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Mailing gratuito di informazioni aziendali - numero 12 - giugno 2009

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Costruire tetti rispettando l’ambiente. (pag. 10) Rinnovabili, nuovi strumenti di incentivazione. (pag. 6)

Edilizia, cosa cambia con le nuove norme tecniche. (pag. 14) Il Metodo Migliore per produrre Idrogeno. (pag. 4)

© Edilcasa news - giugno 2009 - Via Mario del Monaco, 3 61100 Pesaro (PU) - www.guidaedilcasa.eu Edilcasa News è un mailing gratuito, distribuito tramite Poste Italiane esclusivamente a: amministratori condomini - architetti - geometri ingegneri - imprese edili - manutenzioni stabili - studi di geologia studi tecnici - uffici tecnici comunali - alberghi.

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Il Metodo Migliore per produrre Idrogeno.

Rinnovabili, nuovi strumenti di incentivazione.

Probemi di muffa o corrosioni forti per la salsedine?

(pag. 4)

(pag. 6)

(pag. 8)

Costruire tetti rispettando l’ambiente. (pag. 10)

Un progetto rivoluzionario per creare mattoni di letame. (pag. 12)

Edilizia, cosa cambia con le nuove norme tecniche. (pag. 14)

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Il Metodo Migliore per Produrre Idrogeno.

Grazie a una sorprendente scoperta, un team di scienziati scopre un metodo economicamente efficiente per produrre Idrogeno grazie all’energia solare.

Una nuova tecnologia scoperta quasi per caso può aiutare a ridisegnare il nostro futuro energetico e contribuire a ren-

Perché Idrogeno?

dere l’idrogeno un economico biocarburante. Il biossido di titanio è probabilmente una delle più diffuse sostanze uti-

Come sappiamo, da anni i ricercatori stanno indagando il

lizzate in tutto il mondo. Si può trovare dalle celle solari al

modo migliore per sfruttare questo effetto di produrre idro-

dentifricio. Ma forse è più interessante il fatto che il biossido

geno dalla luce del sole utilizzando l’acqua in maniera

di titanio può essere utilizzato per liberare idrogeno dall’ac-

economicamente redditizia. Ma ora un team di ricerca del

qua. Il processo già noto dalla fine degli anni Sessanta,

Northeastern University e del National Institute of Stan-

grazie al lavoro di Akira Fujishima, il biossido di titanio fun-

dards and Technology (NIST), hanno accidentalmente

ziona come fotocatalizzatore, decomponendo l’acqua in

scoperto un modo per produrre idrogeno in modo econo-

idrogeno e ossigeno in presenza di luce e di energia elet-

micamente sostenibile.

trica, in un processo noto come effetto Honda-Fujishimao.

L’idrogeno è un biocarburante come i combustibili fossili.

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La differenza è che l’idrogeno brucia in modo pulito.

è responsabile di un ulteriore miglioramento delle presta-

Quando viene bruciato infatti si combina con l’ossigeno per

zioni dei nanotubi per il rilascio dell’idrogeno dall’acqua. Da

formare acqua... e nient’altro. L’idrogeno è anche facilmente

qui l’utilizzo del potassio. I dati sono stati sorprendenti. “Il

disponibile come componente dell’acqua. E la maggior

risultato è stato così emozionante che abbiamo abbando-

parte del nostro pianeta è coperto da acqua. Il problema come sappiamo finora è stato quello di come estrarre idrogeno dall’acqua in maniera economicamente redditizia.

nato rapidamente l’utilizzo del carbonio”. spiega Latika Menon del team di ricerca, “utilizzando nanotubi contenenti potassio. In questo modo è stata necessaria solamente un terzo dell’energia elettrica per produrre la stessa quantità di

L’idrolisi ad esempio è un modo di raccogliere idrogeno

idrogeno rispetto ai nanotubi al carbonio”. Un risultato dav-

dall’acqua. Tuttavia è necessaria più energia per liberare

vero molto promettente che inaugura rapidamente la

l’idrogeno che quella recuperata dall’uso del gas come

nuova serie di ricerche.

combustibile.

Idrogeno sempre più conveniente?

Ed ecco dove il biossido di titanio può diventare un fotocatalizzatore naturale che grazie alla luce ultravioletta agisce come catalizzatore per la reazione di idrolisi, riducendo la quantità di energia elettrica necessaria per la reazione chimica e per estrarre quindi l’idrogeno dall’acqua. Il team ora sta studiando diverse metodologie per aumentare le prestazioni del biossido di titanio combinandolo con carbonio in modo da formare piccoli nanotubi che permetterebbero all’acqua di entrare in contatto molecolarmente al meglio con il catalizzatore e migliorando la produzione di idrogeno. Inoltre la combinazione con il carbonio aiuterebbe al biossido di titanio l’assorbimento della luce.

E proprio qui sorprendentemente è stato quasi per caso che il team ha poi scoperto che un residuo del processo impiegato per costruire altri nanotubi al carbonio per celle solari

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Rinnovabili in arrivo nuovi strumenti di incentivazione.

Il ddl energia consente ai Comuni di cedere ai cittadini proprie aree da destinare alla realizzazione di impianti.

26/05/2009 - Dopo l’approvazione da parte del Senato, è ora all’esame della Camera il disegno di legge 1195 recante disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia. L’articolo 27 contiene numerose misure per la sicurezza e il potenziamento del settore energetico. È previsto che, per incentivare l’utilizzo di energia prodotta con fonti rinnovabili, i Comuni fino a 20.000 residenti possono usufruire del servizio di scambio sul posto dell’energia prodotta (ai sensi dell’articolo 2, comma 150, lettera a), della legge 244/2007 – Finanziaria 2008), per gli impianti di cui sono proprietari, di potenza non superiore a 200 Kw, a copertura dei consumi di proprie utenze, senza tener conto dell’obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e il punto di prelievo dell’energia scambiata con la rete e fermo restando il pagamento degli oneri di rete.

Inoltre, per incentivare la costruzione di impianti fotovoltaici, ai sensi degli articoli 6 e 7 del Dlgs 387/2003, i Comuni possono destinare aree del proprio patrimonio disponibile alla realizzazione degli impianti per l’erogazione in conto energia e dei servizi di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta, da cedere a privati cittadini che intendono accedere

agli incentivi in conto energia e sottoscrivere contratti di scambio energetico con il gestore della rete. È estesa dal 31 dicembre 2008 (data prevista dall’art. 2, comma 152 della Finanziaria 2008) al 30 giugno 2009 la data entro cui gli impianti alimentati da fonti rinnovabili devono essere in esercizio, al fine di beneficiare degli incentivi (certificati verdi) previsti dai commi da 143 a 157 del suddetto articolo 2, a condizione che i medesimi impianti non beneficino di altri incentivi pubblici nazionali, regionali, locali o comunitari in conto energia, in conto capitale o in conto interessi con capitalizzazione anticipata. Per far fronte a questa proroga sono stanziati 300.000 euro per l’anno 2009. È abrogato il divieto di commercializzare elettrodomestici di classi energetiche inferiori alla classe A e di motori elettrici di classe 3 anche all'interno di apparati. Tale divieto, previsto dall’art. 2, comma 162 della Finanziaria 2008, sarebbe scattato il 1° gennaio 2010. Come pure è abrogato il divieto (previsto dall’art. 2, comma 132 della Finanziaria 2008, dal 1° gennaio 2011) di importare, distribuire e vendere lampadine a incandescenza ed elettrodomestici privi di un dispositivo per interrompere completamente il collegamento alla rete elettrica.

Sono introdotte semplificazioni per l’installazione e l’esercizio di impianti di cogenerazione: per le unità di microcogenerazione, cioè fino a 50 Kilowatt Elettrici (kWe), sarà sufficiente una comunicazione da presentare all’autorità competente ai sensi del Testo Unico dell’edilizia (Dpr 380/2001); per gli impianti di piccola cogenerazione (fino a 1 MWe) basterà una denuncia di inizio attività (Dia).

Con una modifica al Dlgs 387/2003, art. 12 (Razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative), si prevede che, per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e per impianti fotovoltaici, il proponente deve dimostrare, prima dell’autorizzazione, la disponibilità del suolo su cui realizzare l’impianto. Invece, con la cancellazione del secondo periodo del comma 4 del suddetto articolo 12, è stato abrogato l'obbligo, a carico del soggetto esercente, di ripristino dello stato dei luoghi, a seguito della dismissione dell’impianto.

Per quanto riguarda gli impianti da fonti rinnovabili di potenza non superiore a 20 kW, il comma 2 dell’articolo 6 del Dlgs 387/2003 (che vietava la vendita dell'energia elettrica prodotta dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili) è sostituito con la previsione secondo cui l’energia elettrica prodotta può essere remunerata a condizioni economiche di mercato per la parte immessa in rete e nei limiti del valore eccedente il costo sostenuto per il consumo dell’energia.

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Problema di muffa e corrosioni forti per la salsedine?

La Walls&Technology si occupa di risanamento e recupero di acquedotti, cisterne acquee, ponti o viadotti danneggiati da: umidità, agenti ambientali o atmosferici (es. smog), trattamenti incongrui, agenti chimici (es. cloro), corrosioni forti per la salsedine.

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RELAZIONE FRA SALUTE ED UMIDITÀ La muffa e l’umidità provocano malattie respiratorie e infezioni anche gravi.

Dati desunti da studi epidemiologici inglesi: - Correlazione diretta umidità - malattie - Umidità è causa di: - malattie delle alte e basse vie respiratorie - asma bronchiale - stati febbrili - infezioni intestinali - malattie osteo articolari.

CARATTERISTICHE DEL BREVETTO Brevetto: Stabilizzazione ed isolamento idrico delle Fondamenta del muro.

Brevetto n° EO 2D 37/00; E0 2D 9/16 - Assegnato: P20880 - 31.10.2002 - SI - Proprietario: Ing. Klan D.O.O.

RICERCA, ANALISI ED ESECUTORI Ricerca dell’ambito di utilizzo della nuova tecnologia: - Analisi del numero degli edifici con più di 250, 500 e 750 anni ed oltre i 750 anni.

IL PROGETTO DI RICERCA Brevetto: Stabilizzazione ed Isolamento idrico delle Fondamenta del muro.

Progetto di ricerca, “Trasmissione di Tecnologie brevettate” della nuova procedura tecnologica per utilizzo nell’ambito del risanamento di edifici.

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EcoFaeBrick: In Indonesia i mattoni sono di letame.

Un’Ambiziosa Start-Up lancia un progetto rivoluzionario per creare mattoni in letame il 20% più leggeri ma anche il 20% più resistenti.

EcoFaeBrick è un business venture in collaborazione con

piccola fabbrica. L’argilla di scavo infatti, comporta un

Faerumnesia. Formalmente istituita nel 2009 ha una mis-

enorme danno per il territorio. Senza considerare che au-

sione particolare, ossia quella di fornire un soluzioni

menterebbe i ricavi delle popolazioni rurali del 53%.”

economiche per il problema dei “rifiuti” nelle zone agricole.

continuano dall’azienda.

EcoFaeBrick trasforma il letame dei bovini in mattoni più sostenibili, più resistenti e il 20% più leggeri rispetto al tradizionale materiale da costruzione offrendo un prodotto ad alto valore attraverso l’uso efficace della tecnologia cre-

“Abbiamo costruito una par-

ando un processo più compatibile con l’ambiente

tnership con gli agricoltori locali

integrato ad un modello di sviluppo rurale sostenibile.

e attraverso la nostra catena

Non c’è differenza visibile tra un tradizionale mattone e il

di approvvigionamento in que-

mattone in letame e naturalmente quest’ultimo non spri-

sto modo riceveranno un reddito aggiuntivo del 53%

giona alcun odore. Inoltre per la cottura dei mattoni in

e questo significativo reddito supplementare può es-

letame, invece di utilizzare legname, il nuovo materiale da

sere utilizzato per migliorare la qualità della loro vita.”

costruzione viene cotto in forni utilizzando biogas proveniente sempre da letame, contribuendo a ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio. Il nuovo mattone di letame inoltre consente di proteggere e conservare l’agricoltura e la natura, impedendo la creazione e lo sfruttamento di vaste aree scavate per estrarvi creta per i convenzionali mattoni. Il nuovo mattone sviluppato nelle aree rurali dell’Indonesia da EcoFaeBrick ci fa capire come nel Global Social Venture 2009 è stato in grado di vincere la concorrenza. La società ha già individuato 22 aree successive intorno all’Indonesia dove poter espandere il progetto.

“Con EcoFaeBrick, abbiamo compiuto un importante passo in avanti per lo sviluppo dei materiali da costruzione, offrendo un prodotto il 20% più leggero ma il 20% più resistente a compressione. Utilizzando EcoFaeBrick, si ottengono benefici non solo per la qualità superiore dei mattoni in letame, ma anche per quel che riguarda il costo del mattone stesso”, spiegano da EcoFaeBrick. “Utilizzando il 75% di letame bovino trattato, siamo in grado di conservare 53 ettari di terreno agricolo produttivo per ogni

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Edilizia cosa cambia con le nuove norme tecniche.

Costruzioni. Si avvicina l`arrivo delle disposizioni su materiali e progettazione anti-terremoto, edifici con nuove norme, approccio prestazionale per i lavori su immobili esistenti.

Le nuove norme tecniche per le costruzioni, che salvo im-

fornire le regole di applicazione da rispettare nella proget-

previsti entreranno in vigore il prossimo 1 luglio, sono

tazione). La circolare, viceversa, contiene una serie di

accompagnate da un testo normativo del quale finora si è

procedure e regole di dettaglio sugli aspetti piu` innovativi

parlato relativamente poco: la circolare pubblicata sulla

quali ad esempio: la valutazione delle proprietà meccani-

Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2009 (Supple-

che delle murature a partire dalla tipologia muraria,

mento ordinario n. 27). Il testo non si limita a fornire

l’individuazione degli aggregati edilizi e delle unità struttu-

informazioni e chiarimenti per facilitare la lettura del Dm 14

rali sulle quali eseguire le verifiche, le tipologie di intervento

gennaio 2008 come è accaduto con analoghe circolari

e di analisi nel consolidamento delle strutture murarie, dei

precedenti - ma contiene integrazioni utili per la progetta-

ponti e degli elementi in cemento armato.

zione delle strutture.

La manutenzione. Il capitolo 10 della circolare tratta le moCostruzioni esistenti. Le norme più attese da progettisti e

dalità di redazione del progetto esecutivo e dei suoi

tecnici sono quelle del capitolo 8, dedicato alle costruzioni

elaborati e - aspetto veramente nuovo - delle connessioni

esistenti. Il testo, del Dm su questo argomento ha un ap-

strutturali fra elementi architettonici e impianti. Nel capitolo

proccio decisamente prestazionale (più attento a definire

10, pero’, ci sono anche molte disposizioni sulla manu-

le “prestazioni” che deve avere l`edificio piuttosto che a

tenzione, che introducono diverse novità:

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1) il progetto, oltre al piano di manutenzione delle strutture,

i sistemi geotecnici in presenza di sisma, argomento que-

deve contenere una precisa rappresentazione degli ele-

sto molto discusso nel recente passato.

menti predisposti per la loro ispezione e manutenzione; La resistenza del calcestruzzo. In tema di materiali, il ca2) nel caso di opere ritenute di particolare importanza dal

pitolo 11 affronta e risolve l’annosa questione del controllo

committente, occorre procedere al controllo incrociato dei

della resistenza del calcestruzzo in opera mediante caro-

risultati delle calcolazioni, mediante la ripetizione dei calcoli

taggi. Si indica una strada abbastanza precisa per quanto

da parte di un soggetto qualificato, diverso dal progettista

riguarda il prelievo delle carote e le modalità di confronto

originario. Su incarico del committente, il controllore ese-

tra il valore della resistenza delle carote e quello fissato nel

guirà i riscontri mediante l`impiego di programmi di calcolo

progetto. Si tratta di uno dei problemi su cui nel passato

diversi da quelli impiegati originariamente. Non è il Proof

si sono registrati lunghi e complessi contenziosi.

Ingenieur tedesco, ma ci siamo vicini; Franco Angotti

3) il collaudatore statico è caricato di un compito assolutamente nuovo: deve esprimersi sulla ispezionabilità delle strutture ai fini della manutenzione.

Tecniche costruttive. Nel capitolo 4 la circolare tratta le diverse tecniche costruttive e contiene significativi approfondimenti per le verifiche agli stati-limite di esercizio (deformabilità, fessurazione, copriferri, interferri e così via) per le costruzioni in cemento armato. Mentre per quelle in acciaio, oltre a una particolare attenzione ai problemi di stabilità, alle unioni saldate e bullonate e ai fenomeni di fatica, un paragrafo tratta i profilati formati a freddo e le lamiere grecate. Ampio spazio è poi dato alle strutture miste acciaio-calcestruzzo, fondamentali per rendere operative le norme tecniche.

Geotecnica. Uno dei capitoli più interessanti è il sesto, dedicato alla geotecnica. Qui si spiega come giungere ai valori di riferimento (i cosiddetti valori caratteristici che per la geotecnica sono una vera novità) dei parametri geotecnici quando si affronta la verifica della sicurezza con il metodo agli stati limite. Particolare attenzione è poi dedicata alla descrizione dei due possibili approcci progettuali, in particolare per le opere di sostegno, mentre una specifica trattazione è dedicata alle opere di materiali sciolti ed ai fronti di scavo.

Progetto antisismico. Il capitolo 7 riguarda la progettazione strutturale in presenza di sisma. È una parte ricca di indicazioni progettuali sui concetti di duttilità, gerarchia delle resistenze, meccanismi di rottura, dettagli costruttivi.

Molto ampia è la parte dedicata alle strutture composte acciaio calcestruzzo, ai ponti e in genere ai dispositivi antisismici e dissipativi. Il capitolo si conclude con le opere e

Università di Firenze

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