Settimo

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il progetto guida In accordo con quanto affermato nella premessa, la finalità dello studio “Per il Piano Territoriale dell’Area Metropolitana torinese” non è soltanto elaborare un coerente quadro strategico di natura astratta, seppur con vaghe ricadute territoriali riguardanti le entità territoriali più rilevanti all’interno dell’area di piano; il compito del lavoro non si ferma alla redazione della carta di sintesi delle azioni integrate, ma deve continuare con la produzione di un progetto pilota che serva da esempio ai futuri progetti esecutivi, oltre che a dare avvio all’attuazione del piano strategico.


inquadramento L’area è situata alla periferia sud orientale del centro abitato di Settimo Torinese, in sinistra orografica del fiume Po: è delimitata dal rilevato della S.R. 11, tra il primo svincolo di Mezzi Po e quello del ponte tra Settimo e Castiglione, dal bordo urbano sfrangiato dello stesso comune di Settimo, dalla fascia di rispetto destra del rio S.Gallo e dalla sponda superiore del Lago Blu. Presenta caratteri urbanistici tipicamente periurbani, privi di una connotazione identitaria percepibile. Gli usi del suolo sono misti quanto indefiniti: un tessuto residenziale sfrangiato contraddistinto da condomini di recente edificazione di tre / quattro piani, spazi agricoli interclusi, come definiti nella legenda del Piano Regolatore, villette a schiera mono o bi-familiari, capannoni industriali con spazi di manovra annessi, orti urbani abusivi, fascia pertinenziale dell’infrastruttura viaria, un enorme piazzale in cemento con destinazione fieristica.


4a

1e

3a

1d

4c 4f

4h

azioni integrate Nel caso specifico, nell’ambito 1 si evidenziano tre riquadri “esigenze di progetto”dei quali il numero II interessa in particolare l’area di intervento. Dentro il riquadro sussistono una sinergia interna all’ambito 1 tra le linee di azione che si prefiggono il rafforzamento delle connessioni fruitive tra città e campagna e la riqualificazione ed il completamento dei bordi urbani; una sinergia tra la prima e quelle esterne all’ambito, inerenti l’individuazione di aree verdi pubbliche fruibili, la sistemazione dei laghi di cava e il potenziamento dei percorsi ciclo-pedonali (ambito 4); mentre si rileva un conflitto tra la linea per il completamento dei bordi urbani ed il limite rigido all’edificazione in aree libere (ambito 4) e nelle aree agricole (ambito 3). Dalla griglia di assi- guida delineata, deriva una proposta di intervento incentrata sulla ridefinizione del bordo urbano e sulla riconnessione dei percorsi fruitivi tra città e campagna: a questo scopo rispondono i completamenti edilizi previsti nel master- plan, la realizzazione di un parco urbano che diviene progressivamente agricolo in direzione di Mezzi Po, la risistemazione degli orti urbani attualmente situati lungo il Rio Freidano, secondo un disegno unitario ed esteticamente di qualità. Si ipotizzano poi interventi di mitigazione delle infrastrutture viarie con filari di alberi.


RIPRESA ED INTERPRETAZIONE DELLE MATRICI STORICHE

Verranno interpretate e riprese le matrici storiche più evidenti ancora oggi rintracciabili nell’area di progetto, per il disegno della nuova geometria urbanistica. Il Rio Freidano sarà oggetto di una riqualificazione naturalistica (in funzione della sua valenza ecologica e paesaggistica) e verrà affiancato, per un tratto, dal percorso di fruizione, connettendo l’ambito urbano e quello periurbano. La maglia viaria esistente verrà ripresa in fase di completamento urbanistico, mantenendo la matrice come ripartizione dei nuovi lotti edificabili.

PAESAGGIO PERCEPITO DALL’INFRASTRUTTURA

RAFFORZAMENTO DELLE CONNESSIONI CITTA’- CAMPAGNA

In fase di ridisegno della zona di bordo, si intende assicurare la continuità dei percorsi fruitivi a favore di una solida connessione tra l’ambito urbano e quello agricolo periurbano. La realizzazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale sarà la continuazione di quello già esistente, attualmente interrotto: a partire dall’area dell’Ecomuseo Freidano, il nuovo tracciato proseguirà verso il parco periurbano in progetto, spingendosi fino alla zona dei laghi di cava. La presenza di un valida rete per la fruizione sarà il presupposto per una frequentazione significativa del parco e del territorio periurbano.

ESPANSIONE EDILIZIA (QUALITA’)

scelte progettuali Il primo passo da effettuare, a valle di un indagine conoscitiva dell’intero territorio di studio, è il riconoscimento del ruolo effettivo che l’area di progetto assume rispetto agli ambiti di riferimento, trattandosi di un’area paesaggisticamente poco qualificata. La sua collocazione fa sì che si tratti di un potenziale ambito di raccordo tra zone maggiormente connotate dal punto di vista identitario, visto l’attuale utilizzo misto dei suoli. Tuttavia, volendo conciliare questa funzione di raccordo con un aspetto estetico piacevole, è necessario che l’odierno grado di “entropia urbanistica” venga ricondotto a valori inferiori. L’operazione è possibile solo tramite una zonizzazione interna dell’area ed un’attribuzione a ciascun sottoambito di una specifica vocazione territoriale.

L’intento è quello di migliorare il paesaggio percepito in movimento dall’infrastruttura. La previsione di fascia boscata permette di mascherare le aree maggiormente degradate o prive di un carattere forte; le visuali diventeranno libere in prossimità dello svincolo stradale di accesso alla città, in modo da garantire la fruizione visiva della nuova porta urbana, che il progetto dovrà rendere più riconoscibile.

L’individuazione di nuove aree residenziali dovrà essere caratterizzata da un tessuto edilizio di qualità, in modo da innalzare la qualità media dello spazio urbano. La riqualificazione estetica del paesaggio ed il miglioramento della fruizione contribuiranno a rendere più appetibile l’area di espansione, facilitando la realizzazione di spazi verdi pubblici; l’innalzamento dei valori immobiliari sarà seguito dall’innalzamento di quelli paesaggistici.

In prossimità di un bordo particolarmente indefinito, il progetto si concentrerà sull’individuazione delle aree più adatte ad ospitare nuove concentrazioni edilizie, in vista di una futura crescita urbana; si tratta dunque di capire dove potrà attestarsi il bordo urbano futuro, formulando un disegno urbanistico che sia valido nel lungo periodo. Senza compromettere il sistema di relazioni tra la realtà urbana e quella agricola, il nuovo limite urbano dovrà essere più compatto di quello attuale e facilmente riconoscibile dagli spazi esterni.


A.7 strade

Approfondimento Progettuale _

infrastruttura

A

ciclopista

A’

B

nuova edificazione C

C’

orti urbani

1:10.000

B’

vegetazione


C’ 1:2.000

B

B’

C

A.7 Approfondimento Progetturale _


AA’

suolo agricolo

strada ciclopista rio

suolo agricolo


BB’

parco

piazzale

fabbricato residenziale

suolo agricolo

strada ciclopista rio

strada

suolo agricolo

ciclopista

rio Freidano


suolo agricolo

verde pubblico

fabbricato

strada

fabbricato verde privato

strada ciclopista rio

viale

canale irrigazione

suolo agricolo

orti urbani

CC’

strada


confronto fotografico

stato di fatto

progetto


confronto con il PRG viegnte

V

Area di nuovo impianto 2 a.p.i.

V

a.p.i.

V

V V

Area di Trasformazione Urbanistica

V

V

V

a.i.a.

Area di nuovo impianto 1 V

V


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