Il settimanale di informazione della Chiesa di Ischia
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ABORTO TERAPEUTICO La storia del piccolo Gregorio e la testimonianza dei suoi genitori
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PARROCCHIA S.ANTONIO ABATE La novena dei bambini all'Immacolata: ogni mattina prima di andare a scuola
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CHIESA Intervista al Papa emerito Benedetto XVI: “mai intromesso nel Sinodo�
L’EDITORIALE DEL DIRETTORE
ROMA E LA LEGALITĂ€ Di Lorenzo Russo Direttore di Kaire
Un terremoto giudiziario ha portato in questi giorni all'arresto di oltre 40 persone per reati che vanno dall'usura all'associazio capo dell'organizzazione, secondo gli investigatori, c'era Massimo Carminati, il "Nero" di Romanzo cri dagati: tra questi anche l'ex sindaco di Roma, Gianni le - ha detto il procuratore capo di Roma Giuseppe Pi gendo rapporti importanti con la malavita locale e con la pubblica amministrazio questo? Cosa sta accadendo alla capitale d'Italia? Pignatone da quando è arrivato a Roma si è sempre chiesto Magari si sarà dato anche Ma Roma e l'Italia intera ! cosÏ come ci descrivono # $#% maggioranza degli italiani che ogni giorno vive rispettando le regole e cercando & ( pio tutto romano arriva da un folto numero di persone che, attraverso il gruppo ) * )
! no si incontra per ripulire la cittĂ da manifesti abusivi, scritte sui muri, ritinteggiando le strisce pedonali, + % educazione civica, il rispet .
davvero in una pulizia totale grazie al lavoro di tan / no far ripartire la Capitale #1 1 % che la domanda del procu $#% )
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ANNO 1 | NUMERO 50 | 13 DICEMBRE 2014 | â‚Ź 1,00
“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Aut: 1025/ATSUD/NA�
Nonostante la crisi, grande adesione alla colletta alimentare della Caritas diocesana. Segno di un 'cuore aperto' verso chi è piĂš in difďŹ coltĂ
La generositĂ degli ischitani 12
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KAIRE TERRITORIO
KAIRE TERRITORIO
PRETI DI STRADA
ATTUALITĂ€
La scuola e l'agricoltura: un legame da riprendere
La storia e gli sviluppi dell'associazione amici del Presepe Ischia
L'esperienza di don Patriciello, parroco a Caivano (Na)
La corale Buon Pastore vince il VI concorso Corale di Napoli
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IN PRIMO PIANO
DIOCESI DI ISCHIA - UFFICIO CARITAS
Raccolta per il banco alimentare A
nche quest’anno c’è stata una grande adesione dei supermercati A cura dell’isola d’Ischia per la dell'ufficio colletta alimentare orCaritas ganizzata dalla Caritas diocesana in data sabato 6 dicembre c.a. Nonostante la crisi economica abbia colpito anche la nostra isola, la popolazione, manifestando un forte senso di solidarietà verso i più deboli, ha risposto con tanta generosità all’appello della Caritas. I generi alimentari (pasta, latte, olio, legumi, scatolami, alimenti per la prima infanzia, farina, zucchero ecc.), raccolti con l’ aiuto di numerosi volontari, sono stati ripartiti tra le diverse Parrocchie della Diocesi ed Enti religiosi, per un ammontare complessivo di Kg. 10.219,96. Si ringraziano i Supermercati per la collaborazione offerta e i tanti volontari che si sono resi disponibili durante tutta la giornata e nei giorni successivi. Un grazie grande di cuore a tutti i consumatori che, entrando nel supermercato per fare la propria spesa, hanno donato con tanta generosità a chi la spesa non riesce a farla.
La redazione del Kaire ringrazia di cuore il lettore Antonio Maltese di Forio che con costanza segue il giornale e tutti gli appuntamenti del vescovo Lagnese
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LA VOCE DI PIETRO
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Consolate il mio popolo S
econda domenica di Avvento in Cattedrale per mons. Lagnese che A cura di lo scorso 7 dicembre ha Francesco presieduto la S.Messa Schiano delle ore 10.00 insieme a tutto il Popolo di Dio invitato dalla Parola del giorno a @ profeti: Isaia nella prima lettura e Giovanni Battista nel Vangelo, inviati a preparare la strada al Signore GesĂš e ad annunciare l’avverarsi di cieli e terre nuove a cui tutti siamo chiamati. Il Messaggio di questi due straordinari annunciatori del Regno è stato al centro dell’omelia del nostro Vescovo Pietro: “In questa seconda domenica di Avvento la Parola del Signore ci porta un annuncio speciale; c’è una bella notizia per noi radunati dal Suo Amore. La Prima lettura oggi inizia in una maniera dolcissima, come un balsamo sulle nostre ferite: “Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio!â€?. Bella questa espressione nella quale il Signore manifesta tutta la sua premura per noi, tutta la sua tenerezza. Il Popolo di Israele, mentre ascoltava questa Parola, si trovava in una situazione di schiavitĂš perchĂŠ deportato in Babilonia, e quindi lontano dalla sua Patria, e dentro questa esperienza di tristezza e di dolore il Signore attraverso Isaia invia il suo messaggio di consolazione: “Parlate al cuore di Gerusalemme e ditele che è Signore viene, viene a salvarci! Questa Parola oggi è per noi che spesso viviamo la situazione della schiavitĂš, della lontananza, del dolore, e anche a noi il Signore dice: “Consolate il mio popolo
Cosa bisogna fare allora di fronte a questa Parola? Il profeta ci dice che bisogna preparare la via al Signore. Se il Signore vuole venire a salvarci, cosa dobbiamo fare? Credere in questa Parola e comportarci di conseguenza, cioè togliere tutti gli ingombri, tutti gli ostacoli. “Spianate nella steppa la strada per il nostro Dio, ogni monte e ogni colle sia abbassato, il terreno scosceso si trasformi in pianoâ€?, perchĂŠ il Signore verrĂ con potenza! Nel Vangelo incontriamo un altro protagonista di questo tempo, che è Giovanni Battista, colui che nel deserto grida per annunciare la venuta del Signore e che chiama tutti alla conversione J / proprio credere in questa Parola, che cioè Dio vuole venire nella tua vita, che Dio vuole nascere dentro ! coli che impediscono la venuta del Signore dentro di te; e quali sono questi ostacoli? Quali sono le cose che non ci fanno bene? Questo è il momento per guardarci dentro, e nel deserto esaminare le cose che vanno rimosse e quelle che invece bisogna far crescere e alimentare nella nostra vita. Il Signore ci invita allora alla con- Nelle foto la festa dell’inizio dell’anno della vita consacrata con le suore in Dioversione, ad accogliere e prendere cesi. Foto di Andrea Di Massa sul serio la sua Parola perchĂŠ non accada che Lui venga e tu gli faccia trovare la porta chiusa, questa Salvezza! Mettiamoci dunque tutti alla che fa pascolare il greggeâ€?!
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LA VOCE DI PIETRO
AGENDA DEL VESCOVO > DOMENICA 14 DICEMBRE Ore 10:00 SS.Messa del vescovo nella III domenica di Avvento. Visita del vescovo alle suore Betlemite “Istituto Sacro Cuoreâ€? e alle Suore “Piccole Apostole della Redenzioneâ€? Chiesa Cattedrale - Ischia > LUNEDĂŒ 15 DICEMBRE Ore 19:30 incontro del vescovo con le consulte diocesane Seminario - Ischia > MERCOLEDĂŒ 17 DICEMBRE Visita del vescovo alle Suore “Piccole Missionarie Eucaristicheâ€? > GIOVEDĂŒ 18 DICEMBRE Ore 20:00 Cenacolo di preghiera del Presbiterio > SABATO 20 DICEMBRE Ore 11:00 S.Messa del Vescovo con Cresime Chiesa di S. Lucia - Monterone - Forio > DOMENICA 21 DICEMBRE Ore 10:00 Santa Messa del vescovo nella IV domenica di Avvento Chiesa Cattedrale - Ischia
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Maria è ciò che noi dobbiamo diventare L
a sera del giorno dell’Immacolata il Vescovo Pietro ha celebrato l’Eucarestia nell’Arciconfraternita di A cura di S.Maria di Costantinopoli ad Ischia Francesco Ponte, insieme al Parroco don Carlo Schiano Candido e a mons. Camillo D’Ambra, storico cappellano dell’Arciconfraternita, con la presenza del diacono Ferdinando Iacono, dei ministranti, dell’Amministrazione della Confraternita e della ComunitĂ tutta riunita attorno all’altare del Signore. La Celebrazione è stata animata dai giovani della Parrocchia di S.Maria Assunta. “Maria è ciò che noi dobbiamo diventareâ€?: questo il messaggio forte che mons. Lagnese ha voluto lasciarci nella sua omelia, parlando di Colei che con il suo SĂŹ ha permesso l’ingresso di Cristo nella nostra storia: ci troviamo stasera in questa Chiesa cosĂŹ bella nella quale la devozione alla Madonna è cosĂŹ viva da tanti secoli. Quando noi guardiamo a Maria, sempre quando ci rivolgiamo a lei, la contempliamo attraverso le parole della scrittura, sentiamo un senso di bellezza e struggente nostalgia; Maria davvero riaccende quel desiderio di bellezza e di santitĂ che tutti ci portiamo dentro. Abbiamo ascoltato nella I lettura abbiamo ascoltato mia storia, la tua storia, la nostra storia, la storia di un progetto che si è infranto, di un sogno che si è interrotto. Il Padre voleva ammettere tutti gli uomini nella luce della sua amicizia ma ad un certo punto questo desiderio conosce una battuta d’arresto che noi chiamiamo peccato, e per questo qualcosa si rompe e si incrina: il peccato Abbiamo ascoltato la domanda di Dio ad Adamo: “dove sei?â€?, che ricorda all’uomo come sia giunto a perdere le intere coordinate del suo esistere; l’uomo non sa piĂš dove sia e nel suo cuore nasce la paura, paura addi-
rittura dello stesso Dio che sembra diventare un nemico: “mi ero nascosto perchĂŠ avevo pauraâ€?; è il peccato che ha fatto tutto questo, ma Dio non si era arreso di fronte al peccato e nella sua misericordia ha voluto salvare l’uomo che si era perso per riportarlo alla bellezza originaria, e giĂ nel libro della Genesi mentre nella storia entra il peccato Lui promette che l’umanitĂ sarĂ redenta dal Figlio GesĂš Cristo, agnello immolato che toglie il peccato del mondo. E tutto questo come si è realizzato? Attraverso il sĂŹ di Maria, una creatura che a differenza di Eva non si ribella alla volontĂ di Dio, ma mette tutta la sua vita nelle mani del Padre perchĂŠ Lui possa compiere tutto ciò che desidera, e cosĂŹ attraverso di Lei venne GesĂš. Ma Maria non è solo lo strumento nelle mani di Dio per realizzare la redenzione del genere umano, Ella è anche la prima a sperimentare su di sĂŠ questa salvezza, è Lei la prima redenta, la prima salvata, anzi è stata salvata prima ancora che fosse concepita nel grembo di sua madre. Ma ciò che Maria è, anche noi dobbiamo diventarlo: in Lei non c’è nulla che non sia stato raggiunto dalla Grazia di Dio! Allora tu vedi Maria e vedi il sogno di Dio ricostruito, vedi Maria e vedi quello che Dio vuole fare anche in te, vedi Maria e senti che questa è la tua vocazione, per questo se da un lato provi un senso di profonda gioia, dall’altro senti anche una profonda nostalgia, perchĂŠ Maria è ciò che noi ancora non siamo. Signore, fa che anche noi possiamo essere Santi, fa che anche la nostra vita possa essere abitata da Dio, possa La Celebrazione si è conclusa con un momento di Adorazione davanti a GesĂš Eucarestia con il canto del Te Deum e la Benedizione Eucaristica.
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LA VOCE DI PIETRO
Maria è il sogno di Dio pienamente realizzato unedĂŹ 8 dicembre il Vescovo Pietro si è recato nella Confraternita dell’Immacolata Concezione a SerA cura di rara per celebrare l’Eucarestia delle Francesco ore 11 nel giorno della SolennitĂ Schiano dell’Immacolata. Un giorno di festa per questa Confraternita che è stato impreziosito dalla presenza di mons. Lagnese che nell’occasione ha anche benedetto i 50 anni di matrimonio di Benito e Raffaella e ha comunicato al Corpo di Cristo per la prima volta due bambini della ComunitĂ Parrocchiale di Serrara, Giorgio e Benito. A celebrare con mons. Vescovo c’erano il P. Predicatore Giuseppe Polselli e don Raffaele Di Costanzo, con la presenza del diacono Luigi Saviano (da poco assegnato alla ComunitĂ di Serrara), e di un folto gruppo di ministranti, oltre all’Amministrazione della Confraternita dell’Immacolata, guidata dal Priore Pietro Paolo Iacono. E’ stato proprio il P. Predicatore Giuseppe Polselli ad esprimere il benvenuto della ComunitĂ a mons. Lagnese e a presentargli i frutti del cammino fatto durante i nove intensi giorni della Novena in preparazione alla SolennitĂ dell’otto dicembre. Nella sua omelia mons. Vescovo ha voluto evidenziare come Maria sia frutto di un’opera meravigliosa di Dio alla quale siamo chiamati anche tutti quanti noi: Viviamo oggi l’incontro col Signore GesĂš in questa Eucarestia che sembra davvero raccogliere un po’ tutta la ComunitĂ Parrocchiale di Serrara qui rappresentata. Guardare a Maria e contemplarla nella sua bellezza e nella sua santitĂ dovrebbe metterci nel cuore il desiderio di essere come Lei, noi che siamo ancora lontani dalla sua santitĂ , noi cosĂŹ diversi da Lei, la Tutta Santa, la Tota Pulchra: Maria è ciò che Dio ha sempre sognato per ciascuno di noi. Dio ci vuole Santi, cioè partecipi della sua vita divina, e Maria è il sogno di Dio giĂ pienamente realizzato, perciò è l’immagine della donna perfetta, colei che meglio di tutti può dire a noi cos’è l’uomo e qual è il progetto di Dio per noi. Per questo guardando a Maria nasce dentro di noi una struggente nostalgia, sentiamo muoversi dentro di noi una vita, un sogno che ci appartiene, e che però noi non viviamo appieno perchĂŠ siamo ancora in qualche modo peccatori, legati al peccato. Contemplando oggi Maria Immacolata siamo dunque chiamati ad allargare lo sguardo per contemplare l’opera meravigliosa che Dio è venuto a fare e di cui Maria è la primizia, primo frutto di un’abbondanza di vita che riguarda tutti quanti noi. “Cantante al Signore un canto nuovo perchĂŠ ha compiuto meraviglieâ€?, cosĂŹ abbiamo pregato nel Salmo. Ma dove le vediamo queste meraviglie? A guardarci attorno sembrerebbe impossibile vedere meraviglie, perchĂŠ il mondo è ancora pieno di ingiustizie e cattiverie ma Maria in lei ci mostra un progetto che deve realizzarsi anche su ciascuno di noi. Oggi nelle
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letture proclamate vediamo svelarsi tutto il mistero della salvezza a partire dalla nostra miseria e dalla nostra debolezza e come Dio ha risposto al peccato dell’uomo inviando il Suo Figlio, nostro Salvatore. Paolo nella seconda lettura, che sembra essere un po’ mo chiamati ad essere: santi e immacolati nell’Amore, cosÏ’ come è stata Maria. E per fare questo bisogna imparare ad accogliere la sua Parola lasciando che lo Spirito Santo in noi faccia la sua opera trasformandoci e inondandoci della Sua Luce: “Lo Spirito Santo scenderĂ su di te‌â€?. Maria Immacolata allontana da noi la tristezza di una vita mediocre e metti nel nostro cuore il desiderio del Cielo, insegnaci come fare ad accogliere il dono dello Spirito per essere sempre piĂš somiglianti al tuo Figlio GesĂš. Chiediamo per questa ComunitĂ , per i suoi ragazzi e in modo particolare per Giorgio e Benito che da oggi diventeranno tempio vivo del Signore, che possano sperimentare questa crescita di GesĂš nella loro vita per essere sempre Santi e Immacolati nell’Amore, con l’aiuto di Maria! Al termine sono stati lette “le conclusioniâ€? di un lavoro svolto dai ragazzi della Parrocchia che sono andati alla ricerca del Natale vissuto dai loro nonni tempo fa, un Natale dove c’era poco ma ci si voleva forse piĂš bene e si sentiva di piĂš il calore dell’Amore vero. Il Priore Pietro Paolo Iacono ha ringraziato
Lagnese per la sua presenza: “Siamo felici e orgogliosi di accogliervi in questa piccola Confraternita che sopravvive grazie alla tenacia di pochi, continuando una tradizione di caritĂ e amoreâ€? e un ringraziamento particolare lo ha ricevuto anche P.Giuseppe per i semi di bene seminati nei solchi di questo popolo nel cammino della Novena, semi che sono chiamati ora & Y bondanza nella vita di ogni giorno. Foto di Andrea Di Massa e G.Giuseppe Lubrano
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STORIE
“Aborto terapeutico? La grande storia di Gregorio il piccolo�
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olti, anche contrari in linea di principio all’aborto, ammettono l’aA cura di borto “terapeutico� Jacopo e come fosse un atto d’alGiuditta truismo nei confronti Coghe del bambino e dei suoi [ ! Yblicata sul numero di dicembre del mensile Notizie Pro Vita. Per leg _
` ! ai lettori, credenti e non, di porsi in atteggiamento di religioso silenzio, per aprire il cuore al mistero 3
/ intimamente intrecciato al dolore: ma che lo sublima e lo riscatta. “Non possiamo raccontare la sto [ ` nostra storia di sposi e di genito $
~ [ $ !
\| Y \]]| _ sapevamo che Dio Padre ci avrebbe mostrato meraviglie, ma non avremmo mai potuto immaginare / $ Dopo circa due anni di matrimo Y / / gli, cercammo perciò di capire la _ & 5! esiti degli esami non erano buo $
! al santuario della casa natale dei Santi Benedetto e Scolastica dove
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consacrare a Lui la sua vita. Pochi giorni dopo ci sottoponemmo ad / [ _ / / Y 5 senza l’aiuto di trattamenti medici. J k Y \]^] Y [ 5 / /
! € ! /
+ sto Dono che Dio ci stava facendo cominciò immediatamente a portare frutti perchÊ rafforzò la nostra Fede e ci permise di ripensare tutte 5 stri progetti all’accoglienza di una / }
_ [ non avrebbe piĂš lavorato per dedi-
carsi completamente alla famiglia. Non volevamo rinunciare nemmeno in parte all’impegno e alla gioia di crescere personalmente nostro 1 Z [ \]^^ _ Benedetto, dopo un lungo travaglio e varie complicazioni durante 1 / & la famiglia una gioia indescrivibile e accrebbe ancora di piÚ in noi il
& $
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! intorno a noi l’accanimento contro la vita e l’odio per la famiglia aumenta. L’esperienza di crescere _ 5 rientata e assoggettata ad un relativismo assoluto ci convinse ad impegnarci attivamente in difesa della
di enorme consolazione. Dopo un _ &
_ ! [ + / gravidanza iniziò senza apparenti Y ! / ^\ / ` [
ciò ad accusare dei dolori. Perciò ci recammo all’ospedale di Terni, 5 ! /
Il 9 Giugno 2011 nacque Benedetto, dopo un lungo travaglio e varie complicazioni durante il parto. Il suo arrivo fu per tutta la famiglia una gioia indescrivibile e accrebbe ancora di piĂš in noi il desiderio di moltiplicare questa Grazia.
_ [ ` $ j ^] sua nascita scoprimmo di aspettare la nostra secondogenita, Brigida, nata anche lei di parto cesareo e viva miracolosamente nonostante un nodo vero al cordone ombe 2 k [ \]^w y3 / _ / { / al mondo non ci toglie nulla, anzi dona, moltiplica e aumenta tutto: l’amore, la Provvidenza, le energie e le gioie di ogni membro del-
& Y 5 ` ! ! _ 3 / ! Dio Padre volle portare avanti la Sua opera con noi: l’8 ottobre del \]^w
& ` | ` { & $ y parazione da lui fu una grande sofferenza, ma la certezza del valore Y } 5 dal grembo materno, a prescindere dalla sua durata, è stata per noi
2 w \]^k 1 Y 3 Y ! & _ do amniotico era praticamente assente. Fu ipotizzata una rottura [ & / 3
Y 5 1 Y Y sarebbe morto entro poche ore e con estrema naturalezza ci con Y Y 1 _
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PARROCCHIE
PARROCCHIA S.S. ANNUNZIATA S. MARIA DELLE GRAZIE - LACCO AMENO
Ricevere GesĂš per la prima volta ggi è un giorno di grande gioiaâ€?. CosĂŹ ha esordito il parroco di Lacco Ameno don Gioacchino, nel giorno dell’Immacolata, per Dal nostro la comunitĂ lacchese perchĂŠ otto ragazzi per inviato la prima volta hanno ricevuto GesĂš. Il Parroco nella sua omelia ha voluto far memoria a questi ragazzi del dogma dell’Immacolata Concezione. “Maria fu preservata da ogni macchia di peccato originale dopo le parole dell’Angelo: Kaire! Cioè “rallegratiâ€?, con umiltĂ si pone la domanda di come avverrĂ tutto ciò perchĂŠ Ella non conosce uomo, vuole capire, prima di abbracciare il progetto di Dio. Dio si incarna in lei per noi nell’Eucarestiaâ€?.  ` / ! & da alla Vergine Immacolata ognuno di questi bambini, le loro famiglie, la comunitĂ e la Chiesa tutta. L’augurio di don Gioacchino è che questi bambini possano crescere in sapienza, etĂ e grazia davanti a Dio e al mondo. A pochi giorni dal Natale, festa molto importante per noi cristiani, la Parrocchia di Lacco Ameno augura a tutti pace e serenitĂ guardando sempre alla Famiglia di Naza ! _ € Y ! /
/ `` Hanno ricevuto GesĂš per la prima volta: DI MASSA SERGIO - GARCIA OMARLI - IASEVOLI GIANMARCO - IMPAGLIAZZO MATTIA - LETTIERI LUIGI - MATTERA MARIA - MONTI ALESSIA - MONTI MARIA
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BONUS IMPIANTI OpportunitĂ per gli imprenditori
L'
art. 18 D.L. 91/2014 riconosce ai soggetti titolari di reddito d’impresa che A cura di effettuano investimenti in Giovan beni strumentali nuovi, Giuseppe compresi nella divisione Lauro 28 della tabella ATECO dottore (trattasi di fabbricaziocommercialista ne di macchinari e apparecchiature varie quali motori, turbine, pompe, forni, sistemi di riscaldamento, ecc.), effettuati dal "#$%# $&' 30/06/2015, un credito di imposta nella misura del 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali compresi nella suddetta tabella nei 5 periodi di imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Il credito di imposta non spetta per gli investimenti di importo unitario inferiore a 10.000 euro. Il bonus va utilizzato sotto forma di credito di imposta, esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, a decorrere dal 1/1/2016, e ripartito in 3 quote annuali di pari importo.
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PARROCCHIE
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PARROCCHIA S.ANTONIO ABATE - ISCHIA
Lampada ai miei passi è la tua parola
La parrocchia di Sant’Antonio Abate in Ischia, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Domenico dello scorso mese di Agosto, ha avuto la gioia di ospitare il prof. Sandro Leoni del GRIS (Gruppo Di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa) di Roma per i due incontri sulle principali differenze dottrinali tra la fede cattolica e quella dei Testimoni di Geova. Le serate, interessanti ed accorsate, si conclusero con una provocazione lanciata dallo stesso Leoni: “perchĂŠ non istituire una cellula GRIS ad Ischia?â€?. A domanda lecita abiezioni: come si fa? Da dove si comincia? Il dott. Leoni si è reso da subito disponibile a fornire, materiale, indicazioni metodologiche e presenza per dare inizio ad un cammino di formazione biblica capace di condurre alla nascita di una cellula GRIS. CosĂŹ nei martedĂŹ di Ottobre e Novembre gli interessati si sono radunati nella chiesa di San Domenico per affrontare questioni introduttive allo studio della Sacra Scrittura e per addentrarsi nella lettura critica del libro della genesi.
A conclusione di questo percorso venerdÏ 28 e sabato 29 novembre è tornato ad Ischia il prof. Sandro Leoni. Con lui sono stati discussi otto punti per comprendere ancora meglio le differenze tra le due fedi, quella cattolica e quella propugnata dai Testimoni di Geova. Con grande competenza, abilità comunicativa e gran mole di documentazione Sandro Leoni ha evidenziato le distorsioni interpretative dei T. di G. rispetto alle verità di fede che annunzia da 2000 anni. In modo particolare si è discusso di: 1) Formazione del canone; 2) interpretazioni Sacre Scritture; 3) creazione ed antropologia; 4) questione del sangue; 5) la promessa del Paradiso; 6) peccato e redenzione; 7) il ruolo del popolo dell’alleanza; 8) Famiglia e matrimonio. Nella speranza di proseguire su questa strada e che al piÚ presto sorga una cellula GRIS nella nostra chiesa diocesana, il ringraziamento al prof. Sandro Leoni per la sua disponibilità . Il Signore, che già lo ha benedetto
! essere “Padre� anche di un GRIS ischitano.
tina, a conclusione della celebrazione, è stata consegnata un’icona simboleggiante la virtÚ trattata nella meditazione, con cui adornare l’albero. Si è voluto, cosÏ, indicare la necessità di adornare la vita cristiana con l’esercizio delle virtÚ cardinali e teologali. PRUDENZA, TEMPERANZA, FORTEZZA, GIUSTIZIA, FEDE, SPERANZA E CARITA’ Parole sconosciute o quasi ai piccoli, e non solo, sono diventate familiari,
& ` “Maria, io vengo, ma tu cosa mi dai?â€? E’ questa la traccia proposta dal 3 / „ % / / parroco don Giuseppe Nicolella ai bambini della parrocchia di Sant’ Angiornata, un impegno che esterni la comprensione del messaggio ricevuto. tonio Abate in Ischia per la novena dell’Immacolata. Novena mattutina, Far leva sui piccoli per stimolare ed interessare gli adulti, questo il che inizia con la preghiera del S. Rosario alle 6,45 e che si sviluppa in metodo adottato. una liturgia della Parola e nella partecipazione alla Santa Comunione, per Pare che l’idea di offrire alla Madonna le primizie della giornata, comconcludersi con una rapidissima colazione in sacrestia prima di correre a ` ! YY & Y scuola e a lavoro. Precisamente nella Chiesa di San Domenico, ogni matdi piccoli e grandi, tanto che la chiesa di S. Domenico si è riempita ogni tina circa cinquanta bimbi, accompagnati dai genitori e dalle catechiste, giorno di piĂš. nonostante l’insolita ora, sono coinvolti in una meditazione sulle 7 virtĂš. Caricati dalla forza della preghiera, dalla benedizione di Maria e.....dalla Y Y ! / colazione consumata in gioiosa fraternità è stato piĂš facile e bello affronmattutino, è stato donato un alberello, simbolo della vita, ed ogni mattare la giornata!!!
COSA MI DAI?
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CHIESA
Quando ci si accosta al mistero di Dio ci si accosta da uomo o donna ed allora afďŹ orano sfumature, spazi e interrogativi diversi che collaborano alla costruzione del comune cammino di pellegrini nella storia. Ăˆ questione di comunione non di funzionalitĂ o di opportunitĂ . La teologa deve poter pensare serenamente e potersi confrontare apertamente con il teologo.
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RATZINGER: mai intromesso nel Sinodo
La chiesa ripensa se stessa come farlo senza la donna?
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‚ ‘ ! ! una parola autorevole che autorizza una realtà di fatto che, a tutt’ogA cura di gi, sembra rotta da sottomarino che Cristiana si inabissa al momento opportuno, Dobner
& _ _ Se diamo la stura ai “perchĂŠ?â€? che costellano la
pesantissimi, archiviati senza lettura e inciden` % passare da sottomarino a barca a vela che solchi i mari senza timori d’intercettazioni o affondamen y
` !
& @ ! Y della persona umana: uomo
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internazionale teologica nel suo Statuto ritiene suo preciso compito “studiare i problemi dottrinali di ` ! _ / ! _
&& Â $ ! ben chiaro che i problemi dottrinali si possono affrontare da donne e da donne captare gli / ! 3 &
1 _ 3 / $ $ % ` ` viva e attiva delle donne - si ampliano e possono 1
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plementarietĂ , basata sulla differenza delle due persone: uomo e donna che pur scrutando la ! $ Y ! ` / ! Quando ci si accosta al mistero di Dio ci si ac
& & mature, spazi e interrogativi diversi che collaborano alla costruzione del comune cammino di ‘ _
& ` 5 5 . $ % ! gue che pure nell’ambito teologico possa essere € YY $  _ . _
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Uomo e donna nell’immagine di Dio che si rivela hanno una distinzione e un ruolo di fon y ` { / & redenti e le reciproche relazioni devono farlo apparire: accenti di rivendicazione, di ideologia, Y ` & _ $ % ! persone, differenziate sessualmente, che compartecipano fontalmente e originalmente alla [ „ ` ca dire volto, presenza dell’altro che, per il solo fatto di esistere, consente all’interlocutore di esistere a sua volta, di ritrovarsi, di riconoscersi; gli sguardi possono intrecciarsi, richiamarsi, dirigersi verso lo stesso obiettivo con segnali, soccorsi, luci . collocati nel volto del potere, il messaggio evangelico perisce immediatamente,
_ % ` ! Permeati invece di empatia espandono una corrente che corrobora e conduce nella totale ! % & `` 5 ! / 5 afferma la collaborazione fattiva e complemen [ „ % / ! lo ha proclamato e non ne ha fatto la sua ban ’ 3 2 3 !
` $ j / `` . ! ! /
5 Il piano universale di salvezza, di redenzione, non richiede la decorazione femminile, “le & ƒ ! {! teologicamente, contribuire alla crescita umana
% pasta sia fermentata da un lievito in cui teologo Y
3 ! ! / concreti, che non si affrontano ma si incontra J ` 3 ` 3ascolto “Figlio dell’uomo - disse il Signore al profeta J` con gli orecchie accoglile nel cuore� (Ez w!^] . % ` ascolta la Parola del Dio vivente e l’accoglie nel ! { che al femminile? Teologia: con cuore e mente di donna e cuore e
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e avesse avuto le energie che in _
/ avrebbe imposto una sola cosa: A cura di } € Radio * ! € ‘ Vaticana _ / / sÊ il Papa emerito al momento / ` % „ / & sonanza mediatica dell’intervista rilasciata 3 `
_ ƒ *& J Y _ & ! € “}1 ~ € ! _ _ ” / ” { 3 Tra i temi toccati dal Papa emerito nella
``3 _ 3% borazione, in vista della pubblicazione _ /
nia, delle conclusioni di un suo saggio del 1972 a proposito della indissolubilitĂ del matrimonio e della possibilitĂ di concede 3J
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YY voluto prendere posizione sui temi del re . ! € “}1 2 ‘ una totale assurditĂ â€? poichĂŠ, nota, la revisione del volume era stata compiuta ben . € “}1 Y ƒ 2 $ co di essere il piĂš silenzioso possibileâ€? ma ! / ! % % / (
% ‡ . ! nascita di GesĂš Dio e Uomo: “Questa di ” && ” % &
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TERRITORIO ISCHIA IN 3P: PAESI, PAESAGGI & PERSONE
Cose di paese:
scuola e agricoltura D
ue settimane orsono ho partecipato ad un Rubrica di convegno orgaAmbiente e nizzato dall’IstiAgricoltura a cura tuto Professionale dell’agronomo AlberFrancesco Mattera Statale ghiero Vincenzo Telese di Ischia, con la collaborazione del comune di Serrara Fontana, durante il quale è stato & / corso di studi professionale per tecnici specializzati in agricoltura. Una iniziativa lodevole che colma una lacuna nell’offerta formativa scolastica della nostra isola. Non sto qui a farvi - cari amici lettori – il resoconto del convegno, le relazioni e gli interventi che sono stati proposti al numeroso pubblico presente da alcune personalità del mondo accademico e non (alcuni fuori luogo e, ritengo, del tutto inopportuni!). La mia personale considerazione al riguardo è molto semplice: se il territorio della nostra isola deve avviarsi ad una sorta di Rinascimento dal punto di vista ambientale e paesaggistico, soprattutto per porre riparo a guasti ed abusi che negli ultimi decenni ne hanno pregiudicato in manie / 5 armonia, con danni cospicui alla sua immagine e non solo (si pensi alle alluvioni del Vezzi e di Casamicciola degli anni trascorsi!), tutto ciò non può prescindere da un rilancio importante della sua agricoltura. Agricoltura come presidio
del territorio, certo! Ma sicuramente non un’agricoltura cenerentola relegata al ruolo di comprimaria dell’economia dell’isola. Vista con occhi quasi compassionevoli da albergatori, operatori turistici e commerciali, pronti a sfruttarne i @ / / Y rano all’esterno, verso la potenziale clientela dell’isola. Se rilancio ci deve essere e ci sarà per Ischia, l’agricoltura dovrà svolgere necessariamente un ruolo da protagonista. Non potrà piÚ essere sopportato un territorio in gran parte abbandonato ed incolto, facile preda non già di incendi boschivi, quanto di incendi di terreni abbandonati e dismessi dall’agricoltura; esposto a frane, smottamenti ed alluvioni per la perdita di funzione delle antiche opere di ingegneria idraulica (briglie, canali di scolo, muri a secco, alvei, ecc.) alcuni dei quali risalenti al post alluvione del 2010, ed il al & per sovrapposizioni, sbarramenti, chiusure, ecc. Ad Ischia occorre un’agricoltura seria, una agricoltura fatta con i criteri dell’impresa, quindi votata alla produzione per il perseguimento di un ( ) Per fare un tale tipo di agricoltura occorrono non già contadini, quanto piuttosto IMPRENDITORI AGRICOLI QUALIFICATI che ragionano e fanno agricoltura con i criteri dell’impresa. Quindi imprenditori che non disconoscono il rischio di impresa, ma che lo cavalcano con il coraggio e l’entusiasmo proprio di chi valuta tutti i fattori in gioco
e si determinano con autorevolez` y tizza nelle scelte. Scelte, appunto, di imprenditori e non di avventurieri o di sprovveduti! Quella piĂš importante è di base: scegliere di fare impresa in agricoltura! Poi, le economico connaturato e derivato dalla scelta primaria: cosa produrre, come produrre, con quali mezzi produrre, per quali mercati produrre, quale domanda del mercato intercettare? Ecco, se questa è l’agricoltura desiderabile per Ischia, occorre gettare le basi, vorrei dire metaforicamente il seme di questa agricoltura ideale, giĂ nella scuola. Ma non giĂ solo e semplicemente nella scuola quale banale proposta per i giovani al termine del ciclo di studi delle medie inferiori, del tipo: “a chi di voi interessa, c’è la scuola professionale per l’agricoltura che‌â€?. Occorre, secondo me, suscitare e stimolare un certo interesse giĂ dalle elementari, non giĂ invogliando gli alunni direttamente ad un determinato tipo di studi, quanto rappresentando in maniera completa e corretta il mondo che li circonda nella sua semplicitĂ di manifestazioni e proiezioni nell’assetto sociale e produttivo. Le favole vanno bene e fanno bene, ma occorre che ci siano anche favole agganciate al mondo reale. La buona scuola è protesa verso la societĂ e non chiusa in un castello incantato nel quale non devono entrare o devono entrarci poco le altre componenti sociali. La buona scuola è proiettata verso la parte sana della
società che diventa per essa una maestra aggiuntiva e punto di rife _ L’agricoltura, quale presidio di primo livello dell’ambiente e della società , con i suoi attori (gli imprenditori agricoli, dai semplici agricoltori agli umili braccianti) sono portatori di saperi, di saggezze, di tradizioni e di modi di fare che occorre preservare dall’oblio. La suola deve, in ogni suo ordine e grado, rivolgere un’attenzione speciale e privilegiata al modo agricolo. CosÏ facendo può suscitare, già nei giovanissimi, un interesse ed un amore per l’agricoltura il cui risultato minimo è la propagazione di quei valori nelle generazioni future. Ma il cui risultato massimo è, invero, quello di una scelta di formazione scolastica propriamente indirizzata verso il settore agrario. Qualcuno di voi si starà chiedendo qual è il collegamento tra scuola agraria e imprenditori agricoli. La risposta è molto semplice: un buon studente di agraria sarà un imprenditore agricolo ancora migliore, se decide dopo gli studi di diventare un imprenditore. Un esperto in materia agraria sarà un ottimo professio & ri agricoli. Un esperto in materia agraria potrà formare meglio e di piÚ giovani agricoltori. UN RICORDO DELLE ELEMENTARI AL MARCONI DI ISCHIA Il mio ciclo di studi elementari è stato molto particolare: i primi tre anni alla Piripissa (Via Nova, Fondo Bosso), con diverse maestre tra cui
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TERRITORIO
Commelina diffusa
Piselli
ricordo con affetto particolare la signora Antonietta Lauro (Cartusciell(a)). Tre classi, prima, seconda e terza, in un’unica grande aula con una sola insegnante. Immaginate voi - cari amici lettori - la differenza con oggi, con insegnati multipli, di sostegno, ecc. Eppure si andava a scuola e si facevano le cose anche in maniera soddisfacente per i tempi. Poi il passaggio al Marconi di Ischia per gli ultimi due anni. Quarta e quinta con un maestro severo, molto severo, qual era Giuseppe Mancusi. Mi ci volle poco più di una settimana per adeguarmi alla nuova situazione, e limitare i danni…! Alla Piripissa, nella scuola di campagna improvvisata precariamente al primo piano della casa che ancora oggi (benché ricostruita interamente) sta di & $ ! era giocoforza imperante una sorta di festosa anarchia. Al Marconi no! Ordine e disciplina dettati da un referente autorevole, ma buono: il maestro Giuseppe Mancusi. Quel maestro tanto severo quanto abile nell’arte dell’insegnamento, un giorno disse pressappoco così: “Ragazzi, da oggi ed ogni sabato faremo due ore di agricoltura!” E così fu. Ci portava nei giardinetti situati nella parte anteriore bassa dell’istituto dove scegliemmo una delle ampie aiuole, che divenne il nostro orto. Altre aiuole furono curate da altre classi, tra cui quella del maestro Baldino, anch’egli appassionato di agricoltura. Tra di noi 3 ed il maestro lo sapeva bene e face-
Aglio
va leva su di noi per suscitare l’entusiasmo dei compagni un tantino più cittadini. Seminammo fave, piselli, aglio e alcune verdure, e regolarmente ci portavamo nel nostro orto per togliere erbacce, zappettare intorno alle pianticelle, mettere sostegni, sotto lo sguardo vigile e con le indicazioni del maestro che in quel contesto si concedeva qualche deroga alla sua innata severità. Badate bene - care amiche lettrici e lettori - il maestro Mancusi ci parlò e ci insegnò di A-GRI-COL-TURA, bella, buona e semplice! Veniamo ad oggi. Ai ragazzini si parla di ORTI DIDATTICI! Ad un bambino di una quarta elementare qualche tempo fa ho chiesto cosa facevano, e lui mi ha reiteratamente detto: “facciamo l’orto didattico!” Ed io di rimando: “e cioè?” – Risposta: “Quella cosa dei semi di fagiolo, della terra, delle pian ! j . 3% l’agricoltura?”, gli ho chiesto con dolcezza. E lui: “Boh, cos’è? Ah, forse ho capito, ma perché non me lo dici tu che cos’è quella cosa li, …quella che dici tu?” Ecco, forse è meglio parlare chiaro ai ragazzi, evitando le parole frutto della più ottusa didattica burocratica. Concedetemi ancora qualche passaggio sul Marconi: vi siete mai chiesti perché il prospetto principale di questo austero palazzo scolastico di Ischia si affaccia su una strada secondaria qual è appunto via Casciaro e non già sulla più importante via Alfredo De Luca? Semplice: perché quando fu realizzato ed inaugurato il Marco-
ni (1936 o 1939?) via Alfredo De Luca non esisteva ancora, essendo stata aperta agli inizi degli anni cinquanta, con il suo sbocco importante su Piazza degli Eroi, anch’es !
poi lungo via Antonio Sogliuzzo, aperta anche quella in quel perio ! 3 1 te. F.M.
COMMELINA DIFFUSIA Ritorno, care lettrici e affezionati lettori, sulla COMMELINA DIFFUSIA. Innanzitutto mi scuso per non aver fatto pubblicare una foto della pianta, lo facciamo oggi per consentirvi di riconoscerla agevolmente. Poi voglio approfittare di questa occasione per segnalare a voi ed agli addetti ai lavori (i botanici professionisti ed amatoriali) che l'articolo della scorsa settimana è stata la prima segnalazione della presenza di questa pianta sulla nostra terra di Ischia. Incasello così, con sfacciata immodestia, un mio personale primato. Mi perdonerete? Spero di si! Circa la sua origine, essa proviene dall'estremo oriente (Cina), ma attualmente la specie si sta rapidamente diffondendo in ampie parti del mondo. La si annovera anche tra le piante medicinali, sembra come febbrifuga e diuretica. Come al solito vi esorto a non provare mai l'uso diretto in tal senso! Inoltre in Nuova Guinea, le parti apicali tenere della pianta sembra che siano usate anche come alimento umano. Il dato più saliente, tuttavia, è quello che già vi ho segnalato parlandone come una pianta di successo per la rapidità con cui si propaga e si diffonde nell'ambiente. Infatti tutti i report provenienti dalle parti del mondo ove questa pianta è giunta, la classificano come PIANTA INFESTANTE. In sostanza quella che noi chiamiamo un'erbaccia. Resta il fatto, tuttavia, che questa pianticella è graziosa per i suoi fiorellini blu elettrico molto attraenti. E quindi una pianta ammaliatrice e... traditrice: meglio però questi tipi di tradimenti che altri che in questi giorni apprendiamo dalle cronache nazionali. F.M.
NOTE SUL NUMERO PRECEDENTE Per un banale e deprecabile refuso, nel servizio dedicato al Fondo d’Oglio uscito sul numero 49 di Kaire di domenica 7 dicembre u.s. , quale autore della traduzione dal latino dell’opera di Giovanni Gussone riguardante la Flora del’isola d’Ischia, è stato indicato il nome di Raffaele Monti, invece che del prof. RAFFAELE CASTAGNA, da anni meritoriamente impegnato nella redazione e pubblicazione del periodico culturale LA RASSEGNA D’ISCHIA. L’autore dell’articolo, l’agronomo Francesco Mattera, chiede scusa per il grossolano errore e porge i suoi più cordiali saluti ed i sensi della sua stima incondizionata al prof. Raffaele Castagna. La Redazione
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stato inaugurato lo scorso 8 dicembre presso la Chiesa dello Spirito A cura di Santo in Ischia Ponte Anna l’Itinerario presepistiDi Corcia co ischitano per questo Natale 2014 alla presenza di Sua Eccellenza Pietro Lagnese, che ha benedetto l’iniziativa che vedrĂ esposti presepi tradizionali napoletani e legati alle caratteristiche del territorio ischitano in tutte le chiese dell’isola grazie all’opera dell’Associazione Amici del Presepe sezione Ischia. La sezione di Ischia dell’Associazione Italiana Amici del presepe nasce nel 1996 prendendo spunto da alcune attivitĂ laboratoriali e artigianali svoltesi tra giugno e dicembre di quell’anno presso la scuola media “G. Scottiâ€? seguite dal maestro presepista Aldo Ferrigno, dedicate alla realizzazione di oggetti di ceramica ischitana che furono occasione per uno scambio di idee tra tutti i presepisti. Di lĂŹ nacque l’idea di far nascere l’anno successivo, nel 1997 un opuscolo sull’arte presepiale a Ischia intitolato appunto: Itinerario presepistico ischitano corredato da una lettera dell’allora Vescovo di Ischia S. E. Filippo Strofaldi, consuetudine !
pagnata dalla benedizione dell’attuale Vescovo di Ischia S.E. Pietro Lagnese. L’Associazione a Ischia è nata spontaneamente sulla scia dell’esperienza di Pasquale Di Massa che da ventidue anni costruisce il presepe a Ischia Ponte nello Stradone all’angolo con via Luigi Mazzella. Il sodalizio di Pasquale con altri artisti ischitani come Antonio Cu ! y 1 ! y tano, Alfredo Boccanfuso e Libera Di Costanzo ha dato luogo alla nascita della Sezione Ischitana dell’Associazione Italiana Amici del Presepe. I primi presepi furono costruiti ispirandosi alle architetture ischitane e ai colori dell’isola e venivano posti nei locali della attuale cartoleria ABC ad Ischia Porto ripresi e valorizzati come documento di costume e oggetti legati alla tradizione, grazie all’aiuto del professor Pietro Ferrandino, compianto docente dell’istituto Alberghiero “Teleseâ€? che girava durante il periodo di Natale raccontando attraverso la visita ai presepi ischitani scene quotidiane della antica vita dell’isola.
Esiste anche una altra piccola sezione dedicata ai presepi allegorici realizzati con materiali di riciclo o riproducendo scorci naturalistici dell’isola che verrĂ valutata con la consegna dal 1° al 3° premio. La giuria consegnerĂ i premi dal 1° al 6° per i presepi aperti al pubblico e dal 1° al 6° per i presepi in esposizione presso le chiese e dal 1° al 6° per l’iniziativa presepe insieme e dal 1° al 3° per i presepi allegorici, i premi per questi saranno realizzati dal ceramista Rosario Scotto di Minico cosĂŹ come quelli realizzati per le chiese e per i presepi fatti dalle famiglie. Quest’anno anche un oggetto d’arte presepiale dal titolo “Ischia è tiemp e na votaâ€? verrĂ esposto nel palazzo vescovile come presepe artistico che insieme ad altri che vengono normalmente conservati nel laboratorio ma quello di quest’anno dal titolo “Ischia tra fede e tradizioneâ€? realizzato da Pasquale Di Massa, Luigi Iacono, Michele Di Meglio verrĂ esposto anch’esso come presepe ischitano del Natale 2014 ispirato alla tradizione napoletana ma con un taglio legato ai costumi alla cultura all’architettura ischitana. In esso è L’Associazione Italiana Amici del aperti al pubblico realizzati per esse- & $ Presepe ha lo scopo di porre l’at- re esposti il 4 e il 5 gennaio nella S. Giovan Giuseppe della Croce e tenzione sul presepe come for- sede del Palazzo Vescovile per i . % & ma d’arte, di suggerire su di esso quali ogni anno una apposita giu- tre costruiva il presepe con cinque un rinnovato sguardo fatto con ria proviene dalla sede Nazionale & [ ! gli occhi del cuore, che conduca dell’Associazione a volte accompa- Maria, il Bambinello, il bue e l’aalla contemplazione dinanzi ad gnata dal presidente stesso, carica sinello, l’opera dal titolo “Ischia un’opera di arte sacra. Per questo in passato ricoperta Gaetano Ca- & ` & nell’ambito dell’Associazione italiana labrese che è stato piĂš volte sulla / il frate delle amici del presepe sono previsti vari nostra isola, attualmente sostituito cento pezze posto vicino alla nativitĂ incontri all’anno a livello nazionale da Alberto Finizio docente di sce- che contempla la nascita di GesĂš, sin da quando fu fondata nel 1953, y / 5 ] come sembra accadesse realmente grazie ad essa, tutti gli artisti prese- 20 punti i presepi aperti al pubblico nel settecento a Napoli presso il pisti di Italia si riuniscono una vol- privati in funzione di precise carat- convento francescano dove egli rita all’anno sotto la guida di un assi- teristiche: attinenza alla tradizione siedeva sotto la guida del suo constente ecclesiale che è attualmente napoletana, centralitĂ data allo spa- fessore S. Alfonso Maria dè LiguoPadre Giuseppe Cellucci, mentre a zio della nativitĂ , riferimento alla ri. Hanno dato lustro in passato a livello Diocesano la cura di questo cultura in cui è innestata la nativitĂ , questa tradizione anche altre opere % & $ quindi al contesto ischitano e alle _ y Candido e a Padre Mario Lauro del sue tradizioni fatte di architettura, Alfredo Boccanfuso che hanno Convento di Sant’Antonio. colori, costumi, minuterie oggetti- realizzato un plastico con i modelTra le attivitĂ che la sezione di stiche che ne raccontano gli antichi lini delle case abitate da pastori e Ischia dell’Associazione Italiana mestieri con una maestria di cui da artigiani degli antichi mestieri Amici del Presepe svolge va ricor- alcuni artisti ischitani sono anco- ispirati alla tradizione napoletana data l’esposizione che si tiene dal 4 ra insuperabili depositari. Alle ore ma legati alla cultura ischitana nel al 6 gennaio presso il Palazzo Ve- 16:30 la conclusione dell’evento riferimento ai costumi, all’artigianato e all’architettura. Dal lavoscovile di Ischia di tutti i presepi con la premiazione. realizzati presso le famiglie degli Altra iniziativa cui sarĂ possibile ro di questi artisti emerge che gli ischitani, iniziativa chiamata: “pre- partecipare sarĂ quella legata ai pre- elementi fondamentali del presepe sepe insiemeâ€?. Ogni famiglia por- sepi esposti nelle Chiese dell’isola e nei siano proprio quelli legati al luogo ta il suo presepe realizzato in di- locali aperti al pubblico che si inau- in cui esso viene contestualizzato mensione trasportabile di 1 metro gureranno tra l’8 e il 16 dicembre come il cielo, gli effetti luminosi, la per 80 cm presso il Palazzo sede nelle chiese di tutta l’isola con una grotta dove porre la nativitĂ , i padell’Episcopio a Ischia Ponte. Al- speciale benedizione da parte dei stori, le minuterie artigianale. Foto di Andrea Di Massa tra esposizione è quella dei presepi parroci delle diverse localitĂ .
Inaugurazione degli Itinerari Presepistici Ischitani
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TERRITORIO
Associazione italiana amici del presepio Sezione Isola d’Ischia - Itinerario presepistico 2014 ISCHIA 1. Località: Ischia Ponte Via Punta Molino (C/o Ex Carcere mandamentale) Orario apertura: 10:30/20:00 Stile: Mostra di presepi artigianali in stile Ischitani Gruppo: Gruppo Isclani in collaborazione con L’AIAP Ischia Ideatori: Vincenzo Schiano, Danilo Borriello, Antonio Mazzella 2. Località: Ischia Ponte Via Sogliuzzo, 29 (Angolo Cartaromana) Orario apertura: 11:00/13:00 - 16:30/20:00 Stile: Ischitano con costumi d’epoca del ‘700 Gruppo: Gruppo Isclani Ideatori: Vincenzo Schiano, Danilo Borriello, Antonio Mazzella 3. Località: Ischia Ponte Via Seminario, 21 (di fronte Palazzo Vescovile) Orario: 10:00/13:00 15:00/21:00 Stile: Mostra presepiale sullo stile Ischitano Gruppo: A cura Ass. AIAP Ischia. 4. Località: Ischia Ponte Via Giovan Battista Vico Orario: 10:00/13:00 16:00/21:00 Stile: Presepe narrato ed animato Ideatori: Ass. Culturale E’ bello o’ presepio. 5. Località: Ischia Ponte Via Stradone (angolo INPS) Orario: 10:00/13:00 15:00/21:00 Stile: XXI Ediz. Presepe tipico Ischitano Gruppo: Ischia nel presepio Ideatori: Pasquale Di Massa , Rosario Scotto Di Minico, Pasquale e Rino Iodice, Tony Ferrandino, Giovanni Mazzella, Michele Di Meglio. 6. Località: Ischia Ponte Via L. Mazzella (Chiesa dello S.Santo) Stile: Presepe in parrocchia in stile Ischitano Gruppo: I giovani e adulti della Parrocchia Ideatori: Pasquale Di Massa, Rosario Scotto Di Minico, Luigi Iacono
7. Località: Ischia Porto P.za degli Eroi c/o Parafarmacia Stile: Presepe tradizionale Ideatore: Andrea e Marco Di Massa
Orario: 10:00/12:00 17:00/20:00 Stile: Napoletano Gruppo: Amici di Santa Restituta e Dott. F. De Siano FORIO
8. Località: Ischia Porto P.za Antica Reggia Villa Maria Apertura: Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00; dalle 15.30 alle 21:00 – Chiuso dal 22 al 26 dicembre2014 Stile: Il presepe del ‘700 napoletano a Ischia Ideatore: Giovan Giuseppe Della Vecchia. 9. Località: Ischia Porto Via Iasolino (Chiesa S. Maria di Portosalvo) Stile: Presepe ‘700 Napoletano Apertura: Orari delle Messe Gruppo: Gruppo Parrocchiale CASAMICCIOLA TERME 1. Località: Sentinella Santuario dell’Immacola Apertura: dal 08/12/14 al 07/01/15 Orario: 09:00/12:00 - 16:00/18:00 Stile: popolare Gruppo: Amici della Sentinella 2. Località: Casamicciola alta Parrocchia Santa Maria Maddalena Apertura: giorni feriali 16.00 19.00. Giorni festivi 9.30 - 12.30; 16.00 - 19.00 Orario: Apertura Chiesa Stile: popolare Gruppo: Gruppo giovanile
1. Località: Monterone Chiesa di San Michele Apertura: dal 10/12/14 al 10/01/15 Orario: 11:00/13:00- 16:00/20:00 Stile: Tradizionale in pietra locale Gruppo: Don Pasquale Sferratore 2. Località: San Francesco Chiesa di San Francesco Apertura: dal 8/12/14 al 10/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Tradizionale 3. Località: centro Basilica S. Maria di Loreto Apertura: dal 08/12/14 al 10/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Tradizionale in pietra verde con fiumi e case rurali Gruppo: Don Pasquale Mattera 4. Località: Panza Parrocchia San Leonardo Abate Apertura: dal 08/12/14 al 16/01/15 Orario: 11:00/13:00 16:00/20:00 Stile: Ischitano Gruppo: Ass. Cult. MOVEO SERRARA FONTANA
3. Località: Perrone Via Mortito di Vincenzo Mattera Apertura: dal 8/12/14 al 10/01/15 Orario: 10:00/12:00 16:00/20:00 Stile: ispirato al presepe napoletano
1. Località: Serrara Chiesa S. Maria del Carmine Piazza Fontana Apertura: dal 11/12/14 al 11/01/15 Orario: 09:30/19:30 Stile: Ischitano Gruppo: Gruppo parrocchiale giovanile
LACCO AMENO
BARANO D’ISCHIA
1. Località: centro Chiesa S. Restituta Apertura: dal 8/12/14 al 15/01/15
1. Località: centro Chiesa di San Sebastiano Apertura: dal 08/12/14 al 10/01/15
Orario: 9:00/12:30 17:00/20:00 Stile: Popolare Gruppo: Comunità parrocchiale 2. Località: centro Via Vittorio Emanuele 73 (di fronte scuole medie) Apertura: dal 08/12/14 al 08/01/15 Orario: 10:00/12:30 Stile: Popolare tradizionale Gruppo: Libera Di Costanzo con famiglia 3. Località: Testaccio Via Regina Elena 23 (di fronte UPIM) Apertura: dal 14/12/14 al 15/01/15 Orario: 16:15/20:30 Stile: Popolare Gruppo: Francesco Mattera Antonio Mattera Resty Castagliuolo Giusy Scotto Francesco Scotti Maria Varchetta Leonardo Di Iorio APPUNTAMENTI PER VIVERE INSIEME IL MISTERO DI GESÙ Giorno 8 Dicembre 2014 ore 19,30 nella chiesa dello Spirito Santo: Presentazione della brochure con l’itinerario presepistico Isolano e tanto altro… Giorno 6 Gennaio 2015: Chiusura delle attività Presepistiche dell’Associazione ore 17,30 nell’Episcopio Vescovile con il Concorso Presepe Insieme dove verranno premiati con vari riconoscimenti tutti i presepi aperti al pubblico in tutta l’isola d’Ischia.
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PRETI DI STRADA
n cartello con scritto “Parco Verdeâ€? annuncia che siamo quasi arrivati A cura di alla parrocchia San PaoGigliola lo Apostolo di Caivano Alfaro (diocesi di Aversa), dove è parroco Maurizio Patriciello, noto per il suo impegno nella Terra dei fuochi. La chiesa è una struttura moderna, circondata da alberi. C’è una persona che attende padre Maurizio, oltre me. Quando il sacerdote arriva, ha uno scambio di poche battute con l’altro e poi si rivolge a me. Ăˆ una persona che mette subito a tuo agio. Padre Patriciello, in realtĂ , non è un religioso, ma un sacerdote diocesano, ma preferisce il “padreâ€? al “donâ€? perchĂŠ quest’ultimo viene dato ai camorristi. Un simbolo. Nel tempo che trascorriamo insieme, sono tante le persone che cercano padre Patriciello, che qui è un punto di riferimento, anzi un simbolo. “Non mi pesa la responsabilitĂ , ma mi dispiace, perchĂŠ quando ci sono i simboli vuol dire che qualcosa non vaâ€?. Padre Maurizio è entrato in seminario a trent’anni – oggi ne ha cinquantanove -, dopo essere stato infermiere caporeparto di ospedale. “Tra gli eventi che mi hanno segnato, la morte al Pronto Soccorso di un giovane, che aveva preso una scossa elettrica al lavoro. Dopo aver fatto di tutto per salvarlo, senza riuscirvi, gli altri medici e infermieri sono tornati alla vita di sempre, mentre io sono restato imbambolato e ho iniziato a pormi domande sul senso della vita e della morte. Poi c’è stato l’incontro con un frate francescano. In quel periodo mi ero allontanato dalla Chiesa: grazie a lui è avvenuto il mio ritorno alla fede, ma con piĂš consapevolezzaâ€?. CosĂŹ padre Maurizio si è iscritto a Teologia, il primo anno da laico e poi in seminario. * ) Il Parco verde è un quartiere costruito dopo il terremoto del 1980 per dare una casa a chi l’aveva persa. Quando si è aperta la parrocchia, il vescovo di allora mandò padre Patriciello. “Questi quartieri sono dei ‘tumori’: ammassare le povertĂ in un solo posto fa sĂŹ che quella periferia diventi invivibile. Purtroppo, poi – evidenzia il sacerdote -, qui c’è un’azienda che non va mai in crisi: la camorra. Per quanto tempo una persona può resistere? Qual è il
re di fame e fare qualcosa di illecito
Qui c’è un’azienda mai in crisi: è la
camorra Padre Maurizio Patriciello è parroco a Caivano, dove si confronta con la povertĂ . A trent’anni, lui che faceva l’infermiere in ospedale, scopre la vocazione. per farlo mangiare? Sono problemi immensiâ€?. E “c’è una sofferenza grandissima nel vedere bambini che sono stati nella parrocchia poi passare alla malavita o tanti, che resistono alle lusinghe della criminalitĂ , ma disoccupatiâ€?, ammette il parroco. Sono in molti a rivolgersi a padre Maurizio per chiedergli un aiuto o di pagare una bolletta. Presso la parrocchia è in funzione anche un Banco alimentare, che fornisce aiuti a centinaia di famiglie: ‘ & 2 talmente tanti quelli che vengono, che purtroppo alcune volte non possiamo soddisfare la richiesta di tuttiâ€?. Il dramma dei roghi. All’inizio del sacerdozio, racconta padre Patriciello, “mi sono tenuto sempre lontano da tutto ciò che aveva il sapore di impegno sociale, perchĂŠ pensavo che mentre la celebrazione della messa e l’amministrazione dei sacramenti tocca necessariamente a un sacerdote, l’impegno nel sociale può essere svolto bene anche dai laiciâ€?. Ma “nella vita si passa di vocazione in vocazione. Conoscevo il problema ambienta ! / 1 ` Poi sono iniziati i roghi tossiciâ€?. Il parroco, collaboratore del quotidiano “Avvenireâ€?, ha chiesto aiuto al direttore Marco Tarquinio per @
ambientale e ha promosso convegni e un coordinamento dei comitati della Terra dei fuochi, scritto
una petizione al Parlamento europeo. Una grande intuizione è stata utilizzare i social network: “Su questa striscia di terra vivono due milioni e mezzo di persone, ma divise in due province, Napoli e Caserta, e decine di comuni: le pagine ƒ Y
* carta vincente per sapere le notizie gli uni degli altri. Spesso prendo i commenti pubblicati e li mando al presidente della Repubblica, a Renzi e a Caldoro, ma purtroppo le risposte sono lente e i fatti veramente pochi�. Un’iniziativa che ha fatto scalpore è stata la realizzazione delle cartoline con le foto delle
! tumore, che mostrano un’immagine del loro bambino. Ne sono state realizzate 150mila, poi distribuite a scuole, associazioni, comitati, parrocchie, partiti politici, che le hanno poi inviate al Papa e a Napolitano. Patriciello ha incontrato due volte il presidente ) YY / ƒ cesco, quando il Papa è andato al Centro Astalli e il sacerdote si trovava nei pressi del Centro in taxi per un’audizione in Commissione Y . 2 1 mi ha incoraggiato a continuareâ€?. + ) Grande è l’impegno di padre Patriciello verso chi scopre di avere un male incurabile e la sua famiglia: “Siamo vicini da un punto di vista spirituale ed economico. Gli ospedali non hanno i posti per ricove-
rare tutti i malati e la gente muore nelle case, perchĂŠ non ha i soldi per rivolgersi alla sanitĂ privata o per farsi curare al Nordâ€?. Ogni anno “a Caivano muoiono 300 persone, il 70% delle quali di tumore. La maggior parte sono giovani, adolescenti, mamme e papĂ che la padre Maurizio, per i suoi numerosi impegni sul fronte ambientale, è spesso in giro, può contare sull’aiuto in parrocchia di padri carmelitani e frati francescani, non solo per celebrare messa, ma anche per le attivitĂ di oratorio: “In questo periodo sto molto fuori e la parrocchia ne sta un po’ risentendo, ma dobbiamo continuare a parlare di questi problemiâ€?. Anche nella giornata in cui ci siamo incontrati, il parroco ha avuto un impegno serale a San Giuseppe Vesuviano, “zona problematica per la presenza di tante fabbrichette di cinesi, che lavorano in regime / 2 % solo all’erario, ma anche alla salute, perchĂŠ tutto quello che viene pro / ha scarti, nocivi per la salute, che poi saranno smaltiti in modo illegaleâ€?. Adesso il parroco sarĂ uno dei quattro “preti di stradaâ€? che commenterĂ il Vangelo della domenica per “A Sua immagineâ€?: “Ho accettato questa nuova esperienza come volontĂ di Dio e un servizioâ€?.
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MEDIA CEI
l’attenzione di tante altre persone che non sono coinvolte in nessun percorso ecclesiale, ma si lasciano interrogare dalle parole di Gesù”. La televisione, sottolinea don Pirri, è un ambiente “asettico” dove non ci sono né odori né sapori: “C’è quello che ci portiamo noi. Si può / pure la vita. Ecco. In tv si è il prete che si è. Indipendentemente dalla telecamera. In alcuni momenti proveremo anche a dimenticare la telecamera per guardarci negli occhi. Personalmente, con tanti limiti, mi auguro di essere un prete che sa camminare con tutti”. E se qualma che come spettatori, poiché il
_ & Vangelo chiama tutti in prima per- cile parlare del Vangelo sul piccolo sona. Ecco, mi piacerebbe che tutti schermo, don Pirri non ha dubbi: si sentissero protagonisti della tra- “Parlare del Vangelo è facilissimo, smissione e non solo ospiti o spet- forse anche troppo. Altra cosa è estatori, e questo riguarda i giovani e sere credibili quando lo si fa. Farlo i meno giovani”. Anche nel titolo in tv richiede alcune attenzioni in il programma vuole richiamare la più. Non si può usare lo schermo volontà di raggiungere i luoghi del- come un pulpito. Occorre un linla vita quotidiana e le storie di tutti, ! compresi i non credenti. Per que- co e più dialogico, capace di porre sto Sulla Strada si rivolge a chi cer- domande vere, prima ancora che @ risposte convincenti. Non sono un e di formazione alla vita cristiana, esperto di tv, sono solo un prete. ma anche a chi si trova a passare Ma c’è tutta una squadra che lavoper caso e sceglie di fermarsi qual- ra con me e pazientemente mi sta che istante. “Il Vangelo parla an- aiutando a sentirmi a mio agio”. È cora oggi a tutti. Accanto al nostro possibile interagire con Sulla Strapubblico tradizionale - spiega don da attraverso Twitter (@lastradaPirri -, ci piacerebbe intercettare tv2000) e Facebook.
Il Vangelo “sulla strada”
A don Pino Pirri
il compito di presentare la lettura della domenica
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l Vangelo della domenica è via, verità, vita, da portare per le strade del A cura di mondo. È l’idea che ispiRiccardo ra Sulla Strada, il nuovo Benotti programma di Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 18 di TvSat, 140 di Sky, in streaming su www.tv2000.it) in onda tutti i sabato alle 17.30 e in replica alle 22.30. La Buona Notizia si ascolta e si vede attraverso i disegni animati di Emanuele Fucecchi che accompagnano le parole di don Dino Pirri, giovane sacerdote della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto e assistente nazionale dell’Azione cattolica ragazzi, che si trova a proprio agio con i nuovi mezzi di co-
municazione. “Non abbiamo altra pretesa che raccontare il Vangelo della domenica”, spiega don Pirri: “Proveremo a farlo con semplicità, senza retorica, attraverso un linguaggio diretto e facilmente comprensibile anche da chi non è direttamente coinvolto dall’esperienza della fede”. In studio, accanto al sacerdote, diversi ragazzi pieni di domande, per rendere la Parola di Dio viva, adeguata al nostro bisogno, alla nostra realtà: “Mi piacerebbe coinvolgere i giovani lasciando loro la parola, rimanendo aperti alle loro domande e alle loro esperienze di vita. Insieme a me ce ne saranno alcuni, che idealmente rappresentano tutti coloro che sono a casa, come protagonisti pri-
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ECONOMIA
I TRATTATI T-TIP E TISA
Vidi una bestia salire dal mare‌ Ăˆ
con queste parole che il profeta dell’Apocalisse descrive l’Impero A cura di )
Padre Alez primo secolo. Le stesse Zanotelli parole le userei per le nuove bestie che appaiono all’orizzonte: il Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti, nell’acronimo inglese T-TIP e l’Accordo per il Commercio dei servizi, nell’acronimo inglese TISA. Due trattati pericolosissimi, purtroppo poco conosciuti dal grande pubblico, perchÊ porteranno alla privatizzazione dei servizi. Il T-TIP creerà la piÚ grande area mondiale di libero scambio fra le economie degli USA e della UE, che rappresentano metà del PIL
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merciali. Le trattative per creare il T-TIP sono partite in tutta segretezza nel luglio 2013 a Washington e sono condotte da pochi esperti della Commissione Europea e del Ministero del Commercio USA. Y / ‡ entro il 2015. “Il Trattato piĂš importante del mondoâ€? , proclama il Sole 24 ore. Lo è infatti per i poteri
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. condo De Gucht, commissario per il commercio UE, il Trattato offrirà all’Europa due milioni di posti di lavoro in piÚ, 119 miliardi di euro di PIL che equivale a 545 euro in piÚ all’anno per ogni famiglia. Per di piÚ, ci sarà un incremento del 28% delle vendite di prodotti europei negli USA e dell’1% del PIL, nel giro di dieci anni. La realtà , invece , è tutt’altra! Il T-TIP è un negoziato stipulato senza la partecipazione dei cittadini. E’ un vero e proprio golpe da
ziari che governano il pianeta. E’ la vittoria delle lobby (multinazionali e banche), che hanno a Bruxelles quindicimila agenti e tredicimila a Washington, stipendiati a fare
pressione sulle istituzioni. Infatti il Trattato indebolisce il principio di precauzione vigente in Europa in relazione ai nuovi prodotti, elimina le sanzioni in caso di abusi relativi ai diritti sociali e ambientali, mira a una progressiva privatizzazione di tutti i servizi pubblici, a sottomettere gli Stati a una nuova legislazione a misura di multi ` ne trasferisce la risoluzione delle controversie tra imprese private e poteri pubblici a strutture di arbitrato privato tramite il cosidetto ISDS (Individual State Dispute Settlement). “Questa è una rivoluzione nelle procedure usate per risolvere i contenziosi tra privati e Statiâ€?, dichiara Marcello de Cecco su La Repubblica, un quotidiano che spesso sulle sue pagine inneggia al Trattato. E continua: “E’ un’innovazione giuridica che serve a limitare drasticamente la sovranitĂ degli stati, favorendo le grandi multinazionaliâ€?. Il Trattato inoltre avrĂ pesanti ricadute sul mondo del lavoro aggirando le norme del diritto dei lavoratori proclamato dall’ILO, svuotando le normative per la protezione dei lavoratori, ma anche ridimensionando il diritto di contrattazione collettivo. Quest’area di libero scambio USA -UE, creata dal T-TIP, sarĂ protetta dalla NATO , che peraltro giĂ investe 1.000 miliardi di dollari all’anno in armi! L’altra Bestia, ancora piĂš minacciosa della prima, è il TISA (Trade in Services Agreement)- Accordo per il Commercio dei servizi. Il settore dei servizi è il piĂš grande per posti di lavoro nel mondo e produce il 70% del prodotto interno lordo: solo negli USA rappresenta il 75% dell’economia e genera l’80% dei posti di lavoro nel settore privato.
Su questo ghiotto bottino, i rappresentanti di una cinquantina di Stati (UE, USA, Canada, Australia, Giappone‌) si stanno ritrovando in totale segretezza nell’ambasciata australiana a Ginevra, dal 15 febbraio 2012 per un accordo sul “commercio dei serviziâ€?(sic!). Si è venuti a conoscenza di questo grazie a Wikileaks. I testi dell’accordo rimangono segreti. Scopo fondamentale di questo accordo è accelerare la privatizzazione di tutti i servizi pubblici e impedire qualsiasi forma di riappropriazione pubblica di un’attivitĂ privatizzata(sic!). Il TISA impedirebbe i monopoli pubblici (educazione nazionale) e i fornitori esclusivi di servizi anche a livello regionale e locale (per esempio le municipalizzate per i servizi idrici). Tutto questo avviene nel piĂš totale silenzio, anzi con l’impegno degli stati a non rivelare nulla di questa / _ la sua approvazione. Anche con il TISA, i governi vorrebbero concludere le trattative entro il 2015. Come cittadini non possiamo accettare l’arrivo di queste Bestie che consegneranno l’Europa e il mondo alle logiche del mercato. “E’ l’autonomia assoluta dei mer ` ` riaâ€?, che Papa Francesco bolla con tanta forza. Solo una vasta protesta di massa in tutta Europa potrĂ sgominare il T-TIP e il TISA. Nel 1998 noi europei siamo riusciti a  1 tilaterale sugli Investimenti), che è quasi la copia del T-TIP. Abbiamo vinto dicendo MAI al MAI! Possiamo fare altrettanto con il T-TIP e il TISA. Già è in atto una mobilitazione in Italia fatta da un network di un centinaio fra associazioni di
consumatori, sindacati e reti agricole con un sito molto informato. (www.stop-ttip-italia.net). I capi di Stato europei sono giĂ preoccupati per la crescente ostilitĂ contro questi Accordi. Ne hanno parlato al vertice del G20 a Brisbane(Australia). E il piĂš convinto sostenitore di questi trattati l’abbiamo in casa. Il governo Renzi. Carlo Calenda, vice-ministro per lo sviluppo economico nel governo Renzi e responsabile dell’Italia per il T-TIP, ‡ tato il controverso meccanismo di risoluzione tra investitori e Stato, il cosidetto ISDS, fortemente voluto dagli USA. “Il T-TIP- afferma la Susan George - è un assalto alla democrazia, alla classe lavoratrice, all’ambiente, alla salute e al benessere della cittadinanza. L’unica risposta possibile dinanzi a questo attacco è alzarsi dal tavolo, chiudere la porta e lasciare la sedia vuota.â€? E’ questo quello che chiediamo al governo Renzi. La commissione degli episcopati della comunitĂ Europea (COMECE) ha sottolineato che il T-TIP “solleva una serie di problemi e controversie proprio perchĂŠ la Chiesa deve far sentire la voce dei piĂš deboli e dei piĂš poveri in Europa e nel mondo, nella misura in cui saranno interessati dall’accordo di libero scambio.â€? I vescovi europei hanno deciso di preparare un documento per gli eurodeputati. Uniti possiamo farcela! Ma dobbiamo muoverci perchĂŠ i poteri forti vogliono chiudere la partita al piĂš presto possibile. Diamoci da fare perchĂŠ vinca la Vita.
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ECCLESIA
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Un solo gregge con un solo pastore D
urante l’Udienza Generale del 3 dicembre 2014 il Santo Padre ringrazia il popolo turco per l’accoglienza che gli ha riservato e per il suo lavoro capillare che ha garantito il A cura buon ordine degli eventi. Questo viaggio è stato fonte di dell’Ordine occasione per consolidare i rapporti fraterni fra il Vescovo di Francescano Secolare Roma, successore di Pietro ed il Patriarca Ecumenico di Costantinodi Forio poli, successore dell’Apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro, che ha fondato quella Chiesa. Ho rinnovato con Sua SantitĂ , Bartolomeo I l’impegno reciproco a proseguire sulla strada verso il ristabilimento della piena comunione tra cattolici ed ortodossi. 1 ƒ & sempre il popolo turco insieme ai rappresentanti delle diverse religioni _ stenza fra religioni e culture diverse. $
3 [ „ $ San Francesco l’immagine di una comunitĂ intesa come comunione fraterna in dialogo con tutti gli uomini e con tutta la creazione, cosĂŹ la riscoperta 5 $ & „ autentica tradizione una ecclesiologia che supera la precedente concezione di “ Chiesa istituzione, facendo risaltare la realtĂ della Chiesa mistero, intesa come comunione , in costante atteggiamento di dialogo. . / / _ 5 & 5 ! $ % trare in dialogo con l’esterno, accettando tutte le caratteristiche di un dialogo interpersonale: riconoscimento del valore e della dignitĂ dell’altro, simpatia, situazione di pari a pari, reciprocitĂ , capacitĂ di ascolto, disponibilitĂ al cambiamento, volontĂ di ricercare e camminare insieme verso la veritĂ , E’ solo attraverso l’esercizio paziente e continuo del dialogo che si può giungere alla comunione. E il concilio riconosce che il dialogo è
INCONTRO DI FORMAZIONE PER LE CONFRATERNITE MartedĂŹ 16 dicembre ore 19.00 Arciconfraternita S. Maria di Costantinopoli Ischia Ponte "Missionari dell'Amore e della tenerezza di Dio"
COLLABORIAMO INSIEME Per inviare al nostro settimanale articoli o lettere (soltanto per quelle di cui si richiede la pubblicazione) si dovrà utilizzare esclusivamente l’indirizzo di posta kaire@chiesaischia.it I file possono essere inviati in formato .doc e lo spazio a disposizione è di max 2500 battute spazi inclusi. Le fotografie (citare la fonte) in alta risoluzione devono pervenire sempre allegate via mail. Sarà cura della redazione apporre eventuali tagli o non considerare adatti gli articoli. Non sarà preso in considerazione il materiale cartaceo.
l’unica via per entrare in rapporto con i fratelli di altre confessioni cri 2  1 & ! _ _ ` „ / „ _ ` / Y
! _
„ Y ` _ / ` bene comuneÂť. / ` / 3 di tutte le confessioni cristiane e di tutte le religioni e del movimento . ƒ 1 & tualitĂ francescana è profondamente ecumenica. ƒ / j 3uomo universale per la sua originale, profonda e radicale esperienza cristiana, che non sopporta barriere o divisioni. Egli trasferisce la sua profonda esperienza di riconciliazione interiore alle sue relazioni con gli uomini e con il creato, eliminato ogni dualismo, che per ! / con fratelli: i fratelli del suo Ordine, i fratelli lebbrosi, i fratelli ladroni, & ! & & & / $ egli è diventato un uomo nuovo,rigenerato, che vive giĂ la vita riconciliata ` ! % & _ /
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ARTE E LITURGIA
IL SANTO
Commento al Vangelo
DELLA SETTIMANA
Domenica 14 dicembre 2014
14 DICEMBRE
III DOMENICA DI AVVENTO
Sant’Agnello (Aniello), abate
Capaci di gioia e testimonianza
A
ll’inizio del decimo secolo Pietro, suddiacono della Chiesa napoletana che era stato libeA cura di rato da una grave infermitĂ per Francesco intercessione di Agnello, comSchiano pose un ÂŤlibellus miraculorumÂť, in cui, oltre alla sua, racconta altre ventidue guarigioni miracolose operate dal santo. Da questo testo, che è la piĂš antica fonte che ci parli di Agnello, apprendiamo che Gaudioso Settiminio Celio, vescovo di Abitina in Africa, avendo dovuto insieme con altri presuli abbandonare la sua sede invasa dai Vandali, riparò a Napoli e vi fondò un monastero, probabilmente basiliano, che poi prese il suo nome. Di questo monastero, nel VI secolo, divenne abate Agnello, che morĂŹ a sessantun’anni tra il 590 e il 604, forse nel 596, come molti affermano. Scrittori recenti parlano dei suoi interventi miracolosi per liberare Napoli e Sorrento, strette d’assedio dai Saraceni, ma l’agiografo citato non ne fa cenno. Il suo epitafďŹ o, rinvenuto nella chiesa parrocchiale a lui dedicata, dal punto di vista paleograďŹ co, secondo gli esperti, si accorda con l’etĂ della sua morte.
a terza domenica di Avvento lancia, nella Parola di Dio, un chiaro mes 2
` & Dal Sussidio compie in parole e in opere. GioAvvento vanni Battista con appelli e gesti Natale esteriori, conduce alla luce vera che della Cei /
2 3
$ GesÚ. Giovanni ne è solo annunciatore e testimone, chiamato a farsi da parte e a lasciar emergere l’Agnello di Dio. La prima lettura, nelle parole di Isaia ci ricorda che una vera testimonianza di fede non può dimenticare chi % /
/ $ 2 & le piaghe dei cuori spezzati, proclamare libertà agli schiavi, la scarcerazione ai prigionieri sono gesti di fede che si traducono in briciole di vita e di amore al prossimo. La fede in Cristo, in quest’uomo che è il Figlio di Dio, ci chiede di avere un cuore che lascia trasparire Cristo, senso e gioia per tutti. Chi ha fatto la scelta cristiana è chiamato a rendere ragione della speranza che è in lui, come leggiamo nel testo sacro. In altre parole è chiamato a dare testimonianza. Una parola interessante a tratti scontata, a volte troppo usata, e di tanto in tanto scomoda. Scomoda perchÊ mette in discussione la vita del credente. Scuote le coscienze addormentate di coloro che hanno fatto del nome cristiano un titolo e non uno stile di
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/ ‘ Y / persona religiosa. Essere testimoni non è un obbligo, ma è un’esigenza, è la restituzione dell’amore ricevuto, è l’esperienza di una gioia incontenibile che permette ai miei sensi di aprirsi per esprimere la meraviglia di Dio. Consapevoli che nell’attuale contesto storico si comunica di piĂš attraverso l’esempio che con le parole. PAPA FRANCESCO2 ÂŤGesĂš è presente anche mediante la Chiesa, che Lui ha inviato a prolungare la sua missione. L’ultima parola di GesĂš ai discepoli è il comando di partire: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoliâ€? (Mt 28,19). Ăˆ un mandato preciso, non è facoltativo! La comunitĂ cristiana è una comunitĂ â€˜in uscita’, ‘in partenza’. Di piĂš: la Chiesa è nata ‘in uscita’. Ai suoi discepoli missionari GesĂš dice: “Io sono con " # $%& ' soli, senza GesĂš, non possiamo fare nulla! Nell’opera apostolica non bastano le nostre forze, le nostre risorse, le nostre strutture, anche se sono necessarie. Senza la presenza del Signore e la forza del suo Spirito il nostro " ** + andiamo a dire alla gente chi è Gesڝ. IMPEGNO DI VITA per i prossimi giorni 2
verso chi, accanto a te, è senza speranza, senza gioia.
VANGELO VISSUTO
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ibrino, periferia di Catania. Un quartiere progettato negli anni ’70 come città satellite modello e diventato invece un insieme di palazzoni di cemento, alcuni occupati abusivamente, un ambiente privo di identità dove il degrado e i vuoti istituzionali Dal Sussidio sono stati subito colmati dalla delinquenza. Librino viene considerato da tanti un non Avvento luogo, senza servizi, senza punti di incontro. Tutto si sviluppa in verticale – come i Natale grandi palazzoni – ma mai in orizzontale, nelle relazioni. Qui Giuliana ha creato un della Cei
! 2 ‡ 5 ÂĄ [ 5! y Y 3% ! $3% / bambini, tanti genitori, tante mamme che ogni giorno cercano di costruire vie diverse, vie di futuro, risposte di cambiamento contro il facile compromesso con la delinquenza. “All’inizio tutti ci dicevano che saremmo durati solo 20 giorni – racconta Giuliana. In effetti dopo 20 giorni qualche problema l’abbiamo avuto, sono venuti dei ragazzi e hanno spaccato tutto. Per loro era normale, qui si diventa pusher a 12 anniâ€?. “Per un attimo abbiamo temuto di non farcela – continua Giuliana -, ma la forza per andare avanti è arrivata proprio dalle mamme del quartiere 2 ¢ & ` ! ! / _ Y Y Y voi’. Quindi, il centro è nato dal desiderio e dalla forza che hanno nel cuore queste mamme di offrire un cambiamento per questi ragazziâ€?. Ragazzi come Roberto, che per 18 anni ha vissuto in ¢ `` `` 3 1 `` y Y ! j
la paura, la violenza. Ma oggi vede anche i colori del suo quartiere. Vede un’identità nuova, vede la possibilità di studiare e di farcela, grazie al sostegno scolastico operato da Giuliana e dagli altri volontari. Insieme. PerchÊ insieme si è piÚ forti. Insieme si può.
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ARTE E LITURGIA
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Venne un uomo mandato da Dio Il Battista di Mannecchia in Santa Maria Visitapoveri di Forio
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a liturgia ci offre oggi l’occasione di completare la conoscenza di “colui che deve venireâ€?, iniziata la scorsa domenica. Ai titoli di “Cristoâ€? e di “Figlio di Dioâ€?, con cui l’evangelista Marco A cura di ci parlava domenica scorsa dell’essere, o della persona di GesĂš, Ernesta si aggiunge oggi il titolo di “Salvatoreâ€?, che ci parla del suo Mazzella agire, cioè della salvezza. Il nome completo di GesĂš è dunque: “GesĂš Cristo, Figlio di Dio e Salvatoreâ€?. Nella chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Maria di Visitapoveri in Forio vi è custodita una pregevole tela rappresentante GesĂš e il Battista, nella foto qui riprodotta. La chiesa sorge sulla Piazza del Municipio, la Confraternita nasce intorno al 1614, come afferma il Di Lustro, costituendo un centro di intensa attivitĂ spirituale e di culto verso la Madonna delle Grazie, titolare della chiesa. Ricorre quest’anno il quarto centenario dalla sua fondazione. Nel 1670 subisce un disastroso incendio, ma ben presto viene restaurata. Vi si ammira una splendida decorazione a stucco di Francesco Starace. L’architettura presenta una caratteristica tutta propria nella duplice facciata: quella della chiesa unita con quella che chiude il cortile. La chiesa la si { / & . (Lacco Ameno 1697-1785). Infatti dei dieci dipinti che vi sono conservati ben otto sono del citato pittore. La tela collocata accanto all’altare rappresenta il Battista e GesĂš è attribuita alla pittrice Anna Maria Mannecchia. Figlia del pittore Gian Giacomo e nuora del famoso pittore Andrea Vaccaro (di cui nella chiesa di Santa Maria della PietĂ in Casamicciola si ammira una meravigliosa Deposi` !  _ ^Â…|] rappresentante la Sacra Famiglia, custodito nella Basilica di San Vito in ƒ y € % 3 3 di grazia arcadica ‌ eseguita su moduli del Baciccio e di Guido Reniâ€?. I due protagonisti sono qui ritratti con uno sguardo intenso ed espres / ! &
& `` ! // e mosso panneggio del mantello, San Giovanni dipinto in una posizione piÚ bassa, in procinto di inginocchiarsi davanti al Cristo che arriva. Una tradizione popolare, tramandata dall’Algranati, vorrebbe che questa tela fosse in origine un quadro di soggetto profano con Adone e Venere, che alcuni restauri, poco sapienti, avrebbero adattato all’ambiente sacro al quale è stato destinato, trasformandolo cosÏ nel Battista con GesÚ. Lo studioso Di Lustro, il quale ha dedicato al monumentale tempio il libro dal titolo l’Arciconfraternita Santa Maria Visitapoveri a Forio, quat-
Anna Maria Mannecchia, San Giovanni Battista. Arciconfraternita Santa Maria Visitapoveri, Forio
tro secoli di storia, la seconda edizioni pubblicata di recente, al riguardo di quest’opera ha trovato un interessante documento datato 22 giugno 1780 nel quale si legge: “Nel rimanente dichiariamo avendo lo stesso notar Pietro Matarese nel cennato triennio della sua amministrazione (1771-74) procurato sempre il vantaggio, ed utile della confraternita ‌ E soprattutto di aver ottenuto dal fu D. Benedetto Lipari il famoso quadro dell’incontro di S. Giovanni col Redentore gratis e senza dispendio alcuniâ€? dunque il quadro è stato donato, nella seconda metĂ del XVIII secolo, da Benedetto Lipari che ne era venuto in possesso. Foto di Andrea Di Massa
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ATTUALITĂ€
La Corale Buon Pastore vince il VI Concorso Corale di Napoli
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arlare della Corale Buon Pastore ad Ischia è come voler “scoprire l’acqua caldaâ€?, nel senso che ormai è A cura della parte del tessuto sociale isolano. Redazione Â’ 5 Y ! anche se è giovane come creazione. Appena venti anni fa il maestro Gianfranco Manfra creava i presupposti per la sua nascita. Si è iniziato con pochi elementi, formando il clas ! / / e propria corale polifonica di quasi 40 elementi che negli anni si è fatta apprezzare per i tanti concerti tenutisi in tutta l’isola. In particolare rimane scolpita nella nostra memoria la partecipazione alla messa celebrata al Piazzale Aragonese il 5 Maggio 2002 dal Santo Padre Giovanni Paolo II , oggi alla gloria degli altari, per la sua eccezionale venuta ad Ischia. La corale ha poi partecipato con successo alla trasmissione televisiva “ LA CANZONE DI NOI “ per l’emittente televisiva TV 2000 a Roma. Dulcis in fundo, ha vinto il VI° concorso Corale di Napoli, organizzato dai frati francescani nella settecentesca chiesa di Santa Caterina a Chiaia lo scorso 24 Novembre, vigilia della festivitĂ della patrona a cui la chiesa è dedicata, con il patrocinio dell’ A.R.C.C. ( Associazione regionale cori campani ), ottenendo
il primo posto come miglior corale e vincendo anche un altro premio come migliore esecuzione, con il brano “ Jubilate Deo “ del M° Marco Frisina. La giuria del concorso era composta dal Rettore Della chiesa organizzatrice P. Calogero FavatĂ e dai maestri Carlo Mormile e Mariano Patti del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli. Il tema del concorso era la musica sacra ed i cori partecipanti sono stati quattro: 1. il coro polifonico S. Caterina a Chiaia di Napoli, Direttore M° Marco Scialò, che come coro ospitante era fuori concorso ed ha eseguito: Lo stabat Mater di Kodaly, il Gloria di L. Perosi, e l’Agnus Dei di E. Elgar; 2. il coro AMA di Portici, Direttore Riccardo Motti, vincitore come migliore Direzione, che ha eseguito: Panis Angelicus di C. Casciolini, O Bone Jesu di P. da Palestrina, Adoro te devote di M. Garau, O Jesu mi dolcissime di M. Garau e Ubi caritas et amor di M. Garau; 3. il coro DIARMONIA di Acerra Direttore Mauro Caturano con accompagnamento strumentale, che ha presentato: Jesu Deus Angelorum di J. S. Bach, Ave Verum Corpus di W. A. Mozart, Ave Maria di R. Cimmaruta, Tollite ostia di C. Saint- Saens; 4. la Corale Buon Pastore di Ischia con il Diret-
tore M° Gianfranco Manfra che ha presentato: Adoramus te Christe di O. Di Lasso, Laudate Dominum di G. F. Haendel, Io vedo la tua luce di Sequeri, Mater Jubilei di Schiavazzi- Melone, e Jubilate Deo di M. Frisina. E’ inutile raccontare la felicità e la soddisfazione di tutta la nostra corale. Non credevamo di essere stati veramente i piÚ bravi, visto la qualità molto alta di alcune corali, qualcuna anche a livello professionistico. Evidentemente la nostra coralità è stata quella che ha convinto di piÚ la giuria. Per tutto questo, e per quanto altro siamo sicuri il futuro ci riserverà , un grazie va al nostro caro Maestro Manfra, che con tanta pazienza, dedicando tanto del suo tempo, ci segue e ci sprona a dare sempre il meglio. Un grazie anche al nostro parroco Don Antonio Angiolini che ci ospita per le prove settimanali, a tutti coloro che da tanti anni ci seguono con viva passione. Ma il grazie piÚ grande và a Dio che con la sua volontà fa sÏ che tanti di noi nel silenzio, spendano le loro energie per portare / _ 3 ! & 5 Per continuare questo cammino insieme, invitiamo tutta la comunità diocesana al concerto di Natale che si terrà il prossimo 20 Dicembre nella chiesa di GesÚ Buon Pastore alle ore 19,00, e auguriamo a tutti un Santo Natale.
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SPORT
CAMPIONATO PROVINCIALE 2014/2015
Girone Isolano - Categoria Open RISULTATI 2A GIORNATA TABELLINI NEVADA ABBIGLIAMENTO REAL SAN CIRO 5-4 NEVADA ABBIG.: Ferrandino F., Napolano, Pesce, Scotti (1), Albiani S., Di Massa (1), Marino (1), Vitale C. (2), Albiani A. All. Agnese REAL SAN CIRO: Borriello, D’Abundo (1), Tufano (3), Costagliola, Basile, Pesce C., Di Meglio A., Sampieri G., Trani R. All. Pesce G. Vittoria “sudata” per il Nevada, che bissa la vittoria della prima giornata confermando le ambizioni di vertice, contro un Real San Ciro, all’esordio stagionale, che cede le armi solo nel finale dopo un incontro molto combattuto. Pronti via e i primi 15 minuti sono tutti di “marca” Nevada che parte col piede sull’acceleratore e imbriglia gli ischitani portandosi in vantaggio di tre reti rispettivamente con Marino, Di Massa e Vitale. Il Real San Ciro si sveglia dal torpore sul finire del primo tempo accorciando le distanze con due gol di Tufano, bravo a capitalizzare le azioni dei suoi. Nella ripresa ancora con Tufano su azione di rimessa, ed il Real San Ciro pareggia. Nevada che incassato il colpo reagisce riportandosi in doppio vantaggio con Vitale, gran conclusione dal limite, e Scotti. Nella bagarre conclusiva, Real San Ciro che si getta in avanti alla ricerca del pari ma il gol di D’Abundo non basta. FUTSAL ISCHIA - MATER ECCLESIAE 2-3 FUTSAL ISCHIA: Curci, Trofa, Savarese, Castaldo, Calise, Santaniello, Zabatta, Di Iorio (1), Spiezia (1), Cocule. All. Candido MATER ECCLESIAE: Capuano, Mazzella, D’Andrea, Schiano, Buono E., Buono F. (2), Barano, Patalano (1), Mazzella, Di Paola, Ferrandino. All. Buono V. Incontro molto acceso quello di scena al Pala taglialatela. Due squadre ben messe in campo che danno vita ad una partita entusiasmante. Futsal Ischia che vuole mettersi in mostra contro i campioni della passata stagione e pretendenti al titolo, disputando un match intenso e ordinato. Mater Ecclesiae che approccia la gara in modo otti-
male e nei primi 10 minuti crea 3 limpide palle gol ben. Alla quarta occasione Buono F. fa centro portando avanti i fiaianesi. La seconda metà del primo tempo è di marca Futsal che tira fuori l’orgoglio e con azioni di contropiede produce serie difficoltà al Mater, raggiungendo il pari con Di Iorio L. Reazione Mater Ecclesiae che sfrutta una punizione dal limite ed ancora con Buono F. si riporta in vantaggio. Nel secondo tempo, gli ischitani partono meglio e si riportano in parità con Spezia, bravo e caparbio a vincere due contrasti e superare il portiere avversario. A questo punto sale in cattedra il portiere della Futsal Ischia, Curci C. che si erge a “muro umano” e compie una serie di interventi molto difficili, dapprima stoppando Barano E. con una parata stupenda, poi su Ferrandino U. respingendo una conclusione diretta all’incrocio e poi deviando sul palo un tiro scaturito in mischia. Futsal che si rende pericolosa su un calcio piazzato deviato in angolo. Nei minuti conclusivi, il Mater Ecclesiae passa con Patalano L., che in due tempi, dopo un’altra grande parata di Curci, insacca, fissando il punteggio sul definitivo 3 a 2. FIAIANO - EPOMEO CALCIO A 5 4–8 FIAIANO: Cuomo A., Cuomo V., Cenatiempo P., Di Iorio, Cenatiempo C. (1), Cenatiempo F. (1), Curci L. (2) All. Patalano C. EPOMEO C5: D’Ambra, Vigorito, Castaldi S., Castagiuolo C., Iacono A., Scotti L., Iacono S. (2), Scotti A., Iacono F. (6). All. Finzi G. Ancora una battuta d’arresto per il Fiaiano, che nulla può contro un Epomeo C5 più solido e organizzato, con Iacono F., autore di sei reti, suo vero trascinatore! Squadra fiaianese che rispetto alla sconfitta della prima giornata, mostra leggeri segni di miglioramento ma dimostra di avere ancora molte lacune tattiche e nonostante l’ingaggio del veterano Curci L., non riesce a mettere mai in serie difficoltà la compagine serrarese. Epomeo C5 che conta molte defezioni di formazioni, ma che controlla sempre il match rimanendo sempre con almeno tre di gol vantaggio per tutta la durata del match.
EDICOLE DOVE POTER ACQUISTARE > Comune di Ischia Edicola di Piazza degli Eroi; Edicola di Ischia Ponte; Edicola al Bar La Violetta; Edicola di San Michele da Odilia; Edicola di Portosalvo > Comune di Lacco Ameno Edicola al Bar Triangolo
> Comune di Casamicicola Terme Edicola di Piazza Bagni; Edicola di Piazza Marina; > Comune di Forio Edicola del Porto; Edicola di Monterone
Nevada Abbigliamento
Real San Ciro
5-4
Futsal Ischia
Mater Ecclesiae
2-3
Fiaiano
Epomeo calcio a 5
4-8
Riposa Mater Ecclesiae Bianca
CLASSIFICA SOCIETÀ
Punti
Gare Gare Giocate Vinte
Gare Perse
Gare Nulle
Goal Fatti
Goal Subiti
Mater Ecclesiae
6
2
2
0
0
13
3
Epomeo calcio a 5
6
2
2
0
0
12
7
Nevada Abbigliamento
6
2
2
0
0
9
7
Real San Ciro
0
1
0
1
0
4
5
Mater Ecclesiae Bianca
0
1
0
1
0
3
4
Futsal Ischia
0
2
0
2
0
5
7
Fiaiano
0
2
0
2
0
5
18