IL SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA CHIESA DI ISCHIA
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ANNO 2 | NUMERO 7 | 14 FEBBRAIO 2015 | â‚Ź 1,00
LA VOCE DI PIETRO
PASTORALE DELLA SALUTE
SOCIETĂ€
Lagnese invitato a Roma dalla comunitĂ di S.Egidio con i Vescovi di tutto il mondo
All’ospedale Rizzoli la presenza silenziosa e costante dell’Eucarestia
Quando la natura si ₏ 1,00 impone all’uomo incurante del proprio territorio
Il giardino dell’amicizia di Ischia
A
volte le cose del passato che sembraRubrica di no morte e Ambiente e Agricoltura dimenticate ritornaa cura ti dell’agronomo no indietro Francesco in maniera Mattera sorprendente. Non si tratta sempre di cose spiacevoli, o comunque sgradevoli, di quelle che si vogliono cancellare dalla memoria ad ogni costo. Ci può capitare, può capitare a chiunque nella vita ed è piÚ semplice di quanto si possa immaginare, che il distacco da una situazione, da un luogo, da alcune persone che con te hanno condiviso progetti, esperienze, soddisfazioni, ma anche gioie e disillusioni, avvenga in maniera imprevedibile e lentamente
un’apparente cancellazione. Nessuna nostalgia, almeno in apparenza, forse qualche ricordo melanconico che di tanto in tan
ributtato dietro le spalle l’istante successivo. Si era nel trascorso mese di novembre, un sabato piovoso, buono per stare al caldo chiusi in casa, o meglio in compagnia di buoni amici o anche di un ottimo libro da leggere. Il mio buon
da un incidente alla mano sinistra che mi ero procuContinua a pag. 12
“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Aut: 1025/ATSUD/NA�
Carlo, nuovo accolito diocesano Il Vescovo Lagnese ha consegnato nelle mani del seminarista la patena con il pane da consacrare.
POLITICA
Il blitz per il Quirinale e i vecchi fantasmi della politica italiana.
TRADIZIONI
VITA CONSACRATA
SPORT
Si riaccende sull’isola la passione per l’arte dell’intreccio.
La presenza ad Ischia della congregazione delle ancelle dell’immacolata.
Le ultime dalla serie A di Calcio e i risultato del girone isolano del Csi.
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La Voce di Pietro 14 febbraio 2015
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Una visita inaspettata
Lagnese con i vescovi da tutto il mondo a Sant’Egidio in Roma LunedÏ 9 febbraio i tre seminaristi della diocesi di Ischia – Carlo, Marco e Antonio – insieme a don Emanuel Monte (referente per la formazione dei seminaristi) e al vescovo Pietro Lagnese, hanno trascorso una giornata & % nato cosÏ il desiderio di andare a far visita a don Vincenzo Fiorentino, parroco di san Michele Arcangelo a Sant’Angelo nel
* + Fontana. Arrivati nel piccolo borgo hanno celebrato l’Eucarestia con don Vincenzo e con i parrocchiani che si trovavano lÏ: grande è stata la sorpresa per il parroco e per i fedeli che ogni giorno partecipano alla S. Messa. Un bel momento intimo con il nostro pastore e di preziosa &
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Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS
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a mercoledĂŹ 4 a sabato 7 febbraio, si sono incontrati a Roma un A cura di centinaio di vescovi, Lorenzo Russo provenienti da tutti i continenti, per il convegno della ComunitĂ di Sant’Egidio “Un popolo profetico per un nuovo umanesimoâ€?. Invitato dalla ComunitĂ , nei giorni di mercoledĂŹ e giovedĂŹ, è stato presente anche il vescovo di Ischia Padre Pietro Lagnese. A prendere la parola, tra gli altri, il fondatore della ComunitĂ Andrea Riccardi, relatore all’VIII Convegno diocesano della Chiesa di Ischia, S. E. Mons. Vincenzo Consiglio per la Famiglia e l’attuale Presidente della famiglia di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo. Erano presenti vescovi dell’Europa, di tanti Paesi dell’Africa – da quelli in cui c’è la pace a quelli che vivo tica del Congo e il Malawi colpito recentemente dalle alluvioni – insieme a grandi nazioni dell’Asia, dove le comunitĂ cristiane sono in minoranza – come Indonesia e Pakistan – e al Medio Oriente, con -
Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014
ria in guerra. Tra i rappresentanti dell’America Latina al convegno di Sant’Egidio, c’era all’udienza anche padre Jesus Delgado, che fu segretario di Oscar Arnulfo Romero, e che ha accolto qui a Roma con gioia, insieme alla Comunità , la
civescovo di San Salvador, amico e difensore dei poveri, ucciso il 24 marzo 1980 davanti all’altare. Il 3 gennaio 2015, infatti, papa Francesco ha deliberato la be nulfo Romero, vescovo martire Un “protomartire�. Primo della lunga schiera dei nuovi martiri contemporanei, Oscar !
San Salvador entro l’anno. Lo ha annunciato mercoledĂŹ 4 febbraio, nel corso di una conferenza nella Sala stampa della Santa Sede, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presi " la famiglia e postulatore della causa ucciso il 24 marzo 1980 mentre stava celebrando la messa a San Salvador. ÂŤĂˆ un fatto provvidenziale — ha detto il presule — che #
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Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: Don Carlo Candido direttoreucs@chiesaischia.it Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus
americano, un Papa che ha affermato di volere una Chiesa povera per i poveri: un fatto che apre una strada, che allarga l’orizzonte dell’America latina, un continente che, a partire dalla testimonianza di Romero, ha qualcosa di importante da dire a tutto il mondo. ! vescovo martire c’erano — moderati dal direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi — monsignor Jesus $ %
personale di Romero nei tre anni, dal 1977 al 1980, in cui guidò l’arcidiocesi di San Salvador, e lo storico Roberto Morozzo della Rocca, che ha collaborato alla stesura della positio & Quel 24 marzo — ha ricordato ' posto all’arcivescovo di prendersi un giorno di riposo: l’agenda di Romero aveva sei appuntamenti di cui uno, alle 18, era proprio la celebrazione della messa. Se arrivo tardi celebra tu, gli disse il presule. Ma poi telefonò al segretario: Meglio di no. Io celebrerò la messa, non voglio coinvolgere nessuno in questo. Furono le ultime parole &
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In Primo Piano
3 14 febbraio 2015
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icevi il vassoio con il pane per la celebrazione dell’Eucaristia, A cura di e la tua vita sia deFrancesco Schiano gna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesaâ€?: con queste parole tratte dal rito per l’istituzione degli accoliti, domenica 8 febbraio mons. Pietro Lagnese nella Chiesa parrocchiale dello Spirito Santo in Ischia Ponte ha consegnato nelle mani del seminarista Carlo Pietro Mazzella la patena con il pane da consacrare, poco dopo averlo istituito accolito. Con il ministero dell’accolitato Carlo si avvicina ancora di piĂš al giorno della sua ordinazione diaconale prima e presbiterale poi e si immerge dunque in un tempo di Grazia nel quale vivrĂ una sempre maggiore vicinanza con GesĂš fattosi nostro cibo nel pane eucaristico. “La parola del Vangelo che abbiamo ascoltato questa sera – ha affermato Lagnese nell’omelia - ci presenta quella che gli studiosi chiamano la giornata “tipoâ€? di GesĂš. Dal Vangelo scorgiamo che fondamentalmente GesĂš faceva sempre 3 cose: pregare, annunciare, curare. 3 dimensioni, 3 aspetti della vita del Signore e della vita della Chiesa che tutti siamo chiamati a vivere. Questa sera Carlo viene istituito accolito e attraverso il conferimento di questo ministero egli viene riconosciuto dalla Chiesa idoneo per svolgere questo servizio: rendere presente GesĂš nel servizio legato in modo particolare all’Eucarestia; è un ministe $ " $
tutto particolare perchÊ rappresenta una modalità che la Chiesa gli consegna per avvicinarsi sempre di piÚ al ministero del presbiterato al quale il Signore lo ha chiamato. Questo ministero dell’accolitato lo avvicina all’Eucarestia e alla Chiesa che sono due realtà non disgiunte ma che formano un unico mistero: guai a noi se separiamo l’Eucarestia dalla Chiesa! Dove c’è l’Eucarestia lÏ nasce la Chiesa e senza la Chiesa non c’è Eucarestia. E questo $ tare è un servizio che lo chiama sÏ a prendere parte all’Eucarestia e a stare a fianco al Sacerdote che presiede i divini misteri ma anche ad una piÚ profonda comunione con la Chiesa. Carlo si avvicina ancora di piÚ al corpo di Cristo: con questo ministero potrà prendere tra le mani l’Eucarestia e distribuirla ai fratelli, potrà por-
Carlo Pietro Mazzella
NUOVO ACCOLITO
i vasi sacri ed esporla per la pubblica adorazione, ma questo ministero è importante perchÊ abilita Carlo non tanto a fare delle cose e a porre dei gesti o ad offrire servizi liturgici ma lo chiama ad entrare sempre piÚ nel mistero profondo di Cristo e della Chiesa. Per questo noi stasera vogliamo pregare per lui perchÊ il Signore gli doni di vivere in pienezza questo ministero che gli viene conferito per rendere visibile questa dimensione del servizio legato all’Eucarestia e la Chiesa e anche perchÊ sia sempre piÚ conformato a GesÚ che offre la sua vita per noi, che si dona e si spezza per noi come nel segno del Pane Eucaristico. Preghiamo per Carlo perchÊ nell’intimità sempre piÚ profonda con il Signore possa consegnargli le sofferenze, le gioie e le speranze di quanti incontrerà sul suo cammino. L’Eucarestia ci deve
abilitare tutti a diventare uno con coloro che sono nella sofferenza e nel dolore sapendo andare dove il Signore ci manda e ci chiama. Essenziale ma nello stesso tempo
dell’istituzione di Carlo ad accolito, con il Vescovo che, dopo la parte introduttiva del rito, ha invitato l’assemblea alla preghiera e ha benedetto il nuovo accolito, perchĂŠ “assiduo nel servizio dell’altare, distribuisca fedelmente il Pane della Vita ai suoi fratelli e cresca continuamente nella fede e nella caritĂ â€?, il pane da consacrare, come segno di questa intimitĂ ancora piĂš profonda con il Pane della vita alla quale Carlo sarĂ chiamato da qui in poi. L’applauso dell’assemblea ha suggellato questa importante tappa nel cammino di un seminarista che è appunto l’accolitato; la Chiesa che è madre e maestra invita il candidato al sacerdozio a vivere un
cammino di avvicinamento ad esso fatto di tappe e di gradualità , immergendolo con sempre maggiore ardore nel mistero eucaristico che sarà la fonte di ogni suo gesto. Mons. Lagnese al termine ha espresso il suo ringraziamento anche a don Carlo Candido e all’intera Comunità Parrocchiale per l’affetto, l’amicizia, la vicinanza, la preghiera che stanno vivendo giorno per giorno nei confronti di Carlo. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano e Antonino Iuliano
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Pastorale Giovanile 14 febbraio 2015
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Brindisi 9-12 febbraio 2015. Da Ischia ha partecipato una delegazione insieme ai responsabili diocesani don Marco D’Orio e don Gianfranco Del Neso
XIV Convegno Nazionale I
l XIV Convegno Nazionale di pastorale giovanile si A cura della Redazione è svolto dal 9 al 12 febbraio a Brindisi. Al centro, le pratiche della pro
& < è stato rivolto agli incaricati che a livello diocesano e regionale si occupano di pastorale giovanile. <
% # aprire un CANTIERE di lavoro: câ&#x20AC;&#x2122;è desiderio e volontĂ di avere punti di riferimento e direzioni. Dopo ventâ&#x20AC;&#x2122;anni di sperimentazioni, è arrivato il tempo di provare a disegnare un percorso possibile a tutti; dove si possa valorizzare la storia e il contesto delle chiese locali e nello stesso tempo si possa fare spazio a una passione condivisa, capace di generare uno STILE e un METODO che abbiano & = $ + darci a tematiche sporadiche, pur se â&#x20AC;&#x153;emergentiâ&#x20AC;?, si è fatta la scelta in questi due anni di fare un pezzo di strada che articolasse i passi da fare. Da un certo punto di vista lâ&#x20AC;&#x2122;occasione è stata duplice. Da una parte è stato un modo per ricor del Servizio Nazionale di pastorale giovanile che ha generato la stabilitĂ e strutturazione dei servizi diocesani. Dallâ&#x20AC;&#x2122;altra è stato un modo per non lasciar passare il decennio che la Chiesa italiana ha voluto dedicare allâ&#x20AC;&#x2122;educazione senza riscoprirne i fondamenti. Questo giu
quali si è mosso il percorso: il tema della cura e della dedizione, sempre da tener vivo come la brace che può ravvivare il fuoco. E il tema di questo convegno che affronta anche questioni piĂš â&#x20AC;&#x153;tecnicheâ&#x20AC;?. PerchĂŠ educare richiede competenze che vanno fatte crescere dentro la comunitĂ cristiana. In fondo, non è frequente la domanda: â&#x20AC;&#x153;dove vado a prendere gli educatoriâ&#x20AC;?? Il discernimento delle pratiche pastorali che stiamo facendo attraverso il percorso dei convegni, vorrebbe aiutare tutti a riconoscere le risorse presenti nei territori e nelle realtĂ ecclesiali per farli crescere ogni
giorno di piĂš. Anche questa è dedizione allâ&#x20AC;&#x2122;uomo e â&#x20AC;&#x201C; dunque â&#x20AC;&#x201C; testimonianza al Vangelo: la sua credibilitĂ non passa da una dimostrazione logica, ma da gesti e parole capaci di svelarne la caritĂ . I relatori che hanno partecipato al convegno sono stati: S.E. Mons. Paolo Giulietti , dal 2001 al 2007 è responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI. Il 10 agosto 2014 viene ordinato vescovo ausiliare di Perugia. Prof. Raffaele Mantegazza dal 1999 insegna presso lâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ di Milano Bicocca, facoltĂ di Scienze della Formazione. Ha pubblicato oltre 40 libri e circa 200 articoli su riviste specializzate. Prof. Franco Miano è stato Presidente nazionale dellâ&#x20AC;&#x2122;Azione Cattolica Italiana dal 2008 al 2014. Inse 5 morale pres-
so lâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ degli Studi di Roma â&#x20AC;&#x153;Tor Vergataâ&#x20AC;?. Don Paolo Asolan è prete dal 1993. Insegna Teologia pastorale fondamentale presso la 6 < in Roma. â&#x20AC;&#x153;Il progetto sono le stelleâ&#x20AC;?. CosĂŹ don Michele Falabretti (responsabile nazionale di P.G.) tira le conclusioni del XIV Convegno nazionale di pastorale giovanile. â&#x20AC;&#x153;Progettare i processi educativi è una questione fondamentale. Altrimenti il rischio è quello di procedere per tentativi e ritrovarsi dove non si vorrebbe o non si sarebbe mai pensato. Il progettare ha a che fare con il mandato. A volte il mandato non è del tutto $ & < + mosa pastorale organica intelligente e coraggiosa non si è declinata in modo omogenea. I vescovi sono pieni di mille altri pensieri, ma la pastorale giovanile deve perce-
pire la linea pastorale per poi programmare il cammino. Noi abbiamo bisogno come chiesa di imparare a star dentro ai nostri territori, di star dentro alla chiesa da fratelli. In ogni territorio ci sono alcune iniziative che chiamano tutti a incontri â&#x20AC;&#x153;centraliâ&#x20AC;?, spesso con la presenza del Vescovo. Sono momenti &
si vuole sostenere il cammino di adolescenti e giovani, si dovranno strutturare attivitĂ diffuse sul territorio. Questo chiede di rivedere (e in qualche modo di â&#x20AC;&#x153;ricontrattareâ&#x20AC;?)
+ sani di pastorale giovanile. In questi giorni abbiamo visto lâ&#x20AC;&#x2122;importanza delle fasce dâ&#x20AC;&#x2122;etĂ (e dunque del rispetto dei tempi), delle tecniche e dei linguaggi (e dunque di abilitĂ che vanno coltivate). Organizzarsi non è la mania di chi vuol tenere tutto sotto controllo, ma è la condizione perchĂŠ la cura possa tradursi & < la strada: il metodo è tracciare un percorso che permette di fare dei passi. Di questo convegno â&#x20AC;&#x201C; ha detto don Falabretti prima di salutare tutti - noi portiamo a casa il processo, le relazioni, gli sguardi. Ci prendiamo per mano e la fatica la condividiamo con gli altriâ&#x20AC;?.
Pastorale della Salute
14 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
I
l mese di febbraio, per chi si occupa di Pastorale della Salute, è sempre A cura di molto ricco di appuntaGiuseppe menti. La celebrazione Galano della Giornata Mondiale del Malato è stata occasione utile per la nostra Diocesi per favorire lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione nei confronti dellâ&#x20AC;&#x2122;ammalato e della sua famiglia, attenzione che sicuramente si estenderĂ durante tutto lâ&#x20AC;&#x2122;anno. La Cappellania â&#x20AC;&#x153;Divina Misericordiaâ&#x20AC;? dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale, sempre elegante ed accogliente, curata nei minimi dettagli dal dinamico Padre Luigi Santullo e da chi offre il suo preziosissimo contributo, sta diventando sempre piĂš, giorno dopo giorno, il vero e proprio cuore pulsante della struttura sanitaria, il luogo sempre aperto a tutti, dove è possibile trovare, notte e giorno, un clima di raccoglimento e preghiera davanti al Tabernacolo ed alla venerata immagine della Madonna. I tanti malati che quotidianamente affollano il presidio ospedaliero, costretti, tra medici ed infermieri, a fare i conti con la loro condizione patologica, a stare lontani dal calore dellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente familiare e dallâ&#x20AC;&#x2122;affetto dei propri cari, trovano
ra di GesĂš. Dobbiamo dare atto al nostro Vescovo Pietro che ha
to ad un sacerdote straordinario che fa della cura spirituale dellâ&#x20AC;&#x2122;ammalato la sua missione di vita& < sofferenti, in qualitĂ di Cappellano dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale e Direttore della Pastorale Sanitaria, ha avvertito il bisogno forte di dover stabilire la centralitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;Eucarestia perchĂŠ è da essa che parte la cura per coloro i quali sono ammalati nel corpo. Il sofferente, posto davanti a GesĂš trova conforto, si sente accolto ed amato. Il frate, che quotidianamente è presente tra i degenti offrendo loro conforto, incoraggiamento e tantissimo amore, soprattutto nei > vale lo sconforto, ha predisposto le numerose funzioni che hanno accompagnato fedeli, pazienti ed operatori sanitari a vivere al meglio la Settimana Eucaristica. Presenti ai vari appuntamenti i membri delle Associazioni AVO ed UNITALSI, che svolgono un ruolo di bisognosi e sofferenti, persone straordinarie, fortemente motivate, che con un semplice sorriso,una
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Settimana eucaristica allâ&#x20AC;&#x2122;Ospedale Rizzoli In preparazione alla â&#x20AC;&#x153;GIORNATA DEL MALATOâ&#x20AC;?, istituita da San Giovanni Paolo II, lâ&#x20AC;&#x2122;ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno ha vissuto, dal 4 al 10 febbraio, una settimana di profonda grazia con GesĂš Eucarestia
parola o un abbraccio fanno sentire meno solo chi vive il momento della malattia. La Settimana Eucaristica è stata unâ&#x20AC;&#x2122;esperienza molto intensa; si è pregato tanto, soprattutto per gli ammalati. Nel corso di questi giorni tante persone hanno fatto visita a GesĂš, ognuno ha deposto davanti al Santissimo Sacramento una preghiera speciale per chi è nel bisogno. Questa settimana è stata vissuta in intimitĂ profonda con Dio, nella meditazione e nellâ&#x20AC;&#x2122;ascolto della Parola, un tempo preziosissimo per tutti. Il programma di questi giorni prevedeva lâ&#x20AC;&#x2122;esposizione di GesĂš Eucarestia
primo pomeriggio. Alle 15 in punto vi era lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento con lâ&#x20AC;&#x2122; Ora della Divina Misericordia, cui faceva seguito lâ&#x20AC;&#x2122;Adorazione Eucaristica e la Benedizione presieduta a turno dai vari parroci isolani che hanno risposto allâ&#x20AC;&#x2122;invito di Padre Luigi, accompagnati dalle loro comunitĂ parrocchiali. Nel corso della settimana si sono alternati Don Carlo Candido, Don Gioacchino Castaldi, Don Emilio Basile, Don Luigi De Donato, Don Agostino Iovene e Padre M. Lauro con lâ&#x20AC;&#x2122;Ordine Francescano Secolare, ciò a testimonianza del fatto che la Cappella dellâ&#x20AC;&#x2122; ospedale è una casa comune per tutti gli isolani, un punto dâ&#x20AC;&#x2122;incontro per tanti. Momento molto toccante è stato vissuto sabato 7 febbraio, quando al termine dellâ&#x20AC;&#x2122;Adorazione Eucaristica presieduta da Padre Luigi, con la partecipazione dei membri delle Associazioni di volontari, è stato portato GesĂš Eucarestia in processione tra i vari reparti dellâ&#x20AC;&#x2122;ospedale per fare visita agli ammalati. Tanta gioia e commozione insieme ad un senso di meraviglia si leggeva nei volti dei degenti. Alcuni a stento riuscivano a trattenere le loro emozioni davanti a GesĂš. La visita agli ammalati ha alleviato le sofferenze di chi sarebbe stato costretto a vivere altri giorni lontano dalla famiglia. In quel momento i degenti non erano piĂš soli ma ricevevano lâ&#x20AC;&#x2122;abbraccio forte e caloroso di GesĂš che ama in modo particolare chi vive nel dolore e nella sofferenza. In conclusione possiamo affermare che nel servizio al prossimo sofferente ed attraverso la condivisione dellâ&#x20AC;&#x2122;esperienza del dolore possiamo accogliere sempre piĂš GesĂš che vive nellâ&#x20AC;&#x2122; ammalato e far crescere in noi la vera sapienza del cuore. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
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Seguiamo Francesco 14 febbraio 2015
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UDIENZA GENERALE
A
llâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale di mercoledĂŹ 11 febbraio, tenuta in Piazza San A cura di Pietro, il Papa, dopo Lorenzo Russo K
coledĂŹ precedenti sulle la sua catechesi sulla famiglia, ha
& W
spunto da una â&#x20AC;&#x153;bella immagineâ&#x20AC;? di = Y Z= & = & ! sarai raggiante, palpiterĂ e si di [ \]^ _+` j& xy una splendida immagine â&#x20AC;&#x201C; ha detto - unâ&#x20AC;&#x2122;immagine della felicitĂ che si realizza nel ricongiungimento tra
$ insieme verso un futuro di libertĂ e di pace, dopo un lungo tempo di privazioni e di separazione come â&#x20AC;&#x201C; a quel tempo â&#x20AC;&#x201C; è stata quella sto $ & In effetti, câ&#x20AC;&#x2122;è uno stretto legame fra la speranza di un popolo e lâ&#x20AC;&#x2122;ar & {
dobbiamo pensarlo bene, eh? Câ&#x20AC;&#x2122;è un legame stretto fra la speranza di un popolo e lâ&#x20AC;&#x2122;armonia fra le gene |& x< } $
- fa palpitare i cuori dei genitori e & = & sono un problema di biologia riproduttiva, nĂŠ uno dei tanti modi & y
~
Ogni figlio è un dono irripetibile
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Â&#x192; = & Ciascuno è unico e irripetibile; e al tempo stesso inconfondibilmente
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Â&#x201A; memoria e la speranza di un amore che ha realizzato se stesso proprio accendendo la vita di un altro es & y
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& = mamma, diceva di noi â&#x20AC;&#x201C; eravamo
# +Y Â&#x2021; $ # & < $ Y Â&#x2021;{ %
Â&#x192; & y Y Â&#x2021; $ # # & $ questo mi fa male; se mi picchiano #
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# & Â&#x2C6;
tutti differenti come le dita di una & y Â&#x2030; % Â&#x160; <
|& ! â&#x20AC;&#x153;Il quarto comandamento chie }
Â&#x160; } onorare il padre e la madre (cfr
y ^ Â&#x20AC; j& {
to viene subito dopo quelli che riguardano Dio stesso; dopo i tre comandamenti che riguardano Dio #
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contiene qualcosa di sacro, qualcosa di divino, qualcosa che sta alla radice di ogni altro genere di ri
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è una societĂ senza onore; quando non si onorano i genitori si perde il proprio onore! Ă&#x2C6; una societĂ destinata a riempirsi di giovani aridi &  $ avara di generazioni, che non ama $ soprattutto una preoccupazione, un peso, un rischio, è una societĂ |&
â&#x20AC;&#x153;Pensiamo â&#x20AC;&#x201C; ha aggiunto a braccio - a tante societĂ che conoscia # y Y depresse, perchĂŠ non vogliono i $ nascita non arriva allâ&#x20AC;&#x2122;uno percen
& $Â&#x201A;Â&#x192; Â&#x2020; & se un peso, câ&#x20AC;&#x2122;è qualcosa che non va! < responsabile, come insegna anche y W ato Papa Paolo VI, ma avere piĂš Â
& = > % & < acquista energie moltiplicandosi: si arricchisce, non si impoverisce!â&#x20AC;?
Riforma curia, in trasparenza avorire una maggiore armonia nel lavoro dei vari dicasteri, A cura della > Redazione collaborazione in quella assoluta trasparenza che nella Chiesa deve caratterizzare la |& {
lo scopo della Riforma della Cu $ % x stessaâ&#x20AC;? ma un mezzo per â&#x20AC;&#x153;dare una forte testimonianza cristianaâ&#x20AC;?, cosĂŹ come Papa Francesco ha indi
Â&#x2030; Â&#x20AC; i lavori della plenaria del Collegio Cardinalizio che ha discusso sulle proposte del Consiglio dei 9 cardinali (il cosiddetto C9), incaricato di elaborare una nuova Costituzione
"F
& x5 + $
tutto il mondo riuniti per lâ&#x20AC;&#x2122;occasio ! + % bello e dolce che i fratelli vivano insiemeâ&#x20AC;?, riprendendo le parole del & x $ $
& ! # ^ dinaliâ&#x20AC;?, ha poi aggiunto Francesco riferendosi allâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento di sabato 14, quando imporrĂ la por " & x! " gregazioni Generali prima del Conclave per perfezionare di piĂš lâ&#x20AC;&#x2122;identitĂ della Curia Romana chiamata a coadiuvare il Successore di Pietro nel suo servizio alla Chiesa
6 | 5 x % a se stessa ma un mezzo per rafforzare la testimonianza cristiana, promuovere lâ&#x20AC;&#x2122;evangelizzazione e lo spirito ecumenico e incoraggiare
|& â&#x20AC;&#x153;Certamente - ha ammesso il Pon + non è facile, richiede tempo, determinazione e la collaborazione di
|& â&#x20AC;&#x153;Con questo spirito di collaborazione iniziamo il nostro incontroâ&#x20AC;?, ha poi aggiunto Bergoglio sottoli $
perseguire è sempre lo stesso, cioè â&#x20AC;&#x153;la legge suprema che è la salvezza |&
Vita
14 febbraio 2015
kaire@chiesaischia.it
Petizione sullâ&#x20AC;&#x2122;educazione affettiva e sessuale nelle scuole
P
roVita Onlus, lâ&#x20AC;&#x2122;Associazione Italiana Genitori (AGe), A cura della lâ&#x20AC;&#x2122;Associazioni GeRedazione nitori delle Scuole Cattoliche (AGeSC), il Movimento per la Vita e Giuristi per la Vita, presentano questa petizione propositiva al Ministro dellâ&#x20AC;&#x2122;Istruzione, nonchĂŠ al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, $Â&#x201A; progetti, corsi e strategie educative che permettano uno sviluppo sano della loro personalitĂ $
& > % $ ad una vera e propria emergenza educativa, in particolare per
7
quanto riguarda le tematiche dellâ&#x20AC;&#x2122;affettivitĂ e della sessualitĂ & $
teoria del gender nelle scuole
\ j& Attualmente i progetti educativi in questo ambito vengono spesso presentati richiamando lâ&#x20AC;&#x2122;esigenza di â&#x20AC;&#x153;lottare contro la discriminazioneâ&#x20AC;?& <
Â&#x201A;
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x | nasconde molto spesso: la negazione della naturale differenza sessuale $
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si in qualsiasi â&#x20AC;&#x153;genereâ&#x20AC;? indipen Â&#x2039; lâ&#x20AC;&#x2122;equiparazione di ogni forma di unione x |Â&#x2039; normalizzazione di quasi ogni comportamento sessuale& Â&#x2C6;
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una sessualizzazione precoce della gioventĂš $ $
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& =
progetti educativi, e persino la â&#x20AC;&#x153;strategia nazionaleâ&#x20AC;? 6 !
<Â&#x152;*Â&#x2C6; \< $ Â&#x152; Â? * Â&#x2C6; j senza lâ&#x20AC;&#x2122;adeguato coinvolgimento di associazioni ed enti rappresentativi dei genitori # $
e diffusi in violazione dellâ&#x20AC;&#x2122;art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dellâ&#x20AC;&#x2122;Uomo \â&#x20AC;&#x153;I genitori hanno diritto di prioritĂ nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro jÂ&#x2039; dellâ&#x20AC;&#x2122;art. 2 del Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dellâ&#x20AC;&#x2122;Uomo \â&#x20AC;&#x153;Lo Stato â&#x20AC;Ś deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e a tale insegnamento
jÂ&#x2039; dellâ&#x20AC;&#x2122;art. 30 della Costituzione italiana \â&#x20AC;&#x153;Eâ&#x20AC;&#x2122; dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educa jÂ&#x2039; e dellâ&#x20AC;&#x2122;art. 14 della Convenzione sui diritti dellâ&#x20AC;&#x2122;infanzia e dellâ&#x20AC;&#x2122;adolescenza dellâ&#x20AC;&#x2122;UNICEF \â&#x20AC;&#x153;Gli Stati parte rispettano il diritto e il dovere dei genitori oppure, se del caso,
nellâ&#x20AC;&#x2122;esercizio della libertĂ di pensiero, di j& #
$ di disapplicare la â&#x20AC;&#x153;Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sullâ&#x20AC;&#x2122;orientamento sessuale
$ .
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Politica & SocietĂ 14 febbraio 2015
www.chiesaischia.it
Il blitz per il Quirinale e vecchi fantasmi L
e contraddizioni si sprecano: viene eletto un antico esponente A cura di della sinistra democriFranco Iacono stiana, e della vituperata Prima Repubblica,
K # sua volta sta nel partito del Socialismo Europeo, per merito di Matteo Renzi, che socialista non è mai stato. Gongolano i democristiani, silenti ed opportunisti, decisi a morire socialisti, in Europa # $ personale strapuntino. Prototipo # x Â&#x2030; | % * Â? x | non si sa di che, mia antica collega di Parlamento Europeo, dove era #
" gno decisivo di Giulio Andreotti. ! $ # x | $ # % nato al Paradiso. =
x | $ " ~ & Questo passa il convento della Politica attuale! A prescindere, bisogna riconoscere che Matteo Renzi è stato proprio bravo nellâ&#x20AC;&#x2122;indivi
# $ hanno potuto opporsi e sono stati costretti a fare buon viso a catti & "
" ! Veltroni, Bersani, che chiudono la
loro carriera, che avevano baldanzosamente iniziato cavalcando pri x | # # ca, alla Politica, di cui a Tangentopoli, ed alle tragedie provocate alle > & y Â&#x2030; Â&#x160; Sergio Mattarella, come dicono in tanti, è uomo navigato, prepa
& "
# > x
| ze, personali e politiche, di Matteo Renzi. A prescindere dal suo senso della autonomia, che certamente $
prerogative istituzionali. Pur tut #
$ # sembra appropriato! Arbitro di $ # # contendenti: le persone, le Istitu
Â&#x160;Â&#x192; y " #
mo dice di volersi attenere, come %
blica, che non pare proprio il caso di banalizzarla! Allâ&#x20AC;&#x2122;articolo 87 della " " Â&#x2030; Y x= % "
|& Â&#x2C6; Â&#x160; $ le Istituzioni che rappresentano. < $ " lo Stato rappresenta, è il contrario y anche litigiosa, che ha bisogno di
$
& scrive Eugenio Scalfari su La Repubblica di domenica 1° febbraio: xy
" democristiano di sinistra. Ebbene, è con Aldo Moro che si accordò Berlinguer.
&| = % lo e suggestivo (a volte ci provo anchâ&#x20AC;&#x2122;io!), ma inseguire i fantasmi mi pare surreale! Moro-Mattarella, Renzi-Berlinguer: da non credere!
Grande confusione sotto il cielo della Campania in un ginepraio inestricabile di interessi, personali $ ~ & Â&#x2C6; # $ Â&#x160; = # % $ " alcune Istituzioni importanti. Que
% " innanzitutto. Intano il teatro Trianon, che potrebbe rappresentare # # verrebbe addirittura messo in vendita. Eppure interessano piĂš gli intrighi, di cui a titoli roboanti, che non la tragedia di un teatro, pur da nitiva cancellazione. Senza entrare nel merito di nessuna delle guerre in atto, dal Mercadante a Ravello, intendo dare la mia personale testimonianza di stima e di rispetto ! Â&#x152; & $
stigio del professore Giannola, di cui al suo Sapere universalmente riconosciuto, avrebbe meritato, e meriti, rispetto. NĂŠ piĂš nĂŠ meno!
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Politica & SocietĂ
14 febbraio 2015
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La forza della natura
SLOW FOOD
Le tecniche di trasformazione degli ortaggi
A
ncora una volta sulla nostra isola la natura ha batA cura di tuto lâ&#x20AC;&#x2122;uomo! E Amedeo lâ&#x20AC;&#x2122;uomo ha reagiRomano to come al solito, in maniera scomposta, irra K
&&& Lunedi mattina, il forte vento abbatte un grosso albero sulla ex strada statale, poco prima del castiglione: messo di traverso sulla carreggiata, per fortuna non ha colpito nessuno. Altri alberi risultano pericolanti. Bisogna rimuovere lâ&#x20AC;&#x2122;ostacolo dalla strada, che intan
$ & y Â&#x2030; na mattinata, lâ&#x20AC;&#x2122;isola impazzisce: impossibile entrare o uscire dal comune di Ischia, le vie di fuga di via Quercia, via Nuova dei Conti e il Cretaio, intasate di auto ferme per chilometri. I piĂš, si sono rassegnati ad un giro dellâ&#x20AC;&#x2122;isola attraverso i comuni di Barano, Serrara Fontana e Forio, per arrivare dallâ&#x20AC;&#x2122;altra parte della barricata. Inoltre, bisognava stabilire se, una volta rimosso lâ&#x20AC;&#x2122;albero caduto, si poteva riaprire la statale, se cioè non era avventato consentire ai veicoli di transitare su quel tratto di strada, dove pure ci sono altri alberi che mostrano segni di cedimento. Ma câ&#x20AC;&#x2122;è pure un vecchio divieto di transito per mezzi pesanti, ormai non fatto piĂš rispettare da anni. Ed allora, la mancanza di manutenzione ordinaria al verde pubblico, causa disagi incontrollabili! A poco o nulla è servito vedere, nelle ore successive allâ&#x20AC;&#x2122;evento, la presenza di operai intenti a sfrondare gli alberi posti lungo la statale, tra Casamicciola ed Ischia, a â&#x20AC;&#x153;macchia di leopardoâ&#x20AC;?... Qui, il detto napo % > $
> Â&#x2030;Y x! Santa Chiara, dopo il furto, installarono le porte di ferro...â&#x20AC;? Câ&#x20AC;&#x2122;è poi lâ&#x20AC;&#x2122;altro evento, che ha tenuto banco per lâ&#x20AC;&#x2122;intera settimana, il traghetto della Medmar che si è arenato davanti al Pio Monte della Misericordia, a Casamicciola. Anche qui, la natura ha fatto la sua parte: il vento forte ed il mare agitato, hanno spinto con violenza il mezzo in uscita dal porto, facendolo spostare verso la costa. E mentre gli addetti tentavano di trovare la soluzione piĂš adatta per recuperare il mezzo, i soliti curiosi si sono assiepati sul lungomare, per godere dello spettacolo inverosimile, abbandonandosi ai commenti piĂš disparati sul â&#x20AC;&#x153;comeâ&#x20AC;? ed il â&#x20AC;&#x153;perchèâ&#x20AC;? dellâ&#x20AC;&#x2122;accaduto... Un vero e proprio â&#x20AC;&#x153;fenomeno da baracconeâ&#x20AC;? che qualcuno ha anche azzardato a paragonare a quanto accaduto allâ&#x20AC;&#x2122;Isola Â&#x152; Â&#x2039; Â&#x2030;
%
&&& La gente ha reagito a questo evento, facendo prevalere la curiositĂ : lâ&#x20AC;&#x2122;effetto collaterale, è stato quello
"
tro della strada, verso Ischia o verso Lacco Ameno, generato dal rallentamento dei curiosi che devono ammirare il â&#x20AC;&#x153;giganteâ&#x20AC;? arenato sottocosta, ma anche dalle auto che addirittura si parcheggiavano sul marciapiedi, tanto era forte la tentazione di vedere da vicino o immortalare il fatto, per buona pace dei social network...
Appuntamento allâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Alberghiero da venerdĂŹ 20 a domenica 22 febbraio, con i docenti Patrizia Spigno, Vito Trotta e Sabatino Abbagnale. â&#x20AC;&#x153;AgrobiodiversitĂ â&#x20AC;? ed esperienze a confronto.
L
a condotta Slow Food di Ischia e Procida â&#x20AC;&#x153;Filippo Di Costanzoâ&#x20AC;? continua il percorso di A cura della conoscenza sullâ&#x20AC;&#x2122;orticoltura, e Redazione annuncia il secondo appuntamento di ÂŤProfumo di terra â&#x20AC;&#x201C; Terra alla terra in mezzo al mareÂť, in programma dal 20 al 22 Febbraio presso lâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Alberghiero ITS â&#x20AC;&#x153;Vincenzo Teleseâ&#x20AC;?. ÂŤLa custodia della biodiversitĂ passa dalla conoscenza delle sementi locali e dalle tecniche di trasformazione degli ortaggiÂť, questa il titolo della seconda tappa del ciclo di lezioni tematiche che vedono la partecipazione di docenti universitari, tecnici, specialisti, produttori. Dopo il lungo e intenso weekend dedicato allâ&#x20AC;&#x2122;orticoltura ecologica, con un approfondito e pratico studio sul suolo, si passa ad argomenti che restano di grande attualitĂ , a cominciare da come si trasformano le produzioni. Câ&#x20AC;&#x2122;è un rischio di estinzione delle nostre sementi: sono minacciate non solo dallâ&#x20AC;&#x2122;eccesso di consumismo, ma anche dalla fretta con cui ci dedichiamo allâ&#x20AC;&#x2122;agricoltura hobbistica e familiare. Bastano pochi accorgimenti per poter difendere il nostro patrimonio di biodiversitĂ delle sementi, ma anche la difesa della biodiversitĂ del gusto per le nostre papille gustative. ÂŤLa conoscenza e la coltivazione delle varietĂ locali per la moltiplicazione delle sementi, la tecnica di moltiplicazione delle sementi stesse â&#x20AC;&#x201C; spiega la dottoressa Patrizia Spigno, esperta di selezione di varietĂ locali e docente del seminario â&#x20AC;&#x201C; sono il fondamento per non perdere la â&#x20AC;&#x153;AgrobiodiversitĂ â&#x20AC;? che in Campania è molto ricca. Inoltre, va detto che un altro passaggio importantissimo per non perdere la continuitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;orto e non standardizzarci a coltivare sempre le stesse orticole, è la conoscenza di come si possono trasformare e conservare i diversi prodotti dellâ&#x20AC;&#x2122;orto, sia dal un punto di vista di norme sanitarie che praticoÂť. ÂŤA volte le norme sanitarie - sottolinea lâ&#x20AC;&#x2122;ingegnere Vito Trotta, responsabile dei presidi Slow Food di Campania e Basilicata - nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito del cibo e dei prodotti tradizionali e storici, sono viste come ostacoli, ma la loro conoscenza e appro-
fondimento può essere una risorsa per non perdere il grande patrimonio di sapere, della storia della trasformazione e dellâ&#x20AC;&#x2122;agrobiodiversitĂ stessaÂť. Alle lezioni interverrĂ anche il produttore dei presidi degli ÂŤantichi pomodori campaniÂť e del ÂŤcarciofo violetto di Castellammare, Sabato Abbagnale, per un confronto e una condivisione di esperienze-tipo in una azienda familiare. ÂŤQuesto è un secondo passo verso un miglioramento e approfondimento di storie che nelle nostre case sono molto presenti, e sarĂ di certo un altro importante momento di scambio tra saperi locali ed esperti del settoreÂť, sostiene Silvia dâ&#x20AC;&#x2122;Ambra,
Â&#x2018; 5
= $ e Procida. Lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento è presso lâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Alberghiero ITS ÂŤVincenzo TeleseÂť di Ischia: Â&#x2019; Â&#x2030; ^ Y Â&#x20AC;`&Â&#x201C;^ } Â&#x20AC;Â&#x201D;&Â&#x201C;^ Â&#x2019;
Â&#x20AC; Y Â&#x2022;&Â&#x201C;^ } Â&#x20AC;Â&#x2013;&Â&#x201C;^ Â&#x2019; Y Â&#x2022;&Â&#x201C;^ } Â&#x20AC; &_` INFO COSTI E PENOTAZIONI SUL SITO www.slowfodoischiaeprocida.wordpress.com
$ Y Â&#x201C;_^Â&#x2013;Â&#x201C;Â&#x201C;]Â&#x201D;Â&#x20AC;]Â&#x2039; Y Â&#x201C;_^^`Â&#x201C;^^Â&#x201C;`Â&#x2039; 5 Y Â&#x201C;Â&#x201C;Â&#x201C;Â&#x2013;Â&#x20AC;^^_Â&#x201D;^&
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Tradizioni 14 febbraio 2015
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ARTE & ARTIGIANATO ANTICO
A Barano dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia le Maestre Raffaella Scotti e Rosaria Amato hanno dato il via alcuni giorni fa al quarto ciclo di corsi cominciati nel novembre scorso con la partecipazione di 7-8 allievi per volta, per lo piĂš donne. I ricami della signora Gioconda su stupendi teli di
Si riaccende la passione per lâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio Raffaella Scotti maestra al corso di apprendimento di Barano
PerplessitĂ a Casamicciola per un corso di apprendimento annunciato e poi sospeso: si chiedevano 60 euro per partecipare. Tutto si chiarirĂ nei prossimi giorni per la ripresa.
E
Il maestro Salvatore Scotto Di Minmico che dirige il corso
Gioconda al corso con teli di lino da lei ricamati come nella tradizione antica
Il maestro Gennaro Di Meglio di Buonopane
splode sullâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia la voglia dei cesti fatti a mano di forme e diA cura di mensioni varie. AddiAntonio Lubrano rittura si promuovono corsi pilotati per lâ&#x20AC;&#x2122;apprendimento dellâ&#x20AC;&#x2122;antico mestiere di artigianato puro che affonda le sue radici nellâ&#x20AC;&#x2122;era remota, di quando fenici e greci sbarcarono sulle marine dellâ&#x20AC;&#x2122;isola e diedero vita ai primi insediamenti di Pithecusa. A cimentarsi in questo tipo di lavoro inteso come accattivante passatempo, ma anche occasione per imparare un mestiere nuovo con prospetti
> donne locali, animati da improvvisa passione. GiĂ da qualche settimana ha preso avvio a Barano un primo corso, promosso e diretto dallâ&#x20AC;&#x2122;ischitana Raffaella Scotti. Sono in tante a frequentarlo con entusiasmo e dedizione dimostrando fra lâ&#x20AC;&#x2122;altro di essere brave a capire e mettere in pratica le tecniche di lavoro. â&#x20AC;&#x153;Infatti, ci dice Raffaella Scotti, solo dopo tre lezioni è stato appreso lâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio che è la > primo approccio allâ&#x20AC;&#x2122;arte di realizzare con le proprie mani un cesto di qualsiasi dimensioneâ&#x20AC;? â&#x20AC;&#x153;Le nostre allieve, aggiunge Raffaella Scotti, seguono con interesse e dimostrano molta passione. Insomma si
| x= lavoro nel nostro Corso a Barano, afferma inoltre la maestra Scotti, è cominciato dalla ricerca e selezione dei materiali che ad Ischia purtroppo oggi scarseggiano. Sono stati raccolti, con la luna giusta, Olmo e salice, il materiale per essere impiegato nella costruzione di un cesto e insegniamo la maniera di usarlo ed assestarloâ&#x20AC;?. Il Corso di Barano, conclude Raffaella Scotti, viene se-
guito da due maestre, da me e dalla collega Rosaria Amato, per gruppi Â&#x2013; } Â&#x201D; # del ciclo di lezioni, riceveranno un attestato di buon apprendimento e svolgimento della realizzazione del canestro in tulle le sue fasiâ&#x20AC;?. Un secondo Corso, promosso dalla Pro Casamicciola Terme che doveva partire il 4 febbraio scorso, in forma del tutto gratuita (cosĂŹ annunciava il Comunicato stampa con preghiera di diffusione) per tramandare lâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio per la produzione artigianale di cestiâ&#x20AC;?. Il corso sarebbe stato diretto dal maestro artigiano Salvatore Scotto di Minico di Campagnano dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia nei giorni 4, 11, 18, 25 febbraio e 4 marzo 2015, presso lâ&#x20AC;&#x2122;Osservatorio Â&#x152; Â&#x20AC;Â&#x201D;Â&#x201D;` Gran Sentinella di Casamicciola Terme. Probabilmente sarĂ tutto chiarito nei prossimi giorni e il corso per cestini e canestri prenderĂ il via come era stato programmato dallâ&#x20AC;&#x2122;Associazione Pro Csamicciola Terme. Come si vede, è in atto una vera e propria mobilitazione per apprendere lâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio che porta alla realizzazione di artistici canestri o elaborati cesti ed altro, con tecniche fantasiose che poi saranno impiegate con la inevitabile esperienza di lavoro acquisita sul campo. Per ora le proprie stri dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio Salvatore Scotto di Minico e Gennaro Di Meglio sono rispettivamente Campagnano e Buonopane. A questi si aggiungono a Ischia Raffaella Scotti e Rosaria Amato maestre promotrici dei corsi di apprendimento iniziati nel novembre scorso e giunti in questi giorni al quarto ciclo in quel di Barano dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia. Sono i maestri di questa tecnica dâ&#x20AC;&#x2122;artigianato decisamente rilanciata ed allargata a nuovi
appassionati dellâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio che per praticarla occorre essere ben muniti di alcuni strumenti essenziali quali forbici, coltelli a ronca e puntoni per intrecciare, dopo averle manipolate, canne e rametti & Salvatore Scotto di Minico è abbastanza conosciuto sullâ&#x20AC;&#x2122;isola e fuori di essa per essere il bravo costruttore di una vasta gamma di lavori tra arte ed artigianato vero , con i materiali citati sopra, ed esposti in $ sagre speciali organizzate nellâ&#x20AC;&#x2122;arco dellâ&#x20AC;&#x2122;anno sullâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia ed anche in Italia ed allâ&#x20AC;&#x2122;estero. Gennaro Di Meglio invece è uno degli ultimi artigiani isolani specializzati nellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio e nella produzione di cesti fatti a mano. La sua è unâ&#x20AC;&#x2122;arte antica, essenzialmente manuale e fatta di pazienza e gesti meccanici precisi. Tanti alberghi, ristoranti e attivitĂ commerciali isolane espongono al loro interno un manufatto creato da Gennaio di Meglio. Il bravo e disponibile Gennaro risiede e lavora nel centro della frazione di Buonaparte, nel comune di Barano dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia. Ă&#x2C6; possibile visitare la sua casa, che è anche laboratorio e museo. La sua vocazione è iniziata per caso; nellâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio. Il maestro di Meglio crea oggetti e manufatti, intrecciando canne che si trovano sullâ&#x20AC;&#x2122;isola, rametti di salici di importazione, ulivi, ginestre, olmi o mirti che hanno la funzione di profumare il manufatto. Membro storico della famosa â&#x20AC;&#x2DC;Ndrezzata nelle vesti di â&#x20AC;&#x153;caporaleâ&#x20AC;? e anche autore di quel bel pannello che campeggia nella piazza di Buonopane a pochi passai dalla sua casa. Poi ci sono a Fiaiano gli eredi dello scomparso Cape â&#x20AC;&#x2DC;e Lignozz, anchâ&#x20AC;&#x2122;essi bravi
Tradizioni
11 14 febbraio 2015
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lino della tradizione antica ischitana. La straordinaria produzione dei maestri Salvatore Scotto Di Minico da Campagnano e di Gennaro Di Meglio da Buonopane. I cesti della tradizione a Fiaiano degli eredi dello scomparso Cape eâ&#x20AC;&#x2122; Lingnozz e i lavori in rafďŹ a colorata delle donne del Centro Storico di Ponte e Lacco Ameno. La maestra al corso di Barano Raffaella Scotti esegue l'intreccio
Fasci di rafďŹ a colorata
Cestini da riciclo giornali Video Tutorial
creatori di prodotti dellâ&#x20AC;&#x2122;artigianato locale come cestini, nasselle per la $ $
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con Rosaria Amato insieme maestre dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio che lo stanno insegnando alle loro allieve in organizzati corsi che si svolgono a Barano dal novembre scorso. Dei corsi fa parte anche la signora Gioconda che è brava autrice di splendidi ricami su stupendi teli di lino della tradizione antica ischitana. Ha scritto Barbara Buono, una delle allieve nei corsi, su FB: â&#x20AC;&#x153;Terza lezione: canestro fatto!!! ringrazio le due super donne Raffaella Scotti e Rosaria Amato che ci hanno fatto vivere questa incredibile esperienza. Ă&#x2C6; stato un tuffo nel passato delle nostre tradizioni accompagnato da cortesia, competenza e amiciziaâ&#x20AC;?. Insomma, ciò che si sta vivendo in questo momento, con la riproposizione delle antiche tradizioni, è tutto vero e spontaneo e nobilita una passione che si pensava non potersi piĂš provare, visto che tanti mestieri antichi praticati e difesi dai nostri padri sono del tutto scomparsi. Lâ&#x20AC;&#x2122;arte dellâ&#x20AC;&#x2122;intreccio per canestri, cestini, sedie, sotto piatti, copri tavoli da giardino ed altri oggetti con la funzione di meglio decorare un ambiente familiare, se non è mai morto, lo si deve allâ&#x20AC;&#x2122;apprezzata sensibilitĂ di questi maestri di casa nostra che nel riprendere un vecchissimo mestiere allâ&#x20AC;&#x2122;origine tramandatoci dai primi abitanti della storica Pithecusa, riaffermano la propensione dellâ&#x20AC;&#x2122;ischitano di oggi, a non dimenticarsi delle vecchie tradizioni e dellâ&#x20AC;&#x2122;antica cultura che consentono allâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia di essere spesso menzionata in importanti libi di storia e di lettura turistica. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano
Tornano anche i cestini di raffia colorati
P
rima e dopo lâ&#x20AC;&#x2122;ultima guerra, la maggior parte delle donne A cura di Michele giovani e di mezza Lubrano etĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;isola avevano che da scegliere fra i lavori domestici artigianali che le tenessero impegnate per piĂš ore al giorno. Câ&#x20AC;&#x2122;era chi si dedicava al ricamo, chi al lavoro vero e proprio di sarta, chi allâ&#x20AC;&#x2122;uncinetto, chi al lavoro a maglia e chi invece preferiva occuparsi della paglia e della forature a fantasia e dimensioni e forme varie. Il lavoro dei cestini $ pegno e fantasia per la scelta dei e buona visione per individuare i modelli giusti. Nessuno sbagliava, e quel tipo di passa tempo alla > #
si potesse pensare. Ischia Ponte e le zone alte del vecchio Borgo di Celsa producevano di piĂš. Seguivano a ruota Forio e Lacco che avevano scoperto il mercato turistico dei tedeschi ospiti dellâ&#x20AC;&#x2122;isola giĂ con lâ&#x20AC;&#x2122;ingresso della primavera, per vendere a buon prezzo il risul-
tato eccellente del proprio lavoro nato per hobby. La materia prima,
teva trovare nella nostra isola. Infatti. Tra le piante coltivate câ&#x20AC;şera una della famiglia del grano molto particolare chiamata ÂŤCarosellaÂť, che veniva coltivata nelle zone alte dellâ&#x20AC;şisola, nei comuni di Serrara Fontana e Barano, per le sue buone qualitĂ di produttivitĂ e resistenza alle malattie e in piĂš da essa si ricavava della K ed elastica che ne consentiva lâ&#x20AC;şimpiego nellâ&#x20AC;şarte dellâ&#x20AC;şintreccio. Si ricavavano cappelli, cestini, ventagli, borse ecc. Erano per lo piĂš le donne e i bambini che eseguivano questo lavoro quando erano liberi da altri impegni nei campi o nelle faccende domestiche. Con le loro abili mani realizzavano gli oggetti e dalla vendita si ricavava un reddito che faceva comodo alla economia domestica locale. Venendo meno la paglia dopo anni di impiego, si passò ad un nuovo tipo di lavorazione. In alcuni comuni dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, in modo particolare Casamiccio-
la Terme, Lacco Ameno e Forio, vi sono alcuni nuclei familiari che lavorano e intrecciano la rĂ fĂa in modo artigianale, riuscendo a realizzare vari oggetti utili come cestini, ventagli, borse, cappelli ecc. Per la realizzazione di questi oggetti alcune persone utilizzano $ # plastica per intenderci, ma chiaramente in questo tipo di lavorazione è il prodotto naturale di origine vegetale che predomina. I cestini di paglia venivano lavorati e ricamati dalle donne di Ischia ed in special modo di Lacco Ameno Â&#x20AC;Â&#x201D;]^& y avevano un mercato molto aperto. Oggi câ&#x20AC;&#x2122;è un ritorno del vecchio artigianato locale con il classico & 5 braio-Marzo è il periodo giusto per lâ&#x20AC;&#x2122;incremento della produzione. I cestini di RaffĂŹa a ricamo e colorati venivano realizzati ĂŹn vista della primavera e di Pasqua. Segnali in tale senso giĂ si avvertono. Dai Corsi inâ&#x20AC;Ścorso verrano i primi nuovi lavori. Le donne apprendiste giĂ si stanno dando da fare.
12 14 febbraio 2015
Continua da pag. 1 rato qualche giorno prima nel giardino di casa e che aveva richiesto una medicazione con diversi punti di sutura con bloccaggio dellâ&#x20AC;&#x2122;arto allâ&#x20AC;&#x2122;ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Ma quella condizione non mi impedĂŹ di partecipare, presso lâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Alberghiero di Ischia, ad un convegno organizzato per la presentazione ed il lancio del nuovo corso di studi per tecnici dellâ&#x20AC;&#x2122;agricoltura che dovrebbe partire dal prossimo anno scolastico. Al termine della manifestazione si era nel clima festoso innescato dalla splendida ospitalitĂ e dalla perfetta organizzazione dei ragazzi del Telese (sotto la regia attenta dei docenti e di tutto lo staff dellâ&#x20AC;&#x2122;Istituto!) che avevano preparato aperitivi e numerose prelibatezze frutto del loro apprendimento in Istituto, che poi servivano in maniera impeccabile ai numerosi ospiti intervenuti. Non sto affatto sulle mie, mi affanno a distribuire copie gratuite di KAIRE per farlo conoscere a quante piĂš persone possibili, copie che in precedenza avevo disposto ovunque si potesse. Mi avvicinano tre signore e molto cordialmente mi chiedono se sono io quel Franco Mattera che â&#x20AC;&#x153;ha fatto il vivaio comunale di Ischia, giĂš al lidoâ&#x20AC;?. Rimango un attimo disorientato. â&#x20AC;&#x153;Siiâ&#x20AC;Ś., ma â&#x20AC;Śâ&#x20AC;?, rispondo cercando di organizzare i miei ricordi velocemente per individuare il motivo di quella domanda. Ma loro incalzano sorridenti: â&#x20AC;&#x153; Ci hanno detto che siete stato voi a fare il vivaioâ&#x20AC;Ś, avremmo bisogno del vostro aiuto. Il comune di Insomma potete darci una mano?â&#x20AC;? Ancora non ho capito bene il tutto, ma mi affretto a dire che siâ&#x20AC;Ś, io ebbi lâ&#x20AC;&#x2122;idea che in quellâ&#x20AC;&#x2122;appezzamento di terreno, a poca distanza dal mare, si poteva fare un vivaio comunale, sollecitato dallâ&#x20AC;&#x2122;allora assessore al patrimonio Giuseppe Brandi, che era indeciso se farci o meno un parcheggio per auto. Rievoco poi lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo di Brandi, il lavoro fatto con il mio amico Peppe Sollino
ditta di Agostino Mazzella, poi la costruzione della serra, del cassone vetrato per le semine, la seconda serra piĂš piccola, a tunnel, il tutto realizzato dai valorosi pinetini di mazzelliana memoria. Furono anni eccezionali, ricordo alle tre donne: il vivaio produceva a pieno Bozzi e per le altre pinete e parchi cittadini del comune. Ma anche ge-
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ISCHIA IN 3P: PAESI, P
Il giardino del Una bella storia di persone che vale la pena raccontare, un servizio del comune di Ischia e della coop. Lâ&#x20AC;&#x2122;Accaparlante per i pazienti del centro di salute mentale
giovani che battezzammo â&#x20AC;&#x153;pini indigeniâ&#x20AC;? perchĂŠ ottenutii con semine di pinoli dei pini secolari di Ischia. E ancora, lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione che venne rivolta al mondo agricolo con la produzione distribuzione gratuita agli agricoltori di migliaia di piantine di ortaggi (pomodoro, melanzana, etc.), la prima coltivazione di Kiwi dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, le feste degli alberi con le scuole elementari e medie con prelievo di alberi di pino dal vivaio ormai avviato e produttivo, e tante altre cose ancora che varrebbe la pena di raccontare tutte intere! Dissi loro che avrei avuto piacere a ritornare nel vivaio comunale, solo che avessi saputo bene di cosa si trattava. Noi ci occupiamo del recupero di mentali, mi dissero in modo accorato. Il Comune di Ischia allâ&#x20AC;&#x2122;inizio
della primavera scorsa (2014) ci ha concesso in comodato dâ&#x20AC;&#x2122;uso gratuito il vivaio comunale. Inizialmente solo la serra e la parte bassa. Poi successivamente ha esteso il nostro uso allâ&#x20AC;&#x2122;intero vivaio. Abbiamo trovato una situazione disastrosa, ma con lâ&#x20AC;&#x2122;aiuto di alcune mamme e volontari abbiamo incominciato a portarci regolarmente i â&#x20AC;&#x153;ragazziâ&#x20AC;? e tutti insieme abbiamo incominciato il recupero del terreno, strappando lâ&#x20AC;&#x2122;erba cattiva, sistemando le piante ed i vasi, accomodando alla incominciando subito a coltivare ortaggi. Una di loro accende un tablet e mi mostra una lunga sequenza di foto scattate nel vivaio e me le
& = ed i miglioramenti che â&#x20AC;&#x153;i nostri ragazziâ&#x20AC;? stanno ottenendo da questa esperienza sono molto incoraggianti - mi dicono quasi in coro - e
questo ci spinge a continuare con decisione su questa strada. Ma abbiamo bisogno di aiuto, della guida di una persona competente! Non ho nessuna esitazione, e confermo la mia piena disponibilitĂ ad aiutarle nella loro bella impresa. Vado la prima volta al vivaio pochi giorni prima di Natale e non vi nascondo lâ&#x20AC;&#x2122;emozione che ho provato. Una doppia emozione: la prima perchĂŠ ritornavo in quel posto a me molto caro e familiare dopo piĂš di venti anni. La seconda, nel trovarvi persone sconosciute ma con le quali ho subito stabilito un ponte di amicizia facilitato dal loro sorriso e dalla gentilezza spontanea che si percepiva dai loro volti. Eâ&#x20AC;&#x2122; stato veramente straordinario come non si sia pensato a mettere a fuoco lâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione della cosa: chi, come, quando ed a quali condizioni conduceva quellâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa. Tut-
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PAESAGGI & PERSONE mia terza volta nel GIARDINO DELLâ&#x20AC;&#x2122;AMICIZIA una settimana orsono: ci sono quasi tutti i ragazzi e i loro angeli custodi. Raccogliamo cavoli calabresi, ca " to sistemato in una bella cesta. Hanno voglia di apprendere ed è bello porgere loro le cose con semplicitĂ e naturalezza. Poi ci raccogliamo tutti nel crocicchio del viale, poco piĂš su della serra dove il sole conquista pienamente tutto lo spazio. Eâ&#x20AC;&#x2122; giunto il momento di conoscerci meglio. Gli angeli sono le operatrici della cooperativa Lâ&#x20AC;&#x2122;ACCAPARLANTE che si occupa di #
$ " e Riabilitativi. La dottoressa Erminia Della Corte fa gruppo con Anna Castagna, Concetta Uliano e Gerardo Barbieri. Per lâ&#x20AC;&#x2122;ASL NA 2 è impegnata Lucia Impagliazzo. La cooperativa lâ&#x20AC;&#x2122;ACCAPARLANTE opera sia nella struttura ex Villa Orizzonte (ora Villa Stefania a Casamicciola Terme, oggetto di una lunga controversia di cui KAIRE ha dato costantemente tenuto conto dalle sue colonne) che in due strutture residenziali che ospitano in totale otto utenti. I â&#x20AC;&#x153;ragazziâ&#x20AC;? che oggi stanno nel GIARDINO sono Giovanni, Imma, Francesco, Salvatore, Ciro, Emilia, Titty, Giuseppina e una ragazza bruna che non desidera disvelare il suo nome e che quindi decidiamo di chiamare Anonima. Anonima è molto vivace ed allegra e trasmette a tutto il gruppo una bella energia. Manca Maria Pia, ammalata, ed alcuni ragazzi di Procida impediti dal mare in tempesta a raggiungere Ischia. ti siamo stati presi dal fattore
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& #' umano, catalizzando completa- K
- NO?, chiedo quasi timidamente mente lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione sulle perso- role, come particolarmente su per- ma con molta curiositĂ . Mi risponne, tutte insieme e una per una sone speciali quali â&#x20AC;&#x153;i ragazziâ&#x20AC;? esse dono accavallandosi nelle voci, ma singolarmente. In quellâ&#x20AC;&#x2122;occasio- possano rappresentare un punto di decifro subito alcuni nomi di perne ho ricevuto il piĂš bel regalo di focalizzazione di un obbiettivo da sone che conosco bene: Carmine Natale di questâ&#x20AC;&#x2122;anno, rappresenta- raggiungere e poi mantenere con Barile, il dottore, vicesindaco di to sĂŹ da una composizione natalizia impegno. Ma anche una speran- Ischia. Sono tutti concordi sul fatfatta dagli stessi ragazzi, ma piĂš e to che senza di lui oggi non ci sapiĂš ancora da loro stessi, dalla loro guardandosi intorno, tra la gente, rebbe il Giardino dellâ&#x20AC;&#x2122;Amicizia. Poi intatta umana fragilitĂ bisognevole senza paureâ&#x20AC;Ś! Entro, iniziamo su- sono io a chiedere: â&#x20AC;Śe Marcello bito i lavori nellâ&#x20AC;&#x2122;orto. Spiego come Iacono? â&#x20AC;&#x153;Eâ&#x20AC;&#x2122; un grande amico del di amore e vicinanza concreti! Il cattivo tempo imperante ha te- ottenere migliori risultati, partendo Giardino, ci assiste e ci guida con nuto sia i ragazzi che me stesso dalla zappatura del terreno. Gio- grande impegno!â&#x20AC;? vanni, uno dei â&#x20AC;&#x153;ragazziâ&#x20AC;? mi aiuta Erminia Della Corte ci rivela che lungamente lontano dal vivaio. Ci torno circa a metĂ gennaio, in nel dare una dimostrazione prati- è stato lui a creare la pagina Faceuna rara giornata di bel tempo. ca: è piĂš portato degli altri e dĂ di book del Giardino. Ma pure che Noto per la prima volta una bel- zappa con vigore. Poi si alterna con ha contattato Gaetano De Nigris la targa di ceramica con la scritta altri. Câ&#x20AC;&#x2122;è un capannello di persone della ditta KERAMOS di CasaGIARDINO DELLâ&#x20AC;&#x2122;AMICIZIA attente e interessate, gomito a go- micciola e invitato a creare la mat
mito. Mi sento un amico tra amici:
$ % quella denominazione. Eâ&#x20AC;&#x2122; li che si è una sensazione bellissima che ti sa sul cancello dâ&#x20AC;&#x2122;ingresso. Gaetano concretizza veramente quel senti- tira fuori dei bei respiri grandi, la a sua volta è diventato un grande mento, non câ&#x20AC;&#x2122;è bisogno di chiedere soddisfazione delle cose giuste. La amico del GIARDINO. Di li a
llâ&#x20AC;&#x2122;amicizia
poco arriva il pittore MALASPINA (al secolo Giovan Giuseppe Cigliano) che gestisce il bar DUILIO di fronte al Giardino. Anche lui grande amico del gruppo dei ragazzi orticoltori. Ho sentito da qualcuno dei ragazzi di Salvatore Ronga, attore, regista, scrittoreâ&#x20AC;Ś Erminia e le altre della cooperativa mi confermano la grande simpatia di Salvatore per i ragazzi ed il progetto di realizzare con loro una rappresentazione direttamente nel GIARDINO DELLâ&#x20AC;&#x2122;AMICIZIA. Scopro che gli amici sono tanti! Tra di essi spicca una coppia di Montorfano in provincia di Como, Riccardo e Imma. RICCARDO in estate, durante le vacanze ad Ischia, tutte le mattine, dimostrando una grande simpatia e vicinanza ai problemi dei ragazzi, veniva nel giardino e ammaestrava I RAGAZZI nellâ&#x20AC;&#x2122;arte della coltiva $ & Dice Anna che Riccardo, pur molto anziano, non disdegnava di zappare, preparare il miscuglio di terriccio per le semine, dare consigli e incoraggiare ad andare avanti. Ha pure mandato un pacco contenen tante cose. Ci manda cartoline e si informa costantemente su quello che facciamo. Anche tanti stranieri, ci conferma Erminia, a cui abbiamo
visite al giardino, ci dimostrano tanto simpatia. Ed i ragazzi? Ecco alcune voci in coro: â&#x20AC;&#x153;Siamo contenti di stare nel Giardino!â&#x20AC;? - Salvatore: â&#x20AC;&#x153;Il motivo forte per venire nel Giardino è poter condividere sogni e bisogni in un luogo non istituzionale, dove ci sentiamo piĂš liberi!â&#x20AC;? â&#x20AC;&#x201C; Ciro: â&#x20AC;&#x153;Noi siamo un gruppo
in progress. Condividiamo gioie e dolori!â&#x20AC;? â&#x20AC;&#x201C; Un altro aggiunge: â&#x20AC;&#x153;Le operatrici sono brave!â&#x20AC;? Interviene la peperina Anonima: â&#x20AC;&#x153;Le operatrici sono molto professionali, ma anche molto umili, discrete e con tantissima umanitĂ . Con loro facciamo tante cose e siamo sempre contenti!â&#x20AC;? Quale sintesi migliore, cari amici lettori di KAIRE, se non le cose sgorgate direttamente dal cuore di questi ragazzi. Bisogna assolutamente attivare un circuito di simpatia ed interesse intorno al Giardino dellâ&#x20AC;&#x2122;amicizia. Diciamolo in giro, diciamolo a tutti. Loro, i ragazzi del Giardino dellâ&#x20AC;&#x2122;Amicizia, sono i nostri ragazzi! Francesco Mattera " *
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a ricchezza del Patrimonio Idro-Termale dellâ&#x20AC;&#x2122;isola ha una lunga A cura del storia. Numerosissimi Prof. gruppi fumarolici e baGiuseppe cini di acque minerali, Sollino in genere ipertermali, con emanazioni sempre a livelli biologicamente positivi, ricche di sali minerali utili dal punto di vista biomedico (Acque salse, salso-iodiche, salso bicarbonato solfate ecc.) capaci di offrire un arcobaleno curativo convergente su obiettivi terapeutici per diverse patologie sia metaboliche che funzionali. La fruizione delle cure termali, in una moderna ottica di integrazione con lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente e il territorio, non può essere disgiunta da un approccio ecologico alla nostra splendida terra. Il concetto di benessere assume quindi una connotazione di globalitĂ , che porta a sentirsi parte, e parte attiva, in un territorio in cui le interazioni e le integrazioni sono legate al senso stesso della vita e dei cicli vitali. Parlando di acque, viene spontaneo pensare al mare, che costituisce la naturale cornice dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia e rappresenta comunque anchâ&#x20AC;&#x2122;essa una ricchezza ambientale non indifferente. Ebbene, quando si parla di terme aperte al territorio, non si può far altro che auspicare un sempre piĂš stretto gemellaggio tra le acque marine e le acque termali. Le sabbiature e la talassoterapia non sono certo sconosciute qui ad Ischia, senza contare che le brezze marine apportano unâ&#x20AC;&#x2122;eccezionale quantitĂ di Iodio che naturalmente determina un recupero metabolico importante andando a depositarsi nella tiroide, riequilibrando uno stato naturale di salute e di benessere. Ancora anche le acque dolci e leggere di antiche sorgenti costituiscono unâ&#x20AC;&#x2122;altra perla della collana del benessere delle acque ischitane. In particolare la Sorgente di Nitrodi dedicata ad Apollo e alle sue Ninfe. Cara ai romani è unâ&#x20AC;&#x2122;acqua dalle indubbie qualitĂ idropiniche, unâ&#x20AC;&#x2122;acqua leggera e preziosa per le sue caratteristiche eudermiche. Inserita in un parco idroaromaterapico permette di chiudere il ciclo del â&#x20AC;&#x153;Salus Per Aquamâ&#x20AC;? offrendo agli aromi sprigionati dalle essenze mediterranee, particolarmente ef re nel corpo e nellâ&#x20AC;&#x2122;anima riequilibrando i cicli circadiani sempre piĂš alterati. E allora si può parlare del nuovo approccio terapeutico â&#x20AC;&#x153;Benessere Spaehâ&#x20AC;? (Salus per Acquam
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ISCHIA SALU et per Herbas) .Un sistema antico e attuale che riscopre e ripropone gli oli essenziali delle piante mediterranee aromatiche che erano i veri alleati dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo contro malattie e pestilenze. Lâ&#x20AC;&#x2122;acqua da bere o che # la antica forza della natura che le ninfe e gli dei regalano allâ&#x20AC;&#x2122;uomo. Le erbe da respirare o da bere è la $ il corpo e la mente, che conferisce quellâ&#x20AC;&#x2122;alito divino che il mistero della vita rinnova ogni giorno ACQUA ED ERBE IN DERMATOLOGIA Il primo rimedio adoperato dallâ&#x20AC;&#x2122;uomo per le diverse patologie cutanee sono state sicuramente le acque,sia quelle termali sia quelle fredde. A maggior ragione oggi, dopo lâ&#x20AC;&#x2122;impiego di farmaci con provati effetti collaterali, numerose dermatosi vengono curate dalla Crenoterapia unica valida alternativa alla terapia corticosteroidea. Le acque vengono impiegate per via sistemica (cure idropiniche) o per via esterna (balneoterapia, docce, lutoterapia, nebulizzazioni ecc.). In tal modo viene esercitato un bene
â&#x20AC;&#x153;pelleâ&#x20AC;?, sia agendo sulle patologie dei diversi organi ed apparati che sono la fonte delle stesse dermatosi. La cute rappresenta forse il principale organo emuntore delle tossine, per cui è anche la â&#x20AC;&#x153;spiaâ&#x20AC;? piĂš appariscente di un alterato me-
tabolismo. Le malattie cutanee che
crenoterapia - soprattutto utilizzando lâ&#x20AC;&#x2122;acqua di Nitrodi - sono diverse a conferma delle indubbie capacitĂ eudermiche, trofocicatrizzanti e diuretiche testimoniate da guarigioni â&#x20AC;&#x153;miracoloseâ&#x20AC;? nel corso degli ultimi due millenni. Attribuite ad interventi divini (Apollo e le sue Ninfe) nel periodo romano, attualmente indagini empiriche e $ $ $ strato grandi capacitĂ nel risolvere alcune dermatosi come lâ&#x20AC;&#x2122;Acne, la Dermatite seborrica, le Dermatomicosi o la Psoriasi. ACNE (Acne vulgaris) Nellâ&#x20AC;&#x2122;etĂ giovanile lâ&#x20AC;&#x2122;Acne rappresenta una malattia della pelle molto temuta. Un problema spesso che coinvolge anche la sfera psicologica ed emotiva. Lâ&#x20AC;&#x2122;andamento è cronico e disestetizzante soprattutto per le conseguenze cicatriziali del volto. Fattori eziologici sia costituzionali che ormonali favoriscono
matori e cheratogenici. In modo particolare si assiste ad una ipercheratosi, ipersecrezione sebacea e ad una successiva colonizzazione batterica. Per arginare e combattere questa complessa dermatosi sin dallâ&#x20AC;&#x2122;antichitĂ si era ricorsi allo Zolfo. Lâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ dello Zolfo consiste in una notevole azione cheratolitica, che impedisce lâ&#x20AC;&#x2122;aggregazione di molecole di cheratina e liberando
(Arisulfatasi), che nei soggetti acneici è quasi del tutto assente. La presenza di questo enzima impedisce la formazione del comedone che rappresenta lâ&#x20AC;&#x2122;origine e la base per lo sviluppo dellâ&#x20AC;&#x2122;Acne. Lâ&#x20AC;&#x2122;azione antiseborrica attivata blocca e rallenta il processo di differenziazione delle cellule sebacee e quindi la produzione olocrina. Lâ&#x20AC;&#x2122;idrogeno solforato presenta una notevole capacitĂ riducente sulla cute, a contatto con lâ&#x20AC;&#x2122;aria, si stabilizza in utilizzando lâ&#x20AC;&#x2122;ossigeno presente & La carenza di ossigeno, determina di conseguenza un ambiente osti K microbica dei follicoli epiteliali e # & y di quanto empiricamente si faceva da secoli con le acque termali di Ischia ricche di zolfo. In particolare lâ&#x20AC;&#x2122;acqua di Nitrodi giĂ presso la Roma imperiale era utilizzata proprio per attenuare e debellare le fastidiose dermatosi che colpivano giovani e belle fanciulle romane. Attualmente presso il rinnovato Parco delle Ninfe di Nitrodi lâ&#x20AC;&#x2122;acqua utilizzata per la cura dellâ&#x20AC;&#x2122;Acne con applicazioni locali, seguita da naturale esposizione ai raggi solari, risolve ed attenua in maniera
giovanile. Alla terapia con docce (4 o 5 nel corso di una giornata) è
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Cultura
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Jorge Luis Borges e i signori del destino
N
ellâ&#x20AC;&#x2122;antica Babilonia esisteva una lotteria, un meccanismo A cura di Enzo oscuro, nato per caso Dâ&#x20AC;&#x2122;Acunto
po. A darne notizia Babilonia, il cui destino era stato segnato da quel gioco fatale. Egli ne ripercorre lâ&#x20AC;&#x2122;intera vicenda: la lotteria era sorta anni addietro con un carattere plebeo, elementare, incapace di attirare le pulsioni nascoste dellâ&#x20AC;&#x2122;animo umano, e per questo aveva avuto vita breve. Ma era stata ripensata con una riforma: la lotteria avrebbe garantito tanti vincito $
$ pagato unâ&#x20AC;&#x2122;ammenda o passato una notte in carcere. Di solito si preferiva il carcere e ciò causò problemi di sostenibilitĂ del gioco: come si sarebbero pagati i vincitori? E allora si pensò di riformare ancora la lotteria, conferendone una stra Y gioco non sarebbero stati piĂš elementi pecuniari, ma forme alterne di fortuna o sfortuna. Accadde che uno schiavo rubò un biglietto sfortunato che prevedeva come pena la bruciatura della lingua, la stessa pena che il codice Babilonese prevedeva per il furto, e ne nacque una disputa giuridica che impegnò i piĂš autorevoli dottori di Babilonia. Si capĂŹ allora che il gioco doveva es
assumendo un carattere automatico, esaltante, in grado di dare un incrocio ed un intreccio al labirintico sovrapporsi di destini umani, un meccanismo che in ben poco tempo divenne silenzioso padrone di tutti i cittadini Babilonesi. Que-
sta affascinante parabola sul destino umano è stata scritta da Jorge Luis Borges e rientra nei racconti â&#x20AC;&#x153;Ficcionesâ&#x20AC;? che furono pubblicati dalle edizioni â&#x20AC;&#x153;Surâ&#x20AC;? di Buenos Aires nel 1944 e che oggi sono leggibili anche in italiano nellâ&#x20AC;&#x2122;edizione Einaudi dal titolo â&#x20AC;&#x153;Finzioniâ&#x20AC;?. Si tratta di affascinanti manifesti dellâ&#x20AC;&#x2122;arte Borgesiana, unâ&#x20AC;&#x2122;arte che non sempre distingue la realtĂ dal-
sogno, e che proprio per questo  # $
#
% stato scritto su Borges, per il quale tutta la vita, con tutte le sue componenti materiali e immateriali, sacre e profane, costituiva elemento fertile per la creazione di una grande letteratura. Il racconto può
essere interpretato in tanti modi: potrebbe esso rappresentare il simbolo di una tremenda alienazione per il gioco, o piĂš semplicemente di un meschino disinteresse per la propria sorte individuale che nulla di buono sembra promettere, o ancora sulla perversa natura del potere. Potrebbe esso rappresentare una tensione subdole verso lâ&#x20AC;&#x2122;emozionante attimo inatteso, o ancora, rappresentare il bisogno di guida e di cura di cui lâ&#x20AC;&#x2122;uomo ha necessitĂ . A me piace immaginare che di questo racconto se ne possa dare una lettura inattesa, una lettura politica. SĂŹ, proprio cosĂŹ, dallâ&#x20AC;&#x2122;insospettabile Borges che tanto detestava la politica che considerava come unâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;oblio, viene fuori un racconto del genere: simbolico, ambiguo, misterioso; e che sembra ammonire i signori del destino: re, sovrani, notabili, burocrati, ammi
Â&#x2039; sponsabilitĂ che il proprio ruolo esige e che tanto facilmente rimane delusa. Tutto ciò fa di questo racconto qualcosa di geniale e di eterno. In piĂš le coincidenze vollero che venisse pubblicato nel 1944, quando ormai la grande lotteria dei totalitarismi europei era stata innescata, e ciò rende tutto ancora piĂš Y sale in grado di fondere le sue radici nella storia quotidiana e tutto questo da uno dei piĂš amabili scrittori sud americani, che non a caso Claudio Magris ha indicato, per il suo acume e la sua profonda saggezza, come il piĂš adatto tra i possibili conferenzieri di una ipotetica & $ dire, chapeau Jorge!
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Un matusa
le sia deprimente in sĂŠ stessa, ma perchĂŠ viviamo ruoli multipli senza il tempo e il distacco necessari per passare da una cosa ad unâ&#x20AC;&#x2122;altraÂť (pag. 124). E, a questo proposito, il sottoscritto ricorda di aver letto, pare in Avvenire, un articolo intitolato â&#x20AC;&#x153;Disturbi di relazione causati dallâ&#x20AC;&#x2122;eccesso di Internetâ&#x20AC;?: troppo web ci allontana gli uni dagli altri; e siccome il contatto con i mezzi dallâ&#x20AC;&#x2122;infanzia, i genitori dicono di > gitali: la loro vita passa attraverso uno schermo che cambia il concetto di tempo perchĂŠ la comunicazione digitale è immediata; si perde la sana aggressivitĂ necessaria per vivere; si perde la capacitĂ di guardar $ Â&#x2039; un mondo irreale. ÂŤPer coloro che si dedicano ad una cosa alla voltaÂť cercano di riconciliare lâ&#x20AC;&#x2122;esistenza (pag. 120). Gli antichi dicevano: â&#x20AC;&#x153;ad reale con quella virtuale la sensa - zione è di operare a diverse velocitĂ gula sensusâ&#x20AC;? â&#x20AC;&#x201C; se ti applichi a molte â&#x20AC;Ś Gli antichi greci distinguevano cose lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione alle singole cose due tipi di tempo: chronos e kairos; è minore. ÂŤQuando la nostra vita chronos è il tempo registrato degli % Â&#x2039;  x digitale multitasking â&#x20AC;Ś possiamo momento giusto, opportunoâ&#x20AC;?; per aspettarci depressione, stress, un esempio il momento ideale per maggior senso di scollegamento, sposarsi o realizzare qualche azionon perchĂŠ la tecnologia digita- ne particolare; il chronos può es-
parla del presente
I
l matusa, classe 1930, si capisce, è il sottoscritto; il presente è il A cura di don presente informatico, Vincenzo di cui sono totalmente Avallone ignorante. Ma ecco che mi capita fra le mani il libro Presente continuo â&#x20AC;&#x201C; quando tutto accade ora, edizioni Codice, Torino 2014, scritto da Douglas Rushkoff, un uomo che da anni ha le mani in pasta nel WEB. Da questo libro ho tratto alcune osservazioni, che spero siano utili ai genitori e agli educatori. ÂŤIl futuro che abbiamo rincorso per buona ¢¢ % arrivato: oggi la tecnologia a nostra disposizione ci permette di essere sempre connessi e di avere a portata di mano ogni tipo di informazione, in qualunque momento. Ma qual è stato lâ&#x20AC;&#x2122;effetto sulle nostre vite di questa incredibile compressione di spazio e di tempo? Lâ&#x20AC;&#x2122;era dellâ&#x20AC;&#x2122;accesso totale ha un rovescio della medaglia che tutti avevamo sottovalutato. I social networks alimentano lâ&#x20AC;&#x2122;ansia di un costante qui ed ora senza direzione e senza prioritĂ . Noi siamo sopraffatti da un illusorio presente continuo che ci sfugge sempre di manoÂť (dalla copertina). ÂŤLa tensione fra il falso adesso digitale e lâ&#x20AC;&#x2122;adesso autentico umano viene chiamato digifrenia in cui â&#x20AC;&#x153;digiâ&#x20AC;? sta per digitale; â&#x20AC;&#x153;freniaâ&#x20AC;? sta per disordine dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ mentaleÂť (pag. 76). ÂŤGli esseri umani non possono fare piĂš di una cosa alla volta. Lo studioso Clifford Nass ha dimostrato che persino gli studenti universitari piĂš intelligenti, che si considerano molto bravi a svolgere piĂš di un compito in contemporanea, ottengono risultati migliori quando
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sere rappresentato da un numero, mentre il kairos deve essere vissuto e interpretato, da un essere umano. Il tempo digitale ignora ogni caratteristica del kairos. La digifrenia è generata da una confusione tra il chronos e il kairos (Presente continuo pag. 112-114). Grazie ai nostri strumenti digitali viviamo in un or >
movimento del cielo â&#x20AC;Ś ma anche se la tecnologia riesce a dominare i limiti della natura, i nostri corpi non riescono a mantenere questo ritmo â&#x20AC;Ś dobbiamo fare i conti con la cronobiologia, il biosistema, cioè con le leggi della natura, prescindendo dalle quali andiamo incontro a stress non indifferenti â&#x20AC;Ś Per fare qualche esempio: lâ&#x20AC;&#x2122;orbita quotidiana della luna genera due alte maree ogni 24 ore; due volte al mese, in occasione della luna nuova, la marea è piĂš alta del solito â&#x20AC;Ś il ciclo mestruale umano è di circa 28 giorni come quello della luna, etc etc, insomma il tempo non è neutrale â&#x20AC;Ś non possiamo scombussolare i nostri orologi biologiciÂť (pag. 92). E allora?â&#x20AC;Ś La conclusione del libro che sto presentando è questa: ÂŤquando le cose cominciano ad accelerare forsennatamente, talvolta â&#x20AC;&#x153;la pazienzaâ&#x20AC;? è lâ&#x20AC;&#x2122;unica risposta possibile: basta premere â&#x20AC;&#x153;pause â&#x20AC;&#x153;. E il sottoscritto, a queste belle riK giungere il consiglio dellâ&#x20AC;&#x2122;apostolo Giacomo: â&#x20AC;&#x153;Fratelli, siate dunque pazienti. Guardate contadino: egli aspetta con pazienza che la terra produca i suoi frutti preziosi: aspetta le piogge di primavera e le piogge dâ&#x20AC;&#x2122;autunnoâ&#x20AC;? (Giacomo 5, 7). POST SCRIPTUM: Sullo stesso argomento si può leggere utilmente Rete Padrona di F. Rampini, edizioni Feltrinelli, che fa notare come comprensibilmente le grandi potenze, quali la Cina, lâ&#x20AC;&#x2122;America e la Russia, si siano impadronite della tici e militari.
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Vita Consacrata 14 febbraio 2015
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CONGREGAZIONE DELLE AN
D
on Donato nacque a Casapulla il 6 giugno 1828. Dai suoi geniA cura della tori fu iniziato ad una Redazione solida vita cristiana. Entrò in seminario a 12 anni. Completati gli studi di teologia, per i brillanti risultati riporta
liceo arcivescovile di Capua. Il 23 dicembre 1849, giorno successivo alla sua ordinazione suddiaconale, muore improvvisamente la mamma non ancora cinquantenne. Don Donato, provato talmente anche
re per due anni la sua formazione e rientrare a Casapulla. SarĂ questa
straordinario amore per la Madonna. Il 21 maggio 1853, nella Cattedrale di Capua, fu ordinato sacerdote. Dalle sue prime esperienze pastorali si nota un grande amore per la catechesi e la formazione umana e spirituale dei piccoli e dei giovani. Nel 1861 fu inviato come vice parroco nella Parrocchia di y & Â&#x2C6; Â&#x20AC;Â&#x201D;]_ Â&#x20AC;Â&#x201D;]] Â&#x2030; $Â&#x201A; tato di prestare giuramento a chi
ledeva i diritti della Chiesa e anche a causa di una sorta di complotto da parte di un gruppo di persone $ y le al rinnovato stile pastorale da lui portato avanti. Nel suo intenso apostolato don Donato suscita collaborazioni e si lascia aiutare da alcune Figlie di Maria, che egli stesso forma e che costituirono il primo nucleo della Congregazione delle Ancelle dellâ&#x20AC;&#x2122;Immacolata& 6 ne risale al 1906 con decreto del cardinale Alfonso Capecelatro. Il ministero della confessione e della direzione spirituale, la predica $
del suo totale donarsi e della sua singolare abnegazione nel corso di tutta la sua vita sacerdotale. Fu Y San Gaetano Errico, suo confessore e padre spirituale, San Ludovico da Casoria, che la Provvidenza gli fece incontrare in carcere e da 5 !
poveri. Conobbe inoltre Santa Caterina Volpicelli, Santa Giulia Sal-
Don Don Il Venerabile servo di Dio, operaio di Dio, apostolo della veritĂ , padre venerato, che ha fondato la congregazione delle suore presenti anche sullâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia. zano e il beato Bartolo Longo. A questa schiera di santi e beati bisogna aggiungere i contatti e il rapporto epistolare con la beata Rosa
Gattorno. Il 24 febbraio 1914, don Donato ricevette gli ultimi sacramenti e volle essere sistemato su di un materasso disteso sulla nuda
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Vita Consacrata
14 febbraio 2015
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NCELLE DELLâ&#x20AC;&#x2122;IMMACOLATA
nato Giannotti Casa Don Donato
terra. Il 26 febbraio andò incontro a sorella morte, assistito dai frati * & < zione generale fu che era morto un santo. Il suo trapasso sembrò una festa di popolo. Tutti accorsero per rendere omaggio ad un Santo che di Dio donandosi ai piÚ piccoli e ai > & LA VITA STRAORDINARIA DEL VENERABILE SERVO DI DIO
< % % $ $ dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo. Don Donato ha scelto di dare una risposta piena a questo dono per questo la Chiesa lo ha inserito nella lista di attesa dei santi, ossia di coloro che hanno rivelato con la loro vita lâ&#x20AC;&#x2122;azione potente dello Spirito che li ha rivestiti dei suoi doni e li ha resi forti nella fede e nellâ&#x20AC;&#x2122;amore.
%
rato di Dio, un testimone del Suo amore nellâ&#x20AC;&#x2122;offerta della sua stessa del bisognoso, nellâ&#x20AC;&#x2122;impegno per un mondo piĂš giusto e solidale, dei diritti di ogni persona soprattutto dei piĂš piccoli. Il relatore della causa di canonizzazione, il com
"
* Â&#x2030; Y â&#x20AC;&#x153;Don Donato fu un & # & ! logo con il Padre nella liturgia, soprattutto nella celebrazione Euca
del cuore, nel silenzio, nellâ&#x20AC;&#x2122;ascolto,
K zione. Spesso, durante la celebra & <
$ & y Y â&#x20AC;&#x153;Non mi piacciono le sole opere "$ & " $ |& "
x |Â&#x2039;
suoi sentimenti, per la testimo > Â&#x2039; $ |&
il Carisma, mariano-fran ! = & < " 113 membri distribuiti in 20 case religiose di cui 18 in Italia, 1 nelle Â&#x20AC; * & < cui si concretizza lâ&#x20AC;&#x2122;azione aposto ! = Y
Ă + ca, catechetico-pastorale e lâ&#x20AC;&#x2122;assistenza-anziane e case famiglia. Ci auguriamo che al piĂš presto "$
Giannotti nella lista dei Beati. Eâ&#x20AC;&#x2122; #
$
ciare i tempi nella sua realizzazione
% tata a manifestare lâ&#x20AC;&#x2122;appassionato &
â&#x20AC;&#x153;La Congregazione conta oggi 113 membri distribuiti in 20 case religiose di cui 18 in Italia, 1 nelle ďŹ lippine e 1 in Brasileâ&#x20AC;? Lâ&#x20AC;&#x2122;ITER DEL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE
= la causa di canonizzazione iniziò dopo 82 anni dalla morte di don
& = di cui egli si era circondato inducono il giudice Giuseppe Guarino, raccogliere, appena qualche setti
&
bellici e per la sopraggiunta morte del Giudice il processo si arrestò. 5
` Â&#x20AC;Â&#x2022;Â&#x2022;]
! " & < ottenuto il nulla osta dalla Santa \ Â&#x2022; Â&#x20AC;Â&#x2022;Â&#x2022;]j& < $ Â&#x20AC;Â&#x2022; Â&#x20AC;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2013; & "&¤&& Gli atti del Processo Diocesano " delle Cause dei Santi che ne ha ri
Â&#x20AC;_ Â&#x20AC;Â&#x2022;Â&#x2022;Â&#x2022;& = Â&#x20AC;Â&#x2022; bre 2011 il Santo Padre Benedetto ¢¤=
# "$ >
Giannotti. = ] ^Â&#x20AC;_ ! = $
la gioia de celebrare il centenario della sua morte, ma anche il cen " gazione. Sia lodato Dio per questo
& DETTI DEL PADRE
â&#x20AC;&#x153;Chi ama il mondo non ha amore di Dio, che ci rende beati in eter &| â&#x20AC;&#x153;Non ama GesĂš chi non lo conosce, non conosce GesĂš chi non lo &| x Y % &| x dal Purgatorio pur dite che il Para % &| x % $ % $ % $ > non mediante il nome santissimo Â&#x152; >&| x< $
con tutto il mio cuore prorompa in cento e mille lodi, in cento e mille Â&#x152; > "
&| x
Â&#x2039; Â&#x152; > &| x % indirizzare i nostri pensieri, le no
&|
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Ecclesia 14 febbraio 2015
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PaternitĂ di San Francesco C
del padre papa Francesco afferma che: â&#x20AC;&#x153;i padri devono essere pazienA cura ti. Tante volte non câ&#x20AC;&#x2122;è altra cosa da fare dell' Ordine Francescano che pregare e aspettare con pazienza, Secolare dolcezza, magnanimitĂ e misericordia. di Forio Un buon padre sa attendere e sa perdonare dal profondo del cuore. Certo, sa anche correggere con fermezza â&#x20AC;Ś senza avvilire.â&#x20AC;? La paternitĂ che ha trattato il santo Padre può riferirsi anche alla paternitĂ di ogni Superiore per il proprio ordine religioso o ecclesiale. 5 5& Â&#x2C6; "
evidenza come si comportava San Francesco dâ&#x20AC;&#x2122;Assisi con i suoi frati: â&#x20AC;&#x153;Amava con maggiore bontĂ e sopportava con pazienza quelli che sapeva turbati da tentazioni e deboli di spirito, come . Per cui, evitando le correzioni aspre, dove non vedeva un pericolo, risparmiava la verga, per riguardo alla loro anima. E soleva dire che è dovere del superiore, padre e non tiranno, prevenire lâ&#x20AC;&#x2122;occasione della colpa e non permettere che cada chi poi
potrebbe rialzarsi una volta caduto. Â&#x2020;$ #
%
Â&#x160;
o sosteniamo i deboli, ma a volte li spingiamo a cadere. Giudichiamo di nessuna importanza sottrarre al Sommo Pastore una pecorella, per la quale sulla croce gettò un forte grido con lacrime. Ma ben diversamente tu, padre santo, preferivi emendare gli erranti e non perderli! Sappiamo tuttavia che i mali della propria volontà sono in alcuni talmente radicati da richiedere il cau
& =
% $ $ % > essere stritolati con verga di ferro, che essere accarezzati con le mani. Ma lâ&#x20AC;&#x2122;olio ed il vino, la verga e il bastone, lo zelo e lâ&#x20AC;&#x2122;indulgenza, la bruciatura e lâ&#x20AC;&#x2122;unzione, il carcere ed il grembo materno, ogni cosa ha il suo tempo. Tutto ciò richiede il Dio delle vendette e il Padre delle misericordie: però preferisce ( FF 763). Alla morte del beato Francesco, il suo primo Â&#x2C6; " co padre con riverenza e riconoscenza: â&#x20AC;&#x153; â&#x20AC;Ś O
insigne specchio della nostra religione, non deporre con la tua carne mortale la cura dei tuoi & Â&#x2C6; # $ ora che nelle innumerevoli fatiche e nelle frequenti prove non ci sei piĂš tu che con la tua benevola presenza in ogni momento li confortavi e li rianimavi. O padre santissimo, veramente misericordioso, sempre pronto alla compas Â&#x160; Â&#x2C6; benediciamo dunque, padre amoroso, unendo ! # % sempre Dio benedetto in tutte le cose. Amenâ&#x20AC;? (FF 514).
In cammino per incontrare GesĂš T
utto il valore della vita cristiana, nel vero senso della parola, consiste proprio nel condividere con GesĂš la sua A cura di Antonio Magaldi giorni terreni. Salire il Calvario con < < giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, accettare la morte terrena nel pieno uso delle facoltĂ K
& Solo se si combatte senza interruzione lâ&#x20AC;&#x2122;amor  & esproprio del proprio â&#x20AC;&#x153;ioâ&#x20AC;?, ma mi preoccupo di accontentare lâ&#x20AC;&#x2122;avida insaziabilitĂ del mio egoismo, sarò sempre distratto, agitato, oscillerò frastornato fra il bene e il male, tra la paura e lâ&#x20AC;&#x2122;illusione, tra la veritĂ e lâ&#x20AC;&#x2122;errore, tra momenti di esitazione e fasi di depressione. Al contrario, combattendo in ogni occasione il proprio egoismo ecco: la serenitĂ , la pace, la tranquillitĂ anche nella sofferenza, nelle calunnie ed in tutte le contrarietĂ della vita, perchĂŠ lo Spirito Santo,
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-
sformare il nostro povero cuore di pietra in un & di sopra di noi stessi, guardare in alto, far posto & = %
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K & = Â&#x152; > stra umanitĂ e dunque noi veniamo divinizzati: Â&#x152; Â&#x2039; Â&#x2030; $ & Stiamo attenti a quanto ci dice Santâ&#x20AC;&#x2122;Agostino: x $ $
può salvarti senza la tua adesioneâ&#x20AC;? La nostra vita, deve essere Amore, Colui che $ % ! $
Amore, andiamo verso lâ&#x20AC;&#x2122;Amore, viviamo sotto lo sguardo dellâ&#x20AC;&#x2122;Amore. Siamo tutti fratelli, siamo stati creati dallo stesso Padre, noi lâ&#x20AC;&#x2122;amiamo ! ! & = caso contrario, siamo bugiardi e dunque schiavi
& mo le nostre giornate in balia del nulla, dellâ&#x20AC;&#x2122;ap Â&#x2039; $ Â&#x2039; $ < cuore. ! 5 Y xÂ&#x2C6;
% incontro con GesĂš: nella preghiera, quando andiamo a Messa, e quando facciamo opere buone, quando visitiamo i malati, quando aiutiamo un povero, quando pensiamo agli altri, quando non siamo egoisti, quando siamo amabili â&#x20AC;Ś in queste cose incontriamo sempre GesĂš. E il % #
Y nare per incontrare GesĂšâ&#x20AC;Ś Ricordare sempre #
Y % & ÂĽ & 6 Â&#x152; >& ! % & Â&#x152; > % & ÂĽ del cristiano incontrare sempre GesĂš, guardarlo, lasciarsi guardare da GesĂš, perchĂŠ GesĂš ci guarda con amore, ci ama tanto, ci vuole tanto bene e ci guarda sempre.â&#x20AC;?
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Arte & Liturgia
14 febbraio 2015
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ARTE SACRA
COMMENTO AL VANGELO
Domenica 15 febbraio 2015
Il lebbroso Cristoforo de Predis, Guarigione del lebbroso
D
opo il racconto delle prime guarigioni di GesĂš in Galilea, il vangelo marciano affronta A cura di Ernesta la questione implicita in simiMazzella li miracoli: quella del potere. â&#x20AC;&#x153;Venne da GesĂš un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli dice Y x Â&#x160;|& ÂŚÂ&#x152; > lora] ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: â&#x20AC;&#x153;Lo voglio, sii puri
Â&#x160;|& y
Â&#x160;|& =
ordinò allâ&#x20AC;&#x2122;uomo di tenere per sĂŠ la cosa, solo mostrandosi al sacerdote e offrendo quel che Mosè aveva prescritto in simili circostanze, â&#x20AC;&#x153;come testimonianza |& <
riporta una parte dellâ&#x20AC;&#x2122;antica normativa riguardante i sofferenti di questo male,
K Y x= lebbroso colpito da piaghe porterĂ vesti
Â&#x2039;
Y x= Â&#x160; = Â&#x160;|| Questa scena evangelica viene rappresentata nellâ&#x20AC;&#x2122;opera del miniatore Cristoforo De Prèdis. Lâ&#x20AC;&#x2122;artista nasce sordomuto, presumibilmente a Milano, nella parrocchia di San Vincenzo in Prato, dai genitori Leonardo de Predis e Margherita Giussani, fratello maggiore di Giovanni Ambrogio. La famiglia de Prèdis ha occasione di ospitare Leonardo da Vinci durante la sua venuta a Milano nel 1482, collaborando anche alla creazione della
sua Vergine delle rocce. Fu cosĂŹ che Leonardo ebbe modo di incontrare Cristoforo, ed è probabile che dalla sua capacitĂ di esprimersi attraverso segni, come da altri sordomuti, egli abbia tratto ispirazione per dare ai personaggi dei suoi dipinti quella capacitĂ mimica e gestuale che contraddistinguono diverse sue opere, tra cui la stessa Vergine delle rocce. Leonardo tessĂŠ un elogio di quanto si possa imparare dalle persone mute nel suo Trattato della pittura. Lâ&#x20AC;&#x2122;arte di Cristoforo, formatasi sulle miniature di Belbello da Pavia, ne andò oltre lo stile goticheggiante per aprirsi alla nuova sensibilitĂ rinascimentale della
lombarda, facente capo soprattutto a Vincenzo Foppa, e di quella ferrarese, espressa in particolare dalla * * y , accogliendovi anche suggestioni di provenienza francese e . La fama e lâ&#x20AC;&#x2122;abilitĂ pittorica di Cristoforo, che gli valse il favore della corte degli Sforza, gli permisero di
K solo su artisti lombardi come ad esempio Giovanni Pietro Birago, ma in generale su numerosi esponenti dellâ&#x20AC;&#x2122;arte miniata rinascimentale. Opere certe sono le miniature per la Vita di s. Gioacchino e di s. Anna (1476), nella Biblioteca nazionale di Torino, il messale della Madonna del Monte presso Varese, il libro delle ore dei Borromeo alla Biblioteca Ambrosiana di Milano.
IL SANTO DELLA SETTIMANA
A cura di Francesco Schiano
15 FEBBRAIO San Claudio De La Colombiere, religioso Nato a Grenoble, in Francia, il 2 febbra Â&#x20AC;]_Â&#x20AC;
& Brillante negli studi entrò a 17 anni nel noviziato di Avignone della Compagnia di GesÚ. A venticinque anni andò a studiare teologia a Parigi e a ventotto fu or
& = " Colombière fu superiore del collegio di Paray-le-Monial e confessore delle vicine Suore della Visitazione. Tra esse câ&#x20AC;&#x2122;era Margherita Maria Alacoque, propagatrice del culto al Sacro Cuore di GesĂš, che sa-
rebbe divenuta santa. Rappresentò una guida sicura per i fedeli, disorientati dalle dispute tra Francia e Roma a causa delle dottrine gianseniste. Venne poi mandato a Londra come cappellano della futura regina Maria Beatrice y &
"$
= $ & y
 Â?+ + nial, dove morĂŹ solo tre mesi dopo, il 15 febbraio 1682. Ă&#x2C6; santo dal 31 maggio 1992.
MC 1,40-45 VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO B
La lebbra scomparve da
U
na fede forte, convinta, quella del lebbroso che chiede la guarigione. PiĂš po Â&#x152; >Y xy A cura di
|& = Angelo Sceppacerca quasi-provocazione del lebbroso (â&#x20AC;&#x153;se vuoi |j capace di compiere ciò che vuole, anzi non solo interviene sulla malattia (la lebbra), ma anche la sua dimensione \
x |j& #
spiega la riservatezza assoluta che GesĂš esige dallâ&#x20AC;&#x2122;uomo
sentarsi al sacerdote secondo le disposizioni dellâ&#x20AC;&#x2122;antica & #
Â&#x152; > x
| nel corpo e nello spirito potrĂ trovare nel Signore guari $ # & !
% $ a essere segno e via della croce e della pasqua di GesĂš.
za di fede
$ lontanatosi, si mise ad annunciare il fatto, la buona notizia di GesĂš; un vero evangelizzatore. + " to con Dio, perchĂŠ esclude dalla partecipazione alla vita e al culto del popolo, della comunitĂ . La lebbra è il massimo della povertĂ perchĂŠ emargina e contagia; questa volta, al contrario, è la purezza della persona di GesĂš a x | to e rintroducendo questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo nella piena comunione. +
perchĂŠ mostra il Regno di Dio presente e operante in mezzo agli uomini. Non un miracolo fra gli altri, ma con grande carica simbolica: perchĂŠ è la guarigione di un maledetto (un intoccabile toccato) e perchĂŠ, nellâ&#x20AC;&#x2122;imposizione del
Y % segno della signoria di Dio.
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Sport 14 febbraio 2015
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FUGA PER LA VITTORIA
La Juve vince ancora, la Roma riassapora la vittoria e il Napoli resta in scia
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> A cura di Alberto
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Sport
14 febbraio 2015
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CAMPIONATO PROVINCIALE 2014/2015
Girone Isolano - Categoria Open RISULTATI 7A GIORNATA Nevada Abbigliamento
Fiaiano
5-2
Mater Ecclesiae Bianca
Real San Ciro
1-4
Epomeo calcio a 5
Mater Ecclesiae
4–3
Riposava Futsal Ischia
RISULTATI 8A GIORNATA Epomeo calcio a 5
Mater Ecclesiae Bianca
Futsal Ischia
Nevada Abbigliamento
2-5
Fiaiano
Mater Ecclesiae
2–6
6-1
Riposava Futsal Ischia
CLASSIFICA Gare Gare Giocate Vinte
Gare Perse
Gare Nulle
Goal Fatti
Goal Subiti
5
1
1
35
23
7
5
0
2
37
33
14
7
4
2
1
39
18
Real San Ciro
13
6
4
1
1
26
17
Futsal Ischia
7
7
2
1
4
20
20
Fiaiano
3
7
1
0
6
24
45
Mater Ecclesiae Bianca
1
7
0
1
6
15
40
SOCIETÀ
Punti
Epomeo calcio a 5
16
7
Nevada Abbigliamento
15
Mater Ecclesiae
TABELLINI E ARTICOLI EPOMEO CALCIO A 5 MATER ECCLESIAE BIANCA 6-1 EPOMEO C5:Castagliuolo C., Castaldi S. (1), Iacono A., Mattera M., Scotti L., Onorato, Mattera E. (1), Iacono F. (4). All. Finzi G. MATER ECCL. BIANCA: Vuolo, Marena, Buono M., Messina, Di Massa F., Capezza, Casciello, Impagliazzo C. (1) All. Mattera F. Vita facile per L’Epomeo C5 che liquida la Mater Ecclesiae Bianca con un netto sei a uno. Nulla da fare per i ragazzi di Mister Mattera, sempre in balia degli avversari e che riescono a rendersi pericolosi solo in sporadiche azioni di contropiede. L’Epomeo C5, nonostante le assenze, riesce ad avere il predominio per tutta la gara senza mai soffrire, anzi, il risultato finale gli va anche stretto per la mole di occasioni sprecate. Solito trascinatore per i serraresi, Iacono F., autore di quattro reti e un assist. FUTSAL ISCHIA NEVADA ABBIGLIAMENTO 2–5 FUTSAL ISCHIA: Trofa, Savarese, Calise, Santaniello, Vitale (1), Puca, Spiezia, Fiore, Di Meglio S., Castaldi, Di Iorio L. (1), Papaccio. All. Candido - Rando NEVADA ABBIG.: Borriello, Ferrandino, Di Massa (1), Pesce, Albiani S., Marino (3), Albiani A. (1), Scotti U. All. Agnese La Futsal Ischia perde il treno per agganciare le prime posizioni e si arrende ad un Nevada Abbigliamento dimostratosi molto più cinico dei ragazzi di Sant’Antuono. Par-
tita dai due volti. La Futsal Ischia esprime un buon gioco e una manovra abbastanza fluida e chiude la prima frazione sul due a uno, grazie alle reti di Vitale e Di Iorio L., nel mezzo la rete di Marino per il momentaneo pareggio Nevada. Nella ripresa il Nevada si sveglia dal torpore e complice un vistoso calo fisico e mentale della Futsal, riesce a superare gli avversari mettendo a segno quattro reti, alcune di ottima fattura. Nevada che con questa vittoria si porta al secondo posto in attesa dello scontro diretto del prossimo turno contro il Real San Ciro. FIAIANO MATER ECCLESIAE 2–6 FIAIANO: Cuomo A., Cuomo V., Di Iorio G. (+Aut.), Lauro G. (1), Cenatiempo C., Cenatiempo F. (1) All. Patalano C. MATER ECCLESIAE: Capuano, D’Andrea (1), Schiano, Buono E., Buono F. (2), Barano (1), Mazzella, Di Paola, Ferrandino, Patalano L. (1) All. Buono V. Dopo due turni senza vittoria, la Mater Ecclesiae riprende la marcia e si afferma contro un Fiaiano che ancora una volta si presenta in formazione rimaneggiata. La squadra di Mister Buono si portano in vantaggio di due reti nel giro di pochi minuti e si divorano clamorose palle gol. Fiaiano che ritorna in parità, nel giro di due minuti, approfittando di due svarioni difensivi della Mater. Nel secondo tempo gli “ecclesiastici” si riportano subito avanti e dilagano nel finale chiudendo l’incontro sul sei a due.
ABBONAMENTO POSTALE L’abbonamento annuale ordinario al nostro settimanale costa € 45,00 e consente di ricevere con spedizione postale a casa propria (sul territorio italiano) i 52 numeri del giornale stampati nel corso di un anno solare più eventuali “Kaire speciali”. Per chi vive all’estero, è possibile abbonarsi on line al settimanale in modo da poterlo leggere in formato Pdf a partire dalle ore 7,00 del mattino (ora italiana) nel giorno di uscita (verrà inviato via mail) e poterlo archiviare comodamente. Il settimanale online è esattamente uguale - per contenuto e impaginazione - a quello stampato su carta. L'abbonamento online costa € 45,00. LE ALTRE TARIFFE ANNUALI: Abbonamento amico €.100,00 Abbonamento sostenitore €.200,00 Benemerito a partire da €.300,00 COME PAGARE L’ABBONAMENTO Per il pagamento in contanti contattate la segreteria di “Kaire” ai seguenti numeri di telefono 081981342 – 0813334228 oppure il pagamento può essere effettuato mezzo bonifico bancario intestato COOP. SOCIALE KAIROS ONLUS indicando quale causale ABBONAMENTO KAIRE sul seguente codice IBAN IT 06 J 03359 01600 1000 0000 8660 Banca Prossima SpA. Dopo aver effettuato il pagamento inviate una mail a kaire@kairosonline.it oppure inviando un fax al 0813334228 con i seguenti dati per la spedizione: Cognome e nome: ... | indirizzo (via/cap/comune/ provincia): ... |codice fiscale: ... | telefono: ... | mail: ... nel caso l’abbonamento sia da attivare a favore di altra persona, indicare anche: Cognome e nome del beneficiario dell’abbonamento: ... Indirizzo (via/cap/comune/provincia): ...
EDICOLE DOVE POTER ACQUISTARE
Comune di Ischia Edicola di Piazza degli Eroi; Edicola di Ischia Ponte; Edicola al Bar La Violetta; Edicola di San Michele da Odilia; Edicola di Portosalvo Comune di Lacco Ameno Edicola al Bar Triangolo Comune di Casamicicola T. Edicola di Piazza Bagni; Edicola di Piazza Marina; Comune di Forio Edicola del Porto; Edicola di Monterone