LUGLIO 2013 NUMERO 58
IT 110690008/58
S A L ES
M AG A ZI N E
AUTOBUS URBANO DI IVECO
IL NUOVO
LUGLIO 2013 NUMERO 58
S A L ES
IVECO PLUS / SALES MAGAZINE
IN COPERTINA IL NUOVO
URBANWAY IVECO BUS
IT 110690008/58
NUMERO 58 / LUGLIO 2013
M AG A ZI N E
AUTOBUS URBANO DI IVECO
IL NUOVO
SOMMARIO IVECO PLUS È ANCHE SUL WEB NUOVI CONTENUTI EDITORIALI, FILMATI E ALTRE FUNZIONALITÀ
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LOUNGE IN THE CITY
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ASTRA HHD9 PER MISSIONI IMPOSSIBILI
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IL MARATONETA DI IVECO CORRE A TUTTO GAS
Nasce Iveco Bus e debutta il nuovo URBANWAY
Il nuovo pesante presentato al Bauma di Monaco
750 km senza soste. Ecco Stralis LNG Natural Power
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NOTIZIE DAL MONDO IVECO
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SPECIALE AFRICA
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VIAGGI PIÙ SICURI CON IVECO E NEW HOLLAND
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MUOVIAMO IL MOTOMONDIALE
Lanciato in Angola il nuovo 682. Le potenzialità di un mercato in crescita
I due brand insieme con la FIA per una campagna di sicurezza
Anche nel 2013 Iveco è Official sponsor del MotoGP
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IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO
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L'USATO IVECO È ANCHE SU FACEBOOK
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NASCE L'OFFICINA DEL FUTURO
L'azienda insieme a Ferrero per una campagna a favore del Made in Italy
Una campagna su Internet per incrementare le vendite
Un indirizzo dove trovare i numeri di Iveco Plus in tutte le lingue, arricchiti di contributi editoriali esclusivi. Ecco quanto contiene www.ivecoplus.com, il sito web grazie al quale si allarga la platea di lettori del magazine. Ora, infatti, è possibile consultare la rivista anche dai tablet, dagli smart phone o dal pc scegliendo la lingua e integrando la lettura con filmati e gallerie fotografiche che approfondiscono gli articoli e li arricchiscono di contenuti. Iveco Plus diventa così più interattivo, più vicino al lettore tradizionale e ai nuovi che può raggiungere attraverso molteplici canali: carta, pc, telefonini e tablet. Ciò consente di far conoscere meglio i prodotti, le iniziative e i servizi Iveco. La disponibilità di un archivio dei numeri già usciti, i contributi ipertestuali e il collegamento diretto con il sito ufficiale di Iveco fanno di www.ivecoplus.com un utile strumento di aggiornamento e di approfondimento professionale, oltre che un organo di informazione sul mondo Iveco per tutti i navigatori della rete.
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Il progetto di Parts & Service apre una nuova strada nei servizi post vendita
IVECO PLUS SALES MAGAZINE - LUGLIO 2013 - REALIZZAZIONE A CURA DI IVECO. Direttore Responsabile: Maurizio Pignata / Comitato Editoriale: Luigi Antonacci (coordinamento), Alessandra Collura, Francesco Novo, Marco Monacelli, Maurizio Pignata, Sara Buosi / Redazione: Carola Popaiz, Christian Benna, Francesca Rech, Giancarlo Riolfo, Nicola Grande, Paola Ravizza, Stefania Castano / Hanno collaborato: Alessandro Destefanis, Alex Rabassa, Antonino Brancato, Antonio Cupi, Antonio, Palmieri, Chiara Moneghini, Dino Maggioni, Fabrizio Cordoni, Giuseppe Francesco Simonato, Marco Martinetti, Marco Monacelli, Maria Elena Gianotti, Mauro Veglia, Paolo Biginelli, Pierre Lahutte, Rossella Altavilla, Stefano Zutta, Valeria Riba / Corrispondenti mercati: Ana Montenegro (Spagna), Christine Heller (Francia), Fabrizio Dessy (Turchia), Jane-Aake Carlsson (Svezia-Norvegia), Jaroslaw Szepietowski (Polonia), Karina Lassoe (Danimarca), Manfred Kuchlmayr (Germania), Nigel Emms (Inghilterra), Nikolay Lebedev (Russia), Timothée Hage (Benelux), Vitor Borges (Portogallo) / Direzione e redazione Iveco, Via Puglia 35, 10156 Torino / Concept: Studio Sanna Adv / Editore Satiz srl, reg. Tribunale di Torino n. 1 del 01/2013 / Stampa Satiz srl
W W W.IVECO.COM
EDITORIALE DI
MAURIZIO PIGNATA
NASCE IL BRAND IVECO BUS
La nascita del brand Iveco Bus, il rinnovato impegno sui mercati africani, l'imponente dispiegamento di tecnologie innovative per l'assistenza post vendita. Sono passaggi importanti di un’azienda globale, consapevole che il cambiamento e il miglioramento continuo sono la chiave per restare al passo con i tempi e competere con i migliori. Sono anche gli argomenti principali che tratteremo nelle pagine di questo numero di Iveco Plus. A partire dalla nuova denominazione del nostro brand dedicato al trasporto persone. L'obiettivo è continuare a essere protagonisti assoluti in Europa e crescere a livello globale. URBANWAY, veicolo destinato alle città, è il capostipite della nuova generazione di autobus in cui i contenuti tecnologici (del rispetto per l'ambiente, al comfort di passeggeri e autista, all'economicità d'uso), e non solo, testimoniano tutta la filosofia del brand. Nelle remote strade africane può capitare ancora oggi di incontrare un camion che ha fatto la storia del trasporto nel continente: il Fiat 682, meglio noto come il “leone d'Africa”. Costruito nel 1952 è diventato leggendario per robustezza e capacità di carico. Oggi il mito rivive nel nuovo 682 che dall'Angola, paese in crescita straordinaria, si appresta a ripercorrere la strada tracciata dall'illustre predecessore. Un inserto “speciale” al centro del giornale racconterà di un mercato dalle grandi potenzialità e illustrerà, nel dettaglio, le caratteristiche del mezzo. Tutti sappiamo bene che il mercato oggi richiede non solo prodotti innovativi e di alta qualità ma anche un adeguato pacchetto di servizi di assistenza. Con il progetto “Officina del futuro”, Iveco gioca le sue carte, che mandano in soffitta la vecchia concezione di assistenza post vendita per tratteggiare un sistema che fa della telematica la chiave vincente. Ma l'innovazione è anche protagonista dell’articolo sullo Stralis LNG Natural Power, ovvero come un veicolo può essere sempre al passo coi tempi, rispettando l’ambiente. E poi come i social network possano diventare un volano per le vendite, per finire con un momento di pura emozione sportiva: anche Iveco sarà al fianco del MotoGP mondiale e del team Yamaha per correre insieme verso nuovi traguardi. Buona lettura
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IL NUOVO URBANWAY di Nicola Grande
UNA "LOUNGE IN CITTÀ" IVECO HA SCELTO L’EDIZIONE 2013 DELL’UITP WORLD CONGRESS & MOBILITY AND CITY TRANSPORT EXHIBITION DI GINEVRA PER PRESENTARE IL BRAND IVECO BUS E FAR DEBUTTARE L'AUTOBUS PER CITTÀ URBANWAY Doppio appuntamento a Ginevra per Iveco in occasione del Salone UITP, organizzato dall’International Association of Public Transportation. Un evento importante per l'azienda che ha presentato Iveco Bus, il brand di Iveco dedicato al trasporto persone che sostituisce Iveco Irisbus, confermando l'impegno dell'azienda in questo settore. Erede del marchio Irisbus, adesso è Iveco Bus a rappresentare la filosofia del gruppo che vede nei pullman una realtà completamente integrata nell’azienda. Ora anche visivamente, attraverso la calandra che riporta il logo Iveco. “Questo cambiamento - ha commentato Lorenzo Sistino, Iveco Brand President - segna l'inizio di una nuova fase nel settore degli autobus, con l’obiettivo di crescere a livello globale. Si tratta dell'ultimo passo di un lungo processo di consolidamento che ha radici profonde nella storia della società. Iveco Bus si fonda, infatti, su una prestigiosa eredità europea
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che ha permesso all’azienda di diventare uno dei principali protagonisti nel trasporto passeggeri in Europa”. Ma a Ginevra c’è stato un altro importante debutto: il lancio di URBANWAY, il primo veicolo passeggeri Euro VI presentato da Iveco Bus. Il modello racchiude in sé tutte le numerose caratteristiche innovative che Iveco Bus ha sviluppato per rispondere alle esigenze del mercato, con particolare attenzione ai costi di esercizio ed al comfort di passeggeri e conducente. L’ambiente interno è stato completamente riprogettato, mentre l’area conducente è fornita dei migliori standard della categoria in termini di vivibilità. Il nuovo nato in casa Iveco Bus beneficia di numerose innovazioni nel settore introdotte dall'azienda negli autobus urbani. Come, per esempio, la struttura in acciaio più leggera di 400 chilogrammi rispetto ai suoi predecessori. Trattata con sistema cataforetico per la protezione dagli agenti
corrosivi è stata completamente riprogettata ed è capace di combinare i benefici dati da una resistenza superiore ai veicoli precedenti con una sensibile riduzione del peso. Inoltre, è ampiamente personalizzabile in base alle necessità dei clienti e delle amministrazioni locali. Sull’URBANWAY anche le operazioni di manutenzione sono semplificate, con il posizionamento in luoghi facilmente accessibili e ispezionabili di tutti i componenti soggetti ai controlli più frequenti. Il veicolo è frutto di una progettazione accurata di tutti i particolari, a partire dal design, innovativo e funzionale nello stesso tempo. I nuovi proiettori, per esempio, integrano le luci diurne DRL (Daytime Running Light) a LED con proiettori dalla forma avvolgente che permettono di aumentare la visibilità nel traffico urbano, a tutto beneficio della sicurezza. I fendinebbia, inoltre, dispongono della funzione “Cornering Light” per fornire illuminazione
laterale nelle curve strette e nelle manovre difficili. Anche all’interno le finiture presentano un concept completamente nuovo in termini di leggerezza e comfort. A partire dall’illuminazione. Due fasce continue di LED personalizzabili corrono lungo tutto il padiglione nella zona centrale retroilluminata con un effetto luminoso avvolgente. Il tutto consente anche di celare le canalizzazioni del sistema di condizionamento, a sua volta migliorato rispetto alle gamme precedenti con il risultato di aumentare il flusso di aria del 50 per cento rispetto al passato. Per agevolare le operazioni di salita e discesa, la porta centrale è stata spostata verso la
parte posteriore garantendo più spazio per i passeggeri e permettendo di delimitare un’ampia piattaforma dedicata ad accogliere due sedie a rotelle. Il nuovo stile caratterizza anche i sedili, più leggeri, modulari e dalla manutenzione più agevole. Sul nuovo URBANWAY, i progettisti hanno prestato particolare attenzione al comfort del conducente facendo riferimento agli standard EBSF (European Bus System of the Future). La postazione di guida garantisce così il meglio in termini di ergonomia, spazio e comfort. La posizione rialzata offre un'eccellente visibilità della strada e una guida senza stress. Tutti i comandi sono a portata di mano e le possibilità di regolazione del
sedile girevole permettono ad ogni autista di trovare la migliore configurazione possibile per affrontare al meglio la giornata nel traffico cittadino.
NELLE PAGINE: ALCUNE IMMAGINI DEL NUOVO URBANWAY E LA CONFERENZA STAMPA DI PIERRE LAHUTTE A GINEVRA (SOTTO).
LO STATO DELL'ARTE NEGLI AUTOBUS URBANI
A Ginevra, è stato Pierre Lahutte, Responsabile Iveco Bus, a illustrare le caratteristiche del nuovo URBANWAY. “Si tratta – ha spiegato – del primo veicolo di una nuova generazione di autobus che porterà i tratti distintivi dell’identità di Iveco Bus. Non solo un nuovo veicolo, ma anche un innovativo approccio alla mobilità urbana con una maggiore attenzione al comfort dei passeggeri e del conducente. URBANWAY è anche il primo ad adottare l'esclusiva tecnologia Hi-eSCR sui propulsori Tector 7 e Cursor 9, entrambi Euro VI, che permette di ridurre i costi operativi e di gestione”. Con il nuovo URBANWAY si è tenuto conto anche delle operazioni di gestione post vendita? “Certamente, partendo dal design esterno del veicolo. Ci siamo concentrati sul costo totale di gestione migliorando, per esempio, l’accessibilità ai vani tecnici per accelerare e semplificare le operazioni di manutenzione ordinaria”. Parlando del trasporto urbano, come si stanno modificando le aspettative dei clienti in questo settore? “Il trasporto pubblico sta cambiando. I cittadini sono sempre più sensibili ai temi ambientali e scelgono i mezzi pubblici per gli spostamenti urbani, lasciando in garage l’auto. Nello stesso tempo, le aspettative sul servizio erogato stanno crescendo. Per questo il nuovo URBANWAY è stato studiato per essere un vero e proprio "salotto della città" per i passeggeri e per il conducente. Significa eccellente accessibilità, ampio spazio a disposizione, comfort di alto livello anche attraverso l’illuminazione a LED e una climatizzazione di qualità. Per il guidatore, inoltre, questo significa una nuova postazione di guida progettata in base ai risultati del progetto EBSF (European Bus System of the Future). E non è che l’inizio.”
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Urbanway 12 M Cursor
LUNGHEZZE DA 10 A 18 METRI
URBANWAY è disponibile in una gamma completa di versioni, nelle lunghezze 10,5, 12 e 18 metri e con differenti tipi di allestimento. Può essere equipaggiato con due, tre o quattro porte e con tre alimentazioni: Diesel, CNG o ibrida dieselelettrica. In qualità di veicolo BHNS (autobus ad alto livello di servizio), URBANWAY permette un'ampia gamma di configurazioni, da base a premium, con oltre 3.500 combinazioni di stile. L’URBANWAY è stato progettato per limitare il costo di gestione complessivo. Alcuni esempi: la linea di cintura del veicolo è facilmente rimovibile, con i paraurti anteriori e posteriori formati da tre elementi singoli e i proiettori e i fanali separati da pannelli per evitare la sostituzione in caso di lievi incidenti stradali. Parlando di motori, il Tector 7 è disponibile per gli allestimenti URBANWAY da 10,5 e 12 metri. Eroga 286 Cv ed è caratterizzato dalla leggerezza e da un'architettura longitudinale che permette di trasportare più passeggeri: fino a 40 sedili di serie. Il Cursor 9 è disponibile per le lunghezze da 12 e 18 metri e fornisce un elevato livello di prestazioni con potenze sino a 400 Cv ottenute grazie al turbocompressore a geometria variabile.
Urbanway 12 M Tector
Gamma Diesel Euro VI Modello
Motore
Potenza CV
Coppia Nm
10,5 m
Tector 7
286
1000
Tector 7
286
1000
12 m
18 m
Cursor 9
Cursor 9
310
1300
360
1650
360
1650
400
1700
Gamma CNG Euro VI
L’Hi-eSCR ANCHE PER IL TECTOR 7 EURO VI
Modello
Motore
Potenza CV
Coppia Nm
10,5 m
Cursor 8
290
1100
12 m
Cursor 8
290
1100
18 m
Cursor 8
330
1300
PASSIVE DPF PM oxidation with NO2 PM oxidation with O2
SCR HNCO NH3 (NH and NH3 reduction by NH
Il sistema Hi-eSCR per il trattamento delle emissioni ha esordito sull’URBANWAY anche con il motore Tector 7 Common Rail da 6,7 litri, con omologazione Euro VI. Dopo essere stato presentato in abbinamento al Cursor 9 Common Rail da 8,7 litri, infatti, l’ Hi-eSCR è disponibile adesso anche per il più piccolo Tector 7 nelle diverse classi di potenza in base alle mission e ai mercati. Questa tecnologia riduce le emissioni di NOx senza l'uso di EGR (ricircolo gas di scarico) e non compromette l'efficienza del combustibile. Si tratta di una soluzione efficace ed efficiente, particolarmente adatta al trasporto urbano perché limita la complessità e, di conseguenza, i costi. Insomma, un risparmio in termini di TCO (Total Cost of Ownership), tutto valore aggiunto nelle gare per aggiudicarsi le commesse nelle amministrazioni pubbliche. I nuovi motori realizzati per Iveco da FPT industrial sono il risultato del processo di integrazione in atto all’interno di Fiat Industrial mirato alla customizzazione delle soluzioni tecniche. Il nuovo Tector 7 Euro VI con Hi-eSCR ne SELECTIVE DPF PASSIVO è un esempio. CATALYTIC REDUCTION Ha visto, infatti, i tecnici di FPT lavorare a stretto contatto con l’ingegneria di Iveco e con le piattaforme prodotto. In questo modo si è ottenuto un motore estremamente performante e “best in class” in termini di resa, economia di gestione e riduzione delle emissioni. Iveco Bus, inoltre, conferma il suo impegno nel settore della mobilità sostenibile offrendo la possibilità di dotare URBANWAY di una trasmissione alternativa a gas naturale compresso, grazie al motore CLEAN UP DIESEL INIEZIONE UREA CATALYST Cursor 8 CNG Euro VI, ed alle versioni Ibrido serie OXIDATION CATALYST con motore elettrico, batterie al litio e gruppo motogeneratore Tector 7.
IL SALONE DEI SERVIZI PER LA MOBILITÀ DPF PASSIVO
6 DIESEL OXIDATION CATALYST
SELECTIVE CATALYTIC REDUCTION
INIEZIONE UREA
CLEAN UP CATALYST
La 60ª edizione dell’UITP World Congress & Mobility and City Transport Exhibition si è tenuta dal 26 al 30 maggio 2013 a Ginevra, in Svizzera. L'esposizione è organizzata dall'UITP, International Association of Public Transportation, la rete internazionale per le autorità e gli operatori del settore del trasporto pubblico, gli organi decisionali, gli istituti scientifici e i fornitori del settore del trasporto pubblico e dell’industria dei servizi.
ASTRA HHD9 di Carlo Fiorino
IVECO ASTRA HHD9 PER MISSIONI IMPOSSIBILI IL NUOVO PESANTE È STATO PRESENTATO AL BAUMA DI MONACO DI BAVIERA. UNO SPECIALISTA CHE SI TROVA A SUO AGIO IN MINIERA, TRA LE FORESTE, NELLE GRANDI COSTRUZIONI E NEI CAMPI PETROLIFERI Di mestiere risolve le missioni impossibili. Fuori strada, a pendenze vertiginose e in tutte quelle appplicazioni estreme, come in cava o nelle costruzioni, in cui è chiamato a fare la sua parte. Il nuovo superpesante HHD9 Astra ha l’aria del duro, con il suo muso dal carattere deciso, ma è un tipo affidabile. Iveco l’ha presentato ad aprile, in anteprima assoluta, alla 30esima edizione del Bauma, a Monaco di Baviera, in versione autotelaio allestito con cassone, con le sue 63 tonnellate di Ptt. Equipaggiato con motore Cursor 13 da 480 Cv e cambio automatico Allison 4700 a 7 marce, questo veicolo è il protagonista nella vita del sottosuolo, in cantiere e off-road. Le soluzioni tecniche adottate su questo mezzo contribuiscono a garantire la robustezza e l’affidabilità che lo rendono idoneo al lavoro in miniera, in qualsiasi condizione: assali heavy duty Kessler con sospensioni anteriori e posteriori paraboliche rinforzate, nuovi assali anteriori dotati di freni a disco e un sistema di sterzo heavy duty a 3 cilindri che consente un miglioramento degli angoli di sterzata. E il telaio rinforzato, costituito da due longheroni piani e paralleli e concepito per offrire una migliore stabilità e resistenza nelle condizioni di lavoro più difficili, assicura un valore di RBM (Rail Bending Moment) tra i più elevati. Resistenza abbinata anche al comfort per chi si trova in sella a questo superpesante. La cabina infatti è stata completamente ridisegnata. E si presenta in acciaio ad alta resistenza. La gamma HHD (Heavy Heavy Duty) include anche il modello 6x6 in versione autotelaio e trattore per un PTT di 50 tonnellate a 70 chilometri orari e un PTC da 120 fino a 250 tonnellate, a seconda della configurazione del veicolo. Le possibilità di personalizzazione del veicolo sono quasi infinite: dalle cabine corte a quelle lunghe, alla vasta
gamma di cambi e opzioni disponibili. La flessibilità della configurazione permette al cliente di trovare un prodotto su misura, perfettamente adatto alle richieste provenienti da settori specialistici diversi, dal mondo
forestale a quello delle costruzioni pesanti, dal settore minerario a quello dei trasporti eccezionali off-road, fino alle applicazioni petrolifere.
7 EURO 3 Heavy - Heavy Duty
G.V.W. 63.000 kg chassis 8x6
86.48 / 86.54
STRALIS LNG NATURAL POWER di Christian Benna
IL MARATONETA DI IVECO CHE CORRE A TUTTO GAS
IN PISTA PER 750 KM SENZA SOSTE. È L’AUTONOMIA DA RECORD DELLO STRALIS LNG NATURAL POWER, ULTIMO RITROVATO DELLA TECNOLOGIA VERDE DI IVECO. CHE VA AD AGGIUNGERSI ALL’AMPIA GAMMA DI VEICOLI DEL MARCHIO A TRAZIONE ALTERNATIVA Diesel? Chi era costui? Dal 2035 in poi un terzo dei conducenti di veicoli pesanti avrà qualche difficoltà nel rispondere a questa domanda. Secondo Ngva Europe, l’associazione Europea per i veicoli a gas naturale, tra circa vent’anni il gas naturale sarà il nuovo re del mercato alle stazioni di rifornimento, "trainato" dagli autocarri a gas naturale compresso o liquefatto (CNG o LNG). E protagonisti su strada di questa rivoluzione a basso impatto ambientale saranno quei mezzi che avranno tecnologicamente anticipato i tempi. Come quelli Iveco. Dagli anni ‘80, infatti, Iveco investe fortemente nella propulsione a gas naturale. E oggi, oltre a essere l’unica azienda di mezzi industriali a offrire un’intera gamma di veicoli a metano, dal Daily allo Stralis, è leader europeo nella ricerca e nella commercializzazione. Nel parco CNG c’è larga offerta: dalle 3.5 tonnellate del Daily Natural Power alle 16 tonnellate dell’Eurocargo (il best seller delle basse emissioni), alle 40 tonnellate dello Stralis CNG. In totale sono circa 12 mila i veicoli Iveco a gas naturale che oggi circolano nel parco di aziende private e della pubblica amministrazione, di cui circa 5 mila Daily, 2 mila veicoli della gamma media e pesante e circa 5 mila autobus. La killer application, come gli informatici definiscono una soluzione decisiva e vincente, arriva dall’ultima innovazione tecnologica Iveco: lo Stralis LNG, ovvero un pesante alimentato a gas naturale liquefatto. Presentato lo scorso anno al Salone "Bedrijfsauto" di Amsterdam è un camion con un autonomia da maratoneta instancabile, capace di marciare senza soste per 750 chilometri.
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I veicoli CNG immagazzinano il metano allo stato gassoso a 200 bar in serbatoi di acciaio. Il gas compresso ha un minor costo di produzione, ma ha bisogno di maggiori volumi in serbatoio per poterlo stoccare. Nei veicoli a gas naturale liquefatto, come è il caso del nuovo Stralis LNG, Iveco ha fatto un balzo tecnologico in avanti. Il carburante è immagazzinato allo stato liquido a -125ºC in serbatoi criogenici ed è convogliato al motore come gas naturale allo stato gassoso, dopo essere stato scaldato in uno scambiatore di calore. Il nuovo Stralis LNG contiene molto più metano, a parità di volume, della soluzione CNG. Si tratta di una rivoluzione tecnologica sicura e del tutto "silenziosa" che promette diversi vantaggi. Ideale per missioni di distribuzione
a livello regionale e nazionale, come ad esempio il trasporto di carburante, il veicolo è equipaggiato con motore Cursor 8 a gas naturale da 330 Cv di potenza, cambio manuale, Intarder, EBS di serie, e può essere allestito per applicazioni che vanno dalle 18 alle 40 tonnellate. Grazie a questo tipo di alimentazione, e al motore Cursor 8, si riduce il rumore da 3 a 6 decibel in meno (all’orecchio umano risulta 4 volte inferiore). Da qui la possibilità di viaggiare in notturna senza disturbare i centri abitati. Diminuiscono anche le emissioni: del 10% di CO2 e del 90% di NOx (con l’utilizzo del biogas il CO2 può ridursi del 90% WellToWheel).
Il risparmio si traduce pure in vantaggio per il portafoglio. Su circa 40 mila chilometri percorsi in un anno, la spesa alla pompa di benzina cala di circa 10 mila euro rispetto a un veicolo Diesel. Le prospettive di sviluppo dello Stralis LNG, come di tutta la gamma a metano, sono ovviamente legate alla diffusione della rete di rifornimento. Ma con i suoi 750 km di autonomia, lo Stralis LNG difficilmente rimarrà a secco. E intanto la direttiva dell’Unione Europea emanata gennaio per lo sviluppo dei carburanti a basso impatto sembra porre le basi per lo sviluppo della rete a metano. I modelli LNG sono anche disponibili nelle
versioni cabinato a 2 e 3 assi, per missioni urbane ed extraurbane con trasmissione manuale a 16 marce e rallentatore idraulico o in alternativa con trasmissione automatica a 6 marce con convertitore di coppia idraulico e rallentatore integrato. Il motore Cursor 8 a gas naturale, inoltre, rispetta i limiti di emissione della normativa Euro VI che entrerà in vigore dal 2014. Non resta che mettersi in marcia, per la prossima lunga maratona a tutto gas.
STRALIS 330 CNG-LNG CNG SERBATOI 4 x 70 280 LITRI
LNG SERBATOIO CRIOGENICO 564 LITRI
SISTEMA DI POST TRATTAMENTO CARATTERISTICHE E VANTAGGI
9 SOPRA LE CURVE DI POTENZA E COPPIA DEL PROPULSORE CURSOR 8
NOTIZIE DAL MONDO IVECO
UN’ETICHETTA DI GARANZIA
Lo stabilimento Iveco Bus di Annonay è stato insignito del riconoscimento "France Origine Garantie" per l’attività industriale sviluppata nell’ambito della produzione di veicoli industriali e autobus. Il sito produttivo ha superato gli standard richiesti dall’Associazione Pro France realizzando prodotti interamente progettati in Francia e acquistando oltre il 50 per cento delle forniture all’interno del Paese. L’etichetta "France Origine Garantie" è un’altra conferma del lavoro svolto in questi anni da Iveco Bus, marchio leader nella produzione di autobus in Europa.
IVECO ONLINE
Con una grafica ancora più accattivante, il nuovo sito web di Iveco è accessibile da qualsiasi piattaforma e propone nuovi servizi e informazioni utili sia per i clienti, sia per gli appassionati di veicoli industriali. Molte le nuove funzionalità: tra queste, il Truck Configurator, che permette di progettare e allestire il proprio veicolo ideale. Dopo aver scelto la gamma d’interesse, si accede a una pagina che permette di personalizzare il valore della massa totale a terra, la configurazione degli assi, la versione, la potenza del motore e il tipo di sospensione. Poi, c'è il Mission Configurator, per scegliere il mezzo più adatto alle proprie esigenze. Attraverso un’altra funzione, è possibile calcolare il costo totale di esercizio di un veicolo. Una sezione specifica, infine, è dedicata ai social media: i follower potranno visualizzare le novità sull'azienda postate su Twitter, Facebook e YouTube. Il sito al momento è disponibile nella versione per il mercato italiano, ma presto sarà fruibile per tutti gli altri mercati in cui Iveco è presente.
DAILY ED EUROCARGO IN MEDIO ORIENTE
Iveco e il Ministero dell’elettricità iracheno hanno firmato un accordo per la fornitura di 1660 veicoli della gamma leggera e media in varie configurazioni, da 3,5 a 18 tonnellate. L'operazione prevede la consegna in tre anni di Daily furgonati e con doppia cabina e di Eurocargo, adattati per garantire le migliori prestazioni anche in condizioni climatiche e stradali estreme. Gran parte dei veicoli sarà allestita con gru e cestelli aerei e utilizzata per la manutenzione delle linee elettriche del Paese. La fornitura rientra nel piano di Iveco per la propria espansione nei mercati dell’Africa e del Medio Oriente, per incrementare volumi e quote di mercato e diventare, entro il 2014, uno dei principali protagonisti nel settore dei veicoli industriali in questi Paesi.
L'ARIA CHE VERRÀ
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La Commissione Europea ha dichiarato il 2013 "Anno dell'Aria", sancendo il proprio impegno a intensificare il monitoraggio della qualità di ciò che respiriamo e a promuovere nuove tecnologie per ridurre le emissioni. Nell'ambito della Green Week 2013, Fiat Industrial e i suoi marchi hanno organizzato presso il Fiat Industrial Village di Torino un workshop intitolato "Imagin’Air – scopri come rispettare l’aria che respiri". Attorno al tavolo, si sono incontrati rappresentanti istituzionali, personalità del mondo accademico e manager di Fiat Industrial. Molti i temi affrontati: dalle azioni per ridurre le emissioni nei settori agricoli e automotive, alle prospettive per il futuro della mobilità sostenibile, fino all'impatto dei veicoli pesanti sul consumo energetico e sull'ambiente.
E L A I C E SP
A C I R F A S A L ES
M AG A ZI N E
LEONE D'AFRICA TORNA A RUGGIRE IL
SPECIALE AFRICA
NUOVO 682: IL LEONE D’AFRICA TORNA A RUGGIRE DAL NUOVO VEICOLO AGLI IMPIANTI DI ASSEMBLAGGIO IN LOCO, PASSANDO PER DEALER ESCLUSIVI E UNA RETE VENDITA E ASSISTENZA CAPILLARE. ECCO LE MOSSE DI IVECO PER SEDURRE IL CONTINENTE PIÙ DINAMICO DEL PIANETA Africa, mon amour. È un ritorno di fiamma quello tra Iveco e il continente nero. Che ha radici lontane nel tempo e che oggi riparte dalla passione per il nuovo 682, l’autocarro che ha solcato per cinquant’anni in lungo e in largo le strade del Maghreb e quelle dei territori subsahariani. Il Leone d’Africa, come lo chiamano affettuosamente dalle parti dell’Equatore, è pronto a tornare. E questa volta si rimette in pista ancora più performante, perché disegnato secondo le esigenze specifiche di questi paesi. Brillano gli occhi a Fabrizio Cordoni, general manager sales & marketing Iveco per Africa&Middle East, quando pensa a Kinshasa, Luanda, Addis Abeba. Da più di vent’anni Cordoni opera in questi territori, ma «ogni volta che atterro in una capitale africana rimango stupito». Nei paesi più dinamici la crescita economica viaggia a ritmi cinesi. E non a caso la presenza di Pechino assomiglia a una valanga inarrestabile, attratta dalle materie prime e dalla voglia di fare di una popolazione giovanissima. L'obiettivo di Iveco è raggiungere in tre anni il secondo posto nel continente per veicoli venduti. E per farlo l'Azienda ha messo in moto una strategia tutta africana. «Abbiamo costruito - dice Cordoni - una line up su misura per il continente. E il nuovo 682 è un tassello importante di questa strategia». In dodici mesi Iveco è passata da una quota di mercato del 4 all’8%. E continua a crescere. Come continua a svilupparsi la presenza sul territorio: «entro la fine del 2013 apriremo altri 49 punti vendita, completeremo la rete dei dealer che ora sono 63, e contiamo di rafforzarci anche assumendo personale locale». Ad aggiungersi agli impianti di assemblaggio in partnership statale, in Libia e in Etiopia, e le collaborazioni con gli assemblatori in Tunisia e Marocco, a novembre è stata finalizzata la joint venture con Larimar Group in Sudafrica che avrà una capacità produttiva annuale di 7.000 veicoli commerciali e 1.000 autobus. «Per lavorare sul serio in Africa - spiega ancora - bisogna cambiare approccio e mentalità. Alcune aziende esprimono logiche quasi coloniali con una vendita mordi e fuggi e con prodotti europei africanizzati. Noi vogliamo crescere insieme con l’Africa e presentarci con veicoli altamente performanti, come il nuovo 682, specificamente pensati per il contesto locale e per fornire prestazioni adatte ad affrontare condizioni climatiche e stradali talvolta estreme».
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IL NUOVO 682 STA PER ARRIVARE AL FIAT INDUSTRIAL VILLAGE: UN ESEMPLARE DEL VEICOLO SARÀ INFATTI ESPOSTO NELLO SHOW ROOM DI TORINO CHE PROPONE TUTTI I PRODOTTI DELLA GAMMA IVECO, CNH E FPT INDUSTRIAL
TRATTORE 4x2
TRATTORE 6x4
HEAVY
EXTRA-HEAVY
HEAVY
EXTRA-HEAVY
P.T.A.C. (Kg)
18.000
18.000
33.000
33.000
P.T.R.A. (Kg)
43.000
43.000
60.000
60.000
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9
MOTORE CILINDRATA (lt) POTENZA MOTORE (CH)
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340/380
340/380
340/380
340/380
COPPIA MOTORE (Nm)
1300/1500
1300/1500
1300/1500
1300/1500
CAMBIO
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
INTERASSE (mm)
3500
3500
3225 + 1350
3225 + 1350
SR / HR
SR / HR
SR / HR
SR / HR
PNEUMATICI STANDARD
295/80 R 22.5
12 R 20
295/80 R 22.5
12 R 20
FRENI
TAMBURO/ TAMBURO
TAMBURO/ TAMBURO
TAMBURO/ TAMBURO
TAMBURO/ TAMBURO
PARABOLICHE
SEMI ELLITTICHE
PARABOLICHE
SEMI ELLITTICHE
8
8+5
8
8+5
ASSALE POSTERIORE
SOSPENSIONI SPESSORE TELAIO (mm)
CABINATO 6x4
CABINATO 8x4
EXTRA-HEAVY
EXTRA-HEAVY
P.T.A.C. (Kg)
33.000
41.000
P.T.R.A. (Kg)
-
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9 9
MOTORE
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9
CILINDRATA (lt)
9
POTENZA MOTORE (CH) COPPIA MOTORE (Nm) CAMBIO INTERASSE (mm)
340/380
340/380
1300/1500
1300/1500
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
3600/3825/4125/4325/4600/5025 + 1350
4800/5100 + 1350
ASSALE POSTERIORE
HR
HR
12 R 20
12 R 20
TAMBURO/TAMBURO
TAMBURO/TAMBURO
SEMI ELLITTICHE
SEMI ELLITTICHE
8+8
8+8
PNEUMATICI STANDARD FRENI SOSPENSIONI SPESSORE TELAIO (mm)
3000
380 HP
2500
340 HP
2000 1500 Nm
1500
1300 Nm
1000
COPPIA (Nm)
300 280 260 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20
CURSOR 9 - 340 HP CURSOR 9 - 380 HP
2300
2100
1900
1700
1300
1500
900
1100
700
500
500
POTENZA (kW)
CURSOR 9 340 / 380 HP
tpm
CURSOR 9 - COPPIA 1300 Nm CURSOR 9 - COPPIA 1500 Nm
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L'ANGOLA di Christian Benna
SI SCRIVE LUANDA MA SI LEGGE DUBAI LA NUOVA MECCA DEGLI INVESTIMENTI È L’ANGOLA, SECONDO PRODUTTORE PETROLIFERO D’AFRICA E ASTRO NASCENTE TRA I PAESI EMERGENTI. NELLA CAPITALE LUANDA, IVECO HA APPENA LANCIATO IL NUOVO 682. E PUNTA A DIVENTARE IL NUMERO UNO NEL MERCATO DEI VEICOLI PESANTI Immaginate una fascia di altopiani che si estende per un milione e duecentomila chilometri quadrati. Un territorio grande quattro volte l’Italia, che si affaccia sull’oceano per mille e seicento chilometri, dove la dorsale montuosa non supera i 2600 metri.
Questo "continente" nel continente si chiama Angola. Travolto per vent’anni in una dolorosa guerra civile, dal 2002 in poi ha ritrovato unità nazionale, stabilità politica e ha preso a correre spedito. Tra le sue acque e nelle viscere della terra si nascondono tesori: un mare di petrolio, diamanti e altre materie prime preziose. Oggi l’Angola risulta il secondo produttore di greggio d’Africa, dopo la Nigeria, ma ha le carte in regola per diventare il numero uno. L’economia intanto procede a balzi del 12% del Pil, così negli ultimi 24 mesi, mentre le prospettive di crescita sono stimate intorno al 7% l’anno fino al 2015. In questo contesto la povertà nel paese è scesa dal 63% del 2002 al 38% del 2009, creando, nei momenti di sviluppo più accentuati, fino a 300 mila posti di lavoro l’anno. Non male per una popolazione di appena 20 milioni di abitanti, una buona metà concentrata nell’area di Luanda. In questa Dubai africana, dove i prezzi degli
immobili sono alle stelle e i cantieri per le infrastrutture si moltiplicano a vista d’occhio, Iveco gioca da protagonista. Al lancio del nuovo 682 a Luanda il 18 aprile, i rappresentanti ufficiali Iveco e il dealer Vecauto, hanno festeggiato il ritorno del Re d’Africa, nelle sue versioni trattore e cabinato, da due a quattro assi. «La prima pietra l’abbiamo posta nel 2009, quando Vecauto è diventato partner unico nel paese, proponendo una rete di servizio, assistenza e di prossimità al cliente unica in Angola, e il risultato è che dal 2009 siamo in crescita ed ad oggi lo stesso Vecauto si è sviluppato creando il gruppo IVECAR per poter integrare e gestire i sub dealers”», dice Alex Rabassa, Export Sales Iveco per l’area Africa&Middle East, che segue in prima persona l’evoluzione del mercato angolano. «Un paese incredibile - continua Rabassa - ricco di risorse e capacità, sul quale stiamo vincendo la scommessa fatta negli anni scorsi. Ci siamo proposti come partner affidabile in tutte le fasi della vita di un veicolo. Una scommessa tutt’altro che facile, perché il paese è enorme e complesso. Ma siamo riusciti a sviluppare una rete estesa intorno a IVECAR e sempre presente, sia in fase di postvendita che di assistenza e ricambi». ”La Rete come motore di crescita”, una struttura snella ma efficiente e un servizio capillare. «Vecauto, uno dei due subdealer del gruppo, per esempio, dal 2009 a oggi ha venduto più di 2000 mezzi e ne ha assistiti più di 5000. Ora è il momento di consolidare la nostra presenza, in tutto ad oggi abbiamo cinque punti vendita sparsi per il paese, siamo i secondi nel mercato dei pesanti ed stiamo spingendo per diventare il primo operatore». Secondo Rabassa il nuovo 682 sarà il driver di crescita che porterà Iveco al sorpasso sui
ERA IL RE DEI PESI MASSIMI
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competitor. Perché «in Africa ci sono due fette di mercato principali ma che si trovano agli estremi opposti: l’high-range, controllato dai produttori europei, il low-range, dove operano cinesi e gli indiani. Eppure c’è un grande spazio nel mezzo di questo mercato, per veicoli di qualità ma venduti a prezzi contenuti. Il nuovo 682, prodotto per Iveco in Cina ma con standard qualitativi europei e con un’alta percentuale di componentistica europea, nasce proprio per occupare questo segmento di mercato che offre molte opportunità di crescita… noi, con il nuovo Iveco 682, offriamo il cabinato più robusto in circolazione, con una capacità di traino fino a 60 tonnellate, un motore Iveco CURSOR 9 e sistema di alimentazione efficiente common-rail. Un prodotto imbattibile su tutti i punti di vista».. Il mercato africano, a differenza di quanto possa sembrare, si sta sviluppando sugli stessi parametri degli altri mercati, vuole un veicolo garantito ed assistito a un prezzo contenuto. Ci siamo resi conto che la gestione e lo sviluppo efficiente della rete portano ottimi risultati e chiaramente collaboriamo con i nostri dealer per investire in una rete migliore, perché questa è la chiave del successo». I cinesi da quando sono sbarcati in Africa, non hanno sviluppato il post vendita, ma hanno badato solo alla vendita dei veicoli, importando la manodopera dalla Cina. «I nostri dealer invece - conclude - sono storici e impiegano personale europeo e locale». Iveco in Angola non è solo il nuovo 682, ma significa anche, Powerdaily minibus, Eurocargo, Trakker, e Astra.
SOPRA: ALEX RABASSA, EXPORT MANAGER IVECO PER L'AREA AFRICA&MIDDLE EAST. SOTTO: IL "VECCHIO" 682.
Era il re dei pesi massimi. Campione assoluto negli Anni sessanta e settanta, uno di quei trattori per semirimorchi tuttofare che non si fanno dimenticare. Il 682, il Leone d’Africa, è stato uno degli autocarri più apprezzati al mondo. Nelle sue quattro versioni N, si è adattato a ogni tipo di strada e di terreno anche nelle situazioni climatiche più avverse. Celebre nella sua cabina con i “baffi”, l’autocarro montava un motore Fiat 203 con sei cilindri in linea. Progettato per soddisfare le esigenze di tutte le missioni estreme, anche off-road, per carichi da 14 a 44 tonnellate, questo camion si è ritagliato una reputazione senza eguali in robustezza e affidabilità. Tanto che è rimasto in produzione per oltre 36 anni, e sembra resistere al logorio del tempo in molti paesi africani, dove è ancora un mezzo molto utilizzato. Il nuovo 682, concepito, disegnato e ingegnerizzato in Italia, è prodotto negli stabilimenti Iveco a Chongqing. Un veicolo che si fregia quindi del Made by, Iveco al 100%, qualità europea ma venduto ad un prezzo competitivo grazie alla realizzazione in Cina. E pronto per tornare in pista.
SUPPORTS
LA SICUREZZA di Christian Benna
VIAGGI PIÙ SICURI CON IVECO E NEW HOLLAND I DUE BRAND DI FIAT INDUSTRIAL HANNO AVVIATO UNA COLLABORAZIONE CON LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELL’AUTOMOBILE (FIA) PER SOSTENERE, IN QUALITÀ DI OFFICIAL SUPPLIERS, LA CAMPAGNA FIA-ACTION FOR ROAD SAFETY. La prima uscita ufficiale insieme è nel segno della sicurezza. Iveco e New Holland Agricolture, due dei brand di Fiat Industrial, hanno stretto un accordo con FIA di partnership a sostegno della campagna Fia-Action for Road Safety.
Un’intesa che si pone l’obiettivo di sensibilizzare ed educare a un comportamento di guida più sicuro. «Si tratta della prima iniziativa di cross-branding e cross-region di Fiat Industrial, che coinvolge New Holland, e Iveco e Parts & Services con il marchio Origin 100% Iveco, e che include tutta la nostra presenza worldwide. I vantaggi dell’unione si esprimono nella promozione comune del marchio, nelle sinergie che consentono risparmi operando insieme e soprattutto nella comunicazione di quei valori, come la sicurezza, centrali per i due brand di Fiat Industrial», spiega Mauro Veglia, responsabile Fiat Industrial Emea commercial services & customer care. Che la prima volta di Iveco e New Holland parli la lingua della sicurezza stradale non è un caso. «Basti pensare che New Holland Agricolture è stato il primo
marchio a introdurre sui suoi trattori il sistema anti-bloccaggio Abs e che Iveco ha rivoluzionato la tecnologia sulla sicurezza a bordo del nuovo Stralis HI-Way». L’ultimo arrivato tra i pesanti di casa Iveco adotta i più avanzati sistemi elettronici, come il dispositivo che avverte il conducente della possibilità di una collisione e aziona i freni (EBS con la funzione di Brake Assistant); il segnale che allerta acusticamente quando il veicolo esce dalle linee di corsia (Lane Departure Warning System); il sistema che mantiene costante la velocità di crociera (Adaptive Cruise Control); le luci di posizione sempre accese (Daytime Running Lights) e la nuova funzione che monitora costantemente il livello di attenzione dell’autista (Driver Attention Support). “Inoltre – aggiunge Veglia – veicoli sicuri vuole dire anche manutenuti con pezzi di ricambio garantiti e questo spiega l’interesse di Origin 100% Iveco all’iniziativa della FIA”. Una cultura della sicurezza che ora va in pista con la Federazione Internazionale dell’automobile. Dice Mauro Veglia: «La Fia, presieduta da Jean Todt, conta 300 milioni di iscritti. E tra le principali aree di intervento ha quella delle cosiddette “Campaigns” tra cui una delle più importanti è L’Action for Road Safety della Action Road for Safety che si pone l’obiettivo di contribuire a salvare cinque milioni di vite entro il 2020, riducendo drasticamente gli incidenti stradali». Infatti ogni anno 1,3 milioni di persone nel mondo perdono la vita sulle strade. Più che a causa di malattie come, ad esempio, la malaria. E 50 milioni di persone sono coinvolte in incidenti che causano gravi conseguenze sulla loro vita. «La tecnologia a bordo è supporto indispensabile ma bisogna promuovere
comportamenti corretti anche tra i conducenti». A questo proposito Iveco, Origin 100% Iveco e New Holland Agriculture con FIA-Action for Road Safety promuovono le Golden Rules, comportamenti virtuosi di guida validi sia per chi fa della guida una professione che per tutti gli altri, automobilisti o motociclisti, che stanno sulla strada. Per diffondere la cultura della sicurezza, Iveco mette a disposizione, sui circuiti di gara del FIA World Touring Car Championship, lo Stralis Hi-Way, che in qualità di Safety Truck apre tutte le competizioni. Nel corso del Wtcc è anche allestito un veicolo “Iveco hospitality” come spazio di incontro dedicato alla sicurezza. Scende in pista anche il T7 Auto Command di New Holland, come ha fatto per la prima tappa monzese del campionato Wtcc, e ripeterà in occasione della tappa in Giappone. «Il Wtcc – continua Veglia – ha un audience globale di circa 500 milioni di persone. Il tema della sicurezza rimarrà impresso nella memoria degli spettatori, così come la forza dei nostri marchi nella capacità di sviluppare tecnologie all’avanguardia». Il tema della sicurezza non finisce in pista. Il circolo virtuoso innestato dall’iniziativa ha già portato alcune aziende di trasporto, come la Maier in Austria, a cercare un contatto con Iveco per premiare gli autisti migliori. I conducenti che hanno guidato con prudenza, riducendo così il rischio di incidenti, abbattendo consumi e salvando anche il premio assicurativo, ricevono da Iveco biglietti per poter assistere alle gare del Wtcc. SOPRA, MAURO VEGLIA FIAT INDUSTRIAL EMEA COMMERCIAL SERVICES & CUSTOMER CARE (A SINISTRA) E MARCELLO LOTTI GENERAL MANAGER WTCC. SOTTO: IL CENTRO ACCOGLIENZA IVECO.
PER UNA GUIDA RESPONSABILE
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Iveco e New Holland sostengono la campagna “Action for Road Safety” che la FIA (Federazione internazionale dell'automobile) promuove sui circuiti del WTCC, il campionato per le vetture da turismo. Lo scopo dell'iniziativa è sensibilizzare ed educare a un comportamento di guida più sicuro, passando anche attraverso lo sviluppo di sistemi di sicurezza per l'automotive e a nuove tecnologie per la gestione del traffico stradale. Così, sui circuiti di gara del FIA World Touring Car Championship, Iveco mette a disposizione uno Stralis Hi-Way Safety Truck che apre le gare e un Iveco Hospitality utilizzato come spazio di incontro. L'iniziativa di Iveco e di New Holland è stata accolta con entusiasmo dagli appassionati del campionato ed è molto seguita sui social network. Nomi di spicco tra i piloti testimonial della campagna: Emerson Fittipaldi, Michael Shumacher, Sebastian Vettel, Sebastien Loeb, Yvan Muller e Monisha Kaltenborn. Alla tappa di Salisburgo, che si è svolta a maggio, i 100 metri quadrati dell'area Iveco e New Holland hanno attirato l'attenzione di numerosi visitatori che hanno ricevuto in omaggio cataloghi, poster e cappellini.
CAMPIONATO MOTOGP di Nicola Grande
MUOVIAMO IL MOTOMONDIALE
ANCHE NEL 2013 IVECO È SPONSOR UFFICIALE DEL CAMPIONATO MOTOGP E DEL YAMAHA FACTORY RACING TEAM. UN RAPPORTO CONSOLIDATO IN UNO SPORT CAPACE DI REGALARE EMOZIONI FORTI. Quando si parla di MOTOGP, si parla di passione sportiva, prestazioni al limite, carisma dei piloti ed esasperata tecnologia nelle macchine. Un campionato per veri appassionati, che però riesce a catturare l’attenzione anche dei “non addetti ai lavori” grazie a una formula vincente in termini di visibilità e notorietà. Una storia e una reputazione che sono state costruite negli anni, insieme al carisma e alle imprese di piloti leggendari. Per tutte queste ragioni ogni anno sono milioni i telespettatori che si siedono davanti al televisore per assistere allo spettacolo del MOTOGP (più di 30 milioni per ciascuna gara). Così, anche nel 2013 non poteva mancare il contributo di Iveco al campionato, in qualità di Trucks & Commercial Vehicles Supplier con la fornitura a Dorna Sport (la società che cura l’organizzazione del Motomondiale) di quattro Daily e tredici nuovi Stralis Hi-Way di colore arancione. Per completare e consolidare il suo rapporto con questo affascinante e coinvolgente sport, Iveco è anche Title Sponsor di due gare del MOTOGP particolarmente amate dal pubblico per la spettacolarità dei tracciati: l’”IVECO TT Assen 2013” che si terrà il 29 giugno in Olanda e il “Gran Premio IVECO
de Aragon 2013”, che avrà luogo il 29 settembre in Spagna. Per quest’anno, infine, è stata rinnovata la partnership con il Yamaha Factory Racing Team. La squadra del campione mondiale in carica, lo spagnolo Jorge Lorenzo, ritrova Valentino Rossi, che proprio con Yamaha in passato ha vinto quattro titoli mondiali. Per il trasporto delle moto, delle officine, degli uffici mobili e del personale Yamaha, Iveco fornirà alla squadra sette nuovi Stralis, di cui quattro con cabina Hi-Way, e un Daily van.
SOPRA: VALENTINO ROSSI E JORGE LORENZO DAVANTI A UNO DEGLI STRALIS HI-WAY FORNITI A YAMAHA. SOTTO GLI STRALIS HI-WAY FORNITI A DORNA SPORT.
IVECO E SPORT STORIA DI SUCCESSI E VITTORIE
Il connubio tra Iveco e motorsport ha una lunga tradizione costellata di successi grazie alla visione innovativa del connubio fra impresa e sport per aumentare la notorietà e la reputazione del marchio. Già nel 1981, Iveco si aggiudica la prima edizione della 24 ore di Le Mans riservata ai camion davanti a 60 mila spettatori bissando il successo nel 1983. Nello stesso anno è al fianco della scuderia Toleman di Formula. Il triennio 1983-1986 è caratterizzato dalla partecipazione ai grandi raid: due edizioni della ParigiDakar, il Rally dei Faraoni e il Raid Venezia-Pechino, nel 1985. Sempre negli anni Ottanta Iveco partecipa ai Campionati di motonautica offshore con una flotta di imbarcazioni motorizzate Iveco Aifo. Nel 1995 inizia la grande avventura di Overland con la prima spedizione da Roma a New York. Al 1997 risale il debutto nel "Master Rally" Parigi-Samarcanda-Mosca con la conquista del gradino più alto del podio di Miki Biasion, primo tra i veicoli industriali di serie. Nel 2002 riprende l’attività sportiva di Iveco con la spedizione Overland 6 e inizia l’avventura alla Dakar con un pilota privato alla guida di un Eurocargo 4x4 e nel 2003 con un Eurotrakker 4x4. La Dakar viene affrontata nuovamente con successo nel 2005 con due Eurocargo 4x4 condotti in gara da Markku Alen e Miki Biasion. L’Iveco Trakker trionfa al Rally dei Faraoni 2006 con Giacomo Vismara. Nel 2007 il Trakker alla Dakar si classifica 12° mentre nella Bahia de Espana è secondo nel 2007 e primo nel 2008. Nel 2010 parte la sponsorizzazione nel MOTOGP con la fornitura di mezzi e supporto logistico. È il 2011 quando inizia la storia del Petronas De Rooy Team Iveco impegnato alla Dakar con la trionfale conquista del primo posto nell’edizione 2012. E siamo all'attualità: Iveco e New Holland Agriculture hanno avviato una collaborazione con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per sostenere, in qualità di “Official Suppliers”, la campagna FIA Action for Road Safety. L’accordo prevede l’avvio di attività comuni per diffondere un messaggio in tema di sicurezza e di utilizzo di comportamenti corretti sulla strada. Iveco e New Holland Agriculture sono i primi costruttori di veicoli commerciali e di macchine agricole a sostenere l'iniziativa e sfrutteranno i rispettivi network per allargarla.
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COMUNICAZIONE di Carlo Fiorino
IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO
LA CREATIVITÀ DELLE NUOVE CAMPAGNE DI IVECO STABILISCE UN INNOVATIVO MODO DI COMUNICARE. TUTTO INCENTRATO SUL MADE IN ITALY, SULL’ORIGINALITÀ E SULLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
NELLA PAGINA ALCUNE IMMAGINI DELLA CAMPAGNA.
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12/06/13 10:04
- che intende esprimere anche un sentimento di fiducia ai milioni di italiani che si apprestano ad affrontare una nuova impegnativa giornata di lavoro, sottolineando il ruolo di attore principale che hanno i nostri camion nella distribuzione di beni e prodotti commerciali. Positività, bontà e eccellenza italiane per iniziare con lo spirito giusto. E tutto questo è reso possibile dall'impegno della Ferrero nella realizzazione di un “mito” di golosità e di Iveco che costruisce veicoli affidabili che la portano puntualmente sulle nostre tavole ”. Il progetto campione che ha raccolto tanto successo sarà presto replicato anche a livello internazionale e in associazione con altri marchi portavoce dell’eccellenza del “Made in Italy”. La campagna, inoltre, parteciperà al “Festival della Pubblicità di Cannes” insieme a un’altra iniziativa pubblicitaria multisoggetto dedicata
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Sono bastate due settimane di affissione in uno dei punti più trafficati di Milano (oltre un milione di veicoli al giorno) per creare una risonanza mediatica senza precedenti. Anche perché si è trattato di un progetto unico e molto particolare. Chi si è trovato a transitare per Milano in Viale Stephenson, infatti, ha potuto vedere una maxi affissione in 3D che associa due grandi marchi Made in Italy - Iveco e Ferrero attraverso un prodotto tra i più conosciuti: la Nutella. I brand hanno utilizzato la pubblicità cartellonistica per augurare una buona giornata ad automobilisti e camionisti con lo slogan “Buongiorno Italia!” e l’immagine di un Nuovo Stralis Hi-Way che porta sul semirimorchio un volto femminile sorridente con in mano un barattolo di Nutella. “Un messaggio positivo, gioioso, - sottolinea Marco Monacelli, Sales & Marketing Brand Communication Director Iveco
al Nuovo Stralis Hi-Way, realizzata dal “Brand Communication Team” di Iveco. Per esaltare e sottolineare le qualità e il comfort delle nuove cabine dello Stralis Hi-Way, Iveco ha voluto catturare l’attenzione puntando sul lusso, esplodendo in maniera impattante e iperbolica il concept “Upper Class Cabins”: tre camere di albergo a cinque stelle dal design che va dal moderno al Barocco sono protagoniste di altrettante pagine pubblicitarie. Dentro le ambientazioni, elementi di uso quotidiano del target di riferimento all’interno delle cabine creano il legame con la posizione di guida del nuovo Stralis Hi-Way. Si è trattato di una pianificazione internazionale su testate di settore e lifestyle alle quali si è aggiunta la cartellonistica stradale nelle principali aree di sosta autostradali italiane.
UN SUCCESSO “SOCIAL” L’affissione “Buongiorno Italia!” realizzata a Milano è stata utilizzata anche come immagine nella home page del profilo di Iveco su Facebook che conta oltre 30mila “like” di appassionati ed estimatori del marchio. Il post è stato condiviso sui canali social di Iveco generando un positivo effetto virale grazie alle centinaia di condivisioni. Numerosi anche i commenti internazionali all’iniziativa arrivati su Facebook.
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SOCIAL NETWORK di Christian Benna
L’USATO IVECO È IL VOSTRO NUOVO AMICO DI FACEBOOK LA CAMPAGNA INTERNET DI IVECO AGGIORNA I CLIENTI SULLE OFFERTE DEI VEICOLI DI SECONDA MANO. E I SOCIAL NETWORK DIVENTANO UN VOLANO PER LE VENDITE
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Chiedete l’amicizia su Facebook all’usato di Iveco. Conviene averlo nella propria rete di contatti. E seguire le sue tracce anche su Linkedin e su Twitter. Perché la rivoluzione social dei veicoli commerciali e pesanti di seconda mano promette affari sicuri e la possibilità di trovare il mezzo giusto che state cercando. La novità nasce al Dipartimento Usato Iveco, che da gennaio ha iniziato a veicolare l’offerta anche attraverso i social network. «Il mercato dell’usato è un business molto particolare - dice Paolo Biginelli, Direct Marketing Used, che segue in prima persona la campagna social dell’usato Iveco. «La nostra clientela è molto varia: si va dal padroncino che segue con attenzione le offerte più convenienti al grande trader che rivende i mezzi in tutta Europa e soprattutto in Africa e Medio Oriente». E precisa: «Noi cerchiamo di usare i social network per avvicinarci a tutte queste persone, utilizzando materiale multimediale e raccontando curiosità e offerte speciali che ci arrivano dai nostri 20 centri usato nel mondo».
L’usato Iveco è un mercato che vanta volumi importanti, da 12 a 15 mila pezzi venduti ogni anno. «Nel primo semestre 2013 – dice Antonino Brancato, Used Vehicles director – stiamo assistendo a una forte ripresa, segnale che le Pmi ricominciano a investire. Sui pesanti tuttavia il mercato di riferimento resta fuori Europa». Le grandi flotte si rinnovano ogni quattro anni. Spinte dalla necessità di essere sempre più efficienti, ma anche perché i termini sempre più stringenti dell’Ue sull’inquinamento del trasporto impongono ai camion di star al passo con le tecnologie verdi. Il parco dell’usato Iveco è consultabile sul sito internet www.iveco-used. it e sulle riviste di riferimento come Camion Supermarket. Su Facebook compaiono invece le immagini di veicoli pesanti particolari, magari difficili da trovare, come un mezzo adatto a trasporti speciali parcheggiato al centro Iveco di Piacenza, oppure l’offerta particolarmente vantaggiosa del nuovo centro Iveco in Romania. «Qualche settimana fa - ricorda Paolo Biginelli - il titolare di un’azienda polacca incuriosito da un mezzo che
avevamo postato su Facebook ha chiesto informazioni. Da qui è nato uno scambio di email terminato nella vendita di 20 veicoli». L’80% dei contatti sui social network arrivano da Africa, Medio Oriente ed Est Europa. Il grande interesse per questo mercato porterà Iveco Used Vehicles a continuare a investire sui social network e a sviluppare anche una piattaforma di aste online. Perché anche su Facebook un amico vale un tesoro.
21 SOPRA UN RAPPRESENTANTE DELLA SOCIETÀ MOTO-FILIPCZAK CHE RITIRA DUE DAILY USATI PRESSO IL CENTRO USED TRUCK CENTER DI BUCAREST.
L'OFFICINA DEL FUTURO di Nicola Grande
COME SARÀ L'OFFICINA DEL FUTURO? IVECO PARTS & SERVICE IDENTIFICA LE NUOVE TENDENZE NELLA GESTIONE DEL SERVIZIO POST VENDITA DEI VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI In occasione della 25ª edizione di Autopromotec, il Salone delle attrezzature e dell’aftermarket automotoristico che si svolge ogni due anni a Bologna, Iveco ha presentato le dotazioni di bordo più innovative che avranno un impatto significativo sui prodotti e servizi post-vendita. A presentare il futuro concept di “officina” è stato Dino Maggioni, President Parts & Service di Fiat Industrial.
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“Il mondo della riparazione vedrà nei prossimi anni un utilizzo più strutturato dei processi diagnostici, gestionali e riparativi che saranno ottimizzati grazie all’impiego di supporti tecnologici e digitali che sfruttano le informazioni fornite dal veicolo stesso. Tutto questo grazie all’utilizzo di dispositivi telematici sempre più performanti”. Così Maggioni ha esordito nel corso del suo intervento alla conferenza inaugurale del Salone. Gli abbiamo chiesto perché sia stato scelto proprio il Salone Autopromotec per parlare di Officina del Futuro. Ogni due anni si ritrovano ad Autopromotec i principali attori dell’aftermarket indipendente. Così Iveco Parts & Service, nell’ambito dell’iniziativa Truck Service, ha voluto ribadire la sua mission, i suoi valori e la condivisione degli stessi con la rete di concessionarie e officine autorizzate, a totale beneficio della soddisfazione dei clienti Iveco. Ecco perché eravamo presenti con un forte messaggio di presidio del mercato. Qual è dunque la visione dell’Officina del Futuro di Parts & Service? Vedremo un cambio di paradigma per il post vendita. Ci sarà un passaggio dalla vendita di prodotti a quella di servizi con un ruolo sempre più importante della telematica. L’officina del futuro riceverà
informazioni direttamente dal veicolo e sarà capace di programmare preventivamente gli interventi necessari e i prodotti o ricambi di cui dovrà dotarsi per il ripristino del veicolo, con l’obiettivo di creare efficienza e abbattere i tempi di VOR (Vehicle Off Road). Inoltre potrà effettuare il servizio di diagnosi predittiva e prognostica analizzando i parametri vitali del veicolo, come avviene ad esempio con la telemetria in Formula1, prevenendo eventuali guasti. Quanta telematica sarà presente sui veicoli commerciali di Iveco? A tendere tutti i veicoli di Fiat Industrial, e quindi anche quelli prodotti da Iveco, saranno dotati di un nodo telematico che permetterà la connessione con altri veicoli, gestori di flotte e officine. Per Iveco, il nuovo sistema IVECONNECT disponibile sullo Stralis Hi-Way è un concreto esempio di come sia possibile sfruttare al meglio le potenzialità della telematica. Si tratta di un dispositivo realizzato in collaborazione con Magneti Marelli e Qualcomm/Omnitracs che integra i servizi di infotainment, navigazione, assistenza alla guida e servizi di fleet management. Una soluzione interessante per le flotte. Direi proprio di si. L’interazione tra guidatore, veicolo e centrale operativa permetterà di tenere sotto controllo tutti i mezzi, verificando in tempo reale orari di guida, consumo di carburante, posizione GPS e tempi di percorrenza previsti. Consente inoltre la gestione automatica degli obblighi di legge relativi a scarico, gestione e archiviazione dei dati del tachigrafo e delle carte autisti, oltre a fornire un valido ausilio al guidatore nella guida economica. E le officine come saranno coinvolte? Le officine potranno comunicare direttamente con le centraline e i dispositivi telematici che equipaggiano i veicoli. Si tratta di un importante cambiamento culturale e di approccio ai servizi assistenziali: in caso di difficoltà, l’officina avrà accesso in tempo reale alle informazioni sul veicolo e sul guasto per un intervento più rapido, preciso ed efficace. Cambia così il paradigma del processo di riparazione. Già da tempo, formiamo la nostra rete con corsi dedicati alla diagnostica e alla gestione dei processi riparativi, anche con sezioni mirate dedicate alla telematica. Quali sono i benefici derivanti dall’utilizzo della telematica? Nel settore dei truck un dato tenuto costantemente sotto osservazione dai flottisti e dai proprietari dei veicoli è quello che
determina il TCO (Total Cost of Ownership), il costo totale derivante dall’utilizzo del mezzo. Con la telematica si potrà intervenire anche nella ridefinizione dei TCO grazie a una più puntuale gestione della manutenzione e della riparazione con una conseguente ottimizzazione degli aspetti logistici, una riduzione dei consumi e dei tempi di VOR. La telematica ci permetterà di creare un vantaggio competitivo che dovrà essere sfruttato dalla rete di assistenza per creare fidelizzazione. Sulle strade, però, non ci sono solo veicoli Iveco e officine autorizzate, come si potrà sviluppare il progetto? La tecnologia offerta da Fiat Industral è e sarà disponibile non solo come primo equipaggiamento, ma anche come aftermarket per equipaggiare anche i veicoli meno recenti con nuove opportunità di business per la rete. Siamo consapevoli che si tratta di un processo ancora lungo dato che gli attori da sensibilizzare per la riuscita del progetto sono molti. Nel settore automotive già da tempo esistono le scatole telematiche utilizzate a fini assicurativi, con riduzioni sul costo delle polizze. È un esempio di come, una volta compresi i benefici che derivano dall’utilizzo della telematica e condivisi gli obiettivi, si possano ottenere vantaggi reali. Sono convinto che il processo, una volta attivato non si potrà più fermare e chi sarà in grado di anticipare le esigenze fornendo le tecnologie abilitanti per una maggiore efficienza dei processi manutentivi e riparativi avrà un importante vantaggio sulla concorrenza. Noi siamo pronti e l’Iveconnect ne è la prova.
LA 25A EDIZIONE DI AUTOPROMOTEC HA REGISTRATO UN’AFFLUENZA RECORD: 1.512 ESPOSITORI (DI CUI IL 39% ESTERI), UN’AREA ESPOSITIVA DI 156.000 M2 (DEI QUALI CIRCA 20.000 ALL’ESTERNO) E 102.536 VISITATORI.
LO STRALIS TELEMATICO
Collegato con la rete CAN dello Stralis Hi-Way, l’IVECONNECT realizzato da Magneti Marelli in collaborazione con Iveco e Qualcomm/ Omnitracs, dialoga con le centraline di bordo e si interfaccia in tempo reale con il dispositivo di sicurezza DRIVER ATTENTION SUPPORT, con i sistemi di fleet management evoluto IVECONNECT DRIVE e IVECONNECT FLEET e con il sistema per la guida efficiente DRIVING STYLE EVALUATION. In particolare, analizzando i dati provenienti dalle centraline relativi ai consumi, il DRIVING STYLE EVALUATION svolge la funzione di un istruttore di guida sempre a disposizione. Uno stile di guida efficiente, infatti, consente risparmi di carburante che vanno dal 5% al 12%, superiori a qualsiasi altra soluzione tecnologica. Per migliorare la performance dell’autista il sistema elabora i dati acquisiti da motore, veicolo e GPS attraverso un algoritmo sviluppato da Iveco, e fornisce in tempo reale sul display due visualizzazioni. La prima si riferisce alla valutazione dello stile di guida adottato dall’autista, mentre la seconda fornisce suggerimenti per la riduzione dei consumi. L’IVECONNECT, inoltre, permette di usufruire del sevizio ASSISTANCE NON-STOP (ANS24). Azionando un pulsante posizionato sul dispositivo, l’autista può richiedere l’intervento del Customer Center Iveco, che riceve direttamente dal sistema la posizione GPS del veicolo e la diagnostica sulle ragioni della fermata e contatta l’officina più vicina per dare un immediato supporto assistenziale. LE DOTAZIONI DI IVECONNECT: - Schermo touch-screen da 7”; - Collegamento Bluetooth con comandi su volante; - Impianto di riproduzione audio con radio e lettore CD; - Presa USB compatibile con iPod/iPhone e file MP3; - Presa AUX/video; - Navigatore satellitare; - DRIVER ATTENTION SUPPORT; - DRIVING STYLE EVALUATION; - IVECONNECT DRIVE; - IVECONNECT FLEET.
DALLA FORMULA 1 AI VEICOLI INDUSTRIALI
La “scatola telematica” (o telematic box) è una centralina elettronica che integra un modulo GSM/GPRS per la connessione wireless con le reti di comunicazione, un modulo multi-costellazione GPS/Galileo/Glonass, per la localizzazione satellitare del veicolo e un accelerometro a 3 assi per rilevare i parametri di accelerazione e frenata associati alla direzione. Permette di assolvere a diverse funzioni, fra le quali la diagnosi a distanza del veicolo (telediagnosi) e la gestione della logistica e delle flotte dei veicoli industriali. La telematica rappresenta un esempio concreto di applicazione di tecnologie testate in ambito motorsport e utilizzate poi nella produzione di serie. Sfruttata nelle competizioni, e in particolare in Formula 1, per la trasmissione di dati e parametri (alcune migliaia di informazioni contemporaneamente) relativi al funzionamento delle monoposto ai box, la telematica utilizzata sui veicoli di serie si pone l’obiettivo di ottimizzare le risorse e di creare concretamente un sistema di mobilità sostenibile permettendo il monitoraggio dell’utilizzo dei veicoli finalizzato alla riduzione di consumi, emissioni e costi di esercizio.
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