacido sono presenti in Italia dal 1962 e proprio quest’anno l’azienda ha tagliato il notevole traguardo dei cinquant’anni di attività. Sotto la costante guida di Gianni Mombrini,
il fondatore, e del figlio, ingegner Carlo, ben 15 squadre di posatori garantiscono che il “sistema di pavimentazione Mombrini” sia sempre posato coniugando innovazione ed esperienza. Centinaia di clienti hanno dotato i loro impianti delle nostre pavimentazioni, dal settore lattiero-caseario al conserviero, dalla lavorazione delle carni a quella del pesce, dalla gastronomia al settore enologico, e così via… Proprio lavorando in tutti questi ambienti, alla Mombrini sappiamo bene che la pulizia dei nostri pavimenti è uno dei requisiti fondamentali. Anche al macello dei Fratelli Faccia la pensano allo stesso modo, proprio perché il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie è una garanzia prioritaria. Qui tutto il personale lavora per realizzare produzione igienicamente sicure, applicando quanto previsto dalle istruzioni di lavorazione e dal regolamento aziendale, curando l’impatto ambientale della propria attività, verificando il rispetto dei limiti di legge delle proprie emissioni e il corretto smaltimento dei rifiuti. Con l’adeguamento alla Direttiva IPPC ha attuato un sistema per la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento attraverso un sistema di monitoraggio periodico, persegue il rispetto dell’etica del lavoro sia curando l’idoneità degli ambienti di lavoro sia addestrando il proprio personale all’igiene ed alla sicurezza personale rifiutando prestazioni di lavoro, forniture o subforniture che possano presupporre lo sfruttamento dei lavoratori. Per rendere possibile l’attuazione della presente Politica per la Qualità, ogni anno si pone degli obiettivi pratici in tema di igiene, di riduzione delle anomalie e di miglioramento delle condizioni di lavoro. E la pavimentazione della Mombrini riveste un ruolo fondamentale per il raggiungimento di tutti questi obiettivi.
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OM STILL INNOVA IL MODELLO DI GOVERNANCE NOMINANDO DUE AMMINISTRATORI DELEGATI: ANGELO ZANOTTI E MEINHARD BRAUN Angelo Zanotti si occuperà dello sviluppo commerciale (Sales & Service), Meinhard Braun delle attività produttive (Operations)
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M STILL innova il proprio modello di governance nominando due amministratori delegati, Angelo Zanotti e Meinhard Braun, che si occuperanno rispettivamente delle attività di Sales & Service e della gestione delle Operations. Al fine di dare continuità al positivo percorso di crescita e sviluppo intrapreso in questi anni, la società ha scelto di promuovere al ruolo di amministratore delegato due manager che già occupavano posizioni di vertice all’interno di OM STILL. Angelo Zanotti, 49 anni, entra in OM nel 1990 presso la Filiale Veneto. Nel 2003 lascia la Filiale, della quale era divenuto responsabile, per approdare alla sede centrale di Lainate, dove assume il ruolo di Responsabile Vendite Italia, posizione che ricopre per 7 anni durante i quali ristruttura e consolida la rete distributiva italiana, diretta e indiretta. Nel 2010, anno della fusione tra OM e STILL, viene nominato Direttore Commerciale della nuova società e, forte della profonda conoscenza del mercato italiano e del suo spiccato intuito commerciale, gestisce in prima persona il complesso progetto di integrazione dei due marchi. Il 1 novembre 2014 ha assunto la carica di Amministratore Delegato di OM STILL con delega alla gestione delle attività di Sales & Service. Nato a Marburg in Germania, Meinhard Braun, 45 anni, inizia a lavorare
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in OM nel 2000 quando, assunto in Linde Group, viene inviato in Italia con il ruolo di Progettista della gamma CB Trucks presso l’area R&D. Dal 2005 al 2008, Braun ricopre il ruolo di Product Development Manager presso lo Stabilimento di Luzzara e, dal 2009 al 2010, quello di Production Manager. Ad agosto 2010 è nominato Direttore dello Stabilimento di Luzzara che,
sotto la sua guida, viene profondamente rinnovato e modernizzato, diventando il centro di eccellenza europeo per lo sviluppo e la produzione di carrelli da magazzino. Il 1 novembre 2014 Meinhard Braun ha assunto la carica di Amministratore Delegato OM STILL con delega alla gestione delle Operations, sovraintendendo tutte le attività industriali della società in Italia.
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SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA PANIFICAZIONE Quando qualità e quantità contano
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e piccole panetterie artigianali stanno scomparendo. Tuttavia, Rademaker ha trasformato le tradizioni del passato in linee di produzione all’avanguardia che incontrano e superano le aspettative di clienti di tutto il mondo. Le nostre linee di produzione per la panificazione combinando la qualità richiesta con la quantità richiesta per essere competitive nel mercato dinamico dei prodotti da forno. Basandosi sulle vostre richieste, i nostri tecnici combineranno innovazioni personalizzate con le ultime tecnologie creando linee di produzione flessibili e chiavi in mano. Fondata nel 1977, Rademaker è stata una delle prime aziende a specializzarsi nello sviluppo e nella fornitura di soluzioni innovative per l’industria della panificazione. Nel tempo abbiamo raggiunto un grandissimo bagaglio di conoscenze, non solo nella creazione dei macchinari ma anche nella produzione
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del prodotto finale. Oggi, siamo una delle aziende più forti nel nostro campo con una presenza globale e un servizio che va ben oltre alla consegna e all’installazione delle nostre linee di produzione. Gli impasti non hanno segreti per Rademaker. Le nostre soluzioni sono rivolte alle vostre esigenze sia per un impasto specifico che per i vostri prodotti. Il processo di sviluppo incomincia nel Centro Tecnologico di Rademaker il quale ha delle linee pilota per qualsiasi tipo di prodotto di panificazione: pane, pasta sfoglia, croissant, pizza, pane arabo e anche prodotti speciali senza glutine o a ridotto contenuto di sale. Qui i nostri tecnologi sviluppano i prodotti migliori richiesti dai nostri clienti e trasformano tutto ciò in una linea di produzione Rademaker la quale fornisce i massimi risultati in termini di prodotti di qualità e ritorno di investimento con una particolare attenzione su ingredienti e riduzione sugli sprechi.
Nel Centro Tecnologico di Rademaker, i prodotti e il processo di produzione sono testati in un ambiente ottimale con aria condizionata per la formazione del prodotto, forni, celle, impastatrici e tutto ciò di cui necessiti il cliente. Le nostre ricette per le linee di produzione o soluzioni chiavi in mano vengono progettate per voi: una combinazione unica di nuove tecnologie collaudate oltre all’attenzione per i dettagli. Tutto basato sulle vostre esigenze. Rademaker bread line Il pane può avere molte forme e dimensioni. E’ un alimento base quotidiano in ogni parte del mondo.
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Il continuo cambiamento verso la ricerca di nuovi tipi di pane (anche a livello locale) riflette le attitudini del consumatore. Rademaker, forte nella conoscenza dei tipi di pane di tutto il mondo, ha incorporato le sue conoscenze nella flessbilità della linea pane Crusto la quale vi permetterà di anticipare le esigenze future dei vostri clienti. Questa linea è stata progettata per produrre un’ampia varietà di tipi di pane, dal pane in cassetta fino al pane artigianale con grande assorbimento di acqua e dal pre-fermentato a impasti diretti. L’esclusivo design della linea Crusto permette veloci cambiamenti nei prodotti e nell’ampliamento con aggiunta di personalizzazioni che possono essere facilmente adattate alla vostra gamma di prodotti. Rademaker Flatbread & Pizza production line
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essere prodotti con la grandissima precisione e l’alta tecnologia delle nostre sfogliatrici. Oltre alla pizza e al pane arabo, Rademaker sviluppa macchinari per il sistema di farcitura in continuo o specifico per il tipo di prodotto.
Rademaker Croissant production line Il consumo di croissant è tipico dei paesi del sud Europa. Grazie al suo aspetto visivo e al suo gusto delizioso, la sua popolarità continua a crescere nel mondo. Le linee croissant sono tra le prime progettazioni nel campo della panificazione. Oggi, Rademaker è riconosciuta come leader nelle linee croissant flessibili garantendo grandi quantità e un eccellente ritorno di investimento senza compromettere la qualità del prodotto. Con oltre 30 anni di esperienza, abbiamo una qualità della pasta senza pari. Dritti o a forma di mezza luna, vuoti o farciti con le migliori cioccolate o
confetture, tutti i tipi di croissant possono essere prodotti utilizzando la stessa linea la quale è flessibile e soddisferà ogni vostra esigenza. Rademaker Laminator Il segreto di un impasto ben sfogliato viene creato nel processo di laminazione. Rademaker ha una grande esperienza nella laminazione e sfogliatura di impasti di ogni genere. Abbiamo sviluppato quattro differenti metodi di laminazione basati su ricerche di mercato mirate. Il miglior metodo di laminazione per voi dipende dalla capacità richiesta e dal tipo di impasto da lavorare. Le nostre soluzioni combinano sempre un’ alta qualità del prodotto con la quantitá richiesta e ineguagliabili aspetti igienici. Le innovazioni proposte assicurano un’alta produttività e la migliore qualità. In stretta cooperazione con voi, nostri clienti, personalizziamo qualsiasi variabile come la larghezza di lavorazione e il numero degli strati di pasta necessari per soddisfare al meglio le vostre esigenze. I nostri laminatori possono essere sviluppati sia come sfogliatrici che come impianti completamente automatici. Rademaker Make-up line for pastries Le girelle e la pasta danese stanno diventando sempre più popolari sia per la colazione che come snack.
Il pane arabo ha una lunga storia nel tempo; la pizza ha conquistato il mondo negli ultimi anni. Dal pane arabo alle appetitose pizze farcite, dallo speziato agli snack fino a pasti completi, Rademaker sviluppa e crea linee per produrre in modo efficace ciò di cui avete bisogno. Pizza italiana o pizza americana ; pita o naan, tutti possono
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Con qualsiasi forma o grandezza, vuoti o farciti con la migliore cioccolata o confettura, ogni tipo di pasticcino può essere prodotto utilizzando la linea di panificazione universale progettata da Rademaker. Questa linea permette di produrre il vostro pasticcino nel modo desiderato in grandi quantità e con un’ ottima qualità grazie all’alta velocità di una produzione non-stop. Il punto di partenza per sviluppare una soluzione personalizzata è sempre il vostro prodotto con un’enfasi su flessibilità, curabilità, igiene e prestazioni. La linea universale può essere dotata di molte opzioni per modellare la pasta come desiderato. Rademaker Pie & Quiche production line Sia per le dolci squisitezze che accompagnano una tazza di caffè che per le torte salate o le quiche farcite con carne, vegetali e/o patate, Rademaker offre una soluzione produttiva per ognuna di esse. Le vostre ricette, le specifiche per i vostri prodotti e il processo per la pasta sono elementi essenziali per determinare una linea Rademaker per torte o quiche. Ogni linea di produzione consiste in moduli differenti e soddisfa i più moderni standard igienici dell’industria alimentare. Le linee per torte possono sfornare prodotti in vassoi di alluminio, di carta o in teglie preformate.
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System Integration Le linee di produzione per la panificazione sono completamente autonome. Naturalmente proponiamo anche delle soluzioni chiavi in mano. Infatti forniamo ed installiamo un’ampia gamma di sistemi e prodotti ausiliari come impastatrici, silos, sistemi automatici per trasporto teglie. Si parte dalla preparazione della pasta fino ai processi a seguire con forni, celle e surgelatori. Nella progettazione della linea di produzione, valutiamo e consideriamo attentamente le vostre richieste in base alla capacità produttiva, la flessibilità e la disponibilità di spa-
zio. L’enfasi su solide e durature collaborazioni con fornitori esterni permette un’ ottimizzazione al meglio delle nostre conoscenze. Tutto ciò ci permette di integrare i nostri macchinari con quelli dei fornitori esterni in una soluzione ottimale per voi. Rademaker Service Rademaker supporta i processi di produzione nel miglior modo possibile: 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. La nostra assistenza include uno staff affidabile, linee di panificazione progettate per voi, formazione e manuali di istruzioni studiati per le vostre esigenze. Ma la nostra assistenza non si ferma dopo la consegna e l’ installazione. Per dare il meglio alle nostre linee, offriamo un’assistenza postvendita per voi, un accesso a tutto il sistema di servizio, la consegna di pezzi di ricambio, manutenzione preventiva per ridurre gli stop imprevisti. L’assistenza Rademaker è dunque un servizio globale basato su conoscenze ingegneristiche che parlano la vostra lingua.
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Pav. Pav D5, Booth .052 D5, Booth 052
Pomì: nuovo look per il leader della passata che ha fatto storia
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omì presenta Tetra Gemina Aseptic, il nuovo pack dal look ancora più accattivante e di facile utilizzo, con una grafica rinnovata che identifica i valori del brand: italianità, filiera, tracciabilità e freschezza del pomodoro. Per il Consorzio Casalasco del Pomodoro, proprietario del marchio, si tratta di un vero e proprio investimento in un progetto di restyling estetico e funzionale del pack che sarà a scaffale da novembre nel circuito delle principali insegne della gdo italiana. Un cambio importante che è il risultato di una somma di caratteristiche che rendono ancora più unico il prodotto. Il nuovo tappo, per esempio, 30% più grande e maneggevole, rende la confezione ancora più pratica da aprire e, grazie alla particolare inclinazione, fa sì che la versata sia semplice e precisa e il sistema salva goccia ancora più efficace. Una volta aperto il prodotto,
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inoltre, il tappo consente di preservarlo meglio, riducendo gli sprechi. Gli spigoli e la sezione quadrata permettono una presa salda, comoda e antiscivolo: non si rompe e può essere riposto in posizione orizzontale. Un altro aspetto importante legato al tema della sostenibilità, valore cardine per Pomì, è il materiale utilizzato: le nuove confezioni sono realizzate in carta FSC, proveniente da foreste gestite correttamente e responsabilmente, e sono smaltibili interamente (una volta risciacquate) nella raccolta differenziata. Infine anche sul nuovo pack, attraverso il tool PomìTrace.it per il consumatore sarà possibile con pochi e semplici click localizzare l’azienda agricola che ha coltivato il pomodoro della confezio-
ne acquistata. Pomì Gemina, frutto della collaborazione con Tetra Pak, la più importante multinazionale del settore imballaggi e partner di eccellenza di Casalasco, risponde quindi alla triplice esigenza del consumatore moderno: mantiene fresco e inalterato il sapore tradizionale del pomodoro, garantisce e racconta la qualità, la sicurezza e l’origine del prodotto finito, facilita il consumo e la conservazione. Con questo nuovo packaging, il Consorzio Casalasco del Pomodoro conferma la sua tendenza all’innovazione, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie ad un prodotto che resta caposaldo nella tradizione culinaria italiana.
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EMBRACO: compressori ermetici per la refrigerazione. Innovazione, qualità e sostenibilità
Intervista a Reinaldo Maykot, Global Vice President for Business & Marketing
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he cos’è EMBRACO? Ci faccia un breve excursus storico della compagnia Embraco è il leader mondiale nella produzione di compressori ermetici per la refrigerazione. Ci siamo posti l’obiettivo di fornire soluzioni innovative per una migliore qualità della vita con una speciale attenzione per l’eccellenza tecnologica e la sostenibilità. Fondata a Joinville (SC), nel sud del Brasile, Embraco ha cominciato la sua attività di produzione nel 1971 per rifornire l’industria brasiliana dei frigoriferi, che all’epoca si fondava sull’importazione di compressori dall’estero. Nei dieci anni successivi i suoi prodotti venivano già venduti in cinque continenti. In anticipo rispetto alla globalizzazione economica dei primi anni 90, la compagnia iniziò il processo di inaugurazione di nuove basi al di fuori del Brasile e la conseguente espansione delle pro-
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prie vendite globali, consolidando la propria leadership mondiale. Mi consenta di fornire qualche dato per illustrare al meglio la situazione: Attualmente impieghiamo oltre 11.500 persone in Brasile, Cina, Italia, Messico, Slovacchia, Stati Uniti e Russia, e la nostra capacità produttiva annuale è di circa 40 milioni di compressori. Un team complessivo composto da circa 500 ingegneri e tecnici è impegnato nel mantenimento della nostra posizione come leader nell’innovazione che si riflette, ad esempio, nei circa 1300 brevetti che la compagnia ha depositato nel corso degli anni e se ne aggiungono continuamente di nuovi. In quali aree vengono utilizzati i compressori Embraco? I nostri compressori vengono utilizzati in sistemi frigoriferi in tutto il mondo, sia per applicazioni domestiche (per esempio freezer e frigoriferi) che commerciali (banchi di pasticceria, grandi freezer per supermercati, macchine del ghiaccio, banchi freezer orizzontali, macchine
per il gelato, distributori automatici). In pratica lavoriamo con tutti i produttori mondiali di elettrodomestici. Operiamo, inoltre, anche sul mercato dei ricambi attraverso i nostri distributori. Infine abbiamo istituito un gruppo di lavoro che si concentra sull’innovazione e lo sviluppo di aree di business alternative all’interno delle quali possiamo mettere a frutto le nostre competenze nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione e applicarle in nuovi settori per creare prodotti innovativi per nuovi mercati. Che cos’è FULLMOTION e quali sono i benefici del suo utilizzo? Stiamo producendo compressori a velocità variabile, noi abbiamo perfezionato la tecnologia on-off dei compressori e abbiamo creato EMBRACO FULLMOTION. Se facciamo un paragone con le tecnologie utilizzate nei frigoriferi di una decina di anni fa, molto diffusi ancora in diverse zone del mondo, notiamo che la tecnologia FULLMOTION di Embraco consente un rispar-
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mio di energia di circa il 40%. Ciò è possibile perché questa tecnologia consente all’applicazione frigorifera di “riconoscere” automaticamente il fabbisogno energetico del dispositivo, operando in sintonia con le necessità del consumatore. In pratica si tratta di una sostanziale riduzione dei consumi, che consente al consumatore di risparmiare sulla propria bolletta elettrica come pure di migliorare la sua vita giorno per giorno attraverso una migliore conservazione degli alimenti, evitando gli sprechi e riducendo il rumore dei frigoriferi, creando un maggiore comfort. La riduzione del rumore prodotto dai frigoriferi è un obiettivo sempre più importante per questo settore che richiede capacità di adattamento ai cambiamenti nelle abitudini e nei costumi. In questo caso il prodotto deve tenere conto della continua riduzione degli spazi in cui si vive. In un pianeta sempre più affollato, negli appartamenti e nelle case il frigorifero e la televisione condividono lo stesso spazio e diventano sempre più comuni. Con la tecnologia FULLMOTION di Embraco, è possibile ridurre fino a due decibel il rumore proveniente dal frigorifero. Un altro vantaggio di questa tecnologia è la velocità di refrigerazione più rapida della media e un sistema migliorato del controllo della temperatura interna al frigo-
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rifero, che assicurano una maggiore sicurezza e una conservazione migliore degli alimenti. Come sta operando EMBRACO in Italia? In Italia, oltre agli uffici commerciali e amministrativi, si trova anche un importante stabilimento produttivo la cui capacità annua è di circa 2,7 milioni di compressori. Perciò siamo in grado di affrontare il mercato strategico europeo con le migliori soluzioni di compressori ermetici dalla maggiore efficienza sia energetica che tecnologica. Recentemente è stato fatto un significativo investimento nello stabilimento italiano, che vede impiegate circa 500 persone, per dare il via alla produzione dei compressori di ultima generazione che impiegano
la tecnologia FULLMOTION di Embraco. A quali fiere parteciperete nel 2015? Per rimanere al top nello sviluppo della nostra industria e per riaffermare la nostra posizione di leadership nel mercato della refrigerazione, partecipiamo a numerose fiere strategiche in tutto il mondo come ad esempio Ashrae (USA); Febrava (Brasile); China Refrigeration (Cina) and Appliance World Expo (Cina); Chillventa (Germania); Sodex Ankara (Turchia); Mostraconvegno Milano (Italia). Dove si trova Embraco nel Mondo? In quali paesi godete di relazioni commerciali più forti? Stiamo commercializzando i nostri prodotti in più di 80 paesi in tutto il mondo, con l’ambizione di acquisire una posizione di leadership in ogni mercato in cui siamo attivi, mentre manteniamo le nostre basi operative in Brasile, Cina, Italia, Messico, Slovacchia, USA e Russia, in tutti gli altri mercati operiamo tramite una rete di distribuzione o in collaborazione diretta con OEM. Non mi soffermerò in dettagli su ogni specifico mercato, ma posso dirvi che possediamo una quota di mercato pari a circa il 25 % in Europa, e la nostra ambizione è quella di diventare un player di punta in ogni singolo mercato in cui operiamo entro il 2020.
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CLAIND, il partner dei viticoltori
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attenzione di Claind rivolta ai viticoltori è sempre stata massima, proponendo soluzioni impiantistiche semplici per le esigenze di ciascuna cantina, dalla piccola alla grande realtà industriale. Gli esperti Claind hanno sviluppato diverse soluzioni per la produzione di azoto sia per l’impiego in campo alimentare che nel beverage; tutte realizzate in conformità alle normative europee relative all’azoto alimentare E941. Di queste fanno parte il piccolo TIVANO ma anche le serie FLO, PICO, MAXI, quattro serie di generatori che si differenziano tra loro per la portata d’azoto. TIVANO è un generatore completamente autonomo (si attacca la spina e produce) sviluppato per supportare l’attività giornaliera di una piccola vendita al dettaglio di vini sfusi. Il piccolo TIVANO è un generatore compatto e completo di compressore Oil Free; viene fissato sulle pareti di negozi, cantine di pub e ristoranti e, abbinato ad un piccolo serbatoio di accumulo, mantiene costantemente in pressione la linea di spillatura del vino senza la necessità di interventi per sostituzione di bombole. Il sistema è inoltre abbinabile a un mixer integrabile nell’apparecchio che permette di ottenere miscele differenziate di CO2 e azoto nel caso sia richiesto CARBO-AZOTO. I generatori d’azoto FLO, PICO, MAXI e TIVANO sono applicati in tutte le fasi di lavorazione del vino: › Inertizzazione delle cisterne o dei fusti, inertizzazione totale di tutti i volumi morti nei serbatoi al fine di evitare che il prodotto venga a contatto con l’aria › Flottazione dei mosti, l’azoto
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fatto gorgogliare dal basso porta i solidi in sospensione verso l’alto favorendo la loro separazione › Stoccaggio, decantazione e travaso , protetti con azoto o con miscele di azoto › Imbottigliamento, durante la fase ultima di trattamento del prodotto l’azoto viene impiegato per il lavaggio della bottiglia (pre-evaquazione), l’imbottigliamento e prima della tappatura (inertizzazione dello spazio di testa). › Pressatura uve, l’azoto previene ed elimina i fenomeni ossidativi conservando le qualità organolettiche del vino › Vendita al dettaglio, spillatura vino sfuso (pressurizzazione dei fusti con azoto) › Infustamento, travaso e protezione del vino › Chiarificazione, per insufflazione di azoto nelle attività di filtrazione › Travaso per pressurizzazione, da una cisterna ad un’altra e spurgo delle tubazioni.
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Sicurezza, facilità d’impiego, bassi costi di esercizio sono alcuni tra i vantaggi maggiormente apprezzati dai clienti che da tempo hanno gli impianti Claind in dotazione, inoltre l’elevata efficienza del sistema a setacci molecolari utilizzato da questi generatori limitano enormemente il costo dell’azoto rispetto a fonti di approvvigionamento alternative quali le bombole o l’azoto liquido.
Perché dunque affidarsi a CLAIND? Perché ha sviluppato patenti nel merito e conosce da oltre 30 anni la tecnica di separazione dell’aria; garanzia di affidabilità e lunga durata. Inoltre, la grande attenzione alle tematiche legate alla qualità dei gas generati fanno di CLAIND uno dei principali attori a livello internazionale. La produzione è italiana e sono presenti centri di servizio su tutto il territorio nazionale. Lo slogan rimane sempre lo stesso “I vostri vantaggi sono i nostri obiettivi”.
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I riscaldatori tubolari piani migliorano l’efficienza delle friggitrici
Un esempio di riscaldatore tubolare piano – I FIREBAR® Watlow®.
Roly Juliano Watlow Electric Co.
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l calore è una componente importante nella gran parte delle applicazioni di lavorazione dei cibi. Considerando le friggitrici si deve senz’altro riconoscere che non tutti gli elementi riscaldanti offrono le stesse prestazioni. I riscaldatori elettrici per friggitrici possono essere divisi in due grandi categorie – i riscaldatori tubolari rotondi e quelli piani. Inizialmente sono stati introdotti i riscaldatori a sezione circolare ma i progettisti hanno presto scoperto che i riscaldatori piani offrono molti vantaggi – il più importante dei quali è la capacità di muovere l’olio verso l’alto verso la zona di cottura, molto meglio di quelli rotondi. Era nata un’innovazione di prodotto. Geometria a superficie piana Grazie alla loro forma e progettazione i riscaldatori tubolari piani riscalderanno i liquidi viscosi partendo da temperatura ambiente molto più
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velocemente di quelli rotondi a parità di Watt e con una temperatura di guaina inferiore. Il vantaggio della forma piana risiede nel maggior flusso di liquido sulla superficie dell’elemento riscaldante. Con i riscaldatori rotondi il movimento del fluido viene ostacolato dalla dimensione e dalla forma rotonda del riscaldatore (vedere il disegno). Al contrario il flusso del fluido attorno ad un riscaldatore piano non viene ostacolato e in più viene aumentata la superficie di contatto tra fluido ed elemento riscaldante. Si produce così un veloce ed efficace percorso del fluido che consente di asportare rapidamente il calore dalla guaina del riscaldatore, ottenendo così anche una minor temperatura operativa di guaina per i riscaldatori piani (vedere il disegno). Maggiore spinta idrostatica Questo fenonemo di convezione naturale dipende in parte dal rapporto tra la spinta idrostatica e la viscosità del fluido da riscaldare. La spinta idrostatica o il flusso di liqui-
do verso l’alto e sopra la superficie del riscaldatore è principalmente determinata dalla lunghezza delle pareti laterali del riscaldatore. La piccola sezione dei riscaldatori piani unitamente alle lunghe pareti laterali è capace di generare – a seconda del fluido da riscaldare - una spinta idrostatica fino a dieci volte superiore rispetto a quella ottenibile con un riscaldatore tubolare tradizionale a sezione rotonda. Minore sezione normale al flusso Tipicamente una minore sezione normale al flusso consentirà un più dolce e veloce flusso del fluido. Per esempio la maggiore larghezza dei riscaldatori circolari (tipicamente di 12mm) rallenterà il flusso e lo interromperà. I riscaldatori piani invece oppongono una sezione di meno di 6 mm, che minimizza la resistenza sul liquido che scorre sul riscaldatore. Questo consente al liquido di muoversi sul riscaldatore più rapidamente. Il risultato finale è che con un riscaldatore tubolare piano il liquido ri-
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Watlow risolverà la ®
tua sfida in campo termico Se la tua applicazione termica appare impossibile da risolvere, a causa di:
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• Un fornitore affidabile con oltre 90 anni di esperienza • Presente in tutto il mondo con uffici locali • Certificazioni UL®, CE, CSA
Watlow è leader nella progettazione e nella produzione di tutti i componenti del loop termico e vanta esperienza e competenza per aiutare a risolvere le complesse sfide in campo del riscaldamento. Interruttore di potenza ibrido E-SAFE® II
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Watlow lo rende possibile.
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Per trovare la soluzione termica per la tua applicazione contatta Watlow oggi stesso. Uffici tecnici commerciali in Europa Germania +49 (0) 7253-9400-0 info@watlow.de Francia
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scaldato viene portato nella zona di lavoro in minor tempo che non usando un riscaldatore rotondo. I riscaldatori tubolari piani hanno una superficie di contatto con il fluido che è circa del cinquanta percento superiore di quelli rotondi. Questa maggior superficie disponibile è la chiave per la diminuzione della densità di potenza su riscaldatori di pari lunghezza oppure per ridurre le dimensioni dei riscaldatori mantenendo le stesse densità di potenza. Riscaldamento più veloce La tecnologia dei riscaldatori tubolari piani offre riscaldamenti e tempi di recupero decisamente più veloci rispetto a quelli ottenibili con le resistenze tubolari rotonde. La loro forma consente un miglior trasferimento del calore e grazie alla minore temperatura di guaina anche un minor degrado dell’olio di cottura. I riscaldatori inoltre avranno una maggiore durata lavorando ad una temperatura di guaina molto più bassa di quella di una resistenza tubolare di pari densità di potenza. Questo allunga anche la vita dell’olio di cottura riducendo i costi dovuti ai frequenti cambi sia in termini di tempo (operatore e fermo macchina) che di materia prima. I riscaldatori FIREBAR® di Watlow®, sono ormai da molto tempo lo standard di riferimento nell’industria del foodservice. Uno studio indipendente in conformità con l’American Society for Testing and Materials (ASTM) standards, chiamato “Prototype Element Performance Test,” ha rivelato che i riscaldatori tubolari piani FIREBAR sono i primi a riportare in modo perfettamente ripetitivo la temperatura dell’olio a 171°C (340°F). I FIREBAR hanno anche mantenuto la più alta temperature media nella zona di cottura tra tutti i riscaldatori provati, registrato il più veloce tempo di preriscaldamento e offerto uno dei più bassi consumi di energia di
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I riscaldatori tubolari piani sono ideali per l’uso nelle friggitrici perchè la loro forma migliora lo scambio termico con l’olio rispetto a quelle con sezione circolare
vorerà con una temperatura di guaina inferiore rispetto a quella di uno a sezione circolare. In prove condotte per dimostrare questo fenomeno è stato possibile rilevare come con olii di cottura e densità di potenza di circa 5W/cm2 l’elemento piano abbia consentito di alzare la temperatura da ambiente a 149°C in soli undici minuti rispetto ai 18 minuti del tubolare rotondo e come la temperatura di guaina del riscaldatore piano fosse di 10°C inferiore rispetto a quella dell’equivalente tubolare rotondo.
preriscaldamento mai misurato. Durante la comparazione delle prestazioni di un riscaldatore FIREBAR verso un riscaldatore tubolare rotondo di pari kW (per ASTMs test method F1361-7), il più veloce tempo di recupero dei riscaldatori FIREBAR ha permesso di cucinare sei pesanti carichi di patatine contro i cinque dell’equivalente riscaldatore tubolare rotondo, con un incremento della capacità produttiva del 20% (vedere sotto).
Personalizzabile e di facile installazione I riscaldatori FIREBAR possono essere collegati trifase, semplificando notevolmente l’installazione e la progettazione delle friggitrici, oltre che riducendo i costi e le dimensioni delle attrezzature stesse. I FIREBAR possono essere formati nelle più diverse forme per applicazioni in immersione. Disponibili con diverse tensioni di alimentazione e
Una densità di Potenza ridotta I riscaldatori piani permettono di utilizzare a parità di dimensioni un maggior numero di Watt mantenendo la stessa densità di potenza oppure di ridurre le dimensioni mantenendo lo stesso numero di Watt. In entrambi i casi l’elemento piano la-
potenze, materiali di guaina e opzioni di montaggio per soddisfare le applicazioni foodservice più esigenti, sono tipicamente costruiti con sigillo in resina epossidica o siliconica per contrastare la contaminazione da umidità tipica in ambienti di cottura dei cibi.
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Infor Presenta L’Offerta Cloud Specifica Per Il Settore Food&Beverage Infor CloudSuite™ Food & Beverage offre funzionalità specifiche di settore e un total cost of ownership inferiore
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nfor, uno dei leader nel settore di software e servizi enterprise con più di 73.000 clienti, ha annunciato Infor CloudSuite™ Food & Beverage, che offre alle aziende manifatturiere che operano nel settore food & beverage l’accesso alle applicazioni all’interno dell’ambiente cloud. Infor CloudSuite Food & Beverage offre ai clienti un approccio flessibile all’hosting delle applicazioni, con un investimento IT iniziale inferiore e un modello di fruizione flessibile a consumo. Basata su Amazon Web Services (AWS), Infor CloudSuite combina un’accattivante esperienza software con un robusto livello di
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funzionalità per il settore. Infor CloudSuite Food & Beverage, appositamente concepita per soddisfare le esigenze dei clienti che operano nel settore manifatturiero di processo, offre gli strumenti necessari per migliorare i margini risolvendo sfide comuni quali la breve durata dei prodotti e la variabilità degli ingredienti. La soluzione offre le medesime e comprovate capacità della soluzione Infor on-premise, ma in un ambiente cloud caratterizzato da una rapida implementazione, facilità di mantenimento ed elevata scalabilità. Questa soluzione offre funzionalità, flessibilità e affidabilità in ambien-
te cloud, consentendo ai clienti di ridurre notevolmente l’investimento di capitale per l’IT e allo stesso tempo di migliorare la loro agilità in questo settore dinamico. Secondo un recente report di Gartner “I servizi cloud, in ultima analisi, aiuteranno le attività manifatturiere a creare, perfezionare o sostenere miglioramenti della produzione, offrire visibilità multisito e multilivello, ottenere una scalabilità più efficace rispetto agli approcci tradizionali on-premise e contribuire a una rete manifatturiera flessibile e agile”.1 La suite di prodotti offrirà funzionalità specifiche per il settore, come
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funzioni relative a previsione e domanda con dettagli fino al livello di ore e minuti. Pianificazione della produzione, programmazione, tracciabilità, gestione ricette e conformità alla qualità sono tutti componenti chiave di Infor CloudSuite Food & Beverage. L’implementazione cloud garantisce l’accesso a un supporto integrato per attività operative globali, nonché sicurezza basata su protocolli che implementano le best practice del settore. I clienti di Infor CloudSuite ottengono inoltre l’accesso ad analisi specifiche del settore, presentate attraverso una suite unificata che comprende un’esclusiva interfaccia utente, per offrire dati e parametri di misurazione critici agli utenti finali. La suite utilizza Infor ION®, un middleware purpose-built, e Infor Ming.le™, il motore di social collaboration che facilita le comunicazioni interne ed esterne tra i clienti e i loro fornitori. I clienti beneficiano di un ritorno sugli investimenti (ROI) più rapido e di scalabilità tramite un modello a consumo. Eliminando l’esigenza di acquistare ulteriori server e hardware onsite o di assumere personale IT supplementare, implementando Infor CloudSuite Food & Beverage i clienti possono ridurre sensibilmente i costi d’investimento iniziali. “Le aziende del settore manifatturiero di processo sono costantemente alla ricerca di un vantaggio per ridurre i costi e aumentare il livello di efficienza; Infor CloudSuite Food & Beverage offre un’utile risorsa per migliorare la reattività e assicurare di avere sempre accesso alla tecnologia più recente di Infor”, ha dichiarato Mike Edgett, Direttore Industry & Solution Strategy, Process Manufacturing, di Infor. “Infor si impegna a offrire ai clienti le soluzioni più flessibili che consentono di ottenere risparmi operativi immediati e futuri, senza rinunciare all’affidabilità della tecnologia”. Infor
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Infor sta cambiando radicalmente il modo in cui le informazioni vengono fornite e utilizzate in azienda. Offre il proprio supporto a oltre 73.000 clienti in oltre 200 paesi per migliorare le operations, favorire la crescita e adattarsi rapidamente ai cambiamenti del business. Infor offre applicazioni e suite specifiche di settore per favorire la velocità, con una user experience innovativa e al tempo stesso semplice, intuitiva ed elegante. Infor offre opzioni di implementazione flessibili che consentono agli utenti di scegliere se gestire il proprio business nel cloud, on-premise o in entrambi gli ambienti. Per ulteriori informazioni su Infor, visitare il sito www.infor. com.
Tra i clienti Infor: › 19 delle 20 principali aziende aerospaziali › Le 10 maggiori società high-tech › Le 10 principali società farmaceutiche › 22 delle 25 principali reti di servizi sanitari degli USA › 16 delle 20 maggiori città degli USA › I 20 principali fornitori nel settore automotive › 17 dei 20 principali distributori di prodotti industriali › 16 dei 20 principali retailer globali › 4 dei 5 maggiori produttori di birra › 21 delle principali 30 banche globali › 6 dei 10 principali luxury brand
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Controller multicanale FT-200/MP
Monitoraggio della Temperatura nelle celle frigorifere congelatori, ambienti, come previsto dalla Buona Pratica di Laboratorio e per la certificazione Sistema Qualità
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e normative vigenti per l’accreditamento qualità relative ai laboratori, magazzini di merci deperibili, prevedono il controllo della Temperatura quale parametri critico da tenere controllato seriamente. Nel settore alimentare con l’H.A.C.C.P., in particolare, questi parametri hanno assunto una importanza notevole. L’ FT-200/MP, prodotto dalla ECONORMA S.a.s., è un dispositivo compatto e trova applicazione nei settori dell’industria alimentare e farmaceutica: Celle frigorifere, Trasporti refrigerati,Termotecnica, Processi industriali, Agricoltura, Ambiente, ecc. L’FT-200/MP ha la possibilità di registrare i dati e gestire gli allarmi con una uscita a relé per controlli esterni in funzione dei range di minima e di massima impostati, relativi alle varie sonde. Utilizzando una tecnologia con protocollo digitale, permette di posizionare le sonde a notevole distanza dallo strumento. E’ dotato di un display LCD retroilluminato sul quale sono visualizzate le letture in tempo reale ed eventuali allarmi. Ha n. 1 relè di allarme generale da 10 Amp. Scatta quando c’è un superamento di soglia o per sonde danneggiate. Le misure sono memorizzate in record con una frequenza impostata dall’utente in un intervallo da 1 a 240 minuti con passi di un minuto. La nuova serie di Controller FT-200/ MP prevede la possibilità di collegare una stampante termica. Soluzione molto utile nel settore dei trasporti a Temperatura controllata. Si può infatti registrare e stampare, sia in continuo
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che come report finale, i valori di Temperatura durante il tragitto finom a N. 4 sonde. Al dispositivo FT-200/MP si possono collegare fino a n. 12 Ingressi di sonde digitali di Temperatura. Ha una uscita RS232 9 pin per lo scarico dati in formato Excel. L’alimentazione dell’apparecchiatura è a 12 Vcc. Con il tastierino frontale si possono inserire le soglie di allarme, l’offset di calibrazione ed i tempi di memorizzazione. Ogni sonda viene identificata con un codice univoco di 6 caratteri e il relativo valore di Temperatura viene aggiornato sul display LCD con l’opzione refresh. Il suono di un buzzer, ed un simbolo
sul display, avvertirà l’operatore di un eventuale superamento di soglia di allarme. In tale situazione si attiverà il relè, utile per comandare altri dispositivi esterni. L’accensione di un LED rosso indicherà l’allarme in corso. Le sonde utilizzate per le misure sono del tipo digitale e presentano i seguenti vantaggi rispetto alle tradizionali sonde analogiche: 1) Escludono la necessità di provvedere a tarature periodiche. 2) Il tipo di protocollo usato ed il fatto che ogni sonda é identificata in modo univoco, semplifica il cablaggio del sistema; inoltre, rende la comunicazione insensibile ai disturbi e consente di verificare la presenza o meno delle sonde
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rilevando eventuali guasti. 3) Possono essere posizionate anche a notevole distanza dallo strumento senza che questo influenzi l’accuratezza della misura. Il dispositivo può memorizzare fino a 13.700 letture. Nella normale gestione il dispositivo è in grado di rilevare i seguenti eventi: › Superamento della soglia di massima o di minima Temperatura da parte di una sonda. › Avaria di una sonda. Con l’acquisto del Controller multicanale FT-200/MP, a richiesta, può essere fornito un programma software FT-Config che permette il collegamento e la gestione dello strumento di misura tramite un PC. I dati letti possono
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essere salvati su file in formato opportuno per poi poter aggiornare un database o per essere letti da fogli elettronici o altri programmi di elaborazione, oppure, su un file di testo incolonnati pronti per la stampa. In ogni caso i file
su cui si memorizzano i dati sono file ASCII leggibili con un qualsiasi programma di videoscrittura . l programma è multipiattaforma per cui gira su sistemi operativi Windows, Mac-Os, Linux.
Reg. UE 1169 sulle etichette alimentari: pronti a partire? 9 aziende alimentari su 10 sono a conoscenza dell’imminente attuazione del Reg. UE 1169/2011: tutte ci stanno lavorando ma solo il 43% ritiene di essere già a buon punto nella revisione delle etichette dei prodotti La XIX edizione dell’Osservatorio economico GS1 Italy | Indicod-Ecr, che ogni sei mesi dal 2005 rileva il sentiment delle imprese del largo consumo associate, registra una frenata in termini di percezioni e aspettative sul contesto economico, diffusa tra quasi tutte le diverse tipologie di imprese. Clima di fiducia e aspettative
Il clima di fiducia scende (da 69 della vecchia edizione a 64) e così le aspettative per il futuro (da 83 a 76). Influenzano il clima di fiducia le percezioni e le attese relative ad alcuni indicatori importanti che lo compongono: la situazione economica (percezioni che da 45 scendono a 39 e aspettative che da 68 arrivano a 49) e il giro di affari (ancora in flessione, ormai da sette edizioni). In controtendenza ma non sufficienti a influenzare il dato medio sulla fiducia, i numeri relativi ai due indicatori investimenti e occupazione, che crescono in termini di percezioni, e sul secondo, anche in termini di attese (frutto probabilmente delle aspettative legate alla nuova legge sul lavoro). Attuazione del Reg. UE 1169/2011
In questa edizione GS1 Italy | Indicod-Ecr ha voluto riservare uno spazio speciale alle aziende alimentari coinvolte nell’imminente entrata in vigore del Reg. UE 1169/2011 sull’etichettatura dei prodotti alimentari: 9 aziende ali-
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mentari su 10 ne sono a conoscenza; alta la percentuale di chi ne conosce effettivamente anche i contenuti. Tutte le aziende dichiarano di stare lavorando per mettere in regola i le etichette dei prodotti ma, al momento, solo il 43% ritiene che i propri prodotti abbiano una raggiunto una “buona” compatibilità con i requisiti richiesti. «Le aziende rispondono ad una situazione economica ancora incerta» commenta Marco Cuppini, direttore del Centro Studi di GS1 Italy | Indicod-Ecr «e procedono un po’ a singhiozzo: la fiducia prosegue nel suo andamento altalenante influenzata da timidi segnali di ripresa e previsioni di instabilità, ancora non superata definitivamente. Nella gestione quotidiana le aziende sono concentrate sulle scadenze imminenti, prima tra tutte quella del 14 dicembre relativa all’attuazione del Reg. UE 1169/2011 sulle etichette alimentari». L’Osservatorio economico è on-line
Dalla scorsa edizione il Rapporto è disponibile via web in una nuova veste grafica. Invariati la metodologia e i contenuti, è molto più semplice, veloce ed efficace fruire delle informazioni e dei risultati. Si compone di due parti:
› la Sintesi, racconta i contenuti salienti estratti in modo ragionato con grafici interattivi e brevi commenti) › l’Analisi, con grafici personalizzabili che possono essere stampati, scaricati e condivisi, e completa di tutti i risultati a partire dal 2005. A completare il tutto un archivio, per non perdere le vecchie edizioni, la legenda e le domande del questionario.
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A CIBUS TEC 2014 ROCOL HA PRESENTATO L’INNOVATIVO PUROLTM PER AFFRONTARE IL PROSSIMO AUDIT IN TUTTA SERENITÀ
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hi opera nel settore alimentare troverà in PUROLTM un valido alleato per superare gli audit e per ottimizzare la produzione. PUROLTM è prodotto da ROCOL®, azienda certificata ISO 21469:2006. Nel 2010 ROCOL è stato il primo produttore di lubrificanti certificato ISO 21469:2006 del Regno Unito e PUROL è il primo grasso alimentare certificato NSF-H1 e 3H ideato per garantire la massima sicurezza e il massimo risparmio grazie a un’avanzata efficienza produttiva. Sviluppato per soddisfare i parametri sempre più severi richiesti durante gli audit ai principali produttori del settore, PUROL è un grasso alimentare ad alte prestazioni, in grado di agire anche come agente distaccante, e può essere impiegato su tutte le parti dei macchinari che entrano in contatto diretto con il cibo, quali ad esempio lame, guide, cuscinetti e guarnizioni di piatti tritatutto, mixer e affettatrici. La formulazione sicura del prodotto, unica nel suo genere, aiuta gli ingegneri a mantenere i macchinari sempre efficienti, offrendo così un’ottima alternativa agli oli vegetali o all’olio di colza. PUROL rappresenta una scelta vincente per affrontare una doppia sfida: garantire la conformità anche in standard di sicurezza critici e al contempo abbattere il più possibile
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i tempi di inattività. Oltre all’importante certificazione NSF-H1 e 3H, specifica per questo prodotto, gli operatori del settore possono affrontare in tutta tranquillità gli audit, perché sanno che PUROL è prodotto da un’azienda certificata ISO 21469:2006, che quindi è stata sottoposta a severi e rigorosi controlli sull’igiene e sulla sicurezza. Giovanni Balestra, Account Manager, ha dichiarato: “il grasso aderisce meglio dell’olio e quindi PUROL agisce in modo efficace come agente distaccante e impedisce che il cibo si incolli al macchinario durante la fase di lavorazione. La certificazione NSF-H1 dimostra la sicurezza di PUROL in caso di contatto accidentale con il cibo e la registrazione 3H ne conferma l’impiego sicuro anche nel contatto diretto con carne e pollame, due ambiti in cui l’incollatura rappresenta un vero problema. Inoltre, i prodotti ROCOL offrono anche un’ulteriore garanzia di sicurezza, riconosciuta dagli auditor, in quanto siamo stati il primo produttore di lubrificanti del Regno Unito a ottenere la certificazione ISO 21469:2006”. “PUROL offre tutti i vantaggi in termini di prestazioni e di ottimizzazione dei costi che gli ingegneri di tutto il mondo ormai associano ai prodotti ROCOL: maggiore durata
dei cuscinetti, minore incidenza di guasti e ridotti tempi di inattività. PUROL spicca tra le soluzioni attualmente disponibili sul mercato, affermandosi come prodotto all’avanguardia nel settore della lavorazione carni.” Il prodotto è supportato dalla forte assistenza tecnica, che ha reso famosa ROCOL nel settore dei prodotti alimentari e delle bevande. Grazie al programma di assistenza completa ROCOLcare®, leader del settore, ROCOL vi mette a disposizione un team di esperti per la manutenzione e l’assistenza tecnica, in grado di risolvere con prontezza e flessibilità ogni vostro problema di lubrificazione. PUROL ha un vasto intervallo di temperatura di funzionamento, da -10°C a +110°C, ed è disponibile in cartucce da 370g o nel barattolo da 4 kg, per consentire una facile e mirata applicazione manuale oppure con l’ausilio di pistole o pompe.
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VENDESI IN PUGLIA CASEIFICIO IMMERSO FRA GLI ULIVI
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tabilimento per trasformazione di prodotti caseari con annessa casa del custode, fabbricati e manufatti accessori, aree pertinenziali, superficie complessiva di 7.352,00 mq, e uliveto di 80.093,00 mq, sito in agro di Ceglie Messapica (BR) alla c.da Scuole Pie – Falascuso, completo di beni mobili e attrezzature strumentali all’attività dell’azienda casearia al prezzo base complessivo di € 1.877. 160 ,00, offerte in aumento di €. 30.000,00 (lotto 1). La
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vendita avviene tramite procedura competitiva nell’ambito del concordato preventivo n. 298/08 del Tribunale di Brindisi. L’apertura delle buste con le offerte avverrà il 12.02.2015 alle ore 10,00 innanzi al G.D. dott. F. Giliberti. Altri immobili - lotto 2: Locale ad uso negozio in Ceglie Messapica (BR) alla via Giovanni XXIII n°4, di 36 mq, p. t. - prezzo base €. 50.000,00 con offerte in aumento di €. 2.000,00; lotto 3: Locale ad uso deposito in Ceglie Messapica (BR) alla via Balilla n°43, di 20 mq, p.
t. Prezzo base di €. 13.000,00 , offerte in aumento di €. 1.000,00; lotto 4: Terreno agricolo in agro di Ceglie Messapica alla c.da Scuole Pie – Falascuso di are 68.00. Prezzo base di €. 12.000,00, offerte in aumento di €. 1.000,00. Maggiori informazioni potranno essere acquisite dal Liquidatore avv. Mariagrazia Ammirabile via Giusti n.35 - Fasano (BR) tel/fax 0804425441, mail: mariagrazia.ammirabile@gmail. com o sul sito http://www.tribunale.brindisi.giustizia.it.
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Auchan Italia sceglie Store Electronic Systems per aumentare la competitività e offrire un’esperienza d’acquisto sempre più moderna
Migliorare il potere d’acquisto e la qualità della vita dei propri clienti, prestando anche una particolare attenzione all’innovazione nel campo del prodotto, del processo e del servizio. È questa la missione di Auchan, con l’obiettivo di essere sempre più un’azienda moderna.
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l ruolo della sezione IT – spiega Marino Vignati, IT Manager di Auchan Italia è proprio quello di concentrarsi su servizio e processo, facendosi sia promotore che attore attivo dell’innovazione. È un ruolo che abbiamo concretizzato con una serie di
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proposte innovative atte a dare un valore aggiunto al business, come ad esempio l’adozione di self check out, self scanning, app dedicate e l’uso dello smartphone per fare la spesa. Il libero servizio è scritto nel DNA della grande distribuzione sin dalla sua comparsa nei primi anni
del ‘900 e noi di Auchan, restando al passo con i tempi, vogliamo offrire la miglior esperienza d’acquisto possibile”. Proprio in questa direzione si inserisce la collaborazione con Store Electronic Systems (SES): iniziata
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nel 2010, ha visto Auchan scegliere e implementare la soluzione di etichettatura elettronica fornita da SES negli ipermercati di Curno e di Cuneo. “Nel nostro business – spiega Vignati – il confronto con i competitor è all’ordine del giorno e quindi la necessità di adeguare i prezzi di vendita è un’esigenza quotidiana, mentre l’altra molla fondamentale che ci ha portato a SES e all’integrazione di una soluzione di etichettatura elettronica è stata la necessità di rassicurare il cliente riguardo il fatto che il prezzo a scaffale sia sempre lo stesso che sarà battuto in cassa”, evitando così insoddisfazione, reclami e rimborsi. La soluzione SES implementata da Auchan Italia, infatti, sfrutta la tecnologia LCD TN (visualizzazione per segmenti) delle etichette S-Tag, che garantiscono l’ottimizzazione dei margini e del posizionamento dei prezzi e quindi un aumento di competitività, oltre alla certezza del prezzo corretto, eliminando gli errori manuali dovuti all’utilizzo di etichette cartacee. “Inoltre – aggiunge Vignati – abbiamo riscontrato un enorme risparmio di tempo del personale interno, che non è più costretto a stampare nuove etichette, recarsi in corsia e individuare il prezzo da cambiare, sia per quanto riguarda le variazioni prezzo standard che quelle promozionali. Ora gli addetti vendita possono dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto. Una su tutte, la gestione delle relazioni con il cliente”. Nel solo ipermercato Auchan di Cuneo, dove l’installazione SES si è conclusa nella primavera 2014, le variazioni di prezzo annue sono circa 520.000 e, considerando la procedura di sostituzione delle etichette cartacee, il risparmio di tempo stimato è di circa l’80%: “La soluzione SES ci permette una maggiore tranquillità nella gestione dei cambi, dal momento che in alcuni reparti si arriva anche a 600
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variazioni al giorno. Implementarla in un ipermercato come quello di Cuneo, di 8.000 metri quadri, significa sia mantenere la fiducia dei consumatori che hanno già scelto Auchan, ma anche farne un polo di attrazione per potenziali nuovi clienti, grazie all’offerta di prodotto ma anche a un’esperienza di acquisto il meno stressante possibile. Dopo ogni innovazione introdotta, Auchan misura la soddisfazione dei consumatori attraverso questionari di gradimento e focus group: grazie a questi strumenti sappiamo che i nostri clienti sono stati colpiti positivamente dall’utilizzo delle etichette elettroniche che, oltre ad essere sempre corrette e visivamente chiare, contribuiscono a un’immagine moderna e pulita dell’ipermercato”. Le etichette elettroniche, infatti,
vengono messe in sicurezza con Easylock, un sistema di fissaggio unico al mondo perché sviluppato da SES, e vengono aggiornate a distanza tramite la tecnologia a onde radio a bassissima frequenza: aggiornamenti e dati di gestione sono istantanei, automatici, senza errori né interventi manuali e il layout del punto vendita beneficia della pulizia estetica garantita dal perfetto fissaggio delle etichette sul binario, che garantisce il rispetto del facing e l’immagine tecnologica del negozio. “Anche i dipendenti, la cui formazione è stata seguita interamente da SES, si sono mostrati estremamente positivi nei confronti del nuovo sistema di etichettatura, dal momento che ha migliorato il loro modo di lavorare – ha concluso Vignati – Abbiamo scelto di rivolgerci a Store Electronic Systems soprattutto perché sapevamo di avere davanti un interlocutore di comprovata esperienza, con un team abituato e pronto a lavorare in un contesto non semplice come quello del punto vendita, che obbliga a fare i conti con vincoli, tempistiche, modi di lavorare diversi e migliaia di persone da soddisfare con un servizio sempre puntuale. Infine, il ritorno dell’investimento sul format dell’ipermercato, che è stato di 15-16 mesi, ci ha confermato l’efficacia e l’affidabilità della soluzione SES”.
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L’IMPORTANZA DELLA GESTIONE DELL’OSSIGENO IN FASE DI RIEMPIMENTO
Spesso l’imbottigliamento rappresenta una fase critica del ciclo di vita del vino. Per questo va gestita con competenza e metodo. Da MBF uno studio approfondito e un sistema di misurazione scientifico messo a punto con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona per un controllo misurato dell’apporto di ossigeno.
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ungo tutto il ciclo produttivo del vino - dalla vendemmia fino all’affinamento in cantina - il controllo dell’apporto di ossigeno è un aspetto fondamentale per il conseguimento del corretto equilibrio enologico e qualitativo. Ogni vino ha una sua specificità, perciò è importante che sia trattato con estrema cura in tutte le sue fasi affinché si mantengano inalterate le sue caratteristiche organolettiche e la sua qualità. Massima attenzione deve esser riposta anche alla delicata fase dell’imbottigliamento che, se mal gestita, può compromettere la qualità
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del prodotto a causa di un’eccessiva introduzione di ossigeno che inficia tutti gli interventi precedenti volti alla protezione dalle ossidazioni. La collaborazione di MBF con l’Università degli Studi di Verona MBF, tra i maggiori produttori al mondo di linee complete di imbottigliamento di vino e superalcolici, da anni collabora con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona su progetti di Ricerca e Sviluppo inerenti l’imbottigliamento. La collaborazione, tra le prime in questo settore, ha prodotto diverse
ricerche sulle procedure atte a eliminare l’introduzione di ossigeno in fase di riempimento della bottiglia. Ce ne parla il Professor Roberto Ferrarini, Responsabile del Dipartimento: “Ottenere un vino dalla qualità percepibile al consumatore e stabile nel tempo: sono questi gli output del mercato vitivinicolo, che oggi deve fare i conti anche con costi di produzione sempre più elevati, che non possono quindi essere compromessi in nessuna fase della lavorazione. L’imbottigliamento è una fase cruciale di questo processo e deve ottemperare, in tempi ben precisi e
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veloci, a diversi obiettivi: mantenere una stabilità ossidativa e microbiologica del liquido, avere ottime performance produttive e di servizio e costi di processo accettabili. Ma non tutti i produttori di vino riconoscono l’importanza del controllo di apporto di ossigeno in fase di imbottigliamento e non tutti i produttori di linee di imbottigliamento possono garantire prestazioni ottimali. Per questo con MBF, una delle prime aziende italiane a studiare gli effetti del controllo di ossigeno, abbiamo messo a punto una ricerca e una sperimentazione che ha consentito di realizzare un sistema integrato di controllo e gestione ad ossigeno zero denominato Oxygen Free Bottling”. Lo studio e i risultati ottenuti: Oxygen Free Bottling Il livello di protezione dall’ossigeno varia a seconda del tipo di vino. “I bianchi vinificati in riduzione solitamente richiedono un maggior grado di protezione dall’ossidazione mentre in alcuni vini rossi una certa presenza di ossigeno può essere accettata o addirittura voluta. Il tasso di inertizzazione dell’atmosfera in bottiglia dipende molto dal tipo di riempimento utilizzato e dalle impostazioni adottate (pressione, tempo e livello di soffio del gas inerte) e dai diversi formati di bottiglia presenti sul mercato: il tasso di sostituzione dell’aria varia a seconda del tipo di bottiglia”, prosegue il Prof. Ferrarini. Le ricerche e sperimentazioni pluriennali hanno
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Prof. Roberto Ferrarini dell’Università di Verona
valutato attentamente tutti questi parametri e stabilito un sofisticato metodo di misurazione che può essere applicato su diversi tipi di riempitrici. Si tratta di un vero e proprio metodo scientifico che permette la determinazione dell’incremento di ossigeno nei vini dovuto alla fase di riempimento della bottiglia, permettendo così di valutare le performance della riempitrice. Determinare le condizioni ottimali per un’appropriata inertizzazione dell’atmosfera interna alla bottiglia prima del riempimento di diversi formati di bottiglia riduce il contatto del vino con l’ossigeno. Le variabili che possono influenzare l’incremento di ossigeno in questa fase sono: la pressione d’insufflaggio di azoto per l’inertizzazione prima del riempimento e le impostazioni della riempitrice adattate alle diverse tipologie di bottiglie. “Abbiamo dimostrato che l’inertizzazione delle bottiglie prima del riempimento influenza fortemen-
te la quantità finale di ossigeno disciolto nel vino: l’impiego di metodi di riempimento alternativi può rendere la qualità del riempimento meno dipendente dalla fase di inertizzazione. Particolare rilievo è stato perciò dato allo studio del settaggio dei parametri e il loro controllo inerenti i gas utilizzati in imbottigliamento sia per ridurre il costo dell’operazione sia per limitare l’impatto ambientale, prosegue Ferrarini. Fondamentale inoltre il ruolo del formato e delle dimensioni della bottiglia e la fase di tappatura, spesso causa di una forte introduzione di ossigeno ed anche di gravi non conformità di servizio (ad esempio colatura)”. Conclusioni Grazie ad un protocollo di misura, applicabile a tutte le riempitrici, MBF ha definito le condizioni ottimali per un’appropriata inertizzazione dell’atmosfera interna alla bottiglia prima del riempimento. L’innovativo sistema di iniettori per l’insufflazione di azoto nella tappatrice vite e analogamente il sistema vuoto/gas/vuoto nella tappatrice sughero permettono di ottenere una perfetta inertizzazione dello spazio di testa della bottiglia evitando al tempo stesso scompensi di pressione. Minimo consumo di azoto e massimo rispetto per l’ambiente grazie ai rubinetti a controllo elettronico, un brevetto MBF, consentono l’ottimale iniezione di gas inerte in bottiglia indipendentemente dalla velocità di imbottigliamento.
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INDUSTRIA CONSERVIERA
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NNOVAZIONE, QUALITÀ E SERVIZIO... AL VOSTRO FIANCO Specializzata nelle lavorazioni conto terzi di carpenteria, semilavorati e componenti in acciaio inossidabile per l’industria (il principale core business è nei settori alimentare, imbottigliamento, chimico/farmaceutico) produce, sia per Clienti di primaria importanza in ambito nazionale e internazionale che per Clienti di nicchia. La continua evoluzione tecnologica ed informatica della gestione lavori, affiancata al costante rinnovo dei macchinari di produzione e dei processi lavorativi permette al Cliente di INOX ‘80 certezza dei tempi di consegna e monitoraggio in tempo reale da remoto (via web) dell’iter delle proprie commesse. La crescita produttiva che da ultimo ha visto l’acquisizione di un magazzino automatico carico/scarico dedicato
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al taglio laser, l’ampliamento dello stabilimento di San Polo di Torrile e l’introduzione della tracciabilità delle lavorazioni, hanno reso l’autonomia di INOX ‘80 ancora più competitiva, senza dimenticare la qualità degli acciai inossidabili utilizzati e della manodopera altamente specializzata. Un’organizzazione moderna, flessibile e dinamica, un partner affidabile e ad alto profilo tecnologico, in grado di offrire prodotti e servizi ad elevato valore aggiunto. DALLA PROGETTAZIONE... Dal progetto fornito su file (dxf, dwg, pdf) o dal semplice disegno fatto a mano inviato dal cliente... tutto ha inizio da qui. Lo staff tecnico e produttivo di INOX ‘80 analizza attentamente ogni disegno provvedendo alla pianificazione e progettazione dell’intero processo esecutivo prima di
elaborarlo e passarlo in produzione. Questa fase consente di ottimizzare e snellire i processi nei quali i singoli componenti verranno sviluppati e trasformati in file utili al taglio laser, alla punzonatura e alla piegatura dell’acciaio inox, permettere in questo modo di quantificare i reali tempi lavorativi ed evitare imprevisti. Una volta inviati alle macchine a controllo numerico i progetti iniziano a prendere forma. ALLA REALIZZAZIONE... INOX ‘80 è specializzata nella lavorazione su misura “sartoriale” di prodotti in acciaio inox per rispondere alle richieste e alle esigenze dei Clienti e di chi desidera una produziona di precisione e qualità: “fatta a regola d’arte”. Grazie al completo e flessibile parco macchine coordinato da uno staff altamente specializzato INOX ‘80 è in grado di sviluppare al proprio interno l’intero ciclo lavorativo: progettazione e sviluppo tecnico, taglio laser, punzonatura, piegatura, calandratura, saldatura e finitura. Tutto al fine di garantire ai propri Clienti, flessibilità produttiva, rapidità di consegna e massima cura di ogni produzione...in ogni minimo particolare.
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SPESSO INVISIBILI SEMPRE INDISPENSABILI Una sfida dolce L’igiene all’interno del processo di produzione del gelato è un aspetto difficile e complesso. Le soluzioni innovative di Freudenberg Sealing Technologies fanno fronte anche alle condizioni più gravose: i processi di sanificazione esigenti, la sterilizzazione a vapore, le variazioni di temperatura estreme e improvvise oppure l’aggiunta di ingredienti abrasivi, come i pezzi di frutta. Le nostre avanzatissime soluzioni di tenuta sono all’altezza di tutte le sfide dolci – una volta per tutte.
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INDUSTRIA CONSERVIERA
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UN ESPERTO NELLA GESTIONE DEGLI SPINACI HA SCELTO ISHIDA
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roersen, un’importante azienda olandese di produzione e confezionamento, ha provato varie pesatrici multitesta ma ora, per la gestione degli spinaci coltivati in proprio e per quelli importati, ha deciso di usare solo pesatrici Ishida Salad. La moderna azienda agricola Broersen Maatschap, una cooperativa a conduzione familiare specializzata nella produzione di spinaci confe-
zionati, si trova nelle fertili pianure della regione olandese di West-Friesland. La sua produzione è destinata alla grande distribuzione interna e all’esportazione in Belgio e nei Paesi Nordici. “Già nel XVI secolo i nostri avi erano noti coltivatori di quest’area”, afferma Jacob Broersen. “La generazione di mio padre aveva iniziato a coltivare anche cavoli, cavolfiori, patate e fiori ma, qualche anno fa, abbiamo deciso di specializzarci nella coltivazione degli spinaci”. Le particolarità degli spinaci La coltivazione degli spinaci, per consentire di ottenere il massimo possibile dalla stagione della raccolta in Olanda (da aprile a ottobre), è di per se stessa un’attività che richiede competenze specifiche. Tuttavia, dato l’alto profilo
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nutrizionale degli spinaci freschi e il loro uso diffuso in insalate, sandwich, frullati e ricette di pasta, per citarne solo alcuni, la “stagione di consumo” si estende ormai a tutte le 52 settimane dell’anno. Questo significa che la capacità di reperire spinaci freschi provenienti dall’Europa meridionale e di garantirne la pronta consegna nei Paesi Bassi è anch’essa un’attività che richiede competenze particolari. Indipendentemente dalla stagione dell’anno, gli spinaci freschi devono essere confezionati e consegnati al rivenditore in tempo utile per essere consumati sfruttandone appieno i nutrienti e in modo che si presentino ancora nelle loro condizioni ottimali. L’automazione, quindi, è essenziale e l’adozione di pesatrici multitesta è la scelta più ovvia.
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Un prodotto sempre in movimento Le pesatrici Ishida Salad di Broersen riempiono sacchetti di plastica trasparente di peso compreso tra 150 g e 600 g. Le confezioni di peso inferiore sono, per lo più, destinate al mercato scandinavo, mentre quelle di peso superiore sono orientate alle aziende di catering. I sacchetti da 450 g, per esempio, devono essere prodotti a una velocità di 40 confezioni/ minuto, indipendentemente dalla tendenza che le foglie hanno di appiccicarsi al metallo o alla plastica. Per questo problema ci viene in aiuto C4 di Ishida, il materiale particolare per la movimentazione facilitata adottato per le superfici di
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contatto della pesatrice. “C’è stato un momento nel quale abbiamo provato a usare una pesatrice più economica, prodotta in Asia, ma che non prevedeva questo materiale e che richiedeva la presenza continua di un operatore per il controllo della macchina e per la movimentazione manuale degli spinaci lungo il loro percorso. Non era una soluzione accettabile”, afferma Jacob Broersen. Né troppo bagnati, né troppo asciutti La quantità di umidità degli spinaci è sensibilmente diversa da un lotto all’altro. Le foglie troppo bagnate tendono ad appiccicarsi una all’altra quando cadono dalla bilancia
nella confezionatrice. Se non si fa attenzione, questo potrebbe portare a una condizione di intrappolamento del prodotto nella saldatura del sacchetto. In modo analogo, se gli spinaci sono troppo asciutti cadranno troppo lentamente rendendo, così, difficile mantenere la velocità di confezionamento desiderata. Una tramoggia di sincronizzazione regolabile posta fra la bilancia e la confezionatrice contribuisce a risolvere il problema, ma Broersen è in grado di evitare entrambe le condizioni di cui sopra mantenendo sotto controllo il livello di umidità di ogni lotto. Quando entra nella linea di confezionamento, il prodotto transita in un tunnel di 18 m di lunghezza nel quale, quando necessario, si ha la possibilità di utilizzare getti d’aria per ridurre l’umidità. Subito prima delle pesatrici, invece, vi è una serie di spruzzatori che potranno essere attivati quando sarà necessario aumentare il livello di umidità. La valutazione visiva e tattile dell’umidità ottimale degli spinaci da confezionare è davvero un’arte ed è una delle ragioni del successo di Broersen. La “mossa vincente” “Siamo lieti di poter dire che la scelta di specializzarci nella gestione degli spinaci è stata davvero una ‘mossa vincente’”, afferma ancora Jacob Broersen. “Tutti i tre aspetti – coltivazione, reperimento e confezionamento – richiedono competenze particolari che abbiamo acquisito con il tempo e che ora possiamo sfruttare. Ishida è stato davvero un partner fondamentale nel processo di confezionamento di questa operazione”. Jacob Broersen (a destra) con Rob Bonsma di Ishida. L’esperienza di Broersen nella coltivazione e gestione degli spinaci viene affiancata dall’affidabilità delle bilance Ishida Salad che fanno risparmiare manodopera.
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Non c’è bisogno di essere il più grande di fare le cose meglio, è sufficiente la volontà di farlo e sapere come.
La nostra visione, la nostra missione e la filosofia di eccellenza
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ggi Pigo è uno dei produttori leader al mondo di macchinari per il congelamento, liofilizzatori e di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura. I macchinari Pigo sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. Pigo può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in molti vantaggi per i clienti. Pigo è specializzata nella progettazione e costruzione di tunnel a letto fluido con un flusso d’aria adattabile, i più indicati per congelare frutta, verdura e numerosi prodotti ittici, carne e formaggi. La tecnologia EASY Freeze fornisce un eccellente aspetto ed una separazione perfetta del prodotto, grazie alla fluidizzazione controllata che mantiene il prodotto costantemente sospeso sopra il nastro in un cuscino d’aria. Il risul-
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tato è un immediato congelamento superficiale ed un efficiente congelamento interno di ogni singolo prodotto, indipendentemente dalla varietà e dalla condizione. Pigo garantisce la massima efficienza di congelamento per ogni prodotto, indipendentemente dal fatto che sia pesante, leggero, morbido, appiccicoso o delicato, grazie al controllo variabile della velocità del nastro e dei ventilatori, permettendo immediati aggiustamenti del flusso d’aria. Il monitor interno permette di controllare in tempo reale le condizioni di lavorazione, senza entrare nel freezer. EASY Freeze è disegnato per avere il massimo livello di pulizia, ed è possibile congelare diversi prodotti senza il rischio di contaminazione. EASY Freeze è una soluzione ad alto risparmio energetico, facile da utilizzare ed affidabile. All’interno della famiglia dei surge-
latori PIGO produce EASY Freeze SPYRO, l’ultima generazione di freezer a spirale con i maggiori vantaggi in termini di efficienza energetica, condizioni igieniche e caratteristiche avanzate della tecnologia, come: › I nastri, e gli inverter posizionati fuori dalla cabina escludendo ogni rischio di contaminazione dovuto a perdite d’olio; › L’unità priva di ripiani o piattaforme intermedie, per evitare ogni accumulo di sporcizia ( la presenza di queste ultime renderebbe molto difficili le operazioni di pulizia); › La progettazione del freezer per fornire il massimo scambio di calore e per permettere il massimo sfruttamento della superfice del nastro; › Bassi costi di manutenzione grazie all’utilizzo di componenti di alta qualità; › Un’elevata circolazione dell’aria, a contatto con il prodotto lungo tutta la durata del nastro; › Bassissimo livello di perdita di
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peso, due volte in meno rispetto ai congelatori a ventilazione verticale; › Congelamento superficiale immediato del prodotto, diminuendo così la formazione di brina. I congelatori PIGO sono costruiti modularmente e totalmente in acciaio inox. Essi forniscono un congelamento perfetto ed individuale di tutti i prodotti, indipendentemente che essi siano delicati, pesanti, morbidi o appiccicosi (riso cotto, mirtilli etc).
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Pigo progetta e costruisce anche sofisticati freeze dryers, EASY Freeze DRYER – LYOPHILIZER, che include un’ampia gamma di unità standardizzate e personalizzate. La tecnologia freeze drying permette di conservare aromi delicati e di ottenere un prodotto di prima qualità essiccando sotto vuoto il prodotto congelato. Il prodotto finito avrà proprietà sensoriali paragonabili a quelle del prodotto fresco. Il macchinario è costruito interamente in acciaio inossidabile ( camera,
porte, scaffali etc). Le porte sono provviste di finestre che permettono di osservare il condensatore ed il prodotto durante il la lavorazione. Ogni unità è provvista di un impianto di refrigerazione appositamente dimensionato, che include un condensatore per controllare l’utilizzo di gas refrigerante. Oltre ad EASY Freeze, EASY Freeze SPYRO, e EASY Freeze DRYER – LYOPHILIZER, una dei macchinari principali è la denocciolatrice automatica PG 103 che ha una capacità del 50%-100% superiore rispetto alle altre macchine presenti nel mercato. L’esperienza dei clienti PIGO conferma che PG 103 lavora con un’efficienza dello 0,00% di noccioli rimasti in presenza di una qualità e preparazione adeguata del frutto (pulizia e preparazione). Per avere un’idea completa della produzione di PIGO, vi invitiamo a visitare il sito www.pigo.it o a chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo info@pigo.it. Brevi video dei macchinari in funzione sono disponibili su youtube nell’account ufficiale “ PIGO srl”.
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Spectroscopy for Liquid Milk Analysis The seasonal and regional variation in the composition of raw milk makes a standardisation of raw milk necessary for all subsequent processing steps. FT-NIR spectroscopy analyses the key parameters, fat, protein, dry matter and lactose, with comparable accuracy to conventional mid-infrared systems (FT-IR). Any kind of milk, e.g. raw milk, skimmed milk or UHT milk, can be analysed, as well as other liquid dairy products including cream, condensed milk, liquid ice cream, flavoured milk preparations and concentrates, even viscous products that conventional milk analysis instruments struggle to measure.
Moreover, solid and semi-solid sampled can be measured with the same FT-NIR spectrometer, e.g. raw milk & milk drinks cream & sour cream yogurt & desserts milk & whey powders lactose & whey protein concentrate hard & soft cheese A set of ready-to-use calibrations is available for a quick and efficient start with FT-NIR technology.
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componentistica - elettronica industriale
Cuscinetti a strisciamento in materiale plastico, ricetta europea Progettare a norma specifica nel settore Food, grazie ai nuovi cuscinetti a strisciamento ad alte prestazioni realizzati con “iglidur A181”, in conformità al Regolamento Ue 10/2011 e alla normativa FDA.
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n occasione della fiera di Hannover del 2013, igus ha presentato due nuovi materiali per cuscinetti a strisciamento in tecnopolimero destinati al settore alimentare. Si tratta del nuovo tecnopolimero ad alte prestazioni tribologicamente ottimizzato “iglidur A181” e del nuovo materiale low cost resistente ai fluidi di esercizio “iglidur A160”, entrambi in grado di soddisfare sia la normativa FDA che il Regolamento Ue 10/2011 riguardanti il settore alimentare. Grazie ad un’elevata resistenza all’abrasione, un basso assorbimento di umidità e un’ottima resistenza chimica, tutti e due sono particolarmente indicati per applicazioni a contatto diretto con gli alimenti. iglidur A181: standard europeo per il settore alimentare iglidur A181 è un prodotto derivato dall’ottimizzazione del materiale ad alte prestazioni iglidur A180, che fa parte del collaudato programma esente da lubrificazione igus di materiali e componenti conformi alla normativa FDA (U.S. Food and Drug Administration). Il materiale soddisfa anche i requisiti del Regolamento Ue 10/2011, ancora più stringenti rispetto alle normative FDA. Questo permette sia ai costruttori dell’industria meccanica che agli utenti di progettare e trasformare nuove macchine con maggiore sicurezza di pianificazione. I nuovi cuscinetti consentono una pressione superficiale ammissibile di massimo 25 MPa. Nel funzionamento a secco e continuo sono possibili velocità massime di 0,8 m/s in rotazione e 3,5 m/s in traslazione lineare. La temperatura massima a breve termine ammissibile è di 110 °C.
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iglidur A160: per tenere testa a prodotti chimici aggressivi Il nuovo cuscinetto low cost per l’impiego in ambito chimico iglidur
A160 presenta un’ottima resistenza nei confronti di una grande varietà di acidi e solventi. Questo lo rende ideale per applicazioni nel setto-
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re alimentare e nell’industria degli imballaggi dove, per rispondere ai restrittivi requisiti d’igiene, molto spesso si ricorre per la pulizia ad aggressivi prodotti chimici. Questo materiale esente da lubrificazione permette di mantenere gli alimenti incontaminati anche in caso di contatto diretto, grazie alle conformità alla normativa FDA e al regolamento Ue 10/2011. Il nuovo iglidur A160 offre poi un buon rapporto qualità-prezzo, abbinando bassi valori di attrito ad un’elevata resistenza all’usura e all’azione di agenti chimici. Il nuovo cuscinetto low cost per l’impiego in ambito chimico è quindi la perfetta alternativa antiusura alle bronzine a strisciamento realizzate con mate-
componentistica - elettronica industriale
riali plastici generici con relativa resistenza ai fluidi di esercizio. Ottimizzati tribologicamente e sottoposti a intensi test specifici, queste due “new entry” si inseriscono perfettamente nella gamma di cuscinetti a strisciamento convenienti ed esenti da lubrificazione di igus, in ognuno dei quali c’è tutto il knowhow maturato dall’azienda di Colonia in 30 anni di esperienza nella ricerca sui materiali. I nuovi materiali iglidur sono disponibili a magazzino a partire dal giugno 2013 in 12 misure standard per cuscinetti a strisciamento ed è su questa base che la gamma sarà, in futuro, continuamente ampliata. Sono possibili anche soluzioni speciali, create su misura per ogni cliente.
I cuscinetti a strisciamento realizzati con il nuovo materiale plastico “iglidur A160” non richiedono lubrificazione, sono a prova di usura e resistenti ad una grande varietà di acidi e solventi. Essendo inoltre conformi sia alla normativa FDA che al Regolamento Ue 10/2011, anche in caso di contatto diretto, non pregiudicano affatto l’assenza di contaminazione degli alimenti.
Per non far rompere i biscotti: 14 nuovi rulli per penne a coltello igus
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invio preciso ed esente da lubrificazione di nastri di trasporto con rulli per penne a coltello igus di grande durata realizzati con materiali plastici ad alte prestazioni
Dai sistemi di imbottigliamento alla produzione di alimenti, dovunque siano richiesti uno scorrimento silenzioso e l’assenza di lubrificazione, i rulli per penne a coltello dello specialista di tecnopolimeri tribologicamente otti-
mizzati igus aiuteranno a consegnare il prodotto o i componenti da trasportare al nastro successivo della linea di trasporto senza danneggiamenti. I rulli per penne a coltello realizzati con materiali plastici ad alte prestazioni sono disponibili adesso in 14 nuove misure. Al motto “motion plastics”, la igus GmbH offre una vasta gamma di prodotti e soluzioni in materiale plastico per ogni applicazione che preveda l’azionamento, il controllo e la movimentazione di componenti. Per applicazioni in sistemi di trasporto, l’azienda di Colonia aggiunge adesso al suo programma di rulli per penne a coltello 14 nuove varianti di lunghezza e diametro diversi. La disponibilità di vari materiali di provata idoneità rende possibile Rinvio preciso ed esente da lubrificazione dei nastri di trasporto grazie ai rulli per penne a coltello igus. (Fonte: igus GmbH)
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un’ampia gamma di applicazioni. Il materiale standard è iglidur P210 che si distingue per una straordinaria resistenza all’usura e un basso assorbimento di umidità. Ad esso si aggiungono i materiali universali conformi ai requisiti FDA iglidur A180, per applicazioni sottoposte a sollecitazioni medio-basse nel settore alimentare e in ambiente
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soggetto ad umidità, e iglidur A350 concepito invece per sollecitazioni medio-alte. iglidur A180 è utilizzabile a temperature fino a 90 °C e iglidur A350 addirittura fino a 180 °C. Ridurre i costi e aumentare la durata utile Indipendentemente dal materiale scelto, i convenienti rulli per penne
a coltello si distinguono per la loro assenza di lubrificazione e una lunghissima durata utile. Essi permettono inoltre dei raggi stretti sfruttando quindi al massimo lo spazio utile e un rinvio molto preciso dei nastri di trasporto. Grazie alle 14 nuove varianti si ha adesso maggiore libertà nella progettazione e realizzazione di intere linee di trasporto.
igus presenta nuovi sistemi senza manutenzione per l’industria del packaging Gli esperti in plastica igus offrono prodotti a basso costo e senza manutenzione per la progettazione di macchine per l’imballaggio igus presenta un’ampia gamma di prodotti innovativi – a partire dal tribo tape adatto al contatto con alimenti, alle catene portacavi preassemblate. Tutti sviluppati specificamente per rispondere alle richieste più stringenti dell’industria.
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produttori di macchinari per imballaggio hanno bisogno di componenti ad alte performance, specialmente quando i prodotti trattati devono essere imballati rapidamente e con
Il nuovo tribo tape in iglidur A160 può essere modellato in varie forme, garantendo molte opzioni diverse nella progettazione di superfici di scorrimento in cui sia necessario basso attrito. (Fonte: igus GmbH)
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basso dispendio di energia”, spiega Lars Braun, specialista del settore Packaging per la igus. “I macchinari devono essere progettati e realizzati seguendo regolamenti ferrei, mantenendo allo stesso tempo i costi
più bassi possibile, e per aiutare i produttori in questo compito offriamo componenti individuali o sistemi completi”. Componenti per il contatto con alimenti: il rispetto degli standard FDA e delle direttive UE I legislatori americani ed europei stabiliscono regolamenti stringenti per l’igiene nella lavorazione degli alimenti. Alla igus, la maggior parte dei componenti adatti al contatto con alimenti sono realizzati in colore blu, e sono per questo facilmente identificabili. Anche il primo tribo tape al mondo, composto del materiale speciale iglidur A160, ha questa colorazione caratteristica ed è utilizzabile per un’ampia gamma di applicazioni grazie alle sue caratteristiche di basso attrito e usura. Le sue proprietà di autolubrificazione, abbinate all’assenza di necessità di manutenzione, lo rendono un componente perfetto per le macchine da
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imballaggio come superficie di scorrimento a basso attrito. iglidur A160 è disponibile anche in barre semilavorate utilizzabili per realizzare particolari di molte forme diverse. I materiali per il contatto con alimenti A181 e A350 hanno caratteristiche ancora più specialistiche, come la resistenza alle alte temperature. Possono essere usati nei sistemi di nastri trasportatori, evitando del tutto la lubrificazione e garantendo resistenza all’usura superiore alle versioni in PET-P. Sistemi completi di guide lineari Come produttore, igus ha sviluppato anche una presenza nel campo dei sistemi per guide lineari. Oggi la gamma drylin si evolve e amplia con i moduli lineari drylin SLW Protect e drylin SLWT-1080. drylin SLW Protect è studiato per ambienti sensibili. La robusta guida lineare drylin W
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garantisce una protezione efficace di vite e madrevite dall’impatto con componenti caduti e polvere. Questo migliora le sue caratteristiche di assenza di manutenzione, condivise anche da drylin SLWT-1080. La nuova guida lineare è equipaggiata con una doppia vite, per permettere un controllo separato della slitta. Possono essere combinate viti con passo diverso, per garantire la massima flessibilità operativa e di progettazione, ed abbinate a motori passo passo drylin E. Il design compatto del motore flangiato laterale permette il montaggio del motore stesso a fianco del sistema, riducendo ulteriormente gli ingombri. I nuovi cuscinetti a sfere xiros in materiale adatto al contatto con alimenti xirodur F180, combinato con le nostre guide a rulli in alluminio amplia le possibilità per i sistemi di imballaggio. Sono disponibili anche i cuscinetti a sfere flangia-
ti xirodur B180 (in varie dimensioni), a testimonianza dei costanti sforzi di igus per il miglioramento delle sue soluzioni. Sistemi completi di catene portacavi e cavi Le serie readychain e readycable si integrano perfettamente nell’ecosistema igus. Queste soluzioni complete assicurano risparmi in termini di gestione e di produzione. L’innovativo metodo plug&play di “readychain speed”, in cui connettori e staffa di montaggio formano un’unità compatta, permette l’attacco della catena portacavi completa alla macchina in pochi secondi senza l’uso di attrezzi. Questo riduce significativamente i tempi di montaggio e manutenzione. igus fornisce più di 100000 componenti per progettisti e costruttori di macchine per imballaggio, dal singolo pezzo al sistema completo.
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SATO rinnova i suoi moduli di stampa per confermare la leadership del segmento
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ATO, leader nella stampa di codici a barre, etichettatura e soluzioni EPC / RFID, presenta la nuova e rivoluzionaria serie di moduli di stampa termiche industriali per applicatori S84-Ex e S86-Ex che affianca al nuova serie Cl4Nx nel rinnovo della gamma di soluzioni SATO. SATO è stata la ideatrice del concetto di moduli di stampa con la sua M8400S datata 1993. L’idea, rivoluzionaria per i tempi, di creare una stampante specializzata per le necessità dei sistemi di Stampa & Applica che offrisse spellicolatura automatica delle etichette con uscita
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alla base della macchina, caricamento carta e pannello di controllo frontali e che fosse indipendente nel sistema di caricamento e riavvolgimento carta per rendere possibile l’utilizzo di rotoli di grande dimensione ha permesso a moltissime aziende di utilizzare degli strumenti di applicazione etichette che aumentassero l’efficienza dei processi di produzione, ottenendo una flessibilità nelle informazioni stampate senza usare etichette prestampate o stampate off-line e una più elevata velocità di applicazione, espandendo così la gamma delle applicazioni possibili con una semplificazione della operatività e
della manutenzione a cui tutti gli ambienti industriali sono estremamente sensibili. Da quell’iniziale successo il concetto di “modulo di stampa” si è affermato ed esteso tanto che oggi le “misure SATO” utilizzate per il primo modello sono divenute uno standard de facto per chiunque voglia creare una macchina di questo tipo. La nuova serie di moduli di stampa S84-ex e S86-ex creati per l’implementazione sui macchinari di applicazione si compone di due versioni di moduli a 4 e 6 pollici di larghezza con le più alte velocità di stampa che vanno fino ai 16”/sec e che rendono
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CL4NX e S84ex/S86ex INNOVAZIONE TECNOLOGICA AL SERVIZIO DELL’ETICHETTATURA Le nuove stampanti termiche desktop CL4NX e la serie di moduli di stampa per applicatori S84ex /S86ex di SATO sono progettate in base alle necessità dell'operatore finale, sapientemente realizzate per supportare nuove e esistenti applicazioni di stampa utilizzate in una vasta gamma di mercati verticali che richiedono stampanti durevoli e affidabili per gli anni a venire. Tutte le caratteristiche meccaniche delle stampanti derivano da 33 anni di esperienza di SATO in termini di robustezza, affidabilità e semplicità di uso e manutenzione che ne fanno le macchine ideali per tutti gli ambienti operativi e per le applicazioni industriali più esigenti sia per le soluzioni Desktop che per i sistemi P&A. Le elettroniche di ultima generazione progettate per queste macchine presentano capacità insuperabili nelle gamme di riferimento. Cl4Nx utilizza CPU Dual Core 800/800Mhz, con 2 GByte di memoria e display interattivo a colori con Menu in 30 lingue per l’utilizzo con il sistema AEP, mentre la serie S8x-ex usa processori a 500 Mhz con 49 Mbyte flash per la stampa anche nella modalità Simplified Stand Alone. I grandi Display con Backlight a due colori permettono una chiara visualizzazione delle condizioni di errore (fine carta e nastro) a grande distanza, indispensabile in molti ambienti industriali. Le Interfacce multiple con selezione automatica USB-A e USB-B, RS232, IEEE 1284, LAN e Bluetooth (standard su Cl4 opzionale su S8x), SD card standard su S8x e Wi-fi e RFID opzionali su entrambe le serie. Anche il connettore di I/O è standard in entrambe le serie. I Font Interni Multinazionali Unicode e l’utilizzo di ulteriori TTF Unicode caricabili in memoria insieme ai menu multinazionali rendono le nuove macchine SATO ideali per installazioni WorldWide globali. Driver Windows certificati, Driver Cups per Apple e Linux e i driver SAP ABAP insieme alle Emulazioni con Selezione Automatica (SPBL, SZPL, SDPL su entrambe, STCL e SIPL su CL4Nx) permettono di implementare le macchine in una grande varietà di applicazioni personalizzate senza la necessità di alcuna modifica ai programmi esistenti. Entrambe le serie offrono la possibilità di operare in Stand Alone con il sistema SATO AEP (Application Enable Printing) e con il Simplified Stand Alone della serie S84ex. La Testina Termica Cl4Nx ad alta energia e alta resistenza permette l’utilizzo sui materiali più diversi e offre una durata doppia rispetto ai modelli precedenti
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quindi possibile l’utilizzo delle macchine in alcune applicazioni molto esigenti. Ogni modulo è disponibile in versione Destra e Sinistra e con densità di 200 DPI, 300 DPI e, per la 4”, 600 DPI. Tutti i modelli sono a Trasferimento Termico (e sulla S84 anche con l’opzione Ribbon Saver) ma esistono anche le versione Termico Diretta senza il supporto per l’uso del nastro di trasferimento. L’attenzione dei progettisti SATO si è focalizzata nel realizzare una macchina ancora più robusta ed affidabile dei pur ottimi modelli precedenti sia nella struttura che nel sistema di trascinamento carta, il più possibile semplice da utilizzare e da mantenere sia da parte degli operatori che dei manutentori, con la massima flessibilità di connessione ed utilizzo. Il Display multilingue con doppio colore di fondo e il grande Led di stato visualizzano immediatamente e a grande distanza le condizioni di errore (mancanza carta e nastro, off line etc) che implicano l’intervento degli operatori. L’elettronica è di altissimo livello
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con CPU 500Mhz con 46 Mb Flash e 64 Mbyte di RAM di memoria standard per ottenere una velocità di elaborazione e throughput di stampa al top della classe. L’ampia memoria permette inoltre di avere tutte le font interne Multinazionali Unicode come pure un supporto per il caricamento di font TTF. Le opzioni di connessione sono improntate alla massima funzionalità e flessibilità di comunicazione allo stato dell’arte. La Serie S84-ex/S86-ex offre interface standard USB, LAN, RS232, Parallela, USB Host e SD, connettore di I/O e, opzionali, Bluetooth e Wi-Fi. Tutte in ricerca automatica, basta connettere e stampare! La connettività è inoltre garantita dalla disponibilità di Driver windows Certificati, driver Cups per Mac e Linux e SAP ABAP. Sempre per innalzare il livello di connettività e compatibilità con sistemi esistenti La macchina offre anche la possibilità si essere utilizzata oltre che con il suo potente linguaggio proprietario SATO SBPL anche con emulazioni SDPL e SZPL.
In alternativa alla connessione con sistemi informatici le nuove macchine possono usare anche una sistema di Simplified Standalone che permette il caricamento di formati pre-definiti su memorie esterne (SD o USB Key) e di richiamarle direttamente dal pannello senza la connessione ad un sistema. Questa opzione permette comunque l’utilizzo del clock interno e dei contatori interni per ottenere stampe automatiche di date e scadenze o di numeri seriali sulle etichette dove sia necessario per l’applicazione. In ultimo per la serie S84-ex è disponibile anche l’opzione per etichettatura RFID. Tutte queste caratteristiche uniche, la compatibilità coi vecchi modelli e con le applicazioni concorrenti rendono la nuova serie di moduli di stampa ideale per realizzare sistemi di Print & Apply in tutti gli ambienti di produzione industriali e/o difficili e installabili immediatamente anche su sistemi di Print & Apply esistenti equipaggiati con vecchi moduli SATO o che comunque utilizzino lo stesso concetto di modulo.
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Finder - Serie 39: L’interfaccia di nuova concezione
Serie 39 “MasterINTERFACE” per applicazioni industriali: finalmente l’interfaccia con tutte le risposte!
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inder offre al mercato la Serie 39 MasterINTERFACE, che dispone di numerose combinazioni. Il principale vantaggio della nuova interfaccia consiste nell’avere con un unico codice un prodotto pronto per essere semplicemente cablato all’interno del quadro elettrico. Questa soluzione permette risparmio di tempo nel cablaggio dei componenti, risparmio economico in quanto è possibile aggiungere oppure sostituire solo il singolo componente; risparmio dello spazio all’interno del quadro elettrico grazie alla larghezza di soli 6,2 mm. La Serie 39 di Finder è quindi l’interfaccia di nuova concezione, la soluzione salva-spazio facile da cablare, per una notevole varietà di applicazioni industriali. E’ proposta in 5 diversi modelli, adatti all’interfacciamento con sistemi automatici controllati da PLC. Oltre al classico sistema con morsetti a vite, la Serie 39 è disponibile anche con il nuovo sistema di connessione Push-in, sviluppato per velocizzare e semplificare le operazioni di cablaggio. I cavi con sezione fino a 2,5 mm2, rigidi o flessibili con puntale, si potranno infatti inserire direttamente nei morsetti in
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modo pratico e sicuro senza bisogno di altri utensili. L’estrazione potrà avvenire altrettanto semplicemente premendo con un cacciavite il pulsante di rilascio. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche che differenziano i vari modelli.
Tipo “MasterBasic” garantisce un utilizzo universale in qualsiasi tipo di sistema. Può essere impiegato come interfaccia di uscita tra PLC e relè, solenoidi. Tipo “MasterPlus” con fusibile, esclusivo brevetto di Finder nella categoria delle interfacce 6,2mm di larghezza, oltre a garantire tutte le caratteristiche del modello “MasterBasic” permette una protezione extra dell’uscita tramite fusibile intercambiabile. Il suo obiettivo principale è salvaguardare l’uscita del relè da eventuali sovracorrenti o cortocircuiti accidentali. La sostituzione del fusibile (da 5x20mm) è resa possibile dall’accessorio estraibile dallo zoccolo. Tipo “MasterInput” trova le principali applicazioni nell’in-
terfacciamento tra contatti ausiliari, sensori, interruttori di fine corsa e PLC, con distribuzione facile e veloce dell’alimentazione tramite il pettine di collegamento sui terminali BB (Bus-Bar). Tipo “MasterOutput” adatto al controllo tra PLC e bobine di relè ausiliari, motori ed elettrovalvole. Tipo “MasterTimer” è il temporizzatore Multifunzione e Multi-scala, che offre la possibilità di selezionare 4 scale tempi tramite DIPswitch e 8 funzioni. Questo modello accetta il modulo portafusibile che permette la protezione del circuito di uscita. Tutti e cinque i modelli sono disponibili con due versioni di relè: relè elettromeccanici con 1 contatto in scambio da 6A, relè Stato Solido con uscite fino a 2 A a 24 V DC oppure 240 V AC. Su tutte le versioni Serie 39 vi è la possibilità di collegare i comuni tramite pettini accessori a 16 vie disponibili in tre colori: Blu, Rosso e Nero. Ulteriore accessorio è il separatore plastico “Dual-purpose” che consente si separare visivamente due gruppi di interfaccia mantenendo l’isolamento tra alta e bassa tensione. La cartella tessere utilizzabile con sistemi di scrittura plotter rende possibile l’identificazione delle interfacce stesse. L’innovativo sistema MasterADAPTER permette la connessione dei terminali A1/A2 di un numero massimo di 8 MasterINTERFACE attraverso un cavo a 14 poli collegato all’uscita del PLC, più due terminali per la connessione dell’alimentazione.
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Serie 77 - Nuova gamma di relè SSR Relè a stato solido per tutti i tuoi progetti La Serie 77 Finder comprende un’ampia gamma di SSR modulari e da pannello, con commutazione “Zero crossing” e “Random switching”, per soddisfare la grande maggioranza di applicazioni nelle varie categorie. I relè SSR offrono elevata velocità di commutazione e vita elettrica, commutazione silenziosa, senza arco elettrico e rimbalzi, circuito di ingresso a basso assorbimento. La commutazione “Zero crossing” risulta particolarmente adatta alla commutazione carichi per lampade a basso consumo (in particolare per lampade compatte a basso consumo - CFL), carichi resistivi, solenoidi, bobine di contattori. Per l’utilizzo di altre tipologie di carichi, è disponibile una versione “Random switching” per commutazioni con carichi induttivi, come ad esempio motori elettrici. Prendiamo in esame le caratteristiche della gamma. I Tipi 77.01 hanno larghezza 17.5 mm e sono adatti al montaggio su barra 35 mm; alimentazioni disponibili: 12...24 V DC / 24 V AC o 110...240 V AC, 1 uscita
da 5A 230 V AC. I Tipi 77.11 e 77.31 modulari, adatti al montaggio su barra 35 mm, con uscita 15 A oppure 30 A 230 V AC, vengono realizzati con involucro plastico integrato su dissipatori in alluminio di larghezza 22.5 mm ad alta efficienza termica (che garantiscono il funzionamento a pieno carico, quindi senza derating, nel range di temperatura ambiente da -20 a +40 °C), e sono disponibili con due differenti disposizioni dei morsetti: versione “relè”, ovvero con terminali ingresso e uscita su lati opposti, adatta a nuove installazioni, nel cui cablaggio sia più conveniente una maggior separazione tra ingresso ed uscita; versione “contattore”, ovvero con terminali ingresso e uscita su lati adiacenti, utile come sosti-
tuzione di altri SSR o di contattori elettromeccanici in applicazioni già esistenti. Disponibili due differenti tipi di alimentazione: tensione nominale ingresso 24 V DC (range 4...32 V DC) o 230 V AC (range 40...280 V AC), due differenti versioni di commutazione carico: “Zero crossing” oppure “Random”, tensione nominale di uscita 230 V AC (range 19...305 V AC, adatto quindi anche per i sistemi a 24 V) oppure 400 V AC (range 40...480 V AC). La Serie 77 si completa con i modelli per il montaggio a pannello con dimensioni 44.5 x 36.4 x 57.7 mm. disponibili con commutazione “ Zero-crossing”, uscita: 25 A / 45 A / 55 A e tensioni fino a 600 V AC, consigliati nelle applicazioni con carichi resistivi.
Serie 72 - Controllo ad ogni livello Relè di controllo livello per liquidi conduttivi in vasche, pozzi, serbatoi, cisterne Finder presenta il relè di controllo livello Serie 72, destinato al controllo di liquidi conduttivi. Il suo funzionamento è basato sulla rilevazione della resistenza del liquido tramite tre sonde: una considerata “comune”, posta nella posizione più bassa oppure collegata alla struttura del serbatoio metallico, e altre due per i livelli “massimo” e “minimo”. La Serie 72 è particolarmente adatta a monitorare i livelli dei liquidi in vasche, pozzi, serbatoi, cisterne. A tal proposito abbiamo posto particolare attenzione nella produzione di un’apposita sonda per gestione liquidi alimentari. Costruita con cavo in materiale plastico per alimenti e terminale in acciaio AISI A311, la sonda
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è utilizzabile per: acqua potabile, acqua di pozzo, vino, latte, birra, caffè. La Serie è composta da due modelli, il tipo 72.01 e il tipo 72.11 con le seguenti caratteristiche: sono disponibili con tensioni di alimentazione 24 V AC/DC, (110…125) V AC, (230…240)V AC e utilizzabili nelle funzioni di svuotamento o riempimento. Il tipo 72.01 è anche disponibile con alimentazione 400 V AC. Questa Serie garantisce un’elevata sicurezza grazie al doppio isolamento (6 kV 1,2/50 µs) tra circuiti di alimentazione/contatti, sonde/alimentazione e tra contatti/sonde. Inoltre l’elettrodo con il relativo raccordo consente di unire più elettrodi fino a raggiungere la lunghezza desiderata.
I relè sono proposti nelle versioni con regolazione della sensibilità da 5 a 150 kW oppure con valore fisso a 150 kW. Tutti i comandi sono facilmente accessibili in quanto posizionati sulla parte frontale del relè, la larghezza di ogni singolo articolo è di 35 mm. Entrambi i modelli sono predisposti per il montaggio su barra 35 mm (EN 60715).
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L’inverter AC10 di Parker Hannifin è ora disponibile nella versione con classe di protezione IP66
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un anno dal lancio dell’inverter AC10, Parker Hannifin potenzia la gamma con l’introduzione di una versione in classe IP66/NEMA 4x per proteggere l’azionamento dall’intrusione di polvere e acqua. Questo ulteriore sviluppo della serie risponde alle esigenze dei costruttori di macchine che devono progettare sistemi destinati a operare in condizioni difficili. L’azionamento AC10 IP66 è estremamente compatto e viene utilizzato in applicazioni che richiedono il controllo di velocità o coppia del motore nel range di potenza da 0,4 a 15 kW. L’evoluzione verso la classe di protezione IP66 (equivalente agli standard NEMA 4 e 4x) è stata dettata da una precisa richiesta del mercato indirizzato verso l’impiego di azionamenti compatti e capaci di resistere anche in condizioni ambientali critiche. La classe di protezione, definita da IP, è descritta nella normativa internazionale IEC EN60529. La prima cifra ‘6’ fa riferimento al livello di protezione dalla polvere (6 significa protezione totale contro le polveri). La seconda cifra, ancora ‘6’, fa riferimento al livello di protezione dall’acqua (6 significa che in caso di getti potenti, l’acqua non deve penetrare negli involucri in quantità dannosa). La versione in
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Le caratteristiche dell’AC10 sono quelle proprie di drive di livello superiore e comprendono il controllo vettoriale sensorless, la frequenza di uscita fino a 590 Hz, l’alimentazione trifase 400 volt per tutte le cinque frame e il sovraccarico del 150% per 1 minuto. Inoltre, l’AC10 è stato progettato per ridurre i tempi di installazione, set-up e messa in marcia grazie all’impiego della tastiera integrata e di macro applicative pre-caricate
IP66 dell’azionamento AC10 offre tutti i vantaggi della serie con l’aggiunta della protezione ambiente, validata dallo standard IEC, per operare in condizioni difficili. Per chi sviluppa e costruisce macchine ciò significa poter utilizzare l’azionamento in applicazioni general purpose destinate ad aree industriali prima impossibili. L’inverter AC10 IP66 può essere installato in ambienti esterni e interni dove le condizioni ambientali possono costituire un problema come nel caso delle aree di lavaggio nell’industria degli alimenti e delle bevande, degli impianti di riciclaggio oppure delle unità rooftop.
Infine, l’AC10 IP66 oltre a fornire ai suoi utilizzatori i vantaggi intrinseci di risparmio energetico legati all’impiego dei regolatori di velocità, migliora l’ affidabilità e la vita dei componenti meccanici grazie ai benefici derivanti da partenze motore più dolci e arresti regolari. Parker Hannifin Corporation Con vendite annuali di 13 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2014, Parker Hannifin è il leader mondiale nella produzione di tecnologie e sistemi diversificati nel Motion & Control, fornendo soluzioni progettate per un’ampia varietà di mercati industriali, Mobili ed Aerospaziali. Parker occupa circa 57.500 dipendenti in 50 paesi nel mondo. Parker ha incrementato i dividendi annuali agli azionisti per 58 anni consecutivi, questo rappresenta uno dei maggiori cinque incrementi record di ogni tempo registrati dall’indice S&P 500.
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Potenti, efficienti e flessibili
Espansione della serie modulare di motori DR... di SEW EURODRIVE
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EW-EURODRIVE completa la serie modulare dei motori DR.. nella fascia alta di potenza. Le nuove taglie 250/280 sono disponibili nelle versioni DRS.. (Standard efficiency), DRE.. (High efficiency) e DRP.. (Premium efficiency) e soddisfano i requisiti delle classi di efficienza energetica IE1, IE2 e IE3. Grazie a queste due nuove taglie, l’offerta di motori asincroni trifase di SEW- EURODRIVE si estende ora dalla taglia 71 alla 315. Rispetto ai precedenti modelli, le dimensioni
dei motori sono state ottimizzate; i nuovi motori restano tuttavia compatibili con quelli della serie DV(E) 250/280, in modo da agevolare eventuali retrofit. Le nuove taglie sono disponibili in combinazione con riduttori SEWEURODRIVE o con adattatore IEC/ NEMA e sono fornibili, su richiesta, con freno meccanico integrato. Si tratta della collaudata serie di freni a disco elettromagnetico BE, fun- zionante a corrente continua e disponibile nelle taglie 60/62 e 120/122. Tutte le caratteristiche e
le opzioni fornibili sulle taglie 225 e 315 della serie DR.. restano ovviamente disponibili anche sulle nuove taglie, 250 e 280. I nuovi motori sono adatti all’utilizzo in ogni parte del mondo; è disponibile anche la versione a 60 Hz, sviluppata per il mercato americano.
Controllo e semplicità di utilizzo
SEW-EURO DRIVE amplia la sua offerta di unità di controllo con MOVI-PLC® power
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EW-EURODRIVE arricchisce la sua gamma di prodotti per la tecnologia di con- trollo con l’unità UHX71B, inserita nella classe di performance “power”. L’unità di controllo MOVIPLC® power è la soluzione ideale per applicazioni di motion con- trol ad elevate prestazioni, ad esempio nel settore delle macchine per il packa- ging. UHX71B permette di controllare fino a 64 assi in un millisecondo, lasciando suffi- ciente potenza di calcolo per programmi applicativi complessi. L’unità di controllo è equipaggiata con SBusPLUS, il bus di sistema basato su EtherCAT®; la potenza di calcolo è inoltrata in modo sincrono agli azionamenti, di conseguenza l’intero drive train può essere processato in meno di un millisecondo.
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Una memory card CFast ad alta velocità contiene tutte le principali informazioni relative al firmware, all’applicazione e al settaggio degli assi e agevola l’eventuale attività di sostituzione dell’unità. In parallelo alla sezione real time del PLC e contenuto in una seconda memory card CFast, è disponibile in opzione Windows 7 Embedded.
Le due sezioni sono collegate dalla connessione Ethernet interna. Grazie ad una innovativa struttura software, questo sistema operativo è disponi- bile separatamente, e quindi indipendentemente, per l’ingegnerizzazione, la pro- grammazione, la diagnostica e la visualizzazione. Questo significa che eventuali picchi nell’utilizzo di Windows non hanno nessun impatto sulle prestazioni della sezione real time e che non possono verificarsi problemi di incompatibilità tra i programmi. Questa soluzione di SEW-EURODRIVE semplifica l’operatività e la visualizzazio- ne. Dal momento che il sistema operativo e il software di ingegnerizzazione MO- VITOOLS® MotionStudio sono già preinstallati sulla seconda memory card, tutto ciò che rimane da fare per essere operativi è collegare una tastiera, un mouse e un monitor.
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L’energia che costa meno è quella che non si consuma.
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L'energia sta diventando sempre più preziosa nonché sempre più costosa. È utile sapere che la tecnica innovativa degli azionamenti di SEW-EURODRIVE consente di risparmiare fino al 50% sui costi dell'energia. Ne beneficiano così sia il bilancio di esercizio, sia l'ambiente: meno consumo di energia significa meno emissioni. Fatevi illustrare da SEW-EURODRIVE il potenziale risparmio per la vostra azienda fornibile da singoli motoriduttori o da sistemi completi. Per una maggiore efficienza. Per una maggiore produttività. Per il vostro successo.
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Il controllo dei ripari mobili è sempre più flessibile
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istemi di sicurezza per ripari mobili PSENsgate – nuove versioni con elementi operativi opzionali per una maggiore flessibilità. PSENsgate rappresenta la soluzione ideale per il controllo sicuro dei ripari mobili con interblocco di sicurezza. Grazie a questo dispositivo è possibile garantire la protezione di persone e impianti fino alla categoria di sicurezza più elevata, PL “e”. Un grande vantaggio è la notevole flessibilità in fase di ordinazione: è possibile scegliere tra diverse nuove versioni con elementi operativi opzionali integrabili, ad esempio pulsanti, selettori a chiave, pulsanti luminosi, arresto di zona, arresto di emergenza. Riduzione dei costi grazie ad un sistema pronto all’uso Tutte le funzioni di sicurezza e gli elementi operativi sono integrati in un unico sistema pronto all’uso. Il design robusto e l’affidabilità meccanica garantiscono una lunga durata al sistema di sicurezza per ripari mobili PSENsgate. I vantaggi in breve: • riduzione dei costi di montaggio e cablaggio grazie ad un sistema pronto all’uso con elementi operativi integrati e funzione di arresto di emergenza opzionale. • massimo livello di sicurezza con un solo interruttore per riparo mobile: per la protezione di persone e impianti fino a PL “e” • maggiore flessibilità grazie ad elementi operativi selezionabili, ad esempio selettori a chiave, arresto di zona o di emergenza, e la possibilità di collegare il comando di enable
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COGNEX AMPLIA LA GAMMA DEI SENSORI 3D
Tre nuovi modelli, software facile da utilizzare e trumenti di visione ancora piu’ avanzati per i sensori di spostamento laser 3d serie ds1000
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ognex Corporation (NASDAQ: CGNX), il maggior produttore mondiale di sistemi di visione, presenta la nuova gamma di sensori di spostamento laser 3D, frutto dell’unione di un controller di visione e di nuovi e potenti strumenti 3D. I sensori DS1050, DS1101 e DS1300 sono in grado di gestire una gamma incredibilmente ampia di applicazioni 3D che richiedono risoluzione elevata e intervalli di misurazione rilevanti. La serie DS1000 viene fornita insieme al nuovo controller di visione Cognex VC5, dando vita a una soluzione completa capace di rispondere ai requisiti 3D più impegnativi.
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Il VC5 può controllare fino a quattro sensori 3D e gestire le comunicazioni all’interno dello stabilimento produttivo. Al suo interno è preinstallato Cognex Designer™, un nuovo software facile da configurare che semplifica lo sviluppo di applicazioni 3D e la creazione di interfacce grafiche per gli utenti logiche e professionali. La serie DS1000 offre anche un’ampia scelta di strumenti di visione avanzati. Oltre agli strumenti di visione 2D collaudati PatMax®, IDMax® e OCRMax™, la serie DS1000 presenta ora strumenti 3D come altezza 3D, adattamento del piano, angolo da piano a piano, volume e sezione trasversale. Questa
combinazione esclusiva consente alla serie DS1000 di eseguire praticamente qualsiasi ispezione 3D, con misurazioni precise su grandezze inferiori al micron e applicazioni di presenza/assenza e OCR indipendenti dal contrasto. “I nostri nuovi sensori 3D consentono ai clienti di sfruttare i vantaggi dei migliori strumenti di visione 2D e 3D di Cognex con risoluzioni più elevate e campi visivi più ampi”, ha affermato Joerg Kuechen, Vice President e Business Unit Manager prodotti di visione. “Il software Cognex Designer trasforma i requisiti di visione industriale più complessi in soluzioni facili da mantenere e semplifica la creazione e lo sviluppo
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di soluzioni complete per le applicazioni 3D più impegnative senza l’assistenza di un programmatore esperto”. La serie DS1000 di sensori di spostamento 3D utilizza la triangolazione laser per estrarre informazioni 3D dagli oggetti acquisiti. I sensori di spostamento consentono di ispezionare i pezzi con grande precisione a prescindere dal contrasto o dalle condizioni di illuminazione. Essendo calibrata in fabbrica, la serie DS1000 rende il montaggio e la configurazione semplici e costanti nel tempo, eliminando le complesse procedure di calibrazione o i procedimenti di conversione necessari
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per passare da pixel a misure reali. I sensori di spostamento laser 3D DS1000 sono già disponibili per la vendita. Per ulteriori informazioni, visitate http://www.cognex.com. Cognex Corporation Cognex Corporation progetta, sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di prodotti che consentono l’integrazione tra la più sofisticata tecnologia di visione e gli impianti industriali, rendendoli capaci di “vedere”. I prodotti Cognex comprendono lettori di codici a barre, sistemi e sensori di visione industriale utilizzati in fabbriche, magazzini e centri di distribuzione
in tutto il mondo per guidare, misurare, ispezionare, identificare e garantire la qualità della produzione e della distribuzione di un’ampia gamma di articoli. Cognex è leader mondiale dei sistemi di visione industriale. Fondata nel 1981, la società ha venduto oltre un milione prodotti di visione, realizzando ricavi cumulativi superiori a 4 miliardi di dollari. Oltre alla sede principale a Natick, in Massachusetts, Cognex si avvale di filiali e distributori a livello mondiale con sedi in Nord America, Giappone, Europa, Asia e America Latina. Per ulteriori dettagli, visitate il sito Cognex http://www.cognex. com.
La spesa sottozero è “mobile”. Il sito Bofrost diventa smart. Più facile comprare con pc e tablet. Sul sito tante ricette e informazioni nutrizionali sui prodotti Ordinare pizze, gelati, cibi pronti o da preparare mentre si è in treno o metropolitana e poi farseli recapitare a casa. Ma anche avere sempre a disposizione ricette e informazioni nutrizionali o intolleranze. Bofrost, la più importante azienda italiana della vendita diretta di surgelati, punta al “mobile” con la nuova versione del sito internet www.bofrost.it, progettata appositamente per smartphone e tablet. «La nostra filosofia aziendale è quello di rendere più facile la vita dei nostri clienti, venendo incontro alle loro esigenze. Quindi: poco tempo a disposizione, ma attenzione alla qualità del cibo che consumano» afferma Enrico Marcuzzi, marketing manager di Bofrost Italia. È stata quindi messa on line una versione del sito mobile, in modo da rendere più accessibili i contenuti del sito Bofrost anche quando si è fuori casa o non si ha a disposizione un pc: «Nell’ultimo anno abbiamo rilevato un aumento del numero di accessi nel nostro sito da mobile e tablet significativo, rispettivamente del +48,07% e del +54,12%, mentre quelli da pc sono sostanzialmente stabili – prosegue Marcuzzi -. Abbiamo quindi voluto rendere più facile la navigazione a chi decide di consultare il nostro catalogo utilizzando questi supporti» Con il nuovo sito Bofrost, il caricamento è più veloce e la navigazione ottimizzata per tutti i supporti mobile: «In questo modo l’esperienza di acquisto è più semplice e intuitiva – dice ancora Marcuzzi -. Non solo, è anche possibile ricercare con facilità le ricette che si possono preparare con i nostri alimenti, magari mentre si
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sta cucinando o mentre si sta rientrando dal lavoro in treno o metropolitana. Inoltre è possibile controllare, sia in fase d’ordine, sia mentre si cucina, le informazioni nutrizionali di ciascun alimento o eventuali intolleranze». La comodità, unita alla qualità, sembrano essere insomma le armi vincenti di Bofrost che anche in questo periodo di crisi riesce a distinguersi per un andamento controcorrente. Nel 2013 per la prima volta dal 1989 le vendite di surgelati hanno registrato una flessione rispetto all’anno precedente, pari a un -1,5% di volume e a -3.5% di valore (dati Iias). Le vendite porta a porta di surgelati, che rappresentano l’8% del retail, registrano invece un aumento del 5%. bofrost* Italia - È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Ha sede a San Vito al Tagliamento (PN), conta 10 call center e 48 filiali in tutta Italia, Bofrost oggi conta oltre 1.900 dipendenti con un fatturato di 207 milioni di euro. Solo nel 2013 sono cresciuti di 54 unità, e l’azienda continua con i suoi piani di espansione puntando ad aprire nuove filiali o ad ampliare quelle esistenti. Le famiglie italiane che conoscono e consumano le specialità surgelate Bofrost sono oltre un milione (dati GFK-Eurisko, febbraio 2014) e la quota valore di mercato sulla categoria dei surgelati che tocca il 9,3%, dietro solo a Findus.
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automazione
componentistica - elettronica industriale
Controllo e monitoraggio: Bizerba presenta il PC da industria iS65
Bizerba presenta il nuovo PC da industria iS65, idoneo all’uso come terminale di informazione, controllo e inserimento. Grazie alla sua solida costruzione – che consiste in un involucro pressofuso rivestito in alluminio – l’iS65 è ideale per l’impiego in condizioni ambientali particolarmente severe.
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l livello di automazione nel settore del packaging è in continua crescita. Il PC da industria iS65 può essere impiegato in questo settore come terminale di informazione, utile per monitorare i tempi di funzionamento delle macchine o lo stato degli ordini. Il PC da industria è dotato del comprovato sistema operativo Windows 7 e supporta quindi l’installazione delle soluzioni software del cliente oltre a quelle di Bizerba. Se usato in combinazione con le bilance di pesatura Bizerba e i sistemi di prezzatura, è possibile ad esempio visualizzare
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i dati di produzione di _statistics. BRAIN tramite la funzione di monitoraggio. Il terminale iS65 è perfetto anche per l’inserimento dei dati operativi negli ambienti industriali particolarmente critici. Un hard drive basato su SSD con capacità di 32 gigabyte assicura rapidità di accesso ai dati. Per di più, quattro gigabyte di RAM e un modulo WLAN integrato consentono l’uso di sofisticate applicazio-
ni client. Il terminale offre anche una serie di interfacce diverse: ad esempio l’interfaccia seriale, che rende possibile tra l’altro il collegamento di uno scanner esterno. L’iS65 è anche provvisto di due porte Ethernet e tre porte USB. Tutte le interfacce includono un passacavo gommato per la massima protezione. Costruzione robusta per ambienti critici L’involucro, conforme al grado di protezione IP65, è immune a polvere e umidità. Può essere impiegato anche in ambienti con temperatura compresa tra zero e +40 gradi Celsius. Grazie al display touch-screen da 15 pollici con risoluzione di 1024 x 768 pixel e illuminazione LED, è garantita massima visibilità. Conforme allo standard VESA-75, il terminale può essere installato su macchine e sistemi. In via opzionale, l’iS65 è dotato di un piedistallo che ne consente il montaggio su un banco, a parete o su colonna.
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automazione
componentistica - elettronica industriale
Quando spazio ed efficienza sono fondamentali
Corsie strette, flessibilità e logistica del freddo le sfide preferite dagli elevatori Aisle-Master.
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idurre i costi aumentando la capacità di stoccaggio del magazzino e rispondere alle esigenze della logistica del freddo. Questi gli obiettivi di AISLE-MASTER, l’elevatore dal design articolato e snodato, importato in esclusiva per l’Italia da Euro Assistance. Aisle-Master, elevatore disponibile in versione elettrica e GPL, lavora agilmente in corsie strette fino a 1,90 m, con scaffalature che si ergono fino a 12,5 m e portate da 1,5 a 2 ,5 ton, aumentando gli spazi di stoccaggio fino al 50% rispetto ai normali carrelli frontali. Il guadagno in termini di spazio è invece circa del 30% se impiegati al posto dei tradizionali retrattili ma con l’importante e ulteriore vantaggio della sua flessibilità di utilizzo. Diversamente da un retrattile, Aisle-Master può infatti prelevare i prodotti direttamente dal camion depositandoli nel magazzino finale eliminando così i passaggi intermedi, i possibili danni al materiale e soprattutto riducendo il numero di veicoli necessari e la manodopera impiegata a parità di compiti
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eseguiti. Le ruote in gommatura superelastica e i motori altamente performanti permettono operazioni di carico e scarico veloci in piazzali dissestati assicurando una guida regolare, indipendentemente dal tipo di terreno. Le sua applicazioni, potenzialmente illimitate nella logistica e nell’industria, sono state di recente apprezzate da una grande piattaforma distributiva farmaceutica che copre un’area di circa 23mila mq, con ambienti a temperatura controllata e in grado di gestire oltre 2mila referenze secondo le stringenti normative che regolano lo stoccaggio e la gestione del farmaco. La logistica del freddo del settore alimentare è poi quella che mette a più dura prova le performance dei carrelli elevatori che devono resistere a condizioni di utilizzo davvero proibitive. Aisle-Master, versione Cold Store, è un elettrico capace di lavorare in ambienti dove la temperatura scende fino a -30°C, senza soffrire degli inevitabili sbalzi termici. Oltre ad essere dotato di cabina ad alta visibilità, chiusa e riscaldata, Cold Store è provvisto di componenti che ostacolano l’aggressività del freddo indispensabile nella supply chain del largo consumo per la conservazione degli alimenti . La moderna tecnologia conferisce inoltre ai carrelli Aisle Master resistenza e una modesta necessità di manutenzione. Anche il serviziopost vendita è offerto da Euro Assistance e diffuso su tutto il territorio nazionale, garantito da tecnici specializzati con la massima tempestività ed efficienza.
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FIERE
appuntamenti - convegni
Anuga FoodTec 2015: uno straordinario numero di iscrizioni nazionali e internazionali
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a subito aggiornamento online quotidiano dell’elenco espositori. L’efficienza delle risorse come tema centrale: soluzioni di produzione sostenibili ed efficienti dal punto di vista delle risorse. La settima edizione della Anuga FoodTec, il salone internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande che si terrà dal 24 al 27 marzo 2015 a Colonia, registra un numero di inscrizioni eccellente. Anche in questa edizione, oltre ai numerosi leader di mercato nazionali e internazionali, tante saranno le piccole e medie imprese che si presenteranno in occasione della Anuga FoodTec. Tenendo fede allo slogan “One for all –all in one” la Anuga FoodTec copre l’intera catena di produzione suddivisa tra Food Processing, Food Packaging, Food Safety e Services & Solutions. Accanto ai temi tradizionali della fiera, una posizione di spicco sarà riservata per la prima volta agli ingredienti e ai materiali per imballaggio. Le singole tematiche come ad esempio quella dei subfornitori per l’industria della carne registrano una notevole crescita. Il concetto di “Efficienza delle risorse” costituisce una tematica generale che caratterizza tutta la fiera figurando anche nel programma collaterale. Sono previsti oltre 1.400 espositori provenienti da circa 40 paesi e quasi 43.000 visitatori specializzati da circa 130 paesi. Il sorprendente numero di iscrizioni alla fiera coinvolge tutti i segmenti. Tra i nomi più importanti che parteciperanno alla Anuga
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FoodTec 2015 figurano Air Liquide, Bischoff + Klein, Bizerba, Bosch Packaging, Bühler, Ecolab, Döhler, DS Smith, Gardner Denver, GEA, Gerhardt Schubert, Grundfos, Albert Handtmann, IMA, JBT FoodTec, Kaswasaki Robotics, KHS, Krones, KSB, Linde, Marcel, Mettler Toledo, Multivac, Pöppelmann, Rockwell, SACMI, Siemens, SKF, SMI, SPX, Taghleef, Thermo Fischer, Ulma, Vemag, Veripack, Voith e Zeppelin. L’elenco espositori della fiera del 2015 è disponibile fin da subito online e viene aggiornato quotidianamente. Alcuni settori della Anuga FoodTec registrano una crescita straordinaria. Ad esempio i subfornitori dell’industria della carne si sposteranno nel 2015 in uno spazio più grande: il padiglione 6 (dal padiglione 9) e presenteranno soluzioni per tutte le fasi della lavorazione. Il settore dei subfornitori dell’industria di lavorazione del latte è sempre stato oggetto di grande interesse. Uno dei punti di forza prin-
cipali della Anuga FoodTec consiste nel presentare anche le tecnologie per tutte le fasi di lavorazione dell’industria del latte, oltre ai semplici prodotti caseari. Anche l’industria della lavorazione di frutta e verdura registra una forte partecipazione che permette di soddisfare appieno l’interesse riguardo alle diverse soluzioni per l’intero processo produttivo. Oltre alle classiche tematiche di Processing e Packaging, la Anuga FoodTec offre anche soluzioni complete per tutte le fasi della lavorazione e per tutti i settori alimentari. Nel contesto “Services & Solutions” alla Anuga FoodTec si presentano le società leader di settori come la tecnica di trasporto, le atmosfere controllate e i lubrificanti. Ancora una volta la Anuga FoodTec si terrà nei padiglioni da 4 a 10 della Fiera di Colonia, con un’area espositiva lorda di 127.000 m². Il concetto di “Efficienza delle risorse” unisce le singole tematiche del-
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FIERE
appuntamenti - convegni
la fiera e si presenta come una delle richieste principali per l’industria alimentare. La gestione responsabile e sostenibile delle risorse naturali costituisce infatti uno dei compiti basilari nella produzione di alimenti e bevande. In occasione della Anuga FoodTec verranno presentate alcune soluzioni e idee per ridurre lo spreco di acqua, energia, materie prime e alimenti in fase di produzione. Questa tematica farà parte del programma collaterale e sarà presentata anche nei padiglioni degli espositori. Ad esempio, a partire da gennaio 2015 tutti gli espositori potranno presentare le proprie idee, tecnologie e misure riguardanti il tema “Efficienza delle risorse” utilizzando la banca dati sulle novità della Anuga FoodTec e mostrare così il proprio impegno ai media e ai visitatori interessati veicolando i propri concetti. In questo modo si delinea la varietà tematica, di approccio e di soluzione.
Oltre a presentare i vari espositori, la Anuga FoodTec potrà soddisfare la richiesta di informazioni degli esperti del settore della produzione alimentare grazie ad un programma collaterale ampio e dettagliato. Sotto la direzione della DLG saranno trattati temi e questioni attuali del settore, affrontati da noti istituiti di ricerca, associazioni ed esperti. Inoltre la Anuga FoodTec 2015 sarà accompagnata da congressi di grosso calibro. Un esempio è costituito dalla „2nd International Conference + Drying Technologies for Mild and Whey“ che si terrà il 23 e il 24 marzo 2015). Tra i temi centrali figurano gli sviluppi innovativi e sostenibili nella lavorazione di latte e siero, e i relativi processi di essiccazione, oltre ad un’intera discussione sulla crescente richiesta mondiale nel settore alimentare. Gli espositori sono la Muva Kempten, il Centro bavarese per il latte e il siero, Herbertz Dairy Food Service e la Anuga FoodTec.
Per la seconda volta la Koelnmesse organizza un “Careers Day”. Questa iniziativa permette il contatto tra le aziende espositrici della Anuga FoodTec e gli studenti o i neolaureati di corsi di studio affini con lo scopo di creare i nuovi esperti del settore. Il “Careers Day” si svolgerà venerdì 27 marzo 2015.
www.anugafoodtec.com Salone Internazionale delle Tecnologi Tecnologie ie Alimentaari e delle Bevand de
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FIERE
appuntamenti - convegni
L’industria, il largo consumo, il retail e la grande distribuzione troveranno soluzioni per diventare più competitivi
Hispack 2015: la nuova connes-
sione tra innovazione dell’imballaggio e le necessità della domanda.
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ispack rinnova il proprio modello fieristico alleandosi con le aziende leader che utilizzano il packaging per identificare le proprie necessità. Nella prossima edizione, che si terrà dal 21 al 24 aprile 2015 nel nuovo quartiere fieristico Gran Via di Barcellona, Hispack riunirà le richieste reali della domanda con l’offerta espositiva, prestando particolare attenzione ai sistemi di processo, sostenibilità, nuovi materiali, smart packaging, personalizzazione ed alla logistica. Le aziende che comprano packaging ed imballaggi visiteranno Hispack per trovare soluzioni che permettano di innovare processi e prodotti al fine di migliorare la propria competitività e quindi aumentare le vendite. Il presidente del comitato organizzatore Javier Riera Mars sostiene che “la fiera deve farsi portavoce del settore attirando come espositori nuove aziende che possano offrire soluzioni alle sfide che lancia il largo consumo”. In questo modo il salone, che prevede di ospitare 1.500 espositori, coprirà completamente la filiera del packaging presentando applicazioni innovative per tutti i settori industriali del largo consumo, del retail e della grande distribuzione. Si attendono oltre 35.000 visitatori professionali del settore alimentare, farmaceutico, chimico, cosmetico e profumeria oltre a varie altre specialità. Le sfide delle aziende buyer Varie aziende leader in Spagna come Vichy Catalan, Bodegas Torres, Ne-
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stlè, Gallina Blanca, Danone, Henkel, Damm, Isdin o Puig si sono riunite per definire le necessità che stabiliscono le tendenze nel packaging e quindi tutte quelle cui gli espositori di Hispack dovrebbero dare una risposta. Il salone ha costituito un gruppo di lavoro “Guest companies” che riunisce i responsabili del packaging di queste aziende – dando voce così ai visitatori di Hispack - per condividere informazioni tecniche e discutere su varie tematiche . Il direttore di Hispack Xavier Pascual spiega come “ il nostro impegno con il settore è quello di riuscire a portare in fiera innovazione, tecnologia, conoscenza, network e business sia dentro che fuori i confini nazionali, in modo che gli espositori ed i visitatori ottengano massima reddittività dalla loro partecipazione. Si è voluto coinvolgere ed ascoltare la domanda sin dall’inizio per progettare, insieme ai vari settori che costituiscono l’offerta, una fiera efficace, redditizia e capace di far vivere un’esperienza unica intorno al mondo del packaging”
Opportunità per esportare L’impegno di Hispack 2015 nei confronti del settore è anche quello di portare nuove opportunità di mercato al settore. Pertanto un’attenzione particolare sarà dedicata nell’attirare compratori esteri dall’Europa, dal Bacino Mediterraneo e dall’America Latina. Per aumentare le sinergie di internazionalizzazione, Hispack si svolgerà in contemporanea con Barcelona Tecnologia Alimentaria (BTA) nel nuovo
quartiere fieristico di Fiera Barcellona – Gran Via. Di fatto il settore alimentare è la locomotiva del consumo di imballi, scatole, vaschette e altri tipologie di packaging.. “Pack Experience”. Hispack, organizzato da Fira de Barcelona in collaborazione con Graphispack Asociación, mostrerà nelle aree dedicate alle attività aspetti scientifici, formativi, culturali, tecnologici, economici, commerciali e di marketing legati al mondo dell’imballaggio e del confezionamento. Inoltre ci sarà la consegna dei premi Líderpack, un riferimento internazionale grazie al network con Worldstar concorso che riunisce i migliori packaging “made in Spain” Tutto questo sotto il nuovo marchio “Pack Experience” che comunica la missione e lo stile del vedere e fare le cose di Hispack.
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FIERE
appuntamenti - convegni
CHIUDE CIBUS TEC 2014: FIERE DI PARMA DEFINITIVAMENTE LEADER IN ITALIA DEL SETTORE MECCANO ALIMENTARE Successo straordinario della nuova area FOOD PACK di Ucima e della sezione TecnoMeat, 1000 espositori e + 15 % di visitatori - Parma si conferma baricentro del food processing and packaging - Prossimo appuntamento nel 2016.
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i è chiusa venerdì 31 ottobre la 50° edizione di Cibus Tec il Salone internazionale per le tecnologie meccano-alimentari di Fiere di Parma. I dati finali rivelano la grande crescita della manifestazione che ha fatto registrare, rispetto all’edizione del 2011 un + 15% di visitatori, toccan-
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do la cifra record di 30.000 presenze. Lo sviluppo della fiera, d’altra parte, è ben illustrato dal numero delle aziende espositrici: 700 nel 2011 e 1000 nel 2014. “Un successo atteso e in qualche misura programmato - ha affermato Fabio Bettio, Brand Manager di Cibus Tec - preparato con un lavoro
di riposizionamento della manifestazione che ha saputo rispondere alle richieste della community internazionale che chiedeva una fiera altamente verticale e specializzata. A sancirne il successo, un format che, grazie alla joint venture con Ucima Food Pack e alle alleanze strategiche con Assocarni e Colonia, ha
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saputo offrire alle aziende presenti inedite sinergie e concrete opportunità di business”. Ad esprimere soddisfazione sull’andamento della fiera e in particolare sul successo registrato dalla sezione Food Pack, Paolo Gambuli, Direttore di UCIMA: “l’integrazione delle tecnologie per il confezionamento e l’imballaggio con gli storici settori merceologici di Cibus Tec ha confermato che la nostra scelta è stata indovinata con risultati al di sopra delle aspettative. I buyer internazionali presenti ci hanno confermato la validità della formula e le stesse conferme ci sono giunte dagli espositori che hanno già espresso l’intenzione di confermare e aumentare la loro presenza nel 2016. E’ nata una vera fiera verticale - ha continuato Gambuli - che avrà un futuro in crescita, grazie al livello delle aziende presenti e a un quartiere fieristico adeguato e facile da raggiungere”. Non sono solo il numero e la qualità degli afflussi (500 top buyer molti dei quali da mercati ad alto potenziale di crescita), a misurare le performance della quattro giorni fieristica.
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A riaffermare il quartiere fieristico di Parma come polo di riferimento della meccanica alimentare, l’elevato volume dei contratti commerciali chiusi in fiera con realtà mature come Stati Uniti ed Europa Occidentale o “emerging” come Vietnam e Turchia. “Crediamo di poter affermare che Cibus Tec Food Pack - ha aggiunto Giuseppe Lesce Direttore Generale Closures di SACMI e Presidente UCIMA - sia già diventata la fiera di riferimento italiana e tra i maggiori appuntamenti internazionali delle industrie alimentari mondiali”. All’appeal della manifestazione ha contribuito un programma convegnistico costellato di eventi di caratura internazionale come il workshop organizzato dalla Warrant Group sui fondi europei per l’internazionalizzazione - 80 mld euro nel periodo 2014-2020 - messi a disposizione delle PMI dall’Unione Europea, il “Meat Day” di Assocarni, inaugurato dal presidente in pectore di Federalimentare Luigi Scordamaglia, che ha ribaltato la prospettiva sul Carbon Footprint della Carne, il congresso mondiale sulla ingegneria
di igienizzazione e sicurezza degli stabilimenti alimentari dall’ EHEDG, la conferenza sul futuro del single seve (il caffè in cialda ma non solo) moderata dal CTO di Lavazza Filippo Ferrari a cui hanno partecipato tutti leader tecnologici del settore. Come richiesto dal mercato – in un calendario che andrà ad armonizzarsi con i 2 eventi leader in europa Interpack e AnugaFoodTec – l’Italia ha trovato la sua fiera MultiFiliera, costruita attorno alla esperienza di CibusTec che dagli anni ’30 è la fiera di riferimento per le tecnologie dedicate ai vegetali e al dairy. “Il consenso di imprese, istituzioni e associazioni verso la nuova formula di Cibus Tec è stato straordinariamente positivo - ha dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma - La crescita a due cifre, poi, di espositori e visitatori, l’internazionalità e livello qualitativo della fiera hanno consacrato il ruolo della manifestazione: siamo la piattaforma marketing di riferimento per il made in Italy meccano-alimentare e per il suo sviluppo sui mercati di tutto il mondo. Prossimo appuntamento nel 2016”.
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Prosweet cologne: per la necessità del settore dei dolciumi e degli snack Materie prime: i consumatori prediligono sempre più ingredienti naturali
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a lavorazione sostenibile per gli aromi e le sostanze nutritive Parallelamente a ISM - Salone internazionale dei Prodotti Dolciari – dall’1 al 4 febbraio 2015 si terrà nuovamente la ProSweets Cologne, per offrire ai produttori di dolciumi e snack la possibilità esclusiva di confrontarsi in un unico luogo con il settore dei fornitori per loro importante, tra cui numerose società leader di settore nazionali e internazionali. Tra i temi principali figurano le materie prime e la loro lavorazione sostenibile. Si pone l’accento ad esempio su aromi, frutta secca o granulati di frutta impiegati nella lavorazione di dolciumi e snack. Con la mostra spe-
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ciale “Power Fruits”, la ProSweets Cologne tematizza la tendenza all’utilizzo degli ingredienti naturali. A questa mostra speciale prenderanno parte, tra le altre, società come Bolasco, Cargill, GNT, Ocean Spray e Döhler. Tra caramelle, cioccolatini, ripieni o gelatine di frutta, patatine, biscotti e altri snack, solo in Germania si conta un consumo di oltre 32 chilogrammi pro capite. Decisivi al momento dell’acquisto non sono più solo il prezzo, il sapore e l’aspetto esterno: un consumatore su tre si ferma a considerare anche gli ingredienti prima di riporre i dolciumi nel carrello. Estremamente apprezzati dai consumatori sono soprattutto gli ingredienti naturali ottenuti da frut-
ta e piante. La ProSweets Cologne rispecchia proprio questa crescente richiesta di genuinità. Alla fiera di Colonia si delinea anche un’altra tendenza: la dolcificazione innovativa. Sarà un elemento considerato sempre più come caratteristica di qualità e fattore di immagine per i prodotti dolciari? Clean Label nel mirino Il reparto dei dolciumi comprende un’ampia selezione di prodotti che realizzano la tendenza verso una maggiore naturalezza facendo uso dei concentrati di frutta che contengono gli zuccheri naturali derivati dalla frutta. Questi zuccheri presentano un indice glicemico più basso
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rispetto al saccarosio o al glucosio, con un conseguente effetto positivo dei carboidrati sul livello di glicemia nel sangue. I dolcificanti sono ricavati da mele, pere, uva, arance e limoni tramite un processo puramente fisico e senza l’impiego di enzimi o di additivi chimici. Dal sambuco con menta al melangolo con spezie, questi concentrati sono utilizzati come ripieno per caramelle e barrette di cioccolato per creare sapori nuovi. La presenza di concentrati di frutta nell’elenco degli ingredienti è la conseguenza di un interesse sempre maggiore verso il concetto di Clean Label (etichetta “pulita”). Questo termine si riferisce ai prodotti privi di additivi alimentari e che impiegano invece coloranti e aromi naturali. Colorato dalla natura Uno studio condotto su incarico del gruppo GNT dimostra l’elevato interesse dei consumatori verso il tema dei prodotti Clean Label evidenziando che un intervistato su tre si preoccupa di verificare l’eventuale presenza di additivi artificiali nei dolciumi. Il 64 percento vorrebbe che gli alimenti venissero colorati esclusivamente con concentrati di frutta e verdura dal colore intenso. Non c’è da stupirsi dunque se l’istituto di ricerca di mercato Markets and Markets prevede per i coloranti di origine naturale tassi di crescita a due cifre. Questi vengono utilizzati nelle caramelle dure, nelle caramelle da masticare, nelle gelatine di frutta, nei confetti, ma anche nelle caramelle compresse e nei dolciumi estrusi. Tuttavia le temperature e i valori di Brix raggiunti durante la produzione dei dolciumi mettono a dura prova gli ingredienti naturali. I coloranti devono essere resistenti al calore e stabili alla luce per evitare di schiarirsi. Intanto le richieste di molti consumatori si fanno più esigenti: “Oltre alla naturalezza del colorante conta anche la sostanza da cui esso derivi”, spiega Christian Benetka
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Uher, Head of Business Unit Colours presso Döhler. I concentrati coloranti, e quindi i prodotti simili a succhi derivati da frutta, verdura o piante, permettono una colorazione stabile e garantiscono un’etichetta pulita. La scelta di materie prime basate esclusivamente su piante consente l’utilizzo di coloranti anche nei prodotti vegetariani e vegani. L’impiego di alimenti coloranti crea diverse sfide per i produttori. Ad esempio le buone caratteristiche tecniche del carminio di cocciniglia fanno di questo colorante una sostanza non completamente sostituibile. Si aprono al contempo nuove possibilità di mercato come conseguenza degli impulsi che il settore dei prodotti dolciari riceve dalle tendenze caratterizzanti altri segmenti dell’industria alimentare. Limonata chiara, Chai-Orange, Ginger Ale-Chilli o anche Hugo: coloranti e aromi naturali, concentrati di succo di frutta ed estratti di tè, originariamente sviluppati per bevande analcoliche, sono ormai rintracciabili anche nel reparto dei prodotti dolciari, per apportare un gusto fresco. Un’alternativa allo zucchero Un’alternativa naturale allo zucchero è costituita dalla stevia. Questa pianta sudamericana è 300 volte più dolce, non è nociva per i denti e non contiene calorie. Da quando l’Unione europea ne ha autorizzato l’utilizzo, lo stevioglicoside estratto
dalle foglie della pianta permette di fare a meno dei dolcificanti artificiali. Attualmente in Germania sono disponibili oltre 200 prodotti dolcificati con la stevia. La Kalfany Süße è stata tra i primi produttori in Germania a realizzare le sue caramelle Pulmoll senza zucchero. La nuova ricetta con concentrato di succo di frutta e stevia è totalmente priva di aspartame e acesulfame K. La Haribo ha introdotto sul mercato la prima liquirizia senza zucchero, la “Stevi-Lakritz”, destinata ai consumatori che tengono in modo particolare alla linea. Questo prodotto contiene il 40% di calorie in meno rispetto alla normale liquirizia ed è ricco di fibre. Ma il percorso verso i nuovi prodotti non è sempre facile. Il gusto leggermente amaro della stevia non è un problema per le caramelle per la gola o per la liquirizia, ma lo è ad esempio per la cioccolata: in questo caso sono richiesti sistemi di neutralizzazione in grado di coprire il retrogusto e garantire un piacevole, dolce sapore. Il settore dei prodotti dolciari, quindi, non potrà rinunciare alla lavorazione dello zucchero in futuro. I visitatori della ProSweets Cologne potranno avere maggiori informazioni anche nell’ambito dello “Speakers‘ Corner”, un’area di conferenze al centro del padiglione fieristico. Qui gli esperti del settore si soffermeranno ogni giorno su temi importanti riguardo alla produzione, alla lavorazione e all’imballaggio.
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APPUNTAMENTI - CONVEGNI
IPACK-IMA PUNTA SUL FRESCO CRESCONO AUTOREVOLEZZA E RAGGIO D’AZIONE DELLA FIERA
Nel 2015 spazi ancora maggiori per le business community. Nascono le tre “verticali” Meat-Tech, Fruitech e Dairytech
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i prepara una grande edizione 2015 per IPACK-IMA. La manifestazione evolve, rafforzando i legami e la sua funzionalità per le 9 business community di riferimento, vale a dire i settori di sbocco delle tecnologie in esposizione. Il prossimo anno il panorama espositivo, accanto al Grain Based Food - punto di forza di IPACK-IMA che è evento mondiale di riferimento per le tecnologie per la produzione della pasta secca - presenta una grande novità nel settore della lavorazione del “Fresco” e delle sue tecnologie. Nascono infatti in seno a IPACK-IMA tre fiere “verticali”, dedicate al mondo della lavorazione delle carni con MEAT-TECH, a quello dell’ortofrutta con FRUITECH e alle tecnologie per l’industria lattiero casearia con DAIRYTECH. Nei padiglioni espositivi sarà ampiamente rappresentato uno dei segmenti più dinamici per l’industria alimentare e la distribuzione, che va incontro a nuovi modelli di consumo: proprio dal “Fresco” dipendono nuovi packaging dedicati e, conseguentemente, le nuove tecnologie che trovano il loro filo conduttore ideale in IPACK-IMA. La formidabile opportunità offerta dalla prossima IPACK-IMA sarà potenziata dallo svolgimento in contemporanea con Converflex, Grafitalia, e Intralogistica Italia, quest’ultima in collaborazione con Deusche Messe. Sarà la più grande e articolata varietà espositiva al mondo nei settori del processing, packaging, converting, printing e logistica. La concentrazione di queste fiere, quattro grandi internazionali e tre mostre verticali dedicate a comparti specifici, rappresenta un unicum per la completezza espositiva
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dei settori interconnessi, che comprendono l’intera supply chain, un’occasione irripetibile per i visitatori che con un solo ticket d’ingresso, avranno a disposizione la panoramica completa delle eccellenze tecnologiche di quattro settori strategici e fra loro sinergici. Allo stesso tempo, le fiere verticali di IPACKIMA offriranno la visione focalizzata di segmenti in grande espansione. Questo evento, così articolato, debutterà nel 2015 e si ripeterà con la medesima formula a cadenza triennale. A queste caratteristiche straordinarie, andrà ad aggiungersi, il prossimo anno, la contemporaneità con EXPO 2015, che si svolge in area contigua al quartiere fieristico, il cui tema “Feeding the Planet - Energy for Life” è in perfetta sinergia con IPACK-IMA. I buyer avranno la straordinaria opportunità, con un solo viaggio a Milano, di visitare le quattro fiere internazionali, e poi i 143 padiglioni nazionali e tematici dell’EXPO universale. IPACK-IMA e le sue fiere co-located praticamente andranno a saturare il quartiere di Fieramilano, mettendo assieme circa 2500 espositori, con un’attesa di 100.000 visitatori. La manifestazione, nel solco della tradizione che vuole alla guida un esponente di primo piano del
mondo degli utilizzatori, sarà presieduta da Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, che segue nell’ordine Alberto Bauli nel 2009 e Paolo Barilla nel 2012. Anche nella prossima edizione, l’autorevolezza internazionale di IPACKIMA sarà rimarcata dalla collaborazione con UNIDO e con le agenzie del Polo Agroalimentare dell’ONU, insieme alle quali è organizzato il convegno “Processing & Packaging Innovation for a Sustainable Development”, al quale collabora anche l’EXPO. L’appuntamento, che avrà luogo il 20 maggio 2015, tratterà il tema della sostenibilità, leitmotiv degli eventi collaterali di tutte le manifestazioni del 2015. Si tratta della terza edizione di IPACK-IMA che si fregia di questa prestigiosa collaborazione, iniziata nel 2009 con il convegno “More technology, safety & quality, less hunger” e proseguita nel 2012 con il simposio internazionale “Enhancing Food Safety and Food Security in African Countries. Packaging & Processing Technologies from the Farm’s Gate to the Consumer Table”.
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FIERE - EXHIBITIONS
Выставки
china east europe meeting • events • fairs
congressi
russia middle east • asia
семинары • china • asia • middle east • east europe SIGEP
18-22/01/2014 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery
ISM
ALIMENTARIA
SPS/IPC/DRIVES/ITALIA
VINITALY
INTERMOPRO
31/03-03/04/2014 BARCELLONA Fiera internazionale sull’industria alimentare International show about food industry
26-29/01/2014 COLONIA Salone internazionale dei prodotti dolciari International exhibition about confectionery
06-09/04/2014 VERONA Salone internazionale sui vini e i liquori e le tecnologie per produrli International exhibition on wines and liqueurs and technologies
FRUITLOGISTICA
PIZZA WORLD
05-07/02/2014 BERLINO Salone Internazionale di frutta e verdura International fair for fruit and vegetables
EUROPAIN
08-12/03/2014 PARIGI Salone Internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry
PABOGEL
23-26/03/2014 ROMA Fiera sulle attrezzature, macchine, ingredienti, formazione, arredi etc. dedicati al food ed alla ristorazione Exhibitions about raw materials, plant, furnishing and fittings for the artisan gelato, bakery, pizzerias and restaurants
07-09/04/2014 PARMA Manifestazione su prodotti, tecnologie e servizi dedicati al mondo delle pizzerie Exhbition on products, technologies and services completely dedicated to independent and chain pizzerias
CIBUS
05-08/05/2014 PARMA Salone Internazionale del prodotto alimentare International food exhibition
INTERPACK
08-14/05/2014 DÜSSELDORF Fiera della tecnologia per imballaggio, confezionamento, panificazione, pasticceria Technology fair for packaging, packing, bakery, pastry
20-22/05/2014 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector
21-23/09/2014 DÜSSELDORF Fiere internazionali per i prodotti lattiero-caseari, alimenti surgelati, gelati, tecnologia, carne e salsiccia international trade fairs for dairy products, frozen food, ice cream, technology, meat and sausage
MACFRUT
24-26/09/2014 CESENA Mostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola International exhibition of machinery and equipment for the fruit and vegetable processing
mcT Tecnologie
12/06/2014 BOLOGNA Mostra Convegno di una giornata sulle tecnologie per l’industria alimentare One day exhibition and conference on the technologies for the food industry
INTERSICOP
01-05/10/2014 MADRID International bakery, pastry and related industries show Fiera internazionale sula panificazione e la pasticceria
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FIERE - EXHIBITIONS
china
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congressi meeting • events • fairs middle east • asia
russia
семинары • china • asia • middle east • east europe IPA-SIAL
19-23/10/2014 PARIGI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging e del prodotto alimentare International exhibition and conference on technologies for food& beverage and food products
CIBUSTEC
EMBALLAGE
17-20/11/2014 PARIGI Salone internazionale dell’imballaggio Exhibition about packaging technology
VINITECH
28-31/10/2014 PARMA Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and conference on instrumental and process analysis and laboratory technology
2-4/12/2014 BORDEAUX Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry
SAVE
SIGEP
28-29/10/2014 VERONA Mostra Convegno delle Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazione, Strumentazione, Sensori International exhibition for food processing
PACK EXPO
02-05/11/2014 CHICAGO Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair
GULFOOD manufacturing
09-11/11/2014 DUBAI Fiera della tecnologia per l’industria alimentare e del packaging International exhibition and conference on instrumental and process analysis and laboratory technology
BRAU BEVIALE
11-13/11/2014 NORIMBERGA Fiera su materie prime, tecnologie, logistica e processo per la produzione di birra e bevande Fair of raw materials, technologies, logistics for production of beer and soft drinks
17-21/01/2015 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery
PROSWEET
01-04/02/2015 COLONIA Salone internazionale della subfornitura per l’industria dolciaria The international supplier fair for the confectionery industry
ANUGA FOODTEC
24-27/03/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International food and beverage technology exhibition
HISPACK
21-24/04/2015 BARCELLONA Manifestazione internazionale su macchine, impianti e tecnologia per il packaging International packaging exhibition
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FIERE - EXHIBITIONS
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congressi meeting • events • fairs middle east • asia
russia
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21-24/04/2015 BARCELLONA Vetrina europea dedicata al settore delle macchine e tecnologie per l’industria alimentare European showcase dedicated to the sector of machinery and technology for the food industry
savoury snacks, chips, biscotti salati, tortillas, pretzels, popcorn, crackers di riso, flips . Event about: savoury snacks, snack nuts, potato chips, corn chips, potato sticks, peanuts, pistachios, hazelnuts and almonds, baked snacks, tortillas, pretzels, popcorn, pork rinds, rice crackers, flips, savoury biscuits.
SPS/IPC/DRIVES/ITALIA
IBA
12-14/05/2015 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector
PULIRE
19-21/05/2015 VERONA Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene
IPACK-IMA
19-23/05/2015 MILANO Mostra Internazionale per l’industria del confezionamento International exhibition for the packaging industry
MEAT-TECH
19-23/05/2015 MILANO Fiera sulle tecnologie per il confezionamento e la lavorazione della carne Pocessing & packaging for the meat industry
SNACKEX
10-11/06/2015 Istanbul Esposizione su snack, patatine, noccioline, pistacchi, mandorle secche,
12-17/09/2015 MONACO Salone Internazionale per l’ind. della panificazione e della pasticceria International fair for the bakery and confectionery industry
FACKPACK
29/09-01/10/2015 NORIMBERGA Salone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions
ANUGA
10-14/10/2015 Colonia Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International exhibition of food and beverages
HOST
23-27/10/2015 MILANO Salone tecnologico per la panificazione e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry
SIMEI
Novembre 2015 MILANO Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry
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FIERE - EXHIBITIONS china
east europe
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Выставки
fairs
russia
congressi
middle east • asia
семинары • china • asia • middle east • east europe UPAKOVKA UPAK ITALIA
FOODEXPO
PRODEXPO
23-26/04/2014 GUANGZHOU Mostra internazionale sull’industria delle materie plastiche International exhibition on plastic and rubber industries
28-31/01/2014 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International packaging machinery exhibition 10-14/02/2014 MOSCA Fera internazionale su alimenti, bevande e materie prime per alimenti International exhibition for food, beverage and food raw materials
SINO-PACK
03-05/03/2014 GUANGZHOU Fiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevande International fair for packaging, packing machines and beverage technology
INTERFOOD
19-21/03/2013 S. PIETROBURGO Salone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredienti International exhibition for food beverages and ingredients
VINITALY
24-27/03/2014 CHENGDU Fiera internazionale su vini e liquori International wine & spirits show
MODERN BAKERY
23-26/04/2014 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients
09-11/04/2014 KIEV Fiera internazionale per i produttori di alimenti e bevande International trade exhibition on food and beverage producers
CHINAPLAS
BAKERY CHINA
13-16/05/14 SHANGHAI Fiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in Cina International Trade fair for the bakery and confectionery trades in China
ROSUPAK
17-20/06/2014 MOSCA Saloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industriale International food and industry packaging exhibition
PROPACK - BEVTEK China
16-18/07/2014 SHANGAI Mostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamento International exhibition for the food industry and for packaging technologies
INPRODMASH
09-11/09/2014 MOSCA Fiera internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentare International specialized trade fair of equipment and technologies for food processing industry
WORLD FOOD MOSCOW
15-18/09/2014 MOSCA Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products
AGROPRODMASH
06-10/10/2014 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale International trade exhibition of machinery and equipment for agroindustrial industry
WORLD FOOD UKRAINE
28-30/10/2014 KIEV Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International exhibition for food and drink products
UPAKOVKA UPAK ITALIA
27-30/01/2015 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International packaging machinery exhibition
MODERN BAKERY
22-25/04/2015 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients
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