Kaire 13 Anno II

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IL SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA CHIESA DI ISCHIA ANNO 2 | NUMERO 13 | 28 MARZO 2015 | â‚Ź 1,00

www.chiesaischia.it “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Aut: 1025/ATSUD/NA�

IN PRIMO PIANO

IN DIOCESI

SERVIZIO CIVILE

Forio e l’inutile registro sulle unioni civili. Si scherza senza affrontare i reali problemi

Tutti gli appuntamenti diocesani per la settimana santa, da vivere insieme al vescovo

Al via il bando 2015 per â‚Ź 1,00 farlo con la sezione Uidlm di Ischia e Procida. Ecco come fare

L’INCUBO NASPI

Il governo annaspa

on l’approvazione delle norme sul Jobs A cura di Act, a decorrere Giovan dal 1/5/2015 le Giuseppe giĂ note “preLauro* stazioni a sostegno del redditoâ€? ASPI e mini-ASPI, saranno sostituite dalla NASPI, nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego. Scopo principale (dichiarato!!) della legge, è il riordino degli ammortizzatori sociali; scopo non dichiarato: risparmio per lo Stato di una enorme quantitĂ di denaro da erogare ai lavoratori disoccupati!!! A fronte dei medesimi contributi che le aziende verseranno alle casse dello Stato. Come per le precedenti forme di sostegno, la nuova prestazione ha la funzione di sostegno al reddito dei lavoratori che hanno interrotto involontariamente il rapporto di lavoro subordinato (licenziamento da parte del datore di lavoro o dimissioni per giusta causa) con riferimento agli eventi di disoccupazione differenza dei precedenti incentivi, la NASPI viene erogata a chi abbia perduto involontariamente il lavoro e presenti congiuntamente i seguenti requisiti: - Sia in stato di disoccupazione; - Possa far valere nei 4

Nella fretta di fare la legge sul Jobs Atc non si è tenuto conto dei lavoratori stagionali.

C

Continua a pag. 4 * Dottore Commercialista e revisore contabile

SOCIETĂ€

Tre alberi donati al giardino dell’amicizia: la festa con l’intervento di Padre Pietro.

PASTORALE GIOVANILE

KAIRE TERRITORIO

SPORT

I giovani di Ischia dal Papa a Napoli: le emozioni vissute.

Le piante nella tradizione pasquale: quali sono usate e i pericoli per la natura.

Pausa calcistica per la nazio la lotta per la Champions.


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In Primo Piano 28 marzo 2015

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UNIONI CIVILI

EDITORIALE DEL DIRETTORE

Le inutili unioni foriane

L'

istituzione del registro comunale a Forio delle unioni civili, che l’amministrazione Del Deo ha A cura di Lorenzo voluto introdurre non piace per Russo cace, un’operazione d’immagine, un’identitĂ partitita piĂš che politica. Come mai, quasi all’unanimitĂ (c’è stato un solo astenuto: il consigliere di maggioranza Chiara Conti) ci si è posti il problema di istituire questo registro, invece di pensare ai reali problemi che il paese sta affrontando? “Al pari di quella italiana, la societĂ foriana - si legge nelle premesse del provvedimento - è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano o non si possono concretare nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duraturaâ€?. Probabilmente – immagino – c’è stata una forte richiesta da parte dei cittadini che hanno la necessitĂ di avere " " # Ma è stato fatto un sondaggio fra i cittadini? Dove sono i risultati? O forse la richiesta è partita da un solo consigliere e – va di moda il registro delle unioni – appoggiata dal resto del consiglio? Certo, anche in altre cittĂ italiane il registro è stato istituito, ma è poco utilizzato e non comporta nessun vantaggio concreto per le coppie conviventi. Le coppie in Italia che scelgono la convivenza come forma stabile di unione hanno alcuni loro diritti. Questi temi vanno affrontati con calma e dal Parlamento e non da un singolo comune. Inoltre ricordo che le famiglie che hanno sancito la loro unione con un matrimonio, sia civile sia religioso, in Italia sono nell’ordine della decina di milioni contro le 500 mila convivenze attuali. PerchĂŠ l’amministrazione foriana non pensa invece ad aiutare con validi sostegni a chi, con il matrimonio, si prende impegni pubblici e stabili verso la societĂ diventandone una risorsa? PerchĂŠ non pensa di trovare risorse per aiutare i propri cittadi # Preferiamo nascondere sotto il tappeto i veri problemi delle famiglie‌

Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS

PerchĂŠ diciamo no P

er ÂŤiscriversiÂť (ma qualcuno giĂ dice ÂŤsposarsiÂť) basta presentarsi all’anagrafe del comune, pagare A cura della il bollo e ritirare l’attestato dalle Redazione cio. Pochi minuti e si è marito e moglie. Anzi no, perchĂŠ il “registro delle unioni civiliâ€? che il Comune di Forio si è appena inventato è ideato proprio per chi si potrebbe sposare ma non vuole. Insomma, per chi in nome di una liber $

% civile), che avrebbe il torto di regolarizzare il rapporto, ma cui va stretta anche la convivenza, che non dà alcun riconoscimento pubblico. & bilità e i doveri di un vero matrimonio (civile o religioso che sia), ma ne esige tutti i diritti, " società . A Milano, la prima coppia che simbo azione solo simbolica. Ma su aspetti simbolici cosÏ rilevanti, che coinvolgono l’antropologia e l’ontologia stessa dell’essere umano, non si entra a gamba tesa e nel posto sbagliato: non in un consiglio comunale, ma nel dibattito cultu-

rale e in Parlamento, l’unico che può legiferare. Diverso il caso delle coppie gay, che non sono spinte dalle stesse motivazioni ma che cercano con tale attestato di chiamare ÂŤmatrimonioÂť la loro unione e ÂŤfamigliaÂť la loro convivenza. E

# ' + 3 " interessati inviino una richiesta di cancellazione dal registro via fax, email o raccomandata. E se a smettere di amare è uno solo, il Comune sarĂ cosĂŹ gentile da inviare all’altro la comunicazio 6 7 gravi a livello sociale i rischi. Sempre piĂš neces 8 3 $

SETTIMANA SANTA 2015

Celebrazioni Diocesane In Cattedrale Con il nostro Vescovo Pietro 29 MARZO - DOMENICA DELLE PALME Ore 10.00 Benedizione delle Palme (piazzale Aragonese), processione e S. Messa 2 APRILE - GIOVEDĂŒ SANTO ore 10.00 S. Messa del Crisma. A questa S. Messa sono invitate le parrocchie, le associazioni laicali e tutti i fedeli: verranno consacrati gli oli santi - utilizzati nell’amministrare i sacramenti - che saranno distribuiti alle parrocchie come segno di unitĂ e comunione con il Vescovo. (La colletta della S. Messa sosterrĂ l’“Operazione Erbilâ€?, a favore dei cristiani perseguitati nel Kurdistan iracheno, e all’Offertorio sarĂ presentato an-

Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014

Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: Don Carlo Candido direttoreucs@chiesaischia.it Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus

che quanto la nostra Chiesa ha raccolto durante la Quaresima per quest’iniziativa di solidarietĂ . ore 19.00 S. Messa nella Cena del Signore. Le persone scelte per la lavanda dei piedi sono gli ospiti di Villa Stefania. 3 APRILE - VENERDĂŒ SANTO ore 18.00 Celebrazione della Passione del Signore 4 APRILE - SABATO SANTO ore 22.45 Solenne Veglia pasquale nella Notte Santa 5 APRILE - DOMENICA DI PASQUA ore 10.00 S. Messa del giorno

Redazione: Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia kaire@chiesaischia.it | @chiesaischia facebook.com/chiesaischia @lagnesepietro TipograďŹ a: Centro Offset Meridionale srl Via Nuova Poggioreale nr.7 - 80100 Napoli (NA) Per inserzioni promozionali e contributi: Tel. 0813334228 Fax 081981342 oppure per e-mail: info@kairosonline.it

Il settimanale è stampato su carta riciclata utilizzando inchiostri vegetali non inquinanti presso uno stabilimento le cui attività prelevano una quantità di energia minore di quella prodotta dal proprio impianto fotovoltaico (a ridotta emissione CO2).


La Voce di Pietro

3 28 marzo 2015

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PREGHIERA GIOVANI

A tavola con lui VenerdĂŹ 20 marzo si è rinnovato l’appuntamento con i giovani in Cattedrale insieme al nostro Vescovo Pietro.

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sempre molto bello ritrovarsi tutti per questo incontro che riesce A cura di sempre a donare pace e Giuseppe Galano serenitĂ grazie al clima distensivo che si respira in questa occasione ed alle parole dettate ai ragazzi dal carisma di Mons. Lagnese. Il tema scelto questa volta è “A Tavola con GesĂšâ€?, un invito ad andare incontro al Signore, un incontro che apporta forti cambiamenti nella vita di chi sperimenta questa grazia. Come

& & gazzi allo Spirito Santo, quale atto preliminare della serata. “Invochia 9 9

< " e le renda nuoveâ€?. La Tua presenza noi invochiamo, per essere come Tu ci vuoi. Con queste parole inizia il canto “Manda il Tuo Spiritoâ€?. Lo Spirito Santo vuole renderci come Lui ci vuole, per realizzare i sogni di Dio su di noi, per questo GesĂš ci invita ad accoglierlo. “Occorre che lo Spirito intervenga nelle nostre vite, chiediamo il dono dello Spirito e diamo la possibilitĂ al Signore di parlarci. Egli desidera che le nostre vite cambinoâ€?. L’invito che il Vescovo fa ai presenti è quello di mettersi in ascolto della Parola. “Ascoltiamo GesĂš che parla; Egli vuole entrare nella vita di ciascuno e realizzare il progetto

3 mente Pasqua. Padre Pietro ogni mese sceglie un brano del vangelo

= 8 passo che puntualmente riesce ad entrare nel cuore di ognuno ed a donare un messaggio che appare sempre di straordinaria attualitĂ , donando nuova forza a chi riesce a calarsi nella meditazione. Il brano scelto in quest’occasione è tratto dal Vangelo di Marco (2,13-17). L’evangelista ci racconta di GesĂš che uscĂŹ di nuovo lungo il mare e tutta la folla accorreva a Lui ed Egli insegnava loro. Passando vide Levi B " banco delle imposte e rivolgendosi a lui gli disse: “Seguimiâ€?. Matteo si

alzò e lo seguĂŹ. Sembra quasi che GesĂš fosse uscito solo per lui, per andargli incontro. Levi era un pubblicano, una persona molto avara, attaccata solo al denaro ed ai piaceri futili. Viveva solo per il potere. Egli aveva un solo dio, il denaro, per questo era uomo senza scrupoli. Pensava che nel denaro fosse la felicitĂ . In fondo era un uomo infelice, afferma Padre Pietro, pensava che i soldi potevano dargli ciò che gli mancava. “Anche oggi tanti sono schiavi del dio denaro e pensano che la felicitĂ stia nelle cose materiali, nei soldiâ€?. Dopo aver meditato su questo brano del Vangelo il nostro Vescovo ha proposto all’attenzione dei ragazzi un brano musicale, molto bello, interpretato da Adriano Celentano,“Ti penso e cambia il mondoâ€?, per aiutare tutti a calarsi ancora piĂš profondamente nella meditazione. Anche questa volta il canto scelto sembrava assumere i contorni di una meravigliosa preghiera. Dal testo sono state estrapolate alcune frasi, riadattate e divenute spunti di 8

per la vita di tutti i giorni. Questo brano musicale è caratterizzato da parole molto toccanti e potrebbe essere interpretato come il parlare del Signore alle nostre vite, in modo da scendere nell’intimo dei cuori di ognuno e lasciare messaggi, parole o qualcosa che possa indurre un cambiamento di vita. Affamati come lupi viviamo in crudeltĂ . Con queste parole inizia il canto. Sembra voler esprimere la condizione dell’uomo prima dell’incontro con GesĂš. “Siamo tutti affamati come lupi, affamati di felicitĂ , pensiamo che nelle cose vi sia la felicitĂ , nel potere, nel possedere. Questo modo di pensare sta dentro tutti noi. Vogliamo essere scaltri, giocare sempre in attacco 3 " altri. Siamo capaci di essere cattivi e di vivere in crudeltĂ â€?. E tutto sembra perso in questa oscuritĂ . “In fondo non siamo contenti quando viviamo cosĂŹ, piĂš possediamo e piĂš siamo infelici, ci perdiamo

in questa oscuritĂ â€?. All’angolo ed indifeso. Chi vive in queste condizioni si trova proprio cosĂŹ. Da soli gli occhi non vedono. “Non siamo capaci di vedere il bene, tutto sembra bruttoâ€?. Ti penso e cambia il mondo. “Qualcosa può avvenire e questo avvenimento cambia il mondo. L’incontro con GesĂš cambia le nostre vite. Proprio questo incontro ha cambiato la vita di Levi, come ci dice il passo del vangelo. Egli incontra GesĂš e si converte. L’incontro con GesĂš cambia le viteâ€?. Le voci intorno a me. Cambiano le voci intorno a noi , accogliamo le parole belle che ci giungono. Vedo oltre quel che c’è. Questo incontro con GesĂš ci fa guardare oltre. So che cambia il mondo se al mondo sto con te. HK & = " " GesĂš; Egli è vivo e non appartiene

al passato, è con noi sempre. Pasqua vuol dire proprio questo, stare con GesĂšâ€?. Nella seconda parte del canto sembra che il Signore voglia darci risposte.â€? Egli ha sete di noi, ha sete di incontrarci, sa che siamo nella sofferenza. GesĂš ha sete di felicitĂ per noi,vuo = ci ama. Ci invita a lasciarci andare, < R una gioia mai provataâ€?. Dopo que 8

canto “Tempo di ricominciare�, tratto dal repertorio Gen Verde. In conclusione possiamo affermare che al termine della serata tra i ragazzi si leggeva un senso di pace e benessere. I giovani si sono la = 8

ed hanno potuto fare ritorno alle proprie case con animo profondamente arricchito.


In Primo Piano

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L’incubo NASPI 15 APRILE SCIOPERO TURISMO Continua da pag. 1

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l settore del turismo comprende sempre piĂš A cura della precari che vede, Redazione però, a livello nazionale i contratti di lavoro fermi da circa due anni. CosĂŹ le sigle dei sindacati Uiltucs Uil, Fisascat Cisl e Filcams Cgil hanno proclamato lo sciopero generale nazionale del settore in data mercoledĂŹ 15 aprile. Il segretario nazionale della Filcams Cgil, Cristan Sesena, ha affermato che senza uno sblocco della vertenza sul rinnovo dei contratti di lavoro, la mobilitazione continuerĂ oltre tale data. Potrebbero esserci quindi ripercussioni anche durante il periodo dell’Expo e nel Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco.

anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno 13 settimane di contribuzione; - Possa far valere 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. Viene calcolata in base alla retribuzione imponibile degli ultimi 4 anni. Non può superare in ogni caso l’importo di 1300 euro mensile, ed è pari al 75% della retribuzione mensile. Facciamo un esempio pratico: Il sig. Mario ha lavorato per 6 mesi in un noto Hotel: (22 settimane percependo uno stipendio di 1200 euro lordi e 4 settimane percependo uno stipendio di 1250 euro lordi: partendo dalla retribuzione totale (euro 7250) rapportata a 26 settimane si ottiene 278,85, che Z bilito dalla legge (4,33) determina la base per il calcolo (1207) che moltiplicata per 75% dĂ l’importo della NASPI mensile, ossia, in questo caso 905,25 euro. La Naspi si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del 4° mese di fruizione. Viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metĂ delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni. Ossia,

la NASPI viene percepita per un periodo pari alla metĂ dei mesi lavorati. Normalmente, per chi ha lavorato per almeno 4 anni ininterrottamente, la NASPI spetterĂ per 2 anni (oggi non è cosĂŹ e questo è sicuramente un punto forte della nuova legge). Il problema invece sorge per i lavoratori stagionali!! Lavorando solo per un periodo di 6 mesi, la nuova disoccupazione spetterĂ al massimo per 3 mesi. E per gli altri 3? A determinate condizioni potrebbe spettare l’ASDI (vedi nota successiva) che, come dice un noto sponsor, è per molti ma non per tutti, anzi per pochi!! Nella stesura del testo legislativo sicuramente non si è tenuto conto del problema dei lavoratori stagionali appartenenti al comparto turismo, problema che è stato sollevato successivamente e per il quale si auspica il ricorso ai ripari in tempi utili per il termine della stagione turistica. Problema di rilevante entitĂ perchĂŠ riguarda non solo l’Isola di Ischia, ma tutte le isole minori e tutti i luoghi che vivono di turismo estivo (riviera ligure, romagnola, costiera sorrentina, ecc.) Ulteriore riduzione si avrĂ a partire dal 2017. Difatti per gli eventi che si manifestino dal 1.01.2017 la

NASPI è corrisposta per un massimo di 78 settimane. La domanda va presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione del lavoro e spetta a decorrere dall’8° giorno di cessazione del lavoro. L’erogazione della NASPI è condizionata alla partecipazione alle iniziative di attivazione lavorativa = Z zione professionale (e questo potrebbe essere un punto forte del provvedimento volto a contrastare il fenomeno delle “false disoccupazioniâ€?). Con provvedimenti ancora da emanare saranno introdotte ulteriori misure volte a condizionare la fruizione della NASPI alla ricerca di una occupazione e al reinserimento nel tessuto produttivo. Tra le ulteriori novitĂ introdotte dalla riforma si ricorda l’ASDI ossia l’assegno di disoccupazione avente la funzione di ulteriore forma di sostegno per coloro che non riescono a reinserirsi nel mercato del lavoro al termine del periodo indennizzato dalla NASPI. Tuttavia l’assegno ha natura sperimentale, è sottoposto ad esaurimento dei fondi e viene erogato solo a determinate condizioni (previo calcolo dell’ISEE). Salvo errori & omissioni Giovan Giuseppe Lauro

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In Primo Piano

5 28 marzo 2015

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I lavoratori stagionali su facebook

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u uno dei social network piĂš conosciuto che è facebook, nasce una paA cura di Luisa gina denominata lavoraMorelli tori stagionali. Nel giro di 3 giorni, questa pagina ha attirato l’attenzione di piĂš di 2.000 persone e il numero è destinato a salire grazie all’argomento scottante che in questo periodo sta preoccupando milioni di persone di tutte le regioni d’Italia che vivono esclusivamente di turismo e che hanno un lavoro a tempo determinato dando disponibilitĂ al lavoro quindi solo per sei mesi e involontariamente a scadenza degli stessi, si trovano senza lavoro e riescono a ricoprire il proprio reddito per gli altri sei mesi grazie all’indennitĂ di disoccupazione, questo accade ] ^ "" $ dal governo Renzi e riguarda proprio l’indennitĂ di disoccupazione, adesso cambia nome, da ASPI si trasforma in NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego). Non tutti però sono a conoscenza che chi riuscirĂ a lavorare per un periodo di sei mesi per la stagione estiva che è alle porte, percepirĂ solo per tre mesi il sussidio di disoccupazione, non riuscendo quindi a ricoprire piĂš per tutto l’anno il proprio reddito, in quanto percepiranno la disoccupazione solo per la metĂ dei mesi lavorati! Tutto questo non sembra cosa giusta, perchè chi lavora nel settore turistico non lavora mai solo 6 ore e 40 al giorno con sabato e domenica di riposo, non timbra cartellini e non ha quasi mai retribuite tutte le ore in piĂš che lavora, non esistono domeniche e feste in famiglia come Natale, fer " ^ "" ` stipendi sono tassati all’inverosimile pur essendo solo per sei mesi... Per risolvere il problema del lavoratore semestrale bisognerebbe in-

centivare il turismo e le assunzioni, ma lĂŹ dove questo non è possibile, l’indennitĂ di disoccupazione è l’unico mezzo di sostentamento. Dimezzando quindi il reddito dei lavoratori, molte famiglie non riusciranno piĂš a sostenersi, chi ha mutui non potrĂ piĂš pagarli e sarĂ costretto a consegnare le proprietĂ alle banche, buttando per strada milioni di famiglie, per non parlare " $ j sostenere spese extra, e saranno ancora piĂš penalizzate quelle famiglie dove ci sono dei seri problemi di salute, sostenendo spese sanita " specialistiche non potranno piĂš essere effettuate. Di conseguenza tutti i settori avranno un grosso crollo economico e si avrĂ un impoverimento totale dell’intera nazione! Lo scopo di questa pagina è appunto informare chi ancora non è a conoscenza di questo cambiamento e unire quanti piĂš lavoratori stagionali possibili di tutte le regioni interessate, organizzando una manifestazione su Roma, pri ^ "" davanti alla sede principale INPS co che è quello piĂš penalizzato al momento!


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Società 28 marzo 2015

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Lagnese al giardino dell’amicizia

Venerdì 20 marzo nel “giardino dell’amicizia” presso il vivaio comunale, sono stati piantati tre nuovi alberi, in occasione dell’arrivo della primavera.

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na vera festa di primavera, con tante persone accorse per festeggiare la piantuA cura di mazione di tre nuovi alberi Lorenzo Russo al giardino dell’Amicizia di Ischia. Non più solo orto, ma un luogo di aggregazione e un punto di riferimento per molti ischitani e turisti. Ad accogliere i nuovi alberelli, gli operatori della Salute mentale e un folto gruppo di ospiti, insieme al vescovo di Ischia Pietro Lagnese che per la prima volta visita questo piccolo angolo di speranza. Il giardino dell’amicizia è il frutto della sinergia e dalla collaborazione di tutte le forze sociali del territorio isolano. Gestito interamente dagli operatori della salute mentale isolana insieme ai pazienti, il piccolo orticello viene curato in maniera scrupolosa, e seguito da professionisti d’eccezione, come l’agronomo e amico Francesco Mattera che spesso si reca al giardino per dare consigli e controllare lo stato di salute del seminato. Attraverso il progetto ORTO-ALLENA-MENTE gli operatori della salute mentale mettono in pratica una vera ortoterapia, insieme ai propri pazienti. Il progetto tra l’altro continuerà per almeno altri tre anni visto che il comune di Ischia ha deciso di estendere l’assegnazione al CSM. E così sabato 21 marzo un pesco ed un albicocco, donati dal “comitato spontaneo di Ischia” ed un ulivo donato in memoria dell’agronomo Onofrio Castaldi di Panza sono stati piantati nel giardino dell’amicizia sotto la benedizione del vescovo Pietro. Padre Lagnese ha soprattutto parlato con ognuno dei

ragazzi del centro diurno che sono impegnati nel vivaio. Grande commozione tra i ragazzi: è la prima volta per alcuni di loro, incontrare il Vescovo che ha voluto conoscere il territorio della salute mentale, che comprende anche Procida, oltre le residenze. “La cura di coloro che vivono il disagio mentale deve stare a cuore di tutta l’isola. Questa è un’esperienza pilota, un bellissimo esempio di collaborazione, di messa in rete di tutte le forse sociali. Mi viene in mente la parola biblica alleanza, che esprime bene la volontà di mettersi insieme e che dovremo promuovere nella nostra bella isola. Perchè quando mettiamo a disposizione competenze e risorse nascono giardini di amicizia. (…) Ed è per questo che difendiamo gli ospiti di Villa Stefania e la salute pubblica e contribuire a far crescere amicizia e solidarietà”. “Quello che si riesce a realizzare nel giardino dell’amicizia è la testimonianza della sinergia e della collaborazione di tutte le forze sociali, con il recupero di spazi abbandonati”, hanno sottolineato la dottoressa Cece, responsabile della salute mentale di Ischia e Procida ed il vice sindaco di Ischia, Carmine Barile. Il Comitato spontaneo d’Ischia ha inoltre offerto una compostiera per organico da 330 lt, che trasformerà i residui umidi in fertile humus con cui concimare naturalmente il terreno, di cui gli operatori della Accaparlante si faranno carico con i tanti pazienti che vogliono prendersi cura del terreno e avere un contatto diretto con la natura. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano


SocietĂ

28 marzo 2015

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LOTTA ALLA CORRUZIONE

Noi, quella “spuzzaâ€? non la sopportiamo piĂš Sembra possa andare ďŹ nalmente in porto l’accidentato percorso parlamentare della cosiddetta legge “anticorruzioneâ€?. E’ un passaggio importante, anche perchĂŠ aumentare le pene e soprattutto assicurarne la certezza rappresenta uno degli ingredienti fondamentali del processo di riassetto e di rilancio della democrazia, ovvero delle “riformeâ€? che ci stanno davanti a corruzione “spuzzaâ€?: con la “esseâ€? davanti, quasi a sottolineare A cura di il concetto, ha ripetuFrancesco to il Papa a Scampia. Bonini “Spuzzaâ€? da due punti di vista, quello spirituale e quello sociale, due facce, necessariamente connesse, della stessa medaglia. “Spuzzaâ€?, come un animale morto. Anche se purtroppo la corruzione sembra viva e vegeta, a leggere le cronache: scoperta in un settore, ricompare in altro. Per uscirne papa Francesco ha ripreso la formula di san Giovanni Bosco: buoni cristiani e onesti cittadini. PerchĂŠ il Papa è cosĂŹ: il suo messaggio è semplicissimo, dunque modernissimo. 9 3

porto l’accidentato percorso parlamentare della cosiddetta legge “anticorruzioneâ€?. E’ un passaggio importante, anche perchĂŠ aumentare le pene e soprattutto assicurarne la certezza rappresenta uno degli ingredienti fondamentali del processo di riassetto e di rilancio della democrazia, ovvero delle “riformeâ€? che ci stanno davanti. Ma per raggiungere questo obiettivo, occorre inserirla in un quadro. Da sola la legge non basta. Il singolo corrotto infatti chiama una catena. Per facce della stessa medaglia, come ha detto don Ciotti all’annuale manifestazione di Libera, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle 9 ruzione necessariamente richiama un contesto, una catena, questa catena deve essere spezzata. Servono dunque strumenti culturali, morali,

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economici e istituzionali. Altrimenti, semplicemente, cucita una toppa, lo “sbregoâ€? si ripresenta, come si è visto per i grandi lavori. Senza

tanti contesti, si pensi alle “terre di mezzo� di Roma, si costruiscono spezzoni di sistemi corruttivi e

= & questo bisogna interrogarsi sul tono complessivo del sistema politico-istituzionale, mentre si parla giustamente di riforme. Bene dunque le pene e le nuove fattispecie di reato. Bene che si approvi una legge seria, rigorosa e concreta, se possibile con un ampio consenso. Ma questo passo deve essere accompagnato da un altrettanto serio intervento sul sistema politico amministrativo. E’ un sistema malato quello che deve fare ricorso ad autoritĂ , a quelli che negli Stati Uniti si chiamano gli “zarâ€?, ovvero funzionari o magistrati dotati di poteri eccezionali, per garantire un minimo di decoroso funzionamento. Non possono essere che espedienti momentanei. Decisivo piĂš che mai è il nesso politica-amministrazione, ovvero sistema politico - sistema amministrativo. Nell’arco di poco piĂš di vent’anni il vecchio quadro dell’amministrazione di carriera è

“aziendalizzazione� che, combinata con la debolezza e la modestia del personale politico, in molti casi – emblematico proprio quello oggi

8 " – ha aperto praterie per il malaffare. Una “spuzzaâ€? che non ci possiamo piĂš permettere e che non sopportiamo piĂš.


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SocietĂ 28 marzo 2015

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UNIONE ITALIANA LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE

Laurea Apollinaris per Pasquale Balestriere

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a Giuria della Laurea Apollinaris Poetica e del Certamen ApollinaA cura della re Poeticum, presieduta Redazione dal prof. Orazio Bologna e composta dalla dott.ssa Neria De Giovanni (Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari) e dai docenti UPS Cristiana Freni, Mauro Mantovani e Giusi Saija, ha assegnato la Laurea 2015 al poeta ischitano Pasquale Balestriere. La cerimonia di conferimen & & Consiglio della Cultura e del Senato della Repubblica, si svolgerà presso la

6 $ & Salesiana, nel pomeriggio di sabato 28 marzo 2015 (ore 16). Ecco della Laurea Apollinaris Poetica 2015 a Pasquale Balestriere: “Il poeta con le diverse raccolte, edite a seguito dei numerosi riconoscimenti riportati in vari certamina, non è noto solo ad Ischia ed in Campania, dove vive ed è impegnato nella vita culturale e sociale, ma è conosciuto, ammirato e j 3 nei quali si coltiva la grande poesia di derivazione classica. Tra le numerose raccolte del poeta, per l’impegno, il lirismo, l’intensitĂ dell’ispirazione e la validitĂ del messaggio, si sono imposte alla nostra attenzione le brevi e

" volumi: E il dolore con noi eIl sogno della luce | scrittura poetica, la commossa e commovente rievocazione degli affetti piÚ cari e sentiti, per i temi, che affronta e porge con squisita sensibilità e con < intimità , unita allo scaltrito uso del verso mutuato dagli antichi maestri, dà vita ad un intenso lirismo, che si piega sulla condizione dell’uomo e sull’ineluttabile cammino verso la morte, che schiude la via a gioie eterne e immortali, perchÊ il poeta attinge a piene mani nel messaggio imperituro, scaturito dai testi sacri. Tutto questo pone il nostro poeta tra le voci j " in Italia�.

PIZZA E SERVIZIO CIVILE Qualche giorno fa si è svolta una serata presso piazza degli Eroi ad Ischia per ďŹ nanziare la formazione di quattro giovani che effettueranno il servizio civile nelle isole di Ischia e Procida con la UILDM, voluta dal gruppo presente sull’isola d’ Ischia per la sezione di ISCHIA e PROCIDA.

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na serata di festa, all’insegna del volontariato, per amore del prossimo. Il piacevole incontro ha visto A cura della Redazione la partecipazione di oltre 165 commensali, in un clima di familiarità e condivisione. Mentre il personale del ristorante si affrettava nel disporre tavoli e sedie nella maniera piÚ congeniale possibile,

e i suoi collaboratori accoglievano i partecipanti invitandoli a prendere posto. L’occasione della cena è stata utile per rivedere amici e conoscenti che magari non si vedevano da tempo e per allacciare amicizie nuove. La serata è stata allietata da LUCIA CASSINI che ha creato momenti simpatici e di divertimento, coinvolgendo i convenuti anche al momento dell’assegnazione di piccoli premi secondo l’estrazione di biglietti dati in omaggio all’ingresso ai partecipanti. Prossimo appuntamento che si terrĂ a favore della ricerca sarĂ un incontro con il ricercatore Prof. NIGRO con gli alunni del liceo “ISCHIAâ€? sabato 11 aprile presso la sala teatro del Polifun

. LA STORIA < 6 | < } B Z re (UILDM) è una ONLUS che da piĂš di cinquant’anni (fu fondata nel 1961) opera su tutto il territorio nazionale, grazie ad oltre settanta Sezioni locali e centinaia di Volontari, battendosi per il miglioramento della qualitĂ della vita delle persone affette da malattie neuromuscolari, invalidanti e progressive. Tale impegno non riguarda esclusivamente l’a ~ | anche grazie a UILDM se oggi esiste una diversa considerazione della disabilitĂ . In particolare, le nostre battaglie per l’inclusione hanno con 3 + " la qualitĂ della vita vuol dire aiutare le persone con disabilitĂ nella loro lotta quotidiana per l’inserimento sociale, fornendo loro opportunitĂ di

crescita umana e culturale. In questo senso, negli anni nella nostra Associazione sono nate molte attivitĂ e iniziative in grado di offrire occasioni di socializzazione, crescita e inclusione sociale. AD ISCHIA L’associazione è presente sull’isola giĂ da molti anni e non è nuova a questi momenti di incontro e di convivialitĂ per portare un contributo alla ricerca a favore di bambini e adulti che soffrono di malattie genetiche e degenerative. Certo, se si considera che un goccia come questa può essere piccola, appare ben poca cosa il risultato ottenuto. Ma se, goccia dopo goccia, contri3 $ la societĂ di oggi ha bisogno, allora anche questo contributo apparirĂ sostanziale e insostituibile. SERVIZIO CIVILE Elemento di sostegno molto importante a queste attivitĂ sono i Volontari in Servizio Civile Nazionale: ragazze e ragazzi tra i 18 e 28 anni che scelgono di fare con UILDM un percorso di crescita comune. Il Bando per il Servizio Civile Volontario 2015 è uscito. " #

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progetto. < 3 + corrente, proporre dei valori diversi da quelli proposti da una società che spinge sempre di piÚ all’individualismo, all’isolamento e alla competizione. Parlare di solidarietà , provare a capire le diversità , proporre azioni concrete di aiuto sono piccoli gesti rivoluzionari che possono porre le basi per la costruzione di una società dove tutti e tutte possano trovare spazio e dignità . Se hai tra " = Z verso l’esperienza di Servizio Civile, non esitare a contattarci: 3339235758


SocietĂ

9 28 marzo 2015

kaire@chiesaischia.it

PUNTI DI VISTA

Il Papa a Napoli - L’arrivo della primavera La giornata di sabato 21 marzo rimarrĂ nella storia per tanti che hanno partecipato a Napoli all’incontro con Papa Francesco. Il timore fondato è che dopo questo giorno di festa, di corsa ad esserci, per vedere e sentire il Papa, non inciderĂ molto nel nostro animo per cambiarlo, per cambiare i nostri comportamenti. Se cosĂŹ sarĂ , sarĂ una sconďŹ tta per tutti noi.

1.

“Benedictus qui venit in nomine Dominiâ€?! Questo è stato lo spirito della venuta di Papa Francesco a Napoli: A cura di Franco nel segno della Misericordia e delIacono H € conduttore del Giubileo appena annunciato. Pochi “luoghiâ€? al Mondo si “prestanoâ€? ad essere evangelizzati piĂš della nostra Terra. Le attese per questa visita sono state enormi, quasi escatologiche! E’ riuscito Papa Francesco a scuotere troppi cuori induriti, a risvegliare coscienze sopite e rassegnate? Altri, e ben piĂš autorevoli di me, hanno illustrato lo stato delle cose della CittĂ partenopea, eppure non mi aspettavo soltanto l’anatema contro la criminalitĂ organizzata, intesa in tutte le sue manifestazioni. Spero davvero che il Papa sai riuscito a raggiungere il cuore di tante madri, che sanno "  camorra, che, di mestiere, uccidono le persone, che spacciano droga e vendono morte, che fanno gli usurai o minacciano commercianti ed 9 sia arrivato al cuore di quelle donne, che, dicono le cronache, vanno addirittura assumendo ruoli

di comando nelle cosche e danno ordini di morte e di violenza. Dico le donne, le madri, perchĂŠ il loro animo dovrebbe essere piĂš gentile e piĂš pietoso, ma il ragionamento vale anche per gli uomini, per i padri. E spero che la Sua voce sia arrivata alla testa di tanti amministratori pubblici, che non sempre “costruisconoâ€? il bene comune e, con il loro lassismo, solo un eufemismo!, procurano disoccupazione, povertĂ , disservizi. Non spendere tutte le risorse europee è una colpa, forse addirittura è peccato, perchĂŠ provoca povertĂ e spinge tanti giovani o ad andar via o sulla strada della criminalitĂ . E lo stesso si dica per tutte le branche della Pubblica Amministrazione, dalla SanitĂ ai Trasporti: il dovere del Cristiano è quello di spendere al meglio i talenti ricevuti, al servizio dell’Uomo e del suo benessere. Papa Francesco ha decantato le bellezze di questa terra e affermato di quanto sia grande il peccato di chi le deturpa. Ha ricordato a tutti noi non solo il dovere dell’Amore reciproco – “amerai il prossimo tuo come te stessoâ€? Marco, 12,38 – ma ci ha dato delle gioie che dĂ il sapere amare gli altri, la capacitĂ di essere generosi senza

nulla pretendere in cambio, la forza di porgere l’altra guancia! Ci ha dato in una parola, la Bellezza della vita! In particolare, in questo tempo di odio, di violenza, che scuote, per interesse, a volte anche l’unitĂ delle famiglie mi colpisce sentire da Papa Francesco il monito evangelico: “Se dunque presenti la tua offerta all’altare e lĂŹ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lĂŹ il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo donoâ€? Matteo 5,23. Un monito, che non sempre ascoltiamo neppure nelle prediche domenicali e di cui, temo, non si parla neppure in confessionale. E Dio sa quanto vorrei sbagliarmi, ma quello che si vede in giro, dai litigi alle cause, alle violenze quotidiane lascia molto spazio al pessimismo. Il timore fondato è che questo giorno è stato di festa, di corsa ad esserci, per vedere e sentire il Papa, ma non inciderĂ molto nel nostro animo per cambiarlo, per cambiare i nostri comportamenti. Se cosĂŹ sarĂ ,

$ 2. “Primavera d’intorno brilla nell’aria e per li campi esulta, sĂŹ che a mirarla intenerisce il coreâ€? canta Leopardi nel suo “Passero solitario! Finalmente è arrivata la Primavera con i suoi colori, " alla Bellezza! Senza dimenticare le mille tragedie che ci attraversano, sempre ad opera dell’uomo, che ha smarrito valori e, spesso, anche la ragione. Insieme al Papa ci saranno autoritĂ morali, istituzionali, intellettuali, politiche, in grado di essere da esempio, di essere contagiosi nel bene? Dalle cose che vediamo, anche da noi, appare ‚


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Pastorale Giovanile 28 marzo 2015

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l meraviglioso scenario della Rotonda Diaz, stracolma A cura del di gente festante, è nostro inviato Giuseppe stata la destinazione Galano dei ragazzi ischitani gura del Papa lo sprone ideale per non perdere mai la speranza. A far da cornice all’evento lo spettacolo unico del Golfo di Napoli alle spalle del palco preparato per l’occasione. Il sole brillante come non mai rendeva ancora piĂš incantevole lo scenario lĂŹ dove oltre 100 mila ragazzi erano presenti per stringer " & K cesco. Il nutrito gruppo di ragazzi isolani si è ritrovato di buon mattino ad Ischia Porto. Presenti anche numerosi genitori che non hanno voluto mancare a questo appuntamento. L’aliscafo, stracolmo di persone, ha accompagnato i ragazzi, con il loro carico di aspettative a Napoli. Sul volto dei partecipanti si leggeva un senso di gioia e pace forse mai sperimentati prima. La solita routine di tutti i giorni veniva interrotta per prendere parte ad un evento straordinario. Il deside & K e di poter ascoltare le sue parole che sempre arrivano dritte al cuore di ognuno era forte e vivo piĂš che mai. Un clima di vera festa si respirava tra i ragazzi, l’emozione diventava sempre piĂš tangibile man mano che l’aliscafo si avvicinava alla terraferma. Cristiano, con tono di voce carico di emozione, ci racconta le sue aspettative per questa giornata. “Speranza per la realtĂ di Napoli e per il Sud Italia in generale, toccati in modo particolare da questo periodo di crisi. Che lo Spirito Santo possa scendere su di noi in questa giornata e possa donare 9 & dia coraggio a tutti coloro che accorreranno da luiâ€?. Alle parole di Cristiano fanno seguito quelle di " 8

nonostante la sua giovanissima $ HK = giorno tanto atteso, in cui potremo fare l’esperienza dell’incontro con il Santo Padre. Spero sia emozionante l’incontro che da qui a breve faremo con il Papa e con tanti altri giovani che come noi accorreranno con gioia. Tanti ragazzi come me nutrono tanta speranza ed una grande stima nei confron K € auspica che le parole del Papa possano arrivare ai tanti giovani che vivono lontani dalla Chiesa e spe-

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Sabato 21 marzo 232 giovani della Pastorale Giovanile, accompagnati dai dinamici ed intraprendenti sacerdoti don Gianfranco Del Neso e Don Marco D’Orio hanno portato al Santo Padre un oceano sconďŹ nato d’amore e l’abbraccio dell’intera Ischia in quello che può essere deďŹ nito un evento unico, forse irripetibile.

Ischia c'è dal Papa ra che possano anche loro presto prendere parte a questa gioia. Rossella, dopo aver vinto la timidezza afferma: “Mi aspetto una giornata emozionante e divertente. Spero di riuscire a vedere il Papa. Auspico K sano toccare i cuori dei giovaniâ€?. Entusiasti per la partecipazione di tanti ragazzi don Gianfranco e don Marco i quali hanno organizzato alla perfezione questo evento senza lasciare nulla al caso. La nutrita partecipazione di ragazzi isolani è segno di speranza e testimonianza anche del fatto che i due giovani sacerdoti, codirettori della Pastorale Giovanile, stanno operando in modo straordinario diventando sempre piĂš un modello da seguire per tanti ragazzi. Quando l’aliscafo sta per ormeggiare al Molo Beverello ci avviciniamo ad un gruppetto di ragazze, provenienti

} < 9 = li ci rilasciano un loro particolare pensiero. “Ci aspettiamo di vivere una giornata diversa dalle altre, ricca di forti emozioni, certe che la

nostra anima possa essere arricchita. Speriamo di cogliere a pieno il messaggio che il Papa vorrĂ donarci, in modo da migliorare il nostro modo di essere cristianeâ€?. Scesi dall’aliscafo, i ragazzi si concedono una breve sosta al bar per gustare un buon caffè ed iniziano il cammino a piedi verso il Lungomare. Napoli appare diversa dal solito e non potrebbe essere altrimenti. Gabriele ci esprime il forte desiderio di vedere almeno per un minuto il Papa. Rosaria, con tono di voce dolce e delicato, dice di aspettarsi tanta gioia ed allegria. “Spero che l’incontro con il Papa possa arricchire la mia vita ed il mio cammino di fede da poco iniziatoâ€?. Un gruppo di ragazzi, armati di chitarre e bonghetti, allieta il gruppo con canti davvero belli e coinvolgenti. I nostri meravigliosi ragazzi, in cammino verso Rotonda Diaz, donavano una testimonianza di grande unitĂ , sembravano una vera gran " carico di fede ed amore. Giunti, dopo una bellissima passeggiata,

a destinazione, Angela, catechista K le sue aspettative. “Sento in me un senso di gioia e spensieratezza. Spero di poter vedere da vicino il Papa. Mi aspetto un messaggio di speranza e parole rassicuranti soprattutto per la cittĂ di Napoliâ€?. Angela sottolinea quanto Papa K dir poco straordinario. “Le parole del Santo Padre sono sempre universali. Spero possano toccare il cuore di tutti e donare confortoâ€?. Ci avviciniamo a Lino che ci spiega il motivo della sua partecipazione a questo evento. “Ho scelto di essere qui oggi dapprima per pura curiositĂ . Desideravo vedere da vicino il Papa. In passato, nei confronti di queste manifestazioni nutrivo un senso di distacco, pensavo che mai avessi potuto farle in prima persona. Adesso sento in me vivo il desiderio di donare un messaggio attraverso la mia partecipazione a questo evento a chi vive lontano da Dio. Voglio essere testimonianza e dire al prossimo di venire da


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per la gioventÚ napoletana�. Intanto l’attesa cresceva a dismisura. Gioia, felicità e voglia di rinascita si leggeva sul volto della moltitudine accorsa a rendere omaggio al & & j

piÚ tutti impazzivano letteralmente di gioia. Uno spettacolo mai visto prima. Il percorso di avvicinamen & H† che aspettano Francesco�, protagonisti centinaia di ragazzi delle varie parrocchie della Diocesi di ' < " tolano bandierine con i colori del Vaticano. Il gruppo isolano sempre molto compatto viveva l’attesa in maniera trepidante. Siamo certi che questo straordinario evento resterà per sempre scolpito nel cuore e nella mente di tutti coloro che hanno risposto all’invito di recarsi ' 9 $ " = " ' anche sulla nostra isola. Appena giunto sul Lungomare, nonostante le fatiche di una giornata impegnativa, Papa Francesco si lascia andare in teneri sorrisi scon 6 "

accoglie il suo arrivo. Salito sul palco inizia un confronto aperto con i fedeli. Egli con la schiettezza che lo contraddistingue dona una serie

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ordinaria attualitĂ . Le sue parole riescono ad arrivare dritte al cuore

3 quelli che sembravano piĂš duri. In GesĂš e sperimentare quanto sia

& „ religioso silenzio tutti ascoltano a bello stare in Sua presenza.â€? Lino e deciso dice: “in questo momen- testa bassa il messaggio del Papa. ci racconta, con tono di voce paca- & ' "" † to ed occhi carichi di gioia, come di sole in una giornata buia. Penso alle spalle della meravigliosa collila sua vita stia cambiando grazie possa essere una svolta per le vi- na di Posillipo, il Santo Padre saluall’incontro con GesĂš. “Ho rivi- cissitudini che sta vivendo questa ta la folla ed invita tutti a non molsto i miei atteggiamenti e questo cittĂ da un poco di tempo a questa lare mai. Che emozione si leggeva per me vuole essere solo punto di parte ed un forte incoraggiamento " " partenza. Spero di portarmi die- per tutti a non mollare maiâ€?. Ve- me di gioia. Con il gruppo di ratro, grazie a questa esperienza,un ronica, dopo aver fatto uno sfor- gazzi isolani vi era anche la signora messaggio che possa toccare il mio zo non da poco per vincere la sua Anna Maria. Fin dal mattino aveva cuore ed aiutarmi nel mio persona- timidezza afferma: “Mi aspetto espresso il desiderio di vedere il le processo di crescita nella fedeâ€?. che questa possa essere una bella Papa da vicino. Il sogno di Anna Il Lungomare intanto continua ad giornata. Sono curiosa di sentire Maria era quello di partecipare ad affollarsi, stanno giungendo perso- il Buon Pomeriggio da parte del una Celebrazione del Papa a Santa ne dall’intera Campania e non solo. Papa come usa di solito fare. Spero Marta in Vaticano proprio per poUna marea umana attende l’arrivo che le sue parole possano toccare il terlo vedere in maniera ravvicinata. del Papa. Molto belle le parole che mio cuore e donarmi un messaggio Con occhi lucidi, ci racconta che il ci rilascia Restituta: “mi aspetto € = 8

che questo incontro con il Papa pronunciate da Marco Trani, uno il Papa da vicino ed ha provato una possa aiutarmi a rinnovare il mio dei seminaristi della nostra Dio- gioia incontrollabile, non spiegabiincontro con GesĂšâ€?. Per Daniele cesi. “Il Papa stamattina ha detto H' 3 & " di non farsi rubare la speranza alla di averlo visto cosĂŹ da vicinoâ€?. Un epocale per la cristianitĂ ed il mon- gioventĂš napoletana. Mi aspetto senso di pace si respirava nell’aria. do cattolico che farĂ sicuramente un invito fermo e deciso a non I ragazzi, toccati profondamente grandi cose per lungo tempo. Da- lasciarsi andare alle organizzazio- da questa meravigliosa esperienza, niele non crede affatto che il man- ni malavitose ma di costruire una man mano si incamminavano verdato di Francesco sia breve, come nuova gioventĂš. Che possa essere so il porto per far ritorno alle proaffermato poco tempo fa dallo questo un momento di rinascita prie case desiderosi di essere testi-

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moni nella vita di tutti i giorni del messaggio che avevano ricevuto. Rossella ci racconta le sue sensazioni. “Gioia, la prima parola che mi viene da dire pensando a questa giornata. Gioia tra di noi emozionati per essere li, gioia nel vederlo passare soltanto per pochi secondi, gioia nell’ascoltare le sue parole. † = sta esperienza sono le sue parole dirette e pulite. Inviti che possono

3 tica al giorno d’oggi ma che, con amore, tanta preghiera ed immensa fede, possono realizzarsi. Vedere gli occhi del Papa cosÏ stanchi

3 8 = che prova questa cittĂ , tuttavia la forza che mostravano sembravano $ possa subito rialzarsi.â€? Rossella conclude con questa bella escla + H& K " di speranza per tuttiâ€?. Giunti sul porto, nell’attesa che arrivi l’aliscafo, ci avviciniamo ad una ragazza, che per timidezza non vuole che scriviamo il suo nome. “Abbiamo vissuto un momento eccezionale. Abbiamo visto il Papa da vicino. Le sue parole sono state molto toccanti. Mi porterò come esperienza il desiderio di vivere sempre con gioiaâ€?. Daniele ci dona una

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3 H‡"" " meravigliosa che ha superato tutte le mie aspettative. Ciò che piĂš mi ha colpito di Papa K sione umana. Oggi ha parlato ai giovani di famiglia, emarginazione, povertĂ , usando parole semplici e dirette. Ogni sua parola era frutto di espe 3 un uomo dalla spiritualitĂ immensa come la sua riesca a calarsi nelle cose del mondo in questo modo; 3 uomo come noi anche lui. Oggi, vedendolo dal vivo ed ascoltando la sua voce, si avvertiva forte un

tĂ . La forza delle sue parole come sempre ha lasciato un segno indelebile. Oggi piĂš che mai ho avuto

& mente GesĂš in terra, non perchĂŠ sia superiore agli altri uomini ma in quanto ogni suo gesto ed ogni cosa che dice sono frutto di una fede

€ | casa con un bagaglio di emozioni e sensazioni che resteranno per sempre scolpite nel cuore e nella mente di tutti.


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Pastorale Giovanile 28 marzo 2015

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I giovani di Isc

“La vita a Napoli non ma non è mai stata tr


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chia dal Papa

n è mai stata facile, risteâ€? Papa Francesco

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La storia siamo noi 28 marzo 2015

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Verso la settimana Santa Mons. Onofrio Buonocore e Don Liberato Morelli storici sacerdoti “penitenti” alla testa della vecchia processione del Giovedì Santo per la visita ai Sepolcri da Ischia Ponte a Ischia Porto

S

e Forio è già mobilitata per il suo Tragicus Actus con nuova A cura di direzione artistica, in Antonio Lubrano vista della Settimana Santa, Ischia è ferma per le manifestazioni tradizionali pasquali popolari cui gli ischitani e i forestieri erano abituati a seguire con piacere e rispetto. Fra le più interessanti si ricorda la forte e suggestiva processione dei “Fratelli Bianchi” con le loro possenti voci che usciva dall’antico Tempio della Congrega dell’Arciconfraternita (Ischia Ponte) nel primo pomeriggio del Giovedì Santo, seguendo il percorso Ischia Ponte - Porto d’Ischia per la rituale visita ai Sepolcri. Erano in realtà i Fratelli della Congrega di Maria di Costantinopoli a Ischia che con Mons. Onofrio Buonocore prima e il Canonico della Cattedrale don Liberato Morelli dopo, sapeva mantenere saldo lo spirito di partecipazione con i propri numerosi iscritti, e dimostrarsi gruppo di congregazione ed aggregazione compatto, con uno statuto proprio, un Direttivo decisionale e una divisa di vestizione che i “Fratelli” indossavano con orgoglio e devozione verso la Madonna di Costantinopoli a cui facevano riferimento. Le loro

e nelle funzioni sacre nella stessa Congrega, in veste bianca con mantellina azzurra recante ai pettorali il distintivo con l’immagine della Madonna, destavano sincera ammirazione fra i fedeli dell’antico Borgo di Ischia Ponte. L’occasione

Mons. Onofrio Buonocore, storico rettore della Congrega di Ischia

L'antico crocifisso con le insegne dell'Arciconfraternita di Costantinopoli a Ischia

Don Liberato Morelli, altro storico rettore della Concrega dopo Buonocore

più importante delle loro uscite era per l’appunto quella speciale del Giovedì Santo, allorquando Fratelli scelti fra gli iscritti, vestiti con la sola veste bianca e un cappuccio di uguale colore che copriva capo e volto, fatta eccezione dei soli occhi, in processione, partivano dal Centro Storico di Ponte, per la tradizionale visita ai sepolcri allestiti nelle varie chiese, lungo l’intero percorso stabilito. Erano i Fratelli incappucciati del “Sono Stato io l’Ingrato…” Al Fratello incappuc j Z so. Si chiamava Biagio (Biase per gli amici), portava degli occhiali spessi a doppia lente e si compiaceva del ruolo in esclusiva che credeva di avere. Infatti fu portatore della Croce per molti anni. Fino alla sua scomparsa. Parliamo degli anni ‘50. La processione dei “Sono Stato…” era composta da una cinquantina di Fratelli Incappucciati a cui si richiedeva una voce ferma e tuonante per il canto liturgico del tradizionale Inno di Passione. Costoro lo cantavano davvero con passione, con voce altissima, tanto che l’eco era percepita da un kilometro di distanza. Ad esempio, se la processione era giunta alla Mandra, e il canto di passione era all’apice della sua tonalità, esso veniva percepito oltre la Chiesa di San Girolamo in piazzetta. Così che, si stabiliva che la processione dei “Sono Stato…” stava per arrivare alla prossima chiesa per la visita itinerante dei “Sepolcri” che era la Chiesa di San Pietro. Un esempio di tradizione pasquale che affascinava chiunque

vi partecipasse con fede pura. Don Liberato Morelli fungeva da sacerdote penitente in testa al corteo che da Ischia Ponte, percorrendo tutto il Centro Storico, Via Pontano, Corso Vittoria Colonna, Via | " " alla Chiesa di Portosalvo, dove l’attendeva l’ultimo Sepolcro allestito per la rituale adorazione. Volendo addentrarci nel vasto campo della storia, scopriamo che l’ordine dei fratelli incappucciati fu fondato nel 1615 dal Vescovo di Ischia Inigo D’Avalos (1590 – 1637) che volle seguire la stessa strada di suo zio, il Cardinale Innico D’Avalos d’Aragona che qualche decennio prima, aveva costituito il gruppo dei dodici apostoli incappucciati in quel di Procida appartenenti all’antica Confraternita dei Bianchi dell’isola di Graziella fondata dallo stesso Cardinale nel 1583. Mons. Inigo D’Avalos dimorò sia nell’episcopio del Castello, sia nel piano nobile della Torre del Ninfario chiamata dopo, Torre di Michelangelo, preferita particolarmente d’estate, sia nell’episcopio del Cilento dedicato all’Annunziata. L’ordine dei fratelli dell’Arciconfraternita di Maria di Costantinopoli ad Ischia Ponte, col passare degli anni ha annoverato sempre più iscritti, tanto da formare un gruppo consistente e devoto verso quel piccolo Tempio, che nel lontano passato i loro avi avevano contribuito ad erigerlo. Oggi è mutato quasi tutto. L’ordine dei fratelli in Maria di Costantinopoli esiste ancora. Le loro uscite 3 " Z

la madonna sui pettorali, sono limitate per lo più alla processione del Santo Patrono San Giovan Giuseppe della Croce e a qualche altra processione che si svolge nell’ambito di Ischia Ponte. Sono invece spariti gli Incappucciati, quelli che veniva HK Sono Stato Io l’Ingrato…”. La Settimana Santa, nell’era delle comunicazioni aperte, di Internet e della piazza virtuale dominata da Facebook, è vista come manifestazione di fede profonda e partecipazione sulla via del Calvario di Cristo, ma anche quale cristiana rievocazione del momento più drammatico della sua storia. La gente ne assapora il

" in essi si immedesima per essere più coinvolta possibile. Ogni mezzo per la diffusione conquista, affascina, crea proseliti. La Radio, la Televisione, i giornali si impossessano dell’evento che la Chiesa gestisce. Ormai la fede dimostrata, non è più intimo sentimento nascosto nel chiuso del proprio animo. La folla di Piazza San Pietro inneggiante a Papa Francesco, le palme sventolanti, le processioni dei Misteri del Giovedì Santo in Italia e nell’intero mondo cristiano, la stessa bella processione della vicina Procida del Venerdì Santo, rappresentano il modo come la Chiesa diffonde il proprio messaggio evangelico, utilizzando tutti mezzi leciti per arrivare e penetrare nei cuori delle persone, giovani e vecchi, uomini e donne. Tutto alla luce del sole. Sarebbe bello che anche i fratelli incappucciati di Ischia Ponte risorgessero a nuova vita.


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La storia siamo noi

28 marzo 2015

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Chiesa e turismo sull’isola

Amministratori della congrega di Ischia

Luigi

L'antica Congrega di Ischia

La Congrega di Ischia, fra storia e restauri aspettando la Pasqua

L'

arciconfraternita di Santa Maria di Costantinopoli venne A cura di fondata nel 1613 da Michele Lubrano alcuni artigiani del luogo, i quali si erano separati dalla confraternita dei marinai e dei pescatori che aveva sede nella vicina cappella di 9 9 „ Santuario dello Spirito Santo: fu proprio addossata a questa chiesa, di fronte alla cattedrale di Santa Maria Assunta, che nel 1626 venne costruito l’oratorio, poi completamento ristrutturato nel 1693: al suo interno si svolgevano dibattiti consiliari ed altri raduni dei maggiorati dell’epoca. Nel corso degli anni sono stati effettuati solo restauri conservativi, che non hanno L’ingresso è preceduto da una scalinata in marmo: un primo portale, costituito da due colonne con architrave, la quale regge un timpano dov’è inserito un’epigrafe in marmo con il nome della confraternita ed una nicchia con la statua della Madonna, oltre ad una piccola cella campanaria, sormontata da una croce in ferro, dĂ accesso ad un cortile scoperto; su di esso, a sua volta, si affaccia la chiesa: la facciata non presenta particolari elementi architettonici decorativi, se non il portale d’ingresso ed un |

è a navata unica, con volta a botte, divisa in tra scomparti adornata con affreschi, mentre nella controfacciata è stata ricavata la cantoria. < " nella lunette sono affrescate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, mentre alla base è posto un coro ligneo di recente ricostruito, da parapetto e balaustra, intervallato da gradini: su una mensola del " Cuore di GesĂš del 1787, attribuita a Giacinto Diano. L’altare maggiore, realizzato nel Š‰||| Z mi, presenta alla base un paliotto, proveniente da un monumento funebre precedentemente ubicato nel Castello Aragonese, ritraente la Madonna del Melograno, mentre nella parte superiore, in una nicchia, è posta la statua della Madonna di Costantinopoli, risalente Š‰||| Capitolo Vaticano, il 25 agosto 1794, dopo la richiesta del Vescovo Sebastiano de Rosa, inoltrata nel 1787; ai lati, in due nicchie, trovano sede due statue. All’interno della sacrestia sono conservati

" 9 e Vergine bambina e la Visione di San Francesco Saverio e un pregevole dipinto di un primo piano della Madonna di Costantinopoli realizzato dall’artista Federico Variopinto.

L'interno dell'antica Congrega con i cori in legno pregiati ricostruiti

& 9†6 „‡' | 76ˆ|97| Da Berlino e da Mosca arrivano previsioni positive. Per la imminente Pasqua, la cui Settimana Santa inizia fra poco piĂš di una settimana, l’isola, secondo confortanti dati registrerĂ , anche con gli ospiti italiani, il tutto esaurito. Passato poi il periodo “di pienaâ€? si ripiomberĂ , come per gli anni passati nel temporaneo “stato d’attesaâ€? con meno turisti e meno incassi = $ |

non troppo lontano non era cosÏ. Le agenzie di viaggio tedesche | clientela già dalla prima decade di " 3 " a tutto giugno. Oggi la realtà turistica locale è diversa e va presa per tale. A fronte di ciò, bisogna dire | questi mesi che hanno preceduto la stagione turistica ormai alle porte, si è mossa a tutto campo. Madrid, Londra, Mosca, Oslo sono

state le capitali straniere presso cui la Federalberghi isolana col supporto degli assessorati al turismo di Regione e Provincia è approdata con un Tour teso a presentare la migliore offerta. Ne è venuto fuori 9 " | " ˆ Z sia e Norvegia arrivano ora segnali piĂš che incoraggianti. Poi Milano e Berlino sedi tradizionali e consolidate dei piĂš importanti workshop dell’asse turistico | Z` † 3 " ed Enti Turistici isolani hanno giocato le loro migliori carte per apparire vincenti e protagonisti della | ' | " $ Z ni anni ci preferisce senza riserve, comprando pacchetti-vacanze goduti in diversi periodi della stagione. Dalla Germania la tendenza è di nuovo cambiata a nostro favore, | 9 " Castello aragonese, ha riconquistato i tedeschi. SarĂ comunque un anno ancora positivo.


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TERRITORIO

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ISCHIA IN 3P: PAESI, PAESAGGI & PERSONE Pacia pacia

Domenica delle palme

Le piante della Santa Pasqua Fede e tradizione in primo piano, la natura protagonista con qualche affanno

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e stagioni è le veritĂ del Creato L’inverno per la naRubrica di Ambiente e tura può essere conAgricoltura siderata la quaresia cura ma delle stagioni. La dell’agronomo primavera, la Pasqua Francesco del Creato proiettata Mattera sulla madre terra. Le giornate brevi dell’inverno, le sue crudezze climatiche, la spoliazione di gran parte delle piante dalle loro foglie, la lividezza dei colori ben si accor 8

meditazione dell’animo umano. E’, inverno, stagione di riposo che indulge alla tristezza ed alla necessitĂ di trovare rifugio in una dimensione intima, domestica e calda degli affetti umani, familiari soprattutto. Ma al contempo è stagione di preparazione all’iscoppio delle vitalitĂ piene e compiute dei cicli biologici 3 Possiamo dire che l’inverno è la stagione catalizzatrice fondamentale della natura. In essa maturano i fermenti che assicurano ai viventi la continuitĂ dei processi biologici. Il terreno, essere vivente anch’esso per la molteplicitĂ e complessitĂ di esseri microscopici che vi albergano in stretta interrelazione, utilizza quel tempo, quella stagione, in

pronto a restituire le sue migliori energie ai vegetali che vi dovranno crescere. Gli stessi elementi della fertilitĂ dei suoli subiscono mo a renderli pienamente disponibili per le piante superiori e cosĂŹ favo-

rirne la crescita sana e rigogliosa. In questi processi non sono estranei i microrganismi tellurici (attinomiceti, protozoi, batteri, funghi, alghe, insetti ecc). L’azione degli " %" " saturo di acqua, buio e luce piena) sono parte integrante dei cicli fondamentali della natura. Agiscono le altre cose, la loro organizzazione strutturale che li rende poi idonei ad albergare in condizioni ottimali 8 tellurica e poi i vegetali superiori. Possiamo riassumere tutto questo silenzioso lavorio che avviene nei mesi invernali, dicendo che non può esserci una bella primavera senza un brutto inverno. Ma questi aggettivi – bella, brutto - sono molto relativi e propri della logica umana. L’inverno non può essere inteso come brutto perchĂŠ nella sua oggettivitĂ deve essere freddo e piovoso. Ora avviene che noi attribuiamo a questi fenomeni un carattere di bruttezza perchĂŠ non desiderabili per un modello di vita idealizzato in maniera distorta e che non tiene conto delle ragioni di stretta utilitĂ che pioggia e freddo hanno per i processi vitali della natura. CosĂŹ al mattino, aprendo le imposte e scoprendo un cielo nero e la minaccia di pioggia, affermiamo: “Oggi è una brutta giornata!â€? Lo stesso discorso con analoghe argomentazioni, ma in ordine rovesciato, si dovrebbe fare per le cosiddette belle stagioni: primavera ed estate. La veritĂ oggettiva è invece un’altra: per le stagioni non esistono canoni

qualitativi accettabili che non siano quelli riferibili alla funzione che esse svolgono nel disegno della natura. Per cui inverno è inverno se piove, fa freddo, e le giornate sono piĂš brevi che nelle altre stagioni. La primavera è primavera veramente se le giornate sono via via piĂš lunghe e luminose, la temperatura va via crescendo, ecc. La ciclicitĂ degli eventi e delle manifestazioni climatiche segna cosĂŹ l’identitĂ del pianeta terra nella vastitĂ del sistema solare e delle "" | „ enuclea sulla terra in una parte sua 6 Z sima dell’opera del Creatore, forse, ma non è certo, quella piĂš nobile e bella in cui Dio ha voluto compiacersi nel suo massimo grado? E l’uomo, svolge veramente sulla terra la sua funzione di custode

„ # † 8

svolta in maniera seria e ragionata da ognuno di noi potrĂ servire a rientrare nel solco tracciato per noi da Dio e farci riconsiderare in maniera coerente la parte rimanente della vita di ciascuno. Non dimentichiamo poi che nel dovere di custodia del Creato c’è anche quello dell’umanitĂ . Con lo stesso occhio vedremo, rispetteremo e custodiremo i vegetali, gli 3 " Z mini che popolano tutto il pianeta. A tale riguardo potremmo riassu = con la parola amore, per la quale diversi linguisti hanno avanzato l’ipotesi etimologica di “senza morteâ€? per la funzione privativa della “aâ€? iniziale messa vicino a “morâ€?,

riduzione tronca di morte. LE PIANTE DELLA SANTA & 9†6 Non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di parlarvi - carissimi ed affezionati lettori di Kaire - delle piante simbolo della settimana Santa. Parlerò distintamente di quelle della tradizione evangelica, e di quelle piĂš profane della consuetudine popolare. Farò, trattando delle diverse piante, qualche riferimento anche al contesto agricolo locale ed alle problematiche hanno interessate. Incominciamo dalla domenica DELLE PALME. GesĂš entra in Gerusalemme e la folla lo acclama innalzando al cielo foglie di Palma e, forse, fronde di ulivo. Ma occupiamoci senza indugi delle palme: in quel tempo che specie di palma era coltivata in Israele? Certamente non la palma delle Canarie, quella per intenderci che oggi è falcidiata dall’attacco del punteruolo rosso (Phoenix canariensis). Questo tipo di palma in quell’epoca non era conosciuta ne nel Medio Oriente ne nel bacino del Mediterraneo. Le foglie che venivano innalzate in onore di GesĂš erano fuori di ogni dubbio quelle delle PALME DA DATTERO (Phoenix dactlifera), storicamente pianta coltivata in quelle regioni giĂ da diversi secoli addietro e strategica per l’economia di quei popoli come ancora oggi lo è, insieme alla palma da cocco, per tante 6 proprio evangelico è la consuetudine popolare del cosiddetto pacia –pacia (perdonatemi se lo scrivo


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CERCIS siliquastrum

cosĂŹ come lo si pronuncia da noi, non saprei altro modo di farlo!): si tratta dell’apice eziolato (giallo) di una foglia non ancora aperta di palma prelevata a forza dal cuore del cespo fogliare di una palma. Abili mani ne intrecciano le foglioline ricavandone una sorta di spa } = pacia-pacia viene fatto commercio nei giorni che precedono la domenica delle Palme agli angoli delle strade e nei pressi delle chiese. Il colore giallo richiamerebbe l’eziolatura (colore giallo) assunto da 3 = il Santo Sepolcro di nostro Signore GesĂš. Ma è una contraddizione senza = sepolcri è impossibile che cresca una pianta di palma. Il risvolto pratico invece è molto negativo in = = cuore vivo della palma arreca un danno grave alla pianta, e sovente innesca infezioni di funghi parassiti che possono portarla a morte (fusariosi vascolare da Fusarium oxisporum, f.s. albedinis). L’OLIVO (Olea europaea L.) è ancor piĂš della palma una pianta & = ' " GesĂš si raccolse con gli apostoli nella notte che precedette il suo supplizio in croce e dove ricevette il bacio del tradimento di Giuda. E’ pianta millenaria l’olivo e ben presente nel contesto biblico ed = " & spiccata longevitĂ potrebbe essere possibile che esistano ancora alberi di olivo coevi alla vicenda umana

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28 marzo 2015

TERRITORIO

Olivo secolare

ordinaria vitalitĂ deriva dal fatto che l’olivo cresce per sovrapposizioni successive dei suoi tessuti: le parti giovani si sovrappongono a = j Z 3 „ ÂŒ possibile per la notevole plasticitĂ della specie, per il suo adattamento a condizioni climatiche e di suolo impossibili per altre piante, ma soprattutto per possedere migliaia di gemme dormienti in tutte le sue parti, comprese le radici. Oggi in Italia (Puglia salentina) è minacciato da un batterio denominato Xilella fastidiosa che se si diffondesse in maniera epidemica metterebbe a rischio il potenziale olivicolo di tutto il nostro paese. |< „’ˆ„|9 = Z

<“’ˆ‡ }| `|6} ' Giuda, dopo aver intascato i 30 danari frutto del suo tradimento, si sia impiccato ad un ramo di un 3 „ Â’ = specie è stato associato da tempo 3 = " Una spiegazione potrebbe essere " = & Z

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= un rosso. In piÚ la specie cresce e prospera spontaneamente nei luoghi in cui si svolge la vicenda rievocata nei vangeli. 6 $ 3 + „ Z = " „ Z 8 $ Z tamente sul tronco e sui rami. E’ una delle specie piÚ adatte per al-

Phoenix dactylifera

berature stradali sulla nostra isola. Ve ne sono piantate numerose sulla parte bassa di via Pontano ed ai margini del parcheggio comunale di via Leonardo Mazzella. <’ ’ˆ“’ }’< 9’&‡<„ˆ‡ }| „ˆ|97‡ Z ligiosa popolare, dei semi che germogliati all’interno del sepolcro

„ buio totale produssero piante albine (eziolate, gialle) perchÊ al buio | Z trovamento, si ritiene per tradizione, avvenne all’atto della scoperta

` j = del rinvenimento sepolcro stesso miracolosamente aperto da mani ' 9 & = seminano cariossidi di frumento, di avena o di orzo, in barattoli o vasi di terracotta e li tengono al buio di una cantina o chiusi sotto contenitori piÚ grandi. Li preleva = " Z & = foglie completamente gialle, per esporli nelle chiese od anche nelle loro abitazioni, per rievocare la re ' 9 ` j „ Veniamo ora alle piante della tradi " 7

| "" ˆ‡“Z “| ˆ‡‰% ” 9

3 ˆ 3 Z toria L. che cresce spontanea nei siti ombrosi ed umidi dei boschi di leccio e castagno e della mac }

Z lizzano le radici carnose di almeno due anni per colorare di rosso le uova. Ad Ischia la loro raccolta alimenta un modesto commercio in

$ & = < mazzetti vengono sommariamente pestate e disposte in una pentola a Œ "" " 9 "" " = Z < che danno i migliori risultati sono = " 3 %" razza livornese). Per accentuare la

= abbassando il pH rende piÚ vivido il colore rosso. Questa tecnica è priva di controindicazioni e le uova colorate cosÏ

= consumate senza nessun pericolo. Occorre invece evitare accura = di carte colorate o peggio ancora i colori sintetici dati a pennello. Altre piante adatte per colorare le uova sono la barbabietola d’Egitto,

% 7 ” = gialle, o altre piante alimentari non

6 $ + = con le uova colorate (ov(a) pent(e) ” " & = " Z carci, ad esempio facendole rotolare su un dolce pendio, facendo a gara a chi le faceva giungere piÚ lontane. Altri tempi, altra semplicità , altre gioie e felicità . Buona Pa = ‚ Francesco Mattera Scrivi a: matterafr.agrischia@libero.it = Z sto scritto, ed indica l’opzione di pubblicazione o non pubblicazione del suo contenuto, che sarà rigorosamente rispettata dall’autore.


18 28 marzo 2015

TERRITORIO

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La felicitĂ dell’ambiente è la felicitĂ dell’uomo

L'

articolo di Francesco Mattera dal titolo “La felicitĂ dell’ambiente e A cura di la felicitĂ dell’uomoâ€?, Enzo D'Acunto che io avrei visto bene anche scritto “La felicitĂ dell’ambiente è la felicitĂ dell’uomoâ€?, comparso sul Kaire del 21 marzo 2015, all’interno del quale si faceva un caldo richiamo al dovere di custodia del creato, fa da base e apprezzato punto di riferimento " 8 sione. Ăˆ stupido considerare oggi la questione ambientale come un fatto di nicchia o premura di soli ambientalisti. La questione ambientale è solo una parte della piĂš ampia questione morale, e non da oggi, come ha infatti osservato un illustre storico tedesco (Bracher) è almeno dalla crisi petrolifera del 1973 che la questione ambientale è fatto di prim’ordine ed interconnesso con le problematiche del progresso. Il punto è assai evidente sulla nostra isola, il problema dell’erosione e della friabilitĂ del territorio, in buona parte accentuato dal fenomeno dell’abusivismo edilizio, ha nell’abbondono delle aree destinate alla coltivazione, – e quindi della cura e della felicitĂ di esse, – un’altra causa determinante ed essenziale. Si tratta di una piĂš ampia questione di responsabilitĂ , nel senso alto del termine, quello stesso senso 8

ebrei, Emmanuel LĂŠvinas e Hans – sabilitĂ in contatto diretto con l’alteritĂ : sarò io responsabile di me

stesso nel momento in cui sarò responsabile degli altri, e quindi, del tutto. Questa responsabilitĂ passerebbe ad esempio nel non considerare piĂš il mare come un naturale depuratore, nel non considerare la raccolta differenziata come un semplice fastidio, e magari, ammettere anche che il principio di sussidiarietĂ opera tanto in verticale, – sempre invocato quando c’è da scaricare qualche responsabilitĂ , – ma anche in orizzontale, – o come direbbe autorevolmente il professor Zamagni in un’ottica circolare, – e che sebbene questo, stando alla " perazione pubblico-privato, non vedo perchĂŠ non possa stimolare la strada della solidale cooperazione tra le singole amministrazioni, che riconosco complessa ma che certamente andrebbe nella direzione dell’alto senso di responsabilitĂ cui facevo prima riferimento, per trovare, tra le tante cose, anche una piĂš dignitosa collocazione ai mezzi della nettezza urbana del Comune di Forio. Al farsi custodi, come ha scritto Francesco, aggiungo qualcos’altro, è necessario rendersi eco-sostenibili senza aspettare politiche ambientali, leggi, regolamenti, perchĂŠ ciò che conta in questo caso è la coscienza individuale. Ma non voglio sprecare altre parole, preferisco lasciare spazio al genio di Italo Calvino e alla sua Leonia, che tra le sue cittĂ invisibili, è probabilmente la piĂš attuale e la piĂš inquieta, la cittĂ dove: “ogni mattina la popo-

lazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa " dal piĂš perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi (‌) sui marciapiedi, avviluppati in tersi secchi di plastica, i resti della Leonia di ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d’imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana (‌) ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l’espellere, l’allontanare da sĂŠ, il mondarsi d’una ricorrente impuritĂ . Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell’esistenza di ieri è circondato d’un rispetto silenzioso (‌) dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della cittĂ , certo; ma ogni anno la cittĂ si espande, e gli immondezzai devono arretrare piĂš lontano; l’imponenza del gettito aumenta e le cataste s’innalza " un perimetro piĂš vasto. Aggiungi che piĂš l’arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, piĂš la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni (‌) il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di lĂ dell’e-

stremo crinale, immondezzai d’altre cittĂ , che anch’esse respingono " Forse il mondo intero, oltre i con < teri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta (‌) incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un " di Leonia e una valanga di scarpe spaiate, calendari d’anni trascorsi, " $ $ proprio passato che invano tentava di respingere mescolato con quel $ monde: un cataclisma spianerĂ la sordida catena montuosa, cancellerĂ ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo.â€? Qualche tempo fa, vedendo un documentario per la BBC di Simon Reeve, ho scoperto che le spiagge di Kiwayu, in Kenia, quelle stesse localitĂ che i ricchi occidentali visitano per godere di pace e relax, o magari comprano per trasformare in splendidi resort, sono continuamente invase da oggetti di plastica di ogni tipo che l’oceano espelle. Le eroiche donne del posto, camminando per ore e ore sulle spiagge non destinate al turismo, e quindi non pulite, recuperano migliaia di ciabatte di gomma al giorno per trasformarle in gadget turistici. Certo non è la soluzione del problema, ma solo l’immagine ma 3 e drammaticamente attuale, no niente.


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Liturgia

28 marzo 2015

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San Francesco e i bambini

La GRAZIA trasfigura il dolore in amore

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ell’udienza generale del 18 marzo scorso il Papa ha sviluppato il tema A cura dell' Ordine dei bambini e della loro Francescano semplicitĂ : â€œâ€Ś I bambini Secolare di portano il loro modo di vedeForio re la realtĂ , con uno sguardo Lo sguardo interiore del bambino è puro, non ancora inquinato dalla malizia, dalle doppiezze, dalle incrostazioni della vita che

I bambini conservano una purezza e una semplicitĂ interiore, ‌ dicono quello che sentono, ‌ quello che vedono, non sono persone doppie, non hanno ancora imparato quella scienza della doppiezza che noi Il Poverello d’Assisi amava molto i bambini, tanto da essere un loro imitatore per semplicitĂ e piccolezza e rientrare nella categoria dei piccoli inneggiata da GesĂš al Padre ( cfr Mc 10,14). La sua semplicitĂ lo porta a liberarsi dai pesi della ricchezza che bloccano l’ascesi dello spirito verso Dio: “Siccome il glorioso santo aveva la sua dimora nell’intimo del cuore, dove preparava una degna abitazione a Dio, il mondo esteriore con il suo strepito non poteva mai distrarlo, nĂŠ alcuna voce interrompere la grande opera a cui era intento ‌ Cercava costantemente la santa semplicitĂ , nĂŠ ammetteva che l’angustia del luogo impedisse le espansioni dello spirito. Scrisse perciò i nomi dei frati sui travicelli della capanna, perchĂŠ ognuno potesse riconoscere il proprio posto per la preghiera e il riposo e la ristrettezza del luogo non turbasse il raccoglimento dell’animoâ€? (1 Cel 43:396).

I compagni del santo “erano cosĂŹ pieni di santa semplicitĂ , di innocenza, di purezza di cuore da ignorare ogni doppiezza. Come unica era la loro fede, cosĂŹ regnava in essi l’unitĂ degli animi, la concordia degli intenti e dei costumi, la stessa caritĂ , la pratica delle virtĂš, la pietĂ degli atti, l’armonia dei pensieriâ€? ( 1 Cel 46:402). L’amore per i bambini portava san Francesco ad offrire a Dio preghiere di lode e di intercessione, soprattutto quando si trovava davanti a bambini ammalati. Ricordiamo della guarigione di due bambini divenuti poi grandi

‡ + H| glio di un nobile, nato cieco, ricevette, per i meriti di san Francesco, la vista tanto desiderata e, a ricordo dell’evento, ricevette il nome di Illuminato. ˆ 3 to, all’etĂ adatta entrò nell’Ordine di san Francesco e fece grande progresso nella luce della grazia e della virtĂš, mostrando di essere

â€? ( FF 1304). L’altro santo è stato anche suo biografo, san Bonaventura da Bagnoreggio: “Mia madre, quando io ero ancora fanciullino, fece voto per me a san Francesco, perchĂŠ ero malato molto gravemente: ed io fui strappato dalle fauci stesse della morte e restituito sano e salvo, nel vigore della vitaâ€? (FF 1392). Preghiamo san Francesco che possa intercedere per tutti i bambini di oggi, vittime in molti casi, a causa di adulti dal cuore indurito, di abusi, abbandono, sfruttamento, spettatori e a volte attori loro malgrado delle brutture della guerra, come i bambini soldato.

ono sicuro che, per migliorare la qualitĂ dell’esistenza e dare una forte A cura di spinta in avanti al mondo Antonio contemporaneo e rendere Magaldi la Chiesa piĂš missionaria, c’è bisogno di persone, sempre piĂš numerose che vivano e invadano ogni ambiente con la po ` 9 „ ` “Beatitudini del Monteâ€?, dove l’esultanza piĂš alta è unita alla persecuzione. Ogni battezzato non soffre meno degli altri, ma vivendo in Grazia ha in sĂŠ una pace sincera, ampia e misteriosa. Io penso che la gioia sia una conquista incessante, una testimonianza del - Bacio Amoroso di Dio TrinitĂ vivo in noi -Se la prima esperienza della Grazia è l’Amore, l’ultima sarĂ la gioia e la pace. La nostra fedeltĂ alla Grazia, che noi ` j 3 = " dante di tenerezza e di soavitĂ . Bisogna chiedere allo Spirito Santo questa persuasione insieme al dono dell’esperienza della sua santa presenza in noi. ‡" " tĂ di ogni giorno, vive anche il dramma della storia, ferito dal peccato originale; accade a lui quanto accade a tutti: incidenti, malattie, dispiaceri, ingiustizie ecc., egli è nel mondo, anche se il suo cuore deve abitare in Dio. Dio non va inteso come un “toccasana universaleâ€?, come vorrebbero alcune superstizioni di alcuni nostri fratelli con una fede debole. Il cristiano ` 9 ÂŒ " } } Padre Amoroso. Il Padre ha lasciato che il Figlio agonizzasse sulla croce: forse non lo amava? C’era una missione che il Figlio doveva compiere. Amare è il nostro compito anche nella ‡ 33 + H} & GesĂš per mezzo di Maria, nella Potenza dello Spirito Santo, per salvare il mondo, per riparare ai nostri peccati e a quelli dell’umanitĂ â€?. Il dolore, anche la morte, possono e devono contenere la capacitĂ espansiva dell’Amore che salva. Per questo molte ani "" Se nelle famiglie cristiane la Grazia fosse vissuta veramente, si tradurrebbe costantemente in un impegno comune, in una " " " " Questo abbellirebbe le giovani esistenze, diverrebbero forti, senza alcun tentennamento contro gli inganni del mondo. Dall’omelia di don Cristian Solmonese, Decano di Forio, il 12.03.2015 all’arrivo delle Reliquie di San Giovanni Paolo II: â€œĂˆ il sangue della sua testimonianza di quel 13 maggio 1981 quando fu sparato; è il sangue consumato della sua malattia che ci ha mostrato il suo corpo distrutto dalla malattia e dal dolore. Man mano che egli avanzava nella malattia faceva comprendere come la sofferenza e il dolore, non sono qualcosa da scartare, ma sono il luogo piĂš bello e piĂš dolce della manifestazione di Dio. Questo è un messaggio di testimonianza per noiâ€?.


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Arte & Liturgia 28 marzo 2015

IL SANTO

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COMMENTO AL VANGELO

DELLA SETTIMANA

Domenica 29 marzo 2015

A cura di Francesco Schiano

DOMENICA DELLE PALME - ANNO B

24 MARZO

San Ludovico da Casoria, Sacerdote francescano

Nato a Casoria (Napoli) nel 1815, Arcangelo Palmentieri entrò a 18 anni tra i Francescani Alcantarini divenendo fra Ludovico. Per 20 " ÂŒ ' R con sĂŠ a Capodimonte. Nel 1854 iniziò a operare per il riscatto dei 3 3 j cogliendo i primi due, salvati da un prete genovese, Niccolò Olivieri. Ben presto aumentarono e - con l’aiuto di suor Anna Lapini, fondatrice delle Stimmatine - nacque per le bimbe il collegio delle “Moretteâ€?. Seguirono altri istituti desti 3 3 $ K ÂŒ cosiddetti Frati Bigi e le suore Eli 3 | ‰ " ÂŒ

9 9 Œ Œ B R ' 1885. E’ beato dal 1993 e santo dal 23 novembre 2014.

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Quale posto occuperai in questa storia? L

arissimi amici, quest’oggi inizia la grande settimana centro della vita li " „ † A cura di don Cristian ca è caratterizzata dal lungo racconto Solmonese della Passione, quest’anno nella lezione dell’Evangelista Marco. Ci sarebbe & lesse un approfondimento lo può fare attraverso lo studio biblico del racconto della passione presentato 3 3 3 † ÂŒ

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abbiamo ascoltato è una storia di consegna. Il verbo

H € ` j di consegna, è consegnato dalle mani dell’apostolo Giuda, suo amico, alle mani del Sinedrio; dalle mani

9 no, alle mani di Pilato; Pilato lo consegna nelle mani

’ " " " ˜ & "

˜ " corpo del Signore alle braccia del legno della Croce; la croce consegna il corpo morto del Signore alle braccia di Maria; Maria consegna il corpo del Figlio al silenzio della tomba! Una storia di consegna, ma ‚ | 3 H €

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„ noi in mano la vita, i nostri pensieri, le nostre fantasie e la nostra intelligenza. E nel momento della

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33 pre in mano per distruggere la vita della gente, l’infanzia dei piccoli, i cuori innamorati dei giovani. Ma = "

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con lui un tratto di strada con la croce come tante " " „

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3 pensanti, i bestemmiatori ai piedi della croce, come = " 3 incrocia le nostre strade e sempre disprezziamo, ma

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= 33 tenti ma fedeli; fragili ma tenaci; inconsapevoli della resurrezione ma pronti a testimoniarla. Vorremmo ` ` j " "" ` j al disprezzo di una fossa comune con i delinquenti. Egli riserva a Cristo l’onore di una sepoltura degna, " 9 3 † " j alla vita interiore. Abbiamo a disposizione i sacramenti, la parola di Dio e l’impegno a fare opere di $ ` = | = " " ` j# † ""

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Arte & Liturgia

28 marzo 2015

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ARTE SACRA

“Osanna al ďŹ glio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signoreâ€?!

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on la sesta domenica di Quaresima o domenica delle Palme, inizia la settimana santa culminante nel triduo del Signore cro

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Ingresso di GesĂš a Gerusalemme, particolare del sarcofago di Betzata, Ischia, Museo Diocesano

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Parrocchie 28 marzo 2015

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DECANATO DI CASAMICCIOLA – LACCO AMENO

La celebrazione al Fango nella festa di San Giuseppe I

l 19 marzo, in localitĂ Fango, a Lacco Ameno, Sua Eccellenza Mons. Pietro < " 9 B

A cura di insieme al parroco don Gioacchino, Mena  Alvi il vice parroco don Gianfranco, don Emanuel, e ai bambini della prima comunione. Una giornata di festa perchĂŠ, nella bellissima chiesa al Fango, dedicata a san Giuseppe, ha trionfato la paternitĂ di questo Santo, e l’istituzione della la famiglia. Nella sua omelia, Sua Eccellenza il Vescovo ha asserito che la " 3 HK " sono nostri, non dimentichiamolo, essi sono un dono. Giuseppe, uomo giusto e padre esemplare, dopo una iniziale perplessitĂ , comprese che " Dio. Il Signore lo costituĂŹ padre ed educatore. Custodire e cooperare: questi sono i verbi da ricordare. Era una famiglia, quella di Giuseppe, speciale perchĂŠ ogni membro si immedesimava e si complementava nell’altro, come d’altronde si dovrebbe fare oggi. Nei vangeli - ha proseguito Sua Eccellenza - si parla poco di San Giuseppe (solo Mt e Mc), perchĂŠ il baricentro del racconto è spostato verso Dioâ€?. Il Vescovo è andato avanti formulando gli auguri a tutti i papĂ , soprattutto a quelli che hanno perso il la-

voro e ha ricordato quelli che sono tornati alla casa del padre. Ha salutato i bambini che hanno ricevuto GesĂš per la prima volta, domenica 15 marzo, raccomandando di nutrirsi del corpo di GesĂš ogni domenica. Ha poi ricordato papa K „ rivolgendosi all’assemblea, ha affermato che il parroco Don Gioacchino e Don Gianfranco sono i papĂ spirituali della comunitĂ lacchese, sottolineando che si può essere padri in numerosi modi. Indi si è rivolto alle autoritĂ civili presenti, dando un pensiero anche agli insegnanti, anch’essi padri e guide, visto che a loro vengo " coscienze degli uomini del domani. Don Gioacchino ha ringraziato Sua Eccellenza per la sua cortese visita, le autoritĂ civili e i bambini presenti. Divagazioni. Fin dal 1700 si usa preparare in Italia, in occasione della Festa di San Giuseppe, H ` seppeâ€? e vi possiamo garantire che gli abitanti della contrada Fango non sono secondi a nessuno in questo. Il 19 marzo con il rito serale del falò si è passati dall’ inverno alla primavera. Foto di Giovan Giuseppe Lubrano

PASSIONE E MORTE DI GESĂ™ Domenica 29 marzo alle 20.30 presso il par "" ˆ H} ' € 3 di San Francesco di Paola, a Forio, si terrĂ la 6a edizione della rappresentazione pasquale orga

H` 9 € „ K H9 cra Rappresentazione della Passione e Morte di GesÚ tra le rocce di Zaro�. Nella suggestiva

cornice delle rocce di Zaro verranno ricostruiti i luoghi principali della città di Gerusalemme in cui si svolsero i momenti della passione di Cristo. Il coinvolgimento alla Sacra Rappresentazione sarà favorito, nell’animo di quanti vi assisteranno, da un clima di profonda preghiera, rendendo possibile la partecipazione in prima persona alla Passione e Morte di GesÚ.


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Sport

28 marzo 2015

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FUGA PER LA VITTORIA

ABBONAMENTO POSTALE

Si inďŹ amma la lotta per la Champions inalmente la sosta. Ecco giungere dopo la sosta nataA cura di lizia la tanto agoAlberto gnata pausa nazioArcamone nali. E, in effetti, molte squadre la desideravano, visti gli ultimi ravvicinati incontri che hanno davvero prostrato le italiane, specialmente quelle impegnate sul |

dopo l’ennesima giornata di passione per la Serie A, si nota con gran stupore che la lotta al secondo e terzo posto si sta

" care da quel gruppone di ben 5 squadre. LĂŹ in vetta, la Juventus continua la sua marcia senza perdere colpi. Ăˆ bastato un lampo dell’Apache per archiviare la pratica Genoa, l’unica squadra che ha battuto sinora i bianconeri. Dopo la sosta la banda di Allegri se la vedrĂ con l’Empoli allo Stadium. Possono sorridere stavolta anche Garcia e la Roma dopo essere riusciti ad acchiappare una vittoria insperata, che mancava da tempo. Il Cesena è liquidato e la sosta consentirĂ ai giallorossi di recuperare le

delicatissimo subito dopo la pausa: domenica 4 aprile infatti, all’ora di pranzo, va in scena Roma-Napoli, gara decisiva per la rincorsa alla Champions. Consolida il terzo posto anche la Lazio, grazie ad una vittoria esaltante e convincente contro il Verona. I biancocelesti

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godono di una grande forma ed è pertanto lecito chiedersi se la sosta gioverĂ o meno al team di Pioli. Ad ogni modo però la Lazio andrĂ a Cagliari alla ricerca del settimo successo consecutivo. Ai piedi del podio la Sampdoria che ora crede concretamente ad un posto in Europa. La squadra di Miha vince anche quando la prestazione non è brillante e la vittoria con l’Inter lo dimostra. Il prossimo match è uno spar = vista la prossima battaglia con la Fiorentina. Al quinto posto ci scende intanto il Napoli che contro l’Atalanta, in un match con miriadi di polemiche, non va oltre il pari. Gli azzurri gettano ultimamente molti punti per strada ma dopo la sosta non mancherĂ l’occasione di riscattarsi. Il sesto posto è invece proprio della Fiorentina, reduce da un pareggio ad Udine, e che può dirsi soddisfatta visti i risultati conseguiti negli ultimi due mesi: quarto in E. League e terzo posto alla portata. Dopo di lei, l’abisso! Ben 7 punti dietro, il Torino che riesce a prevalere, seppur con fatica, sul Parma e dunque a sorpassare le milanesi. GiĂ , le milanesi. Può leggermente sorridere il Milan che agguanta la vittoria contro il Cagliari. Salvato temporaneamente Inzaghi che tuttavia adesso deve andare a Palermo, un match ben piĂš delicato. Sulla sponda Inter invece non potrebbe andare peggio: dopo

l’eliminazione europea arriva che se il riscatto è quanto mai alla portata visto il prossimo impegno casalingo, di certo non complicatissimo, contro il Parma. A pari punti c’è il Ge che cercherĂ la vittoria contro l’Udinese. Seguono il Palermo,

„ 6 se e l’Empoli, che ha battuto e scavalcato il Sassuolo, ora immediatamente sotto. Di Francesco e banda proveranno a rifarsi contro il Chievo. A 32 punti incontriamo proprio le due squadre di Verona, riuscite di fatto a conquistare la salvezza in ampio anticipo. La squadra capitanata da Toni affronterà dopo la sosta il Cesena cercando di sfruttare il fattore campo. La permanenza in A se la giocano invece l’Atalanta, il Cesena e il Cagliari, anche se quest’ultimo appare sfavorito da un calendario ricco di impegni con squadre di vertice. „

& ormai dichiarato fallito, che non vede l’ora di terminare questa stagione davvero surreale. Intanto anche noi tifosi possiamo prenderci una pausa e tifare la Nazionale.

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