Articolo Sul Celtci World

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ARTICOLO SU CELTIC WORLD


Quando 6 anni rispolverammo gli antichi libri della biblioteca di famiglia, libri risalenti al 1600 e manoscritti ancora più antichi, non avevamo alcuna idea di dove la ricostruzione storica delle radici ci avrebbe condotti. Avevamo solo una vaga reminiscenza della nostra origine gaelico-irlandese. Così ricostruimmo l'evento della fuga nel 1607 con O'Neil e O'Donnell dalla baia di Lough Swilly, la perdita di tutte le terre di Glinn nell'Antrim, l'arrivo in Italia del Sud, ad Acerenza, dove una confraternita secolare affiliata all'ordine dei Benedettini ridette in gestione terreni e fattorie a Neal mcGlinny, come si firmava su libri e documenti fortunatamente conservati. Chi conosce le vicende storiche dell'Irlanda, sicuramente ricorda che con quella fuga sparirono molte delle famiglie Gaeliche dall'Irlanda, famiglie che avevano sempre combattuto eroicamente contro Normanni, prima, e contro gli anglosassoni poi. E' noto come furono le famiglie gaeliche del Nord Irlanda a sostenere Robert Bruce nel 1314 fornendo armi e sembra anche un contingente di Cavalieri Templari in fuga dalla Francia. Nel Nord dell'Irlanda l'ordine dei Templari possedeva all'epoca fortezze ed estesi possedimenti di terre, che furono affidate agli affiliati laici dell'Ordine. Ironia della sorte, Neal mcGlinny finì in un luogo che molti secoli prima era stata una roccaforte Normanna, anzi la più importante arcidiocesi Normanna ai tempi del Guiscardo e di suo figlio Boemondo quando i due si stavano lanciando nella conquista dell'Impero di Costantinopoli (1081); si rifugiò nella stessa arcidiocesi dove si rifugiò nel 1088 Urbano II, il papa della prima crociata, che non potendo stare a Roma risiedette per ben 5 anni attorno Acerenza. La chiesa fu costruita da Arnaldo, un monaco benedettino di origine Irlandese e confratello di cenobio di Urbano II. Ancora per ironia della sorte, Neal mcGlinny si stabilì in un paese il cui Patrono era di origine Gaelica, Cannion o Canione, santo ritrovato guarda caso proprio da Arnaldo. Ed ancora per ironia della sorte questo stesso luogo pretende di contendere a Troies, nella Champagne, l'origine del primo gran Maestro dei Templari: Hugo de Paganis, come si firma in tutti i documenti originali arrivati fino a noi, o Hugue de Payen, come viene chiamato in una traduzione tarda in lingua franca. Un intreccio storico davvero complesso che vede Normanni, Benedettini, religiosi di provenienza Gaelica agitarsi attorno all'arcidiocesi di un piccolo paese del Sud Italia: PERCHE'? Certo è che una matrice di provenienza nordica è facilmente riconoscibile qui, a detta dell'Ambasciatore d'Irlanda venuto nel 2004 con la delegazione dell'Irish Club di Roma a visitare Acerenza per rinsaldare il legame con i Glinni, o a detta della giornalista e ricercatrice estone Kadi Veldi. E certamente cadono in uno sconfortante vuoto le osservazioni fatte da una nota ricercatrice e storico Italiana che in occasione della presentazione in Vaticano del documento di Chiffon, documento che riabilita l'ordine Templare dall'accusa di Eresia, rispose alla domanda sull'Origine del primo Gran Maestro in Lucania con una osservazione di questo tenore: "Come si può pensare che un l'Ordine dei Templari possa aver avuto un qualche interesse in un luogo così sofferente e povero?" Averei voluto chiedere allo storico di spiegarmi allora come sia stato possibile che in un luogo così "sofferente" si sia potuta organizzare una spedizione militare che ha messo in ginocchio l'impero Bizantino, ha distrutto la flotta Veneziana, ha scacciato l'imperatore Enrico IV ed infine ha saccheggiato Roma? Come è stato possibile che da un luogo così sofferente si siano finanziate imponenti cattedrali in Francia, come quella di le Mans, e come è stato possibile che da questo luogo così sofferente sia partito per la I° crociata Boemondo d'Altavilla con suo nipote Tancredi decantato dal Tasso nella Gerusalemme liberata come il prototipo del cavaliere perfetto? Un antico legame esiste tra la Lucania e popolazioni provenienti dal Nord Europa, principalmente dalla cultura gaelica. Le evidenze cominciano ad essere numerose ed inequivocabili. La lucania è una strana terra, nella quale si tende a dimenticare e che viene sempre considerata secondaria: quanti sanno che da quì proveniva Hippaso di Metaponto, l'allievo di Pitagora che scoprì il numero irrazionale?; Quanti conoscono Ocello Lucano, un altro allievo di Pitagora che ha scritto un trattato sull'origine dell'universo talmente avanzato che gli storici stentano a credere appartenesse alla sua epoca (500 ac)? Quanti sanno che eroi leggendari come Guglielmo Fortebraccio, Drogone, Roberto il Guiscardo sono seppelliti in una modesta ma bellisima chiesa a Venosa? e Quanti sanno che Roberto il Guiscardo fu considerato da Dante paladino della cristianità al pari di Goffredo di Buglione? Quanti sanno che Tancredi, l'eroe della Gerusalemme liberata era di San Chirico Raparo, figlio Oddone di Bonmarchisio e di Emma d'Altavilla? Abbiamo già parlato di Hugo de Pagano: decine di documenti provano la sua esistenza, ma ha avuto il torto di nascere a Forenza, vicino Acerenza. Percui comprendo bene lo scetticismo del solo ardire di pensare che un gruppo di


celti possa aver trovato qualcosa di interessante qui e messo radici cosĂŹ come hanno fatto in Umbria. Infondo cosa potevano trovarci in una terra cosĂŹ "sofferente"?


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