Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia www.chiesaischia.it
2
IN PRIMO PIANO Sicurezza sul lavoro: quali i rimedi per la nostra tutela?
4
SEGUIAMO FRANCESCO Il Papa vola in Albania: un viaggio apostolico di speranza
5
PARROCCHIE Il reliquiario di Santa Rita da Cascia sull’isola
L’EDITORIALE DEL DIRETTORE
LA CUSTODIA DEL CREATO Di Lorenzo Russo Direttore di Kaire
La 9ÂŞ Giornata per la Custodia del Creato, ha per titolo “Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre cittĂ â€?. ÂŤSiamo in un tempo di crescente consapevolezza ecologica - scrivono i Vescovi nel loro messaggio -. I giovani ne sono loro e con lo sguardo negli occhi dei nostri bambini possiamo ancora sperare a spazi di armonia, di vita buona e di benedizioneÂť. Dobbiamo aprire gli occhi e guardarci intorno. Non possiamo piĂš permettere altre ‘terre dei fuochi’. Ne subiamo poi le conseguenze, a partire dagli ultimi. ÂŤSono i poveri a subire le maggiori conseguenze di devastazione e iniquo sfruttamento del pianetaÂť, ricorda S.E. mons. Giuseppe Merisi, Presidente di Caritas Italiana. ÂŤAncor piĂš in questo tempo di crisi dobbiamo risvegliare le coscienze, invitando a cercare i modi per vivere con minore spreco e maggiore sobrietĂ Âť. Scrive papa Francesco: esseri umani, non siamo meri bene porea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioniâ€? (Evangelii Gaudium). La Terra è quel giardino in cui Dio ha collocato l’uomo perchĂŠ lo custodisse e lo lavorasse. Ma qual è il ruolo della Chiesa? solo la terra, l’acqua, e l’aria come doni della creazione appartenenti a "
" l’uomo contro la distruzione di se stesso�. (Papa B.XVI, Caritas in veritate)
ANNO 1 | NUMERO 38
â‚Ź 1,00
20 SETTEMBRE 2014
VenerdÏ 26 settembre il Vescovo Lagnese e il Clero ischitano accoglieranno a Forio tre missionari vincenziani che rimarranno in maniera stabile sull’isola
Il carisma di
SanVincenzo De Paoli ad Ischia 10 12 14
16
MOVIMENTI Il rinnovamento nello spirito in pellegrinaggio a Pompei con le famiglie KAIRE ESTATE Alla scoperta dell’Aloe ad Ischia: la pianta della vita KAIRE ESTATE La vendemmia del 2014: che annata sarà dopo il clima pazzo dell’estate? LA STORIA SIAMO NOI Il ricordo nostalgico della partita fra Preconigli e Pescicani allo stadio delle Alghe
2
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
IN PRIMO PIANO
La SICUREZZA sul LAVORO Dopo la tragica morte di Pasquale Di Massa, schiacciato da un automezzo nella sua ofďŹ cina ad Ischia, ci siamo chiesti cosa bisogna fare per metterci in sicurezza nel posto di lavoro.
INFO CONTATTI PRESIDENZA COMMISSIONE ZARO Chiunque possa fornire notizie utili in merito ai presunti fatti sulle apparizioni della Madonna nel bosco di Zaro, può contattare il Presidente della Commissione telefonando al numero 081 991242 nei giorni di lunedÏ e sabato dalle ore 10 alle ore 12 oppure si può inviare una mail al seguente indirizzo: commissionezaro@chiesaischia.it
Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS
Consulente per la sicurezza na serata in casa, il papà sul divano segue un programma tv e con lo sguardo è attratto da un grosso vaso di vetro che è sul A cura di bordo del tavolino del salotto, il piccoliGiovanni no di casa si aggira per la stanza in cerca Cristiano di giochi, il papà si alza e sposta il vaso al centro del tavolo e fuori dalla portata del bambino che lo avrebbe di certo trascinato a terra ferendosi. Con questo piccolo esempio si potrebbe tradurre il concetto di prevenzione e buone prassi che tanto assillano i datori di lavoro quando sono alle prese con la normativa sulla Sicurezza sul Lavoro. Molti imprenditori credono che lo stato ci obblighi ad attuare con pratiche complesse e produzione di documenti la protezione dei lavoratori, la realtà è che la legge non ci chiede altro che comportarci come un e la loro protezione. Le norme tecniche e le procedure ci devono aiutare a non dimenticare nulla e a valutare tutti i possibili rischi ma non devono mai sostituirsi
U
Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014
alla valutazione personale del datore di lavoro. La diligenza del buon padre di famiglia, la cultura della sicurezza si diffonde solo con la conoscenza e con la formazione, occorre informare imprenditori e dipendenti sui rischi che corrono lavorando per attuare la giusta prevenzione. La morte del meccanico Pasquale di Massa avvenu
per la sicurezza. Pasquale lavorava da solo e come tanti artigiani autonomi non soggetto a tante normative e ai controlli di chi invece ha dipendenti in organico. La statistica insegna che sul lavoro si muore il primo giorno per totale inesperienza o in seguito per incidenti sa la percezione del rischio e del pericolo; gli infortuni dovuti a guasti tecnici o cause esterne sono solo il 2%.
nuove e vecchie insieme, lavorare da tanti anni senza che nessuno ti ha mai suggerito le giuste misure di sicurezza per il tuo lavoro, tanti furgoni riparati con ogni tempo ed in ogni condizione ti suscitano la sicu
ogni momento. La troppa disponibilitĂ e la fretta forse poi sono stati fatali, un atto d’amore, interrompere il pranzo per aiu non avrebbe potuto lavorare, la mancata sistemazione zatura di sollevamento hanno forse causato la tragedia. Se c’è una cosa che ripeto ‘alla noia’ ai dipendenti durante i corsi, è di non avere fretta, di valutare le implicazioni dei propri gesti e di non agire mai di istinto ma di ragionare anche in caso di pericolo. Siamo lontani nella nostra isola nella diffusione della cultura della sicurezza, il lavoro è ancora lungo ma spero che
a rischio la propria vita ogni giorno per non perdere dieci minuti in piÚ a sistemare bene l’attrezzatura e gli strumenti.
Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo
Redazione: Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia kaire@chiesaischia.it | @chiesaischia facebook.com/chiesaischia @lagnesepietro
Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: TipograďŹ a: Centro Offset Meridionale Don Carlo Candido srl Via Nuova Poggioreale nr.7 - 80100 direttoreucs@chiesaischia.it Napoli (NA) Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus
Per inserzioni promozionali e contributi: Tel. 0813334228 - Fax 081981342 oppure per e-mail: info@kairosonline.it
Il settimanale è stampato su carta riciclata utilizzando inchiostri vegetali non inquinanti presso uno stabilimento le cui attività prelevano una quantità di energia minore di quella prodotta dal proprio impianto fotovoltaico (a ridotta emissione CO2).
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
LA VOCE DI PIETRO
3
I Padri Vincenziani ad Ischia Il Vescovo Pietro Lagnese ha voluto la presenza dei missionari in maniera stabile sull’isola, al servizio della Chiesa isolana che è fatto di evangelizzazione, formazione del Clero e carità .
san Vincenzo (27 settembre) in poi. Questi tre missionari resteranno stabilmente sull’isola. In # mente nel territorio di Panza. “I padri vincenziani – afferma Padre Lagnese - non prenderanno in carico nessuna parrocchia ma principalmente avranno tre obiettivi: l’evangelizzazione, la formazione del Clero e la Caritas al servizio dei poveri�.
V
enerdĂŹ 26 settembre, vigilia della memoria liturgica di san Vincenzo ! " # A cura di mente sull’isola d’Ischia il dono dei Lorenzo padri Vincenziani. Alle ore 17:00 Russo presso la Basilica Santa Maria di Loreto a Forio d’Ischia, il Vescovo Pietro Lagnese presiederĂ una concelebrazione dove accoglierĂ i missionari di San Vincenzo insieme al clero e ai fedeli tutti. “Il Vescovo Lagnese ha fortemente voluto la loro presenza in Diocesi # Padre Giuseppe Guerra superiore provinciale dei missionari $ # perchĂŠ essi possano dare il Carisma vincenziano che è fatto di evangelizzazione e caritĂ . In realtĂ sarĂ un ritorno dei missionari vincenziani perchĂŠ giĂ nella prima metĂ del secolo scorso dimoravano nel comune di Casamicciola Termeâ€?. In quell’occasione Mons. Lagnese ringrazierĂ &
# troppo non potranno piÚ esserci stabilmente sull’isola. dinale Luigi Lavitrano quando era bambino – ricorda Padre Guerra -. Il Cardinale stesso ha poi donato la # $ % & rità . Quella stessa casa che ora ospiterà i padri mis ' ( vincenziano sull’isola�. '
# condo le direttive del Vescovo, dalla festa di
CHI SONO I MISSIONARI VINCENZIANI San Vincenzo deâ&#x20AC;&#x2122; Paoli (nella foto in alto, a * + & / nel 1625, per lâ&#x20AC;&#x2122;evangelizzazione dei poveri e la & 3 4 & 8 9 <= & / # >
&
@ ! #
H3 J " K $ " & & 9 1° si adoperano con tutte le forze a rivestirsi
&
OR & ="U* acquistare la perfezione conveniente alla loro OR & W=="YU*Z 2° si applicano allâ&#x20AC;&#x2122;evangelizzazione dei Poveri, [ Z 3° & # " # !
O& " 3 Y*3 LO SPIRITO DELLA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE \
& K
&
] & 9 ! # " !
" ! O& # tuzioni, art. 6). \ & # durre il suo spirito nelle cinque virtĂš, attinte, " &
" >9 " " " # 3 & K $ # 9 <\ & " tutto particolare, che queste cinque virtĂš siano & # zione e che le azioni di ciascuno di noi ne siano H <OR & YY"Y^Z & # stituzioni, art. 7).
AGENDA DEL VESCOVO Dal 22 al 28 settembre > LUNEDĂ&#x152; 22 Ore 20:00 S. Messa nel suffragio di don Michele Barbieri nel Trigesimo della sua morte Santâ&#x20AC;&#x2122;Antonio di Padova Casamicciola Terme > MARTEDĂ&#x152; 23 Consiglio presbiterale > MERCOLEDĂ&#x152; 24 Mattina: udienze Ore 19:00 Cresime Parrocchia di Santa Maria della Mercede Serrara Fontana > VENERDĂ&#x152; 26 Ore 17:00 S. Messa per lâ&#x20AC;&#x2122;ingresso dei Padri Vincenziani ad Ischia Santa Maria di Loreto Forio > Ore 20:30 Preghiera giovani Cattedrale Ischia > SABATO 27 Ore 16:30 IX Giornata nazionale per la salvaguardia del creato Diocesi di Aversa Aversa Ore 18:00 S.Messa con i Padri Vincenziani in occasione della festa di san Vincenzo de Paoli Basilica del Buon Consiglio di Capodimonte Napoli > DOMENICA 28 Ore 11:30 S. Messa San Michele Arcangelo Forio
NOMINE Il Vescovo Pietro Lagnese ha nominato don Gianfranco Del Neso e don Marco Dâ&#x20AC;&#x2122;Orio
Codirettori dellâ&#x20AC;&#x2122;Ufficio per il Servizio di Pastorale Giovanile.
4
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
SEGUIAMO FRANCESCO
Lâ&#x20AC;&#x2122;Albania attende il Papa Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari-Pult e presidente della Conferenza episcopale albanese: â&#x20AC;&#x153;La nostra è una Chiesa giovane, come giovane è la sua popolazione. Pertanto, è una Chiesa in cammino, esposta alla tensione dialettica tra passato e futuro e con un gap da colmare: gli anni del comunismoâ&#x20AC;?. Tre aspetti fondamentali: missionarietĂ , dialogo tra le religioni, caritĂ dalle altre Chiese
L
a speranza. SarĂ questo il leitmotiv che anima il viaggio apostolico di Papa Francesco a Tirana, in Intervista di Albania, domenica 21 settembre. Vincenzo â&#x20AC;&#x153;Insieme con Dio, verso la speCorrado ranza che non deludeâ&#x20AC;? è, infatti, lo slogan con cui i vescovi del Paese delle aquile hanno deciso di accogliere il ! 3 / _ ` " jjj3 3 " > alquanto evocativo. CosĂŹ come il logo: in modo stilizzato rappresenta il popolo cristiano che risorge dal sangue dei martiri e continua a camminare con la Croce come vessillo. Una speranza, dunque, fondata sulla testimonianza dei martiri. / & # de lâ&#x20AC;&#x2122;incontro con il Papa? Lo abbiamo chiesto a monsignor Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari-Pult e presidente della Conferenza episcopale albanese. Eccellenza, come si sta preparando il Paese allâ&#x20AC;&#x2122;incontro con Papa Francesco? â&#x20AC;&#x153;Ă&#x2C6; una preparazione lunga e laboriosa che sta coinvolgendo tutte le forze ecclesiali e civili. Unâ&#x20AC;&#x2122;occasione preziosa per mettersi attorno a
un tavolo e confrontarsi non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto delle idee di fondo che accompagnano Papa Francesco in questo viaggio apostolicoâ&#x20AC;?. Una di queste idee è la speranza come si evince dallo slogan scelto per la visita. Quale speranza per la Chiesa e la societĂ albanesi? â&#x20AC;&#x153;Quella albanese è una Chiesa che desidera essere confermata nella fede dal vescovo di Roma, ma è anche una Chiesa che - secondo san Paolo, suo primo evangelizzatore - della sua povertĂ può far ricchi molti. La testimonianza della â&#x20AC;&#x2DC;resistenzaâ&#x20AC;&#x2122; nella fede da parte di un popolo fortemente religioso, a prescindere dal suo credo, ha prodotto dei campioni di coraggio: i nostri martiri. La speranza che essi ci hanno > # cogliere a fronte di una nuova minaccia, quella del secolarismo che forse miete piĂš vittime del comunismo. Ed è la stessa speranza che vogliamo comunicare allâ&#x20AC;&#x2122;Europa e al mondo interoâ&#x20AC;?. La visita a Tirana sarĂ il quarto viaggio internazionale del Papa: il primo nel continente europeo. Francesco, per lâ&#x20AC;&#x2122;Europa, ha scelto una periferia... â&#x20AC;&#x153;Lo sguardo rivolto alle periferie è uno dei tratti caratteristici di Papa Francesco. Sicuramente la sua scelta di rendersi presente in Europa a partire dallâ&#x20AC;&#x2122;Albania non è solo motivo di orgoglio per noi albanesi, quanto x & " povertĂ , sa di essere in linea con gli
y [ / H3 Sono passati 21 anni dalla visita di Giovanni Paolo II: come sono cambiate la Chiesa e la societĂ da allora? â&#x20AC;&#x153;Non è facile tratteggiare, con poche parole, i cambiamenti della Chiesa albanese in 21 anni. Ciò che posso dire è che si tratta di una Chiesa giovane, come giovane è la sua popolazione. Pertanto, è una Chiesa in cammino, esposta alla tensione dialettica tra passato e futuro e con un gap da colmare: gli anni del comunismo. Ă&#x2C6; una Chiesa che interagisce con la societĂ a tal punto da vedersi impegnata in prima linea, nonostante le sue povere forze in termini di clero, a risollevare questo popolo dalle piaghe sociali e
Mons. Angelo Massafra presidente della Conferenza episcopale albanese
culturali, frutto sia della dittatura sia del secolarismo incalzante. Una Chiesa che non chiude gli occhi di fronte a forme di degrado che oscurano lâ&#x20AC;&#x2122;immagine degli albanesi in Europa e nel mondo: produzione e spaccio di droga,
"
" 3 / > una Chiesa che si sforza di cogliere il positivo - è davvero tanto e, in gran parte, ha a che fare con la fede! - che la cultura e la societĂ portano con sĂŠ per farlo sviluppare al massimo della sua potenza, perchĂŠ in esso è il segreto della vera rinascitaâ&#x20AC;?. La visita sarĂ caratterizzata da tre momenti forti: la preghiera (Messa e Vespri) con le diverse realtĂ ecclesiali, lâ&#x20AC;&#x2122;incontro con i leader di altre religioni e denominazioni cristiane e, successivamente, al Centro Betania, con i bambini e alcuni assistiti dâ&#x20AC;&#x2122;istituti caritativi. Tre aspetti da cui emerge lâ&#x20AC;&#x2122;immagine della Chiesa localeâ&#x20AC;Ś â&#x20AC;&#x153;Si tratta di tre aspetti fondamentali che ci appartengono. La nostra Chiesa, infatti, è missionaria: sin dallâ&#x20AC;&#x2122;apertura delle frontiere, i missionari e le missionarie hanno dato respiro alla Chiesa di Albania; e, ancora oggi, sono il sostegno delle comunitĂ cristiane. La nostra Chiesa è aperta allâ&#x20AC;&#x2122;ecumenismo e al dialogo interreligioso: gli albanesi sono un grande esempio di convivenza tra fedi diverse; ci sono i presupposti perchĂŠ la fede nellâ&#x20AC;&#x2122;unico Dio che ci accomuna divenga stimolo per possibili soluzioni dei problemi della societĂ in cui viviamo. La nostra & " "
9
Chiese ci ha soccorso in tempo di bisogno, ma | # zione questo sarĂ condiviso con tuttiâ&#x20AC;?. Quali attese e quali frutti si aspetta da questa visita? â&#x20AC;&#x153;Un rinnovato impegno di crescita nella fede, perchĂŠ la speranza che ci anima divenga sorgente di una caritĂ senza limitiâ&#x20AC;?.
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
PARROCCHIE
5
Il reliquiario di
Santa Rita a Barano Ă&#x2C6;
giunto martedĂŹ sera a Barano (e lĂŹ >
8 Y}* venerato reliquiario artistico conA cura della tenente una parte del corpo di Francesco Santa Rita: donna, sposa, madre, Schiano vedova, suora amata e venerata come modello di testimonianza cristiana e compagna di viaggio sulle strade della vita. Tale reliquiario proviene dalla Parrocchia dei Santi apostoli Pietro e Paolo in Agropoli che ~ Y^Z > infatti che tale reliquiario sia concesso annualmente ad una Parrocchia che ne fa richiesta e che a sua volta permette la visita in altre comunità . La presenza delle reliquie di Santa Rita a Barano nasce dunque dalla grande amicizia stretta da don Pasquale e don Roberto di Agropoli, entrambi direttori diocesani di Pastorale Familiare ed è stata
# re, meditare e pregare attorno K preso a modello e custodia di ogni famiglia cristiana. / 8 Y ! " Y}3 > K3/ K R " ~Y > $ di preghiera a cui hanno preso parte in modo particolare i giovani, i cresimandi della Parroc K3K " " $ ! 3 â&#x20AC;&#x153;Siamo alla presenza di una nostra sorella che la $ " modo lei ha incarnato i valori del Vangelo nella sua esistenzaâ&#x20AC;?, cosĂŹ il Parroco don Pasquale Trani ha introdotto la celebrazione che ha visto alternarsi la recita di alcuni misteri del Rosario, " $ # stero della Chiesa. Insieme abbiamo potuto poi ascoltare la testimonianza di due giovani, Anto ' " ^ #
K /
Z hanno parlato di come si sono impegnati concretamente ad abbattere il muro delle divisioni
presenti nelle loro famiglie e della scelta di vivere lontani dalle loro case native per costruire davvero le basi per la crescita della loro nuova famiglia, posta sin dâ&#x20AC;&#x2122;ora sotto la protezione di Dio e di Maria. ` $ # !
" dallâ&#x20AC;&#x2122;esempio di Rita, presente tra noi: â&#x20AC;&#x153;I Santi ci fanno vedere il Vangelo vissuto e ci indicano qualâ&#x20AC;&#x2122;è il progetto di Dio su di noi perchè anche noi diventiamo Santi. Questa è la volontĂ di Dio: che anche la nostra vita diventi una vita bella come quella di Rita. I Santi in fondo ci dicono che il Vangelo è possibile perchè loro lo hanno vissuto. Papa Francesco ai giovani diceva lo scorso anno: â&#x20AC;&#x2DC;Non smettete di sognare cose grandi per la vostra vita!â&#x20AC;&#x2122;. Anche Rita ha pensato cose grandi per lei, ha pensato che avrebbe potuto vivere il Vangelo con la Grazia di Dio e stasera vogliamo chiedere al Signore, qualunque sia il nostro stato di vita, che noi possiamo avere questo desiderio, di vivere il Vangelo, di non pensare che il Vangelo non sia per noi, come avrebbe potuto pensare Rita, vissuta in unâ&#x20AC;&#x2122;epo aveva alcun peso sociale. Santa Rita ci dice anche che ventano un modo per vivere ugualmente il Vangelo, sono una modalitĂ concreto che il Signore ci offre. Questa reliquia è un segno della presenza di Rita che ci accompagna e ci dice: coraggio, vai avanti, coraggio, anche se oggi non hai vissuto il Vangelo, ricomincia ora, adesso! In fondo alla sera della vita il Signore non ci chiederĂ se avremo vissuto il Vangelo ma almeno se ci avremo provato, se avremo desiderato di viverLo, e giĂ questo forse gli basterĂ , giĂ questo sarĂ per noi la SantitĂ !â&#x20AC;? La settimana è proseguita con il trasferimento delle reliquie presso la Chiesa Parrocchiale di S.Sebastiano, dove giovedĂŹ sera mons. Lagnese ha amministrato il Sacramento della Cresima Y
Z > # lo della visita agli ammalati presso lâ&#x20AC;&#x2122;Ospedale â&#x20AC;&#x153;A.Rizzoliâ&#x20AC;? di Lacco Ameno nel pomeriggio 8 YÂ 3
SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI
SAN MICHELE ARCANGELO Patrono di Santâ&#x20AC;&#x2122;Angelo dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia
29 â&#x20AC;&#x201C; 30 SETTEMBRE 2014 PROGRAMMA ĂŻ 26 - 27 - 28 SETTEMBRE 2014 Triduo di preparazione alla festa del santo patrono Ore 18.00 S Rosario Ore 18.30 S. Messa con Predica. AnnunzierĂ la parola di Dio il Padre Cesare Serrau della ComunitĂ Missionaria di Villaregia di Piazzolla di Nola (NA). ĂŻ LUNEDI 29 SETTEMBRE Festa liturgica di San Michele Arcangelo Ore 8,00 S. Messa. Ore 9,15 Una fragorosa diana (spettacolo pirotecnico mattutino) saluterĂ il giorno principale della festa. Ore 9,30 Arrivo e giro in paese della Banda Musicale â&#x20AC;&#x153;AURORA - CittĂ di Panzaâ&#x20AC;?. Ore 10,30 S. Messa solenne con predica. Ore 12,00 Concerto Mattutino in Piazza diretto dal M° Claudio Assante di Cupillo. Ore 17,30 S. Messa. Ore 18,15 Processione per le strade del paese. Ore 21,30 Spettacolo in Piazza. Pietra Montecorvino in â&#x20AC;&#x153;ESAGERATAâ&#x20AC;? con Erasmo Petringa (violoncello e chitarra battente) e Daniele Brenca (contrabbasso). ĂŻ MARTEDI 30 SETTEMBRE Ore 9,15 Una diana (spettacolo pirotecnico mattutino) saluterĂ il giorno conclusivo della festa. Ore 9,30 Arrivo e giro in paese della Banda Musicale â&#x20AC;&#x153;Papa Giovanni XXIII - Insieme per la Musica - CittĂ di FORIOâ&#x20AC;?. Ore 10,00 S. Messa solenne. Ore 11,00 Processione ďŹ no alla Piazza dove la statua di San Michele resterĂ esposta alla venerazione dei fedeli. Ore 12,00 Giro in barca della Banda Musicale verso Punta Chiarito e lungo la spiaggia dei Maronti. Ore 18,15 Processione Per Mare: imbarco al porticciolo dei pescatori e proseguimento sottocosta per Punta Chiarito, poi Punta Maronti e ritorno. Ore 20,00 Sbarco â&#x20AC;&#x153;Sotto la Torreâ&#x20AC;? e processione con ďŹ accolata ďŹ no alla Piazza. Celebrazione della S. Messa solenne con canti liturgici eseguiti dal Coro della Parrocchia di S. Maria di Montevergine di Forio, diretta dal M° Angela Matarese. Al termine rientro in Chiesa con ďŹ accolata. Ore 22,00 Concerto in Piazza della Banda Musicale â&#x20AC;&#x153;Papa Giovanni XXIII - Insieme per la Musica - CittĂ di FORIOâ&#x20AC;? diretta dal M° Claudio Matarese, con la partecipazione di cantanti lirici solisti. Ore 00,15 Fuochi artiďŹ ciali piromusicali a conclusione dei solenni festeggiamenti eseguiti dalla ditta â&#x20AC;&#x153;PSC FIREWORKSâ&#x20AC;? di Ascoli Piceno. Partecipazione speciale dellâ&#x20AC;&#x2122;Associaz. Naz. Carabinieri e di una delegazione del Consiglio Comunale di Pontedera. Per la processione a mare munirsi di biglietto presso lâ&#x20AC;&#x2122;Edicola Mattera in piazza (disponibili 600 posti su due/tre motonavi) o presso le biglietterie IschiaSea-Rumore Marittima di Forio e Ischia.
6
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
PARROCCHIE
I Giochi del Quartiere Parrocchia di San Ciro - Ischia nche questâ&#x20AC;&#x2122;anno come di consueto ormai da piĂš di A cura di trentâ&#x20AC;&#x2122;anni si svolAnna Di Corcia gono i Giochi del Quartiere sul sagrato della Chiesa di S. Ciro in Ischia Porto e danno inizio, per volontĂ del Parroco Don Emilio Basile e del Viceparroco Don Marco Dâ&#x20AC;&#x2122;Orio, allâ&#x20AC;&#x2122;anno catechistico il giorno 20 settembre alle ore 15,30 con una intensa giornata di giochi e festeggiamenti in onore del quartiere che si protrar 3 La giornata di giochi si svolge a partire dalle ore 15,30 sul sagrato della parrocchia dove i ragazzi dellâ&#x20AC;&#x2122;oratorio e del catechismo iscritti si cimentano in giochi di gruppo. Seguono poi le esibizioni musicali, espressioni danzanti e artistiche organizzate sempre a cura delle catechiste che vedranno come di consueto tra i protagonisti i giovani della comunitĂ parrocchiali e chiunque vorrĂ partecipare per esibirsi entro lâ&#x20AC;&#x2122;inizio dei giochi.
A
Viene messa in scena una commedia dal curioso titolo di â&#x20AC;&#x153;Era la festa diâ&#x20AC;Śâ&#x20AC;? a cura della professoressa Caterina La Torella che si è occupata con dedizione della preparazione dei ragazzi. Il tutto naturalmente è allietato da prelibatezze gastronomiche preparate dalle signore della comunitĂ che mettono
" # tive parrocchiali, dolci e conserve nostrane. In serata viene offerta la tipica pasta e fagioli offerta dalla Dimhotel e dallâ&#x20AC;&#x2122;Hotel Royal dei fratelli Di Costanzo. Lâ&#x20AC;&#x2122;avvio del nuovo anno pastorale non poteva [ dei giochi del quartiere, traccia incancellabile del suo ideatore Don Luigi che ha dato con la loro istituzione identitĂ al Quartiere S. Ciro, sulla sua scia la comunitĂ muove i suoi passi e con essa il nuovo pastore Don Emilio che accompagna questo evento insieme a Don Marco Dâ&#x20AC;&#x2122;Orio che giĂ si sta occupando degli adolescenti della parrocchia come un buon pastore fa col suo gregge.
PARROCCHIA PRIMARIA S.MARIA DELLA MERCEDE â&#x20AC;&#x153;LA SACRAâ&#x20AC;? - FONTANA
SolennitĂ Liturgica della Incoronata Madre della Mercede 15 â&#x20AC;&#x201C; 24 SETTEMBRE 2014 PROGRAMMA ĂŻ DA LUNEDĂ&#x152; 15 A MARTEDĂ&#x152; 23 SETTEMBRE Novenario di predicazione Ore 19.00 S.Rosario, litanie, S.Messa con omelia e canto della novena DOMENICA 21 SETTEMBRE Festa della famiglia Ore 19.00 Rinnovo delle promesse matrimoniali e celebrazione del Sacramento del Battesimo ĂŻ MARTEDĂ&#x152; 23 SETTEMBRE A sera accensione di mille luci sui balconi e nelle strade in segno di comunione con i cristiani perseguitati e contro le nuove schiavitĂš Ore 19.00 Rosario, litanie, Messa con omelia e canto della novena Ore 24.00 Tradizionale Messa di mezzanotte ĂŻ MERCOLEDĂ&#x152; 24 SETTEMBRE SolennitĂ Liturgica di Nostra Signora della Mercede Ore 8.30, 11.30 e 19.00 Celebrazione delle Ss.Messe Ore 19.00 Celebrazione solenne del Sacramento della Cresima e breve processione ďŹ no a Piazza IV Novembre in Fontana
Cosa si può dire dei giochi del quartiere? Tante, ma tante cose che potrei scrivere un libro! utto cominciò nellâ&#x20AC;&#x2122;estate del 1980 quando il nostro amato parA cura di roco Don Luigi, di Davide Costa ritorno da un viaggio pastorale in Umbria col vescovo Antonio Pagano, vide una sorta di â&#x20AC;&#x153;Giochi del Quartiereâ&#x20AC;? in cui tutte le contrade di Perugia si riunivano per giocare insieme. Da qui Don Luigi prese spunto e, con lâ&#x20AC;&#x2122;aiuto della ComunitĂ Parrocchiale, ideò i Giochi del Quartiere
< H Â&#x201E; Quartiere: la I Traversa Morgioni, la II Traversa Morgioni, Via dellâ&#x20AC;&#x2122;A-
T
micizia, Via delle Vigne, Via delle Terme, Via delle Ginestre e Via Morgioni. I Giochi da allora si svolgono nella penultima settimana di Settembre; erano per Don Luigi, una â&#x20AC;&#x153;festa di H3 Partecipai per la prima volta ai Giochi quando avevo 10 anni, nel 2008. Mi piacevano tantissimo poichĂŠ incontravo non solo i miei amici ma anche altre persone della Parroc " Z partecipai anche lâ&#x20AC;&#x2122;anno successivo però poi, per tre anni consecutivi, decisi di non partecipare piĂš. Mi
sono sempre chiesto perchĂŠ non partecipassi piĂš? PerchĂŠ facevo cosĂŹ? Purtroppo, non ho ancora trovato la risposta; però, dopo tanto tempo, grazie allâ&#x20AC;&#x2122;aiuto di Don Luigi, mi convinsi a ritornare ai Giochi...ed era il 2013! Ed arrivò anche il periodo in cui Don Luigi non stette piĂš tanto 3 ! |
# se come un tempo. Un episodio rimastomi in mente fu quando, a Luglio, andammo a trovare Don Luigi allâ&#x20AC;&#x2122;ospedale. Stava soffrendo tantissimo e lui, stringendomi la mano forte, mi disse: â&#x20AC;&#x153;Questâ&#x20AC;&#x2122;anno, ai Giochi del
Quartiere sarò seduto e avrò tutti i bambini intorno a me che mi sof H333 Purtroppo poi è arrivato il 28 ottobre 2013 quando don Luigi è partito per il Cielo. Tutto il mondo è crollato intorno a me; non potevo crederci e infatti, appena uscito da scuola, corsi subito nella sua casa, ma non mi fecero entrare. Ero arrabbiato e allo stesso tempo molto triste. Bhè, meglio non ricordare quei momenti. Questâ&#x20AC;&#x2122; anno, come lâ&#x20AC;&#x2122;anno scorso, i giochi saranno tristi senza Don Luigi, senza lui che si diverte con i grandi e piccoliâ&#x20AC;Ś
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
PARROCCHIE
La festa di Santa Maria al Monte
7
PARROCCHIA S.ANTONIO DI PADOVA CASAMICCIOLA TERME
Qualâ&#x20AC;&#x2122;è il vero tesoro? Nel giorno del crollo delle Torri Gemelle ci siamo chiesti: ci sarĂ nella vita qualcosa che non crolla?
i sono feste che portano con sĂŠ tutta la bellezza delle cose A cura di semplici e genuine, Francesco tutta la fede umile e Schiano vera del popolo che torna da esse rinfrancato nellâ&#x20AC;&#x2122;anima e nel corpo. Una di queste feste sulla nostra isola è senza ombra di dubbio quella di S.Maria al Monte a Forio, una festa dalle radici antiche, che si è svolta anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno il 12 settembre, giorno della memoria liturgica del nome di Maria, sotto la guida spirituale di don Pasquale Sferratore che con il suo carico di entusiasmo che sempre lo contraddistingue ha accolto e messo sotto il manto di Maria i tanti fedeli accorsi come ogni anno per la ricorrenza. Un anticipo della festivitĂ lo si è avuto giĂ nella serata dellâ&#x20AC;&#x2122;11 settembre con la recita del S.Rosario in processione con la statua di GesĂš Bambino e la S.Messa e con una bella serata di musica e di gioia insieme sul sagrato. Ad onor del vero le previsioni meteorologiche non facevano presagire nulla di buono, tanto che alle prime luci dellâ&#x20AC;&#x2122;alba del 12 settembre la pioggia imperversava sulla nostra isola e le nubi rendevano il cielo cupo e minaccioso; ma la gioia piĂš bella è stata vedere il sole che pian piano col passare delle ore si è fatto strada tra le nubi regalando a tutti noi una giornata a dir poco meravigliosa. CosĂŹ, dopo la celebrazione delle prime due Sante Messe mattutine delle 8.00 e delle 9.00, alle ore 10.30 è stata celebrata la S.Messa solenne presieduta da don Angelo Iacono che ricordava i 50 anni di presenza a S.Maria al monte, il 12 settembre di ogni anno; erano presenti con lui oltre al parroco don Pasquale Sferratore, don Giuseppe Nicolella e il diacono Pietro Raicaldo. La liturgia è stata accompagnata dalle note del maestro tenore Nello Di Maio.
C
Poco prima delle ore 12.00 si è snodata la tradizionale processio K 3 K a punta Gallotta, dove davanti ad uno scenario di incomparabile bellezza câ&#x20AC;&#x2122;è stato il canto del â&#x20AC;&#x153;Regina Coeliâ&#x20AC;? e la Solenne Benedizione prima di far ritorno alla chiesetta. S.Maria è anche e soprattutto festa dello stare insieme, festa della condivisione e della gioia, ed ecco dunque come ogni anno la classica pasta al sugo offerta a tutti i presenti dal comitato festa subito dopo la S.Messa mentre anche nelle case vicine le porte restavano aperte per chiunque volesse passare qualche ora di pura pace. Nel pomeriggio, alle ore 17.00 circa, si è tenuta lâ&#x20AC;&#x2122;altrettanto tradizionale gara di corsa a piedi con partenza dal Cinema delle Vittorie in Forio e arrivo presso la Chiesetta di S.Maria, una corsa dedicata alla memoria dellâ&#x20AC;&#x2122;indimenticato Bartolomeo Impagliazzo, â&#x20AC;&#x153;Bartiluccioâ&#x20AC;? che tante energie ha profuso nel passato per realizzare la festa di S.Maria. Questâ&#x20AC;&#x2122;anno ad arrivare insieme al traguardo in 29 minuti e 31 secondi sono stati Michelangelo Di Maio e Giovanni Guzzo, il presente ed il futuro della corsa isolana, accolti insieme agli altri concorrenti dal raggiante don Pasquale che al termine delle premiazioni ha celebrato la S.Messa a conclusione di una splendida giornata davvero tutta vissuta nel nome di Maria e sotto la sua protezione materna. Questa ricorrenza sembra quasi dirci che la semplicitĂ e la gioia dello stare insieme nel segno della fede sono la vera essenza della festa, di ogni nostra festa, e che la gioia piĂš bella è tornare a valle col cuore pieno di pace dopo aver davvero incontrato Cristo che ti ha parlato nella Parola, nel pane spezzato e nel volto dei fratelli incontrati, saliti al Monte per rendere omaggio alla â&#x20AC;&#x153;Mamma di tutte le mammeâ&#x20AC;?.
â&#x20AC;&#x153;Abbiamo dato come nome Il Forziere alla nostra squadra, perchĂŠ come in uno scrigno, anche in ognuno di noi câ&#x20AC;&#x2122;eâ&#x20AC;&#x2122; un dono da condividere con lâ&#x20AC;&#x2122;altroâ&#x20AC;? . (Mimmo) â&#x20AC;&#x153;Il tesoro di questa serata è stato conoscere nuovi amiciâ&#x20AC;?. (â&#x20AC;&#x153;I cercatoriâ&#x20AC;?) â&#x20AC;&#x153;Ieri sera si respirava unâ&#x20AC;&#x2122;aria nuova, giovani e meno giovani hanno dato vita ad un bellissimo momento di aggregazione grazie alla caccia al tesoro promossa dalla parrocchia. Speriamo che ci siano altri momenti di condivisione e soprattutto di amicizia come questiâ&#x20AC;?. (Giuseppe) â&#x20AC;&#x153;Ognuno di noi ha la propria storia personale, complicata a volte, specialmente alla nostra etĂ . Riuscire ad aprirci esteriormente mostrando la vera persona che siamo, è questa lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza che ci ha unite e ci ha permesso di contare lâ&#x20AC;&#x2122;una sullâ&#x20AC;&#x2122;altraâ&#x20AC;?. (le giovanissime â&#x20AC;&#x153;The treasuresâ&#x20AC;?)
P
ossibile che ancora oggi un gioco come la caccia al tesoro possa far riscoprire questa bellezza? Nel giorno del crollo delle Torri ci siamo chiesti: ci sarĂ nella vita qualA cura di cosa che non crolla? Come giovani della Parrocchia di I giovani S. Antonio da Padova in Casamicciola, abbiamo desidedella parrocchia rato cercare quel â&#x20AC;&#x153;TESOROâ&#x20AC;? che non crolla mai. Da ciò è nata lâ&#x20AC;&#x2122;idea di organizzare per giovedĂŹ 11 settembre, una Caccia al tesoro. Lâ&#x20AC;&#x2122;evento si è svolto nel comune di Casamicciola Terme e nel risolvere i due enigma di ognuna delle sei tappe che costituivano il percorso di caccia, i partecipanti, ben nove squadre, hanno potuto conoscere un poâ&#x20AC;&#x2122; di storia della cittadina termale attraverso
[ 9 Il Pio Monte della Misericordia, primo esempio di termalismo sociale della storia;
, costruito allâ&#x20AC;&#x2122;indomani del terribile terremoto del 1883 che distrusse lâ&#x20AC;&#x2122;intero comune e dove persero la vita i genitori di Benedetto Croce; la piazzetta del Maio, dove vi era la prima Chiesa del comune di Casamicciola Terme; piazza Bagni, dove sorgono i piĂš antichi stabilimenti termali nei quali fecero cure personaggi storici dellâ&#x20AC;&#x2122;Italia come Garibaldi; le ben 10 chiese che
"
alla Marina, vero waterfront della cittadina termale. Ma soprattutto hanno avuto lâ&#x20AC;&#x2122;occasione, grazie al clima di famiglia, amicizia e condivisione, di sperimentare che un mondo diverso è possibile, un mondo caratterizzato dalla reciprocitĂ . Ed è proprio questo il tesoro prezioso trovato dai nostri partecipanti: la parola RECIPROCITĂ&#x20AC;, risposta a quelli che sono i tanti mali di questo mondo. I nostri amici ne hanno fatto esperienza in questa occasione aiutandosi reciprocamente, essendo leali gli uni verso gli altri, rispettando lâ&#x20AC;&#x2122;altro, dimostrando quindi che non tutto crolla e nellâ&#x20AC;&#x2122;ultima tappa hanno rappresentato, in modi diversi, tutto questo in un video ideato e realizzato da ogni singola squadra con tanta fantasia!!! / Â&#x2030; \ > martedĂŹ 23 settembre 2014 alle ore 20,00 presso il â&#x20AC;&#x153;Caprichoâ&#x20AC;? in piazza Marina a Casamicciola Terme, per le premiazioni ed un momento di festa, dove sarĂ pos
< H realizzati dalle squadre.
8
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
CRONACA
LE SUORE UCCISE IN BURUNDI
Lucia, Olga e Bernadetta nelle loro parole il segno della missione La morte violenta ha colto le tre saveriane a Kamenge. Si indaga per capire come sia maturato questo triplice omicidio. Sofferenza e sconcerto: le sorelle erano ben volute dalla popolazione locale, che sta esprimendo la partecipazione al lutto e la riconoscenza. Oggi la preghiera nella Casa Madre, domani nella cattedrale di Parma il rito di suffragio col vescovo Enrico Solmi
D A cura di Maria Cecilia Scaffardi direttrice â&#x20AC;&#x153;Vita Nuovaâ&#x20AC;? (Parma)
omenica 7 settembre Lucia Pulici e Olga Raschietti, missionarie saveriane a Kamenge, impegnate nella pastorale e in un centro di formazione per donne, vengono trovate senza vita dalle consorelle, che si erano assentate dal-
la comunitĂ . Una morte violenta, dovuta a unâ&#x20AC;&#x2122;aggressione fatta con arma da taglio e con pietra, di cui non si conoscono le cause nĂŠ il colpevole. Poi nella notte, nella casa delle suore vigilata dalla polizia, la terza vittima: Bernadetta Boggian. La sofferenza si mescola allo sconcerto: le sorelle erano ben volute dalla popolazione locale, che sta esprimendo in tante forme la partecipazione a questo evento lut-
tuoso. Ma anche la riconoscenza: â&#x20AC;&#x153;La Congregazione - ha dichiarato Giordana Bertacchini, da poco eletta direttrice generale - esprime gratitudine verso queste sorelle che, nonostante la salute fragile, hanno chiesto di ritornare in mis H3 = ' Dio: una realizzazione piena del tema del Capitolo da poco concluso. La caritĂ della preghiera - anche per chi ha compiuto questo gesto insensato - chiedono le saveriane, che nella serata dellâ&#x20AC;&#x2122;8 settembre si sono raccolte nella cappella della Casa Madre, mentre il 9 settembre câ&#x20AC;&#x2122;è stata nella cattedrale di Parma la santa Messa in suffraggio presieduta dal vescovo monsignor Enrico Solmi. E proprio il Vescovo, che da subito si è messo in contatto con la Casa Madre delle Saveriane e ha manifestato - anche tramite un tweet - la vicinanza e la solidarietĂ di tutta la comunitĂ diocesa " K R queste sorelle, ha chiesto anche la loro intercessione per risvegliare la nostra fede, troppo spesso sopita, e per far crescere la fede e la pace nel Burundi. Per quella gente per cui si sono spese senza risparmiarsi. Donne forti nella fede, anche se in Z loro limiti, ma anche dellâ&#x20AC;&#x2122;essenziale 3 K testimonianze, nellâ&#x20AC;&#x2122;imminenza del rientro in Burundi: â&#x20AC;&#x153;Sono ormai sulla soglia degli ottantâ&#x20AC;&#x2122;anni. Nel
= " # periore erano incerte se lasciarmi ripartire. Un giorno, durante lâ&#x20AC;&#x2122;adorazione, pregai: â&#x20AC;&#x2DC;GesĂš, che la tua Z + # sidero ancora partireâ&#x20AC;&#x2122;. Mi vennero limpidissime in mente queste paro-
le: â&#x20AC;&#x2DC;Olga, credi di essere tu a salvare lâ&#x20AC;&#x2122;Africa? Lâ&#x20AC;&#x2122;Africa è mia. Nonostan " + parti: vaâ&#x20AC;&#x2122; e dona la vita!â&#x20AC;&#x2122;. Da allora, [ H3 & 8 4 Raschietti, nel luglio del 2013. Stessa eco nelle parole di Lucia Pulici, che nellâ&#x20AC;&#x2122;ottobre scorso, si era 8 9 <` # do in Burundi, alla mia etĂ e con " mi permette piĂš di correre giorno
3 =
# +
slancio e il desiderio di essere fedele allâ&#x20AC;&#x2122;amore di GesĂš, per me concretizzandolo nella missione, è sempre vivo. La missione mi aiuta a dirgli nella debolezza: â&#x20AC;&#x2DC;GesĂš, guarda, è il H3 Bernadetta Boggian: â&#x20AC;&#x153;Nonostante # tuale dei Paesi dei Grandi Laghi, mi sembra di percepire la presenza di un Regno dâ&#x20AC;&#x2122;amore che si va costruendo, che cresce come un granello di senape, di un GesĂš presente donato per tutti. A questo punto del mio cammino continuo il mio servizio ai fratelli africani, cercando di vivere con amore, semplicitĂ H3 Granello che ora, marcito sotto terra, è destinato a portare frutti abbondanti.
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
CRONACA
9
AI BORDI DELLA CRONACA
Napoli non si piega Una morte tragica che interroga un Paese e non solo una cittĂ
S
crivo da una cittĂ del profondo Nord, una cittĂ A cura di 3 ` # Paolo Bustaffa che qui, Napoli raccontata sulle prime pagine per 3 sedici anni ucciso e un carabiniere 3 K
famiglia e della gente , lo stato del 3 !
3 # la stagione di sogni, di cui non si conoscono i colori, e unâ&#x20AC;&#x2122;altra vita giovane che non può che essere 3 \ >
" > |
3 & cronaca, hanno immediatamente preso il via analisi e commenti su radici, ragioni, strategie di una cri
3 ! " " racconta di quanti, soprattutto sul piano educativo e culturale, da anni
" > a diretto contatto con i luoghi della "
" " # 3 K
# Â&#x152; " 3 \ K # nitĂ di un popolo e la disumanitĂ di
> # 3 Â&#x152; > quando il dolore irrompe nella vita 3 & " > fatti di cronaca nera che accadono K
8 #
>
3 R " # sibilitĂ di percorrerne giornalisticamente qualche tratto, la strada del & Â&#x152; " 3 Â&#x152;
> umilia gli altri con il sopruso e la & tiene ben piantate le tende dellâ&#x20AC;&#x2122;edu
" " 3 Â&#x2018;
" " giovani e adulti che con parole e fatti di Vangelo mantengono robusto 3 @ in questo cantiere di umanitĂ con Â&#x152; > # 3 & >
cantiere: basta parlare con i giovani
# ni cattoliche per rendersene conto quando, ad esempio, parlano delle loro sedi fatte oggetto di sfregi e
3 & > > 9 ! " # Y}}^
| per amore del suo popolo non po 3 & # la criminalitĂ non rappresenta un simbolo e ancor meno un mito ma > 3 K # ne a dire che nei quartieri napoleta " "
3 Â&#x2018; # le che chiede una condivisione non 3 @
> # 3 \ & " # co, ambienti culturali ed educativi Â&#x152; voce per chiedere agli uomini e alle raccontare la cittĂ solo proponen 9 #
"
3 & > molta umanitĂ da raccontare anche per evitare che passi il messaggio qualunquista che â&#x20AC;&#x153;solo a Napoli H3 >
non da professionisti dellâ&#x20AC;&#x2122;informa 3 \ " ripropone dunque questioni fondamentali e pone non solo alla cittĂ Â&#x152; ! # mande piĂš profonde sulla morte e
3 Â&#x152; può abbandonare Napoli in questa
3 Â&#x152; #
#
3 / " " ! una cittĂ ferita che, per questo, avrĂ [
3 K
Â&#x152; " 3
10
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
MOVIMENTI
RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO
di Ischia Il gruppo
7° Pellegrinaggio Nazionale delle famiglie
R
$
/
" # sce il Rosario una preghiera semplice, profonda, destinata a portare frutti di santitĂ . Riprendere in mano il rosario e pregarlo in famiglia, portare tutto questo per le strade, è il segno profetico di questa iniziativa perchĂŠ la famiglia che Oltre 15.000 fratelli provenienti da tutta Italia, circa da Ischia, prega resta unita. E gli sguardi che ci seguivano erano interrogativi e radunati a Pompei. Promosso dal Rinnovamento nello Spirito profondamente meravigliati alla Santo, in collaborazione con la Prelatura PontiďŹ cia di Pompei, famiglie che pregano alzando al cielo non striscioni, nĂŠ grida, nĂŠ il PontiďŹ cio Consiglio per la Famiglia, lâ&#x20AC;&#x2122;UfďŹ cio Nazionale per la proclami socio politici, nĂŠ ideali " Pastorale della Famiglia della CEI, il Forum delle Associazioni Santo Rosario. Eâ&#x20AC;&#x2122; Il pellegrinaggio stesso che si fa dunque â&#x20AC;&#x153;luogo di familiari, i Comuni di Scafati e Pompei. incontro e discussione di questo tema importante, senza dubbio lla partenza dal por- " to di Ischia, simboli- cammino sociale, politico, ecocamente inviati dalla nomico, della societĂ italiana ma A cura di mano alzata della sta- non soloâ&#x20AC;? (www.rns-italia.it). A Rosaria tua del Cristo Reden- Scafati siamo stati accolti dalla Colella tore, eravamo circa 50, voce ormai familiare del vescovo dai 2 ai 78 anni. Non- di Ascoli Piceno mons. Giovan "
" " " " ni Dâ&#x20AC;&#x2122;Ercole che ha introdotto i bambini. Al timone il Signore, uni- vari ospiti. Dalle testimonianze " # ascoltate viene fuori unâ&#x20AC;&#x2122;immagine ta Marinella Mattera, coordina- luminosa della chiesa, molto lontrice diocesana del RnS di Ischia, tana da tanta â&#x20AC;&#x153;propagandaâ&#x20AC;? che ci cappellano don Pasquale Trani, dipinge come oscurantisti. delegato per la Pastorale Familiare Una chiesa che evangelizza, che nella nostra diocesi e responsa- dona la gioia del vangelo con # amore e dedizione, che accoglie i cio. Tutti insieme convocati dallo poveri, che proclama la veritĂ del Spirito Santo a testimoniare nella vangelo tutta intera, senza spezgioia che la famiglia voluta da Dio zettarla e strumentalizzarla. ÂŤPer è una, in quanto â&#x20AC;&#x2DC;Maschio e fem- qualcuno sembra quasi che la famina Dio li creòâ&#x20AC;&#x2122; (Gen 5, 1). Tante miglia si stia oscurando ma invefamiglie in cammino, oltre 15.000 ce questo â&#x20AC;&#x153;soleâ&#x20AC;? in Italia è vivo fratelli provenienti da tutta la na- grazie a tanti uomini e donne che zione, radunati allâ&#x20AC;&#x2122;Area mercatale insieme costruiscono la famiglia. di Scafati (SA) per quello che or- (â&#x20AC;Ś) essere maschio e femmina, mai è un appuntamento caro al insieme nella comunione, non è cuore di molti, e al quale possia- un ritorno al passato ma è un rimo dire con orgoglio e felicitĂ di torno ad avere un vero futuroÂť, il non essere mai mancati, neppure commento di don Paolo Gentiquando il pellegrinaggio si è svol- li"
# to ad Ancona nel 2011. Giovanni le per la Pastorale della Famiglia Paolo II, nella lettera apostolica della CEI. Per questo che siamo
A
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
MOVIMENTI
11
I vescovi intervenuti e Salvatore Martinez
In piazza a Pompei
Salvatore Martinez presidente RnS
accorsi in tanti per dircelo e ricordarcelo lâ&#x20AC;&#x2122;un lâ&#x20AC;&#x2122;altro, per essere segno profetico per quanti hanno smarrito la fede, o sono talmente provati da non scorgere piĂš dinanzi a loro lâ&#x20AC;&#x2122;orizzonte. Siamo accorsi per essere segno dei tempi, perchĂŠ come Cristo è entrato nella storia, cosĂŹ noi cristiani siamo chiamati a â&#x20AC;&#x153;fare la storiaâ&#x20AC;?, con le azioni, i gesti, la vita quotidiana, la testimonianza coerente, lâ&#x20AC;&#x2122;offerta della vita, la preghiera, e i primi ad essere trasformati siamo noi. Trasformati dallâ&#x20AC;&#x2122;appartenenza ad una chiesa che in maniera nitida si presenta ai nostri occhi come chiesa-famiglia. Mamme con i carrozzini, bambini che passeggiano, i giovani del RnS Campania che si incontrano dopo essere stati insieme a Policoro (i giovani del RnS di tutta Italia hanno vissuto a Policoro (Mt), dal 25 al 30 agosto, unâ&#x20AC;&#x2122;esperienza estiva di evangelizzazione per una Chiesa in uscita), amici che si cercano per abbracciarsi, braccia che salutano da lontano fratelli di cammino conosciuti nei tanti incontri che si tengono in tutta Italia. Dal palco i canti di accoglienza, la Preghiera comunitaria carismatica animata dalla Corale nazionale, dal coordinatore nazionale Mario Landi ed altri; giĂš, tra le sedie e i gazebo, i vari Tina, Armando, Maria, Mimmo, Wanda, Enzo, Angeloâ&#x20AC;Ś fratelli di cammino della Campania e di altre regioni. Il Rinnovamento nello Spirito e tutti i movimenti ecclesiali mostrano al mondo lâ&#x20AC;&#x2122;immagine trinitaria della chiesa, della famiglia, della persona umana. Cristo entra nella storia attraverso ognuno di noi, piccolo, ferito, peccatore, ma sempre e comunque immensamente amato da un Dio che lo ha fatto poco meno degli angeli. (Salmo 8) Prima dellâ&#x20AC;&#x2122;inizio del Pellegrinaggio vero e proprio, quindi, il messaggio
del presidente del RnS, Salvatore Martinez: ÂŤLa famiglia è e rimane un evento dâ&#x20AC;&#x2122;amore, un miracolo dello Spirito. Pertanto, ancor prima che dinanzi alla volontĂ degli uomini, la famiglia è chiamata a porsi sempre davanti alla volontĂ di Dio: da Dio è voluta, da Dio è stata creata e da Dio stesso è difesa ancora prima che dagli uomini e dalle loro leggi. La vera soluzione allâ&#x20AC;&#x2122;attuale crisi spirituale e identitaria della famiglia sta nellâ&#x20AC;&#x2122;u-
re benedica la famiglia, la faccia forte in questa crisi nella quale il diavolo vuole distruggerlaâ&#x20AC;? (Papa Francesco- Roma â&#x20AC;&#x201C; Stadio Olimpico â&#x20AC;&#x201C; 1 giungo 2014 - 37ÂŞ Convocazione Nazionale del RnS). Ci incamminiamo quindi, e lungo il percorso il popolo del Rinnovamento, e non solo, ha pregato il â&#x20AC;&#x153;Rosario della Famigliaâ&#x20AC;?, una meditazione di Sette dei tradizionali 20 Misteri. A Pompei ci accoglie il vescovo prelato mons. Tommaso Caputo che ha ricordato a tutti di volgere lo sguardo verso Dalle testimonianze Maria: ÂŤa come ha accolto ciò che ascoltate viene fuori Dio le chiedeva, a come ha amato unâ&#x20AC;&#x2122;immagine luminosa # della chiesa sentasse, a come non ha mollato maiÂť mons. Vincenzo Paglia, mile conversione dei cuori, delle ! menti e delle volontĂ al Vangelo per la famiglia, presiede la celebradi GesĂš, che reclama la stabilitĂ zione eucaristica in concomitanza dellâ&#x20AC;&#x2122;amore nella forma sponsa- con la solennitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;Esaltazione le del matrimonio e la feconditĂ della Croce, ÂŤperchĂŠ vuol dire far dellâ&#x20AC;&#x2122;amore nella procreazione dei scaturire dal culmine dellâ&#x20AC;&#x2122;amore di 3 K GesĂš una nuova familiaritĂ , nuofondanti della civiltĂ umana e del- vi legami, nuove solidarietĂ che la vita sociale, che credenti e non stringono persone anche diverse, credenti sono chiamati a rispetta- basandosi sullâ&#x20AC;&#x2122;amore di Gesڝ. re, come atto di onore verso le ge- Al termine della Santa Messa il nerazioni che ci hanno preceduto sagrato della Basilica e le strade e come atto di amore verso quelle adiacenti si sono illuminate con che verranno. Noi crediamo che oltre quindicimila candele accese niente piĂš della preghiera ci spie- in segno di continuitĂ con lâ&#x20AC;&#x2122;inighi in modo vitale ed esperien- ziativa della ziale il Vangelo della famigliaÂť. E CEI â&#x20AC;&#x153;Accenper far crescere Cristo in noi ci di una luce prendiamo le mani per invocare in famiglia!â&#x20AC;?: uniti la potenza dello Spirito San- un invito ad to su ognuno e in particolare su accendere in quanti, presenti o assenti, stanno ogni casa il vivendo dilanianti condizioni di prossimo 4 dolore, separazione, divisione dei ottobre una cuori. â&#x20AC;&#x153;Le famiglie sono la Chiesa candela in domestica, dove GesĂš cresce, cre- segno di cosce nellâ&#x20AC;&#x2122;amore dei coniugi, cresce munione e 3 @ intercessione nemico attacca tanto la famiglia: alla vigilia del il demonio non la vuole! E cerca Sinodo dei di distruggerla, cerca di far sĂŹ che vescovi sullâ&#x20AC;&#x2122;amore non sia lĂŹ. (â&#x20AC;Ś) Il Signo- la Famiglia.
ÂŤEravamo molti anche noi giovani - ci racconta Restituta Iacono delegata diocesana Giovani RnS Ischia - che, accorsi da regioni diverse, ci siamo dati appuntamento a Scafati per camminare insieme verso Pompei, annunciando, in "
di Dio insieme, il nostro sentirsi fratelli, appartenenti alla Famiglia di Dio, la Chiesa. Con la nostra presenza abbiamo voluto testimoniare che crediamo nella bellezza della famiglia in cui Dio fa da collante; in cui lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e la donna, chiamati e sostenuti da Dio, sono i protagonisti di un grande progetto: essere per il mondo un inno alla vita, un inno allâ&#x20AC;&#x2122;Amore. Molti
la propria famiglia appena nata, le
Z Dio la loro unione. Molti, semplicemente giovani, hanno presentato al Signore, per intercessione di Maria e della Santa Famiglia di Nazareth, le loro famiglie di origine e, magari, una preghiera che sgorga dal loro cuore da tempo: il sogno di un amore sincero e duraturo che sanno essere possibile se a realizzarlo in loro è un Dio che tutto può!  Foto: Marinella Mattera
12
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
ALOE La pianta della vita La salute e il benessere dellâ&#x20AC;&#x2122;uomo del XXI secolo afďŹ dati ad una pianta che con i suoi 160 principi attivi cura e depura lâ&#x20AC;&#x2122;organismo riattivando il normale processo del ciclo vitale, indispensabile in una societĂ che non conosce il valore del tempo.
Lâ&#x20AC;&#x2122; A cura del prof. Giuseppe Sollino
Aloe Barbadensis
Aloe ad Ischia
Pianta di Aloe sul Castello Aragonese
Pianta di Aloe ai giardini La Mortella
LA STORIA Aloe, dietro il suo aspetto umile e discreto può
3 \
[ # 3 \ + " "
3 \ ` > [ ^ # 3 ` \ " ` " # " @
]
9 # Faraone Ramses II" # / @
[ 3 Nella Bibbia lâ&#x20AC;&#x2122;Aloe >
" $ y " Y}" U}" Â&#x152; preparò il corpo di GesĂš " # /
` 3 y Assiri `
3 K # ` "
3 Â&#x152; # tura Maya Â&#x2022; Â&#x2013; # O ` *
# 3 K Dioscoride Plinio il Vecchio OÂ&#x2022;
Â&#x152; *
` "
"
" " " "
3 ] Cristoforo Colombo" " +
<' " Â&#x2014; ` H3 \
#
"
" #
9 "
3 ` > # 3 K
3 =
` > 3 ^ "
" > # #
3 Â&#x152; 1851" K K
` " 3 Â&#x152; 1935, & & 8 #
# 3 Â&#x2DC; &
" # 3 + & O *" @O * 3 Lâ&#x20AC;&#x2122;origine dellâ&#x20AC;&#x2122;Aloe
`
>
3 = +
#
~
" 3 ALOE BARBADENSIS MILL. \ `
\ 8 `# / `
\ Â&#x2013; 3 J #
#
Â&#x152; `
" > Â&#x2DC; & ` 3 \ ` + #} 3 \ " ^ #Â&#x2122; 3 #Y 3 J
"
# 3 K
3 K
#
` " #
3 R
# "
"
` 3 ALOE ARBORESCENS MILL.1768 K ` > #
3 = #
13
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
co può raggiungere i 2metri di altezza, mentre le foglie di colore variabile dal grigio chiaro al verde chiaro, raggiungono facilmente una lunghezza di 50-60 cm. Il paese di origine dellâ&#x20AC;&#x2122;Aloe arborescens è il Sud Africa in particolare CittĂ del Capo dove cresce e si sviluppa con estrema facilitĂ . Fiorisce alla
3
nitario. Da non trascurare la presenza di oligoelementi e sali minerali, che consentono un metabolismo equilibrato e una piĂš attiva crescita di ossa e denti soprattutto il ferro il calcio e il magnesio. Ricordiamo anche una buona concentrazione di potassio che riequilibra la pressione sanguigna e la concentrazione salina delle urine. =
e il manganese svolge una notevole attivitĂ depurativa.
crampi muscolari e di traumi sportivi. Lâ&#x20AC;&#x2122;azione idratante dellâ&#x20AC;&#x2122;Aloe vera è nota giĂ dallâ&#x20AC;&#x2122;antichitĂ e rende ancora oggi questa pianta un ricercato prodotto
, che rende la pelle morbida e levigata, con azione protettiva e rassodante che favorendo il naturale processo di idratazione rallenta lâ&#x20AC;&#x2122;invecchiamento precoce della pelle.
Lâ&#x20AC;&#x2122;ALOE AD ISCHIA EFFETTI E PRINCIPI ATTIVI Fiori rossi accesi, colori splendenti una pianta DELLâ&#x20AC;&#x2122;ALOE VERA dallâ&#x20AC;&#x2122;elevata eleganza, spicca tra le piante mediterranee e le scure rocce vulcaniche di Ischia. K USO INTERNO pianta dellâ&#x20AC;&#x2122;aloe vi sono oltre 160 sostanze che Il succo di Aloe vera allevia svariati disturbi Offre spunti botanici ed ecologici per la sua noattivano e rafforzano le nostre naturali armi di ostacolando le cause predisponesti. I poteri tevole capacitĂ di svilupparsi e crescere anche depurativi e rinforzanti del sistema immunita- nelle condizioni piĂš sfavorevoli. difesa â&#x20AC;&#x201C; autoguarigione -. Lâ&#x20AC;&#x2122;attivazione del sistema immunitario (lâ&#x20AC;&#x2122;effet- rio contribuiscono al rafforzamento dellâ&#x20AC;&#x2122;orga- Eâ&#x20AC;&#x2122; diffusa nei giardini, nelle aiuole, ai margini to principale della pianta) si basa sul principio nismo e attivano il potere di autoguarigione, di boschi e pinete, ma anche sulle coste ripide attivo dellâ&#x20AC;&#x2122;Acemannano che viene assorbito inoltre la presenza di sali minerali e vitamine e sulle spiagge litoranee. Nellâ&#x20AC;&#x2122;isola non è infre
dallâ&#x20AC;&#x2122;intestino sotto forma di zuccheri a catena regolano le diverse attivitĂ metaboliche. lunga e depositato in tutte le membrane cellula- Naturalmente i prodotti a base di Aloe vera che nei mesi invernali. Pare che giĂ nellâ&#x20AC;&#x2122;VIII secolo ri. Cresce cosĂŹ, notevolmente, la resistenza delle contengono aloina vanno usati esclusivamente a.C. i coloni eubei che fondarono lâ&#x20AC;&#x2122;antica codietro consultazione con il medico per il loro lonia di Pithecusa, usassero il succo dellâ&#x20AC;&#x2122;Aloe singole cellule a Virus e Batteri. sia per preparare creme e oli per massaggi Altre sostanze depurano e rafforzano lâ&#x20AC;&#x2122;intesti- elevato potere lassativo.
, sia per le capacitĂ lassative e deno, sostenendo la principale area immunitaria USO ESTERNO purative della pianta. Attualmente è una delle di transito del nostro organismo. Da sottolineare anche la presenza notevole di I trattamenti base di Aloe vera sono particolar- essenze piĂš utilizzata per la composizione di antiossidanti come le vitamine A, C ed E che problemi dermato- giardini e aiuole esotiche insieme ad Agavi e vengono facilmente veicolate dalle componenti logici come la neurodermite, eczemi, eruzioni Mesembriantemi. A confermare le virtĂš teracutanee e psoriasi. La pelle riceve idratazione peutiche tramandate dai secoli passati, molte vegetali secondarie contenute nellâ&#x20AC;&#x2122;Aloe vera. La notevole presenza di amminoacidi, ben ed un apporto di importanti sostanze nutritive, persone preparano con il succo di Aloe, a cui undici di cui sette essenziali, indispensabili alla viene accelerato il processo di guarigione delle viene eliminata la parte esterna, bevande notesintesi proteica, garantisce una maggior stabili- ferite e stimolato il normale processo di cresci- volmente salutari e depurative. tĂ alle ossa, una muscolatura piĂš forte, una mi- 3 R Eâ&#x20AC;&#x2122; in ogni caso possibile gustare lâ&#x20AC;&#x2122;Elisir di Aloe gliore circolazione dellâ&#x20AC;&#x2122;ossigeno nellâ&#x20AC;&#x2122;organismo punture di insetti" 3 preparato con amore e competenza nella Tisa [ - Il gel di Aloe vera è indicato anche in caso di neria del Parco Nitrodi.
14
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
ISCHIA IN 3P PAESI, PAESAGGI & PERSONE
VENDEMMIA 2014: Che annata per la nostra viticoltura?
er fare fede a questa mia rubrica devo giocoforza Rubrica di Ambiente occuparmi e Agricoltura a anche di agricura dellâ&#x20AC;&#x2122;agronomo coltura. Francesco Mattera E la cosa, in veritĂ , non mi costa molto in quanto lâ&#x20AC;&#x2122;agricoltura è la passione della mia vita. Siamo oltre la metĂ di settembre, quindi si approssima la vendemmia. Un momento importante per la nostra isola, che impegna tanti viticoltori e ne condensa soddisfazioni o piccole delusioni a seconda la quantitĂ e la qualitĂ delle uve che si è riusciti a portare in cantina. Ancora oggi il paesaggio di Ischia è fortemente caratterizzato dai vi-
P
gneti, anche se in maniera nettamente inferiore al passato, ovvero orsono quando tutta lâ&#x20AC;&#x2122;isola era praticamente un vigneto. Ă&#x2C6; noto a tutti che i terreni a vigneto sono
soprattutto degli incolti, mentre la speculazione edilizia ha lavorato praticamente in maniera costante anno orsono e, sembra, ancora oggi in azione, anche se in misura molto bassa. K " [ # rio in quanto non câ&#x20AC;&#x2122;è praticamente ricambio da parte delle nuove generazioni nella nostra agricoltura e nella viticoltura in particolare, il quadro diventa allora preoccupante. La nostra è infatti una viticoltura di anziani, che tirano avanti con fatica e pas | possono, poi arriva irrimediabilmente la resa e quindi lâ&#x20AC;&#x2122;abbandono del vigneto. Del resto il fattore economico che ruota intorno alle nostre vigne non è che sia edi 3 K fanno corret-
tamente i calcoli economici, con la vendita dellâ&#x20AC;&#x2122;uva o del vino prodotti non si recuperano nemmeno i costi della manodopera. Quindi scarsa o nessuna convenienza a tenere in piedi un vigneto. Una novitĂ , negli ultimi anni, è una ripresa della con poche case vitivinicole dellâ&#x20AC;&#x2122;isola. Ma anche qui non sono tutte rose
della conduzione diretta i proprietari dei terreni di solito chiedono, o "
3 Del resto la politica agraria nazionale e quella comunitaria non è che facciano sforzi importanti per promuovere una inversione di tendenza, ad esempio con una legge sui patti agrari piĂš semplice e lineare e piĂš rispettosa dei diritti dei conduttori. Ma veniamo senzâ&#x20AC;&#x2122;altro al tema di questo servizio, alla vendemmia 2014 . Che vendemmia sarĂ ? Dico subito che non sarĂ una vendemmia esaltante, anzi forse la peggiore degli ultimi trentâ&#x20AC;&#x2122;anni, sia per quanto concerne la quantitĂ , che si prospetta modesta e con un calo rispetto al 2013 che per Ischia si può stimare mediamente intorno al 30%, ma soprattutto per la qualitĂ delle uve che si vendem generale come scadente. Il fattore che piĂš ha inciso su questo risultato è certamente la vicenda climatica. Una primavera piovosissima, seguita da un estate che
non è mai decollata, con piogge ricorrenti e temperature frequentemente sotto la media stagionale, hanno giocato un ruolo fondamentale in tal senso. Il primo risultato è stato un ritardo sensibile nel ciclo vegetativo della vite e, quindi, uno spostamento importante in avanti della maturazione delle uve. Cosa questa di per se non determinante, se però non fosse stata accompagnata da uno stato di salute delle viti a dir poco disastroso. Si > #
O
# * con violenti attacchi di peronospora, attacchi tardivi di escoriosi e di batteriosi dei tralci che hanno
[ di trattamenti. Poi a luglio ha fatto sentire pesantemente la sua in O * con infezioni subdole, spesso ad 3 / metĂ di agosto le cose sembravano volgere in maniera soddisfacente, ma il ritorno importante e ripetuto delle piogge ha colto impreparati la gran parte dei viticoltori che hanno sottovalutato sia il ritorno della peronospora sulla parte alta delle viti, che dei marciumi dellâ&#x20AC;&#x2122;uva provocati dalla botrite e dagli agenti del marciume acido. Si sono salvati quei viticoltori attenti che hanno trattato con prodotti adat # bre. Ma la situazione in genera |
15
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
Una consolazione dalle orticole! Se per la nostra viticoltura il 2014 è un annata da dimenticare, le cose sono andate diversamente e Â&#x2030;
" ti e di qualitĂ eccellente. Poi a seguire tutte le orticole da foglia, come insalate e indivie scarole, giĂ ~ YU " "
" " 3 Raccolti superlativi anche per patate e pomodori, seppure con qualche defaillance per lâ&#x20AC;&#x2122;incidenza negativa anche per queste colture della peronospora. Ma in generale i raccolti sono stati da record. Stesso discorso per fagiolino e zucchine, con semine e trapianti ripetuti e quindi con cicli di raccolta praticamente ininterrotti. Sulla stessa linea melanzane e peperoni verdi, i cosiddetti friarielli. Meno bene le cipolle, devastate da attacchi violentissimi di peronospora e marciume bianco dei bulbi. Benino lâ&#x20AC;&#x2122;aglio, per chi ha appreso una corretta tecnica colturale. Non facciamo un sottotitolo in maiuscolo per le colture frutticole, che sono andate in generale non molto bene. Ciliegie pochissime e falcidiate 3 K
" dalla mosca della frutta. Benino susine e prugne. Per i raccolti a seguire: cattive prospettive per le noci ormai preda della mosca delle noci che distrugge il mallo facendo divenire immangiabili le noci. Non " " 3 \ more selvatiche, che di solito gli amatori raccolgono, alle pendici dellâ&#x20AC;&#x2122;Epomeo, hanno avuto ritardi e difetti di maturazione, con raccolti scarsi e di non eccelsa qualitĂ . Consoliamoci con i funghi: in questi giorni sono iniziate le escursioni nei boschi dellâ&#x20AC;&#x2122;isola per i dententori dellâ&#x20AC;&#x2122;apposito patentino regionale. Si prospetta una raccolta buona per qualitĂ e quantitĂ . Raccomandiamo ai cercatori il rispetto del bosco e massima prudenza nel consumo di specie non conosciute o dubbie. A buon intenditore poche parole ! F.M.
totale di marciumi dei grappoli su tutta lâ&#x20AC;&#x2122;isola.Questo cosa comporta? La necessitĂ di vendemmiare anticipatamente e quindi con uve immature, con conseguenze facilmente immaginabili sulla qualitĂ del vino. Ă&#x2C6; ovvio che questo discorso non vale per quei viticoltori che hanno fatto le cose per bene e impostato un calendario di trattamenti adeguato allâ&#x20AC;&#x2122;eccezionalitĂ degli eventi climatici sfavorevoli. Potranno ritardare la vendemmia e aspettare in grado di maturazione piĂš soddisfacente. In questo discorso si inserisce però un calcolo di convenienza, o meglio di soglia economica di convenienza. Secondo i dettami dellâ&#x20AC;&#x2122;economia, lâ&#x20AC;&#x2122;impiego di una unitĂ di fattore variabile aggiuntiva in un processo produttivo è conveniente quando il suo costo marginale è superiore o almeno uguale allâ&#x20AC;&#x2122;incremento in valore della produzione che se ne consegue (ricavo marginale). In tal senso fare un trattamento aggiuntivo dovrebbe essere conveniente se il suo costo complessivo (prodotti, manodopera, carburanti, ecc.) è almeno uguale o superiore allâ&#x20AC;&#x2122;incremento in valore dellâ&#x20AC;&#x2122;uva raccolta. In questo caso diremmo dellâ&#x20AC;&#x2122;uva non persa, ovvero salvata da marciume ed altre malattie. Empiricamente, o forse istintivamente ed emozionalmente, è proprio questo il tipo di ragionamento che hanno fatto i viticoltori questâ&#x20AC;&#x2122;anno. Ma occorre dire, a difesa di chi ha fatto
comunque i trattamenti senza fare questi calcoli e ragionamenti, che come esistono i costi occulti che spesso non vengono tenuti in considerazione, esistono anche i vantaggi reconditi . Tra questi non va dimenticato che trattando per salvare lâ&#x20AC;&#x2122;uva si consegue un livello di sanitĂ piĂš elevato anche delle viti, a vantaggio delle annate successive. Insomma si salva in questo modo anche una parte del capitale fondiario. Del resto la situazione è stata identica se non peggiore in altre realtĂ viticole molto piĂš importanti di Ischia, con un economia viticola di serie â&#x20AC;&#x153;Aâ&#x20AC;?, come quelle in generale dellâ&#x20AC;&#x2122;Italia centro-settentrionale, che oggi si leccano le ferite. La stessa Puglia, recentemente da me visitata, non è che si trovi in una situazione migliore, con peronospora e marciume grigio che hanno fatto sentire pesantemente la loro
3 Come fare, o meglio, cosa possono fare i nostri viticoltori in situazioni simili? La parola dâ&#x20AC;&#x2122;ordine è salvare il salvabile! Inostri antenati, che pure avevano minori mezzi a diposizione di oggi, usavano fare,ad esempio la cosiddetta â&#x20AC;&#x153;raspataâ&#x20AC;?, ovvero una vendemmia anticipata riservata allâ&#x20AC;&#x2122;uva piĂš compromessa. In questo modo ottenevano due risultati: Immagazzinavano subito una certa quantitĂ di uva, e sottraevano la restante parte piĂš sana, vendemmiata piĂš tardi e quindi piĂš matura, alla diffusione del
marciume. Se qualcosa di antico possiamo e dobbiamo salvare nella nostra viticoltura, quel qualcosa è sicuramente la saggezza nel gestire " -
porsi e piangere inutilmente sul latte versato. Il 2015 sarĂ sicuramente un annata fantastica!, incominciamo a pensare cosĂŹ ...
16
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
LA STORIA SIAMO NOI
Nostalgico passato D
al 1945 al 1950 gli ischitani di Ischia Ponte e di Villa dei Bagni A cura di al Porto, festeggiavaMichele no il giorno 5 MarLubrano zo dedicato al Santo Concittadino Giovan Giuseppe della Croce con un avvenimento sportivo davvero singolare che richiamava nelle prime ore pomeridiane, appena dopo pranzo, piĂš gente possibile, giĂš al largo spiazzo delle alghe, poi battezzato lo â&#x20AC;&#x153;stadio delle algheâ&#x20AC;? per la strana quanto divertente partita di pallone, dove i gol segnati venivano contati col pallottoliere, fra le risate spensierate dei numerosi spettatori accorsi, forse ancora colâ&#x20AC;Śboccone in bocca. Questi erano gli stessi che al mattino, siamo nellâ&#x20AC;&#x2122;anno 1948, vestiti con lâ&#x20AC;&#x2122;abito della festa, avevano assistito, come anche negli anni precedenti, $ = Mons. Ernesto De Laurentiis delle ore 9,00 ed alla messa di mezzogiorno del parroco Don Agostino dâ&#x20AC;&#x2122;Arco nella vicina chiesa dello Spirito Santo dove per lâ&#x20AC;&#x2122;appunto, si venerava e si venera, la settecentesca statua del Santo protettore. Lo si vedeva, lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo era a mille, anche perchè quel singolare avvenimento sportivo-teatrale era stato annunciato qualche giorno prima con uno scoppiettante manifesto, si fa per dire, scritto a mano e partorito dalla fervida fantasia, di Giovanni Sparaspilli, al secolo Giovanni Lauro. Il manifesto-annuncio recitava cosĂŹ: â&#x20AC;&#x153;Cittadini e paesani attenzione! Sabato 5 marzo alle ore 3 del dopo mangiato allo stadio delle alghe grande incontro di â&#x20AC;&#x153;calciâ&#x20AC;? PROCONIGLI e PESCICANI â&#x20AC;&#x201C; qui seguono le formazioni. Per arbitro Andrea dei Monti, Guardialinee Gino Cacciapuoti e Scisciò Morandi. Giudice di campo Zio Tito. Supervisore Giannino Messina. E, in fondo al manifesto si leggeva: entrata gratis. Elenco giocatori: Nerone, Scipione, Zembrone, Ricchiella, Cartusciello, Ngiulella, Zizzimbò, Mangiazoccole, Scugnato, Pellegrino, Raustaro,
Cazzillo, Pannazzaro, Taliano, Sarzano, Ricchiulillo, Perrillo, Bacchittone, Panzone, Girepittâ&#x20AC;?. Un paio di giorni prima di quel 5 marzo del 1948, il banditore Tore â&#x20AC;&#x2DC;e Carretta, a voce alta per tutte le strade del paese, lanciava a suo modo lâ&#x20AC;&#x2122;importante proclama alla popolazione con le seguenti parole: â&#x20AC;&#x153;Popolo, sentite, sentite, sentite, sabato 5 marzo i Proconigli si scontrano con i Pescicaniâ&#x20AC;?3 @ 8 della partita, dove la gente rispose compatta e si ritrovò, gomito a gomito a seguir quello storico incontro, che non era il primo, e nemme " Y}Â&#x2122; anche 1951. Le formazioni in cam improvvisati: â&#x20AC;&#x153;Bomba Atomicaâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153; Texasâ&#x20AC;? e venivano accompagnati
#
Quel 5 marzo del 1948 quando San Giovan Giuseppe si â&#x20AC;&#x153;divertivaâ&#x20AC;? con Proconigli e Pescicani. Una festa nella festa per una partita di â&#x20AC;&#x153;calciâ&#x20AC;? tra vecchie glorie divenuta un forte spaccato della nostra storia dai leggeri sentimenti con Sparaspilli ultimo superstite, purtroppo oggi in precarie condizioni di salute, di quella allegra brigata di giovanotti del passato.
va lâ&#x20AC;&#x2122;arena, sistemato, con il folto gruppo dei seminaristi in testa, sul muraglione, dietro le porte, sulle case e sul terrazzino centrale che fungeva da tribuna dâ&#x20AC;&#x2122;onore, ove vi prendevano posto il Vescovo De Laurentiis, il parroco dello Spirito Santo Don Agostino Dâ&#x20AC;&#x2122;Arco, il parroco della Cattedrale don Vincenzo Cenatiempo, il canonico Polito, Mons. Onofrio Buonocore, il Gerarca Tallarico, il Sindaco di Ischia Vincenzo Telese,
y @ # sio Marrasi, Capo di Stato Maggiore dellâ&#x20AC;&#x2122;esercito italiano, il Comandante del Palazzo Reale e quello della Capitaneria di Porto. Il tutto condito dalla presenza della banda musicale CittĂ di Stadio delle Alghe ad Ischia Ponte Ischia che diretta dal maestro SasĂ ta che partiva dal palazzo dellâ&#x20AC;&#x2122;O- Tabor intonò la musica della can
zone â&#x20AC;&#x153;Addo sta Zazaâ&#x20AC;?. Quei giocadove due sedicenti tenori, Mastu
" " Giorgio Sorice e Francisco uâ&#x20AC;&#x2122; Sar- ormai in etĂ matura, erano le vecgente prima della partita cantavano chie glorie da un passato sportivo insieme la nota canzone napoleta- notevole, prima con la forte squana â&#x20AC;&#x153;â&#x20AC;&#x2122;O surdato Nammuratoâ&#x20AC;?. Alla dra del Littorio e poi con la prima A.S. Ischia. Costoro si costituirono Ndrezzata che con le sua esibi- in due circoli sportivi, la Pro Ischia zione al centro del campo delle con sede a Villa Bagni, ossia Porto Alghe e con lo sparo degli imman- dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia e la Robur a Ischia Poncabili tric tra, si dava lâ&#x20AC;&#x2122;avvio alla te. I loro veri nomi vale la pena ripartita-spettacolo. E che spettaco- cordarmi, e cioè: Commitante, De lo, se si tiene conto della cornice Simone, Ferrandino, Trani, Terdi pubblico festante che circonda- zuoli, Nino Dâ&#x20AC;&#x2122;Amico, Sorrentino,
Ungaro, Calise, Cigliano, Di M eglio, Di Massa, Salzano, Pilato, Filiberto, Scipione, Califano, Barile, Lauro, Migliaccio, Prota, Mattera, Messina. Tutta gente bene inserita nel tessuto sociale locale, chi con mestieri e chi con professioni di successo. A riportarli in campo, prospiciente, fu proprio Sparaspilli che oltre a coniare i nomi delle due squadre contro, ideò la festa con tutti i suoi contorni, dentro e fuori del campo da giocatore protagonista e da inimitabile mattatore. Lâ&#x20AC;&#x2122;ultima parola sullâ&#x20AC;&#x2122;argomento è bene che la dica lo stesso Sparaspilli, ultimo superstite, vivo e vegeto di una brigata di giovanotti del tempo,che a modo loro seppero scrivere una bella pagina di storia. â&#x20AC;&#x153;A partita terminata - ci dice Sparaspilli - i gol non venivano mai contati. Si applicava la regola del passato col vecchio detto â&#x20AC;&#x153;chi ha avute avuto e chi ha dato ha datoâ&#x20AC;?. Quelle caratteristiche facce di campioni da â&#x20AC;&#x153;calciâ&#x20AC;? sono tutti oltrepassati, solo di chi vi parla, il Signore si è scordato. Pro Conigli e Pescicani è una pagina di storia del nostro passato che non va mai dimenticata. Quegli anni dal 1945 al Y}Â&#x2122; " K " # no giorni della dolce felicitĂ , fatta di niente. Oggi ogni cosa è completamente cambiata. Dice buono uâ&#x20AC;&#x2122; motto antico: del presente non si è contenti, si spera nel futuro e si rimpiange sempre il passatoâ&#x20AC;?.
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
LA STORIA SIAMO NOI
17
Tutta la veritĂ sulla
Coppa di Nestore Giorgio Buchner avrebbe preferito altri discorsi
S
ulla Coppa di Nestore tanto si è detto e scritto, senza mai però A cura di scendere nei partiAntonio colari come avrebbe Lubrano voluto Giorgio Buchner (nella foto in basso) suo scopritore. Si è invece preferito in piĂš di una occasione romanzare sullâ&#x20AC;&#x2122;argomento, allontanandosi dalla veritĂ storia e uti
& propagandistici per promozioni commerciali. Si, la Coppa di Nestore ha dovuto subire anche questo affronto. Qualche sprovveduto pensa che si tratti di una comune tazza con cui berci della cioccolata, perchĂŠ non conosce la sua provenienza, la sua storia, gli studi dopo averla portata alla luce. Volendoci invece addentrare in un discorso [ allâ&#x20AC;&#x2122;alto valore culturale che lâ&#x20AC;&#x2122;argomento riveste, vale la pena parlare del secolare reperto archeologico nostrano con termini piĂš appropriati e riferirsi anche a qualche diversa interpretazione per
della Coppa. La coppa è una kotyle, ossia una tazza piccola, larga non piĂš di 10 cm, di uso quotidiano, decorata a motivi geometrici. Fu importata nella colonia greca di Pithekoussai, lâ&#x20AC;&#x2122;odierna Ischia, da Rodi, secondo alcuni insieme ad una partita di vasi contenenti preziosi unguenti orientali, e portata alla luce nel 1955 da Giorgio Buchner, che si avvalse della collaborazione di Carlo Ferdinando Russo 3 \ " rinvenuta in circa cinquanta frammenti poi ricomposti, faceva parte del ricco corredo funebre appartenente alla tomba di un fanciullo di appena dieci anni. Essa reca inciso su di un lato in alfabeto eubolico in direzione retrograda, ossia da destra verso sinistra, come nella consuetudine fenicia, un epigramma formato da tre versi, il primo
con metro giambico e il secondo e terzo con perfetti esametri dattilici, che alludono alla famosa coppa descritta nellâ&#x20AC;&#x2122;Iliade di Omero: â&#x20AC;&#x153;Nèstoros eimĂŹ potèrion os dâ&#x20AC;&#x2122;an toude pĂŹesi potèriu autikĂ kènon ĂŹmeros airèsei kallistefĂ nu AfrodĂŹtesâ&#x20AC;?, ovvero â&#x20AC;&#x153;Io sono la bella coppa di Nestore, chi berrĂ da questa coppa subito lo prenderĂ il desiderio di Afrodite dalla bella coronaâ&#x20AC;?. Le poche, piccole lacune sono tutte interpretabili con sicurezza ad eccezione della seconda parola del primo rigo, che presenta quattro o cinque lettere mancanti. Lâ&#x20AC;&#x2122;iscrizione si rifĂ dunque a quanto descritto nellâ&#x20AC;&#x2122;XI libro dellâ&#x20AC;&#x2122;Iliade v. 632, in cui si narra della leggendaria coppa Â&#x152; " re di Pilo Neleo e di Cloride, tanto grande che occorrevano quattro persone per spostarla. Esistono varie interpretazioni dellâ&#x20AC;&#x2122;iscrizione alternative a quella piĂš diffusa e comunemente accettata dagli studiosi. Alcune di queste si avvalgono di correzioni del testo, per spiegare lâ&#x20AC;&#x2122;effetto umoristico dellâ&#x20AC;&#x2122;incoerenza che si percepisce tra il primo rigo e gli altri. Una terza ipotesi è
# da durante un simposio: qualcuno scrisse il primo rigo, poi toccò a un secondo aggiungere un secondo verso e cosÏ via. Questa iscrizione, relazioni commerciali che i coloni di Pithekoussai svilupparono con tutti i porti del Mediterraneo, anche i piÚ orientali, rappresenta uno degli esempi piÚ antichi di scrittura greca a noi giunto e soprattutto il primo frammento noto di poesia conservato nella sua stesura originale, contemporanea a quella del celebre poema epico attribuito ad 4 3 R pensiero di Salvatore Ronga che ne dà a suo modo una scontata visione poetica, e giustamente la consegna al mistero.
Il mistero della coppa
G
li Inferi sono abitati da ombre che non dileguano. K " memoria. Il tempo non trascorre nelle cavitĂ della A cura di terra, ristagna. Salvatore Nella necropoli di San Montano, i frammenti della Ronga coppa di Nestore emersero dal corredo funerario di un fanciullo. Resta ancora il mistero di questa incongruenza irrituale: la presenza di un kotyle, adoperata in un simposio, dove uno o piĂš astanti incidono con arguzia, nel fondo dellâ&#x20AC;&#x2122;ebbrezza, versi che esaltano lâ&#x20AC;&#x2122;esuberanza amorosa. Non apparteneva certo al fanciullo, quella coppa. Egli non aveva ancora lâ&#x20AC;&#x2122;etĂ per prendere parte al convito, quando il sonno lo avvolse. Immagino questo padre, che depone nella fossa, accanto al " sarĂ , come non vi sarĂ ombra di peluria sulle guance. Volge le " " " #
"
mondi, dove forse quella coppa che, se fosse vissuto, sarebbe stata sua un giorno, ora gli servirĂ per bere con nuovi compagni. Eâ&#x20AC;&#x2122; forse qui, dove il mare sâ&#x20AC;&#x2122;incunea in una rada pietrosa, che sâ&#x20AC;&#x2122;inventa per la prima volta lâ&#x20AC;&#x2122;altra vita.
LAVORO 1.748 posti in marina Per il 2015 il ministero della difesa ha indetto un bando di reclutamento nella marina militare di 1.748 volontari, di cui 500 per le categorie del corpo equipaggi militari marittimi (cemm) e 1.248 per il corpo delle capitanerie di porto (cp), in un unico blocco, che prevede quattro incorporamenti (il primo a febbraio 2015, il secondo a maggio, il terzo a settembre e lâ&#x20AC;&#x2122;ultimo a dicembre 2015). La domanda di partecipazione può essere presentata dal 23 settembre al 22 ottobre 2014, per i nati dal 22 ottobre 1989 al 22 ottobre 1996 in possesso di un diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore), compilando il modello previsto. Vai sul sito difesa.it per leggere il bando di concorso, partecipare e presentare la tua candidatura (a partire dal 23 settembre).
18
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
FAMIGLIA
â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;Europa del nord vive male la distanza tra realtĂ e normaâ&#x20AC;? he cosa mi aspetto dal Sinodo? Che non sia un sinodo platonico, che non si ritiri su unâ&#x20AC;&#x2122;isola rassicurante di discussioni A cura di dottrinali o di norme generali Maria Chiara ma che abbia un occhio aperto Biagioni alla realtĂ concreta e complessa della vitaâ&#x20AC;?. Si intitola â&#x20AC;&#x153;Sinodo sulla famiglia. Le attese di un vescovo diocesanoâ&#x20AC;?, il testo scritto qualche giorno fa dal vescovo di Anversa, monsignor Johan Bonny. Non una lettera pastorale nĂŠ un documento dogmatico. Semplicemente un testo dove un vescovo delinea le sue attese in vista del Sinodo. Un testo lungo e complesso (24 pagine), ricco di riferimenti storici ma anche accompagnato di pagina in pagina dalle storie di persone, giovani e coppie, con cui il vescovo in questi anni si è imbattuto. Câ&#x20AC;&#x2122;è la storia della catechista di parrocchia, divorziata e risposata civilmente. Câ&#x20AC;&#x2122;è la giovane coppia che convive in attesa di maturare la decisione di sposarsi. Câ&#x20AC;&#x2122;è la storia di J. e K. sposati civilmente come coppia omosessuale e quella di A. e L. che hanno fatto ricorso alla fecondazione
3 <@ # ` mons. Bonny - è essere pastori e questo funziona in due direzioni: io qui devo dire alla mia gente qual è lâ&#x20AC;&#x2122;idea e la linea dottrinale ed etica della Chiesa cattolica. Ma câ&#x20AC;&#x2122;è anche unâ&#x20AC;&#x2122;altra direzione: devo far sapere agli altri vescovi cosa la gente vive e sente, quali sono le loro gioie ma anche i loro dolori. Un movimento in due direzioni ed io ho voluto contribuire alla discussione in modo costruttivoâ&#x20AC;?. Le coppie irregolari. Il punto centrale del testo di mons. Bonny è la ricerca di una sintonia tra dottrina e pastorale nei confronti soprattutto delle coppie irregolari. Secondo il vescovo câ&#x20AC;&#x2122;è â&#x20AC;&#x153;una linea culturale che corre tra il Nord e il Sud dellâ&#x20AC;&#x2122;Europaâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;Europa meridionale sopporta meglio la grande distanza che esiste tra la realtĂ e la normaâ&#x20AC;? mentre in Europa del Nord â&#x20AC;&#x153;ciò che è meno bello o meno positivo, deve in qualche modo poter essere canalizzato o regolato in qualche via legale. Secondo il nostro sentimento, la persona non è aiutata con il silenzio o la negazioneâ&#x20AC;?. Sarebbe quindi auspicabile qualche â&#x20AC;&#x153;legge in menoâ&#x20AC;? ma â&#x20AC;&#x153;applicataâ&#x20AC;?. Lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione è focalizzata in modo particolare ai divorziati risposati anche perchĂŠ sono gli animatori pastorali a chiedere ai vescovi criteri e direttive e in mancanza di risposte, si generano situazioni di â&#x20AC;&#x153;confusioneâ&#x20AC;?. Il vescovo
â&#x20AC;&#x153;C
Il vescovo di Anversa Johan Bonny ha scritto un testo per delineare le sue attese, soprattutto per le coppie irregolari con le quali ha intessuto un dialogo. E spera che per loro si possa â&#x20AC;&#x153;vedere come GesĂš combinava legge e misericordia, veritĂ e misericordiaâ&#x20AC;?. E ricorda la tradizione giuridica dellâ&#x20AC;&#x2122;Oriente cristiano: â&#x20AC;&#x153;La possibilitĂ cioè di un regolamento eccezionale in nome della misericordiaâ&#x20AC;?
Bonny ricorda a questo proposito la tradizione giuridica dellâ&#x20AC;&#x2122;Oriente cristiano: â&#x20AC;&#x153;La possibilitĂ cioè di un regolamento eccezionale in nome della misericordiaâ&#x20AC;?. Una strada che secondo il vescovo belga â&#x20AC;&#x153;può offrire una aperturaâ&#x20AC;?. E aggiunge: â&#x20AC;&#x153;Anche su questo punto guardo con speranza il prossimo Sinodoâ&#x20AC;?. Dottrina e pastorale. Mons. Bonny parla del <
H sua città è in corso lâ&#x20AC;&#x2122;incontro interreligioso per la pace promosso dalla ComunitĂ di Santâ&#x20AC;&#x2122;Egidio. â&#x20AC;&#x153;Dottrina e pastorale - dice - vanno insieme: lâ&#x20AC;&#x2122;una ha bisogno dellâ&#x20AC;&#x2122;altra. Ă&#x2C6; sempre stato cosĂŹ nella tradizione della Chiesa: la dottrina si crea in dialogo con la vita e la vita si vive in dialogo con la dottrina. Non due cose separate
e poi un lavoro pastorale da reinventare nelle varie diocesi del mondoâ&#x20AC;?. Le realtĂ poi sono diverse. â&#x20AC;&#x153;Ă&#x2C6; vero che il mondo è globalizzato però non è globalizzato in tutto: il modo per esempio con cui noi viviamo la famiglia qui in Europa del nord non è lo stesso nellâ&#x20AC;&#x2122;Europa del Sud o in Africa o in America Latinaâ&#x20AC;?. Poi 9 <Â&#x2022; solo 4 giorni fa e almeno una ventina di persone sono venute a raccontarmi pezzi della loro vita che mai hanno avuto il coraggio di raccontare ad un vescovo. PerchĂŠ adesso? Forse perchĂŠ hanno sentito che i vescovi vogliono ascoltarli e provano a capireâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Compito primario della Chiesa - incalza Bonny - è prendere dal cuore delle persone il peso vissuto per una vita. La gente non ci chiede di essere dâ&#x20AC;&#x2122;accordo con tutto, ma chiede di essere ascoltata. Nelle famiglie câ&#x20AC;&#x2122;è di tutto. E se la chiesa è una famiglia, allora il vescovo che è un pastore, come un buon padre prova a mantenere insieme la sua famiglia complicataâ&#x20AC;?. Il vescovo propone di tornare al Vangelo per â&#x20AC;&#x153;vedere come GesĂš combinava legge e misericordia, veritĂ e misericordia. La scuola per imparare come fare, si trova lĂŹ. Non è soltanto questione di etica. La problematica richiama lâ&#x20AC;&#x2122;ecclesiologia e la cristologia. Il problema è piĂš ampio perchĂŠ si tratta di capire come essere Chiesa e come Chiesa misurarsi alla persona di GesĂš per vedere come lui stesso combinava la veritĂ e il suo modo di rivelarla, molto vicino alla gente: dunque veritĂ e vita, legge e misericordiaâ&#x20AC;?. Papa Francesco insiste molto su questa attitudine pastorale. Dâ&#x20AC;&#x2122;altronde - chiede il vescovo - â&#x20AC;&#x153;come si può evangelizzare se non câ&#x20AC;&#x2122;è uno spirito di dialogo, apertura e di reciprocitĂ ?â&#x20AC;?.
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
ECCLESIA
19
San Francesco paladino della Misericordia Divina
P
apa Francesco nella catechesi del 10 settembre scorso sulla Chiesa come Madre di Misericordia ci invita a essere portatori di misericordia e mani tese di Dio, poichĂŠ noi cristiani per primi, in quanto peccatori , spea cura di Ordine rimentiamo continuamente la Misericordia divina che Francescano " ! Secolare di Forio cessitĂ . Il Papa ribadisce con fermezza che lâ&#x20AC;&#x2122;essenziale del Vangelo è la Misericordia. Esso deve essere vissuto come dice San Francesco â&#x20AC;&#x153;sine glossaâ&#x20AC;? cioè senza interpretazione, alla lettera. Il Vangelo ci invita a compiere le opere di misericordia che possono curare i mali corporali e spirituali. Il nostro santo dal principio della sua conversione, nonostante la ripugnanza che provava, diede prova del suo amore a Cristo baciando il lebbroso, servendo i lebbrosi nei loro ghetti, donava quel che aveva a chi era piĂš povero e bisognoso di lui, perchĂŠ sosteneva che tutto gli era dato in prestito dal Padre e tutto doveva essere restituito alla prima occasione, rimanendo piĂš povero di prima. Lâ&#x20AC;&#x2122;amore per lâ&#x20AC;&#x2122;Amato lo portava a gesti di misericordia umanamente incomprensibili, poichĂŠ lui stesso aveva sperimentato la misericordia del Padre e da oggetto diventa soggetto di tale virtĂš. Ă&#x2C6; bello ricordare lâ&#x20AC;&#x2122;episodio dei ladroni convertiti: â&#x20AC;&#x153;In un eremitaggio â&#x20AC;Ś venivano di tanto in tanto certi ladroni a domandare del pane. Costoro stavano appiattati nelle folte selve di quella contrada e talora ne uscivano e si appostavano lungo le strade per derubare i passanti. Per questo motivo alcuni frati dicevano: ÂŤ Non è bene dare lâ&#x20AC;&#x2122;elemosina a costoro, che sono dei ladroni e fanno tanto male alla gente Âť. Altri davano loro qualche volta del pane, esortandoli a cambiar vita e fare penitenza. Giunse Francesco e i frati gli esposero il loro dilemma: dovevano oppure no donare il pane a quei malviventi? Rispose il Santo: ÂŤ Se fate quello che vi
" K
3 Andate, acquistate del buon pane e del buon vino, portate le provviste ai briganti nella selva e gridate: - Fratelli ladroni, venite da noi! Siamo i frati e vi portiamo del buon pane e del buon vino-. Quelli accorreranno allâ&#x20AC;&#x2122;istante. Voi allora stendete una tovaglia per terra, disponete sopra il pane e il vino, e serviteli con rispetto e buon umore. Finito che abbiano di mangiare, proporrete loro le parole del Signore. Chiuderete lâ&#x20AC;&#x2122;esortazione chiedendo loro per amore di Dio, un primo piacere, e cioè che vi promettano di non percuotere o comunque maltrattare le persone. GiacchĂŠ, se esigete da loro tutto in una volta, non vi starebbero a sentire. Ma cosĂŹ, toccati dal rispetto e dallâ&#x20AC;&#x2122;affetto che dimostrate, ve lo prometteranno senzâ&#x20AC;&#x2122;altro. E il giorno dopo aggiungete al pane e al vino delle uova e del cacio. â&#x20AC;Ś Dopo il pasto direte:-PerchĂŠ state qui a morire di fame e a patire stenti, a ordire tanti danni a causa dei quali rischiate la perdizione dellâ&#x20AC;&#x2122;anima? Meglio servire il K " \
verĂ le vostre anime.- E il Signor, nella sua misericordia, ispirerĂ i ladroni a mutar vita, commossi dal vostro rispetto ed affetto Âť. I frati cosĂŹ fecero â&#x20AC;Ś e per la misericordia di Dio alcuni briganti entrarono nellâ&#x20AC;&#x2122;Ordine e altri si convertirono a penitenza.â&#x20AC;? (FF 1646)
IL SUO IMPEGNO:
coniugare vangelo e mass media Don Silvio Sassi, Superiore generale dei Paolini sâ&#x20AC;&#x2122;è spento per un arresto cardiocircolatorio. Aveva 65 anni. essuno poteva immaginare che alle prime ore di domenica 14 settembre il Signore avrebbe chiamato a sĂŠ (si è spento nel sonno) don Silvio Sassi, 65 anni, Superiore generale dei Paolini. Fedele al carisma del FonA cura di Don Antonio datore il Beato Giacomo Alberione, è vissuto con la Sciortino stessa ansia missionaria di ÂŤfare qualcosa per gli uomini dâ&#x20AC;&#x2122;oggiÂť e di ÂŤriempire di Vangelo le vie della comunicazioneÂť. ÂŤIl nostro è un carisma nomade, che si snatura se diventa sedentarioÂť, aveva detto in una recente intervista a Famiglia Cristiana. ÂŤĂ&#x2C6; un carisma da vivere allâ&#x20AC;&#x2122;aperto e non al riparo con le porte 3
" " verso il futuro, con freschezza e originalitĂ . Non un Ă ncora, ma una vela spiegata al vento dove abita lo SpiritoÂť. Don Silvio Sassi si stava preparando alla conclusione dellâ&#x20AC;&#x2122;Anno centenario della San Paolo. E studiava e approfondiva il carisma paolino, che voleva sempre piĂš attuale e vissuto con autenticitĂ da tutti i membri della Congregazione. Per questo aveva giĂ pronta la lettera annuale Evangelizzare nella comunicazione e con la comunicazione (tema a lui caro, cui aveva dedicato gli studi, specializzandosi alla Sorbona di Parigi), che avrebbe pubblicato il 26 novembre prossimo, anniversario della morte del Beato Alberione e vigilia dellâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale che papa Francesco ha accordato alla Famiglia paolina a chiusura del Centenario. Col modello di Chiesa missionaria di papa Francesco, don Silvio Sassi e tutta la congregazione paolina si sono subito sentiti in perfetta sintonia. ÂŤQuando papa Francesco dice di andare in mezzo alla gente, di aprire le porte della ChiesaÂť, ricordava don Sassi, Â&#x17E; ! `
9 < prete che sta chiuso in canonica non fa il suo dovere, deve andare in mezzo alla gente, non è piĂš tempo di aspettare la gente in sacrestia, bisogna andare a trovarla lĂŹ dove viveâ&#x20AC;?. Don Alberione aveva capito che esiste un popolo della comunicazione che non è lo stesso che va in chiesa; che è diffuso un bisogno di incontro senza contatti diretti ma mediati dalle tecnologie di comunicazione; che esistono poveri anche nella comunicazione. E che evangelizzare con la comunicazione è una forma originale di praticare
Â&#x;3 & `
" K 3 A chi gli chiedeva un augurio per i prossimi centâ&#x20AC;&#x2122;anni della Congregazione, rispondeva: carisma paolino. Auguro che molti scoprano che la comunicazione è una via sicura per la santitĂ personale e per aiutare gli altri a incontrare e amare DioÂť. Caro don Silvio, proteggici da lassĂš.
N
20
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
ARTE E LITURGIA
IL SANTO DELLA SETTIMANA
Commento al vangelo Domenica 21 settembre 2014
24 SETTEMBRE
Beata Vergine Maria della Mercede
L
D
a Beata Vergine Maria è considerata a tutti gli effetti lâ&#x20AC;&#x2122;ispiratrice adella cura difondazione, parte diGalano s. Pietro Nolasco e A cura di daGiuseppe (1180-1245), dellâ&#x20AC;&#x2122;antico OrdiFlora Dâ&#x20AC;&#x2122; A ndrea Francesco Schiano ne della Mercede; il titolo con cui viene onorata è strettamente correlato alla storia di questâ&#x20AC;&#x2122;Ordine, che da lei prese la denominazione. In una delle sue veglie di preghiera, la notte fra il 1° e il 2 agosto 1218, la Vergine Maria glâ&#x20AC;&#x2122;ispirò di fondare un Ordine religioso che si dedicasse alle opere di misericordia e specialmente alla redenzione degli schiavi, anche a costo della propria vita. Caratteristica eroica dei Mercedari durante le redenzioni, fu proprio quella di proporsi al posto di uno schiavo, se il denaro non bastava e rimanere prigionieri ďŹ no allâ&#x20AC;&#x2122;arrivo della somma dallâ&#x20AC;&#x2122;Europa, cosa che non sempre avveniva in tempo specie per gli agguati dei pirati, allora il religioso veniva ucciso barbaramente per vendetta. La Chiesa ha voluto valorizzare questo titolo prettamente mariano, stabilendo un ricordo particolare nella liturgia il 24 settembre.
XXV Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
La chiamata alla salvezza
S
olo Matteo ha questa parabola incentrata sulla â&#x20AC;&#x153;differenzaâ&#x20AC;? tra i primi e gli ultimi operai delA cura della la vigna, che ricevono la stessa Don Angelo ricompensa. Se tutti siamo opeSceppacerca rai, vuol dire che la vita è tutta unâ&#x20AC;&#x2122;opera, un operare; non si deve contrapporre la vita attiva e la vita contemplativa: tutto è opera dello Spirito e, da parte nostra, obbedienza operosa. Il mistero cristiano è racchiuso nellâ&#x20AC;&#x2122;immagine di questo â&#x20AC;&#x153;padrone di casaâ&#x20AC;? che esce allâ&#x20AC;&#x2122;alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Questa è la vocazione cristiana, la chiamata alla salvezza: chiamati a operare nella vigna del Signore. Fuori câ&#x20AC;&#x2122;è solo la vita inutile del disoccupato. Le diverse ore della giornata dicono la presenza, gli interventi e le chiamate di Dio nella
" 3 ' # e allâ&#x20AC;&#x2122;ora della morte di GesĂš. I primi chiamati potrebbero indicare il popolo della Prima Alleanza, e gli ultimi i pagani, i peccatori, verso i quali il padrone mostra unâ&#x20AC;&#x2122;attenzione privilegiata che suscita la protesta dei primi. La severa risposta del padrone allâ&#x20AC;&#x2122;operaio
che si lamenta suona cosĂŹ: â&#x20AC;&#x153;...oppure il tuo occhio è cattivo perchĂŠ io sono buono?â&#x20AC;?. Ă&#x2C6; la
3 \ [ di Dio è la sua misericordia. Ă&#x2C6; lâ&#x20AC;&#x2122;accusa tremenda del Grande Inquisitore contro GesĂš. Il padrone esce per portare operai dentro la vigna. Il padrone esce perchĂŠ tutti entrino. La vigna non ha bisogno degli uomini; gli uomini hanno bisogno della vigna, anzi di essere innestati alla vite che è GesĂš. GesĂš scende in mezzo agli uomini al mattino presto. Ricorda lâ&#x20AC;&#x2122;uscita dal sepolcro. Il Signore dĂ la paga cominciando dagli ultimi e poi provoca la mormorazione che cambia i primi in ultimi. Non apprezzano il dono del denaro pattuito, un prezzo uguale per tutti e offerto anche allâ&#x20AC;&#x2122;ultimo. In fondo il denaro - che indica la salvezza - è GesĂš stesso; per questo i piĂš fortunati sono quelli che ricevono la promessa allâ&#x20AC;&#x2122;inizio della giornata. Peccato che non riescano a rendersi conto della bontĂ di Dio. Allâ&#x20AC;&#x2122;inizio si diceva che questa è la vita, è tutta unâ&#x20AC;&#x2122;opera; e la fede succede quando Lui viene, mi trova e mi mette ad operare dentro la sua vigna. Da questo momento la vita è bella.
VANGELO VISSUTO Racconti di esperienze quotidiane illuminate dalle parole di GesĂš
Sono drogato n ragazzo si era avvicinato a noi: ÂŤSono drogato, ma voglio recuperarmi. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti a non drogarmi, voglio ricoverarmi. Non so come sono
3 @ _Â&#x;3 ! | A cura della non esistono istituti per il recupero di tossicodipendenti, lo abbiamo invitato a veRedazione
3 / " # pendenza era grave, tanto che avrebbe fatto qualsiasi cosa per riuscire a procurarsi la droga. Grazie a Dio, un medico amico ha trovato il modo di farlo ricoverare in ospedale. Il giorno dopo siamo andati a trovarlo, portandogli dolci. Ci ha supplicato di non lasciarlo solo. Quando è uscito dallâ&#x20AC;&#x2122;ospedale per alcuni giorni si è fermato da noi. Nel frattempo si è aperta una possibilitĂ di ricovero presso un centro specializzato. Lo abbiamo visto partire felice e sicuro di poter contare Â&#x;3 @3&3  `
ÂŤU
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
ARTE E LITURGIA
21
Gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi Castello Aragonese, Cripta di San Pietro, Ischia. Affresco terza cappella a destra. Si ringrazia lâ&#x20AC;&#x2122;Architetto Nicola Mattera del Castello Aragonese per la sua disponibilitĂ
S
e domenica scorsa il vangelo illustrava la misericordia che ognuno deve al fratello, oggi esso tratta del Dio misericordioso che salda i â&#x20AC;&#x153;debitiâ&#x20AC;? con chi lo serve. A cura di Ă&#x2C6; la parabola del proprietario che prende lavoratori a Ernesta Mazzella giornata per la sua vigna e, giunta la sera, paga con la stessa somma di denaro quelli che avevano lavorato sin dalla mattina e quelli chiamati solo nel pomeriggio. Lâ&#x20AC;&#x2122;opera qui riprodotta illustra un paesaggio di campagna ove vi sono dei pastori. Si tratta dellâ&#x20AC;&#x2122;affresco trecentesco che adorna la terza cappella della cripta intitolata a San Pietro nel Castello Aragonese di Ischia. Costruita fra lâ&#x20AC;&#x2122;XI e il XII secolo, era in origine una cappella. Fu trasformata in cripta quando vi fu costruita sopra la cattedrale dellâ&#x20AC;&#x2122;Assunta. Ă&#x2C6; costituita da un ambiente centrale con volta a crociera e da sette piccole cappelle con volta a botte che si sviluppano lungo il perimetro. Ciascuna cappella rappresentava una delle famiglie gentilizie che abitavano lâ&#x20AC;&#x2122;isolotto ed è decorata da affreschi, di recente è stata scoperta sul lato sinistro dellâ&#x20AC;&#x2122;ingresso una nuova cappella, attualmente è in corso il restauro a cura dellâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Europeo del Restauro. Lâ&#x20AC;&#x2122;affresco è uno dei tanti dipinti quasi sconosciuti che adornano lâ&#x20AC;&#x2122;intera cripta. Le testimonianze pittoriche, in prevalenza trecentesche, che popolano, a volte sovrapponendosi, la nostra bella cripta, ci portano a soffermarci grazie al vangelo di questa domenica sulla terza cappella a destra dellâ&#x20AC;&#x2122;ingresso. Lâ&#x20AC;&#x2122;arcidiacono Vincenzo Onorato (1739-1829) nel suo manoscritto ci offre una prima descrizione della cappella informandoci della sua bellezza e ricchezza: â&#x20AC;&#x153;in essa cappella e su lâ&#x20AC;&#x2122;altare ci era una pittura che conteneva pastori, animali, alberi e case, divisanti tali famiglie possedere greggi, pastori territori e case e feudi. Tale cappella faceva una comparsa, che la Cattedrale piĂš tosto le servivaâ&#x20AC;?. La cappella presenta dipinti di autori e periodi diversi: la scena a sinistra si apre con un pastore che zufola da una cornamusa, seduto sulla roccia accanto al gregge. Indossa una tunica scura, lunga sino ai piedi nudi e cappello con visiera a punta, sui capelli chiari. Poco piĂš sopra, si scorge un altro pastore in ginocchio, lâ&#x20AC;&#x2122;uomo ha i capelli chiari e indossa una veste larga e scura e ha in spalla un cappello. Accanto a lui, un uomo dal semplice camice corto a doppie maniche, identico cappello sulle spalle e calzari alti retti da stringhe: rivolto anchâ&#x20AC;&#x2122;egli verso lâ&#x20AC;&#x2122;alto. Nella parte alta e centrale della parete vi è rappresentata una cittĂ con mura bianche, torrette traforate da bifore e vari caseggiati allâ&#x20AC;&#x2122;interno; tale paesaggio forse si ispira & " con la celebre scena del Noli me tangere della cappella Brancaccio nella Chiesa di San Domenico Maggiore in Napoli, dipinta da Pietro Cavallini. Anche se nel dipinto della cripta di Ischia il clima è ormai tardo-gotico e [
" bottega che ha realizzato lâ&#x20AC;&#x2122;opera mostra una conoscenza delle maggiori imprese decorative della Napoli del XIV secolo. Lâ&#x20AC;&#x2122;Onorato afferma che la cappella era di jus patronato della famiglia Cossa. La famiglia Cossa fu una delle piĂš illustri e prestigiose della cittĂ di Napoli e dellâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;I-
schia. I membri della famiglia appartenevano ai Seggi di Capuana e di Â&#x152; 3 K ed eccelsero in modo particolare nel settore navale ed ecclesiastico. I Cossa furono ricompensati dalla Corona con assegni annui sin dal regno di Carlo II. La loro fedeltĂ alla casa dâ&#x20AC;&#x2122;Angiò fu un esempio raro. La realizzazione feudale dei Cossa avvenne nel 1339-1340, con Marino,
3 J + ed il castello di Procida dai discendenti di Giovanni di Procida ed altri possessi feudali altrove. La posizione di grande autorevolezza che la famiglia conquistò nellâ&#x20AC;&#x2122;etĂ di Roberto e che si può dire suggellata dallâ&#x20AC;&#x2122;introduzione nella Corte regia di Marino, si consolidò nellâ&#x20AC;&#x2122;etĂ durazzesca. I Cossa rientrarono in quelle famiglie della nobiltĂ verso le quali la Corte di Gaeta fece una politica di ampi favori, largheggiando in concessioni anche di assegni. La famiglia Cossa vantava il patronato su alcune cappelle nella Cattedrale del Castello come si apprende nella Relationes ad limina del vescovo Inigo dâ&#x20AC;&#x2122;Avalos del 1598. Anche il Lauro documenta che la famiglia Cossa aveva lo jus patronato su alcune cappelle nella Chiesa degli Agostiniani di Santa Maria della Scala, oggi attuale Cattedrale di Ischia. La studiosa Ilia Delizia affermò che la famiglia possedeva una antica cappella col K K & " K
K 3
22
20 settembre 2014 www.chiesaischia.it
TELEVISIONE
DENTRO LA TV
Lâ&#x20AC;&#x2122;eterna
â&#x20AC;&#x153;Domenica Sportivaâ&#x20AC;? Data di nascita: 11 ottobre 1953. Da allora ad oggi, successi e polemiche onostante non manchino gli argomenti seri di attualitĂ giorA cura della nalistica, il calcio rieMarco Deriu sce sempre a bucare il piccolo schermo. Soprattutto quando il campionato riparte, la Nazionale di Antonio Conte fa il suo esordio vincente e il palinsesto torna a ospitare stabilmente le trasmissioni settimanali dedicate al calcio. Fra le quali, â&#x20AC;&#x153;La Domenica sportivaâ&#x20AC;? mantiene la sua visibilitĂ , nonostante la concorrenza delle altre reti e la tecnologia digitale ne abbiano messo seriamente in discussione il primato ormai da lungo tempo. A
sione domenicale hanno provveduto, oltre alla prima giornata del calendario di Serie A 2014-2015, anche le polemiche di Gene Gnocchi (escluso â&#x20AC;&#x153;a sua insaputaâ&#x20AC;? dalla nuova edizione) e di Paola Ferrari (soppiantata in conduzione da Sa
y " / Â&#x2013;
N
Bongiorno e giĂ alla guida di â&#x20AC;&#x153;Sabato Sprintâ&#x20AC;?). Al netto della giusta tara alle schermaglie fra aspiranti primedonne, è giusto che un programma si rinnovi ma al contempo certe trasmissioni dovrebbero fare della loro â&#x20AC;&#x153;tradizionalitĂ â&#x20AC;? un punto
bilitĂ e della fedeltĂ da parte degli spettatori. In fondo, oltre che a farci conoscere nel modo migliore i principali fatti del mondo vicino e lontano a noi, la televisione ha anche la funzione di dare un ritmo alla quotidianitĂ del suo pubblico e crea riti collettivi in cui ci si può facilmente riconoscere. La visione della â&#x20AC;&#x153;Domenica sportivaâ&#x20AC;? per molti anni lo è stata e oggi fa un poâ&#x20AC;&#x2122; specie pensare che la prima puntata della trasmissione sia andata in onda addirittura lâ&#x20AC;&#x2122;11 ottobre 1953, prima ancora < H R (battezzata il 3 gennaio 1954). Lo scarso pubblico televisivo italiano si trovò allora di fronte le immagini di Inter-Fiorentina, della corsa ciclisti-
ca Tre Valli Varesine e del campio Â&#x2122; Â&#x2013; 3 Dopo un periodo di rodaggio e di lancio, dal febbraio del 1965 la trasmissione si strutturò come un programma vero e proprio, con tanto di allestimento in studio e condu " Enzo Tortora. E fu allora che, oltre alle notizie sportive e alle cronache degli avvenimenti della giornata, si cominciò ad allargare lo spazio per opinioni, discussioni e commenti. Fino a quando lâ&#x20AC;&#x2122;introduzione della moviola segnò un vero e proprio spartiacque fra lo sport da guardare e quello da analizzare. Carlo Sassi e Bruno Pizzul si alternarono per alcuni anni nella gestione dellâ&#x20AC;&#x2122;apposita rubrichetta interna e la conduzione di Tito Stagno lanciò [ [
3 K Y}Â Y 9 + /
Bocchi - e in parallelo alla regista Luciana Dâ&#x20AC;&#x2122;Asnasch Veschi - rompere quello che ai tempi era anco [ convinzione popolare che anche in televisione il calcio fosse uno sport per soli uomini. La spietata concorrenza degli anni Novanta costrinse la â&#x20AC;&#x153;Domenica sportivaâ&#x20AC;? a fare i [
concorrenza delle reti commerciali e negli anni Duemila si sperimentarono diversi modelli per innovare il [ 3 &
O ciatori) o di comici di professione. Oggi il programma deve sostenere una concorrenza talmente forte da essere inevitabilmente in crisi di ascolti, complice anche il ritardo con cui può mostrare le immagini delle partite di calcio, rispetto alle reti a pagamento che ne hanno ac
3 = " al di lĂ di chi conduce, se ne faranno una ragione.
20 settembre 2014 kaire@chiesaischia.it
TACCUINO
23
Numeri Utili Basilica Pontificia del Cuore di Gesù e S. M. Maddalena Casamicciola Terme
Parrocchia Santa Maria del Carmine Serrara Fontana
Chiesa Del Purgatorio Al Majo
Chiesa di San Ciro martire - Ciglio
Festa in onore dell’Incoronata Madre dei dolori e festa di San Pio da Pietrelcina 20-23 SETTEMBRE 2014 PROGRAMMA
ï SABATO 20 SETTEMBRE Ore 18.30 Recita del S.Rosario e della coroncina Ore 19.00 S.Messa prefestiva e Benedizione Eucaristica Ore 20.30 In Piazza Majo: spettacolo musicale e percorso enogastronomico ï DOMENICA 21 SETTEMBRE Ore 10.00 S Messa Ore 18.00 Processione dell’immagine della B.V.Maria Addolorata per La Rita e la Sentinella; all’arrivo in Piazza Majo S.Messa solenne celebrata dal Parroco. Ore 21.00 in Piazza Majo: spettacolo musicale e percorso enogastronomico ï MARTEDI 23 SETTEMBRE Memoria di San Pio da Pietrelcina Ore 19.00 S. Messa, al termine fiaccolata con la reliquia del Santo dalla Chiesa del Purgatorio sino al monumento in Piazza Majo, dove sarà impartita la Benedizione.
Solenni festeggiamenti in onore di SAN PIO DA PIETRELCINA 21-23 SETTEMBRE 2014 PROGRAMMA ï DOMENICA
21 SETTEMBRE Ore 9.30 S Messa Ore 18.30 S Rosario Ore 19.00 S Messa con unzione degli infermi Ore 20.00 Flute e piano in concerto allievi e insegnanti flauto M°Rosa Impagliazzo, piano M°Bernardette Esposito ï LUNEDI 22 SETTEMBRE Ore 18.30 S Rosario Ore 19.00 S Messa accompagnata dal M°N.Di Maio Ore 20.00 Concerto offerto dal tenore M° Nello di Maio del teatro San Carlo di Napoli, presenta la serata Anna Castagna, seguirà zeppolata con dolci vari. ï MARTEDI 23 SETTEMBRE FESTA DI SAN PIO DA PIETRELCINA Ore 11.00 S.Messa Solenne accompagnata dal M° M. Colella e coro San Pio Ore 18.00 Inno a San Pio a cura del M°Claudio Matarese banda citta di Forio Ore 18.30 S Rosario Ore 19.00 S. Messa Ore 20.00 Esibizione delle allieve Magia della danza –M° Mary Sportiello, a chiusura dei festeggiamenti la soave voce di Erika Barbato, seguirà zeppolata Il ricavato sarà devoluto per il restauro della chiesa.
TAXI Ischia Porto · Via De Luca Alfredo - tel. 081992493 · Piazza degli Eroi - tel. 081992550 · Via Mirabella - tel. 081991067 · Piazzetta San Girolamo - tel. 081993720 Forio · Via C. Colombo - tel. 081997367 · Piazza Medaglia d’Oro - tel. 081997085 · C.so Umberto I - tel. 081997482 a cura di 081997450 · Piazza G. Mattera - tel. · Via San Leonardo Panza Giuseppe Galano e - tel. 081907251 Lacco Ameno Flora D’Andrea · Piazza Girardi - tel. 081995183 · Piazza Pontile - tel. 081994310 Serrara Fontana · Piazzetta Sant’Angelo - tel. 081999899 Casamicciola · Arrivo Porto Turistico - tel. 081900369 · Piazza Marina - tel. 081994800 · Piazza Bagni - tel. 081900881
D
GUARDIA MEDICA · Barano – Ischia – Serrara tel. 081983292 · Casamicciola – Forio – Lacco Ameno tel. 081998655 / 081998855 GUARDIA MEDICA ASSISTENZA ANZIANI · Via prov. Panza, 68 - tel. 0813332013 UFFICIO INVALIDI CIVILI · Via prov. Panza, 68 - tel. 081997730 FARMACIE Ischia · Sant’Anna - Via M. Mazzella - tel. 081991624 / 081985089 · Internazionale - Corso Vittoria Colonna, 179 tel. 0813331275 / 0813334147 · Dr.ssa Tiziana Costabile - Via Acquedotto, 83 - tel. 081902634 Casamicciola · De Luise - Piazza Marina, 1 - tel. 081994060 Lacco Ameno · Cantone - Corso Angelo Rizzoli, 77 - tel. 081900224 Forio · Migliaccio - Corso Regine, 61 - tel. 081989355 - 081997031 · Monterone - Via Castellaccio, 53 - tel. 0815071489 / 0815071577 · San Leonardo - Via prov. Panza, 1 - tel. 081907064 Serrara Fontana · Della Fonte - Piazza P.P. Iacono, 8 - tel. 081999320 · Sant’Angelo - Via Chiaia delle Rose, 10 - tel. 081999973 Barano · Garofano - Piazza San Rocco, 15 - tel. 081990012 · Isola Verde - Via Di Meglio, 8 - tel. 081906516 cell. 3476535608 ISOLA D’ISCHIA · Soccoro stradale - Tel. 081 984038 · Eliporto - tel. 081 980157 · EAV bus - tel. 800 053939 ISCHIA · Municipio - tel. 081 3333111 · Protezio Civile - tel. 3333254 · Carabinieri - 081 991065 · Polizia di stato - tel. 081 5074711 · Vigili del fuoco - tel. 081 991507 · Guardia di Finanza - tel. 081 991109 · Capitaneria di porto - tel. 081 5072811 · A.S.L. - Via De Luca Antonio, 20 - tel. 800284270 · Ufficio Termalismo (giorni dispari) - tel. 0815070650 · Villa Romana C.U.P. Anagrafe - tel. 0815070215/217 · Maternità infantile - tel. 0815080010 · A.S.L. veterinaria - tel. 0815070229 CASAMICCIOLA · Municipio - tel. 081 5072511 · Carabinieri - tel. 081 994480 · A.S.L. - Via De Gasperi, 23 - tel. 0815080010 LACCO AMENO · Municipio - tel. 081 3330811 · Ospedale A.Rizzoli - tel. 081 5079111 · Laboratorio Analisi Primario - tel. 081980439 FORIO · Municipio - tel. 081 3332911 · Medicina Legale - Via prov. Panza, 68 - tel. 081998989 SERRARA FONTANA · Municipio - tel. 081 9048811 BARANO · Municipio - tel. 081 906711 · Carabinieri - tel. 081 906463 · Dist. 57 Ass. Psichiatrica - tel. 081906392 CINEMA EXCELSIOR · Tel. 081 3331098 CINEMA TEATRO DELLE VITTORIE · Tel. 081 997487