Reflect 2 2017 Italian

Page 1

02 /2017

16

Realtà aumentata Come la realtà aumentata semplifica i trattamenti dentali

04 Odontoiatria digitale: come la misurazione mascellare virtuale rende piú efficiente la protesica Rilevare ancora meglio i movimenti articolari per il CAD/CAM

10 Il minimo con il massimo effetto Sottilissimo e brillante: faccette non-prep per la correzione di un mal-posizionamento dentale


Editoriale

Gentile lettrice, egregio lettore La digitalizzazione non significa soltanto lavorare con tecnologie moderne. Comporta ­anche un nuovo stile di vita e un cambio di mentalità. Alcuni esempi dal mio paese nativo: in Cina, ogni giorno 731 milioni di persone hanno accesso ad internet – di cui il 95 per cento con i loro telefoni cellulari. Nel 2016 in Cina il volume dei pagamenti mobili è salito a 790 miliardi di dollari - circa 11 volte più degli Stati Uniti. La digitalizzazione è giunta da noi da molto tempo. Anche nel mondo dentale: i social media per Ivoclar Vivadent Cina nel frattempo sono il più importante strumento di marketing. Anche lo scambio di informazioni e la formazione del team di vendita e di marketing avvengono esclusivamente attraverso sistemi mobili. Il senso alle spalle della digitalizzazione è una prestazione migliore e più efficiente. Beneficiamo più che mai di una migliore qualità di vita e del lavoro. In questa edizione leggerete, come la realtà aumentata e la misurazione del movimento mandibolare rivoluzionino il lavoro degli odontoiatri e degli odontotecnici. Con l’acquisizione dell‘azienda start-up K ­ apanu AG, Ivoclar Vivadent in futuro offrirà ai suoi clienti maggiori opportunità di raggiungere risultati efficienti e sicuri per tutti gli interessati: utenti e pazienti. Come al solito abbiamo preparato anche avvincenti casi di pazienti da tutto il mondo. Vi auguro pertanto una buona lettura.

Distinti saluti

Dr. Zhouqun Yan Managing Director Ivoclar Vivadent Greater China

Iscriviti a Reflect

2

Editoriale

reflect


16 Realtá aumentata Come la realtá aumentata semplifica i ­trattamenti dentali 05

08

12

Indice

Odontoiatria

04

Odontoiatria digitale: come la misurazione mascellare virtuale rende piú efficiente la protesica Rilevare ancora meglio i movimenti articolari per il CAD/CAM Prof. Dr. Bernd Kordass

06

Approccio efficiente nella terapia restaurativa della dentatura decidua Il composito fluido Tetric EvoFlow Bulk Fill per la razionale terapia restaurativa latero-posteriore Dr. Niklas Bartling

Odontotecnica 10 Il minimo con il massimo effetto Sottilissimo e brillante: faccette non-prep per la correzione di un mal-posizionamento dentale Carola Wohlgenannt

Intervista

16

Realtá aumentata Come la realtà aumentata semplifica i trattamenti dentali Roland Mörzinger

Teamwork

18

Pianificazione mirata nella zona estetica Panoramica sugli aspetti chirurgici e protesici Dr. Stefen Koubi e Gérald Ubassy Apprenda di più sull‘avvincente tema „Realtà aumentata“: reflect-digital.ivoclarvivadent.com/it

View article online

Impressum Editore: Ivoclar Vivadent AG, Bendererstr. 2, 9494 Schaan/Liechtenstein, Tel. +423 / 2353535, Fax +423 / 2353360 Pubblicazione: 2 per anno / Tiratura complessiva: 38.127 (versioni in lingua tedesca, inglese, italiana, spagnola, russa e greca) Coordinamento: André Büssers, Tel. +423 / 2353698 / Redazione: A. Büssers, Dr. M. Dieter, Dr. R. May, N. van Oers, T. Schaffner Servizio lettori: info@ivoclarvivadent.com / Produzione: teamwork media GmbH, Fuchstal/Germania

Edizione 02 / 2017

Indice

3


Odontoiatria digitale: come la misurazione ­mascellare virtuale rende più efficiente la protesica Rilevare ancora meglio i movimenti articolari per il CAD/CAM Un contributo riguardante la tematica della protesica

Il futuro digitale non si ferma davanti all’odontoiatria. Un impressionante esempio, di come si possa lavorare molto più efficientemente con il CAD/CAM attraverso registrazioni strumentali dei ­movimenti, è rappresentato dalla protesica. I modelli mascellari digitali si ­possono muovere sullo schermo del computer, esattamente come i ­mascellari del paziente, “dal vivo” ed in tempo reale. Questo ottimizza la realizzazione del restauro protesico.

Registrazione dei movimenti articolari ­individuali dei pazienti Il Prof. Dr. med. dent. Bernd Kordass dell’Università Ernst-­ Moritz-Arndt di Greifswald/Germania è considerato uno degli esperti leader in tema di misurazione elettronica della funzione mandibolare. “Con questo termine si intende l’impiego di un sistema a base di sensori, che rileva e quantifica tridimensionalmente i movimenti mandibolari individuali del paziente, p.es. il morsicare, i movimenti di lateralità, la fonetica, la masticazione, il digrignare” spiega il Professor Kordass. Il senso e l’obiettivo dei dati così rilevati: rappresentano la base per la realizzazione di superfici occlusali di restauri o protesi da realizzare. Se il restauro protesico viene realizzato tramite CAD/CAM nel processo di lavoro digitale, 4

con questi sistemi si possono raffigurare, e quindi analizzare, i modelli mascellari digitali in movimento in tempo reale sullo schermo del computer. Tutto questo serve allo scopo di fornire al paziente un restauro protesico su misura che in riguardo all’occlusione, presenti un adattamento ancora migliore.

Le superfici occlusali si adattano pressoché automaticamente Il tutto sembra moderno ed innovativo, ma questa idea non è nuova. Il Professor Kordass se ne occupa fin dagli anni ‘90. “Tuttavia la vasta digitalizzazione attualmente in corso offre finalmente le possibilità che desideravamo in passato,“ esulta ora in vista dello sviluppo in costante progresso. „Concretamente, per la prima volta ora possiamo ottimizzare

Odontoiatria

reflect


01 — Curve avvolgenti rispettivamente di avvolgimento come traiettorie 3D di movimenti individuali per l’analisi della funzione occlusale e per l’ottimizzazione delle superfici occlusali, p.es. per restauri CAD/CAM 02 — Esempio delle attuali possibilità di analisi con registrazioni della funzione occlusale, scan intra-orale e tomografia volumetrica (SICAT-Function, Ditta SICAT, Germania) 03 — Nuovo sistema di misurazione ottica (Ditta Zebris, Germania) per la misurazione particolarmente efficiente e pratica.

01

02

03

funzionalmente le superfici occlusali automaticamente secondo i movimenti.” Grazie al CAD/CAM ed alla moderna registrazione dei movimenti, continua Kordass, dal punto di vista funzionale le superfici si adattano ora quasi del tutto automaticamente e senza fatica. “Tutto ciò finora non esisteva.” In tal modo i risultati sono diventati ancora più precisi, ancora migliori.

Riassumendo quindi, secondo il Professor ­Kordass, i principali vantaggi dell’analisi occlusale digitale sono:

La visione nella giungla dell’intercuspidazione “Grazie a nuovi sistemi ed a sensori sempre più affinati, ora siamo in grado di orientarci senza limitazioni nella giungla dell’intercuspidazione”, si allieta l’esperto. Come esempio mostra il nuovo sistema di misurazione ottica “zebris JMT” della Zebris Medical GmbH, (Germania), presentato per la prima volta in occasione dell´IDS 2017. Con questo sistema nell’intercuspidazione è possibile rendere visibile ciò che altrimenti rimane sempre invisibile, perché avviene fra le superfici di masticazione. “Soltanto il mondo virtuale ci rende accessibili determinati processi, e ora possiamo controllare l’occlusione addirittura in tempo reale e ‘dal vivo’ sul paziente”, spiega il Professor Kordass.

Misurazioni più precise ed analisi in tempo reale, visione in processi finora rimasti ­nascosti, in tal modo risultati più precisi, quindi un restauro protesico di precisione, in grado di soddisfare ancora di più le sue funzioni. Gli utilizzatori lavorano con maggiore efficienza, ottenendo in modo rapido e semplice i dati corretti, mantenendoli sempre a disposizione. I pazienti approfittano di protesi con una funzione ancora migliore.

Prof. Dr. Bernd Kordass Zentrum für Zahn-, Mund- und Kieferheilkunde der Ernst-Moritz-Arndt-Universität Walther-Rathenau-Str. 42a 17475 Greifswald Germania kordass@uni-greifswald.de

Edizione 02 / 2017

Odontoiatria

5


Odontoiatria

Approccio efficiente nella terapia ­restaurativa della dentatura decidua Il composito fluido Tetric EvoFlow Bulk Fill per la razionale terapia restaurativa latero-posteriore Un articolo del Dr. Niklas Bartling, Altstätten/Svizzera

I compositi fluidi bulk-fill sono indicati quali sostituti dentinali in ­restauri di classe I e II. In questo articolo viene presentato un approccio ­terapeutico che, grazie ad una lavorazione ottimale, un’elevata efficienza n ­ onché una buona estetica, risulta inoltre ideale per l’odontoiatria pediatrica.

Per molto tempo, la riabilitazione di denti decidui cariati in regione latero-posteriore usando compositi resinosi è stata considerata più dispendiosa rispetto ad altri materiali. Ciò è cambiato radicalmente con lo sviluppo della tecnologia bulk-fill. La stratificazione del materiale da otturazione dispendiosa in termini di tempo, di regola si riduce all’applicazione dell’otturazione completa in un solo strato. Il Tetric® EvoFlow Bulk Fill di recente sviluppo è predestinato a questa indicazione. In interazione con altri componenti di Ivoclar Vivadent si rende possibile una terapia efficace di giovani pazienti.

Differenze della terapia restaurativa nella dentatura decidua rispetto ai denti permanenti In linea di massima, il metodo di trattamento dei denti permanenti nel paziente adulto anche per quanto riguarda la terapia d’otturazione, non può essere trasferito senza problemi ai bambini o alla dentatura decidua. Oltre alla componente psicologica della guida del paziente, la differenza della micro-morfologia dei denti decidui rispetto alla dentizione permanente assume un ruolo importante. Da considerare è p.es., che lo smalto dei denti decidui nel suo strato più alto (30 fino 100 μm) è aprismatico. Questo strato quindi non è mordenzabile con acido ortofosforico. Tuttavia se la superficie dentaria viene leggermente irruvidita prima di applicare l’acido, la mordenzatura è sufficiete ad ottenere una superficie ritentiva. Inoltre la dentatura primaria presenta tubuli dentinali più ampi. Il contenuto di minerale della dentina inter-tubulare è inferiore rispetto a quello della dentatura permanente. La dentina primaria, grazie alla sua struttura, non dovrebbe essere mordenzata con acido orto-fosforico oltre i 10 secondi.

6

Altrimenti avviene una demineralizzazione più profonda, che non può essere più compensata attraverso il primer. Adesivi auto-condizionanti, come Adhese® Universal soddisfano questa particolarità e presentano buoni valori di adesione ai denti decidui.

L’adesivo contribuisce in modo decisivo alla terapia restaurativa di successo. In questo contesto va osservato che l’applicazione di ­Adhese Universal da una penna con l’ausilio di una cannula ­metallica è l’ideale nella lavorazione di ­otturazioni di denti decidui. Cosa rende questo materiale così speciale? I compositi, come i compomeri, nella dentatura decidua sono impiegabili clinicamente con successo. In uno studio effettuato nel 2016 in cavità di classe II in denti decidui, è stato dimostrato che Tetric Flow fornisce risultati accettabili. I denti decidui presentano una minore resistenza all’attrito rispetto ai denti della dentatura permanente. La minore resistenza all’abrasione dei compositi fluidi quindi svolge un ruolo subordinato. Il nuovo Tetric EvoFlow Bulk Fill è un composito fluido applicabile in incrementi di 4 mm e nelle otturazioni di denti decidui non richiede alcun strato coprente. Quindi la maggior parte delle cavità di denti decidui sono ripristinabili in un unico passaggio operativo.

Odontoiatria

reflect


Questo è reso possibile dal nuovo foto-iniziatore I­vocerin®. Gli studi hanno dimostrato che anche in condizioni difficili – ad esempio la posizione angolare della lampada di polimerizzazione – è possibile una polimerizzazione completa; una sicurezza integrata e ideale per l’odontoiatria pediatrica. Sotto la lampada scialitica alla poltrona il composito non indurisce velocemente, cosa che favorisce la lavorazione. Grazie ad un “filtro alla luce” chimico all’odontoiatra rimangono oltre quattro minuti, senza dover dimmerare la luce (8 000 Lux). A differenza della maggior parte dei materiali bulk-fill fluidi, Tetric EvoFlow Bulk Fill dopo la polimerizzazione presenta una traslucenza simile alla dentina e si adatta in modo ottimale al colore denti denti decidui. Dei tre colori disponibili, il colore IVW è particolarmente indicato per l’odontoiatria pediatrica.

E l’applicazione nella pratica clinica? Come la maggior parte degli adulti, anche molti giovani pazienti non hanno sempre lo stesso piacere nel realizzare un’otturazione come l’odontoiatra – e quindi non sono

sempre molto cooperativi. Il trattamento quindi dovrebbe avvenire rapidamente. Il seguente caso mostra come sia stata riabilitata una dentatura decidua in modo efficacie tramite Tetric EvoFlow Bulk Fill (fig. 1). Per un campo operativo pulito e relativamente asciutto viene applicato l’apribocca OptraGate®. In tal modo la bocca del bambino rimane aperta ed il tessuto molle viene tenuto lontano dal dente. L’asciugatura può essere supportata ulteriormente da rulli di cotone. Dopo la preparazione del dente interessato e la escavazione della carie, viene applicata una matrice (fig. 2) Adhese Universal viene applicato come adesivo. Viene successivamente fatto evaporare tramite getto d’aria, nonché fotopolimerizzato (fig. 3). Infine avviene l’otturazione della cavità con Tetric EvoFlow Bulk Fill (fig. 4). A tale scopo la cannula dell’applicazione viene posizionata sul fondo della cavità, si applica il materiale piano dal fondo, fino ad arrivare in superficie. In questo modo si evita la formazione di bolle. Tetric EvoFlow Bulk Fill si distingue per l’eccellente scorrimento.

01 — Situazione iniziale: dente 54 distale con una carie

02 — Cavità preparata e matrice applicata

03 — Applicazione di Adhese Universal con il VivaPen per 20 secondi; successiva asciugatura con aria e ­fotopolimerizzazione per 10 secondi

04 — Riempimento della cavità con Tetric EvoFlow Bulk Fill. L‘eccedenza può essere rimossa con una sonda

Edizione 02 / 2017

Odontoiatria

7


05 — Fotopolimerizzazione con Bluephase Style per 10 secondi

06 — L‘otturazione polimerizzata dopo rimozione della ­matrice

07 — La lucidatura dell‘otturazione con OptraPol

Ultimata la fotopolimerizzazione di 10 secondi (fig. 5) e la rimozione della matrice (fig. 6) con strumenti rotanti (strumenti diamantati a grana fine, pietra d’Arkansas) si effettua la rimozione delle eccedenze, nonché si riduce di conseguenza la superficie e si adatta la morfologia. Dopo il controllo occlusale avviene la lucidatura.

8

Odontoiatria

A tale scopo si sono affermati gli strumenti per lucidatura al silicone del sistema OptraPol (fig. 7). Grazie al loro elevato contenuto di particelle diamantate micro-fini lisciano rapidamente la superficie, assicurando una lucentezza stabile (fig. 8)

reflect


08 — L’otturazione Tetric EvoFlow Bulk Fill ultimata dopo l’applicazione di Fluor Protector S in zona distale del dente 54

Conclusioni Questo approccio terapeutico con il composito fluido Tetric EvoFlow Bulk Fill e la combinazione con gli altri componenti convince per la sua elevata efficienza. Le otturazioni si applicano rapidamente. La fase critica del trattamento, grazie ai minimi tempi di lavorazione e polimerizzazione, è ridotta al minimo. Pertanto questo materiale è ottimale per l’odontoiatria pediatrica.

Dr. Niklas Bartling Rorschacherstrasse 1 9450 Altstätten Svizzera zahnarzt@bartling.ch www.bartling.ch

Consiglio dell’esperto: in tal modo il Dr. Petr Hajný ha ­aumentato l’efficienza del suo studio.

View article online

Edizione 02 / 2017

Nella moderna odontoiatria una lavorazione efficiente è un “must”. Poiché la competitività è in continuo aumento, l’aspetto economico per gli odontoiatri diviene sempre più importante. Se essi lavorano in modo più efficiente, non ne beneficiano soltanto loro: anche i pazienti sono felici di avere trattamenti più rapidi ed efficaci. Leggete come il Dr. Petr Hajný di Praga, grazie a materiali da otturazione più efficienti oggi ha trattato 3 pazienti nello stesso arco di tempo, in cui in passato avrebbe trattato 2 pazienti.

Odontoiatria

9


Odontotecnica

Il minimo con il massimo effetto Sottilissimo e brillante: faccette non-prep per la correzione di un mal-posizionamento dentale Un articolo della mastro Odt. Carola Wohlgenannt, Dornbirn/Austria

Nel caso presentato, grazie alle faccette non-prep è stato possibile evitare un trattamento ortodontico. Nonostante il ridotto spazio a disposizione, con le masse smalto colorate e con le masse Effect (IPS e.max Ceram Selection) è stato possibile ottenere un brillante gioco di colori. “Meno è di più“. Ma spesso meno è anche difficile. In riguardo all’elevata richiesta di trattamenti mininvasivi, in molti casi gli odontotecnici si trovano di fronte a nuove sfide. Per esempio attraverso la consapevole riduzione dell’invasività di una preparazione, spesso rimane solo poco spazio per la realizzazione di un restauro estetico-funzionale. Per poter ugualmente imitare il naturale gioco di colori dei denti, sono necessarie specifiche masse ceramiche ed esperienza. Se finora si dovevano creare le necessarie miscele con diverse masse ceramiche, ora il procedimento viene semplificato grazie a nuove masse ceramiche. IPS e.max® Ceram Selection sono speciali masse smalto ed Effect con colori brillanti e caratteristiche foto-ottiche di effetto naturale. Le masse in polvere sono disponibili in dodici colori e suddivise in tre gruppi. Con le sei masse “Special-Enamel“ è possibile ottenere una vitale traslucenza nell’area dello smalto. Le tre masse Effect “Light-Reflector” che riflettono la luce, sono da utilizzare in zone nelle quali si desidera un’elevata luminosità. Invece le tre masse “Light-Absorber“ con le loro

caratteristiche di assorbimento della luce, servono ad ottenere un maggiore effetto di profondità. Con questa varietà di masse, l’imitazione di denti naturali con caratteristiche individuali risulta notevolmente più facile. In particolare in condizioni di limitato spazio disponibile e quindi in caso di restauri estremamente sottili (p.es. faccette), le possibilità sono impressionanti.

Il caso La paziente ca. quarantenne desiderava una correzione della posizione dentale (fig. 1) ed ha consultato per questo motivo lo studio dentistico. Ha rifiutato un trattamento ortodontico per i costi prospettati, per il lungo tempo di trattamento e per le limitazioni durante la terapia. Un ortodonzista le aveva consigliato l’estrazione di un dente del mascellare inferiore per compensare il ridotto spazio disponibile e per creare la base per il trattamento ortodontico. Allo stesso tempo la paziente ha sottolineato che per la correzione estetica desiderava non venisse rimossa sostanza dentale.

01 — Situazione iniziale, visione incisale 10

Odontotecnica

reflect


02 02 — Mock-up in cera sul modello 03 — Determinazione del colore ­dentale di base (Dragon Shade, Drachenberg & ­Bellmann)

03

Piano di trattamento e Mock-up Insieme alla paziente sono state discusse le possibilità di un miglioramento estetico nel mascellare superiore. In particolare i denti 11 e 13 erano responsabili dell’arcata non uniforme. I denti erano inclinati dal loro asse verso il lato palatale. L’idea era quindi di creare un’armonia dell’arcata dentale con due faccette ceramiche non-prep. Sulla base di un modello della situazione, con la cera è stata elaborata la posizione idealizzata (fig. 2) trasferendola in “veloci“ faccette in resina (Mock-up). La prima impressione, dopo l‘applicazione delle faccette è stata convincente. L‘effetto “Aha” è stato notevole. La paziente ha approvato il procedimento. La macchia di calcio sul dente 21 è stata mascherata in studio con composito.

La sfida: imitazione del colore dentale naturale La forma e la morfologia delle faccette sono state definite dal Mock-up. Quindi si trattava di determinare il colore dentale idoneo per le masse ceramiche. La

Edizione 02 / 2017

Odontotecnica

sfida consisteva nel vitale gioco di colori, nella “bella“ trasparenza dei denti anteriori naturali e nel ridotto spazio a disposizione. Come si possono imitare possibilmente in modo perfetto le caratteristiche foto-ottiche in un solo strato sottilissimo di masse ceramiche? La soluzione è stata trovata nel concetto delle masse smalto ed Effect IPS ­e.­max Ceram Selection. Inizialmente è stato definito il colore dentale di base, utilizzando un campionario colori con parte gengivale (Dragon Shade, Drachenberg & Bellmann, Germania) (fig. 3). I convenzionali campionari colore, privi della parte gengivale, possono compromettere il risultato.

11


04

05

04 e 05 — Scelta delle masse IPS e.max Ceram Selection con le asticelle del campionario. A destra l‘asticella campione con la massa smalto intensiva „quartz“; a sinistra con la massa Effect di colore luminosa di colore „cream“

Già durante la determinazione del colore di base è risultato evidente, che in seguito al sottile spessore, normali masse dentina sarebbero insufficientemente intensive per un‘imitazione naturale, pertanto si è optato per l‘impiego delle masse smalto ed Effect. Per la mirata scelta delle masse, sono stati utilizzati dei campionari di riferimento realizzati in laboratorio. Fra l‘altro la massa Effect di colore crema IPS e.max Ceram Selection Light Reflector “cream“ è stata scelta per condurre al risultato desiderato (fig. 4). Inoltre sono state scelte tre masse smalto. Con la massa smalto intensa “aqua“ si doveva sottolineare la traslucenza bluastra delle flange (fig. 5). La massa smalto “apricot“ doveva conferire allo smalto calore, supportare la trasparenza ed accentuare il croma. A completamento è stata scelta la massa smalto grigiastra, ma comunque calda, di “quartz“.

Realizzazione delle faccette

06

07

Sulla base del modello maestro, sono stati realizzati monconi in refrattario dei denti 13 ed 11 (fig. 6). La successiva umidificazione dei monconi, ha impedito che il materiale dei monconi secco durante la stratificazione assorbisse l‘umidità dalla ceramica (fig. 7). Le faccette sono state stratificate in ceramica secondo la forma definita con il Mock-up (fig. 8), senza l‘utilizzo di massa dentina. Come sostituto del nucleo dentinale è stata impie-

06 — Modello maestro con monconi in materiale da rivestimento 07 — Umettamento dei monconi in rivestimento 08 — Stratificazione della faccetta 11 con ­masse IPS e.max Ceram Selection

08 12

Odontotecnica

reflect


09

10a 09 — Le faccette ultimate sul modello, visione incisale 10a — La faccetta 11 presenta un ausilio di inserimento sul bordo incisale, che viene poi eliminato dopo la cementazione. 10b — Le faccette presentano caratteristiche foto-ottiche naturali nonostante il minimo spessore.

10b

gata la massa luminosamente stabile Effect “cream“. Le altre masse smalto Effect selezionate supportano il gioco di colori caldo-traslucente. In breve tempo erano realizzate le faccette in ceramica. Tuttavia non è solo l‘effetto cromatico ad influire sull‘aspetto estetico. Anche l‘apporto di delicate e pressoché invisibili strutture superficiali può supportare positivamente l‘aspetto del restauro. Pertanto alla morfologia superficiale è stato dedicato tempo ed attenzione. Nella successiva cottura, la superficie ceramica è stata leggermente lisciata per poi

Edizione 02 / 2017

poterla affinare dopo la lucidatura meccanica. La lucidatura delle faccette è stata effettuata cautamente in via manuale. Nell‘immagine 09, si nota come sia stato possibile creare armonia fra i denti 13 e 11 ed i denti contigui. Nella prima valutazione del colore dentale in laboratorio si è rilevato come sia stato possibile ottenere un naturale gioco di colori, nonostante il minimo spessore della ceramica (fig. 10). Tuttavia la verità si scopre infine in cavo orale.

Odontotecnica

13


Cementazione del restauro e risultato Un importante aspetto per il successo di faccette, è la procedura di cementazione. Le masse ceramiche possono essere ancora più brillanti ed il lavoro dell‘odontotecnico ancora più eccellente, ma se non viene scelto correttamente il colore della cementazione adesiva, la gioia per il “nuovo sorriso“ è di breve durata. Per la cementazione delle faccette è stato scelto il cemento composito Variolink® II neutral. Prima della cementazione, una messa in prova delle faccette con la pasta Try-in ha confermato il raggiungimento dell‘obiettivo di trattamento. Dopo il condizionamento delle faccette ceramiche

e delle superfici dentali (fig. 11) è stato possibile cementare le faccette. Il risultato era convincente. I denti 13 e 11 si integravano armonicamente nell‘arcata dentale (fig. 12). La forma dentale è orientata a quella dei denti contigui ed una leggera asimmetria è di supporto ad un aspetto naturale. In riguardo alle caratteristiche foto-ottiche, sono stati soddisfatti tutti i desideri. È stato possibile riprodurre in modo ottimale il gioco di colori interno e le traslucenze dei denti contigui. Dopo il controllo dei criteri funzionali, la paziente soddisfatta ha lasciato lo studio dentistico (figg. 13 e 14).

11 — Condizionamento del dente 11 per la cementazione adesiva

12 —Situazione dopo la cementazione delle faccette sui denti 11 e 13 14

Odontotecnica

reflect


13

14 13 e 14 — Controllo finale della funzionalità. Le faccette si integrano in modo naturale ed „invisibile“ nell‘arcata dentale

Conclusioni In generale queste sfide possono essere superate soltanto se l‘odontotecnico comprende il comportamento foto-ottico dei denti naturali e se ha a disposizione le masse ceramiche per tale scopo. Con il procedimento illustrato è stato possibile evitare il dispendio necessario per miscelare personalmente

le singole masse. È stato quindi possibile attingere alla massa ideale “già pronta“. Con questo metodo è stato possibile ottenere in modo ottimale e sicuro un equilibrio fra massima estetica e minima invasività.

Carola Wohlgenannt Wohlgenannt Zahntechnik OG Kurze Gasse 2 6850 Dornbirn Austria team@wohlgenannt-zt.com www.wohlgenannt-zt.com

Edizione 02 / 2017

Odontotecnica

15


Realtà aumentata Come la realtà aumentata semplifica i trattamenti dentali Intervista a Roland Mörzinger, CEO Kapanu AG, Zurigo/Svizzera

La digitalizzazione dovrebbe essere una componente di ogni strategia in studio o laboratorio. La realtà aumentata è un esempio per un impiego sensato di processi digitali nel mondo dentale. Leggete una intervista a Roland Mörzinger, CEO e co-fondatore della società Kapanu AG (Zurigo/Svizzera)

View article online

Sig. Mörzinger, cosa significa realtà aumentata? La realtà aumentata amplia il mondo reale con contenuti virtuali. Nella maggior parte dei casi, con questa definizione si intende una sovrapposizione di informazioni digitali supplementari in video o immagini live. Nei programmi di calcio, ad esempio, la realtà aumentata consiste nella visualizzazione della distanza dei calci di punizione mediante un cerchio o una linea.

Che cosa ha a che fare la realtà aumentata con il mondo dentale? La realtà aumentata è, soprattutto per il mondo dentale, un tema avvincente con enormi opportunità. In concreto si tratta di domandarsi in che modo questa tecnologia possa semplificare i cicli di trattamento – dalla pianificazione con i pazienti fino alla collaborazione tra odontoiatra e odontotecnico.

Può spiegare meglio la tecnologia da Lei applicata in questo settore? Il nostro progetto più ambizioso è il «Kapanu Augmented Reality Engine». Il nostro software consente la sovrapposizione virtuale diretta di progetti odontotecnici con riprese di pazienti in movimenti naturali. In tal modo è possibile importare sia librerie di denti per risultati estetici naturali, sia modelli 3D di restauri specifici dei pazienti. Questi modelli digitali possono essere osservati in tempo reale. Grazie a questa prova virtuale, i pazienti sono in grado di vedere il loro nuovo sorriso prima ancora di decidere quale trattamento effettuare. Anche la comunicazione con i pazienti e tra gli specialisti del settore dentale diventa più semplice e più chiara grazie a questo obiettivo di trattamento visivo.

Kapanu era presente presso lo stand di Ivoclar Vivadent alla IDS 2017. Che cosa avete esposto? Alla IDS abbiamo presentato il nostro «Kapanu Augmented Reality Engine» praticamente in anteprima mondiale. I visitatori della fiera si sono divertiti sperimentando quali opportunità può offrire la realtà aumentata a odontoiatri, odontotecnici e pazienti. Hanno provato direttamente la tecnologia in modo interattivo mediante app ed esperienze tridimensionali, osservando la propria immagine con denti nuovi o sbiancati in movimenti assolutamente naturali. Chi lo desiderava, si è scattato un selfie e se lo è inviato 16

Intervista

reflect


01 — Il team di Kapanu all‘IDS 2017

02 — Il decorso di trattamento viene semplificato

Quale risonanza avete riscontrato? La risonanza è stata straordinaria. Lo stand era sempre pieno di visitatori. Dopo qualche tempo ci siamo persino accorti che non dovevamo più nemmeno guidarli: provavano da soli le app e si scattavano selfie senza avere bisogno di alcuna spiegazione. È stato per noi un enorme piacere. Perché prima di tutto è emerso che l‘argomento ha riscosso un grande successo. In secondo luogo, abbiamo avuto un‘impressionante conferma del fatto che questa tecnologia è estremamente “user-friendly“ e semplice da gestire – auto-esplicativa, per così dire. E d‘altra parte così dovrebbe essere: soluzioni high-tech, ma possibilmente semplici da usare, senza creare ostacoli o impedimenti.

Può riassumere brevemente i vantaggi concreti che la tecnologia della realtà aumentata in futuro potrebbe offrire agli odontoiatri ed agli odontotecnici? Immagino che questa tecnologia in futuro renderà visibile fin dall‘inizio come sarà l‘esito del trattamento, se i risultati saranno quelli previsti e se piace al paziente. Questo renderà i trattamenti più efficienti.

Quale importanza attribuisce all‘ingresso della digitalizzazione nel settore dentale? Sono dell‘avviso che la digitalizzazione sia l‘unica strada percorribile. Il feedback registrato nel corso della fiera ha anche evidenziato che molti clienti del settore dentale accolgono con favore una digitalizzazione intelligente e che, in qualche misura, se l‘aspettano anche dall‘industria.

Cosa o chi è in realtà Kapanu? Kapanu AG è uno start-up e uno spin-off del Politecnico Federale di Zurigo, fondata alla fine del 2015. Può contare su un team altamente qualificato di numerosi scienziati e sviluppatori, che si sono specializzati su software innovativi per il settore dentale. A giugno 2017 Ivoclar Vivadent ha acquisito la Kapanu AG. Collaboriamo strettamente allo sviluppo di applicazioni dentali innovative che collegano i processi reali al mondo digitale. Gli utenti possono essere curiosi sui risultati di questa collaborazione.

Signor Mörzinger, grazie mille dell‘intervista.

Roland Mörzinger Kapanu AG Scheuchzerstrasse 44 8006 Zürich Svizzera moerzinger@kapanu.com www.kapanu.com Edizione 02 / 2017

Intervista

17


Teamwork

Pianificazione mirata nella zona estetica Panoramica sugli aspetti chirurgici e protesici Un articolo del Dr. Stefen Koubi, Marsiglia/Francia, e Gérald Ubassy, Rochefort du Gard/Francia

Nei restauri complessi in zona anteriore una terapia miratamente controllata è il mezzo di scelta, per ottenere risultati prevedibili e riproducibili. Una terapia restaurativa in zona anteriore spesso presenta grandi sfide per gli odontoiatri generici. La pretesa di ottenere un risultato soddisfacente, richiede un concetto preciso. Soltanto con una pianificazione fondata e la sua conseguente messa in atto, si possono raggiungere i risultati attesi. In effetti la moderna odontoiatria deve semplicemente assicurare risultati estetici. In particolar modo il risultato terapeutico in zona anteriore dipende fondamentalmente da una pianificazione accurata. Ne fanno parte sia una analisi individuale del sorriso del paziente sia un modello di lavoro. Il modello di lavoro serve a pianificare esattamente ed a raffigurare le forme ed i contorni del futuro restauro. L’obiettivo di questo articolo è di presentare a confronto una tecnica terapeutica semplice, sulla base di un caso clinico. La pianificazione estetica iniziale viene elaborata dall’odontoiatra e dall’odontotecnico insieme. Questa è la linea guida per tutti i passaggi clinici e funge per così dire da GPS, per “navigare” miratamente attraverso il trattamento.

Presentazione del caso clinico Una donna circa quarantenne ha consultato lo studio in seguito a denti anteriori fortemente allentati e pertanto conseguenti perdite estetiche (figg. 1 e 2). I denti si erano mossi in avanti e la linea del sorriso si era abbassata. Inoltre la paziente soffriva di una grave parodontite, che fra l’altro si presentava nelle recessioni gengivali nella zona dei denti incisivi superiori (fig. 3). Dall’indagine approfondita risultò che i quattro denti incisivi superiori non erano più preservabili e quindi dovevano essere estratti. Dopo l’estrazione dei denti dovevano essere inseriti due impianti in regio 12 e 22 ed infine ultimato un ponte implantare dal dente 12 al 22, nonché corone singole sui denti 13 e 23. Con il restauro dei denti anteriori doveva essere creata una line del sorriso con ideale convessità.

01 — La paziente era insoddisfatta del suo sorriso. 02 — I denti anteriori superiori erano parodontologicamente danneggiati e migrati in direzione anteriore.

01

02

18

Teamwork

reflect


03 — Visione intraorale. Le recessioni gengivali su entrambi i denti incisivi centrali superiori, causate dalla forte parodontite intraorale. 04 — Situazione dopo l’estrazione 05 — Inserimento dei provvisori il giorno della realizzazione degli impianti 06 — Situazione dopo sei mesi

03

04

05

06

Per l’ “analisi del sorriso” della paziente sono state realizzate fotografie della situazione oltre all’impronta. Su tale base nel laboratorio odontotecnico è stato realizzato un ponte provvisorio da dente 13 a 23 in materiale PMMA (Telio® CAD) e già in questa fase sono state effettuate le modifiche estetiche e funzionali.

ricostruire il volume orizzontale del mascellare. Con l’aumento del tessuto dovevano essere ristabilite inoltre la convessità dell’arco dentale, creando contemporaneamente la base per un ideale profilo d’emergenza. Gli alveoli in regio 11 e 21 sono stati riempiti con un materiale osseo sostitutivo (Xenotransplantat, Bio-Oss), per evitare un affondamento del volume del tessuto dopo l’estrazione. Dopo l’intervento chirurgico è stato inserito un ponte provvisorio (fig. 5). In generale il trattamento provvisorio in una terapia di questo tipo è un passaggio determinante che determina in modo decisivo il successo terapeutico. Nella zona basale del ponte provvisorio è stato applicato un composito fluido e sopra la leggera compressione della gengiva è stato modellato il profilo d’emergenza desiderato. Una compressione ideale dei tessuti favorisce il mantenimento del volume tissutale.

Chirurgia protesica guidata Nella seconda seduta terapeutica sono stati estratti i quattro denti anteriori ed i denti incisivi 13 e 23 sono stati preparati per alloggiare il ponte provvisorio (fig. 4). Nella stessa seduta sono stati inseriti due impianti (V3, MIS Implants Technologies) in regio 12 e 22, che più tardi dovevano fungere da pilastri per il ponte implantare. In questo intervento sono stati inseriti due innesti di tessuto connettivo in regio 11 e 21, per

Edizione 02 / 2017

Teamwork

19


07 07 — Visione occlusale dopo la rimozione del trattamento provvisorio 08 — Modellazione ottimale dei tessuti molli. Grazie ai provvisori creati in modo ottimale, si sono formate due nuove papille interdentali

08

Nota: Corrispondentemente, in labora­ torio, nella realizzazione del ponte provvisorio, si sono dovuti preparare gli alveoli di estrazione nei modelli in gesso. Poiché in questo intervento chirurgico mininvasivo non era necessaria alcuna formazione di lembi, si è potuta assicurare un’eccellente guarigione della ferita. Non si è verificato alcun effetto collaterale post-operatorio. Sei mesi dopo Dopo la rimozione del ponte provvisorio, il risultato fu un management gengivale di successo (figg. 6 e 7). Anche le papille sugli impianti dei denti anteriori erano formate in modo ottimale, in modo tale che i restauri in ceramica integrale pianificati si sono potuti integrare esteticamente

20

(fig. 8). A causa del riassorbimento osseo progredito in zona anteriore, in seguito alla grave parodontite, si sono dovuti inserire gli impianti in modo angolato. Per questo motivo non si è potuta prendere in considerazione una costruzione protesica avvitata.

Realizzazione del trattamento definitivo Dopo la presa d’impronta della situazione, fra l’altro è stato realizzato anche un modello virtuale del provvisorio. Attraverso un cut back le strutture sono state costruite in modo tale da creare la perfetta base per i restauri in ceramica. Gli abutment sono stati realizzati mediante tecnica di pressatura in IPS e.max® Press e incollati extra-oralmente con il composito da fissaggio Multilink® Hybrid Abutment alle basi in titanio (fig. 9). Le strutture in ossido di zirconio per il ponte e le corone 13 e 23 sono state realizzate in IPS e.max ZirCAD MT, un materiale di elevata traslucenza ed eccezionali caratteristiche estetiche (figg. 10 e 11). Dopo la caratterizzazione delle strutture è stato eseguito il rivestimento estetico individuale con la ceramica da stratificazione altamente estetica IPS e.max Ceram (figg. 12 e 13).

Teamwork

reflect


09 — Abutment ibridi in ceramica da pressatura (IPS e.max Press) sul modello 10 — Abutment ibridi in ceramica da pressatura (IPS e.max Press) sul modello

09

10

11 11 — Traslucenza dell’ossido di zirconio 12 — Rivestimento estetico delle strutture con ceramica da stratificazione IPS e.max Ceram 13 — I restauri prima dell’inserimento

12 Edizione 02 / 2017

13 Teamwork

21


14 — Abutment in ceramica integrale cementati

Inserimento dei restauri Il tessuto molle risultava formato in modo ottimale, come è stato confermato anche nuovamente in fase di messa in prova del restauro (figg. 14 e 15). I restauri supportati da ossido di zirconio sono stati cementati con il cemento da fissaggio auto-adesivo ­SpeedCEM® Plus.

16 — Profilo d’emergenza di effetto naturale

15 — Integrazione parodontale del ponte

A tale scopo gli abutment in disilicato di litio IPS e.max Press sono stati mordenzati con acido fluoridrico e silanizzati con Monobond Plus, per condizionarli per la cementazione del ponte. Dopo la cementazione dei restauri si è dimostrato che la traslucenza dei restauri supportati da ossido di zirconio si avvicina molto a quella del disilicato di litio (figg. da 16 a 18). Nel risultato si sono rivelate impressionanti proprietà estetiche – i restauri emergono come “cresciuti” dal tessuto molle (figg. da 19 a 21).

17 — Controllo dei parametri funzionali

18 — Visione occlusale. Si è potuta ripristinare la convessità della gengiva. 22

Teamwork

reflect


19 — Visione ravvicinata del sorriso. Ideali proprietà foto-ottiche.

20 — Visione labiale e frontale del sorriso

21 — Una paziente completamente soddisfatta

Conclusioni

Dr. Stefen Koubi L’institut de la facette 51 bis, rue Saint Sébastien 13006 Marsiglia Francia koubi-dent@wanadoo.fr www.linstitutdelafacette.com

La precisa pianificazione terapeutica e la buona collaborazione nel team di trattamento in terapie complesse consentono di guidare i passaggi chirurgici a tappe in modo mirato. Ciò contribuisce in modo determinante al successo estetico. L’impiego di ossido di zirconio traslucente in zona anteriore, grazie alle molto promettenti proprietà foto-ottiche apre nuove prospettive estetiche. In restauri complessi nella zona anteriore una terapia semplice, miratamente guidata e basata digitalmente è il mezzo di scelta, per ottenere risultati prevedibili e riproducibili.

Edizione 02 / 2017

Teamwork

Gérald Ubassy Centre de Formation International Route de Tavel – Impasse des Ormeaux 30650 Rochefort du Gard Francia contact@ubassy.com www.ubassy.com

23


693212


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.