Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia
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BEATIFICAZIONE Paolo VI: il Papa dell'umiltĂ e della creativitĂ
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SEGUIAMO FRANCESCO Il Papa sulla chiesa in uscita nell'udienza generale del 17 settembre
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SINODO FAMIGLIE Nei matrimoni imperfetti ci posso essere elementi di santiďŹ cazione
La giusta partenza! Di Lorenzo Russo Direttore di Kaire
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ANNO 1 | NUMERO 42
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18 OTTOBRE 2014
Il tango si balla in due Mons. Galantino a 360 gradi ha scosso la platea del convegno. E ha ricordato che il clericalismo è come un tango che si balla in due: se sta bene al prete sta bene anche ai laici!
Foto di Andrea Di Massa
Il 16 ottobre ha avuto inizio l'VIII convegno diocesano della Chiesa di Ischia. Il nostro Pastore, padre Pietro, nel suo messaggio introduttivo di benvenuto, ha sottolineato quale deve essere l'anima di questo convegno ecclesiale diocesano. Dopo aver ricordato il suo amato precedessore Padre Filippo Strofaldi, ricevendo un caloroso e sentito applauso, ha voluto ringraziare innanzitutto tutti coloro che si sono adoperati per la preparazione di questo grande evento perchĂŠ ognuno si possa sentire accolto come a casa propria. Una 'macchina operativa' formata da giovani, preti e laici, tanti papĂ e tante mamme, ma anche le nonne e i nonni: una squadra di oltre 100 persone. Qualcuno, come Roberto, ha sfruttato le ferie del lavoro per poter lavorare 24 ore su 24 per la preparazione al convegno. Il grazie del vescovo raccoglie tutti, ma proprio tutti. Padre Pietro ha sottolineato poi quasi 750, senza contare tante persone che vi hanno partecipato senza aver fatto l'iscrizione. Un numero da non sottovalutare. Una partecipazione massiccia, segno di speranza per la Chiesa di Ischia. “Esprimo in modo speciale la mia piĂš viva gratitudine ai relatori - ha continuato Lagnese - che hanno accolto l’invito ad essere tra noi per offrirci il loro contributo di vita e di pensiero: al prof. Andrea Riccardi, fondatore della ComunitĂ di Sant’Egidio, per farci dono delle sua testimonianza e confratelli nell’episcopato: S. E. Mons. Nunzio Galantino,
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VITA CONSACRATA Il ritiro delle suore di Ischia in episcopio OTTOBRE MISSIONARIO Alla scoperta delle periferie, il cuore della missione SPIRITO SANTO Al via il seminario dello spirito santo al Testaccio PARROCCHIE Un pic nic parrocchiale che ha il sapore di famiglia
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IN PRIMO PIANO
VERSO LA BEATIFICAZIONE DEL 19 OTTOBRE
In Papa Montini umiltĂ e creativitĂ Nulla in Paolo VI appare superďŹ ciale, c'è invece una ricerca continua di apprendere, comprendere, carpire argomentazioni e far risaltare, anche nelle posizioni piĂš distanti, quel tanto o poco di positivo che c'è in ogni cosa.
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onoscere Paolo VI e cogliere l’attualità è A cura di Adriano Bianchi direttore settimanale della diocesi di Brescia ! “La Voce Montini resta incandel Popoloâ€? " #
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Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS
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Montini sa però che per lui una H < W Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014
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oggi la Chiesa non può tralasciare
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Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo
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Redazione: Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia kaire@chiesaischia.it | @chiesaischia facebook.com/chiesaischia @lagnesepietro
Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: TipograďŹ a: Centro Offset Meridionale Don Carlo Candido srl Via Nuova Poggioreale nr.7 - 80100 direttoreucs@chiesaischia.it Napoli (NA) Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus
Per inserzioni promozionali e contributi: Tel. 0813334228 - Fax 081981342 oppure per e-mail: info@kairosonline.it
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amiglia piccola scuola di vitaÂť. Ă&#x2C6; lâ&#x20AC;&#x2122;espressione con cui Paolo VI A cura di aveva profeticamenAvvenire.it te anticipato quanto Giovanni Paolo II avrebbe detto alcuni $ Redemptor Hominis: la famiglia rimane ÂŤla prima e fondamentale via della ChiesaÂť. * w prima ancora nel corso del suo episcopato milanese â&#x20AC;&#x201C; papa Montini avvertĂŹ con grande senso di responsabilitĂ , a tratti addirittura come un interrogativo angosciante, lâ&#x20AC;&#x2122;urgenza di accompagnare con lo sguardo del Vangelo le trasformazioni sociali e culturali della famiglia. Compito complesso oggi, occasione di confronto e di dibattito che dalle questioni teologiche si allargano alla cultura e alla societĂ . Figurarsi quasi mezzo secolo fa, quando il vento della rivoluzione impeto, scompigliando, anche tra i fedeli praticanti, certezze e valori che sembravano sedimentati nella roccia. Ad Alberto Cavallari del "Corriere della Sera", che il 3 ottobre 1965 gli chiedeva di esprimere cui la Chiesa era chiamata a confrontarsi, soprattutto in ordine alla morale sessuale e alla regolazione
IN PRIMO PIANO
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PAOLO VI ÂŤFamiglia legge bellissimaÂť delle nascite, Paolo VI rispondeva senza inutili giri di parole: ÂŤTacere non possiamo. Parlare è un problema. La Chiesa non ha mai dovuto affrontare per secoli cose simili. E si tratta di materia diciamo strana per gli uomini della Chiesa, anche umanamente imbarazzanteÂť. & # profonda sensibilitĂ di un uomo del tutto consapevole della gravitĂ connessa a scelte che avrebbero poi pesato sul destino di tanti uomini e di tante donne, orientato decisioni delicate come tutte quelle connesse alla vita nascente, deluso forse â&#x20AC;&#x201C; e addirittura allontanato dalla fede â&#x20AC;&#x201C; anche tante persone. Negli interrogativi di papa Montini a proposito della famiglia, sembra di cogliere â&#x20AC;&#x201C; con alcuni decenni di anticipo â&#x20AC;&#x201C; lo stesso atteggiamento pensoso e denso di problematicitĂ che accompagna in questi giorni il dibattito del Sinodo. Di famiglia, e dei tanti temi ecclesiali e sociali connessi allâ&#x20AC;&#x2122;impegno delle coppie e dei genitori cristiani, Paolo VI parlò
tantissimo. Non solo nellâ&#x20AC;&#x2122;enciclica Humanae Vitae, di cui ci occupiamo nellâ&#x20AC;&#x2122;intervista qui a lato e che $ compiuta sullâ&#x20AC;&#x2122;amore umano, ma anche in omelie, Angelus, discorsi e soprattutto nelle numerose udienze generali dedicate alla ÂŤcausa nobilissima e urgentissimaÂť. Salutando nel febbraio 1966 i partecipanti al congresso nazionale del Cisf, spiegò che quanto emerso dal Concilio era un omaggio ÂŤalla grande dignitĂ che la Chiesa attribuisce al matrimonio e alla famigliaÂť. Sia perchĂŠ rispondono al ÂŤdisegno essenziale che Dio ha tracciatoÂť, sia perchĂŠ quello degli sposi è ÂŤun lungo cam ogni giorno, della vita apparente $ 9 / data dalla legge di Dio e imbevuta dallâ&#x20AC;&#x2122;amoreÂť. In questo percorso verso la santitĂ coniugale Paolo VI sollecitava direttamente gli sposi ad approfondire temi e stile di una vita spirituale che, per essere appunto
a misura di famiglia, avrebbe dovuto essere ripensata e rimodulata alla luce delle esigenze degli sposi stessi. Anticipando di qualche decina dâ&#x20AC;&#x2122;anni uno slogan che in questi giorni è riecheggiato anche al Sinodo e indica le famiglie come ÂŤsoggetto e non solo come oggetto della pastorale familiareÂť. E ai genitori cristiani Paolo VI non si stancava di ribadire quellâ&#x20AC;&#x2122;impegno educativo, oggi diventato autentica e drammatica emergenza. Allâ&#x20AC;&#x2122;Angelus del 30 dicembre 1973 â&#x20AC;&#x201C; lo ricorda padre Leonardo Sapienza nel libro "Paolo VI. Lâ&#x20AC;&#x2122;amore è legge bellissima" (Edizioni Vivere In) â&#x20AC;&#x201C; spiegava a mamme e papĂ il dovere di ÂŤnon abdicare dallâ&#x20AC;&#x2122;insostituibile missione educatriceÂť e li k / lori spirituali propri della famiglia, specialmente se questa ha la fortuna e la coscienza dâ&#x20AC;&#x2122;essere cristianaÂť. Cioè testimonianza e consapevolezza. Indicazioni che rimangono anche oggi bussole indispensabile per la vita di coppia e di famiglia.
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SEGUIAMO FRANCESCO
La Chiesa in uscita
è universale e missionaria Le parole del Papa nellâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale del 17 settembre 2014
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ari fratelli e sorelle, buongiorno. In questa settiDal discorso di mana continuiaPapa Francesco mo a parlare sulla Chiesa. Quando professiamo la nostra fede, noi affermiamo che la Chiesa è â&#x20AC;&#x153;cattolicaâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;apostolicaâ&#x20AC;?. Ma qual è effettiva 9 parole, di queste due note caratteristiche della Chiesa? E che valore hanno per le comunitĂ cristiane e per ciascuno di noi?
" ci è offerta da uno dei Padri della Chiesa dei primi secoli, san Cirillo di Gerusalemme, quando afferma: k* ## 3 cattolica, cioè universale, per il fatto che è diffusa ovunque dallâ&#x20AC;&#x2122;uno ; @ /
degli uomini, sia riguardo alle cose celesti, che alle terrestriÂť (Catechesi XVIII, 23). Segno evidente della cattolicitĂ della Chiesa è che essa parla tutte le lingue. E questo non è altro che lâ&#x20AC;&#x2122;effetto della Pentecoste (cfr At 2,1-13): è lo Spirito Santo, infatti, che ha messo in grado gli Apostoli e la Chiesa intera di far ri ! B
e dellâ&#x20AC;&#x2122;amore di Dio. CosĂŹ la Chiesa
3 3 H < dalle origini, e non può che essere
/
* & / rola di Dio oggi si legge in tutte le lingue, tutti hanno il Vangelo nella propria lingua, per leggerlo. E torno sullo stesso concetto: è sempre buono prendere con noi un Vangelo piccolo, per portarlo in tasca, nella borsa e durante la giornata leggerne un passo. Questo ci fa bene. Il Vangelo è diffuso in tutte le lingue perchĂŠ la Chiesa, lâ&#x20AC;&#x2122;annuncio di GesĂš Cristo Redentore, è in tutto il mondo. E per questo si dice la Chiesa è cattolica, perchĂŠ è universale.
Se gli Apostoli fossero rimasti lÏ nel il Vangelo, la Chiesa sarebbe soltanto la Chiesa di quel popolo, di quella città , di quel cenacolo. Ma tutti sono usciti per il mondo, dal momento della nascita della Chiesa, dal momento che è disceso su di loro lo Spirito Santo. E per questo
Ă&#x2C6; quello che
9 / lica, perchĂŠ lâ&#x20AC;&#x2122;apostolo è quello che # y /
$ T ci ricorda che la Chiesa, sul fondamento degli Apostoli e in continuitĂ con essi - sono gli Apostoli che
sono andati e hanno fondato nuove chiese, hanno costituito nuovi vescovi e cosĂŹ in tutto il mondo, in continuitĂ . Oggi tutti noi siamo in continuitĂ con quel gruppo di Apostoli che ha ricevuto lo Spirito Santo e poi è andato in â&#x20AC;&#x153;uscitaâ&#x20AC;?, a predicare -, è inviato a portare a tutti gli uomini questo annuncio del Vangelo, accompagnandolo
Y | 9 / riva dallâ&#x20AC;&#x2122;evento della Pentecoste: è lo Spirito Santo, infatti, a superare /
@ pochi eletti, e di considerarsi gli # di Dio. Se ad esempio alcuni cristiani fanno questo e dicono: â&#x20AC;&#x153;Noi < muoiono. Muoiono prima nellâ&#x20AC;&#x2122;anima, poi moriranno nel corpo, perchĂŠ non hanno vita, non sono capaci di generare vita, altra gente, altri popoli: non sono apostolici. Ed è proprio lo Spirito a condurci incontro ai fratelli, anche a quelli piĂš distanti in ogni senso, perchĂŠ possano condividere con noi lâ&#x20AC;&#x2122;amore, la pace, la gioia che il Signore Risorto ci ha lasciato in dono. ! " " # " $ " " % An prendersi a cuore la salvezza di tutta lâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ , non sen-
tirsi indifferenti o estranei di fronte alla sorte di tanti nostri fratelli, ma aperti e solidali verso di loro. Signi avere il senso della pienezza, della completezza, dellâ&#x20AC;&#x2122;armonia della vita cristiana, respingendo sempre ci chiudono in noi stessi. Far parte della Chiesa apostolica vuol dire essere consapevoli che la nostra fede è ancorata allâ&#x20AC;&#x2122;annun Apostoli di GesĂš â&#x20AC;&#x201C; è ancorata lĂ , è una lunga catena che viene di lĂ w; W / ti, sentirsi mandati, in comunione con i successori degli Apostoli, ad annunciare, con il cuore pieno di gioia, Cristo e il suo amore a tutta lâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ . E qui vorrei ricordare la vita eroica di tanti, tanti missionari e missionarie che hanno lasciato la loro patria per andare ad annunciare il Vangelo in altri Paesi, in altri Continenti. Mi diceva un Cardina # ## |
9 in un posto, in un paese o in una |
cimitero e lĂŹ vede le tombe di questi missionari, sacerdoti, fratelli, suore che sono andati a predicare il Vangelo: apostoli. E lui pensa: tutti 9
/ ti adesso, hanno lasciato tutto per annunciare GesĂš Cristo. Rendiamo J @ Chiesa ha tanti missionari, ha avuto tante missionarie e ne ha biso $ } y Signore di questo. Forse fra tanti
qui, qualcuno ha voglia di diventare missionario: vada avanti! Eâ&#x20AC;&#x2122; bello questo, portare il Vangelo di GesĂš. Che sia coraggioso e coraggiosa! Chiediamo allora al Signore di rinnovare in noi il dono del suo Spirito, perchĂŠ ogni comunitĂ cristiana
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della santa madre Chiesa cattolica e apostolica.
PAPA SU TWITTER SUPERA I 16 MILIONI DI FOLLOWER Papa Francesco ha superato 16 milioni di follower con i suoi 9 account Twitter. In meno di due mesi, i proďŹ li social del Papa sono aumentati di un milione di follower (erano 15 milioni a metĂ agosto, in coincidenza con il suo viaggio in Corea del Sud). Gli account di Papa Francesco con il maggiore numero di follower sono attualmente: @pontifex_es (in spagnolo con 6.961.158 follower) @pontifex (in inglese con 4.581.960) @pontifex_it (in italiano con 2.033.261) Seguono i proďŹ li in Portoghese (1.172.931 follower), in Francese (308.222), Latino (287.604 follower), Polacco (280.702), Tedesco (217.627) e Arabo (156.535).
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SINODO FAMIGLIE
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NEL SOLCO DEL CONCILIO conclusiva hanno voluto evidenziare come i matrimoni civili, essendo connotati da un vincolo pubblico e, in linea di principio, da affetto profondo, dallâ&#x20AC;&#x2122;impegno di responsabilitĂ verso la prole, dalla capacitĂ di resistere alle prove, rappresentano un â&#x20AC;&#x153;germe da accompagnare nello sviluppo verso il sacramento del matrimonioâ&#x20AC;?. Vale anche per questi sposi, infatti, quanto afferma ancora la LG 16: â&#x20AC;&#x153;NĂŠ la divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta. PoichĂŠ tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione ad I padri sinodali hanno voluto sottolineare come anche situazioni matrimoniali â&#x20AC;&#x153;imperfetteâ&#x20AC;? accogliere il Vangelo e come dato da colui che illumina ogni uomo, in rapporto allâ&#x20AC;&#x2122;ideale cristiano - quali sono i matrimoni civili e ancor piĂš le unioni di fatto @ ## < Non bisogna dimenticare quindi - debbano essere considerate con rispetto e speranza, assunta la precondizione minima di che chiunque, con retta coscienun convinto impegno della coppia alla fedeltĂ e allâ&#x20AC;&#x2122;amore reciproco. za, si sforza di vivere il vero bene e lâ&#x20AC;&#x2122;amore autentico, anche senza unâ&#x20AC;&#x2122;adesione esplicita alla fede, in opo la prima settimana solubilitĂ , nĂŠ la veritĂ che per due alla fedeltĂ e allâ&#x20AC;&#x2122;amore reciproco. di lavoro intenso del battezzati cattolici lâ&#x20AC;&#x2122;unica forma di Una tale visione sembra ispirar- qualche modo è giĂ sostenuto dalla Sinodo straordinario unione coniugale coerente con la si alla prospettiva piĂš generale giĂ â&#x20AC;&#x153;grazia divinaâ&#x20AC;?. E ciò che costituiA cura di sulla famiglia, si è aper- propria fede sia proprio la celebra- delineata dalla â&#x20AC;&#x153;Lumen Gentiumâ&#x20AC;? sce lâ&#x20AC;&#x2122;essenza di ogni matrimonio è Maurizio ta la seconda tappa zione del sacramento del matrimo- quando, pur riaffermando la piena proprio lâ&#x20AC;&#x2122;impegno a vivere lâ&#x20AC;&#x2122;amore Calipari con la relazione â&#x20AC;&#x153;post nio. Questo è e rimane â&#x20AC;&#x153;lâ&#x20AC;&#x2122;ideale cri- sussistenza della Chiesa di Cristo coniugale, un amore che comporta disceptationemâ&#x20AC;?, da stianoâ&#x20AC;? che la Chiesa ha il compito nella Chiesa cattolica, riconosce il coinvolgimento di tutte le comintegrare con i suggerimenti dei di salvaguardare e annunciare a chi come anche â&#x20AC;&#x153;al di fuori del suo ponenti della persona, corporeitĂ , circoli minori, che poi darĂ origi- riconosce nel matrimonio la pro- organismo si trovino parecchi ele- istinto, sentimento, affettivitĂ , vo J pria vocazione di vita. Piuttosto, si lontĂ e spiritualitĂ ; â&#x20AC;&#x153;esso mira ad =y J ? tratta qui di assumere la prospet- che, appartenendo propriamente una unitĂ profondamente personaal discernimento ultimo del Papa. tiva del Sinodo e, di conseguenza, per dono di Dio alla Chiesa di Cri- le, quella che, al di lĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;unione in Lâ&#x20AC;&#x2122;attesa per il completamento di â&#x20AC;&#x153;posare lo sguardo sulle situazioni sto, spingono verso lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ cattoli- una sola carne, conduce a non fare questo itinerario offre ancora uno concrete della gente che quellâ&#x20AC;&#x2122;ide- < =* Â&#x20AC;? K 9 - che un cuor solo e unâ&#x20AC;&#x2122;anima sola: ale non riesce a raggiungerloâ&#x20AC;?, per zione conclusiva sottolinea che â&#x20AC;&#x153;la esso esige lâ&#x20AC;&#x2122;indissolubilitĂ e la fedele lâ&#x20AC;&#x2122;approfondimento di qualcuno ragioni diverse. O, con altre parole, dottrina dei gradi di comunione, dei temi â&#x20AC;&#x153;caldiâ&#x20AC;? affrontati dallâ&#x20AC;&#x2122;as- adottare quella che in questi gior- O KK tiva e si apre sulla feconditĂ â&#x20AC;? (FC sise sinodale. Ă&#x2C6; questo il caso, ad ni il cardinale Coccopalmerio ha conferma la visione di un modo ar- 13). Dunque, anche gli sposi legati esempio, della situazione dei ma- H & < ticolato di partecipare al Mysterium da un matrimonio civile o, pur se in misura minore, da unâ&#x20AC;&#x2122;unione di fattrimoni civili e delle unioni di fatto to possono vivere autenticamente tra un uomo e una donna, realtĂ di Le persone omosessuali hanno doti e qualitĂ da offrire alla il loro impegno allâ&#x20AC;&#x2122;amore coniugacui i padri sinodali si sono occupati comunitĂ cristiana e la Chiesa deve essere â&#x20AC;&#x2DC;casa accoglienteâ&#x20AC;&#x2122; K Card. Pèter ErdĂś, relatore generale Sinodo dei Vescovi propria rettitudine. tutto una premessa: a fondamento La rinnovata attenzione pastorale di ogni ulteriore considerazione, occorre rammentare che la pro- vale a dire â&#x20AC;&#x153;salvare la dottrina, ma Ecclesiae da parte dei battezzatiâ&#x20AC;? che il Sinodo auspica per queste si 9 J - partendo dalle singole persone (Relatio post disceptationem 18). tuazioni matrimoniali â&#x20AC;&#x153;imperfetteâ&#x20AC;?, e dalle loro concrete situazioni e Per la comunitĂ cristiana, quindi, quindi, dovrĂ aver cura di riconoH*
< K 9 anche in ragione della legge della scere e coltivare i semi di grazia giĂ contesto dellâ&#x20AC;&#x2122;evangelizzazioneâ&#x20AC;?, sinodali hanno voluto sottolineare gradualitĂ (cfr Familiaris Consor- presenti in esse, cercando di farne è dichiaratamente pastorale, non come anche situazioni matrimonia- tio, 34) propria della pedagogia di- crescere di nuovi. Senza dimentidottrinale. li â&#x20AC;&#x153;imperfetteâ&#x20AC;? in rapporto allâ&#x20AC;&#x2122;idea- vina, si tratta di guardare innanzi- care, però, che solo col sacramento Ogni ragionamento sui singoli le cristiano - quali sono i matrimoni tutto agli elementi positivi presenti del matrimonio â&#x20AC;&#x153;lâ&#x20AC;&#x2122;amore coniugatemi dovrĂ quindi tener conto di civili e ancor piĂš le unioni di fatto - in queste forme imperfette di fami- le raggiunge quella pienezza a cui questâ&#x20AC;&#x2122;orizzonte ermeneutico per debbano essere considerate con ri- glia, da valorizzare, incoraggiare e è interiormente ordinato, la caritĂ non incorrere nel rischio di banali spetto e speranza, perchĂŠ anche in sostenere, anche in vista di un pos- coniugale, che è il modo proprio e e grossolani fraintendimenti. Non esse possono essere presenti â&#x20AC;&#x153;ele- sibile cammino di maturazione ver- è quindi in discussione la dottrina < so il matrimonio come sacramento. pano e sono chiamati a vivere la casul matrimonio sacramento, con assunta la precondizione minima di Non certo per caso sia la relazione ritĂ stessa di Cristo che si dona sulla il suo carattere essenziale dâ&#x20AC;&#x2122;indis- un convinto impegno della coppia introduttiva del Sinodo che quella Croceâ&#x20AC;? (FC 13).
Scorgere gli elementi di santiďŹ cazione e veritĂ D
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CONVEGNO DIOCESANO
Continua da pagina 1 CEI e S. E. Mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bo < K # tolineato che questo è un convegno ecclesiale, per fare insieme una vera esperienza di Chiesa. Il popolo di Dio che è sullâ&#x20AC;&#x2122;isola è â&#x20AC;&#x153;chiamato a conve vocazione e il suo ruolo ministeriale: vescovo, presbiteri, diaconi, religiose e religiosi, fedeli laici e, tra loro: famiglie, giovani, anziani, rappresentanti delle nostre comunitĂ parrocchiali, operatori pastorali e membri di tante realtĂ associative, movimenti e comunitĂ ecclesialiâ&#x20AC;?. Il motivo di questo convegno è quello di cooperare al sogno di Dio sulla Sua Chiesa che è in Ischia! Ma per capire il Suo sogno, dobbiamo porre â&#x20AC;&#x153;al centro della no % di Papa Francesco e il suo continuo e pressante invito a diventare sempre piĂš una Chiesa in uscitaâ&#x20AC;?. Nella Lettera Pastorale Con gioia ritorniamo a casa, Padre Lagnese ce lo ha ricor H" al nuovo, accettando di andare verso J in atteggiamento di umile accoglienza di quanti il Signore ci mette accanto imparando a riconoscerli come un J % Gaudium di Papa Francesco sapendo che ciò richiede la capacitĂ di mettersi in discussione come persone e come Chiesa ed essere disposti a cambiare strategie, modalitĂ di azione o, forse, di piĂš, il nostro cuoreâ&#x20AC;? (n. 30). Durante il suo messaggio iniziale, Padre Pietro ha ricordato il suo incontro con il papa del 27 febbraio scorso. â&#x20AC;&#x153;In quellâ&#x20AC;&#x2122;occasione â&#x20AC;&#x201C; afferma Padre Pietro - nellâ&#x20AC;&#x2122;abbracciarlo gli ho detto: â&#x20AC;&#x153;SantitĂ , grazie per lâ&#x20AC;&#x2122;Evangelii Gaudium!â&#x20AC;?. Rispondendo allâ&#x20AC;&#x2122;abbraccio, con lâ&#x20AC;&#x2122;entusiasmo e la passione che sempre lo caratterizzano, ha esclamato: â&#x20AC;&#x153;Si, ma adesso bisogna approfondirla e metterla in pratica!â&#x20AC;?â&#x20AC;?. Da lĂŹ è partita una chiamata interiore nel nostro Vescovo: un mandato diretto, per poter porre la Chiesa di Ischia in uscita, cosĂŹ come ci dice il papa. Il Vescovo Pietro ha però ricordato che possono esserci alcune tentazioni, come ad esempio quella di ritenere â&#x20AC;&#x153;la visione di Chiesa propostaci, affascinante, davvero bella, anzi troppo bella, ma, proprio per questo, non realizzabileâ&#x20AC;?. Non possiamo cedere a queste tentazioni. Altrimenti perdia K del Vangelo. â&#x20AC;&#x153;Possa la nostra Chiesa â&#x20AC;&#x201C; ha concluso Lagnese - obbediente alla parola del suo Signore e fedele agli insegnamenti del Concilio Vaticano II, lanciarsi sulle vie della missione e sperimentare una rinnovata pentecoste e diventare credibile testimone della gioia e dellâ&#x20AC;&#x2122;amore di Dio. Maria, Stella della nuova evangelizzazione, e i nostri Santi patroni, Restituta e Giovan Giuseppe della Croce, intercedano per noi! Buon convegno a tuttiâ&#x20AC;?! L'integrale del messaggio di benvenuto del vescovo Pietro lo potete trovare sul sito chiesaischia.it e sullo speciale Kaire sull'VIII convegno diocesano.
Il saluto del Vescovo Pietro a S. E. Mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano allâ&#x20AC;&#x2122;Ionio e Segretario Generale della CEI
S
olo una parola per dare il nostro piĂš affettuoso benvenuto a S. E. A cura del Mons. Nunzio GalantiVescovo no, vescovo di Cassano Pietro allâ&#x20AC;&#x2122;Ionio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, e per esprimergli la mia piĂš viva gratitudine e quella di tutta la Chiesa di Ischia per aver accettato il nostro invito ad essere in mezzo a noi questa sera per farci dono delle sua ne in occasione del nostro Convegno Ecclesiale che ha come tema: â&#x20AC;&#x153;Evangelii Gaudium: la Chiesa di Ischia in uscitaâ&#x20AC;?. Fin da subito, quando lâ&#x20AC;&#x2122;ho contattato per chiedergli di farci dono del suo intervento al nostro Convegno diocesano, ha mostrato pronta accoglienza alla mia richiesta, manifestando piena disponibilitĂ ad essere, oggi, con noi. Dopo la bella giornata di ieri che ha visto la partecipazione del prof. Andrea Riccardi, fondatore della ComunitĂ di Santâ&#x20AC;&#x2122;Egidio, con la quale abbiamo inaugu-
rato i nostri lavori, avremo questa sera, dunque, la gioia di ascoltare il suo autorevole contributo perchĂŠ di una Chiesa che voglia concretamente realizzare la proposta di papa Francesco contenuta nellâ&#x20AC;&#x2122; Evangelii Gaudium. Il tema della Chiesa in uscita Mons.
moniare la prossimitĂ e la vicinanza della Chiesa Italiana al dramma sofferto da centinaia di migliaia di cristiani. Ă&#x2C6; andato per incontrare i Vescovi e i rappresentanti della Chiesa locale e visitare alcune strutture in cui sono ospitati migliaia di profughi cristiani e yazidi. In quella terra ha avuto modo
Fin da subito, quando lâ&#x20AC;&#x2122;ho contattato per chiedergli di farci dono del suo intervento al nostro Convegno diocesano, ha mostrato pronta accoglienza alla mia richiesta, manifestando piena disponibilitĂ ad essere, oggi, con noi.
Galantino lo testimonia nei fatti. Pur continuando il suo ministero di pastore della Chiesa di Cassano allâ&#x20AC;&#x2122;Ionio, lo seguiamo, dai media, sempre impegnato nel rendersi presente, per svolgere il prezioso lavoro di coordinare il cammino delle Chiese che sono in Italia e sostenere i vescovi nel loro ministero pastorale. Ă&#x2C6; rientrato ieri dallâ&#x20AC;&#x2122;Iraq, dove si è recato, a nome della CEI, per testi-
di confrontarsi anche con alcune autoritĂ civili, delineando con i responsabili di Caritas Iraq lo sviluppo di progetti di collaborazione e di solidarietĂ . Ci porta dunque il profumo di una Chiesa aperta, solidale, accogliente: in uscita, appunto! A lui il nostro grazie per il servizio che rende alle Chiese che sono K servizio che svolge con grande generositĂ e passione, e che sta promuovendo sempre piĂš, in CEI e tra le diocesi italiane, un clima di comunione e di fraterna collaborazione. A lui ancora la nostra gratitudine per aver voluto ad ogni costo accogliere il nostro invito. Ancora, benvenuto tra noi!
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CONVEGNO DIOCESANO
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REMIS VELISQUE Introduzione ai lavori del convegno diocesano
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emis velisqueâ&#x20AC;?. Questa espressione, cara ai padri della ChieA cura di sa, mi sembra la piĂš Don Pasquale adatta a introdurre il Trani, coordinatore nostro incontro. A partire dalla rilettura del logo-simbolo del convegno vorrei con voi tentare di rappresentare alcune coordinate per tracciare la rotta del nostro convenire. Parlo non a caso di rotta, visto che siamo in unâ&#x20AC;&#x2122;isola in mezzo al mare, ed è qui che siamo chiamati ad annunciare e testimoniare lâ&#x20AC;&#x2122;evangelii gaudium, il vangelo della gioia. Dicevo â&#x20AC;&#x153;Remis velisqueâ&#x20AC;?. Potremmo aggiungere con Papa Paolo VI - autore della â&#x20AC;&#x153;Evangelii nuntiandiâ&#x20AC;?- che sarĂ dichiarato beato da papa Francesco domenica prossima, quanto affermò allâ&#x20AC;&#x2122;Udienza generale del 13 ottobre 1976 (38 anni fa): "â&#x20AC;ŚPer raggiungere questo felice risultato noi sigilleremo le nostre raccomandazioni in una brevissima formula dellâ&#x20AC;&#x2122;antichitĂ classica, desunta dallâ&#x20AC;&#x2122;arte della navigazione: remis velisque, con i remi e con le vele bisogna navigare. Quando noi parliamo di Evangelizzazione e di promozione umana noi ci collochiamo nel campo operativo della Chiesa; noi supponiamo acquisita la fede, anzi ne facciamo il principio della nostra azione caritativa: ÂŤla fede, dice S. Paolo, opera per mez-
presso le coste italiane, quei nostri compagni di viaggio che rischiano di annegare. Sulla barca della Chiesa vi sono non solo quelli che remano, ma anche uno che è chiamato dal Signore stesso a mostrare la stella polare, a guardare in alto, piĂš in alto degli altri. La barca ha un suo ordine e naviga con le coordinate giuste senza disperdere energie se ascolta le indicazioni della guida. Nella chiesa universale il Papa, nella nostra chiesa locale il vescovo Pietro! Il castello aragonese fa da sfondo in una tonalitĂ di verde forte. Ci richiama la nostra terra, la sua storia antichissima e le sue tensioni, insieme alle sue innumerevoli bellezze! Eâ&#x20AC;&#x2122; qui, carissimi, che siamo chiazo della caritĂ Âť (Gal. 5, 6). Si tratta mati a vivere e ad accogliere i mi | lioni di turisti che ogni anno, nono stante la crisi, vengono a farci visita della storia, due ordini di energie: in cerca di un poâ&#x20AC;&#x2122; di riposo, cure e le energie delle nostre braccia, cioè bellezza. dellâ&#x20AC;&#x2122;impegno della nostra attivitĂ La bellezza che viene dal vangelo umana; ecco i remi, simbolo della incarnato da noi tutti e dalla nostra nostra personale fatica; e occorrogente è quanto vorremmo che essi no le energie imponderabili, ma eftrovassero. fettive e superiori dello Spirito SanMa in questa terra mista a mare in to, del Quale le vele sono simbolo questi giorni vogliamo guardare eloquente. anche ai fori operati dallâ&#x20AC;&#x2122;usura del Remis velisque; in altre parole ritempo che mettono in pericolo la torna la formula ben nota, e non barca della ChiepiĂš profana, ma cristiana: ora et sa. Papa Francesco labora; prega e lavora. Occorre il ci ricorda che solo concorso simultaneo dellâ&#x20AC;&#x2122;aiuto di se sapremo porci Dio e dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ umana." in atteggiamento = ? ordinario di â&#x20AC;&#x153;usciForse, rispetto al tempo in cui Pataâ&#x20AC;?, solo se saremo olo VI pronunciava queste parole â&#x20AC;&#x153;estroversiâ&#x20AC;?, potreâ&#x20AC;&#x201C; a parte ovviamente gli scenari mo riparare la barprofondamente mutati â&#x20AC;&#x201C; è la fede ca. dei nostri battezzati che non può Le vecchie e nuove essere piĂš data per scontata, acpovertĂ , la frustraquisitaâ&#x20AC;Ś Essa forse è naufragata zione del mondo nel mare della liquiditĂ e del disfagiovanile, gli atcimento di ogni certezza e veritĂ tacchi alla visione condivisa e oggettiva. cristiana della vita Ma in quello stesso mare navighiae della famiglia, il mo e ci specchiamo anche noi, noi disimpegno civile tutti ed è lĂ che siamo invitati calosono solo alcuni di rosamente quasi in ogni suo interquesti fori che rivento da papa Francesco a ritrovaschiano di provore la base sicura della Parola di Dio. care falle ben piĂš In quel mare a forma di Libro posgravi se non vi posiamo navigare sicuri e accogliere, niamo rimedio! come fanno i nostri connazionali
Nei 4 laboratori, che non a caso nella brochure di invito abbiamo chiamato â&#x20AC;&#x153;cantieri di evangelizzazioneâ&#x20AC;?, vogliamo analizzare insieme la portata di questi fori e come ripararli insieme. Ma siamo ben coscienti che â&#x20AC;&#x153;se il Signore non mette mano alla casa invano vi fatica il costruttoreâ&#x20AC;?. E Lui certamente sia per la Sua casa che per la Sua barca continuamente offre assistenza e benedizione per quanti la vogliono abitare e riparare! Grazie al nostro Vescovo Pietro per aver voluto che si celebrasse lâ&#x20AC;&#x2122; VIII convegno diocesano, nella scia dei 7 precedenti organizzati dalla diocesi sotto lâ&#x20AC;&#x2122;episcopato del compianto padre Filippo Strofaldi! Grazie in anticipo ai relatori che ci accompagneranno in questi giorni di navigazione a partire da quelli di oggi che andiamo subito a presentare! Grazie a tutti voi per quanto saprete offrire della vostra attenzione, fede, competenza, entusiasmo misto a pazienza! Un grazie doveroso a tutti quelli che in questi giorni hanno lavorato sodo per dar vita a questo nostro ritrovarci nel Signore!!! Buona navigazione a tutti!!!
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Una rivoluzione al Convegno diocesano Mons Nunzio Galantino ha scosso le coscienze degli oltre 750 partecipanti al convegno diocesano. Interminabili applausi hanno piĂš volte interrotto il suo intervento. La forza del vescovo nel saper annunciare il vangelo con gioia, con determinatezza, con animo sincero. Al termine un lungo e caloroso applauso ha ringraziato il segretario della Cei nell'averci donato un discorso che l'isola si aspettava da tanto tempo.
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ons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano allâ&#x20AC;&#x2122;Ionio e Segretario Generale della CEI, ha donato a tutA cura del ti noi, nella seconda giornata del Francesco Convegno Diocesano, una splendiSchiano
in Italia a partire dallâ&#x20AC;&#x2122;Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Mons. Galantino ha fatto accenno anche alla sua recentissima visita in Iraq, dove si è recato a nome della CEI per testimoniare la prossimitĂ e la vicinanza della chiesa italiana al dramma sofferto da centinaia di migliaia di cristiani: â&#x20AC;&#x153;Beati i perseguitati: questa frase si è caricata di volti molto concreti per me. Proprio in questi giorni nei campi profughi nel kurdistan iracheno tanti uomini e donne mi hanno detto: â&#x20AC;&#x2DC;noi siamo qui perchĂŠ non vogliamo rinun-
ciare alla nostra fedeâ&#x20AC;&#x2122;; e ancora: â&#x20AC;&#x2DC;dite al Papa che noi gli vogliamo bene e che non abbiamo abbandonato mai il Vangeloâ&#x20AC;&#x2122;. Poi un riferimento anche alle presunte contrapposizioni interne alla Chiesa ritornate in auge negli ultimi giorni del Sinodo dei Vescovi: â&#x20AC;&#x153;Papa Francesco in questo momento non sta facendo altro che tirare le conseguenze di quello che Papa Benedetto, Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII hanno fatto e detto, quindi stiamo ben attenti a questa tentazione di alcuni di voler mettere Papa Francesco contro Benedetto XVI: secondo me chi fa questo è solo perchĂŠ vuole darsi un diversivo e non vuole sporcarsi le mani in quello che Papa Giovanni Paolo II e Papa Bendetto ci hanno detto e che Papa Francesco ci sta facendo vedere incarnato nellâ&#x20AC;&#x2122;enciclica dei gesti di ogni giorno. Fin quando si scrivono encicliche teologiche tutto va bene, ma quando lâ&#x20AC;&#x2122;enciclica è enciclica dei gesti questo scomoda, ma câ&#x20AC;&#x2122;è chi ha bisogno per forza di cre-
are schieramenti, e divisioni e alternative che non sono segno di nessuna ecclesialitĂ . Non è che oggi difendendo Papa Benedetto contro Papa Francesco si è piĂš cattolici degli altri. Stiamo attenti perchĂŠ anche in questi giorni câ&#x20AC;&#x2122;è chi pensa di potersi autoproclamare difensore della dottrina della Chiesa mettendo un Papa contro lâ&#x20AC;&#x2122;altro! Ma sapete perchĂŠ il Padreterno ci ha mandato Papa Francesco? PerchĂŠ noi eravamo ottusi, queste cose giĂ ci erano state dette e allora Dio ci ha mandato uno che queste cose le fa e che quindi non possiamo interpretare a modo nostro. Non è possibile continuare a porre gesti, parole, atteggiamenti che poi di fatto dividono la Chiesa e che trasformano queste realtĂ in piccole combriccole che si autorigenerano! Lâ&#x20AC;&#x2122;Evangelii Gaudium ci mette in contatto con quello che giĂ hanno detto tutti i Papi. Câ&#x20AC;&#x2122;è ci facciamo prendere da questa mania di essere â&#x20AC;&#x153;Chiesa delle casaccheâ&#x20AC;? , ma bensĂŹ Chiesa di Cristo. Guardiamo
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dunque allâ&#x20AC;&#x2122;Evangelii Gaudium non come un voltare pagina della Chiesa ma come unâ&#x20AC;&#x2122;opportunitĂ stupendaâ&#x20AC;?. $ ; Prendiamo quanto di bello ci sta dicendo Francesco: noi come cristiani dobbiamo essere delleâ&#x20AC;&#x2122; persone anfora e dei costruttori di tendaâ&#x20AC;&#x2122;, gente che quando vive e fa una proposta non la ritiene una realtĂ senza la quale non ci si può salvare ma accoglie il senso della provvisorietĂ .
essere e di stare in questo nostro mondo. In questa realtĂ non dovremmo soltanto omologarci ma dovremmo capire quale aria stiamo vivendo. Se siamo onesti riconosciamo che oggi si vive nella pretesa di vivere in unâ&#x20AC;&#x2122;oasi dorata piuttosto che da pellegrini nel deserto. Gli atteggiamenti virulenti nascono nella testa di chi pensa che nessuno
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possa toglierci la sedia da sotto al sedere. Câ&#x20AC;&#x2122;è qualcuno che per difendere la propria posizione è disposta a tutto
dentro di noi e che non possiamo trasformare il nostro mondo in quello che non è: unâ&#x20AC;&#x2122;oasi dorata che non esiste. E una prima conseguenza di questi atteggiamenti è il della Chiesa, la mia storia non comincia da me nĂŠ con me, è legata ad unâ&#x20AC;&#x2122;altra realtĂ ma che non può essere riproposta tale e quale. Alcuni dicono: se tanti si sono fatti Santi comportandosi in questo modo, vestendosi cosĂŹ, dicendo la Messa in quella maniera, vuol dire che " grave di questa: pensare che certe realtĂ perchĂŠ hanno funzionato prima debbano funzionare anche adesso!â&#x20AC;?. * #
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â&#x20AC;&#x153;Molti vivono pensando che tutto di sĂŠ debba essere controllabile: dal numero delle calorie a quello delle smagliature, dalle ore dello svago a quello delle relazioni e degli affetti, tutto deve esse # # complessitĂ del mondo che ci circonda allora si tende a schermarsi, a tenersi a debita distanza dalle situazioni complesse, ma la complessitĂ non va fuggita, va abitata con intelligenza e libertĂ interiore. Questa oscillazione tra lâ&#x20AC;&#x2122;inseguire le possibilitĂ senza precludersene nessuna
# $ ## $ questo avviene nella comunitĂ cristiana. Purtroppo lâ&#x20AC;&#x2122;elemento che meglio caratterizza lâ&#x20AC;&#x2122;uomo contemporaneo è lâ&#x20AC;&#x2122;autorefenzialitĂ , il non voler crescere insieme agli altri e questo anche nella Chiesa. Certe volte alcuni fenomeni
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solo con una preghiera autentica, chi non prega si crea i propri schemi, chi prega schemi non ne ha perchĂŠ ogni giorno si lascia sconvolgere dai piani di Dio e non vive atteggiamenti di chi non si misura con niente o con nessuno se non con la propria autoreferenzialitĂ . Il contesto $ # # Chiesa, non siamo in un mondo dove giocare solo in difesa, ma per andare allâ&#x20AC;&#x2122;attacco bisogna saper capire le & J 3 â&#x20AC;&#x153;Il Cristianesimo antropologico è tramontato un poâ&#x20AC;&#x2122; dovunque, chi fra noi sacerdoti non ricorda come la Chiesa fosse il centro dei nostri paesi, ma oggi di tutto questo rimane poco o niente, paradossalmente resta in molti una nostalgia di un passato idealizzato e forse mai conosciuto che ci fa vivere il presente con amarezza, chiusura e tristezza. Se dovessi descrivere con unâ&#x20AC;&#x2122; immagine biblica la situazione di molti uomini contemporanei sceglierei quella della moglie di Lot, che voltandosi indietro diventò una statua di sale. Di fatto si tratta di una prospettiva davvero paralizzante; ce ne accorgiamo principalmente noi Sacerdoti che spesso sono colpevoli di un attivismo sterile: si moltiplicano le iniziative, facciamo le catechesi a tutti e saranno anche fondamentali ma attenzione perchĂŠ qualche volta diventano segno di una sorta di isterismo collettivo che ci ha presi, quindi si moltiplicano le inizia # ( ( il Signore, nella vana tensione a riportare le cose come
$ )
# torio ed i suoi abitanti. Allora attenzione al pericolo di diventare statue di sale che se non si sciolgono nel mare della storia e della propria storia diventano pericolose. Senza giudicare le buone intenzioni e la generositĂ di molti di noi dobbiamo riconoscere che lungo la strada
menti e si rimane vittime della tristezza individualista che trasforma i credenti in cristiani che sembrano avere * ) $ " buia verso la quale possiamo dirigerci, ci avverte Papa Francesco, è quel grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa, nel quale tutto apparentemente procede nella normalità mentre in realtà la fede si va perdendo e degenerando nella meschinità ; dobbiamo essere attenti al mondo in cui viviamo, che non vuol dire sposarne le logiche, ma sapere che questa è la terra nella quale il Signore ci ha messo questa è la cultura nella quale lui ci ha collocati, e noi dobbiamo saper additare questa storia non con risentimento, non necessariamente volendo capovolgerla ma standoci dentro portando la bellez-
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za ma anche la fatica del vangelo. Si diventa cristiani fuori corso quando non accettiamo di vivere in questo mondo, in questa storia. Diventiamo irrilevanti quando non prendiamo sul serio la storia in cui ci ha collocati il Signoreâ&#x20AC;?. Papa Francesco, ha sottolineato pastorale di conservazione a un permanente atteggiamento di missione: â&#x20AC;&#x153;Si può fare questo quando si è veramente tenda di campo, quando $ $ che facilmente si tolgono perchĂŠ sappiamo che câ&#x20AC;&#x2122;è da andare un poco piĂš avanti, quando non ci costruiamo le tende che sono peggiori di un palazzo, perchĂŠ tante volte siamo molto bravi a fare questo, costruiamo realtĂ maestose che non sono lo specchio della nostra vera realtĂ , un poâ&#x20AC;&#x2122; come si fa con le vesti liturgiche che hanno dei # + / + / $ # 0 4 + # ordinati dimenticano che la stola altro non era che quella corda che permetteva di tenere unita la # # $ / prano le stole piĂš costose e piĂš imponenti, perchĂŠ quanto piĂš costano piĂš uno è importante. Su questo sfondo va collocata la proposta di Papa Francesco che può essere fatta soltanto da chi ha questa consapevolezza che noi siamo una tenda da campo e costruttori di tende, cioè gente che ha sposato
% $ # / mente e che sa bene che anche certe realtĂ esterne devono
essere coerenti con la nostra natura e la nostra logica, altrimenti sono una contraddizione che saranno belle ma non servono ad altro se non ad alimentare la nostra /
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( della mente perchĂŠ impedisce di trovarsi davanti ad un pragmatismo sterile, câ&#x20AC;&#x2122;è tanta sete di Dio e rispetto a queste seti câ&#x20AC;&#x2122;è bisogno di â&#x20AC;&#x2DC;persone anforaâ&#x20AC;&#x2122; che sanno 8
# / ricalismo mantiene i laici ai margini delle decisioni ma dice il Papa che il clericalismo è un tango che si balla in due, se sta bene al prete sta bene anche 0& La conclusione è un accorato appello a vivere allora questa dimensione missionaria permanente: â&#x20AC;&#x153;Chiesa tenda da campo si 9 La conversione pastorale parte da noi an dunque la proposta senza che questo com * mia vita deve esser bella e deve provocare lâ&#x20AC;&#x2122;altro e io devo poter dire che la mia vita è @ B vogliamo dare agli altri un pacco giĂ con
+ # / perci star dentro in questo mondo e non trincerarsi, e quando si vive cosĂŹ e con la preghiera fatta di ascolto e dialogo con il Signore allora possiamo avere il coraggio di â&#x20AC;&#x2DC;abbassare le difese e aprire porteâ&#x20AC;&#x2122; e la "0& Chiesa non sarĂ una dogana ma una casa aperta Ovviamente questa proposta può risultare affascinante a tutti!â&#x20AC;?
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Custodite il vostro Vescovo per uscire verso il nuovo piani: il piano culturale, della formazione, il piano della accoglienza, che non è solo per i cristiani perseguitati, ma anche per i Jazidi, per i gruppi di derivazioni zoroa 9 # ho visto nei 27 campi profughi che Â&#x2021; % # 3 3 ferenza fra le persone. Quello che accomuna tutti non è la religione, 9 perseguitati in nome della propria appartenenza alla fedeltĂ . Noi non possiamo rimanere indifferenti. La cosa che mi ha colpito è che fra i i sacerdoti. Altro che chiacchie 3 è messa in cammino. Noi come chiesa italiana non possiamo sta % Â&#x2021; 3 9 glie, come comunitĂ parrocchiali, come presbiteri di accettare, accogliere, sostenere queste famiglie di ons Galantino, è la tradizioni, può capitare che ci cia fatica ad interiorizzare quanto profughi. Basti pensare che una faprima volta che vie- chiudiamo mentalmente. Come Papa Francesco ci sta donando. In Â&#x160; Â&#x2021; ne qui ad Ischia? fare allora per poter preservare fondo Lui ci sta donando il Vange- di 5 euro al giorno per poter vivere. Intervista di % - la storia ma nello stesso mo- lo. Allora io invito me prima di tut- T # + 3 Lorenzo nalmente! PerchĂŠ, mento accogliere il 'nuovo' di to, e poi tutti i sacerdoti ad aprire che di chiedere ai sacerdoti italiani Russo pur essendo stato per Papa Francesco? il proprio cuore allo Spirito di Dio di sostenere e adottare i sacerdoti direttore Â&#x2021; % # del Kaire 36 anni ad insegnare Se devo essere sincero, non vedo che ci sta dando attraverso questo presso la facoltĂ te- questa chiusura di voi che vive- & % Ritorniamo ad Ischia: mandi un ologica, purtroppo te qui ad Ischia. Mi sembra quasi ci spiazza, però è uno spiazzamen- messaggio agli isolani in questi non mi sono concesso mai viaggi # @ to che viene dal vento del Vangelo, giorni di convegno. Non chiudetevi, non dovete avein queste terre stupende. non è soltanto un luogo da dove si dal vento dello Spirito di Dio. Parliamo del convegno dioce- parte ma molto spesso è un luogo Lei ritorna da un viaggio in re paura del nuovo. Uscite. Avete
& dove si arriva. Penso ad esempio ai ) * + un vescovo eccezionale che segue chiesa di Ischia per poter uscire tanti turisti che vengono qui da voi. famiglie italiane nei confronti Papa Francesco, che ha voglia di e seguire Papa Francesco? Secondo me basta semplicemen- delle famiglie irachene, in cosa annunciare il vangelo con gioia, se % Penso di poter dire che sono le Â&#x2021; consiste? - come fate con i turisti, dovete farlo Sono arrivato da circa 24 ore dal versale in questo momento. Quella anche con quello che ci dice Papa Kurdistan iracheno dove si stanno Padre Pietro, aiutatelo ad andare cioè di liberarci intanto della auto- X % - ammassando migliaia di profughi fuori, ad uscire insieme per il bene referenzialitĂ . Penso che sia uno dium. Siate aperti, senza perdere le cristiani. Non basta quello che la K dei pericoli piĂš grossi in questo vostre identitĂ , la vostra storia, ma chiesa italiana con il momento, perchĂŠ se siamo autore- nello stesso momento accogliere il contributo del milioferenziali riusciamo solo a guarda- re noi stessi, i nostri problemi, le Cosa possiamo dire a quei sa- per mille ha dato per nostre piccole speranze. Mentre se cerdoti che ancora non condi- 9 - vidono al 100% la rivoluzione di sarĂ un progetto per Papa Francesco? noi non solo ad uscire per dare, Se fosse solo qualche sacerdote, niversitĂ cattolica in ma anche per ricevere. Usciamo in % Kurdistan per acco Â&#x2021; - gliere giovani iracheni facciamo diventare addirittura la le, che ci chiede un supplemento Kstrada, la nostra universitĂ , la no- di impegno, che ci richiede un au- raq che quindi non stra scuola. tocritica di noi stessi, che ci sco- possono piĂš andare a Ischia è un'isola e noi isolani, moda, non mi meraviglio. Non mi scuola. Quindi stiamo per poter proteggere le nostre meraviglio che ci sia gente che fac- lavorando su diversi
Intervista a Mons. Nunzio Galantino
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Intervista al professore
Andrea Riccardi
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Gli ischitani sono chiamati dalla vocazione di essere cristiani a guardare lontano e a stare uniti per proseguire nel cammino insieme
iovedĂŹ 18 ottobre, nel primo giorno dell'VIII convegno Intervista di Lorenzo Andrea Riccardi, Russo fondatore della codirettore del Kaire munitĂ di Sant'Egidio e giĂ ministro per la cooperazione internazionale nel + gremita, con un suo approfondi % â&#x20AC;&#x153;Come possiamo noi isolani avviare il processo di una Chiesa nuova, Â&#x2021; & X <8 T rivolta a Riccardi, che con grande animo ha ribadito piĂš volte che â&#x20AC;&#x153;l'egoismo e l'individualismo sono forti minacce per questo processo di nuova Primavera della chiesa. Non dobbiamo chiuderci, non dobbiamo girare attorno a noi stessi. Siamo un popolo e abbiamo una storia comune. Continuiamo a scrivere questa storia insiemeâ&#x20AC;?. Al termine del suo intervento, prima di ripartire per la terraferma, gli abbiamo rivolto alcune domande per capire meglio come possiamo
concretamente essere â&#x20AC;&#x153;chiesa in < Durante la sua relazione al convegno diocesano ha lanciato una provocazione: Ischia non è un'isola. Come possiamo mettere in pratica le sue parole? K 3 / la e questo lo sappiamo tutti, ma credo che la Chiesa di Ischia non O H < / sone vicine, uscire come popolo, ma anche uscire e guardare lonta @ guerra e di dolori, degli scenari di miseria e di povertĂ che ci interro T uscire e guardare lontano, ma guar 3 Cosa devono fare gli ischitani per essere popolo in una societĂ cosĂŹ marcatamente individualista? Credo che in questa societĂ marcatamente individualista gli ischitani sono chiamati dalla vocazione di essere cristiani a guardare lontano
! quello che oggi stiamo facendo nel trovarci insieme al convegno diocesano, vuol dire che abbiamo un destino comune, un destino |## Nel tempo odierno con la velocitĂ di Internet spesso si vive una Chiesa digitale, una Chiesa online. Quali posso essere i
passi per ritrovare la Chiesa basata sul dialogo, sui rapporti? Io credo che dobbiamo riprendere gusto all'incontro concreto, alla chiesa concreta, alla chiesa @ 3 Sono convinto che questa sia una @ K / ternet è un grande strumento ma T # & / lora alla cosa piĂš semplice come ad esempio la messa domenicale che & questo momento io non sono nel virtuale ma ho bisogno di essere accanto, in seme di unitĂ , ai miei La Chiesa di Ischia in uscita: secondo lei stiamo scrivendo una nuova storia, una nuova primavera per la chiesa locale? J B 3 un'isola, nessuna chiesa è un'isola, 3 & / so che noi dobbiamo provare ad uscire e scrivere una vera pagina di T + ## / mo un grande stimolo: la primave & X T 3 # J & / 9 & un nuovo clima, cioè un clima di simpatia, attorno alla Chiesa e attorno agli uomini e alle donne del Una parola sul Sinodo delle famiglie: anche in questo caso si può parlare di chiesa in uscita? } & @ & X 3 / cogliente, una chiesa che ricorda il vangelo della famiglia, cioè che 3 # Però c'è una piccola parte di clero che non condivide in pieno queste scelte. ! & / to una grande discussione tra i vescovi, tra i sacerdoti, tra il po Y B ## B J & J discussioni ci fanno bene come ci # Quando la rivedremo qui sull'isola? & & @ 9 Â&#x2039; un aperitivo al volo e ho visto tante # Y / $ Y uscire da un piccolo circuito per K
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VITA CONSACRATA
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omenica 12 ottobre, le suore della Diocesi di Ischia si sono ritrovate in A cura della Redazione Episcopio per vivere la giornata di Ritiro Mensile. Forse non tutti sanno che il Papa ha deciso che lâ&#x20AC;&#x2122;anno 2015 sia lâ&#x20AC;&#x2122;Anno della Vita Consacrata per celebrare i 50 anni della promulgazione del Decreto Conciliare sulla Vita Consacrata, Perfectae Caritatis. La nostra Diocesi di Ischia ospita ben sei Istituti Femminili con 26 suore che operano nei vari ambiti della vita della Chiesa, a servizio delle parrocchie, della scuola, attivitĂ caritative a vantaggio dei piĂš piccoli. Eâ&#x20AC;&#x2122; una vera ricchezza che opera nel silenzio. Eâ&#x20AC;&#x2122; questa la caratteristica delle opere di Dio. Eppure la loro presenza è tanto apprezzata e amata da coloro che # vera benedizione per la nostra cara Isola. Ma chi sono dunque queste suore? Esse stesse, a partire da dicembre si racconteranno su questo Y 3 il popolo di Dio elevi una lode al Signore per il dono della Vita Consacrata! Il Ritiro è iniziato alle ore 9 con la celebrazione dellâ&#x20AC;&#x2122;Eucaristia, presieduta dal Vescovo, nella Cappella dellâ&#x20AC;&#x2122;Episcopio, in quella stessa Cappella dove ogni mese si ritrovano anche tutti i sacerdoti dellâ&#x20AC;&#x2122;Isola per vivere con il Vescovo la giornata di Ritiro. Un momento importantissimo sia per la vita dei sacerdoti che per la vita delle Religiose. Il Ritiro spirituale è una vera grazia che accresce la comunione e lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ di coloro che sono chiamati per primi a dare testimonianza di amore a tutta la ComunitĂ . Dopo la messa, lâ&#x20AC;&#x2122;assistente spirituale, P. Nunzio Ammirati, francescano, ha offerto la sua meditazione trattando la prima lettera che la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le societĂ di vita apostolica ha indirizzato ai consacrati e alle consacrate, dal titolo â&#x20AC;&#x153;Rallegrateviâ&#x20AC;?. Ai nostri cari lettori di Kaire, questa parola non è nuova! Propongo qui un breve estratto della meditazione per condividere con te che ci stai leggendo, la grazia di questo giorno. La parola â&#x20AC;&#x153;Rallegratiâ&#x20AC;? ci rimanda subito al saluto dellâ&#x20AC;&#x2122;Angelo Ga# + Hy grazia, il Signore è con teâ&#x20AC;?. Questo invito a rallegrarci viene rivolto a noi, nella circostanza di questo
Ritiro suore della Diocesi di Ischia anno dedicato alla vita consacrata. Lâ&#x20AC;&#x2122;annunciazione è il primo mistero che ci introduce nella preghiera del Santo Rosario. Eâ&#x20AC;&#x2122; il mistero che annuncia a Maria e attraverso di lei a tutta lâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ , lâ&#x20AC;&#x2122;invito a rallegrarsi. La gioia si irradia dallâ&#x20AC;&#x2122;evento dellâ&#x20AC;&#x2122;Incarnazione, cioè da GesĂš Cristo che entra nella storia dellâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ e la raggiunge in un modo tutto nuovo, inaudito, sorprendente, inatteso, impensabile. â&#x20AC;&#x153;Rallegrati Mariaâ&#x20AC;?. Si tratta della gioia messianica. Cioè la gioia che avrebbe caratterizzato la venuta del Messia che visita il suo popolo. â&#x20AC;&#x153;A questo annuncio approda tutta la storia della salvezza, anzi, in un certo modo, la storia stessa del mondo. Se infatti il disegno del Padre è di ricapitolare in Cristo tutte le cose, è lâ&#x20AC;&#x2122;intero universo che in qualche modo è raggiunto dal divino favore con cui il Padre si china su Maria per renderla Madre del suo Figlio. A sua volta, tutta lâ&#x20AC;&#x2122;umanità è come racchiusa nel Fiat con cui ella prontamente corrisponde alla volontĂ di Dioâ&#x20AC;?. â&#x20AC;&#x153;Meditare i mi Â&#x2021; nelle # J
/ za del mistero dellâ&#x20AC;&#x2122;Incarnazione e sullâ&#x20AC;&#x2122;oscuro preannuncio del dolore + / prendere il
ricordandoci che il cristianesimo è innanzitutto euanghelion, â&#x20AC;&#x2DC;buona notiziaâ&#x20AC;&#x2122; che ha il suo centro, anzi il suo contenuto nella persona di Cristo, il Verbo fatto carne, unico Salvatore del mondoâ&#x20AC;? (RVM 20). Perche tutta questa gioia potesse esplodere nel mondo, GesĂš ha iniziato un movimento di uscita da se stesso, di discesa, di annientamento, di umiliazione per diventare lâ&#x20AC;&#x2122;inviato del Padre. Lâ&#x20AC;&#x2122;uscita di Dio da se stesso produce la gioia nellâ&#x20AC;&#x2122;uomo perchĂŠ con lâ&#x20AC;&#x2122;incarnazione lâ&#x20AC;&#x2122;uomo sente la gioia della vicinanza con Dio. Dio non è piĂš colui che sta in alto ed è inavvicinabile e da temere ma si fa piccolo come un neonato che può essere preso in braccio e cullato da una creatura! Ed è la stessa cosa che fa Maria con la visitazione a Elisabetta. Maria esce da se stessa, andando a visitare Elisabetta e diventa causa di gioia per la cugina che avverte la vicinanza del Signore per Giovanni che sussulta nel suo grembo. Maria porta la gioia perchĂŠ porta Cristo. Maria visitando Elisabetta diventa la stella dellâ&#x20AC;&#x2122;Evangelizzazione e insegna a noi che la gioia sta nellâ&#x20AC;&#x2122;accogliere la meravigliosa vicinanza di Dio nella nostra vita e nello stesso tempo portarla ad ogni creatura. Per questo se â&#x20AC;&#x153;il cristianesimo o è 3 Â&#x2021; H
o è missionaria o non èâ&#x20AC;?. Nessuna può tenerla per se chiusa nel proprio cuore. La gioia se non è condivisa, rischia di esaurirsi. Se condivisa si moltiplica in chi la porta e in chi la riceve! Dopo la meditazione, lâ&#x20AC;&#x2122;Adorazione Eucaristica per poter nel si stesso tempo potersi confessare. Allâ&#x20AC;&#x2122;una, le suore hanno consumato la frugale colazione a sacco e fraternizzando, hanno condiviso ciò che lo Spirito ha suggerito nellâ&#x20AC;&#x2122;intimo a ciascuna. La gioia di stare insieme si è pro quando ripartendo si è avvertita la forte sensazione di aver vissuto una giornata di profonda spiritualitĂ . E con i nostri cari lettori rendiamo insieme grazie a Dio. Le foto ritraggono il viaggio a Roma in primavera delle nostre suore per lâ&#x20AC;&#x2122;udien ) 7
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MISSIONI
a gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera A cura di di coloro che si con Giulio Albanese incontrano (in foto) GesĂšâ&#x20AC;?. CosĂŹ inizia lâ&#x20AC;&#x2122;Esortazione apostolica â&#x20AC;&#x153;Evangelii Gaudiumâ&#x20AC;? di Papa Francesco. Si tratta di un accorato appello a tutti i battezzati perchĂŠ con nuovo fervore e dinamismo portino agli altri lâ&#x20AC;&#x2122;amore di Cristo. Da questo punto di vista, lâ&#x20AC;&#x2122;Ottobre Missionario e la Giornata Missionaria Mondiale (GMM), in particolare, costituiscono unâ&#x20AC;&#x2122;occasione privilegiata per fare memoria dellâ&#x20AC;&#x2122;impegno battesimale proteso allâ&#x20AC;&#x2122;annuncio, alla testimonianza del Vangelo attraverso gesti di solidarietĂ fattiva. Tutti sappiamo molto bene che nellâ&#x20AC;&#x2122;attuale societĂ planetaria, ondate di religiositĂ , unitamente ai
/ zione, hanno generato tra la gente comune, come anche nelle nostre comunitĂ , scorie di malessere e / simpegno, per ignavia, stanchezza o delusione. Non possiamo pertanto permetterci di languire nei tepori delle sacrestie, supponendo che cosĂŹ facendo si salvi il mondo. Ă&#x2C6; per questo motivo che Missio, organismo pastorale della Cei che K & Opere Missionarie, ha scelto come slogan per la GMM: â&#x20AC;&#x153;Periferie, cuore della Missioneâ&#x20AC;?, richiamando lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione dei fedeli sul tema della periferia, tanto caro al Vescovo di Roma. Dâ&#x20AC;&#x2122;altronde, se Cristo oggi fosse presente nella
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Missio, organismo pastorale della Cei che rappresenta in Italia le Pontificie Opere Missionarie, ha scelto come slogan per la Giornata Missionaria mondiale â&#x20AC;&#x153;Periferie, cuore della Missioneâ&#x20AC;?
Câ&#x20AC;&#x2122;è sempre
un missionario duemila anni fa, dove andrebbe? Nel Vangelo di Marco leggiamo che â&#x20AC;&#x153;GesĂš andò nella Galileaâ&#x20AC;? (Mc 1,14-ss). Dal punto di vista â&#x20AC;&#x153;situazionaleâ&#x20AC;?, la periferia rappresenta la linea di faglia tra il comodo benessere e lâ&#x20AC;&#x2122;emarginazione. Attra 9 alle spalle una situazione familiare, tuffandosi nellâ&#x20AC;&#x2122;ignoto. Dâ&#x20AC;&#x2122;altronde, la posta in gioco è alta. Come ebbe a scrivere Paolo VI che il 19 ottobre, giorno in cui vie # ++ # / cato - â&#x20AC;&#x153;se mai ci fu un tempo in cui
i cristiani, piĂš che mai in passato, sono chiamati ad essere luce che illumina il mondo, cittĂ situata su un monte, sale che dĂ sapore alla vita degli uomini, questo, indubbiamente, è il nostro tempoâ&#x20AC;?. E allora, facendo proprio tesoro #
/ zione e in considerazione del veloce divenire della Storia in cui, come Chiesa, siamo sempre piĂš un piccolo gregge, il dono dellâ&#x20AC;&#x2122;ascolto, in periferia, dialogando con rispetto, è certamente il modo mi $ / care il Vangelo e testimoniare una
relazione di vita da cui far scaturire la bellezza dellâ&#x20AC;&#x2122;essere cristiani. A volte ci sembra di non avere ottenuto con i nostri sforzi alcun risultato â&#x20AC;&#x201C; scrive sempre Papa Francesco nella sua enciclica programmatica â&#x20AC;&#x201C; ma è bene rammentare che â&#x20AC;&#x153;lo Spirito Santo opera come vuole, quando vuole e dove vuole; noi ci spendiamo con dedizione ma senza pretendere di vedere risultati appariscenti. Sappiamo soltanto che il dono di noi stessi è necessarioâ&#x20AC;? (279). Lâ&#x20AC;&#x2122;impegno â&#x20AC;&#x153;Ad Gentesâ&#x20AC;?, rivolto ai lontani, soprattutto i piĂš poveri, perseguito con coraggio dai missionari nei cinque continenti, diventa, allora, per ognuno di noi, un paradigma di vita. Questi nostri connazionali, di cui dovremmo essere orgogliosi, sono delle sentinelle del mattino proprio in quelle periferie che rappresentano i bassifondi del nostro tempo: dalle baraccopoli di Nairobi dove 3 ! Â&#x152; Â&#x152; di Rio, allâ&#x20AC;&#x2122;esclusione sociale nelle megalopoli occidentali. Squarci di / cano i volti dei bambini di Gaza, per non parlare dei piccoli schiavi al lavoro nelle fabbriche orientali o dei rifugiati costretti alla via dellâ&#x20AC;&#x2122;esilio dalle aree di crisi. Accanto a loro, câ&#x20AC;&#x2122;è, comunque, sempre, un missionario o una missionaria che condivide le ansie e le speranze di chi soffre nellâ&#x20AC;&#x2122;era dellâ&#x20AC;&#x2122;indifferenza globale. La loro testimonianza ci spinge a volare alto come aquile, evitando di schiamazzare nel pollaio, nella consapevolezza che nella vita câ&#x20AC;&#x2122;è piĂš gioia nel dare che nel ricevere.
I MISSIONARI ITALIANI IN CIFRE
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ispetto al calo degli ultimi 20 anni, il numero dei missionari italiani oggi si attesta intorno alle 10mila unitĂ , in tenuta. Entrando nel dettaglio, i dati dicono che diminuiscono i missionari A cura di con vocazione ad vitam (cioè sacerdoti, religiosi, religiose), ma aumentano i laici che decidono di fare unâ&#x20AC;&#x2122;esperienza missioChiara naria per qualche anno (famiglie o singoli). E cosĂŹ negli ultimi Pelliccii cinque anni la soglia dei 10mila regge. Il picco dei missionari italiani inviati in tutti i continenti si registrò nel 1990: in occasione del Convegno missionario nazionale di Verona se ne contavano 24.450 (di cui circa 800 laici). Poi il calo graduale, ďŹ no al dato di 15mila nel 2006 (registrato in una ricerca dellâ&#x20AC;&#x2122;UfďŹ cio di Cooperazione missionaria tra le Chiese della Conferenza episcopale italiana) che faceva dellâ&#x20AC;&#x2122;Italia il secondo Paese al mondo per invio di missionari (dopo la Spagna, con circa 19mila). Dopo tre anni, nel 2008, il numero scese a 10mila e qui si è attestato. Non è facile avere un quadro attuale dei missionari che fanno parte dei vari
istituti ad gentes, ma alla ďŹ ne del 2008 la Conferenza degli Istituti missionari italiani (Cimi) contava 2.100 italiani in missione. Per spiegare questo numero, però, câ&#x20AC;&#x2122;è da precisare che della Cimi fanno parte solo gli istituti ad gentes (ovvero Pime, Missionarie dellâ&#x20AC;&#x2122;Immacolata, Missionari Comboniani, Missionarie Comboniane, Missionari della Consolata, Missionarie della Consolata, Missionari Saveriani, Missionarie di Maria (Saveriane), Missionari dâ&#x20AC;&#x2122;Africa (Padri Bianchi), SocietĂ Missioni Africane, Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli, Missionari Verbiti, Missionarie Mariste, Francescane Missionarie di Maria), mentre con il termine â&#x20AC;&#x153;missionarioâ&#x20AC;? si intendono anche quei religiosi appartenenti a congregazioni con un carisma diverso da quello speciďŹ co della missio ad gentes, che vengono inviati nelle missioni dei rispettivi istituti sparse per il mondo. Inoltre nel numero totale dei 10mila sono contati anche i sacerdoti diocesani inviati in missione (detti ďŹ dei donum) e tutti i laici (di cui solo una piccola parte sono ďŹ dei donum, cioè â&#x20AC;&#x153;doniâ&#x20AC;? di una diocesi italiana ad unâ&#x20AC;&#x2122;altra; la maggior parte sono invece volontari di associazioni, movimenti o altri enti).
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MISSIONI
IL RUOLO DI "MISSIO"
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STORIE DI MISSIONE
Burundi La â&#x20AC;&#x153;fabbrica di mattoniâ&#x20AC;? costruisce la pace
Donare ma nello stile della condivisione con chi chiede aiuto
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issio è motore di animazione missionaria in Italia A cura di - spiega don MiMiela Fagiolo chele Autuoro, Dâ&#x20AC;&#x2122;Attilia Direttore nazio(foto in alto) nale di Missio -. Malgrado la perdurante crisi economica, lâ&#x20AC;&#x2122;Italia è uno dei Paesi che maggiormente contribuiscono & Â&#x2018; Missionarie. Missio, con tutta la rete dei Centri missionari diocesani, è impegnata a vivere la â&#x20AC;&#x2DC;rivoluzioneâ&#x20AC;&#x2122; portata da Papa Francesco che ci ricorda che siamo non solo una Chiesa che accoglie, ma che vuole portare la Buona Novella a tutti e condividere la gioia della fedeâ&#x20AC;?. I giovani sono molto sensibili ai richiami alla solidarietĂ . Come guardano al lavoro dei missionari? â&#x20AC;&#x153;I giovani sono disponibili piĂš di quanto si possa credere, ne ho fatto esperienza negli incarichi precedenti alla direzione di Missio, come parroco, come direttore del Centro missionario della diocesi di Napoli. I giovani si lasciano coinvolgere in maniera generosa soprattutto di fronte a proposte di servizio e di attivitĂ concrete. SĂŹ, la missione piace ai giovani, basta pensare allâ&#x20AC;&#x2122;esperienza del viaggio estivo organizzato da Missio (questâ&#x20AC;&#x2122;anno in Madagascar). Sono esperienze che permettono di incontrare altri mondi, religioni e culture, di arricchirsi in una full immersion che cambia le prospettive esistenziali di chi si mette in gioco e spesso torna cambiato. PerchĂŠ è importante evangelizzare ma anche lasciarsi evangelizzareâ&#x20AC;?. A Sacrofano (20-23 novembre) si svolgerĂ il prossimo Convegno missionario nazionale. Dieci anni dopo quello di Montesilvano, come ci si prepara a questo
importante appuntamento? â&#x20AC;&#x153;Lâ&#x20AC;&#x2122;immagine che abbiamo scelto per caratterizzare questo appun
" di cooperazione missionaria tra le Chiese, è lâ&#x20AC;&#x2122;icona biblica del profeta Giona che Dio manda verso la grande cittĂ Ninive. Le periferie sono anche la grande cittĂ dove si raccoglie ogni tipo di umanitĂ e tutto ciò che deve essere evangelizzato, tutti i luoghi in cui abita, vive lâ&#x20AC;&#x2122;uomo. Tutti i luoghi che devono essere raggiunti dalla forza rinnovatrice del Vangeloâ&#x20AC;?. Che ruolo gioca la solidarietĂ allâ&#x20AC;&#x2122;interno della Giornata Missionaria Mondiale, un appuntamento in cui tutte le parrocchie mettono al centro della comunitĂ lâ&#x20AC;&#x2122;importanza della missionarietĂ della Chiesa? â&#x20AC;&#x153;Ă&#x2C6; importante ricordarci della preghiera, ma anche della solidarietĂ per le giovani Chiese e per quanti sono nella necessitĂ . Nelle prime comunitĂ cristiane tutti mettevano i beni in comune per ridistribuire secondo i bisogni di ciascuno. Le offerte raccolte in K X " sale di SolidarietĂ al quale contribuiscono tutte le Chiese del mondo, anche le piĂš povere, grazie al quale vengono poi sostenute le diocesi che piĂš ne hanno bisogno. Ă&#x2C6; vero che in tempi di crisi si fatica a parlare di soldi, ma oggi câ&#x20AC;&#x2122;è un nuovo stile di missione. In passato la missione si è basata molto sulla realizzazione di grandi opere, oggi invece appare piĂš importante lo stile di condivisione. Ă&#x2C6; un nuovo stile missionario che tiene conto delle tante necessitĂ materiali che si incontrano tra la gente a cui si va per annunciare il Vangelo. GesĂš in croce grida â&#x20AC;&#x2DC;ho seteâ&#x20AC;&#x2122; e noi siamo sempre chiamati a dare risposta a quel grido di aiu <
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utu, Tutsi, cattolici e protestanti, ruandesi e burundesi, uomini e donne: al Centre Jeunes Kamenge di Bujumbura in Burundi i giovani imparano ben presto che la A cura di diversitĂ non impedisce lâ&#x20AC;&#x2122;amicizia. Tuttâ&#x20AC;&#x2122;altro. Spesso la Ilaria De Bonis facilita. Un piccolo esperimento di civiltĂ avviene grazie ai padri Saveriani e al progetto estivo della â&#x20AC;&#x153;fabbrica dei mattoniâ&#x20AC;?. In pieno agosto, al mattino decine di ragazzini armati di pale e carriole si dirigono a piccoli gruppi nei quartieri piĂš miseri della capitale, dove le case sono pericolanti, coperte di lamiera e senza fondamenta. Spesso durante la stagione delle piogge non reggono e si allagano. Cosa fanno esattamente i piccoli fabbricanti di mattoni? â&#x20AC;&#x153;Questo è un progetto sociale della Chiesa cattolica di Bujumbura. Durante il campo estivo i gruppi di adolescenti che hanno dato la loro disponibilitĂ partono per le periferie della cittĂ ad impastare mattoni per i poveri che non hanno casaâ&#x20AC;?, spiega padre Claudio Marano, ideatore dellâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa che va avanti da anni. Lâ&#x20AC;&#x2122;idea forte sta nellâ&#x20AC;&#x2122;apparente para Â&#x2018; H < grande calderone dove stanno dentro tutti allo stesso modo. E nella men H < =9 ? â&#x20AC;&#x153;salvareâ&#x20AC;? chi da solo non si salva. Ebbene: i Saveriani molto argutamente hanno ribaltato la prospettiva. I giovanissimi del centro estivo non sono ricchi. Sono poveri anche loro. Ma certamente meno di chi non ha la casa di mattoni. Ed inoltre questi giovani africani possiedono una marcia in piĂš: vivono nel Paese dei Grandi Laghi, protagonista negli anni Novanta di una spietata guerra etnica tra Hutu e Tutsi. Andare oltre il trauma, riconoscendo nellâ&#x20AC;&#x2122;altro non un nemico ma un fratello, ha donato loro quella â&#x20AC;&#x153;resilienzaâ&#x20AC;? che altrove è pura fantascienza. Il progetto estivo è in realtĂ lâ&#x20AC;&#x2122;apice di unâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di convivenza che va avanti tutto lâ&#x20AC;&#x2122;anno a Kamenge, e che in agosto assume la dimensione di una vacanza-lavoro. â&#x20AC;&#x153;Non avete altro da fare? â&#x20AC;&#x201C; dice padre Claudio ai ragazzi - Venite qui invece di andare a bere una birra fuori: venite e potrete usare la sala da ginnastica, la sala del computer, la biblioteca, la palestra, tutto completamente gratisâ&#x20AC;?. Un escamotage che funziona: e che li fa entrare in contatto gli uni con gli altri senza pregiudizi. â&#x20AC;&#x153;Una volta entrati nel giro rimangono fregati! â&#x20AC;&#x201C; padre Claudio se la ride, mentre parliamo al telefono e mi racconta di come sbocciano amicizie e amori estivi â&#x20AC;&#x201C; E scoprono che non ha alcun senso la divisione settariaâ&#x20AC;?. Il campus di svago e lavoro è sostenuto anche dal Fondo delle Nazioni Unite per le Popolazioni (Unfpa). â&#x20AC;&#x153;Proponiamo di stare (Â&#x201D; Â&#x20AC; Â&#x2022;Â&#x2013; (Â&#x2014; Â&#x2022;Â&#x2013; | facciamo un canto di fraternitĂ , poi alziamo le bandiere della paceâ&#x20AC;? e la giornata ha inizio come un ideale training di peacekeeping. â&#x20AC;&#x153;Sono cinque gruppi per un totale di 2.500 ragazzi, 12 giorni per ogni gruppo che lavora assieme ai missionari e a 40-50 volontari che vengono dallâ&#x20AC;&#x2122;Italia e da altre parrocchie del Burundiâ&#x20AC;?. I ragazzi al mattino bevono il the col pane e poi partono con carriole e pale. Parlano con le famiglie che vogliono costruirsi una casetta: 2.500 mattoni per ogni casa. â&#x20AC;&#x153;Il futuro proprietario â&#x20AC;&#x201C; dice il missionario - deve procurarsi solo acqua e terra e i ragazzi con questo fango preparano le formine. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: per loro sono delle vere e proprie vacanze. Il lavoro câ&#x20AC;&#x2122;è, ma ci sono anche il gioco, lo svago, il pranzo a base di fagioli, riso, uova, pane. Le chiacchiere tra amiciâ&#x20AC;?. Il che non è poco da queste parti.
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RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO
Vita nuova nello spirito V
enerdĂŹ 3 ottobre nella Parrocchia di S. Giorgio Martire al A cura di Testaccio, Barano, Rosaria Colella il Rinnovamento nello Spirito Santo, sotto lâ&#x20AC;&#x2122;egida del parroco don Carlo Busiello, ha dato inizio al Seminario di Vita Nuova nello Spirito. Il seminario è la proposta di un incontro forte e personale con GesĂš vivo e risorto, per riscoprire lâ&#x20AC;&#x2122;amore di Dio e per sperimentare nel potere dello Spirito Santo la guarigione del cuore, il risveglio della fede e la gioia di una vita nuova, libera dalla schiavitĂš del peccato o dell'angoscia. Nei vari incontri, introdotti dalla Preghiera Comunitaria Carismatica, fratelli da tutta la Campania si avvicenderanno per portare, nella potenza del kerigma, lâ&#x20AC;&#x2122;annuncio delle realtĂ fondamentali della fede e la loro testimonianza di vita rinnovata insieme a Cristo Risorto. Il seminario, promosso dalla Coordinatrice Diocesana Marinella Mattera, è stato preceduto dalla classica attivitĂ del porta a porta svoltasi lungo lâ&#x20AC;&#x2122;intero territorio parrocchiale. Il 3 ottobre, quindi, la nostra Marinella ha segnato la prima tappa del cammino presentando a quanti sono convenuti, o meglio a quanti sono stati convocati direttamente da Dio Spirito, il seminario nella sua essenza e nelle ; (Â&#x2013; # ## poi â&#x20AC;&#x153;vissutoâ&#x20AC;? insieme, grandi e piccini, il tema Dio è Amore, presentato da Stefania Mattera (RnS gruppo â&#x20AC;&#x153;Annunciazioneâ&#x20AC;? di Casamicciola Terme) e splendidamente
# # che ci hanno cantato e mimato che lâ&#x20AC;&#x2122;amore del Signore è meraviglioso!! tanto grande da non lasciare nessuno fuori!!!! E infatti il Seminario è aperto a tutti!!! Vieni eâ&#x20AC;Ś vedrai. Questo è un invito, per te che ti chiedi come mai la tua fede è triste e rassegnata e non come quella dei primi discepoli e apostoli, per te che desideri di essere risanato interiormente, nello spirito, nella mente e nel corpoâ&#x20AC;Ś per te che non vuoi piĂš pensare a Dio come ad un padrone severo e vuoi desideratoâ&#x20AC;Ś e anche per te che frequenti da tempo la Chiesa e che hai sempre sentito parlare dello Spirito Santo, questo "illustre sconosciuto", ma che desideri ora farne davvero esperienza viva e prendere consapevolezza dei suoi doni ricevuti nel Battesimo. Al termine del seminario, infatti, chiederemo per tutti e per ognuno ÂŤâ&#x20AC;Śun lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito SantoÂť (Tt 3, 5), cioè pregheremo per ottenere una potente effusione di Spirito Santo che risvegli e rinnovi in me, in te, in noi tutti, per sempre, la grazia del Battesimo. Tutto questo poi, come in parte ho giĂ anticipato, lo stiamo vivendo e continueremo a viverlo insieme, in un clima di festa, di preghiera, di annuncio spirituale e di condivisione, al grido di â&#x20AC;&#x153;GesĂš è il Signore!â&#x20AC;? Prossimo appuntamento venerdĂŹ 24 ottobre, in quanto venerdĂŹ (Â&#x2122; / mento del convegno diocesano.
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ECCLESIA
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MAXIMA CUM LAUDE
LAUREA DI SPECIALIZZAZIONE IN SACRA SCRITTURA
a don Cristian Solmonese
San Francesco verso lâ&#x20AC;&#x2122;ecumenismo
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l 9 ottobre il nostro parroco don Cristian SolmoA cura dei nese, con al seguiparrocchiani di to un bel gruppo San Leonardo di parrocchiani, Abate, Panza parenti e amici, ha sostenuto brillantemente la tesi di laurea in sacra scrittura presso la FacoltĂ Teologica dellâ&#x20AC;&#x2122; Italia Meridionale, sezione San Luigi di Napoli. Anche il nostro amato Vescovo Pietro, come padre premuroso, ha voluto essere presente in questa circostanza molto importante della vita spirituale di don Cristian, dimostrando tutto / glio prediletto della sua diocesi. La tesi, intitolata â&#x20AC;&#x153;I due uomini al sepolcro: Mosè e Elia?â&#x20AC;?, riferendosi al Vangelo di Luca 24, 1-12, spiega la probabilitĂ che i due personaggi vicino la tomba di GesĂš dopo la sua resurrezione, possano essere Mosè ed Elia. Da qui è partita tutta la spiegazione teologica ricca di argomenti esaustivi e convincenti tanto da lasciare a bocca aperta i relatori presenti, tra cui il prof. Cosimo Pagliara, che hanno premiato la ricerca teologica del nostro umile = / nirsi lui) giudicando la tesi degna di 110 e lode. Abbiamo ritenuto giusto portare a conoscenza tutti i fedeli di questo che, per noi parrocchiani e non, è un evento speciale. Ringraziamo Dio del dono di avere nella nostra comunitĂ un sacerdote che oltre ad avere particolari doti di grande umanitĂ , dando tutta la sua # che gli si presentano, oltre al suo
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Auguri di cuore a don Cristian per lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo raggiunto da parte della redazione di Kaire
grande amore per la liturgia, solennizzando ogni messa festiva come se fosse lâ&#x20AC;&#x2122;unica senza stancarsi mai, dimostra apertamente tutto il suo amore per il Signore, tanto da amare la sua Parola e volerla approfondire con uno studio molto meticoloso: â&#x20AC;&#x153;cosi sarĂ della mia parola uscita dalla mia bocca non ritornerĂ a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui lâ&#x20AC;&#x2122; ho mandataâ&#x20AC;? (Is.55,11). La luce deve essere posta sul lucerniere ed è quindi giusto che anche questo evento debba essere conosciuto da chi ne era allâ&#x20AC;&#x2122;oscuro. I parrocchiani hanno dimostrato ancora una volta il loro affetto al proprio parroco organizzando una festa a sorpresa, da lui molto gradita. Auguriamo a don Cristian che possa fare ancora tanta strada specializzandosi in dottorato perchĂŠ possa donare ancora piĂš luce a quelli che vacillano sulla VeritĂ della Sacra Scrittura.
apa Francesco nellâ&#x20AC;&#x2122;udienza generale dellâ&#x20AC;&#x2122; 8 ottobre scorso ha ripreso il tema dellâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ dei cristiani allâ&#x20AC;&#x2122;interno della Chiesa di Cristo, parlando questa volta A cura dei cristiani non cattolici, mentre il 27 agosto aveva dellâ&#x20AC;&#x2122;Ordine trattato dellâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ dei cristiani cattolici, che a volte Francescano Secolare danno scandalo per le divisioni che nascono per di Forio egoismo, superbia e mancanza di amore reciproco nella propria realtĂ ecclesiale. Il Papa ci ricorda che Cristo è lacerato nelle sue carni per le divisioni che si sono avute per vari motivi allâ&#x20AC;&#x2122;interno della Chiesa nel corso della storia. Ci invita a 5 # $
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& San Francesco dâ&#x20AC;&#x2122;Assisi viveva in un periodo storico in cui la Chiesa non aveva divisioni interne, ma câ&#x20AC;&#x2122;era la diffusione di molti movimenti eretici come i catari , valdesi, albigesi che la contrastavano. K J & desiderio di ecumenismo, di essere servitore, insieme ai suoi frati, di una societĂ che dal suo centro gerarchico si estende sino ai e (lui amava aggiungere) romana Chiesa i fratelli dispersi, confusi e separati. Per lui tutti erano inclusi in questo progetto di salvez kK J W @ opereÂť (LCap 10:216). J X HÂ&#x2018; eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, W Z W @ illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signore nostro GesĂš Cristo, e a te, o Altissimo, giungere con lâ&#x20AC;&#x2122;aiuto della tua sola grazia. Tu che vivi e regni, glorioso nella TrinitĂ perfetta e nella semplice UnitĂ , Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen. (FF 233) Lâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ di Dio diventa cosĂŹ esempio dellâ&#x20AC;&#x2122;unitĂ di ogni cristiano verso il proprio fratello, avendo un unico Padre in comune, nellâ&#x20AC;&#x2122;unione fraterna con Cristo, uniti dallâ&#x20AC;&#x2122;amore che concede lo Spirito Santo. Ă&#x2C6; per 9 X W prima FraternitĂ , preludio della fraternitĂ universale nella caritĂ e veritĂ , sperando di giungere quanto prima a realizzare le parole di $ k J sotto un solo Pastore Âť (Gv 10,16)
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ARTE E LITURGIA
IL SANTO
Commento al Vangelo
DELLA SETTIMANA
Domenica 19 ottobre 2014
22 OTTOBRE
XXIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
San Giovanni Paolo II
Vangelo: MT 22, 15-21
Papa
«Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio»
ato a Wadovice, in Polonia, è il primo papa slavo e il primo Papa non italiano dai tempi di Adriano VI, cioè dopo 455 anni. Nel A cura di suo discorso di apertura del ponFrancesco tificato ha ribadito di voler porSchiano tare avanti l'eredità del Concilio Vaticano II. Il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro, anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima, fu ferito gravemente con un colpo di pistola dal turco Alì Agca. Al centro del suo annuncio il Vangelo, senza sconti. Molto importanti sono le sue encicliche, tra le quali sono da ricordare la "Redemptor hominis", la "Dives in misericordia", la "Laborem exercens", la "Veritatis splendor" e l'"Evangelium vitae". Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa della pace, e della dignità dell'uomo sono impegni quotidiani del suo ministero apostolico e pastorale. Dai suoi numerosi viaggi nei cinque continenti emerge la sua passione per il Vangelo e per la libertà dei popoli. Ovunque messaggi, liturgie imponenti, gesti indimenticabili: dall'incontro di Assisi con i leader religiosi di tutto il mondo alla preghiere al Muro del pianto di Gerusalemme. Così Karol Wojtyla traghetta l'umanità nel terzo millennio. Viene ricordato il 22 ottobre nel giorno del suo insediamento.
I farisei, fedelissimi della legge, ma di una osservanza solo esterna, si uniscono agli erodiani, i Dagli scritti di quali andavano d’accordo con Don Oreste l’Impero Romano, vanno da Benzi Gesù e gli pongono una trappola: infatti, se avesse detto sì avrebbe avuto contro il popolo, se avesse detto no avrebbe avuto contro l’Impero Romano e sarebbe stato passibile anche di pena. Gesù invece coglie l’occasione per aprirci ad un orizzonte
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stupendo che va poi approfondito da ognuno di noi. Gesù risponde chiaro: «Date a Cesare ciò che è di Cesare, date a Dio ciò che è di Dio». In altre parole non ci si può emarginare dalla realtà, dalla società in cui ci si trova, ma si deve trasformare la realtà di questo mondo da dentro. È preparando individualmente e assieme la nuova città terrestre che scaturisce la fede (relazione) in Gesù. Chiunque è in Cristo è nuova creatura e ha in sé il potere di fare nuove tutte le cose. Il mondo nuovo, in Gesù, è a portata di mano.
VANGELO VISSUTO
RICONCILIAZIONE nni fa mia madre e i suoi fratelli vendettero una proprietà. Uno degli zii, insoddisfatto della parte ricevuta, s’era opposto alla vendita di un rudere rimasto, rompendo ogni rapporto con gli altri. Considerando assurdo questo litigio per quattro pietre, A cura della sono andata a trovarlo con la mamma, portando in dono un libro sulla famiglia con Redazione delle esperienze positive. Con lo zio litigioso si è trattato soprattutto di ascoltare le sue ragioni, capire i motivi del suo rancore. Solo poco prima di andare via, ho potuto dirgli qualcosa sul valore della pace in famiglia. Con mia sorpresa si è offerto di accompagnarmi in auto al pullman e, nel salutarmi, ha abbracciato anche sua sorella che prima non aveva neanche salutata. M. F. L. – Italia
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ARTE E LITURGIA
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Il Cristo della moneta e dure critiche rivolte da GesĂš ai sacerdoti e agli anziani generarono lâ&#x20AC;&#x2122;inimicizia dellâ&#x20AC;&#x2122;establishment religioso gerosolimitano, come oggi informa il vangelo, eviA cura di denziando che dopo la parabola del banchetto nuziale Ernesta Mazzella i farisei â&#x20AC;&#x153;tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsiâ&#x20AC;?. I farisei â&#x20AC;&#x153;mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodianiâ&#x20AC;? a porre una domanda impossibile: se era lecito o no per gli ebrei pagare il tributo a Cesare. Domanda insidiosa, difatti nella situazione politica dâ&#x20AC;&#x2122;Israele, allora occupata dallâ&#x20AC;&#x2122;esercito romano, la questione era di grande attualitĂ , ma # Â&#x2021; allâ&#x20AC;&#x2122;autonomia del popolo; dire di no invece, esponeva allâ&#x20AC;&#x2122;accusa di sedizione contro Roma. <<Ma GesĂš, conoscendo la loro malizia, rispose: â&#x20AC;&#x153;Ipocriti, perchĂŠ mi tentate? Mostratemi la moneta del tributoâ&#x20AC;?. Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: â&#x20AC;&#x153;Di chi è questa immagine e lâ&#x20AC;&#x2122;iscrizione?â&#x20AC;?. Gli risposero: â&#x20AC;&#x153;Di Cesareâ&#x20AC;?. Allora disse loro: â&#x20AC;&#x153;Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dioâ&#x20AC;?>> questa risposta, brillante e profonda, non è solo per la domanda odierna dei farisei, ma a tutta la situazione di abbandono e tradimento a cui le parabole delle scorse domeniche hanno accennato. Lâ&#x20AC;&#x2122;opera che può illustrare questo dialogo è un dipinto giovanile dellâ&#x20AC;&#x2122;artista italiano Tiziano Vecellio. Dal titolo il Cristo della moneta conservata a Dresda alla Gemäldegalerie. Lâ&#x20AC;&#x2122;opera, eseguita probabilmente per uno studiolo del duca Alfonso I dâ&#x20AC;&#x2122;Este, è di dimensioni contenute e rientra in un genere veneziano molto apprezzato dai collezionisti del primo Cinquecento: la visione ravvicinata di due persone la cui interazione 3 B # questo tipo dâ&#x20AC;&#x2122;immagine era specialmente idonea come supporto alla meditazione, invitando ad immedesimarsi emotivamente con i personaggi, come la devotio moderna aveva insegnato e le pratiche di preghiera mentale suggerite e promosse da santâ&#x20AC;&#x2122;Ignazio e da altri esponenti della Controriforma avrebbero di lĂŹ a poco reiterato. Lo stesso Tiziano qualche anno prima sâ&#x20AC;&#x2122;era esercitato in questo genere con un dipinto relativo alla passione, Cristo e il manigoldo, custodito alla Scuola di San Rocco a Venezia, dove lâ&#x20AC;&#x2122;interesse umano si concretizza nel ravvicinato confronto del torturatore e del torturato: il primo vecchio col volto duro, il secondo Cristo giovane e vulnerabile. Coordinate analoghe danno forza qui al 9 / magine. Rappresenta un fariseo nellâ&#x20AC;&#x2122;atto di fare la domanda sulle tasse da pagare al governo romano dâ&#x20AC;&#x2122;occupazione. â&#x20AC;&#x153;Ă&#x2C6; lecito o no dare il tributo a Cesare?â&#x20AC;?, chiede il personaggio accanto a GesĂš. La domanda non concerne solo il denaro, ma soprattutto il potere e la prassi religiosa: il denaro
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/ cato emblematico dei rapporti tra lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e le cose, lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e la libertĂ , lâ&#x20AC;&#x2122;uomo e Dio; cosĂŹ nel dipinto la moneta infatti è al centro materiale dellâ&#x20AC;&#x2122;immagine. Centro spirituale invece il bellissimo volto del Salvatore dal profondo sguardo che egli rivolge allâ&#x20AC;&#x2122;interlocutore mentre risponde con le famose Z # # di Cristo, la tunica rossa con il manto blu elementi che alludono alla terra e al cielo, dallâ&#x20AC;&#x2122;eleganza mondana della veste gialla dellâ&#x20AC;&#x2122;interlocutore, il quale inoltre porta un gioiello allâ&#x20AC;&#x2122;orecchio: segni evidenti che la domanda non è solo teorica e che lâ&#x20AC;&#x2122;uomo è attaccato al denaro. Lâ&#x20AC;&#x2122;Artista nel contempo caratterizza sia lâ&#x20AC;&#x2122;etĂ che il carattere dei due personaggi, il Salvatore giovane e aperto, lâ&#x20AC;&#x2122;altro di mezzâ&#x20AC;&#x2122;etĂ ed insincero, offrendo un classico contrasto biblico. In questâ&#x20AC;&#x2122;immagine lâ&#x20AC;&#x2122;invecchiamento nel male dellâ&#x20AC;&#x2122;attaccamento al denaro diventa simbolo dellâ&#x20AC;&#x2122;opposizione a Cristo, secondo HB W / droni: o odierĂ lâ&#x20AC;&#x2122;uno e amerĂ lâ&#x20AC;&#x2122;altro, o preferirĂ lâ&#x20AC;&#x2122;uno e disprezzerĂ lâ&#x20AC;&#x2122;altro; non potete servire a Dio e a mammonaâ&#x20AC;?. Tiziano Vecellio, nasce a Pieve di Cadore in una famiglia agiata con importanti incarichi pubblici. La data della nascita non è certa, Vasari indica come data il 1489. L'educazione di Tiziano, viste la sua propensione piĂš per l'arte che per le lettere, si conclude a nove anni quando viene mandato a Venezia ad imparare a dipingere nella bottega di Sebastiano Zuccato, per passare poi, in quella dei fratelli Gentile e Giovanni Bellini. Prima allievo e poi collaboratore di Giorgione 9 / co dellâ&#x20AC;&#x2122;altro. Tiziano artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del colore tonale, il Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti. Il rinnovamento della pittura di cui fu autore, si basò sull'uso personalissimo del colore. Tiziano usò la forza espressiva del colore materico e poi, entrando nella piena maturitĂ , abbandonò la spazialitĂ bilanciata, il carattere solare e fastoso del colore del Rinascimento, assumendo il dinamismo proprio del manierismo e giocando con libertĂ nelle variazioni cromatiche in cui il colore era reso "piĂš duttile, piĂš sensibile agli effetti della luce".
KAIROS C.S. ONLUS, editore del settiamale
CERCA PROCACCIATORI E PROCACCIATRICI DI PUBBLICITĂ&#x20AC; per la propria testata. Si ricercano giovani, anche prima esperienza. I selezionati seguiranno un corso di formazione speciďŹ co. Svolgeranno il lavoro in maniera autonoma coordinati dallâ&#x20AC;&#x2122;ufďŹ cio ADV del Kaire. Il lavoro consiste nel vendere gli spazi pubblicitari del settimanale Kaire. Zona per la ricerca degli inserzionisti sarĂ lâ&#x20AC;&#x2122;isola dâ&#x20AC;&#x2122;Ischia, Napoli e Provincia. La retribuzione sarĂ in percentuale sul fatturato prodotto, tale percentuale varia tra il 10% ed il 20% e sarĂ pagato dopo lâ&#x20AC;&#x2122;incasso.
CONTATTI: tel. 081 981342 â&#x20AC;&#x201C; 081 3334228 | cell. 392 978 4967 | kaire.adv@kairosonline.it
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PARROCCHIE
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PARROCCHIA MARIA SS.MADRE DELLA CHIESA
Una meravigliosa giornata Un pic nic parrocchiale che ha il sapore di famiglia 9 ed a curare lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto spirituale della loro vita instaurando un approccio personale con il Signore che, nel corso dei vari incontri e delle tante iniziative che vengono intraprese , diventa sempre piĂš forte. I ragazzi & / nione tendono a disperdersi nel complicato universo rappresentato omenica 12 Ottobre la della natura incontaminata. Il tutto dallâ&#x20AC;&#x2122;adolescenza e a non frequenta / è stato organizzato alla perfezio- re piĂš la Chiesa anche per semplice X ne, senza lasciare nulla al caso, dal vergogna. Nella nostra parrocchia A cura di dallâ&#x20AC;&#x2122;amato e sempre gruppo giovani della parrocchia, / Giuseppe attivo parroco Don sotto la supervisione del parroco. chĂŠ tutto ciò non avvenga. Altro Galano Emanuel Monte, in % / aspetto da sottolineare è la grave un clima di grande gio- cuni anni nella nostra parrocchia si carenza di infrastrutture nel nostro ia ed amore, ha organizzato per i Y / / territorio dovute alla scarsa attenpiĂš piccoli una giornata davvero nione, una proposta rivolta ai ra- zione che il mondo della politica speciale, allâ&#x20AC;&#x2122;insegna del puro diver- gazzi delle scuole medie che hanno rivolge ai piĂš piccoli. I ragazzi detimento e della spensieratezza. Un & vono essere il centro di tutto. CosĂŹ pic nic splendido nellâ&#x20AC;&#x2122;incantevo- lo scopo di offrire loro uno spazio si scoprono unici e preziosi agli X Y Â&#x2018; affettivo ed educativo, dove il pas- Y / bosco del Cretaio. In una cornice saggio dallâ&#x20AC;&#x2122;infanzia allâ&#x20AC;&#x2122;adolescenza, gono incoraggiati ad accettare e a
/ con tutte le dinamiche che vi scat- gestire le prime emozioni, i gusti ed sola come la nostra può donare si è tano, possono trovare sostegno e % svolto questo meraviglioso evento stimolo in modo da guidare la cre- di questa esperienza è il gruppo. In che ha permesso a tantissimi bam- scita dei ragazzi. Grazie al lavoro esso i ragazzini sperimentano lâ&#x20AC;&#x2122;apbini, alcuni dei quali accompagnati preziosissimo svolto dagli animato- dai genitori, di trascorrere una do- Y % quella della famiglia, dellâ&#x20AC;&#x2122;ambienmenica fantastica tra le meraviglie ragazzi vengono aiutati ad affron-
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allâ&#x20AC;&#x2122;infanzia. Vivendo con i coetanei allâ&#x20AC;&#x2122;interno del gruppo i ragazzi ricevono stimoli e sostegno per la loro crescita. Ritornando allâ&#x20AC;&#x2122;esperienza vissuta domenica scorsa è bello sottolineare come i tanti bambini e ragazzi che hanno partecipato al pic nic abbiano vissuto una vera e propria esperienza di famiglia. Gli animatori hanno organizzato per intrattenimenti molto divertenti che hanno coinvolto tutti. Non potevano mancare le partite di calcetto che hanno visto grandi e piccini # tutti animati dal desiderio di non & / quillamente che i piĂš grandi sono stati i primi a mettersi in gioco coinvolgendo totalmente i piĂš piccoli, diventando tuttâ&#x20AC;&#x2122;uno con loro. % # tante volte i piĂš piccoli apprendono piĂš cose dagli atteggiamenti dei piĂš grandi rispetto alle tante cose che potrebbero essere dette loro. I pomeriggio. I piccoletti sono rimasti talmente felici da non voler piĂš far ritorno alle proprie case. Al termine di questo breve racconto sento il dovere di ringraziare il Signore per il dono di questa meravigliosa ha dato di incontrare queste meravigliose creature.
Riapre i battenti lâ&#x20AC;&#x2122;Associazione Luca Brandi
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al 20 ottobre, dopo aver rimesso a posto la sede di via Iaso dâ&#x20AC;&#x2122;acqua, lâ&#x20AC;&#x2122;Associazione Luca Brandi Onlus riapre i battenti A cura di con i suoi diciotto laboratori. Sicuramente anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno Ass. Luca * Brandi sono stati 380 i ragazzi che hanno fruito dei vari laboratori e # # 9 / to. â&#x20AC;&#x153;Come ogni anno ci proponiamo di coinvolgere i giovani nei nostri progetti â&#x20AC;&#x201C; ci spiega il prof. Silvano Brani - e cerchiamo di potenziare 9 K 9 di batteria e percussioni che per un paio dâ&#x20AC;&#x2122;anni avevamo sospeso per mancanza di tutor. Grazie a Rore Saitto, un veterano delle percussioni, avremo di nuovo uno strumento che piace molto ai giovani. Inoltre, visto il successo dei corsi per alunni delle scuole elementari inseriremo anche lâ&#x20AC;&#x2122;inglese tra i laboratori per i piĂš piccoli. Ovviamente manterremo tutti # % # 3 J / getti importanti come la costruzione di aule e pozzi in Kenia, abbiamo fatto raccolta per i terremotati in Abruzzo, abbiamo sostenuto bambini
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Â&#x2018; # nel tessuto sociale e siamo sempre pronti a sostenere altre associazioni che abbiano i nostri stessi obiettiviâ&#x20AC;?.
18 ottobre 2014 kaire@chiesaischia.it
C
redo di far cosa utile di trarre alcuni saggi princĂŹpi A cura di educativi dal libro don Vincenzo di Alba Marcoli Il Avallone bambino lasciato solo Oscar Mondadori, Milano 2007- ristampa 2011. Alba Marcoli, psicologa clinica di formazione analitica, ha avuto una lunga esperienza sia nel campo dell'insegnamento che della psicoterapia. Si occupa da anni di disagio minorile e di problemi della famiglia. Tra i suoi libri: Il bambino arrabbiato, Il bambino perduto e ritrovato, Passaggi di vita.
LIBRI
Il sinodo e
lâ&#x20AC;&#x2122;educazione dei figli
e si sprecano energie preziose che potrebbero essere impiegate per cose a volte molto piĂš importanti, che servirebbero a migliorare la nostra qualitĂ di vita. Ma non è faNon facilitare troppo cile sfuggire alla logica del braccio (pag.204 e sgg) I genitori saggi permettono ai loro bambi- di ferro, perchĂŠ anche noi adulti ci ni di sbagliare. Ă&#x2C6; un bene che si brucino possiamo inavvertitamente scivolare dentro, pensando di far bene e le dita ogni tanto (Gandhi). Fra le modalitĂ di relazione usate restando invece imprigionati in una piĂš spesso nellâ&#x20AC;&#x2122;intento di essere di 3 aiuto a qualcuno, senza in realtĂ ri- uscire. E non è facile distinguere le uscirvi, anzi peggiorando spesso la cose meno importanti, sulle quali vita, una delle piĂš frequenti mi sem- si può lasciar correre, da quelle piĂš bra sia quella di facilitargli troppo importanti sulle quali non si può e le cose per proteggerli dai normali non si deve cedere. Sulle preferenze sbagli che ogni apprendimento ine- di un bambino, per un abito o un vitabilmente deve portare con sĂŠâ&#x20AC;Ś gioco o un giocattolo piuttosto che * un altro, si può lasciar correre anvita sempre migliore produce gli che quando non siamo dâ&#x20AC;&#x2122;accordo, effetti peggiori, cioè degli uomini rispettando cosĂŹ la sua individualitĂ , incapaci di assumersi responsabilitĂ ma non si può lasciargli fare tutto quello che vuole, con la conseguenin piena autonomia. Bisogna cadere tante volte prima di imparare a camminare. Dovrem- piccolo tiranno infelice, angosciato e perennemente scontento, perchĂŠ quanto certi miti e modelli impe- vorrebbe sempre di piĂš: qui sĂŹ che è ranti sui giornali e alla televisione importante intervenire, ponendo listiano oggi danneggiando proprio miti precisi e sicuri. I limiti da porre i bambini, che sono il futuro della riguarderanno cosĂŹ il bambino, ma nostra societĂ â&#x20AC;Ś Lâ&#x20AC;&#x2122;aspettativa di ec- anche noi che dobbiamo rinunciare cezionalitĂ innesca nel bambino una alla illusione di poter accontentare tale ansia da prestazione, che corre sempre un bambino per evitargli il rischio di produrre il fallimento: qualsiasi frustrazione, anche quelinvece di un plurilaureato, candida- le che gli servono per rinforzarsi e to al premio Nobel, ne farĂ spes- crescere. so un ragazzo che abbandonerĂ gli PerchĂŠ si possa trovare un buon equilibrio, studi â&#x20AC;Ś Un bambino cresce cadendo e bisogna che le frustrazioni non eccedano le rialzandosi dice un saggio prover- equilibrato, diciamo per un 50 per cento bio turco. di entrambi (Recamier). La sďŹ da da evitare La prevedibilitĂ delle (pag.169 e sgg) Il terreno del braccio di ferro quoti- situazioni (pag.193á197) diano su banalitĂ e cose che sono in Si incontrano sempre piĂš bambini genere di importanza minima è uno che sono stati esposti inconsape $ / volmente a cambiamenti eccessivi ticolare nella relazione adulto-bam- per la loro etĂ , che minano alla base bino. Dal braccio di ferro sistema- la costruzione delle sicurezze senza tico si esce di solito tutti perdenti e che i genitori se ne rendano conto e scontenti, qualunque ne sia il risul- ne abbiano la consapevolezza. Suctato. E, soprattutto si consumano cede spesso infatti di sentir dire da
giovani genitori: Il nostro bambino lo abbiamo abituato da subito ai cambiamenti, in modo che in futuro si trovi avvantaggiato e li affronti bene! Ma quello che nella loro valutazione sembrerebbe essere un atteggiamento di aiuto, nella realtĂ in genere non lo è. Solo se un bambino ha sperimentato abbastanza sicurezze, sempre uguali e costanti, ripetute nel tempo, prevedibili e certe come le onde del mare, o la stella polare, riuscirĂ a sentirsi sicuro anche davanti allâ&#x20AC;&#x2122;incertezza dei cambiamenti. Bisogna avere delle certezze per affrontare lâ&#x20AC;&#x2122;incerto come â&#x20AC;&#x153;base sicuraâ&#x20AC;? da cui un esploratore può partire (Bowlby).
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I bambini, pur avendo contemporaneamente una grande spinta vitale in avanti, sono però anche i conservatori per eccellenza. Anche / sere raccontate sempre nello stesso modoâ&#x20AC;Ś La sicurezza è data dalla prevedibilitĂ delle situazioni. Una delle situazioni di potenziale rischio che mi sembra osservare oggi su questo tema sono quelle dei bambini nei primi anni di vita, costretti a # / mento, in assenza dei genitori (vedi nei divorzi) â&#x20AC;Ś Ă&#x2C6; stato dimostrato che le relazioni e le interazioni emotive presiedono anche alla comunicazione e al pensiero. Sulle interazioni emotive poggia non solo la cognizione, ma anche la maggior parte delle capacitĂ intellettive di un bambino, tra cui la creativitĂ e lâ&#x20AC;&#x2122;abilitĂ di pensiero astratto (Brazelton, Greenspan â&#x20AC;&#x201C; I bisogni irrinunciabili dei bambini. Ciò che un bambino deve avere per crescere e imparare). Post scriptum: Quelli riportati qui sopra sembrano problemi astratti, ma sono concreti e attualissimi. Perciò esorterei ad esserne coscienti perchĂŠ il Sinodo sulla famiglia ha come naturale risultato lâ&#x20AC;&#x2122;educazio
to a c i d e d o i Uno spaz a ed t i c s e r c a all dei e n o i z a r g inte ori. n i m e i t l u disabili ad e m o c a z z i r Si caratte io g g o p p a i d struttura ita v a l l a o n e sosteg zione a l e r i d e familiare nti e v r e t n i con irati m i v i t a c u socioed ti. a z z i l a n o s e per
a s a c La i s i r r o s i de gia del Metodolo ciplinare is id lt u m Lâ&#x20AC;&#x2122;equipe
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Ă m t a li f ede lla qua ne con la che prev mento de ra o o t li a z ig z li m dividua ativo iare. lizzati al In cleo famil socioeduc u a n l m e d m
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ridurre i li e a ri li o a t n ra io o z itĂ lab del tive e rela ti famiglia e verso attiv n a a ra t ll ir t e a m d i , e e ic t t ative getto dellâ&#x20AC;&#x2122;uten problema ssive, form le. Il Pro re ia p c s o e s , e o t iv contes educat sociale. nti in e e n s io re z p ra g e
e u allâ&#x20AC;&#x2122;int resid po. capacitĂ rogetti itĂ di grup p le iv e t t i re a a rs p e o t p rc n u e colto Svil me traverso p ante di as t t s a o o c t t io e z g
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