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4-05-2017

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` SUV!” JUST MEN, MOTORS & LIFESTYLE • COVER STORY • LODAUTO “SEMPRE PIU

Men Club Amici delle Topolino di Bergamo Massimo Masserini • Design by Gaber

Motors BERGAMO

MEN, MOTORS & LIFESTYLE

Special JUST “ Salone internazionale di Ginevra 2017”

Periodico trimestrale - Anno III - N° 7

Copia omaggio

COVER JUST Nr. 7:JUST NR. 01

Faro Store Auto • Bluberg Bonaldi Motori • Ford Sierra Cosworth Lodauto • Scuderia Blu Baccanelli • Iperauto Bergamo smart Center Bergamo ARDN Auto & Camper

Lifestyle Porcelanosa Ambasciatori Hotel Equipe Solutions Red Carpet

Cover Story • Lodauto • Nuovo Mercedes GLA

“Sempre più... SUV!”

Periodico trimestrale - Anno III - N° 7

www.just-magazine.it


















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Editoriale di Giovanni Volpe

Ciao Marco... MEN, MOTORS & LIFESTYLE uando quella mattina di fine aprile, attorno alle dieci, ho visto che a chiamarmi era Antonella, ho pensato che Marco fosse lontano, impegnato in uno dei suoi tanti viaggi attorno al mondo dai quali tornava sempre carico di positività, nuove idee, nuovi spunti per il futuro…

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Mi sono invece bastati pochi interminabili istanti, quella voce sempre gioiosa e positiva che improvvisamente si rompeva per esplodere in un pianto spontaneo, senza controllo, per comprendere ciò che solo poche ore prima era accaduto… Marco Muzzarelli, per me “solo” il mio amico Marco, se n’era appena andato… partito per un altro viaggio, questa volta purtroppo senza ritorno… Se n’era andato improvvisamente, in silenzio, senza che nessuno avesse la possibilità di accorgersene, di aiutarlo, nemmeno di salutarlo un’ultima volta… Pare surreale che sia potuto accadere, tanto che, anche mentre lo saluto dedicandogli queste mie poche parole, mi pare di sentire ancora forte e chiara la sua parlata orgogliosamente e sgarbatamente meneghina, la sua voce squillante e gioiosa, di quelle che ti abitui a pensare che non smetteranno mai di esserci. Marco era un puro… Nel bene e nel male, nei miei confronti, si era sempre comportato in maniera trasparente, come cliente ma, ancor prima, come persona… Non avrebbe potuto fare altrimenti visto com’era fatto e come aveva sempre affrontato la vita, una vita ricca sì di grandi soddisfazioni ma, più recentemente, meno facile… Da cliente non mi aveva mai fatto perdere un solo minuto in inutili trattative, non aveva mai tentato di vendersi per ciò e chi non era, e aveva sempre mantenuto la parola data… sempre! Come persona e amico, beh, mi ha regalato infinito entusiasmo perché riusciva sempre a trovare del buono anche dove, oggettivamente, pareva proprio non ve ne fosse… e aveva sempre ragione lui! Da uomo di mondo, ma con sane “fondamenta”, non sapeva davvero cosa fossero invidia ed egoismo; aveva semmai sempre espresso ammirazione per chi avesse fatto qualcosa di buono, per chi ce l’avesse fatta, per chi avesse avuto l’idea giusta… al momento giusto… Nonostante diabete e cuore non lo lasciassero tranquillo da tempo, non aveva mai smesso di sorridere e di guardare avanti con rara positività… e non l’avevo mai sentito preoccuparsi per il suo futuro: gli interessava “solo” che stessero bene Antonella e Gianmarco, suo figlio… Dopo aver messo giù ad Antonella, quella mattina di fine aprile, anche io ho pianto… Marco era un puro… Mi mancherà…

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Editoriale


Men 30 | Special JUST Salone internazionale di Ginevra 2017

Sommario 50 | Massimo Masserini

“Ginevra 2017: il salone dei record!”

“Tanta concretezza e un sogno diventato realtà...”

46 | Amici di JUST “Una splendida ottantenne... e il suo Club!”

36 | COVER STORY Lodauto Nuovo Mercedes GLA

54 | Design by Gaber “Giovani artisti... crescono!”

“Sempre più... SUV!”

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Sommario


Motors 62 | Regine di ieri Mercedes 190 SL Faro Store Auto

86 | Brutte & Cattive Ford Sierra Cosworth “Cosworth, la Sierra per divertirsi”

106 | Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo Super Q4 AT8 - Baccanelli “L’Italia s’è desta!”

“190 SL: la Mercedes del boom economico”

68 | Ford Mustang Cabrio 2.3 EcoBoost - Bluberg “Mustang, un cavallino a

90 | Nuova Volkswagen Golf 7 - Bonaldi Motori “Nuova Golf 7... e mezzo”

ma sotto sotto è sempre lei!”

stelle e strisce”

74 | Dream Cars Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet Faro Store Auto “Due tasti... e sei

116 | Nuova Land Rover Discovery Iperauto Bergamo - “Non sembra...

94 | Nuova Mercedes Classe E 4MATIC All-Terrain - Lodauto “Si legge “E” ma è diversa da tutte le altre”

124 | smart BRABUS smart Center Bergamo Lodauto - “Lodauto e i 109cv di cattiveria firmati BRABUS!”

in paradiso!”

80 | Provata da... Flavio Oreda - ŠKODA Kodiaq Bonaldi Motori “Con lei Škoda pensa... in grande”

100 | Maserati Levante 3.0 V6 DS 250cv Q4 Automatica Scuderia Blu - “Piace alla gente che piace”

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Sommario

128 | ARDN Auto & Camper “E tu di che camper sei?”


Lifestyle 136 | Porcelanosa

152 | JUST RED CARPET Bonaldi Motori

“Benvenuti nella casa

“La guida del futuro è già

dei sogni!”

realtà”

148 | Equipe Solutions “Solo soluzioni di qualità”

142 | Ambasciatori Hotel

156 | JUST RED CARPET Lamborghini Milano

“Il meglio... senza

“Automobili Lamborghini

compromessi”

sceglie il Gruppo Bonaldi per la nuova concessionaria di Milano”

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Sommario


Via Cesare Correnti, 23 - 24124 Bergamo Tel. 035 4203011 - www.iperauto.it


MEN, MOTORS & LIFESTYLE

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Salone internazionale di Ginevra 2017


Special JUST Salone internazionale di Ginevra 2017 “Ginevra 2017: il salone dei record!” di Giovanni Volpe

nche JUST ha partecipato a quello che è già stato rinominato “il salone dei record”, il Salone di Ginevra 2017. Record per le ben 99 anteprime mondiali che sono state protagoniste indiscusse accanto ad altri 175 modelli e concept car che, mai come quest’anno, hanno chiaramente reso l’idea di quali siano i trend del mercato e quali i concetti principali su cui i maggiori costruttori del mondo stiano lavorando per le vetture che vedremo in un futuro prossimo. I dati ufficiali a chiusura di questa edizione 2017 del salone ginevrino, parlano di ben 690mila visitatori in dieci giorni; numeri che, oltre a testimoniare un bilancio davvero positivo per questa edizione, raccontano con estrema efficacia un mondo, quello delle quattro ruote, che – dati di mercato alla mano – non la smette davvero di correre dopo alcuni anni di pesante flessione. Entrando più nel merito, va detto che sono stati i SUV i veri protagonisti, con un elevato numero di novità un po’ per tutte le tasche; impossibile non citare la Stelvio, primo SUV della storia di Alfa Romeo, qui presente con la gamma completa, mentre ci è piaciuta davvero tanto anche la nuova Volvo XC60, concentrato di design e tecnologia alla svedese che andrà all’attacco delle blasonate tedesche. Da notare anche l’affascinante DS7, SUV francese davvero stiloso e che si ritaglierà un proprio spazio fra le prime della classe. Molte, come di consueto, anche le vetture da sogno; davvero spettacolare la Ferrari stradale più potente di sempre, la 812 Superfast e, non da meno, la Lamborghini Huracán Performante e l’esclusivissima Pagani Huayra Roadster; ma, a mio parere, il tuffo al cuore più grande viene dalla nuova Renault Alpine A110, un pezzo di storia che torna a splendere nella sua eterna livrea.

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Salone internazionale di Ginevra 2017


Nuova Volvo XC60

Mercedes Maybach G650

Nuova Volvo XC60

Mercedes Classe E Cabriolet

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Salone internazionale di Ginevra 2017


MEN, MOTORS & LIFESTYLE Altre novità importanti sono state a nostro parere la Jeep Compass, la Mercedes Classe E in versione coupé e cabriolet, la sontuosa Lexus LS 500h, la nuova Ford Fiesta e la Suzuki Swift. Tantissime e impossibili da nominare tutte le altre interessanti novità di questa emozionante edizione contraddistinta comunque dall’esordio – sotto forma di concept o vetture pronte per la commercializzazione – di diverse vetture ibride e plug-in, il cambiamento ormai è iniziato, inarrestabile, sempre più vicino!

Mac Laren 675 LT

Lexus New LS 500h

Ferrari 812 Superfast

Porsche 911 Carrera GTS

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Salone internazionale di Ginevra 2017


Ford Fiesta ST

Jeep Compass

Citroën C-Aircross Concept

Renault Alaskan Alfa Romeo Stelvio

Subaru XV AWD

Nissan Qashqai

DS7 Crossback

Jaguar I-Pace

Lamborghini Huracán Performante

Suzuki Swift

Lamborghini Huracán Performante

MEN, MOTORS & LIFESTYLE

Alpine A110

Alpine A110

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Salone internazionale di Ginevra 2017


Audi RS3 Restyling

Honda New Civic Type R

Volkswagen Arteon

Land Rover Range Rover

Aston Martin AMR

Pagani Huayra Roadster

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Cover Story


Cover Story - Lodauto Nuovo Mercedes GLA “Sempre più... SUV!” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello

’edizione 2017 di GLA regala al SUV compatto di casa Mercedes un design ancora più sportivo e dinamico, ma anche tre centimetri di altezza in più che rendono di serie l’esperienza tutta italiana della versione Enduro per rimanere sempre un gradino sopra ai competitor in un segmento che, mai come quest’anno, sta facendo registrare un cospicuo numero di importanti novità. Com’è Il rinnovamento di GLA rappresenta la perfetta sintesi tra funzionalità ed estetica a beneficio di un look ancora più dinamico e sportivo. Il frontale rivisitato con un forte richiamo al mondo off-road. Cambiano i proiettori - ora disponibili di tipo full LED in luogo dei precedenti bi-xeno - così come la forma del paraurti e, soprattutto, la griglia anteriore che sfoggia una diversa alternanza tra parti opache e cromate. L’abitacolo presenta nuovi rivestimenti di plancia e pannelli, così come i sedili che possono essere maggiormente personalizzati sia per quanto riguarda le combinazioni dei materiali che quelle cromatiche. Nuova anche la strumentazione, leggermente modificato il design delle bocchette di aerazione, mentre il navigatore ha una diagonale di ben 8 pollici. Anche la voce sicurezza segna un ulteriore salto verso l’alto grazie a numerosi sistemi di assistenza alla guida, disponibili già nella dotazione di serie. Tra le novità introdotte dal facelift, a bordo di GLA è ora disponibile anche il nuovo sistema di telecamere - ben quattro - che, grazie alla nitida proiezione 3D, permettono di effettuare ogni genere di manovra in assoluta sicurezza sfruttando una visuale aerea a 360 gradi.

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Cover Story


Come va Grazie ai tre centimetri di altezza in più portati in dote dall’assetto off-road si può guardare ancora più lontano e sfidare traguardi ancora più ambiziosi. La maggiore altezza da terra regala a GLA nuove possibilità per continuare il viaggio, anche dove l’asfalto lascia spazio a sterrati e percorsi off-road. Il GLA 200d messo a disposizione da Lodauto, si è dimostrata sempre molto equilibrata, un ottimo compromesso tra prestazioni, consumi e comfort. Il nuovo GLA vanta un’eccellente versatilità e, attraverso il Dynamic Select

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Cover Story


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Cover Story


Cambiano i proiettori cosĂŹ come la forma del paraurti e, soprattutto, la griglia anteriore che sfoggia una diversa alternanza tra parti opache e cromate.

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posizionato al centro della plancia, è possibile trovare facilmente il set-up di sterzo, assetto e propulsore piĂš in linea con il nostro stile di guida. Rapidissimo, ma molto dolce negli innesti il cambio automatico doppia frizione a sette rapporti, mentre freni e cavalleria sono sempre all’altezza a

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Cover Story


fronte di una sorprendente efďŹ cienza dei consumi. InďŹ ne, un consiglio che nasce proprio da questa mia piacevolissima prova su strada primaverile per la settima Cover Story di JUST: quando scegliete il vostro nuovo GLA non dimenticate di aggiungere il tetto apribile panoramico in cristallo, davvero spettacolare!

LODAUTO Tel. 035 882426 - www.lodauto.it

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Cover Story




Men Amici di JUST

Massimo Masserini

Design by Gaber

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Men - Amici di JUST “Una splendida ottantenne… e il suo Club!” di Giovanni Volpe • ph Emanuele Clivati

li appassionati bergamaschi di auto storiche possono contare su un Club che riunisce possessori di quella che possiamo considerare l’emblema dell’auto popolare italiana a partire dal 1936. È nel giugno di quell’anno infatti che la FIAT inizia la produzione della “Topolino”, offrendo la possibilità, negli anni a venire, a quasi ogni famiglia italiana, di possedere un’automobile. Il Club Amici delle Topolino Bergamo nasce nell’anno 2000 grazie all’iniziativa di due amici, Roberto Pedretti e Paolo Previtali che, frequentando spesso raduni di auto d’epoca, avevano notato quanto interesse suscitassero queste loro piccole vetture, anche quando accanto si trovavano esposti modelli di potenza e prestigio superiori. Si erano accorti che la gente identificava quell’auto come un simbolo della storia motoristica italiana oltre al fatto che quasi ogni famiglia avesse avuto nel proprio passato, una Topolino.

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Molti visitatori, ai raduni, si soffermavano e raccontavano aneddoti legati al passato, che avevano come protagonista la Topolino di famiglia. Questa “voglia di Topolino” fece nascere così l’idea di riunire tutti gli appassionati bergamaschi possessori di modelli della popolare vetturetta Fiat in un unico Club, per poter presentare ed esporre in gruppo le loro auto storiche, nei vari modelli prodotti tra il 1936 ed il 1954. Il principale motore di questa iniziativa fu Guido Noris, uno dei maggiori conoscitori di ogni “segreto” di meccanica che riguardasse i vari modelli di Topolino. Guido fu l’ispiratore e, con la sua grande passione e disponibilità, unite alle indiscusse capacità di meccanico esperto, favorì la nascita e la crescita del Club che, appena nato, contava già una trentina di iscritti, tutti ansiosi di poter esporre un bel numero di Topolino alla prima occasione. Guido è scomparso nel 2013, ma ha lasciato in eredità una passione incrollabile che continua ad animare i sostenitori del sodalizio bergamasco. Il presidente Paolo Previtali, e il nutrito consiglio direttivo - con Dario Ambrosini come segretario, Enrico Ruggeri come coordinatore, Giorgio Cagnoli come amministratore, Vito Marrone, Arturo Sfondrini, Ivan Zambelli, Giulio Roncalli, Leo Togni, Paolo Muser e Diego Stroppa come consiglieri - sono sempre impegnati per promuovere continue iniziative. Negli oltre sedici anni di attività sono stati organizzati un centinaio di raduni, sempre con le Topolino nel ruolo di protagoniste esclusive, durante i quali sono state raccolte diverse migliaia di euro poi impiegate in numerose iniziative benefiche; sono stati percorsi migliaia di chilometri prevalentemente in territorio bergamasco, ma anche in città e regioni diverse dalla nostra. Ci fa piacere ricordare il primo raduno nella nostra città nel luglio 2000, ma anche l’avventuroso viaggio che nel 2012 ha portato le Topolino bergamasche in Sicilia! E, infine, la partecipazione al grande Raduno Internazionale delle Topolino svoltosi a Torino nel giugno 2016, che ha celebrato l’80° anniversario dalla produzione della prima Topolino.

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Negli oltre sedici anni di attivitĂ sono stati organizzati un centinaio di raduni...

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Grazie agli appassionati di auto storiche abbiamo l’opportunità di conservare un patrimonio che appartiene alla storia e alla cultura dell’umanità; in questo senso le Topolino rappresentano al meglio il popolo italiano, questi valori, questa filosofia. Grazie all’attività del Club Bergamasco e a quella dei vari “Topolino Club” sparsi in Italia, tutti possono continuare ad apprezzare questi piccoligrandi gioielli della meccanica di un tempo. Il Club Amici delle Topolino Bergamo, che da tempo rende pubblica la propria attività e i propri programmi attraverso la propria omonima pagina Facebook, ha ora proprio in JUST un nuovo prestigioso canale di comunicazione!

Presidente: Paolo Previtali Consiglio direttivo: Dario Ambrosini (segretario), Enrico Ruggeri (coordinatore), Giorgio Cagnoli (amministratore), Vito Marrone, Arturo Sfondrini, Ivan Zambelli, Giulio Roncalli, Leo Togni, Paolo Muser e Diego Stroppa (consiglieri).

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Men - Massimo Masserini “Tanta concretezza e un sogno diventato realtà…” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello

ust incontra Massimo Masserini, che la passione per i motori ce l’ha nel DNA, oggi psicologo clinico e sessuologo, psicologo dello sport, pedagogista e psicoterapeuta. logo dello sport, pedagogista e Ciao Massimo, sappiamo già che la passione dei motori è una tradizione di famiglia, raccontaci la tua prima esperienza in moto… Come dici tu a casa nostra già si respirava nell’aria la passione per le moto: la prima moto mi fu regalata a cinque anni e mezzo ancor prima della bici; proprio perché mio nonno e mio papà avevano già corso in motocicletta non premevano molto per farmi gareggiare, consapevoli dei rischi che comporta questa passione… Inoltre, immagino che all’epoca non ci fossero molti circuiti per allenarsi… Sicuramente, infatti ci allenavamo nel campetto accanto alla concessionaria di mio padre in via Borgo Palazzo; lì passavamo tutto il tempo libero dopo la scuola e i compiti assieme ad altri ragazzini che giravano anch’essi in moto o con le bici... erano gli anni a cavallo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, eravamo molto liberi, non come accade oggi! Hai poi convinto i tuoi genitori a lasciarti gareggiare? In realtà corsi solamente una gara a 14 anni, a Sorisole, con un cinquantino del marchio Gori. E poi? I miei genitori preferirono farmi concentrare sullo studio; proseguii dunque le superiori diplomandomi in ragioneria nell’82 e, successivamente, mi iscrissi all’Università di Bergamo alla facoltà di Economia e Commercio che frequentai per circa un anno; non mi sentii mai però particolarmente coinvolto tanto che vinse in me la forte pressione per entrare a lavorare nell’azienda di famiglia, nella concessionaria in cui eravamo distributori del marchio Innocenti e Maserati. Tuttavia ebbi una nuova occasione per gareggiare durante il servizio militare; nell’83 ricominciai, infatti, a gareggiare in enduro, sino all’85 e feci parte del gruppo sportivo del corpo di polizia nelle Fiamme Oro (F.F.O.O.); disputai diverse gare con la Cagiva 125cc e la Accossato 80cc, ottenendo buoni risultati. Nell’85 poi ebbi un infortunio in allenamento nei boschi di Nembro e così, anche per volere dei famigliari, smisi di correre in moto. Che tipo di sportivo sei? Sono sempre stato molto competitivo: ho corso gare di karting e di snowboard in cui ho fatto parte del primo gruppo di Coppa Italia. Nell’87 sul lago di Lovere cominciai a praticare quella che poi sarà la mia grande passione: il windsurf ! Successivamente vi accosterò dal ’93 la pratica della kick boxing per gli allenamenti invernali, diventando cintura nera di quarto grado e maestro della federazione FIKBms. Il windsurf che poi ti ha reso “famoso” in ambito sportivo… Sì, il windsurf è uno sport da cui ho ricevuto numerose gratificazioni; quando ho cominciato negli anni ’70 questa pratica sportiva era ancora agli albori, soprattutto in Italia. Non esistevano scuole e così imparai gradualmente da autodidatta. Successivamente mi spostai sul lago di Garda, vera e propria patria del windsurf in Italia, che mi permise di perfezionarmi ed entrare in contatto con altri appassionati. Nel 2000 poi avvenne la vera svolta della mia vita… Quale? Con la mia famiglia decidemmo di cedere la gestione della concessionaria, poiché il settore automobilistico in quel momento non era più gratificante per noi, sia a livello emotivo, sia a livello economico viste le condizioni imposte dalle case automobilistiche. A questo punto la mia strada prese una direzione lavorativa nuova: creammo la Tumadi immobiliare con mio padre e mio fratello, e io realizzai anche il mio sogno personale: iniziai a girare il mondo gareggiando nelle varie discipline del PWA - circuito di Coppa del Mondo - di windsurf a livello professionistico dove nel 2006 vinsi la prova mondiale IFCA, nella categoria master. Questa passione ti rilanciò anche nel settore imprenditoriale… Esatto! Sempre nel 2006, con Andrea Cucchi, amico e campione di windsurf, fondai la Point 7, un progetto molto ambizioso; l’idea era quella di produrre vele tutte nostre, contraddistinte dall’audace colore nero (all’epoca nessuno aveva osato tanto!). Oggi, anche se non siamo più soci, Point 7 è diventato un marchio del settore riconosciuto in tutto il mondo.

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Ma siamo ancora lontani dalla tua attuale professione… In realtà la mia passione per la psicologia è sempre stata coltivata con interesse, anche perché con l’esperienza pregressa di venditore e imprenditore, sono sempre stato affascinato dai processi della mente umana e dal rapporto che le persone hanno con il lato emotivo; tuttavia i numerosi impegni lavorativi e sportivi non mi permettevano di dedicarvi il tempo che avrei voluto. Inoltre all’epoca mi sembra che ancora non ci fosse la facoltà di psicologia a Bergamo… Esatto, venni a sapere per caso che la facoltà era nata nel 2004 e così nel 2005 senza alcun indugio decisi di iscrivermi alla facoltà triennale di Scienze e Tecniche Psicologiche. Successivamente conseguii il titolo magistrale di Psicologia clinica e di Pedagogia clinica. Cominciai così a lavorare come psicologo presso il mio studio in via Torretta 7 a Bergamo

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Sì, il windsurf è uno sport da cui ho ricevuto numerose gratificazioni...

ma, visto che per me la vita significa formazione continua, affiancai alla mia professione, il proseguimento degli studi con vari master e, proprio a giugno di quest’anno, formalizzerò (dopo quattro anni di studio nella scuola europea di Psicoterapia Ipnotica AMISI, e in collaborazione con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo come tirocinio e volontario) la specializzazione in Psicoterapia. Un sogno in ambito lavorativo? Un sogno sarebbe quello di validare a livello scientifico una teoria che sto sperimentando da alcuni anni, la MindFullPower, ovvero un intervento che ha un approccio multidisciplinare, per unire la psicologia dello sport, la psicoterapia ipnotica e due attività sportive funzionali (sport da combattimento e sport velici) al fine di migliorare la motivazione e la concentrazione dei miei pazienti quando devono superare una prova di vita, in ambito sportivo, lavorativo e relazionale. Torneremo a parlare con Massimo Masserini che, a partire dalla prossima edizione di JUST, ci parlerà della stretta correlazione tra psiche, tecnologia e motori.

SOS PSICOLOGO Studio Psicologia Psicoterapia Performance Via Torretta, 7 - 24125 Bergamo Tel. 035 215860 - Cell. 335 5835433 www.sospsicologo.eu - m.masserini@sospsicologo.eu

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Men - Design by Gaber “Giovani artisti… crescono!” di Giovanni Volpe

esign by Gaber è una realtà giovane nata a Milano dalla grande passione per i motori e per l’arte di due ragazzi, Simone Milanesi e Gabriella Crippa. Ho scoperto per caso la loro pagina Facebook e sono subito rimasto colpito dalla qualità dei loro lavori, tanto da decidere di presentarveli in questa edizione di JUST. Come e quando è nato Design by Gaber? Tutto è iniziato quasi per gioco; abbiamo infatti abbozzato questo progetto recentemente, nel 2015, in seguito alla realizzazione di un quadro a crete colorate di una delle nostre macchine preferite, l’Alfa Romeo GT Junior. Le linee pulite e il rosso che emergevano dallo sfondo nero, esaltavano perfettamente l'auto, conferendo al disegno l’effetto che cercavamo. Siete poi sbarcati su Facebook… Proprio così! Prendendo come riferimento questo primo modello, abbiamo realizzato e poi caricato sulla nostra nuova pagina Facebook una piccola serie di quadri e, dopo poco tempo, proprio attraverso questo social, siamo riusciti a entrare in contatto con Davide Cironi. È stata una sorta di svolta per voi… Sì! Davide Cironi ci ha gentilmente concesso di esporre alla prima presentazione del suo libro – avvenuta al Mirafiori di Torino nel Maggio 2016 – e, dopo quel nostro esordio, si è susseguita una serie di altri eventi culminati con la partecipazione di Design by Gaber all'Autoclassica di Rho, nello stand di Drive Experience. Parlateci della tecnica utilizzata per la realizzazione delle vostre opere… Proprio la preparazione di questa prestigiosa esposizione ad Autoclassica, ci ha consentito di sperimentare nuove tecniche, dimensioni, supporti e composizioni, implementando figure o tagli fotografici che entrassero in sintonia con il soggetto raffigurato. Ogni auto è stata rappresentata non solo utilizzando la composizione più adeguata, ma anche scegliendo una tecnica che trasmettesse eleganza tramite l'acquerello e le ecoline, oppure che conferisse fascino vintage attraverso l’uso del carboncino, la sanguigna e le crete colorate. Con smalti e colori ad olio abbiamo invece voluto mettere in risalto i colori, i riflessi e il carattere dell'autovettura. Quali altri elementi incidono sulla validità del risultato finale? Oltre a una tecnica curata nel dettaglio, per rappresentare al meglio le emozioni che un’auto trasmette, anche dimensione e tipologia di un supporto incidono sull'effetto finale. Per questo motivo abbiamo iniziato a lavorare su commesse importanti da 150, 250 cm realizzate su supporto in legno o tela. Come scegliete i soggetti delle vostre opere? Ad oggi continuiamo a portare avanti il nostro progetto con estrema passione e realizzando lavori sempre nuovi, figli delle nostre ispirazioni del momento; il nostro intento è comunque quello di rendere omaggio alle vetture

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Ad oggi continuiamo a portare avanti il nostro progetto con estrema passione e realizzando lavori sempre nuovi, ďŹ gli delle nostre ispirazioni del momento...

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che hanno fatto la storia dell’automobile e, per riuscirci, lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti affinché tutte le loro aspettative siano soddisfatte. Infine, so che alcuni vostri lavori sono stati esposti all’interno di eventi e luoghi sacri in ambito motoristico… Sì. E per noi è stato davvero un onore! Recentemente abbiamo partecipato a diversi eventi e abbiamo avuto la possibilità di esporre per la Scuderia del Portello, al museo Alfa Romeo di Arese dove, in occasione della "Premiazione dei piloti Alfa Romeo 2016", abbiamo omaggiato la scuderia di un nostro quadro. Inoltre ci è stato richiesto di fornire un nostro quadro della 350 gtv per un’esposizione permanente al museo Ferruccio Lamborghini, proprio al fianco del prototipo originale della vettura.

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www.designbygaber.it

DESIGN BY GABER Design by Gaber @designbygaber - designbygaber@libero.it

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Motors Regine di ieri Mercedes 190 SL Faro Store Auto

Brutte & Cattive Ford Sierra Cosworth

Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo Super Q4 AT8 - Baccanelli

Ford Mustang Cabrio 2.3 EcoBoost Bluberg

Nuova Volkswagen Golf 7 Bonaldi Motori

Nuova Land Rover Discovery Iperauto Bergamo

Dream Cars Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet Faro Store Auto

Nuova Mercedes Classe E 4MATIC All-Terrain - Lodauto

smart BRABUS smart Center Bergamo - Lodauto

Provata da... Flavio Oreda - Ĺ KODA Kodiaq Bonaldi Motori

Maserati Levante 3.0 V6 DS 250cv Q4 Automatica Scuderia Blu

ARDN Auto & Camper

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Regine di ieri - Mercedes 190 SL “190 SL: la Mercedes del boom economico” di Ivan Scelsa • ph Giandomenico Papello • modella per un giorno Martina Parsani

uando nel 1955 la Mercedes presentò la versione definitiva della 190 SL cabriolet alla 25a edizione del Salone di Ginevra, furono in molti a rimanere senza fiato. Già l’anno prima, in occasione del Salone di New York, la critica di settore era stata più che lusinghiera verso quella roadster che doveva inserirsi in una fascia di mercato in cui erano presenti icone come la Lancia Aurelia B24, l’Alfa Romeo Giulietta Spider e, dal 1957, la 2000 Spider Touring. La 300 SL “ali di gabbiano”, infatti, era troppo costosa per il cliente di riferimento da raggiungere, pertanto l’importatore ufficiale per gli Stati Uniti, Maximilian Edwin Hoffman, spinse affinché la Casa mettesse in produzione anche il progetto W121B II. Una richiesta pressante sin da quel 1954, quando a Los Angeles sbarcarono due prototipi che, su sua indicazione, vennero modificati e per cui lo stesso Hoffman si impegnò ad acquistarne 200 al mese.

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La produzione di questa cabrio capace di coniugare comfort e stile senza compromessi ebbe inizio a maggio del 1955...

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La produzione di questa cabrio capace di coniugare comfort e stile senza compromessi ebbe inizio a maggio del 1955: Karl Wilfert e Walter Hacker ne progettarono la carrozzeria riprendendo le linee della sorella maggiore, la 300 SL appunto, ma evolvendo ed accorciando il pianale della berlina 180 W120 che venne rinforzato ed irrigidito dal tunnel centrale e da vari elementi scatolati longitudinali e trasversali. Il motore era il nuovo M 121 quattro cilindri in linea 1897 cc da 105 CV (77 kW) con albero a camme in testa e doppio carburatore Solex derivato dal 3 litri che equipaggiava la stessa 300 SL di cui mantenne, anche in questo caso, alcune caratteristiche. Non aveva una potenza molto elevata poiché ancorato con il cambio su un telaio ausiliario fissato su tre punti ammortizzati da tamponi in gomma che lo isolavano acusticamente dalla scocca. Questo avrebbero dovuto privilegiare il comfort di marcia più che le prestazioni che, di fatto, risentivano di quella soluzione adottata. Si optò quindi per un motore meno potente di quello pensato per il prototipo: le deformazioni assunte dai tamponi, infatti, portavano delle reazioni inaspettate al corpo vettura che, nell’uso più sportivo, diventava spesso ingestibile. Poche le modifiche che le vennero apportate nel corso della sua carriera: nel 1956 furono introdotte luci posteriori maggiorate e servofreno, oltre ad aggiornamenti di dettaglio e l'hard-top (optional prima realizzato in lega leggera) che divenne in acciaio. Se è vero che le prestazioni non erano da vera sportiva (la velocità massima era di 171 km/h, poco brillante per una vettura turismo come questa), seppe comunque conquistare il cuore dei clienti.

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Con linee signorili, paraurti avvolgente e ”baffi” sui passaruota posteriori (anche questi caratteristici della 300 SL) la 190 SL incarnava perfettamente quell’atmosfera di spensieratezza di cui il mondo intero aveva bisogno nel decennio successivo alla fine del secondo conflitto mondiale. E quest’immagine non mancò di essere traslata anche in alcune pellicole cinematografiche della madrepatria (basti pensare a “Le gemelle di Zillertal” del 1957 e ”Finché le rose fioriranno” del 1956) in cui divenne un’icona della ripresa economica, del sogno di realizzarsi e possedere un’automobile vera! Pur non potendo vantare l’ampio blasone degli allori della concorrente e della sorella maggiore con le ”ali di gabbiano”’, questa Mercedes ottenne comunque importanti vittorie come il Gran Prix di Macao nel 1956 con il pilota Douglas Steane. La sua produzione raggiunse i 25881 esemplari - prodotti tra il 1955 ed il 1963 - venduti per lo più all’estero e con una concentrazione dell’esportazione proprio negli Stati Uniti dove ne venne venduto quasi il 40%. Ancora oggi l’auto continua a stupire per le quotazioni raggiunte: stante i dati raccolti dall’Historic Group International (HAGI), il valore della 190 SL è in costante crescita, registrando una predilezione che le cabrio Mercedes difficilmente tradiscono. È anche grazie a lei che la reinterpretazione Mercedes del concetto di Gran Turismo diede il via alla tradizione SL: (sigla che tutt’oggi caratterizza la sua produzione) da 60 anni sinonimo di versatilità anche nell’impiego quotidiano.

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Ford Mustang Cabrio 2.3 EcoBoost “Mustang, un cavallino a stelle e strisce” di Ivan Scelsa • ph Emanuele Clivati • modella per un giorno Viviana Sacchi

uando nel 1964 la Casa di Dearborn pensò di derivare dalla seconda serie della Falcon (una vettura in produzione già da quattro anni) un’auto più sportiva che incontrasse i gusti dei giovani, nessuno si sarebbe aspettato che diventasse addirittura una vera e propria icona: basti pensare che, nel solo primo giorno di lancio, vennero raccolti oltre 22mila ordini! L’idea dell’allora manager di origini italiane Lee Iacocca era quella di sviluppare una ‘piccola’ muscle car che raggiungesse ed ammaliasse la generazione dei Baby Boomers, quei giovani nati tra la fine del secondo conflitto mondiale e quel rinnovato periodo di slancio economico di cui il Nord America tutto poté finalmente godere. Una nuova clientela a cui nessuna casa costruttrice aveva ancora pensato e che l’arguto connazionale considerò per primo. Dopo una fase progettuale di diciotto mesi iniziata nel 1962, vide la nascita il modello definitivo che - meccanica a parte - venne rivisto soprattutto nel

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Elementi essenziali di uno stile inconfondibile e nel contempo moderno, prestazioni eccezionali, eleganza ed efďŹ cienza senza paragoni...

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telaio, con l’introduzione di un innovativo sistema strutturale (il Torque Box) che le donava una maggior rigidità, solidità e nel contempo maneggevolezza. Nasceva un mito: Goldfinger e Agente 007 - Operazione Tuono, Bullit, Poliziotto a quattro zampe e ancora L’ultimo boy scout, Fuori in 60 secondi e Need for Speed: sei generazioni di Mustang sul grande schermo raccontate, in poco più di cinquant’anni, in tantissime pellicole di caratura internazionale per la consacrazione di un’idea rivelatasi vincente. Non dimenticando le sue origini, oggi Mustang rappresenta quel sogno americano - forse un po’ maschile - di virilità automobilistica: un muscoloso desiderio di sportività. E pensare che al lancio, negli anni Sessanta, si era pensato al gusto del pubblico femminile! Elementi essenziali di uno stile inconfondibile e nel contempo moderno, prestazioni eccezionali, eleganza ed efficienza senza paragoni sono lo specchio della Nuova Ford Mustang che raggiunge il mercato europeo ridisegnata nei dettagli, rimanendo fedele alla tradizione. Dall’attento studio stilistico deriva un cofano motore inclinato verso il basso, quasi scolpito nelle forme per favorire l’aerodinamicità e migliorare le prestazioni. Il design della fanaleria è inconfondibile: aggressiva e quasi incastonata, come due gemme preziose ai margini del logo storico che, al centro della generosa calandra, rende facilmente identificabile la vettura.

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Due le versioni e motorizzazioni disponibili: 2.3 EcoBoost e 5.0 V8, Fastback ed in variante Convertible, pensata per chi desidera sentirsi libero ed ama il piacere di guida allo stato puro, quello che il direttore del design di Ford, Joel Piaskowski, ha definito “un meraviglioso proiettile orizzontale”. Proporzionata, sinuosa e con una linea di cintura alta che avvolge l’ingresso nell’abitacolo, l’auto è stata dotata di un nuovo meccanismo di apertura che consente di abbassare la capotte in pochi secondi ripiegandola all’interno della carrozzeria, preservando in tal modo l’armoniosità delle forme. Per quanto riguarda le prestazioni: potenza e coppia ottimali grazie al motore quattro cilindri da 317 cavalli (233 kW a 432 Nm di coppia massima sufficienti a portarla da 0 a 100 km/h in soli 5,8 secondi), alla trazione posteriore ed al cambio 6 rapporti disponibile sia manuale che automatico con convertitore di coppia che fanno di questa pony car la sorpresa che non ti aspetti, la variante europea che non fa rimpiangere la generosità dell’otto cilindri grazie al suo peso inferiore e alla presenza del turbo. Anche gli interni godono di particolare cura e ricchezza, con possibilità di varianti in pelle totale e selleria sportiva Recaro, due pack dedicati con sistema di navigazione Sync 3 Touch da 8 pollici, sedili anteriori climatizzati, sensori di parcheggio posteriori e cerchi in lega Unique da 19 pollici: una possibilità di dotazione ben più ampia rispetto agli esemplari venduti oltre oceano. E se questo non bastasse? Allora divertitevi a giocare con la personalizzazione della livrea, con il tetto nero, l’Over The Top Black o Silver Stripes. Il tutto salvaguardabile da antifurto volumetrico e perimetrale.

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Dream Cars Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet “Due tasti... e sei in paradiso!” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello

oglia di esclusività e di emozioni forti… È questo il cocktail vincente proposto da Faro Store Auto, nostro fornitore ufficiale di vetture da sogno, che per questa edizione primaverile di JUST mi ha messo disposizione una Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet, in un allestimento esclusivo, veramente full optional. Esterno e abitacolo di questa splendida vettura sono accomunate dalla livrea “total black” che, solo le grintose pinze dei freni rosso fuoco, interrompono quasi a voler confermare le notevoli qualità dinamiche di questo classico della sportività Made in Germany. Prima di partire per la prova su strada, mi soffermo a dare un’occhiata più approfondita a questo bolide che, con nemmeno 6mila chilometri percorsi, è davvero perfetta, spettacolare! Non mi avventurerò nemmeno a elencarvi l’infinità di pacchetti accessori e dotazioni di questo stupendo esemplare, non basterebbe l’articolo intero; mi limiterò a dirvi che si tratta di un esemplare full optional, dentro e fuori. Azionata la raffinata capote elettrica e sistemate le attrezzature di rito per i

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...i freni sono potentissimi e soprattutto perfettamente modulabili, mentre lo sterzo è solido, diretto, quasi piĂš adatto ad andar forte che con un ďŹ lo di gas...

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nostri scatti, ho premuto il tasto di accensione: è finalmente giunto il momento di saggiare le qualità dinamiche di questa sportiva di razza. Il biglietto da visita di questa Porsche non ammette equivoci; dietro alle mie orecchie pulsa un tremila sei cilindri sovralimentato attraverso due turbine, capace di ben 420 cavalli di potenza! Nei primi chilometri, quelli che ci separavano dal tratto prescelto per il nostro shooting, ho volutamente passeggiato per prendere un po’ confidenza con sterzo, freni e con la capacità di isolamento offerta dall’ottimo frangivento elettrico. Ora però è giunto il momento di chiedere di più a questa belva nera… Via! Prima, seconda, terza in una fulminea sequenza… Il PDK doppia frizione è una fucilata e pare invitarmi a salire con le marce ancora più rapidamente; i freni sono potentissimi e soprattutto perfettamente modulabili, mentre lo sterzo è solido, diretto, quasi più adatto ad andar forte che con un filo di gas… È vero, le nuove 911 non hanno più l’urlo dell’aspirato che aveva conquistato nei decenni i puristi del marchio… Ma vi assicuro che, con gli scarichi aperti e con quelle due turbine che ti soffiano come forsennate a qualsiasi regime, le emozioni davvero non mancano…! Dopo oltre 80 chilometri su e giù lungo splendide strade della valle Seriana, è tempo di tornare alla base, è il momento di esprimere un giudizio… Ebbene, ciò che mi ha colpito positivamente è la non comune possibilità di muoversi in tutto relax e comfort, anche lungo percorsi oggettivamente tortuosi, senza la minima indecisione, il minimo disagio, oltre che in assoluta sicurezza; poi, non appena lo si desideri, semplicemente sfiorando due, tre tasti, ritrovarsi al volante di una belva coinvolgente, veloce, estremamente coinvolgente e adrenalinica: è questa la magia delle Porsche di oggi, è questa la magia delle vetture da sogno targate Faro Store Auto!

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Provata da... Flavio Oreda ŠKODA Kodiaq “Con lei Škoda pensa... in grande” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello

lavio Oreda, architetto nonché fondatore del prestigioso marchio di orologeria Meccanica Grezza, è il primo protagonista della nuova rubrica di JUST “Provata da…”, un modo inedito e originale di far descrivere, in dieci domande e risposte, un nuovo modello da chi sia realmente interessato ad acquistarlo. Prima vettura “Provata da…” è la nuova Škoda Kodiaq, primo SUV del marchio ceco, da anni facente parte del Gruppo Volkswagen. 1 - Perché ha pensato all’acquisto di una Škoda Kodiaq? Perché ho bisogno di una vettura spaziosa con la quale poter percorrere tanti chilometri, anche a pieno carico per lavoro, e con la quale muovermi confortevolmente e in piena sicurezza anche con la mia famiglia; mi serve un’auto di sostanza, un’affidabile compagna di viaggio. 2 - Come giudica il design esterno della nuova Kodiaq? La trovo una vettura in grado di trasmettere immediatamente una forte sensazione di solidità e compattezza; nonostante le dimensioni esterne generose, la Kodiaq è molto equlibrata nel design e si nota il meglio della produzione del Gruppo Volkswagen; azzeccati secondo me i cerchi da 19”, la riempiono a dovere! 3 - Come ha trovato l’abitacolo? Davvero appagante; le finiture sono di livello, il design moderno, la dotazione davvero completa e ricercata; lo spazio è ancor più ampio del previsto, il baule enorme! Il livello di qualità percepita, poi, è da ammiraglia, richiama altri modelli del Gruppo. 4 - Come le sono sembrate le prestazioni della Kodiaq durante la prova su strada? Il propulsore turbodiesel da 150cv abbinato al DSG fa un ottimo lavoro; le prestazioni mi sono parse sempre equilibrate; la vettura se la cava bene su ogni tracciato, è maneggevole e frena bene; nell’ottica di un utilizzo spesso a pieno carico forse mi orienterei sul propulsore da 190cv. 5 - L’ha soddisfatta il comfort della Kodiaq? Devo dire di sì e guidandola, ho compreso ancor meglio la bontà del progetto; se si eccettua un minimo di ruvidità in accelerazione chiedendo il massimo al propulsore, per il resto la Kodiaq è una vettura estremamente confortevole e godibile, a tratti ovattata. 6 - La dotazione di accessori e di dispositivi di sicurezza come le è parsa? Assolutamente di primo piano sia per il comfort che per sicurezza attiva e passiva; inoltre la vettura è molto solida, trasmette un piacevole senso di compattezza anche solo chiudendo la portiera e, ancor di più, fra le curve; sono elementi molto importanti per me nell’ottica di vivere la Kodiaq anche con la mia famiglia.

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...le ďŹ niture sono di livello, il design moderno, la dotazione davvero completa e ricercata...

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E poi la raffinatezza degli ombrelli celati nei pannelli porta anteriori e le protezioni in gomma che appaiono e scompaiono automaticamente per proteggere la battuta delle portire… 7 - Il pregio principale della Kodiaq? Il fatto di offrire un rapporto qualità/prezzo che, soprattutto alla luce dell’importanza dei contenuti disponibili, reputo davvero notevole. 8 - Un difetto che ha trovato nella Kodiaq? Si tratta di un difetto soprattutto in relazione all’utilizzo che faccio io della mia vettura e delle mie esigenze di carico; in tal senso i 150cv del propulsore, per quanto generosi, per me sono pochini… meglio il 190cv! 9 - Alla luce di questa prova su strada, qual è la sua percezione del marchio Škoda? La Kodiaq è un’ottima vettura sotto ogni punto di vista e conferma l’ormai totale sdoganamento del marchio Škoda che dopo la “cura Volkswagen” ha iniziato a sfornare vetture molto qualitative e trasversalmente valide. 10 - Come reputa questa iniziativa di JUST in collaborazione, in questo caso, con il Gruppo Bonaldi? Credo che ancor oggi uno dei limiti per quanti abbiano bisogno di far conoscere e vendere un prodotto, sia l’individuazione del giusto mezzo di comunicazione e delle persone giuste che sappiano promuovere quello stesso prodotto. Lo staff di Bonaldi è stato estremamente disponibile; la prova su strada con annesso servizio fotografico, divertente e diversa dal solito, oltre che utile a farmi toccare con mano la nuova Kodiaq!

KODIAQ vi aiuta a rimanere connessi dovunque voi siate. Essere costantemente e continuamente online significa non solo avere accesso alle informazioni e all’intrattenimento, ma ricevere anche un’eventuale assistenza durante i viaggi. ŠKODA CONNECT è la porta d’accesso a infinite possibilità di comunicazione. SMARTLINK+ Grazie al sistema SmartLink+ (il pacchetto di connettività di ŠKODA in grado di supportare MirrorLink®, Apple CarPlay e Android Auto) il sistema di infotainment della vettura consente al guidatore di utilizzare il telefono in totale sicurezza durante la guida. Inoltre, tutte le applicazioni installate, certificate come sicure durante la guida, sono compatibili con MirrorLink®, Apple CarPlay o Android Auto. Il sistema SmartLink+ include anche la funzione SmartGate, che consente di collegare il proprio smartphone alla vettura tramite WiFi per ricevere dati utili sulla vettura, come l’economia e la dinamica di guida o le informazioni relative alla manutenzione. KODIAQ è dotato di un’infinità di sistemi di assistenza che consentono di reagire tempestivamente a varie situazioni. Alcuni di questi sono anche in grado di evitare in maniera assolutamente autonoma la collisione imminente. TRAFFIC JAM ASSIST Questo sistema è stato pensato per facilitare la guida delle vetture dotate di sistema DSG, Adaptive Cruise Control e Lane Assist in caso di ingorghi. Attraverso il controllo di motore, freni e sterzo, il sistema permette che la vettura riparta, freni e svolti emulando lo spostamento delle vetture circostanti (a velocità fino a 60 km/h).

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ADAPTIVE CRUISE CONTROL Grazie a un dispositivo radar integrato nella griglia anteriore, in aggiunta al regolatore di velocità, questo sistema di assistenza è in grado di mantenere la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono.

REAR TRAFFIC ALERT Questo assistente, incluso nel sistema Blind Spot Detect, ne condivide i medesimi sensori radar per aiutarvi a uscire dal parcheggio in retromarcia anche con scarsa visibilità. È inoltre in grado di azionare automaticamente il freno qualora rilevi un pericolo imminente.

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Brutte & Cattive Ford Sierra Cosworth “Cosworth, la Sierra per divertirsi” di Ivan Scelsa • ph Emanuele Clivati

n nome evocativo, che riporta alla mente le gare d’un tempo, quando l’elettronica era ancora lontana. Un nome che ha primeggiato in Formula Uno dal 1967 agli inizi degli anni Ottanta con il poderoso Ford-Cosworth DFV ed ancora oggi è leggenda. Ma trent’anni fa era possibile anche incontrarle per le strade cittadine, compagne di vita di coloro che sceglievano di muoversi con grinta. Vetture così non se ne fabbricano più, sempre più vincolati da restrittive normative anti inquinamento, anti rumore e forse anche un po’ anti divertimento. Colore ‘blu moonstone’, trazione posteriore, 1993 cc in grado di erogare 150 kW (204 cavalli) con una coppia di 275 Nm, una Sierra con telaio a sospensioni indipendenti dal peso contenuto in poco più di 1200 kg capace di prestazioni davvero da brivido: accelerazione da 0-100 km/h in 6.8 secondi ed una velocità massima di 240 km/h! La prudenza, quindi, è d’obbligo e dai primi metri le aspettative sono confermate: la trazione dell’auto scarica al suolo tutta la potenza del suo generoso propulsore attorniato, però, da elementi e plastiche tipiche delle vetture anni Ottanta che, per chi non le ricordasse, erano squadrate e minimal, spesso ridotte oltre all’essenziale. Nonostante una selleria ed un volante ancora privi di quegli accorgimenti che hanno fatto la loro comparsa negli anni a venire, la guida della Cosworth è piacevole e l’impressione è quella di uno sterzo sempre puntuale e preciso nell’affrontare con agilità ogni curva che si presenta davanti, solo con la potenza che incolla al sedile. La strada è libera ed alterna rettilinei a coinvolgenti tornanti: terreno da battaglia per chi guida un’auto come questa Sierra che, ricordiamolo, la prova del 1988 di Quattroruote indicò come capace di raggiungere i 242 km/h cronometrati e 5.9 sec. sul 0-100. Anche il sound è fantastico, l’innesto delle marce è preciso, da vecchia scuola, quella che ti insegnava a domare la macchina e le sue ruvide reazioni.

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La carrozzeria evidenzia un’ampia superficie vetrata, una gran fanaleria all’anteriore e al posteriore, fasce paracolpi laterali più ampie e tettuccio apribile.

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La carrozzeria evidenzia un’ampia superficie vetrata, una gran fanaleria all’anteriore e al posteriore, fasce paracolpi laterali più ampie e tettuccio apribile. Anche ABS e climatizzatore erano di serie e l’impianto frenante dotato di pompa che consentiva all’olio di rimanere sempre in pressione. A proposito: se qualcuno avesse letto l’articolo per conoscere il consumo medio, ecco il dato: 10,7 km/l. Ma crediamo che risulti ininfluente, date le emozionali premesse.

Andrea Ruggeri 50 anni, direttore acquisti di una nota catena di cliniche dentali ed appassionato di motori sin da quando era ragazzo. Possiede questo esemplare dal 2010, quando lo acquista dal suo primo proprietario con meno di 5600 km all’attivo. Dopo sette anni, il contachilometri si ferma a soli 8000 km percorsi.

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Nuova Volkswagen Golf 7 “Nuova Golf 7… e mezzo” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello

on è una vettura del tutto nuova la Golf che potrete scoprire in queste pagine ma, oltre a diversi affinamenti del suo design esterno, sono davvero numerose le novità che hanno interessato tecnologia e meccanica di questa eterna prima della classe. Scopriamole insieme. Com’è La nuova Golf non sfoggia un look rivoluzionato rispetto alla vettura dalla quale deriva eppure sono diversi i dettagli in grado di renderla facilmente riconoscibile. Il frontale sfoggia un esclusivo paraurti e proiettori a LED di inedito aspetto; diversi anche i cerchi in lega così come il paraurti posteriore alla base del quale si trova un’originale modanatura cromata il cui disegno trapezoidale stilizzato richiama quello di due terminali di scarico. Ben più sostanziose le novità nell’abitacolo. Innanzitutto l’Active Info Display, spettacolare strumentazione digitale in alta definizione da ben 12.3” all’interno della quale è possibile visualizzare una miriade di informazioni contemporaneamente. Un’anteprima mondiale - su cui gli uomini marketing di Volkswagen hanno peraltro costruito un’efficace campagna pubblicitaria - è costituita poi dall’inedito “Discover Pro”, il primo sistema di infotainment di Volkswagen a prevedere oltre a sensori di prossimità e comandi vocali, anche la possibilità di azionamento tramite comandi gestuali. In fatto di connettività, infine, la nuova Golf offre davvero il massimo: compatibilità assoluta con ogni genere di dispositivo, predisposizione per telefono cellulare con LTE e 4G, e ricarica induttiva. Come va Pare banale quanto sto per dire, ma forse è proprio questa una delle caratteristiche che da sempre decretano il grande successo di questa vettura: la Golf è sempre la Golf! Rassicurante, confortevole e ben disposta a farsi condurre con brio. Anche questa nuova Golf non tradisce le aspettative. L’esemplare che ho testato per JUST era mosso dal noto millesei a gasolio la cui potenza, per via delle nuove normative antinquinamento Euro6, è salita a 115cv; la trasmissione, manuale a cinque rapporti, permette di sfruttare al meglio il propulsore; non si perdono per strada cavalli e, soprattutto nelle prime tre marce, lo spunto non manca.

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Il frontale sfoggia un esclusivo paraurti e proiettori a LED...

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Economia e comfort in quarta e in quinta: il propulsore non si sente quasi piĂš e i consumi diventano davvero da utilitaria. Per quanto riguarda i propulsori a benzina, va segnalato il debutto dell’inedito 1,5l turbo Tsi da ben 150cv, un gioiello tecnologico che, oltre a garantire prestazioni di assoluto rilievo, promette economie da record con consumi medi di soli 5.1 l/100 Km. Di altissimo livello gli standard di sicurezza attiva raggiunti della nuova Golf che offre ora di serie dispositivi che intervengono in presenza di pedoni, quando vi sia un imminente rischio di collisione, in caso di stanchezza da parte del guidatore, e persino con una guida semi-autonoma, nel trafďŹ co.

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Nuova Mercedes Classe E 4MATIC All-Terrain “Si legge “E” ma è diversa da tutte le altre” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello • location Golf Club La Rossera

osa fa della nuova All-Terrain una Mercedes speciale, dentro e fuori? Senza dubbio la grande personalità che, grazie a pochi ma azzeccati tocchi, questa inedita variante della pluripremiata Classe E è in grado di esprimere già al primo sguardo. Com'è I passaruota bombati in materiale plastico opaco, l’assetto rialzato di due centimetri e gli scenografici cerchi in lega da 20”, regalano non poco carattere a questa E che, volutamente proposta nella sola configurazione station wagon, si propone come vettura ideale per una miriade di impieghi. L’abitacolo della nuova All-Terrain, che ripropone la plancia super tecnologica delle altre E - compreso l’enorme schermo dell'avanzatissimo sistema di infotainment - sfoggia finiture di alto livello anche nei minimi dettagli, mentre gli ampi e pluriregolabili sedili propongono un rivestimento in un gradevole mix tra pelle e un tessuto specifico. Lo spazio è davvero vasto sia davanti che dietro dove possono viaggiare comodi,ante anche tre adulti; menzione speciale va poi al vano bagagli che, oltre a essere enorme è molto ben rifinito, è ben attrezzato, modulabile e accessibile attraverso apertura e chiusura elettrica del portellone. Come va La All-Terrain è una Mercedes speciale anche su strada. Merito delle raffinatissime sospensioni pneumatiche Air Body Control che accrescono ulteriormente il comfort di una vettura già ai vertici per questo particolare pregio, e merito anche dell’ottimo lavoro svolto all’unisono dal morbido ma efficiente cambio 9G-Tronic e dal generoso quattro cilindri due litri turbodiesel da 194cv.

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... passaruota bombati in materiale plastico opaco, assetto rialzato di due centimetri, scenograďŹ ci cerchi in lega da 20â€?...

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Nonostante la generosa misura dei cerchi, anche il comfort è sempre elevatissimo tanto che in autostrada, a velocità codice, si ha l’impressione di viaggiare in un’atmosfera acusticamente ovattata. Resta solo un dubbio da fugare: la nuova Calsse E All-Terrain appaga solo l’occhio o saprà davvero cavarsela anche lontano dall’asfalto? Per rispondere a questa domanda ho portato la E messami a disposizione dalla Concessionaria Lodauto sul green del Golf Club La Rossera; nonostante

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la vettura non fosse equipaggiata con coperture termiche e l’erba fosse particolarmente umida, mi è bastato impostare le sospensioni nella modalità off-road e affidarmi alla trazione 4Matic. Trazione e motricità si sono rivelate davvero di altro livello e, ogni ostacolo, facilmente superabile; tutto ciò a ulteriore conferma del fatto che la All-Terrain sia davvero una Mercedes Classe E diversa da tutte le altre!

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Bergamo - Via Verdi: in palazzina di nuova e signorile costruzione, appartamento con ďŹ niture pregiate. La soluzione è internamente composta da salone con cucina open-space che affaccia su ampio balcone vivibile, camera matrimoniale con cabina armadio e bagno padronale, due camere, bagno e lavanderia. Completa la proprietĂ il box doppio. Classe A (25,23 Kwh/m2a).


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Maserati Levante 3.0 V6 DS 250cv Q4 Automatica “Piace alla gente che piace” di Giovanni Volpe e Antonio Locatelli • ph Emanuele Clivati

nche per JUST è giunto il tanto atteso momento di testare su strada il primo SUV della storia di Maserati, il Levante. Si tratta di una vettura strategica nella politica di crescita del costruttore italiano: un modello che - già prima della sua commercializzazione - aveva iniziato a far sognare un gran numero di appassionati di casa nostra che da tempo attendevano una vettura tutta italiana che potesse confrontarsi ad armi pari con i mostri sacri tedeschi. Com’è Il nuovo Levante ha indubbiamente un design emozionante, fortemente caratterizzato, che non lascia certo indifferenti. Come da tradizione è il frontale tipicamente Maserati a dare una forte impronta a questo grande SUV che, a dispetto di misure premium – è lunga 5 metri tondi, larga poco meno di 2 e alta 1,68 – risulta molto slanciato, muscoloso e ricco di fascino ed eleganza tipici di un Made in Italy che piace tanto in tutto il mondo. Sì, perché il nuovo Levante non è “solo” il primo SUV targato Maserati. È una vettura progettata per conquistare mercati d’oltreoceano, per andare a completare un’offerta che, mai come negli ultimi anni, vuole espressamente sfidare le migliori della classe in ogni angolo del globo. L’importanza del Levante è confermata da una fiancata che, oltre a guadagnare non poco dinamismo per via della linea di cintura che sale nettamente all’altezza del passaruota posteriore, mette in evidenza il generoso passo della vettura, che misura ben 3 metri. Sportivo e molto ben raccordato anche il posteriore nel quale fanno bella mostra di sé quattro terminali cromati da sportiva di razza. Nell’abitacolo, che offre un comfort regale per quattro adulti, riaffiora il sapore del migliore artigianato di casa nostra: i materiali nobili si sprecano a partire da pellami naturali e, in alcune versioni, pelle e seta naturale. Anche le plastiche sono di pregevole fattura e confermano i grandi sforzi profusi da Maserati per raggiungere gli standard qualitativi di alcune concorrenti tedesche, senza però privarsi di quel qualcosa in più in termini di fascino e artigianalità che solo noi italiani sappiamo concepire. Molto moderno, infine, il nuovo sistema di infotainment dotato di tutte le più recenti funzionalità, oltre che di una buona intuitività di impiego. Come va Abbiamo fatto provare il nuovo Levante equipaggiato dal propulsore a gasolio realizzato su misura per il nostro mercato interno - i cavalli sono infatti

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250 - ad un grande appassionato ed esperto di motori, Antonio Locatelli, patron di Airoh Caschi. Prima di scoprire quale sia il suo giudizio in merito al SUV italiano, è giusto dare alcuni numeri che ne spieghino meglio i numerosi assi nella manica. Il Levante viene commercializzato in tre diverse motorizzazioni: tremila V6 turbo benzina con potenza di ben 430cv e due varianti a gasolio dello stesso propulsore con potenza di 250 e 275cv. L’esemplare della nostra prova, mosso dal turbodiesel da 250cv, nonostante la massa di oltre due tonnellate, dichiara prestazioni molto brillanti: 225 Km/h di velocitĂ massima, 7.3 secondi per raggiungere i 100Km/h da fermo, ben 600 Nm di coppia a soli 2000 giri/min e consumi piĂš che ragionevoli che si attestano su medie di circa 14 Km/l.

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Il nuovo Levante ha indubbiamente un design emozionante, fortemente caratterizzato, che non lascia certo indifferenti.

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Cosa ne pensa Antonio Locatelli “A mio parere il Levante è dotato di un motore altamente performante: garantisce prestazioni brillanti e non mi è parso mai sottodimensionato, nonostante le dimensioni e la massa della vettura siano importanti. Analizzando il comportamento globale del Levante riconosco di averlo trovato molto bilanciato per via di un assetto pluriregolabile che se la cava bene anche nel misto stretto; pregevole anche l’impianto frenante: davvero performante e resistente. Notevole il comfort e abbondante lo spazio a bordo. Infine, l’aspetto che più mi ha colpito è stato senza dubbio la sua grande maneggevolezza, una caratteristica davvero non scontata per una vettura di questo segmento”.

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Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo Super Q4 AT8 “L’Italia s’è desta!” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello e Emanuele Clivati

ra una delle vetture più attese di questo 2017 oltre che un modello storico per Alfa Romeo… Finalmente è arrivata la Stelvio, primo SUV della storia del costruttore italiano, una vettura fondamentale sia per ovvie ragioni di mercato che per non meno importanti questioni di immagine. La nuova Stelvio, dopo la Giulia, incarna infatti al meglio lo strumento con cui Alfa Romeo imprime una nuova e decisa spinta alla rincorsa di una nuova connotazione premium del brand, e si pone in competizione diretta con i costruttori tedeschi che da tempo dominano il mercato. Com’è La nuova Stelvio è una vettura emozionante, capace di colpire l’attenzione e di appagare proprio per il fatto di essere ostentatamente Alfa. Il corpo vettura presenta un design che, in ogni dettaglio, dichiara la propria fiera appartenenza al costruttore italiano. Lo fa nel frontale che la caratterizza molto e che ripropone in maniera sportiva, ma inevitabilmente più importante, la sportività e l’originalità stilistica della Giulia. I 23 centimetri in più di altezza del corpo vettura non rubano alcunché al dinamismo della Stelvio che, anche nella visione laterale, mostra grande slancio e un quid in più di modernità e solidità, per via di una linea di cintura alta alla quale fanno da eco finestrini di dimensioni volutamente non generosissime. D’impatto anche le forme del posteriore della Stelvio; domina l’alternanza tra tratti curvilinei e tesi ai quali si aggiunge un colpo da maestri che fino all’ultimo ricorda l’anima sportiva della Stelvio: mi riferisco ai due terminali di scarico tondi e di grosse dimensioni… Sembrano “cannoni” pronti a “sparare”! L’abitacolo della Stelvio della nostra prova – una 2.0 Turbo Super Q4 AT8 “First Edition” – ripropone tratti stilistici e finiture della Giulia; si tratta dunque di una realizzazione molto valida sia dal punto di vista del design che dei materiali; non solo non si notano cadute di tono, ma siamo rimasti particolarmente colpiti dagli ottimi rivestimenti in pelle naturale di sedili e pannelli oltre che dalla dotazione davvero completa. Come va Inutile negarlo, la curiosità è grande… E grandi sono anche le aspettative perché, rispolverando un pizzico di sacrosanto orgoglio nazionale, e dopo aver visto e rivisto le coinvolgenti campagne pubblicitarie con la Stelvio protagonista velocissima lungo strade senza l’ombra di un pur breve rettilineo, diciamolo, sarebbe davvero bello che la Stelvio fosse bella da guidare almeno quanto lo è da ferma… Le premesse ci sono tutte… Duelitri turbo benzina dalla potenza non trascurabile di 280 cavalli, 400Nm di coppia motrice, cambio sequenziale a otto rapporti, trazione integrale Q4 “intelligente” e la bontà non trascurabile di un telaio derivato da quello dell’ottima Giulia. Via! La posizione di guida rappresenta un buon compromesso tra comfort e dinamismo con sedili che

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non spaccano la schiena e trattengono abbastanza bene quando si spinge forte… Stupendi i paddle al volante fissi e realizzati in materiali “nobili”: non c’è davvero il rischio di non trovarli, nemmeno nelle curve più strette! Ma il motore? Bene… il motore è una bomba! Per la verità è fin troppo ben incapsulato, tanto che per godermi un po’ di rumore, ho guidato la Stelvio quasi sempre con mezzo finestrino abbassato… I 280CV abbinati all’ottima motricità e al cambio AT8 regalano progressioni e riprese davvero notevoli, onestamente inaspettate. Agendo sul comando DNA che permette di selezionare diverse modalità di guida

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La posizione di guida rappresenta un buon compromesso tra comfort e dinamismo...

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– dalla più confortevole alla più “estrema” – le differenze tra un settaggio e l’altro, si sentono chiaramente; paradossalmente il cambio rimane sempre fulmineo e invita a spingere. Ovviamente non mi sono fatto pregare e ho scelto un tratto tutto curve per verificare la bontà di assetto e trazione Q4; il risultato è lusinghiero in quanto il sistema elettromagnetico che inizialmente concentra la trazione alle ruote posteriori, la trasmette anche a quelle anteriori non appena ve ne sia bisogno; la Stelvio comunque è estremamente agile, rapida nei cambi di direzione e ti fa dimenticare che si sia seduti ben 19 centimetri più in alto della Giulia. Difetti? Davvero difficile trovarne uno anche perché a certi livelli forse si tratta più di gusti personali, di abitudini di guida; personalmente, visto poi che per uno come me sarebbe impossibile andar piano con un motore così, avrei preferito un pizzico di mordente in più nella prima parte della corsa del pedale del freno, anche se, a onor del vero, la frenata della Stelvio è molto potente e non è praticamente mai soggetta a fading… Le tedesche sono avvisate: l’Italia s’è desta!

BACCANELLI Tel. 0363 902680 - www.baccanelli.it

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Nuova Land Rover Discovery “Non sembra... ma sotto sotto è sempre lei!” di Giovanni Volpe • ph Giandomenico Papello

asta un primo sguardo per scoprire che la nuova Discovery costituisca una vera e propria vettura di rottura con il passato di questo glorioso modello della Casa Inglese. Eppure, per quanto possa sembrare strano, andando oltre il design si scoprirà facilmente che non è solo il nome a legare a doppio filo questa nuova generazione del prestigioso SUV con quelle che l’hanno preceduta. Questo perché anima e filosofia della nuova Discovery sono in qualche modo le stesse di sempre, a partire dalla grande versatilità e, soprattutto, dalla non comune capacità della vettura di trovarsi del tutto a proprio agio su strada così come nell’off-road più impegnativo. Com'è L'abbiamo già detto, la nuova Discovery è una vettura stilisticamente del tutto nuova e sostanzialmente diversa da tutte le generazioni che l’hanno preceduta. In particolare sono spariti tutti quegli spigoli che negli anni avevano costituito un motivo di vanto e distinzione per quanti l’avessero sempre amata e preferita per esempio alla Range; spazio a linee più morbide e “familiari” come confermato dal muso e dalla vista di trequarti anteriore che fa pensare evidentemente alla Range Sport. Non manca comunque un tocco che renda ancora una volta la nuova Discovery diversa da tutte le altre; nemmeno a dirlo è ancora nella coda, anzi è la coda; mastodontica ma non priva di un certo dinamismo, presenta anche un portellone dal design “asimmetrico” che dà accesso a un enorme bagagliaio configurabile a piacere - rigorosamente elettricamente - e nel quale si trovano altri due veri posti. L’abitcaolo di questo allestimento HSE è sontuoso, realizzato con materiali davvero pregiati e rifinito con rara raffinatezza dal sapore elegantemente hi-tech. La posizione di guida ottimale si raggiunge con estrema rapidità per via dell’infinità di regolazioni elettriche disponibili.

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Tutti i comandi sono scenograficamente appaganti, disposti in maniera ergonomicamente corretta e risultano molo gradevoli al tatto, quando li si aziona. Ultimo cenno a un plus di questa nuova Discovery: lo spazio a bordo davvero abbondante e la grande altezza da terra, si traducono in una sensazione di dominio visivo dell’ambiente circostante, persino difficile da spiegare a chi non vi sia ancora accomodato a bordo. Come va Chi avrebbe mai detto che una delle doti più apprezzabili di una vettura mastodontica come la nuova Discovery, sarebbe stato il piacere di guida? Eppure è davvero così per merito di una serie di qualità che, insieme, regalano un'esperienza di guida inaspettatamente coinvolgente, appagante. Il cambio automatico a nove rapporti è sempre morbidissimo, ma quando si decide di cambiare passo, non mostra alcuna esitazione e asseconda anche le accelerazioni più brillanti. Davvero stupefacente il lavoro fatto dal piccolo ma modernissimo quattro cilindri turbo diesel che muove la Discovery; si tratta di una nuova realizzazione della famiglia Ingenium che in questa declinazione esprime la bellezza di 240cv è una coppia molo elevata e soprattutto disponibile poco sopra i 1500 giri.

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... la coda mastodontica ma non priva di un certo dinamismo, presenta anche un portellone dal design “asimmetricoâ€? che dĂ accesso a un enorme bagagliaio...

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Tutto ciò si traduce in accelerazioni insospettabilmente brillanti e consistenti, e sulla non comune capacità della Discovery nel prendere velocità, nonostante l'importanza della massa; massa sulla quale vigila un impianto frenante esistente e ben modulabile e uno sterzo certo non sportivo, ma che mi pare un buon compromesso ipotizzando un uso stradale con qualche sporadica escursione in fuoristrada. Infine il comfort, davvero regale: si viaggia in un’atmosfera del tutto particolare, seduti in alto, cullati da sedili davvero confortevoli, e quasi isolati da tutto ciò che ci circonda sapendo che a godere di tutto ciò potranno essere contemporaneamente sette persone.

IPERAUTO BERGAMO IPERAUTO BERGAMO Tel. 035 2924211 - www.iperautobg.it

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smart BRABUS “Lodauto e i 109cv di cattiveria firmati BRABUS!” ph Emanuele Clivati

abato 18 e domenica 19 marzo, Lodauto ha organizzato un Open Weekend presso lo smart Center Bergamo di Orio al Serio. Obiettivo della simpatica due giorni, oltre a far scoprire tutte le novità della gamma 2017 della city-car per antonomasia, è stato quello di proporre un emozionante test su strada della regina e più cattiva di tutte le smart, la BRABUS. Ad attendere i numerosi ospiti intervenuti, un’emozionante prova su pista nell’esclusiva “BRABUS Driving Area”, uno spazio appositamente allestito in cui è stato possibile provare in tutta sicurezza smart BRABUS, la massima espressione di motore che smart abbia mai portato in città. Dinamismo e potenza - ben 109cv - a tutta prova, dunque, per queste pepatissime smart che, anche grazie all’esclusiva funzione race star, hanno regalato adrenalina ed emozioni davvero uniche per vetture di questo segmento. La due giorni, come di consueto minuziosamente organizzata da Lodauto, oltre a offrire un generoso buffet e un simpatico gadget a tutti i “piloti per un giorno” intervenuti, è stata l’occasione ideale per scoprire tutta la gamma e le esclusive offerte di primavera che smart ha pensato per la propria clientela.

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... un’emozionante prova su pista nell’esclusiva “BRABUS Driving Area”, uno spazio appositamente allestito in cui è stato possibile provare in tutta sicurezza smart BRABUS...

LODAUTO Tel. 035 4232611 - www.lodauto.it

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ARDN Auto & Camper “E tu di che camper sei?” di Viviana Sacchi • ph Giandomenico Papello • modella per un giorno Martina Parsani

on ARDN azienda della famiglia Belotti che da quasi trent’anni si occupa della compravendita di automobili ad Albano Sant’Alessandro, JUST inizia un nuovo viaggio alla scoperta del mondo del camper. Si tratta di un settore strategico nel quale, già a partire dall’anno 2000, l’azienda bergamasca è andata sempre più specializzandosi fino a diventarne un importante punto di riferimento, sia per la vendita che per l’aftermarket. Negli anni l’attività è andata costantemente crescendo, nel 2004 con la nascita del nuovo grande salone con ampi spazi dedicati a servizi d’officina e di revisione; successivamente sono state approntate due ulteriori sedi, una di fronte alla concessionaria storica, l’altra a Rovato, proprio a due passi dal casello autostradale dove vengono offerti i più disparati servizi tra i quali quello di rimessaggio, officina, carrozzeria e lavaggio. Abbiamo incontrato Juri Belotti, uno dei titolari di ARDN, che ci ha accompagnato alla scoperta dei camper Concorde e Volkswagen California, due protagonisti del settore molto diversi tra loro, a cavallo fra lusso ed essenziale versatilità, ma accomunati da un elevato livello qualitativo globale. Partiamo da Concorde… Non è usuale vedere camper così imponenti per strada… In effetti il marchio Concorde, di cui siamo gli unici rivenditori ufficiali in Italia, rappresenta il massimo nel settore; parliamo non a caso di motorhome più che di camper. Esclusività che si concretizza anche nella possibilità di personalizzare completamente il proprio Concorde. Si tratta di un veicolo “imponente” nelle dimensioni - non a caso è necessaria una patente C per guidarlo - volutamente però omologato a soli quattro passeggeri che viaggeranno decisamente comodi e avvolti dal lusso. Cosa offre ai suoi passeggeri un Concorde? Qualsiasi tipo di comfort, dall’aria condizionata alla tv satellitare, un ampio bagno con doccia e piano cottura dalle finiture ricercate. I sedili dei viaggiatori sono delle comode poltrone che hanno la possibilità di essere ruotate creando con quelle posteriori una zona salotto quando il camper è fermo. Ecco perché con Concorde è meglio parlare di motorhome; serve a rendere meglio l’idea dell’ampiezza e dell’accessoristica che è possibile trovare in questo mezzo, a bordo del quale pare proprio di trovarsi a bordo di una “seconda raffinata casa”. Opulenza che si concilia in parte con quella che si è soliti considerare la comune filosofia del camperista… Qual è la clientela tipo Concorde? Ovviamente la clientela Concorde non è numericamente molto ampia ma è super selezionata; siamo, per esempio, in trattativa anche con uno sceicco che immaginiamo non sia in alcun modo spaventato dalle cifre importanti alle quali può arrivare uno di questi splendidi prodotti. Tuttavia la voglia di libertà, unita a quella di esclusività, porta anche questa tipologia di clienti ad avvicinarsi alla vita da camper, fosse anche solo per un breve viaggio, per un’unica avventura. Diametralmente opposto è l’approccio ai noti Volkswagen California con allestimento Westfalia, che è facile incrociare un po’ ovunque nelle più diverse località turistiche del nostro Paese … Vero! Ciò che accomuna tutti i camperisti, è la possibilità di spostarsi ovunque senza particolari problemi; si tratta per certi versi di una vera e propria filosofia di vita che, proprio Westfalia, interpreta e permette di vivere al massimo. Si tratta innanzitutto di mezzi polifunzionali: da una lato l’impiego come “auto di famiglia”, dall’altro la possibilità di contare su un vero e proprio camper col quale, per esempio, partire per un weekend fuori porta. Il Volkswagen protagonista di questo servizio, non richiede una patente speciale e, viste le sue dimensioni contenute, risulta sempre particolarmente versatile; altro punto a suo favore è il fatto di avere intervalli e costi di manutenzione sempre contenuti. Mi sembra di capire che anche questo genere così essenziale sia di “nicchia”… Esattamente… Se il Concorde significa lusso allo stato puro, il Volkswagen California è destinato a chi desideri spostarsi in piena libertà e senza troppi fronzoli. Tuttavia, non bisogna pensare che essenzialità significhi rinuncia in senso assoluto al comfort: gli ultimi modelli sono accessoriati per soddisfare ogni necessità e tecnologicamente avanzati, seppur le dimensioni siano ridotte!

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Dall’esterno ci sembra un comune minivan, all’interno si entra invece in un piccolo grande mondo. Troviamo, infatti, una cucina con frigorifero, piano cottura e lavello con adiacente un’isola con divanetto per consumare i pasti; una zona notte che viene ricavata attraverso il tetto sollevabile panoramico e, nella zona posteriore, c’è persino un piccolo ma ben attrezzato wc. Inoltre, tutto è perfettamente predisposto per la vita da campeggio; sempre nella zona posteriore si trovano, infatti, la bocchetta per il riempimento del serbatoio dell’acqua e le prese di corrente, mentre all’esterno è possibile allungare una tenda per creare una veranda.

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... una zona notte viene ricavata attraverso il tetto sollevabile panoramico...

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Quindi si viaggia in completa autonomia… Certamente! Questo Westfalia su base Volkswagen possiede tutti i pregi di una moderna automobile tanto che permette di viaggiare a ottime andature ma sempre con consumi ridotti grazie al motore 2.0 TDI da 150 cavalli ideale anche nei viaggi più lunghi. I nuovi modelli presentano, poi, molte possibilità di personalizzazione, una su tutte l’adozione del cambio DSG automatico, particolarmente indicato per chi voglia viaggiare in totale comfort e contenendo ulteriormente i consumi; disponibile anche la trazione integrale 4 MOTION, un plus in fatto di sicurezza di guida in qualsiasi stagione e condizione climatica. Il moderno climatizzatore automatico multi-zona, il sistema di navigazione e il park pilot rendono, infine, ancora più confortevole e appagante ogni viaggio. Quindi, perché scegliere un camper? Senza dubbio per provare la sensazione di libertà nel viaggiare quando si vuole e dove si vuole; e poi la possibilità di condividere queste esperienze con altri amici “camperisti”: viaggiare in camper non significa, infatti, solo vivere una vacanza a contatto con la natura e a ritmi più rilassati… È anche una straordinaria opportunità d’interazione con altre persone che condividono questa filosofia di viaggio e di vita.

ARDN Tel. 035 582336 - www.ardn.it

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Gorle: in piccolo contesto, appartamento di recentissima costruzione posto al piano terra, con finiture extracapitolato, giardino privato e 20 mq di patio. L’abitazione è internamente composta da soggiorno con cucina a vista, due ampie camere e doppi servizi. Ottimamente rifinito. La soluzione è direttamente collegata alla taverna, con accesso al box triplo in larghezza. Classe D (90,10 Kwh/m2a).


Lifestyle Porcelanosa

JUST Red Carpet Bonaldi Motori

Equipe Solutions

Ambasciatori Hotel

JUST Red Carpet Lamborghini Milano

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“Benvenuti nella casa dei sogni!” di Giovanni Volpe

a sezione “Lifestyle” di questa prima edizione 2017 di JUST cresce in termini di immagine e prestigio grazie alla collaborazione con la sede bergamasca di Porcelanosa, prezioso partner con il quale andremo alla scoperta delle più importanti novità nell’ambito dell’arredo design a 360°, sempre potendo contare su prodotti innovativi e di alta qualità. L’offerta di Porcelanosa Bergamo rispecchia appieno gli elevati standard del prestigioso “Grupo” spagnolo che vanta showroom nelle più importanti piazze del mondo. Basta entrare nell’ampio showroom di Via Borgo Palazzo per avere l’immediata percezione dello stile e della qualità assoluta dei prodotti di Porcelanosa; prodotti che offrono un’infinità di soluzioni per l’arredo e la personalizzazione di ogni ambiente della casa.

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Porcelanosa Bergamo aggiunge alla qualità della propria proposta, la non comune possibilità di potersi interfacciare con uno staff molto preparato, davvero disponibile e particolarmente cordiale, in grado di accompagnare anche il più esigente dei clienti in ogni sua scelta. In Porcelanosa Bergamo, oggi marchio leader a livello globale, si specchia idealmente la storia di un semplice produttore che, grazie alla propria grande determinazione e a una straordinaria volontà di crescita umana e aziendale, oggi si è trasformato anche in un importante centro di progettazione e di consulenza per l’arredamento. Lo showroom di Bergamo, forte dei suoi ben 400 mq di esposizione, permette di toccare con mano la qualità di Porcelanosa attraverso un’esperienza sensoriale davvero appagante anche grazie al particolare piacere con cui lo staff tiene a svelare ogni peculiarità di prodotti e materiali proposti. Penso sia proprio questo uno dei maggiori punti di forza di Porcelanosa Bergamo: l’entusiasmo di uno staff felice di accompagnarti alla scoperta dell’importanza dei

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dettagli, anche dei più nascosti - per esempio di un miscelatore in grado di far risparmiare oltre un terzo dei consumi di acqua o, ancora, l’importanza di adottare materiali innovativi brevettati da Porcelanosa, capaci sì di appagare al primo sguardo e al tatto, ma anche di durare decenni. Termina qui il nostro primo viaggio alla scoperta di Porcelanosa Bergamo, ma torneremo presto a raccontarvi tutti i segreti e le novità della sede bergamasca di questo “grupo” di successo.

www.porcelanosa.it

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... i prodotti Porcelanosa offrono un’infinità di soluzioni per l’arredo e la personalizzazione di ogni ambiente della casa.

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Ambasciatori Hotel “Il meglio… senza compromessi” di Giovanni Volpe

a sempre la Riviera Adriatica, e più in particolare quella Romagnola, rappresenta una delle mete estive predilette dai bergamaschi che vi trascorrono però sempre più frequentemente, anche soggiorni brevi durante tutto l’arco dell’anno, con i quali spezzare un po’ la routine lavorativa. Si sa, in Romagna non si può che star bene e sentirsi a casa; merito dell’inarrivabile ospitalità e dell’ottima cucina che, insieme, fanno davvero la differenza; l’offerta nel settore alberghiero, come noto, è davvero vastissima e permette a tutti di trovare una sistemazione ideale. JUST ha puntato su una struttura di alto livello, l’Hotel Ambasciatori di Riccione, un 4 stelle Superior che senza dubbio aggiungerà un tocco lussuosamente magico a quanti siano in cerca del meglio in vista dell’estate 2017. L’Hotel Ambasciatori vanta innanzitutto una posizione invidiabile direttamente sul nuovo lungomare pedonale di Riccione, ed è vicinissimo alle terme oltre che a poca distanza dal noto Viale Ceccarini, cuore pulsante dello shopping e del divertimento. Si tratta di una struttura elegante, raffinata e completamente nuova, all’interno della quale sono numerosi gli elementi distintivi: luci, colori caldi, atmosfera accogliente, professionalità e cortesia. Nulla, dunque, è lasciato al caso a partire dagli innumerevoli servizi a disposizione della clientele come l’oasi esterna con piscina riscaldata a 28 gradi, il parcheggio auto video sorvegliato, le Luxury Suites e il Centro Wellness di ben 500 mt . Gli ospiti dell’Hotel Ambasciatori potranno ritrovare il perfetto equilibrio tra mente, corpo, emozioni e spirito nella nuova spa, un ambiente dominato da atmosfere seducenti, cura nei dettagli, prodotti dal design funzionale e nella quale godranno della professionalità di uno staff davvero esperto; il massimo per ritrovare benessere fisico e mentale attraverso la piscina idromassaggio, vasca salina di galleggiamento, sweet sauna, bagno turco e, ancora, cascata del ghiaccio, zona relax, water paradise e parete salina. A garanzia di un soggiorno di altissimo livello, anche a tavola, l’hotel apre le porte del ristorante “Le Bistrot” nel quale, davanti alla splendida vista sul lungomare e la spiaggia, è possibile degustare speciali menù e proposte in cui, i tradizionali sapori della cucina romagnola, si fondono con gli spunti più internazionali in ambito gastronomico.

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Ecco perché lo Chef seleziona quotidianamente prodotti di alta qualità seguendo i sani principi di stagionalità e mercato per poi realizzare sue creazioni che accompagneranno gli ospiti lungo un appagante percorso sensoriale. Altre parole d’ordine all’Hotel Ambasciatori sono, senza dubbio, “funzionalità”, “lusso”, “comfort” ed “eleganza”; concetti che diventano realtà semplicemente varcando la soglia delle camere dell’Ambasciatori. Non importa che il cliente stia cercando una soluzione per un breve soggiorno di lavoro oppure che desideri trascorrere un lungo periodo di relax: l’Hotel Ambasciatori mette a disposizione diverse tipologie di camere per andare incontro ad ogni esigenza. È il caso delle Superior, camere moderne, dallo stile raffinato ed elegante e dotate di ogni comfort. Perfette sia per coppie che per famiglie, contraddistinte da un inconfondibile stile sofisticato e rilassanti colori chiari, tutte le camere Superior offrono uno splendido balcone con invidiabile vista mare laterale. Ci sono poi le Prestige, camere dallo stile inconfondibile. Ideali per famiglie, le camere Prestige, in aggiunta a quanto presente nelle camere Superior, offrono uno splendido balcone con indimenticabile vista panoramica fronte mare. Per chi, infine, davvero non si accontentasse, la sorpresa più grande risiede all’ultimo piano dell’hotel: stiamo parlando delle Dreams Luxury Suites: il nome dice già davvero tutto!

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Si tratta di una struttura elegante, rafďŹ nata e completamente nuova, all’interno della quale sono numerosi gli elementi distintivi: luci, colori caldi, atmosfera accogliente, professionalitĂ e cortesia.

www.ambasciatorihotel.net

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Equipe Solutions “Solo soluzioni di qualità”

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ORLE: zona Bajo. Elegante villa in classe A+ dotata di domotica, fotovoltaico e pompa di calore. Ingresso totalmente indipendente e giardino privato. Comodo ascensore interno. Antifurto perimetrale e volumetrico, luci ad incasso e parquet in rovere trattato. Luminosa taverna seminterrata con ingresso totalmente indipendente e autorimessa quadrupla. Classe A+ (16 Kwh/m2a).

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ORLE: villa con piscina, inserita nel rinomato contesto delle Ville d’Autore. Ampia metratura con luminoso soggiorno, cucina separata abitabile, quattro camere e quattro bagni. Taverna al piano interrato con bagno lavanderia. Ottime finiture interne con pietra di Credaro, impianto antifurto ed irrigazione. Cantina e box triplo. Classe E (123,49 Kwh/m2a).

www.equipe-solutions.it

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www.equipe-solutions.it

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ANICA: in zona residenziale e comoda ai servizi, luminoso attico di 140 mq con ampio terrazzo vivibile. Ottime finiture interne. Completano la soluzione la cantina ed il box doppio in larghezza. Classe A (40,96 Kwh/m2a).

Tel. 035 66.45.19

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ANICA: appartamento totalmente arredato, posto al primo e ultimo piano di palazzina di recente costruzione. Spazioso terrazzo vivibile dal quale si può godere di un’ottima vista panoramica. Ottime finiture con impianti di aria condizionata e antifurto. Completa la proprietà un ampio box. Classe B (55,80 Kwh/m2a).

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Tel. 035 66.45.19

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ILLA DI SERIO: in zona residenziale, villa singola con giardino di proprietà di 800 mq. Ottime finiture interne. Possibilità di piscina. Classe F (143 Kwh/m2a).

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ERGAMO - REDONA: zona collinare. Appartamento in trifamiliare, posto al piano terra con giardino privato dall’ottima esposizione al sole. La soluzione è internamente composta da ingresso, soggiorno con cucina separata, tre camere di cui due matrimoniali e bagno finestrato. Completano la proprietà la cantina ed il posto auto privato. Classe F (148,20 Kwh/m2a).

www.equipe-solutions.it

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ERGAMO: in prestigioso palazzo del diciottesimo secolo, luminoso appartamento posto al terzo e ultimo piano con splendida panoramica vista su città bassa. Possibilità di scelta finiture da alto capitolato, riscaldamento a pavimento e predisposizione per aria condizionata. Possibilità box. Classe C (80 Kwh/m2a).

Tel. 035 66.45.19

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ERGAMO: elegante abitazione, sita all’interno della settecentesca villa Goisis, caratterizzata da un grande parco secolare con annessi campo da tennis, da calcetto, da bocce e un grazioso tempietto neoclassico. L’abitazione si trova all’ultimo piano, è comodamente servita da ascensore ed ha una doppia esposizione al sole. Box. Classe G (233,16 Kwh/m2a).

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JUST Red carpet “La guida del futuro è già realtà” ph Giandomenico Papello

’evoluzione tecnologica che, mai come negli ultimi anni ha interessato il mondo dell’auto, è da tempo al centro dell’attenzione di Audi. Ne è prova il fatto che le più recenti vetture del marchio tedesco offrano quanto di meglio sia oggi a disposizione in materia di sicurezza e assistenza alla guida. E, proprio per far testare alla clientela Audi queste importanti novità, lo scorso sabato 1 aprile, in tutti gli Showroom Audi Bonaldi, si è tenuto l’Innovative Day. Durante questa giornata interamente dedicata alla scoperta dei sistemi di assistenza alla guida, gli ospiti hanno potuto conoscere in modo approfondito queste innovative tecnologie, effettuando, sempre affiancati da piloti Audi Sport, test drive dinamici ed esercitazioni pratiche. Nella serata di giovedì 6 aprile, invece, nello showroom di Bergamo si è svolta la Audi Innovative Night, una serata tecnica dove un esperto formatore Audi ha trattato in modo approfondito il tema dell’Intelligent Assistance. Si è trattato di una due giorni molto interessante durante la quale si sono potuti toccare con mano i risultati del costante impegno della Casa dei Quattro Anelli nel realizzare sistemi di assistenza in grado di rendere inimitabile ogni esperienza di guida a bordo di Audi. Un ambizioso traguardo raggiunto da Audi, dunque, che ha saputo rendere l’automobile un dispositivo intelligente, dotato di sistemi all’avanguardia progettati per garantire un’incredibile reattività di fronte agli imprevisti, e per innalzare al massimo il livello di sicurezza e comfort, anche nelle condizioni di traffico più intenso. La guida del futuro è ormai già realtà.

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JUST Red carpet “Automobili Lamborghini sceglie il Gruppo Bonaldi per la nuova concessionaria di Milano” di Lamborghini Media • ph Davide Crescenzi

n ottica di rafforzamento della sua presenza sul mercato italiano, Automobili Lamborghini inaugura una nuova concessionaria a Milano, in Viale Renato Serra 61. Il partner commerciale scelto è il Gruppo Bonaldi, società bergamasca già partner di Lamborghini dal 2008 con la concessionaria di Bergamo. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta alla presenza del Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, e degli AD del Gruppo Bonaldi, Simona Bonaldi e Gianemilio Brusa, che insieme hanno presentato la nuova Huracán Performante, al suo debutto nazionale. “L’apertura di uno showroom Lamborghini a Milano ha per noi una doppia valenza. Milano è una vetrina strategica per Lamborghini e proprio in quanto hub internazionale per design, lusso, moda, arte e cultura offre al nostro marchio chiare opportunità di crescita e visibilità. In più la nostra azienda è italiana e crediamo nel nostro mercato nazionale, che sta dando segnali di ripresa positivi. Prevediamo di consegnare oltre 100 vetture entro il 2017 in Italia e con l’arrivo del terzo modello nel 2018 contiamo di crescere ulteriormente” commenta Stefano Domenicali. Nel 2016 Lamborghini ha consegnato 73 vetture in Italia, registrando un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Il 2017 si è aperto con ulteriori prospettive di crescita, confermate da un interesse in costante aumento sui modelli Huracán e Aventador e la forte attesa del SUV in arrivo nel 2018. Il nuovo showroom milanese di Lamborghini sul territorio italiano si aggiunge ai punti vendita di Bologna e Bergamo. A livello mondiale Lamborghini è presente in 50 paesi con un totale di 135 concessionari. Gianemilio Brusa e Simona Bonaldi, AD Gruppo Bonaldi dichiarano: “Oggi, con grande orgoglio e soddisfazione, inauguriamo la concessionaria Lamborghini Milano, un prestigioso traguardo frutto della condivisione di importanti piani di sviluppo con la Casa automobilistica, simbolo in Italia e nel mondo di artigianalità, innovazione e, insieme a questa città, una delle massime espressioni del Made in Italy”. La nuova Concessionaria Lamborghini Milano si sviluppa su una superficie complessiva di 2.500 mq ed è inserita al piano terra di un edificio al civico 61 di Viale Renato Serra, che ospita funzioni direzionali, commerciali e di assistenza post vendita. Lamborghini Milano è tra i primi showroom Lamborghini realizzati con la nuova Corporate Identity sviluppata per la rete dei concessionari mondiali. Gli esterni sono caratterizzati da ampie vetrate e dall’insegna con logo Lamborghini illuminato su fondo nero. Gli spazi interni sono luminosi ed essenziali, caratterizzati da poligoni, forme affilate, superfici dalle texture grezze. L’esperienza del cliente è arricchita dalla presenza di elementi digitali, tra cui un videowall di grandi dimensioni, che proietta filmati di brand e prodotto, e dalla saletta Ad Personam con car configurator e un display di campioni di finiture, dove i clienti possono toccare fisicamente, abbinare e giocare con colori e materiali. Infine, alla linea di abbigliamento e accessori della Collezione Automobili Lamborghini è dedicata un’area all’ingresso, visibile sia dall’interno sia dalle vetrine dello showroom. Uno spazioso soppalco ospita gli uffici direzionali. Presenti anche un’area destinata alla vendita dell’usato e un’area post vendita, che comprende service e magazzino. Il progetto architettonico è stato curato e sviluppato da Lamborghini in collaborazione con lo studio di architettura Archilinea. Lamborghini Milano è una concessionaria del Gruppo Bonaldi; il team è composto da otto risorse: un responsabile, due sales manager, un’addetta al CRM e quattro addetti post vendita.

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Via Brescia, 94 24064 Grumello Del Monte (BG) T +39 035 4420229 F +39 035 833604 info@violamhotel.it www.violamhotel.it



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Just - Ringraziamenti Chiara Cattaneo • Cinzia Acerbis • Giacomo Agostini • Roberto Sestini • Gigi Rota • Roberto Nicoli • Marzio Carrara • Paola Cattaneo Francesca Vitali • Emilio Erba • Paolo Bugini Marcello Pellegrini • Chiara Pennati • Marco Casadio Strozzi • Laura Bertulessi • Sheela Bellina • Simone Doneda • Cristina Doneda Michela Mantecca • Giuseppe Sernisoni • Joel Brunel • Andrea Bassoli • Tania Delle Vedove Andrea Rossi • Marco Fassi • Rodolfo Dolci Pietro Batta • Abele Algeri • Andrea Nicoli Fiorenza Togni • Laura Parolini • Francesco Preda Cinzia Paleni • Silvana Giardina • Giorgio Casari Roberta Sala • Claudia Locatelli • Carmine Blundo Angela Landi

Periodico trimestrale - N° 7

Direttore Responsabile Giovanni Volpe direzione.just@gmail.com Graphic & Art Director Silvia Benaglia redazione.just@gmail.com Photo Emanuele Clivati • Giandomenico Papello Luca Tocchio • Davide Crescenzi

Just Web & Social Business Revolution Amministrazione Studio Landi - Bergamo

Modella per un giorno Martina Parsani • Linda Canziani Viviana Sacchi

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Test auto Giovanni Volpe • Antonio Locatelli Flavio Oreda • Andrea Ruggeri Giuseppe Piazzini

Stampa CPZ S.p.a. - Costa di Mezzate (Bg) Rilegatore Legatoria Lilli - Albano S. Alessandro (BG)

Contributors Ivan Scelsa • Viviana Sacchi • Antonella Maso Giacomo Agostini • Battista Bellini Francesca Vitali • Marco Bonini Luciana Terencio Dos Santos Chiara Pennati • Federica Sana • Jenny Nicoli Stefano Sancinelli • Alessia Asperti Silvia Panzeri • Martina Valli Claudio Pancirolli • Sara Ferrari Cristina Marrone • Andrea Bronzieri Giovanni Signorelli • Eros Salvi

Distribuzione Caielli Gianluigi - Cell. 347 89.32.063 Iscrizione n. 21/14 del 17/11/2014 - Registro Stampa del Tribunale di Bergamo. Testi e materiale fotografico contenuti in questa pubblicazione, sono di proprietà esclusiva di Guarda chi Guida S.r.l.s. È pertanto vietata ogni riproduzione, anche solo parziale, non autorizzata dall’editore.

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4-05-2017

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Periodico trimestrale - Anno III - N° 7

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“Sempre più... SUV!”

Periodico trimestrale - Anno III - N° 7

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