PORTFOLIO | IVAN ODA | PRODUCT DESIGN

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IVAN

Ivan Oda, 25, Milano.

Italiano, Inglese, Francese.

Design del Prodotto Industriale,Politecnico di Milano. Lavori svolti durante triennio: 2015 - 2018.

ODA



ONTENUT

FURNITURE AMYTIS / LABORATORIO DI DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE 7

IRIS & LOTO / LABORATORIO DI METAPROGETTO

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LA BRISA / OUTDOOR DESIGN, DESIGN EN PLEIN AIR BAUCIS & SKYDD / LABORATORIO DI SINTESI FINALE

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MODELING

CANON AE-1 / LABORATORIO DI RAPPRESENTAZIONE DIGITALE

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FISHING REEL / MODELLAZIONE CAD

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PHOTOGRAPHY

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FURNITURE

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AMYTIS


Personas.

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Identificazione dei principali problemi: - Limitazioni fisiche - Sfera emotiva - Contesto domestico

USER

Analisi fascia di utenti.

ORTO TERAPIA


LABORATORIO DI DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE TENUTO DA: M. FERRARA G. ANDREONI S. MUSCHIATO C. E. STANDOLI SVILUPPATO CON: CERULO BENEDETTA ZHANG YUYING

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Brief Nel 2030 ci saranno 8,4 miliardi di persone. La società sarà più anziana, multirazziale e urbanizzata. Ci sarà un boom di malattie come Alzheimer e Parkison. La sanità pubblica e il sistema previdenziale saranno sotto pressione. Il design deve considerare il segmento in crescita degli utenti over 60, proponendo prodotti allineati con i loro bisogni. Progettare quindi soluzioni volte al raggiungimento del benessere psico-fisico degli anziani e alla cura in ambiente domestico.


Analisi Nella fase di ricerca e analisi, il focus è stato riposto principalmente sull’utente: donne e uomini over 60, attivi e lucidi, nonostante i tipici sintomi dell’invecchiamento, e desiderosi di condurre una vita piena, sana e gratificante.

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La cura può essere vista come azione volta al raggiungimento del benessere psico-fisico e al promuovere autonomia nei soggetti, in un naturale processo di crescita e cambiamento. Secondo l’OMS il benessere non è esclusivamente l’assenza di malattia o infermità, ma uno stato fisico, mentale e sociale. Si verifica quando le condizioni di vita degli ambienti sono tali da garantire la tutela della salute, il comfort il benessere fisico, sociale e psicologico. La sfera fisica del benessere è quella su cui ricade prevalentemente l’attenzione, per questo motivo ci si è voluto soffermare maggiormente su quella psicologica e sociale. Spesso l’anziano, sentendosi fisicamente inadeguato, reagisce irrigidendosi e isolandosi, mettendosi in situazioni di stress e depressione. Questo influenza molto la sua quotidianità: smette di fare attività che stimolano la motricità, incorre in deficit di apprendimento e di memoria e finisce per assumere un ruolo passivo, che compromette ulteriormente la socializzazione.

Il deficit cognitivo inoltre non solo riduce la possibilità di realizzazione, ma compromette anche la capacità di proiezione nel futuro. La noia e la mancanza di progetti si ripercuotono negativamente sull’efficienza mentale e sull’umore dell’anziano. Un’alta percentuale dei potenziali utenti con cui siamo entrati in contatto si è spostata dalla campagna alla grande città, per via della maggiore capillarità di servizi che potrebbero risultare utili a questa età e per stare vicini ai familiari più giovani. In queste città però, c’è spesso mancanza di spazi verdi e questa è risultata essere causa di nostalgia e malcontento. L’ortoterapia è usata in vari ambiti come complemento alla cura, prevenzione e sollievo dallo stress, o disturbi più gravi come la depressione. Recenti studi hanno dimostrato che gruppi di anziani che spendono del tempo a contatto con la natura hanno numerosi benefici. Lo spazio verde può essere vissuto come luogo di stimolazione dei sensi, come qualcosa da ammirare, ponendo in una condizione di benessere, e come spazio da fruire in maniera attiva. Il progetto si è quindi orientato verso l’ortoterapia e sul come rendere le abitazioni, spesso luoghi poco idonei, funzionali a questa pratica.


PRINCIPALI MOTIVAZIONI Divertimento 46% Arredamento 37% Prodotti freschi 32% ResponsabilitĂ 30% Benessere 29% 11

PRINCIPALI IMPEDIMENTI Spazio insufficiente 42% Inesperienza 28% Mancanza di tempo 26% Disinteresse 17% Disordine creato 5% IKEA, Life at home report #2: tasting the moments.


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Concept Struttura funzionale alla creazione di uno spazio destinato alla coltivazione indoor all’interno delle mura domestiche. Particolare riguardo nel renderla fruibile senza sforzi da parte di persone anziane, tenendo conto quindi delle limitazioni che insorgono con l’età. Attraverso la cura delle piante si vuole: stimolare la motricità (sollecitando il movimento ed il coordinamente), migliorare la capacità di apprendimento (tenere allenata la memoria), rafforzare l’autostima e la soddisfazione dell’utente. Necessità di adattarsi all’interno di stanze di metrature diverse ma tendenzialmente ridotte, con esposizione ai raggi solari limitata e da cui l’utente potrebbe necessitare di assentarci per alcuni giorni (degenze).


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Concept moodboard


Amytis, struttura modulare pensata per la coltivazione indoor, con l’intezione di renderla semplice soprattutto per persone anziane, evitando impedimenti a seguito delle limitazioni che insorgono con il passare degli anni.

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Lo sviluppo verticale consente di occupare superfici spesso non sfruttate all’interno delle mura domestiche. Mensole e pannelli di diverse misure consentono di ottenere soluzioni adattabile ad ogni spazio.


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Vasi in polipropilene, ottenuti tramite rotostampaggio, in due misure differenti. Sul retro è collocata una calamita al neodimio. Ogni vaso è composto da due parti: una interna estraibile, dotata di fori di scolo per l’acqua, una esterna, la cui forma consente una presa semplice e sicura.


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Luce LED magnetica, ottenuta a partire da un tubo in polipropilene, fresato per consentire l’applicazione della parte in legno a cui è collegata la calamita. Una delle estremitĂ contiene le parti elettroniche necessarie al funzionamento e la batteria, caricabile wireless.


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Erogatore dell’acqua in PMMA, ottenuto a partire da una lastra, da cui vengono tagliate le varie facce unite poi tra loro tramite incollaggio. Nella parte inferiore è collocato il tappo, tramite cui è possibile riempire l’erogatore ed una serie di microfori in grado di dispensare l’acqua lentamente.


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IRIS/

LOTO


Identificazione principali aziende del settore.

Analisi del catalogo prodotti ed identificazione delle potenzialità aziendali.

Scelta dell’azienda potenzialmente più interessante.

Focus sul mercato servito. Definizione degli ambienti non ancora intercettati dall’azienda.

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A differenza dei competitors, nel catalogo Miniforms non sono presenti prodotti destinati a spazi lavorativi, che potrebbe aprire le porte ad un mercato contract.

IRIS LOTO

MERCATO

Tappe importanti della vita dell’azienda Miniforms.

/


LABORATORIO DI METAPROGETTO TENUTO DA: A. DESERTI A. SALA I. COLOMBO SVILUPPATO CON: BAJ CHIARA GAMBA GRETA ORFINO EDOARDO YANG CHENHAO

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Brief Identificare un’azienda che si occupa di elementi di arredo, collocata nel segmento medio-alto del mercato, e progettare una nuova sedia e un nuovo tavolo, ipotizzando che abbia intenzione di portarli sul mercato. Le scelte dovranno essere giustificate da ricerche di mercato, tenendo conto dell’attuale portfolio dell’azienda, il suo posizionamento e le strategie adottate dei principali competitors della stessa.


Analisi Una volta scelta come ipotetica azienda committente Miniforms è stata svolta una ricerca, il cui focus è stato posto principalmente sul mercato, finalizzata a conoscerne: il background, il mercato di riferimento ed il suo posizionamento all’interno di esso, i principali competitors. L’azienda veneta INVETA, fondata nel 1962, si evolve in Miniforms a dieci anni dalla sua nascita. Dal 2009, ha inizio una serie di collaborazioni con designer, per lo più giovani emergenti.

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Il mercato coperto è per lo più europeo anche se l’azienda vanta una serie di esportazione negli USA. Successivamente è stato indagato l’allora attuale portfolio prodotti in modo tale da individuare caratteristiche tecnico-formali tipiche dell’azienda, tipologie di prodotti, materiali e tecnologie favorite.

Tra i materiali utilizzati per la produzione spicca il legno, sia massello che multistrato. Miniforms stessa si occupa della lavorazione di questi materiali, alternando l’uso di nuove tecnologie all’impiego di macchinari più tradizionali e alla lavorazione artigianale. L’attenzione è stata poi rivolta ai competitors, cercando di dedurre le loro strategie di mercato e di individuare le principali differenze nell’offerta aziendale. Si è notato come tutti i competitors esamati offrano una serie di prodotti che si discosta dal resto della produzione per via del loro aspetto più formale, in quanto destinati a luoghi di lavoro. Si è notata anche una maggiore predisposizione da parte delle aziende concorrenziali al contract, rispetto a quanto fatto da Miniforms.

1962

1971

1985/1990

2009

Nascita INVETA, azienda produttrice di tavolini e piccoli complementi d’arredo.

Fondazione di Miniforms, come evoluzione di INVETA.

Espansione sul mercato internazionale e introduzione di nuovi prodotti.

L’azienda passa sotto una nuova direzione e inizio collaborazioni con giovani designer emergenti.


Distribuzione rivenditori in Europa.

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DESIGN ORIENTED

TRADIZIONALISTA

Posizionamento e benchmarking competitivo.

VALORE PERCEPITO


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Concept Seduta e tavolo che possano dare il via ad una linea di prodotti destinata agli uffici e predisposti al mercato contract, in modo da colmare il gap individuato tra la produzione di Miniforms e quella delle aziende concorrenti. Come materiale principale è stato scelto il legno multistrato, in quanto giĂ in uso dall’azienda, che dispone delle attrezzature necessarie alla lavorazione, evitando quindi di dover ricorrere a produttori terzi e impattare sui costi.


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Concept moodboard


IRIS

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Iris, sedia da ufficio, destinata ad ambienti lavorati. Realizzata in multistrato di legno piegato. Seduta e schienale imbottiti e foderati.


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L’elemento situato tra la seduta e le gambe della sedia, oltre a nascondere le bullonature necessarie, contiene un cuscinetto che consente la rotazione della parte superiore.


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LOTO

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Struttura portante realizzata in multistrato di legno piegato. Placca centrale di connessione. Ripiano circolare in vetro.


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Inserti autifilettanti saldati alla piastra superiore, le viti vengono inserite in quella inferiore. Ventose in gomma tengono in posizione il ripiano.


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LA BRISA


Storia della città di Rimini. Passaggio da luogo di villeggiatura per pochi a capitale delle vacanze. Ricerca di simboli e icone legate alla città di Rimini. Considerazioni e vincoli dati dall’ambiente fisico in cui inserire i prodotti. 40

CONTESTO Riferimenti Simboli


OUTDOOR DESIGN DESIGN IN PLEIN AIR TENUTO DA: R. SEMPRINI F. PASTÒ SVILUPPATO CON: CARLINI DANIELE IANNELLO LISA

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Brief Progettare una collezione outdoor volta alla riqualificazione dell’arredo urbano di Rimini. Le tipologie di complementi interessate sono le più svariate e comprendono dal gazebo al tavolo, alle sedie, poltroncine, divani, chaise-longue, fino ai complementi d’arredo. Gli arredi dovranno essere adatti allo spazio esterno come agli interni domestici, tenendo a mente spazi privati (giardino, terrazzo), pubblici (in spiaggia, a bordo piscina) e strutture legate alla ristorazione (bar, ristoranti).


Analisi Il focus della ricerca è stato posto sul contesto all’interno del quale i prodotti sarebbero stati inseriti, sia quello astratto e simbolico, che quello ambientale e concreto. Essendo la collezione d’arredi destinata alla riqualificazione dell’arredo urbano di Rimini, si è deciso di tenere la città come punto di partenza e riferimento principale. Come prima cosa è stata ripercorsa la storia della città. In particolare si è indagato il momento in cui è passata, da meta di villeggiatura esclusiva, ad essere capitale delle vacanze, meta del turismo di massa, investendo tutto il proprio capitale per lo sviluppo dell’industria dei servizi legati alla spiaggia e al divertimento. Dal secondo dopo guerra ad oggi, Rimini ha profuso tutti i propri sforzi per lo sviluppo di un’ industria dei bagni, sacrificando a volte la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. 42

Per questo motivo la ricerca si è spostata verso icone e simboli legati alla città di Rimini, da poter reinterpretare e arrichire di nuove chiavi di lettura.

Concept Considerando il progetto in atto per il rifacimento del lungomare della città, che comprenderà nuove strutture di ristorazione in prossimità delle zone balneari, l’attenzione è rivolta principalmente ad arredi destinati a questi spazi: sdraio e ombrelloni per dehor, tavoli e sedute adatte sia all’indoor che all’outdoor. Per quanto riguarda i materiali, la scelta è orientata verso quelli più resistenti al detoriamento dovuto agli agenti ambientali, resistenti quindi a pioggia e salsedine e privi di superfici su cui possa ristagnare l’acqua. Sono state selezionate icone e simboli riminesi da reinterpretate e infondere nei prodotti in modo da creare un legame anche visivo tra questi e la città.


Icone e simboli legati al patrimonio visivo culturale della cittĂ di RImini.

Ruota panoramico di Rimini.

Pattern tessile ricorrente in arredi e complementi destinati alle spiagge italiane. Reinterpretato dall’azienda di Rimini Brandina ed esportato in altri settori.

Disegni del regista riminese Federico Fellini.

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Concept moodboard.


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Material Moodboard.


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Sedia. Struttura in tubolare metallico, seduta in lamiera metallica. I vari componenti sono saldati tra loro. Colori ispirati alle palette di Federico Fellini.


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Panca. Struttura in tubolare metallico, seduta in lamiera metallica. I vari componenti sono saldati tra loro. Colori ispirati alle palette di Federico Fellini.


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Sgabello da bar. Struttura in tubolare metallico, seduta in lamiera metallica. I vari componenti sono saldati tra loro. Colori ispirati alle palette di Federico Fellini.

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Tavolo, due dimensioni. Il piano centrale può essere estratto ed usato come vassoio, funzionale per il trasporto e la distribuzione di cibi e bevante, sia all’interno di punti ristoro che in ambienti privati.


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I tondini sono pensati per disporre quotidiani e riviste.


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Ombrellone in lamiera metallica. Riprende la forma delle foglie di palma, vegetazione che fa da cornice al Grand Hotel di Rimini, ricorrente nelle scenografie di Fellini.


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Inclinando la sdraio, la parte frontale può essere usata come maniglia per il trasporto. Una volta posizionata, la ruota posteriore può essere sfilata ed utilizzata come tavolino.


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BAUCIS/ SKYDD


Scelta della tematica su cui lavorare.

SENZA TETTO Nonostante sia uno dei passaggi essenziali per arrivare al reinserimento nella societĂ , molti senzatetto rifiutano di essere ospitati presso i centri di accoglienza.

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Dimensioni e caratteristiche

Servizi offerti

Gestione servizi

Struttura centri

Design e senzatetto

Cause di rifiuto Problemi centri User secondari

USER

Design Anti-Homeless

CONTESTO

Privacy Sicurezza

MERCATO

BAUCIS


LABORATORIO DI SINTESI FINALE P3 TENUTO DA: G. ANDREONI C. E. STANDOLI F. COSTA L. PALMERI

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Brief Design di Sistemi intelligenti per la vita e il benessere delle persone. Le SMART CITY e le Tecnologie per gli ambienti di vita sono due temi che da alcuni mesi popolano la discussione, non solo della ricerca, ma ora anche delle aziende e delle persone che sempre più domandano soluzioni intelligenti per la loro qualità della vita. Le tecnologie indossabili e di monitoraggio ambientale, l’Internet of Things e la cosiddetta Ambient Intelligence insieme alla diffusione della connettività globale, permettono oggi lo sviluppo e l’erogazione di nuovi servizi che vanno nella direzione sopra auspicata. Partire da questi concetti per sviluppare sistemi e prodotti intelligenti e integrati.


Analisi

In un primo momento si è adottato un punto di vista esterno e globale, andando ad indagare le caratteristiche, le dimensioni, le cause del fenomeno e le attuali strategie di contrasto.

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Coloro che finiscono nel ritrovarsi a vivere in questa condizione non rappresentano una distinta e separata porzione della popolazione. Non è facile individuare una causa universale scatenante che porta a questo tipo di condizione, il che rappresenta anche il motivo per cui risulta essere una tematica tanto difficile da definire, oltre che da contrastare. Nel 2014 è stata realizzata l’ultima indagine sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema, a seguito di una convenzione tra Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (fioPSD) e Caritas Italiana, al fine di monitorare l’evoluzione del fenomeno della grave emarginazione adulta in Italia. Oltre ai dati quantitativi di carattere generale, ne sono emersi di significativi per quanto riguarda l’effettivo utilizzo dei servizi attualmente offerti. Un cospicuo numero dei quali non viene sfruttato. Quasi il 40% di essi preferisce rimanere in strada, esposto a numerosi rischi e pericoli, piuttosto che essere ospitato in un centro accoglienza.

In un dormitorio di questo tipo spesso non è possibile avere alcun tipo di privacy tra gli ospiti, spesso sono grosse camerate che arrivano ad ospitare anche 40 persone, con i conseguenti relativi di spazio che sfidano le regole della prossemica. Lo spazio e le distanze all’interno di questi luoghi infatti sono notevolmente ridotti e pur essendo tra sconosciuti si entra quasi nella sfera intima. Nei dormitori inoltre, le serrature degli armadi sono spesso rotte, o le chiavi perdute. È frequente che le chiavi vengano portate via, con i conseguenti disagi sia per la struttura che per gli altri utenti. Inoltre, la fiducia tra gli ospiti non è carente, la paura di essere derubati è molto alta. Questo porta ad una moltiplicazioni di lucchetti e catene in ogni dove, cosa che va ad influire sulla percezione negativa di questo ambiente. Cioè nonostante, il mondo del progetto ha, nel corso degli anni, tentato di fare qualcosa per migliorare alcuni dei problemi in cui una persona che vive in questa condizione può imbattersi. Questi progetti ovviamente, non fanno riferimento a manuali di statistica, e l’intervento non deve essere considerato al pari delle diverse e necessarie soluzioni politiche a lungo termine.


Distribuzione del fenomeno: 158 CittĂ italiane 2011

47.648 SENZA TETTO

2015

50.724 SENZA TETTO

Milano Roma Palermo Firenze Torino Napoli

38% Nord Ovest 18% Nord Est 23,7% Centro 20,3% Sud 57% in grandi cittĂ

Struttura del fenomeno: 29.521 STRANIERI 21.203 CONNAZIONALI

85.7% UOMINI 14.3% DONNE

76.5% vive solo

65 Utilizzo servizi attualmente offerti:

Principali cause scatenanti del fenomeno: 63% Divorzio 56% Perdita del lavoro 25% Malattia

09:00

50.9% multi fattoriale

13:00

88% Cucine 68% Centri accoglienza 61% Guardaroba

19:00

Orario servizi centri assistenza

Censimento 2014, Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (fioPSD) e Caritas Italiana


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Concept Il mondo del design si è mosso in vari modi per aiutare i senzatetto. Nella maggior parte dei casi però, l’idea di partenza è stata quella di progettare prodotti che potessero mettere al riparo dai pericoli a cui la vita di strada espone. Ritenendo l’ospitalità presso i centri accoglienza notturni e diurni uno step fondamentale verso il reintegro sociale, ho voluto trovare un approccio diverso al problema e anziché pensare a come migliorare le condizioni di vita all’esterno, l’obiettivo previsto è stato quello di far fronte alle problematiche a causa delle quali i senza tetto non usufruiscono di questi servizi. Particolare attenzione va rivolta anche verso gli utenti secondari, ovvero coloro che si occupano di gestire e sistemare i centri di giorno in giorno.


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Concept moodboard


BAUCIS

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Struttura letto, composta da estrusi in acciaio saldati e fissati meccanicamente mediante appositi inserti autofilettanti. Dimensionato per ospitare materassi di misura standard, per facilitarne l’introduzione nei centri già esistenti.


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Pannelli in polipropilene opaco, per schermare senza rendere l’ambiente troppo soffocante. I pannelli sono stati preferiti a tessuti per facilitare la manutenzione e pulizia. La parte inferiore è lasciata libera per semplificare la pulizia degli spazi e evitare l’accumulo di sporcizia.


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Armadietti. Struttura della stessa tipologia utilizzata per il letto, combinata a lamiere piegate per costituire e dividere gli scomparti. I piani orizzontali e gli scomparti sono inoltre forati per favorire la pulizia e il ricambio d’aria. Per minimizzare i problemi legati all’utilizzo di serrature tradizionali, che sono frequenti in questi ambienti, si è ricorsi ad una serratura elettronica.


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Il sistema è gestito attraverso una scheda Arduino, che è collegata ad un servo motore che consente l’apertura dello sportello. Il sistema è alimento a batterie, quando questa è in esaurimento, il dispositivo emette un segnale acustico per avvisare i gestori e farla sostituire al più presto. L’apertura dello sportello avviene avvicinando al dispositivo una scheda RFID, come avviene tradizionalmente negli hotel. Nel momento dell’arrivo al centro, se vi è posto libero, viene registrato l’utilizzo di un determinato armadietto da parte dell’utente e la carta associata a quello viene attivata. Nel dispositivo è per questo presente un lettore RFID, posto nella parte più esterna, in modo da evitare problemi di trasmissione.


BAUCIS 72

Co-living Trend in forte crescita nelle più grandi città.

SKYDD


Il concetto di co-living non è nuovo, nonostante stia conoscendo un momento di grande popolarità. La definizione più semplice è che si tratta di un gruppo di persone, generalmente estranei, che condividono lo spazio vitale. Partendo dalle principali metropoli degli USA come Washington D.C., New York e San Francisco si sta diffondendo senza conoscere barriere. Per alcuni è diventato una necessità per far fronte al crescente prezzo degli affitti, per altri uno stile di vita. Anche gli imprenditori hanno saputo sfruttare questo trend. Recentemente IKEA ha lanciato un sondaggio per capire come le persone vorranno vivere nel futuro (2030), prevedendo una crescita del co-living, soprattutto a causa delle difficoltà che si hanno a trovare casa nelle grandi città.

Da tale sondaggio è emerso che la maggior preoccupazione è la mancanza di privacy. Si evince che la maggior parte delle persona ha bisogno di un bilanciamento tra spazio personale, spazio altrui e spazio comune. Quello che le persone sono maggior mente disposte a condividere è: internet, giardini e workspaces. Le maggior riserve si riscontrano sulle camere da letto, le provviste ed il bagno. Considerata la simile natura, il progetto sviluppato per l’accoglienza dei senza tetto nei rifugi notturni presenta molti tratti comuni. Per questo motivo è stato reinterpretarlo per renderlo apprezzabile e funzionale in vista di queste nuove prospettive.

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SKYDD

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I due componenti sono stati integrati in un unico elemento d’arredo, per semplificare la fruizione ed adattarsi a spazi pià piccoli. La chiusura dello scomparto sottostante al letto sfrutta la stessa tecnologia utilizzata nella prima versione del prodotto. Sono state aggiunti anche collegamenti elettrici per semplificare la connessione di dispositivi e luci.


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Per dare al prodotto un aspetto piĂš accogliente e domestico, sono stati scelti materiali differenti. Si è optato per piani in compensato e profili a sezione circolare in legno massello. Per l’assemblaggio vengono usate spine in legno zigrinate per la parte superiore e inserti autofilettanti e viti per la base.


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MODELING

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LABORATORIO DI RAPPRESENTAZIONE DIGITALE TENUTO DA: A. SALA

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CANON AE-1 SVILUPPATO CON: CERULO BENEDETTA SOFTWARE: RHINOCEROS KEYSHOT


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MODELLAZIONE CAD TENUTO DA: M. BORDEGONI

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FISHING REEL SVILUPPATO CON: CERULO BENEDETTA GAMBA GRETA SOFTWARE: SOLIDWORKS KEYSHOT


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PHOTOGRAPHY

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IIVAN.ODA@GMAIL.COM +39 334 2547784


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