Daniela uscì presto di casa. Quel mattino, l’aria profumava di festa, il cielo era incredibilmente azzurro e un sole grande e rotondo le diede il buongiorno dall’alto. Daniela sorrise.
E il sorriso di Daniela volò e volò, e andò a posarsi sul cuore di Roberta, come un colibrì in primavera.
Roberta, un’ippopotama paffuta e cicciottella, era mogia e sconsolata. Si era appena guardata allo specchio e quello che aveva visto non le era piaciuto affatto. Lei voleva essere magra e slanciata come la gazzella, per questo si era messa a dieta. E visto che non mangiava, era sempre di pessimo umore. E così Roberta passava le giornate a brontolare, morta di fame. Finché fu colpita dal sorriso di Daniela… E d’improvviso, la testa le si riempì di campane e le si arruffarono le idee.
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