SPECIALE
DAKAR GENNAIO 2014
110690008/00
S A L ES
M AG A ZI N E
PERFORMANCE AND RELIABILITY. TESTED BY DAKAR.
SPECIALE
DAKAR GENNAIO 2014
S A L ES
M AG A ZI N E
IN COPERTINA
PERFORMANCE AND
IVECO PLUS / SALES MAGAZINE
BY
DAKAR.
110690008/00
SPECIALE DAKAR 2014 / GENNAIO 2014
RELIABILITY. TESTED
PERFORMANCE AND RELIABILITY. TESTED BY DAKAR.
SOMMARIO
PROMOSSA 3 IVECO ALLA PROVA DAKAR
5 IL PERCORSO 6 LA DAKAR PIÙ DURA TEAM SPIRIT, 7 L’IVECO I PILOTI MEZZI PER 8 IAFFRONTARE L’ODISSEA
9 LA CRONACA SUCCESSO 14 UN ANCHE SUL WEB
IVECO PLUS SALES MAGAZINE - SPECIALE DAKAR 2014 - REALIZZAZIONE A CURA DI IVECO. Direttore Responsabile: Maurizio Pignata / Comitato Editoriale: Luigi Antonacci (coordinamento), Alessandra Collura, Francesco Novo, Marco Monacelli, Maurizio Pignata, Sara Buosi / Redazione: Carola Popaiz, Christian Benna, Francesca Rech, Giancarlo Riolfo, Nicola Grande, Paola Ravizza, Stefania Castano / Direzione e redazione Iveco, Via Puglia 35, 10156 Torino / Concept: Studio Sanna Adv / Editore Satiz srl, reg. Tribunale di Torino n. 1 del 01/2013 / Stampa Satiz srl
W W W.IVECO.COM
RISULTATO FINALE di Giancarlo Riolfo
IVECO PROMOSSA ALLA PROVA DAKAR
IL SECONDO POSTO DI GERARD DE ROOY, CHE HA CONDOTTO A LUNGO LA GARA, E 3 CAMION NEI PRIMI 10 POSTI DOPO 10 MILA CHILOMETRI DI UNA GARA MASSACRANTE. QUESTO IL BILANCIO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA CORSA PIÙ DURA DEL MONDO. LA CRONACA DELLA MARATONA GIORNO PER GIORNO La legittima delusione di Gerard De Rooy che, dopo aver condotto per gran parte della corsa, complice una foratura è arrivato 2° al traguardo della Dakar, nulla toglie alla straordinaria prestazione dei camion Iveco. Quattro partiti e quattro arrivati al traguardo in una competizione eccezionalmente dura. Che ha visto molti mezzi ritirarsi assottigliando sempre più lo schieramento alla partenza di ogni tappa. Alla fine e solo alla fine, è riuscito ad affermarsi per soli 3’ e 11” il Kamaz di Karginov, un mezzo ideato e costruito appositamente per questo tipo di
competizione. Ben diverso, quindi, dai Trakker: camion che - a parte una robusta iniezione di potenza e qualche piccolo intervento necessario per partecipare alla corsa non sono diversi da quelli nella vetrina del concessionario. Balzato in testa alla classifica generale con la vittoria nella seconda giornata di gara, Gerard De Rooy, il pilota olandese a capo del team PetronasDe Rooy-Iveco, ha saputo mantenere il suo vantaggio durante quasi tutta la lunghissima e durissima corsa, respingendo i pericolosi attacchi dei
piloti della squadra russa Kamaz. Solo a due tappe dalla conclusione, complice una foratura, il sorpasso. Ottima anche la prestazione degli altri equipaggi del team: Hans Stacey, settimo al traguardo, mentre Pep Vila Roca e Joseph “Jo” Adua si sono piazzati rispettivamente al 10° e al 22° posto. Tutti i camion Iveco, dunque, sono giunti alla fine di quella che si è rivelata la più massacrante delle Dakar. E con un ampio vantaggio davanti ai mezzi con i quali si confrontano sul mercato. Un risultato di per sé eccezionale, che testimonia le doti di
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robustezza del Trakker. Pensato per lavorare nelle condizioni più difficili, nelle cave e nei cantieri a ogni latitudine, questo modello ha i suoi punti di forza nella solidità del telaio, nella potenza e affidabilità dei motori Cursor, nella comodità della cabina, pensata per offrire il miglior
ambiente di lavoro a chi, per ore e ore, deve guidare sui terreni più duri. E poi, nella versatilità della gamma. Oltre che nella versione 4x4, infatti, il Trakker è offerto in quelle 4x2, 6x4, 6x6, 8x6 e 8x8. Sfrecciare a tutta velocità attraverso il deserto per due settimane di fila è
stato il collaudo più duro. Un esame superato a pieni voti, davanti a un pubblico di milioni di persone in tutto il mondo.
RISULTATO FINALE POS.
PILOTA
VEICOLO
VARIAZ.
1. ANDREY KARGINOV KAMAZ _ 2. GERARD DE ROOY IVECO POWERSTAR 00:03:11 3. EDUARD NIKOLAEV KAMAZ 01:34:52 4. DMITRY SOTNIKOV KAMAZ 03:22:10 5. ANTON SHIBALOV KAMAZ 04:37:25 6. ALES LOPRAIS TATRA 05:04:01 7. HANS STACEY IVECO TRAKKER 05:14:57 8. RENE KUIPERS MAN 06:31:08 9. MARCEL VAN VLIET MAN 07:06:53 10. PEP VILA ROCA IVECO TRAKKER 07:53:35 22. JO ADUA IVECO TRAKKER 22:18:58
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LA DAKAR di Giancarlo Riolfo
IL PERCORSO
Itinerari, in parte diversi, per moto,
auto e camion. Per questi ultimi il percorso è stato di 9.188 chilometri, dei quali 5.212 di prove speciali. La partenza è avvenuta a Rosario, in Argentina, il 5 gennaio e l’arrivo a Valparaiso, in Cile, il 18 gennaio. Tredici i giorni di gara, inframmezzati da uno di riposo.
2014
ODYSSEY THE
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LA GARA di Giancarlo Riolfo
LA DAKAR PIÙ DURA TREDICI GIORNI DI GARA, INFRAMMEZZATI DA UN SOLO GIORNO DI RIPOSO
Diecimila chilometri, da Rosario a Valparaiso, attraverso Argentina, Bolivia e Cile, su piste desertiche e dune. Una Dakar, quella di quest’anno, particolarmente impegnativa. Tanto che gli organizzatori l’hanno battezzata “l’Odissea”. Una competizione durissima, nel più puro spirito della tradizione. La leggenda della Dakar nasce nel 1979. In quell’anno il pilota francese Thierry Sabine riesce a organizzare una folle corsa da Parigi a Dakar, la capitale del Senegal. Diecimila chilometri di pista attraverso il Sahara, una competizione estrema per la difficoltà e i pericoli che richiama da tutto il mondo 170 “appassionati” con auto, fuoristrada e motociclette (l’anno dopo prenderanno il via anche i camion).
In quella prima edizione arrivano per primi al traguardo Cyril Neveu, in sella alla Yamaha XT, e, fra le quattro ruote, la coppia Alain Génestrier-Joseph Terbiaut con una Range Rover. La corsa africana diventa subito popolarissima. Come solo è stata la Mille Miglia. Nel corso degli anni l’itinerario è mutato più e più volte, anche a causa dei conflitti e dei disordini purtroppo divampati in diversi paesi. Questo fino alla cancellazione della gara nel 2008 e alla decisione di correre dal 2009 il Rally Dakar in Sud America. In paesi più tranquilli politicamente, ma sempre su impegnativi percorsi off-road attraverso suggestivi paesaggi desertici. Nulla da invidiare, insomma, al Sahara.
LA STORIA DI IVECO ALLA DAKAR
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Nel 1980, l’anno dopo la nascita della Paris-Dakar, la competizione più dura al mondo si apre anche ai camion, e nel 1982 Iveco decide di scendere in campo. Da allora inizia una lunga avventura coronata di successi e momenti indimenticabili. I primi anni Ottanta vedono Iveco impegnata nei grandi raid, primo fra tutti - naturalmente - proprio la Parigi-Dakar, dove partecipa con buoni risultati a due edizioni. Poi, dopo una lunga pausa, nel 2002 Iveco torna alla Dakar con un pilota privato alla guida di un Eurocargo 4x4 e, l’anno successivo, con un Eurotrakker 4x4. Nel 2005, Markku Alen e Miki Biasion portano sulle piste africane due Eurocargo 4x4 e nel 2007 il Trakker si classifica 12°. Sempre nel 2007, l’italiana Luisa Trucco si classifica al 24° posto alla Lisbona-Dakar con un Eurocargo da gara supportato da uno di assistenza, mentre nel 2009 (l’edizione 2008 viene annullata per il pericolo di atti di terrorismo) decide di affrontare la Dakar “Argentina-Cile” con un Eurocargo piazzandosi al 17° posto nella classifica camion e al 3° posto nella categoria sotto i 10 litri. Iveco è di nuovo in gara nel 2011, e l’anno dopo trionfa con Gerard De Rooy. Quella del 2012 rimane una corsa straordinaria, con un 1° un 2° e un 6° posto nella classifica generale Truks. Dopo l’edizione 2013 segnata da un po’ di sfortuna, in cui Iveco ha riconfermato l’eccellenza e l’affidabilità imponendosi in 7 prove speciali su 13 disputate, il Team Petronas De Rooy Iveco si impone nell’edizione 2014, in quelli che tutti considerano la più dura Dakar mai organizzata, conquistando il secondo posto a soli 3’11” dal vincitore posizionando tre veicoli nelle prime dieci posizioni (De Rooy secondo, Stacey settimo e Vila Roca decimo), e Adua ventiduesimo.
IL TEAM di Nicola Grande
L’IVECO TEAM SPIRIT
Impegno, costanza, dedizione, concentrazione e tecnica di guida. Sono questi alcuni degli ingredienti dello spirito di squadra che anima tutte le persone di Iveco. Per concludere una gara impegnativa come la Dakar bisogna essere preparati oltre che fisicamente, anche psicologicamente e, soprattutto, lavorare in team. Questo significa avere la certezza di poter contare su una squadra affiatata e affidabile composta non solo dai piloti ma anche da tutti coloro che in perfetta sintonia con gli altri forniscono assistenza e supporto a “distanza” ai quattro mezzi in gara. Iveco e il team De Rooy hanno condiviso da subito i valori che li accomunano creando un legame forte e vincente, non solo sulle piste della Dakar.
GERARD DE ROOY
HANS STACEY
PAESI BASSI
PAESI BASSI
IVECO POWERSTAR
TRAKKER EVOLUTION 3
PIÙ DI 900 CV 24 VALVOLE 6 CILINDRI IN LINEA MOTORE IVECO FPT CURSOR 13 DERIVAZIONE E6
CAMBIO ZF 900 CV COPPIA MASSIMA 3600 Nm A 1200 rpm MOTORE IVECO FPT CURSOR 13 DERIVAZIONE E6
PEP VILA ROCA
JO ADUA
SPAGNA
FRANCIA
TRAKKER EVOLUTION 2
TRAKKER EVOLUTION 2
840 CV - 12,9 LITRI E 6 CILINDRI IN LINEA TELAIO IN ACCIAIO AD ALTA RESISTENZA MOTORE IVECO FPT CURSOR 13 DERIVAZIONE E5
840 CV - TELAIO IN ACCIAIO AD ALTA RESISTENZA BALESTRE A 3 LAME CON 4 AMMORTIZZATORI PER ASSE MOTORE IVECO FPT CURSOR 13 DERIVAZIONE E5
I PILOTI
Quattro campioni su quattro veicoli pronti per ogni sfida. Ecco la sintesi perfetta dei portacolori del team Petronas-De Rooy-Iveco capitanato da Gerard de Rooy, pilota olandese leader del team e già vincitore della Dakar 2012 e ancora una volta alla guida dell’Iveco Powerstar. Sugli altri veicoli, tutti Iveco Trakker, il pilota olandese Hans Stacey, lo spagnolo Pep Vila Roca e il francese Jo Adua, che ha già partecipato otto volte alla Dakar. Stacey ha condotto in gara un Iveco Trakker Evolution 3, Vila e Adua i Trakker Evolution 2 adibiti ad operazioni di assistenza veloce.
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I MEZZI di Nicola Grande
A SE IS D L’O RE TA N RO FF A R PE I Z EZ M I all’edizione 2014 della Il nome che gli organizzatori hanno dato che i concorrenti Dakar rappresenta al meglio le difficoltà bito traguardo di hanno affrontato per raggiungere l’am Valparaiso, in Cile. ni impervi e insidiosi L’Odissea. E per “navigare” su terre alle necessità. Per uati adeg li è necessario avere dei veico e Iveco e FPT caso al ato lasci re questo nulla deve esse supportare al meglio Industrial hanno lavorato all’unisono per co. la squadra olandese Petronas-De Rooy-Ive ION 3 sono LUT EVO 2014 ar Dak alla gara in I camion Industrial, di FPT di 13 equipaggiati con i motori Cursor di 13 litri, in rata cilind una derivazione E6, propulsori con massima di ia copp una con lli cava grado di erogare fino a 900 a una costante attività 3.800 Nm a 1.100 giri/minuto. Grazie
IVECO POWERSTAR Numero 501 (Gerard de Rooy)
3 IVECO TRAKKER EVOLUTION ) cey Numero 507 (Hans Sta
DIMENSIONI E MASSA - Lunghezza 6.800 mm; - Larghezza 2.550 mm; - Altezza 3000 mm; - Passo 4.400 mm; - Massa totale 9.400 kg in gara; - Distribuzione pesi ant/post 50/50%. MOTORE - IVECO FPT Cursor 13; - Cilindrata 12.9 litri; valvole, - Caratteristiche: 6 cilindri in linea, 24 ; turbo et Hols il, common-ra - Potenza massima 900 CV a 2.200 giri (675 kW a 2200 giri); - Coppia massima 3800 Nm a 1.100 giri. TRASMISSIONE etri; - Frizione monodisco, diametro 430 millim - Cambio ZF 16S221OD, ridotta 11,54-0,84: 1 con servo shift; - Ripar titore ZF – Steyr VG1600/300, riduzione: 0,89: 1 senza differenziale; sistema di - Assi SISU anteriore e posteriori con i matic pneu degli io fiagg sgon e gonfiaggio comandati dalla cabina. TELAIO acciaio - A longheroni ad alta resistenza con forte (KF600); rinforzo interno; - Dimensioni 260 x 75 x 6 mm senza L&P con lame 3 a tre bales - Sospensione anteriore ti di molle dota asse, per er Reig i zator ortiz 4 amm elicoidali. lame L&P 4 - Sospensione posteriore balestre a 2 ti di molle dota asse, per r ammortizzatori Reige rice; lizzat stabi barra e idali elico ; - Pneumatici Michelin 14.00 R20 XZL FIA. ezza sicur di atoio - Serb
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FRENI 430 x 42 mm - A disco auto-ventilanti Knorr-Bremse, bar. 8 a a sistem del ione press con CABINA ia; - Iveco Powerstar con roll bar a gabb di sicurezza - Sedili n. 3 anatomici Sparco, cinture a 6 punti. blocs. - Sospensione cabina anteriore Silent e molle con riore poste a Sospensione cabin ammortizzatori idraulici. Hella LED. - Luci anteriori Hella Xenon, posteriori
con un’architettura di ricerca e sviluppo, il motore Cursor 13, ologie più avanzate, a sei cilindri in linea, adotta le tecn Rail HD di seconda come il sistema di iniezione Common sioni fino a 2.200 pres generazione, in grado di operare con carico, massima al sta bar. Grande potenza, rapida rispo tteristiche di cara ipali princ le robustezza e affidabilità sono equipaggiati sono 2 ION LUT EVO li questi motori. I veico azione E5 iniezione con motori cursor 13 di FPT di deriv elettronica. , il team ha potuto Oltre ai quattro veicoli impegnati in gara iente composta effic ed contare su un’assistenza preparata ker 8x8, due Trak un ti ques da altri sette camion Iveco. Fra li allestiti per veico tre altri più Trakker 6x6 e un Daily 4x4 accoglienza e catering.
DIMENSIONI E MASSA - Lunghezza 7.000 mm; - Larghezza 2.550 mm; - Altezza 3.200 mm; - Passo 4.400 mm; kg pronto corsa; - Massa totale 8.900 kg a vuoto; 9.700 0%. 50/5 ost ant/p - Ripar tizione MOTORE - IVECO FPT Cursor 13; - Cilindrata 12,9 litri: - Caratteristiche: 6 cilindri, 24 valvole, il, on-ra comm h, Bosc nica lettro one e iniezi Holset turbo; - Potenza massima 900 CV a 2.200 giri ( 675 kW a 2200 giri); giri/min. - Coppia massima 3.600 Nm a 1.200 TRASMISSIONE mm; - Frizione monodisco, diametro di 430 , - Cambio ZF 16S221OD ridotta 11,54 – 0,84: 1 servo shift; rid. 0,89: 1 libero; - Ripar titore ZF-Steyr VG1600/300, sistema di - Assali SISU anteriori e posteriori con i comandati matic pneu degli io fiagg sgon gonfiaggio e dalla cabina. TELAIO forte (KF600); - Telaio ad alta resistenza con acciaio interni; rzi rinfo senza - Dimensioni 260x75x6 con 4 L&P lame 3 a tre bales ant ne ensio - Sosp ti di molle dota asse, per erre Don ammortizzatori elicoidali. L&P 4 - Sospensione post balestre a 3 lame dotati di molle ammortizzatori Donerre per asse, elicoidali e barra stabilizzatrice; ; - Pneumatici Michelin 14.00 R20 XZL acciaio della in h lutec Sa-A rante carbu atoio - Serb capacità di 700 litri. FRENI - A disco autoventilanti Knorr-Bremse, 430×42 mm Pressione impianto: 8 bar. CABINA bar; - IVECO Trakker AD Corta con roll di sicurezza re cintu o, Sparc mici anato n.3 i - Sedil a 6 punti; blocs; - Sospensione cabina anteriore Silent e molle con riore poste a - Sospensione cabin ammortizzatori idraulici; Xenon - Luci anteriori Hella Xenon + n.4 Hella Hella LED. Rally F1000 FF aggiuntivi, posteriori
2 IVECO TRAKKER EVOLUTION 515 eri num ce velo nza Assiste (Pep Vila) e 520 (Jo Adua) DIMENSIONI E MASSA - Lunghezza 7.000 mm; - Larghezza 2.550 mm; - Altezza 3.200 mm; - Passo 4.400 mm; kg pronto corsa; - Massa totale 8.900 kg a vuoto; 9.700 0%. - Ripar tizione ant/post 50/5 MOTORE - IVECO FPT Cursor 13; - Cilindrata 12,9 litri; - Caratteristiche 6 cilindri, 24 valvole, turbo; iniezione elettronica Bosch, Holset a 2.200 giri/min; - Potenza massima 840 CV (600 kW) in. giri/m 1.200 a Nm - Coppia massima 3.600 TRASMISSIONE mm; - Frizione monodisco, diametro di 430 - Cambio ZF 16S221OD, ridotta 11,54 – 0,84: 1 servo shift; rid. 0,89: 1 libero; - Ripar titore ZF-Steyr VG1600/300, sistema di con riori poste e iori anter SISU li - Assa i comandati matic pneu degli io gonfiaggio e sgonfiagg a. cabin dalla TELAIO forte (KF600); - Telaio ad alta resistenza con acciaio interni; rzi rinfo senza 75x6 260x i nsion Dime - con 4 L&P lame 3 a tre bales - Sospensione ant dotati di molle ammortizzatori Donerre per asse,
elicoidali; L&P 4 - Sospensione post balestre a 3 lame ti di molle dota asse, per erre Don i ammortizzator elicoidali e barra stabilizzatrice; ; - Pneumatici Michelin 14.00 R20 XZL capacità - Serbatoio Sa-Alutech in acciaio della di 700 litri.
FRENI - A disco autoventilanti Knorr-Bremse, 430×42 mm Pressione impianto: 8 bar. CABINA bar; - IVECO Trakker AD Corta con roll di sicurezza re cintu o, Sparc mici - Sedili n.3 anato a 6 punti; blocs. - Sospensione cabina anteriore Silent e Sospensione cabina posteriore con molle lici idrau i ammortizzator Xenon Luci anteriori Hella Xenon + n.4 Hella LED. Hella riori poste ntivi, aggiu FF 0 Rally F100
LA CRONACA IN DIRETTA di Giancarlo Riolfo e Nicola Grande
2014
ODYSSEY THE
From January 5th to 18th 2014
LA CRONACA 5 GENNAIO, DA ROSARIO A SAN LUIS Primo giorno di gara Breve la prova speciale della prima tappa della Dakar 2014. Solo 180 chilometri, tutti in Argentina, da Rosario a San Luis, che hanno visto Gerard De Rooy con il suo Iveco Powerstar piazzarsi in quarta posizione nella classifica generale dei camion ad appena un minuto e 33 secondi dal Kamaz di Ayrat Mardeev, vincitore della giornata. Partiti da Santa Fe, i concorrenti della Dakar hanno raggiunto con un lungo trasferimento su strada la provincia di Córdoba, dov’è iniziata la prova. I camion hanno preso il via dopo le motociclette, i quad e le auto. Al traguardo, il Powerstar di Gerard De Rooy e il Trakker di Hans Stacey sono arrivati con un distacco minimo dal vincitore Mardeev (Kamaz) e dal secondo, Ales Loprais (Tatra). E anche gli altri due piloti del team olandese – lo spagnolo Pep Vila e il francese Jo Adua, entrambi su Iveco Trakker – si sono piazzati fra i primi dieci nella classifica generale dei camion.
6 GENNAIO, DA SAN LUIS A SAN RAFAEL
De Rooy in testa Doppio successo per Gerard De Rooy, primo nell’impegnativa prova di 400 chilometri, con salite, discese, dune di sabbia, e in testa, alla fine della giornata, della classifica generale. “Ottima performance quella di oggi” – ha affermato – “Non abbiamo spinto e abbiamo guidato costantemente dietro Mardeev che aveva iniziato sei minuti prima di noi. Al chilometro 313 è andato tutto storto per lui. In un canyon stretto il veicolo di Mardeev si è capovolto e noi siamo stati i primi ad assistere alla scena, essendo subito dietro di lui; sportivamente abbiamo sentito il dovere di aiutarlo. Dopo aver contribuito a rimettere in piedi il Kamaz, mancava così poco all’arrivo che non abbiamo potuto superarlo. Questo ci ha causato 23 minuti di ritardo poi riaccreditati dall’organizzazione.” A completare il successo per il team Petronas-De Rooy, l’ottima prestazione di Hans Stacey, che ha guadagnato la quarta posizione in classifica.
AVAS SPORTS & ENTERTAINMENT - CRÉDITS PHOTOS : DPPI - PRESSESPORTS
Rosario Salta Valparaíso 9
2014
ODYSSEY THE
7 GENNAIO, DA SAN RAFAEL A SAN JUAN
Gara prudente, condotta vincente Una tappa impegnativa, che ha messo a dura prova uomini e mezzi con un fondo particolarmente sconnesso e una lunga serie di forature, alle quali non è sfuggito il Trakker di Hans Stacey. Gerard De Rooy ha preferito adottare un’andatura prudente, cercando di mantenere un passo regolare e di evitare danni agli pneumatici. È stato premiato con un secondo posto alle spalle di Andrey Karginov (Kamaz), che gli ha permesso di consolidare la posizione di leader nella classifica generale. Eccellenti le prestazioni di Vila (quinto al traguardo) e di Adua (nono), mentre Stacey, attardato dalla foratura, ha concluso all’11° posto.
8 GENNAIO, DA SAN JUAN A CHILECITO
De Rooy vince ancora Duello serrato fra Karginov (Kamaz) e il leader della classifica De Rooy. Il russo ha tenuto testa al pilota olandese dell’Iveco sino a che una foratura non l’ha bloccato per una dozzina di minuti. “È stata un prova formidabile – ha commentato De Rooy – una delle migliori mai viste negli ultimi due o tre anni. Sin dall’inizio ci siamo resi conto che Karginov era troppo veloce e non potevamo tenergli dietro. Così abbiamo preferito mantenere il nostro passo, senza rischi inutili, specialmente con le gomme. Ciò nonostante, a un certo punto abbiamo notato che un pneumatico si stava sgonfiando e abbiamo dovuto fermarci a sostituirlo. Nella seconda parte della prova abbiamo poi superato Karginov che era fermo con una gomma a terra. Verso la fine abbiamo anche fatto un piccolo errore di navigazione, ma nulla di grave”.
9 GENNAIO, DA CHILECITO A TUCUMÁN
Sabbia e sfortuna non fermano il leader Una tappa estenuante, dominata dalle dune che hanno messo a dura prova gli uomini e i mezzi. E che non ha risparmiato il leader della corsa, Gerard De Rooy. Il camion, insabbiato, ha rotto un semiasse posteriore e il pilota olandese ha dovuto continuare la prova con tre sole ruote motrici. Un handicap non indifferente sul terreno soffice. Inoltre, la sabbia nel radiatore ha determinato problemi di surriscaldamento del motore e De Rooy a un certo punto è stato costretto a fermarsi per lasciarlo raffreddare. Come se non bastasse, si è aggiunta anche una nuova foratura. Alla fine della tappa, De Rooy è arrivato terzo. Un podio che vale come una vittoria, e che gli ha permesso di mantenere la posizione in testa alla classifica generale della Dakar.
10 GENNAIO, DA TUCUMÁN A SALTA
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De Rooy consolida il vantaggio Prova speciale più breve (156 chilometri) per i camion rispetto agli altri concorrenti, nella giornata segnata dalla tragica notizia della morte, nella tappa precedente, del motociclista belga Eric Palante. Vittima, probabilmente, della disidratazione e del caldo. Nella tappa, vinta dall’olandese Peter Versluis (Man), De Rooy è arrivato settimo, ma ha potuto consolidare la posizione in testa alla classifica generale dei camion. Risultato importante in una gara ancora lunga e nella quale l’imprevisto è sempre in agguato.
11 GENNAIO, GIORNATA DI SOSTA Finalmente riposo! Dopo una durissima settimana di gara, la giornata di riposo a Salta. Occasione anche per fare un bilancio della competizione e pianificare la strategia per la seconda parte della Dakar. A testimoniare la difficoltà del percorso, i numeri dei mezzi ancora in gara. Delle 174 motociclette che hanno preso il via ne sono rimaste 83. Appena 17 i quad superstiti su 48, mentre sono 70 su 147 le auto che hanno concluso la prima settimana. Meno della metà. Più robusti e affidabili i camion: dei 70 partiti ne sono in gara ancora 52. “Non abbiamo spinto più di tanto in questa prima fase della gara”, ha spiegato Gerard De Rooy. “Abbiamo sempre guidato con estrema prudenza, cercando di evitare forature durante le prove speciali”. Essendo in testa alla classifica, l’olandese si ripromette di continuare con una condotta prudente. “Non siamo noi quelli che hanno bisogno di spingere sull’acceleratore, quindi vedremo come procedere valutando le mosse degli avversari. Dovremo comunque lottare, soprattutto con i piloti della Kamaz. Sono sempre nelle prime posizioni e possono adottare una tattica di squadra. So che sarà ancora difficile”.
12 GENNAIO, DA SALTA A SALTA
Doppietta Kamaz Dopo una giornata di riposo, riparte la gara, con un itinerario diverso a seconda dei mezzi. Per i camion il percorso è un anello di 525 chilometri che vede al traguardo due Kamaz ai primi posti. Il vincitore della tappa è Eduard Nikolaev, seguito a 3 minuti e 45 secondi da Dimitry Sotnikov. Terzo è Gerard De Rooy, che mantiene così la leadership della corsa con quasi 38 minuti di vantaggio sull’inseguitore Karginov (Kamaz). Terzo nella classifica generale del camion è Nikolaev.
13 GENNAIO, DA SALTA A UYUNI CALAMA Assalto a De Roy A tutta velocità attraverso il Cile per una tappa molto combattuta. Con una media di oltre 100 chilometri all’ora, e con punte di circa 150, Gerard De Rooy è riuscito a mantenere la posizione nonostante gli attacchi dei piloti Kamaz che sono riusciti a recuperare cinque minuti. Sotnikov e Karginov, infatti, hanno letteralmente chiuso De Rooy rallentando appositamente il passo per permettere il recupero in classifica e limitando gli spazi di manovra del pilota olandese su un tracciato dove i sorpassi erano praticamente impossibili.
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Al termine della tappa, De Rooy è arrivato con cinque minuti di ritardo su Karginov, ma ha comunque mantenuto la leadership con un vantaggio di 32 minuti e 35 secondi dal vincitore di tappa. Ottime le performance degli altri piloti del team con Hans Stacey in nona posizione e i due Trakker di Adua e Vila rispettivamente in undicesima e tredicesima posizione.
14 GENNAIO, DA CALAMA A IQUIQUE
In difesa del primato Con la nona tappa iniziano una serie di prove molto dure con lunghi tratti sulla sabbia. Fra queste, quella da Calama a Iquique è certamente una delle più attese per via delle altissime dune e un dislivello di oltre 1.000 metri, con una pendenza media del 30%. Caratteristiche che hanno penalizzato De Rooy che, pur arrivando secondo, perde 19 minuti sul suo diretto avversario Andrey Karginov su Kamaz. “La prova di Karginov di oggi è stata incredibile, - ha dichiarato De Rooy - ma di certo ha avuto anche molta fortuna. La tappa in generale è stata davvero complicata, per i primi 360 chilometri circa abbiamo trovato solo buche e sassi. Poi finalmente siamo arrivati al tratto con le dune, ma eravamo già troppo indietro”. In classifica generale, l’Iveco Powerstar di De Rooy resta comunque il numero uno, ma il suo vantaggio è diminuito a 13 minuti dal suo più importante rivale Karginov.
15 GENNAIO, DA IQUIQUE A ANTOFAGASTA
Sabbia e dune Tappa segnata dalla vittoria del ceco Loprais su Tatra che, partito in testa ha mantenuto la posizione sino all’arrivo ad Antofagasta. Secondo a soli 37 secondi Karginov (Kamaz) e, terzo, Gerard De Rooy. Giunto al traguardo con soli 6 minuti di ritardo, l’olandese mantiene la leadership, ma perde una buona parte del vantaggio in classifica generale, che ora si è ridotto a 7 minuti e 55 secondi sul diretto avversario, Karginov. “È stata una grande tappa, - ha detto De Rooy al termine della tappa - in un contesto ambientale e naturale incredibile. Guidare è stato divertente ma anche molto difficile soprattutto all’inizio della tappa, a causa delle piste sabbiose e delle dune altissime”. Tutti e quattro i veicoli Iveco sono ancora in gara: Hans Stacey è ora al sesto posto nella classifica generale. Seguono i due Trakker di Vila e Adua rispettivamente undicesimo e dodicesimo.
16 GENNAIO, DA ANTOFAGASTA A EL SALVADOR
Una foratura attarda De Rooy Il percorso molto difficile di 605 chilometri che ha portato i concorrenti da Antofagasta a El Salvador con 350 chilometri di guida attraverso i fiumi asciutti e strade piene di buche e sassi. La seconda parte del percorso è stato caratterizzato da 120 chilometri di sabbia e dune attraverso il famoso deserto di Atacama e, una volta passata una delle zone più aride del pianete, altri 135 km di ghiaia e pietre. “Abbiamo avuto una buona giornata ha affermato De Rooy al termine della tappa abbiamo forato. È stata la prima foratura dall’inizio della Dakar e abbiamo perso dieci o dodici minuti. A parte questo, abbiamo guidato bene senza commettere errori”.
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Un ritardo, comunque, che ha permesso a Karginov di superare De Rooy in classifica generale e di chiudere la giornata con un vantaggio di oltre 7 minuti sull’olandese. “La lotta, però, non è ancora finita” ha aggiunto un agguerrito Gerard de Rooy al traguardo.
17 GENNAIO, DA EL SALVADOR A LA SERENA
Costantemente all’attacco La penultima tappa della Dakar 2014 ha visto un Gerard De Rooy molto determinato. Sulle dune di Copiaco l’olandese ha imposto il ritmo aggiudicandosi così la speciale e tenendo alle spalle i diretti concorrenti. Il divario con Karginov rimane però ancora consistente. I 31 secondi recuperati, infatti, non sono sufficienti per recuperare gli oltre 7 minuti di vantaggio del russo. Sulla sabbia, terreno fino ad oggi particolarmente favorevole ai Kamaz, i mezzi del team Petronas-De Rooy-Iveco sono riusciti a tenere testa ai russi, mentre il ceco Ales Loprais su Tatra si è dovuto arrendere a metà della speciale. Bene anche Hans Stacey, sesto con l’Iveco Trakker Evolution 3.
18 GENNAIO, DA LA SERENA A VALPARAISO
Un finale a sorpresa Dopo oltre 9 mila km e più di 55 ore di gara, la vittoria è ancora in bilico con soli 156 km di percorso cronometrato da disputare. Solo 156 chilometri dove spendere tutte le energie ancora disponibili. Una situazione incredibile, diversa dal solito: l’ultima tappa in genere è una passerella finale per tutti tanto è vero che è stato deciso di far partire auto e camion insieme. E proprio da qui nasce l’imprevisto. Iveco all’attacco sin dall’inizio con De Rooy e Stacey che mettono subito sotto pressione i russi. Poi il colpo di scena. Una vettura incidentata blocca il percorso ai Kamaz che perdono così tempo prezioso e la leadership della gara. De Rooy passa così in vantaggio nella classifica generale. Ma è una festa virtuale, perché dopo pochi minuti la giuria decide di abbuonare ai russi il tempo perso per aiutare gli “incidentati”. Una situazione simile a quanto accaduto all’inizio della gara quando a beneficiare di un bonus era stato proprio De Rooy. L’illusione svanisce e tutto torna come prima, con De Rooy ottimo secondo a soli 3 minuti e 11 secondi da Karginov. A Iveco e al team De Rooy rimane la soddisfazione di aver lottato sino all’ultimo metro di gara e di aver portato tutti i veicoli al traguardo con 3 mezzi nei primi dieci della classifica. Una grande prestazione degli Iveco Trakker nella gara più dura del mondo.
2014
ODYSSEY THE
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I SOCIAL NETWORK di Nicola Grande
UN SUCCESSO ANCHE SUL WEB
LE PAGINE DEL SITO WWW.IVECO.COM/DAKAR SONO STATE LETTERALMENTE “PRESE D’ASSALTO” ANCORA PRIMA DELL’INIZIO DELLA GARA
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Online da metà dicembre, è diventato ben presto un punto di riferimento per tutti gli appassionati che hanno potuto vedere e seguire in diretta le fasi più belle della Dakar 2014 con aggiornamenti quotidiani dal Sud America. Il sito, disponibile in inglese e spagnolo, è ricco di contributi multimediali inviati direttamente dal “campo di gara”. Molte, inoltre, sono state le richieste di materiale informativo sulla gara e tutti i fan della Dakar che si sono iscritti al sito hanno ricevuto quotidianamente le classifiche aggiornate e le ultime news. Due aree sono state particolarmente visitate: la storia di Iveco alla Dakar e la sezione “From Dakar to your job”, che ha messo in evidenza le caratteristiche del Nuovo Trakker Euro 6. Una importante novità di quest’anno ha riguardato le attività sui social network, con link diretti alle pagine Iveco su Facebook, Twitter, YouTube, Flickr e Picasa, ricche di contenuti testuali, filmati e fotografie. Il profilo Facebook di Iveco ospita una pagina dedicata alla Dakar dove, oltre alle foto e alle informazioni sulle tappe, è disponibile un’app che consente di modificare la propria home page di Facebook con un’immagine di grande impatto: il camion da gara e la tuta da pilota personalizzate con il nome del fan. Su YouTube, infine, i video del team alla Dakar sono stati fra i più visitati dai naviganti. Ogni giorno nuovi filmati hanno arricchito la playlist dedicata presente sul canale ufficiale di Iveco. Immagini uniche ed inedite molto apprezzate dagli appassionati della più impegnativa gara off-road al mondo.
I NUMERI DEL WEB - Visitatori del sito www.iveco.com/dakar e pagine viste: oltre 80.000; - Richieste di invio aggiornamenti sulla gara: 320; - Personalizzazioni realizzate tramite l’app su Facebook: 922; - Video caricati su YouTube: 16; - Visualizzazioni dei video su YouTube: oltre 85.000; - Nuovi fan Facebook: circa 8.000; - Flikr: 30.000 immagini visualizzate.
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