Reflect 2-2018 Italian

Page 1

02 /2018

04

“I love your smile” – ricostruzione mininvasiva nei settori anteriori Una combinazione fra stampa 3D, tecnica di pressatura e legame adesivo

08 La scorciatoia del rapido digitale Le corone in IPS e.max Press Multi quale esatta copia del provvisorio

20 L‘ideale in protesi totale: Individualità e naturalezza La protesi rimovibile nel mascellare edentulo come mezzo terapeutico di elevata qualità


Editoriale

Gentili lettrici, egregi lettori Da anni non migliora soltanto la qualità dei materiali dentali, bensì anche la qualità della lavorazione e dei relativi processi necessari. Ne risultano restauri sempre migliori, sempre più estetici e sempre più affidabili e più durevoli, che soddisfano le aspettative in costante crescita di utenti e pazienti. Per consentire agli odontotecnici ed agli odontoiatri di sfruttare al meglio le opportunità esistenti, è necessario il pieno supporto da parte dell‘industria. Oltre ad un eccellente servizio clienti e ad una competente assistenza, non dovrebbe mancare una formazione continua di elevato standard qualitativo. Il quarto International Expert Symposium (IES) a Roma a metà giugno 2018 ne è un esempio lampante. Oltre 1000 dentisti, odontotecnici, studenti ed esperti dentali provenienti da 45 paesi e cinque continenti non hanno perso l‘occasione di ascoltare le presentazioni di alto livello e di informarsi sulle ultime tendenze ed i prodotti. E, last but not least, ai partecipanti sono state offerte buone opportunità per scambiare idee e stringere nuovi contatti. Tutto il team italiano di Ivolar Vivadent è stato orgoglioso di aver potuto ospitare con successo questo importante simposio. In virtù di questo, siamo certi che il prossimo evento di Parigi nel 2020 otterrà un successo ancora maggiore con una adesione ancora più ampia di partecipanti entusiasti. Nell‘ultima pagina di questo numero di Reflect troverete una galleria di foto dell‘evento a Roma. Vi auguro buon divertimento nella lettura di questa rivista.

Cordiali saluti

Paolo Castoldi Managing Director Ivoclar Vivadent Italia

Iscriviti a reflect

2

Editoriale

reflect


04 „I love your smile“ Una combinazione fra stampa 3D, tecnica di pressatura e legame adesivo 11

16

22

Indice Odontoiatria

04

“I love your smile” – ricostruzione mininvasiva nei settori anteriori Una combinazione fra stampa 3D, tecnica di pressatura e legame adesivo Dr. Mauricio Umeno Watanabe

Teamwork

08

La scorciatoia del rapido digitale Le corone in IPS e.max Press Multi quale esatta copia del provvisorio Dr. Hyun-Jun Jung e Kyung-Sik Park

12

Realizzazione CAD/CAM e rifinitura manuale combinate in modo ideale Restauri estetici di lunga durata realizzati con moderni materiali e capacità manuali Aiham Farah e Anas Aloum

Intervista

18

Rilevare ancora meglio digitalmente le funzioni dei mascellari e dei denti Come le idee innovative da settori non-dentali sono d‘aiuto in odontoiatria Dr. Sebastian Ruge

Odontotecnica 20 L’ideale in protesi totale:

Individualità e naturalezza La protesi rimovibile nel mascellare edentulo come mezzo terapeutico di elevata qualità Erwin Eitler

Impressum Editore: Ivoclar Vivadent AG, Bendererstr. 2, 9494 Schaan/Liechtenstein, Tel. +423 / 2353535, Fax +423 / 2353360 Pubblicazione: 2 per anno / Tiratura complessiva: 41.833 (versioni in lingua tedesca, inglese, francese, italiana, spagnola, russa e greca) Coordinamento: André Büssers, Tel. +423 / 2353698 / Redazione: A. Büssers, Dr. M. Dieter, Dr. R. May, T. Schaffner Servizio lettori: info@ivoclarvivadent.com / Produzione: teamwork media GmbH, Fuchstal/Germania / Foto di copertina: Jürgen Seger, Ivoclar Vivadent AG

Edizione 02 / 2018

Indice

3


“I love your smile” – ricostruzione mininvasiva nei settori anteriori Una combinazione fra stampa 3D, tecnica di pressatura e legame adesivo Un articolo del Dr. Mauricio Umeno Watanabe, Birigui/Brasile

La ricostruzione mininvasiva di un sorriso con faccette ceramiche è un procedimento di uso frequente. Con l’ulteriore sviluppo di materiali e tecnologie, cambiano anche i processi di lavorazione. La ricetta di successo “legame adesivo” viene costantemente ottimizzata anche nella lavorazione.

Sempre più pazienti consultano l’odontoiatra con l’obiettivo di ottenere un aspetto uniforme del loro sorriso ed una correzione dei loro denti. Di regola, questo desiderio indotto dall’estetica è abbinato alla richiesta di perdere il meno possibile sostanza dentale dura sana. Per la ricostruzione, dovrebbe essere effettuata meno preparazione possibile del dente, senza dover accettare compromessi in termini di estetica. Questo equilibrio può essere raggiunto con moderni materiali ceramici, unitamente alla cementazione adesiva. Per il team di lavoro questo significa, che oltre alla pianificazione funzionale-estetica, deve effettuare anche un’adeguata scelta dei materiali. I denti vengono preparati con cura, i restauri vengono adattati con sensibilità “artistica” e con le conoscenze delle proporzioni del sorriso, per essere infine inseriti in situ secondo le indicazioni della tecnica 4

di cementazione adesiva. La sfida consiste fra l’altro nella realizzazione di faccette ceramiche molto sottili, che presentino la necessaria stabilità. Inoltre è necessario creare l’adeguato e, dal punto di vista tecnico, delicato legame adesivo del restauro con la sostanza dentale dura. Per un risultato di lunga durata e di successo, si consiglia l’utilizzo di un sistema di materiali coordinati fra di loro.

Il concetto del materiale Le caratteristiche ottiche di una moderna ceramica (p.es. IPS e.max® Press) sono simili a quelle dello smalto dentale. Nel trattamento con faccette, questo consente l’imitazione di una naturale traslucenza e supporta l’ottimale conduzione della luce. Inoltre, grazie alle sue buone caratteristiche meccaniche, con IPS e.max Press, si possono realizzare restauri sottili con uno spessore minimo di 0,3 mm. Questo favorisce un trattamento mininvasivo, in quanto è necessaria l’asportazione minima di sostanza dentale dura. Le faccette raggiungono la loro resistenza finale grazie al forte legame con la sostanza dentale dura (cementazione adesiva). Odontoiatria

reflect


01

03

02

04

01 — Situazione iniziale. La paziente desidera una nuova conformazione dei denti del mascellare superiore 02 e 03 — Leggera preparazione del bordo cervicale con una pietra d’Arkansas 04 — I denti preparati per il trattamento con faccette

A tale scopo è determinante il procedimento nella cementazione delle faccette (protocollo di cementazione). Il portafoglio di masse ceramiche silicatiche all’interno del sistema IPS e.max è in perfetta armonia con il cemento composito Variolink® Esthetic. Il primer monocomponente Monobond® Etch & Prime del sistema, mordenza e silanizza le superfici in vetroceramica in una sola fase di lavoro, con una trama di mordenzatura più delicata rispetto alla mordenzatura con acido fluoridrico.

Il caso La paziente desiderava una nuova forma dei denti anteriori del mascellare superiore (fig. 1). La paziente ha un aspetto curato e denti sani. Tuttavia la giovane donna non gradisce la forma dei denti relativamente stretti. Il suo desiderio sono denti dalle forme più possenti e grandi che conferiscano una bella armonia al suo sorriso. Dopo una consulenza, è stato Edizione 02 / 2018

deciso un trattamento con faccette. La sfida è grande. Da un lato i denti sani dovrebbero essere rifiniti il meno possibile. Dall’altro lato, si tratta di soddisfare i desideri della paziente, senza che con le faccette i denti abbiano un aspetto troppo voluminoso. Questo richiede faccette ceramiche molto sottili.

Preparazione clinica Dopo la pianificazione estetico-funzionale attraverso un wax-up nell’area vestibolare dei denti superiori da 15 a 25, inizia la messa in pratica della terapia estetica. L’obiettivo generale della preparazione è quello di creare uno spessore uniforme in relazione al risultato delle faccette ceramiche che si desidera realizzare. Poiché nel presente caso i denti devono essere leggermente ingranditi nelle loro dimensioni, è necessario soltanto un asporto minimo in area vestibolare. Per evitare un sovra-contorno in area marginale e quindi evitare il rischio di infiammazioni gengivali, sul bordo cervicale viene cautamente creato un gradino positivo con una pietra d’Arkansas (figg. da 2 a 4).

Odontoiatria

5


05

06

07

08

09

10 05 — Faccette stampate in resina calcinabile

Realizzazione delle faccette in laboratorio IPS e.max Press è particolarmente indicato quale materiale per faccette. Dapprima trovano impiego le tecnologie digitali. Dopo la digitalizzazione del modello maestro, nel software CAD si costruiscono sottili faccette, poi stampate in resina calcinabile (stampa 3D). Le faccette stampate in un minimo spessore di 0,3 mm rappresentano la base per la modellazione manuale delle faccette (fig. 5). Per la costruzione delle proporzioni ideali è necessaria l’applicazione solo di poca cera. In particolare, nelle aree incisali e prossimali, i denti vengono corretti nella loro forma con la cera. L’obiettivo è di ottenere un decorso uniforme delle superfici vestibolari dei denti da 15 a 25 (figg. 6 e 7). Nel preparare la modellazione per la tecnica di pressatura si rivela il vantaggio delle faccette stampate. Esse sono relativamente stabili, il che facilita notevolmente l’imperniatura. Messa in rivestimento, pressatura (IPS e.max Press) e smuffolatura avvengono come nel noto procedimento (figg. 8 e 9). La rifinitura delle filigrane faccette si limita a pochi passaggi di lavoro. A lucidatura conclusa, avviene la consegna allo studio odontoiatrico (fig. 10).

Cementazione adesiva Prima avviene la messa in prova ed il controllo dell’effetto cromatico e di traslucenza. Per questo passaggio sono indicate le paste solubili Try-in. Queste corrispondono nel loro colore al cemento composito indurito e consentono una buona valutazione estetica. Dopo la detersione dei denti e delle faccette, avviene il controllo della precisione di adattamento, prima di ogni singola faccetta e poi di tutte le faccette nel loro insieme. La cementazione adesiva di restauri ceramici è un procedimento delicato dal punto di vista tecnico. Le corrette fasi preparatorie ed il rispetto del protocollo di cementazione sono indispensabili per un legame duraturo e stabile. Per il condizionamento dei restauri ceramici serve il primer ceramica monocomponente Monobond Etch & Prime. Il materiale viene frizionato sulla superficie di adesione con un Microbrush per 20 secondi per rimuovere impurità salivari e di silicone (fig. 11). Durante il tempo di azione di 40 secondi, la superficie viene ingrandita attraverso il materiale (irruvidita) creando una trama di mordenzatura. Dopo il risciacquo del primer e l’asciugatura (10 secondi di 6

Odontoiatria

06 e 07 — Modellazione manuale delle ­faccette con cera sulla base delle faccette stampate 08 — Canali di pressatura applicati 09 — Imperniatura delle modellazioni per il processo di pressatura 10 — Le faccette ceramiche ultimate, sul ­modello

getto d’aria) inizia la reazione fra il silano e la vetroceramica attivata. Il risultato è un sottile strato di adesione chimica di silano, che garantisce l’affidabile e forte legame con il dente. Per l’utilizzatore, un ulteriore vantaggio di Monobond Etch & Prime è rappresentato dal fatto che la mordenzatura e la silanizzazione avvengono in un unico passaggio. Questo semplifica la sensibile procedura di cementazione e rende più efficiente il processo.

11 — Applicazione di Monobond Etch & Prime reflect


Dopo che le superfici del dente sono state preparate secondo le regole della tecnica adesiva, avviene la cementazione delle faccette con il cemento composito foto-indurente (­Variolink Esthetic LC, colore: light) (figg. 12 e 13). Il materiale offre un’equilibrata combinazione fra fluidità e stabilità, facilitando pertanto la lavorazione. Le faccette si possono pertanto cementare esercitando relativamente poca forza. Dopo la rimozione delle eccedenze avviene la polimerizzazione completa. La fuga cementizia è coperta con gel alla glicerina (Liquid Strip). La rifinitura delle aree marginali è il passaggio finale della cementazione.

Risultato Con le faccette ceramiche è stato raggiunto l’obiettivo (fig. 14). I denti anteriori del mascellare superiore hanno un aspetto forte, e come desiderato, anche un po’ più chiaro. Armonizzano bene con l’ambiente orale circostante, nonché con il viso della giovane donna. Anche i tessuti morbidi si sono ben adattati. È stato possibile soddisfare il desiderio della paziente: una nuova forma del sorriso senza grande perdita di sostanza dentale sana (fig. 15).

12

13 12 e 13 — Esemplare: cementazione di una faccetta

14 — Situazione dopo la cementazione. Tutte le faccette sono cementate in cavo orale.

15 — Paziente soddisfatta. È stato possibile soddisfare il suo desiderio con un restauro mininvasivo.

Conclusioni

zione adesiva, coordinata con la ceramica, avviene in combinazione con Variolink Esthetic. Il vantaggio di un primer ceramica monocomponente è quello che la mordenzatura ed il condizionamento della superficie ceramica avvengono in un unico passaggio. Pertanto esiste un solo protocollo per tutte le ceramiche. Questo è una notevole facilitazione nella prassi di tutti i giorni che consente di aumentare l’efficienza.

Moderne ceramiche come IPS e.max Press, permettono di ricostruire denti asportando soltanto minimamente la sostanza dentale. Possono essere realizzate anche faccette estremamente sottili (spessore minimo 0,3mm). La cementa-

Dr. Mauricio Umeno Watanabe Rua São José, 648 16200-103 Birigui/São Paulo Brasile mauriciowatanabe@yahoo.com.br

Edizione 02 / 2018

Odontoiatria

7


Teamwork

La scorciatoia del rapido digitale Le corone in IPS e.max Press Multi quale esatta copia del provvisorio Un articolo del Dr. Hyun-Jun Jung e Kyung-Sik Park, Seoul/Corea del Sud

La forma di un restauro protesico anteriore definisce in modo ­determinante il decorso simmetrico della gengiva. Con la tecnologia digitale, i provvisori che si sono rivelati funzionali ed estetici, possono essere replicati ed il loro contorno può essere trasmesso al trattamento definitivo. Uno sfavorevole mal-posizionamento e/o un decorso asimmetrico dei tessuti morbidi, fanno diventare una ricostruzione di denti anteriori già di per sé difficile, una particolare sfida. Oltre all’armonica trasformazione di forma e colore, la conformazione dei tessuti morbidi è di determinante importanza per un risultato di effetto naturale. A tale scopo, in molti casi è necessario un restauro provvisorio, con il quale il team di trattamento soddisfa i requisiti biologici della gengiva.

01 01 — Situazione pre-operativa 02 — Grezzo IPS e.max Press Multi nel colore A2

Il caso Un paziente di 33 anni ha consultato lo studio per la rimozione di un apparecchio ortodontico, dopo la triennale terapia. Oltre al trattamento di difetti cariosi, il paziente desiderava un’ottimizzazione della situazione estetica. Dalla prima analisi estetica è risultato uno sfavorevole rapporto lunghezza-larghezza dei denti anteriori (fig. 1). Il paziente desiderava un allungamento dei denti anteriori. Il canino superiore sinistro, ha richiesto un trattamento endodontico in seguito ad un’avanzata necrosi pulpare.

Pianificazione È stata pianificata una ricostruzione anteriore nel mascellare superiore. In riguardo al materiale, è stato necessario considerare che il paziente ha l’abitudine di mangiare noci dure e che inoltre ha riferito di bruxismo e pressione mascellare notturna. Le corone anteriori dovevano quindi soddisfare i requisiti 8

02

di estetica e funzione ed allo stesso tempo possedere un’elevata resistenza e tenacia alla rottura. Con sei corone in ceramica integrale, doveva essere ottimizzato il rapporto di lunghezza-larghezza (allungamento dei denti) ed adattato il decorso gengivale asimmetrico.

Tecnica di lavorazione e scelta del materiale Per minimizzare il pericolo di fratture del restauro ceramico, la decisione è stata presa a favore della ceramica al disilicato di litio IPS e.max® Press con una resistenza di 470 MPa ed un’elevata estetica. A completamento dei grezzi monocromatici, è disponibile anche un materiale policromatico (fig. 2). Teamwork

reflect


Con i grezzi IPS e.max Press Multi si possono realizzare restauri monolitici, che, senza ulteriori caratterizzazioni, si presentano con una espressiva estetica ed un naturale decorso cromatico e di traslucenza dalla dentina allo smalto. La tecnica di pressatura sulla base di corone in cera interamente anatomiche rende la realizzazione di corone in ceramica rapida e semplice. La tecnologia di pressatura è inoltre particolarmente indicata per controllare il sottile decorso gengivale. In caso di restauri stratificati, in seguito alla contrazione della ceramica, talvolta risulta difficile riprodurre esattamente il contorno del restauro provvisorio. Quale materiale presso-ceramico, IPS e.max Press Multi offre dal nostro punto di vista due vantaggi determinanti. Il primo vantaggio è il naturale decorso cromatico, che imita in modo ottimale sia la zona cervicale che quella incisale dei denti naturali. Rispetto ai restauri pressati mono-cromaticamente, che, per motivi estetici, vengono individualizzati in zona incisale con ceramica da stratificazione, può avvenire una realizzazione rapida e semplice. In secondo luogo, IPS e.max Press Multi offre la necessaria traslucenza, per soddisfare il comportamento desiderato in riguardo alla trasmissione della luce.

03 — Situazione dopo la rimozione della carie ed il trattamento endodontico

04 — Trattamenti provvisori in composito per la valutazione della funzione e dell’estetica

Trattamento clinico Dopo il trattamento radicolare e la rimozione della carie, sono state realizzate le otturazioni in composito ed i denti da restaurare sono stati preparati (fig. 3) nonché trattati con corone provvisorie (fig. 4). L’incisivo laterale destro è stato allungato. La simmetria del decorso gengivale si è ottenuta con il supporto individuale attraverso le corone provvisorie. Al raggiungimento della simmetria desiderata di denti e gengiva, è stato possibile preparare definitivamente i denti (fig. 5) e prendere le impronte.

Fase di scansione

06 — Dati di scansione della ­preparazione finale

Edizione 02 / 2018

05 — Preparazione finale dei denti

Processo CAD/CAM per la realizzazione dei restauri Già prima della rimozione delle corone provvisorie, sono state realizzate ulteriori impronte di precisione. In laboratorio è avvenuta una doppia scansione dei modelli di preparazione e dei modelli con le corone provvisorie. I dati digitali sono stati sovrapposti, i denti pilastro separati ed i bordi ed i contorni sono stati adattati (figg. da 6 a 8).

Fase di sovrapposizione

Fase di modellazione

07 — Dati di scansione sovrapposti del modello di preparazione e del modello con le corone provvisorie

08 — Minimi adattamenti durante la fase di modellazione

Teamwork

9


In questo modo è stato possibile riprendere in modo preciso la forma delle corone provvisorie. L’attenzione era rivolta ai contorni sub-gengivali, che supportano il decorso dei tessuti morbidi, senza che nello studio si rendesse necessaria una rielaborazione. Le corone costruite sono state fresate da un disco in cera stabile nella forma. È stato utilizzato ProArt CAD Wax yellow (figg. 9 e 10), un materiale specificatamente coordinato con IPS e.max Press. Le superfici lisce consentono di ottenere risultati di elevata precisione di adattamento. Il materiale è interamente calcinabile. Fino a questo momento, è stato possibile ridurre ampiamente il dispendio di lavoro manuale.

Imperniatura e pressatura A seguire, si è eseguita la trasformazione delle corone in cera in presso-ceramica (IPS e.max Press Multi). Per la messa in rivestimento, è servito uno specifico componente prefabbricato in cera (IPS Multi Wax Pattern), al quale sono state applicate le corone fresate in cera. È necessario prestare attenzione che il punto di attacco non sia troppo grosso e che sia orientato verso la superficie labiale. In questo modo si esalta perfettamente la gradazione cromatica unica nel suo genere. Il restauro in cera è stato poi fissato nella fessura della base per cilindro IPS Multi con il Wax Pattern.

Con l’IPS Sprue Guide è stato possibile controllare la posizione dell’imperniatura (fig. 11). È possibile variare il decorso cromatico della corona. Se ad esempio la parte incisale deve essere più accentuata, il Wax Pattern viene spostato lungo la base del cilindro verso il basso (max. 2 mm). Il preriscaldo, la pressatura e la smuffolatura sono avvenuti secondo i noti procedimenti, orientandosi alle indicazioni del produttore.

Ultimazione I restauri pressati possono essere ulteriormente elaborati per evidenziare caratteristiche individuali. In questo caso, prima della cottura supercolori e glasura, è stata effettuata una messa in prova in cavo orale con i restauri ancora da glasare. In questo momento, sono chiaramente visibili la maggior parte delle caratteristiche cliniche, come assi del dente, la pressione idonea sui tessuti morbidi circostanti (p.es. papille e decorso gengivale), armonia della linea labiale e dei bordi incisali, nonché la simmetria delle corone. In questo caso, il rapporto lunghezza-larghezza ottimizzato è stato apprezzato dal paziente. Doveva essere messo in atto in modo preciso. La registrazione inter-occlusale è stata comunicata al laboratorio, per mantenere al minimo indispensabile gli adattamenti occlusali. Prima della cottura di glasura, con idonei strumenti di rifinitura, è stata creata la tessitura superficiale delle corone in IPS e.max Press Multi ed i restauri sono stati individualizzati e glasati con i supercolori IPS Ivocolor® (copper, white ed anthracite). Con la lucidatura manuale è stato infine possibile conferire alle corone la brillantezza desiderata (fig. 12).

Cementazione La buona collaborazione fra odontoiatra, odontotecnico e paziente risulta molto conveniente, in quanto il restauro può poi essere cementato in un breve tempo di trattamento nello studio dentistico, senza ulteriori adattamenti.

09 — Disco ProArt CAD Wax yellow

10 — Corone interamente anatomiche in cera realizzate al CAD/CAM

11 — Corone in cera interamente anatomiche fissate sulla base per cilindro IPS Multi e controllo del posizionamento delle corone in cera con IPS Sprue Guide

12 — Corone ultimate sul modello

10

Teamwork

reflect


13 — I restauri in IPS e.max Press Multi subito dopo la cementazione

14 e 15 — Il risultato un mese dopo la cementazione

È stato possibile trasferire la situazione clinica, che è stata registrata in modo ottimale attraverso il modello ed i trattamenti provvisori, nel restauro definitivo (fig. 13). La soddisfazione del team di trattamento e del paziente è stata grande. L’intero decorso terapeutico è risultato efficiente e lineare.

Risultato Un mese più tardi, l’immagine clinica presentava una situazione bella e sana, senza reazioni infiammatorie della gengiva (figg. 14 e 15). L’utilizzo di un workflow digitale significa minimo dispendio e massima estetica. La possibilità, di replicare i contorni sub-gengivali delle corone provvisorie,

ha portato a diverse modifiche durante il decorso di trattamento. Il materiale IPS e.max Press Multi offre impressionanti caratteristiche estetiche. Se si desidera conferire al restauro ancora più individualità, la zona incisale può essere rivestita esteticamente con masse da stratificazione IPS e.max Ceram (tecnica cut back). Il decorso di lavoro illustrato, indica che una combinazione della classica tecnica di pressatura e della tecnica CAD/CAM offre oggi molti vantaggi, nuovi spunti ed innovativi campi di impiego. Un ulteriore creativo u ­ tilizzo combinato di queste due tecniche è soltanto una questione di tempo.

Heal Dental Clinic 309, Gangseo hillstate shopping center 242, Gangseo-ro, Gangseo-gu Seoul, Corea del Sud healdentalclinic@gmail.com

Edizione 02 / 2018

Teamwork

11


Teamwork

Realizzazione CAD/CAM e rifinitura manuale combinate in modo ideale Restauri estetici di lunga durata realizzati con moderni materiali e capacità manuali Un articolo di Aiham Farah, Dubai e Anas Aloum, Abu Dhabi/entrambi Emirati Arabi Uniti

L’obiettivo di un trattamento restaurativo è la ricostruzione dell’estetica, che corrisponde al colore e alla vitalità dell’ambiente naturale e che necessita del minimo intervento invasivo possibile. Spesso denti fortemente discromici oltre a malposizioni, sostanza dentale danneggiata e/o restauri esistenti influenzano la situazione iniziale. Una ricostruzione completa necessita inoltre della combinazione di moderni materiali nonché di tecnologie e di capacità manuale. Con la scelta mirata del materiale, la copertura di monconi di denti decolorati ed un ottimale design della preparazione si può ottenere un risultato di elevato standard qualitativo. Il successo può essere visto in restauri stabili a lungo termine che rimangono intatti nel corso degli anni. Nell’articolo viene descritto il trattamento restaurativo con una vetroceramica in disilicato di litio. Il materiale ha ottime proprietà cliniche di lunga durata. Per procedere in modo efficiente, è stata scelta la realizzazione CAD/CAM. Dopo una messa in prova allo stato blu (non cristallizzato) in laboratorio si esegue la rifinitura manuale e l’individualizzazione creando un restauro dalle eccellenti proprietà estetiche.

Domande 1. Come può essere combinata la tecnologia CAD/CAM con le abilità manuali, onde ottenere risultati restaurativi eccezionali? 2. Come vengono scelti materiali idonei per mascherare strutture discromiche e utilizzati i vantaggi dell’App intelligente (SNA) per la scelta del colore nonché della traslucenza? 3. Come vengono ricoperti monconi decolorati adattandoli cromaticamente ai denti contigui?

Situazione iniziale Una paziente 29enne ha consultato lo studio odontoiatrico con il desiderio di un sorriso naturalmente bello. Non era soddisfatta dei suoi trattamenti nei denti anteriori superiori e dell’aspetto della gengiva circostante e desiderava una soluzione funzionale ed estetica (fig. 1). In fase di anamnesi è stata fotografata la situazione e sono state discusse le 12

aspettative della paziente. L’esame intra-orale presentava forti discromie, denti devitalizzati, nonché un’insufficiente estetica. Oltre allo sfavorevole colore dentale, le corone e le faccette create in modo sovra-proporzionale negli anteriori superiori hanno portato ad una linea del sorriso disarmonica (fig. 2). Una radiografia ha confermato il sufficiente trattamento endodontico dei due denti incisivi centrali. Gli incisivi laterali presentavano estese otturazioni in composito. A causa del contorno inadeguato dei restauri compositi sottostanti, il paziente ha sofferto di una forte parodontite in tutti e quattro i denti anteriori. È stata effettuata un’impronta della situazione. Il modello di studio è servito come riferimento fisico per la demarcazione dei piani e delle linee, per l’orientamento degli assi longitudinali e per l’adattamento della lunghezza nonché per l’ottimizzazione cosmetica secondo il design digitale (fig. 3). È stato realizzato un wax-up diagnostico e per la preparazione dei provvisori è stata creata una mascherina in silicone. La mascherina in silicone doveva servire inoltre da modello per la preparazione.

La fase provvisoria Sono stati rimossi i restauri in zona anteriore superiore ed i denti 12 fino 22 sono stati preparati con una spalla equi-gengivale arrotondata di 1-1,2 mm, secondo le linee guida della preparazione per corone in ceramica integrale. La profondità della preparazione variava leggermente a causa del colore del

Teamwork

reflect


01

02 01 — Situazione preoperativa del sorriso. 02 — Situazione iniziale con tessuti molli infiammati, restauri discromici e denti devitalizzati. Insufficiente estetica di ogni singolo dente e linea del sorriso disarmonica. 03 — Smile Design con nuove lunghezze e larghezza dei denti incisivi secondo la creazione digitale.

03

moncone e del grado di decolorazione. La decolorazione scura nella dentina del dente incisivo centrale destro ha reso necessaria una preparazione più profonda, per poter mascherare il colore del moncone (fig. 4). I denti 13 e 23, per accogliere le faccette, sono stati preparati a Chamfer equi-gengivale, una riduzione vestibolare di 0,5 mm (fig. 5) ed una riduzione incisale di 1 mm. Dopo la presa d’impronta della situazione con silicone A, con l’ausilio della mascherina in silicone si sono potuti eseguire i provvisori diretti (fig. 6). Durante le due settimane successive è stata controllata la situazione paro-

04

dontale. Il processo di guarigione del tessuto gengivale non è risultato critico. Allo stesso tempo i restauri provvisori hanno permesso una visione del risultato definitivo. In questa fase possono essere effettuati adattamenti intraorali, onde ottenere un aspetto armonico di labbra, sorriso e viso.

05 04 — Preparazione delle corone dei denti incisivi centrali e laterali, nonché preparazione di entrambi i denti canini per le faccette. 05 — Preparazione più profonda in zona vestibolare del dente incisivo centrale destro, in seguito a forte discromia scura rispetto ai denti. 06 — Provvisori diretti sulla base del Wax-up del Smile Design.

06 Edizione 02 / 2018

Teamwork

13


Scelta del colore sulla base della situazione iniziale Il colore dentale desiderato ed il colore esistente del moncone sono stati convalidati alla luce del giorno. Nel fotografare la situazione sono state accostate ai denti naturali delle placchette cromatiche di un colore più chiaro ed un colore più scuro e tutte le immagini sono state prese da un’angolazione simile e senza flash. Queste fotografie sono inoltre di notevole aiuto per la realizzazione dei restauri in laboratorio (figg. 7a e b).

Scelta del materiale sulla base di affermati criteri clinici È stata scelta una vetroceramica affermata clinicamente, che oltre alla stabilità clinica di lunga durata presenta inoltre una elevata resistenza ed una impressionante estetica: il disilicato di litio IPS e.max®. Questo materiale è disponibile per la classica tecnica di pressatura e per l’impiego CAD/ CAM. Può essere lavorata in modo interamente anatomico oppure può essere individualizzata con ceramica da stratificazione. Poiché in questo caso digitalmente si è già iniziato con un design 2D-Smile, si è continuato a lavorare in modo digitale. La digitalizzazione della situazione è avvenuta con lo scanner D2000 (3Shape). Nel software sono stati costruiti i restauri in base alle proporzioni precedentemente definite ed infine fresati dai blocchetti IPS e.max CAD in un fresatore CAD/CAM Zenotec Hybrid (fig. 8). Dal fresaggio dei blocchetti

07a

IPS e.max CAD in una fase cristallina intermedia (fase “blu”, calibrato in modo ottimale con il processo di fresaggio, si ottengono risultati ottimi e precisi. Dopo una successiva cristallizzazione nel forno da cottura convenzionale, si ottengono le proprietà definitive del materiale (p.es. colore dentale). Inoltre aumenta la resistenza del materiale fino a 530 MPa (resistenza media alla flessione biassiale). I blocchetti IPS e. max CAD sono disponibili in diverse gradazioni di traslucenza da opacità media a alta traslucenza (MO, LT, MT, HT) e in due colori opali. Si possono realizzare strutture per un successivo rivestimento estetico oppure restauri monolitici (p.es. faccette, inlay, corone e ponti di 3 elementi). Un ulteriore campo d’indicazione sono i trattamenti di abutment ibridi. IPS e.max CAD ha una gamma di indicazioni “senza concorrenza” nel campo delle indicazioni CAD/CAM della vetroceramica. Sono possibili inoltre trattamenti mininvasivi, come faccette sottili (0,4 mm) oppure corone cementate adesivamente (1 mm).

Scelta dei blocchetti con un App In riferimento alla saturazione del colore, il colore 1M2 (Vita 3D-Master) – che corrisponde approssimativamente ad un colore A1 (scala colori A-D) è risultato ideale. Tuttavia la luminosità era maggiore a quella del blocchetto IPS e.max CAD LT nel colore A1, in particolar modo nel terzo centrale. Con un blocchetto più chiaro (p.es. LT BL4) la saturazione del colore per il rivestimento estetico sarebbe stata troppo elevata.

07b

07a — Concordanza cromatica con i denti inferiori. 07b — Presa del colore sui monconi preparati con la scala colori IPS Natural Die-Material. 08 — Blocchetto in disilicato di litio (IPS e.max CAD) allo stato blu pre-cristallizzato nell’ e.matrix Multi-Holder (per il fresatore Zenotec Select) pronto per la lavorazione umida.

08 14

Teamwork

reflect


09 — L’immagine del ­restauro nella luce trasmessa prima della cristallizzazione (stato blu) presenta i differenti spessori di stratificazione.

09

10 — Messa in prova allo stato blu pre-cristallizzato.

10

I blocchetti IPS e.max CAD HT (High Translucency) in colore Bleach sarebbero stati una opzione ottimale. Tuttavia, nei restauri con uno spessore della parete leggermente maggiore, quando si utilizzano materiali di elevata traslucenza, c’è il rischio di una luminosità troppo bassa e di un croma troppo elevato, rispetto al colore dentale effettivo. Per le corone sui denti da 12 a 22 quindi il materiale HT non risultava essere la soluzione ottimale. Per determinare il blocchetto più idoneo è stato impiegato l’App (SNA) IPS e.max Shade Navigation. Includendo tutti i fattori d’influsso viene definito in modo rapido e semplice il blocchetto migliore per il raggiungimento di un determinato colore. Vengono inseriti soltanto i dati necessari. L’App fornisce una eccezionale soluzione.

Posizione iniziale per le corone:

Colore dentale desiderato: 1M2 (= A1) Indicazione: corone per 11, 12, 21, 22 colore del moncone: ND2 Spessore: 1,2 mm materiale: IPS e.max CAD

Per determinare il blocchetto idoneo per le faccette sui denti 13 e 23, nell’App è stata attivata la funzione “aggiungere nuovo restauro” e sono stati inseriti i seguenti dati:

Colore dentale desiderato: 1M2 (= A1) Indicazioni: faccette per 13 e 23 colore moncone: ND1 Spessore: 0,5 mm materiale: IPS e.max CAD

L’opzione „scelta libera” serviva al confronto del colore con le corone. Si è potuto valutare, se MT BL4 è ideale per tutti i trattamenti. Ciò era il caso. MT BL4 è stato impiegato sia per le corone che per le faccette.

Messa in prova e cementazione

Sulla base dei dati inseriti, l’App ha proposto come scelta d’elezione un blocchetto IPS e.max CAD nel colore MT BL4. Questo blocchetto era necessario, per coprire la piccola zona della decolorazione ND4 sul dente 11 e contemporaneamente

Edizione 02 / 2018

per compensare il leggero declino del valore del colore e della saturazione, dovuto a riduzione vestibolare, nonché la stratificazione della ceramica.

Dopo la rifinitura si è eseguita la messa in prova con i restauri blu pre-cristallizzati (figg. 9 e 10). A tale scopo sono state riconsultate le annotazioni dell’odontoiatra ed i desideri della paziente. In questo contesto le fotografie delle labbra e del viso della paziente assumono un ruolo determinante per la qualità del lavoro dell’odontotecnico. Si possono eseguire gli adattamenti necessari e si possono visualizzare tutte le immagini dalle diverse angolazioni.

Teamwork

15


Stratificazione dettagliata OPPURE semplice pittura?

Realizzazione dei restauri

Attraverso la glasura/pittura e cristallizzazione dei restauri blu con una cottura sarebbe stato possibile ottenere un risultato semplice e uniforme. Tuttavia questa era una soluzione di elevate esigenze estetiche. Per ottenere una ricostruzione identica a quella naturale, aumentare la trasparenza ed ottenere una concordanza cromatica in termini di profondità, di croma, di valore e di tonalità cromatica, le corone e le faccette sono state prima cristallizzate e quindi rivestite esteticamente con ceramica da stratificazione IPS e.max Ceram. Con la cristallizzazione, possono essere applicate già le prime caratterizzazioni in zona cervicale ed interprossimale (p.es. con IPS e.max CAD Crystall./Shades).

Dopo un semplice cut-back nel terzo incisale con le masse IPS e.max Ceram-Mamelon e Opal, nonché una scelta di colori più chiari è stato creato un decorso naturale fra gli ­strati (fig. 11). Dopo la cottura è stata investita molta attenzione nella tessitura, nei contorni, nella creazione della superficie e nella rifinitura (fig. 12). Infine si è potuta controllare la concordanza cromatica sui monconi ND. Nella messa in prova e successivamente in fase di cementazione differenti materiali (Try-in) servono ad ottimizzare la luminosità fra i rivestimenti estetici e le corone. Una lucen­tezza naturale si fonde armoniosamente nell’ambiente naturale in bocca al paziente. La cottura di glasura è un ciclo di cottura importante e critico, il cui risultato deve essere un’interazione fra la lucidatura manuale, la qualità della lucentezza ed i parametri di cottura (fig. 13).

Situazione del moncone Prima di poter determinare lo schema di stratificazione rispettivamente le masse ceramica da stratificazione, si è dovuto trasmettere il colore dentinale dei denti pilastro sul modello. Solo in tal modo viene mantenuta la concordanza cromatica durante il processo di produzione fino alla cementazione. Sono stati realizzati monconi dal materiale IPS Natural Die. Anche alcuni punti arancioni (ad esempio nell’area cervicale dell’incisivo centrale destro) presenti sulla superficie della dentina sono stati trasferiti sui monconi ND (supercolore foto-polimerizzante di SR Nexco®).

11 — Restauri sul modello di lavoro – da un lato i trattamenti blu e dall’altro lato il risultato, ossia restauri di colore ­dentale (cristallizzati e stratificati con IPS e.max ­Ceram). 12 — Controllo dei contorni e delle ­micro-tessiture con polvere d’oro.

11

13 — Il controllo su modello senza monconi sfilabili presenta la chiusura interdentale dopo la cottura di glasura e la lucidatura manuale.

12

13 16

Teamwork

reflect


14

15

16 14 — Risultato dopo un mese. L’immagine presenta la disposizione dolce e femminile dei denti. 15 — Situazione dopo sei mesi, L’immagine presenta la concordanza con i denti nel mascellare inferiore – il valore del colore leggermente più chiaro era il desiderio della paziente. 16 — Situazione dopo 4 anni e mezzo. L’immagine presenta la longevità, la stabilità cromatica ed i tessuti molli sani delle ­quattro corone e faccette.

Cementazione e controllo successivo

Conclusioni

Le corone e le faccette sono state cementate adesivamente con il composito da fissaggio Variolink® Esthetic. Questo materiale è particolarmente indicato per cementazioni permanenti di trattamenti in ceramica di elevata qualità. Con strumenti diamantati fini, nonchè gommini per rifinitura e lucidatura si sono potute rimuovere eccedenze di composito ed eliminare ultime modifiche (fig. 14).

I restauri ceramici vengono impiegati in odontoiatria cosmetica da oltre tre decenni. Le esperienze del passato dimostrano che la qualità e la longevità dipendono in larga misura dall’esperienza del team di trattamento. I moderni materiali tuttavia offrono sempre più sicurezza e flessibilità. I restauri presentati nell’articolo sono stati ricontrollati dopo circa 4 anni e mezzo (figg. 15 e 16). I risultati sono ancora estremamente soddisfacenti. Riflettono l’efficienza del materiale nonché il processo di produzione.

Aiham Farah, MDT Cosmetic ceramist, Trainer and material consultant Dubai, Emirati Arabi Uniti aihamfarah@gmail.com

Edizione 02 / 2018

Anas Aloum, BDS, FACP Medical Director and Prosthodontist Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti anasaloum@yahoo.com

Teamwork

17


Rilevare ancora meglio digitalmente le funzioni dei mascellari e dei denti Come le idee innovative da settori non-dentali sono d‘aiuto in odontoiatria Intervista con Dr. Sebastian Ruge, matematico da Greifswald/Germania

Gli spunti di riflessione provenienti da settori non dentali, come la matematica e l’informatica, aprono nuove e interessanti opzioni per l’odontoiatria. Un esempio: innovazioni digitali per l’analisi dell’occlusione Dr. Ruge, quando e come è arrivato all’odontoiatria? Durante il mio percorso di studio, Il Prof. Dr. Bernd Kordass, specialista in occlusione dentale e pioniere della diagnostica funzionale digitale in odontoiatria, era alla ricerca di un assistente per la grafica e la visualizzazione.

Qual’è stato il suo compito in concreto? Il professor Kordass voleva vedere le scansioni dei modelli in movimento. Dovevo usare i metodi dell’informatica per svilupparne una procedura.

Puoi spiegarlo più in dettaglio? Ho sviluppato un software che rappresenta digitalmente il mascellare inferiore reale nei suoi movimenti. Più tardi, ho progettato giochi per computer, con cui si allena la coordinazione dei movimenti mascellari. Ad esempio, è stato creato un gioco di ping-pong con diverse velocità e livelli di difficoltà, manovrato dal mascellare inferiore.

Quali sono gli scopi di tali giochi? I pazienti possono allenarsi giocando ed espandere i loro movimenti mandibolari. In tal modo si contrastano i disturbi occlusali, come le tensioni, i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare e le restrizioni della capacità di movimento. Il mascellare inferiore diventa più elastico. E dal momento che tutti i dati vengono registrati, il successo può essere chiaramente documentato e qualificato.

18

Intervista

reflect


Come ha acquisito le conoscenze odontoiatriche? Sono stato riconosciuto rapidamente come collega e ho potuto partecipare a molte fasi del trattamento odontoiatrico ed essere presente in laboratorio applicando i concetti in campo odontotecnico.

In generale: in che modo l’odontoiatria può avvalersi dei matematici? I matematici tendono ad analizzare e strutturare logicamente. Questo aiuta enormemente quando si tratta di catturare la sostanza dei problemi e di elaborare soluzioni adeguate.

Dr. rer. med., Dipl.-Math. Sebastian Ruge Poliklinik für zahnärztliche Prothetik Abteilung für Digitale Zahnmedizin Okklusions- und Kaufunktionstherapie Universität Greifswald Walther-Rathenau-Straße 42a 17475 Greifswald, Germania

Suggerimento professionale: ecco perché la resistenza alla flessione è importante View Ivoclar Vivadent blog

La resistenza alla flessione è un termine comune nel mondo dentale. Ogni produttore di materiale per protesi indica i valori a riguardo, poiché la resistenza alla flessione è considerata un valore importante per la stabilità e la resistenza di un materiale. I metodi di misurazione variano Da un punto di vista scientifico, la resistenza alla flessione indica la resistenza di un materiale alla deformazione. Informa su quanta forza è necessaria per distruggere un campione prova. La resistenza alla flessione così determinata dipende però dal metodo di misurazione utilizzato e dalla preparazione della superficie, ad esempio dal fatto che un materiale sia lucido o fresato. Pertanto, un confronto di materiale dovrebbe sempre essere considerato con cautela. I valori misurati da diversi metodi di misurazione non sono quindi comparabili. Restauri estesi e minimamente invasivi Una resistenza alla flessione elevata è importante, tra l’altro, per i restauri con sollecitazione occlusale, quando si esercita una pressione elevata o una tensione elevata sul materiale o sui restauri. Più un materiale è stabile, più un restauro può essere a più elementi. La forza richiesta per il rispettivo restauro o indicazione è specificata nelle norme. Un’alta resistenza alla flessione influisce anche sugli spessori delle pareti dei restauri. Un materiale stabile consente spessori bassi e quindi restauri molto sottili. Fuoriclasse nella stabilità La ceramica integrale più stabile in termini di resistenza alla flessione nel campo dentale è l’ossido di zirconio. Un esempio: IPS e.max® ZirCAD LT (bassa traslucenza) presenta una resistenza alla flessione di 1 200 MPa.

Edizione 02 / 2018

Intervista

19


Odontotecnica

L’ideale in protesi totale: Individualità e naturalezza La protesi rimovibile nel mascellare edentulo come mezzo terapeutico di elevata qualità Un articolo di Erwin Eitler, Zahnmanufaktur, Berna/Svizzera

Il trattamento del mascellare edentulo richiede in primis fondate conoscenze protesiche in riguardo a funzione e statica. L’ideale risultato è il connubio tra estetica rosa ed estetica bianca, realizzabile assecondando i desideri dei pazienti. Lo sappiamo tutti, ma vorremmo sottolinearlo nuovamente: in seguito allo sviluppo demografico, nei prossimi anni il numero di pazienti edentuli aumenterà fortemente. Più aumenta l’età delle persone, tanti più pazienti edentuli ci saranno (DMS IV). La protesi totale manterrà quindi un elevato rilievo nello studio dentistico come nel laboratorio, non dovrebbe perciò essere trascurata. I risultati soddisfacenti richiedono conoscenze fondate, nonché esperienza odontoiatrica ed odontotecnica. Spesso la realizzazione di un restauro dentale per il mascellare edentulo appare poco attraente dal punto di vista economico. Dal punto di vista dell’autore invece, questo dipende dalla prospettiva. La protesi totale è una disciplina “regina” che consente concetti individuali. A seconda delle esigenze e delle necessità dei pazienti, dalle diverse tecniche di lavorazione è possibile scegliere il procedimento adatto. Il risultato, può per esempio essere il restauro altamente estetico, realizzato individualmente oppure la “semplice” protesi totale realizzata in via digitale. Indipendentemente dalla tecnica di lavorazione, la funzione e la statica sono di elevato livello. In questo ambito non sono accettabili “sconti”.

e di poter parlare senza compromessi. Anche una semplice gestione e pulizia del restauro dovrebbero essere possibili, così come anche una funzione di lunga durata. Un trattamento implantologico non era contemplato. La paziente voleva evitare qualsiasi ulteriore intervento chirurgico. Pertanto la decisione è stata presa per una protesi totale nel mascellare superiore ed una protesi scheletrata in quello inferiore.

Pianificazione dei restauri Per l’odontotecnico, la realizzazione di un restauro dentale per un famigliare è sempre un compito particolare; ancor più quando, come in questo caso, si tratta della propria nonna. In questo modo, la sfida caratterizzata da un compito già per sé impegnativo (protesi totale) è stata ancora maggiore. L’obiettivo consisteva nell’ottenere un restauro dentale che si integrasse in modo naturale ed estetico nel viso della paziente. Doveva essere realizzato un restauro dentale funzionale ed allo stesso tempo altamente estetico.

Situazione iniziale La paziente di 75 anni soffriva di una dentatura fortemente danneggiata parodontalmente sia nel mascellare superiore che in quello inferiore (figg. 1 e 2). La situazione era priva di infiammazioni e curata. Tuttavia la parodontite aveva danneggiato permanentemente l’apparato di sostegno. Dalla diagnosi clinica è risultato che i denti nel mascellare superiore non potevano essere mantenuti. Anche nell’inferiore non erano evitabili estrazioni. Tuttavia qui i premolari ed i canini erano utilizzabili per l’ancoraggio di un restauro protesico. Nel corso del colloquio, sono state discusse le esigenze della paziente, che desiderava un restauro protesico che le desse sicurezza. In prima linea, desiderava il ripristino della funzione masticatoria. Inoltre, ha espresso le sue difficoltà nel parlare e la sua sensazione di malessere in riguardo all’aspetto. Il suo desiderio era di poter finalmente “ridere” in modo estetico 20

01

02

01 e 02 — Situazione iniziale. Le immagini dello stato evidenziano i deficit estetici e funzionali.

Odontotecnica

reflect


03 — Prova del montaggio degli anteriori e messa a punto dei dettagli fonetici ed estetici. 04 e 05 — Montaggio dei denti sui modelli articolati secondo le relazioni mascellari.

03

04

Requisiti primari da parte della paziente al restauro dentale: Ripristino della funzione masticatoria Miglioramento della fonetica Integrazione naturale del restauro dentale Estetica individuale Semplice pulizia

I denti anteriori ed il montaggio in cavo orale

05

Dopo le inevitabili estrazioni dei denti nel mascellare superiore ed inferiore e la guarigione delle ferite di estrazione, la situazione è stata rilevata tramite impronte. I modelli della situazione sono serviti alla realizzazione del montaggio dei denti anteriori superiori. A tale scopo sono stati utilizzati i denti preconfezionati di elevata qualità (SR Vivodent® S PE) che si distinguono per la loro estetica individuale. L’espressiva tessitura e la stratificazione interna dei denti, assicurano una naturalezza vitale ed adatta all’età. Il materiale soddisfa inoltre le esigenze di una lunga durata. Si tratta di un materiale DCL altamente reticolato (Double Cross Linked). Secondo le indicazioni del produttore, si tratta di una variante di polimetilmetacrilato modificato, che rispetto ai convenzionali PMMA, presenta una superiore resistenza alla pressione ed una maggiore durata, mantenendo una simile flessibilità.

trollo in cavo orale del piano occlusale. In laboratorio, sono poi stati montati in corrispondenza i denti posteriori. Ciò è avvenuto tenendo in considerazione tutte le basi di protesi totale della relazione dente a due denti. Anche i denti posteriori SR Orthotyp® S PE sono realizzati in materiale DCL. In questo contesto, risaltano particolarmente i colletti di forma straordinariamente naturale dei denti anteriori e posteriori. Questo facilita la realizzazione estetica in resina, in quanto la forma imita un robusto dente cresciuto “dalla gengiva”. La messa in prova in cavo orale del montaggio ha confermato il montaggio in cera successivamente elaborato in cera.

Dopo l’analisi dei modelli, i denti sono stati montati secondo i noti parametri. Nonostante le chiare linee guida per l’estetica, in protesi totale è indispensabile adattare il montaggio dei denti insieme al paziente. Il montaggio dei denti anteriori è stato adattato in cavo orale del paziente, in riguardo ad estetica e fonetica. In base a diversi esercizi di fonetica e di emissione vocale, il montaggio dei denti è stato adattato secondo le esigenze individuali (fig. 3). Ne è risultato un montaggio ottimale dei denti anteriori superiori.

Montaggio dei denti Sulla base dell’impronta modificata muco-staticamente del superiore, sono stati realizzati i modelli maestri, quindi regolati in articolatore in relazione di centrica secondo l’impronta. I quattro denti del mascellare inferiore sono stati montati in base al montaggio anteriore elaborato in cavo orale (figg. 4 e 5). In un passaggio intermedio, è avvenuta una prova con valli occlusali in zona dei molari, per il conEdizione 02 / 2018

Ultimazione del restauro protesico Per il mascellare inferiore è stato realizzato uno scheletrato. Sei ganci sono serviti a fissare in cavo orale il restauro protesico. Eventualmente, in caso di perdita di un ulteriore dente, la protesi è facilmente ampliabile senza grandi sforzi. È stata esplicitamente posta attenzione a mantenere lo scheletrato aperto paradontalmente, per garantire una auto-pulizia. Per il trasferimento del montaggio in cera del mascellare superiore in resina, con SR IvoBase® è stato scelto un sistema che unisce efficienza e sicurezza. Con il procedimento ad iniezione è possibile compensare la contrazione chimica da polimerizzazione. Quale materiale per la protesi, è stato impiegato il materiale PMMA altamente resistente IvoBase. Ora le protesi in cera sono state messe in muffola e sono stati fissati i canali di iniezione. Dopo la realizzazione del controstampo e l’eliminazione della cera dal gesso, è stato possibile preparare la muffola ed i denti per l’iniezione della resina per palati. Il materiale per protesi predosato è stato miscelato ed inserito nell’iniettore insieme alla muffola.

Odontotecnica

21


06

07

06 — Base protesica iniettata e ridotta come base per la ­caratterizzazione individuale dell’estetica rosa.

Dopo la scelta del relativo programma, si è avviato il processo di iniezione. L’adattamento sul modello in gesso è stato ottimale, non richiedendo grandi rifiniture.

La prova in cavo orale del montaggio ha confermato il montaggio in cera successivamente elaborato in cera. Alla paziente risultava facile parlare e ridere. Già ora apprezzava i suoi nuovi denti.

08

Individualizzazione della base protesica Per supportare un’integrazione il più possibile naturale e poco visibile del restauro protesico, la base protesica è stata ridotta, come per un cut-back, per effettuare un rivestimento estetico individuale (fig. 6). Secondo la gengiva naturale, è stato possibile imitare l’estetica rosa in diversi colori. Per questo scopo è particolarmente indicato il composito da laboratorio foto-indurente SR Nexco® con i suoi numerosi colori gengivali. Grazie alle sue eccellenti caratteristiche, il materiale è facilmente lavorabile. Il materiale da rivestimento estetico è coordinato in modo ottimale con la resina per palati IvoBase. Per una naturale riproduzione della gengiva, devono essere rispettate le generali regole anatomiche. Per esempio, creare in rosa la zona della gengiva cheratinizzata, in quanto in questo punto di regola la circolazione sanguigna è ridotta. Al contrario invece, la zona muco-gengivale è fortemente irrorata di sangue (rosso scuro) e striata con venuzze. Con la vasta scelta di colori gengivali, SR Nexco ha offerto in questo caso un ampio “campo di gioco” per le caratterizzazioni individuali. Anche il design gengivale tridimensionale per l’effetto di profondità, che si forma attraverso l’interazione di parti convesse e concave nell’area degli alveoli, nonché leggeri avvallamenti a buccia d’arancia, sono stati riprodotti con le masse in pasta. Inoltre, i denti di aspetto già molto naturale, sono stati leggermente individualizzati con SR Nexco, in questo caso a causa delle elevate esigenze di estetica dell’odontotecnico (nipote della paziente). Passo dopo passo, con il composito foto-indurente da laboratorio,

22

09

10 07 e 08 —La protesi superiore ultimata di distingue per la sua gengiva caratterizzata con composito, nonché per i denti montati foneticamente. 09 — Scheletrato del mascellare inferiore con conformazione aperta parodontalmente (autopulizia). 10 — I restauri ultimati sul modello superiore ed inferiore.

alla protesi totale è stato conferito un aspetto naturale. Al termine della polimerizzazione, è seguita la lucidatura meccanica (figg. 7 e 8). Anche lo scheletrato per il mascellare inferiore è stato ultimato (figg. 9 e 10).

Odontotecnica

reflect


11

12

13

14

11 e 12 — Restauri in situ, nel mascellare superiore ed ­inferiore. L’individuale estetica bianco-rosa risveglia ­l’impressione di naturalezza, di denti cresciuti dalla gengiva. 13 e 14 — Immagine delle labbra con il restauro protesico in situ ed in funzione. 15 e 16 — Paziente con il restauro protesico. Nuova qualità di vita e sicurezza nella quotidianità. 15

16

Il risultato

Conclusioni

Il restauro protesico del mascellare superiore ed inferiore ha impressionato la paziente fin dal primo sguardo. Alla consegna della protesi si è rivelato l’effetto naturale ed altamente estetico (figg. 11 e 12). Questo desiderato effetto, si basa fra l’altro sulla micro e macro-tessitura dei denti anteriori, nonché sul vitale gioco di colori dei denti e della gengiva. L’armonica interazione dell’estetica bianca e rosa è impressionante. In cavo orale sono stati controllati i parametri funzionali e fonetici (figg. 13 e 14). Il lavoro preparatorio ha dato i suoi frutti. Tutti i requisiti posti al restauro dentale sono stati soddisfatti. La paziente era felice e sollevata per il fatto, che il nipote abbia superato così bene questa doppia sfida.

In protesi totale si affermano sempre più tecniche di lavorazione, che consentono una realizzazione coordinata alle esigenze dei pazienti. In questo modo per esempio, è possibile la realizzazione digitale di una “semplice” protesi totale con un dispendio relativamente ridotto. In alternativa, con materiali di elevata qualità e, quale coronamento, con la tecnica di stratificazione manuale (gengiva) è realizzabile un restauro protesico di elevata estetica. I parametri funzionali e statici di regola non vengono intaccati dagli aspetti economici. Ogni protesi totale merita la funzionalità. Alla base ci sono fondate conoscenze ed esperienza nel campo della protesi totale.

La paziente ha espresso con proprie parole di avere una nuova gioia di vivere (figg. 15 e 16). Il restauro protesico le offre una situazione notevolmente più soddisfacente, di quanto fosse negli anni precedenti con i “vecchi” propri denti. È in grado di ridere di cuore e di parlare e mangiare senza compromessi. Ha inoltre avuto molte osservazioni positive dalla cerchia di conoscenti, il che le ha trasmesso ulteriore sicurezza. Con la qualità di vita ora riacquistata, mia nonna affronta la vita in modo molto più positivo. Ha ritrovato la motivazione per incontrarsi con conoscenti e ad impegnarsi socialmente!

ZT Erwin Eitler Zahnmanufaktur Zimmermann und Maeder AG Hirschengraben 2 3011 Berna Svizzera www.zmdental.ch

Edizione 02 / 2018

Odontotecnica

23


Impressioni dall’ IES

721383

www.ivoclardigital.com

2018 a Roma


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.