Maria Montessori La scoperta del bambino segreto
1. Il contesto filosoficopedagogico
2. Biografia
3. La pedagogia scientifica
4. Il metodo
5. L’ambiente:
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- Casa dei bambini - Materiale di sviluppo - Attività di vita pratica - La maestra “direttrice”
6. La teoria psicopedagogica
1. Il contesto filosofico-pedagogico Il positivismo e la «pedagogia scientifica» • Verso la metà dell’Ottocento, nell’ambito dello sviluppo industriale, favorito
dal
progresso tecnico-scientifico,
si
afferma
l’indirizzo
filosofico del positivismo. • Il primato della scienza porta a una nuova concezione della pedagogia: l’educazione deve essere il motore del progresso sociale, va rifondata
sulla
base
delle
nuove
scienze
(biologia,
psicologia,
antropologia, sociologia) • Prende forma l’idea di una pedagogia scientifica autonoma, rispetto alla filosofia, punto d’incontro e collaborazione tra saperi diversi. 3
L’attivismo pedagogico • Nel quadro della pedagogia scientifica, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento in Europa e negli Usa vengono fondate le «scuole nuove», chiamate così perché indirizzate a rispondere in modo concreto ai nuovi problemi sociali. • Le scuole nuove si intrecciano con la corrente dell’attivismo pedagogico. 4
Temi della pedagogia dell’attivismo Puerocentrismo
Valorizzazione del «fare» Al centro del lavoro scolastico vi sono le attività manuali, il gioco, il lavoro
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Motivazione Il processo di insegnamento apprendimento è possibile se collegato ai bisogni emotivi, pratici e cognitivi dell’alunno
Centralità dello «studio d’ambiente»
Socializzazione
Antiautoritarismo
Antintellettualismo
2. Biografia Maria Tecla Artemisia Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk, 6 maggio 1952)
Educatrice, pedagogista, medico, filosofa italiana
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3. La pedagogia scientifica • M. Montessori interperta in modo esemplare, ma nello stesso tempo critico, la linea di tendenza della pedagogia del primo Novecento legata alla cultura positivistica: la pedagogia richiede un rinnovamento profondo in direzione scientifica, il discorso pedagogico deve uscire dalle astrazioni metafisiche. • È necessaria un’osservazione obiettiva del soggetto. • La psicologia sperimentale di matrice positivista si limita però a «osservare» il livello di sviluppo dei bambini. • «una scienza dell’educazione non ha soltanto il compito di osservare, ma anche di trasformare i bambini» • Sulla scia di Itard e Séguin, M. Montessori trasforma gli strumenti di misurazione in materiale didattico per lo sviluppo dei bambini. • L’approccio medico è sostituito da un approccio pedagogico. 7
Il bambino vive in un ambiente adulto (famiglia, scuola), che lo blocca e lo inibisce
Per liberare il bambino autentico/nascosto ci vuole una scuola rinnovata
Oggetto di osservazione psicologica
Pedagogia scientifica 8
Ambiente adatto
Materiale didattico
4. Il metodo Mondo costruito su misura degli adulti Frustra il bisogno di agire del bambino
Per passare dalla deviazione alla normalizzazione occorre: - Ambiente adatto CASA DEI BAMBINI - Materiale scientifico - Maestra direttrice
Il bambino spezzato
Rifugio nel gioco, nella fantasia, nel disinteresse, ribellione con il capriccio, bugia, potere, possesso = deviazione dallo sviluppo 9 spontaneo
Il bambino segreto (serio, laborioso, cura l’ordine)
Acquisizioni di base - La «quadriga trionfante» Lo sviluppo di nozioni e abilità fondamentali in campo grafico, alfabetico e aritmetico è totalmente spontaneo, in quanto sgorga da una corretta educazione sensoriale.
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«I piccoli nelle Case dei Bambini hanno iniziato quattro rami di coltura – il disegno, la scrittura, la lettura e l’aritmetica […]. Questi rami sono derivati dall’educazione dei sensi […]. Infatti l’aritmetica deriva da un esercizio sensoriale a valutare le dimensioni, cioè i rapporti quantitativi tra le cose, il disegno proviene da una educazione dell’occhio a valutare le forme e a distinguere i colori, e insieme dalla preparazione della mano a seguire i contorni di oggetti determinati; la scrittura deriva da un più complesso insieme di esercizi tattili conducenti la mano leggera a muoversi in particolari direzioni, l’occhio ad analizzare contorni e forme astratte, l’udito a percepire i suoni della voce che parla modellando le parole in tutti i loro suoni componenti dalla lettura che nasce dalla scrittura […]. Tali conquiste sono possenti manifestazioni di energia interiore […]. Non fu dunque un arido apprendimento, ma una manifestazione trionfante della personalità […] e come un romano vittorioso dell’antichità, che avanzi sulla quadriga superba, lo spirito del bambino diritto ed equilibrato va guidando da se stesso le sue quattro conquiste intellettuali: i quattro cavalli della quadriga trionfante, che corrono pieni di forze verso i gradi ulteriori». M. Montessori, La scoperta del bambino, cit. p. 350. 11
5. L’ambiente • Alle origini della pedagogia scientifica della Montessori c’è la predisposizione di un ambiente appositamente creato per l’osservazione e l’educazione del bambino al fine di svelarne la vera natura, “deviata” o soffocata dal mondo degli adulti.
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• La scuola deve essere organizzata in funzione dell’autosviluppo e dell’autoeducazione dei bambini, deve fornire un ambiente accogliente in cui i vari oggetti e arredamenti devono essere adeguati alle capacità motorie e mentali dei bambini, deve essere ordinato, organizzato, armonioso e attraente. 13
L’ambiente comprende: • La struttura materiale della scuola; • Il materiale scientifico; • L’insieme delle attività di vita pratica della casa; • La maestra “direttrice”
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Casa dei Bambini fondata il 6 gennaio 1907 nel quartiere povero di S. Lorenzo a Roma accoglie una popolazione scolastica, che non ha subito condizionamenti educativi precedenti, pertanto dovrebbe costituire un ottimo campione sperimentale.
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La Casa dei Bambini è costruita su misura (tavoli, sedie, armadi, suppellettili) dei bisogni e dell’attività infantile. 16
La Casa dei Bambini con la sua organizzazione, gli arredi, i materiali è funzionale al processo di normalizzazione, che conduce a un bambino serio, concentrato. Essa, infatti, consente ai bambini il libero esercizio della loro attività.
Materiali di sviluppo
• Al centro del metodo montessoriano è l’uso di materiali di sviluppo scientificamente studiati per la crescita sensoriale e cognitiva. • Il materiale viene sperimentato prima con i frenastenici e in seguito, dopo adattamento, con i bambini normodotati. • Caratteristiche essenziali dei materiali di sviluppo: - Isolamento della qualità - Controllo dell’errore - Attrattività - Limitatezza nelle quantità - Polivalenza 17
I materiali sono raggruppati secondo una determinata qualitĂ fisica: - temperatura; - colore; - forma; - dimensione; - suono; - ruviditĂ ; - peso 18
Isolamento della qualità • I materiali montessoriani attirano l’attenzione sugli aspetti che sollecitano la risposta desiderata. • I materiali montessoriani stimolano una risposta alla volta, evitando di confondere il bambino con altre stimolazioni.
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• Ogni gruppo di oggetti presenta una gradazione dove il massimo e il minimo mostrano la maggior differenza possibile. • La differenza tra un oggetto e l’altro varia regolarmente.
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• Il materiale montessoriano facilita l’apprendimento, consentendo al bambino di passare dalla discriminazione delle differenze più evidenti tra gli stimoli (compito più semplice) a quella delle differenze minime (compito più complesso). • Molti materiali sono strettamente in relazione dal punto di vista sensoriale, numerico, geometrico. Il bambino ritrova lo stesso concetto, ma presentato in modo nuovo. 21
Controllo dell’errore • I materiali di sviluppo permettono al bambino di compiere immediata verifica (feedback autoregolativo) della propria risposta. Sono, quindi, in grado di segnalare l’errore. • Non è necessario controllo e aiuto esterno dell’educatrice. 22
Attrattiva I materiali di sviluppo attraggono il bambino con le loro caratteristiche estetiche (luce, colore, armonia di forme).
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Limitatezza nella quantità Il materiale è limitato nel suo insieme e ogni sua parte è in copia unica.
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Polivalenza I
materiali
possono
utilizzati successivamente.
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essere
AttivitĂ di vita pratica
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La maestra ÂŤdirettriceÂť
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La maestra direttrice deve avere una formazione scientifica per capire bisogni, problemi, personalità di ciascun bambino organizza l’ambiente, mostra e controlla l’uso corretto dei materiali assicura le condizioni di ordine e di quiete necessarie all’apprendimento dedica ogni cura all’osservazione dei comportamenti individuali, assistendo all’attività spontanea dei 28 bambini
«insegna poco, osserva molto, e soprattutto, ha la funzione di dirigere le attività psichiche dei bambini e il loro sviluppo fisiologico» = GUIDA L’ordine nella Casa dei bambini è ottenuto con il lavoro non con rimproveri o punizioni L’alunno che non rispetta le regole viene lasciato da solo a osservare i compagni mentre lavorano con ordine Lascia libero il bambino nella scelta e nell’esecuzione del lavoro
6. La teoria psico-pedagogica •
Il bambino è definito «embrione spirituale» per sottolineare che niente è già preformato in lui, egli è «creatore di se stesso». Come la cellula germinativa è un insieme di potenzialità che si concretizzano nel tempo, così l’embrione spirituale si sviluppa attraverso l’assimilazione inconscia delle informazioni dell’ambiente, che gli sono necessarie per crescere (nebule).
•
Lo sviluppo si realizza secondo periodi sensitivi, cioè fasi, in cui il bambino è pronto per imparare alcune cose e non altre.
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La Montessori definisce «mente assorbente» la tendenza all’assimilazione nei primi anni di vita (0-3 anni).
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Tale fase è quella più creativa dello sviluppo. In tale periodo si costruiscono le strutture fondamentali della personalità e nello stesso tempo si realizza l’adattamento all’ambiente.
•
L’embrione spirituale si fa, quindi, individualità, si impossessa del linguaggio, dei 29 costumi, dei comportamenti etico-sociali del suo ambiente.
• Dai 3 ai 6 anni il bambino perfeziona le sue capacità, egli comincia ad agire coscientemente e volontariamente nell’ambiente e sull’ambiente. • Alla mente assorbente si accosta - poi sostituendola - la mente matematica, che segue l’esigenza di ordine e di organizzazione dei contenuti sensoriali già assimilati. 30
La Montessori intende: 1) Liberare le originarie energie del bambino. L’impulso vitale all’attività e al movimento sono ignorate o contrastate dall’adulto; ciò conduce il bambino a «deviare» dalle linee naturali del proprio sviluppo. Da qui la necessità di ricostruire le condizioni dello sviluppo «spontaneo» = processo di normalizzazione. 2) Favorire il potenziamento delle capacità del bambino attraverso un’educazione precoce, che offra gli stimoli richiesti dalle stesse leggi dello sviluppo. Se le attività di un determinato periodo di sviluppo vengono trascurate (es. linguaggio), svanisce per sempre un’occasione irripetibile di crescita. Importanza dell’educazione prescolastica. 31
Grazie per l’attenzione
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Bibliografia e linkografia Avalle U., Maranzana M., Pensare ed educare, Borgo San Dalmazzo (CN), Paravia, 2005. Avalle U., Maranzana M., La prospettiva pedagogica. Dal Novecento ai giorni nostri, Milano, Pearson Italia, 2016. Cambi F., Manuale di storia della Pedagogia, Roma, Laterza, 2003. D’Isa L., Foschini F., Nuovo i percorsi della mente vol. 3, Milano, Hoepli, 2014. Tassi R., Zani P., I saperi dell’educazione. Il Novecento, Bologna Zanichelli, 20015. http://www.illaribinto.org/file_upload/atti_23-24-02-2013/albieri_elena.pdf