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Storia di una
Ninfa Ritratto in bianco e nero di uno spirito dei boschi, dal make-up anni Venti e dallo sguardo reso ancora pi첫 seducente dalle lunghissime extension alle ciglia. foto Filippo Fortis @ MKS-Milano make-up & hair Paolo De Vita @ MKS-Milano applicazione extension ciglia Patrizia Curreli extension ciglia Stylashes testo di Mariangela Ripetta servizio di Paolo Salerno
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STORIA DI UNA NINFA PURE BEAUTY
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rima delle dive del cinema, prima delle cantanti pop, prima dei volti femminili che hanno inondato i nostri schermi, grandi e piccoli, a far sognare gli uomini d’altri tempi erano le ancelle delle dee: di una bellezza straordinaria, ma più ‘umane’ delle loro Signore e Padrone, le ninfe erano servitrici devote e compagne di giochi delle divinità dell’Olimpo. Ogni figlia di Zeus ne aveva una corte, e ogni ninfa era nata per vivere in uno dei regni della natura: c’erano ninfe dei boschi e del mare, dell’aria e della terra. Creature semidivine e, per questo, mortali, a volte consacravano la loro vita a un luogo preciso, diventando immortali: è quello che faranno le Naiadi, che sceglieranno un lago e diverranno divinità protettrici delle acque. Gli scrittori dell’antichità ricordano le ninfe come “attraenti fanciulle, simili a vergini in età da marito”. Dai capelli lunghissimi e lucenti, potevano essere
viste correre e giocare nei boschi, scherzare in riva al mare (confondersi tra le onde diventando spuma bianca e leggera, o soffiare tra i rami e spaventare, per gioco, i viandanti) e trasformarsi in insetti o in sussurri. Spesso le ninfe hanno destini infelici, per colpa di amori non corrisposti o vendette divine: è quello che succederà a Eco, una ninfa “chiacchierona” a cui Zeus affidò il compito di distrarre Era dalle sue infedeltà. Scoperto il trucco, la Dea si vendicò togliendole la voce e condannandola a ripetere, sussurrando, le ultime parole pronunciate da altri. Eco si consumerà d’amore per Narciso, l’uomo più bello di Grecia destinato, però, ad amare solo se stesso. La ninfa si spense lentamente tra i boschi, languendo per un uomo che non l’amava, e di lei non restò che un perpetuo sussurro confuso. Ma la storia delle ninfe non è sempre così triste: non abbastanza potenti per essere vere e proprie dee, potevano però condizionare il destino degli uo-
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mini. Come le Erinni, ad esempio, figlie della Notte, che vendicavano gli assassinii portando i colpevoli alla pazzia, inseguendoli e torturandoli con le loro urla. Altre, invece, si rivelavano divinità benefiche, in grado di aiutare i mortali nei loro amori: i fidanzati che berranno alle fonti protette da una ninfa avranno, infatti, unioni durature e felici. La figura della ninfa ha influenzato l’immaginario occidentale, e si sprecano i dipinti e le opere d’arte che le raffigurano. Dalla pelle bianchissima e dai lunghi capelli neri, il loro sguardo ha sempre occhi “viola”, ovvero scurissimi secondo i canoni cromatici dell’antica Grecia. L’esempio più noto è, forse, quello di Apollo e Dafne, il gruppo scultoreo barocco di Gian Lorenzo Bernini. Dafne era una bellissima ninfa, figlia di un dio dei fiumi e della Terra. Inseguita da Apollo, innamorato di lei ma respinto, una volta catturata per sottrarsi al dio del Sole chiese alla madre di essere trasformata in albero. Nacque così l’alloro, le
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cui foglie saranno il diadema di Apollo. Uno degli esempi più recenti è, invece, l’interpretazione che lo stilista tedesco Karl Lagerfeld dà delle ninfe nei suoi scatti realizzati per il Calendario Pirelli 2011: 36 fotografie in bianco e nero in cui le più famose top model di oggi indossano i panni, tra le altre, di una Baccante (a vestirne i panni è Bianca Balti, la più nota fotomodella italiana), di Anfitrite, la moglie di Posidone (interpretata dalla bellissima Heidi Mount), e di Tersicore, musa della danza (nei suoi panni la modella polacca Anja Rubik). In questo servizio fotografico la nostra Anastasya ha vestito i panni di una ninfa dei boschi: avvolta da una vegetazione lussureggiante, vestita solo della sua nudità, a colpirci sono gli occhi e il makeup essenziale, riassunto in labbra scure e ciglia lunghe, lunghissime, grazie all’applicazione perfetta di extension che donano uno sguardo espressivo, profondo, luminoso, ancora più intenso grazie alla scelta del bianco e nero. T&B
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COVER STORY FAUX-CILS
Ciglia perfette?
Questione di extension! È una delle nuove frontiere dell’estetica, uno dei metodi più indicati ed efficaci per rendere ancora più intenso e profondo lo sguardo. Sono le extension per le ciglia. Fino a qualche anno fa poco conosciute, oggi le extension per le ciglia son un intervento di make-up semipermanente tra i più diffusi e praticati anche nel nostro paese (il primato spetta agli Stati Uniti, dove sono già da molti anni una vera e propria moda). Molti, però, sia tra gli addetti ai lavori che tra gli utenti, le confondono ancora con le classiche ciglia finte a ciuffetto o, addirittura, non sanno bene di cosa si parla. Per chiarirci (e chiarire) meglio le idee ne parliamo con le esperte: Patrizia Curreli, formatrice per il marchio Stylashes, Helga Wittman e Monica Benetton. Patrizia, di cosa parliamo esattamente quando parliamo di extension ciglia? Parliamo di una tecnica di allungamento semipermanente delle ciglia che si è diffusa anche in Italia da circa una decina d’anni. Si tratta di un procedimento che arriva dagli Stati Uniti, anche se in realtà a livello storico le extension arrivano dall’Asia: le migliori extension, infatti (e intendo proprio il ‘peletto’ singolo che si applica sulla ciglia naturale) sono di manifattura coreana. Di cosa sono fatte le extension e quali sono le loro caratteristiche rispetto, ad esempio, alle ciglia finte? Soprattutto di materiale sintetico, sia per un discorso d’importazione in altri Stati (un pelo naturale dovrebbe subire moltissimi controlli e test prima di essere importato da un Paese all’altro), sia per motivi igienici e sanitari - si tratta di materiale anallergico - e per un discorso strutturale: un pelo sintetico, infatti, permette una struttura molto particolare. I coreani sono dei veri e propri maghi, e le loro extension sono le migliori sul mercato. Il pelo è elastico e allo stesso tempo morbido. In questo modo non rischia di spezzarsi come farebbe una ciglia naturale. Un’altra particolarità delle extension che le differenzia moltissimo dalle ciglia finte per esempio “a ciuffetti” è la capacità di simulare moltissimo la struttura delle ciglia naturali. Sono curve, partono da una base più larga che si va a stringere quasi scomparendo sulla punta.
In Italia è già un fenomeno di massa? Non ancora. Lo è da molti anni in America, appunto, in cui ogni personaggio televisivo - ad esempio - ha delle extension alle ciglia. Qui da noi il fenomeno comincia a diffondersi, ma non è ancora così esteso. La differenza reale rispetto a qualche tempo fa si nota soprattutto tra i professionisti dell’estetica, che cominciano adesso a sapere esattamente di cosa si parla quando si parla di extension ciglia.
Qual è la durata ottimale di una buona applicazione? Quali sono i vantaggi delle extension rispetto al- Circa un mese e mezzo, in proporzione alla fase l’applicazione di ciglia finte? di nascita, crescita e maturazione di una ciglia naOltre alla durata dell’applicazione e all’aspetto as- turale, che diventano, dopo l’applicazione, il supsolutamente naturale, uno dei vantaggi delle ex- porto di quelle sintetiche. tension è che la loro applicazione ha anche una funzione correttiva, andando a correggere la forma dell’occhio. Nel nostro caso, ad esempio, abbiamo a disposizione 10 lunghezze, 4 diversi spessori e due Extension ciglia e ciglia finte: operazioni spesso confuse diversi tipi di curvature. In questo modo è possibile tra loro. Quali sono le differenze? modulare l’applicazione in base alla forma delle ciLo abbiamo chiesto a Helga Wittmann, formatrice per il marglia naturali, variandola e in alcuni casi migliorandola. chio Extreme Lashes. Ciò mi permette di studiare un trattamento cali“Si tratta, in realtà, di operazioni molto differenti. L’applibrato per l’occhio di ogni cliente. Ogni occhio, infatti, cazione delle ciglia finte comporta a lungo andare dei ha dei pregi da valorizzare e dei difetti da equiligravi danni alle ciglia naturali, in particolare l’applicazione brare. Con le ciglia finte non sarebbe possibile farlo, dei “ciuffetti”: si incollano, infatti, alle ciglia naturali e, quando vengono rimosse, si strappano spezzando con le etension, invece, è possibile.
Gli esperti rispondono
Quali sono le operazioni da fare prima di applicare delle extension? L’occhio deve, innanzitutto, essere struccato, anche solo per una questione d’igiene. Si deve, poi, analizzare la ciglia naturale per capire quali extension scegliere e come applicarle e, prima che l’applicazione cominci, bisogna togliere - se si hanno - le lenti a contatto. Poi, dopo l’applicazione di alcuni patch che nutrono la zona perioculare tendendo, allo stesso tempo, leggermente l’occhio aprendolo e disincrociando le ciglia, permettendo così una corretta applicazione pelo per pelo.
Le extension ciglia, invece, così come le applichiamo oggi anche in Italia da dove arrivano? Arrivano dagli Stati Uniti. Gli americani sono bravissimi nel trasformare una tradizione in un fenomeno di massa e, dunque, di moda. Col tempo hanno reso l’extension alle ciglia un procedimento di uso comune, studiando accessori (colle, materiali, strumenti) che ne permettessero l’applicazione su larghissima scala. La Corea, quindi, fornisce le migliori extension, ma sono gli americani che ne Una volta applicate le ciglia, cosa bisogna fare e hanno perfezionato moltissimo il metodo di appli- cosa bisognerebbe evitare? cazione, usato anche in Italia. Per le prime 24/48 ore è importante che le ciglia 48 TRUCCO&BELLEZZA
non debbano venire a contatto con calore, acqua, vapore o make-up, di nessun genere. Dopo le 48 ore si possono bagnare e truccare senza nessuna conseguenza. L’unica cosa da evitare sono i cosmetici come il mascara waterproof e nessun prodotto a base oleosa (creme idratanti, struccanti bifasici, eccetera) perché scioglierebbe il collante che lega le extension alle ciglia vere.
anche quest’ultime. I tempi d’applicazione sono rapidissimi, il risultato è di breve durata, l’aspetto non naturale. Al contrario l’applicazione delle extension – fatta con professionalità – dura dai 90 ai 120 minuti (la prima seduta), se non più ritoccata si esaurisce nelle 8 settimane successive all’applicazione (una ciglia non vive più di 3 mesi). È bene prevedere anche delle sedute periodiche di refill (ne consiglio una ogni 3 settimane)”. Come fare a rispettare l’igiene dell’occhio durante un’applicazione di extension? Risponde Monica Benetton, titolare e formatrice de Le Cils de Monique. “L’alto standard di igiene che i professionisti della bellezza hanno sempre rispettato, diventa – soprattutto nel campo delle extension ciglia – ancora più importante. Per assicurare la donna che vuole un’applicazione di extension alle ciglia bisogna, innanzitutto, garantire l’utilizzo di prodotti sterilizzati e usa e getta. È importante, inoltre, che l’estetista abbia una buona conoscenza di base dei microorganismi che possono intervenire durante l’applicazione, evitandone la presenza rispettando un’assoluta pulizia e disinfezione dell’ambiente in cui si lavora”.