Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102
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SOMMARIO
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NEWS IGUS: La prima catena portacavi aL mondo secondo Le “Linee guida Hygienic design”. pag 20
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Redazione, sede legale e amministrazione: Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB) Tel. +39 0362 244182 +39 0362 244186 web site: www.editricezeus.com e-mail: info@editricezeus.com portale: www.itfoodonline.com e-mail: marketing@itfoodonline.com skypeTM: editricezeus
Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare anno XXXVI - n.5 - Novembre 2016 direttore responsabile Enrico Maffizzoni direzione@editricezeus.com coordinamento redazione S.V. Maffizzoni redazione@editricezeus.com
FIERE SIGEP: panificaZione artigianaLe in scena a sigep e aB tecH eXpo. pag 86/88
ThAI -ITALIAN ChAMBER Of COMMERCE (TICC) - pag 104-105 ThE ITALIAN ChAMBER Of COMMERCE IN hONG KONG & MACAO - pag 106
redazione Sonia Bennati bennati@editricezeus.com contabilità Elena Costanzo amministrazione@editricezeus.com Grafica, progettazione e Impaginazione ZEUS Agency grafica@editricezeus.com Tipografia Faenza Industrie Grafiche Rassegna Alimentare (fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa). Abbonamento annuale (sei fascicoli): 120 € (Europa) 170 US$ (fuori Europa) Il pagamento degli abbonamenti può essere eseguito a mezzo vaglia o assegno intestato a EDITRICE ZEUS SAS
Rassegna Alimentare
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panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
ISSN 1827-4102 Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografie non vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS
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Allegri, Tubi flessibili per l’industria alimentare Pharmaline n Pharmaline N è un tubo realizzato in PTFE conforme alle norme FDA requisiti 21 CFR 177.1550. è inoltre disponibile una versione in PTFE antistatico, W.Pharmaline AS, conforme anch’esso alle norme FDA requisiti 21 CFR 178.3297. Entrambi i tubi, W.Pharmaline GP e W.Pharmaline AS, sono stati testati e il loro sottostrato in PTFE è conforme alla Classe VI USP, incluse le Elution test (Citotossicità). Sia il W.Pharmaline GP che il W.Pharmaline AS sono rivestiti con una treccia metallica in INOX AISI 316 e un’ulteriore copertura di silicone vulcanizzato bianco Platinum Cured; (post vulcanizzato a 200°C per 4 ore in osservanza alle caratteristiche della Classe VI USP). Sono disponibili alternative per la copertura siliconica su specifica richiesta del cliente: le coperture chiare e trasparenti che sono approvate dalla Classe VI USP; altre colorazioni sono disponibili ma non approvate dalla Classe VI USP.
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NOTIZIE IN BREVE
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NOTIZIE IN BREVE
Pharmaline X Pharmaline X è un tubo in PTFE estremamente flessibile, internamente liscio con corrugazione esterna ricoperto da una guaina in silicone trasparente “Platinum Cured”. Il suo particolare design è stato realizzato per colmare le mancanze dei convenzionali tubi in silicone nelle applicazioni ove la gomma siliconica interna è soggetta a reazioni chimiche a causa dei fluidi di passaggio, reazioni che possono degradare il silicone interno o contaminare il liquido stesso. APPLICAZIONI Grazie alla sua elevata purezza il Pharmaline X è stato progettato per usi non gravosi ad alta igienicità dove la pressione di esercizio non è elevata; è infatti particolarmente adatto nelle applicazioni farmaceutiche, Biotech, chimiche e alimentari grazie al suo notevole grado di pulizia sia interna che esterna. è inoltre usato in applicazioni industriali in genere, specialmente per passaggio di liquidi caldi e gas.
femmine girevoli
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NOTIZIE IN BREVE
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ualità destinata a durare nel tempo“ è la missione di Lawer, impresa biellese riconosciuta a livello internazionale per l’eccellenza dei suoi sistemi di dosaggio. Eccellenza espressa dalla fase preliminare di analisi alla messa in funzione degli impianti, così da garantire sistemi sicuri e automatizzati gestiti da software di altissimo livello, capaci di adeguarsi alle sempre nuove esigenze produttive delle aziende.
Qualità è anche la capacità di Lawer di offrire un servizio di assistenza e manutenzione efficace, efficiente, presente in tutto il mondo per essere sempre vicino ai propri clienti. Da sempre Lawer ha attuato la scelta strategica di investire, in maniera consistente, negli uomini, nella ricerca e nelle nuove tecnologie.
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Oggi Lawer è un punto di riferimento per i sistemi di dosaggio polveri e liquidi tecnologicamente avanzati e flessibili per adattarsi alle diverse esigenze di ogni cliente ed è titolare di un numero consistente di brevetti.
I sistemi di dosaggio polveri LAWER sono utilizzati in vari settori industriali per pesare in modo completamente automatico tutti gli ingredienti in polvere e/o liquidi presenti nelle ricette e nei batch delle produzioni dove sono necessari micro-dosaggi di ingredienti in polvere. Tutti i sistemi sviluppati e prodotti da Lawer sono frutto di più di 45 anni di know-how e competenza nella progettazione e costruzione di sistemi di pesatura e dosaggio. Con i sistemi automatici di dosaggio polvere si garantisce: • qualità del prodotto finito, • certezza della precisione delle pesate, • replicabilità delle ricette, • tracciabilità e gestione della produzione, controllo dell’efficienza e riduzione dei costi, • totale riservatezza del Know-How • ottimizzazione dei tempi di produzione.
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Una realtà solida e italiana, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, dal 1970 specializzata in sistemi di dosaggio industriale. Una tecnologia d’avanguardia nella dosatura automatica di prodotti in polvere, sistemi di pesatura singola o multipla, che garantiscono precisione di dosaggio, ripetibilità delle ricette, riduzione degli errori, tracciabilità, sicurezza e protezione Know-how. Lawer, un partner affidabile e flessibile per tutti i tipi di dosaggio di precisione.
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Tra i sistemi applicati all’industria alimentare citiamo: UNICA nei modelli SD – MD – HD che si differenziano per la capacità dei sili di stoccaggio da 12 litri – 24 litri – 36 litri o 50 litri. Gli ingredienti stoccati in contenitori di acciaio inox vengono erogati attraverso coclee di dosaggio all’interno di un secchio che posizionato manualmente sulla bilancia elettronica, trasla automaticamente sino a posizionarsi sotto il silo interessato. La selezione della ricetta da pesare avviene attraverso il pannello touch-screen del computer di comando dove vengono memorizzate tutte le ricette di produzione e dove vengono visualizzate, sotto accesso protetto, tutte le informazioni delle operazioni in progresso. Il carrello porta-secchio si posiziona in sequenza al di sotto dei silos da cui i prodotti appartenenti ad una ricetta vengono erogati e, al termine del processo, si riposiziona in zona di prelievo secchio. UNICA SUPER è l’impianto di pesatura robotizzato in grado di garantire massima precisione, igiene e sicurezza nelle operazioni di dosaggio degli ingredienti necessari alla preparazione di ricette e batch nell’industria alimentare. Si compone di una serie di silos di stoccaggio indipendenti, ciascuno in grado di
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contenenre e dosare per mezzo di una coclea un diverso ingrediente, installati in in linea su di una struttura modulare , al di sotto della quale scorre il carrello che ospita la bilancia elettronica di pesatura. Ogni modulo della struttura può ospitare 10 silos (capacità standard 150 litri) o 5 silos doppi (300 litri) caricabili per depressione tramite una pompa a vuoto. Un efficace sistema di aspirazione ed abbattimento delle polveri volatili garantisce la massima sicurezza d’impiego ed igiene ambientale.
denti, ciascuno in grado di contenenre un diverso ingrediente, installati in due fronti su di una struttura modulare , al di sotto della quale avanzano in sequenza speciali contenitori metallici calzati con sacchetti termoformati automaticamente da film tubolari in plastica. Ogni modulo della struttura può ospitare 10 silos (capacità 300 litri) caricabili per depressione tramite una pompa a vuoto, o per gravità dall’alto di ogni silos. Ciascun silo è dotato, nella sua parte inferiore, di una coclea dosatrice che permette di erogare con la massima rapidità e precisione i vari ingredienti. Ad ogni cilco di lavoro i contenitori porta-sacchetti, poggiati su vassoi mobili, si spostano “passo a passo” seguendo un percorso ad “U” al di sotto dei silos posizionati su due fronti, ad ogni passo ciascun contenitore si appoggia sulla bilancia corrispondente all’ingrediente da erogare, sino al termine del percorso ed al completamento delle ricette richieste. Lawer è il partner ideale per automatizzare i processi di pesatura dei micro-ingredienti in polvere. www.lawer.com
SUPERSINCRO si compone di una serie di silos di stoccaggio indipen-
DOSAGGIO SUPERSINCRO
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NOTIZIE IN BREVE
UNA REALIZZAZIONE MOMBRINI Il macello Fratelli Faccia a Ceva
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l nuovissimo macello Fratelli Faccia a Ceva si estende su una superficie di ben 15.000 mq, di cui ben 7.000 mq coperti, interamente pavimentati dalla Mombrini di Caravaggio, da anni leader indiscussa delle pavimentazioni per l’industria alimentare. In particolare nel settore della lavorazione delle carni, la scelta di una pavimentazione diviene fondamentale perché il lavoro possa venire svolto senza intoppi. In questi stabilimenti i requisiti più importanti che la pavimentazione deve soddisfare nelle varie fasi della lavorazione, sono quelli della non scivolosità e della lavabilità. Quando in poche ore affluiscono a un macello centinaia di capi di bestiame, ben si comprende come il ciclo della macellazione debba procedere in tutta sicurezza, igiene e velocità di esecuzione. Le maestranze addette alle varie fasi di lavorazione, soprattutto nella sala macellazione, devono potersi muovere senza la preoccupazione di scivolare. Inoltre, ma non meno importante, a fine lavorazione il pavimento deve essere pulito perfettamente e in tempi brevi. Il pavimento in Klinker, con sigillatura in resina epossidica, è quello che senza dubbio meglio risponde a entrambe queste esigenze. Nella sala di macellazione, in grado di lavorare 50.000 capi/anno, la pavimentazione riveste un’importanza fondamentale, soprattutto al piano superiore dove affluiscono i bovini provenienti dal grande bacino produttivo della pianura piemontese, le cui principali razze sono: Piemontese, Blonde d’Aquitaine, Limousine, Charolaise e loro incroci. Le fotografie qui allegate mostrano chiaramente che soprattutto nella
sala di macellazione l’intervento di pulizia non è cosa da poco: la pavimentazione Mombrini - grazie anche al kit di pulizia appositamente studiato - torna come nuova in breve tempo dopo ogni ciclo lavorativo. Oltre alla sala macellazione, disposta su due piani, l’impianto è dotato di tutti gli altri reparti che garantiscono alle carni di giungere fresche e perfettamente lavorate fino al consumatore: • catena del freddo con tunnel di raffreddamento rapido carcasse a fine macellazione; celle per stoccaggio mezzene a 0°C (capacità kg 130.000); celle stoccaggio quarti a 0°C (capacità kg 50.000); cella per conservazione frattaglie a 0°C; cella per
stoccaggio prodotti confezionati a 0°C; tunnel di congelamento rapido prodotti confezionati a -40°C; cella di stoccaggio prodotti confezionati a -20°C; cella per conservazione prodotti per lavorazione macinati a -4°C; cella conservazione trippe a 0 °C. • sala di sezionamento disosso e porzionato con capacità di 20.000 kg/giorno per tagli anatomici sottovuoto e 18.000 kg/giorno per vaschette e porzionato in ATM. Locali lavorazione macinati per la produzione di hamburger e tranci di macinato, confezionati in vassoi di polistirolo barrierati da confezionatrici ad ATM. • sala spedizione per carni in osso e confezionate, dotata di cinque bocche di carico.
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Solo una preventiva analisi del progetto di un impianto così complesso unita a una grande esperienza in questo settore - può garantire che dopo la posa la pavimentazione sia all’altezza dei vari carichi di lavoro. Se è importante il materiale delle piastrelle, fondamentale è la loro posa e sigillatura, ma prima ancora il calcolo delle pendenze e il dimensionamento degli scarichi, nonché la realizzazione del massetto. Tutte operazioni interdipendenti che solo uno studio tecnico di grande esperienza può garantire pienamente: è il caso della Mombrini. Le sue pavimentazioni in Klinker antiacido sono presenti in Italia dal 1962 e proprio quest’anno l’azienda ha tagliato il notevole traguardo dei cinquant’anni di attività. Sotto la costante guida di Gianni Mombrini, il fondatore, e del figlio, ingegner Carlo, ben 15 squadre di posatori garantiscono che il “sistema di pavimentazione Mombrini” sia sempre posato coniugando innovazione ed esperienza. Centi-
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naia di clienti hanno dotato i loro impianti delle nostre pavimentazioni, dal settore lattiero-caseario al conserviero, dalla lavorazione delle carni a quella del pesce, dalla gastronomia al settore enologico, e così via… Proprio lavorando in tutti questi ambienti, alla Mombrini sappiamo bene che la pulizia dei nostri pavimenti è uno dei requisiti fondamentali.
prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento attraverso un sistema di monitoraggio periodico, persegue il rispetto dell’etica del lavoro sia curando l’idoneità degli ambienti di lavoro sia addestrando il proprio personale all’igiene ed alla sicurezza personale rifiutando prestazioni di lavoro, forniture o subforniture che possano presupporre lo sfruttamento dei lavoratori.
Anche al macello dei Fratelli Faccia la pensano allo stesso modo, proprio perché il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie è una garanzia prioritaria. Qui tutto il personale lavora per realizzare produzione igienicamente sicure, applicando quanto previsto dalle istruzioni di lavorazione e dal regolamento aziendale, curando l’impatto ambientale della propria attività, verificando il rispetto dei limiti di legge delle proprie emissioni e il corretto smaltimento dei rifiuti. Con l’adeguamento alla Direttiva IPPC ha attuato un sistema per la
Per rendere possibile l’attuazione della presente Politica per la Qualità, ogni anno si pone degli obiettivi pratici in tema di igiene, di riduzione delle anomalie e di miglioramento delle condizioni di lavoro. E la pavimentazione della Mombrini riveste un ruolo fondamentale per il raggiungimento di tutti questi obiettivi. www.mombrini.it
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Ghiaccio perenne a chiusura ermetica
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e porte per ambienti di congelazione di EFAFLEX assicurano temperature costanti presso i magazzini per i surgelati della Transgourmet di Hildesheim. Dopo il 1955 anche in Germania si è diffusa la tendenza all’acquisto di cibi surgelati provenienti dagli Stati Uniti, che, negli ultimi 60 anni, ha contribuito a modificare le nostre abitudini in fatto di consumo degli alimenti. In tutto il mondo i magazzini a temperatura controllata, insieme ad attività di logistica adeguate, permettono, indipendentemente dalla stagione dell’anno, di portare in tavola carni, frutta, verdura e altri prodotti freschi. Per poter chiudere in maniera sicura ed ermetica le zone di refrigerazione, dopo l’ampliamento dei locali, Transgourmet (fornitore specializzato nei settori gastronomia, industria alberghiera, catering aziendale e per istituti sociali), ha deciso di attrezza-
re il suo magazzino per surgelati a Hildesheim con porte per ambienti di congelazione modello EFA-SSTTK-100 di EFAFLEX. “Le nostre vecchie porte si sono rivelate troppo obsolete e pesanti per l’elevato numero di cicli di apertura. Inizialmente abbiamo optato per la soluzione di un’altra azienda, ma senza gli esiti sperati”, ricorda Harald Künzl (Responsabile della direzione del reparto logistica presso il magazzino principale di trasbordo nel settore alimentare per tutto il nord della Germania).
Harald Künzl, direttore logistica Transgourmet Hildesheim
Per poter lavorare con requisiti tecnici affidabili, Transgourmet ha sostituito la prima soluzione di porte con la generazione più recente di chiusure per ambienti di congelazione ad avvolgimento rapido di EFAFLEX.
no del magazzino. Ad oggi registriamo fra i 300 e i 400 cicli di apertura quotidiani e questa tendenza è in aumento, dato che il magazzino è in fase di approvvigionamento”, spiega il direttore della logistica.
“Avevamo bisogno di porte che, nonostante le ripetute e numerose aperture, fossero in grado di mantenere le temperature fredde all’inter-
“Presso il magazzino principale di trasbordo di Hildesheim abbiamo 21 sale con una temperatura propria, divise in base alla categoria di prodotto”, continua Harald Künzl. “Solo il magazzino per i surgelati possiede fra le tre e le quattro zone, con diverse temperature. Si tratta di porte per ambienti di congelazione di essenziale importanza. Le spese per l’energia sono in continuo aumento, ma, per la qualità delle nostre merci, è indispensabile che le temperature rimangano sempre costanti. Le elevate velocità di movimento e l’ottimo isolamento delle porte EFAFLEX sono fattori che si adattano perfettamente al nostro sistema.” La sofisticata struttura della porta per ambienti di congelazione EFA-SST-TK-100 segue il progresso nell’ambito dei prodotti e delle at-
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trezzature degli stabilimenti, che hanno un effetto positivo sul bilancio energetico dell’azienda. La porta ad avvolgimento rapido è altamente resistente e ciò ne consente un impiego a regime costante e dalla grande efficienza, soprattutto presso magazzini di refrigerazione con frequenti processi di movimentazione in entrata e in uscita. Il battente dinamico della porta ed una guida a spirale AFM (Active Framework Mechanism) garantiscono che il battente chiuso si spinga all’altezza dell’architrave verso una guarnizione profilata su tutto il perimetro della porta, permettendo, così, di richiudere ermeticamente gli ambienti di congelazione. Rispetto ad altre strutture di porte, l’attacco del battente della porta avviene all’interno di un dispositivo a spirale sulla parte esterna, dunque calda, della porta. Direttamente nell’area fredda vengono utilizzati dei sistemi di riscaldamento per le superfici di contatto, integrate nelle guarnizioni degli spessori, nelle guarnizioni delle lamelle e nel profilo della lama di contatto, al fine di mantenere costantemente liberi dal ghiaccio questi punti di contatto delle guarnizioni rispetto al battente della porta, al pavimento e alle singole lamelle del battente. Con un valore U pari a 0,62/m²K, nella versione 4000 x 4500 mm, Efaflex offre una porta automatica a basso consumo, dalla particolare tenuta stagna, spessa e ben isolata. Lo straordinario isolamento offerto dall’EFA-SST-TK-100 con EFA-AFM viene inoltre raggiunto grazie all’impiego di lamelle EFA-THERM spesse 100 mm e dotate di isolamento termico. Le lamelle sono fissate singolarmente alle fasce delle cerniere. Questa combinazione di elementi garantisce una grande capacità di scorrimento, una durata senza pari e la massima funzionalità. Inoltre, in caso di necessità, è possibile
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eseguire in qualsiasi momento una sostituzione semplice e veloce delle lamelle. “Si tratta di un aspetto importantissimo per fugare ogni dubbio circa l’eccezionale qualità dei nostri prodotti”, aggiunge Harald Künzl. Come le altre porte del magazzino principale di trasbordo Transgourmet per il nord della Germania, anche le porte per ambienti di congelazione sono dotate di sistemi di sicurezza con rigidi controlli di accesso, perché Transgourmet possiede lo status di “fornitore conosciuto e autorizzato dalle autorità”. Ciò significa che le forniture non devono essere controllate, passate ai raggi x e autorizzate separatamente prima del carico sull’aereo. In questo modo le filiali del gruppo Coop non devono affrontare esorbitanti spese di spedizione e soprattutto
non hanno alcun rischio di ritardo nelle forniture. Il leader sul mercato è ben determinato ad evitare questo tipo di complicazioni. In qualità di fornitore a 360 gradi, offre una gamma di prodotti alimentari completa, beni di uso e di consumo, nonché attrezzature per grandi cucine senza interventi esterni. La consulenza competente ed il servizio perfetto garantiscono clienti soddisfatti e una logistica efficiente. Solo da Hildesheim partono ogni giorno ben 80 camion con merce destinata al nord della Germania. Con oltre 35.000 clienti, più di 3.300 dipendenti e circa 1,3 miliardi di euro di fatturato, Transgourmet può definirsi come uno dei maggiori leader del mercato. www.efaflex.it
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“La nostra fiLosofia e moLto sempLice: Dare iL megLio a chi chieDe soLo iL megLio” (D.Z.)
La nostra visione, La nostra missione e La filosofia di eccellenza
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n un Paese dove l’industria alimentare ha grandi potenzialità, la produzione alimentare deve essere intesa come uno dei pilastri del progresso tecnologico ed economico. PIGO ha fissato l’obiettivo di diventare la forza motrice del progresso tecnologico e di conseguenza economico nell’industria alimentare, leader nel paese e nel mondo nella produzione di macchine per la lavorazione alimentare dal suo programma. Oggi, PIGO si è affermata come leader di livello mondiale nella progettazione e produzione di alta tecnologia degli impianti per surgelazione, freeze dryers essiccatori e di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel congelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti e l’efficienza energetica, pur essendo facile da usare, garantendo così molti vantaggi e privilegi per i clienti. Prodotti PrinciPali PIGO si è specializzata nella costruzione di congelatori a letto fluido, EaSY Freeze, il più adatto per il congelamento IQF tutte le varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti di mare, prodotti ittici, carne e formaggi, rinnovando IQF tecnologia con adattabile flusso d’aria.
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La tecnologia EASY Freeze fornisce un eccellente aspetto ed una separazione perfetta del prodotto, grazie alla fluidizzazione controllata che mantiene il prodotto costantemente sospeso sopra il nastro in un cuscino d’aria. Il risultato è un immediato congelamento della superfice del prodotto ed un efficiente congelamento interno di ogni singolo pezzo del prodotto, indipendentemente dal tipo, varietà o condizione del prodotto. Garantita la massima efficienza di congelamento per ogni prodotto indipendente dal fatto che sia pesante, leggero, morbido, appiccicoso o delicato, grazie al controllo variabile della velocità del nastro e dei venti-
latori, permettendo immediati aggiustamenti del flusso d’aria. Il video monitoraggio interno consente in tempo reale supervisione delle condizioni di funzionamento, consentendo il completo controllo e regolazione del processo dall’esterno, senza necessità di entrare nel congelatore. EASY Freeze è disegnato per avere il massimo livello di pulizia, dando così la possibilità all’utente di congelare prodotti diversi uno dopo l’altro, senza rischio di contaminazione. EASY Freeze è una soluzione ad alto risparmio energetico, facile da usare ed affidabile.
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ra e il tempo di lavorazione più breve. Principali differenze tra la tecnologia del EASY Freeze DRYING (LYOPHILISATION) della PIGO e della concorrenza sono: L’ESSICCAZIONE PIU’ VELOCE CON RIDOTTO CONSUMO ENERGETICO - il nostro metodo di liofilizzazione reduce I tempi fino al 20-25% consumando meno energia. OPERAZIONI A BASSA TEMPERATURA – le caratteristiche uniche del nostro design permettono il ciclo a basse temperature che è di essenziale importanza per la preservazione della integrità del vostro prodotto.
All’interno della famiglia dei surgelatori PIGO produce anche l’innovativo EaSY Freeze SPYro, l’ultima generazione di congelatori a spirale con i maggiori vantaggi per gli utenti in termini di efficienza energetica, condizioni igieniche e le caratteristiche tecnologiche avanzate, come ad esempio: • Motori sono posizionati fuori dalla cabina isolata (senza lubrificazione all’interno del congelatore) evitando qualsiasi rischio di contaminazione a causa di alcune perdite d’olio; • L’unità è priva di ripiani piattaforme intermedie, per evitare ogni accumulo di sporcizia (presenza di queste ultime renderebbe difficili le operazioni di pulizia) - assolutamente più elevati standard igienici; • la progettazione del congelatore è stato fatto per fornire il massimo scambio di calore e per permettere il massimo sfruttamento della superfice del nastro • Bassi costi di manutenzione e di parti di ricambio grazie all’utilizzo di componenti di alta qualità; • Ventilatori a bassa pressione per una maggiore velocità dell’aria,
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al fine di ottenere un processo di congelamento rapido. EASY Freeze SPYRO è progettato per la circolazione di aria fredda ad alta velocità (4 -10 m / sec) in contatto con il prodotto su tutta la lunghezza del nastro a spirale; • Bassissimo livello di perdita di peso, due volte inferiore rispetto al congelatori con flusso d’aria verticale • Colpisce il prodotto in entrata con l’aria più fredda; il prodotto è quindi immediatamente surgelato in superfice, diminuendo così la formazione di brina; I congelatori PIGO sono costruiti modulari e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inossidabile, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF anche con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lamponi, ecc. PIGO progetta e costruisce sofisticati liofilizzatori, EASY Freeze DRYER -LYOPHILIZER, linea di prodotti che comprende un’ampia gamma di unità standardizzate e personalizzate, usando il lavoro a bassa temperatu-
FOOD SAFETY FRIENDLY ‘amico della sicurezza alimentare’- una grande determinazione e cura sono stati investiti nella progettazione di un sistema che permette un facile accesso e pulizia di ogni componente, assicurando che le batterie e residui non potranno entrare in contatto con le superficie della macchina o degli alimenti OPERATOR FRIENDLY ‘amico del operatore/consumatore’- tutte le fasi del processo di essicazione sono progettate per rendere facile, veloce ed efficiente le operazioni e manutenzione La tecnologia freeze drying consente di conservare aromi delicati e di ottenere un prodotto di prima qualità essiccando sotto vuoto il prodotto congelato. Il prodotto finito avrà proprietà sensoriali paragonabili a quelle del prodotto fresco. L’esecuzione della macchina è interamente in acciaio inossidabile (Camera, porte, scaffale, ecc). Nel nostro concetto del EASY Freeze DRYER, scaffali modulari e condensatore del vapore sono contenuti all’interno della camera, dando come risultato finale tempo di liofiliz-
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zazione molto più breve di qualsiasi altro liofilizzatore. Le porte sono provviste di finestre di visualizzazione, consentendo così l’osservazione sia di vassoi con prodotto sia del condensatore di vapore durante del ciclo di essiccazione. Ogni unità è provvista di un impianto di refrigerazione appositamente dimensionato, che include un condensatore per controllare l’utilizzo di gas refrigerante Oltre ad EASY Freeze, EASY Freeze SPYRO e EASY Freeze DRYER – LYOPHILIZER, uno dei macchinari principali è la denocciolatrice automatica PG 103 che ha una capacità del 50%-100% superiore rispetto alle altre macchine presenti nel mercato. L’esperienza dei clienti pigo conferma che PG 103 lavora con un’efficienza dello 0,00% di noccioli rimasti se frutta è di qualità con preparazione adeguata. EASY DRY PG 135 essicatore adiabatico a nastro multistadio con le zone separate con il controllo della temperatura e umidita è una soluzione sofisticata per l’essicazione ad aria anche per i prodotti più de-
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licati. EASY Dry PG 135 ha integrato un parziale COP (cleaning on place system – Sistema di pulizia in sede), che include dei tubi e spruzzatori e raccoglitori dell’acqua assicurando così un lavaggio efficiente delle aree necessarie dopo il ciclo di lavoro. Per un efficienza e dei risultati straordinari di cuocitura si consiglia il cuocitore SUPER STEAM Flow PG054. Tunnel per la pasterizzazione continua con la sezione di raffreddamento tipo PG 118, proggettato per la pastorizzazione continua del prodotto finito e impacchettato seguito dalla sezione di raffreddamento ad acqua Alla gamma dei macchinari PIGO si aggiunge il EASY VACUUM COOL, che è il macchinario più indicato per il raffreddamento/ preraffreddamento efficace ed efficiente dei prodotti alimentari freschi, riducendo il deterioramento del prodotto. Con il raffreddamento a vuoto è in grado di abbassare molto velocemente (di solito 15-35min) la temperatura interna del vostro prodotto
alla temperatura ideale per la conservazione (di solito dai circa 30 °C to 1-2°C) PIGO macchinari sono studiati per creare impianti per la produzione di frutta arricchita, che contengono piccole innovazioni e grandi miglioramenti per un sistema più affidabile e insieme conservano e migliorano le proprietà naturali della frutta. Nel campo delle diverse tecnologie di essiccazione, PIGO ha anche sviluppato la tecnologia continua di essicazione con infusione (CONTINUOUS INFUSION TECNOLOGY), così come la tecnologia DISIDRATAZIONE OSMOTICA e know-how per i suoi clienti, dando anche possibilità di migliorare le caratteristiche naturali della frutta, migliorare le capacità di preservazione ed aumentare i possibili utilizzi del prodotto. Per avere un’idea migliore della produzione PIGO visitate il sito www. pigo.it o mandate una mail a info@ pigo.it per avere un’offerta dettagliata ed anche avere la presentazione con molti video delle macchine in funzione. www.pigo.it
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La versatiLità dei compressori mattei in mostra Geofluid e Cibus Tec sono state vetrine per i modelli dedicati alle applicazioni OEM e all’industria alimentare
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a recente partecipazione di Ing. Enea Mattei SpA a due importanti manifestazioni fieristiche, come Geofluid e Cibus Tec, dimostra in concreto la versatilità dei suoi compressori, adatti a una molteplicità di impieghi industriali, che spaziano dalla cantieristica edile al settore alimentare. Anche in ambiti di applicazioni molto diversi tra loro, infatti, i compressori rotativi a palette Mattei si distinguono per la loro efficienza e affidabilità, in termini sia di elevata qualità dell’aria sia di rendimento costante nel tempo, oltre che di risparmio energetico. A completare il profilo delle macchine Mattei sono il design integrato e compatto, la facilità di installazione e manutenzione e una notevole silenziosità, assicurata dalla bassa velocità di rotazione. A Geofluid, la mostra internazionale dedicata al mondo delle perfoBLADE 22iPLUS
razioni, delle fondazioni speciali e della geotecnica svoltasi al quartiere espositivo di Piacenza, Mattei ha esposto la sua gamma di compressori per le applicazioni OEM che soddisfano le esigenze di aria compressa nei cantieri. Protagonisti sono stati i compressori serie M e MC. L’integrazione in un unico corpo del gruppo di compressione, del serbatoio dell’olio, del separatore dell’olio, del gruppo valvole e del filtro olio, rende l’unità compatta e di facile installazione. Questi compressori possono essere azionati da motori elettrici, oleodinamici, endotermici o attraverso prese di forza. A differenza dei modelli “MC”, nei compressori della serie “M”, il gruppo di raffreddamento dell’olio non è integrato nel compressore, consentendo il posizionamento del radiatore nel luogo più adatto alle esigenze del costruttore della macchina su cui viene montato. Tutti i gruppi “M” e “MC” possono essere equipaggiati con filtro di aspirazione ad alta efficienza, molto utile per l’utilizzo in ambienti in cui l’aria può contenere micro-particelle solide che, se aspirate, po-
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Serie M
trebbero compromettere il funzionamento della macchina. Numerose anche le soluzioni Mattei dedicate all’industria alimentare, che richiede aria compressa lungo tutto il processo produttivo. Un’ampia panoramica di prodotti e accessori è stata esposta allo stand Mattei in occasione dell’ultima edizione del Cibus Tec di Parma, dove è stato anche presentato in anteprima il nuovo compressore Blade i Plus: dotato di inverter, che consente di adattare l’aria compressa erogata alle effettive richieste, è integrato con un essiccatore a ciclo frigorifero ad espansione diretta, raffreddato ad aria, con
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Separatori MOS
gas ecologico. Accanto ai compressori, Mattei ha proposto anche le pompe a vuoto lubrificate a palette
serie VP. Dimensioni ridotte, contenuta rumorosità e semplificazione delle operazioni di controllo e manutenzione, sono le caratteristiche principali di questa serie. Le pompe per il vuoto serie VP Mattei nel settore alimentare sono utilizzate nei processi di confezionamento e di essicamento.
dell’aria. Gli essiccatori refrigeranti della serie EMD operano in modo efficiente sul piano energetico.
Nei sistemi per la movimentazione tramite nastri trasportatori, trovano impiego le soffianti Mattei serie SM modulari e di facile installazione, in grado di produrre grandi quantità di aria compressa a bassa pressione.
Per il trattamento dell’aria nei compressori lubrificati ad olio, i separatori della serie MOS svolgono un’importante funzione in termini di rispetto per l’ambiente e di risparmio economico, dovuto alla riduzione dei costi di smaltimento.
Per produrre aria compressa asciutta e garantire una maggiore qualità dei prodotti finali, Mattei fornisce inoltre essiccatori, a refrigerazione e ad assorbimento, che eliminano la condensa generata per effetto della compressione
Questi accessori, facili da installare e realizzati con materiali riciclabili, sono molto performanti ed affidabili grazie alla qualità superiore e alla lunga durata dei nuovi filtri a cartuccia. Sono disponibili con o senza pre-separatore.
Nel rispetto delle normative per la tutela dell’ambiente, Mattei utilizza per i propri essiccatori materiali riciclabili e refrigeranti con un basso GWP (Global Warming Potential).
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La prima catena portacavi al mondo secondo Le “Linee guida Hygienic design” igus ha sviluppato un sistema di catena portacavi per l’industria alimentare, facile da pulire e in materiale conforme Fda
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er una guida pulita e, allo stesso tempo, sicura di cavi e tubi, lo specialista motion plastics igus ha sviluppato la prima catena portacavi in plastica conforme alle “linee guida Hygienic Design”. Grazie al design aperto, la catena è facile da pulire, inoltre gli angoli arrotondati e la concezione a maglie senza viti di collegamento, riducono la formazione di depositi potenziali portatori di germi.
La nuova catena risulta così particolarmente adatta per l’impiego su macchine e attrezzature nel campo della tecnologia alimentare e dell’imballaggio. I componenti meccanici per l’industria alimentare non solo devono garantire sicurezza nell’uso ed evitare la contaminazione del prodotto grazie all’impiego di soluzioni esenti da lubrificazione e manutenzione, ma devono essere altrettanto facili e veloci da pulire. Il cosiddetto „Hygienic Design“ per l’identificazione dei punti deboli costruttivi su macchine e impianti è quindi sempre più importante. Per questo motivo igus, lo specialista nei polimeri per applicazioni in movimento, ha sviluppato la prima catena portacavi al mondo secondo le linee guida di progettazione igieniche. “La nuova catena è molto facile da pulire perché non ci sono spazi dove potrebbero ristagnare germi o contaminazioni”, spiega Lars Braun, responsabile del settore packaging alla igus. “Il materiale plastico con cui è realizzata la catena è di colore blu, tipico del settore alimentare, è inoltre conforme alle normative FDA ed ha anche una buona resistenza ai detergenti e ai prodotti chimici.”
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Macchina di termoformatura R 081 di Multivac con la nuova catena portacavi igus dal design igienico. (Fonte: igus GmbH) Sviluppo in base alle esigenze del cliente - il mercato segue Come molti nuovi prodotti sviluppati ogni anno alla igus, anche la catena portacavi che segue le linee guida di progettazione igienica, è nata dalle specifiche esigenze del mercato e dei clienti. Promotore di questa nuova soluzione è stata, tra le altre, l’azienda Multivac Wolfertschwenden, che è considerata lo specialista di settore per le macchine confezionatrici. Multivac si è rivolta a igus, nel momento in cui il mercato richiedeva soluzioni adeguate. La richiesta di Multivac per una catena del design igienico, ha dato lo slancio per la progettazione e lo sviluppo del prodotto, seguito come di consuetudine alla igus, da numerosi test. Caratteristiche fondamentali erano la facilità di pulizia, un design aperto, raggi e curve che evitassero
spazi morti e sovrapposizioni di superfici. La catena portacavi è disponibile in due diverse altezze interne e in cinque diverse larghezze. La separazione interna è disponibile per entrambe le dimensioni della catena, con elementi fissi per la separazione di cavi e tubi, e con uno spazio sufficiente per la pulizia. Alla fiera FachPack di quest’anno, Multivac ha presentato la macchina di termoformatura R 081 con la nuova catena portacavi blu, che verrà da ora utilizzata su tutte le sue macchine di termoformatura. I sempre crescenti requisiti igienici nei settori alimentare, medicale e farmaceutico potranno così essere soddisfatti, e sicuramente non solo alla Multivac. www.igus.it
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Generatori di vapore, caldaie ad acqua calda, acqua surriscaldata e olio diatermico
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VAR. Industry è presente sul mercato nazionale ed internazionale da oltre 50 anni. I prodotti civili ed industriali realizzati all’interno dello stabilimento di 100.000mq sono frutto di studi progettuali al fine di proporre un prodotto in grado di soddisfare ogni esigenza. L’alto contenuto tecnologico insieme a sistemi di semplice utilizzo affermano I.VAR. Industry come costruttrice di altissimo livello. Generatori di vapore, caldaie ad acqua calda, acqua surriscaldata e olio diatermico sono i principali prodotti offerti, ma la vasta gamma di accessoristica offre al cliente finale una scelta costruita sulle basi delle effettive esigenze. I macchinari di ultimissima generazione danno la possibilità di produrre internamente la quasi totalità del prodotto. I nostri fornitori e le nostre partnership ci offrono un servizio a 360° che noi, a nostra volta, dedichiamo al nostro Cliente. Attenti alla salvaguardia dell’ambiente e al risparmio energetico, investiamo risorse per mantenere questa filosofia sia all’interno dell’azienda sia sui prodotti commercializzati. Realizziamo impianti “chiavi in mano”, soluzione che toglie ogni preoccupazione e mette al sicuro i clienti che desiderano avere uno studio personalizzato e minuzioso sulle proprie richieste. I.VAR. Industry è presente sul mercato con un’organizzazione commerciale composta da personale altamente specializzato e sempre a disposizione del cliente; inoltre offre una rete che si sviluppa a livello mondiale con punti di riferimento in ogni stato tramite rivenditori e tecnici di fiducia. I.VAR. INDUSTRY S.r.l. è oggi sinonimo di affidabilità totale garantita,
grazie a severi controlli in tutte le fasi di lavorazione e a puntigliosi collaudi finali. I.VAR.INDUSTRY S.r.l. è : disponibilità immediata del prodotto, efficienza nel servizio pre e post vendita, la gamma più completa e diversificata di prodotti attualmente disponibile sul mercato. I principali prodotti I.VAR Industry si differenziano nelle tipologie sotto elencate, ma ognuna delle seguenti tipologie è adattabile alle esigenze del Cliente in base a rendimento, risparmio energetico, basse emissioni inquinanti e quanto altro di cui il Cliente necessiti. CONDENSAZIONE: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata - basso NOx), con focolare a fiamma passante e fondo bagnato,interamente in acciaio INOX per poter funzionare (utilizzando gas metano) a bassissima temperatura/condensazione, ottenendo cosi elevatissimi rendimenti e forti
risparmi di combustibile.La temperatura di ritorno dell’impianto può essere >15°C utilizzando gas metano (>40°C con combustibili liquidi). La caldaia serie ECOCOND è consigliata per l’utilizzo in impianti funzionanti a bassa temperatura (impianti a pavimento, impianti con corpi scaldanti ad ampia superficie ecc) e garantisce grazie alle sue proprietà un’ efficace protezione dalle corrosioni acide della condensa. ACQUA CALDA: SUPERAC: Caldaia monoblocco, tre giri di fumo (due in camera di combustione), a combustione pressurizzata, dotata di ampio focolare ad inversione di fiamma, con fondo focolare completamente bagnato. Attacco per lo scarico condensa di avviamento posizionato sulla cassa fumi, percorso interno dell’acqua studiato in modo da raffreddare la parte anteriore ed innalzare la temperatura della parte posteriore per
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ridurre la condensa di avviamento. Idonea a funzionare con bruciatori a gas, GPL, gasolio e nafta. La caldaia SupeRac è consigliata per l’utilizzo in impianti di riscaldamento ad acqua calda fino a 110°C imposto da INAIL, (per il mercato estero 115°C), con pressione di esercizio 6 bar ( a richiesta 8 o 10 bar). TRISPACE: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata - basso NOx), con ampio focolare a fiamma passante con fondo bagnato. Struttura geometrica (fascio tubiero sopra la camera di combustione) che consente di ridurne la larghezza. La caldaia TRISPACE è consigliata per l’utilizzo in centrali termiche con stretti passaggi di accesso e con dimensioni totali contenute. Idonea per funzionare con gas, GPL, gasolio e nafta. TRINOX: Caldaia monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata-basso NOx) con focolare a fiamma passante e camera di inversione bagnata, raffreddamento ottimale assicurato dal ritorno dell’acqua. Posteriore canalizzato sulla cassa fuoco, basso carico termico che garantisce una diminuzione delle sollecitazioni meccaniche sul focolare, ampio contenuto d’acqua che permette un’eccellente regolazione della temperatura. Temperatura minima di ritorno 50°C; rendimento elevato (94%). La caldaia serie TRINOX è consigliata per
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l’utilizzo in impianti di riscaldamento industriale. Pannello strumenti con temperature fino a 110°C.
alla cassa fumi bullonata totalmente smontabile. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta.
ACQUA SURRISCALDATA: XV/AS: Generatore monoblocco del tipo pressurizzato ad alto contenuto tecnologico per la produzione di acqua surriscaldata tre giri di fumo effettivi a piastre risvoltate; rendimento che può arrivare ad oltre il 92%; idoneo per un elevato volume d’acqua ed un conseguente volano termico a sopperire nel migliore dei modi le varie condizioni di esercizio; pressione di bollo 9,8 bar, a richiesta anche pressioni superiori.
SB/V: Caldaia a vapore monoblocco, a tre giri di fumo effettivi (combustione pressurizzata, basso NOx), pressione 11,8 bar (su richiesta anche 14,7 bar o 17,6 bar), alto rendimento. Dotata di ampio focolare a fiamma passante con camera di inversione bagnata, ampia superficie di scambio e ampia camera di vapore per meglio sopperire a prelievi improvvisi, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita, elevato contenuto d’acqua, facile manutenzione. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta.
ASA-ASB: Caldaia monoblocco ad acqua surriscaldata, a tre giri di fumo (due in camera di combustione), a combustione pressurizzata, dotate di ampio focolare ad inversione di fiamma. La versione ASB è con pressione di bollo 4,9 bar e la versione ASA è con pressione di bollo 9,8 bar. Dotate di pannello strumenti cablato. Idonea per funzionare con gas metano, GPL, gasolio e nafta. VAPORE: BHP: Caldaia a vapore monoblocco, ad inversione di fiamma (combustione pressurizzata), pressione 11,8 bar (su richiesta anche 14,7 bar), alto rendimento, dotata di ampio focolare a fondo bagnato, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita. Facile manutenzione grazie all’ampio portellone e alla cassa fumi bullonata totalmente smontabile. Idonea per lavorare con gas, gasolio e nafta. BLP: Caldaia a vapore monoblocco, ad inversione di fiamma (combustione pressurizzata), a bassa pressione (0,98 bar), alto rendimento, dotata di ampio focolare a fondo bagnato, vapore saturo secco grazie ad un efficace separatore di umidità posto prima dell’uscita. Facile manutenzione grazie all’ampio portellone e
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OLIO DIATERMICO: Riscaldatore ad olio diatermico mono o pluritubolare, con serpentino con tubi di qualità, versione orizzontale o verticale. A richiesta può essere fornito completo di centralina spinta olio (con 1 o 2 pompe), quadro elettrico generale di comando e collegamenti elettrici e idraulici. Dotato di ampio portellone per facilitare le operazioni di manutenzione. I vantaggi dell’uso della caldaia ad olio diatermico sono i seguenti: temperature di lavoro elevate (300°C max, 350°C a richiesta), assenza di incrostazioni e corrosioni tipiche dell’acqua, esenzione dal conduttore patentato anche per la produzione indiretta (tramite scambiatori) di vapore o acqua surriscaldata, esenzione dalle prescrizioni riguardanti i liquidi caldi e/o surriscaldati sotto pressione. Idonea per funzionare con gas, gasolio e nafta. ivarindustry.it
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PrinciPe di San daniele SPa Sceglie il cogeneratore Vitobloc di VieSSmann
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rincipe di San Daniele Spa è il primo produttore di prosciutto San Daniele. L’azienda ha sede a San Dorligo della Valle (TS) e da oltre 60 anni è leader nel settore della salumeria di qualità. Oltre ai prosciutti crudi e DOP come San Daniele e Parma, produce prosciutti cotti, würstel, arrosti e salumi tradizionali. Completano la gamma i salumi preaffettati, frutto della costante ricerca nella qualità di prodotto e nel packaging. Dalle sue origini nel 1945, quando la Principe di San Daniele S.p.a. era un piccolo laboratorio artigianale, l’azienda è cresciuta e oggi, assieme alle altre consociate del gruppo KIPRE, rappresenta una delle più moderne industrie alimentari italiane. Il Gruppo vanta una forte presenza in Europa, in particolare in Austria, Germania, Regno Unito, e ha conosciuto una significativa espansione anche negli Stati Uniti e in Giappone. La cura artigianale dei prodotti va di pari passo con le più avanzate tecnologie di produzione, indispensabili per garantire al cliente la qualità e la genuinità dei prodotti.
Nel 2014 l’azienda, in collaborazione con Enerlife, società di servizi energetici di Trieste, ha deciso di compiere un intervento di efficientamento del sistema di produzione vapore e di approvvigionamento di energia elettrica, in un’ottica di contenimento dei costi e nel pieno rispetto dell’ambiente. L’azienda ha scelto il cogeneratore Vitobloc di Viessmann da 401 kWe/549 kWth, abbinato al generatore a recupero che sfrutta il calore dei fumi motore per produrre 300 kg/h di vapore saturo. Il sistema Viessmann provvede alla produzione di energia elettrica, energia termica e vapore. Il vapore prodotto dalla caldaia viene immesso nei processi di lavorazione del prosciutto, mentre l’acqua calda viene utilizzata principalmente per processi quali il lavaggio dei macchinari. L’energia elettrica prodotta dal cogeneratore Vitobloc, che grazie all’elevato contenuto tecnologico assicura rendimenti elevati e una considerevole riduzione del consumo di energia primaria, consente di soddisfare gran parte del fabbisogno di energia elettrica dell’intera
struttura, con un’evidente riduzione dei consumi, e, di conseguenza, dei costi energetici. L’impianto è stato realizzato da Enerlife, che oltre a sviluppare il progetto ha anche finanziato il cogeneratore, entrato in produzione nel febbraio 2015. Dalla data di attivazione dell’impianto, Enerlife, in piena collaborazione con il personale tecnico di Principe, presta costante assistenza per garantire una continua ottimizzazione dei risultati energetici. Dall’entrata in esercizio dell’impianto, infatti, i consumi elettrici si sono ridotti del 40% e con il calore recuperato e utilizzato in produzione viene soddisfatto un quarto delle necessità aziendali. Ne risulta un esempio virtuoso da seguire per tutte quelle realtà di questo settore che intendono puntare sulla cogenerazione per aumentare l’efficienza degli impianti, garantendosi evidenti benefici economici. www.viessmann.it
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De Nora: soluzioni a basso impatto per sanificare ed estendere la shelf life
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e Nora, con la linea di ozonizzatori De Nora Next, propone soluzioni efficaci per la sanificazione e la conservazione di carni, salumi, formaggi e pasta. Un ventaglio completo di soluzioni applicative a base di ozono, ampiamente testate, per la sanificazione, la conservazione e altri numerosi trattamenti che possono esser impiegati con successo nell’Industria della Carne e dei Salumi, nell’Industria Casearia e nell’Industria della Pasta fresca. Questa l’offerta che De Nora, azienda che opera nel campo dell’elettrochimica da più di 90 anni, può proporre, grazie alla cooperazione con importanti partner e all’impegno in progetti di ricerca. “L’ozono trova innumerevoli applicazioni grazie alle sue proprietà ossidanti e antimicrobiche”, spiega Cristian Carboni, Ozone Application Specialist di De Nora. “In primis, viene utilizzato per il trattamento delle acque per la sua grande reattività e l’assenza di residui chimici derivanti dal suo utilizzo. È in grado di ossidare non solo batteri, lieviti e muffe, ma anche altri composti organici e residui che possono essere presenti nelle acque”. Industria Casearia Alcuni esempi dell’impiego dell’ozono sono il trattamento delle acque di raffreddamento delle mozzarelle, in cui possono essere presenti batteri come Pseudomonas aeruginosa o Pseudomonas fluorescens (causa della colorazione blu di mozzarelle e altri prodotti); il trattamento delle acque di risciacquo utilizzate ad esempio nei cicli CIP (Cleaning In Place) per evitare di trasferire eventuali contaminazioni sopravvissute al processo di sanificazione da un serbatoio all’altro; il trattamento delle acque utilizzate nei vari processi aziendali che possono essere contaminate dal biofilm presente nelle
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condotte e la rigenerazione delle salamoie. “L’efficacia dell’ozono per ridurre le contaminazioni che derivano dall’utilizzo dell’acqua, nei processi di produzione dell’Industria Casearia, è stata dimostrata da numerosi studi, tra cui quello realizzato dall’Università di Udine, dipartimento di Scienze degli alimenti e dal Cnr Ispa, Istituto di scienze delle produzioni, con il titolo ‘Use of ozone in production chain of high moisture mozzarella cheese’, pubblicato nel 2013”. L’ozono gassoso risulta inoltre efficace nella sanificazione degli ambienti
adibiti alla maturazione e stagionatura dei formaggi, poiché elimina la sviluppo di muffe indesiderate e degli acari, durante la fase di stagionatura, o la presenza di insetti come la Piophila Casei. Varie ricerche scientifiche ne hanno evidenziato l’efficacia nei confronti di Listeria Monocytogenes su ricotta salata, gorgonzola D.O.P, taleggio D.O.P e altri formaggi. Industria della Carne e dei Salumi Nell’industria della Carne e dei Salumi, l’impiego dell’ozono nelle sale di stagionatura è stato abbondantemente studiato per i suoi effetti contro gli
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acari e la Listeria e per evitare lo sviluppo di muffe indesiderate in tutti gli ambienti in cui si effettuano i processi di lavorazione, taglio e confezionamento. Inoltre, negli ambienti di lavorazione e nelle camere bianche, specialmente quelle in cui si tagliano e si confezionano i prodotti, può essere un valido aiuto nei processi di sanificazione dell’aria, delle superfici, dei sistemi di refrigerazione e di ventilazione. Industria Ittica Anche nell’Industria Ittica, le possibilità di utilizzo sono diverse. Partendo dal trattamento delle acque di processo, di lavaggio, fino ad arrivare alla sanitizzazione degli ambienti di lavorazione, l’ozono permette di controllare eventuali contaminazioni crociate e l’aumento di carica batterica che si presenta normalmente con il passare della giornata lavorativa. L’acqua ozonizzata è largamente utilizzata per la stabulazione dei molluschi e per la conservazione dei crostacei, nelle vasche di ingrasso o preingrasso, nel ricircolo delle avanotterie e per le acque di processo in genere, con notevoli vantaggi sulla taglia e sulla crescita dei pesci. Altri utilizzi sono la produzione di ghiaccio ozonizzato e l’utilizzo in fase gassosa per il trattamento dell’aria degli ambienti di lavorazione. Industria della Pasta fresca Nell’industria della pasta, dei dolci e dei prodotti salati, l’ozono risulta efficace in una gamma di applicazioni ancora più estese: sanificazione delle
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acque e degli ambienti di lavorazione da batteri, virus, funghi, muffe; nelle sale di raffreddamento e stoccaggio dei prodotti con notevole impatto sulla loro shelf life. Numerosi studi hanno evidenziato che aumenta la resa delle farine ‘deboli’ rendendole panificabili e riduce le micotossine eventualmente presenti sulle materie prime. Efficacia “Analisi chimiche e sensoriali hanno dimostrato che l’ozono, utilizzato correttamente, non altera il sapore di prodotti come culatelli, stracchini, taleggi, gorgonzola, salami, speck, prosciutti crudi, ricotte e non crea perossidi o sottoprodotti di ossidazione”, conclude Cristian Carboni. Sistemi ozono De Nora Next De Nora, con la linea De Nora Next, fornisce un’ampia gamma di sistemi ozono in grado di operare a diverse concentrazioni e di generare ozono gas oppure acqua ozonizzata a seconda della specifica applicazione. Tecnologicamente avanzati, i sistemi ozono della linea De Nora Next sono equipaggiati con sensori di processo per garantire la sicurezza degli operatori e il dosaggio della corretto volume di gas. Il PLC di controllo consente di gestire il sistema in modo semplice grazie al suo interfaccia intuitivo. De Nora è una multinazionale italiana leader nella creazione di prodotti e tecnologie per la crescita sostenibile: risparmio energetico e trattamento delle acque. È il primo gruppo al mondo nella fornitura di elettrodi per processi elettrochimici e tra i protagonisti riconosciuti nelle tecnologie e processi per il trattamento e la disinfezione delle acque. I prodotti De Nora rappresentano elementi chiave, ad alto valore aggiunto, che rendono possibili processi di trasformazione per molteplici applicazioni industriali: nella chimica, purificazione delle acque, elettronica, energy storage e nella protezione di infrastrutture. Recentemente, De Nora ha vinto la medaglia d’oro al Macfrut
Innovation Award 2016 per il sistema innovativo di conservazione di prodotti ortofrutticoli per il trasporto sia in cella sia in container, che si basa su refrigerazione passiva e ozono. I vantaggi riguardano una riduzione nei consumi di energia elettrica e il mantenimento della qualità del prodotto anche per trasporti molto lunghi. De Nora è presente in 11 Paesi del mondo con 29 sedi, 13 stabilimenti produttivi, servendo clienti in 119 Paesi. I centri di ricerca & sviluppo sono in Italia, Usa e Giappone. Attualmente la Società detiene 344 famiglie di brevetti con più di 2000 estensioni territoriali.
Che CoS’è l’ozoNo? L’ozono (O3) è un gas composto da tre atomi di ossigeno. Ritorna alla forma molecolare più stabile, da cui viene generato, in un tempo variabile che dipende dalla concentrazione, dalla temperatura e dalle carat-teristiche dell’aria (umidità, presenza di sostanze organiche volatili, ecc.) o dell’acqua, non lasciando residui. È uno dei composti a maggior potere ossidante e, per questo, ha una capacità antimicrobica molto ampia, essendo attivo nei confronti di batteri, miceti, virus, protozoi, spore batteriche e fungine. L’ozono può essere prodotto partendo dall’ossigeno presente nell’aria o per elettrolisi dell’acqua e può essere utilizzato sia come gas, sia come acqua ozonizzata. A causa della sua instabilità e del suo potere ossidante, deve essere utilizzato correttamente e con impianti adeguati progettati da personale competente. www.denora.com
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EnErgia sostEnibilE per prodotti di qualità!
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l giorno d’oggi per offrire un prodotto di qualità non è sufficiente puntare sull’alta qualità delle materie prime, ma è anche necessario garantire una produzione sostenibile. Oggi i consumatori pretendono che i loro marchi di fiducia si impegnino in maniera credibile per la tutela del pianeta in cui viviamo.
rilizzazione delle bottiglie e anche per alimentare i frigoriferi per il raffreddamento nel periodo estivo. Il sistema KOHLBACH è stato progettato su misura per la Monte Zovo. Ora, oltre ad utilizzare il cippato di legno per alimentare la caldaia, la Zovo ha anche iniziato a impiegare gli scarti provenienti dalla potatura delle vigne e degli ulivi.
Come è già stato riconosciuto dalle aziende leader del settore alimentare e delle bevande, una produzione sostenibile inizia dalla fornitura di energia. Molte aziende, infatti, stanno cominciando a rivedere i processi di produzione sin dall’origine – l’energia.
Per ridurre le emissioni di CO2 e promuovere le economie locali, la famosa azienda produttrice di aromi e profumi, Symrise, ha installato una caldaia a biomassa KOHLBACH in uno dei suoi stabilimenti in Madagascar, dove viene prodotta l’essenza di vaniglia. Il sistema è una solida caldaia a vapore che genera
Oggi si richiedono soluzioni che siano ecologiche e al tempo stesso affidabili sia economicamente che tecnicamente. Proprio per questo, nel Comune di Clotz in Trentino, è stato installato un solido impianto a biomassa KOHLBACH. Il sistema KOHLBACH genera vapore per la produzione di energia verde, fornendo allo stesso tempo il calore per la sterilizzazione delle bottiglie della rinomata Acqua PEJO. Come fonte di energia rinnovabile viene utilizzato cippato di legno di provenienza locale e il sistema ha un’emissione termica totale di 4000kW. L’elettricità viene generata da un motore a vapore affiancato alla caldaia a biomassa. Anche la nota azienda vinicola Monte Zovo di Venezia è passata alla produzione di energia da biomassa per migliorare la propria sostenibilità. La cantina ha installato una caldaia KOHLBACH di 400kW per fornire il calore necessario alla ste-
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1.5 t/h di vapore con una pressione massima di 10 barg. La KOHLBACH ha progettato un sistema in grado di gestire i rifiuti locali di legno come fonte di energia per coprire in maniera affidabile i processi produttivi della Symrise. La caldaia KOHLBACH non solo migliora la sostenibilità produttiva della Symrise, ma aiuta anche l’azienda a sostenere le comunità locali che forniscono la legna. La Namibia Brewery, il più grande birrificio del Sud Africa, ha investito per aumentare il suo grado di indipendenza energetica e per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda. Il birrificio, parte del gruppo Heineken e Diageo, ha realizzato un progetto
ENERGIA DAL LEGNO UTILIZZATA CON EFFICIENZA PROTRATTA NEL TEMPO
I VOSTRI VANTAGGI CON KOHLBACH Soluzioni energetiche innovative e affidabili per la produzione di energia termica ed elettrica Impianti ad acqua, vapore e olio diatermico da 350 kW a 18.000 kW termici Soluzioni di cogenerazione tramite impianti a vapore saturo, olio diatermico e acqua surriscaldata Sistemi completi per la produzione di energia elettrica a partire da 75 kW elettrici
www.kohlbach.it
Alto rendimento | Tecnologia innovativa e affidabile | QualitĂ senza compromessi
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per ricavare energia non più dai carburanti fossili, ma dalla biomassa. L’azienda sta attualmente istallando una caldaia KOHLBACH che genera acqua calda a 160°C con una emissione di 5000kW. Il calore verrà utilizzato per numerosi processi di riscaldamento durante il processo di fermentazione. Un’altra sfida sarà quella di utilizzare le trebbie provenienti dalla fermentazione che attualmente non possono essere utilizzate dagli agricoltori locali e restano inutilizzate a occupare i silos. Per questa ragione, la Namibia Breweries e la KOHLBACH hanno progettato un impianto in grado non solo di gestire il cippato, ma anche di utilizzare le trebbie come fonte di energie per la co-combustione. Il sistema sarà attivo dall’estate del 2016 e fornirà alla Namibia Breweries energia sostenibile, aiutando l’azienda a ovviare ai problemi di smaltimento. Che si tratti di pastorizzazione, distillazione, sterilizzazione, produzione di energia, forni industriali, raffreddamento o riscaldamento, la gamma di prodotti KOHLBACH fornisce soluzioni di energia verde per qualsiasi processo e a qualsia-
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si temperatura. I sistemi di energia verde della KOHLBACH partono da 400kW fino a 18000kW e sono disponibili come sistemi di acqua calda fino a 200°C, sistemi di vapore da 0,5 barg a 32barg e sistemi di olio diatermico con temperature fino a 320°C. Come fonte di energia le caldaie a biomassa KOHLBACH possono utilizzare sia il legno tradizionale sia il pellet che può essere facilmente conservato nelle vostre sedi in conformità alle vigenti norme igieniche. Gli esempi sopra riportati dimostrano che la KOHLBACH fornisce soluzioni innovative adatte a scopi specifici che permettono al produttore di utilizzare in modo alternativo i rifiuti di produzione come fonte di energia e guadagno. Da oltre settant’anni la KOHL-
BACH fornisce alle aziende sistemi di riscaldamento e combustione per fonti di energia rinnovabile. Tali sistemi si caratterizzano per il loro design solido particolarmente adatto agli scopi industriali, con oltre 8000 ore di esercizio all’anno, e per la loro sicurezza, facilità d’uso e di manutenzione. La KOHLBACH realizza l’impianto completo dall’alimentazione del carburante, alla caldaia a biomassa, al camino, e si occupa inoltre della progettazione, della realizzazione, dell’istallazione e dell’avvio. La KOHLBACH ha un servizio clienti attivo 24/24 che garantisce al cliente alti livelli di operatività del sistema e lo aiuta a realizzare il suo successo commerciale. www.kohlbach.at
KOHLBACH Energieanlagen Facts Sede: Wolfsberg, AUSTRIA Produttori di caldaie a biomassa Anno di fondazione: 1945 Dipendenti: circa 200 Uffici: AUSTRIA, GERMANIA, FRANCIA, CROAZIA, SVIZZERA e molti altri partner internazionali.
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LA COGENERAZIONE DI INTERGEN AL SERVIZIO DELLE ECCELLENZE ALIMENTARI ITALIANE Igor, azienda leader globale nella produzione di gorgonzola, ha scelto la divisione energia di IML Group per attuare la propria strategia di efficientamento energetico.
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gor, eccellenza italiana, conosciuta a livello mondiale per la produzione del celebre Gorgonzola D.O.P., ha scelto Intergen quale partner strategico per mettere in atto la propria politica di risparmio energetico e di sostenibilità attraverso l’installazione di un impianto di cogenerazione di 2 MWe. Azienda italiana fondata nel 1935 dalla famiglia Leonardi, Igor è sempre alla ricerca di innovazione di processi e di ingredienti genuini per garantire nel tempo la qualità del gorgonzola che esporta in tutto il mondo. Nel corso degli ultimi anni, l’azienda con sede a Cameri (Novara) ha realizzato diversi ampliamenti dello stabilimento che hanno contribuito ad aumentare
la superficie totale da 35.000 a 50.000 m2. L’ampliamento del sito produttivo e la crescente domanda di energia termica ed elettrica, hanno portato l’azienda a intraprendere un percorso di efficientamento con l’installazione di un impianto di cogenerazione progettato, assemblato e messo in funzione da Intergen, azienda italiana con sede a Lomagna (Lecco) leader nel settore energetico. La volontà di adottare un’unità di cogenerazione riflette l’esigenza di Igor, così come di altre realtà del comparto alimentare, di ottimizzare il proprio processo produttivo, che richiede simultaneamente l’utilizzo di energia elettrica e termica. L’impianto installato fornisce una risposta concreta alla
necessità di autoprodurre i vettori energetici utilizzati nei processi e di ridurre al minimo le emissioni di CO2 in atmosfera. Il cogeneratore, insieme all’implementazione di altre tecnologie all’avanguardia, contribuisce infatti a rendere i processi dello stabilimento di Cameri tra i più moderni ed efficienti sul mercato di riferimento. A seguito di un’attenta analisi dei consumi di stabilimento, Intergen ha progettato e installato un impianto di cogenerazione su misura dotato di motore MWM (Motoren Werke Mannheim) TCG 2020V20 (250 NOx) alimentato a gas naturale, uno dei più performanti sul mercato. I motori MWM, distribuiti in Italia da Intergen dal 1987, sono i veri cuori pulsanti dei sistemi di
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cogenerazione e rappresentano una certezza in termini di affidabilità e rendimenti. Oltre a essere performanti in termini di efficienza elettrica, si distinguono per l’energia termica prodotta, in quanto la temperatura in uscita dai gas di scarico generata da 250 NOx è pari a 419°C (ben 50°C in più rispetto ai motori di altri brand, a parità di potenza).
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bilità per gli utilizzi di stabilimento e sostituendo parzialmente l’acqua calda prodotta per via tradizionale. Il vapore generato dai fumi di scarico sarà invece veicolato e utilizzato a parziale copertura della produzione di vapore con caldaie tradizionali.
L’energia elettrica prodotta dal cogeneratore di Igor (2.000 kWe) sarà interamente assorbita dalle utenze di stabilimento. Dal punto di vista termico, l’acqua calda messa a disposizione dal motore sarà invece accumulata all’interno di un serbatoio aggiuntivo, aumentando così la disponi-
L’impianto di cogenerazione, in container insonorizzato, è stato installato all’interno di un edificio tecnico esistente e garantirà un rendimento elettrico del 42,4% e termico del 44,4%, per un rendimento totale dell’86,4%. Tale configurazione produrrà un significativo saving economico rispetto al tradizionale sistema di approvvigionamento, assicurando un
Di seguito le caratteristiche tecniche dell’impianto di cogenerazione Intergen, dotato di motore MWM
TCG 2020V20 (250 NOx) alimentato a gas metano e installato presso lo stabilimento di Igor:
PCI (Potere calorifero inferiore) Gas Naturale
kWh/Nm3
10,10
Consumo gas naturale
Nm3/h
467,4
Pressione vapore
oC
12 barg
Potenza introdotta
kWt
4.721
Potenza elettrica
kWe
2.000
Potenza termica in acqua calda
kWt
1.202
Potenza termica in vapore
kW
882
Rendimento elettrico
%
42,4
Rendimento termico
%
44,4
Rendimento complessivo
%
86,8
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periodo molto breve di pay back dell’investimento. L’affidabilità dei motori tedeschi MWM e la logica di progettazione dell’impianto permetteranno inoltre l’eventuale esercizio in isola dell’impianto, garantendo continuità e massima efficienza del ciclo produttivo. Intergen sarà al fianco di Igor nel periodo post-installazione per assicurare il miglior funzionamento del cogeneratore grazie a un servizio Full Service attivo 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno. In aggiunta fornirà un sistema di supervisione da remoto in grado di acquisire tutti i parametri utili a ottimizzare la gestione dell’impianto anche in ottica di CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento).
INTERGEN Intergen è la divisione energia di IML Group, specializzata da quasi 70 anni nella progettazione e realizzazione di gruppi elettrogeni per il settore oil&gas e da 30 anni nella costruzione di impianti di cogenerazione chiavi in mano alimentati a gas metano e biogas. Intergen, distributore esclusivo per l’Italia di motori MWM, ha all’attivo più di 230 impianti in tutta Italia, per un totale di 300 MWe installati, e oltre 1.400 gruppi elettrogeni in tutto il mondo, per una potenza installata superiore ai 1.100 MWe. Con un team di 85 persone e un fatturato che si attesta intorno ai 50 milioni di euro annui, Intergen è una realtà storica in continua evoluzione. L’esperienza e il presidio del settore consentono all’azienda di gestire ogni aspetto del processo: progettazione, produzione, installazione e manutenzione. www.intergen.it
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NOVITà IN CAPITANI SrL ANDY, TUTTI I TIPI dI CASPSULE o CIALdE Con UNA SOLA MACCHINA
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macchina per tutte le capsule in commercio, basta cambiare il braccetto infusore e si potranno utilizzare più capsule. Questa è una soluzione che va favore dei torrefattori che non devono più gestire diverse tipologie di macchine, una per ogni capsula, e anche il consumatore potrà acquistare e gustare un caffè diverso senza per forza dover acquistare un’altra macchina. Della stessa linea la macchina a cialda ESE44, in questo caso la configurazione è solo per la cialda in quanto le caratteristiche tecniche si differenziano dalla macchina a capsula. Estetica personalizzabile, con le fiancatine removibili il cliente può scegliere come rendere esclusiva la propria macchina tra tinta unita, disegni POP ART, brand e customizzazioni. Caratteristiche: • Erogazione caffè regolabile • Regolazione temperatura • Possibilità inserimento fi ltro addolcitore acqua • Risparmio energetico
Dimensioni macchina: 28 x 13,5 x h 23 cm. Peso 2,9 Kg. Spia temperatura macchina Capacità serbatoio: 0,7 litri Cavo alimentazione 3x1 mt. 1 Potenza Max 850 W Tempo riscaldamento 60 secondi Pompa 20 BAR Erogazione caffè temporizzata Termostato elettronico.
La nostra gamma di macchine da caffè è visionabile al sito: www.espressodelcapitano.com
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I lamInatorI dI ultIma generazIone SIgma® dI RademakeR
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l segreto di un impasto di qualità nasce dal processo di laminazione, che Rademaker sa controllare in modo perfetto. Rademaker sfrutta la sua esperienza nella tecnologia della sfogliatura per sviluppare processi di sfogliatura e lavorazione semplici e innovativi, in grado di trattare un’ampia varietà di impasti, burro e grassi. Le capacità variano da 250 a 10.000 kg/ora, con una produzione costante ora dopo ora, giorno dopo giorno, anno dopo anno. I laminatori Sigma® di Rademaker sono noti per la qualità impareggiabile degli impasti sfogliati prodotti. La generazione precedente, la prima in questo settore industriale, era già stata progettata per consentire la pulizia con acqua (D4W©). La nuova generazione ha un livello di igiene ancora superiore. Contemporaneamente i numerosi miglioramenti quali il controllo avanzato dei processi, il basso livello di manutenzione e la semplificazione dei comandi permettono una forte riduzione dei costi di gestione. I vantaggi principali del nuovo laminatore Sigma®: - Progettazione igienica adeguata per superare gli standard più aggiornati
- Pulizia semplice e veloce - Riduzione dei costi grazie a un significativo miglioramento dell’assistenza e delle procedure di manutenzione - Miglioramento dell’efficienza, derivante dal controllo avanzato dei processi e dall’aumento della larghezza - Massima facilità d’uso - Forte riduzione del consumo di energia elettrica Rademaker ha progettato il suo nuovo laminatore Sigma® in modo da essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza. La società olandese ha studiato con cura le esigenze del mercato e ha acquisito dai propri clienti suggerimenti validi per definire le caratteristiche principali da sviluppare. Tali caratteristiche sono la base del nuovo laminatore Sigma®. Progettazione igienica Il nuovo laminatore Sigma® è progettato in conformità alle linee guida di progettazione Sigma® Rademaker. Queste linee guida sono ricavate direttamente da alcuni requisiti di alto livello per l’igiene e la pulizia, come lo standard GMA e le raccomandazioni Ehedg. Grazie
all’eccellente finitura di superficie della macchina, alle superfici inclinate, alle strutture arrotondate, a tutte le parti in plastica blu, alla riduzione al minimo di cerniere e bulloni e a numerosi altri accorgimenti, la linea di produzione è all’altezza delle migliori aspettative in campo industriale. Una nuova caratteristica di serie è anche l’impiego nella zona del prodotto di cuscinetti a lubrificazione permanente. Oltre a garantire una qualità di prodotto impareggiabile e a ridurre praticamente a zero i rischi di contaminazione, i miglioramenti sopra citati hanno come risultato nell’insieme tempi di pulizia estremamente brevi, livelli di continuità operativa particolarmente elevati e una netta riduzione della manutenzione. È quasi inutile dire che anche questa nuova linea Rademakers è interamente progettata e approvata per la pulizia con acqua (D4W), introdotta da Rademaker in questo settore industriale già molti anni fa. Efficienza del processo e funzionalità La configurazione generale del nuovo laminatore Sigma® di Rademaker è progettata per garantire un’elevata efficienza di produzione. Questo grazie a utensili facili da rimuovere, raschiatori e contenitori intercambiabili e varie op-
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zioni per ridurre al minimo il lavoro di pulizia. Inoltre il sistema è provvisto di impostazioni automatiche che permettono l’azionamento con “un solo tasto”, portando l’intera macchina allo stato di pulizia o di essiccazione ideale. La progettazione dell’intero impianto è basata su un concetto di apertura che garantisce la miglior visibilità possibile dei processi. Bordi arrotondati e coperchi completamente apribili su entrambi i lati di ogni unità sono presenti in tutto l’impianto. Il nuovo laminatore Sigma® è provvisto di ampi rulli (+50 mm) e nastri trasportatori (+100 mm). Questa caratteristica oltre ad aumentare la produzione fornisce un sostegno migliore all’impasto, con un rischio ridotto di micro-danni e di tensioni negli angoli esterni della pasta. Il risultato finale è una variazione ancora minore nello spessore e una consistenza degli strati migliore rispetto a prima. Facilità di assistenza e manutenzione L’accessibilità del sistema è stata nettamente migliorata per facilitare l’assistenza e la manutenzione. Le esigenze di assistenza e manutenzione sono state ridotte grazie a una selezione ottimale dei materiali, con la conseguenza di un’usura minima in combinazione con una variazione dei pezzi di ricambio ridotta al minimo. La riduzione degli interventi di manutenzione è stata ottenuta dedicando un’attenzione specifica al prolungamento del ciclo di vita di tutti gli elementi sensibili. Per esempio i cuscinetti utilizzati sopra la zona del prodotto o al suo interno sono provvisti di lubrificazione permanente e quindi non necessitano di sostituzione. Gli ugelli di ingrassaggio e le altre parti che richiedono una manutenzione regolare sono stati disposti in luoghi facilmente accessibili al di fuori della zona di produzione. La pulizia e la manutenzione richiedono meno tempo, così la produzione può proseguire senza interruzione. Tutti i nastri trasportatori sono equipaggiati con meccanismi di rilascio rapido del nastro per limitare il tempo di inattività durante
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la pulizia e ridurre al minimo la manutenzione. Facilità d’uso Grande cura è stata dedicata alla nuova interfaccia d’uso. La dimensione dell’interfaccia centrale è stata aumentata a 12 pollici, ma sono possibili formati maggiori con schermi da 22 e 32 pollici. Inoltre la posizione del touch screen può essere facilmente regolata all’altezza di lavoro più adeguata. È disponibile un controllo tramite iPad per consentire la gestione in remoto della linea di produzione da qualsiasi posizione. Questo permette all’operatore di camminare lungo la linea per monitorare e regolare puntualmente il processo di produzione dell’impasto, utilizzando uno strumento operativo che fa risparmiare tempo ed è di facile uso. Il sistema di controllo avanzato permette di regolare la velocità in modo completamente automatico consentendo alle varie sezioni di funzionare in modo indipendente. Mentre l’ultima parte dell’impasto di un lotto di produzione viene processata verso il termine della linea, la sezione iniziale è pronta per la pulizia o per la lavorazione di un altro prodotto. Controllo dei processi Il controllo dei processi attraverso la gestione e la comunicazione intensiva dei dati sta diventando sempre più im-
portante nella produzione industriale. La nostra piattaforma di controllo consente lo scambio di dati a base OMAC con le apparecchiature vicine (di terze parti). Inoltre il processamento avanzato dei dati permette il monitoraggio online e l’ottimizzazione dell’OEE (Efficienza totale dell’impianto). Anche l’utilizzo intelligente di una combinazione di informazioni relative al processo e alla ricetta permette l’avvio semplice e veloce e la riduzione della farina utilizzata. Il sistema esistente a cascata e di adattamento automatico della velocità del nastro trasportatore (DDIC / ciclo impasto) è stato adeguato per soddisfare le necessità sempre maggiori di igiene, ma continua a far parte del nuovo progetto della laminatrice. Infine il numero di sensori è stato ridotto per garantire il controllo ottimale con un rischio minimo di inattività dovuta a malfunzionamento. Conclusione Oltre 35 anni di esperienza di Rademaker non sono semplici da migliorare. Il nuovo laminatore Sigma® rappresenta il vertice assoluto dell’eccellenza tecnologica raggiunta nel corso degli anni: il risultato è una qualità del prodotto ancora migliore di prima a un costo di gestione significativamente più basso.
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CONFEZIONAMENTO
ETIChETTATurA - pEsATurA
UN PARTNER QUALIFICATO E DI FIDUCIA PER UN CONFEZIONAMENTO SICURO DI PRODOTTI ALIMENTARI, MA NON SOLO TECNO PACK s.p.a. è espressione e sintesi di una continua ricerca ed evoluzione tecnologica al servizio del packaging globale per tutte le aziende
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rent’anni di attività hanno dato a Tecno Pack una grandissima esperienza nel proprio settore, inducendola ad un‘incessante attività di ricerca e di innovazione tecnologica.
Tecno Pack, i cui impianti e macchine confezionatrici elettroniche sono oggi riconosciuti tra i brand leader nel packaging, è in grado di garantire standard qualitativi d’altissimo livello, oltre a una flessibilità totale nel lavoro. Ed è in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi realtà industriale, dal piccolo laboratorio artigianale alla
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grande industria; questi solo alcuni dei nomi di gruppi serviti da Tecno Pack: Barilla, Bauli, Nestlé, Granarolo. L’azienda che sceglie Tecno Pack, non cerca semplicemente un fornitore, bensì un partner d’alto livello, che garantisca un prodotto e un servizio d’elevata qualità, pur mantenendo un concorrenziale rapporto di qualità/ prezzo. Prestazioni sempre al vertice; perfetto allineamento fra richiesta e macchinario, intuitività e facilità d’uso quotidiano, longevità, customizzazio-
ne e servizio post vendita, sono solo alcuni degli obiettivi di Tecno Pack, che si trasformano in risposte rapide e concrete alle richieste dei partner commerciali, motivo per l’azienda di continui nuovi stimoli, impulsi e richieste. Grazie a questo Tecno Pack è così in grado di proporre quelli ama definire “i nostri vestiti su misura” pensati, tagliati ed eseguiti proprio per essere indossati dalle aziende committenti. Nei laboratori di Tecno Pack vengono quotidianamente sviluppati progetti e
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costruite linee per il confezionamento primario in flow pack e in verticale, per tutti quei prodotti definibili semplici, come le vaschette a velocità medie e basse, con alimentazione manuale della confezionatrice, fino ad arrivare alle linee ad alta produttività. Queste sono molto spesso dotate di svariati sistemi di pesatura, di conteggio e alimentazione automatici, di controlli qualità e selezione del prodotto in linea, di trasferimento e di prese robotizzate, di sistemi di raggruppamento e a seguire, di confezionamento secondario in vaschetta, in astuccio, in scatola oppure in cartone, con una gamma completa di macchinari destinati al packaging multi-pack. Tecno Pack è pertanto in grado di prendere in carico il prodotto, dalla linea di processo attraverso le diverse fasi di controllo e confezionamento, e di riconsegnarlo fino alla posa su pallet. Tra gli obiettivi perseguiti con sempre maggior attenzione vi è la durata del prodotto confezionato, la così detta shelf life. Sono per questo proposti al cliente macchinari concepiti, dimensionati e realizzati per il prodotto alimentare, atti a preservarlo in un microclima protetto, comunemente definito atmosfera modificata. Oltre al campo alimentare, le confezionatrici a lungo tempo di saldatura trovano applicazione e riscuotendo
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un enorme successo, anche in molti altri settori, come quello dei prodotti biomedicali e dei prodotti farmaceutici, nei quali sono richieste particolari attenzioni.
anche grazie a questi aspetti si è guadagnata la reputazione di affermata leader di settore, proponendo qualità ed esperienza, per il successo commerciale delle aziende che si affidano ad essa.
Tecno Pack ha la propria sede a Schio, area tradizionalmente laboriosa del dinamico Vicentino e da lì presta il proprio servizio ad aziende in tutto il mondo, con un team di professionisti entusiasti e competenti che mettono in campo la loro solida e maturata esperienza. La struttura commerciale è composta da un gruppo di sales manager preparati e pronti a suggerire la soluzione migliore per nuovi progetti.
Il confezionamento in atmosfera protettiva (o atmosfera modificata) sta incontrando un notevole successo in settori molto diversi, dai formaggi, alle carni, ai piatti pronti ecc…, e sta dimostrando di poter ottenere risultati di conservazione sempre crescenti. La grande affidabilità e versatilità delle confezionatrici flow pack TECNO PACK e i sempre più performanti materiali di confezionamento realizzati per questo impiego, permettono risultati fino a pochi anni fa irraggiungibili.
Il potente ed elastico ufficio tecnico è costituito da un nutrito e specializzato gruppo di progettisti meccanici ed elettronici. L’officina per la costruzione dei componenti meccanici a disegno si avvale di centri di lavoro fino a sette assi interpolati. Il reparto di montaggio e impiantistica elettrica ed elettronica conduce al meglio il suo delicato compito. Tecnici collaudatori esperti e competenti, arrivano nelle aziende partner per installare, mettere in servizio e dare il proprio supporto al momento dello start-up dei nuovi impianti. Un pronto ed efficiente servizio di post vendita e ricambistica completa fornisce infine continuità all’ offerta di packaging globale di Tecno Pack, che
È importante ricordare che l’atmosfera protettiva non uccide i microrganismi già presenti nell’alimento, bensì ne inibisce la proliferazione. Fondamentale quindi per la massimizzazione dei risultati, è l’igiene di tutta la linea produttiva. Rispettando alcuni piccoli accorgimenti, questo metodo di confezionamento ha sicuramente la possibilità di dare nuove garanzie ai consumatori e di rappresentare un punto qualificante per le imprese che sapranno sfruttarla. I gas delle atmosfere modificate sono da considerarsi degli additivi, la Direttiva CEE 95/2, già recepita in Italia, ha definito la categoria “gas di imballaggio” che comprende: CO2 (anidride carbonica), N2(Azoto), O2, NO2, He, Ar
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GAS TECNICI USATI NEL CONFEZIONAMENTO IN ATMOSFERA PROTETTIVA N: AZOTO percentuali: da 50 a 100% Caratteristiche: inerte, insolubile in acqua e grassi, incolore, inodore, insapore, ininfiammabile. Descrizione: sostituisce l’aria nella confezione e nel prodotto, impedisce lo schiacciamento e la deformazione dei prodotti e l’aderenza tra loro all’interno della confezione (affettati), ostacola la decolorazione del prodotto. Non svolge azione antibatterica o antimicotica diretta, ma non favorisce lo sviluppo dei microrganismi. CO 2: ANIDRIDE CARBONICA Percentuali: da 20 a 100% Caratteristiche: chimicamente attivo, solubilissimo in acqua e grassi, odore pungente, sapore acidulo a contatto con l’acqua, ininfiammabile Descrizione: sostituisce l’aria nella confezione e nel prodotto, abbassa il pH creando un ambiente ostile ai microrganismi nocivi; svolge quindi un’azione batteriostatica e antimicotica. Nel tempo viene assorbita dagli alimenti, quindi non è un gas adatto a impedire lo schiacciamento da parte dell’atmosfera esterna. O: OSSIGENO percentuali: oltre 60% Caratteristiche: chimicamente e fisiologicamente attivo, solubilissimo in acqua e grassi, inodore, comburente (molto pericoloso, può causare esplosioni) sostituisce l’aria nella confezione e nel prodotto, mantiene inalterato il colore delle carni che continuano in modo “soft” il processo di frollatura. In
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relazione alle concentrazioni, è l’elemento che consente la vita ai microrganismi aerobici, quindi è un elemento indesiderato nella confezione, ma dobbiamo considerare che i gas tecnici sono completamente sterili e sostituiscono l’aria che può essere inquinata. Inoltre, ad elevate concentrazioni, l’ossigeno “brucia” i microrganismi. Ar: ARGO (ARGON) percentuali: da 50 a 80% Caratterisatiche: inerte, solubile in acqua e grassi, incolore, inodore, insapore, ininfiammabile sostituisce l’aria nella confezione del prodotto (sostituisce in modo particolarmente efficace l’ossigeno), impedisce lo schiacciamento e la deformazione dei prodotti e l’aderenza tra loro all’interno della confezione (affettati),contrasta fortemente l’ossidazione, mantiene inalterati colore, sapore, aroma, consistenza in modo superiore agli altri gas. Svolge un’azione antibatterica. Usato maggiormente in ambito industriale. Cosa possiamo confezionare in ATMOSFERA PROTETTIVA? • formaggi freschi e stagionati, formaggio grattugiato • panna, yogurt, latte in polvere • panini con formaggio o prosciutto, tramezzini • torte salate • prodotti di gastronomia: capricciosa, russa, gelatine, patè, pasticci, insalata di riso • salumi in genere in pezzi o affettati, pancetta, sanguinacci • insaccati di carne, salsiccia di maiale, wurstel con crauti
• lumache • croissant, cornetti, prodotti di forno • forme di pane, pizza, farinate, piade, dolci, sfoglie, wafers, meringhe, “bugie” • pane grattugiato • pasta fresca: tagliatelle, gnocchi, agnolotti, trofie, corsetti, orecchiette • dolci con marmellata, dolci in genere: “bugie”, meringhe, sfoglie, wafers • carni fresche bianche e rosse: manzo, maiale, cavallo • carne tritata, hamburgers, polpette • sughi, ragù, pesto • carni cotte, piatti cotti sottovuoto in genere: arrosti, brasati, pollo arrosto, • primi piatti in genere, spaghetti di soia • pollame fresco e selvaggina • carni affumicate • pesce fresco intero o a filetti, molluschi, crostacei • pesce affumicato, pesce salato • bottarga di muggine e di tonno • frutta e verdura in genere, anche tagliata e lavata, frutta secca, caffè • bottiglie di vino d’annata • fiori (gerbere dal Brasile) • bevande, liquidi in genere • componenti elettrici ed elettronici • medicinali • reperti archeologici: papiri, tessuti antichi, incunaboli, codici, reperti organici • documenti d’archivio su supporto carta, banconote, bobine cinematografiche FAQ-DOMANDE FREQUENTI SULL’ATMOSFERA PROTETTIVA 1. Perchè la miscela nella confezione non è quella prevista e misurata al momento del confezionamento? La confezione non è integra: un microforo o un difetto di saldatura consentono l’uscita dell’atmosfera e l’ingresso dell’aria. La permeabilità dei materiali che costituiscono la confezione è troppo elevata. Il prodotto intrappolava dell’aria che con il tempo si è liberata in atmosfera. Il prodotto interagisce con l’atmosfera assorbendo, sciogliendo o producendo gas.
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CONFEZIONAMENTO
2. Perchè la confezione si presenta gonfia durante la conservazione? Un aumento di temperatura o una diminuzione della pressione esterna, dilatano l’atmosfera della confezione. Il prodotto produce gas. 3. Perchè la confezione si contrae dopo il confezionamento? Una diminuzione di temperatura o un aumento della pressione esterna comprimono l’atmosfera della confezione. Il prodotto consuma gas , si può anche ottenere un effetto vuoto, “pilotato” per mezzo del preriscaldatore Tecno Pack . 4.I gas delle atmosfere modificate sono da considerarsi degli additivi? SI. La Direttiva CEE 95/2, già recepita in Italia, ha definito la categoria “gas di imballaggio” che comprende: CO2, N2, O2, NO2, He, Ar. 5. Bisogna indicare, tra gli ingredienti in etichetta, i gas che compongono l’atmosfera? No. Per le quantità impiegate e per gli effetti svolti, non si ritiene obbligatoria la menzione dei gas usati. 6.È obbligatorio indicare in etichetta l’uso di gas? Si. La dicitura “confezionato in atmosfera protettiva” è obbligatoria. 7.L’atmosfera modificata può alterare le caratteristiche organolettiche del prodotto? Si. Non sempre e non sempre negativamente, ma è possibile ed è frequente che l’anidride carbonica, sciogliendosi nel prodotto ne modifichi le caratteristiche organolettiche. 8. Qualsiasi alimento può essere confezionato in atmosfere protettive? Si. Sono state abrogate tutte le limitazioni pre-esistenti. 9. Qual’è la minima percentuale di anidride carbonica per inibire lo sviluppo microbico? Dipende da molti fattori (umidità, tipo di alimento, di microrganismo, temperau-
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ra, acidità, ecc.); in linea generale si può considerare la soglia minima del 20%. 10. Qual’è la massima percentuale di ossigeno tollerabile? Dipende da molti fattori (umidità, tipo di alimento, di microrganismo, temperaura, acidità, ecc.); in linea generale si può considerare la soglia massima dello 0.5% , eccetto che per la carne. 11.Esiste una tipologia di prodotti che si prestano meglio ad essere confezionati in atmosfera? Quella dei prodotti freschi/deperibili. 12.Quale atmosfera devo impiegare per il prodotto “x”? La letteratura tecnica offre molte indicazioni al proposito. I fornitori di gas, di materiali sono in grado di suggerire le atmosfere più comuni, tuttavia è sempre opportuno fare alcune prove preliminari, tenendo però conto che il mix più adatto si trova quasi sempre in produzione. 13. Di quanto aumenta la conservabilità del prodotto? Dipende da molti fattori ed è quindi diverso da alimento ad alimento. Generalmente fino a 4-6 volte. 14. Come si conservano i prodotti in atmosfera modificata? Come quelli in aria. Tuttavia l’efficacia dell’ atmosfera nel controllare la microflora è sempre maggiore a temperature di refrigerazione.
15. È meglio confezionare a caldo o a temperatura ambiente? A temperatura ambiente. In questo modo si ha un migliore equilibrio tra l’atmosfera ed il prodotto e nel caso di prodotti umidi, è più facile eliminare l’aria residua. 16. Sono richiesti particolari impianti e/o personale qualificato? Si. Le macchine di confezionamento sono diverse o devono essere modificate; sono necessari dispositivi per l’alimentazione del gas e per il controllo dell’operazione. Il personale deve essere consapevole delle caratteristiche della tecnologia. 17. Come si può ridurre l’ossigeno residuo? Aumentando la velocità di flusso dell’atmosfera introdotta. Aumentando il volume di gas intorno all’alimento. 18. Quale deve essere la permeabilità ai gas del materiale della confezione? Dipende da molti fattori (shelf-life richiesta, temperatura, composizione dell’atmosfera, ecc.); in linea generale si possono considerare idonei i materiali ad alta barriera (0.5 – 3 cm3/m2 24h bar) o molto alta barriera all’ossigeno (< 0.5 cm3/m2 24h bar). La miglior soluzione per arrivare a concepire una linea di confezionamento flow pack in atmosfera modificata “chiavi in mano“. www.tecnopackspa.it
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Le ultime novità di marking Products srl per La marcatura industriaLe dei produttori distribuiti in escLusiva
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arking Products srl, propone i nuovi marcatori e codificatori HITACHI industriali a getto d’inchiostro continuo e laser. Hitachi, leader mondiale nella marcatura a getto d’inchiostro continuo, propone la nuova famiglia di codificatori Serie UX decisamente innovativi rispetto le precedenti e il nuovo marcatore laser Serie LM di tipo CO2 vettoriale.
Il nuovo marcatore laser Serie LM è una novità assoluta ed un concentrato di tecnologia. La costruzione è molto compatta ma molto robusta con l’utilizzo di una doppia struttura di protezione che assieme alla particolare progettazione del flusso d’aria di raffreddamento ottiene un’affidabilità elevata. La Serie LM è disponibile in due potenze di emissione pari a 10W e 30W e in tre differenti lunghezze d’onda pari a 9,3 μm, 10,2 μm e 10,6 μm. In abbinamento alle opzioni del gruppo ottico consentono la marcatura di un’ampia tipologia di materiali quali carta, cartone, plastica, vetro. Il gruppo ottico è stato alleggerito nelle sue componenti per ottenere un’alta velocità e precisione dei movimenti ma riducendo il consumo. L’intero progetto ha come obiettivo la riduzione del consumo senza che si vada minimamente a intaccare la qualità e velocità della marcatura infatti si ottengono fino a 600 cicli al secondo con un consumo inferiore a 300VA. La principale caratteristica che distingue i marcatori a getto d’inchiostro continuo della Serie LX è l’eliminazione dei serbatoi di inchiostro e solvente e la loro sostituzione con cartucce. L’obiettivo posto è quello di diminuire
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i consumi e rendere l’uso sempre più semplice e meno impegnativo ottenendo la riduzione dei costi operativi e dei materiali di consumo. Con la Serie UX, Hitachi raggiunge tale obbiettivo proponendo una macchina con grandi prestazioni, capace di stampare fino a 6 righe di testo con altezza del carattere da 2 a 10 mm. e con notevole velocità. Il sistema di inchiostrazione, appunto basato su cartucce e la disposizione dei componenti all’interno sono stati studiati accuratamente per rendere semplice e veloce la manutenzione. Anche su questa macchina abbiamo un unico tasto per l’avviamento e un unico tasto per lo spegnimento senza la preoccupazione di lavaggi o altre operazioni complicate e dispendiose. Un altro aspetto estremamente curato è l’interfaccia utente completamente grafica a icone con touch-
screen 10,4” a colori e visualizzazione WYSIWYG. La composizione della stampa diventa semplice in quanto sul display si ha la rappresentazione della stampa finale. La Serie RX2 mantiene la classica
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disposizione con tanichette separate per inchiostro e solvente ma la disposizione delle stesse tanichette e dei principali componenti oggetto di manutenzione ordinaria sono tutti a portata di mano e facilmente accessibili. L’RX2 può stampare fino a 5 righe contenenti testo, codici a barre, codici 2D e grafica per un’altezza compresa tra 2 e 10 mm. Nell’RX2 la gestione dei messaggi di stampa è semplificata dall’editor di tipo grafico che integra una nuova funzione molto innovativa e potente. Permette di collocare all’interno dello spazio di stampa i contenuti testuali o grafici in modo libero, per un miglior risultato in leggibilità. La nuova RX2 mantiene la prerogativa di avere un tasto per avviare la macchina e un tasto per il suo arresto senza doversi preoccupare di lavaggi o altre operazioni. A livello prestazionale siamo ai massimi livelli ed entrambe le serie UX e RX2 si possono inserire in qualsiasi tipo di applicazione. Sono equipaggiate con interfacce di connessione per il collegamento a PLC e rete Ethernet. Inoltre ci sono specifiche opzioni per funzioni automatiche di selezione dei messaggi, contatori e altri automatismi con cui ottenere la perfetta integrazione con la linea di produzione. La gamma di marcatori a getto d’inchiostro continuo di Hitachi, comprende il modello specifico per inchiostro pigmentato da utilizzarsi per la marcatura delle superfici scure. Marking Products srl ha disponibili le novità di Mattews – Marking System, per la nuova piattaforma MPERIATM, che continua ad espandersi ed evolver-
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si. MPERIATM rappresenta un nuovo approccio nella marcatura a getto d’inchiostro industriale. Si basa su di un controllore MPERIATM a cui vengono interconnesse unità di stampa VIAjetTM indipendenti. Il controllore MPERIATM, è un PC di tipo industriale con touchscreen di 7”, 12” o 15”, che funge da centrale operativa del sistema equipaggiata con interfaccia utente di tipo grafico. Il controllore MPERIATM consente l’accesso a tutti i parametri di configurazione dell’intero sistema e ha la disponibilità di un ottimo editor per la composizione e correzione dei messaggi di stampa. L’editor comprende la visualizzazione WYSIWYG per vedere subito il risultato finale della marcatura. Al controllo MPERIATM vengono connesse tramite rete le unità di stampa VIAjetTM suddivise in 3 differenti tecnologie di stampa: la serie-L, la serieT e la serie-V. La serie-L è specifica per la stampa a getto d’inchiostro ad altissima risoluzione. È disponibile in 3 altezze di stampa pari a 12,5, 25 e 50 mm. La qualità e definizione di stampa permettono la marcatura di ogni cosa sia esso testo, codice a barre o grafica su cartone, astucci, o altri tipi di confezioni sempre con qualità esemplare. Per la serie-L è stata creata la versione entry-level VIApack per le applicazioni più semplici ma sempre con qualità di stampa assoluta. In un unico packaging sono presenti tutti gli elementi del sistema utilizzabile fin da subito. La serie-T consente la stampa a getto d’inchiostro ad alta risoluzione grafica ed è indicata per gli imballi in
cartone. È disponibile in 2 altezze di stampa pari a 50 e 100mm e rappresenta una valida alternativa alla stampa delle etichette a trasferimento termico e consente la personalizzazione in tempo reale di cartoni neutri. La serie-V amplia le tecnologie di marcatura utilizzabili sulla piattaforma MPERIATM introducendo la marcatura a getto d’inchiostro DOD (Drop On Demand). Può stampare fino a 128 mm in altezza utilizzando la testa di stampa a 32 ugelli. La tecnologia DOD è sviluppata attorno a micro-valvole accreditate di più di 6 miliardi di attivazioni, ben oltre gli standard di mercato. Grazie agli inchiostri disponibili si possono utilizzare veramente su ogni superficie e in ogni applicazione di marcatura. La potenza della piattaforma MPERIATM è la sua flessibilità perché può gestire contemporaneamente più unità di stampa VIAjetTM di qualsiasi tecnologia e in modo indipendente. In pratica un unico controllore MPERIATM può gestire senza difficoltà la stampa su più linee di produzione con marcature totalmente differenti tra loro, quindi un unico sistema per tutte le necessità.
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“Ogni etichetta, una nuOva stOria”
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n anno fa LABELPACK® si trasferisce nella nuova sede di BRUGHERIO (MB) ITALY, dove viene avviata una nuova fase di sviluppo della propria attività. Uno spazio produttivo e di uffici più che triplicato ha permesso di assumere nuove figure tecniche, commerciali e amministrative con una prospettiva di crescita ambiziosa e forte dei successi già ottenuti in campo internazionale dal marchio LABELPACK® riconosciuto come sinonimo di qualità, efficienza e competitività. L’obbiettivo dei prossimi anni è quello di incrementare la nostra presenza sui mercati internazionali che attualmente rappresentano oltre il 50% del nostro fatturato, ottenuto con la collaborazione di oltre 36 rivenditori distribuiti in 25 paesi nel mondo. L’ampia gamma dei prodotti LABELPACK® comprende l’affidabile serie di etichettatrici LABELX® dotata di motori passo-passo ibridi ad alta efficienza e di una interfaccia operatore in grado di applicare etichette con larghezza fino a 140-250-350 mm. Per le applicazioni ad alta velocità è disponibile la serie LABELX® RM dotata di doppia motorizzazione con velocità fino a 80 mt/min e frequenza fino 900 p/min. La gamma delle soluzioni LABELX® e completata dal modello LABELX® JR l’etichettatrice automatica per l’applicazione industriale proposta con il miglior rapporto prezzo/qualità. Tutte le etichettatrici della serie sono predisposte per l’integrazione di unità di stampa a trasferimento termico oppure i classici codificatori a caldo. Inoltre è disponibile una ampia gamma di applicatori pneumatici facilmente personalizzabili. Per le applicazioni entry-level è disponibile il modello X-STICKER®, l’innovativa etichettatrice “low-cost” progettata da LABELPACK® che rivoluziona i concetti costruttivi di una etichettatrice unendo semplicità costruttiva, ottimo design, facilità di utilizzo ad un prezzo veramente interessante.
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LABELX® e LABELX® JR sono il cuore dei sistemi di etichettatura integrati serie MODULAR e COMPACT realizzati per affrontare le esigenze di etichettatura con soluzioni ergonomiche, affidabili e di semplice utilizzo. I sistemi della serie MODULAR sono costruiti sulla base di una struttura “open frame” in acciaio inox su cui vengono integrati i vari moduli di etichettatura della serie LABELX® per l’applicazione sul lato superiore e inferiore delle vaschette che contengono i prodotti. Il sistema è dotato di una elettronica di controllo con PLC e pannello Touch Screen, le velocità di funzionamento sono tutte sincronizzate elettronicamente e tutte le regolazioni sono dotate di indicatori numerici per facilitare il cambio formato. I sistemi MODULAR possono integrare diversi sistemi di trasporto prodotto realizzati in funzione delle caratteristiche dimensionali, del peso e della forma del contenitore da etichettare. Tutti i sistemi di trasporto sono integrati in posizione “balconata” permettendo una facile pulizia dell’area sottostante la macchina stessa ed evitando che eventuali
fuoriuscite di liquidi o del prodotto stesso raggiungano parti della macchina difficilmente pulibili e igienizzabili. La modularità intrinseca di questi sistemi ha permesso di affrontare con successo progetti di etichettatura in tutti i settori industriali, in particolare sono stati progettati e costruiti svariati sistemi personalizzati per il settore alimentare, cosmetico, chimico e farmaceutico. COMPACT è la serie “entry level” dei sistemi di etichettatura automatica prodotti da LABELPACK®. La gamma dei sistemi COMPACT comprende 8 modelli standard e innumerevoli soluzioni personalizzate. I sistemi COMPACT sono dotati di serie dell’unità di etichettatura LABELX® JR 140 ER ma possono integrare anche i modelli superiori in funzione della velocità di applicazione e della dimensione etichetta. I moduli di trasporto sono personalizzabili in funzione delle esigenze della linea di produzione. Per il settore farmaceutico sono state sviluppate delle soluzioni specifiche per rispondere alle particolari esigenze di sicurezza e di validazione dei processi, richieste dal settore. La
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serie di sistemi MASTER è la risposta a queste esigenze e rappresentano il top di gamma delle soluzioni per l’etichettatura automatica prodotte da LABELPACK®. Realizzati con i criteri di modularità, che contraddistingue tutta la nostra produzione, i sistemi della serie MASTER, sono in grado di gestire applicazioni ad alte prestazioni e di integrare sofisticati sistemi di verifica e controllo come telecamere per la lettura dei dati variabili, sistemi di visione per il controllo della presenza e corretta applicazione dell’etichette e sistemi di espulsione automatica dei prodotti non idonei. A corredo di questi sistemi vengono forniti a richiesta documentazioni di validazione IQ/OQ/PQ e CFR21-Part. 11. Per l’identificazione prodotti e imballi sono disponibili le affidabili unità stampa & applica della serie PandA che rappresentano le migliori soluzioni per l’identificazione a fine linea. PandA è una unità stampa & applica dotata di un modulo base in grado di integrare tutti i moduli di stampa a trasferimento ter-
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mico proposti da Datamax, Zebra, Sato, Avery, Carl Valentin e Cab. I moduli di stampa sono in grado di stampare dati variabili con caratteri di piccole dimensioni, codi barre monodimensionali e bidimensionali con la massima qualità di stampa. L’invio dei dati di stampa è facilmente gestibile con il software BarTender che permette di creare e memorizzare le varie etichette e di integrare nelle stesse dati provenienti da sistemi gestionali, sistemi di pesatura ed altre automazioni. Grazie alla vasta gamma di applicatori già disponili, PandA è facilmente integrabile su automazioni di processo, confezionamento, imballaggio e palettizzazione automatica e consente di applicare etichette su uno o più lati del prodotto. La gestione elettronica della nuova serie PandA® è affidata ad un PLC con interfaccia operatore Touch Screen. LABELPACK® propone anche la più ampia e la più efficiente gamma di stampanti a trasferimento termico industriali. Tutti i modelli proposti sono realizzati sulla
base di una robusta struttura meccanica in pressofusione di alluminio e dotate delle più evolute soluzioni elettroniche. Sin dal 1992, LABELPACK® è distributore dei prodotti DATAMAX e grazie alla notevole esperienza acquisita in questi anni è in grado di fornire un gamma completa di soluzioni ed un competente servizio di assistenza e ricambi. Sono inoltre disponibili le stampanti delle marche più diffuse al mondo quali AVERY, ZEBRA, SATO, TOSHIBA TEC, INTERMEC. Per un corretto utilizzo dei nostri sistemi stampa & applica e per le stampanti di etichette forniamo materiali di consumo di alta qualità, quali nastri neri e colorati per la stampa a trasferimento termico, etichette autoadesive neutre e stampate, testine di stampa di elevata durata. Particolare attenzione viene data al servizio post-vendita volto a garantire il perfetto stato di efficienza delle nostre macchine lavorando a fianco dei nostri Clienti e Rivenditori per ottenere il miglior risultato e la massima soddisfazione.
SV
Our key measurement result: The satisfaction of our customers. For over 90 years, we have been developing innovative measurement and control systems that deliver precise values to the food and chemicals industries. For Brabender®, human values are just as important as empirical ones. That is why the satisfaction of our customers is a cornerstone of our business. We want to continuously increase the satisfaction value (SV), by putting a smile on your face. Delighting our customers is what drives our company. Brabender® GmbH & Co. KG · www.brabender.com
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InnovazIonI all’avanguardIa nel campo dell’automazIone portAno le AzIende AvIcole A un nuovo lIvello Il nuovo insaccatore verticale, automatico di Sealed Air per polli interi è stata riconosciuto come un importante avanzamento nel packaging dei polli interi
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ealed Air ha annunciato l’immissione sul mercato di un insaccatore rivoluzionario che è destinato a portare un nuovo livello di automazione nella filiera del pollame, offrendo efficacia operativa, sicurezza alimentare e sviluppo del marchio. L’esclusivo insaccatore verticale automatico
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Cryovac® BL120 per polli interi è conforme alle migliori pratiche di confezionamento igienico, presentando allo stesso tempo un rapporto qualità/prezzo eccezionale per garantire la freschezza e migliorare la presentazione del pollame, rendendolo sicuro e sostenibile. Sebbene l’automazione non sia una novità
nell’industria del pollame, fino ad oggi il confezionamento e l’inscatolamento erano rimasti due processi nei quali l’intervento umano era essenziale. Ma ora, grazie all’introduzione di BL120, le cose sono cambiate. Polli interi e umidi possono essere inse-
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riti direttamente da una guidovia e introdotti nei sacchi termoretraibili Cryovac®. Un caricatore BL120 sarà assegnato automaticamente in base al peso del pollo. Le ali sono recise e il pollo è pronto per il confezionamento su una confezionatrice sottovuoto a campane rotanti. Quali sono i vantaggi per la vostra attività? Efficienza operativa con carico senza operatore, esentando sei operatori dalle operazioni di rottura delle zampe e d’insaccamento e raggiungendo una velocità di 30 confezioni al minuto, con 3 insaccatori BL120 e un solo operatore richiesto per la supervisione. Oltre a offrire notevoli benefici in termini di efficienza operativa, la completa automazione assicura anche il benessere degli operatori e la tutela della salute. La capacità di produzione non dipende più dagli operatori. Aumentare l’utilizzo dei processi automatizzati e ridurre il rischio di possibili contaminazioni del prodotto attraverso il contatto umano sono aspetti cruciali in questo settore per garantire la sicurezza alimentare dei prodotti finiti. Con l’insaccatore BL120, il pollo intero viene preservato dal contatto con le mani umane ed è quindi protetto da microrganismi alimentari potenzialmente nocivi, evitando inoltre la contaminazione incrociata. Inoltre, grazie all’automazione e ai sacchi barriera Cryovac®, la durata di conservazione può essere estesa da cinque a 12 giorni, riducendo significativamente i rifiuti alimentari.
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Per di più, la confezione è di qualità eccellente e dal design accattivante, migliorando così l’aspetto del pollo intero, superando le prestazioni del caricamento manuale e la resa di presentazione offerta dalle buste PE. Per offrire maggior praticità al consumatore, sulla parte superiore è presente un dispositivo di apertura facilitata tra i migliori del settore, chiamato Grip & Tear®. I componenti principali di Cryovac® BL120 sono il canale di alimentazione regolabile, la direzione del canale di rilascio del prodotto direzionabile (realizzata su ordinazione), il dispositivo integrato per la rimozione delle ali, la torretta di segnalazione luminosa per avere una panoramica della produzione e la piattaforma retrattile che consente di raggiungere facilmente le parti superiori della macchina per le operazioni di manutenzione, di regolazione e di pulizia. Comandata da un controllore logico programmabile (PLC), l’insaccatore BL120 è dotato di sensori di prossimità per rilevare eventuali anomalie di funzionamento e visualizza gli avvisi sul pannello dell’operatore. Questa funzionalità contribuisce a eliminare gli sprechi eccessivi di prodotto e riduce i tempi di fermo macchina. L’nsaccatore BL120 incorpora anche la tecnologia più recente PakFormance® Insight, che offre la gamma completa di funzioni PakFormance® Insight, tra cui: • Visualizzazione e reporting dei dati storici relativi alle prestazioni della macchina. • Accesso remoto per la manutenzione e la risoluzione dei problemi.
La struttura è semplice e robusta. Tutte le parti critiche sono trattate per resistere all’ambiente corrosivo che spesso si trova nei locali di produzione e di confezionamento alimentare. Progettata pensando all’ergonomia, alla sicurezza e all’igiene, è facile da usare, pulire e semplice da mantenere in efficienza. Inoltre soddisfa tutta la legislazione europea in materia di sicurezza e di igiene. www.sealedair.com
Sealed Air Corporation crea un mondo migliore sotto ogni possibile aspetto. Nel 2014, la società ha generato un fatturato pari a circa 7,8 miliardi di dollari USA, aiutando i clienti a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità a dispetto delle maggiori sfide ambientali e sociali attuali. Il nostro portfolio comprende marchi noti, tra cui Cryovac® - soluzioni di confezionamento alimentare, Bubble Wrap® - imballaggio di protezione a bolle e Diversey® - soluzioni di igiene e pulizia. Le nostre soluzioni permettono una catena di fornitura più sicura e meno dispendiosa, proteggono le merci spedite in tutto il mondo e migliorano la salute attraverso ambienti puliti. Sealed Air ha circa 24.000 dipendenti che si occupano dei clienti in 175 Paesi.
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Il Gruppo p.E. lABEllErS presente alle fIErE d’Autunno
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n autunno da ricordare per P.E. LABELLERS. L’azienda leader nel settore labeling & packaging è stata infatti protagonista di un’importante serie di trasferte all’estero in occasione di tre prestigiose Fiere internazionali. P.E. LABELLERS e P.E. USA di nuovo presenti a PACK EXPO International 2016 PACK EXPO è il principale evento Nord Americano per il 2016 riguardante le innovazioni produttive e di packaging. Questa fiera riunisce più di 2.400 espositori, circa 45.000 visitatori, 7.000 acquirenti internazionali provenienti da 130 paesi, su di una superfice di più di 100.000 metri quadrati. La divisione americana del Gruppo P.E. LABELLERS ha rinnovato anche per quest’anno la sua partecipazione a PACK EXPO International, la fiera di Chicago che si è tenuta dal 6 al 9 novembre. P.E. Labellers e la consociata P.E. USA erano infatti presenti con un’ampia selezione di macchine etichettatrici destinate al mercato Americano. L’etichettatrice Modular Top in esposizione, per l’etichettatura di bottiglie del celeberrimo burbon americano Maker’s Mark, ha installato l’innovativo modulo di etichettaggio colla a freddo per applicazione di etichetta lunga 280mm, con le nuove protezioni a ghigliottina installate direttamente sulla stazione. La macchina è in grado di ospitare ben quattro moduli di etichettaggio intercambiabili e applica etichetta di corpo a colla, collarino e retro etichetta autoadesivi. Inoltre è dotata di stella meccanica di divisione contenitori in uscita.
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Rollmatic
Sullo stand era esposta anche la sleever MAYA, per l’applicazione fullbody su lattine di birra e l’etichettatrice lineare autoadesiva modello COMPACT, di produzione Packlab, venduta a CITGO, produttore di olio motore molto conosciuto nel settore automobilistico: l’etichettatrice è idonea all’applicazione di etichette autoadesive fronte e retro su contenitori rettangolari o piramidali fino a 5 lt. ad una velocità di produzione di 100 p/m. Particolarità del modello COMPACT è la presenza delle innovative barriere ottiche di protezione. Inoltre era esposto anche l’innovativo gruppo autoadesivo 140mt/min, prodotto da P.E. LABELLERS, per alte velocità con giuntatore automatico, vincitore del premio “SIMEI Innovation Challenge 2015”. Dagli States… al BRAU BEVIALE 2016 Dato il grande successo riscontrato nelle precedenti edizioni, P.E. LABELLERS è stata presente anche nel 2016 (8-10 Novembre) alla fiera di
Norimberga dedicata al mondo del beverage. Per questa edizione, P.E. LABELLERS ha deciso di esporre ben due macchine etichettatrici. La prima, roll-fed, modello ROLLMATIC 540, con sistema colla a caldo per grandi contenitori. Essa è infatti adatta a lavorare bottiglie cilindriche in plastica fino a 20 lt. Le etichettatrici roll-fed di P.E. LABELLERS sono state completamente rivisitate ottenendo i seguenti risultati: • dare maggiore versatilità all’utilizzatore • garantire una migliore distribuzione della colla con maggiore risparmio • nuovo sistema di tensionamento del film • aumentata l’ergonomicità del modulo di etichettaggio • nuovo sistema di trasmissione per garantire minor rumorosità e zero manutenzione • software elettronico di ultima generazione.
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Modular top mista
La seconda, ultima nata in casa P.E. LABELLERS, la sleeveratrice modello MAYA, per l’applicazione di etichette a manicotto su contenitori , vuoti o pieni, di qualsiasi materiale, forma e dimensione, con percentuali di retrazione fino all’80%. Il vantaggio dell’etichetta sleeve è che permette di sfruttare tutta la superficie del contenitore per presentare le caratteristiche del prodotto, oltre a rendere il packaging assolutamente moderno e accattivante.
Con la consociata francese OMME FRANCE a ALL4PACK 2016 Dal 14 al 17 Novembre a Paris Nord Villepinte, P.E. LABELLERS e la propria consociata Francese, Omme France, erano impegnate nella fiera ALL4PACK Paris 2016 (fusione dei precedenti Saloni EMBALLAGE e MANUTENTION), dove hanno esposto due macchine etichettatrici della gamma Modular: la prima modello 450, la più piccola della gamma, e la seconda, una 2320, la più
grande, per una dimostrazione di completezza a 360° dalle basse velocità alle macchine più performanti. L’etichettatrice Modular Plus 450, per una velocità di 3.000 bph, è dotata di 3 stazioni autoadesive 20 m/min. per l’applicazione di etichetta, retro e collarone, rotazione piattelli con motori passo-passo e fotocellule di centraggio ottico per lettura spot su capsulone spumante. La seconda etichettatrice, modello Modular Top 2320, top di gamma per una velocità produttiva di 20.000 bph, è equipaggiata di tre moduli di etichettaggio su carrello con tecnologie miste a colla a freddo e autoadesive, sistema di rotazione piattelli con servomotori e telecamere di centraggio BBULL. Questa etichettatrice, l’ottava ordinata negli ultimi tre anni dal Gruppo LVMH, è sinonimo di piena soddisfazione da parte della prestigiosa multinazionale nei confronti di P.E. LABELLERS. www.pelabellers.it
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Un sistema per il vuoto centralizzato per Un confezionamento affidabile ed efficiente
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on nove stabilimenti produttivi e un fatturato di 2.500 milioni di euro Westfleisch si presenta come una delle più grande aziende tedesche di lavorazione carni. Il centro di lavorazione di Erkenschwick si estende su un’area di 135.000 m2 e macella ogni settimana da 30.000 a 40.000 suini, trasformando da 800 a 900 tonnellate di carne, in particolare per la produzione di salsicce, crude e cotte, e prosciutti. Le ampie aree di produzione sono dotate di un sistema per il vuoto centralizzato Busch che alimenta 30 linee di confezionamento in diversi edifici. Questa soluzione per la generazione del vuoto ha dimostrato di essere la più affidabile ed economica per Westfleisch. Fondata nel 1928 come cooperativa di allevatori, Westfleisch è oggi una delle aziende leader in Germania e in Europa nella lavorazione delle carni ed esporta oltre il 40% della sua produzione in più di 40 paesi. Grazie ai contratti di fornitura con oltre 4.000 allevatori di suini, manzi e vitelli, Westfleisch è in grado di registrare in dettaglio l’origine delle carni e garantirne la sicurezza e la qualità lungo tutta la filiera. La vendita al consumatore finale avviene tramite le rivendite di generi alimentari. La sede amministrativa centrale del gruppo Westfleisch, che impiega circa 1.900 dipendenti, si trova a Münster, in Westfalia. La macellazione, la lavorazione e la finitura vengono effettuate in nove stabilimenti produttivi. Il primo sistema per il vuoto centralizzato Busch è stato installato già nel 1990 nel centro di lavorazione carni di Erkenschwick. Ora
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Sistema per il vuoto centralizzato Busch nel centro di lavorazione carni Westfleisch di Erkenschwick
Westfleisch in questo stabilimento impiega più di 1000 persone che lavorano in un sistema a doppio turno per cinque giorni alla settimana e, se la domanda stagionale lo richiede, a volte anche il sabato. Il terzo turno effettua le operazioni di pulizia dell’impianto. Con il tempo, la continua espansione della capacità produttiva, i conseguenti ampliamenti dello stabilimento, gli interventi di ristrutturazione e la rigorosa separazione delle aree per le carni crude e cotte (“zoning”) hanno richiesto l’installazione di un secondo sistema per il vuoto centralizzato. Nel 2013 Westfleisch ha così deciso di sostituire i due sistemi per il vuoto iniziali, collocati a una distanza di alcune centinaia di metri l’uno dall’altro, con un sistema unico. Il
nuovo sistema avrebbe dovuto essere collocato in una posizione che consentisse di ridurre al minimo la lunghezza delle tubazioni collegate alle linee di confezionamento poste nei diversi edifici dello stabilimento. Poiché le esperienze fatte in altri stabilimenti Westfleisch con la tecnologia e i sistemi per il vuoto centralizzati Busch erano state positive, è stata scelta una soluzione Busch che presentava tutti i requisiti richiesti. Busch ha progettato il sistema in modo da ottenere tempi di ciclo brevissimi in tutte e 30 le linee di termoformatura. L’aria viene estratta dalle camere di confezionamento in due fasi, ottenendo una risposta in pressione più rapida e riducendo al minimo il tempo di ciclo. Una parte del
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sistema centralizzato comprende quindi pompe per basso vuoto che effettuano un pre-svuotamento fino a una pressione di 50 mbar. Una valvola commuta al sistema per medio vuoto in base alle esigenze, riducendo la pressione di confezionamento a due e tre millibar. Questo non è soltanto il metodo più veloce, ma anche il più efficiente, per raggiungere la pressione finale nella confezione. L’elevato livello di efficienza è garantito dalle pompe per vuoto rotative a palette R 5 di Busch per il basso vuoto, di dimensioni relativamente compatte. Il medio vuoto viene ottenuto con pompe booster Panda modulate con inverter, che si attivano solo dopo che è stato raggiunto il livello del basso vuoto. Un sistema modulare genera il vuoto a 160 mbar per le stazioni di termoformatura. Il vuoto viene utilizzato per far aderire la pellicola allo stampo dando forma a un vassoio. Il sistema per il vuoto centralizzato Busch è stato progettato in modo da poter essere ampliato con moduli aggiuntivi nel caso fosse richiesto un aumento della produzione. Un ampliamento si è reso necessario all’inizio del 2015.
per vuoto rotative a palette e booster per vuoto rotative a lobi. Il numero di pompe è quindi rimasto complessivamente uguale a quello dei due sistemi utilizzati prima del 2013, ma mentre questi generavano il vuoto per 13 confezionatrici, il nuovo sistema centralizzato alimenta ben 30 macchine. La combinazione dei due vecchi sistemi in un sistema unico centralizzato ha quindi consentito di ottenere un risparmio energetico del 56%. Il quadro di comando del nuovo sistema è programmato per attivare o disattivare i moduli per il vuoto in modo da soddisfare la richiesta del momento. La distanza tra il sistema centralizzato e le linee di confezionamento è di massimo 400 m. Nello stabilimento Westfleisch di Erkenschwick sono installati complessivamente 1.300 metri di tubazioni in PVC per il basso e medio vuoto e per la termoformatura.
Da allora il sistema per il vuoto centralizzato è costituito da 18 pompe
Oltre al risparmio energetico, un fattore importante alla base di questa
Dopo dieci mesi di utilizzo la direzione Westfleisch ha espresso soddisfazione per il nuovo sistema e ha riconfermato la propria fiducia nella scelta dei sistemi Busch.
decisione è stata la possibilità di disporre di una gamma completa di servizi da un unico fornitore. La pianificazione, la progettazione, la costruzione, l’installazione e la messa in servizio del sistema, tubazioni comprese, sono state eseguite interamente dal personale specializzato Busch. L’azienda offre inoltre un pacchetto di servizi tutto compreso in cui si assume la piena responsabilità del sistema per il vuoto e si impegna ad eseguire tutte le operazioni di manutenzione e ad intervenire immediatamente in caso di guasto. I tecnici Busch sono in grado di effettuare la manutenzione senza fermare l’impianto, scollegando i singoli moduli per vuoto dalla rete e ricollegandoli al termine delle operazioni. Non hanno bisogno di entrare nelle zone di produzione e questo rappresenta un grande vantaggio nell’industria alimentare, nella quale l’igiene è fondamentale. Infine, un altro vantaggio dei sistemi per il vuoto centralizzati è l’assenza di pompe per vuoto e quindi di emissioni termiche nelle zone di produzione e confezionamento refrigerate, un fattore che riduce notevolmente i costi energetici della climatizzazione.
Fornitura di sistemi per il vuoto centralizzati per il confezionamento delle carni bovine
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al 2014 DC Beef, una divisione di Danish Crown, gestisce un impianto di macellazione e lavorazione delle carni bovine a Holsted, in Danimarca. Con una capacità di 900 capi al giorno l’impianto è uno dei più grandi e moderni del suo genere a livello internazionale. Per il confe-
zionamento sottovuoto dei prodotti finali viene utilizzato un sistema centralizzato Busch. Danish Crown è presente nel mercato alimentare da più di 125 anni ed è attualmente la più grande azienda in Europa di macellazione e lavorazione carni. Con un organico di 23.000 dipendenti Danish Crown
è uno dei tre principali esportatori di carne al mondo. La divisione DC Beef si occupa della macellazione e della lavorazione delle carni bovine. Gestisce due centri di macellazione e disosso in Danimarca e uno a Husum, in Germania, oltre a due centri di lavorazione in Danimarca. Il nuovo stabilimento di Holsted, co-
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struito all’inizio del 2014, conta 350 dipendenti impiegati in un sistema a doppio turno per la macellazione, il disosso e la lavorazione delle carni. Tutti gli aspetti del processo produttivo sono stati definiti come previsto dalle norme più recenti. La classificazione EUROP garantisce la massima qualità nella lavorazione delle carni. Ogni mezzena viene scansionata automaticamente per determinarne le dimensioni, il contenuto di grassi e la distribuzione degli strati di grasso. Le informazioni vengono quindi analizzate e utilizzate per lo smistamento, con l’obiettivo di fornire carne bovina di qualità costante in tutte le linee di lavorazione. Questo sistema completamente automatico è integrato dal lavoro del personale di DC Beef che effettua un ulteriore controllo visivo. Le mezzene vengono quindi conservate per almeno 24 ore a una temperatura inferiore a 7 °C prima di essere lavorate. La carne prodotta nello stabilimento DC Beef di Holsted viene esportata nell’intera Europa. Tutti i prodotti che escono dallo stabilimento sono confezionati sottovuoto, dai quarti di bue alle confezioni su misura del cliente finale. DC Beef utilizza diversi tipi di macchine di confezionamento, a seconda delle dimensioni del prodotto, del numero di unità e dei tempi di ciclo richiesti. Tutte le macchine utilizzate, termoformatrici, sigillatrici per vaschette e sigillatrici sottovuoto a tavola rotante, richiedono livelli di vuoto elevati. Le linee di confezionamento sono state progettate fin dall’inizio per un sistema del vuoto centralizzato. I vantaggi della centralizzazione sono evidenti e sono stati confermati dall’esperienza degli altri stabilimenti. Il fatto che le pompe per vuoto non vengano installate nell’area di produzione garantisce numerosi vantaggi: - si risparmia energia perché non sono presenti emissioni termiche
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Vista della sala pompe con le pompe per vuoto rotative a palette R 5 installate nelle sale refrigerate, - l’igiene è ottimale grazie all’assenza di nebbie d’olio nell’area di produzione, - massima affidabilità, - assenza di tempi di fermo per la manutenzione: gli interventi possono essere eseguiti facilmente senza fermare la produzione, - nessuna operazione di manutenzione nelle aree di produzione e confezionamento, - bassi costi di esercizio, - elevata efficienza energetica, - mantenimento di livelli di vuoto elevati, - assenza di rumore nelle postazioni di lavoro. L’incarico di progettare e realizzare il sistema per il vuoto centralizzato è stato assegnato a Busch dato che le apparecchiature di questa azienda erano già state impiegate con successo in altri stabilimenti Danish Crown. Un ulteriore argomento a favore dei prodotti Busch è stata la presenza in Danimarca di Busch A/S, che dispone di un reparto speciale per la progettazione e la produzione di sistemi per il vuoto centralizzati e realizza impianti complessi su misura del cliente. Il sistema per il vuoto centralizza-
to è stato progettato e costruito in Danimarca dal personale specializzato Busch ed è entrato in funzione nel primi mesi del 2014. Anche le tubazioni in acciaio inossidabile sono state dimensionate, installate e messe in opera da Busch. Il sistema per il vuoto è stato installato in un piano intermedio posto direttamente sopra le linee di confezionamento ed è alimentato da pompe per vuoto rotative R 5. Queste pompe sono state richieste espressamente da DC Beef considerato che le precedenti esperienze con questi modelli erano state estremamente positive. Inoltre sono state inserite nel sistema alcune unità R 5 precedentemente in uso in altri stabilimenti. Il sistema per il vuoto centralizzato comprende quindi pompe per vuoto R 5 sia nuove che rigenerate in fabbrica. Due unità R 5 con una capacità di aspirazione di 400 m³/h alimentano tre sigillatrici per vaschette di carne macinata generando un vuoto permanente di 30 mbar. Cinque pompe dello stesso tipo e dimensione creano il vuoto con una pressione di 150 mbar per tre macchine termoformatrici e due sigillatrici sottovuoto a tavola rotante (carrellate).
CONFEZIONAMENTO
Il sistema per il vuoto è stato progettato in modo che le tubazioni che collegano tra loro le confezionatrici fungano da serbatoio per la formazione del vuoto tra i cicli di espulsione. Un vantaggio che ne consegue è che il vuoto viene creato immediatamente all’inizio del processo. Inoltre questo rende superflua l’installazione di un serbatoio per il vuoto e aumenta la produttività riducendo i tempi di espulsione. Anche il sistema di controllo del vuoto è stato fornito da Busch e integrato in quello dello stabilimento. Fra tutti i vantaggi dei sistemi per il vuoto centralizzati, quello più apprezzato da DC Beef è sicuramente l’elevata efficienza. Il numero di pompe per vuoto messo in funzione è determinato dal sistema di controllo, che attiva solo
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le unità necessarie per soddisfare la richiesta di quel momento. Poiché le confezionatrici non operano mai tutte contemporaneamente a pieno regime, raramente è necessario utilizzare la produzione completa di tutte le pompe. Rispetto ai sistemi per il vuoto decentrati, quello centralizzato permette un sensibile risparmio energetico, sia da parte delle confezionatrici che della rete. Il sistema sta funzionando ininterrottamente in cicli di uno o due turni da quando è stato abbattuto il primo capo nell’impianto, nel 2014. La direzione di DC Beef ha fatto sapere che in oltre un anno di esercizio non si sono mai verificate anomalie o guasti di sistema. Le operazioni di
NEWs
manutenzione meno importanti, quali le ispezioni e la sostituzione dell’olio e dei filtri, sono state effettuate dal personale di DC Beef. Il contratto di manutenzione concluso con Busch garantisce l’assistenza del personale tecnico di Busch. Le unità utilizzate per turni singoli vengono sottoposte a manutenzione una volta all’anno, quelle impiegate per turni doppi, ovvero per un numero doppio di ore, ogni sei mesi. Busch Denmark dispone di un magazzino di pompe per vuoto R 5 ricondizionate che, in caso di emergenza, possono essere fornite, installate e messe in servizio entro quattro ore.
www.buschvacuum.com
NOTIZIE IN BrEVE
nuovo servizio di tracking online per r+W
R+W
Italia, la filiale italiana dell’azienda tedesca R+W GmbH, leader nella produzione di giunti di precisione per automazione meccanica e limitatori di coppia a sfere di precisione, offre ai clienti un interessante servizio di tracking on line. I clienti R+W non dovranno più porsi la domanda “Dove sono i miei giunti?” (o se lo faranno, avranno comunque una riposta immediata). Ordinando prodotti R+W, con il nuovo servizio di Tracking On Line sarà possibile sapere in tempo reale dove si trovano e conoscere con precisione i tempi di consegna: contestualmente alla presa in carico dell’ordine, il corriere espresso incaricato della consegna (TNT) invierà una mail all’indirizzo che il cliente ha comunicato a R+W in occasione dell’ordine, con i dati relativi alla spedizione. Per
seguire passo dopo passo l’iter di consegna, basterà utilizzare il link che si trova in questa mail e inserire negli appositi campi i dati dell’ordine; sarà così possibile essere sempre aggiornati sullo stato della spedizione in ogni sua fase, dal ritiro dai magazzini R+W alla consegna. Per i clienti che non dovessero ritenere necessario seguire la spedizione in ogni sua fase, il corriere provvederà comunque a inviare un’altra mail quando i prodotti saranno in consegna. Per qualunque richiesta aggiuntiva, il personale R+W resta in ogni caso a disposizione dei clienti, che possono sempre contattare gli uffici commerciali di R+W Italia al numero +39 / 02 / 262 641 63 o inviare una mail all’indirizzo info@rw-italia.it per ricevere tutte le informazioni che occorrono.
Il nuovo servizio è perfettamente coerente con la filosofia aziendale di fornire sempre, con immediatezza e nel modo più chiaro possibile, tutte le informazioni che possono servire a migliorare la qualità del lavoro dei clienti. La qualità dei prodotti R+W e l’efficienza del servizio di assistenza permettono infatti all’azienda di essere del tutto trasparente nelle sue comunicazioni con i propri interlocutori. Per saperne di più... #restaconnesso con R+W!
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AggiornAre le tecnologie per lA codifica digitale nellA vostrA lineA non è mAi stAto così conveniente nimax propone la vantaggiosissima Domino serie v i-tech
S
ono molte le aziende produttive che hanno la necessità di aggiornare i sistemi di codifica e marcatura. I motivi sono molteplici: macchine vecchie che causano fermi linea non previsti, sistemi obsoleti che necessitano di eccessiva manutenzione e con consumi eccessivi, e prodotti troppo datati che rallentano la velocità e l’efficienza della linea. L’esigenza di rinnovarsi si è, sino ad ora, scontrata con quella di contenere le spese. Questo ha causato un eccessivo invecchiamento dei sistemi di codifica e marcatura in funzione generando una serie di costi nascosti. Oggi sostituire i vecchi sistemi è facile e non impatta sul budget: la Domino Serie V i-Tech è infatti un sistema efficiente, versatile e alla portata di tutte le aziende. Un up-grade decisamente vantaggioso: prezzo accessibile e costi di gestione minimi Le V230i stampa codici ad alta risoluzione, messaggi di testo e immagini su incarti flessibili ed etichette. Rispetto alle altre stampanti a trasferimento termico, utilizza il sistema intelligent technology per soddisfare tutte le esigenze di stampa mantenendo sempre costi ridottissimi. La tecnologia Domino i-Tech utilizza fino al 60% in meno di ribbon, ed eli-
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mina i tempi di fermo macchina causati da rotture del nastrino grazie ai bracci ballerini, che ne mantengono costante la tensione. Il cambio del ribbon è rapido e meno frequente grazie al nuovo cassetto in grado di ospitare ribbon più lunghi. Il sistema non ha bisogno di aria compressa, migliorando ulteriormente l’affidabilità e riducendo i costi di gestione. Un’ampia gamma di applicazioni Si integra perfettamente con linee termoformatrici ed etichettatrici su una vasta gamma di applicazioni in ambito alimentare e sanitario. Un unico sistema di stampa per tutte le applicazioni fa risparmiare sui costi di inventario e manutenzione e sul training del personale. La V230i
può stampare sia a bassa che ad alta velocità (10-750 mm/sec), superando gli standard richiesti dalla maggior parte delle linee di produzione. Il sistema integrato di riscaldamento della testina di stampa garantisce una qualità costante della codifica anche a basse temperature di esercizio. La gamma completa dei ribbon Domino, conforme alle più recenti norme legislative e ambientali consente di scegliere sempre la soluzione ottimale per il supporto da marcare. Le modalità intermittente e conti-
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nua vengono offerte nella stessa unità, convertibile rapidamente da destra a sinistra per adattarsi a tutte le applicazioni. Non c’è bisogno di un controller dedicato: può usare qualsiasi inter-
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faccia PC, compresa quella della linea. Stampa con facilità a 300 dpi testi, loghi, codici a barre dinamici e codifiche 2D e può collegarsi automaticamente con un database per stampare dati variabili. La testa di stampa è disponibile da 32 e da 53 mm. Facile da usare L’interfaccia utente si avvia e gestisce la stampa in modo rapido. Nessun menu complesso: basta inserire il lavoro e avviare la stampa. La selezione WYSIWYG di messaggi archiviati elettronicamente assicura un cambio di layout rapido e senza errori. ll
pasta
software integrato rende possibile creare le etichette sulla linea di produzione. In alternativa, è possibile crearle su un PC con EasyDesign (o un analogo programma per la creazione di etichette) e trasferirli via USB o Ethernet. Semplice e veloce da installare L’installazione richiede meno di un’ora e può essere fatta sulla maggior parte dei castelli; è compatibile con la maggior parte dei software di creazione di etichette, quindi potrete andare in stampa subito senza dover ricreare tutti i messaggi. AutoAlign allinea automaticamente la testina di stampa nella posizione ottimale con un tasto senza spessori o strumenti. www.nimax.it
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nimax: la qualità vuole qualità Sistemi di codifica e marcatura ad alto rendimento per ogni tipologia di prodotto e di linea produttiva.
Tecnologie inkjet in alta e bassa risoluzione in linea e su finelinea, laser, sistemi stampa e applica, stampanti a trasferimento termico, drop-on-demand, inkjet termico, stampanti per etichette a colori in alta qualità, software specifici di gestione della codifica e interfacciamento. Oggi la codifica è essenziale per valorizzare l’unicità del prodotto. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di codifica: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.
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Soluzione efficiente per l‘etichettatura di vasetti e bottiglie con applicazione Sigillo di garanzia
T
ra le innumerevoli soluzioni per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti, ALTECH presenta un sistema per l’etichettatura di vasetti e bottiglie. Il sistema è in grado di etichettare prodotti di forma piuttosto diversa: bottiglie tonde e rettangolari, e vasetti cilindrici ed esagonali con etichette di corpo avvolgenti, e sigilli antiviolo sul tappo. Questo impianto, della serie ALline, si distingue per il particolare sistema di orientamento delle bottiglie, in grado di ruotare le stesse, senza fermarle, per assicurare sempre
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il corretto allineamento del sigillo con l’etichetta di corpo. Data la diversità di diametro delle bottiglie, il sistema è programmabile, e in grado di gestire vari combinazioni di prodotto etichetta. La macchina
include inoltre un sistema per la marcatura a caldo delle etichette, per l’identificazione e la tracciatura dei lotti di produzione. www.altech.it
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Meaf Sceglie asciUgatoRi e soFFiatoRi leiSter
C
ome realizzare un impianto di estrusione di fogli per l’imballaggio di alimenti ad elevata produttività e dai costi unitari contenuti? MEAF Machines, produttrice olandese di macchinari per il packaging, ha trovato la soluzione con un’innovativa combinazione di materie prime convenienti, applicazioni per migliorare la funzionalità del prodotto e naturalmente componenti Leister. Il nuovo macchinario comprende, installati in linea, due soffianti Silence, 4 riscaldatori LHS 61L SYSTEM e 4 ugelli a fessura larga: silenziosi, efficienti e affidabili, hanno contribuito in buona misura a creare una soluzione vincente, con soddisfazione del produttore e del cliente finale. MEAF Machines, azienda olandese del settore del packaging, produce impianti per l’estrusione di film e fogli in materiale plastico e macchine per la termoformatura. L’azienda è conosciuta per la sua versatilità e per la capacità di fornire linee di produzione complete. Un cliente dell’azienda ha manifestato interesse per l’acquisto di un nuovo impianto, con l’obiettivo di ottimizzare il processo di produzione di film per imballaggio di alimenti, e ha suggerito a MEAF di prendere in considerazione i componenti Leister. Il cliente aveva già utilizzato un impianto che comprendeva in linea i riscaldatori Leister LE 10000 e i soffiatori SILENCE ed era rimasto favorevolmente colpito dalla loro efficienza e affidabilità; non ha esitato quindi a raccomandarne l’utilizzo anche per il nuovo impianto.
Le specifiche del nuovo sistema di produzione dovevano consentire un notevole incremento della capacità produttiva e allo stesso tempo una riduzione dei costi unitari di produzione. Per questo motivo MEAF ha suggerito di dotare l’impianto di un applicatore di “antiblocco”. Questo dispositivo applica un’emulsione di Teflon a base acquosa e asciuga poi i fogli nell’unità apposita con controlli di precisione. Il processo è una valida alternativa alla coestrusione, più costosa, che utilizza additivi plastici e viene generalmente usata per applicazioni che aggiungono proprietà funzionali al materiale (antiblocco, antistatiche e altre ancora). L’APET o PET-A (amorfo) fonde a una temperatura inferiore rispetto al PET-C, parzialmente cristallino, e può essere lavorato in una gamma di temperature più ampie senza che rischi di formarsi il caratteristico difetto della superficie “a pelle di squalo”. I fattori decisivi nella scelta dell’APET sono l’elevata adattabilità ai processi di termoformatura e il costo inferiore rispetto all’altrettanto trasparente PET-G. Le proprietà antiblocco sono richieste nella produzione di imballi flessibili e fogli. Gli additivi antiblocco
rendono possibile ridurre l’adesione (“blocco”) fra due fogli di materiale, consentendo quindi una movimentazione molto più agevole sia durante la produzione, sia durante il successivo utilizzo dei prodotti. MEAF ha seguito il consiglio del cliente e ha nuovamente investito nella tecnologia ad aria calda fornita da Leister. Grazie a una combinazione di riscaldatori e soffianti Leister di nuova generazione, il processo di asciugatura può facilmente tenere il passo con i ritmi di produzione notevolmente più rapidi, mentre la funzione di controllo è integrata nel PLC dell’impianto.
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CONFEZIONAMENTO
I macchinari Leister integrati nell’impianto sono due soffiatori Silence, 4 riscaldatori LHS 61L SYSTEM e 4 ugelli a fessura larga. Il soffiante radiale SLENCE non ha un nome scelto a caso: con emissioni di soli 61 dB(A) durante il funzionamento è veramente molto silenzioso, ma fornisce elevati volumi di aria calda e può essere installato con qualunque orientamento. SILENCE, progettato appositamente per consentirne l’alimentazione con aria già calda (a temperature variabili fra i 100 e i 200 gradi), opera senza problemi con temperature ambientali fino a 75°C. Nei processi industriali, spesso un soffiatore alimenta molti riscaldatori, ma nell’impianto progettato da MEAF a ogni coppia di riscaldatori LHS 61 L SYSTEM corrisponde un solo soffiatore SILENCE. I riscaldatori LHS 61L SYSTEM sono la scelta ideale per applicazioni che richiedano elevate prestazioni. Facili da integrare, dispongono di protezione da surriscaldamento con allarme per l’ elemento riscaldante sia per l’apparecchio; la capacità riscaldante è regolabile tramite un potenziometro. Controllabile da remoto con interfaccia analogica, è disponibile con modalità di controllo diverse a circuito aperto e chiuso e con display LED riportante i valori attuali e quelli desiderati. La linea di produzione MEAF con applicatore di antiblocco gestisce fogli in A-PET di spessore variabile fra 0,15 e 1.2 mm. Interamente realizzata in acciaio inox, comprende rulli e vaporizzatore. La pressione che avvicina i rulli è applicata da un sistema pneumatico; l’impianto comprende un serbatoio da 60 litri con pompa
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di circolazione. Le due pompe per l’applicazione del liquido antiblocco comprendono indicatori di livello per estrazione e riempimento e relativi segnali di allarme; è inclusa un’unità di controllo per il funzionamento in autonomia. La combinazione vincente di materiale a basso costo (APET), processo efficiente (applicatore antiblocco) e tecnologia ad aria calda a elevate prestazioni (soffiatori e riscaldatori Leister) ha accelerato il processo produttivo e ridotto i costi, con notevole soddisfazione anche degli utenti finali coinvolti nel processo (il personale delle
aziende clienti). Per i produttori dell’impianto, la facilità di installazione dei prodotti Leister è stato un grande aiuto, consentendo di risparmiare tempo e denaro. Leister fornisce da oltre 60 anni riscaldatori industriali e macchinari per la saldatura della plastica; tecnologie all’avanguardia, una gamma ampia e completa e personale commerciale qualificato permettono di trovare la soluzione ideale per le esigenze di aziende operanti nei più diversi settori, dall’edilizia al packaging. www.leister.com
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Quando ognuno di noi desidera acQuistare con consapevolezza
I
l primo rapporto sulle abitudini alimentari degli italiani che nasce da una collaborazione tra CENSIS e Coldiretti, ci porta un quadro di un consumatore in evoluzione e sempre più cosciente e ragionato. Le proprie scelte sono soggettive, eterogenee, mutevoli, tendenzialmente più equo solidali ed eco responsabili, è questo in estrema sintesi il contenuto principale delle abitudini alimentari degli italiani, intese come le scelte e i comportamenti di acquisto e consumo di alimenti. Questi aggettivi rispecchiano tutto il contenuto dell’attuale carrello della spesa: acquisti bio, ma anche surgelati, piatti pronti che sembrerebbe in contraddizione, ma al contrario dimostrano scelte consapevoli a seconda del momento e delle necessità, ma sempre con un occhio a ciò che si acquista e alla sua qualità. A prevalere è un politeismo fatto di combinazioni soggettive di luoghi di acquisto dei prodotti e relative diete alimentari. Contro ogni aspettativa anche la crisi recente non ha fatto che rinforzare questa dinamica dei comportamenti sociali. Così il rapporto con il cibo è una dimensione sempre più soggettiva, espressione di una decisione e quindi scelta consapevole, a partire dalle proprie preferenze e abitudini. Si compra meno, ma sempre scegliendo con cura. Ma la valutazione, oggi, di un prodotto contiene più profondamente ciò
che il consumatore si porta dentro. Sono stati visti ed analizzati i consumatori da più punti di vista e prospettive, perché sempre di più le aziende devono conoscere e rispecchiare i “desiderata” dei propri acquirenti. Nascono così articoli comparativi che consentono di far conoscere i prodotti e intorno all’informazione dello stabilimento produttivo si radunano
oltre 100.000 consumatori che spinti dall’esigenza di risparmiare e di conoscere ciò che comprano, partendo da questa informazione, confrontano, segnalano e divengono i primi analisti: conoscono i prodotti, leggono gli ingredienti e le tabelle nutrizionali, acquisendo consapevolezza. Di non molto tempo fa, un’importante class action da parte dei consumatori per la non cancellazione di una legge, la 109/92, che obbligava le aziende a riportare sull’etichetta non solo il luogo di confezionamento, ma anche quello di produzione, che a livello comunitario con una nuova legge non sarebbe più stato obbligatorio.
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Questo uno dei fronti nei quali l’etichetta diventa soggetto del prodotto. Da un altro punto di vista il sociologo Gilles Lipovetsky dichiarava che “Ormai tutti noi siamo consumatori estetici”, secondo il sociologo francese “L’arte non è più bellezza, ma ricerca di sensazioni: così il mercato diffonde una nuova percezione del mondo” da qui la necessità di rispecchiare anche attraverso i prodotti una bellezza che sia attrattiva attraverso il packaging. Questo il primo piano di marketing sul quale vengono costruite le confezioni e le etichette. Ma l’etichetta che ne diviene vestizione, risponde non solo ad una domanda creativa e di bellezza, ma anche ad un’etica di prodotto e di sicurezza, quando la parola sicurezza viene a racchiudere certezza del contenuto, provenienza, catena di produzione e qualità, oltre che certezza e fondatezza del marchio di appartenenza. I global shock alimentari dalla mucca pazza in avanti e la crescente attenzione alla tutela della salute, hanno dato impulso alla voglia di sicurezza e genuinità dei prodotti, tendenza che si è sempre più espressa con quelle più consolidate di ricerca della convenienza e della compressione
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dei tempi di acquisto e preparazione dei pasti, ma sempre volendo conoscere profondamente la sorgente “produttore” di ciò che si sta acquistando. Comportamenti e tendenze di acquisto e consumo molto diversificate, si fondono, ma ci sono alcune linee guida che si ritrovano in ogni acquisto: in primo luogo, la qualità sostenibile che significa riuscire ad avere una dieta che risponde ai propri gusti, con una qualità adeguata, che garantisca sicurezza e sia anche conveniente; è una specie di quadratura del cerchio che riesce solo grazie alla capacità dei consumatori italiani di pizzicare nella struttura di offerta le opportunità migliori, di recuperare, tenuto conto dei vincoli di tempo e soldi, i beni desiderati al miglior prezzo possibile. Ha la meglio la logica da consumatore responsabile, attento non solo al contenuto degli alimenti ma a come sono i prodotti, all’impatto che la loro produzione e distribuzione ha sulla vita delle persone, sui legami sociali e sull’ambiente; non a caso è alta anche l’attenzione al rapporto tra il cibo e il proprio territorio, vissuto come un contesto ben conosciuto e rassicurante, che risponde sia ad un’inedita dimensione identitaria, che alle paure globali indotte dagli
effetti dell’industrializzazione spinta e incontrollata dell’agroalimentare. è in questo quadro che l’etichetta si trova. Gioca un ruolo fondamentale perché è ciò che rimane nel momento in cui il prodotto viene scartato e per questo deve mantenere tutti i contenuti di scelta e ricerca fatte dal marketing, ma anche dalla sicurezza. L’etichetta diventa il perfetto connubio tra arte e tecnologia. è l’anello che unisce l’azienda al consumatore, che trasmette emozioni e conoscenza, ma anche lo strumento per il controllo track&trace per la logistica e il sistema più semplice e sicuro di anticontraffazione. Pilot Italia ha investito in ricerca e sviluppo per rendere sempre più l’etichetta un progetto, una soluzione in grado di proteggere i brand, e di divenire anche contenitore di informazioni per il fruitore. Autenticando inoltre il prodotto attraverso sofisticate tecnologie utilizzate nei più sicuri sistemi di anticontraffazione governativi. Inchiostri della stessa famiglia di quelli stampati sulle banconote e componenti invisibili e verificabili solo attraverso dispositivi di controllo che interagiscono con il cliente attraverso un semplice smartphone per una più facile verifica dell’originalità dei prodotti e per una continua relazione con il marchio. In più la possibilità di un QRcode univoco e non duplicabile per entrare nella realtà del brand, scoprire la storia del prodotto e coinvolgere il consumatore in un mondo esperienziale di sensazioni e conoscenza. Un modo per appartenere ad un club esclusivo dove le passioni, le storie e gli avvenimenti vengono condivisi e vissuti insieme. Chiedete come a Pilot Italia. www.pilotitalia.com
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Newtec LabeLLiNg Sceglie le Soluzioni Schneider electric per l’innovativa gamma di macchine etichettatrici panther
con l’automazione pacdrive 3 di Schneider electric una soluzione meccatronica e connessa di nuova generazione, efficiente e IIoT ready - in perfetta integrazione con un sistema di visione innovativo, che usa una sola telecamera fissa per il centraggio tacca e il controllo etichette
N
ewtec Labelling, azienda fondata nel 1982 con sede a Goito (MN), ha realizzato una gamma di macchine etichettatrici totalmente innovativa, che adotta una soluzione meccatronica di nuova generazione realizzata con tecnologie Schneider Electric e un sistema di visione fornito dall’azienda Antares Vision, che permette di utilizzare una sola telecamera fissa per il centraggio tacca e il controllo etichette. La gamma Panther è il frutto di un più ampio progetto di reingegnerizzazione delle macchine offerte da Newtec Labelling ai suoi clienti, lanciato con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze di un settore in grande evoluzione. Si rivolge in generale alle applicazioni di etichettatura di contenitori, in ambito food & beverage e non solo. Questa serie di macchine unisce tradizione e tecnologia, con un’elevata attenzione al risparmio energetico, alla sicurezza, alla possibilità di gestire in modo remoto e intelligente ciascuna macchina di questa tipologia; il tutto, unito alla scelta di utilizzare sistemi di visione totalmente innovativi per il settore, ne fa una
gamma estremamente versatile ed altamente produttiva. Massimo Pippa, titolare di Newtec Labelling, spiega: “Schneider Electric è nostro partner per l’automazione da diversi anni e ha sempre saputo seguirci con professionalità e collaborazione quando abbiamo voluto fissarci obiettivi sempre più ambiziosi; questo è avvenuto anche quando abbiamo ideato e progettato la nostra nuova gamma di etichettatrici Panther, trovando nell’offerta dell’azienda i componenti macchina e software giusti per realizzare l’integrazione con il sistema di visione”. “Per noi, lo sviluppo di Panther è stato un grande investimento anche in termini di competenze e crescita: è la serie che ci sta accompagnando in un cambio “generazionale” dell’offerta, e per proseguire in questa direzione abbiamo investito anche in risorse umane assumendo tecnici specializzati in ambito software”. Produttività, sicurezza ed efficienza L’adozione delle soluzioni di automazione Schneider Electric è stata utile per aiutare Newtec Labelling a dare
Newtec Labelling ha realizzato una gamma di innovative macchine etichettatrici che adottano soluzioni meccatroniche realizzate con tecnologia Schneider Electric
forma alla sua intuizione innovativa: fare di Panther una tipologia di macchine con performance senza precedenti grazie a un sistema innovativo di centraggio tacca, che utilizza come sistema di visione una singola
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ti, come Il sistema di visione Antares Vision, è stato possibile ottenere una macchina facilmente regolabile alle specifiche del cliente, che permette un cambio formato estremamente efficiente e agisce sul software per adattare la macchina a nuovi formati senza richiedere cambiamenti hardware.
Massimo Pippa, titolare di Newtec Labelling
telecamera fissa esterna e posizionabile (anche da remoto) invece che, come nelle soluzioni tradizionali, diverse telecamere gestite e orientate meccanicamente. “È la macchina ad orientare il contenitore in modo che sia messo esattamente al punto giusto, semplificando l’operazione e permettendo di ottenere un numero di contenitori/ora etichettati molto più elevato, mentre il controllo di visione elettronico assicura la precisione del risultato” spiega il titolare di Newtec Labelling. Dal punto di vista dell’ operatività sulla macchina, si è adottato un sistema industriale Magelis di Schneider Electric che consente sia la gestione del sistema di visione sia la gestione come interfaccia HMI. Inoltre, per garantire la massima sicurezza e operabilità sono state adottate le soluzioni di sicurezza basate sul modulo configurabile Preventa XPSMCM di Schneider Electric: un modulo che consente su una stessa base hardware di realizzare configurazioni di sicurezza totalmente personalizzate per le funzionalità richieste dalla macchina e dal cliente. La flessibilità alle esigenze del cliente non si limita solo alla componente hardware. L’architettura PacDrive 3 include anche librerie software dedicate specificamente al mondo del packaging. Essendo un’architettura aperta all’integrazione con terze par-
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Infine ,l’efficienza energetica complessiva di questa gamma innovativa è garantita dall’utilizzo di motori brushless che possono essere configurati e ottimizzati in funzione delle specifiche di ogni cliente finale: si tratta dei motori ILM con elettronica integrata a bordo, parte dell’architettura PacDrive 3 di Schneider Electric dedicata al mondo packaging. Questi motori conferiscono alle macchine anche caratteristiche di compattezza, in quanto l’integrazione di motore e elettronica in un singolo componente permette di ridurre notevolmente lo spazio occupato. Una macchina IIOT Ready L’attenzione all’evoluzione del mercato, oggi improntata sempre più all’integrazione fra tecnologie digitali e operative, ha portato Newtec Labelling a investire in ricerca e svilup-
po per realizzare una macchina IIOT Ready. Panther è una serie che adotta le tecnologie connesse di Schneider Electric, che offre componenti dotati nativamente di connettività Ethernet per essere inserti in linee produttive connesse; la scelta di basarsi su standard offre al cliente la possibilità di integrarla nell’architettura di stabilimento senza ulteriori adattamenti e aggiunte; e soprattutto, la connettività è il fattore chiave per offrire ai clienti una macchina che si può regolare e gestire totalmente da remoto, non solo a fini di teleassistenza, ma anche ai fini della configurazione e riconfigurazione secondo le esigenze dei clienti finali. Attualmente la gamma Panther è già in uso presso clienti nel settore Food & Beverage. Uno dei modelli Panther sarà esposto in occasione di alcuni prossimi eventi di settore: CibusTech, Salon de l’Imballage, Interpack. www.newteclabelling.it
Un sistema HMI Magelis consente la gestione della macchina e del sistema visione
SEW-EURODRIVE–Driving the world
L’energia che costa meno è quella che non si consuma.
L'energia sta diventando sempre più preziosa nonché sempre più costosa. È utile sapere che la tecnica innovativa degli azionamenti di SEW-EURODRIVE consente di risparmiare fino al 50% sui costi dell'energia. Ne beneficiano così sia il bilancio di esercizio, sia l'ambiente: meno consumo di energia significa meno emissioni. Fatevi illustrare da SEW-EURODRIVE il potenziale risparmio per la vostra azienda fornibile da singoli motoriduttori o da sistemi completi. Per una maggiore efficienza. Per una maggiore produttività. Per il vostro successo.
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automazione
componentistica - elettronica industriale
Böhnke & Luckau
Cilindri elettrici per gli impianti per la produzione della cioccolata
L’
azienda Böhnke & Luckau GmbH ha sede a Wernigerode e sviluppa macchinari ed impianti per l’industria della cioccolata. I macchinari e gli impianti dell’azienda Böhnke & Luckau GmbH vengono utilizzati sia dalle aziende che operano nel mercato di lingua tedesca, che nell’Europa orientale ed anche in estremo oriente. La specialità dell’azienda sono le linee di formatura. Queste linee sono responsabili per realizzare dal cioccolato le forme più disparate. La linea blocchi di Böhnke & Luckau è particolarmente efficiente e permette di realizzare forme di cioccolato fino a 5.000 g. In questa fase il cioccolato viene mescolato, temprato, dosato, sfiatato e raffreddato. L’impianto utilizza forme di diverse dimensioni e applica tempi di raffreddamento molto lunghi in modo da evitare che i blocchi non presentino tensioni o fenditure. Le forme circolano nell’impianto e sono intercambiabili. In questo
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modo l’impianto XXL può produrre da 15 a 22 forme al minuto (in base alle dimensioni) e fino a 2.500 kg di cioccolato l’ora. Il dispositivo di riempimento forme di Böhnke & Luckau viene realizzato in modo modulare. La macchina fonditrice riempie le forme con la massa di cioccolata grezza. La massa viene poi versata in un miscelatore attraverso un imbuto riscaldato. Infine un vibratore distribuisce la cioccolata nella forma in modo uniforme. Il vibratore è responsabile per donare alla massa di cioccolata una struttura omogenea e impedisce la formazione di bolle d’aria. Un SPS comanda tutti i processi dell’impianto. Il controllo avviene tramite un touchpanel (quadro a sfioramento). La cioccolata viene versata su una piastra di distribuzione dotata di cavità aperte e chiuse. Il cilindro elettrico di SEW-EURODRIVE aziona
automazione
componentistica - elettronica industriale
attraverso una leva un albero a cui sono fissati i pistoni e le camme. I pistoni fissati all’albero si trovano sui lati della testata dosatrice. All’interno di questa si trovano le pompe rotative pneumatiche. Le pompe rotative pneumatiche sono dei cilindri con una protuberanza a L che funge da chiusura. Vengono ruotate di 90°. In questo modo si chiude il flusso verso l’imbuto. I pistoni spingono la massa dai lati sulla piastra di distribuzione sottostante che è dotata di canali. I canali distribuiscono la cioccolata in modo uniforme negli ugelli della piastra a ugelli. Il movimento dei pistoni aziona il riempimento delle forme in policarbonato. “Per produrre della cioccolata esteticamente perfetta e con una struttura fine è necessario utilizzare una serie di processi estremamente complessi”, sottolinea Ronny Krebs, Responsabile Acquisti di Böhnke & Luckau. È infatti importante raggiungere determinate temperature in certi lassi di tempo. La cioccolata viene poi raffreddata lentamente tra i 2°C e i 4°C. Da 5 a 7 forme vengono inviate insieme nel sistema di raffreddamento a paternoster. Questa soluzione di Böhnke & Luckau permette di risparmiare molto spazio. Il raffreddamento dura circa un’ora e mezza. A seconda del prodotto e delle dimensioni della forma, queste possono poi passare ad un secondo dispositivo di raffreddamento a paternoster. Si tratta di dispositivi modulari che vengono utilizzati sin-
golarmente in base alle esigenze specifiche del cliente. Il paternoster presenta un design igienico e grazie al suo sistema di isolamento offre un’elevata efficienza energetica. Il processo produttivo si conclude con la stazione di estrazione dalla forme. Per estrarre meglio la cioccolata dalla forme, queste vengono ruotate per mezzo di un cilindro pneumatico. Significa che i lati combacianti della forma vengono ruotati l’uno dall’altro. La stazione è inoltre dotata di controllo delle svuotamento delle forme, stazione di smistamento e un magazzino prima che vengano rimandate all’inizio dell’impianto. La stazione automatica di lavorazione provvede a mandare i blocchi di cioccolato per mezzo di un nastro verso la macchina per l’imballaggio.
EsigEnzE dEl cliEntE A causa delle dimensioni d’ingombro dei macchinari, il cliente ha bisogno di componenti con dimensioni ridotte. La linea delle forme ha bisogno di una potenza elevata e quindi gli azionamenti devono essere in grado di generare grandi forze. Anche l’affidabilità degli azionamenti rappresenta un fattore molto importante.
la nostra soluzionE Le dimensioni compatte dei cilindri elettrici di SEW-EURODRIVE e le grandi forze che riescono a generare sono perfette per soddisfare le esigenze dei macchinari del cliente. Insieme al convertitore di frequenza MOVIDRIVE®, siamo in grado di offrire soluzioni economiche e sicurezza di processo elevate. www.sew-eurodrive.it
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SEMPRE PIÙ STRETTA LA PARTNERSHIP TRA SIEMENS E TELMOTOR OGGI DISTRIBUTORE SOLUTION PARTNER E “APPROVED PARTNER VALUE ADDED RESELLER”
Oltre ad essere l’unico Distributore Solution Partner di Siemens nella Divisione Digital Factory e Process Industries and Drives, Telmotor ottiene un’ulteriore strategica certificazione per la distribuzione di prodotti Siemens
T
elmotor conferma la propria expertise tecnica nel settore Control Components e Low Voltage ottenendo la certificazione di “Approved Partner Value Added Reseller” di Siemens, di cui l’azienda è da tempo unico Distributore Solution Partner nella Factory Automation e Motion Control. Un ulteriore riconoscimento a una proficua e strategica collaborazione, alimentata dall’approfondito e storico know-how tecnico di tutto il team Telmotor. La certificazione VAR si affianca al prestigioso riconoscimento di unico Distributore Solution Partner nella Divisione Digital Factory e Process Industries and Drives, conferito da Siemens a Telmotor diversi anni fa e che conferma la grande competenza tecnica dell’azienda, in grado non solo di fornire prodotti, ma consulenze su misura per specifiche esigenze, ponendosi quindi come partner
Da sinistra: Ettore Pelli: National Distribution Manager Siemens, Bruno Sottocornola: Direttore Finanziario Telmotor
qualificato e certificato nei confronti dei propri clienti. Il programma Approved Partner Value Added Reseller è un’iniziativa di Siemens dedicata a selezionati distributori Top Partner. La certificazione è stata ottenuta dopo una serie di incontri formativi - cui hanno partecipato alcuni referenti dell’area tecnica e commerciale di Telmotor. I workshop di certificazione tecnica, organizzati secondo standard internazionali di Siemens HeIl Team Telmotor. Da sinistra: Roberto Piazzalunga, Responsabile Settore adquarter, hanElettromeccanica, Graziano Campana, Direttore Tecnico, Paolo Sottocornola, Direttore Commerciale, Riccardo Colombo, Andrea Romano e Angelo Pozzi dell’Ufficio Tecnico no permesso Energy Solutions Telmotor
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di convalidare anche le competenze in ambito Control Components – Elettromeccanica e Low Voltage – Infrastrutture. Molteplici i benefici derivati da questa nuova assegnazione, tra cui i training per il personale, workshop e Automation Day dedicati, e campagne di comunicazione su differenti piattaforme. Elementi che permetteranno a Telmotor di offrire ai propri clienti una consulenza ancora più aggiornata e completa. La solida partnership con Siemens contribuisce a rendere Telmotor una delle imprese più qualificate nel settore delle forniture elettriche e nella distribuzione di prodotti di qualità per l’automazione industriale, punto di riferimento per professionisti e operatori in grado di offrire prodotti e servizi ad alto valore aggiunto. www.telmotor.it
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Nuova famiglia MasterIN systeM maggiore velocità di cablaggio, grazie ai morsetti con tecnologia Push-in
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inder presenta la nuova famiglia di interfacce modulari a relè “MasterIN System” con morsetti dotati della tecnologia ad innesto rapido Push-in. Questa categoria rappresenta l’ultima frontiera nel settore quadristico, proponendosi come naturale evoluzione degli zoccoli a molla per un cablaggio ancora più rapido e una maggiore resistenza a trazioni e vibrazioni. MasterIN System comprende al suo interno le storiche famiglie di interfacce Finder quali: Serie 39, Serie 48, Serie 4C e Serie 58, garantendo così una copertura completa delle varie applicazioni nell’automazione industriale e nella quadristica in generale. Tutti i nuovi modelli si differenziano dai tipi esistenti per la lettera “P” indicativa di “Push-In” all’interno del codice. Tutti nuovi anche gli accessori che completano il metodo MasterIN System; versatilità e integrazione sono le parole chiave che hanno spinto i progettisti Finder a disegnare pettini e ponticelli capaci di collegare fra loro interfacce anche di tipo diverso, cosa fino ad oggi impossibile. Sono un esempio i pettini a due poli che permettono di parallelare velocemente e facilmente i contatti anche di due serie diverse e i pettini da 6 e 8 poli, utili per creare dal lato bobina delle connessioni comuni con tutti i prodotti della gamma MasterIN System. Ridisegnati anche i portatessera. Adatti ad ospitare oltre alle targhette di identificazione per scrittura a plotter, anche le nuovissime targhette da utilizzare con sistemi di scrittura a trasferimento termico delle stampanti CEMBRE. Ogni singola interfaccia comprende: moduli di segnalazione e protezione bobina; ponticelli di ritenuta e sgancio di tipo plastico -versione SPA- adatti alla maggior parte delle applicazioni; ponticelli metallici di sola ritenuta -versione
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Finder MasterIN System
SMA- più adatti in ambienti dove le forti vibrazioni mettono a dura prova la connessione tra relè e zoccolo. Completa le novità di questa famiglia il foro di controllo presente in prossimità di ogni morsetto Push-In che permette all’installatore/manutentore di inserire il puntale di un multimetro per eseguire misurazioni precise in totale sicurezza. Perché scegliere un’interfaccia MasterIN System? La famiglia MasterIN System comprende serie diverse pronte per essere cablate all’interno del quadro elettrico. Si differenziano fra di loro per la diversità di carico, per il numero di contatti che il relè/zoccolo dispongono singolarmente e per gli accessori che completano ogni serie. Tutte le interfacce sono modulari e previste per montaggio su barra 35 mm, le dimensioni variano da 6,2 mm a 27 mm. Agevole il cablaggio e la successiva manutenzione, con conseguente risparmio di tempo e di costi poiché ogni singolo componente è sostituibile in modo indipendente. Tutta la gamma
Finder è conforme alla direttiva RoHS Procediamo quindi ad illustrare le diverse serie di interfaccia. Serie 4C: l’interfaccia a relè con la migliore prestazione di commutazione L’interfaccia modulare a relè Serie 4C è disponibile in versione ad 1 scambio 16 A o 2 scambi 8 A. Prodotto ideale per applicazioni nel settore industriale o dove lo spazio a disposizione è ridotto, ma è necessario un alto amperaggio per la commutazione del carico. Questa interfaccia è composta da mini relè della Serie 46 dotati di pulsante di prova, per verificare il funzionamento del carico comandato senza alimentare la bobina, di indicatore meccanico, che permette di visualizzare l’effettiva chiusura dei contatti e di modulo diodo+LED per la protezione e l’indicazione dello stato della bobina. Disponibile con alimentazione AC oppure DC. Presentano un isolamento rinforzato tra bobina e contatti con una separazione in aria e di strisciamento di 8 mm. I terminali
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Tutta nuova anche la versione ATEX dell’interfaccia della serie 58, che ne permette l’istallazione anche in zone a rischio esplosione per la presenza di gas, come aree di servizio o industrie chimiche e petrolchimiche. Zoccoli con morsetti Push-In e i relativi accessori arricchiscono queste interfacce modulari a relè con costi contenuti, offrendo prodotti adatti a molteplici applicazioni in campo industriale.
Tipo 58.P3
Faston consentono una connessione rapida, affidabile e sicura. Gli zoccoli, con elevato isolamento tra circuito bobina e contatti, hanno i morsetti Push-In per la connessione rapida dei conduttori. Completano la serie, gli accessori: pettine a 8 poli e pettini a due poli, che permettono di collegare i comuni di più interfacce; portatarghette e cartella tessere di identificazione per stampanti a trasferimento termico “Cembre” oppure per stampanti plotter. Serie 48 e Serie 58: interfacce universali L’interfaccia serie 48 è disponibile in versione AC e DC ad 1 oppure 2 scambi, con diversi amperaggi da 8 a 16 A. La larghezza compatta di 15.8 mm è una valida alternativa alla Serie 58 che invece dispone di una larghezza di 27 mm. La Serie 58 è disponibile con 2 e 3 contatti in scambio 10 A o 4 contatti in scambio 7 A. Per entrambe le serie le tensioni di alimentazione vanno da 12 a 230 V AC e da 12 a 125 V DC. I relè della serie 58 sono corredati di: pulsante di prova bloccabile che permette di verificare il funzionamento del carico comandato senza alimentare la bobina del relè e indicatore meccanico di serie per visualizzare la chiusura dei contatti. Sia la serie 48 che la 58 sono dotate di modulo indicatore luminoso che oltre a identificare la presenza della tensione ai capi della bobina facilitando il controllo all’interno di un quadro elettrico, la proteggono anche da eventuali disturbi della linea.
Serie 39: MasterINTERFACE” l’interfaccia di nuova concezione Risparmia tempo e spazio con l’interfaccia modulare a relè Finder ultrasottile, semplice e versatile La Serie 39 MasterINTERFACE Finder offre una gamma di interfacce con il maggior numero di combinazioni che oggi si completa con altri zoccoli e accessori. Tra le altre versioni ricordiamo il tipo MasterPLUS - Multitensione, che grazie al range d’ingresso 24 - 240 V AC/DC, permette con un solo articolo la gestione di tutta una serie di applicazioni che prima necessitavano di tensioni dedicate. Questa soluzione prevede l’utilizzo di un relè EMR (6 A - 250 V AC) oppure SSR (fino a 2 A - 24 V DC o 240 V AC) a seconda dell’applicazione e l’interfaccia dispone di connessioni a vite oppure push-in. A questa interfaccia si possono associare oltre a tutti gli accessori già conosciuti, anche il nuovo duplicatore di terminali e il nuovo portafusibile con se-
gnalazione LED dello stato del fusibile. Quest’ultimo, che si va ad affiancare alla versione esistente, è disponibile con due range di tensione: 6…24 V AC/ DC identificato dal codice 093.63.0.024 e 110…240 V AC identificato dal codice 093.63.8.230. Il suo obiettivo è salvaguardare l’uscita del relè da eventuali sovracorrenti o cortocircuiti accidentali e l’accensione del LED ci comunica se è necessario sostituire il fusibile (5x20mm) in caso di guasto. Ricordiamo che tutti questi portafusibili sono esclusivi brevetti Finder nella categoria delle interfacce 6,2mm di larghezza. Il nuovo modulo duplicatore Tipo 093.62, accessorio utile e funzionale che permette di duplicare i cavi di ingresso/uscita di ogni singolo morsetto è applicabile a tutti gli zoccoli con connessione Push-In. l’accessorio stesso è provvisto degli stessi morsetti ed è utilizzabile sia con cavi rigidi, che flessibili o con puntalino. L’innovativo sistema MasterADAPTER Tipo 093.68.14.1 permette la connessione dei terminali A1/A2 di un numero massimo di 8 MasterINTERFACE attraverso un cavo a 14 poli collegato all’uscita del PLC, più due terminali per la connessione dell’alimentazione. Nuova anche, solo per la versione MasterBASIC, la certificazione ATEX che permette l’istallazione in ambienti a rischio di esplosione per la presenza di gas. www.findernet.com
Serie 39
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Dallo sciroppo per la tosse alla pittura murale BizerBa completa il suo portafoglio prodotti con soluzioni per il riempimento di precisione
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sistemi di riempimento entrano a far parte della famiglia di soluzioni Bizerba. Dopo la fusione con la svizzera Busch nel 2014, ora l’azienda specializzata nel campo della pesatura arricchisce la sua offerta complessiva integrando le nuove competenze acquisite nel settore dei sistemi di riempimento. Attraverso soluzioni automatiche o semiautomatiche, Bizerba si rivolge in particolare ai comparti chimico, alimentare e farmaceutico nonché ai produttori dei materiali edili, di pitture e vernici. I sistemi di riempimento sono indicati per molti liquidi fra loro differenti: materiali per edilizia, pitture e vernici, prodotti chimici, farmaci e alimenti. In questi settori, il riempimento sicuro di contenitori diversi è una fase di lavorazione importante. Gli impianti di riempimento semiautomatici, come il modello FSL-Pro M, sono in grado di pesare liquidi con precisione al grammo, garantendone il confezionamento sicuro anche in caso di liquidi infiammabili, schiumogeni o irritanti. Nel caso dei sistemi automatici, i contenitori vengono trasportati automaticamente alla stazione di riempimento e, sempre automaticamente, convogliati alle lavorazioni successive. Per esigenze di efficienza ancora superiori, è possibile ampliare il sistema prevedendo la tappatura
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e l’etichettatura dei contenitori a valle della fase di riempimento. I sistemi di riempimento completano il portafoglio prodotti Bizerba per la pesatura industriale. Esattamente come nella pesatura classica, tutto ruota intorno a risultati esatti al grammo, precisione e funzioni flessibili. Un processo di riempimento pulito, senza impurità, e un impianto dalla struttura igienica
sono fattori essenziali, sia nella produzione alimentare sia nell’industria chimico-farmaceutica. Bizerba é in grado di personalizzare tutti i componenti dei propri impianti di riempimento in modo che possano trattare prodotti estremamente delicati e rispondere ai requisiti della cosiddetta zona EX 1. www.bizerba.com
FSL-ECO S, FSL-PRO S FSL-PRO M
FSL-ECO S
PRECISIONE MODULARE
FSL-PRO S
Sistemi semi-automatici di riempimento Bizerba serie FSL. Lo standard all’ennesima per tecnologia, ergonomicità, igiene e sicurezza. FSL-ECO S con terminale iS30 La soluzione entry level, il primo passo dal riempimento manuale a quello automatico. Perfetto nella gestione dei contenitori più comuni, quali taniche, secchi e bidoni. La gestione del prodotto è manuale, il riempimento avviene automaticamente, con un risultato perfetto al grammo. FSL-PRO S con terminale iS50 Ideale nei settori delle vernici, chimico, petrolchimico, farmaceutico, alimentare. Velocissimo nel cambio prodotto, disponibile anche per applicazioni in zona Ex 1 e 2. I numerosi accessori opzionali disponibili consentono, tra l’altro, la tappatura e l’etichettatura del contenitore. FSL-PRO M con terminale iS50 Sistema professionale, ideale per il riempimento di contenitori a ritmi serrati. Il riempimento avviene con i contenitori posizionati su pallet, mediante una opzione di tara aggiunta è possibile pesare tutti i contenitori in un brevissimo lasso di tempo, su un’unica bilancia e con la stessa risoluzione Bizerba vi offre una soluzione hardware e software completa, con componenti di alta qualità, perfettamente rispondente anche agli standard più severi.
www.bizerba.com
FSL-PRO M
Gamma Industria: Massime prestazioni e ampia gamma di modelli ed esecuzioni.
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Motori Brushless inox della serie BF WashdoWn omologati iP69k ed azionaMenti xtrapulse paC i prodotti della serie BF, progettati e prodotti da infranor, offrono agli utenti notevoli vantaggi. i motori sono omologati iP69k.
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n nuovo tipo di motore brushless della serie BF, studiato per migliorare le prestazioni delle macchine e offrire vantaggi rispetto alle tecnologie tradizionali, è uno tra i prodotti molto interessanti all’interno della gamma resa disponibile da Infranor. La cassa del motore è realizzata completamente in acciaio Inox washdown e sono omologati IP69k specificamente progettati per resistere a lavaggi frequenti con agenti aggressivi ad alta pressione Questa serie si affianca a quella FP i cui principali vantaggi sono zero cogging torque che comporta notevole regolarità di rotazione; coppia di picco pari a sei volte quella di stallo; potenza e velocità massime più elevate grazie all’assenza di perdite nel piede di cava statorico. “La riduzione delle perdite nel ferro, e l’assenza di cogging, consente un miglioramento delle prestazioni in po-
DWP Azionamento per applicazione decentralizzata sizionamento, velocità e rendimento”, spiega l’Ing. Antonio Gallo, managing director di Infranor Italia. Il prodotto copre il range di coppie da 0,25Nm a 75Nm. Sono inoltre in produzione anche versioni speciali di motori brushless fino a 215Nm. I motori brushless tradizionali hanno lo statore ricavato da lamierini magnetici tranciati e impilati formando una serie di cave e denti di cava. Il filo di rame è avvolto attorno ai denti dello statore. Il motore brushless Infranor è realizzato senza denti statorici ed è proprio l’eliminazione del piede di cava che implica diversi vantaggi.
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Infranor è anche nota per la concezione di motori con rotore a disco piatto sia DC sia AC. L’azionamento dedicato di Infranor con bus EtherCAT e Can open propone varie funzionalità e permette prestazioni elevate. Gestisce in parallelo un doppio trasduttore: resolver ed encoder. Ha anche un sequencer programmabile integrato e può realizzare camma elettronica, asse elettrico, gearing, step, master slave. È dotato di auto-tuning e autophasing con possibilità di variare la frequenza di commutazione o leggere la temperatura del motore. L’oscilloscopio può visualizzare su 4 canali grandezze relative ad assi diversi sincronizzati. Un semplice sequencer programmabile consente l’implementazione di funzionalità avanzate: gearing, camma elettronica, asse elettrico.
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EXTRAPULS Pac Azionamento Can Open/ Ethercat Ipk 17 Ampere Doppia retroazione
“Operiamo in diversi settori, quali imballaggio, macchine tessili, macchine da taglio, macchine da stampa, robot e militare”, dichiara l’Ing. Gallo. Clienti di Infranor sono attivi anche in aree quali l’industria alimentare, chimica, farmaceutica, tessile, in aziende attive nell’engineering per il settore medico e industriale. Una realtà dinamica Infranor è nota storicamente per un ingegnoso motore con rotore a disco piatto e per l’acquisizione da Alcatel
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del settore azionamenti e controlli. Nel corso degli anni l’azienda ha sviluppato numerose soluzioni e applicazioni innovative di successo. Le aziende di produzione e progettazione a cui Infranor si rivolge sono il collegamento decentralizzato tra mercati e clienti. L’ambito del loro lavoro include la progettazione, la vendita di prodotti Infranor e di prodotti complementari e servizi. L’obiettivo di Infranor è di creare valore per il cliente fornendo applicazioni flessibili, produttive e a bassa manutenzione. Nella strategia di Infranor rientrano alcuni elementi chiave, come la selezione di nicchie di prodotto ritenute interessanti e la creazione di relazioni di lavoro strette tra le aziende del Gruppo, richiesta essenziale per una partnership collaborativa e per il continuo sviluppo di specifiche competenze industriali. Tra i prodotti Infranor rientra anche il nuovo servo-controller AC XtrapulsEasy, performante, compatto e facile da usare. Puntando su un prezzo competitivo e su funzioni ottimizzate è ritenuto particolarmente adatto per applicazioni in cui si ricerca una maggior
competitività pur non sacrificando necessariamente le prestazioni. Può essere integrato con facilità in un sistema di automazione consistente in un PLC programmabile, un CNC o un controllore di moto. Il bus CANopen permette di usare funzioni standard DS402 disponibili nelle librerie drive. Può anche essere configurato come uno speed drive analogico. La flessibilità che lo contraddistingue lo rende adatto per molte macchine e applicazioni. L’azionamento AC XtrapulsPac-DWP, resistente all’acqua e allo sporco, è simile allo standard drive XtrapulsPac, ma questa versione può essere montata in prossimità del motore, all’esterno del quadro elettrico Grazie all’interfaccia integrata Hiperface DSL con encoder assoluto può gestire motori con un singolo cavo. Il positioner XtrapulsPac-DWP è dedicato principalmente ad applicaziono multi-assi con opzioni fieldbus CANopen o EtherCAT, dove l’azionamento può necessitare di essere montato in prossimità del motore, persino in ambienti rigidi che richiedono un livello di protezione IP65, rendendo inutile il quadro elettrico. www.infranor.com
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i risCalDatori tuBolari piani migliorano l’eFFiCienZa delle FriggitriCi
Un esempio di riscaldatore tubolare piano – I FIREBAR® Watlow®.
Roly Juliano Watlow Electric Co.
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l calore è una componente importante nella gran parte delle applicazioni di lavorazione dei cibi. Considerando le friggitrici si deve senz’altro riconoscere che non tutti gli elementi riscaldanti offrono le stesse prestazioni. I riscaldatori elettrici per friggitrici possono essere divisi in due grandi categorie - i riscaldatori tubolari rotondi e quelli piani. Inizialmente sono stati introdotti i riscaldatori a sezione circolare ma i progettisti hanno presto scoperto che i riscaldatori piani offrono molti vantaggi - il più importante dei quali è la capacità di muovere l’olio verso l’alto verso la zona di cottura, molto meglio di quelli rotondi. Era nata un’innovazione di prodotto. Geometria a superficie piana Grazie alla loro forma e progettazione i riscaldatori tubolari piani riscalderanno i liquidi viscosi partendo da temperatura ambiente molto più
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velocemente di quelli rotondi a parità di Watt e con una temperatura di guaina inferiore. Il vantaggio della forma piana risiede nel maggior flusso di liquido sulla superficie dell’elemento riscaldante. Con i riscaldatori rotondi il movimento del fluido viene ostacolato dalla dimensione e dalla forma rotonda del riscaldatore (vedere il disegno). Al contrario il flusso del fluido attorno ad un riscaldatore piano non viene ostacolato e in più viene aumentata la superficie di contatto tra fluido ed elemento riscaldante. Si produce così un veloce ed efficace percorso del fluido che consente di asportare rapidamente il calore dalla guaina del riscaldatore, ottenendo così anche una minor temperatura operativa di guaina per i riscaldatori piani (vedere il disegno). Maggiore spinta idrostatica Questo fenonemo di convezione naturale dipende in parte dal rapporto tra la spinta idrostatica e la viscosità del fluido da riscaldare. La spinta idrostatica o il flusso di liqui-
do verso l’alto e sopra la superficie del riscaldatore è principalmente determinata dalla lunghezza delle pareti laterali del riscaldatore. La piccola sezione dei riscaldatori piani unitamente alle lunghe pareti laterali è capace di generare - a seconda del fluido da riscaldare - una spinta idrostatica fino a dieci volte superiore rispetto a quella ottenibile con un riscaldatore tubolare tradizionale a sezione rotonda. Minore sezione normale al flusso Tipicamente una minore sezione normale al flusso consentirà un più dolce e veloce flusso del fluido. Per esempio la maggiore larghezza dei riscaldatori circolari (tipicamente di 12mm) rallenterà il flusso e lo interromperà. I riscaldatori piani invece oppongono una sezione di meno di 6 mm, che minimizza la resistenza sul liquido che scorre sul riscaldatore. Questo consente al liquido di muoversi sul riscaldatore più rapidamente. Il risultato finale è che con un riscaldatore tubolare piano il liquido ri-
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scaldato viene portato nella zona di lavoro in minor tempo che non usando un riscaldatore rotondo. I riscaldatori tubolari piani hanno una superficie di contatto con il fluido che è circa del cinquanta percento superiore di quelli rotondi. Questa maggior superficie disponibile è la chiave per la diminuzione della densità di potenza su riscaldatori di pari lunghezza oppure per ridurre le dimensioni dei riscaldatori mantenendo le stesse densità di potenza. Riscaldamento più veloce La tecnologia dei riscaldatori tubolari piani offre riscaldamenti e tempi di recupero decisamente più veloci rispetto a quelli ottenibili con le resistenze tubolari rotonde. La loro forma consente un miglior trasferimento del calore e grazie alla minore temperatura di guaina anche un minor degrado dell’olio di cottura. I riscaldatori inoltre avranno una maggiore durata lavorando ad una temperatura di guaina molto più bassa di quella di una resistenza tubolare di pari densità di potenza. Questo allunga anche la vita dell’olio di cottura riducendo i costi dovuti ai frequenti cambi sia in termini di tempo (operatore e fermo macchina) che di materia prima. I riscaldatori FIREBAR® di Watlow®, sono ormai da molto tempo lo standard di riferimento nell’industria del foodservice. Uno studio indipendente in conformità con l’American Society for Testing and Materials (ASTM) standards, chiamato “Prototype Element Performance Test,” ha rivelato che i riscaldatori tubolari piani FIREBAR sono i primi a riportare in modo perfettamente ripetitivo la temperatura dell’olio a 171°C (340°F). I FIREBAR hanno anche mantenuto la più alta temperature media nella zona di cottura tra tutti i riscaldatori provati, registrato il più veloce tempo di preriscaldamento e offerto uno dei più bassi consumi di energia di
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I riscaldatori tubolari piani sono ideali per l’uso nelle friggitrici perchè la loro forma migliora lo scambio termico con l’olio rispetto a quelle con sezione circolare
vorerà con una temperatura di guaina inferiore rispetto a quella di uno a sezione circolare. In prove condotte per dimostrare questo fenomeno è stato possibile rilevare come con olii di cottura e densità di potenza di circa 5W/cm2 l’elemento piano abbia consentito di alzare la temperatura da ambiente a 149°C in soli undici minuti rispetto ai 18 minuti del tubolare rotondo e come la temperatura di guaina del riscaldatore piano fosse di 10°C inferiore rispetto a quella dell’equivalente tubolare rotondo.
preriscaldamento mai misurato. Durante la comparazione delle prestazioni di un riscaldatore FIREBAR verso un riscaldatore tubolare rotondo di pari kW (per ASTMs test method F1361-7), il più veloce tempo di recupero dei riscaldatori FIREBAR ha permesso di cucinare sei pesanti carichi di patatine contro i cinque dell’equivalente riscaldatore tubolare rotondo, con un incremento della capacità produttiva del 20% (vedere sotto).
Personalizzabile e di facile installazione I riscaldatori FIREBAR possono essere collegati trifase, semplificando notevolmente l’installazione e la progettazione delle friggitrici, oltre che riducendo i costi e le dimensioni delle attrezzature stesse. I FIREBAR possono essere formati nelle più diverse forme per applicazioni in immersione. Disponibili con diverse tensioni di alimentazione e
Una densità di Potenza ridotta I riscaldatori piani permettono di utilizzare a parità di dimensioni un maggior numero di Watt mantenendo la stessa densità di potenza oppure di ridurre le dimensioni mantenendo lo stesso numero di Watt. In entrambi i casi l’elemento piano la-
potenze, materiali di guaina e opzioni di montaggio per soddisfare le applicazioni foodservice più esigenti, sono tipicamente costruiti con sigillo in resina epossidica o siliconica per contrastare la contaminazione da umidità tipica in ambienti di cottura dei cibi.
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WENGLOR SENSORIC ITALIANA SRL ThE INNOVATIVE FAmILy BENVENUTI NELLA CASA DELL’INNOVAZIONE
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englor Sensoric italiana srl con grandi Novità e tante ambizioni. L’anno 2016 riteniamo sia un anno molto importante sotto tanti punti di Vista e lo si è subito visto a Gennaio con il lancio della nuova piattaforma weQube Serie 2016 e continueremo a Maggio con uno stand molto importante di oltre 160 mq2 a SPS Parma dal 24-26 Maggio con altre novità. L’azienda Wenglor è pronta x le sfide dei prossimi anni a cominciare da ‘INDUSTRY 4.0 che sarà il filo conduttore che l’azienda seguirà e vorrà comunicare con un motto“ QUALCUNO LA CHIAMA RIVOLUZIONE. Per NOI E’ SEMPLICEMENTE UNO STANDARD“ ovvero la Ns azienda è già pronta con soluzioni che vanno verso IoT. L’innovazione e la passione, che è presente nel Ns Dna, ci consente di dare sempre nuovo impulso allo sviluppo delle tecnologie intelligenti per sensori, dai sistemi di sicurezza ai sistemi di elaborazione d’immagini. Il nostro coraggio di implementare nuove idee è il fondamento della nostra filosofia aziendale e allo stesso tempo costituisce la base per il nostro successo globale. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni già oggi intelligenti per l’automazione di domani, in qualsiasi giorno e in qualsiasi luogo del mondo. La Nostra azienda ha arrichito il proprio portfolio con 10 linee di prodotto ben identificabili sia dal colore che dall’identificaione visiva con simboli (Selettori di prodotti). • Sensori optoelettronici • Sensori ad ultrasuoni
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• Sensori induttivi • Sensori per fluidi • Elaborazione d’immagine e Smart camera • WenglorMel Sensori 2D/3D • Lettori di codici a barre 1D/2D
• Tecnica di sicurezza • Industrial Communication • Componenti del sistema. Tutte le novità 2016 le potete trovare su: www.wenglor.com
SA-V
Automatic pouches making machine
SA-V/TVB Automatic high barrier shrink bag making machine
www.elba-spa.it abbrica pparecchiature lettroniche
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IspezIone e controllo dI alImentI Image S propone sul mercato italiano una vasta gamma di soluzioni per la visione industriale in grado di rispondere alle esigenze specifiche del settore alimentare
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ispezione di alimenti e imballaggi o confezioni, che comprende la verifica, la misurazione e il conteggio di bottiglie, lattine, contenitori, etichette, alimenti, pastiglie e altri articoli, presenta delle problematiche specifiche. Ad esempio, è importante che i contenitori per alimenti siano privi di sostanze contaminanti prima di essere riempiti e sigillati. La visione industriale svolge un ruolo fondamentale per il controllo di qualità di molti alimenti. L’acquisizione di immagini a colori, non necessaria per molte applicazioni industriali, può essere indispensabile nel settore alimentare, dove spesso bisogna valutare aspetti come il grado di maturazione o di cottura. Alimenti e confezioni presentano anche altre sfide: alcune sostanze, ad esempio, non tollerano la luce intensa o le temperature elevate generate da lampade di potenza elevata. Diventa così importante l’acquisizione di immagini di buona qualità in condizioni di bassa luminosità. Image S propone sul mercato italiano una vasta gamma di soluzioni di visione industriale in grado di rispondere a tutte le esigenze specifiche di questo settore. Telecamere matriciali Fast GigE Tra le ultime novità dell’offerta di Image S, Genie Nano è una famiglia di telecamere performanti, sviluppata da Teledyne DALSA, con un alto rapporto prestazioni/prezzo, di facile utilizzo, con interfaccia GigE Vision®. Questa famiglia di telecamere unisce i sensori CMOS più avanzati del settore, fra cui Pregius di Sony e Python di On Semiconductor, a una telecamera ottimizzata per velocità (frame rate)
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elevate con funzionalità potenti in una custodia compatta e robusta, oltre a garantire una temperatura di lavoro molto estesa. Le telecamere Genie Nano sono idonee per un’ampia gamma di applicazioni di ispezione, inclusa quella di alimenti e bevande. Disponibili in oltre ottanta modelli con differenti risoluzioni (a partire da 640x480 fino a 5120x5120), tutti proposti in versione monocromatica, IR e a colori, le telecamere Genie Nano contribuiscono ad aumentare le prestazioni e l’affidabilità dei sistemi di visione grazie al loro esclusivo pacchetto di funzionalità. Progettate per applicazioni di visione industriale con la tecnologia brevettata TurboDrive™ di Teledyne DALSA, le nuove Genie sono in grado di raggiungere velocità di trasferimento dei dati che possono arrivare fino al 40% in più rispetto ai valori GigE Vision standard grazie ad una codifica dell’immagine senza perdita di informazioni. La serie Genie Nano sfrutta inoltre i vantaggi del kit di sviluppo software (SDK) Sapera™ LT e della collaudata tecnologia Trigger-to-Image-Reliability™ per offrire controllo e diagnostica a livello di sistema, dall’acquisizione dell’immagine fino al trasferimento in memoria. Leggere (46 grammi di peso) e compatte (44mm x 29mm x 21mm), le telecamere Genie Nano sono ideali per applicazioni in spazi ridotti e sono dotate di una custodia resistente a un’ampia gamma di temperature (da -20 a +60 °C) per un utilizzo anche in ambienti ostili. Dispongono inoltre di due ingressi e due uscite optoisolati che ne facilitano l’integrazione e l’implementazione.
Genie Nano è una famiglia di telecamere performanti, sviluppata da Teledyne DALSA, con un alto rapporto prestazioni/prezzo, di facile utilizzo, con interfaccia GigE Vision®
Sensore per acquisizione di immagini 3D Gocator 3109 è l’ultima versione del sensore intelligente per l’acquisizione di immagini tridimensionali (3D Smart Snapshot Sensor) sviluppato da LMI Technologies e distribuito in Italia da Image S. La serie Gocator 3100 effettua misure senza contatto ad alta risoluzione con velocità fino a 5 Hz. I sensori sono ideali per misurare le dimensioni di diversi elementi e caratteristiche, quali fori, asole, perni, distanze e allineamenti. Grazie alla struttura leggera e ultracompatta, che dimezza gli ingombri rispetto al modello Gocator 3110, Gocator 3109 è destinato ai costruttori di linee di assemblaggio che devono effettuare
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Leggere (46 grammi di peso) e compatte (44mm x 29mm x 21mm), le telecamere Genie Nano sono ideali per applicazioni in spazi ridotti
ispezioni tridimensionali in linea su oggetti statici, montando il sensore su un robot o un supporto fisso. Gocator 3109 misura solo 49x100x155 mm e pesa 1,5 kg. Compattezza e leggerezza agevolano il montaggio su bracci robotici, l’installazione di uno o più sensori in spazi ristretti e l’integrazione in macchinari o altre apparecchiature di fabbrica. L’ampio campo di visione (FOV) del modello 3109, che copre un’area compresa fra 86x67 mm e 88x93 mm, unito alle capacità di scansione avanzate, consente di leggere e misurare diversi elementi con un’unica acquisizione tridimensionale. è così possibile acquisire più oggetti in un tempo ridotto garantendo una velocità maggiore della linea di produzione. Inoltre, la scansione matriciale non richiede il perfetto allineamento dei sensori per rilevare con precisione tutte le caratteristiche dei pezzi acquisiti. Gocator 3109 comunica direttamente con PLC e robot, riducendo il numero di componenti hardware e semplificando la configurazione, con notevoli benefici in fase di installazione e manutenzione. Eliminando i PC in fabbrica e riducendo il numero di componenti necessari, Gocator 3109 ottimizza la progettazione del sistema e abbatte i costi di integrazione. Il sensore 3D di LMI viene pre-tarato in fabbrica in modo da poter essere
componentistica - elettronica industriale
Gocator 3109 è l’ultima versione del sensore intelligente per l’acquisizione di immagini tridimensionali (3D Smart Snapshot Sensor), sviluppato da LMI Technologies, che effettua scansioni ad alta risoluzione e alta velocità
installato velocemente senza la necessità di calibrazioni sul posto, ottenendo risultati e vantaggi immediati. Non è richiesta alcuna regolazione, impostazione o manutenzione in loco, accorciando così drasticamente i tempi di installazione. Gocator 3109 offre un’interfaccia grafica in ambiente web facile da usare. I parametri di misura intuitivi sono basati sul modello CAD per consentire al personale di configurare lo scanner per misure specifiche anche senza avere un alto livello di competenza tecnica. ViSionE a 360 GraDi Fondata nel 1994 a Mariano Comense, Image S si propone sul mercato italiano tra i principali distributori di componenti per la realizzazione di sistemi image processing, selezionati per risolvere problematiche di visione in ambito industriale, medicale e scientifico. La stessa attenzione che Image S ha posto e pone nella ricerca di prodotti sempre più performanti e con un alto rapporto prestazioni/prezzo, è stata dedicata anche alla selezione dei collaboratori, creando un team di personale esperto con elevata competenza tecnica e commerciale. Rappresentante italiana delle maggiori case produttrici al mondo di componenti per la realizzazione di
sistemi di visione, Image S fornisce hardware per l’acquisizione delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), librerie software per l’elaborazione delle immagini, illuminatori speciali (laser e LED), ottiche e filtri, cavi standard e dedicati, custodie e accessori. Offre inoltre un qualificato servizio di assistenza tecnica pre e post vendita, oltre a corsi di formazione all’uso dei prodotti e alla fornitura di prodotti per effettuare test. Sempre alla ricerca di nuove tecnologie da proporre sul mercato, Image S lavora in costante collaborazione sia con i propri clienti e fornitori, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più performanti e all’avanguardia, sia con il mondo universitario, tramite la sponsorizzazione di borse di studio e l’offerta di consulenze e prodotti di visione. Collabora, inoltre, con le associazioni di settore italiane e internazionali, nella convinzione che un ruolo attivo e partecipativo da parte delle aziende sia fondamentale per contribuire a creare una “cultura della visione”: per questo è membro della European Machine Vision Association (EMVA), dell’Associazione Italiana di Automazione Meccatronica (AIDAM) e della Automated Imaging Association (AIA). www.imagessrl.com
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automazione
componentistica - elettronica industriale
INDUSTRY 4.0: LA RIVOLUZIONE ANCHE NEL SETTORE FOOD&BEVERAGE
L’
automazione industriale si sta evolvendo sempre più verso la digitalizzazione, e oggi, nell’era dell’Internet of Things e delle macchine che hanno iniziato a svolgere lavori di tipo cognitivo, siamo giunti alla quarta rivoluzione industriale. In Europa, questa rivoluzione è già in atto e prende il nome di Industry 4.0. L’obiettivo è quello di arrivare a una produzione industriale al 100% automatizzata e interconnessa. E il ruolo delle aziende che, come AVENTICS, si occupano di progettazione per l’industria è quello di integrare sempre più la tecnologia nei prodotti, allo scopo di renderli interattivi, comunicanti. In questo modo il prodotto si evolve in una sorta di prodotto-servizio e i processi produttivi diventano “smart”. La parola chiave della produzione industriale 4.0 è connessione. Ed è proprio nell’ottica della connessione che AVENTICS ha scelto di
AV05 AES
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progettare i propri sistemi e componenti pneumatici.
fissare nuovi standard per l’ingegneria del futuro.
Da anni infatti AVENTICS promuove l’integrazione dell’elettronica nella pneumatica per rendere i processi più snelli ed efficienti. I prodotti dell’azienda sono pensati e quindi costruiti per facilitare le connessioni e le comunicazioni tra componenti, come richiesto dai più moderni sistemi di networking e dal cosiddetto Internet of Things.
Pneumatica per il settore alimentare Grazie alla sua decennale esperienza nel business pneumatico, AVENTICS riesce a fornire la giusta soluzione pneumatica per ogni esigenza e settore di applicazione, anche nell’industria alimentare.
Integrando l’elettronica nei sistemi, AVENTICS crea una pneumatica intelligente, decentralizzata e in grado di auto-controllarsi, facilitando il monitoraggio degli impianti, anche a distanza, grazie ai flussi di dati consultabili da remoto. Con questo approccio AVENTICS dimostra di aver accettato la sfida posta dall’Industry 4.0, progettando ed offrendo ai propri interlocutori una nuova ed avanzata pneumatica, in grado di pensare e
Quando si intende operare nel campo del Food&Beverage, è fondamentale rispettare gli standard di igiene anche per quanto riguarda la tecnologia e le soluzioni di automazione che devono essere adeguate alla manipolazione di alimenti. AVENTICS ha sviluppato, appositamente per questo mercato, tra i più importanti per l’azienda, numerosi prodotti e soluzioni pneumatiche, concepiti per sopportare cicli frequenti di pulizia e disinfezione e che soddisfano disposizioni, norme e prescrizioni nazionali e internazionali.
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Aventics Pneumatics: TipperTie
Lo storico know-how, combinato con la pneumatica di nuova generazione, permette ad AVENTICS di progettare e sviluppare numerosi prodotti costruiti secondi i principi del design igienico che soddisfano i requisiti internazionali e che possono essere installati direttamente nel processo di produzione e manipolazione degli alimenti. Caso di successo: Tipper Tie Brillante esempio dell’expertise AVENTICS sono i componenti sviluppati per Tipper Tie, una delle maggiori aziende produttrici di macchine per il confezionamento alimentare e in particolare degli insaccati. La sfida posta da Tipper Tie era legata agli elevati standard in fatto di igiene. Sfida cui AVENTICS ha risposto con puntualità attraverso la messa a punto dei componenti per il sistema di taglio per insaccati SV4800, contribuendo così a
Unità trattamento aria AS2
Il sistema di taglio si occupa della chiusura di involucri in plastica, fibra e collagene e può confezionare numerosi tipi di insaccati, con grande flessibilità in ogni applicazione.
ruotati all’interno del sistema e bloccati da un apposito mini cilindro pneumatico orientabile serie ICM firmato AVENTICS. Anche il movimento del coltello all’interno della macchina, che esegue i tagli dell’involucro prima e dopo il riempimento, è eseguito da un cilindro ICM.
SV4800 è costruito seguendo tutte le regole dell’hygienic design: superfici in acciaio inox, eccellente accessibilità a tutte le zone, uno scomparto di pulizia, un convogliatore orientabile e la sfera brevettata “Easy Clean” per il corno di riempimento.
I risultati della collaborazione tra AVENTICS e Tipper Tie sono senz’altro positivi. Grazie ai componenti installati la macchina Tipper Tie ha raggiunto la produzione di 120 cicli al minuto, un’efficienza che rende questa partnership una storia di successo.
All’interno del sistema, i movimenti necessari per il riempimento dei budelli e il taglio sono affidati a cilindri pneumatici AVENTICS, il cui rilascio rapido consente di sostituire gli involucri senza spostare la testa di taglio. Il freno involucri e il corno di riempimento vengono
www.aventics.com/it
renderlo uno dei più avanzati sistemi della sua categoria.
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NEWS
NOTIZIE IN BREVE
iso speed Cold: la soluzione Hörmann per le aree Di surgela-zione
I
surgelati devono essere trasportati dal produttore al consuma-tore finale in una catena del freddo ininterrotta; tale catena com-prende ovviamente anche il magazzinaggio di questi prodotti in ambienti refrigerati, con un elevato fabbisogno di energia. Grazie al perimetro, alla zona inferiore del telaio, motore & qua-dro comandi riscaldati e alle speciali guarnizioni verso l’edificio e il pavimento - accessori che permettono una facile apertura e chiusura del portone anche a temperature al di sotto dello zero - il portone a scorrimento rapido Hörmann Iso Speed Cold è la soluzione ideale per tutti gli ambienti che presentano differenze di temperatura elevate, come ad esempio l’interno delle celle frigorifere. Grazie al manto a doppia parete di 80 milli-
metri di spessore e al telaio sigillante perimetrale, questo portone Hörmann riduce al minimo la dispersione termica, mantenendo la consueta stabilità. Arricchito dall’aggiunta di guarnizioni sull’architrave e a pavimen-to, nonché dagli elementi esterni ed interni con taglio termico, Iso Speed Cold, raggiungendo un valore U di max. 0,3 W/ m² K, è altamente isolante. Come tutti i portoni a scorrimento rapido Hörmann, anche Iso Speed Cold è dotato di serie di una tecnologia d’avanguardia: la barriera a raggi infrarossi, in grado di riconoscere gli ostacoli ben prima del contatto nonché di rendere le porte a scorrimento rapido ancora più affidabili. Diversamente da altri dispositivi di sicurezza, la nuova barriera a raggi infraros-
Se il portone Iso Speed Cold viene installato sul lato dell’area surge-lati, viene applicato un riscaldamento a resistenze elettriche integrato negli elementi in acciaio e sulle guide, per garantire la mobilità del portone anche in caso di temperature inferiori allo zero.
si Hörmann è integrata nel telaio, impedisce danni derivati da collisioni ed è protetta contro gli spruzzi d’acqua (può quindi essere pulita con apparecchi ad alta pressione). www.hormann.it
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el 2015 Masautomazione ha festeggiato i cinquant’anni di attività. Fondata nel 1965, la società di Segrate (Milano) opera nei settori della sicurezza uomo-macchina, dell’automazione industriale e del controllo di processo distribuendo sul mercato italiano componenti di prestigiosi marchi internazionali tedeschi, francesi, statunitensi, giapponesi, inglesi e svizzeri, caratterizzati dall’elevato contenuto tecnologico. Nel 2003 Masautomazione ha ottenuto la Certificazione di Qualità ISO 9001/2000. La novità più importante del 2016 è l’acquisizione della casa tedesca SSP (Safety System Products) di Spaichingen. SSP produce diverse apparecchia-
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ture di sicurezza innovative tra cui gli interruttori non a contatto SAFIX composti da sensore e attuatore separato con trasmissione RFID. Nella produzione SSP inoltre si trovano manopole antipanico a tre vie, bloccaggi magnetici asserviti a interruttori di sicurezza, pulsanti di emergenza, recinzioni modulari con robusta struttura in profilati di alluminio. Oltre a SSP Masautomazione propone una gamma completa di apparecchiature di sicurezza uomo-macchina: interruttori interbloccati FORTRESS, tappeti, pedane, bordi e bumper SSZ, PLC di
sicurezza DINA. Inoltre: barriere fotoelettriche, interruttori magnetici non a contatto e relè di sicurezza. Altre apparecchiature di automazione industriale e controllo di processo completano la gamma trattata da Masautomazione: contatori e visualizzatori, sensori induttivi, fotoelettrici, ad ultrasuoni e radar. Inoltre sensori di spostamento e misura lineare potenziometrici ed encoder magnetici e ottici. Vasta proposta di trasduttori pirometrici, anche con funzione datalogger e antideflagranti ATEX. www.masautomazione.it
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MECT SUITE SDK: il nostro ambizioso progETTo opEn SoUrCE
C
os’ è? è un progetto di MECT srl.
Chi è MECT? SME nata oltre 30 anni fa che ha mantenuto costante la sua evoluzione tecnica e propone una ampia gamma di pannelli operatori con o senza PLC integrato, I/O analogici e digitali integrati e remoti, visualizzatori, termoregolatori, contatori e convertitori di segnale. Perchè MECT? Tutti i prodotti sono personalizzabili, sia esteticamente sia a livello hardware e software. Il suo ufficio tecnico equivale al 70% dell’azienda ed è composto da persone esperte in progettazione hardware e software. Rispetto ai suoi competitors internazionali offre prezzi competitivi e flessibilità in tempi di consegna e specifiche del prodotto. Cos’è la MECT SUITE SDK? è l’insieme dei programmi su PC / Laptop
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che permette di sviluppare le applicazioni sia HMI sia PLC per pannelli operatori e PLC Mect. NB: è completamente gratuita e basata su software libero! All’interno dell’ambiente MECT SUITE troverai: HMI: • Ampia libreria di controlli grafici QT • Gli ATCMplugin per realizzare un’applicazione senza necessità di scrivere codice • Debug online dell’applicazione HMI (breakpoint, …) • Setup() e loop() callback PLC: • Tutti i linguaggi di sviluppo IEC 61131-3 (FBD, LD, IL, ST, SFC) • Ampia libreria di funzionalità PLC • Semplice gestione dei fieldbus, condivisa con HMI • Debug online dell’applicazione PLC (breakpoint, …)
Che cosa fa? Pacchetto software open source per configurare e programmare i PLC/controllori e la loro interfaccia operatore. Perchè? La versatilità di MECT SUITE permette di avere un notevole risparmio di tempo: puoi facilmente creare la tua applicazione HMI e PLC. Tutti gli oggetti sono personalizzabili dall’utente in maniera semplice ed intuitiva. Lavorare con la MECT SUITE sarà piacevole ed efficiente. Con chi lavora? Mect ha avviato una comunità open source di aziende e di programmatori che contribuiscono costantemente a migliorare quanto già fatto.
La MECT SUITE in poche parole: La MECT Suite SDK è l’insieme dei programmi su PC / Laptop che permette di sviluppare le applicazioni sia HMI sia PLC e le configurazioni
automazione
in comune. Grazie all’elevata integrazione è possibile programmare un’interfaccia grafica HMI anche senza essere dei programmatori esperti. D’altro canto il sistema è aperto ed è possibile, se necessario, costruire applicazioni (HMI / PLC) complesse. La MECT Suite SDK, completamente gratuita e basata su software libero, è composta dai programmi: QtCreator (HMI) e ATCMcontrol Engineering (PLC). Sui pannelli operatore Mect (TP / TPAC) girano principalmente due applicazioni (HMI / PLC) che comunicano fra loro e condividono la configurazione: - HMI Application: è l’applicazione grafica HMI che gestisce il display e il touchscreen. - PLC Application: è l’applicazione PLC (IEC-61131-3) che gestisce gli ingressi e le uscite con i vari fieldbus (Modbus RTU, Modbus TCP, CANopen, ...). Qt Creator: Programma dell’SDK utilizzato per creare l’applicazione grafica HMI (Human to Machine Interface). è possibile creare l’applicazione HMI senza scrivere codice usando gli intuitivi ATCMplugin con il “drag & drop”, che permettono di collegare facilmente la grafica HMI alle variabili PLC . I programmatori esperti possono naturalmente usare anche gli elementi grafici standard di Qt (scrivendo, dove si vuole, il codice C++). Qt Creator permette di impostare le configurazioni comuni, i parametri di comunicazione tra HMI e PLC (variabili interne) e i parametri di comunicazione con Fieldbus esterni (Modbus, RTU, TCP, ...), sia come client sia come server.
componentistica - elettronica industriale
zie al tool integrato Qt Linguist. Inoltre, tramite l’SDK è possibile eseguire da PC il debug interattivo dell’ applicazione HMI in esecuzione sul pannello. Possibilità di fare direttamente nell’HMI una semplice automazione a 100ms con la loop() callback. ATCMcontrol Engineering: Programma dell’SDK utilizzato per creare l’applicazione PLC. Si possono creare programmi PLC in tutti e 5 i linguaggi IEC 61131-3: Structured Text, Function Block Diagram, Sequential Function Chart, Ladder Diagram, Instruction List.
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6) Tramite l’SDK è possibile eseguire da PC il debug interattivo dell’applicazione PLC in esecuzione sul pannello. L’applicazione PLC può essere scritta in più programmi raggruppati in TASK con temporizzazioni e priorità diverse. L’ interfaccia è molto intuitiva e semplice da usare. Con MECT SUITE puoi: 1) configurare un “recorder”: log, trend, … , così facendo si ha sempre la possibilità ad esempio di
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tenere sotto controllo la produzione dell’impianto; creare facilmente un “pannello sinottico”: disegnare le pagine sfruttando al meglio gli strumenti grafici e minimizzare il codice da scrivere utilizzando il “drag & drop” dei blocchetti della sezione “ATCM plugin”; utilizzare i “grafici tipo oscilloscopio”; gestire gli “allarmi” ed “eventi”; usare le “ricette”: per poter scrivere o leggere o modificare un elenco di variabili preimpostate, si può usufruire del meccanismo delle ricette; inviare dati e applicazioni al Pannello Operatore (Deploy) tramite Ethernet; visualizzare su PC esterno le pagine grafiche (VNC). connettività Ethernet (WiFi e GPRS opzionali).
www.mect.it
In modo molto semplice e intuitivo è possibile la traduzione dell’interfaccia grafica HMI in diverse lingue gra-
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UN PANIFICIO RISPARMIA 27.000 EURO ALL’ANNO GRAZIE AI CUSCINETTI NSK
L
a tecnologia Molded-Oil di NSK ha garantito a un’importante azienda alimentare un risparmio annuo di oltre 27.000 Euro sul funzionamento del nastro trasportatore principale di un panificio. Il produttore riscontrava guasti ogni sei settimane, con circa 36 cuscinetti sostituiti ogni anno. Tutto questo generava perdite di produzione notevoli e fermi impianto. Il settore alimentare, caratterizzato da una forte concorrenza e da tempi di consegna sempre più ridotti, non permetteva all’azienda in questione di sostenere costi così alti. È stato necessario ricercare cuscinetti che garantissero una maggiore durata operativa. Per questo motivo il produttore si è rivolto a NSK, che è intervenuta con il programma specifico per la riduzione dei costi, AIP. In seguito all’ispezione, NSK ha scoperto che i cuscinetti si guastavano a causa di una lubrificazione insufficiente e per l’infiltrazione di acqua e particelle solide. Dopo aver completato l’analisi applicativa, NSK ha consigliato una fase di prova con l’utilizzo di cuscinetti Molded-Oil per dimostrarne i vantaggi in termini di affidabilità. La prova è durata oltre due anni e non sono stati riscontrati episodi di cedimento o guasti. Un netto miglioramento rispetto alla durata media dei cuscinetti originali che resistevano solo sei settimane. Il cliente è riuscito a ottenere un risparmio notevole attraverso una produzione più efficiente ed evitan-
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do i costi legati ai fermi impianto. La tecnologia Molded-Oil è stata sviluppata da NSK per migliorare notevolmente le prestazioni dei cuscinetti in termini di affidabilità e per garantire un funzionamento esente da manutenzione. I cuscinetti Molded-Oil sfruttano una resina poliolefinica impregnata di olio per assicurare una corretta lubrificazione del cuscinetto. Con un contenuto d’olio superiore al 50 percento del peso, la soluzione di NSK è migliore di altre plastiche impregnate d’olio disponibili in commercio, nelle quali la percentuale d’olio per peso è molto inferiore. La tecnologia Molded-Oil è un metodo di lubrificazione sviluppato appositamente per le applicazioni che richiedono elevati livelli di igiene, come quelli che caratterizzano l’industria alimentare e delle bevande. Il lubrificante Molded-Oil viene rilasciato gradualmente attraverso uno speciale meccanismo. Questo assicura una lubrificazione adeguata del cuscinetto per lunghi periodi di tempo. Allo stesso tempo, il rischio di perdite di olio viene ridotto al minimo, garantendo un movimento estremamente regolare e omogeneo del cuscinetto che impedisce ogni tipo di contaminazione. Le caratteristiche tecniche dei materiali garantiscono un flusso adeguato di lubrificazione, dipendente dalle temperature: con l’aumentare del calore, aumenta anche la quantità di olio rilasciata. I cuscinetti con tecnologia Molded-Oil risolvo-
no anche i problemi di perdita di lubrificante dovuti all’infiltrazione di acqua. NSK offre la tecnologia Molded Oil™ per cuscinetti radiali rigidi a sfere standard, cuscinetti radiali orientabili a rulli e cuscinetti a rulli conici con diametro interno fino a 110 mm. Per applicazioni caratterizzate da ambienti corrosivi o per impianti destinati al settore alimentare, i cuscinetti possono essere realizzati in acciaio inox. I cuscinetti volventi rappresentano un componente essenziale per le macchine e gli impianti del settore alimentare e delle bevande; la loro affidabilità rappresenta un fattore fondamentale per il controllo dei costi di esercizio. Inoltre, con il continuo evolversi della tecnologia dei cuscinetti, questi componenti eserciteranno un ruolo sempre più importante nella riduzione dei costi per le macchine di produzione del settore alimentare. Una riduzione che non si raggiunge utilizzando componenti più economici, ma applicando le ultime innovazioni in termini di materiali, soluzioni di tenuta e tecnologie di lubrificazione al fine di migliorare la progettazione degli impianti e ridurre i costi di manutenzione. www.nskitalia.it
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FIERE
appuntamEntI - convEgnI
PANIFICAZIONE ARTIGIANALE IN SCENA A SIGEP E AB TECH EXPO Tante le iniziative volte a valorizzare la grande arte della panificazione artigianale tra concorsi, progetti dimostrativi ed educativi e convegni di settore
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al 21 al 25 gennaio 2017 il quartiere fieristico di Rimini torna a ospitare, insieme alla 38° edizione di Sigep, il salone biennale AB Tech Expo che riunisce l’intero settore dell’arte bianca, comprese le tecnologie, le imprese di riferimento per il made in Italy e i marchi leader europei. Oltre alla III edizione del concorso Bread in the City, presso l’Area Bakery Events (pad. D7) si disputerà il Concorso Young Ideas, la competizione rivolta ai giovani delle scuole alberghiere e degli istituti professionali italiani protagonisti del grande progetto Sigep Giovani, che si sfideranno da sabato 21 a martedì 24. Organizzato da Sigep – AB Tech Expo, il concorso è coordinato da Richemont Club Italia, promosso da Consorzio Sipan, con il Patrocinio di Richemont Club International. La cerimonia di premiazione si svolgerà mercoledì 25 presso l’Area Bakery Events dalle ore 10.30. Attesa per l’iniziativa legata al progetto Civiltà del Pane. Nella Hall Sud sarà allestito un locale particolarmente innovativo che Cast Alimenti dedicherà a Bakery&Pastry. Uno spazio dimostrativo, con annessa area education per la formazione e la degustazione. Intorno al pane si è sviluppato un modello di civiltà che continua ad essere fattore di sviluppo, di nutrimento e di dialogo. Il senso dell’iniziativa orga-
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nizzata all’interno di AB Tech Expo e Sigep 2017, è quello di raccontare l’altissimo significato di un cibo fondamentale nella vicenda umana. La ricchezza della panificazione artigianale, in particolare, declinata nelle sue varietà locali, permette di esprimere in modo originale i valori di unità dell’Europa attraverso la “pane diversità” regionale, come indica la sintesi del pane europeo di “Alex & Sylvia”, presentato ad Expo 2015, e oggetto qui di un’apposita rinnovata competizione. Il progetto è promosso da Centro Studi Longobardi - La civiltà del pane e AB Tech Expo – Sigep, in collaborazione con Federazione Italiana Panificatori, Cast Alimenti, Richemont Club Italia, Consorzio SIPAN, AIBI Assitol, Italmopa e Assipan, con il patrocinio di Parlamento Europeo, FAO, Ministe-
ro per le politiche agricole, alimentari e forestali, Università Cattolica del Sacro Cuore. Appuntamenti attesi sono anche il tradizionale convegno promosso da Italmopa, sul tema La farina è sulla bocca di tutti. Come garantire la corretta informazione del consumatore (sabato 21 h. 11.00 in Sala Neri). Il Convegno sarà introdotto dai risultati di un’indagine commissionata da Italmopa alla Doxa sulla filiera farina-pane e ospiterà Marino Niola (Moderatore), Elisabetta Bernardi (Nutrizionista, Biologa, Comunicatrice scientifica), Giorgio Donegani (Direttore Scientifico e Past President di Food Education Italy - Fondazione Italiana per Educazione Alimentare), Giuseppe Ferrandi (Responsabile Settore Panificazione Esselunga),
002/2015 BTCH15S1
CONSORZIO
SIPAN
Sinonimo di qualità Mark of quality
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appuntamEntI - convEgnI
Technical Sponsor: Colip, Conti Srl, Effedue, Irinox, Logiudice Forni, Mecnosud, Moretti Forni, Sottoriva, Tagliavini
Ezio Marinato (Maestro Panificatore), Sonia Peronaci (Cuoca, Scrittrice e Blogger italiana, Fondatrice del Sito GialloZafferano). Domenica 22, AIBI e Assitol presenteranno insieme a SIGEP una indagine sui consumi e le tendenze del mondo della pasticceria, panificazione e pizza nel corso del convegno dal titolo “Il pane in Italia: come cambiano i consumi in una ricerca AIBI”. Lunedì 23 gennaio, alle 14.15 in Sala Girasole, è in programma la presentazione della nuova edizione del Concorso le 5 stagioni – I nuovi locali pizzeria e del Concorso storie di farina – I nuovi spazi del pane. Si tratta di due nuovi concorsi internazionali dedicati alla progettazione dei locali, pizzerie e panetterie, all’insegna dell’innovazione e tradizione, della progettazione e della qualità degli spazi di vendita e consumo, in settori di mercato importanti e in evoluzione. I concorsi premieranno sei locali, con un montepremi di Euro 15.000 (www.premioarchitetturaefarina.it) I due concorsi sono organizzati da
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Agugiaro & Figna Molini in collaborazione con ARD&NT Institute (Politecnico di Milano - Accademia delle Belle Arti di Brera). Interverranno Giorgio Agugiaro (Agugiaro & Figna Molini), Arturo Dell’Acqua Bellavitis (Politecnico di Milano) e Davide Paolini (Il Gastronauta – Sole 24 Ore). Sponsor Bakery Events Partner: Molino Grassi Main Sponsor: Poolpack Event Sponsor: Corman, Eurovo, Lesaffre.
FOCUS ON SIGEP - A.B. TECH EXPO 2017 Data: 21 - 25 gennaio 2017; Organizzazione: Italian Exhibition Group SpA; edizione: 38° SIGEP e 5° A.B. TECH EXPO; periodicità: annuale SIGEP, biennale AB TECH EXPO; qualifica: internazionale; ingresso: riservato agli operatori professionali; orari: 9,30 – 18.00, ultimo giorno 9,30 – 15,00 (15,00 – 17,00 solo con ticket online); italian exhibition director: Patrizia Cecchi; group brand manager: Flavia Morelli; brand manager: Gabriella de Girolamo (gelateria), Giorgia Maioli (pasticceria, panificazione, caffè); info visitatori: tel.0541/744111; website: www.sigep.it - #Sigep2017. www.sigep.it
FIERE
AnugA FoodTec 2018: bilancio provvisorio positivo per la prima fase di iscrizioni
A
giugno 2016 è scattata la promozione early bird per Anuga FoodTec, che si terrà dal 20 al 23 marzo 2018, e si sta già delineando una tendenza positiva: oltre 200 aziende hanno confermato in anticipo la propria partecipazione alla più grande fiera al mondo per le subforniture dell’industria alimentare e delle bevande e la tendenza è in rialzo! La promozione early bird continuerà fino al 31 maggio 2017, proponendo agli espositori condizioni agevolate e i ‘posti migliori’ nei padiglioni del comprensorio fieristico di Colonia. Ecco il link ai moduli di iscrizione per chi desiderasse approfittare delle condizioni early bird e assicurarsi un posizionamento ottimale: www.anugafoodtec.com/application L’ottimo bilancio provvisorio della prima fase di iscrizioni conferma che Anuga FoodTec segue la giusta rotta: dal 2009 al 2015 è stata raggiunta la soglia di circa 1.500 espositori (+24 per cento). Grazie alle oltre 200 conferme di partecipazione nei primi sei mesi dall’inizio della fase di iscrizioni e alla costante e sostenuta richiesta di spazi espositivi si delineano ottime premesse per la rassegna globale dedicata alle subforniture dell’industria del food & beverage. I primi risultati sono di tutto rispetto anche dal punto di vista qualitativo: aziende come per esempio Andritz, Ashworth, Auer, Beckhoff, CSB, Heuft, Hosokawa, Hochland Natec, JBT, Konica Minolta, Kronen, KSB, Leybold Oerlikon, Marchant Schmidt, Mespack, Multivac, Pentair, Polypack, Pöppelmann, Schur, Serac, Sesotec, Seydelmann, SPX, Stephan Machinery, Weber Maschinenbau, Zeppelin e Zumex saranno presenti ad Anuga FoodTec 2018 per presentare le loro novità e innovazioni. L’ampia e variegata gamma di espositori che hanno sfruttato la promozione early bird nei primi sei mesi rispecchia già le varie sfaccettature di Anuga FoodTec: dalle tecnologie di processo alla tecnica di riempimento e confezionamento, dai materiali di imballaggio agli ingredienti, fino alla sicurezza alimentare, Anuga FoodTec copre tutti gli aspetti della produzione alimentare, riunendo in uno stesso luogo i player del mercato internazionale. La prossima edizione di Anuga FoodTec si terrà a Colonia dal 20 al 23 marzo 2018. La fiera è organizzata da Koelnmesse in collaborazione con la DLG (Deutsche LandwirtschaftsGesellschaft/Società Tedesca per l’Agricoltura).
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CIBUS 2017: UN FORMAT AGILE PER “CONNETTERE” IL MADE IN ITALY ALIMENTARE CON IL MONDO Delineato il programma della nuova fiera che si terrà a Parma dal 12 al 13 aprile 2017
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na fiera innovativa, dal format leggero, che coniuga l’esposizione di nuovi prodotti alimentari italiani all’incontro con i buyer esteri e al perfezionamento delle strategie di mercato del settore grazie a workshop e forum. Questa la formula di Cibus “Connect” 2017 che si terrà a Parma dal 12 al 13 aprile 2017. è prevista la partecipazione di oltre 1.000 aziende alimentari italiane selezionate, di centinaia di buyer da Stati Uniti, Asia, Europa nonché dei protagonisti della distribuzione in Italia. Tra gli espositori anche un gruppo di circa 100 produttori di “nicchia” in una area di Slow Food con l’obiettivo di aprire nuovi sbocchi di mercato alle piccole aziende che costituiscono i “giacimenti” dei vari territori.
Cibus Connect, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, si colloca nella stessa settimana di Vinitaly, e grazie ad un accordo siglato con Veronafiere, porterà a Parma i buyer internazionali che potranno programmare la visita sia a Vinitaly sia a Cibus Connect. Entrambi gli appuntamenti si collocano nel quadro progettuale di promozione e scoperta dei territori e delle aziende per i buyers esteri nel programma “Discover the Authentic Italian Taste” promosso da ICE Agenzia. La nuova manifestazione è organizzata su due padiglioni fieristici (uno dedicato al fresco e l’altro al grocery) con stand preallestiti collocati in un’area
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polifunzionale in cui si svolgeranno show cooking e workshop. In chiusura della fiera, si terrà alle 17,30, sia nella prima sia nella seconda giornata, il Forum “Posizionamento del Made in Italy Agroalimentare rispetto all’evoluzione internazionale dei consumi”, organizzato da Federalimentare e Fiere di Parma, con il supporto del Barilla Center Food Nutrition ed il contributo tecnico di The European House – Ambrosetti. Tra i relatori sono previsti gli imprenditori Guido Barilla, Marco Lavazza, Giampiero Calzolari (Granarolo) Francesco Mutti, Alberto Balocco, Paolo Zanetti, Jean Marc Bernier. Rilevanti le presenze istituzionali invitate: i Ministri Martina, Calenda e Lorenzin, oltre a Luigi Scordamaglia (Federalimentare) e Michele Scannavini (ICE). Tra esperti e protagonisti del settore: Valerio De Molli, Managing Partner di TEH-Ambrosetti e numerosi top level executive di importanti catene straniere. Numerosi i workshop sui trend dei vari comparti sviluppi del commercio in Usa, Asia, Europa ed Italia, tra cui quelli organizzati da: Nomisma-CRIF con l’Agrifood Monitor dedicato al comparto carni e caseario, Progressive Grocer/Gourmet Retailer, LSA, Retail Asia, Lebensmittel Zeitung, Confimprese. “Si sta delineando nei particolari il programma di Cibus Connect – ha
dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – un nuovo modo di fare CIBUS negli anni dispari con un format orientato all’ottimizzazione del tempo e delle risorse di espositori e visitatori: due soli giorni per presentare i nuovi prodotti, stand agili contigui all’area cucina per migliaia di show cooking dimostrativi, workshop e forum internazionale di alto livello sulle prospettive del mercato internazionale. Un modello fieristico che consente a CIBUS di accentuare e approfondire la sua missione: valorizzare il Made in Italy alimentare”. “L’elemento distintivo delle eccellenze alimentari italiane – ha sottolineato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare - non è solo l’eccezionale qualità e sicurezza che le caratterizza, ma una serie di contenuti che vanno dall’alto livello di sostenibilità, allo stretto legame con il territorio alla tradizione e sapienza antica coniugate con una costante innovazione. Cibus Connect sarà un palcoscenico internazionale in cui questi contenuti verranno illustrati al mondo per far capire a tutti l’univocità e l’inimitabilità dei nostri prodotti”. Fiere di Parma e Federalimentare stanno proseguendo, dopo Dubai e Pechino, le missioni internazionali per favorire l’incontro con i top buyer della distribuzione e la loro partecipazione a Cibus Connect 2017. www.cibusconnect.com
10 • 13 APRIL 2017 SAFEX Exhibition Park - Algiers
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ProSweetS Cologne 2017: Il confezIonamento su mIsura per Il prodotto esIge la massIma flessIbIlItà Impianti modulari e automazione ai massimi livelli
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e aziende produttrici di prodotti dolciari e snack cercano soluzioni di processo flessibili per potersi adeguare alle diverse esigenze dei prodotti. L’industria dei prodotti dolciari e degli snack è caratterizzata da una notevole varietà di prodotti e inoltre ogni anno la scelta proposta ai consumatori si arricchisce di numerose innovazioni, senza dimenticare gli articoli stagionali per Halloween, Natale e Pasqua. Le aziende produttrici possono quindi sbizzarrirsi in idee creative, ma devono assolutamente essere in grado di adeguare la produzione in modo rapido e sicuro: sempre più spesso è infatti necessario realizzare su una stessa linea prodotti diversi e i conseguenti cambi di formato esigono un’estrema flessibilità in fase di confezionamento primario e secondario di prodotti dolciari e snack. L’industria meccanica risponde offrendo linee di confezionamento modulari, con la possibilità di integrare in qualsiasi momento ulteriori moduli e utensili per aumentare la produzione o inserire nuovi formati. La dolcezza nel sacchetto I macchinari modulari servoassistiti per il packaging in sacchetti e la piegatura/ avvolgimento sono in grado di confezionare praline e cioccolatini rotondi, ma anche figure cave, prodotti piani o barrette; in pratica tutto ciò che può essere confezionato, avvolto o incartato. Al fine di garantire un processo di confezionamento economico, gli impianti possono gestire una vasta gamma di formati; i dispositivi di cambio rapido sono sinonimo di maggiore efficienza e consentono di convertire in pochi minuti le confezio-
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natrici a nuovi stili di imballaggio e nuovi prodotti. Quando si seleziona il set di un formato, il comando legge i parametri e avvia automaticamente il cambio formato, senza che sia necessaria alcuna ulteriore regolazione. Questo procedimento si applica a praline e caramelle con confezionamento a doppio fiocco (twistwrap), ma anche a cioccolato e barrette in flowpack (film). Prestazioni elevate e riduzione degli errori Per evitare qualsiasi errore in fase di cambio automatico del formato, gli impianti di ultima generazione sono quasi sempre automodulanti e a tal fine è fondamentale il collegamento in rete con i componenti di sistema a monte e a valle; negli impianti di Fuji Packaging per esempio uno scanner integrato controlla che il formato degli imballaggi sia compatibile con il numero di lotto e la comunicazione fra la fotocamera e la macchina garantisce l’utilizzo del film corretto. Nella F-Series di Loesch Pack una tecnica di processo intelligente garantisce maggiore efficienza in fase di sigillatura; a seconda dell’applicazione e del formato, la piattaforma flow pack ad elevate prestazioni vanta una capacità massima di 1.500 prodotti al minuto ed è in grado di lavorare film saldabili sia a caldo che a freddo. Grazie alla sua tecnologia di saldatura automodulante è possibile ridurre gli scarti in caso di variazione della velocità di esercizio, ma anche di arresti e riavvii. L’automazione è tutto Le linee automatizzate, che combinano
tutti i vantaggi della moderna tecnica di movimentazione, della robotica e dell’elaborazione delle immagini, sono in grado di governare un flusso irregolare di prodotti in ingresso e di adeguarsi a differenti formati e dimensioni delle confezioni. Una tecnologia di interfacciamento intelligente assicura il coordinamento dei singoli moduli e il collegamento all’IT aziendale superiore; tutti i movimenti e le posizioni di nastri, saracinesche e sistemi di trasmissione sono soggetti a un costante controllo elettronico. La serie SCA di Hastamat per il confezionamento di patatine in tubo, uno degli snack più amati in assoluto, dimostra che anche le aziende produttrici di snack traggono vantaggio da questa flessibilità; la serie SCA si occupa anche del delicato dosaggio volumetrico o gravimetrico del prodotto, affinché le patatine, prodotto gustoso ma fragile, giungano al consumatore il più possibile intatte. Le chips vengono prelevate automaticamente all’uscita dalla produzione, girate, orientate correttamente, posizionate e inoltrate al sistema di riempimento che le confeziona in tubi o vassoi sigillati per preservarne l’aroma. È possibile scegliere in modo flessibile il numero delle linee. Sia che cerchino soluzioni per imballare gli snack che per avvolgere i dolciumi, a ProSweets Cologne i produttori troveranno sistemi ampliabili a piacimento, in grado di effettuare il cambio formato in brevissimo tempo. La rassegna copre l’intera gamma di proposte semiautomatiche o automatiche, dalle più semplici alle più complesse. www.prosweets-cologne.com
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MEAT-TECH 2018: il punto di riferimento di un merCato in movimento
Crescono le adesioni per l’unica fiera italiana dedicata al processing e packaging dell’industria della carne: una mostra che si conferma punto di riferimento di un mercato in cui cambiano i trend ma che continua ad essere ad alto potenziale di crescita.
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EAT-TECH 2018 continua a raccogliere adesioni dagli espositori leader dell’industria della carne, investe nella promozione presso i mercati esteri principali e stringe partnership con le associazioni più autorevoli: una mostra che si conferma il punto di riferimento per il mercato e che dimostra la sua vicinanza al settore anche grazie al proprio Osservatorio Economico, che monitora costantemente gli andamenti dell’industria e dei suoi sviluppi. MEAT-TECH presenta il progetto 2018 in un momento favorevole per il comparto. Secondo l’Agricultural Outlook 20162025 - OCSE-FAO, nel 2025 la produzione mondiale di carne è prevista in crescita del 16% rispetto al periodo di riferimento 2013-15 (+20% rispetto alla decade precedente), trainata in particolare dalla domanda di carne di pollame; un’opportunità da tenere d’occhio per tutti i produttori di macchine per la lavorazione della carni. Nel dettaglio, il pollame passerà infatti da 115.192 kt rtc nel 2016 a 131.255 nel 2025 e Argentina, Brasile, Messico, Russia, Ucraina e Stati Uniti risulteranno ai vertici della produzione. Nella regione asiatica i leader saranno Cina, India, Indonesia, Iran e Thailandia. Complessivamente si prevede che la produzione mondiale di carne cresca di circa 48 Mt entro il 2025, quantità su cui i Paesi in via di sviluppo (in primis Argentina, India, Indonesia, Messico, Pakistan e Vietnam) incideranno per il 73%. La produzione dovrebbe aumen-
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tare anche nel settore delle carni ovine (soprattutto in Cina, Pakistan, Sudan e Australia e Africa Sub Sahariana) con una crescita globale stimata del 2,1% annuo. Ovviamente in aumento anche il consumo globale annuo di carne pro capite, in particolare in Asia, America Latina e Medio Oriente. Il consumo globale annuo di carne pro capite infatti dovrebbe raggiungere i 35,3 kg entro il 2025, con un incremento di 1,3 kg rispetto al periodo di riferimento, crescita trainata principalmente dal pollame (131.255 kt rtc nel 2025 contro i 115.247 del 2016). Nel 2025 le esportazioni di carni a livello mondiale dovrebbero crescere del 23% rispetto al periodo di riferimento, di cui circa la metà verso i Paesi sviluppati (80% bovino e pollo). Le esportazioni di manzo dagli Stati Uniti rappresenteranno più di un quarto del commercio totale, mentre quelle dell’Unione Europea cresceranno marginalmente a causa dell’accesa concorrenza di Nord e Sud America. All’interno di questo scenario, MEATTECH 2018 si propone come l’appuntamento di riferimento per gli operatori del comparto. Il 50% degli spazi disponibili sono già stati opzionati da primarie aziende italiane e internazionali che
renderanno la mostra un’occasione unica per valutare potenzialità ed efficienza delle tecnologie più innovative per la lavorazione, il confezionamento e la distribuzione delle carne. Già rappresentativa la compagine delle aziende iscritte. Tra loro, solo per citarne alcune: per il settore processo e confezionamento presenti C.R.M., Coligroup, Colussi Ermes, Erre-Ci-A, Europrodotti, Fessmann, Handtmann Italia, Inotec, Inox Meccanica, Laska, M.A.V. Engineering, Nowicki, Process-Pack International, Pulsar Industry, Risco, Techpartner, Travaglini, Ulma Packaging, Ve.Ma.C., Velati; per il settore ingredients Europrodotti, Metroz Essences, per le attrezzature e i materiali Erre-Ci-A, GB Bernucci, Minerva Group, Walsroder Casings. Un’edizione valorizzata non solo dalla contemporaneità, già rodata con IPACK-IMA, ma anche dall’inserimento all’interno del grande progetto The Innovation Alliance. La manifestazione sarà infatti parte dell’innovativo evento di filiera, consentendo alle aziende presenti di valorizzare le proprie specificità e di presentarle ai numerosi operatori del mondo della grande distribuzione, del retail e dell’industria alimentare che in quei giorni visiteranno l’evento.
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BrauBeviale: risultati record • I visitatori professionali toccano quasi quota 38.000 • La cultura creativa delle bevande al centro dell’attenzione • L’onorificenza Bayrischer Bierorden va a Horst Seehofer
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opo tre giornate fieristiche di straordinario successo la BrauBeviale si congeda per la pausa prevista dal programma, ma tornerà, con nuove idee, nel 2018. Poco meno di 38.000 visitatori professionali, oltre 16.000 dei quali provenienti da tutto il mondo, si sono informati intensamente a quello che quest’anno è stato il più importante salone dedicato ai beni d’investimento del comparto delle bevande. I 1.118 espositori erano ospiti sia abituali sia esordienti, leader del mercato mondiale e aziende mediopiccole. Hanno presentato tutto ciò che riguarda la filiera delle bevande: materie prime di alta qualità, tecnologie innovative, logistica efficiente e idee di marketing effervescenti. La “Cultura creativa delle bevande” è stato il tema di forte attualità agli stand fieristici e nel programma collaterale. “È stata l’edizione in tre giornate di maggior successo della storia della BrauBeviale”, annuncia raggiante, a conclusione del salone, la direttrice di manifestazione Andrea Kalrait, considerando il numero di visitatori. “Non solo abbiamo potuto aumentare ancora una volta la superficie e l’internazionalità, ma sono venuti anche più visitatori.” Erano 52 le nazioni rappresentate dagli espositori, prime fra tutte aziende con sede in Germania (586), Italia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera e Austria.
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Il 98 percento è soddisfatto dell’offerta del salone Gli espositori hanno particolarmente apprezzato il vivo interesse di esperti altamente qualificati, il 90 percento dei quali partecipa alle decisioni di investimento della propria azienda: questo è quanto risultato del sondaggio di un istituto indipendente. Circa il 98 percento degli specialisti delle bevande erano soddisfatti dell’offerta del salone. Il 91 percento ha già deciso che visiterà la prossima edizione della BrauBeviale. I visitatori professionali esteri provenivano soprattutto da Italia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Russia, Polonia e Gran Bretagna.
Ottimi voti per il programma collaterale I visitatori professionali hanno dato ottimi voti al programma collaterale. Già alla sua prima edizione, l’EXPORT FORUM German Beer, tenutosi alla vigilia dell’inaugurazione, è stato un successo e lo stesso vale per il MicroBrew Symposium. Il Forum BrauBeviale, con temi presentati direttamente dal comparto per il comparto, il PET@BrauBeviale, con impulsi importanti per gli imballaggi per bevande, e non da ultimo il tema di attualità della “Cultura creativa delle bevande” hanno destato grande interesse fra il pubblico. Commercianti specializzati, ristoratori e anche produttori, per citare solo alcuni gruppi, hanno frequentato con
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piacere le degustazioni di rinomati sommelier della birra ed esperti di bevande spiritose. Ma anche rinunciando agli alcolici non si è rimasti a bocca asciutta: hanno riscosso apprezzamenti altrettanto grandi pure le degustazioni di acqua, offerte da sommelier dell’acqua diplomati. E si potevano trovare specialità birrarie fuori dal comune anche fuori dal comprensorio fieristico: nella suggestiva festa dopofiera offerta da “Schanzenbräu & Friends” o nei numerosi ristoranti e pub che hanno aderito al “BierErlebnis Nürnberg (Esperienza birra Norimberga). L’onorificenza Bayerischer Bierorden 2016 va a Horst Seehofer Il Bayerischer Bierorden è stato conferito al Presidente dei Ministri bavarese Horst Seehofer martedì, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del salone. Le Private Brauereien Bayern (Fabbriche di Birra Private della Baviera), che hanno indetto il premio, hanno scritto nella motivazione: “Il Presidente dei Ministri bavarese si adopera per diverse problematiche che, in Baviera, interessano i produttori di birra del ceto medio, sostiene il “Reinheitsgebot”
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sulla purezza della birra, in quanto genuina tutela dei consumatori, e si impegna per la protezione della birra bavarese nel contesto del commercio globale.” Nel suo discorso inaugurale Ilse Aigner, ministra bavarese per l’Economia e i Media, l’Energia e la Tecnologia, ha messo in evidenza che: “Un birrificio tedesco su due si trova su suolo bavarese, nell’Alta Franconia abbiamo persino la più alta densità di birrifici del mondo. Noi siamo e restiamo il Paese dei birrifici a conduzione familiare. Questo, oltre a garantire qualità, contribuisce anche in maniera deci-
siva alla creazione di valore aggiunto a livello regionale.” European Beer Star 2016: Consumers’ Favourite Ancor prima che il salone aprisse i suoi battenti, oltre 120 esperti avevano valutato 2.103 birre inviate da ogni continente al più grande concorso d’Europa che comprende ben 57 categorie di birra. Durante la prima giornata della fiera le migliori birre del mondo, vincitrici delle medaglie d’oro, sono state poi testate da alcune migliaia di visitatori professionali che hanno eletto la propria Consumers’ Favourite 2016: l’oro è andato alla Belgian Style Witbier di MC77 Birrificio Artigianale (Italia). La medaglia d’argento alla Long Sun Brewing di Taiwan per la sua ambrata birra di frumento. Il terzo posto è stato aggiudicato dai visitatori della fiera alla birra forte di frumento scura della Kronenbrauerei Alfred Schimpf (Germania). La lista di tutti i vincitori dello European Beer Star 2016 e tutti i dati per contattare i birrifici, con foto e grafici, sono reperibili su: www.european-beer-star.de
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a CCIS (Camera di Commercio Italiana per la Svizzera) è l’hub di riferimento in Svizzera per imprese medie e piccole, grandi aziende e marchi del Made in Italy, consorzi, associazioni di categoria ed enti pubblici che abbiano l’obiettivo di accrescere la presenza economica italiana in Svizzera. Fondata nel 1909 la Camera appartiene alla rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, riconosciute dal Governo italiano quali strumenti di promozione del Made in Italy nel Mondo e suscitatrici di opportunità e investimenti delle imprese dei paesi in cui operano verso il mercato italiano. La CCIS assiste con i suoi servizi tutti i soggetti svizzeri e italiani coinvolti negli scambi economici tra Italia, Svizzera e Liechtenstein. La gamma dei suoi servizi è ampia e strategicamente strutturata in aree tematiche:
Esportazioni - Ricerca buyers/clienti. - Consulenza fiscale (rappresentanza fiscale e recupero dell’iva italiana, svizzera e tedesca).
- Consulenza di natura commerciale e doganale. - Export & Investment Desk - Dalla Svizzera nel mondo. - Informazioni finanziarie e legate alla solvibilità dei partner (visure, rapporti commerciali, ecc.). - Organizzazione di degustazioni, workshops ed eventi. - Realizzazione di delegazioni ed export strikes (visite presso buyers svizzeri). - Organizzazione ed accompagnamento di espositori italiani a fiere svizzere e di visitatori elvetici a fiere italiane. - Organizzazione di seminari ed incontri di affari. - Focus settoriali. Investimenti - Apertura di un’attività. - Investire nella ristorazione. - Appalti pubblici in Svizzera. - Attività di M&A e di Corporate Finance.
Comunicazione e promozione turistica La Rivista, magazine mensile in lingua italiana, e www.go-italy.ch, portale bilingue, in italiano tedesco, per l’italianità in movimento. Corsi - Corsi per professionisti e semplici appassionati. - Corsi per sommelier in lingua italiana. Altro - Recupero Crediti. - Ricerca di dati statistici. - Traduzioni ed interpretariato. - Agevolazioni speciali per i soci. I settori di punta Agroalimentare, Industria elettromeccanica, Sistema Casa, Sistema Moda, Innovazione tecnologica e Start-up, Turismo, Pubblicità e Comunicazione. www.ccis.ch
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Camera di CommerCio Italo-CeCa: porta sul mercato ceco per le imprese agroalimentari italiane
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l sostegno alle imprese italiane del settore agroalimentare è tra le principali attività della Camera di Commercio Italo-Ceca fin dalla sua fondazione nel 2001. La Camera ha accumulato in questi anni un notevole bagaglio di esperienza e conoscenza del mercato ceco e organizza ogni anno eventi di promozione per le aziende italiane e numerose delegazioni di buyer cechi in Italia. La domanda di alimenti e vini italiani in Repubblica Ceca è notevole. Nel 2015 le importazioni agroalimentari italiane nel paese hanno superato i 620 milioni di euro, con un aumento superiore al dieci percento. Un trend confermato anche nei primi mesi di quest’anno. “I
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prodotti più richiesti dai clienti cechi sono il vino, i formaggi, i salumi, la pasta e l’olio d’oliva” specifica Andrea Kunová, responsabile per il settore food della Camera. “Conosciamo bene il mercato e non tutti i prodotti hanno uguale possibilità di ingresso. Per questo diamo alle aziende una nostra valutazione preliminare sulle potenzialità di ingresso nel mercato. È un aspetto molto importante”.
La situazione sul mercato ceco continua a essere variegata. La capitale del Paese, Praga, è tra le regioni più ricche in Europa e ha un mercato gastronomico sviluppato. Anche grazie a un forte flusso turistico, vi è un’importante presenza di ristoranti di qualità e negozi specializzati nella vendita di prodotti italiani. Fuori dalla capitale l’offerta è sicuramente minore e in un’ottica di medio/lungo termine si presentano molte opportunità. “In generale, i clienti cechi sono molto attenti al prezzo e alla qualità del prodotto. Per questo, gli operatori nelle province, dove il potere d’acquisto è inferiore, sono molto attenti a equilibrare questi due aspetti” avverte Andrea Kunová. Ma anche
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CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO qui è presente una classe media che ha scoperto la gastronomia italiana e ha imparato ad amare i prodotti di qualità della Penisola. In questi anni la Camera Italo-Ceca ha messo a punto una serie di format di promozione delle imprese e dei prodotti italiani. Ogni anno a giugno si svolge a Praga Italian Wine Emotion, una mostra professionale di vini italiani, ideata e organizzata dalla Camera e gunta ormai alla ottava edizione. L’evento ospita un seminario di approfondimento su una denominazione italiana di qualità, riservato agli operatori cechi e alla stampa specializzata. La parte centrale del format è in ogni caso la sessione di incontri tra produttori e buyer. “Italian Wine Emotion è particolarmente adatto alle aziende vitivinicole di piccole e medie dimensioni, che possono incon-
trare in una sola giornata numerosi operatori cechi della distribuzione e del settore Horeca – sottolinea Andrea Kunová –. Nel 2017 introdurremo una novità, un evento parallelo dedicato all’olio d’oliva 100% italiano. Una scelta logica data l’attenzione crescente verso questo prodotto da parte dei cechi”. Ogni anno la Camera organizza inoltre eventi sull’agroalimentare, puntando su singoli territori o su segmenti specifici, come la produzione biologica. Numerose anche le presenze alle principali manifestazioni commerciali di settore, come Vinitaly a Verona o Tuttofood a Milano, per le quali la Camera è partner ufficiale nell’organizzazione di delegazioni di buyer professionali dalla Repubblica Ceca. Per promuovere le eccellenze alimentari italiane in Repubblica Ceca, la
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Camera ha avviato con Editrice Zeus una campagna di sensibilizzazione e promozione verso il consumatore finale, come la pagina facebook Jíme italsky (in italiano “mangiamo italiano”), un blog dedicato alla cultura italiana del cibo e ai prodotti certificati. I contenuti sono interamente in ceco e ogni giorno raccoglie migliaia di visualizzazioni. “Stiamo pianificando anche una serie di corsi di formazione – rivela Andrea Kunová – dedicati alle diverse materie e verranno realizzati, in collaborazione con specialisti italiani del settore”. Grazie a questa vasta offerta di attività, e una decennale esperienza sul campo, la Camera Italo-Ceca è una vera porta d’accesso sul mercato ceco per le imprese agroalimentari italiane.
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Camera di CommerCio ItalIana In thaIlandIa
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a Thailandia si configura attualmente come la seconda economia del Sud-Est asiatico, trainata principalmente dalle esportazioni, le quali risultano comporre oltre il 60% del prodotto interno lordo del paese. Dopo che l’economia si è ristabilizzata nel 2015, per il 2016 si prevede un’incoraggiante crescita economica, la banca dello sviluppo asiatico prevede una crescita del PIL di circa 1.1 % pari al 3.8 rispetto ai 2.7 del 2015. La spesa pubblica in Thailandia è cresciuta con consistenza durante la prima metà del 2015, ad ogni modo i consumi privati non hanno registrato una forte crescita come anche gli investimenti fissi dei privati. I consumi privati crescono sebbene siano limitati dalla caduta dei redditi agricoli, dal rallentamento della crescita dei salari, e dal crescente indebitamento delle famiglie. Gli investimenti privati rimangono moderati a causa delle poco promettenti prospettive nel settore delle esportazioni, ridotta spesa dei consumatori, capacità industriale superiore alla domanda. A causa di queste ragioni il prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto di un modesto 2,9% nell’ultimo semester del 2015. L’alto surplus commerciale degli ultimi 6 mesi deriva da una caduta più marcata nelle importazioni di merci (in calo del 8,7% in dollari) rispetto al calo delle esportazioni del 4,9%. Il surplus commerciale combinato al forte reddito proveniente dall’industria turistica corrisponde a più del doppio del surplus rispetto allo stesso periodo durante il 2014. Il governo militare ufficialmente riconosciuto nel 2015 è impegnato attivamente contro la corruzione e l’abusivi-
smo edilizio, ritenute priorità dal Primo Ministro. Grazie a tali interventi il paese è riuscito ad evitare la recessione e sebbene la ripresa richieda ancora tempo, il Governo ha risposto iniettando 364.5 miliardi di baht per stimolare l’economia. Il generale a capo del Ministero del Commercio ha dichiarato di voler lavorare a stretto giro con le aziende private per incentivare l’export. Il Ministro ha inoltre dichiarato di voler supportare le aziende offrendo assistenza e riducendo gli ostacoli burocratici per gli scambi commerciali. Nel 2016 inoltre il governo incentiverà le aziende thailandesi a specializzarsi nella creazione di nuovi brand ed incoraggerà la popolazione ad utilizzare prodotti realizzati localmente. Il turismo pesantemente affetto dall’instabilità del paese e dagli attentati durante gran parte dello scorso anno, ha finalmente visto un incremento del 5.12% in arrivi a partire da Novembre 2015. Molti progetti per la pianificazione e la ristrutturazione di centri commerciali sono stati approvvati per il 2016, in particolar modo nelle zone di Bang Na, Srinakarin, Ekkamai e Ram Intra tutti nella provincia di Bangkok . La giunta militare, ha inoltre sbloccato un piano per lo sviluppo delle infrastrutture della durata di 8 anni, approvando 3.3 trilioni di baht in incentivi per lo sviluppo di infrastrutture inerenti all’ampliamento ed al miglioramento della rete ferroviaria.
La moneta locale, il baht, sta dando buoni segni di ripresa. Dall’ultimo trimestre 2015 il bath si è apprezzato toccando quota 36,26 dollari dopo i 36,18 del 2015. Il 16 Dicembre 2015, la Banca Centrale Thailandese ha deciso di mantenere il proprio Benchmark Rate al 1.5%. Il salario minimo fissato a 300 Bath nel 2013 e la crescita economica nel corso degli anni precedenti, fa si’ che la povertà sia un fenomeno in riduzione. La povertà è diminuita notevolmente negli ultimi 30 anni, dal 67% nel 1986 al 10% nel 2015 grazie ad un generale incremento dei redditi. La povertà in Thailandia è principalmente un fenomeno rurale, oltre l’80 per cento dei 7,3 milioni di poveri vive in zone rurali, ed il rimanente 20 per cento vive ora nelle aree urbane al di fuori di Bangkok. Alcune regioni-in particolare il profondo Sud ed il Nord-Est, sono rimasti molto indietro gli altri, e i benefici del successo economico non sono stati equamente ripartiti, in particolare tra Bangkok, la più grande area urbana della Thailandia, e il resto del paese. La disuguaglianza di reddito e mancanza di pari opportunità persistono. La disuguaglianza di reddito, misurata dal coefficiente di Gini, sebbene sia diminuita negli ultimi anni, rimane costantemente al di sopra di 0.45. Le esportazioni del paese sono composte per l’86% da beni di industrie manufatturiere. In particolare, i principali beni risultano quelli elettronici (14% delle esportazioni totali), veicoli (13%), macchinari ed apparecchiature (7,5%) e prodotti alimentari (7,5%). L’agricoltura contribuisce invece per l’8% del valore delle spedizioni all’estero. All’interno
CAMERE COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO di questo settore, i principali prodotti esportati risultano riso, gomma naturale, cassava, pesce e zucchero. I principali importatori dalla Thailandia sono la Cina con il 12% del totale dell’export Thailandese, il Giappone e si è verificata una riduzione degli acquisti da parte degli USA giu al 3-4%. L’Unione Europea complessivamente copre una quota del 5%, mentre altri principali importatori sono Malesia, Australia e Singapore. Dall’altro lato della bilancia commerciale, la Thailandia importa principalmente materie prime e beni intermedi, che insieme coprono il 56% del valore importato. In questo gruppo rientrano principalmente il carburante, parti per apparecchiature elettroniche, materiali di metallo e sostanze chimiche. Altre importanti prodotti sono rappresentate da macchinari, apparecchiature e computer. I principali paesi da cui la Thailandia acquista sono il Giappone (20% del totale dei beni importati) e Cina (15%). L’Unione Europea pesa per l’ 8%, mentre altri stati rilevanti sono gli Emirati Arabi, la Malesia e gli USA. Relativamente alle relazioni con l’Italia, abbiamo potuto osservare una lieve ripresa che sembra aver portato miglioramenti nel settore delle esportazione commerciale I dati piu’ significativi legati alla crescita dell’esportazione di prodotti italiani in Thailandia, comprendono: - Macchine di impiego generale, - Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, - Cuoio conciato e lavorato, - Medicinali e preparati farmaceutici, - Mezzi di trasporto, - Gioielleria, bigiotteria, pietre preziose lavorate. L’importazione, invece, ha subito un calo pari al -9,3% rispetto all’anno precedente. Le perdite più importanti sono state registrate nel: - settore alimentare (mercato ittico) cau-
sa del downgrading sulla sicurezza nel mercato del lavoro ittico, - macchine di impiego generali e di altro impiego, - autoveicoli, - settore agricolo (macchine e prodotti). Grazie ad un’espansione della classe media urbana esistono prospettive interessanti per il Made in Italy, in particolare nei seguenti settori: agroalimentare, cosmesi e moda. Di particolare interesse risultano i settori ad alto contenuto tecnologico (gestione delle acque, energie alternative, biotecnologie, macchinari) per i quali sono previsti grandi investimenti, ma di cui i thailandesi mancano di capacità e forniture adeguate. Nel 2013, i principali prodotti importati dall’Italia risultano essere macchinari, apparecchiature elettriche e prodotti chimici. Dall’altra parte, tra le esportazioni si sono contraddistinte quelle di prodotti alimentari, macchinari e in generale beni provenienti dalle industrie manifatturiere. In conclusione, dopo un 2015 senza particolari sviluppi economici dovuto ad instabilità politica e ad altri fattori esterni, le prospettive per l’economia Thailandese per il 2016 restano incoraggianti. Grazie alla ritrovata stabilità politica e alla crescente domanda domestica, nel 2016 è previsto un incremento del Pil pari al 1.1% rispetto al 2015, con un leggero aumento dell’inflazione dal -0.85 % al 0,6%. La crescita secondo le stime dovrebbe rimanere costante anche nel 2016. Proposte di investimento: Data la posizione geografica che favorisce la Thailandia a diventare l’hub logistico dell’ ASEAN, la forte vocazione manufatturiera del paese e date le recenti politiche di sviluppo della rete di trasporti interna attuata dal Governo Thailandese, la Thai-Italian Chamber of Commerce vede un grande potenziale per le imprese Italiane in grado di produrre macchi-
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nari/utensili specon Editrice Zeus cifici per il settore manufatturiero, in particolare legato al settore dell’Automotive, della lavorazione e packaging di prodotti destinati al consumo alimentare, nel settore della sicurezza edile e del settore agricolo, ittico. La crescita del potere di acquisto della popolazione locale, un costante flusso di turisti presenti nel paese durante l’intero anno (accolti in strutture ricettive di altissimo livello), la presenza di gruppi specializzati nella vendita diretta (retail) fa della Thailandia un paese ideale per la vendita di prodotti Italiani di media, alta ed altissima gamma. La crescita costante a due cifre delle vendite di marchi Italiani quali Vespa Piaggio, S. Pellegrino, Ferrero, Ducati etc. mostrano come la Thailandia abbia una forte vocazione verso il Made in Italy ed ancora grandi margini di crescita, grazie allo sviluppo di altre aree abitative oltre a Bangkok (capitale) ed altre aree a vocazione turstica già affermate quali Pattaya e Phuket. In particolare si suggerisce una cauta analisi del mercato degli insaccati crudi ed aziende produttrici di Vino. Le importazioni di insaccati crudi, quali salami, bresaole e prosciutti crudi è diventata piu’ difficile. Le dogane richiedono ulteriori documenti per dimostrare la provenineza e genuinità dei prodotti. Prodotti alcolici, che al momento sono presenti in abbondanza sul mercato da tutti i principali paesi del settore (Italia, Francia, Cile, Australia e Sud Africa etc) soffrono di una forte tassazione e competizione locale (Birra, Superalcolici). Si raccomanda quindi una cauta pianificazione e l’utlizzo di distributori professionisti ed investimenti nel marketing a lungo termine. Come conseguenza del grande sviluppo del settore manifatturiero, dell’edilizia industriale ed urbanistica è in crescita l’interesse verso tecnologie per qualsiasi settore legato al risparmio energetico, green-energy, efficienza energetica.
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