Kaire n 49

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Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia

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LA VOCE DI PIETRO Padre Giuseppe Ciappa, missionario vincenziano è il nuovo Amministratore Parrocchiale di San Francesco Saverio al Cuotto

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CATECHISMO I delegati per la Catechesi Diocesana ai seminari di studio della Cec

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LA STORIA SIAMO NOI Il ragguaglio storico di Vincenzo Onorato rivisitato dalla dott. ssa Ernesta Mazzella

Tutti uniti per i cristiani dell’Iraq

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li ultimi avvenimenti in Iraq e Siria stanA cura di no destando Giuseppe enormi preocGalano cupazioni in tutto il mondo. Ci troviamo di fronte a fenomeni di terrorismo estremo, di dimensioni prima inimmaginabili. Vi sono tanti Cristiani che vengono continuamente perseguitati e costretti a lasciare le loro case in maniera a dir poco brutale per scappare se vogliono salvare la loro trovare le giuste parole per descrivere la drammatica situazione che queste popolazioni stanno vivendo. VenerdĂŹ 28 tas della nostra Diocesi, in collaborazione con gli liare, Giovanile, Sociale e Catechesi ha presentato l’iniziativa di Caritas italiana a sostegno di questi popoli martoriati dal terrorismo “UNA SOLA FAMIGLIA UMANA, CIBO PER TUTTIâ€?. Si Tratta di un progetto di solidarietĂ per donare un aiuto concreto ai Cristiani e non che vengono perseguitati in modo particolare in Iraq e costretti a vivere in campi per rifugiati. A queste persone manca acqua, cibo, libertĂ , pace, praticamente tutto. Tuttavia hanno una ricchezza immensa, una fede profonda che li por non rinnegare che GesĂš è il loro Signore. All’inconContinua a pagina 2

ANNO 1 | NUMERO 49 | 6 DICEMBRE 2014 | â‚Ź 1,00

“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Aut: 1025/ATSUD/NA�

Quel bacio, segno di fratellanza e unitĂ !

Francesco e Bartolomeo 12

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KAIRE TERRITORIO

KAIRE TERRITORIO

NATALE

SPORT

Fondo d’Oglio: un’escursione naturalistica con il geologo Aniello Di Iorio

Alla scoperta sull’isola della regina dei ďŹ ori: la rosa

L’itinerario presepistico a cura dell’associazione italiana amici del presepio

Al via il campionato provinciale Csi girone isolano. Risultati e classiďŹ ca


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IN PRIMO PIANO

Continua da pagina 1 tro, fortemente voluto dal nostro Vescovo Pietro, che si è svolto nella sala conferenze della Curia hanno preso parte tantissime persone provenienti dalle diverse realtĂ isolane, tutte desiderose di conoscere piĂš da vicino questa drammatica situazione e di dare una mano concreta a chi vive nel bisogno ed è costretto a subire violenze di ogni genere solo perchĂŠ professa il Credo Cristiano. Questa iniziativa ha fatto seguito alla preziosissima testimonianza che Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, ha voluto donare nel corso del Convegno Diocesano che si è svolto ad Ischia lo scorso mese di ottobre. Egli di ritorno dal Kurdistan iracheno ha portato una testimonianza fortissima, mostrando immagini che rabbrividiscono il cuore e raccontando cose per noi impensabili. In quei luoghi vengono violati tutti i diritti umani. Caritas italiana si è fatta promotrice di alcune proposte concrete , su cui si chiede alle famiglie, alle parrocchie ed alle diocesi di convergere per quanto loro possibile. La nostra Diocesi vuole unirsi a Caritas italiana e dare un contributo all’insegna della fratellanza e della solidarietĂ . Si è deciso di aderire al “Progetto Casaâ€?per l’acquisto del maggior numero possibile di container per l’alloggio di famiglie costrette a vivere nelle tende. Dall’inizio del tempo di ! " di Nazareth, saranno raccolti fondi. Sta alle parrocchie intraprendere iniziative e sensibilizzare il piĂš possibile l’animo delle persone #ĂŠ diano una risposta concreta a chi ha lanciato un disperato grido d’aiuto. Inoltre, grazie ad un opuscolo, redatto da Caritas $

% & sul valore della pace, della solidarietĂ e della fraternitĂ . L’opuscolo mette in rilievo il valore del cibo per una piĂš equa distribuzione dei beni e riporta, accanto alla Parola di Dio ed a citazioni tratte dall’ " ' " ( & ) sone ad un consumo solidale del cibo. Il Vescovo Pietro ha espresso enorme gioia nel vedere cosĂŹ tante persone partecipare all’incontro. “Questo momento è un tentativo di metterci tutti insieme per provare a fare qualcosa di belloâ€?. Queste le prime parole di Mons. Lagnese pronunciate a quanti attendevano trepidanti il suo intervento. Egli ha incitato ognuno a fare la propria parte. “E’ una bella occasione per vivere l’Avvento, un tempo molto prezioso, in maniera diversa. Possiamo aiutare le famiglie delle nostre parrocchie a viverlo in maniera specialeâ€?. Il Vescovo ha sottolineato quanto sia bella questa iniziativa che offrirĂ un luogo di riparo per tanti fratelli che necessitano aiuti. “E’ una bella occasione se saremo tutti coinvolti. Come Chiesa d’Ischia vogliamo sostenere questi nostri fratelli Cristiani che vivono nei campi. Vorremmo dire loro grazie per la testimonianza che ci stanno offrendo. L’occasione di sostenerli attraverso aiuti concreti è un modo di rispondere alle parole di GesĂš che diceva: Avevo fame e mi avete dato da mangiareâ€?. Egli ha esortato le parrocchie ad attivarsi il piĂš possibile per questa causa. “A tutti noi ci è data la possibilitĂ di fare nel nostro piccolo * + "

# di mettersi insieme e lavorare in unitĂ per tale scopo, prepararsi al Natale, un Natale diverso, cosĂŹ da poter prendere sul serio la realtĂ di un Dio che ancora oggi vuole farsi carne. Questa occasione sarĂ bella soprattutto per noi, per compiere un gesto concreto di caritĂ e comprendere che la nostra fede si deve incarnare per essere vera.â€? Concludiamo invitando tutti ad attivarsi al massimo. Siamo chiamati a fare la nostra parte, chi è piĂš fortunato ha il dovere di non lasciare al suo destino chi vive nel disagio.

Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia Proprietario ed editore COOPERATIVA SOCIALE KAIROS ONLUS

Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia Codice ďŹ scale e P.Iva: 04243591213 Rea CCIAA 680555 - Prefettura di Napoli nr.11219 del 05/03/2003 Albo Nazionale SocietĂ Cooperative Nr.A715936 del 24/03/05 Sezione Cooperative a MutualitĂ Prevalente Categoria Cooperative Sociali Tel. 0813334228 Fax 081981342 info@kairosonline.it pec: posta.kairos@pec.it Registrazione al Tribunale di Napoli con il n. 8 del 07/02/ 2014

COME SOSTENERE GLI INTERVENTI Per sostenere gli interventi, le offerte vanno inviate a: Caritas Italiana Via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013, speciďŹ cando nella causale: GEMELLAGGI IRAQ / Progetto FAMIGLIA (oppure CASA oppure SCUOLA). Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: ĂŻ UniCredit, via Taranto 49, Roma Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 ĂŻ Banca Prossima, piazza della LibertĂ 13, Roma Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474 ĂŻ Banco Posta, viale Europa 175, Roma Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 ĂŻ Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 ĂŻ On line su www.caritas.it

L’AIUTO DELLA DIOCESI DI ISCHIA La diocesi di Ischia ha deciso di dare il proprio contributo attraverso la caritas diocesana, aderendo alla seconda proposta “Progetto casaâ€? per l’acquisto del maggior numero di container possibili. Nel tempo di avvento, che avrĂ inizio domenica 30 novembre p.v., sarĂ lanciata un’azione di sensibilizzazione e informazione, tesa appunto non solo a raccogliere fondi, ma anche a riettere attraverso un opuscolo che sarĂ distribuito a quanti vorranno aderire, sul valore della solidarietĂ , della pace e della fraternitĂ .

Direttore responsabile: Dott. Lorenzo Russo direttorekaire@chiesaischia.it @russolorenzo

Redazione: Via delle Terme 76/R - 80077 Ischia kaire@chiesaischia.it | @chiesaischia facebook.com/chiesaischia @lagnesepietro

Direttore UfďŹ cio Diocesano di Ischia per le Comunicazioni Sociali: TipograďŹ a: Centro Offset Meridionale Don Carlo Candido srl Via Nuova Poggioreale nr.7 - 80100 direttoreucs@chiesaischia.it Napoli (NA) Progettazione e impaginazione: Gaetano Patalano per Cooperativa Sociale Kairos Onlus

Per inserzioni promozionali e contributi: Tel. 0813334228 - Fax 081981342 oppure per e-mail: info@kairosonline.it

Il settimanale è stampato su carta riciclata utilizzando inchiostri vegetali non inquinanti presso uno stabilimento le cui attività prelevano una quantità di energia minore di quella prodotta dal proprio impianto fotovoltaico (a ridotta emissione CO2).


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omenica 30 novembre oltre a segnare l’inizio di un nuovo anno liturA cura di gico con il Tempo di Francesco Avvento, ha visto anche Schiano l’apertura dell’anno della vita consacrata indetto dal Papa: un anno nel quale non solo i consacrati ma tutta la Chiesa ha la straordinaria occasione di approfondire sempre piÚ il senso della propria missione e della propria vita spirituale. Mons. Vescovo ha invitato tutti a rinvigorire in questo tempo la preghiera e l’invocazione al Signore nell’attesa non solo del prossimo Natale, ma soprattutto

dei tempi: Con la prima domenica di Avvento iniziamo un nuovo anno liturgico. E’ davvero un tempo molto bello questo perchĂŠ la Chiesa mentre si prepara a fare memoria della prima venuta di GesĂš, guarda alla sua seconda venuta, quando il Signore ritornerĂ . La Prima lettura che abbiamo ascoltato è una sorta di lamento di tutto il popolo d’Israele che è chiamato a constatare la distruzione di Gerusalemme e del tempio al ritorno dalla deportazione; è bello sottolineare come una delle parole ricorrenti nel testo è la parola “ritorna, Signoreâ€?: è il canto della Chiesa in questo tempo, che invoca la Sua venuta. “Ritorna Signoreâ€? perchĂŠ siamo diventati ossa rinsecchite, cosa sterile, perchĂŠ ti abbiamo abbandonato, ti abbiamo voltato le spalle, ritorna Signore perchĂŠ ci siamo dimenticati di Te. Se volete, mentre il tempo della Quaresima ci propone l’invito di Dio a ritornare a Lui, nel Tempo dell’Avvento la Chiesa rivolge questo invito al Signore: “se è vero che ti abbiamo abbandonato, se abbiamo dimenticato la tua Parola e abbiamo vissuto come se tu non ci fossi, noi ti diciamo che siamo argilla nelle tue mani, opera delle tue mani e tu sei nostro Padre: ritorna Signore per Amore del tuo nome!â€?. Nel Vangelo di Marco che ascolteremo nel corso di questo anno liturgico il Signore ci dona una Parola per metterci in guardia dal pericolo della “distrazioneâ€?: ci siamo distratti, cioè abbiamo perso di vista il Signore, ci siamo dimenticati di Lui, e cosĂŹ facendo ci siamo pervertiti. Per questo il Signore ci invita a vegliare: Vegliate! Siate pronti! PerchĂŠ nell’ora che non pensate il Signore verrĂ , come un ladro, non si sa se a sera, a mezzanotte, prima dell’alba o al mattino. Come vegliare allora? La Chiesa ci dice che in questo tempo siamo chiamati a rinvigorire il nostro spirito di preghiera, a riporre al centro la Parola di Dio, per diventare sempre piĂš in questo

LA VOCE DI PIETRO

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RITORNA, SIGNORE Mons. Lagnese ha celebrato l’Eucarestia della Prima Domenica di Avvento in cattedrale alla presenza di tutti gli ordini religiosi maschili e femminili presenti sulla nostra isola

mondo i testimoni di questi cieli nuovi e terre nuove che il Signore ha preparato per noi e che ci verranno donati quando Lui ritornerĂ per portarci accanto a sĂŠ. Di questa realtĂ fondamentale della nostra fede i consacrati e le consacrate sono i testimoni. Papa Francesco ha detto che se si volesse scegliere una Parola piĂš di altre per indicare la vita religiosa, dovremmo scegliere il termine “profeziaâ€?; i religiosi e le religiose sono chiamati a vivere la profezia dei cieli nuovi e terre nuove. Quando tu incontri un consacrato o consacrata tu senti davvero che questa realtĂ del ritorno del Signore non dobbiamo perderla di vista, perchĂŠ qualora questo accadesse noi smetteremmo di seguire GesĂš. Il Papa ci ricorda che questo è un anno nel quale guardare al passato con gratitudine, vivere il presente con rinnovata passione e volgersi al futuro con speranza. Il Signore ci conceda, anche grazie alla vostra testimonianza, cari religiosi e religiose, di rinsaldare la nostra attesa verso Colui che viene per vivere insieme un Avvento bello e vero, che ci prepari al Natale per fare memoria della prima venuta di GesĂš ma che metta nel cuore il desiderio di correre verso Colui che viene per farci sedere attorno alla Mensa del Suo Regno! Al termine della Celebrazione il Vescovo ha ringraziato ancora una volta i consacrati per il loro essere dono nella Chiesa e nella Chiesa di Ischia in modo particolare, mentre un momento di festa in Episcopio ha concluso questa intensa mattinata di gioia per i religiosi e le religiose della nostra Diocesi. Foto di Andrea Di Massa

AGENDA DEL VESCOVO > DOMENICA 7 DICEMBRE Visita alle Suore Betlemite “istituto Sacro Cuoreâ€? Ore 17:00 Apertura Presepi a cura degli “amici del Presepe di Forioâ€? - Forio > LUNEDĂŒ 8 DICEMBRE Ore 11:00 SS. Messa Congrega dell’Immacolata concezione - Serrara Fontana Ore 18:30 SS. Messa Congrega S. Maria di Costantinopoli - Ischia > MARTEDĂŒ 9 DICEMBRE Ore 9:30 Ritiro del Clero > GIOVEDĂŒ 11 DICEMBRE Ore 18:30 S. Messa con i Cenacoli dei discepoli e apostoli dello Spirito Chiesa di San Leonardo - Panza > VENERDĂŒ 12 DICEMBRE Ore 9:30 Incontro con il Clero giovane > SABATO 13 DICEMBRE Ore 16:00 Ritiro d’Avvento dei diaconi permanenti

TEMPO DI AVVENTO Durante tutto il periodo, ogni domenica alle ore 10:00 in cattedrale ci sarà la S.Messa presieduta dal vescovo Pietro Lagnese, mentre ogni giovedÏ dalle ore 8:30 alle ore 12:00 ci sarà l’adorazione eucaristica con le confessioni.

AVVISO Il 30 novembre c.a., essendosi resa vacante la parrocchia di San Francesco Saverio in Forio per la rinuncia di don Mariano Montuori, il vescovo di Ischia Mons Pietro Lagnese, ha nominato amministratore parrocchiale Padre Giuseppe Ciappa C.M.


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LA VOCE DI PIETRO

Siamo strumenti di incontro con il Signore MercoledÏ 3 dicembre Mons. Lagnese visita la Comunità di San Francesco Saverio al Cuotto nel decanato di Forio per celebrare l’Eucarestia nel giorno della Solennità del Santo. In quest’occasione Padre Pietro presenta il nuovo Amministratore Parrocchiale, Padre Giuseppe Ciappa, missionario vincenziano, ringraziando il Signore per quello che don Mariano ha fatto per questa Comunità .

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rande festa nella comunitĂ parrocchiale del Cuotto durante la visita del vescovo di Ischia A cura di Mons. Lagnese, in occasione Francesco della solennitĂ di San FranceSchiano sco Saverio. Alla celebrazione eucaristica erano presenti don Cristian Solmonese (decano di Forio), p. Giuseppe Caruso e P. Giuseppe Guerra (missionari vincenziani). Ad animare la Celebrazione il coro della Parrocchia di San Francesco Saverio. Dopo la proclamazione delle letture del giorno mons. Lagnese ha tenuto la sua omelia in cui sin dalle prime battute ha voluto mostrare la sua vicinanza di Pastore ad una ComunitĂ ancora scossa dopo la rinuncia del parroco don Mariano Montuori: “Sono qui non soltanto perchĂŠ la vostra ComunitĂ Parrocchiale celebra oggi la festa di San Francesco Saverio dentro il contesto della novena in preparazione alla SolennitĂ dell’Immacolata, e soprattutto dentro al grande contesto del tempo forte dell’Avvento, ma soprattutto perchĂŠ in questi giorni la vostra ComunitĂ Parrocchiale ha vissuto un avvicendamento pastorale; don Mariano Montuori che per tre anni è stato vostro Parroco ha chiesto di poter rinunciare a questo incarico e noi sta-

sera esprimiamo al Signore tutta la nostra gratitudine per quello che don Mariano ha fatto per questa Comunità , per il bene seminato, per l’impegno e lo zelo che ha messo per questa porzione di Popolo di Dio. E mentre diciamo Grazie per

al Signore perchĂŠ continui a benedirlo e ad operare nella sua vita attraverso il ministero presbiterale lĂŹ dove l’obbedienza del Signore lo chiamerĂ . Questa sera vogliamo però pregare anche per colui che in questo tempo di sede vacante assume l’onere di guidare questa ComunitĂ : P.Giuseppe Ciappa, che voi avete giĂ imparato a conoscere nei giorni scorsi; siamo qui a pregare anche per P.Giuseppe perchĂŠ il Signore lo benedica in questa missione che gli viene chiesta dal Vescovoâ€?. Subito dopo mons. Lagnese ha sottolineato i temi centrali scaturiti dalla Parola di Dio e dall’esempio di San Francesco Saverio: “Celebriamo oggi la festa di un grande Santo, con uno zelo missionario tutto particolare; e noi guardando a San Francesco Saverio vogliamo chiedere per tutta la Chiesa e in modo particolare per la nostra Chiesa di Ischia che possa ardere dello stesso zelo apostoli-

Esercizi spirituali diocesani per i giovani

co, che sappia uscire per andare incontro ai lontani. Che questa sia davvero una ComunitĂ Missionaria e tutta tesa verso gli altriâ€? Al termine il P.Provinciale dei Vincenziani, P. Giuseppe Guerra, ha letto la bolla con la quale mons. Lagnese ha nominato P.Giuseppe Ciappa Amministratore Parrocchiale di S.Francesco Saverio, mentre proprio P.Giuseppe, accolto a braccia aperte da tutta la ComunitĂ ha rivolto un intenso saluto al Vescovo e ai fedeli a lui af 4 “Eccellenza, la ringrazio subito per questa ComunitĂ con la quale insieme in questi giorni stiamo facendo una revisione della nostra vita, di come stiamo vivendo la nostra fede, perchĂŠ vogliamo essere autentici testimoni dell’Amore del Signore. A Voi Figli miei io dico: Eccomi! Il Sacerdozio non è per me ma è per voi, è attraverso queste mani e questa mia parola che verrĂ a voi la Grazia di Dio, la Fonte di Salvezza. Allora mi auguro che possiamo camminare insieme verso la SantitĂ . Ringraziamo il Signore per la presenza del nostro Vescovo in mezzo a noi che è segno di Comunione forte con la Chiesa. Grazie eccellenza e speriamo che presto possiate ritornare!â€?. Foto di Laura Silvetti

SEGUI

Dal 2 al 5 gennaio 2015 a Loreto

IL VESCOVO PIETRO LAGNESE SU TWITTER: @LAGNESEPIETRO

EtĂ minima di partecipazione: 16 anni Info e iscrizioni: giovani@chiesaischia.it

Ogni giorno un suo commento sul Vangelo per farti compagnia durante i tuoi impegni.


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CATECHISMO

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per la pastorale vocazionale. In un clima gioioso e sereno, don Luciano Meddi ha portato avanti il tema avviato nel seminario di luglio sulla ne % (( " " I delegati per la Catechesi Diocesana partecipano ai seminari di %

# Presente S.E.Mons.Valentino Di Cerbo, sotto l’attenta regia di don Luca Orlando Russo, studio programmati dalla Conferenza Episcopale Campana delegato regionale, don Luciano ha elaborato vari tipi di itinerari di catechesi per adulti e li ha sottoposti ai partecipanti che, partendo dalle

& % 9 # 5 " % " ) gli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi 9 9W XWHY9 ZX ' ! % ) sporre di questo nuovo materiale fornito da

? J ( Chiesa di Ischia. Durante il seminario S.E. Mons. Valentino Di Cerbo ha rinnovato l’impegno della Commissione Episcopale Campana per attualizzare i a Commissione Episcopale Cam- luglio ha invitati i delegati diocesani - tra questi Nuovi Orientamenti, per studiare e preparare pana ha programmato quattro Maria Italiano e Luisa Martino della diocesi di itinerari tesi a suscitare nuovi interessi in coloro seminari di studio per i Direttori 9 # ) & % " ) che dicono di conoscere Dio ma non mostraA cura " # 5 mento dei genitori nell’iniziazione cristiana dei no nella loro vita i segni del loro incontro con dell'UfďŹ cio della Campania. Sotto la guida di " 5 + GesĂš (Nuova Evangelizzazione). Catechistico S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, % ) Al termine dei lavori ha portato il suo saluto e Vescovo di Alife-Caiazzo, delega- ( (( incoraggiamento ai responsabili per la catecheto CEC per la catechesi, i seminari sono sta- formativo parrocchiale con i genitori dei fan- si delle Diocesi campane, il Vescovo di Aversa ti guidati da don Luciano Meddi. Presbitero ciulli e ragazzi dell’iniziazione cristiana. S.E. Mons. Angelo Spinillo, precisando che i della diocesi di Roma, dopo essere stato par- 9 ; + ) catechisti costituiscono una preziosa porzione roco, ora Ordinario di Catechesi Missionaria condo seminario al quale hanno partecipato il di Chiesa che vive e annuncia la bellezza del

% " diacono Salvatore Nicolella e Maria Italiano, Vangelo. % ( ( " ) delegati per la catechesi nella Diocesi di Ischia, 9 + ratori, don Luciano, nel primo seminario tenu- Luisa Martino catechista impegnata nella pasto- #

% [ tosi a Capracotta (Isernia) nei giorni 6, 7 e 8 rale familiare e Restituta Schiano collaboratrice e 7 febbraio 2015 a Benevento.

Incontriamo GesĂš

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Annuario Diocesano Ăˆ

stato stampato l’Annuario Diocesano 2014-2015, uno strumento di consultazione per quanti collaboA cura della rano, a vario titolo, all’interno della Redazione nostra Chiesa. Uno strumento utile per favorire la comunicazione fra le % gli impegni della diocesi. â€œĂˆ stato curato con la chiara intenzione che esso possa contribuire a fare della nostra diocesi la casa e la scuola della comunione (cfr Novo Millennio Ineunte, 43). – ha affermato Mons. Lagnese nel suo messag" ) ? + ) tamente un dono dello Spirito; un dono che va continuamente invocato ed accolto e che, perciò, richiede l’impegno quotidiano di ciascun battezzato. Il Signore vuole fare di noi una Chiesa che, radicata e fondata in Lui, morto e risorto, cresce, ogni giorno di piĂš, nello spirito della co-

munione. Il mondo attende di vedere tra noi questa comunione! Solo se vivremo con questa tensione, superando la tentazione della divisone e dell’isolamento, saremo veramente una comu % credente e credibile�. Padre Pietro, nella Lettera Pastorale Con gioia ritorniamo a casa! scriveva: senza questo impegno della comunione, che sgorga dal mistero stesso

H % # # J mio primo Messaggio alla diocesi (23 febbraio 2013), “a ben poco servirebbero gli strumenti esteriori della comunione. Diventerebbero apparati senz’anima, maschere di comunione piĂš che sue vie di espressione e di crescitaâ€? (NMI 43). 9 " " gli altri organismi ecclesiali, rischierebbero di fare tanto lavoro con risultati, però, davvero deludenti: la Chiesa somiglierebbe - come ama ripetere il vescovo di Roma – ad un’azienda e,

per di piĂš, poco produttiva. Non possiamo seminare vento!Âť (17). Quindi l’Annuario non vuole che essere un’umile espressione. “PiĂš che come uno strumento per fare, come un piccolo segno di ciò che dobbiamo essere. Mi auguro che, anche attraverso questo sussidio, - ha concluso Lagnese - possa crescere e maturare in mezzo a noi uno spirito di co

% nostra Chiesa. Accogliendo l’invito a lavorare insieme e partecipando ai vari momenti di vita della nostra Chiesa cresceremo, alla scuola del Signore GesÚ, in un cammino di conversione permanente ma anche in una piÚ forte appartenenza ecclesiale: testimonieremo al mondo la bellezza di essere dentro la Chiesa, Sposa amata del Signore e come Sua Chiesa ci porremo in atteggiamento di uscita per annunciare al mondo la gioia del Vangelo�.


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SEGUIAMO FRANCESCO

utte le religioni unite per sradicare la schiavitĂš moderna entro il 2020. Una A cura di ( Patrizia che ha visto Papa FranCaiffa cesco accogliere in Va 9] ! ( "

J # ( " meno dalle dimensioni spaventose: quasi 36 milioni di persone nel ^ 9 " sulla schiavitĂš del 2014 della Walk ` ( " tratta di esseri umani. ( " (( ( ' W j w ' ( (

# J # + # # del Patriarca ortodosso ecumenico x 9 y { | y # !w w 5 Y

% # # # # } il mondo perchĂŠ riempie gli stadi

Tutte le religioni contro la schiavitĂš l leader mondiali, a cominciare da Papa Francesco, hanno ďŹ rmato una dichiarazione congiunta contro un fenomeno dalle dimensioni spaventose: 36 milioni di persone nel mondo, vittime di sfruttamento sessuale, lavoro forzato, lavoro minorile, vendita di organi, tratta di esseri umani. E solo cinque anni di tempo. Ma come si dice in America Latina, “caminando se abre caminoâ€?

e comunicando loro pace e amore. # + a questi temi perchĂŠ ha conosciuto x tante vittime del lavoro schiavo e

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~ % è veramente la prima volta che i leader delle principali religioni si ( contro la schiavitÚ. Un impegno # % ( "

W + # + 9 € # J " ‚ Pakistan con 2 milioni. 5 $ # nell’economia sommersa gestita

% " (( ni e dei poveri – la maggior parte sono cristiani - che lavorano nelle # w resi schiavi perchÊ costretti a in pagare i costi esosi di un matri " (( " # glie poverissime per pochi soldi a ( $

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? # " ( i lavoratori sono costretti a vivere ( " (( geriane che vediamo sulle nostre ( " # (( Il compito dei governi è immane #ƒ # # # ~

+ impegno che si aggiunge agli altri X ma ancora non raggiunti: sradica % ( $ ( ? (( + "# Y # $ " " saper camminare insieme per indicare una strada anche ai governi. questo atto ha un valore altamen Non solo si impegneranno ancora

J „ # " % quotidiane opere di solidarietà pensiamo solo al mondo cattolico # " (( ) % # una data molto ravvicinata: entro il † † $ # + ~ �, si

? ? è stato dato.


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SEGUIAMO FRANCESCO

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GESTI DEFINITIVI Sulla terra in cui si respira la presenza di Paolo apostolo e dove ci viene indicata la prima grotta, detta di San Pietro, noi sostiamo oranti. L’abbraccio dei due fratelli, Francesco e Bartolomeo, non è una posa, è un sigillo e un auspicio, si sono ritrovati per camminare insieme: in un capo chinato e in un bacio di ritrovata fraternitĂ

In Turchia la “Koinonia� ha il profumo delle origini T

urchia, “ponte naturale tra due continenti e tra differenti espressioni A cura di culturaliâ€? ha detto FranCristiana cesco. Nazione oggi di Dobner approdo per profughi e migranti: “La Turchia in questo momento è testimone, è quella che dĂ aiuto a tanti rifugiati del ( & " ( per questo servizioâ€?. La reazione immediata, forse plebea ma non astratta, quando si nomina la Turchia può essere una notevole spia del nostro immaginario, da “mamma li turchi!â€? alla bellezza del Bosforo, dalle danze dei dervisci agli incantevoli e brulicanti mercati. Un cristiano deve però attingere a vene piĂš profonde, alla stessa Scrittura e alla tradizione dei primi anni della nascente cristianitĂ : il profumo delle origini. Questi sono i segni che dobbiamo percepire. Come farlo? Sulla terra in cui si respira la presenza di Paolo apostolo e dove ci viene indicata la prima grotta, detta di San Pietro, che vide raccolti quei primi cristiani anelli nella trasmissione della fede, noi, oggi, sostia ? " " # non indicano solo luoghi, quanto si vuole ameni, ma luoghi diventati luoghi teologici e di reale vita teologale: i passi dei grandi evangelizzatori li hanno calpestati e sul loro suolo hanno disseminato la Parola del Padre, il Signore GesĂš. A Tarsus Paolo nacque, ad Iconio, oggi Konya, vi giunse insieme a Barnaba; a Antiochia, cittĂ romana della Pisidia, l’Antakya odierna, per la

prima volta i discepoli del Nazzareno furono chiamati cristiani. Dal porto di Pieria, Paolo salpò per il suo primo viaggio apostolico, ad Efeso visse per tre anni. Giovanni vi portò Maria ed oggi noi conosciamo il santuario di Meryemana (Casa della Madonna), mentre Pergamo è la cittĂ dell’Apocalisse. Terra, quindi, dei nostri primi grandi “rematoriâ€? della Parola, come ci tramanda la Scrittura e dove transitarono i grandi testimoni. Possiamo declinare tutta la chiesa degli Atti degli Apostoli ma anche procedere oltre, nei secoli, con la " # della Cappadocia. Attualmente terra venata dall’Islam, dove i cristiani sono minuscolo lievito e pochi sono gli ebrei. Tre religioni che si appellano al comune Padre Abramo e che devono trovare la loro trasparenza originaria per riconoscersi “come fratelli e compagni di strada, allontanando sempre piĂš le incomprensioniâ€?, per poter favorire “la collaborazione e l’intesaâ€?. Indubbiamente giĂ su di un piano umano, in cui a ciascuna persona è garantita la vita e il rispetto per le sue scelte ma piĂš profondamente perchĂŠ “la libertĂ religiosa e la li % te garantite a tutti, stimoleranno il ( eloquente segno di paceâ€?. Destino - inteso in senso di tensione di un piano provvidenziale dell’Altissimo - di una terra, solcata da tre diverse strade che, pur partendo dall’unico Padre, tuttavia

si dipartono e si concretizzano in modelli di vita diversi e anche divergenti che non devono fagocitarsi l’un l’altro ma aprirsi a spazi di comunione. Turchia, luogo di origine, da cui può scaturire sempre l’acqua viva non della tolleranza, ancora dimensione di pochezza ( “koinoniaâ€? che sappia rispettare le coscienze personali, le storie in cui affondano le radici delle diverse comunitĂ , perchĂŠ il vissuto possa davvero risultare armonico. Il discorso non poggia su vantaggi economici, rinomanze sociali, non cerca personaggi rampanti, si rivolge a chiunque abbia sperimentato in se stesso la presenza dell’Altissimo e sappia guardare agli altri con occhi nuovi e generi uno sguardo che a Lui conduca. Non parole ingenue o vagamente balsamiche per lenire i troppi strappi o addirittura le ferite, ma

certezze di cammino che non può ridursi ad una sola forza, anche se deve passare per la propria persona disposta ad affrontare un comune quotidiano senza prevaricazione: luoghi di culto prima cristiani e poi musulmani oppure prima ebrei e poi cristiani e poi ancora musulmani. Tendiamo ad appropriarci di quanto non ci appartiene, qualunque sia la nostra coscienza religiosa, e invece spetta solo al Creatore che irrompe nel cuore di ciascuno. Francesco non si è adeguato ad una norma di protocollo o di pseudo galateo, si è scalzato per somma riverenza e ha lasciato prorompere il suo grido muto nel silenzio della moschea. L’abbraccio dei due fratelli, Francesco e Bartolomeo, non è una posa, è un sigillo e un auspicio, si sono ritrovati per camminare insieme: in un capo chinato e in un bacio di ritrovata fraternitĂ .


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IMMACOLATA

CENTRO STORICO D’ISCHIA IN FESTA

La Madonna di Costantinopoli e l’Immacolata Concezione

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attesa per la festa dell’Immacolata è alle sue ultime battute. A cura di Lunedi 8 dicembre è Antonio il girono festivo deLunbrano dicato alla madre di GesĂš. In tutte le congreghe e parrocchie dell’isola d’Ischia si sta concludendo la tradizionale novena dell’Immacolata, un ciclo breve dal 29 novembre all’8 dicembre, di funzioni liturgiche con al centro il culto espresso per la Santa Vergine. Gli ischitani sono particolarmente legati a que-

sto evento religioso che in pratica ti introduce nel clima prenatalizio con segni evidenti dell’arrivo degli zampognari, dei presepi in fase di allestimento, degli addobbi per le strade e dello stesso albero di Natale non piÚ visto come simbolo pagano, ma come elemento decorativo e gradevole nell’ambiente festoso in cui si vive. Alla Madonna di Costantinopoli che si venera nell’antica Congrega dell’arciconfraternita di Ischia Ponte, aperta la culto nel 1613, gli ischitani da sempre rivolgono la loro incondizionata devozione co-

struendo il legame con la santa e secolare immagine nella fede e nella preghiera continua. Insomma la bella ed antica statua che troneggia al disopra dello storico altare maggiore del vecchio tempio costruito dai vecchi pescatori del Borgo di Celsa, per gli ischitani di ieri e di oggi impersona la Madonna Immacolata, la vergine di Costantinopoli il cui culto ad Ischia fu introdotto il 2 settembre del 1582 e si estese anche ai casali di Forio e di Testaccio. L’importanza della ricorrenza dell’8 dicembre che richiama

struggenti ricordi di partecipazione ad illuminati appuntamenti mariani ad Ischia e fuori dell’isola, emoziona ed allo stesso tempo affascina nella sua spiegazione storica e culturale chi, nella nostra isola " e teologico di tutto quanto ruota intorno all’esistenza ed al ruolo della Beata Vergine ed al dogma che ha fatto tanto discutere. L’Immacolata Concezione è naturalmente un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune

" istante del suo concepimento, tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di GesÚ da parte di Maria. Su Kaire proviamo a sintetizzarne il concetto con qualche ulteriore informazione. Il dogma dell’Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la chiesa Cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato

SANTUARIO DIOCESANO

CONGREGA DELL’ IMMACOLATA CONCEZIONE

MARIA SS. IMMACOLATA

SERRARA

LOCALITĂ€ SENTINELLA - CASAMICCIOLA TERME NOVENA E FESTA DELL’IMMACOLATAE 2014 DOMENICA 7 DICEMBRE Ore 9,00 S. Rosario - S. Messa con “Prime Comunioniâ€? Ore 18,00 S. Rosario – Litanie Coroncina - S. Messa “Tota Pulchraâ€? – Benedizione Eucaristica

Ore 6,00 – 8,00 – 9,00 SS. Messe Ore 10,30 S. Messa Solenne Ore 12,00 S. Messa Ore 18,00 S. Rosario – Litanie Coroncina - S. Messa “Tota Pulchra� – Benedizione Eucaristica

LUNEDI’ 8 DICEMBRE “SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA� Ore 4,45 Confessioni nel Santuario dell’Immacolata e nella Basilica di Santa Maria Maddalena

MARTEDĂŒ 9 DICEMBRE Ore 18,00 S. Rosario - S. Messa per tutti i devoti del Santuario vivi e defunti. – “Te Deumâ€? di ringraziamento – Benedizione Eucaristica – Velatura della venerata statua dell’Immacolata

NOVENA E SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE 29 NOVEMBRE – 8 DICEMBRE 2014

“Tutta bella sei, o Maria la colpa originale non ti ha sfioratoâ€? PROGRAMMA DOMENICA 7 DICEMBRE II domenica di Avvento e Vigilia della SolennitĂ ore 11.00 S.Messa e accensione della seconda candela di Avvento ore 17.30 S. Rosario, canto delle Litanie e recita dello Stellario; ore 18.00 S. Messa con Vespri e canto del TotaPulchra; segue VEGLIA MARIANA “AVE rovescio di EVA â€?

LUNEDĂŒ 8 DICEMBRE SOLENNITĂ€ DELL’ IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA ore 11.00 S.Messa Solenne con prime Comunioni ore 17.30 S.Rosario e canto delle Litanie; ore 18.00 S.Messa Solenne con Vespri,canto del TotaPulchra e breve processione; al rientro Benedizione Eucaristica

Spezzerà il pane della parola di Dio Padre Cosimo Monopoli della Diocesi di Taranto Confessioni Ogni giorno: La mattina un’ora prima e dopo la S. Messa. La sera un’ora prima della Celebrazione Vespertina. Domenica 7 e LunedÏ 8 Dicembre saranno disponibili, per l’intera giornata, Padri Confessori

La Parola di Dio sarĂ predicata da padre Giuseppe Polselli, C.P. I canti liturgici saranno eseguiti dal coro della Parrocchia.

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Il Comitato

Il Priore e l’ Amministrazione

Il Parroco Don Gino Ballirano

Il Parroco Can. Angelo Iacono


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originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine doveva essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo. La Chiesa cattolica celebra la solennitĂ dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l’8 dicembre. Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Baca Parigi (1830). Il dogma non afferma solamente che Maria è l’unica creatura ad essere nata priva del pecca " ) „  Â† ) timane prima della sua nascita, e cioè dal momento del suo concepimento da parte dei genitori, Anna e Gioacchino - ma aggiunge altresĂŹ che Maria, in quanto ritenuta madre di Dio, per speciale privilegio non ha commesso nessun peccato, nĂŠ mortale nĂŠ veniale, in tutta la sua vita. La dottrina attuale della Chiesa è che Dio conferisca l’anima alla persona umana non appena

IMMACOLATA

essa si forma, nel suo primissimo istante, e cioè al momento del concepimento. La dottrina sull’Immacolata Concezione di Maria dĂ forza, nella visione cattolica, al pensiero della Chiesa sugli embrioni, ritenuti persone umane a tutti gli effetti, dotati di anima. Due apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa cattolica hanno a che fare con questo dogma e ne sono considerate una conferma diretta. Nel 1830 Catherine LabourĂŠ, novizia nel monastero parigino di Rue di Bac, fece coniare una medaglia (detta poi la medaglia miracolosa) che riportava le seguenti parole, da lei viste durante un’apparizione della vergine Maria (avvenuta il 27 novembre dello stesso anno): “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voiâ€?. Nel 1858, quindi quattro anni dopo la proclamazione del dogma, la veggente di Lourdes Bernadette Soubirous riferĂŹ che la Vergine si era presentata con le parole “Que soy era Immaculada Councepciouâ€? (“Io sono l’Immacolata Concezioneâ€?, in lingua occitana).

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Il dogma fra arte sacra e ordini religiosi P

" 9 ) ta Concezione ha suscitato atteggiamenti e visione discordi. L’arte sacra scese in campo con tutte le sue interpretazioni, A cura di mantenendosi schierata con le varie fazioni opposte fra loro. Michele Gli Ordini Religiosi presero posizioni decise, poi allineate al Lunbrano pensiero della Chiesa. 9 ( „ # quando si accese il dibattito, che vedeva schierati da una parte ( X

" ) te al pensiero di Anselmo d’Aosta e Bonaventura da Bagnoregio, e dall’altra i domenicani, legati alla trattazione offerta da Tommaso d’Aquino. Inizialmente il tema veniva affrontato dagli artisti gotici in maniera “cripticaâ€?, dove cioè si rimandava allo spettatore la conclusione, " ) bili. Nel XV secolo le opere d’arte divennero piĂš evidenti, propendendo per una o l’altra ipotesi, ben comprensibile dalla lettura di elementi che chiarivano l’intervento divino in taluni episodi della vita di Anna e Gioacchino e dell’infanzia della Vergine. PiĂš coraggiose furono le opere legate al tema della Disputa sull’Immacolata Concezione, dove gli artisti ritraevano, caso piĂš unico che raro nell’arte sacra, il parere contrastante dei dottori della Chiesa: ne è un esempio la " ( ) " " 9 # % $

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LA STORIA SIAMO NOI

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“Il ragguaglio storico� di Vincenzo Onorato Un’opera utile alla conoscenza della nostra storia, rivisitata da Ernesta Mazzella

N A cura del prof. Michele D'arco

on conservare la memoria storica è come tagliare le proprie radici. Nei trascorsi, ultimi decenni, ad iniziare dagli anni sessanta, Ischia, nella sua disordinata corsa allo sviluppo, ha cambiato veste. Usi, tradizioni, modi di pensare, cultura popolare ricchissima, anche per caratteri insiti nella sua insularitĂ , tramandati attraverso circa tre millenni di storia, sono quasi scomparsi. L’omologazione a stereotipi di bassa lega propinati dagli organi di informazione ha operato in maniera capillare con risultati, in larga misura, nefasti. Il momento che viviamo ci costringe,

" ( & ! meglio quando stavamo peggio? Di qui una salutare rivisitazione di documenti fondamentali per un’indagine volta alla conoscenza del nostro passato, che diventa ricca di spunti per chi vuole gettare uno sguardo su come eravamo. Ernesta MAZZELLA, è una appassionata ricercatrice di antichi documenti che cerca di interpretare e portare alla conoscenza di quanti amano o sono interessati alla nostra storia. Tra Biblioteca Nazionale di Napoli, Archivi Diocesani e Parrocchiali, passa larga parte del suo tempo libero. L’Archivio Diocesano deve la sua sopravvivenza all’impegno certosino e tenace di Mons. Onofrio Buonocore trasmesso, poi a Mons. Camillo d’Ambra che, assieme al Prof Agostino Di

Lustro, ha ordinato e catalogato documenti e materiali storici fondamentali per riportare alla luce quelle radici superstiti. Un lavoro enorme fatto di pazienza, competenza, spirito di sacri passato. ! ( " ) sa della Diocesi d’Ischia, che è anche storia civile dell’isola, sarebbe andata perduta per sempre. Purtroppo l’eruzione vulcanica del 1301, le tante scorrerie piratesche e l’incendio del Castello Aragonese del 1809, in seguito al cannoneggiamento da parte degli inglesi, hanno arrecato danni enormi al patrimonio dei nostri archivi. Dal documento “$ %

$ $ â€? – RAGGUAGLIO dell’Arcidiacono Vincenzo ONORATO (1739-1829), Ernesta Mazzella trae un’opera di ricostruzione del testo, corredandolo con osservazioni, correzioni, chiarimenti che fanno del libro uno straordinario documento, utile a quanti vogliono conoscere almeno un periodo del nostro ricchissimo passato. La prosa del can.co Onorato, ischitano con tutte le caratteristiche del ricercatore attento, ma anche del cronista che sa cogliere quelle sfumature che rendono il testo comprensibile e scorrevole, tale che si legge con sorprendente speditezza ed interesse. ? "" % # # ) to sono venute dalla comprensione dello scritto datato e dalla ricostruzione di espressioni o tratti illeggibili. Un lavoro enorme di pazienza e capacitĂ professionale. Il documento dell’Onorato ha costituito, quasi per due secoli, una fonte da cui gli storici hanno attinto a larghe mani. Oggi diventa testo fruibile per chi, attratto anche solo dalla curiositĂ , può comprendere e ricevere informazioni ed insegnamenti dal nostro passato e dai nostri antenati. Un mondo

# % & ) tazioni, confronti. Ernesta Mazzella, non è alla prima esperienza in materia. L’impegno e l’amore profusi ci inducono a sperare in nuove scoperte o riscoperte che an

# ) noscenza della plurimillenaria storia dell’isola. & '


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SOCIETĂ€

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Nonostante la crisi, o forse proprio a causa della crisi, la colletta promossa dalla Fondazione Banco alimentare ha segnato quest’anno un incremento del 2%.

IV Anniversario della festa dei sottoufďŹ ciali della Polizia di Stato

Una mano tesa agli italiani che hanno fame

La Polizia incontra gli studenti. Obiettivo: Sensibilizzare i giovani ad un divertimento sano e legale.

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l 26 Novembre, in occasione della ricorrenza del quarto AnniversaA cura di rio della festa dei SotMelania ( Di Meglio di Stato, dopo un si" alzabandiera volto a disvelare una lapide commemorativa posta all’e ! Via delle Terme ad Ischia, presso il Grand Hotel Terme Re Ferdinando si è tenuto un incontro dibattito con gli studenti delle Scuole Medie e degli Istituti Superiori ischitani avente per oggetto “CONO! W“ Y ] W“9XW 5 9 XZ YH9Z WH9 9?? ) ' ?9 ) zione oltre che il Vice Questore Aggiunto Dott.ssa Stefania Grasso anche il Questore di Napoli Dott. Guido Marino. La Dott.ssa Stefania Grasso ha ribadito, in maniera chiara ed accorata, quanto sia importante non dimenticare il valore ( !

$ # la propria vita, in termini anche di impegno e di vicinanza alla gente, per rendere onore alla divisa. La stessa ha ribadito la volontĂ di organizzare una giornata commemorativa in sinergia con i giovani ) sapevoli che “non esiste un muro tra le forze dell’Ordine e i loro problemi e le loro insicurezze, esiste invece un obbligo

da parte dello Stato, in questo caso rappresentato da uomini e donne in divisa, di tutelare il futuro dei giovani, a salvaguardia delle loro vite ed avviandoli alla legalitĂ â€?. Da qui la volontĂ di sensibilizzare i giovani studenti “perchĂŠ la legalitĂ non è un concetto astratto, ma è il vivere quotidiano rispettando tutti e senza commettere crimini.â€? Degna di attenzione, sottolinea la Dott.ssa Grasso, e la cattiva abitudine, soprattutto di molti minorenni, di divertirsi in maniera “alcolicaâ€?, che costituisce un grave pericolo per l’altrui, oltre che per la propria incolumitĂ . L’introduzione dell’etilometro a cui vengono, recentemente, sottoposti i giovani all’uscita delle discoteche nostrane non è un mezzo di repressione o di punizione ma esclusivamente uno strumento di salvaguardia e di tutela per le loro giovani vite. Il Vice Questore Aggiunto ha altresĂŹ rappresentato che un altro dato preoccupante, derivante da studi statistici su sequestri amministrativi per detenzione di piccole dosi di droghe leggere, è quello relativo a forme di divertimento “illeciteâ€? e pericolose soprattutto tra i piĂš giovani. Troppi minorenni, infatti, non ancora quattordicenni, attuano queste forme di divertimento “illecitoâ€? che non solo non ) no per ingabbiarli a tal punto che % (( educando a forme di divertimento legale si potrĂ vivere in maniera piĂš sana e conseguire realmente quegli stati di felicitĂ che si ricercano illegalmente senza mai poterli conseguire. Voglio vivere: Legale, sano ‌.felice! Foto di G.G.Lubrano

onostante i morsi della crisi, gli italiani si sono mostrati ancora una volta un popolo solidale. Oltre 9.200 le tonnellate di cibo raccolte sabato 29 novembre, Giornata nazionale A cura di della colletta alimentare, contro le 9.037 del 2013, primo Giovanna dato in contrazione dopo le 9.600 tonnellate donate nel Pasqualin 2012 alla Fondazione Banco alimentare che ogni anno proTraversa muove l’iniziativa. Un 2% in piĂš rispetto all’anno scorso, J " costante proliferare di analoghe iniziative, anche se su scala ridotta, promosse a livello locale da parrocchie ed enti caritativi. Ci si poteva aspettare insomma una “dispersioneâ€? di risorse, e invece non c’è stata. “Agli italiani basta incontrare una chiara e gioiosa occasione di generositĂ , di dono, e la risposta non manca mai. Ăˆ un grande segno di speranza per tuttiâ€?, dichiara al Sir il presidente del Banco alimentare Andrea Giussani. La carica dei donatori e dei volontari. Dai primi dati per cittĂ e Regioni pervenuti agli organizzatori, emerge che a Milano sono state raccolte 370 tonnellate di alimenti, +8,6% rispetto al 2013; a Roma 229, +12% rispetto all’anno scorso. Anche Catanzaro ha registrato un Â?€ ‘ ? J

+ Sardegna: +17%. Incrementi dovuti, secondo i promotori, alla generosità delle persone e all’aumento dei punti vendita aderenti all’iniziativa, oltre che alla disponibilità dei 135mila volontari messi in campo.

la magia del divertimento


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TERRITORIO

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ronto, è l’agronomo Mattera?â€? “Si, prego, mi Rubrica di dica!â€? Ambiente e “Buonasera , sono Agricoltura a cura il geologo Aniello dell’agronomo Di Iorio‌!â€? Francesco Mattera Inizia cosĂŹ la storia che sto per raccontarvi, miei cari amici lettori. Un prologo ci fu qualche anno orsono presso la Biblioteca Antoniana di Ischia, dove Aniello Di Iorio - una vita trascorsa in Germania dove si è laureato in Geologia, ed un nonno originario dello Schiappone, in quel di Barano, quindi con comuni radici con mia madre che proveniva sempre dallo stesso posto – tenne una sua conferenza geologica sotto l’egida del Centro Studi di Ischia. In quell’occasione ci scambiammo i nostri numeri telefonici e le nostre mail. Poi qualche messaggio e niente piĂš. Io in veritĂ ho sempre seguito con una certa attenzione le attivitĂ di Aniello, leggendole sulle cronache dei quotidiani locali o su alcuni siti internet dedicati ad Ischia. In particolare la sua attivitĂ di guida escursionistica specializzata su due fronti: il primo di natura tematica, in quanto rivolta principalmente alla geologia della nostra terra di Ischia; il secondo che riguarda il pubblico cui è rivolto, dato prevalentemente da escursionisti e turisti di lingua tedesca, provenienti quindi da Germania, Austria e Svizzera tedesca. Nella sua telefonata, avvenuta a distanza di almeno tre anni, mi confessa: “Mi sono ricordato di una tua mail‌., l’ho ritrovata e con essa il tuo numero di telefono. Avrei bisogno di un tuo aiuto e di una tua collaborazione. Mi farebbe piacere incontrarti!â€? Nel salotto buono di Ischia - il bar Calise del cavaliere Emiddio – mi chiede delle orchidee spontanee che crescono nei boschi ischitani, se le conosco, se posso dargli informazioni su di esse, se è possibile farne un argomento interessante per gli escursionisti sia stranieri che italiani. Mi mostra un volumetto che riconosco subito: è la traduzione dal latino de “LE PIANTE VASCOLARI SPONTANEE E COLTIVATE NELL’ISOLA D’INARIMEâ€? di Giovanni Gussone, curata da Raffaele Monti ed edita da LA RASSEGNA DI ISCHIA nel 2013, e nella cui appendice sono riportati alcuni contributi recenti di autori ischitani, tra cui il mio dal titolo “ELEMENTI VE-

FONDO GETAZIONALI E FITOSOCIOLOGICI CHE CARATTERIZZANO IL TERRITORIO DI FORIOâ€?. Conversiamo per una buona mezz’ora su argomenti di comune interesse, incentrati ovviamente sugli aspetti naturalistici della nostra terra di Ischia. Al momento di accomiatarci mi chiede se mi va l’idea di dare una mano ad una studentessa austriaca della facoltĂ

' " ] # compiendo uno stage di geologia ad Ischia sotto la sua direzione. Deve, mi dice, eseguire un rilievo di una zona naturalistica di Ischia, mettendo in evidenza anche i vari " ) gici piĂš interessanti. Ad una prima esitazione dovuta unicamente al fatto che la ragazza non conosce l’italiano, e io, per converso non conosco affatto il tedesco, segue subito dopo l’adesione alla proposta: Aniello farĂ da interprete! Per me non è un’esperienza completamente nuova, in quanto nel passato anche piuttosto recente mi è capitato di aiutare studenti di varie discipline nei loro studi e per lo piĂš nella delicata fase di elaborazione di tesi di laurea. La novità è tutta legata alla nazionalitĂ straniera della studentessa. L’appuntamento è per le ore nove della domenica successi-

va, con destinazione il Fondo D’Oglio nel comune di Casamicciola Terme. Un infortunio alla mano sinistra mi impedisce di guidare, per cui è Aniello a farlo dopo avermi prelevato presso la mia abitazione di Ischia. Giungiamo sul posto alle ore 9,20 circa. La ragazza – Clarissa Graf - è giĂ li che ci aspetta. La giornata è bellissima. L’aria tiepida ricorda piĂš la primavera che l’autunno inoltrato. Solo le foglie copiosamente sparse al suolo e la colorazione rossa o gialla delle chiome di alcuni alberi, come l’orniello e la roverella, riporta subito il pensiero alla stagione corrente Dopo una rapidissima presentazione, ci avviamo verso l’amplissimo spiazzo libero da vegetazione che fa da avanguardia al sottostante cratere di Fondo D’Oglio. Ma prima compiamo una prima tappa sulla parte sinistra della strada di accesso, connotata da un arbusteto basso e rado di macchia mediterranea. Laddove, tra gli anfratti pietrosi, è possibile intercettare il caldo vapore acqueo delle fumarole sparse tutt’intorno. Cerchiamo e troviamo il papiro delle fumarole, il famosissimo Cyperus polistachius Rott. Iniziamo con la giovane studentessa - che prende appun-

ti in maniera tradizionale su un pic w " contrappuntato, alternativamente, dalle traduzioni di Aniello. Mostra, la ragazza, molto interesse per una & ) go, dove è esplicitato il ruolo delle fumarole nel determinare la composizione del consorzio vegetale e le sue caratteristiche fenotipiche (forma, dimensione, aspetto esteriore e sviluppo, delle singole specie). Non manca qualche riferimento all’in& ( & ) ristico generale: lo spunto è dato sia dalla presenza di alcuni cespugli di leccio (Quercus ilex L.) che costeggiano lateralmente la strada di ) prattutto a quella di alcuni esemplari arborei isolati di Ligustrum vulgare, specie assolutamente estranea alla vegetazione autoctona del luogo e della intera isola. E’ una presenza casuale ed accidentale, forse legata agli sversamenti di resti di potatura proveniente da giardini o alberature stradali! La discussione si fa via via piĂš interessante e spazia & ) ca, dei sere (singoli stadi di una successione f.ca), del livello climax che caratterizza le ture e stabili, di come l’uomo, a volte anche involontariamente e


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TERRITORIO

O D’OGLIO Paesaggi & persone: racconto di un’escursione naturalistica con il geologo Aniello Di Iorio e una studentessa austriaca. La pianta che non conosci: la commelina!

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lucigne, – " # # + (( % # Y " " ( (( ? % $ ( # J

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4 "# " 4 Ganoderma lucidum " " "" #

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$ " " W # ( ( " $ J ( ( 4 sono CARPINI NERI (Ostrya carpinifolia )! ( J # + ( -

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TERRITORIO male in quanto, essendo quella de ) $ # & da tutte le direzioni , riceve man mano anche detriti terrosi anche in quantitĂ cospicue. E’ quindi un’area che non trova mai tranquillitĂ , ( ) lo. E’ come se quel posto fosse di tanto in tanto rimescolato nel suolo, alla stessa maniera di quanto crinale, verso est, e qui la dominan- succede – ad esempio – quando un za della lecceta diventa assoluta. terreno viene smosso da un mezzo Ma piĂš in alto si intravedono diver- ! – ) si esemplari di erica (Erica arbo- canismi propri delle fasi iniziali di rea L.) , quantunque sparuti e spo- & gli di foglie nelle parti basse per di- cratere di Fondo D’Oglio, rispetto fetto di luce. La giovane studentes- all’intorno maturo e sostanzialsa ci fa soffermare su un piccolo mente stabile, quindi avanti nell’eproblema: il calcolo, sul posto, di ( + ) quello che lei chiama indice di mente retrogradato ai primi gradini piantumazione. Intuisco che vuo- della successione. E le specie che vi le intendere l’indice di densitĂ ve- – getazionale, in quanto il primo ter- dire, provvisorie. Ma questa provmine è quello usato normalmente visorietĂ può durare anche molto a in fase di progettazione del verde lungo, e solo l’occhio esperto sa per raggiungere una determinata cogliere negli anni anche le piĂš picdensitĂ di specie vegetali (alberi, ar- ( # ) busti, erbacee perenni, ecc.) in re un processo dinamicamente in un’area priva di vegetazione. Chia- evoluzione. Forse Fondo d’Oglio, rito l’equivoco, dovuto anche alla che anticamente era bagnato da un

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piccolo lago craterico, e quindi con dal tedesco all’italiano, risolviamo una vegetazione di tipo palustre, ha agevolmente il problema con pic- trovato il suo elemento perturbatocoli accenni di simulazione di cal- re piĂš importante negli anni in cui colo. Ma rimane, nella ragazza, la zona posta sul suo lato ovest, qualche dubbio interpretativo, che quindi lo spiazzo da cui siamo parpoi avremmo sciolto piĂš tardi, per titi, fu utilizzata come discarica di cui vi chiedo, amici lettori, di pa- ? ( zientare ancora un poco. Ma intan- – sospeso lo scellerato utilizzo to siamo giunti sul fondo del crate- come discarica - ed il rimboschire! E’ un area pianeggiante di for- mento effettuato dal Corpo Forema grosso modo circolare – Eh, stale dello Stato alcuni decenni ordirete voi, che forma può avere un sono, a partire dal muro di contenicratere! – nella cui parte centrale, (( $ manco a dirlo, è piazzato un bellis- sull’orlo del fondo del cratere, hansimo ed anziano esemplare di Car- no restituito al luogo una accettabipino nero le dignitĂ paesaggistica ed ambienall’ampia ceppaia da innumerevoli tale. Discuto di queste cose con contorsioni che ricordano tanto i Aniello Di Iorio ed è lui, da esperto fasci muscolari di atleti prestanti e geologo e conoscitore della storia nerboruti! Ma tutt’intorno le cose geo-morfologica dell’isola d’Ischia, cambiano: ritroviamo sul margine a ragguagliarmi con dovizia di parmeridionale gli ailanti ricoperti dai ticolari sulla storia dei vulcani che il licheni, mentre nella radura occi- Rittmann, giĂ dal 1930 „ dentale, piĂš distaccata dal bosco con la serie Rotaro I, II, III, e IV.

$ ) Con questi argomenti di dialogo lache, liane di vitalba e tamaro, ma sciamo il Fondo D’Oglio e ci avviaanche rovi ed un tappeto di felci mo verso lo spiazzo da cui eravaacquiline. In un alberetto un poco mo partiti. Non prima però di esse ) re passati dal rimboschimento di screte dimensioni, riconosco un lecci che inizialmente avevamo viSambuco nero (Sambucus nigra), sto solo dall’alto. Siamo, ora, impoco oltre alcuni ornielli (frass(e)) mersi al suo interno! E’ un impianframmisti a d altri giovani sambu- ˜ 5 ) # * ( – ( " ) eclatante della vegetazione - spiego lari distanti tra di loro circa due ai miei due amici - è del tutto nor- "

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" š che sono dette miserie proprio perchĂŠ di nessun valore ne estetico ne commerciale, perchĂŠ non occorre proprio acquistarle per averle? Ma buone laddove occorre coprire rapidamente e senza impegno un posto dove altre piante falliscono miseramente! Ecco la nostra pianta appartiene a quel gruppo e precisamente alla famiglia delle Commelinacee! Ma a differenza delle miserie che giĂ conoscete, questa è particolare, molto particolare! 9 ( #ƒ ) santemente dalla primavera inol

blĂš elettrico con una piccola fauce LA PIANTA CHE NON CO- giallina. Per questo è ricercata, dalle donne specialmente, che volentieri NOSCI: LA COMMELINA! Parlando a suo tempo dell’Ailanto la cedono ad amiche e parenti. E ^x (( ` ) questo fa il gioco della specie nel carissimi amici lettori – come una conquistare sempre spazi piĂš ampi sull’isola. PerchĂŠ mai, e come, mi pianta di successo. Qualcuno ha un poco equivoca- direte? Semplice! La pianta produto su questo termine ritenendo ce dei piccoli glomeruli nei quali che volessi fare un elogio di quel- sono contenuti alcuni semi di cola specie botanica! Tutt’altro cara lore nero. Clementina, ho semplicemente A maturitĂ questi glomeruli si aprono e lasciano cadere i semi! riferito, da naturalista Guarda tu, se dilettante quale moquesti non sono destamente mi ritenvitalissimi come go, i tratti salienti di quelli di Ailanto! quella pianta. Il suo E nascono subito successo è da intene danno subito aldere correttamente tre pianticelle che nella sua capacitĂ di propagarsi faciled altri semi! Ecco mente per seme per la pianta di succes – $ ( ) portanti laddove altre specie non so!! Se poi ci si mettono anche le riescono. Quindi, tenete in buona formiche a portarsela a spasso, ecco la quasi pienezza del succesattenzione questo concetto! Ed ora voglio fare la stessa opera- so! PerchĂŠ mai quel quasi, mi direte, zione non giĂ con un albero, ma non basta? Eh no! PerchĂŠ questa con una pianticella bassa (non su- pianta si comporta come una grapera mai i 15 cm. di altezza) e ap- migna. Nasce e poi strisciando al parentemente modesta. Si tratta di suolo si propaga in tutte e direziouna new entry & ) ni in cui è possibile con i suoi rami ristico della nostra isola. E’ giunta striscianti che radicano facilmente! chissĂ come e da chi portata sulla Ecco, ora si è compiuto il successo nostra isola da meno di 10 anni. pieno! Un esempio di quanto vado Ma ha giĂ conquistato quasi inte- dicendo lo potrete osservare sulla ramente il nostro territorio. Voglio statale che dalla Molara vi porta mantenervi un attimo sulla corda alla Starza prima ed a Piedimonte – non so ancora per quanto tem- poi: Guardate bene nell’angolo tra po mie affezionate lettrici e lettori la zanella ed il muro di sostegno, – non disvelandovi subito il nome "# completo di questa pianta. Dun- questa pianta. que, per aiutarvi vi dirò che ap- Ora posso dirvi il suo nome compartiene al gruppi delle piante che pleto: COMMELINA DIFFUgiĂ conoscete come MISERIE! SIA! E quel diffusia rende benisSapete quelle piante facili facili da simo l’idea di tutto quanto vi ho riprodurre per talea, che in poco detto di lei: è pianta che si diffonde tempo ricoprono muretti ed aiuo- in maniera inarrestabile! Alla faccia le, specialmente se un tantino in della miseria‌! F.M. distanti circa un metro e cinquanta centimetri. E’ qui che ho la possibilitĂ di spiegare meglio alla giovane austriaca come si calcola, con un esempio pratico, la densitĂ della vegetazione di un luogo, i concetti di ( ((

"" ) borei piÚ elevati, passando per arbusti e liane, frutici ed erbe perenni ed annuali, licheni, funghi ed altro ancora. Siamo ora sullo spiazzo, pronti a ritornare alle nostre case per il pranzo domenicale. Incrociamo una famigliola, con bambini in tenera età . Anch’essi giovani virgulti, nel gioco mirabile ed incommensurabile del Creato. F.M.


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TERRITORIO

La regina dei fiori:

la rosa O

rigine e Storia Fossili del Cenozoico rinvenuti in EuA cura del ropa e in America Prof. Giuseppe fanno risalire a cirSollino ca trenta milioni di anni fa la comparsa dei rosai sul nostro pianeta. Si trattava di piccole rose con cinque petali. Infatti solo qualche secolo H ca l’esistenza di varietĂ con sessanta o cento petali. Un altro carattere ormai connaturato nei rosai è la

( ] " ferendosi ai roseti di Paestum. Ma ( # " ( dell’800 con l’arrivo dei Rosai cinesi Europa. Ricordiamo la Rosa chinensis e la Y 4 Y dai colori e dalle forme nuove che " " nostrani. Menzioniamo J.Pernett Ducher che ottenne una varietà di " siddette Rose Pernettiane. Il mescolamento derivante da una ( # tolto alla quasi totalità dei rosai "" % " # " J J

# " " W " ( stati rinvenuti resti di rose e a Cre (( #  ††† + una rosa rossa. Secondo una antica "

#ƒ ] acque si ferĂŹ con un rametto spino 5 # ((

profumo la Rosa è considerato il ] fumava con olio di rosa per i suoi incontri amorosi con Antonio. I Y " Y # ! " "# Y # (( 9 "

ni ornavano i loro scudi di Rose

? + no dell’amore divino. Si racconta # 5 " Z la quale ricevette il primo rosario " Y W Z Y " Y

" ! ( (( " re Asma e Malattie Polmonari. In 9 "#

J esclusivi con la rosa. Gli antichi Z

ro e coltivarono un numero molto % rispetto a quelli attuali. Mancava " # preferenze erano comunque mol # ! # ( J Y œ te nell’antica cittadina di Aenaria 9 # œ Y ' " ] Z (( # ' "" W

" ' Le viole erano molto utilizzate sia per le corone sia in una ricorrenza particolare (dies violae) in onore

] " $ % ] % 9 ' " '

" (( l’olio profumato che se ne ricavava ^ ` ] ti nei Lilieta spesso associati alle Rose. Z Y Y " ' ci con il culto di Afrodite e dai Y $ ] ? J (( profumo che doveva essere dolce e persistente. Le Rose venivano coltivate nei Ro J $ # Y

^Y ` fornivano la materia prima per la produzione dell’Olio di Rosa (Ro ` J

J " " le Rose. Tessono le lodi della Rosa ] " ' " che che Marziale che associa il colore rosso delle Rose a quello delle ] Rosa canina L. Rosa di Macchia o Rosa delle Siepi Etimologia: 9 Y Z

" co Rhodon = Rosso Habitat e Brevi note Botaniche # " ( Monte Epomeo. Si sviluppa tra Z # ? " " ! forma siepi molto intricate con ? " $ " W $ +

" J ? ( " œ

Âœ " ta peluria e sono ricoperte da una polpa sottile di colore rosso acceso a maturitĂ . ProprietĂ ed Usi ? " particolare i petali. La polpa delle infruttescenze contiene diverse vi-

œ x } %

# " H # ] ! " ^H+ ` ( " # Leggende e storie W + " – Rosa di Macchia che cresce spontanea tra le siepi e conserva la sua J % " % $ „ # " Y 5

# ! $ „ Y "

Y ! nerazione deposero le loro spine. Nell’Ottocento naturalisti e botanici si sono occupati delle Rose dell’isola. In particolare De Rivaz ricorda le varianti di Rosa

" Y # +

Y virens tipica dei prunai oltre che

Y " # ' ~ plantarum vascularium in insula 9 žžž€ Â&#x;Â&#x; Y ^Y ` Y ^Y "" ` Y " ^ Y " ( ` W Z vano alla Rosa che avevano come 5 " di una Rosa all’amore paradisiaco. ? ( Z " "

lezioni di Rose profumate. Shakespeare parla della Rosa in alcuni suoi capolavori come nell’Enrico 9] ~Z 9 J ' 5 ( ' # $ # $ # " W


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TERRITORIO

Associazione italiana amici del presepio Sezione Isola d’Ischia - Itinerario presepistico 2014 ISCHIA 1. Località: Ischia Ponte Via Punta Molino (C/o Ex Carcere mandamentale) Orario apertura: 10:30/20:00 Stile: Mostra di presepi artigianali in stile Ischitani Gruppo: Gruppo Isclani in collaborazione con L’AIAP Ischia Ideatori: Vincenzo Schiano, Danilo Borriello, Antonio Mazzella 2. Località: Ischia Ponte Via Sogliuzzo, 29 (Angolo Cartaromana) Orario apertura: 11:00/13:00 - 16:30/20:00 Stile: Ischitano con costumi d’epoca del ‘700 Gruppo: Gruppo Isclani Ideatori: Vincenzo Schiano, Danilo Borriello, Antonio Mazzella 3. Località: Ischia Ponte Via Seminario, 21 ( di fronte Palazzo Vescovile) Orario: 10:00/13:00 15:00/21:00 Stile: Mostra presepiale sullo stile Ischitano Gruppo: A cura Ass. AIAP Ischia. 4. Località: Ischia Ponte Via Giovan Battista Vico Orario: 10:00/13:00 16:00/21:00 Stile: Presepe narrato ed animato Ideatori: Ass. Culturale E’ bello o’ presepio. 5. Località: Ischia Ponte Via Stradone ( angolo INPS) Orario: 10:00/13:00 15:00/21:00 Stile: XXI Ediz. Presepe tipico Ischitano Gruppo: Ischia nel presepio Ideatori: Pasquale Di Massa , Rosario Scotto Di Minico, Pasquale e Rino Iodice, Tony Ferrandino, Giovanni Mazzella, Michele Di Meglio. 6. Località: Ischia Ponte Via L. Mazzella (Chiesa dello S.Santo) Stile: Presepe in parrocchia in stile Ischitano Gruppo: I giovani e adulti della Parrocchia Ideatori: Pasquale Di Massa, Rosario Scotto Di Minico, Luigi Iacono

7. Località: Ischia Porto P.za degli Eroi c/o Parafarmacia Stile: Presepe tradizionale Ideatore: Andrea e Marco Di Massa 8. Località: Ischia Porto P.za Antica Reggia Villa Maria Apertura: Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00; dalle 15.30 alle 21:00 – Chiuso dal 22 al 26 dicembre2014 Stile: Il presepe del ‘700 napoletano a Ischia Ideatore: Giovan Giuseppe Della Vecchia. 9. Località: Ischia Porto Via Iasolino ( Chiesa S. Maria di Portosalvo) Stile: Presepe ‘700 Napoletano Apertura: Orari delle Messe Gruppo: Gruppo Parrocchiale CASAMICCIOLA TERME 1. Località: Santuario dell’Immacola della Sentinella Apertura: dal 08/12/14 al 07/01/15 Orario: 09:00/12:00 16:00/18:00 Stile: popolare Gruppo: Amici della Sentinella 2. Località: Parrocchia Santa Maria Maddalena Apertura: giorni feriali 16.00 19.00. Giorni festivi 9.30 - 12.30; 16.00 - 19.00 Orario: Apertura Chiesa Stile: popolare Gruppo: Gruppo giovanile 3. Località: Vincenzo Mattera Via Mortito Apertura: dal 8/12/14 al 10/01/15 Orario: 10:00/12:00 16:00/20:00 Stile: ispirato al presepe napoletano

Gruppo: Amici di Santa Restituta e Dott. F. De Siano

Stile: Popolare Gruppo: Comunità parrocchiale

FORIO

2. Località: Via Vittorio Emanuele 73 (di fronte scuole medie) Apertura: dal 08/12/14 al 08/01/15 Orario: 10:00/12:30 Stile: Popolare tradizionale Gruppo: Libera Di Costanzo con famiglia

1. Località: Chiesa Monterone Apertura: dal 10/12/14 al 10/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Tradizionale in pietra locale Gruppo: Don Pasquale Sferratore 2. Località: Chiesa di San Francesco Apertura: dal 8/12/14 al 10/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Tradizionale 3. Località: Basilica S. Maria di Loreto Apertura: dal 08/12/14 al 10/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Tradizionale in pietra verde con fiumi e case rurali Gruppo: Don Pasquale Mattera 4. Località: Parrocchia San Leonardo Abate (Centro di Panza) Apertura: dal 08/12/14 al 16/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Ischitano Gruppo: Ass. Cult. MOVEO SERRARA FONTANA 1. Località: Serrara Chiesa S. Maria del Carmine Piazza Fontana Apertura: dal 11/12/14 al 11/01/15 Orario: 09:30/19:30 Stile: Ischitano Gruppo: Gruppo parrocchiale giovanile

LACCO AMENO BARANO D’ISCHIA 1. Località: Chiesa S. Restituta Apertura: dal 8/12/14 al 15/01/15 Orario: 10:00/12:00 17:00/20:00 Stile: Napoletano

1. Località: Chiesa di San Sebastiano Apertura: dal 08/12/14 al 10/01/15 Orario: 9:00/12:30 17:00/20:00

3. Località: Via Regina Elena 23 (di fronte UPIM) Apertura: dal 14/12/14 al 15/01/15 Orario: 16:15/20:30 Stile: Popolare Gruppo: Francesco Mattera Antonio Mattera Resty Castagliuolo Giusy Scotto Francesco Scotti Maria Varchetta Leonardo Di Iorio APPUNTAMENTI PER VIVERE INSIEME IL MISTERO DI GESÙ Giorno 8 Dicembre 2014 ore 19,30 nella chiesa dello Spirito Santo: Presentazione della brochure con l’itinerario presepistico Isolano e tanto altro… Giorno 6 Gennaio 2015: Chiusura delle attività Presepistiche dell’Associazione ore 17,30 nell’Episcopio Vescovile con il Concorso Presepe Insieme dove verranno premiati con vari riconoscimenti tutti i presepi aperti al pubblico in tutta l’isola d’Ischia.


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IL CASO

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Europa-Africa il bacio della morte EPA (Accordi di Partenariato Economico con i paesi ACP)

N

el semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea (UE) e con A cura di Federica Mogherini, Padre Alex Alta Rappresentante Zanotelli per la politica estera e di sicurezza, nonchĂŠ vicepresidente della UE, l’Europa ha dato il ‘bacio della morte’ - cosĂŹ scrive Le Monde Diplomatique - all’Africa, forzan "

^ ` ~X " ) # Commissione Europea ai paesi ^ ` sarete sottoposti a un nuovo regime di tassazione delle vostre esporta( # €¥ †€ " vissimo che l’Europa l’abbia fatto – continente nero, soprattutto con i paesi dell’Africa occidentale minacciati dalla tragedia di Ebola, con la zona saheliana dal Mali al Sudan in subbuglio, con il Corno d’Africa in guerra e con il Sud Sudan e il Cen "

E’ incredibile che in questo clima, la UE abbia forzato l’Africa sub-saha

9 " po a capitolare è stata l’Africa Occidentale, quella che piĂš si era op " 9 ۠ " paesi della Africa occidentale, che rappresentano il 38% del commercio globale ) ‚

# 9 15 luglio si sono chiusi i negoziati con sei paesi (Botswana, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica !j ( ` 9 € # cinque paesi dell’Africa Orientale (Burundi, Kenya, Rwanda, Tanza " ` W # il Sud Sudan e il Centrafrica, scon & "

' " % “Sotto la spada di Damocle del pri ) ! !$ Nigrizia – si può affermare che il " " " ti con praticamente l’insieme degli

$ # + venuto, dobbiamo ricordare che le relazioni commerciali tra UE e pae " zione di Lomè (1975-2000) e poi di Cotonou (2000-2020), con la clau # ) temente materie prime - potessero essere esportati nei mercati europei ( * „ non valeva per i prodotti europei # vano invece sottostare a un regime ( X # nare le barriere protezionistiche in nome del libero scambio, che sono frutto delle spinte neoliberiste di x — " ( cane saranno costrette a togliere sia i dazi che le tariffe oltre ad aprire

( ? conseguenza sarĂ drammatica per 4 " (sorretta da 50 miliardi di euro all’anno) potrĂ svendere i propri prodotti sui mercati nei paesi im 9 ti, (l’Africa è un continente al 70% agricolo) non potranno competere con i prezzi degli agricoltori europei che potranno svendere i loro % ancora piĂš strangolata ed affamata in un momento in cui l’Africa pagherĂ pesantemente per i cambia ? # " # Z possiamo arrenderci, nĂŠ demordere #ƒ

% " " Ci vorranno molti anni prima che " " 9 "

"

x — % tutto per chiudere il processo di ra † † $ % procedere al rinnovo della Conven( A questo bisogna aggiungere che gli " ~? # ) { Berthelot su Le Monde Diplomati-

que – che potrebbe rinviare la data €¥ †€[ ? " + $ # ro che si sono impegnati in questa " " coloro che vorranno aggregarsi a non demordere, ma di continuare a premere sui nostri parlamentari, sulla Commissione Europea, in primis sull’Alta Rappresentante per la politica estera della UE, Federica Mogherini, perchÊ si rendano conto della profonda ingiustizia perpetrata, tramite questi Accordi contro J Siamo infatti persuasi che questi Accordi siano profondamente ingiusti perchÊ in un’Africa già cosÏ debilitata, questi Accordi costituirebbero un colpo mortale per l’agricoltura africana, in particolare per l’industria della trasformazio-

ne e della lavorazione dei prodotti agricoli, che può e deve arrivare a " 9 l’eliminazione dei dazi doganali nei # bella fetta del bilancio statale, met " Non è concepibile che una potenza economica come la UE non abbia una seria politica estera verso i paesi piĂš impoveriti, soprattutto verso il continente a noi piĂš vicino, l’Africa, "" J # Ci appelliamo a tutti quei gruppi, associazioni, reti, istituti missionari che hanno giĂ lavorato contro gli x — Non possiamo non ascoltare l’im " la vita di milioni di persone, ma è anche in ballo il futuro stesso della


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ECCLESIA

ercoledÏ 10 e GiovedÏ 11 dicembre saranno due importanti A cura di giornate di festa per i Francesco gruppi dei DiscepoSchiano li e Apostoli dello Spirito Santo presenti nella nostra isola, nel comune di Forio (parrocchia di San Vito e parrocchia di San Leonardo). Il presidente e il vicepresidente dell’Associazione Potenza Divina D’Amore stanno infatti visitando i cenacoli di tutta Italia e in questi due giorni avremo fra noi Padre Benedetto Torsi (responsabile della Pastorale dell’Opera dello Spirito Santo), l’Arch. Mario Busca (Presidente dell’Ass.Potenza Divina D’Amore), il Sig. Antonio Cacciuottolo (Vice Presidente dell’Ass. Potenza Divina D’Amore) e Suor Alma (Superiora delle Discepole e Apostole dello Spirito Santo). Il programma prevede per mercoledÏ 10 dicembre un Cenacolo di Preghiera presso la Basili a Forio alle ore 16.30, mentre giovedÏ 11 alle ore 17.00 presso la Parrocchia di San Leonardo abate in Panza si terrà un secondo Cenacolo di Preghiera a cui seguirà alle ore 18.30 la S.Messa Solenne presieduta da

Discepoli e Apostoli

M

dello Spirito Santo mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Ischia, che di buon grado ha accettato l’invito rivoltogli da Antonio Magaldi, Responsabile dei gruppi Discepoli e Apostoli dello Spirito Santo della nostra Diocesi. Un momento di particolare ‘grazia’ per tutti e in modo particolare per i discepoli di quest’importante Opera nata nel 1979 a Palestrina (Roma) ad opera di Padre David De Angelis OFM Capp. delle Marche, per diffondere la conoscenza e la devozione allo Spirito Santo, in riferimento alla SpiritualitĂ di Madre Carolina Venturella, suora Canossiana in An "" " % Padre David propone la costruzione di un Tempio dedicato alla Ter( !! H % Il Vescovo di allora mons. Spallanzani, con decreto del 29 di-

cembre 1979, erige la Pia Unione dei Discepoli e Apostoli dello Spirito Santo % ( “toto cordeâ€?, alla costruzione del Tempio nella forma architet " % ) ta, della “rosa misticaâ€?. Con l’entrata in vigore del nuovo Codice di Diritto Canonico, gli aderenti alla Pia Unione, diventati via via sempre piĂš numerosi, il 5 dicembre 1990 chiedono e ottengono dal Vescovo di Palestrina, Mons. Pietro Garlato, l’erezione di una nuova Associazione Laicale denominata “Potenza Divina d’Amoreâ€? con l’approvazione di un nuovo Statuto. Successivamente, il 2 febbraio 1993, S.E. Mons. Vittorio Tomassetti, nuovo Vesco erezione delle due Pubbliche Associazioni Religiose dei “Discepoli

e Apostoli dello Spirito Santoâ€? e delle “Discepole e Apostole dello Spirito Santoâ€?, con approvazione della Regola, delle Costituzioni e del Direttorio Spirituale. Oggi l’Opera dello Spirito Santo è cosĂŹ composta: - una Associazione Laicale “Potenza Divina d’Amoreâ€?, alla quale aderiscono numerosi associati e benefattori, dei quali molti costituiti in cenacoli di preghiera: essa è presente sia in Italia che in molte nazioni straniere; - due Famiglie Religiose “Discepoli e Apostoli dello Spirito Santoâ€?, ramo maschile e femminile. Z ? "

% alla gioia e alla lode dei Discepoli e Apostoli di quello Spirito che + % # ) Chiesa e la vita di ciascuno di noi.


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ECCLESIA

San Francesco e le orme del Creatore

N

ell’udienza di mercoledĂŹ 26 papa Francesco spiega con le A cura parole dell’Apostodell’Ordine lo Paolo (Rm 8,21) Francescano quale e come sarĂ il Secolare di Forio "" Chiesa, dell’umanitĂ 4 ~La meta a cui tende la Chiesa è la Gerusalemme nuova, il Paradiso. PiĂš che di un luogo, si tratta di uno stato dell’anima in cui le nostre attese piĂš profonde saranno compiute in modo sovrabbondante e il nostro essere, come creature e come *

+ # /

modo completo, senza piĂš alcun limite, e saremo faccia a faccia con Lui! ‌ Quella che si prospetta, come compimento di * 0 * atto a partire dalla morte e risurrezione di Cristo, è quindi una nuova creazione; non dunque un annientamento del cosmo e di tutto ciò che ci circonda, ma portare ogni cosa alla sua pienezza di *

3# Queste bellissime parole riempiono il nostro cuore di quella Speranza certa a cui tende ogni creatura, desidero " esistenza migliore. San Francesco d’Assisi, dall’inizio della sua conversione ha cercato di scrutare i misteri della creazione di Dio, per scoprire sempre piĂš il volto del Padre che si esprime in ogni creatura. Ăˆ nell’uomo che Dio manifesta la ( 4 ÂŁ o uomo, in quale sublime condizione ti ha posto Dio, che ti creò e ti fece a immagine del suo diletto Fi-

glio secondo il corpo, e a sua similitudine secondo lo spirito. E tutte le creature, che sono sotto il cielo, servono e conoscono e obbediscono al loro Creatore meglio di teÂť ^ Â&#x;4€Â&#x; ` il Poverello amava parlare alle creature che si dimostrarono ottimi interlocutori perchĂŠ si sentivano da lui amati e rispettati. Ricordiamo la ~ ' che, dietro le esortazioni del santo, non recò piĂš danno al prossimo; il canto di lode a Dio creatore da parte delle allodole e il silenzio che facevano quando Francesco predi ¤ " strada i piccoli vermi perchĂŠ non fossero calpestati, pensando al sal ' 4 ~Z verme, non uomo, infamia degli Tutta la creazione viene decanta " "# ~ 9 " realtĂ anche se inumana diventa sorella e fratello perchĂŠ pensati e voluti dallo stesso Padre celeste. H 4 ÂŁ ? forza dell’amore aveva reso Francesco fratello di tutte le creature; + $ " ~ )

% piĂš fratello di quanti sono insigniti della immagine del Creatore Âť ( 2 €¼ 4ÂĽÂ&#x; ` 9 ) segna che il Paradiso è giĂ qui nella misura in cui si ama Dio e tutte le creature, nel rispetto reciproco, in profonda comunione e armonia con tutti, evidenziando la bellezza pura che porta al trascendente.

COLLABORIAMO INSIEME Per inviare al nostro settimanale articoli o lettere (soltanto per quelle di cui si richiede la pubblicazione) si dovrĂ utilizzare esclusivamente l’indirizzo di posta kaire@chiesaischia.it I file possono essere inviati in formato .doc e lo spazio a disposizione è di max 2500 battute spazi inclusi. Le fotografie (citare la fonte) in alta risoluzione devono pervenire sempre allegate via mail. SarĂ cura della redazione apporre eventuali tagli o non considerare adatti gli articoli. Non sarĂ preso in considerazione il materiale cartaceo.

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Lo Spirito Santo e l’Immacolata L'

azione dello Spirito Santo, nell’opera della salvezza, Z Z ? ! ! " Z ) A cura Z

Antonio ! ' J Magaldi ( ) pedendole che contragga il peccato originale e rendendola ~ ' ( ! 5 ? ? + ? " ? X Z 9 tutta la TrinitĂ nella persona dello Spirito Santo che è tutto l’Amore di Dio. Essendo Z 9 J " + # ! ! + ? J „ # + 5 ] " Z ! ! " ! ( )

" " 9 ? 9 ) " ? % + ! ! ?

! ! ! Z + ( (( % 5 5 " ( ' J + 5 9 ( ] + " 5 $ ) ne altissima del Suo Amore di Padre, ma è anche frutto dell’Amore

9 ! " " 5 ~ / / 4 5 / e la scelse come dispensatrice di tutto quanto possiede; cosicchÊ ella distribuisce a chi vuole, quanto vuole, come vuole e quando vuole i suoi doni, le sue grazie, nÊ viene dato dono celeste agli uomini che non passi per le mani verginali di lei. PoichÊ tale è la *

5 63 (Trat ( Z ÂĄ Â&#x;` ] – # Z " ! ! 9 ? 9 la conversione delle anime, curandole ed educandole, per cui noi tutti, Z "

Z Z $ ' J J ' J “Quanto 0 5 / 9 ' / / 0 '

5 < 6 =

/ / trasformazioni Tu puoi operare nelle creature dove Tu scendi! Quali prodigi di grazia, di luce, di trasformazione, d’inebriante spasimo d’amore investono l’anima dove 93 (Dal libro Potenza Divina d’Amore - Dagli scritti della Povera ) ÂĽ [ €;[[` ? 4 ~5 si è lasciata condurre dallo Spirito, attraverso un itinerario di fede, verso un destino *# " ' > annunciare a tutti il messaggio di salvezza, e perchĂŠ nuovi discepoli diventino operosi 3 (Evangelii gaudium, 287)


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ARTE E LITURGIA

Domenica 7 dicembre 2014 II DI AVVENTO – ANNO B

Capaci di profezia Donatello - Giovanni il Battista, 1455 - Duomo di Siena

L'

uomo è desiderio di vivere. Per attuare questo desiderio, il credente si appoggia a Dio. Attende la salvezza Dal Sussidio come dono, non come conquista. dell’Avvento Mentre la cultura oggi dominante della Chiesa " $ Cattolica to automatico di forze immanenti alla storia, il cristiano spera in un “avventoâ€?, che porti per grazia nuove possibilitĂ di vita e recuperi ciò che è perduto. La sua posizione non è rinunciataria; spinge anzi all’impegno, come cooperazione con Dio. Giovanni il Battista, protagonista di questa seconda

+ " Dio che prepara la strada a Cristo, Figlio di Dio, ? " ' " le pagine evangeliche per la sua risolutezza e per essere portatore del messaggio divino che tocca il cuore dell’uomo; capace di profezia, alza

La seconda Domenica di Avvento trova in Giovanni Battista la ďŹ gura centrale. Giovanni è anch’egli un chiamato, ha ascoltato la Parola ed ora la proclama, annunciando il Messia vicino.

la voce e fa risuonare nelle coscienze, specie in quella di Erode, i valori dell’umanitĂ che Cristo a breve predicherĂ nella terra di Palestina. Essere annunciatori e profeti oggi non può esimerci dall’annunciare, all’occorrenza gridare, questo modello di umanitĂ voluto da GesĂš. PAPA FRANCESCO: ÂŤTre elementi fondamentali sostengono la profezia: anzitutto, la memoria del passato: è la memoria della fedeltĂ di Dio e dell’infedeltĂ del popolo, che i profeti mantengono viva, come si vede bene nell’Antico Testamento. Il profeta deve conoscere la storia di Dio con il popolo che è chiamato a servire. In secondo luogo, la capacitĂ di guardare bene il presente. E questo realismo del presente è collegato con la competenza, con lo studio e con la conoscenza. In terzo luogo, l’utopia del futuro. Quale sarĂ la strada del futuro? Non tutte le strade sono percorribili: qui è necessaria

anche la prudenza. Un profeta deve basarsi su questi tre pilastri per dire la parola giusta, compiere il gesto giusto che si elabora nella preghiera. Quando si perde la memoria, la memoria del Vangelo, quella della Chiesa, quella della storia

" capire la realtĂ si deve leggere il presente con occhio di credente. Non vi sono ermeneutiche asettiche: è un’illusione pensare di leggere la realtĂ prescindendo dalla nostra condizione di discepoli di GesĂš Cristo. L’interpretazione con la quale bisogna comprendere il presente, l’ermeneutica cristiana, sono gli occhi del discepolo. Cosa ci promette Dio nel futuro? La profezia è dire la parola giusta, quella che lo Spirito suggerisce di direÂť. IMPEGNO DI VITA per i prossimi giorni Annuncia con coraggio e fermezza il messaggio di Dio nel contesto in cui vivi.

LunedĂŹ 8 dicembre 2014 IMMACOLATA CONCEZIONE

Schierati contro il male Piero Di Cosimo - Immacolata Concezione con i santi Caterina Margherita e Giovanni, 1503 - Galleria degli UfďŹ zi Firenze

I

l Nuovo Testamento proclama la lieta notizia che la salvezza comincia a realizzarsi. A partire dal misteDal Sussidio ro della redenzione si comprende dell’Avvento meglio anche il mistero del peccato. della Chiesa Lo splendore della luce fa intuire Cattolica per contrasto la densitĂ delle tenebre. GesĂš Cristo, con la sua morte e risurrezione, ci libera dal potere del peccato e della morte. Ăˆ l’unico Salvatore dell’umanitĂ . H # " " ti e senza di lui nessuno può essere salvo. Da che cosa dipende questa necessitĂ ? Dal fatto che “giudei e greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato, come sta scritto: Non c’è nessun giusto, nemmeno unoâ€? (Rm 3,9-10). Il mondo intero deve ammutolire e riconoscersi peccatore, poichĂŠ “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dioâ€? (Rm 3,23); Il peccato e la morte sono entrati nel mondo per colpa dell’uo-

ÂŤNella festa dell’8 dicembre si ha la celebrazione congiunta dell’Immacolata Concezione di Maria, della preparazione radicale alla venuta del Salvatore e del felice esordio della Chiesa senza macchia e senza rugaÂť (Paolo VI, Marialis cultus, 3) & " su ogni uomo, per una misteriosa solidarietĂ con tutti coloro che lo hanno preceduto, a cominciare dal primo peccato che è stato commesso all’inizio della storia. La liturgia ci consegna, in $ " " Z semplice di Palestina che ha accolto l’invito di Dio nelle parole dell’Angelo. Dio prende casa nell’umanitĂ attraverso una donna: un grande gesto di umanitĂ . Maria non solo inaugura con il suo “sĂŹâ€? il nuovo tempo della salvezza, quello di GesĂš, ma diventa principio della nuova umanitĂ che trova in lei la donna senza peccato. Con lei e in lei l’umanità è chiamata ad essere stirpe che schiaccia la testa al maligno, come ci ricorda il testo di Genesi. Sentiamoci tutti, in Maria, protagonisti e attenti a lottare col maligno, sempre accovacciato alla nostra porta. PAPA FRANCESCO: ÂŤCristo accetta la morte peggiore, quella sulla croce, riservata ai farabut-

ti, schiavi e malfattori. Guardando GesĂš nella sua passione noi vediamo come in uno specchio anche le sofferenze di tutta l’umanitĂ e troviamo la risposta divina al mistero del male, del dolore, della morte. Tante volte avvertiamo orrore per il male e il dolore che ci circonda e ci chiediamo: “PerchĂŠ Dio lo permette?â€?. Ăˆ una profonda ferita per noi vedere la sofferenza e la morte, specialmente quella degli innocenti! Quando vediamo soffrire i bambini, è una ferita nel cuore. Ăˆ il mistero del male. E GesĂš prende tutto questo male, tutta questa sofferenza su di sĂŠ. L’uomo si aspetta # 5 "" " ( e la sofferenza con una vittoria divina trionfante. Dio ci mostra invece una vittoria umile che umanamente sembra un fallimento. E possiamo dire: Dio vince proprio nel fallimentoÂť. IMPEGNO DI VITA per i prossimi giorni: SchiĂŠrati contro il male in questa attesa: il tuo cuore sia vigile nel bene.


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ARTE E LITURGIA

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Voce di uno che grida nel deserto Nicolas Poussin - San Giovanni Battista, 1635 - Museo del Louvre di Parigi

N

ell’anno liturgico da poco iniziato, abbiamo come guida l’evangelista san Marco. Egli era di Gerusalemme A cura di $ ' J – Ernesta sua vita. Fu dapprima discepolo di Mazzella san Paolo; gli Atti degli Apostoli lo

' Z " – dalla viva voce la testimonianza e, mentre era con lui a Roma, tra il 60 e il 70 dopo Cristo, scrisse il suo Vangelo che è il piĂš antico dei quattro, la fonte perciò piĂš importante per conoscere la storia di GesĂš. Di questo Vangelo di Marco, oggi la liturgia ci ha fatto sentire l’inizio semplice ma solenne: Inizio del Vangelo di GesĂš Cristo, Figlio di Dio. Sono sei parole che racchiudono però in sintesi l’intero Vangelo e dalle quali si libera una luce straordinaria. Se l’Avvento deve portarci alla conoscenza di “colui che deve venireâ€?, noi rimaniamo oggi piĂš che mai & intorno a queste parole. Giovanni Battista ci offre uno splendido esempio di proclamazione del Vangelo. I contenuti del suo annuncio si basano su titoli semplici, in quanto egli parla all’inizio della storia di GesĂš, $ " # preso che si tratta di uno al quale egli non è neppure degno di accostarsi per sciogliergli i sandali, che è “il piĂš forteâ€?, colui che battezzerĂ in Spirito Santo. ARTE Un artista tra i tanti, ma non uno dei tanti, che hanno rappresentato il Battista è stato Nicolas Poussin, l’opera è esposta nel Museo del Louvre in Parigi. Il dipinto mostra un meravi" ""

Giordano, nel quale compaiono: al centro san Giovanni Battista, seminudo, indossa vestiti + " tre sta battezzando alcuni uomini che s’inginoc # ¤ confessato i propri peccati, si spogliano, prima del Battesimo: l’atto ricorda anche la nuova realtĂ di chi riceve il Battesimo, simboleggiato dalla veste bianca, che viene ancora consegnata ai battezzati; a destra le donne e i bambini, la loro presenza rappresenta la maggior apertura della Chiesa, dopo la Riforma cattolica. Nicolas Poussin è stato tra i massimi esponenti del classicismo barocco. Allievo del pittore manierista Varin, nel 1612 si trasferisce a Parigi dove, dopo un breve e insoddisfacente apprendistato presso Elle e Lallemant, si rende indipendente, accettando commissioni casuali per sostenersi.

Interrotti, forse a causa di malattie, due tentativi di recarsi a Roma (1620, 1621), rientra a Parigi dove i gesuiti lo incaricarono di dipingere sei grandi tempere per la canonizzazione di sant’Ignazio; collabora poi con de Champaigne alla decorazione dell’appartamento di Maria de’ Medici. In quegli anni avviene l’incontro con G. B. Marino per il quale esegue dei disegni illustranti le Metamorfosi di Ovidio che, unica testimonianza rimastaci del periodo preromano, indicano una formazione ancora manieristica. Incoraggiato da Marino, riparte per Roma dove, dopo un breve soggiorno a Venezia, giunge all’inizio del 1624. Con lo scultore Duquesnoy disegna e misura le statue antiche, copia i Baccanali di Tiziano, ammira i pittori bolognesi, in particolare il Domenichino e Raffaello. Tra i primi committenti di Poussin vi è il cardinale Francesco Barberini, ma piĂš importante è l’amicizia con Cassiano Dal Pozzo, conoscitore d’arte e appassionato studioso dell’antichitĂ . Grazie a Dal Pozzo, a Barberini e a Bernini riceve la commissione di dipingere il Martirio di s. Erasmo per S. Pietro (Pinacoteca Vaticana), in cui è giĂ visibile la meditazione classicista dell’artista, che è accolto però abbastanza freddamente. In seguito l’artista non cerca piĂš commissioni ri dimensioni, destinate a collezionisti privati. Poussin realizza quadri religiosi (Strage degli innocenti, 1627 circa, Chantilly, MusĂŠe CondĂŠ) e di soggetto storico, in cui esprime in forme severe e contenute l’aspirazione a un linguaggio

" L’artista predilige però soggetti mitologici e

" ( # – & ( studio di Tiziano da far parlare di un Poussin “neoveneto�. Egli sviluppa anche un intenso interesse per il paesaggio, studiato dalla natura in splendidi disegni, che assume nei suoi dipinti

un ruolo fondamentale e lirico in rapporto alla storia narrata. Dopo il 1633 Poussin recupera una concezione formale piÚ rigorosa; lo stile diventa piÚ controllato, il disegno prevale sul colore e l’idea sul sentimento. Ai soggetti sacri si alternano quelli profani in cui sono piÚ evidenti i riferimenti alla cultura rinascimentale.

IL SANTO DELLA SETTIMANA

10 DICEMBRE Beata Vergine Maria di Loreto

I

l santuario di Loreto conserva, secondo un'antica tradizione, la Casa nazaretana A cura di della Madonna. Secondo la Francesco Schiano tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi deďŹ nitivamente dalla Palestina con la perdita del Porto di Accon, la Casa in muratura della Madonna tu trasportata, "per ministero angelico", prima in Illiria e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294). Oggi, in base a nuove indicazioni documentali, ai risultati degli scavi archeologici nel sottosuolo della S. Casa (1962-65) e a studi ďŹ lologici e iconograďŹ ci, si va sempre piĂš confermando l'ipotesi secondo cui le pietre della S. Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa umana. La S. Casa di Loreto fa riferimento, in primo luogo, al mistero dell'Incarnazione, perchĂŠ vi è avvenuto l'annuncio angelico a Maria. La festa liturgica della Madonna di Loreto è ďŹ ssata al 10 dicembre, in ricordo della data dell’arrivo della Santa Casa


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6 dicembre 2014 www.chiesaischia.it

SPORT

CAMPIONATO PROVINCIALE 2014/2015

Girone Isolano - Categoria Open RISULTATI 1A GIORNATA Mater Ecclesiae Bianca

4-3

Mater Ecclesiae

Fiaiano

10 - 1

Futsal Ischia

Nevada Abb.

Epomeo Calcio a 5

CSI A.S.D Futsal Ischia S. Antuono

Riposa San Ciro

3-4

CLASSIFICA SOCIETĂ€

Punti

Mater Ecclesiae

3

Gare Gare Giocate Vinte

1

1

Gare Perse

Gare Nulle

Goal Fatti

Goal Subiti

0

0

10

1

Epomeo calcio a 5

3

1

1

0

0

4

3

Nevada Abbigliamento

3

1

1

0

0

4

3

Futsal Ischia

0

1

0

1

0

3

4

Mater Ecclesiae Bianca

0

1

0

1

0

3

4

Fiaiano

0

1

0

1

0

1

10

San Ciro

0

0

0

0

0

0

0

TABELLINI

CSI A.S.D. Mater Ecclesiae

CSI Epomeo Calcio A 5

CSI Fiaiano

CSI Mater Ecclesiae Bianca

CSI Nevada Abbigliamento

EPOMEO CALCIO A 5 MATER ECCLESIAE BIANCA 4-3 EPOMEO C5: D’Ambra, Mattera A., Mattera M. , Iacono A., Scotti L. (1), Iacono S. (1), Scotti A. (1), Onorato (1). All. Finzi G. MATER ECCL. BIANCA: Di Iorio S., Di Massa (1), Di Iorio A. (1), Messina, Patalano, Di Iorio J., Buono M., Marena, Casciello (1). All. Mattera F. - Buono F. L’Epomeo C5 si presenta ai nastri di partenza forte del secondo posto della passata stagione ) sta anche l’aggiunta in rosa di elementi che ha limato i difetti di formazione. Mater Eccl. Bianca altrettanto rinforzata dalla “campagna acqui " # ) no scorso l’ha vista piazzarsi all’ultimo posto. Pronti via e l’Epomeo C5 si porta in vantaggio grazie ad una punizione dai 18m di Onorato che non vede esente da colpe il portiere avversario. Veemente reazione dei ragazzi allenati dal duo Mattera - Buono, che nel giro di pochi minuti, dapprima trovano il pareggio con Di Iorio A. sugli sviluppi di azione d’angolo e poi con precise azioni di rimessa vanno in doppio vantaggio grazie a Casciello R. e Di Massa F. ! sotto con Scotti L., che insacca con un preciso diagonale dal limite. Nella ripresa i fontanesi alzano la pressione e costringono la Mater Eccl. Bianca nella propria metĂ -campo. Il pareggio arriva con Iacono S. al 10’ dopo una mischia in Y # ) re ma le conclusioni non centrano il bersaglio. W Â&#x; $ con Scotti A. trova il gol che consente ai fontanesi di conquistare i tre punti. MATER ECCLESIAE FIAIANO 10 - 1 MATER ECCLESIAE: Capuano, Mazzella, D’Andrea (1), Schiano (2), Buono E., Buono F. (1), Barano (1), Patalano (3), Mazzella, Di Paola, Ferrandino (2). All. Buono V. FIAIANO: Cuomo A., Cuomo V., Cenatiempo P., Di Iorio, Cenatiempo C, Arcamone,

Cenatiempo F. All. Patalano C. Ben poco da

y + ) quente! Mater Ecclesiae che riconferma le proprie ambizioni di vertice e stravince contro un Fiaiano mai in partita. Buona gara corale per la squadra di mister Buono che manda in gol quasi tutti i componenti della rosa. Gara che non costituisce un banco di prova importante vista la reale differenza di valori. Dal Fiaiano ci si aspettava un incontro molto piĂš “gagliardoâ€?, ma che ha palesato tutti i limiti della squadra del patron Cenatiempo. I propositi stagionali sono ben diversi, bisogna cambiare rotta al piĂš presto. FUTSAL ISCHIA NEVADA ABB. 3–4 FUTSAL ISCHIA: Curci (1), Trofa, Savarese, Castaldo, Calise (1), Santaniello, Zabatta, Vitale, Di Iorio, Spiezia (1), Cocule. All. Candido NEVADA ABBIG.: Ferrandino F., Pesce, Scotti (1), Albiani S., Di Massa, Marino (2), Vitale C. (1), Albiani A. All. Agnese Partita al cardiopalma ed emozionante. Futsal Ischia che annovera molti giovani esordienti di grande prospettiva, che danno parecchio J " (( W Abbigliamento, squadra anch’essa alla prima apparizione nel campionato CSI anche se piĂš conosciuta nel panorama “calcettisticoâ€? isolano vista la partecipazione a molti altri tornei. Partita subito in salita per la squadra cara al presidente Agnese che nel giro di 15 minuti si trova in svantaggio di tre reti. Nevada Abb. letale sotto porta con Marino sugli scudi! Nevada che potrebbe allungare ulteriormente ma Curci salva in altre due occasioni i suoi. Nella seconda frazione di gioco la musica cambia totalmente. Mister Candido striglia i suoi che si scrollano di dosso l’emozione dell’esordio e accorciano le distanze con Calise. Dopo pochi minuti il Ne "" e si porta sul 4 a 1, ma poi inspiegabilmente " ischitani che prima con Spezia e poi con Curci dal dischetto accorciano le distanze. Futsal 9 # # #


6 dicembre 2014 kaire@chiesaischia.it

I

l libro 5 legge nel pensiero di Mariani e SchiA cura di ralli (Oscar Guide don Vincenzo Mondadori, Milano Avallone 2009) parla di sintonia emotiva. Di quelle particolari connessioni emotive ed affettive " " # ) re i bambini forti e sicuri. Sintonie che tutti i genitori dovrebbero rea (( " $ son piccoli, in modo che, crescendo, si sentano sempre avvolti da quel senso di protezione, da quella (( $ ) logo, forieri di autonomia e benessere. (pag. 9) Per secoli l’educazione e l’alleva " (( attraverso pratiche e convinzioni " ž oggi invece i piccoli entrano subito a far parte della vita familiare, condividendo avventure, abbracci, coccole, ma anche stress e ambasce. (pag. 11) Quando Daniel Goleman (Lavorare con intelligenze emotive – Rizzoli, Milano 1977), diversi anni fa, introdusse al grande pubblico il concetto di intelligenza emotiva, forse neppure lui si era reso conto della portata dell’intuizione e soprattutto non poteva prevedere gli sviluppi ^ " € ` In sostanza, è come se gli occhi e le orecchie dei bambini vedessero e sentissero attraverso gli occhi e le orecchie dei genitori in una continua e delicata connessione: il piccolo costruisce quindi le sue esperienze emotive e affettive, i suoi vissuti e le sue sensazioni attraverso quello che sentono mamma e papĂ . Questa è la sintonia emotiva. (pag. 17) La capacitĂ di “stare nei panni dell’altro e sentire quello che l’altro # empatia ‌ Tra ge " (( il piĂš precocemente possibile, una sintonia comunicativa in grado di permettere al bambino di percepire ~ # percepito. (pag. 32) Essere genitori empatici, di norma, " 4 " ) mativi, dedicare tempo affettiva " ( " " ( ) " " da se. (pag. 35) Tra tutti gli esseri viventi, il cucciolo dell’uomo risulta alla nascita e per molto tempo a seguire, il piĂš )

LIBRI

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Mio figlio mi legge nel pensiero logico e biologico, tanto che, senza le necessarie cure e particolari supporti del mondo esterno, non potrebbe sopravvivere. (pag. 45) Donald Winnicott (Sviluppo affettivo e ambiente: studi sulla teoria dello sviluppo affettivo – Armando, Roma 1973), grande studioso della psicologia dello sviluppo, era solito ricordare in ogni sua conferenza che un bambino senza una madre non esisterebbe , per dire il grado di dipendenza pressochĂŠ totale di ogni " ) to dalla nascita in poi. (pag. 48) L’empatia riguarda tutto il mondo giovanile, la scuola, l’istruzione, la " " dell’educazione‌ ma possiamo allargare ulteriormente la nostra prospettiva e domandare il senso del rapporto tra il mondo umano, interumano e non umano. C’è empatia š ^ " €¼` L’empatia non riguarderebbe solo il

" ) " addirittura una ‌ valenza universale. – Patrizia Manganaro (Empatia, Edizioni Messaggero, Padova 2014). L’empatia ha di recente conosciuto " di ricerca. Si può ben dire che sia uno dei temi piĂš discussi e gettonati, per molti validi motivi. Il panorama spazia dall’antropologia alle neuroscienze, dalle ricerche socio-economiche al campo dell’informatica ‌ dal setting psicoterapeutico alla pedagogia. Qualcuno afferma che “la civiltĂ dell’empatia + ~ Âœ ÂŤsentire dentroÂť, ÂŤdall’internoÂť è l’opposto di ÂŤindifferenzaÂť ‌ Con l’empatia conosciamo noi stessi e ri-conosciamo gli altri come nostri simili, altri io, in reciproca donazione di senso. Chi dice empatia dice io e dice tu ‌ dice noi. (pag.9) Homo sum, humani nihil a me alienum puto (Terenzio). Sono uomo: niente di ciò che è umano mi è estraneo. ÂŤEmpatiaÂť perciò è una parola che designa vicinanza, prossimitĂ , comprensione, condivisione, im ( (

accoglienza, cura, contatto, solidarietĂ , sintonia, ascolto, amicizia, comunanza, accordo,comunione, compassione, altruismo. (pag.33) “L’umano mi tocca, è affare mio: sempre, ovunque e comunque. L’umano fa la differenza. Siamo nella dialettica del tutto e del niente: tutto ciò che è umano mi riguarda, mi è vicino, mi è proprio, mi coinvolge, mi attrae, mi chiama, mi sollecita: niente di ciò che è umano è straniero, lontano, distante, avverso, diverso. (pag. 40) Ma, l’empatia ha una base scienti š !– ~ # scoperti dal gruppo dell’UniversitĂ di Parma, guidata da Giacomo Rizzolatti e suoi collaboratori. Essi pensano di aver individuato un meccanismo-specchio in grado di ( emotiva. Questi neuroni specchio si attivano sia quando compiamo un’azione, sia quando pensiamo di compierla, e costituirebbero perciò la prova di un meccanismo neu " in relazione con gli altri, chiamato sistema-mirror (specchio). I nostri comportamenti sociali, familiari, affettivi ‌ deriverebbero dall’attivazione delle aree cerebrali popolate dai neuroni-specchio. (cfr. Convegno Empathy. A neurobiology-based capacity and its cultural and conceptual history – Berlino 2013; So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni-specchio – Rizzolatti, Sinigaglia, Editore Cortina, Milano 2006) POST SCRIPTUM: L’empatia – # š Âœ + )

( ( š Y conto che le frasi estrapolate dai libri qui recensiti forse non riescono a riprodurre completamente l’essenza dell’argomento di cui tratto – l’empatia è un tema interessante ma solo ora approfondito – pregherei il benevolo lettore di leggere personalmente i due libri: li troverĂ senz’altro interessanti e attualissimi.

ROSANNA SCHIRALLI Rosanna Schiralli è psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da molti anni, nel suo studio di Viterbo, di clinica e terapia del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. Nel 2004 ha vinto, a livello nazionale, il premio Ukmar per la letteratura scientiďŹ ca in neuropsichiatria infantile. ULISSE MARIANI Psicologo e psicoterapeuta, lavora dal 1982 presso l’Azienda Sanitaria di Viterbo. Da circa quindici anni si dedica alla ricerca scientiďŹ ca sull’Educazione Emotiva in ambito psicologico e neuroďŹ siologico, conducendo sperimentazioni in varie parti d’Italia. PATRIZIA MANGANARO Docente di Storia della FilosoďŹ a Contemporanea e di FilosoďŹ a del Linguaggio nella PontiďŹ cia UniversitĂ Lateranense, dedica la sua attivitĂ di ricerca all’approfondimento del legame tra la dimensione interiore e le relazioni intersoggettive, con particolare riguardo all’indagine ďŹ losoďŹ ca dell’empatia, studiata anche nei suoi aspetti interdisciplinari.

EDICOLE DOVE POTER ACQUISTARE > Comune di Ischia Edicola di Piazza degli Eroi; Edicola di Ischia Ponte; Edicola al Bar La Violetta; Edicola di San Michele da Odilia; Edicola di Portosalvo > Comune di Lacco Ameno Edicola al Bar Triangolo

> Comune di Casamicicola Terme Edicola di Piazza Bagni; Edicola di Piazza Marina; > Comune di Forio Edicola del Porto; Edicola di Monterone



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