Lo sport è un linguaggio comune che chiunque può parlare, è uno strumento che unisce, che non conosce limiti. Lo sport, in particolare il calcio, è uno degli strumenti più efficaci per promuovere il protagonismo e l’attivismo sociale di giovani ragazzi e ragazze, dando loro l’opportunità di divertirsi e imparare le regole per vivere in un gruppo e nella società, il rispetto reciproco e la solidarietà fra compagni. Il calcio è uno sport che ovunque ci sia uno spiazzo può essere praticato: non importa se si gioca a piedi nudi, con un pallone fatto di borsine di plastica e spago, se la porta sono due magliette appoggiate al suolo...l’unica cosa che conta è la motivazione e la voglia di rincorrere una palla, superare gli avversari e segnare un goal. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il calcio in Kenya s’impara al campetto e nei cinema di baraccopoli, guardando sul satellite le gesta dei calciatori della Premier League inglese. Lo si pratica ovunque e si riduce spesso ad una lotta uno contro tutti, senza difese, e alla ricerca della giocata spettacolare più che del risultato. “Slum soccer” è un progetto di formazione calcistica che prevede la realizzazione di due camp (base e avanzato) nelle baraccopoli urbane della capitale Nairobi e della città di Kisumu, situata nel Kenya occidentale sulle sponde del lago Vittoria, e destinato a giovani atleti ed ai loro allenatori. Obiettivo del progetto è utilizzare il calcio come strumento di partecipazione, emancipazione e coesione sociale per i giovani abitanti delle slums; coinvolgere i giovani giocatori e allenatori in due settimane di camp di calcio (base ed avanzato) che permettano loro di migliorare le proprie abilità tecniche e tattiche, ma che siano anche strumento per veicolare importanti messaggi educativi e momento di crescita e riscatto sociale.