KAIRE NR. 39 DEL 27/09/2014
Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia www.chiesaischia.it
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IN PRIMO PIANO La crisi morde l’Italia. Colpite soprattutto le famiglie
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SEGUIAMO FRANCESCO Al via la commissione d’inchiesta per la riforma sul processo matrimoniale
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CHIESA ITALIANA Alcuni approfondimenti dalla prolusione del Card. Bagnasco
L’EDITORIALE DEL DIRETTORE
VERSO IL SINODO SULLA FAMIGLIA Di Lorenzo Russo Direttore di Kaire
Alla vigilia della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi (Roma, 5-19 ottobre 2014), dedicato a pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione�, è bene sottolineare alcuni principi cardini legati alla famiglia. Quella famiglia – intendiamoci - intesa come nucleo formato (se arrivano). Dal blog di Costanza Miriano, amica, collega, giornalista Rai e scrittrice, ho scoperto un interessante libro dell’ex parlamentare e fondatore del Partito Democratico, Mario glio la mamma�. un viaggio complesso dentro una serie di argomenti tabÚ per la prima volta racchiusi in un unico volume: dall’unione omosessuale alla merci altri temi spinosi come
aborto, turismo sessuale, diatrica. Continua a pagina 6
ANNO 1 | NUMERO 38
â‚Ź 1,00
20 SETTEMBRE 2014
Le sďŹ de pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione Alla vigilia della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, dal 5 al 19 ottobre 2014, ci siamo chiesti quali sono le prioritĂ delle famiglie italiane.
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PARROCCHIE Fare famiglia: i giochi di Quartiere a San Ciro TERRITORIO La tradizione agricola delle bottiglie di pomodoro fatte in casa TERRITORIO Andar per cantine: la scelta giusta per valorizzare il nostro patrimonio enogastronomico ARTE E LITURGIA Presentazione della mostra d’arte sacra contemporanea alla Mandra
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IN PRIMO PIANO
La crisi morde l’italia un corso di formazione per operatori dei Cav, i Centri di aiuto A cura della alla vita, per deformaEmanuela zione professionale e Vinai interesse personale Agensir chiedo come vanno gli accessi al servizio. ! che vengono aiutate quando non
" # inaspettato? La risposta, accompagnata da un sorriso timido, è stata
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dono pannolini, il latte in polvere, " ' i quaderni, la cancelleria, quel che
* % % Straniere? Non solo, ormai anche ! della crisi in cui versa il Paese passa " " % ciale e la vergogna di chi non sa piÚ "" rivolge anche a chi di solito opera per salvare una vita che deve nascere e ora si trova a pensare a un so " E’ nel chiedere pudico dei tanti italiani che, senza un lavoro e senza piÚ poter contare su quella rete di salvataggio costituita dal welfare familiare, si trovano a chiedere non + % + % %
lino di casa, per la paura di leggere
A
Ai Cav bussano i genitori poveri. Ma per i ďŹ gli giĂ nati. I volontari spiegano: “Da noi vengono le donne che giĂ hanno ďŹ gli e chiedono pannolini, il latte in polvere, le pappette, i vestitini. Ma ďŹ nanco i quaderni, la cancelleria, quel che si può per bambini che crescono. Straniere? Non solo, ormai anche le italianeâ€?. Qualche mamma si vergogna e manda il neopapĂ a ritirare i beni di prima necessitĂ per il piccolino di casa
Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS
Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014
nello sguardo altrui la commisera
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! i ricchi ne facessero di piÚ, nel giro %% dimezzati i poveri e raddoppiati i ricchi. Non possiamo e non vogliamo pensare che sia cosÏ. Eppure è proprio quello che vogliono farci !
ragioni economiche, per dire che sĂŹ, & % 3 che non puoi mantenere.
E’ questo il modello di
" 6 + % cui nascondersi? Il ceto medio, spina dorsale della & " " alle spalle un certo tipo di cultura % " l’elemosina che aiuta a sopravvivere ma non a vivere, perchÊ vivere & " 7 % %8 % generazione che attraverso il lavoro aveva creato un mondo e aveva trovato spazio e realizzazione personale e collettiva. Oggi ci si trova in un mondo diverso. A scendere al posto di salire. A erodere le risorse familiari. CosÏ, improvvisamente,
Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo
ci si ritrova a dover ripensare se è il caso di ristrutturare l’offerta di servizi nati per uno scopo (è il caso dei Cav) e che ora si trovano ad affrontare un pericolo nella nascita molto diverso dal previsto. Emergenza antropologica, questione sociale, " " $ 3
/ intervenire, prima che sia troppo tardi per invertire il trend negativo. Considerare investimenti sostanziosi per rilanciare una forma pe $ “Come non tener conto anche che ! " ed è la seconda nel mondo, e che la famiglia è la prima e piĂš importante ‘impresa’ in quanto genera il decisivo ‘capitale umano’?â€? ha denunciato il cardinale # $ nella sua Prolusione al Consiglio permanente Cei. Il passo del testo non lascia %% ; " % squassando il nostro Paese. Urge % " vita, il cui metro non possono piĂš essere la carriera, i risultati, la posizione, gli incarichi, il reddito. Urge inventarsi un modo diverso prima di tutto per vivere dignitosamente e per dare un verso alla vita. Senza lavoro non c’è speranza e senza speranza non c’è futuro. Non ci
logica non fa sconti, l’evidenza empirica nemmeno.
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LA VOCE DI PIETRO
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Dio ha tanto amato il mondo S
abato 13 settembre la Chiesa di Maria Ss.Addolorata in Ischia Ponte ha ricevuto la visita del noA cura della stro Vescovo Pietro, in occasione Francesco dei festeggiamenti in onore della Schiano Madonna Addolorata. Mons. Lagnese ha celebrato dunque l’Eucarestia nei primi vespri della Festa dell’Esaltazione della Croce, all’inizio della quale è stato accolto dal saluto di mons. Massimiliano Lauro, rettore della Chiesa dell’Addolorata: “Eccellenza, è per noi una gioia superlativa averla qui oggi in questa Chiesa. Voi siete ministro di Dio piĂš di noi, siete apostolo, imponete le mani e un uomo qualunque per mezzo vostro diventa Sacerdote. Questo lembo della Parrocchia di Ischia Ponte vi accoglie e vi accompagna!â€?. Dal canto suo il Vescovo ha ringraziato don Massimino per le belle parole e per il servizio che con passione ed entusiasmo continua a rendere alla Chiesa di Ischia. Al centro della Parola del giorno non poteva dunque che esserci il mistero della Croce, il + Dio che lascia morire suo Figlio per donarci la pienezza della vita. “Chiesa che nasci dalla Cro-
vorrei consegnarvi questa sera e che il Signore stesso ci dona e che dovremmo forse imparare a ripetere, a masticare, quasi a gustare in tutta la sua bellezza, ed è quella che abbiamo ascoltato nel Vangelo di Giovanni: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito. SĂŹ, Dio ha tanto amato il mondo e questo annuncio dobbiamo conservarlo nel cuore, anche quando spesso, come gli israeliti nel deserto, anche noi ci lamentiamo con Dio, non vediamo questo amore di Padre e mormoriamo contro di Lui. ‘Il popolo non sopportò il viaggio e parlò contro Dio e contro Mosè’ " il Signore e gli rivolgiamo delle domande che sono giĂ un atto di accusa, ci lamentiamo con lui, mormoriamo, bestemmialo contro di Lui. E noi bestemmiamo il Signore chissĂ quante volte al giorno e non ce ne rendiamo conto! Lo bestemmiamo tutte le volte che ci ribelliamo a Lui e non accettiamo la Sua volontĂ , non siamo contenti di quello che il Signore fa per noi, non riconosciamo nella sua opera in noi un opera di salvezza. Quando anche a noi viene la tentazione di mormorare contro Dio, di lamentarci di Lui apriamo il nostro cuore e ripetiamo dentro di noi queste parole: Dio ha tanto amato il
Dio ha tanto amato il mondo da mandare il Suo Figlio unigenito, Dio mi ha amato a tal punto da donare il Suo Figlio! ce�, aveva cantato poco prima il coro nel can
; Cristo e da esso trae la forza per il cammino di ogni giorno. Mons. Lagnese ha centrato la sua omelia proprio su questo Amore folle e gratuito di Dio, che spesso facciamo fatica a riconoscere: “Abbiamo ascoltato le tre letture odierne: quella tratta dal libro dei Numeri, il brano della lettera ai Filippesi e il Vangelo di Giovanni, che ci invitano a guardare al mistero della Croce, luogo della nostra salvezza, e a riconoscere in quello che un tempo era strumento di morte invece lo strumento da cui proviene la vita eterna. C’è una Parola che
mondo da mandare il Suo Figlio unigenito, Dio mi ha amato a tal punto da donare il Suo Figlio! Si, perchÊ l’Amore del Signore non è come il nostro che è spesso fatto solo di parole o di frasi sdolcinate, ma è un amore ! 3 >
@ ! una mamma, e qui siamo davanti alla mamma * + B ' " H 3 esalare l’ultimo respiro dall’alto della Croce. Il cristiano non è semplicemente uno che ama il Signore, il punto di partenza sta proprio nel
credere in questo Amore del Signore che ha donato sÊ stesso perchÊ noi avessimo la Vita Eterna, non in un giorno futuro, ma oggi! PerchÊ la Vita Eterna comincia già su questa terra, e null’altro è che vivere la vita stessa di Dio. La Madonna Addolorata io oggi la immagino cosÏ: non solo come mamma che piange per
& anche come la sposa del Signore che vive unita a Cristo la sua morte redentrice e che ci invita tutti ad andare a Lui per accogliere la Vita Eterna che viene da Lui�.
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27 settembre 2014 www.chiesaischia.it
SEGUIAMO FRANCESCO
SANTA SEDE
NullitĂ matrimoniali nasce commissione PARAGUAY Papa rimuove vescovo. ÂŤBasta divisioniÂť
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na decisione gravosa, ponderata da serie ragioni pastorali e ispirata al bene maggiore Da Avvenire dell’unità della Chiesa: sono le motivazioni con le quali la Sala stampa della Santa Sede comunica, tramite una nota, l’avvicendamento del Vescovo di Ciudad del Este (Paraguay) monsignor Rogelio Ricardo Livieres Plano. /
! ; Paese sudamericano, ma anche una vicenda at # " richiesto un’accurata indagine, al termine della quale il Papa ha assunto la decisione di rimuovere Livieres Plano e nominare ÂŤamministratore apostolico della medesima sede, ora vacante, monsignor Ricardo Jorge Valenzuela RĂos, vescovo di Villarrica del EspĂritu SantoÂť. La nota della Sala stampa informa che ÂŤil Santo Padre ha provveduto all’avvicendamentoÂť dopo un ÂŤaccurato esame delle conclusioni delle visite apostoliche compiute al vescovo, alla diocesi e ai Seminari di Ciudad del Este, da parte della Congregazione per i Vescovi e della Congregazione per il CleroÂť.ÂŤLa gravosa decisione della Santa Sede, ponderata da serie ragioni pastorali – si legge ancora nella nota – è ispirata al bene maggiore dell’unitĂ della Chiesa di Ciudad del Este e alla comunione episcopale in ParaguayÂť. La Sala stampa della Santa Sede sottolinea che ÂŤil Santo Padre, nell’esercizio del suo ministero di “perpetuo e visibile fondamento dell’unitĂ sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeliâ€? (Lumen gentium, 23), chiede al clero e a tutto il Popolo di Dio di Ciudad del Este di voler accogliere i provvedimenti della Santa Sede con spirito di obbedienza, docilitĂ e animo disarmato, guidato dalla fede. Inoltre, invita l’intera Chiesa paraguaiana, guidata dai suoi Pastori, a un serio processo di riconciliazione e superamento di qualsiasi faziositĂ e discordia, perchĂŠ non sia ferito il volto dell’unica Chiesa “acquistata con il Sangue del suo proprio Figlioâ€? e il “gregge di Cristoâ€? non sia privato della gioia del Vangelo (cf. At 20, 28)Âť.
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apa Francesco ha nominato una Commissione speciale che ha lo scopo di preparare una A cura della proposta di riforma del proRedazione cesso matrimoniale, cercando rendendola piÚ snella e salvaguardando il principio di indissolubilità del matrimonio. La decisione è stata presa in data 27 agosto 2014 ed è stata pubblicata il 19 settembre scorso con un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che ne ha elencato i membri. La decisione è importante anche perchÊ si inserisce nel cammino sinodale sulla famiglia che avrà come sua prima tappa l’imminente Sinodo straordinario che verrà celebrato in ottobre. Nell’Instrumentum laboris preparato per l’assise sulla base delle risposte a un questionario distribuito in tutto il mondo si spiega infatti che in tanti casi, segnalati in particolare in Europa e in America del Nord, si chiede di snellire la procedura per la nullità matrimoniale. E che a questo riguardo, si indica la necessità di approfondire la questione del rapporto tra fede e Sacramento del matrimonio – come suggerito a piÚ riprese da Benedetto XVI. Sempre nell’Instrumentum osserva che alcuni invitano alla prudenza, segnalando il rischio che con tale snellimento
" si producano ingiustizie ed errori; si dia l’impressione di non rispettare l’indissolubilità del Sacramento; si favorisca l’abuso e si ostacoli la formazione dei giovani al matrimonio come
impegno di tutta la vita; si alimenti l’idea di un “divorzio cattolicoâ€?Âť. Ma poi si aggiunge che ÂŤmolti avanzano richieste circa lo snellimento:
3 @ concessione di maggior autoritĂ al vescovo locale; maggiore accesso dei laici come giudici; riduzione del costo economico del processoÂť. Ăˆ facile immaginare che di tali questioni, e di altro, si occuperĂ la Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico annunciata la scorsa settimana. Commissione speciale che è presieduta da monsignor Pio Vito Pinto, decano del Tribunale della Rota Romana. Ed è composta dal cardinale italiano Francesco Coccopalmerio, W ; legislativi; due vescovi (l’arcivescovo gesuita spagnolo Luis Francisco Ladaria Ferrer, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, e il vescovo ellenico Dimitrios Salachas, esarca apostolico per i cattolici greci di rito bizantino), tre uditori di Rota (il francese Maurice Monier, l’indiano Leo Xavier Michael Arokiaraj e l’argentino Alejandro W. Bunge), tre religiosi (il francescano austriaco Nikolaus SchĂśch, promotore di giustizia sostituto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il domenicano slovacco KonĹĄtanc Miroslav W / " Tommaso d’Aquino, e il francescano cileno Jorge Horta Espinoza, decano della FacoltĂ / " Antonianum) e un laico (il professore italiano Paolo Moneta, giĂ docente di diritto canonico
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INIZIATIVA DELLA CEI
IL PAPA PREGA PER LE VITTIME DI EBOLA
PER LA FAMIGLIA IN PIAZZA CON FRANCESCO
Vaticano - Papa Francesco prega ogni giorno “per quanti in Africa soffrono a causa di Ebolaâ€?. Lo ha conďŹ dato lo stesso PonteďŹ ce ai vescovi del Ghana, ricevuti in visita ad Limina nei giorni scorsi. Bergoglio ha ricordato cosĂŹ le vittime di questa epidemia e la grande testimonianza di sacerdoti, religiosi e religiose, degli operatori sanitari che sono rimasti al ďŹ anco dei malati a rischio della vita. Dal Papa, sottolinea Radio Vaticana, “l’auspicio che si rafforzi l’impegno per porre ďŹ ne a questa tragediaâ€?.
Alla vigilia della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana invita il popolo di Dio a prendere parte a un momento pubblico di preghiera e di riessione, che culminerà nell’intervento del Santo Padre. L’evento – al quale parteciperanno anche i Padri sinodali – si svolgerà sabato 4 ottobre, dalle 18 alle 19.30, in Piazza San Pietro; sarà ripreso dal CTV e trasmesso in diretta da Tv2000 e dalle altre televisioni cattoliche.
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CHIESA ITALIANA
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PROLUSIONE CEI
Riforma dovuta e voluta per una “chiesa in uscitaâ€? Le modiďŹ che apportate allo Statuto hanno ricevuto l’assenso della Santa Sede e “andranno in vigore – per espressa volontĂ del Sommo PonteďŹ ce – alla scadenza dell’attuale mandato del Presidenteâ€?. Nella prolusione del cardinale Bagnasco la denuncia di “una depressione spiritualeâ€? che debilita il Paese e che richiede l’azione generosa di tutti
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l cammino di riforma della Conferenza episcopale italiana è giunto al traguardo. Un percorso A cura di avviato su sollecitazione di Papa Domenico Francesco per rendere la ChieDelle Foglie sa italiana, in tutte le sue comDirettore Agensir ponenti, una “Chiesa in uscitaâ€?. Una riforma che necessitava di una rivisitazione statutaria sulle modalitĂ di elezione del Presidente e che ha visto prevalere la “considerazione dei particolari vincoli dell’Episcopato d’Italia con il Papaâ€?. E quindi la decisione che “la nomina del Presidente della ; ! & " W proposta dell’Assemblea Generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di Vescovi diocesaniâ€?. Il cammino è tracciato, cosĂŹ come – è stato lo stesso cardinale Angelo Bagnasco a comunicarlo ai suoi confratelli nel corso della prolusione al Consiglio episcopale permanente ` " `
" W – alla scadenza dell’attuale mandato del Presidenteâ€?. Dunque, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, guiderĂ la Conferenza episcopale italiana sino a marzo del 2017, termine naturale del suo mandato. Per “la confer " { ha espresso il suo ringraziamento e ha voluto “rinnovare la gratitudine a tutti i Confratelli per l’impegno generoso, responsabile e fraterno, che insieme abbiamo vissuto durante l’Assemblea Generaleâ€?. Un impegno che in futuro potrĂ ulteriormente manifestarsi e portare frutto, attraverso l’azione coordinata delle Conferenze episcopali regionali, cosĂŹ come previsto nelle Si apre quindi, con questa riunione del Consiglio permanente della Cei, una fase nuova che vedrĂ sempre piĂš la presenza della comunitĂ cristiana caratterizzarsi secondo il modello indicato da Papa Francesco di una “Chiesa in uscitaâ€? scolpita nell’Esortazione apostolica “Evangelii gaudiumâ€?. “Vero dono alla Chiesaâ€? + | } do che “appena possibile, sarĂ bello e doveroso chiederci a che punto siamo nella sua ricezione e applicazioneâ€?. Una prospettiva di lavoro che giĂ s’intravede nel testo della prolusione, nel quale emerge una ; ~ nella preghiera per il Sinodo come nella de-
nuncia della guerra come “folliaâ€?, nella sollecitudine nei confronti dei migranti per i quali si invoca l’azione responsabile dell’Europa, nella cura dei seminaristi e dei sacerdoti a cui non deve mancare la “vicinanzaâ€? del Vescovo, nella resistenza al “totalitarismo culturaleâ€? del nostro tempo, nella prossimitĂ con i poveri, nel dialogo sempre rispettoso con il Paese sul destino dell’uomo concreto, nel “tornare a pensare e a pensare insiemeâ€?, nella speranza di pronunciare una parola che abbia “il coraggio di andare contro correnteâ€? nel nome del Vangelo. Una Chiesa e una comunitĂ cristiana cosĂŹ fatte, possono piacere o non piacere. E possono persino dare fastidio a qualcuno. Ma nessuno
+ } mo che soffre. LĂ fuori, nelle periferie dove la spingono il Vangelo e Papa Francesco. Una “Chiesa in uscitaâ€? che, come indica la “Evangelii gaudiumâ€?, sa “prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accom ! e festeggiareâ€?. Una comunitĂ evangelizzatrice che “si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa + è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popoloâ€?. Di questa “carne sofferenteâ€? si è avuta larga eco nelle parole del presidente Bagnasco e dei vescovi italiani: “Come pastori dobbiamo testimoniare che serpeggia una depressione spirituale che non solo fa soffrire chi ha perso il lavoro o i giovani che non l’hanno ancora trovato, ma che debilita le forze interiori e
oscura il futuroâ€?. Aiutare l’Italia e i suoi uomini, le sue donne e i suoi giovani a contrastare e superare la “depressione spiritualeâ€?, vuol dire abitare con coraggio le piĂš dolorose periferie esistenziali. LĂ dove i cristiani non possono mancare.
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FAMIGLIA
Verso il Sinodo sulla famiglia A cura di Lorenzo Russo Direttore di Kaire
Mario
Continua da pagina 1
“Con una visione ‘da sinistra’ – leggiamo sulla pagina facebook del libro - ma eretica e inaccettabile per buona parte della sinistra stessa,
W > me alle sue opinioni sulla difesa del soggetto piĂš debole anche una serie di dati e cifre sui fenomeni citati che mai erano stati raccolti prima in un unico testoâ€?. Chi lo avrebbe mai detto - potrebbe pensare qualcuno di voi - i cattolici esistono anche a sinistra! Forse in passato qualche partito politico ha voluto far credere che i cattolici erano solo di destra. Non è cosĂŹ. Un cattolico ha dei valori che non sono nĂŠ di destra nĂŠ di sinistra. Ma andiamo avanti. Nella societĂ odierna la ‘famiglia’ è minacciata da molteplici fattori, innanzitutto la crisi economica, che va ~ ' bene che esiste il dono della Provvidenza di Dio, che aiuta e sostiene. Bisogna però chiederla con fede. Ci sono però anche altri fattori che mirano a destabilizzare il fondamento cardine di un matrimonio (ricordiamolo, per matrimonio si intende solo l’unione fra un uomo e una donna!) e di una famiglia: sono quei fattori legati a unioni dello stesso sesso che vogliono in tutti i modi usare il termine “famigliaâ€? per essere rappresentati. Quelle posso essere considerate unioni ma la famiglia è tutta un’altra cosa. Non è razzismo, assolutamente. Sono solo due cose ben distinte e separate. Ritornando a Costanza Miriano, vi propongo di
# ' % > trovo molto interessante la sua visione e le sue critiche (tutte costruttive) in merito a questa pubblicazione.
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on so se in cielo facciano il casting, ma per A cura di il personaggio Di Costanza del cavaliere Miriano che viene da Giornalista Rai una terra lone scrittrice tana (è tra i Dal blog fondatori del costanzamiriano.com W ^ ! care “le divisioni del Papaâ€? – come avrebbe detto Stalin – io avrei scelto un altro tipo. Che so, uno a cavallo, con una bella armatura. O almeno un serio e stimato professionista in gessato. Non uno separato, sovrappeso, giocatore di poker a livello internazionale, sposato a Las Vegas, un orso che va in giro in tuta e sembra fregarsene delle formalitĂ . Eppure Dio deve essersi innamorato pazzamente di lui (anche io, se mio marito e sua moglie mi passano il termine, adesso che lo conosco sono pazza di lui) perchĂŠ questo tipo completamente sbagliato per la parte, invece, la sua parte la sta facendo benissimo, come invece tanti di noi bravi negli esercizi di devozione abbiamo dimenticato di fare. B > ' punto ha fondato con altri il piĂš grande partito della sinistra italiana e lo ha rappresentato in Parlamento, giornalista brillante, intelli ! fatto sua la missione di riportare il buon senso perduto nella politica e nell’informazione, e ha scritto un libretto prezioso come il pane (e che come il pane va a ruba). Si chiama Voglio la mamma. Lo ha stampato a sue spese, e chi non lo vuole pagare lo può leggere anche su facebook completamente gratis. Nonostante questo ne ha vendute decine di migliaia di copie, lo porta in giro per l’Italia dove lo invitano sempre di piĂš, e dove riempie piazze e sale. Per annunciare cosa? Per esempio che i bambini hanno biso-
gno di un padre maschio e di una ! € era stata garantita, anche in caso di maschi irresponsabili). Per dire che il corpo della donna non può essere sfruttato neanche a pagamento, perchĂŠ le persone non sono cose. Per ammonire a non comprare i bambini se non si vuole riportare la civiltĂ duemila anni indietro. Per ricordare che la legge 40 vieta la “produzioneâ€? (che brutta parola) in laboratorio di bambini venuti da ovuli e spermatozoi di persone che non faranno poi i genitori di quel bambino, e che quella legge contro l’eterologa è stata approvata in Par ! di referendum (mentre la 194 uno solo, e la maggioranza in aula era stata ristrettissima), mentre ora la si sta azzerando a colpi di sentenze della magistratura. Per sottolineare che i bambini hanno diritto almeno di sapere da quale storia vengono, come si chiamasse il nonno, se anche lui fosse negato per la matematica e appassionato di montagna, e se la nonna amasse ridere e giocare a carte o sapesse fare i cannelloni. Per chiarire che non si può chiamare “buona morteâ€? l’uccisione di persone malate, solo perchĂŠ qualcuno ha giudicato che quella vita non fosse degna di essere vissuta, e per gridare al mondo che è orribile che in molti paesi si uccidano cosĂŹ anche i bambini “venuti maleâ€?, cioè non corrispondenti alle aspettative dei W & necessario essere cristiani (e Mario comunque lo è) per vedere certe assurditĂ , perchĂŠ la difesa del piĂš debole un tempo era nel codice genetico delle persone di sinistra, mentre oggi un simbolo, un guru di quell’area culturale come Rober " * ria miopiaâ€? quella di chi trova sbagliato consentire le adozioni agli omosessuali: non se ne esce, due maschi o due femmine non posso-
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Costanza Miriano
FAMIGLIA
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Alla festa di Avvenire a Lerici Mario AdinolďŹ , Costanza Miriano con Maurizio Botta e Marco Scicchitano
un cavaliere per amico ! € # + & 6 "  6 " 6^ % % ; "" + % " % 6 ‚ ‚ "" *
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PARROCCHIA DI SAN MICHELE ARCANGELO - FORIO
SAN MICHELE ARCANGELO PROGRAMMA DAL 26 AL 29 SETTEMBRE ĂŻ VENERDĂŒ 26 SETTEMBRE
Ore 19:00 S.Messa. SarĂ eseguita una nuova messa del parroco don Pasquale unitamente ai due suoi Inni: “Chi è come Dioâ€? e “La dannazione di Satanaâ€?. Al termine la statua sarĂ riportata in Ore 18:30 S.Messa. Al termine la statua di parrocchia. San Michele sarĂ portata in processione ĂŻ LUNEDĂŒ 29 SETTEMBRE Ore 9:00 – 10 – 11 S. Messe in Parrocchia alla chiesina “Regina delle Roseâ€?. ĂŻ DOMENICA 28 SETTEMBRE Ore 16:00 S. Messa e processione per le vie principali della parrocchia e del Ore 9:00 S.Messa alla chiesina “Regina paese. delle Roseâ€?. Al ritorno la processione si fermerĂ alla Ore 10:00 Uhr Gottesdienst in chiesina “Regina delle roseâ€?. Il tenore Deutscher Spranche. Messa in lingua Nello Di Maio con alcuni suoi allievi e al tedesca per gli ospiti dell’isola. parroco don Pasquale allieteranno con Ore 11:30 S.Messa solenne celebrata da canti la serata. Sua Ecc.Mons. Pietro Lagnese nostro amatissimo Vescovo animata dai ragazzi Al termine, la statua sarĂ riportata nella chiesa parrocchiale. della parrocchia. Ore 18:30 S.Rosario, S.Messa con la predica di P.Di Vita. ĂŻ SABATO 27 SETTEMBRE Ore 10:00 S. Messa.
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PARROCCHIE
PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO BARANO
Una comunitĂ in festa Le Cresime in parrocchia sotto la protezione di Santa Rita
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a comunità parrocchiale di San Sebastiano in Barano, in un clima festante, ha accolto dieci meravigliosi A cura di giovani che giovedÏ 18 settembre Giuseppe hanno ricevuto il Sacramento delGalano la Cresima o della Confermazione. Con il dono dello Spirito Santo termina quel percorso iniziato per loro col Battesimo chiesto dai genitori. Tantissime persone hanno partecipato alle Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Pietro. La Chie + & %% bellezza unica. Il tutto è stato organizzato alla perfezione dal parroco Don Pasquale Trani e dai suoi preziosi collaboratori. Il coro parrocchiale con i suoi canti bellissimi ha fatto si che si
% + ! " tra tutti i presenti. Il parroco ha introdotto la celebrazione presentando i dieci ragazzi al Vescovo !
di Santa Rita, il cui reliquiario artistico contenente alcuni resti dell’amata Santa era presente per l’occasione in Parrocchia. Il Vescovo Pietro ha desiderato ringraziare tutti per la calorosa accoglienza che gli è stata riservata ed ha invitato l’assemblea a pregare per i dieci giovani che da li a breve avrebbero ricevuto il dono dello Spirito Santo. Egli ha invitato tutti a guardare sempre alle cose belle della vita attraverso le opere di Santa Rita da Cascia. “Guardando i Santi ci rendiamo conto che dobbiamo affrettarci a camminare nella SantitĂ , a riprendere il nostro itinerario di SantitĂ â€?. Esorta poi ad accogliere questi dieci ragazzi che entrano a far parte della comunitĂ parrocchiale in maniera permanente. “Accogliamo il dono dello Spirito Santo che scenderĂ su questi giovani e su tutti noiâ€?. Durante il corso di preparazione alla Cresima Roberto, Nicole, Sabrina, Fortuna, Rossella, Marianna , Massimo, Mauro, Marianna e Filippo, grazie alla guida di Don Pasquale, Raffaella ed Antonio si sono soffermati in modo particolare sulle catechesi di Papa Francesco sul dono dello Spirito Santo. Nel corso della Santa Messa piĂš volte il pensiero del Vescovo e di Don Pasquale è stato rivolto ad Elena ed agli altri ex ospiti della struttura Villa Orizzonte mostrando ancora una volta come queste dolcissime persone non saranno mai lasciate sole al loro destino. L’intensa omelia del Vescovo Lagnese richiama il brano del Vangelo che racconta di GesĂš che va a casa di Simone e rivolgendosi a lui dice: “Ho da dirti una cosaâ€?. “Noi dovremmo entrare sempre in Chiesa con l’atteggiamento di chi va a sentirsi dire un qualcosa da GesĂš. Tutti dovremmo ascoltare con atteggiamento umile ed obbe-
diente quello che GesĂš vuole dirci ed accogliere nel nostro cuore la grazia del Signore cosĂŹ da poter diventare suoi discepoli e camminare nella SantitĂ . Dobbiamo accogliere sempre la Parola di GesĂš e farla diventare la cosa piĂš importante, il tesoro nascosto, la perla preziosa. Il Vescovo si rivolge ai giovani e li invita a fare la stessa esperienza che fecero gli Apostoli nel cenacolo la sera di Pentecoste per ricevere il dono dello ! > "
dello Spirito GesĂš è salito sulla Croce ed ha consegnato il Suo Spirito a Dio Padre. L’attenzione di Mons. Lagnese si sposta di nuovo sul brano del Vangelo e si focalizza su quella donna che riempie GesĂš di premura, gli lava i piedi, li asciuga con i suoi capelli e poi lo unge con un olio profumato. Rivolgendosi nuovamente a i ragazzi dice loro che GesĂš consegnerĂ questo tesoro che è costato per Lui la morte in Cro > in loro e li chiamerĂ ad annunciare il Vangelo. “Voi con il Sacramento della Confermazione accoglierete questo Spirito e lo farete vivere e lavorare nella vostra vita; ciò permetterĂ di fare cose impossibili, cose mai immaginate prima ma soprattutto vivrete l’esperienza unica dell’amore di Dio. Sull’esempio dell’amata Santa Rita, moglie, madre, vedova e suora, il Vescovo Pietro invita tutti a vivere il Vangelo nella vita di tutti i giorni, dove il Signore ci chiama. “Il Vangelo non è per poche persone ma è per tutti, tutti siamo chiamati a viverlo pienamente. Il dono dello " ! H 3 ! >
" vere pienamente il Vangelo. Il Sacramento della Cresima è dato proprio per permettere a tutti di diventare Santi, camminare verso la SantitĂ , cosa che non riguarda pochi ma è per tutti, cosĂŹ come lo è stato per Santa Ritaâ€?. Egli poi invita tutti a portare il Vangelo agli altri. Guardando negli occhi i ragazzi dice loro: “GesĂš attraverso il Vescovo vi unge e vi rende il profumo del Vangelo >
7 " a proseguire nella loro esperienza di incontro con il Signore, ritornando alla Santa Messa tutte le domeniche ed esorta la comunità parrocchiale tutta a guidare questi bellissimi ragazzi nel loro cammino di vita, seguendoli sempre e sostenendoli nella preghiera. Mons. Lagnese unge i ragazzi con l’olio del Crisma, invoca su ciascuno di essi lo Spirito Santo guardando con dolcezza ed amore i loro volti sorridenti. Negli occhi dei ragazzi, accompagnati da madrine e padrini forte è stata l’emozione tale da coinvolgere l’intera assemblea. Foto di Raffaella Mattera
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PARROCCHIE
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PARROCCHIA DI S. MARIA DELLA MERCEDE FONTANA
Festa della Madonna della Mercede a Fontana to operato dai mercedari, a liberare il giovane prigioniero in catene legato al polso della statua della Vergine della Mercede in Fontana, per il quale prega una donna, forse moglie, o madre o sorella, mentre su di loro si posa lo sguardo di Maria. In ogni caso come il culto sia arrivato a ~ & " # ! che il paese, posto nella parte piĂš alta dell’isola, fa ora da parafulmine all’isola intera contro i pericoli e le devastazioni che vengono dal mare l culto alla Madonna della Mercede, e non solo. considerata dagli abitanti di Fon- Antico ma sempre attuale, dunque, il culto tana come loro Madre e alla qua- alla Madonna della Mercede. E’ lei che oggi A cura di le sono legatissimi, è antico quasi ci aiuta a spezzare le catene che ci tengono priDina Iacono quanto la parrocchia, che quest’an- gionieri, certo in modo diverso rispetto al pasno festeggia i 650 anni dalla sua sato, ma sicuramente piĂš subdolo, perchĂŠ non fondazione, nel 1364 (anno in cui ce ne rendiamo conto. Oggi siamo incapaci di liberarci di quel fardello il Vescovo di Ischia Mons. Bartolomeo Bussolario, originario di Pavia, co- che ci viene imposto dalla societĂ in cui viviastretto dalle ingiustizie e dai soprusi perpetrati mo, dell’obbligo dell’omologazione l’uno all’alall’interno della Chiesa dilaniata dallo Scisma tro, delle mode, dei “must haveâ€?, delle mille d’Occidente, si stabilĂŹ nell’Eremo di S. Andrea altre cose che ci legano. Ma lei viene in nostro di Noja. Mons. Bussolario consacrò la chiesa aiuto e, se lo vogliamo, ci libera. parrocchiale di Fontana, che venne detta “ La Ecco il motivo della profonda devozione che Sacraâ€? e che dopo la cattedrale del castello, è lega i fontanesi alla loro Madre, devozione che considerata la piĂš antica parrocchia della dio- viene espressa esteriormente nella grande festa di agosto, con la solenne processione, la musica, cesi). Secolo dopo secolo le voci del popolo di Fonta- i fuochi e, se cosĂŹ si può dire, “interiormenteâ€?, na si sono unite all’unisono nella preghiera alla nella festa liturgica del 24 settembre, preceduta dolcissima Madre, liberatrice da ogni schiavitĂš: dalla bellissima novena di preghiera. migliaia di labbra imploranti che nella novena Il 24 settembre è anche il giorno dedicato al di settembre hanno alzato e alzano la loro voce Sacramento della Cresima. al cielo per essere esaudite. Le parole delle pre- Anche quest’anno la parrocchia ha vissuto la ghiere fanno intravedere scorci di un passato sua festa liturgica nel modo piĂš solenne ma & $ " 3 } nello stesso tempo piĂš interiore, iniziando con che, le catene che oggi ancora, come 650 anni la Messa di mezzanotte, in cui tutte le realtĂ in qualche modo legate al carisma mercedario fa, imprigionano l’umanitĂ . CosĂŹ sprazzi di storia appaiono a chi le prega: i aprono in modo “intimoâ€? i solenni festeggiacristiani rapiti e deportati dai pirati musulmani menti, le Sante Messe del giorno, in particolare che scorrazzavano nei nostri mari uccidendo, quella delle 11.30 e quella della sera. saccheggiando e devastando i territori dove Una chiesa gremita di fedeli ha accolto il Pastosbarcavano, compresa la nostra isola; il dolore re, il Vescovo Pietro Lagnese, venuto a condei cristiani deportati in luoghi lontani, costretti fermare la fede di 15 giovani. a lavori forzati e torture; la Madre che ascolta il Nel suo saluto il parroco, don Giovanni Tro ! fa, ha preso spunto dalle parole della lettera il 2 agosto appare a Pietro Nolasco, Raimondo pastorale di Mons. Pietro Lagnese: “desidero di PeĂąafort e a Re Giacomo d’Aragona chie- ; 7 dendo loro di fondare un nuovo ordine religio- in modo speciale a tutti i sacerdoti, ministri di so per la liberazione degli schiavi offrendo una comunione e primi collaboratori del Vescovo, “mercedeâ€?, un riscatto e, se ciò non bastasse, la una testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosaâ€?. “La nostra comuloro stessa vita. Ancora la gioia di tante liberazioni ma anche la nitĂ â€?, ha ribadito, â€œĂ¨ una comunitĂ che accoglie sorpresa di vedere tante conversioni fra coloro W consapevolezza che il Vescovo è il successore che non credevano in Cristo. ChissĂ se fu proprio una liberazione, un riscat- degli Apostoli e che non c’è Chiesa senza di lui:
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maestro, padre, guida e principio di unitĂ nella Diocesi. E’ con questa coscienza e con questo spirito che guardiamo a lei, che ci rende presente Cristo, buon pastore. Lei ci ami e ci porti nel cuore, perchĂŠ noi abbiamo dato la vita per il Signoreâ€?. Ha ricordato poi il Vescovo De Laurentis che scriveva: “ogni 24 settembre ci portiamo in quel di Fontana lasciando al nostro Vicario generale ogni incombenza. Soprattutto lo chiedono i seminaristi per assaggiare + " l’accoglienza e la generositĂ di Fontana verso il suo Pastore. “A Fontana troverĂ sempre la porta aperta nei nostri cuori. Cuori generosi che hanno fatto dono alla statua lignea di oro e ornamenti che sono segni dell’amore del popolo, non di superbia nĂŠ di vanitĂ ; che hanno ridonato alla Madonna la corona d’oro che le fu rubata dopo che, nel 1920, l’8 settembre, l’allora parroco don Alfonso Mattera e il popolo " " ! } ciâ€?. Ha poi concluso augurando al Vescovo un cammino sorretto e accompagnato da Maria e dalla preghiera del popolo cristiano. Il Vescovo nella sua omelia ha sottolineato come la festa della Madonna della Mercede ci può essere di grande aiuto per capire il mistero di Cristo, di Maria e della Chiesa aiutandoci ad essere “liberi e liberatoriâ€?. “Il cristianoâ€?, ha spiegato il Vescovo, â€œĂ¨ un uomo che prima era nelle tenebre, nella schiavitĂš, poi ha incontrato il Signore che gli ha fatto dono della libertĂ . Il peccato ci rende schiavi e quando si è schiavi si è nella tristezza, non si è nella pace, non nella gioia, si è nella sofferenza. Ma il Signore GesĂš è venuto sulla terra per liberarci, per rompere queste catene, per fare in modo che ogni creatura possa diventare una persona libera. Dio per noi ha dato suo Figlio. La Madonna della Mercede da cui viene la liberazione da ogni schiavitĂš, dalle catene che ci tengono prigionieri, è colei che ha le catene in mano, quelle catene che sono state spezzate per mezzo del frutto del suo grembo che viene da Dio. Anche la Chiesa è, come la Madonna, colei che ci custodisce, ci raccoglie sotto il suo manto. + ' ' rappresenta con un grande mantello aperto, un inviolabile manto regale, sotto il quale siamo chiamati a raccoglierci tuttiâ€?. Dopo la Santa Messa una breve processione ! + } cio hanno concluso questa giornata di festa in onore della Madre della Mercede, la cui statua lignea dovrĂ ora essere restaurata.
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PARROCCHIE
PARROCCHIA DI SAN CIRO ISCHIA - GIOCHI DEL QUARTIERE
Tutti uniti nell’amore
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uesto è lo slogan della trentaquattresima edizione dei Giochi A cura di del Quartiere, svolDavide Costa tasi il 20 settembre scorso nella bella cornice della Parrocchia di San Ciro in Via delle Terme ad Ischia Porto. Quest’anno i Giochi hanno compiuto 34 anni ma questo compleanno è un pò particolare perchÊ è il primo senza l’amato parroco don Luigi Trofa, colui che ha ideato e amato i Giochi del Quartiere. Nonostante ciò, la comunità parrocchiale, grazie al nuovo
parroco Don Emilio Basile e al viceparroco Don Marco d’Orio, è riuscita ad andare avanti con quello spirito di gioia e di allegria che Don Luigi ha tramandato nei suoi 54 anni di sacerdozio. Il pomeriggio di giochi è incomin „‰ †ˆ ! } lata delle sette vie del Quartiere. A giudicarli c’era una giuria formata dal parroco Don Emilio, il signor Gennaro, il signor Eduardo e la signora Maria Pia (devo dire che tutte le squadre sono state bravissime!). Il momento successivo ha visto Don Emilio tagliare un nastro con alcuni palloncini che
rappresentavano le vie del Quartiere: un gesto per ricordare don Luigi fra la commozione dei pre B & " ! } ciale ai giochi con i bambini che si sono cimentati con la corsa con i sacchi, la staffetta, la corsa con l’acqua che hanno fatto divertire non solo i tanti bambini ma anche Don Marco! Il programma del pomeriggio ha poi visto la % " } tentissimo karaoke che ha fatto divertire il grande pubblico presente. I vincitori? Tutti i bambini, dal
piĂš piccolo al piĂš grande, ai quali veniva consegnata una collana come ricordo di questa giornata. Al termine dei giochi c’è stata la celebrazione della S.messa. Subito dopo è iniziata la serata all’insegna di sketch teatrali ed esibizioni canore. Molto divertente la rappresentazione dei Gomorroidi di “Made in Sudâ€?. I ragazzi della parrocchia hanno poi intrattenuto i presenti con la commedia “Era la festa di...â€? diretta da Caterina la Torella. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno aiutato a creare un clima di famiglia in quest’esperienza.
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PASTORALE DELLA SALUTE
Il reliquiario di Santa Rita in ospedale I
l venerato reliquiario artistico contenente una A cura della parte del corpo di Redazione Santa Rita da Cascia ed arrivato ad Ischia martedĂŹ 16 settembre, ha fatto visita ai degenti dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno giovedĂŹ 18. All’arrivo in ospedale sono state portate in Cappella per una breve preghiera, per poi far visita nelle stanze dell’ospedale in segno di speranza e conforto per i degenti nei vari reparti. “Sono venuto a portarvi Santa Rita
ha pronunciato Padre Luigi Santullo, cappellano dell’ospedale, durante la visita del reliquiario fra i degenti. Questo evento meraviglioso è una delle tante testimonianze che dimostrano come la cappella dell’Ospedale stia diventando sempre piĂš un luogo “centraleâ€? per l’ospedale, dove ognuno può pregare ed offrire a GesĂš la propria sofferenza del corpo e dello spirito. Con la presenza di GesĂš Eucaristia la cappella è il cuore della sofferenza che si vive ogni giorno in questa struttura.
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# # ) , . & * # ha concluso Padre Luigi.
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TERRITORIO ISCHIA IN 3P: PAESI, PAESAGGI & PERSONE
Le bottiglie di pomodoro fatte in casa Il ritorno di una bella tradizione contadina che ad Ischia resiste ancora ono stato sollecitato da diversi amici e conoscenti a Rubrica di Ambiente mettere per e Agricoltura a iscritto una cura dell’agronomo istruzione Francesco Mattera esauriente per la produzione di una buona conserva di pomodoro in bottiglia. Le classiche bottiglie anni orsono una tradizione consolidata del mondo contadino, e non solo. Ad Ischia piĂš che mai ! Infatti anche chi non possedeva terra da coltivare trovava utile acquistare i pomodori dai contadini 3 " # 3 la qualitĂ del loro raccolto, per dedicarsi con tutta la famiglia nella complessa operazione di “fare le bottiglieâ€? giugno e la metĂ di agosto le aie ed i cortili delle case dell’intera isola si animavano di persone intente nell’operosa tesorizzazione delle rosse bacche. Anche i bambini venivano coinvolti rendendo la cosa gioiosa, divertente ed anche istruttiva per i piĂš piccoli. Non era raro l’aiuto reciproco fra famiglie vicine: Oggi da me, domani da te ! Poi una lenta decadenza, innescata da mode consumistiche e da un facile ripiegamento su soluzioni solo apparentemente piĂš economiche. Ma
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oggi le cose sembra stiano cambiando. Molti hanno percepito un senso di perdita, non solo di una tradizione, ma anche di odori e sapori che la bottiglia di supermercato non potrĂ mai dare a nessuno. E la tendenza si è consolidata negli ultimi due anni sotto la spinta della crisi che ha indotto molte famiglie a ricoltivare l’orticello e produrre pomodori in proprio da destinare poi a “ fare le bottiglie“, ovviamente di pomodoro. Oltre all’economia domestica, che ne guadagna sicuramente, è particolarmente sentita la necessitĂ di autogarantirsi un prodotto sano e genuino. Un mio carissimo amico qualche ! $ " Franco, non mi conviene piĂš fare le bottiglie, con poche decine di centesimi le compro al supermercato e sono buoneâ€?. Poi gli ho regalato due mie bottiglie di salsa. Dopo due giorni mi ha richiamato per dirmi: “Quelle del supermercato non sono cattive, ma le tue sono tutt’altra cosa! Quest’anno rifarò di nuovo le bottiglie! Per me è stata una gran bella soddisfazione. Ma come si fa una buona bottiglia di sugo di pomodoro? E’ meglio la passata a crudo, o quella a caldo ? Alcune persone si lamentano che le bottiglie scoppiano come batte ! giorni dal loro deposito in dispensa. C’entra il botulino? O cos’altro?
Ecco, la ragione di questa breve nota è dissipare tutti questi interrogativi e dare una indicazione razionale per riuscire bene e senza rischi nell’operazione. Forse, miei cari lettori, la stagione per fare le bottiglie è passata, ma le cose che vi dirò potranno tornarvi utili per l’estate 2015. BasterĂ conservarvi una copia di questo numero di KAIRE, o memorizzarne bene il contenuto. Vediamo dunque di approfondire la cosa nel dettaglio. La raccolta Raccogliete le bacche allo stato di maturazione completa. Per giudicare il momento piĂš opportuno fate saggi su pochi pomodori raccolti a caso e tagliateli longitudinalmente: all’interno devono esser di colore rosso omogeneo, senza parti verdi e/o bianche molto estese. Durante la raccolta usate delicatezza: non impiegate recipienti troppo voluminosi per evitare di schiacciare le bacche. Del pari non versate i pomodori da recipienti piccoli a grandi in maniera brusca. Ogni lesione innesca in poco tempo proliferazione di batteri, funghi e muffe che minacciano la qualitĂ
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motivo durante la raccolta scartare i pomodori lesionati, bacati o con l’epidermide spaccata a seguito di piogge improvvise. Conservazione post-raccolta Disponete i pomodori in cassette pulite ed in strati non eccessivi per almeno 3 giorni consecutivi, prediligendo un luogo fresco e ventilato. Ciò serve al completamento del processo di maturazione delle bacche. Durante tali giorni una ispezione quotidiana servirĂ ad eliminare pomodori eventualmente andati a male. Predispozione del posto dedicato all’operazione La parola d’ordine è “ IGIENE ASSOLUTA“. Quindi occorrerĂ allontanare tutto quanto è estraneo all’operazione, lavare accuratamente tutto il locale in cui si opera, anche se si tratta di un semplice cortile o terrazzo pavimentato. Stessa cosa ovviamente per il vasellame e per gli utensili che si impiegheranno (piatti, tegami, bacinelle, pentole, e stoviglie varie). Anche le persone impegnate nel lavoro è
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TERRITORIO
progressivamente a galla con una lesione nella buccia. A quel punto vengono prelevati o con il cestello d’acciaio precedentemente predisposto o usando una semplice schiumarola. Disponete i pomodori in una cassetta accuratamente bene che si lavino accuratamente a macchina devono essere sbol- lavata e rivestita con un panno di le mani con acqua e sapone prima lentati. Tale operazione ha una cotone pulito (vanno bene vecchie di iniziare. Sarebbe buona norma triplice funzione: a) ammorbidi- tovaglie da tavola possibilmente anche indossare cappellini o cuf- re la polpa e facilitare la passata a bianche). La cassetta va disposta " macchina; b) eliminare gran parte con il fondo inclinato in avanti (ad nel succo. E anche indossare indu- dei microrganismi (batteri, fun- esempio appoggiando un’estremimenti puliti, seppure non nuovi. ghi, virus, muffe, acari, ecc) che tà su un’altra cassetta. L’acqua di Non tenere animali domestici che si trovano sempre in abbondanza "
} gironzolano sul posto. Non consu- sulle parti esterne delle bacche, e verso il panno e lascia i pomodori. mare alimenti sul posto di lavora- che possono far andare a male la Se qualche pomodoro avesse resizione per evitare contaminazioni salsa); c) Far fuoriuscire l’eccesso stito allo sbollentamento e non si accidentali. La classica merenda, di acqua di vegetazione, molto fosse lesionato, lo si bucherà con i sarà bene farla a debita distanza. acida, contenuta nei pomodori e denti di una forchetta. Dopo non che può compromettere sia le qua- piÚ di 3-4 minuti i pomodori vanSelezione e lavaggio lità organolettiche della salsa che no prelevati dalla cassetta e posti in dei pomodori la sua serbevolezza. Come si fa un altro recipiente, pronti ad esseI pomodori vengono seleziona- lo sbollentamento? Occorre una re passati a macchina. ti uno ad uno a mano, scartando grossa pentola (tanto piÚ grande Se si opera all’aperto (ad esempio quelli non perfettamente maturi, quanto piÚ grande è la quantità di su un cortile pavimentato) si conammaccati, acerbi, lesionati o con pomodori da trasformare per ren- siglia un apprestamento di questo inizi di marciumi. Segue un doppio dere l’operazione piÚ veloce). La tipo: Due cassette alte di plastica aflavaggio in acqua pulita. Dopo tre pentola riempita per metà di acqua ! " " lavaggi l’acqua va cambiata. Ma viene posta a fuoco energico (Una l’alto come supporto. Una cassetta quella usata per il secondo lavaggio volta il fuoco era di legna, oggi è sempre di plastica, ma bassa, messa può divenire di primo lavaggio, e comune l’impiego di un fornello- sempre sottosopra, a ricoprire tracosi via. L’acqua di lavaggio se non ne a gas!) per portarla a bollore. A sversalmente un estremo delle due troppo sporca può essere messa da quel punto si introduce una certa cassette del supporto, a mò di graparte per usarla poi nella caldaia quantità di pomodori, tanto che dino. Due cassette di altezza media % l’acqua non trabocchi. Si lascia il accoppiate ed appoggiate con un’epastorizzazione delle bottiglie. ! # stremità sul gradino di cui sopra, Sbollentamento dei pomodori il bollore, a quel punto si abbassa ed a scendere sulle due cassette I pomodori prima della passata 7 del supporto, in modo da formare
un piano inclinato con i loro due volumi vuoti. In essi si dispone il panno pulito. Si farà poi in modo + # " verso l’esterno del pavimento, ad esempio nell’aiuola del giardino o nel terreno dell’orto, o in una griglia di raccolta se presente. La passata Sarà bene procedere nel piÚ breve tempo possibile alla passata, per conservare la temperatura acquisita con lo sbollentamento. Usare possibilmente recipienti di acciaio inox, o al piÚ polietilene per alimenti. Se una passata unica fosse ! energica con passaggio di semi e buccette, diluire le polpe della prima passata con una piccola quantità di polpe non ancora passate o con il fondo acquoso che si raccoglie sui recipienti svuotati con la prima passata. Agitare di tanto in tanto la passata che si raccoglie per omogeneizzarla. A riempimento di ogni recipiente + (circa 4 grammi per ogni litro di salsa). Il sale serve soprattutto come conservante: Inibisce alcuni tipi di microrganismi rendendo piÚ basico il succo di pomodoro. Si terrà conto di tale aggiunta quando si userà il succo per salse o altre pietanze, usando un quantitativo minore in quell’occasione o non usandolo affatto.
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TERRITORIO Riempimento e chiusura delle bottiglie E’ importante procedere in tempi rapidi a queste operazioni! Ogni ritardo può compromettere il ri ! } mentazioni del succo e guasti irreparabili. Usare bottiglie integre e pulitissime possibilmente con tappo corona che garantisce una ! sono i barattoli con tappo a vite, sepcialmente se riciclati: possono dar luogo a perdite per una tenu ! ; ! % ! ! selezionate, lavate e poste ad asciugare su di un canovaccio pulito. W ! & } sigliabile usare bottiglie tutte della € } ^ ! } mo riempimento contando quanti mestoli occorrono per riempire % W a colpo sicuro, contando di volta " " } boccamenti e perdite di tempo! Disporre le bottiglie man mano ri ! } ro dai raggi diretti del sole.
! abbiano contenuto solventi chimici o sostanze tossico- nocive. Individuato il recipiente idoneo occor ! l’erogazione del calore necessario % ! } daia si potranno porre degli stracci puliti per attutire il contatto tra ve ; * } bra naturale e non sintetici, perchÊ si rapprenderebbero incollandosi ! % " } buite e sovrapposte in maniera regolare lasciando il meno possibile spazi vuoti. Non si dovranno mai mettere stracci intermedi perchÊ creerebbero delle sacche interne dove l’acqua bollirebbe in manie !! } schio di scoppio di bottiglie per temperature eccessive. Utili invece gli stracci sulla parte superiore a ri ! l’avvio del bollore. Per quanto riguarda il tempo di % "
! ad un ora. Ad ebollizione iniziata si " ! proseguire in maniera non tumultuosa, ma regolare e di media in
Bollitura +
! ! } ne delle bottiglie piene di salsa. ;
} mazione dell’ossigeno all’interno delle bottiglie e quindi la creazione % ! " " } %
} rio disporre di uno o piĂš pentoloni ' } tadini dispongono ancora di caldaie in rame o di alluminio molto ! ! } ro da 180-200 litri possono essere ! } tamente puliti e privi di residui di olio minerale.
Conservazione delle bottiglie ƒ + # % & " } € ! ^ prelevare le bottiglie dalla caldaia e riporle in dispensa. Prima però
" } # ! " " } "
! } sibilmente buia, sempre in buone condizioni igieniche e protetta dal € ^ 7 ! % sigillate, la presenza di tali animali comporta un rischio sanitario per gli escrementi e le urine cariche di germi che possono contaminare le bottiglie, seppure al loro esterno.
Durata della conservazione | % ! % # " idonei possono essere conservate e consumate anche oltre i dodici & ! %
} siglia di mettere sempre le nuove bottiglie separate da quelle dell’anno precedente, in modo da non ! le piÚ recenti e prolungare oltre il dovuto la conservazione delle vecchie. ; " % seguire queste semplici istruzioni otterrete sicuramente un ottimo risultato, che apprezzerete ogni qualvolta userete quelle bottiglie ! % pomodoro, o una lasagna, o tutte le pietanze che richiedono l’uso di salsa di pomodoro. E’ ovvio che si otterranno risultati diversi con pomodori di diversa ti # 7 &
diversi, tra cui quello poco razionale e poco raccomandabile della soluzione a “crudoâ€?, con il quale in bottiglia si mette molta piĂš acqua " € ^ pomodoro. Non parliamo poi del metodo che prevede la cottura diretta del pomodoro, ancora piĂš negativo in quanto oltre a conservare l’acqua di vegetazione, si rischia la % ! recipiente con conseguente sapore % " } portare per un anno intero. Quindi una produzione di ottime % tutti voi per un anno intero spaghettate, lasagne, carne alla pizzaiola, pizze con pomodoro, da veri gourmet. Occhio quindi a quanto vi ho proposto sopra! W " ™ |/ ‚ š/šš7›› ~ '
ERRATA-CORRIGE Per un refuso, nell’articolo a mia ďŹ rma pubblicato su KAIRE di domenica 21 settembre u.s. è stato impropriamente impiegato l’aggettivo superiore al posto di inferiore, falsando quindi il signiďŹ cato di quel capoverso. Me ne scuso con i lettori e soprattutto con quanti sono stati disorientati nella comprensione del testo. Di seguito si riporta la versione corretta: ‌Secondo i dettami dell’economia, l’impiego di una unitĂ di fattore variabile aggiuntiva in un processo produttivo è conveniente quando il suo costo marginale è inferiore o almeno uguale all’incremento in valore della produzione che se ne consegue (ricavo marginale). In tal senso fare un trattamento aggiuntivo dovrebbe essere conveniente se il suo costo complessivo (prodotti, manodopera, carburanti, ecc.) è inferiore o almeno uguale o all’incremento in valore dell’uva raccolta. In questo caso diremmo dell’uva non persa, ovvero salvata da marciume ed altre malattie. Francesco Mattera
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TERRITORIO
Andar per cantine 2014 evento Andar per Cantine si è tenuto dal 14 al 18 settemA cura di bre 2014, perfettaorganizzato Francesca mente Annunziata dalla Pro Loco di Panza e sponsorizzato da alcuni hotel e aziende isolane. E’ stata una manifestazione molto interessante che prevedeva diversi itinerari ispirati ai vini autoctoni dell’isola. Migliaia di persone divise in piccoli o grandi gruppi si sono avvicendate a seguire questi itinerari su tutto il territorio isolano, sia di mattina che di pomeriggio, in questi cinque giorni. Ogni visita durava dalle due o tre ore. Ovviamente anche visitatori singoli hanno partecipato all’iniziativa, recandosi da soli nelle diverse cantine. Gli shuttle o il tipico trenino partivano dal centro di Panza e arrivavano in tutta l’isola per poi tornare a Panza, nei pressi della sede della Proloco. Le cantine che si potevano visitare erano: D’Ambra Vini d’Ischia, Tenuta Crateca, ‘A Cantina ‘e Ciro, Cantina Pietratorcia, Cantina Morzariello, Cantina Verde, Antica Fattoria Greca, Tenuta Giardini Arimei, La Vigna dei Mille Anni, Cantine Antonio Mazzella, ‘A Cantina ‘e Cesare, Cantina Mattera, Cantina La Pietra di Tommasone, Cantina Monte De Angelis e Borgo di Campagnano. Non si può esprimere un giudizio sulle cantine perchĂŠ davvero tutte hanno offerto un’esperienza unica del nostro patrimonio enogastronomico: da quella piĂš moderna che utilizza macchinari all’avanguardia a quella piĂš semplice, frutto dell’esperienza di anni di lavoro e testimonianza di una tradizione } glio. Le cantine ischitane, a differenza di quanto si trova in altre desti-
L’
nazioni, sono veramente luoghi anche del “belloâ€?, rustiche o moderne, scavate nella pietra o ricostruite, panoramiche sul mare e nella campagna; oltre ad offrire un ottimo vino, sono luoghi dove trascorrere qualche ora di relax, lontano dal caos e dalla routine e in compagnia di bella gente, simpatica e solare. “Andar per Cantine 2014 ha registrato un enorme successo con una partecipazione di circa 2000 persone – commenta Leonardo Polito, presidente della Pro Loco di Panza -. Quello che mi ha particolarmente colpito quest’anno? L’ospitalitĂ di ciascuna cantina e anche la fantasia con la quale hanno preparato tantissimi tipi di degustazioni gastronomiche che hanno accompagnato il vino. Tale ospitalitĂ ha fatto la felicitĂ dei turisti ma anche degli isolani, che hanno rappresentato circa il 40% dei partecipanti. Gli isolani sono infatti attratti dalle antiche tradizioni e dalle esperienze enogastronomiche. I nostri compaesani hanno potuto riscoprire alcuni nostri “tesoriâ€? attraverso questa manifestazione.â€? Ischia ha una storia di viticoltura millenaria che risale agli antichi greci, in particolare agli Eubei che inziarono la coltivazione della vite a Ischia nell’VIII secolo A. C.. Il ritrovamento della famosa “Coppa di Nestoreâ€? sul Monte Vico è una testimonianza di questo legame tra Ischia, gli Eubei e il vino. La famosa Coppa, conservata al Museo Di Pithecusae, è stata anche protagonista della manifestazione; infatti alcuni itinerari prevedevano la visita al museo. I vitigni locali sono: “Biancolellaâ€?, “Forasteraâ€?, “Rillaâ€?, “Piedirosso “, “Guarnacciaâ€?. Da questi vitigni a Ischia si ricavano tre vini importanti: Ischia Bianco Doc, Ischia Forastera Doc, Ischia Bianco Superiore, Ischia Biancolella
doc, Ischia Piedirosso doc, Ischia Rosso Doc. Per rispettare la denominazione di origine controllata, i produttori devono seguire alcune percentuali precise dei diversi vitigni autoctoni. Le quantitĂ di ciascun vino doc sono la regola ma ogni cantina miscela quantitĂ di uve diverse – pur nel rispetto delle percentuali del doc- e ne ricava vini originali che fanno la differenza fra le diverse produzioni. Ciascuna famiglia o cantina ha una propria “ricettaâ€? che custodisce gelosamente e tramanda di generazione in generazione. Questa del vino ischitano è una storia che val la pena continuare.
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TERRITORIO
Schiappone Incontro con il parroco don Nello Pascale In occasione della ricorrenza di Maria SS. Di Montevergine unedÏ 8 settembre sera, al termine della processione in onore di Maria SS. Di MonteA cura di vergine, ho incontrato Francesco il parroco della chiesa Mattera Agronomo dello Schiappone, don Nello Pascale. Nella festosa cornice dei fedeli che assiepavano il sagrato e tutto lo spazio antistante la chiesa, ho rivissuto, dopo qualche anno di assenza, le stesse identiche sensazioni e bellissime emozioni che ho provato negli anni della mia infanzia. Ho ritenuto doveroso incontrare d. Nello a seguito della uscita su Kaire, alcune settimane orsono, di un mio servizio dedicato proprio a quella località a me molto cara per esservi nata mia madre e che tuttora frequento con assiduità per possedervi un terreno coltivato. Il colloquio che ne è seguito, nella sagrestia del tempio, è stato cordiale, quantunque improntato ad una sincera quanto reciproca franchezza. Non avevamo avuto, in precedenza, occasione di conoscerci direttamente, e l’uscita del mio scritto è stata l’occasione buona per colmare questa
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lacuna. In particolare d. Nello ha voluto precisarmi, riguardo alla mia osservazione critica nei confronti del restauro di alcune parti delle facciate laterali della chiesa (a mio avviso troppo spinto, tanto da nascondere completamente le tracce del passato!), che quei lavori sono il frutto di una progettazione e di una esecuzione passati sotto l’esame attento e molto rigido della Soprintendenza di Napoli, ente preposto alla tutela del vincolo sui monumenti e le opere d’arte. Preso atto di tutto ciò (ma già ne avevo cognizione in quanto conoscitore dei meccanismi che regolano queste procedure!), ho semplicemente rassicurato d. Nello,
di collegare la sua persona alla tipologia e qualità di quegli interventi. Che si trattava di una mia personalissima opinione, condivisibile o meno, ma che ritengo perlomeno degna di rispetto. Ed ancora ,che se è stata della Soprintendenza la regia allora a sbagliare, sempre e solo a mio avviso, è stata quella istituzione, certamente non infallibile. Chiarito questo aspetto, la discussione è
proseguita in maniera agevole e serena. In particolare mi sono complimentato con il sacerdote per due aspetti: il primo riguardante la sua attivitĂ pastorale, per la nutrita, volitiva e rassicurante presenza di tanti giovani e ragazzi della parrocchia alla festa. Giovani e ragazzi che, come mi hanno riferito alcuni amici con i quali mi ero intrattenuto in precedenza, sono una presenza costante nella vita della comunitĂ del luogo. Il secondo, di tipo piĂš pratico, ma non meno importante, sullo stato di cura e manutenzione della chiesa, veramente di livello notevole. A tal proposito il sacerdote mi ha dichiarato: “Ho ereditato, 24 anni orsono, una chiesa, i fabbricati della chiesa, in uno stato di assoluta fatiscenza, quasi al limite del crollo, ! al sostegno ed alla collaborazione e vicinanza di tanti parrocchiani, siamo riusciti a ridarle il giusto e meritato decoro, culminato poi nel riconoscimento quale Santuario Mariano in occasione del Grande Giubileo del 2000.â€? In conclusione ho chiesto a d. Nello, in occasione della ricorrenza
della festa dello Schiappone dedicata a Maria SS. Di Montevergine, se c’è qualche rammarico particolare che volesse rappresentare ai lettori di Kaire, ecco la sua risposta: / # 0 volimento della devozione popolare nei confronti di questa ricorrenza e, dispiace dirlo, in ciò gioca un ruolo determinante anche l’organizzazione in contemporanea # % # & cune delle quali hanno poco o niente di sacro ma che comunque distolgono i fedeli dalla nostra festa che ha una tradizione popolare di oltre cinquecento anni.â€? Sarebbe il caso di aprire un dialogo con quelle persone e con quelle realtĂ che forse involontariamente fanno concorrenza allo Schiappone l’8 settembre? Potrebbe essere utile un progetto unitario che le coinvolgesse tutte insieme? – gli ho proposto. “Potrebbe essere un’ottima idea, vedremo se sarĂ possibile perseguirla!â€? E’ cosĂŹ che ci siamo salutati. L’appuntamento è per l’8 settembre del 2015. Ma, cari lettori, voglio ricordarvi che la chiesa è lĂŹ, sullo Schiappone, sempre, e ogni giorno può accogliervi. F.M.
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TERRITORIO
Sant’Angelo d’Ischia Apettando la festa di
San Michele Arcangelo
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a festa di San Michele si tiene nei giorni 29 e 30 settembre nel pittoresco e grazioso borgo di Sant’Angelo d’Ischia. Anche A cura di Michele quest’anno la festa si presenta Lubrano come uno degli appuntamenti piĂš belli e imperdibili dell’Isola verde. Sant’angelo è una vera e propria perla incastonata nello splendore dell’Isola d’Ischia: piccolo borgo di pescatori a stretto contatto con il mare, ma anche meta del turismo internazionale per il fascino emanato dalla sua celebre piazzetta, dalle sue stradine e dalla tranquillitĂ che vi si respira ogni giorno. San Michele Arcangelo è il Patrono, il cui culto risale al lontano 1400, e la sua festa richiama ogni anno migliaia di visitatori. Fu portato qui dai monaci benedettini, i quali eressero un piccolo monastero dedicato all’Arcangelo sulla famosa “Torreâ€?: l’isolotto, oggi disabitato, che domina l’intero borgo. Il 29 e il 30 settembre le stradine di Sant’Angelo si riempiono di luci, suoni e colori per onorare il Santo. Visitare Sant’Angelo è sempre meraviglioso, ma ammirarlo nei giorni della festa è davvero un’esperienza unica da non perdere! Il 29 settembre la statua di San Michele viene trasporta a spalla dai fedeli lungo le strade strette e impervie della parte alta e per quelle semplici e pittoresche del porticciolo. All’imbrunire, come per magia, ecco illuminarsi tutte I giovani del posto, per preparare lo scenario, posizionano sugli scogli dei grandi barattoli con dentro stracci imbevuti di nafta che vengono poi accesi con delle torce al passaggio di San Michele. Quest’anno la serata si chiuderĂ in bellezza con l’atteso musical in Piazzetta dell’attore Maurizio Casagrande e la sua fantastica band. Il culmine dei festeggiamenti potrete viverlo il 30 settembre, giorno della tradizionale e spet
" $ % che provenienti da ogni parte dell’isola segue il “Pellicanoâ€?, la barca da pesca che ha l’onore di trasportare il Santo, scortato da tutte le forze dell’ordine. Uno spettacolo interminabile di luci, suoni e colori creano lungo tutto il percorso un’atmosfera meravigliosa. La sera potrete cenare nei tipici e incantevoli ristoranti sul mare, in attesa dello straordinario spettacolo pirotecnico – musicale che illumina la notte di S.Angelo per dare appuntamento a tutti al prossimo anno! Lasciatevi incantare dalla magia della festa di San Michele e immergetevi in un’atmosfera fantastica che rapirĂ il vostro cuore invitandovi a ritornare ancora in un borgo ricco di fascino!
SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI
SAN MICHELE ARCANGELO Patrono di Sant’Angelo d’Ischia
29 – 30 SETTEMBRE 2014 PROGRAMMA ĂŻ 26 - 27 - 28 SETTEMBRE 2014 Triduo di preparazione alla festa del santo patrono Ore 18.00 S Rosario Ore 18.30 S. Messa con Predica. AnnunzierĂ la parola di Dio il Padre Cesare Serrau della ComunitĂ Missionaria di Villaregia di Piazzolla di Nola (NA). ĂŻ LUNEDI 29 SETTEMBRE Festa liturgica di San Michele Arcangelo Ore 8,00 S. Messa. Ore 9,15 Una fragorosa diana (spettacolo pirotecnico mattutino) saluterĂ il giorno principale della festa. Ore 9,30 Arrivo e giro in paese della Banda Musicale “AURORA - CittĂ di Panzaâ€?. Ore 10,30 S. Messa solenne con predica. Ore 12,00 Concerto Mattutino in Piazza diretto dal M° Claudio Assante di Cupillo. Ore 17,30 S. Messa. Ore 18,15 Processione per le strade del paese. Ore 21,30 Spettacolo in Piazza. Pietra Montecorvino in “ESAGERATAâ€? con Erasmo Petringa (violoncello e chitarra battente) e Daniele Brenca (contrabbasso). ĂŻ MARTEDI 30 SETTEMBRE Ore 9,15 Una diana (spettacolo pirotecnico mattutino) saluterĂ il giorno conclusivo della festa. Ore 9,30 Arrivo e giro in paese della Banda Musicale “Papa Giovanni XXIII - Insieme per la Musica - CittĂ di FORIOâ€?. Ore 10,00 S. Messa solenne. Ore 11,00 Processione ďŹ no alla Piazza dove la statua di San Michele resterĂ esposta alla venerazione dei fedeli. Ore 12,00 Giro in barca della Banda Musicale verso Punta Chiarito e lungo la spiaggia dei Maronti. Ore 18,15 Processione Per Mare: imbarco al porticciolo dei pescatori e proseguimento sottocosta per Punta Chiarito, poi Punta Maronti e ritorno. Ore 20,00 Sbarco “Sotto la Torreâ€? e processione con ďŹ accolata ďŹ no alla Piazza. Celebrazione della S. Messa solenne con canti liturgici eseguiti dal Coro della Parrocchia di S. Maria di Montevergine di Forio, diretta dal M° Angela Matarese. Al termine rientro in Chiesa con ďŹ accolata. Ore 22,00 Concerto in Piazza della Banda Musicale “Papa Giovanni XXIII - Insieme per la Musica - CittĂ di FORIOâ€? diretta dal M° Claudio Matarese, con la partecipazione di cantanti lirici solisti. Ore 00,15 Fuochi artiďŹ ciali piromusicali a conclusione dei solenni festeggiamenti eseguiti dalla ditta “PSC FIREWORKSâ€? di Ascoli Piceno. Partecipazione speciale dell’Associaz. Naz. Carabinieri e di una delegazione del Consiglio Comunale di Pontedera. Per la processione a mare munirsi di biglietto presso l’Edicola Mattera in piazza (disponibili 600 posti su due/tre motonavi) o presso le biglietterie IschiaSea-Rumore Marittima di Forio e Ischia.
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FAMIGLIA
Tra presente e passato Don Vincenzo Avallone ha voluto indirizzare una lettera ai ragazzi dell’Associazione Giovanile Moveo sulla la mostra fotograďŹ ca “Volti e luoghi del nostro passato. Immagini del tempo che fuâ€?, realizzata dal 13 al 21 settembre scorsi a Panza. La pubblichiamo perchĂŠ sia fonte di riessione per tutti.
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ari amici della Moveo, vogliate gradire queste peregrine
A cura di don Vincenzo " Avallone dopo aver visitato ! ‡ˆ„“ ž ! "
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ECCLESIA
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Chiesa cattolica e apostolica,
chiesa di tutti D
urante la Catechesi del 17 settembre, Papa Francesco ci a cura di Ordine ha parlato della Francescano Chiesa “cattoliSecolare di Forio caâ€? e “apostolicaâ€?. La Chiesa di GesĂš è cattolica ossia universale, in due dimensioni: estensiva, per cui abbraccia tutti gli uomini, spazi e tempi; ed intensiva, onde comprende e dispensa tutti i tesori di veritĂ e di vita, di santitĂ e di grazia, dati da Dio al genere umano. San Francesco vede in tutta la sua pienezza ecumenica, e sembra deliziarsi di
" una societĂ che dal suo centro ge della terra: ÂŤTutti coloro che vo-
gliono servire al Signore Iddio nella santa Chiesa cattolica e apostolica: tutti gli ordini ecclesiastici: i sacerdoti, i diaconi, suddiaconi, accoliti, esorcisti, lettore, ostiari e tutti i chierici, tutti i religiosi, le religiose, tutti i fanciulli, i poveri e i miseri, e i re e i principi, lavoratori, i contadini, i servi e i padroni, tutte le vergini, le vedove e le maritate, i laici, gli uomini, le donne; tutti i bambini, gli adolescenti, i giovani, i vecchi, i sani, gli ammalati, tutti i piccoli e i grandi, e tutti i popoli, le genti, le razze, le lingue, tutte le nazioni e tutti gli uomini della terra, che sono e saranno, noi tutti frati minori, servi inutili, umilmente preghiamo e supplichiamo di perseverare nella vera fede e nella penitenza, poichÊ diversamente nessuno può essere
salvoÂť. (Rnb 23,16-22:68). Nessun ordine, nessuna etĂ , nessuna classe sociale, nessun popolo sfugge all’attenzione di San Francesco, ÂŤuomo cattolico e tutto apostolicoÂť. Ripe $ ÂŒ " * ! > } moniate la sua voce con la parola e con le opereÂť (LCap 10:216 ). Non %% " } to di questa missione cattolica: ÂŤper la prima volta in un Ordine religioso il Santo assegna al suo Ordine un apostolato universale, veramente cattolicoÂť. L’idea di missione in San ~ ! +
L’ascolto del brano della missione degli apostoli aveva fatto scoccare la scintilla decisiva per l’orientamento personale della sua vita e dei suoi frati. Convinto che Dio aveva susci-
tato i suoi frati per l’utilità di tutti gli uomini, fedeli e infedeli (Spec 65:1758) cominciò a formarli all’apostolato missionario universale ed essi condivisero in pieno quell’ideale. La loro già grande disponibilità a partire verso qualsiasi destinazione per l’operato distacco dalle cose, dalle persone e dalla volontà , veniva
3 ! } ni familiari, dalle frequenti spedizioni loro e dai suoi ripetuti tentativi di recarsi personalmente tra i saraceni. + " S. Francesco ha raggiunto la perfezione, poichĂŠ come il capitolo sulle missioni tra gli infedeli forma la corona della Regola francescana cosĂŹ il decreto sulle missioni “Ad gentesâ€? forma, nell’ordine pratico, la corona di tutto il Concilio Vaticano II.
Il matrimonio e la famiglia
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l matrimonio e la famiglia costituiscono A cura di uno dei beni preziosi Discepoli e Apostoli piĂš dello Spirito Santo dell’umanitĂ â€œ ( Fa m i l i a r i s Consortio n 1 ). “Il matrimonio e la famiglia sono interiormente ordinati a compiersi in Cristo ed hanno bisogno della Sua Grazia per essere guariti dalle ferite del peccato e riportati al loro principio, cioè alla conoscenza piena e alla realizzazione integrale del disegno di Dioâ€? (FC 3); perchĂŠ senza la famiglia unita e cristiana, la stessa famiglia e lo Stato non hanno nessuna speranza di sopravvivenza. L’unico che può salvare la famiglia ĂŠ GesĂš nella “Potenza del Suo Spiritoâ€? “Se il Si-
gnore, non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttoriâ€? (Sal 127,1). Oggi, purtroppo, si è imposto come scopo della Vita l’idolo del “successoâ€?. Per tantissime persone l’unico movente dell’azione è l’affermazione di se, l’occupazione di un ruolo di prestigio a tutti i costi, il raggiungimento di un traguardo di potere in ogni modo. Di conseguenza il denaro è diventato “una divinitĂ parallelaâ€?, perchĂŠ il denaro produce successo e il successo produce denaro. Questa visione della vita fa saltare tutte le forme d’impegno e di offerta, infatti: se bisogna pensare al successo, perchĂŠ
! 6 W > % % 6 bisogna pensare al successo perchĂŠ perdere tempo per i propri anziani
e i propri ammalati, e se manca il successo, perchĂŠ continuare a vive 6
! tutti i ponti della fraternitĂ umana e rende le persone dei castelli tetri e solitari. Per la Parola di Dio, lo scopo della vita non ĂŠ il successo, non ĂŠ il prestigio, non ĂŠ l’affermazione di sĂŠ: per la Bibbia lo scopo della vita è il dono di sĂŠ, al punto tale che GesĂš arriva a dire con lucida fermezza: “ Chi vorrĂ salvare la propria vita (pensando a sĂŠ), la perderĂ ; ma chi perderĂ la propria vita per causa mia (cioè donandola), la troverĂ â€œ (Mt 16,25). GesĂš presenta agli occhi stupefatti degli apostoli una sconvolgente “icona “ di Dio, per ricordare agli uomini su quale “ icona “, essi sono stati pensati e creati: GesĂš Figlio di Dio si presenta “COME COLUI CHE SERVE E DA’ LA VITAâ€? (Gv 13, 13 - 17). Inoltre, per la Bibbia la libertĂ non ĂŠ sinonimo di capriccio ma ĂŠ vittoria sul capriccio; per la Parola di Dio la libertĂ ĂŠ possibile soltanto in rapporto ad una veritĂ che la guidi, la orienti e la difenda. GesĂš ha detto anche: “ La veritĂ vi
farĂ liberi “ (Gv 8,32). La libertĂ , senza l’obbedienza alla veritĂ , è un potere senza bussola e si trasforma in forza negativa, cieca, devastante ed autodistruttiva: La libertĂ senza H TrinitĂ si smarrisce e muore! Papa Francesco, ha dato prioritĂ assoluta al tema della famiglia e del matrimonio, indicendo un Sinodo straordinario, che si svolgerĂ il prossimo ottobre e si concluderĂ nell’ottobre 2015. 7 ! ; W Georg Gamswein, tempo fa ha affermato: “Papa Francesco non vuole riformare la fede, ma i fedeli. Ăˆ una distinzione importante. La sostanza della fede è quella, con lui, con i suoi predecessori e anche dopo di lui. L’importante è che i fedeli vivano veramente la fede, e ci sono diverse forme per viverla che bisogna sostenere. LĂ dove ci sono forme sbagliate, bisogna aiutare a correggerleâ€?. â€œĂˆ lo Spirito Santo inviato dal Padre e dal Figlio, che trasforma i nostri cuori e ci rende capaci di entrare nella comunione perfetta della Santissima TrinitĂ , dove ogni cosa trova la sua unitĂ â€?. (Evangelii Gaudium 117) A.M.
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ARTE E LITURGIA
IL SANTO DELLA SETTIMANA
Commento al vangelo Domenica 28 settembre 2014
1 OTTOBRE
Santa Teresa di GesĂš Bambino Vergine e dottore della Chiesa
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eresa nacque nel 1873 in un ambiente a cura profondamente di credente. ricevette, dunGiuseppeElla Galano e que, una educazione profonFlora D’ A ndrea A cura di Francesco damente religiosa che presto Schiano la indusse a scegliere la vita religiosa presso il carmelo di Lisieux. Qui si afďŹ da progressivamente a Dio. Su suggerimento della superiora tiene un diario sul quale annota le tappe della sua vita interiore. All’amore di Dio Teresa vuol rispondere con tutte le sue forze e il suo entusiasmo giovanile. Non sa, però, che l’amore la condurrĂ attraverso la via della privazione e della tenebra. L’anno successivo, il 1896, si manifestano i primi segni della tubercolosi che la porterĂ alla morte. Ancor piĂš dolorosa è l’esperienza dell’assenza di Dio. Abituata a vivere alla sua presenza, Teresa si trova avvolta in una tenebra in cui Le è impossibile vedere alcun segno soprannaturale. Vi è, però, un’ultima tappa compiuta dalla santa. Ella apprende che a lei, piccola, è afďŹ data la conoscenza della piccola via, la via dell’abbandono alla volontĂ di Dio. La vita, allora, diviene per Teresa un gioco spensierato perchĂŠ anche nei momenti di abbandono Dio vigila ed è pronto a prendere tra le sue braccia chi a Lui si afďŹ da.
XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
Sono i fatti che dimostrano la conversione.
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esĂš continua la sua requisitoria contro i capi del popolo. Essi
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PEDOFILIA Arrestato l’ex nunzio Wesolowsky
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ARTE E LITURGIA
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I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio Pieter_Bruegel la predica di san Giovanni Battista
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nche questa domenica sentiamo il lamento di chi s’aspettava un Dio diverso: l’incipit della prima lettura riporta l’obbiezione di certi credenti “per beneâ€? che A cura di non accettavano l’idea che Dio possa voler perdonare Ernesta Mazzella i peccatori. “Non è retto il modo di agire del Signoreâ€?, dicevano. Ma parlando attraverso il profeta Ezechiele Dio afferma: “Non è retta la mia condotta piuttosto non è retta la vostra?â€?, spiegando pazientemente che “se l’ingiusto desiste dall’ingiustizia che ha commesso e agisce con giustizia e rettitudine, ! " "
ž B & commesse: egli certo vivrĂ e non morirĂ â€?. In questo spirito, poi, nel vangelo GesĂš annuncia ai sacerdoti e agli anziani che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dioâ€?. Ăˆ venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno credutoâ€?, hanno pensato su quanto Giovanni Battista diceva, cioè, e si sono allontanati
B " " + pera che illustra queste letture è un dipinto di Pieter Brueghel intitolato la Predica di San Giovanni Battista è un dipinto a olio su tavola. Datato 1566 e conservato nel Museo di belle arti di Budapest. Nella folla sono rappresentati personaggi vestiti da soldati, altri con un’eleganza sospetta che rappresentano forse pubblicani e donne tra cui alcune con abiti eccentrici da prostitute. | & % + % come in altre opere l’artista mise il protagonista in secondo piano, con " # 3 " allo spettatore. Giovanni è infatti in piedi al centro della folla, individuabile grazie a una serie di linee di forza e al convergere degli sguardi verso di lui, e sta indicando colui che, piÚ grande di lui, lo seguirà : è infatti Cristo, che è presente, e sta in piedi con le braccia incrociate al petto poco piÚ a destra. Ha la barba e i capelli rossi e, come gli altri astanti, è intento ad ascoltare la predica. + +
" " che affollano la scena, vestiti delle fogge piĂš svariate, che differenziano le classi sociali, i mestieri e la ricchezza dei presenti. Spicca il gruppo centrale, con lo zingaro che si copre con un mantello a righe e legge la
PRESIDENZA COMMISSIONE DI ZARO Chiunque possa fornire notizie utili in merito ai presunti fatti, può contattare il Presidente della Commissione telefonando al numero
081 991242
Nei giorni di lunedĂŹ e sabato dalle ore 10 alle ore 12
oppure si può inviare una mail al seguente indirizzo: commissionezaro@chiesaischia.it
mano a un aristocratico con abiti contemporanei; la chiromanzia era vietata sin dal medioevo e lo stesso Calvino ne aveva proibito la pratica ai suoi seguaci. Un cane sta appoggiato sul suo mantello. Accanto sta una " " avvolta in un mantello giallo e con in braccio un bambino che guarda fuori dal dipinto. Un soldato in piedi, di spalle, ha l’abito dall’evidente foggia esotica. + % % " % & stato indicato come un possibile autoritratto dell’artista. Probabilmente nel rappresentare la scena all’artista venne chiesto di ricordare una riunione di anabattisti, inserendovi numerosi ritratti di contemporanei. Tali gruppi, verso i quali lo stesso autore provava simpatie, aveva raggiunto una notevole diffusione nel XVI secolo, ma a differenza delle rumorose prediche dei Calvinisti si distinguevano per la tranquillità , soprattutto dopo che essi erano divenuti una minoranza in seguito alle repressioni sanguinose. Il senso di quest’immagine di Cristo che, nella folla insieme ad altri ascolta Giovanni, il profeta destinato a morire, è suggerito nell’inno ri + + " " voi stessi gli stessi sentimenti che furono in Cristo GesÚ, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza a Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana umiliò se stesso, ! %%
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ARTE E LITURGIA
Maria Mater Tellus Mostra d’arte sacra contemporanea presso l’ex carcere Torre del Molino alla Mandra. Sabato 4 ottobre l’inaugurazione con una conferenza stampa alle ore 19:00 e a seguire l’apertura della mostra.
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a prof.ssa Anna Di Corcia e l’Arch. A cura della + " Redazione ' ' š " " % ' ' & " % # š + + " # " +
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Maria Mater Tellus Mostra d’arte sacra contemporanea A cura di Anna Di Corcia e Angela AmalďŹ tano Opere di Luca Farina e Barbara Esposito Conferenza stampa 04 ottobre, ore 19,30 Torre Del Molino (Loc.Mandra ) Apertura 04 ottobre, ore 20,30 - ingresso libero Apertura al pubblico 04 ottobre - 18 ottobre ore:18,00-21,00
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TACCUINO
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Numeri Utili CONTASTORIE 2014 Rassegna culturale giunta alla sua 4° edizione. Con il sostegno della Regione Campania e della Camera di Commercio di Napoli il Contastorie ha l’ambizione di avviare sull’Isola d’Ischia una corrente di “turismo culturale”. SABATO 27 Ore 9.30 Liceo Statale “Ischia” Emiliano Brancaccio, Ce la raccontano giusta? Critica dei luoghi comuni sulla crisi Ore 16.30 Bambini all’opera - Taglio e cucio una storia / Laboratorio ludico-creativo per bambini dai 6 agli 11 anni. A cura di Francesca Novati e Bàste s.r.l.s. Ore 18.30 Villa Arbusto, Lacco Ameno Maddalena Crippa, Penelope la donna che aspetta (canto XXIII) Ore 20.30 Antica Libreria Mattera, Forio Il governo delle regioni fra crisi e riforme. Le attese deluse, la sfiducia crescente, la domanda dei cittadini di una nuova classe dirigente per l’Italia che cambia Introduce Franco Iacono / Coordina Mauro Calise, editorialista de «Il Mattino» / Ne parlano Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza Stato-Regioni; Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania e Vice Presidente della Conferenza Stato-Regioni; Marcello Pittella, Presidente della Regione Basilicata
per bambini dai 6 agli 11 anni. A cura di Francesca Novati e Bàste s.r.l.s.
DOMENICA 28 Ore 9.30 Raduno presso la P.zza di Campagnano Ischia Escursione “Tra cielo e mare” Ore 16.30 Bambini all’opera - Taglio e cucio una storia / Laboratorio ludico-creativo
GIOVEDÌ 2 OTTOBRE Ore 18.30 Villa Arbusto/Villa Gingerò Lacco Ameno Maria Cristina Gambi, Anton Dohrn e la biologia marina nel golfo di Napoli
LUNEDÌ 29 Ore 9.30 Liceo Statale “Ischia” Guido Viale, Ripensare un’Europa migliore Ore 18.30 Villa Arbusto/Villa Gingerò Lacco Ameno Pietro Greco, Galileo Galilei, ultimo intellettuale del Rinascimento e primo dell’età moderna (in occasione dei 450 anni dalla nascita) MARTEDÌ 30 Ore 18.30 Villa Arbusto/Villa Gingerò Lacco Ameno Giuseppe Luongo, Giuseppe Mercalli una vita per la geofisica (nel centenario della morte) MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE Ore 18.30 Villa Arbusto/Villa Gingerò, Lacco Ameno Elena Cubellis, L’eruzione del Vesuvio del marzo 1944: la narrazione scientifica, letteraria e popolare
TAXI Ischia Porto · Via De Luca Alfredo - tel. 081992493 · Piazza degli Eroi - tel. 081992550 · Via Mirabella - tel. 081991067 · Piazzetta San Girolamo - tel. 081993720 Forio · Via C. Colombo - tel. 081997367 · Piazza Medaglia d’Oro - tel. 081997085 · C.so Umberto I - tel. 081997482 a cura di 081997450 · Piazza G. Mattera - tel. · Via San Leonardo Panza Giuseppe Galano e - tel. 081907251 Lacco Ameno Flora D’Andrea · Piazza Girardi - tel. 081995183 · Piazza Pontile - tel. 081994310 Serrara Fontana · Piazzetta Sant’Angelo - tel. 081999899 Casamicciola · Arrivo Porto Turistico - tel. 081900369 · Piazza Marina - tel. 081994800 · Piazza Bagni - tel. 081900881
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GUARDIA MEDICA · Barano – Ischia – Serrara tel. 081983292 · Casamicciola – Forio – Lacco Ameno tel. 081998655 / 081998855 GUARDIA MEDICA ASSISTENZA ANZIANI · Via prov. Panza, 68 - tel. 0813332013 UFFICIO INVALIDI CIVILI · Via prov. Panza, 68 - tel. 081997730 FARMACIE Ischia · Sant’Anna - Via M. Mazzella - tel. 081991624 / 081985089 · Internazionale - Corso Vittoria Colonna, 179 tel. 0813331275 / 0813334147 · Dr.ssa Tiziana Costabile - Via Acquedotto, 83 - tel. 081902634 Casamicciola · De Luise - Piazza Marina, 1 - tel. 081994060 Lacco Ameno · Cantone - Corso Angelo Rizzoli, 77 - tel. 081900224 Forio · Migliaccio - Corso Regine, 61 - tel. 081989355 - 081997031 · Monterone - Via Castellaccio, 53 - tel. 0815071489 / 0815071577 · San Leonardo - Via prov. Panza, 1 - tel. 081907064 Serrara Fontana · Della Fonte - Piazza P.P. Iacono, 8 - tel. 081999320 · Sant’Angelo - Via Chiaia delle Rose, 10 - tel. 081999973 Barano · Garofano - Piazza San Rocco, 15 - tel. 081990012 · Isola Verde - Via Di Meglio, 8 - tel. 081906516 cell. 3476535608 ISOLA D’ISCHIA · Soccoro stradale - Tel. 081 984038 · Eliporto - tel. 081 980157 · EAV bus - tel. 800 053939
ISCHIA GOTICA Nell’ambito delle manifestazioni culturali che si svolgono presso la sede dell’Osservatorio Geofisico di Casamicciola Terme, lunedì 29 Settembre alle ore 21 Ciro Cenatiempo presenterà l’evento “Ischia Gotica” con lo scrittore Alessio Filisdeo, autore del romanzo “Le Memorie Oscure - Rondó”. L’autore si è già distinto per essersi classificato al terzo posto nel Concorso Letterario Nazionale con la sua opera prima. Per l’occasione lo scrittore proporrà in anteprima il racconto breve “Il Prigioniero del Castello”, vicenda ispirata all’assedio navale, ai primi dell’Ottocento, della Flotta Inglese al Castello Aragonese controllato dai francesi, e resa con atmosfere ricche di mistero. Ingresso libero. Al termine dell’ evento degustazione di prodotti tipici dell’Isola d’Ischia.
ISCHIA · Municipio - tel. 081 3333111 · Protezio Civile - tel. 3333254 · Carabinieri - 081 991065 · Polizia di stato - tel. 081 5074711 · Vigili del fuoco - tel. 081 991507 · Guardia di Finanza - tel. 081 991109 · Capitaneria di porto - tel. 081 5072811 · A.S.L. - Via De Luca Antonio, 20 - tel. 800284270 · Ufficio Termalismo (giorni dispari) - tel. 0815070650 · Villa Romana C.U.P. Anagrafe - tel. 0815070215/217 · Maternità infantile - tel. 0815080010 · A.S.L. veterinaria - tel. 0815070229 CASAMICCIOLA · Municipio - tel. 081 5072511 · Carabinieri - tel. 081 994480 · A.S.L. - Via De Gasperi, 23 - tel. 0815080010 LACCO AMENO · Municipio - tel. 081 3330811 · Ospedale A.Rizzoli - tel. 081 5079111 · Laboratorio Analisi Primario - tel. 081980439 FORIO · Municipio - tel. 081 3332911 · Medicina Legale - Via prov. Panza, 68 - tel. 081998989 SERRARA FONTANA · Municipio - tel. 081 9048811 BARANO · Municipio - tel. 081 906711 · Carabinieri - tel. 081 906463 · Dist. 57 Ass. Psichiatrica - tel. 081906392 CINEMA EXCELSIOR · Tel. 081 3331098 CINEMA TEATRO DELLE VITTORIE · Tel. 081 997487