Rassegna stampa 20 settembre 2013 def2

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settembre ECONOMIA E MERCATI

SOLE 24 ORE L’UNIONE SARDA SOLE 24 ORE IL RESTO DEL CARLINO L’ARENA LA REPUBBLICA LA STAMPA INFORMAZIONI D’ORO LA REPUBBLICA PAMBIANCONEWS INFORMAZIONI D’ORO L’ORAFO

Balzo dell’oro (+5%) sulla scia delle mosse della Federal Reserve L’aumento dell’Iva è un errore epocale Piazza Affari chiude in rialzo (+0,3%). Oro sotto i 1300 dollari Reggio - I diamanti come bene di rifugio Gli ori in pegno per comprare i libri Iva verso l’aumento a ottobre altrimenti resta la tassa sulla casa “Orologi e gioielli, Morellato diventerà un grande polo” Oro in picchiata nell'ultima settimana Marini, mister Rolex “È giunta l’ora di far crescere il secondo marchio” È in rete il 7% dello shopping di lusso italiano Oro in ribasso, ma stime positive Export: soddisfacente il primo semestre 2013

FISCO

CORRIERE DELLA SERA Redditometro, ecco la lettera. Il Fisco fissa l’appuntamento

COMPRO ORO

MESSAGGERO VENETO PADOVA OGGI L’ESPRESSO CITY RUMORS NEWS

La taglia del “compro oro” di Milano: 100 mila euro a chi cattura l’assassino Stanga, "Compro oro" riapre anche se gli è stata sospesa la licenza Ecco l'Italia che si vende l'oro Cepagatti, ruba i gioielli e li vende al Compro Oro: scoperto dai carabinieri provincia di Caserta: diverse denunce per ricettazione INFORMAZIONI D’ORO Compro oro: emergono altre irregolarità LA STAMPA Fiamme gialle denunciano due “Compro oro”

SETTORE E MODA

SOLE 24 ORE Come nasce un gioiello Cartier INFORMAZIONI D’ORO La Fed continua a stampare moneta e l’oro vola INFORMAZIONI D’ORO Scoperto tesoro d'oro a Gerusalemme L’ORAFO The Jewellery House: giovani talenti a Milano NAZIONE CARLINO Abbiamo mani d’oro Usiamole IL GIORNALE DI VICENZAAmuleti e monili. Le forze benefiche da “indossare” Nicoletta Martelletto IL MESSAGGERO In oro vero l’ultimo fiore all’occhiello di Bottega Veneta L’ORAFO Addio MACEF, arriva HoMi PAMBIANCONEWS Pianegonda riparte con Morellato INFORMAZIONI D’ORO Gioielli Cartier all’asta da Bonhams INFORMAZIONI D’ORO Nasdaq OMX: nuovo indice dei diamanti L’ORAFO Rosato e Fondazione Veronesi: un charm per la ricerca CONFCOMMERCIO.IT Federpreziosi: "operazione corallo", la cultura come motore di sviluppo DELUXE BLOG Orologio Philip Watch Blaze mette al polso lo stile IL GIORNALE DEL LUSSO Un orologio… di un altro pianeta DELUXE BLOG Orologi di lusso Ballon Bleu de Cartier in vari allestimenti INFORMAZIONI D’ORO Nuovi cronografi J Motion INFORMAZIONI D’ORO Eleganti orologi firmati Saint Honoré LA NAZIONE AREZZO Vicenza tenta il colpo di mano sulle fiere orafe: "Una sola e da noi" il progetto choc Sì dalle categorie nazionali PAMBIANCONEWS Rosato con Fondazione Veronesi nella lotta ai tumori al seno IL GIORNALE DEL LUSSO Gomitolo, l’anello icona di Damiani VJ JEWELLERY VICENZA CIBJO comitato UE si riunisce a Bruxelles con la Commissione Europea.


CRONACA

LA REPUBBLICA Sestri Ponente, cittadini in poche ore sventati due colpi LA NAZIONE AREZZO Ruba oro all'UnoAerre tecnico patteggia 8 mesi LUCERAWEB.IT Furto a gioielleria con muro sfondato QN Coppia denunciata IL GIORNALE DI VICENZA Rapina in gioielleria Maior torna in carcere IL CORRIERE DEL VENETORapinata gioielleria "Canestrari" Recuperato bottino da 100 mila euro IL GIORNALE DI VICENZA A processo per l´assalto all´oro IL REPUBBLICA Genova - Furto in casa di un rappresentante. Spariti diamanti per 100 mila euro

Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati del 20 Settembre 2013


>Ă &ĞĚ ĐŽŶƚŝŶƵĂ Ă ƐƚĂŵƉĂƌĞ ŵŽŶĞƚĂ Ğ ů͛ŽƌŽ ǀŽůĂ Venerdì 20 Settembre 2013 Scritto da Informazioni d'Oro Ieri ŽƌŽ ŝŶ ĨŽƌƚĞ ƌŝĂůnjŽ ƐƵ ƚƵƚƚŝ ŝ ŵĞƌĐĂƚŝ, dopo la decisione a sorpresa della &ĞĚ͗ ŶĞƐƐƵŶĂ ǀĂƌŝĂnjŝŽŶĞ del programma di acquisto di bond da ϴϱ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ Ăů ŵĞƐĞ. La giornata era iniziata con i rialzi in Asia, seguiti a catena da quelli in Europa e negli Stati Uniti. Al Comex di New York i ĨƵƚƵƌĞƐ ƐƵůů͛ŽƌŽ con consegna a dicembre erano arrivati a ŐƵĂĚĂŐŶĂƌĞ ƋƵĂƐŝ ŝů ϱй, a quota ϭ͘ϯϳϱ͕ϭϬ ĚŽůůĂƌŝ l’oncia, prima delle vendite finalizzate ai guadagni giornalieri che hanno fatto ĐŚŝƵĚĞƌĞ ůΖŽƌŽ con un нϰ͕ϰй Ă ϭ͘ϯϲϱ͕ϭϬ. Il contratto di dicembre aveva chiuso invece in leggero ribasso il giorno prima. Molti operatori erano convinti che la banca centrale avrebbe annunciato l͛ŝŶƚĞŶnjŝŽŶĞ Ěŝ ƌŝĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂƌĞ la quantità di bond mensili acquistati per stimolare il recupero dell’economia, ma ůĂ &ĞĚ ŚĂ ƐƉŝĂnjnjĂƚŽ ŝ ŵĞƌĐĂƚŝ affermando che la riduzione del QE è legata ai dati economici, non al calendario. La politica della Fed è mirata a fare «Đŝž ĐŚĞ ğ ŶĞĐĞƐƐĂƌŝŽ ƉĞƌ ů͛ĞĐŽŶŽŵŝĂ», ed il presidente Bernanke ha ribadito di voler «ĂƚƚĞŶĚĞƌĞ ĂŶĐŽƌĂ ƵŶ ƉŽ͛, cercando di avere ulteriori conferme» che il ŵŝŐůŝŽƌĂŵĞŶƚŽ dell’economia sia ĚƵƌĂƚƵƌŽ. Questo potrebbe essere letto come un indizio secondo cui ůĂ ďĂŶĐĂ ĐĞŶƚƌĂůĞ ŶŽŶ ĐƌĞĚĞ ancora che l’economia degli Stati Uniti, la più grande al mondo, sia ĂďďĂƐƚĂŶnjĂ ĂƵƚŽƐƵĨĨŝĐŝĞŶƚĞ ĚĂ ƌŝƚŝƌĂƌĞ ůĞ ŵŝƐƵƌĞ Ěŝ ƐƚŝŵŽůŽ. La Fed sembra anche scommettere che, ŵĂŶƚĞŶĞŶĚŽ ƋƵĞƐƚĂ ƉŽůŝƚŝĐĂ, l’economia degli Stati Uniti sarà in grado di continuare a ĐƌĞĂƌĞ ŶƵŽǀŝ ƉŽƐƚŝ Ěŝ ůĂǀŽƌŽ e di far ĂďďĂƐƐĂƌĞ ŝ ƚĂƐƐŝ ĚĞŝ ŵƵƚƵŝ stimolando la domanda di abitazioni, parte importante del PIL degli Stati Uniti. Le attenzioni sono state focalizzate sulla decisione della banca centrale, mentre sono stati ŝŐŶŽƌĂƚŝ ŝ ĚĂƚŝ ĞĐŽŶŽŵŝĐŝ del Dipartimento del Commercio danno in ĐƌĞƐĐŝƚĂ ĚĞů ϳй ŝů ŵĞƌĐĂƚŽ ĚĞůůĞ ĐĂƐĞ unifamiliari, mentre nuovi appartamenti e condomini sono in calo dell’11,1%. Stessa sorte in termini di attenzione hanno avuto i dati sull'Ăƚƚŝǀŝƚă ŵĂŶŝĨĂƚƚƵƌŝĞƌĂ, il cui indice ha evidenziato un ŐƌŽƐƐŽ ŐƵĂĚĂŐŶŽ dai 9,3 punti di agosto ai 22,3 di settembre. L'andamento altalenante dell'oro mette chiaramente in luce il fatto che, almeno per il momento, il metallo viene visto come speculazione a breve termine, senza dare garanzie di altro tipo. Gli operatori che stanno giocando allo scoperto con i futures, in ogni caso, dovranno prima o poi rientrare ed il mantenimento dell'attuale area dovrebbe garantire una buona base per rialzi sostenibili a lungo termine. Altrove sul Comex, l’ĂƌŐĞŶƚŽ con consegna a dicembre è ƐĂůŝƚŽ ĚĞů ϳ͕ϱй a Ϯϯ͕Ϭϳϴ ĚŽůůĂƌŝ l’oncia, mentre il ƌĂŵĞ con consegna a dicembre è ƐĂůŝƚŽ ĚĞůůΖϭ͕ϵϱй a ϯ͕ϯϱϬ ĚŽůůĂƌŝ l’oncia.


20-SET-2013

Lettori: 363.000 Diffusione: 58.688

Dir. Resp.: Anthony Muroni

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Piazza Affari chiude in rialzo (+0,3%). Oro sotto i 1300 dollari 18 settembre 2013 La Borsa di Milano ha chiuso la seduta con i principali indici in modesto rialzo: FTSE MIB+0,30%, Ftse All +0,28%. In tono leggermente positivo anche gli altri indici azionarieuropei. Si mantiene intorno alla parità Wall Street. A Piazza Affari fiammata di Buzzi Unicem grazie al «buy» di Goldman Sachs con target a 13,3 euro. In forte ribasso Mediaset all'indomani della conferma del risarcimento da mezzo miliardo dovuto da Fininvest a Cir Ord e prima del videomessaggio di Silvio Berlusconi. Intanto gli analisti hanno alzato il target price sul titolo. In leggero ribasso anche la controllante Cofide Ord. andamento titoli FTSE MIB 1.27%Buzzi Unicem 0.33%Mediaset S.P.A -0.79% Vedi tutti » Dati macro A luglio la produzione nel settore delle costruzioni nell'Eurozona è aumentato dello 0,3% rispetto a giugno, nella Ue dello 0,7%. A giugno +0,9% e +0,6% rispettivamente. Rispetto a un anno prima -1,2% e -1,1%. Lo rileva Eurostat. Hanno deluso i dati sui nuovi cantieri edili in Usa nel mese di agosto, saliti solo dello 0,9% sul mese precedente, contro una previsione media degli economisti del 2,3%. Previsioni positive su Spagna e Italia da istituto tedesco L'andamento congiunturale nell'Eurozona «ha toccato il suo punto minimo» e, dopo la crescita dello 0,3% registrata nel secondo trimestre dell'anno, é previsto un ritorno alla crescita nella seconda parte dell'anno anche per i Paesi più in difficoltà, in particolare Italia e Spagna. È quanto scrive il Diw, l'Istituto tedesco per la ricerca congiunturale che ha presentato a Berlino il suo rapporto autunnale. La crescita registrata dall'Eurozona nel secondo trimestre dell'anno, ricorda il Diw, ha interrotto una recessione che durava da un anno e mezzo. L'uscita dalla recessione é riuscita soprattutto grazie alla crescita in Germania (+0,7%) e al dato inaspettatamente positivo in Francia (+0,5%) mentre Spagna e Italia continuano a essere in recessione. «Sono sempre più numerosi, tuttavia - scrive il Diw - i segnali di una ripresa anche nei Paesi in difficoltà a partire dal secondo semestre di quest'anno». Nel complesso, la stima del Diw per l'Eurozona è di una contrazione economica dello 0,3% quest'anno rispetto al 2012 e di un rimbalzo a +1% nel 2014. Valute La moneta unica europea, secondo le rilevazioni della Bce, vale oggi 1,3352 dollari contro 1,3356 dollari ieri e a 132,18 yen contro 132,44 yen in precedenza. L'euro, inoltre, vale oggi 0,83580 sterline contro 0,83970 sterline ieri e 1,2370 franchi svizzeri contro 1,2375 franchi (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). Spread L'Italia riacciuffa la Spagna e effettua il controsorpasso. Lo spread tra Btp decennali e Bund della Germania, a 239 punti base, è tornato al di sotto di quello tra Bonos spagnoli e Bund sempre sulla scadenza a 10 anni, a 242 punti base. (rendimento dei bond dell'Eurozona). Oro sotto i 1.300 dollari Prezzo dell'0ro in calo sui mercati asiatici dove ha lasciato sul terreno l'1% a 1.297,20 dollari l'oncia.


19-SET-2013

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Dir. Resp.: Giovanni Morandi

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19-SET-2013

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Dir. Resp.: Maurizio Cattaneo

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18-SET-2013

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Dir. Resp.: Ezio Mauro

da pag. 13

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CONFCOMMERCIO

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Tuttosoldi 16/09/2013 Ͳ l’intervista

“Orologi e gioielli, Morellato diventerà un grande polo” Il patron del gruppo di gioielli Carraro: l’area più dinamica è la Russia, ma l’Italia resta il primo mercato anche se i consumi sono in calo Eleonora Vallin C’ è chi vende, e c’è chi compra. Massimo Carraro appartiene alla seconda categoria. Imprenditore padovano dalla lunga visione, dal 1990 alla guida del gruppo Morellato (4000 multibrand e 200 monomarca), si è dato una mission: creare un polo della gioielleria made in Italy. «Non voglio criticare nessuno – esordisce Ͳ . Ma io non sono un venditore e adoro il mio lavoro, perché sono portatore di un progetto preciso». «Oggi L’imprenditore Massimo Carraro, noi siamo il primo gruppo europeo nella gioielleria, per presidente e amministratore delegato dimensioni e fatturato, a proprietà italiana – continua Ͳ. del gruppo Morellato Altri brand, come è noto, sono passati di mano, soprattutto francese. C’è però, in Italia, una grande tradizione nel gioiello che rischia di non essere valorizzata nel nuovo contesto globale che richiede organizzazione, struttura e dimensioni. Per questo Morellato si è imposto come elemento di aggregazione». Il percorso è iniziato nel 2006 con l’acquisizione di Sector, con le controllate Chronostar e Philip Watch. Poi sono venute le licenze, che oggi sono quattro: John Galliano, Just Cavalli, Miss Sixty, Maserati. Infine, nel 2007, l’acquisizione di brand e store Blue Spirit che lo scorso anno ha guadagnato +15% con 200 punti vendita in Italia. L’ultima e recente conquista è la vicentina Pianegonda. «Da tempo guardavamo con interesse a un prodotto di design e made in Italy, che usasse l’argento come materiale nobile senza i vincoli di costo dell’oro – spiega Carraro Ͳ. Ci siamo parlati a lungo, io e Franco Pianegonda – racconta Ͳ e l’idea che lui continui a fare al meglio ciò che sa fare, ovvero il direttore artistico e creativo ma che poi questo si integri nell’organizzazione, nel know how industriale Ͳ che significa veramente prodotto qui in Italia Ͳ e nel network distributivo di Morellato Group ci è sembrata la strada giusta». Quanto conta oggi per voi il mercato italiano? «L’Italia resta il primo mercato e nel wholesale vale circa il 50%. Ma è in diminuzione perché cresce l’estero e perché i consumi interni sono calati. Per questo ci siamo aperti al mondo. Oggi Morellato Group, oltre a quelle italiane, controlla otto società operative basate nei mercati


strategici di riferimento: Hong Kong, Shanghai, Barcellona, Stoccarda, Lione, New York, Dubai, Lugano». I Paesi che trainano? «Siamo molto forti in Medio Oriente: Emirati, Dubai, Arabia, Kuwait; abbiamo tre negozi a Teheran, abbiamo aperto in Azerbaijan. Questa è tutta un’area dove il made in Italy, fashion, giovane e contemporaneo è ampiamente apprezzato. Poi c’è la Cina dove stiamo avendo grandi soddisfazioni: i Pos sono complessivamente 180 di cui 120 a brand Morellato». Nuovi mercati da esplorare? «Le aree strategiche sono Cina e Medio Oriente. Siamo presenti anche in Messico e Brasile, aree interessanti, ma oltre all’Oriente il mercato più dinamico per noi, ora, è la Russia dove il made in Italy ha ancora un valore». Cos’è l’innovazione per Morellato? «Abbiamo prima innovato il prodotto, poi le tipologie di marca per rappresentare un gruppo unico italiano nel mondo, infine integrato brand e retail. Come ha fatto Luxottica nell’occhiale. Non abbiamo inventato nulla ma, nel nostro settore, siamo stati i primi». Previsioni di fatturato per l’anno in corso? «Abbiamo chiuso il 2012 attorno ai 190 milioni di fatturato con 1.200 addetti nel mondo, di cui 800 solo in Italia. Nel primo semestre di quest’anno abbiamo registrato ancora un calo dei consumi in Italia, compensati da fuori confine. Diciamo che mi riterrei soddisfatto se chiudessimo il 2013 confermando i risultati dell’anno scorso, continuando la crescita a livello internazionale. Così saremmo nelle condizioni di poter ripartire, anche in Italia, dal 2014». Nuovi marchi o licenze all’orizzonte, dopo Pianegonda? «Mi guardo sempre intorno, così come ho fatto due anni fa con Pianegonda. Prima di ogni annuncio c’è un periodo di gestazione e ancora prima un innamoramento. Mentirei se dicessi che non penso a nulla. Ora però siamo impegnati nel rilancio di Pianegonda e nell’espansione di marchi e licenze. Continuiamo e continueremo ad essere, per vocazione, polo aggregante del gioiello». Non è una mission impossibile in Italia? «In Italia è difficilissimo essere imprenditori. Ma non mi piace lamentarmi. Sarà la passione, sarà perché il know how ce l’abbiamo davvero solo qui, insomma: sono convinto ne valga la pena. Certo che se ci fosse un contesto più facile sarebbe tutto più semplice». Ha mai pensato a quotarsi per avere più risorse per portare avanti il suo progetto? «Si, la quotazione era un progetto a cui abbiamo iniziato a pensare nel 2008 dopo l’acquisizione di Blue Spirit e continuiamo a essere interessati come prospettiva strategica; è chiaro che dal 2009 il mercato finanziario italiano è sparito, quindi andiamo avanti con le nostre gambe e aspettiamo


che ci siano le condizioni. Di fatto, noi siamo già organizzati come una quotata, con i timing, e abbiamo già consiglieri indipendenti nel Cda. La dura verità è che i mercati finanziari non valorizzano il made in Italy perché vivono l’Italia come un Paese problematico. Quando il contesto sarà più sereno, valuteremo la quotazione». Attendiamo, dunque. «Sì, ma vorrei specificare che la prospettiva nella quale ci muoviamo noi non è mai stata e non è finanziaria. Lavoriamo con passione per un progetto imprenditoriale di lungo termine, la finanza ha sempre un ruolo ma qui è subordinato. Il nostro primo obiettivo è produrre bei gioielli made in Italy».


Oro in picchiata nell'ultima settimana Lunedì 16 Settembre 2013 Scritto da Informazioni d'Oro L’oro ha toccato il minimo delle ultime cinque settimane, retrocedendo di quasi il 10% solo nell’ultima. Sembrano essere ricominciati i timori riguardo la fine del quantitative easing della FED e questo, insieme all’allentamento della tensione tra USA e Russia per la Siria, ha contribuito al ribasso dell’oro. Giovedì Stati Uniti e Russia hanno avviato dei colloqui sul piano di Mosca per lo smaltimento delle armi chimiche del presidente siriano Bashar AlͲAssad. Le quotazioni dell’oro sono scese sotto le medie mobili degli ultimi 100 e 50 giorni, ma gli esperti ritengono che 1.307 dollari dovrebbe fornire un forte supporto, anche se un calo oltre tale soglia potrebbe aprire scenari di ulteriori perdite, anche fino a 1.275 dollari. «Questo è quasi certamente il prezzo dato dall’attesa di una riduzione del QE», ha detto Jonathan Butler, analista di Mitsubishi. «Il FOMC (Federal Open Market Committee) si riunirà la prossima settimana e vi sono grandi speculazioni sulla fine delle manovre espansive per fine mese», ha aggiunto. La Federal Reserve potrebbe quindi annunciare il taglio degli acquisti di obbligazioni già al termine della riunione di due giorni del 17 e 18 settembre. I prezzi dell’oro a fine agosto avevano raggiunto i 1.430 dollari, quando sembrava lontano l’annuncio della FED e la crisi siriana era all’apice. Da allora l’attrattività del metallo è stata intaccata dagli sforzi diplomatici tesi a porre le armi chimiche della Siria sotto il controllo internazionale, per evitare un attacco militare degli Stati Uniti. I rivenditori di oro fisico rassicurano sugli acquisti, che potrebbero aiutare l’oro a rimanere sopra il livello psicologico dei 1.300 dollari. «Sappiamo che in Cina c’è un buon volume di acquisti», ha detto Ronald Leung , rivenditore capo Lee Cheong Gold Dealers di Hong Kong , riferendosi al secondo consumatore più grande al mondo. Intanto anche l’argento è sceso questa settimana di circa il 10%, toccando i 21,35 dollari l’oncia. Anche il palladio è sceso, a 688,50 dollari l’oncia, mentre il platino ha resistito ed anzi è salito a 1.429,49 dollari l’oncia.


Marini, mister Rolex “È giunta l’ora di far crescere il secondo marchio” IL CEO DELLA CASA SVIZZERA DI OROLOGI METTE A SEGNO UN INCREMENTO A DOPPIA CIFRA CON VENDITE RECORD DAGLI USA ALL’ITALIA. ORA VUOLE CONTINUARE SULLA VIA DELLO SVILUPPO ORGANICO SOPRATTUTTO VALORIZZANDO IL BRAND “TUDOR” WĂŽůĂ :ĂĚĞůƵĐĂ

«Continueremo a crescere solo per crescita organica. E il prossimo anno spingeremo il nostro secondo marchio, Tudor ». Una sfida impegnativa quella che annuncia ad A&F, in una delle sue rare interviste, Gian Riccardo Marini, amministratore delegato mondiale di Rolex. Il gruppo svizzero di orologi da lui guidato, infatti, da sempre si caratterizza per la completa identificazione del nome dell’azienda con il marchio, e Rolex è diventato il brand più venduto al mondo, il più forte per immagine. Swatch, per esempio, è il numero uno mondiale del settore in termini di fatturato, ma il giro d’affari globale è il frutto della somma di una costellazione di marchi. La forza di Rolex, invece, è sempre stato il Rolex. La maison, non quotata, per policy non diffonde dati. Ma gli analisti di Vontobel, non a caso banca d’affari svizzera, ogni anno elaborano delle stime considerate dal mercato più che attendibili. Secondo Vontobel nel 2012 Rolex, terza per fatturato globale, svetta però in cima per penetrazione del brand, con vendite record per 4.500 milioni di franchi svizzeri, circa 3.700 milioni di euro. Oltre due milioni di franchi di vantaggio rispetto al secondo marchio, Cartier, del gruppo Richemont, secondo dopo Swatch per giro d’affari globale: Cartier vende per 2.380 milioni di franchi. Bisogna arrivare al terzo posto per trovare, con 2.230 milioni di franchi di venduto un marchio della Swatch, Omega. Al quarto Patek Philippe, una casa indipendente. A scendere Longines, altro marchio della scuderia Swatch. Al sesto, Tag Heur, di proprietà della Lvmh, il gigante del lusso capitanato da Bernard Arnault che, dopo l’acquisizione di Bulgari, sta premendo sull’acceleratore per scalare il mercato degli orologi, altamente profittevole. Tudor, il secondo marchio di Rolex, si posiziona come fascia di prezzo appena sotto Rolex, è sulla stessa linea di Cartier e arriva a lambire poco più in basso Tag Heur. Già oggi Tudor rappresenta un 10% delle vendite globali della casa madre. Confrontando le performance dei concorrenti, il potenziale di crescita risulta elevato. Creare un nuovo brand nel lusso, sostengono gli analisti, costa molto di più che comprarne uno già affermato. Ma Tudor, di fatto, è la porta d’ingresso al mondo Rolex e vive e cresce nell’alveo di una strategia comune. E se la spinta alla concentrazione è forte anche in questo settore, Rolex resta solidamente radicata nella sua identità: «Nessuna acquisizione in vista — afferma Marini — né quotazioni di Borsa: continuiamo nel rispetto dei principi di governance della Fondazione». Rolex fa infatti capo a una Fondazione, creata nel 1960 dal fondatore, Hans Wilsdorf, che al momento della sua morte ha voluto lasciare un testamento di continuità gestionale. In Svizzera molte case di produzione sono indipendenti, fanno capo a famiglie o fondazioni e non sono quotate. Saldamente ancorate alla fascia alta del mercato, con basi finanziarie solidissime, difficilmente potranno diventare il target di nuove acquisizioni, sostengono gli analisti. Se alcune case indipendenti hanno già predisposto il ricambio generazionale, che le blinda rispetto a scalate ostili, nel caso delle Fondazioni il ricambio è garantito dai manager che scelgono il più bravo, il più promettente nel perseguire le finalità della Fondazione stessa: non il profitto, ma la perpetuazione e l’accrescimento. «Fondazioni come quella di Rolex sono la rappresentazione concreta dell’idea messa a punto da John K. Galbraith delle imprese capitalistiche democratiche», racconta Armando Branchini, vicepresidente Fondazione Altagamma. Tecnostrutture, le chiamava Galbraith, nel senso non di comunità di tecnici ma di “competenze tecniche”, che vanno dal marketing, alla logistica, alla tecnologia, al commerciale. Gian Riccardo Marini ha costruito tutta la sua carriera nel mondo Rolex. Milanese, classe 1947, a 25 anni entra nell’azienda di famiglia, che si occupa della distribuzione degli orologi Rolex in Italia e che avrebbe poi dato origine a Rolex Italia; tre


anni dopo viene nominato Procuratore, nel 1980 Direttore Commerciale e nel 2000 Amministratore Delegato di Rolex Italia S. p. A. «Ha fatto diventare il mercato italiano uno dei più importanti», spiega Branchini. E l’Italia, insieme alla Germania, dicono gli analisti di Crédit Suisse, è quella che sta dando segnali di maggior ripresa in Europa, con una crescita nella prima metà dell’anno del 13%. Molto probabilmente è questa una delle molle che ha spinto Marini, nel maggio 2011, sulla poltrona di Ceo mondo. «La cosa che più mi fa onore è il riconoscimento dell’ascendenza delle capacità, dell’autorevolezza che l’Italia ha conquistato in questo settore», commenta Marini. Non solo dunque creativi, stilisti o design; gli italiani sanno fare anche altro: «La poltrona di Ceo è un riconoscimento della capacità gestionale nell’alto di gamma», incalza Branchini. Dal quartier generale milanese alla “tecnostruttura” ginevrina di Rue FrançoisͲDussaud, dove pulsa il cuore dell’industria degli orologi. Il 95% di tutti gli orologi venduti a un prezzo superiore a 1.000 franchi svizzeri sono infatti prodotti in Svizzera, segnalano gli analisti di Vontobel. Tra le case indipendenti, tutte posizionate nell’alto di gamma, ciascuna s’è ritagliata il suo segmento: gioielleria per Chopard, il lusso per Patek Philippe, tra sport e lusso Audemars Piguet, orologi per l’aviazione Breitling. E Rolex? «Da sempre la sua identità forte è l’orologio a un tempo tecnologico e sportivo», commenta Branchini. Un legame scandito dalla precisione cronometrica, perno del prestigio voluto fin dagli esordi dal fondatore. Bavarese di nascita, inglese di adozione, Hans Wilsdorf fonda Rolex a Londra nel 1905, ma si trasferisce successivamente in Svizzera, In un’epoca in cui gli orologi da taschino dominavano il mercato, Wilsdorf scommette sul successo di un orologio da polso. Pioniere e innovatore, nel 1926 presenta l’Oyster, primo orologio da polso impermeabile all’acqua e alla polvere. Un anno dopo, la nuotatrice Mercedes Gleitze attraversa a nuoto la manica con un Rolex Oyster al polso: dopo 10 ore sotto acqua, l’orologio approda incolume. Cinque anni più tardi, altra novità: il primo movimento a carica automatica, il rotore Perpetual. Da sempre il legame con lo sport è indissolubile. Rolex sostiene gli eventi sportivi più prestigiosi del tennis, del golf, e della vela. Non è un semplice sponsor. Misura sul green o in alto mare l’affidabilità e la qualità del prodotto e lo racconta nella competizione a tutto il mondo. Ora, dopo il matrimonio con Formula 1, si cimenta anche sul circuito in qualità di cronometro e orologio ufficiale delle corse. Ma l’hiͲtech avanza. Samsung, per esempio, ha appena presentato un orologio che “parla” con il pc e lo smartphone. Il futuro non rischia di rivoluzionare il mercato? «No, e la storia dell’orologeria lo prova. Rolex da sempre ricerca l’eccellenza a partire dalla qualità del prodotto, l’eccellenza nella ricerca di nuovi materiali e di nuove tecnologie sempre all’avanguardia ma sempre fedeli al Dna della marca, nel rispetto delle tradizioni», commenta Marini. I dati gli danno ragione. Dopo un periodo di flessione, il mercato in generale ha ripreso a correre. Ma l’export di orologi elettronici è sceso del 6%, mentre quello degli orologi meccanici è cresciuto del 12%. La Federazione svizzera degli orologi aveva manifestato qualche paura per la campagna di moralizzazione del nuovo governo della Cina, il mercato a maggior crescita, che imponeva uno stop ai regali costosi. Ma la paura sembra ora rientrata. «Il flusso di turisti cinesi in occidente cresce a doppia cifra e la maggior parte delle spese alto di gamma dei cinesi vengono effettuate proprio all’estero», spiega Marini. La rincorsa degli orologi, dunque, parte da occidente? «Registriamo segnali di ripresa anche in Usa, dove confidiamo di crescere ancora». (16 settembre 2013)


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/Ŷ /ƚĂůŝĂ͕ ŝů ϳй ĚĞůůŽ ƐŚŽƉƉŝŶŐ Ěŝ ƉƌŽĚŽƚƚŝ Ěŝ ůƵƐƐŽ ĂǀǀŝĞŶĞ ŝŶ ƌĞƚĞ͘ ƋƵĂŶƚŽ ĞŵĞƌŐĞ ĚĂ ƵŶĂ ƌŝĐĞƌĐĂ ƐǀŽůƚĂ ĚĂ 'ŽŽŐůĞ Ğ ƌĞĂůŝnjnjĂƚĂ ŝŶ ŶŽǀĞ WĂĞƐŝ ŝŶƚĞƌǀŝƐƚĂŶĚŽ ƵŶ ĐĂŵƉŝŽŶĞ Ěŝ ϰϬϬ ŝŶĚŝǀŝĚƵŝ Ěŝ Ğƚă ĐŽŵƉƌĞƐĂ ƚƌĂ Ϯϱ Ğ ϲϱ ĂŶŶŝ͘ >Ž ^ƚŝǀĂůĞ ƌŝĞŶƚƌĂ ŶĞŝ ĐŽƐŝĚĚĞƚƚŝ ŵĞƌĐĂƚŝ ͚ŵĂƚƵƌŝ͕͛ ŝŶƐŝĞŵĞ Ă hƐĂ͕ 'ĞƌŵĂŶŝĂ͕ ZĞŐŶŽ hŶŝƚŽ Ğ &ƌĂŶĐŝĂ͕ ŝŶ ĐƵŝ ĂĚ ĂĐƋƵŝƐƚĂƌĞ ƐŽŶŽ ŝŶ ĞŐƵĂů ŵŝƐƵƌĂ ƵŽŵŝŶŝ Ğ ĚŽŶŶĞ͕ ƐĐĞŐůŝĞŶĚŽ ŝŶ ďĂƐĞ Ăŝ ǀĂůŽƌŝ ƚƌĂĚŝnjŝŽŶĂůŝ ĚĞŝ ƉƌŽĚŽƚƚŝ Ğ ŶŽŶ ĂůůĂ ŵŽĚĂ͘ /Ŷ /ƚĂůŝĂ͕ ŝŶ ƉĂƌƚŝĐŽůĂƌĞ͕ Őůŝ ĂĐƋƵŝƌĞŶƚŝ ƉƌŝŶĐŝƉĂůŝ ŚĂŶŶŽ ƚƌĂ ϯϬ Ğ ϱϬ ĂŶŶŝ͕ ƵƚŝůŝnjnjĂŶŽ ƚƵƚƚŝ ŝ ŐŝŽƌŶŝ ŝŶƚĞƌŶĞƚ Ğ Ɖŝƶ Ěŝ ƚƌĞ ĚŝƐƉŽƐŝƚŝǀŝ ĚŝŐŝƚĂůŝ͘ EĞŝ ͚ŶƵŽǀŝ ŵĞƌĐĂƚŝ͛ ; ŝŶĂ͕ ƌĂƐŝůĞ Ğ ZƵƐƐŝĂͿ ůŽ ƐŚŽƉƉŝŶŐ ŽŶůŝŶĞ ğ ĞĨĨĞƚƚƵĂƚŽ ŝŶ ƉƌĞǀĂůĞŶnjĂ ĚĂ ŐŝŽǀĂŶŝ ĨĂƐŚŝŽŶ ǀŝĐƚŝŵ Ěŝ ƐĞƐƐŽ ĨĞŵŵŝŶŝůĞ͕ ŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚĞ ƐŽƉƌĂƚƚƵƚƚŽ ĂĚ ĂďďŝŐůŝĂŵĞŶƚŽ Ğ ĂĐĐĞƐƐŽƌŝ͘ /ů 'ŝĂƉƉŽŶĞ ğ ƵŶ ĐĂƐŽ Ă ƐĞ ƐƚĂŶƚĞ͕ ĚŽǀĞ Ă ĐŽŵƉƌĂƌĞ ůƵƐƐŽ ŽŶůŝŶĞ ƐŽŶŽ ƵŽŵŝŶŝ ƐƉŝŶƚŝ ĚĂ ĂƵƚŽŐƌĂƚŝĨŝĐĂnjŝŽŶĞ Ğ ƌĂĨĨŝŶĂƚĞnjnjĂ͘ >Ğ ĐĂƚĞŐŽƌŝĞ Ěŝ ďĞŶŝ Ěŝ ůƵƐƐŽ ŵĂŐŐŝŽƌŵĞŶƚĞ ĂĐƋƵŝƐƚĂƚĞ ƐŽŶŽ ŵŽĚĂ Ğ ĂĐĐĞƐƐŽƌŝ͕ ĐŽŶ ϭϴ͕ϰ ĂĐƋƵŝƐƚŝ ŝŶ ŵĞĚŝĂ ŶĞŐůŝ Ƶůƚŝŵŝ ĚƵĞ ĂŶŶŝ͕ ŵĞŶƚƌĞ ŽƌŽůŽŐŝ Ğ ŐŝŽŝĞůůŝ ŚĂŶŶŽ ƵŶĂ ŵĞĚŝĂ Ěŝ ϲ͕ϯ ĂĐƋƵŝƐƚŝ ŶĞŐůŝ Ƶůƚŝŵŝ ĚƵĞ ĂŶŶŝ͘


KƌŽ ŝŶ ƌŝďĂƐƐŽ͕ ŵĂ ƐƚŝŵĞ ƉŽƐŝƚŝǀĞ Sabato 14 Settembre 2013 Scritto da Greta Milici KƌŽ ŝŶ ĐĂůŽ nella seconda metà dell’anno. È quanto stimato dalla 'ŽůĚ &ŝĞůĚƐ DŝŶĞƌĂů ^ĞƌǀŝĐĞƐ per la ĚŽŵĂŶĚĂ ĚĞů ŵĞƚĂůůŽ ŐŝĂůůŽ nel ƐĞĐŽŶĚŽ ƐĞŵĞƐƚƌĞ ĚĞů ϮϬϭϯ. Trascinata dai ŵŝŶŽƌŝ ĂĐƋƵŝƐƚŝ Ěŝ ůŝŶŐŽƚƚŝ e dalla ƌŝĚƵnjŝŽŶĞ Ěŝ ƌŝĐŚŝĞƐƚĞ ĚĂ ƉĂƌƚĞ ĚĞůůĞ ĂŶĐŚĞ ĐĞŶƚƌĂůŝ, la domanda di oro scenderà a Ϯ͘Ϯϯϳ ƚŽŶŶĞůůĂƚĞ, quindi al di sotto delle 2.309 del 2012 e delle 2.533 del primo semestre dell’anno in corso. A rallentare saranno anche gli ĂĐƋƵŝƐƚŝ ĚĞůůĞ ĂŶĐŚĞ ĐĞŶƚƌĂůŝ դ stando ai dati della GFMS դ che hanno raggiunto le 191 tonnellate nella prima metà del 2013 (il 32% in meno rispetto al 2012) e nel resto dell’anno potranno scendere a ϭϳϬ ƚŽŶŶĞůůĂƚĞ. A dispetto di questa contrazione la società londinese prevede comunque una ĐƌĞƐĐŝƚĂ ĚĞů ƉƌĞnjnjŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ ĨŝŶŽ Ă ƋƵŽƚĂ ϭ͘ϱϬϬ ĚŽůůĂƌŝ ů͛ŽŶĐŝĂ, stimando quindi un incremento del 13% rispetto alla quotazione attuale che oscilla intorno ai 1.300. Intanto ieri il prezzo spot del prezioso metallo è sceso fino a 1.305,62. Non rimane che aspettare la ĚĞĐŝƐŝŽŶĞ ĚĞůůĂ &ĞĚ riguardo al ƌŝĚŝŵĞŶƐŝŽŶĂŵĞŶƚŽ ĚĞů YƵĂŶƚŝƚĂƚŝǀĞ ĂƐŝŶŐ per capire quale sarà il destino di questa "altalena aurifera".


džƉŽƌƚ͗ ƐŽĚĚŝƐĨĂĐĞŶƚĞ ŝů ƉƌŝŵŽ ƐĞŵĞƐƚƌĞ ϮϬϭϯ 12/09/2013 By orafoitaliano

AGGIORNAMENTO MENSILE DEI DATI CONGIUNTURALI a cura di Franco Marchesini. Com’era nelle attese, il recupero delle vendite all’estero di gioielleria nel primo semestre 2013 è calcolato nel +4,6% in termini nominali (rispetto al corrispondente semestre 2012). Un aumento che si è realizzato con il concorso degli esportatori dei principali distretti. Tuttavia non mancano diversità di andamenti da distretto a distretto e da impresa a impresa. Così le spedizioni di Arezzo sono cresciute del +15,7%, raggiungendo un volume che è più di un terzo dell’export totale di gioielleria. Segue Vicenza (+7,2%), che ha scontato l’exploit dei primi mesi 2011, quando le vendite raddoppiarono rispetto ad un anno prima. Aumenti anche per il distretto di Napoli (+17%) e Milano (+6,8%). In aumento negli ultimi mesi anche le esportazioni di Valenza, ma nel complesso il segno è ancora negativo a causa del calo del primo trimestre. Per contro ulteriore rettifica per le esportazioni delle imprese non distrettuali (Ͳ8,1%). Come si è detto in apertura, l’analisi quantitativa delle esportazioni italiane di gioielleria evidenzia un “parziale recupero” del terreno perduto nel passato. Per una “ripresa” vera e propria i tempi e la consistenza sono ancora incerti.


Fisco 18-SET-2013

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Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

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art

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18-SET-2013

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Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

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Compro Oro

>Ă ƚĂŐůŝĂ ĚĞů ͞ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ͟ Ěŝ DŝůĂŶŽ͗ ϭϬϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ Ă ĐŚŝ ĐĂƚƚƵƌĂ ů͛ĂƐƐĂƐƐŝŶŽ Dopo le valutazioni a cura dell'ufficio legale dell'attività il denaro sarà consegnato nelle prossime settimane ai carabinieri o ai cittadini da cui sono partite le segnalazioni determinanti per le indagini UDINE. L'imprenditore Mirko Rosa, titolare di un compro oro di Milano, ha offerto una taglia di 100 mila euro per la cattura dell'assassino di Silvia Gobbato, la donna uccisa mentre faceva jogging a Udine. Un'analoga iniziativa era stata lanciata in seguito all'omicidio a Saronno della commerciante Maria Angela Granomelli e, in quel caso, la ricompensa era di 50 mila euro per la cattura del killer, poi arrestato dai carabinieri. Denaro che, ha assicurato l'imprenditore, dopo le valutazioni a cura dell'ufficio legale dell'attività verrà consegnato nelle prossime settimane ai carabinieri o ai cittadini da cui sono partite le segnalazioni determinanti per le indagini. Nei prossimi giorni, ha reso noto la ditta Mirkoro, potrebbero comparire dei camion pubblicitari o dei manifesti in Friuli con l'avviso della taglia. 19 settembre 2013


Stanga, "Compro oro" riapre anche se gli è stata sospesa la licenza Il negozio in via Ariosto è stato scoperto in piena attività anche se destinatario nelle scorse settimane di un provvedimento di stop temporaneo in seguito al riscontro di irregolarità nella gestione Redazione 17 settembre 2013 Avrebbe dovuto rimanere chiuso per 15 giorni, invece gli agenti della sezione amministrativa della polizia di Padova hanno sorpreso il negozio "compro oro" di via Ariosto alla Stanga in piena attività.

LA SOSPENSIONE. Il blitz degli uomini della questura era scattato dopo qualche giorno dall'entrata in vigore del provvedimento di sospensione temporanea della licenza al titolare dell'esercizio commerciale. Lo stop era seguito al riscontro di irregolarità nella tenuta dei registri, dove i gestori sono obbligati per legge a registrare le generalità delle persone che cedono i preziosi (in questo caso annotate correttamente) e quelle dei destinatari ai quali a loro volta i negozi rivendono l'oro, che invece non erano state segnate. Inoltre il punto vendita, prima di immettere nuovamente sul mercato il materiale acquistato, non lo tratteneva in negozio per i 10 giorni fissati dalla normativa proprio per permettere eventuali accertamenti. Altro parametro fissato per legge riguarda la presenza costante nel punto vendita del titolare della licenza, che può assentarsi solo occasionalmente. Anche sotto questo aspetto il negozio, aperto fra l'altro da soli tre mesi, non è risultato in regola, l'intestatario del permesso infatti non c'era quasi mai. LE CONSEGUENZE. L'apertura del negozio a dispetto del provvedimento di sospensione si tradurrà per il titolare della licenza in conseguenze penali, con una denuncia per inottemperanza all'ordine dell'autorità, e amministrative, con una multa fino a 1.250 euro per esercizio abusivo dell'attività. La sezione amministrativa della polizia ha inoltre aperto un nuovo procedimento nei confronti del titolare della licenza finalizzato a un nuovo periodo di sospensione dell'attività.


Ecco l'Italia che si vende l'oro di Michele Sasso La catenina della nonna. L'anello di matrimonio. L'argenteria di famiglia. Con la crisi, gli italiani vanno nei negozi che li acquistano. A prezzi da truffa e facendo ingrassare un settore che fattura miliardi di euro. In cui spesso si ricicla denaro sporco. Ecco numeri e misteri di questa brutta storia (16 settembre 2013)

La signora che fa valutare una vecchia parure che non indossa mai. La coppia di anziani che integra la pensione vendendo la sterlina d'oro che si usava donare ai nuovi nati. Lo studente che riscuote il contante separandosi dal braccialetto ricevuto per la prima Comunione. Sono tutti clienti delle onnipresenti catene di Compro Oro, 30 mila negozi sparsi per il Paese e un giro d'affari di oltre 9 miliardi di euro all'anno. Spuntati come funghi a ogni angolo di strada: più di 16 milioni di italiani, uno su quattro, nell'ultimo anno, è entrato in questi piccoli e grandi punti vendita per disfarsi dei tesoretti familiari, di preziosi, monili, collane e orologi incassando subito poche centinaia di euro. E' questo il primo anello di una rete capillare che raccoglie il metallo prezioso, un'attività redditizia: si stima che il fatturato medio per ogni esercizio sia intorno ai 300 mila euro l'anno, in costante aumento. Dai 20 mila negozi registrati nel 2011 siamo passati a 30 mila di quest'anno, con un balzo del 50 per cento. Mentre tutti intorno chiudono loro aprono. «E' un fenomeno sociale dettato dal bisogno» commenta Andrea Zironi, imprenditore con cinquanta negozi e presidente dell'Associazione operatori professionali in oro: «Ma è cambiato radicalmente il mercato. Una volta era materia prima per gli orafi, oggi invece l'oro viene trasformato in lingotto e usato come un bene rifugio dalle banche e dagli investitori privati». Una filiera piena di insidie, che, a causa di norme vecchie e controlli troppo laschi, rischia di creare raggiri, a partire dalla valutazione degli oggetti preziosi. Vediamo come. QUANTO MI DAI? I clienti ignari sono spesso vittime di raggiri. I prezzi d'acquisto cambiano quotidianamente e oscillano tra i 17 euro al grammo dei quattordici carati fino a 35 del più prezioso ventiquattro carati, il valore lo decide il grado di purezza. Spinte dai venti di guerra che soffiano in Siria nell'ultima settimana, le quotazioni sono risalite sui mercati internazionali: gli operatori cercano di proteggersi dall'incertezza e la fuga dal rischio di investimenti più azzardati spinge gli acquisti del bene rifugio


per eccellenza. L'oro al dettaglio viene pagato come metallo puro o come lega. Il prezzo è sostanzialmente lo stesso, ma davanti a un braccialetto che pesa 10 grammi gli acquirenti scelgono se pagare circa 35 euro il grammo d'oro puro oppure se pagare 25 euro il peso lordo dell'oggetto. In entrambi i casi l'incasso è 250 euro. Dal punto di vista dei clienti il rischio più concreto è quello di essere truffati sul peso e la valutazione: chi gestisce il Compro oro può alterare la bilancia o mentire riguardo alla qualità della merce che viene proposta. In entrambi i casi si potrebbero ricevere meno contanti del dovuto. I controlli sono così rari che nessuno si preoccupa di essere accusato di truffa. Ma non è tutto. Conclusa la trattativa il più delle volte nessuna ricevuta viene lasciata al venditore e anche la norma che vieta il contante oltre i mille euro è aggirabile facendo semplicemente risultare più pagamenti dilazionati in diverse tranche. Le agevolazioni fiscali per il settore prevedono che il "rottame d'oro" (oggetti inservibili destinati esclusivamente alla fusione) non paghi l'Iva. Così tutti lo fanno risultare come rottame. Nessuna verifica sulla provenienza, zero possibilità di arrivare ai probabili ricettatori di gioielli rubati, nessuna responsabilità. Durante le ispezioni, nei registri in cui dovrebbero essere annotati i nomi «si trovano spesso persone defunte, inesistenti o che non hanno mai venduto nulla», spiega un funzionario della Polizia di Milano: «Oppure cittadini inconsapevoli che al Compro oro hanno portato una collanina, e poi magari risultano venditori di molti preziosi; quelli portati dai ricettatori». Centinaia di storie, tutte uguali: a Roma una pensionata è stata indagata perché a suo carico risultavano transazioni sospette per 70 mila euro. La sua unica colpa è stata vendere un vecchio anello e intascare poche decine di euro. Ma la sua carta d'identità è servita per far emergere dal nero gioielli rubati in decine di colpi. «E' un settore quasi totalmente deregolamentato», denuncia Ranieri Razzante, docente di Legislazione antiriciclaggio dell'Università di Bologna ed ex consulente della commissione parlamentare antimafia: «E mancano norme adeguate per prevenire tutti i reati che girano intorno ai Compro oro: ricettazione, riciclaggio, truffa, usura, credito abusivo, attività finanziaria abusiva e mancato pagamento delle imposte. In più sono anni che raccogliamo dati che provano il legame indissolubile tra la presenza di questi negozi e l'infiltrazione della criminalità organizzata».


ĞƉĂŐĂƚƚŝ͕ ƌƵďĂ ŝ ŐŝŽŝĞůůŝ Ğ ůŝ ǀĞŶĚĞ Ăů ŽŵƉƌŽ KƌŽ͗ ƐĐŽƉĞƌƚŽ ĚĂŝ ĐĂƌĂďŝŶŝĞƌŝ Giovedì 12 Settembre 2013 redazione Pescara ĞƉĂŐĂƚƚŝ͘ 'ŝŽŝĞůůŝ ƌƵďĂƚŝ Ğ ƌŝǀĞŶĚƵƚŝ ŝŶ ƵŶ Η ŽŵƉƌŽ ŽƌŽΗ͗ ǀĞŶƚĞŶŶĞ Ěŝ WĞŶŶĞ ĚĞŶƵŶĐŝĂƚŽ ƉĞƌ ĨƵƌƚŽ Ğ ƌŝĐĞƚƚĂnjŝŽŶĞ͘ Il furto a giugno, in un'abitazione di Cepagatti: oggi il ritrovamento, da parte dei carabinieri, di quei gioielli rubati e rivenduti in un negozio "Compro oro" dello stesso Comune del Pescarese. Al ladro e ricettatore, un ventenne di Penne, il colpo è fruttato 750 euro, ma anche una denuncia che i militari della compagnia di Pescara, capitanati da Claudio Scarponi, gli hanno elevato dopo aver ritrovato i monili nel punto vendita, a seguito delle indagini per rintracciare il bottino. Bracciali e collane, riconosciute grazie alle foto fornite della vittima: tutto recuperato e restituito al legittimo proprietario.


Settore e Moda del 20 Settembre 2013


^ĐŽƉĞƌƚŽ ƚĞƐŽƌŽ ĚΖŽƌŽ Ă 'ĞƌƵƐĂůĞŵŵĞ Giovedì 19 Settembre 2013 Scritto da Alda Cannizzo Un nuovo ŐƌĂŶĚĞ ƚĞƐŽƌŽ è stato portato alla luce da ƵŶĂ ƐƋƵĂĚƌĂ Ěŝ ĂƌĐŚĞŽůŽŐŝ ŶĞůůĂ ŝƚƚă ǀĞĐĐŚŝĂ Ěŝ 'ĞƌƵƐĂůĞŵŵĞ. La scoperta è avvenuta durante la prima settimana di scavi a Ophel, località nella quale sono state inoltre dissotterrate grandi strutture riconducibili alle descrizioni bibliche. A darne l’annuncio è stata l’hŶŝǀĞƌƐŝƚă ĞďƌĂŝĐĂ Ěŝ 'ĞƌƵƐĂůĞŵŵĞ e la ƉƌŽĨĞƐƐŽƌĞƐƐĂ ŝůĂƚ DĂnjĂƌ, direttrice degli scavi, ha definito la scoperta "sorprendente". Il ƉƌĞnjŝŽƐŽ ďŽƚƚŝŶŽ ƌŝƐĂůĞŶƚĞ Ăů s// ƐĞĐŽůŽ, in piena ĞƉŽĐĂ ďŝnjĂŶƚŝŶĂ, è composto da ben ϯϲ ŵŽŶĞƚĞ ĚΖŽƌŽ, ŐŝŽŝĞůůŝ, e da un ŵĞĚĂŐůŝŽŶĞ Ěŝ ϭϬ ĐĞŶƚŝŵĞƚƌŝ ĐŽŶ ů͛ŝŶĐŝƐŝŽŶĞ ĚĞů ĐĂŶĚĞůĂďƌŽ ĞďƌĂŝĐŽ a sette bracci, uno shofar (corno da rituale) e i Rotoli della Torah. I preziosi oggetti sono stati ƌŝŶǀĞŶƵƚŝ Ă ĐŝƌĐĂ ϱϬ ŵĞƚƌŝ ĚĂů ŵƵƌŽ ĚĞůůĂ ^ƉŝĂŶĂƚĂ ĚĞůůĞ ŵŽƐĐŚĞĞ, che gli ebrei chiamano "Monte del Tempio". Gli ulteriori resti di edifici già ritrovati nel sito sono riconducibili al periodo del Primo Tempio eretto nell’833, un periodo storico di gran lunga precedente alla datazione del tesoro ritrovato. Si pensa, infatti, che alcuni pezzi siano stati nascosti con cura sotto terra mentre altri sarebbero stati probabilmente abbandonati in fretta e sparpagliati sul pavimento di una struttura pubblica d’epoca bizantina. Secondo il dŝŵĞƐ ŽĨ /ƐƌĂĞů durante una conferenza stampa con la docente Eilat Mazar, oltre a manifestare ƐƚƵƉŽƌĞ Ğ ŐƌĂŶĚĞ ƐŽĚĚŝƐĨĂnjŝŽŶĞ ƉĞƌ ŝů ƚĞƐŽƌŽ ƌŝƚƌŽǀĂƚŽ, la studiosa ha voluto chiarire l’eventuale origine degli oggetti preziosi rinvenuti spiegando: «Dopo la conquista di Gerusalemme da parte dei Persiani, numerosi ebrei hanno fatto ritorno nella città nella speranza di trovarvi una libertà politica e religiosa e vi costituivano la maggioranza della popolazione. Ma i Persiani, con il declino del loro potere, piuttosto che allearsi con gli ebrei, hanno cercato l'appoggio dei cristiani autorizzando questi ultimi a cacciare gli ebrei da Gerusalemme».


dŚĞ :ĞǁĞůůĞƌLJ ,ŽƵƐĞ͗ ŐŝŽǀĂŶŝ ƚĂůĞŶƚŝ Ă DŝůĂŶŽ 18/09/2013 By orafoitaliano

Sarà inaugurata il 21 e 22 Settembre presso lo showroom Circo Solferino, a Milano, la seconda edizione di The Jewellery House by Amusingold, iniziativa nata per promuovere e valorizzare qualità, ricerca, design e valore del gioiello contemporaneo, con particolare attenzione alle nuove promesse del jewellery design. La mostra ospiterà cinque designer internazionali – Maria Piana, Parme Marin, Dominique Lucas, Gina Melosi e Stacy Hopkins. Per la prima volta, inoltre, sarà aperta la Next Generation Room, dedicata a tre giovani talenti italiani – Antonio Carascone, Daniela Izzi e Gianmarco Venti – che si sono recentemente laureati in Design del Gioiello allo IED di Roma. Nella foto: gioielli di Parme Marin.


18-SET-2013

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Giovanni Morandi

da pag. 29


mercoledì 18 settembre 2013 MOSTRE. Fino al 29 a palazzo Bonin Longare

Amuleti e monili Le forze benefiche da “indossare” Nicoletta Martelletto Giovani designer si cimentano con rituali di ieri e gioielli dell´oggi Più che ornamenti, spesso i gioielli primitivi nell´antichità erano oggetti taumaturgici. La mezzaluna fu tra i primi in età mesopotamica. Lo scarabeo fu portafortuna e auspicio di fertilità tra gli Egiziani. Opercoli di conchiglia vennero usati in età nuragica contro il malocchio. Omero descrive Ulisse mentre agita una collana d´aglio contro i malefici di Circe. In età romana ai bambini si appendeva al collo un sonaglio anti demoni e lo scrittore Plinio attribuì nel “Naturalis historia” dei poteri alle pietre preziose. I Templari combattevano con il vischio sotto la corazza. Il medico Marsilio Ficino a fine Quattrocento codificò benefici influssi dalle pietre simili al colore del sole. Di tutto questo non si occupa Ͳ ma rinvia continuamente nella ricerca sui simboli condotta dai singoli artisti Ͳ la mostra che fino al 29 settembre espone al piano terra di palazzo Bonin Longare, corso Palladio (ore 10Ͳ13 e 16Ͳ19) l´esito di un concorso internazionale di gioielleria, il “Next Jeneration”, riservato a talenti sotto i 30 anni che si sono cimentati sul tema di talismani e amuleti. “PorteͲbonheur” il titolo dell´esposizione con venti progetti (su 120 in gara) diventati gioielli Labirinti, pendenti in argento, di a cura degli orafi vicentini. Si tratta di reinvenzioni originali di temi Stefania Sparaini| “Ben e detto” , antichi , di paure profonde, di aforismi importanti come Leonardo anelli in argento e ottone di Francesco Torre da Vinci che col suo “Se fortuna vien prendila a man salda” ha ispirato il bracciale in bronzo rotante di Beatrice Marcolin, inciso di parole come successo, salute, denaro amicizia. Un altro bracciale di Shai Tina Rachlin riproduce i mattoni del muro del pianto di Gerusalemme, nelle cui fessure inserire suppliche e preghiere. Il mito della strega beneventana Janara da cacciare con la scopa rivive nelle spille di Simona Esposito che decora l´argento di una raggiera di saggina; ed ancora per stare alle credenze popolari sui guai del sale rovesciato fa gli scongiuri Francesco Torre con i suoi anelli saliera, sormontati di croci e intitolati “Ben e detto”. A sottolineare il rapporto corporeo del talismano c´è Alice McLean che prevetta la collana rivestita di vernice termocronica, aurea al contatto con la pelle. Il bel catalogo è di Alba Cappellieri e Livia Tenuta. Mostra da visitare tenendo a mente le immagini di Totò che nel film “Questa è la vita” vuol diventare «jettatore patentato dal regio tribunale».


18-SET-2013

Lettori: 1.229.000 Diffusione: 189.861

Dir. Resp.: Virman Cusenza

da pag. 5


Addio MACEF, arriva HoMi 17/09/2013 By orafoitaliano Dopo 50 anni di onorato servizio, il MACEF (che ricordiamo significa Mostra Articoli Casalinghi e Ferramenta) cambia profondamente, e non solo nel nome, preparandosi all’Expo 2015. Dal 19 al 22 Gennaio 2014, infatti, si presenterà come HoMi (Home Milano) con dieci aree espositive, tra le quali anche i gioielli e, soprattutto, sarà una mostra che, alle due edizioni italiane, ne aggiungerà altre tre all’estero: New York, Mosca e Singapore. Il nuovo concept è stato presentato da Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano agli operatori e alla stampa. Nel team di HoMi c’è Etienne Cochet, non a caso inventore del salone parigino Maison & Objet, e oggi strategic advisor di Fiera Milano, l’art director Alessandro Agrati, le designer Lucy Salamanca e Loredana Villani.


WŝĂŶĞŐŽŶĚĂ ƌŝƉĂƌƚĞ ĐŽŶ DŽƌĞůůĂƚŽ martedì, 17 settembre 2013

Anelli Pianegonda collezione Brightness

È stata svelata a Milano la collezione A/I 2013Ͳ14 di WŝĂŶĞŐŽŶĚĂ, la prima che marchio di gioielli made in Italy fondato da &ƌĂŶĐŽ WŝĂŶĞŐŽŶĚĂ ha realizzato con il 'ƌƵƉƉŽ DŽƌĞůůĂƚŽ, nella cui orbita è entrato la scorsa primavera. Otto diverse linee di preziosi dal claim all’insegna della positività ‘Pianegonda Joy – Celebrate life’, realizzate in argento 925 con i materiali e le geometrie che hanno caratterizzato il marchio fin dagli anni 90, ma a prezzi accessibili, compresi tra 100 e 500 euro. Lo scorso marzo la produzione e distribuzione delle creazioni Pianegonda sono state affidate al gruppo veneto di orologi e gioielli guidato da DĂƐƐŝŵŽ ĂƌƌĂƌŽ attraverso un accordo di licenza della durata di 10 anni. Dall’accordo è però esclusa la linea di gioielleria ‘couture’ della maison Franco Pianegonda, anch’essa sotto la direzione creativa di Franco Pianegonda che ne ha mantenuto la proprietà e la distribuzione. “Con questa partnership abbiamo messo insieme la nostra abilità nell’intercettare i gusti di una clientela giovane e dinamica con la capacità distributiva globale del gruppo Morellato – racconta &ƌĂŶĐŽ WŝĂŶĞŐŽŶĚĂ Ͳ. La distribuzione del marchio Franco Pianegonda sarà selettiva, con 200 punti vendita nel mondo, mentre per Pianegonda sarà molto ampia a livello internazionale”.


'ŝŽŝĞůůŝ ĂƌƚŝĞƌ Ăůů͛ĂƐƚĂ ĚĂ ŽŶŚĂŵƐ Martedì 17 Settembre 2013 Scritto da Sara Parisi Si aprirà domani 18 settembre, alle ore 14.00, l’ĂƐƚĂ ŽƌŐĂŶŝnjnjĂƚĂ ĚĂ ŽŶŚĂŵƐ Ă EĞǁ ŽŶĚ ^ƚƌĞĞƚ, nel cuore della capitale inglese. A catalizzare l’attenzione del pubblico saranno ĚŝĂŵĂŶƚŝ͕ ƉĞƌůĞ Ğ ƉŝĞƚƌĞ ƉƌĞnjŝŽƐĞ incastonate ŝŶ ŐŝŽŝĞůůŝ Ěŝ ƌĂƌĂ ďĞůůĞnjnjĂ Ğ Ěŝ ĞůĞǀĂƚŽ ǀĂůŽƌĞ economico. È il caso, ad esempio, di uno strabiliante ĂŶĞůůŽ Ěŝ ƉůĂƚŝŶŽ impreziosito da un ĚŝĂŵĂŶƚĞ ďůƵ Ěŝ ϭ͕ϬϮ ĐĂƌĂƚŝ, posto in posizione centrale tra ĚƵĞ ĚŝĂŵĂŶƚŝ ďŝĂŶĐŚŝ Ěŝ ƚĂŐůŝŽ ƌĂĚŝĂŶƚ, stimato intorno ai ϯϬϬ͕ϱϬϬ ĚŽůůĂƌŝ. O ancora, è il caso di un ĂŶĞůůŽ ĂƌƚŝĞƌ forgiato interamente ŝŶ ƉůĂƚŝŶŽ e recante un ĚŝĂŵĂŶƚĞ ĐĞŶƚƌĂůĞ Ěŝ ϳ͕Ϭϰ ĐĂƌĂƚŝ attorniato da ƉŝĐĐŽůŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ Ěŝ ƚĂŐůŝŽ ďƌŝůůĂŶƚĞ, con un valore oscillante ƚƌĂ ŝ ϭϵϬ͕ϬϬϬ Ğ ŝ Ϯϴϱ͕ϬϬϬ ĚŽůůĂƌŝ. Tanti saranno i gioielli contesi dai compratori, a partire da una ĐŽůůĂŶĂ Ěŝ ƉĞƌůĞ ŶĂƚƵƌĂůŝ che si dice sia ĂƉƉĂƌƚĞŶƵƚĂ Ă &ƌĂŶĐĞƐ ƌŽŵǁĞůů, figlia del più noto Oliver, per continuare con una ƐƉŝůůĂ ŝŶ ŽƌŽ Ğ ĂƌŐĞŶƚŽ Ă ĨŽƌŵĂ Ěŝ ƐĞƌƉĞŶƚĞ recante una grossa ƉĞƌůĂ͕ ƌƵďŝŶŝ Ğ ĚŝĂŵĂŶƚŝ per un peso totale di 2,30 carati, con un valore stimato tra i 24,000 e i 28,000 dollari. Per gli amanti delle spille scegliere la più bella sarà un compito arduo, soprattutto se consideriamo anche la splendida ƐƉŝůůĂ Ă ĨŽƌŵĂ Ěŝ ƉŝƵŵĂ Ěŝ ƉĂǀŽŶĞ realizzata con ĚŝĂŵĂŶƚŝ Ěŝ ƚĂŐůŝŽ ďƌŝůůĂŶƚĞ del peso complessivo di 2,60 carati e recante anche uno njĂĨĨŝƌŽ Ěŝ ƌĂƌĂ ďĞůůĞnjnjĂ, con un valore che oscilla tra i 7,900 e gli 11,000 dollari. Ma il ƉĞnjnjŽ ĨŽƌƚĞ ĚĞůů͛ĂƐƚĂ sarà probabilmente un paio di ƉĞŶĚĞŶƚŝ Ěŝ ƉůĂƚŝŶŽ ŝŶ ƐƚŝůĞ Ăƌƚ ĚĠĐŽ realizzati ĐŽŶ ƉĞƌůĞ Ěŝ ĂĐƋƵĂ ƐĂůĂƚĂ, ďƌŝůůĂŶƚŝ Ğ ĚŝĂŵĂŶƚŝ di taglio rosa e mezzaluna che si pronostica saranno venduti alla modica cifra di ϯϭϲ͕ϱϬϬ ĚŽůůĂƌŝ.


EĂƐĚĂƋ KDy͗ ŶƵŽǀŽ ŝŶĚŝĐĞ ĚĞŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ Martedì 17 Settembre 2013 Scritto da Edoardo Ebolito Un ŝŶĚŝĐĞ ĚĞŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ quotato in borsa che possa fungere come ƌŝƐŽƌƐĂ ƉĞƌ Őůŝ ŝŶǀĞƐƚŝƚŽƌŝ? È quanto sta provando a concretizzare l’ĂnjŝĞŶĚĂ 'Ğŵ^ŚĂƌĞƐ, che sta mettendo a punto una ƉĂƌƚŶĞƌƐŚŝƉ ĐŽŶ ůĂ EĂƐĚĂƋ per dare vita al EĂƐĚĂƋ KDy, una finestra che si pone l’obiettivo di diventare un ƉƵŶƚŽ Ěŝ ƌŝĨĞƌŝŵĞŶƚŽ ƉĞƌ Őůŝ ŝŶǀĞƐƚŝƚŽƌŝ che vogliano differenziare le loro risorse, non concentrandosi necessariamente sull’oro. L’obiettivo dell’azienda è quello di sviluppare ƵŶ ŝŶĚŝĐĞ ƚƌĂƐƉĂƌĞŶƚĞ, basato su regole ferree per ĨŽƌŶŝƌĞ ƵŶ ŵĞĐĐĂŶŝƐŵŽ Ěŝ ƚĂƌŝĨĨĂnjŝŽŶĞ ƐƚĂŶĚĂƌĚ ƐƵůůĞ ƉŝĞƚƌĞ ƉƌĞnjŝŽƐĞ, come diamanti ed altre gemme di varie dimensioni. Il 'Ğŵ^ŚĂƌĞƐ 'ůŽďĂů /ŶǀĞƐƚŵĞŶƚ dovrebbe debuttare ufficialmente ŶĞů ƋƵĂƌƚŽ ƚƌŝŵĞƐƚƌĞ ĚĞů ϮϬϭϰ, almeno stando a quanto riferito da Dan Gramza, alto dirigente di Gemshares LLC. Per garantire il successo di questo servizio è stato predisposto anche un piano per educare i potenziali investitori sul concetto che riveste l’indice. Una mossa indispensabile per cercare di ĐŽŶƋƵŝƐƚĂƌĞ ĨĞƚƚĞ Ěŝ ŵĞƌĐĂƚŽ, visto che al momento il lancio del Nasdaq OMX appare senza dubbio come una trovata pioneristica. I diamanti infatti non hanno la tradizionale storia finanziaria dell’oro e l’ŝĚĞĂ Ěŝ ƵŶ ĨŽŶĚŽ ĂĚ ŚŽĐ viene ancora vista come una trovata aderente alle storie di fantasia, collegata a forzieri di misteriosi pirati e galeoni abbandonati. Al contrario, gli emittenti GemShares e IndexIQ, vogliono lanciare l’idea di ĚŝĂŵĂŶƚŝ ƐŝŶƚĞƚŝĐŝ ĐŽŵĞ ŝŶǀĞƐƚŝŵĞŶƚŽ, poiché possono essere personalizzati per scopi specifici e sono controllati sin dalla loro creazione in un ůĂďŽƌĂƚŽƌŝŽ ĂĚ ĂůƚĂ ƚĞĐŶŽůŽŐŝĂ, che li immette sul mercato privi di impurità. >Ă ƉŽƐƐŝďŝůŝƚă Ěŝ ĚŝƐƉŽƌŶĞ ŝŶ ƋƵĂŶƚŝƚă ŝŶĨŝŶŝƚĞ ĂŝƵƚĞƌă ƉŽŝ Ă ƐƚĂďŝůŝnjnjĂƌŶĞ ŝ ƉƌĞnjnjŝ. Il programma ambizioso della GemShares prevede inoltre l’apertura di altri indici specifici, qualora l’esperimento sui diamanti dovesse portare i frutti sperati.


ZŽƐĂƚŽ Ğ &ŽŶĚĂnjŝŽŶĞ sĞƌŽŶĞƐŝ͗ ƵŶ ĐŚĂƌŵ ƉĞƌ ůĂ ƌŝĐĞƌĐĂ 16/09/2013 By orafoitaliano Grande festa a “La Posteria” di Milano per il lancio dell’operazione “Pink is Good”, voluta da Rosato a sostegno della Fondazione Veronesi. Nell’occasione, infatti, è stato presentato un charm a edizione limitata che sarà venduto nelle gioiellerie autorizzate da Ottobre a Dicembre 2013 al costo di 75 Euro. Il ricavo verrà interamente devoluto alla Fondazione Veronesi per finanziare la ricerca contro i tumori al seno. Al party era presente Lanfranco Beleggia, titolare di Rosato e presidente di Bros Manifatture, Paolo Veronesi, presidente della Fondazione e Amanda Sandrelli, madrina e testimonial dell’iniziativa. Molti i nomi noti dello spettacolo e dello sport, tra i quali il coach della Nazionale, Cesare Prandelli, le attrici italiane Francesca Inaudi e Daniela Virgilio, e l’attrice francese Diane Fleri (nella foto con Beatrice Beleggia).


Federpreziosi: "operazione corallo", la cultura come motore di sviluppo Il presidente dell'Associazione Orafi di Trapani, Danilo Gianformaggio, nel corso dell'edizione autunnale di VicenzaOro, ha illustrato lo sviluppo del progetto di rivalutazione della ricchezza artigianale e culturale costituita dalla lavorazione del corallo.

Per il Presidente dell'Associazione Orafi di Trapani, Danilo Gianformaggio, l'edizione autunnale di VicenzaOro (7/11 Settembre 2013) è stata l'occasione ideale – considerata la tradizionale presenza di operatori dettaglianti orafi, sia con il nutrito gruppo organizzato da Federpreziosi sia direttamente - per raccontare ai colleghi e alla stampa, quella che si può definire "l'operazione corallo". Affiancato dalla dottoressa Valeria Li Vigni, direttore del Museo Interdisciplinare Regionale Agostino Pepoli di Trapani e docente di Museologia Etno-Archeologica, Gianformaggio ha illustrato lo sviluppo del progetto di rivalutazione della ricchezza artigianale e culturale costituita dalla lavorazione di quella che possiamo ritenere la sola materia prima preziosa di cui dispone il nostro Paese: il corallo. Un lavoro impegnativo iniziato tre anni fa al momento della ricostituzione dell'Orafa Trapanese in cui sono stati coinvolti dapprima il Museo Pepoli e poi tutte le istituzioni territoriali, in particolare la Camera di Commercio. Il presidente di Federpreziosi Giuseppe Aquilino - che ha introdotto la presentazione dopo aver dedicato un minuto di silenzio in ricordo dell'architetto e collega Stefano Ricci recentemente scomparso - ha tenuto a sottolineare, in particolare, come con questo incontro si sia voluto offrire uno spunto per la categoria a individuare e a valorizzare i punti di forza di cui è ricca la tradizione orafa italiana e a ricreare la cultura del gioiello nel pubblico dei consumatori. Quello di Trapani è un esempio di come le risorse umane, il patrimonio culturale e storico, l'imprenditorialità, i saperi locali, focalizzati su obiettivi comuni, possano portare vantaggi allo sviluppo dell'intero territorio.

11 settembre 2013


KƌŽůŽŐŝŽ WŚŝůŝƉ tĂƚĐŚ ůĂnjĞ ŵĞƚƚĞ Ăů ƉŽůƐŽ ůŽ ƐƚŝůĞ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ͗ ZŽƐĂƌŝŽ ^ĐĞůƐŝ Ͳ ůƵŶĞĚŞ ϭϲ ƐĞƚƚĞŵďƌĞ ϮϬϭϯ /ů WŚŝůŝƉ tĂƚĐŚƚ ůĂnjĞ ğ ƵŶ ŽƌŽůŽŐŝŽ ĐĂƐƵĂů ŵĂ ĞůĞŐĂŶƚĞ͘ WƵƌ ŶŽŶ ĞƐƐĞŶĚŽ ƵŶ ƉƌŽĚŽƚƚŽ Ěŝ ůƵƐƐŽ͕ ŚĂ ůĞ ŶŽƚĞ ŐŝƵƐƚĞ ƉĞƌ ĚŝƐƚŝŶŐƵĞƌƐŝ ĚĂůůĂ ŵĂƐƐĂ͘

YƵĞƐƚŽ ŵŽĚĞůůŽ ĂƌƌŝĐĐŚŝƐĐĞ ŝů ĐĂƚĂůŽŐŽ ĚĞů ƉƌŽĚƵƚƚŽƌĞ ŶĞů ƐĞŐŶŽ ĚĞůůŽ ƐƚŝůĞ͕ ŝŶ ůŝŶĞĂ ĐŽŶ ƵŶĂ ƚƌĂĚŝnjŝŽŶĞ ŽƌŵĂŝ ƌĂĚŝĐĂƚĂ͕ ĐŚĞ ůŽ ŚĂ ƉŽƌƚĂƚŽ Ă ƌŝƚĂŐůŝĂƌƐŝ ƵŶŽ ƐƉĞĐŝĨŝĐŽ ƐƉĂnjŝŽ Ěŝ ŵĞƌĐĂƚŽ͘ WƌŽŐĞƚƚĂƚŽ ƉĞƌ ĐŽůŽƌŽ ĐŚĞ ĐĞƌĐĂŶŽ ƵŶ ŽƌŽůŽŐŝŽ ǀĞƌƐĂƚŝůĞ ƉĞƌĨĞƚƚŽ ŝŶ ŽŐŶŝ ƐŝƚƵĂnjŝŽŶĞ͕ ŝů ůĂnjĞ ƌĂƉƉƌĞƐĞŶƚĂ ůĂ ĐůĂƐƐĞ Ğ ů͛ĞůĞŐĂŶnjĂ ƉƌŽƉƌŝ ĚĞů ŵĂƌĐŚŝŽ͕ ŐƌĂnjŝĞ Ă ƵŶĂ ǀĞƐƚĞ ĞƐƚĞƚŝĐĂ Ěŝ ĂůƚŽ ƉƌĞŐŝŽ͘ WůĂƐŵĂƚŽ ĐŽŶ ŐƌĂŶĚĞ ĐƵƌĂ Ğ ĂƚƚĞŶnjŝŽŶĞ Ăŝ ĚĞƚƚĂŐůŝ͕ ƋƵĞƐƚŽ ƐĞŐŶĂƚĞŵƉŽ ƚŽŶ ƐƵƌ ƚŽŶ ŽĨĨƌĞ ƉĂƌƚŝĐŽůĂƌŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ ŝŶ ƌŽƐĞ ŐŽůĚ Ğ ƉǀĚ ďƌŽǁŶ͘ >Ă ƐƵĂ ƚĞĐŶŝĐĂ ^ǁŝƐƐ DĂĚĞ Ɛŝ ĐŽŶŝƵŐĂ ĐŽŶ ŝů ĚĞƐŝŐŶ ĐŽŶƚĞŵƉŽƌĂŶĞŽ DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ͕ ĚĂŶĚŽ ǀŝƚĂ Ă ƵŶ ŵŽĚĞůůŽ ĐŚĞ ŐƵĂĚĂŐŶĂ ŝ ŐĂůůŽŶŝ ĚĞůů͛ĂƉƉƌĞnjnjĂŵĞŶƚŽ͘ >Ă ƐƵĂ ĐĂƐƐĂ͕ Ěŝ ϰϭ ŵŝůůŝŵĞƚƌŝ Ěŝ ĚŝĂŵĞƚƌŽ͕ ğ ŝŶ ĂĐĐŝĂŝŽ ůƵĐŝĚŽ Ğ ƐĂƚŝŶĂƚŽ͘ /ů ƐƵŽ ůŽŽŬ ƌŝƐƵůƚĂ ŐƌĂĚĞǀŽůĞ͕ ŐƌĂnjŝĞ ĂŶĐŚĞ Ăůů͛ĂďďŝŶĂŵĞŶƚŽ ĐŽŶ ŝů ƋƵĂĚƌĂŶƚĞ ƐĂďďŝĂƚŽ ĐŽůŽƌ ďƌƵŶŝƚŽ Ğ ƐĂƚŝŶĂƚŽ ŶĞů ĐĞƌĐŚŝŽ ĞƐƚĞƌŶŽ͘ ͛ ŝŶ ƉĞůůĞ Ěŝ ǀŝƚĞůůŽ ƐƚĂŵƉĂ ĂůůŝŐĂƚŽƌĞ ŝů ĐŝŶƚƵƌŝŶŽ͕ ĐŚĞ ĐŽŵƉůĞƚĂ ĚĞŐŶĂŵĞŶƚĞ ů͛ŽƉĞƌĂ͕ ƉƌŽƉŽƐƚĂ Ăů ƉƌĞnjnjŽ Ěŝ ϯϴϬ ĞƵƌŽ͘


Un orologio… di un altro pianeta Pubblicato il 16 settembre 2013 da Redazione | Alta orologeria

Grieb&Benziger crea Area 51, pezzo unico per un 12enne amante dello spazio

Quando è il caso di dire che l’esclusività è una cosa… fuori dal mondo. Prendiamo una delle maison orologiere più di nicchia del mondo, Grieb&Benziger. Prendiamo una persona particolarmente facoltosa (dire ricco sfondato suona male…) che vuole fare un regalo unico al proprio figlio 12enne. Ecco allora che nasce Area 51, un pezzo unico di alta orologeria in oro bianco e palladio a 18 carati, che ha una storia tutta particolare. La scorsa primavera l’atelier d’orologeria ha ricevuto una richiesta insolita da parte di un cliente, che già possiede diversi orologi Grieb&Benziger: il figlio più giovane, appassionato del mondo alieno e dello spazio, desiderava un orologio speciale e prezioso, capace di riunire tutte le tecniche conosciute da Grieb&Benziger con la “tecnologia aliena”. Una sfida per il maestro orafo Albrecht Bolz, responsabile Grieb&Benziger della finitura orafa che, nell’orologio Area 51 ha creato alieni tridimensionali, dotati di una superficie metallica e con gli occhi realizzati con rubini, mentre diamanti incastonati occupano la superficie dei crateri lunari. Il lato del fondello dell’orologio meccanico, grazie al vetro zaffiro, mostra, come per tutti gli orologi Grieb&Benziger, la tradizionale scheletratura artigianale, eseguita con l’impiego di macchinari speciali e strumenti, oltre alla lavorazione a guilloché e l’incisione. Questo movimento particolare è anche annerito e, quindi, prosegue con la matematica “aliena”: pianeti tridimensionali – il più grande è la Terra, circondata da lune e Saturno – sono sospesi, così come lo nello spazio, sui ponti del movimento. Il prezzo di questo orologio? Incommensurabile, almeno quanto quello di una nave spaziale…


KƌŽůŽŐŝ Ěŝ ůƵƐƐŽ ĂůůŽŶ ůĞƵ ĚĞ ĂƌƚŝĞƌ ŝŶ ǀĂƌŝ ĂůůĞƐƚŝŵĞŶƚŝ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ sabato 14 settembre 2013 ĂƌƚŝĞƌ ƉƌŽƉŽŶĞ ů͛ŽƌŽůŽŐŝŽ Ěŝ ůƵƐƐŽ ĂůůŽŶ ůƵĞ ĚĞĐůŝŶĂƚŽ ŝŶ ŵŽůƚĞ ǀĞƌƐŝŽŶŝ͕ ƉĞƌ ŽĨĨƌŝƌĞ ƐĞŵƉƌĞ ŝů ƉƌŽĚŽƚƚŽ ŐŝƵƐƚŽ Ăůů͛ĞƐŝŐĞŶƚĞ ĐůŝĞŶƚĞůĂ͕ ĐŚĞ ƉƵž ƐĐĞŐůŝĞƌĞ ŝů ŵŽĚĞůůŽ ƚĂƌĂƚŽ ŵĞŐůŝŽ ƌŝƐƉĞƚƚŽ Ăŝ ŐƵƐƚŝ ƉĞƌƐŽŶĂůŝ͘

I prezzi partono da 4.480 euro, ma crescono in modo sensibile per gli esemplari più preziosi della serie, destinati a una ristretta cerchia di paperoni, dai gusti molto raffinati. Per la cassa si può scegliere fra diversi materiali, più o meno accostati tra loro: acciaio, oro e acciaio, oro bianco, giallo e rosa. Il bracciale è previsto in metallo, pelle o tessuto. Varie le opzioni in base al movimento: cronografo, meccanico automatico, meccanico manuale, quarzo e con complicazioni, in una ricca sequenza declinata in diversi modi. Come se non bastasse questo grande ventaglio, si può scegliere anche fra creazioni con diamanti e senza diamanti. Il risultato estetico e qualitativo è sempre adeguato al rango di una raccolta che rapisce sin dal primo sguardo, per la classe delle raffinate alchimie, proposte in modo seducente agli occhi degli osservatori. Lieve come un palloncino, blu come lo zaffiro che protegge, l’orologio Ballon Bleu de Cartier orna con eleganza il polso. A influenzare la traiettoria dei numeri romani è la corona di carica ornata di uno zaffiro cabochon, protetto da un particolare “anello” di metallo prezioso. Cassa dalle curve convesse, quadrante guilloché, lancette a forma di gladio, bracciali dalle maglie lucide o satinate…Il Ballon Bleu de Cartier gravita con leggerezza nell’universo dell’orologeria Cartier.


EƵŽǀŝ ĐƌŽŶŽŐƌĂĨŝ :ͲDŽƚŝŽŶ Sabato 14 Settembre 2013 Scritto da Edoardo Ebolito Aggressivi come un giaguaro, precisi come un motore di Formula Uno. Non solo automobili: quando :ĂŐƵĂƌ scende in campo, lo fa sempre con il massimo della passione. La rinomata maison americana, da sempre leader nel settore degli autoveicoli, presenta la sua ŶƵŽǀĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ŽƌŽůŽŐŝ :ͲDŽƚŝŽŶ, una serie di ĐƌŽŶŽŐƌĂĨŝ accattivanti e ricchi di stile realizzati in ƚƌĞ ĚŝĨĨĞƌĞŶƚŝ ǀĞƌƐŝŽŶŝ: J657, J658 e J659. Il minimo comun denominatore è la ĐĂƐƐĂ realizzata ŝŶ ĂĐĐŝĂŝŽ ŝŶŽƐƐŝĚĂďŝůĞ, con un diametro di 45 mm per i modelli J657 e J659 e di 44 mm per il J658. Due sono anche le versioni studiate per il quadrante, rotondo o rettangolare. Le versioni che montano la cassa rotonda mettono in risalto un ĐŽŶƚĂƚŽƌĞ ĚĞů ƚƵƚƚŽ ŽƌŝŐŝŶĂůĞ, che confina le ore ed i minuti in una finestrella a semicerchio situata nella parte alta del quadrante. A completare l’arredamento vi sono due grandi cifre arabe, che indicano le ore 6 e le ore 12. Nel J657 questa lunetta è realizzata in acciaio temprato ed è fissata con un set di quattro viti a vista, mentre nel J659 la struttura è rivestita in PVD nero. Il quadrante in tutti e tre i modelli è decorato con cifre di varie dimensioni, che conferiscono all’orologio un tocco di originalità. Le lancette indicanti le ore ed i minuti sono luminescenti su sfondo bianco, blu scuro, verde o nero, in maniera tale da assicurare la ŵĂƐƐŝŵĂ ǀŝƐŝďŝůŝƚă ĂŶĐŚĞ ŶĞŝ ůƵŽŐŚŝ Ɖŝƶ ďƵŝ.

La larga cassa, ŝŵƉĞƌŵĞĂďŝůĞ ĨŝŶŽ Ă ϭϬϬ Ž ϱϬ ŵĞƚƌŝ a seconda delle versioni, è montata su un cinturino di caucciù nero decorato, con il logo Jaguar inciso. L’alta qualità del prodotto si evince anche dalla meccanica, visto che il “cuore pulsante” del segnatempo monta un ŝŶĞĚŝƚŽ ŵŽǀŝŵĞŶƚŽ dǁŝŶ DŽƚŝŽŶ, un ŵĞĐĐĂŶŝƐŵŽ ƌĞƚƌŽŐƌĂĚŽ Ăů ƋƵĂƌnjŽ ŵƵůƚŝĨƵŶnjŝŽŶĂůĞ, ideato e realizzato dalla Soprod, un’azienda Svizzera appartenente al Gruppo Festina. Molto semplice il meccanismo di attivazione, visto che per dare “vita” al cronografo basta un semplice tocco sulla corona. Un successivo tocco ci consente invece di tornare all’indicazione dell’ora locale.


ůĞŐĂŶƚŝ ŽƌŽůŽŐŝ ĨŝƌŵĂƚŝ ^ĂŝŶƚͲ,ŽŶŽƌĠ Venerdì 13 Settembre 2013 Scritto da Alda Cannizzo La maison ^ĂŝŶƚͲ,ŽŶŽƌĠ celebra l’ĞůĞŐĂŶnjĂ ĞƐƚĞƚŝĐĂ Ğ ƐƉŝƌŝƚƵĂůĞ. Le sue nuove creazioni sono nate per affascinare, sedurre e conquistare grazie al raffinato meccanismo presente nel cuore di ogni modello. La ŶƵŽǀĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ >ƵƚğĐŝĂ si compone di una serie di ŽƌŽůŽŐŝ ƉĞŶƐĂƚŝ ƉĞƌ ůƵŝ Ğ ƉĞƌ ůĞŝ, dal ĚĞƐŝŐŶ ƌĂĨĨŝŶĂƚŽ ed essenziale a sostegno di personalità forti e determinate. Il termine Lutècia è ripreso dal nome storico di Parigi Lutetia, o Lutèce in francese. Il >ƵƚğĐŝĂ >ĂĚLJ presenta una cassa a forma di cuscino di 35 mm, realizzata in acciaio PVD color ŽƌŽ ƌŽƐĂ. Le sue morbide linee ƌŝĐŽƌĚĂŶŽ ůĂ ďĞůůĞnjnjĂ ĚĞůůĂ WĂƌŝŐŝ Ě͛ƵŶ ƚĞŵƉŽ, preziosa e sofisticata. Il quadrante è in madre perla con un fiore in oro rosa che sostituisce la lancetta dei secondi e un altro modello è impreziosito da una serie di numeri romani con un datario a ore 6.

Il segnatempo più prezioso presenta esternamente il ĐĂďŽĐŚŽŶ ŝŶ ŽŶŝĐĞ ŶĞƌŽ e sulla corona l’applicazione dell’ĞĨĨĞƚƚŽ ĐůĂŝƌdD, innovazione esclusiva della maison che crea un’abbagliante scintillìo di ƉĂǀğ Ěŝ ĚŝĂŵĂŶƚŝ che fanno da cornice al quadrante. I modelli sono ŝŵƉĞƌŵĞĂďŝůŝ ƐŝŶŽ Ă ϯ ďĂƌ e presentano un cinturino in pelle o in metallo. I ŵŽĚĞůůŝ ŵĂƐĐŚŝůŝ vantano una cassa in acciaio di 42 mm con una lunetta in oro rosa. La ǀĞƌƐŝŽŶĞ ĐŽŶ ĐƌŽŶŽŐƌĂĨŽ presenta un quadrante con uno sfondo biancoͲ argento impreziosito da grandi numeri romani, datario a ore 4 e 3 finestre con l’indicazione di 60 secondi, 30 minuti e 12 ore. La ǀĞƌƐŝŽŶĞ ĂƵƚŽŵĂƚŝĐĂ KƉĞŶ ŝĂů, invece, vanta un quadrante color rame con numeri romani e al centro rivela il datario e il complicato meccanismo che vi sottende. Entrambi i modelli sono ŝŵƉĞƌŵĞĂďŝůŝ ƐŝŶŽ Ă ϱ ďĂƌ e impreziositi da un cinturino in pelle marrone, classico e dal massimo confort.


sŝĐĞŶnjĂ ƚĞŶƚĂ ŝů ĐŽůƉŽ Ěŝ ŵĂŶŽ ƐƵůůĞ ĨŝĞƌĞ ŽƌĂĨĞ͗ ΗhŶĂ ƐŽůĂ Ğ ĚĂ ŶŽŝΗ ŝů ƉƌŽŐĞƚƚŽ ĐŚŽĐ ^Ş ĚĂůůĞ ĐĂƚĞŐŽƌŝĞ ŶĂnjŝŽŶĂůŝ Si dice favorevole anche la presidente nazionale di Federorafi e il leader degli orafi di Confartigianto. Per la mostra aretina sarebbe una mossa mortale

dƌĂ Őůŝ ƐƚĂŶĚ ĚĞůůĂ ŵŽƐƚƌĂ ŽƌĂĨĂ

Arezzo, 13 settembre 2013 Ͳ Vicenza tenta il colpo di mano sulle fiere orafe: una sola e da noi, è la proposta choc che arriva dal Veneto. Mossa potenzialmente capace di mettere in allarme gli aretini, che vedrebbero la loro mostra sottoposta a un rischio mortale. Il progetto è stato presentato nell'edizione settembrina della Fiera vicentina. A sostenerlo non solo il presidente della Spa che organizza Paolo Mantovani ma anche due pezzi da novanta delle organizzazioni di categoria: la presidente nazionali di Federorafi, la piemontese Licia Mattioli, che è succeduta proprio a un aretino, Antonio Zucchi, e Franco Pozzebon, presidente degli orafi di Confartigianato, guarda a caso un vicentino. Ci sono troppi appuntamenti espositivi, spiega la Mattioli nel corso di uno dei dibattiti della Fiera di Vicenza, ben sedici, meglio farne uno solo, bello e importante. Nella città palladiana appunto. Arezzo non viene mai nominata, ma è chiaro che se l'idea andasse avanti la prima vittima sarebbe proprio la mostra di primavera. Il tutto mentre Arezzo Fiere, di cui l'esposizione è il fiore all'occhiello, è ancora in attesa di un nuovo presidente.


Rosato con Fondazione Veronesi nella lotta ai tumori al seno venerdì, 13 settembre 2013

Amanda Sandrelli con i charms Rosato per ‘Pink is Good’

È stato presentato con un cocktail party ‘in rosa’ il nuovo progetto ‘Pink is Good’ della Fondazione Umberto Veronesi con il sostegno di Rosato. Il marchio aretino di gioielli, nato nel 2004 e dal 2011 di proprietà del gruppo Bros Manifatture, sosterrà infatti l’iniziativa dedicata alla prevenzione e cura del tumore al seno creando un prodotto in limited edition e devolvendo l’intero ricavato delle vendite di tale prodotto al finanziamento di nuovi ricercatori. Si tratta di un charm in argento 925, bagnato in oro rosa e con zircone rosa, che sarà in vendita a 75 euro nei monobrand e nelle gioiellerie rivenditrici del marchio tra ottobre e dicembre 2013. “Il charm – ha spiegato a Pambianco Tv Lanfranco Beleggia, presidente della Bros Manifatture – è a forma di elefante, simbolo della forza e quindi di donne che vincono la malattia. Abbiamo scelto di collaborare con la Fondazione Veronesi proprio perché mette al centro le donne, come Rosato”. L’evento di presentazione di Pink is Good, cui hanno partecipato Umberto e Paolo Veronesi, fondatore e presidente della Fondazione, l’attrice madrina del progetto Amanda Sandrelli e la showgirl Arianna, è stato anche occasione per Beleggia di rivelare i prossimi progetti in cantiere per Rosato. “Negli ultimi sei mesi abbiamo aperto tre monomarca in Italia, a Roma, Milano e Forte dei Marmi – afferma l’imprenditore Ͳ . Ora ci rivolgiamo all’estero, dove avremo diversi opening, tra cui uno in Malesia a Kuala Lumpur. Contiamo di chiudere il 2013 con un fatturato di gruppo di oltre 40 milioni, con un incremento a doppia cifra”.


'ŽŵŝƚŽůŽ͕ ů͛ĂŶĞůůŽ ŝĐŽŶĂ Ěŝ ĂŵŝĂŶŝ Pubblicato il 11 settembre 2013 da redazione3 | Bien Vivre Un gioiello frutto degli Anni ’80 che è diventato un mito

Quando si tratta di regalare un ĂŶĞůůŽ alla propria compagna, moglie, fidanzata o amante che sia, gli uomini hanno sempre le idee confuse e, anche quando escono dalla gioielleria con in tasca la preziosa scatolina in velluto, alzano gli occhi al cielo e si chiedono se hanno fatto la scelta giusta. Forse ha pensato proprio a loro, ai maschi timorosi di non incontrare i gusti della propria partner, la famosa maison di gioielli ĂŵŝĂŶŝ, quando ha presentato al mondo 'ŽŵŝƚŽůŽ, l’anello che, apparso per la prima volta nelle teche delle gioiellerie alla fine degli Anni ’80, ha saputo diventare un’icona e oggetto del desiderio di generazioni di fanciulle. Ora lo conosciamo in tutte le sue rivisitazioni e in tutte le sfumature di oro e di pietre preziose, ma quando ha fatto la sua comparsa, Gomitolo era un trionfo di piccoli diamanti incastonati in un intreccio sapiente di oro bianco. Certo, dalla sua prima comparsa, questo importante anello ha saputo farsi notare, ma il suo più grande merito è stato quello di aver portato una ventata di novità in mezzo a file di solitari tutti uguali. La lavorazione a ƉĂǀĠ ha reso prezioso anche il più piccolo diamante, creando un vero e proprio tappeto di luce. E più le dita si muovono, e le mani delle donne, si sa, difficilmente sono ferme, più la lucentezza delle pietre affiora e colpisce. Non ci è voluto molto tempo a trasformare questo anello in una vera e propria icona, tanto che, ad ogni nuova collezione, vengono proposte nuove edizioni del primissimo, e ormai lontano, Gomitolo, e negli anni non sono mancate edizioni limitate se possibile ancora più preziose. Per i festeggiamenti degli 85 anni di ĂƐĂ ĂŵŝĂŶŝ, ad esempio, sono stati creati una serie di anelli ispirati alle più importanti città d’arte italiane. Ma ciò che maggiormente affascina le donne che indossano questo gioiello senza tempo è la sua assoluta portabilità: nonostante si tratti di un oggetto prezioso, infatti, si adatta a tutte le situazioni e a tutte le fogge, ed è per questo che è diventato uno dei pezzi dai quali è più difficile separarsi. Senza poi dimenticare che le fasce d’oro intrecciate sono avvolgenti e calde, proprio come un gomitolo, tanto da ricordare un abbraccio. E quale donna mai sarebbe disposta a sottrarvisi? sĞƌĂ DKZ dd/







Cronaca SEZ. GENOVA

Sestri Ponente, cittadini in poche ore sventati due colpi CITTADINI "sceriffi", cittadini eroi, coraggiosi, che hanno rischiato la vita per fermare due rapinatori, sventando in extremis altrettanti colpi. È accaduto nel giro di poche ore a Sestri Ponente. Nel primo caso, un 18enne romeno, utilizzando delle chiavi è riuscito ad aprire le vetrine del negozio Swarovski, probabilmente realizzando un calco in precedenza, e ha rubato un orologio di grande valore ma un passante, vedendolo uscire rincorso dal personale addetto alla sicurezza, lo ha letteralmente "placcato", impedendone la fuga. Gli agenti di due Volanti, una del locale commissariato e una dell'Ufficio prevenzione generale della Questura, sono arrivate sul posto dopo pochi minuti e hanno ammanettato il giovane, sospettato di aver messo a segno altri furti in un altro negozio Swarovski del centro della città. Poco dopo, nella vicina via Merano una cliente della gioielleria "Pollarolo" ha impedito che due banditi, con tanto di calza di nylon sul viso, riuscissero a entrare nel negozio. La donna, forse per paura ma certamente con prontezza di spirito, ha chiuso la porta in faccia alla coppia di malviventi che si trovava alle sue spalle e che aveva atteso aprissero dall'interno per tentare l'assalto. Ai due, rimasti in strada, non è rimasto altro che scappare. Anche su questo tentativo di rapina indaga la polizia. Le indagini hanno preso una strada ben precisa. Gli inquirenti sono convinti che le due rapine abbiano analogie, che siano frutto di una stessa banda che ha deciso di compiere due assalti quasi contemporaneamente. Una tattica per cercare di mettere in difficoltà le forze dell'ordine, costrette a intervenire in due punti in pochi minuti. Che dire della banda? «Se nel primo caso è stato appurato che si tratta di un bandito arrivato dall'Est Ͳ spiegano in Questura Ͳ per il secondo un testimone, un passante, ci ha riferito che dopo il colpo fallito in un vicoletto ha notato due giovani confabulare e anche loro non parlavano in italiano. Ci ha detto che parevano dell'Est e questo ci fa ritenere che fossero i complici». La polizia sta esaminando i filmati di una decina di telecamere private puntate su via Sestri e via Merano. La speranza è che abbiano immortalato i volti dei rapinatori e di eventuali complici. Nel secondo caso, quello di via Merano, è intervenuta anche la polizia scientifica, che è riuscita a prendere diverse impronte digitali. ;Ɛ͘ Ž͘Ϳ 16 settembre 2013 5 sez. GENOVA


Ruba oro all'UnoAerre tecnico patteggia 8 mesi Il giovane aveva cominciato a sottrarre due lastre d'oro nascondendole dentro un computer per portarselo via successivamente con comodo. In totale, con questo sistema, aveva rubato 624 grammi di oro per un valore di circa 20 mila euro

L'aula della corte d'assise nell'edificio della Vela (Foto Tavanti)

Arezzo, 17 settembre 2013 Ͳ Per arrotondare aveva cominciato a sottrarre due lastre d'oro nascondendole dentro un computer per portarselo via successivamente con comodo. In totale, con questo sistema, aveva rubato 624 grammi di oro per un valore di circa 20 mila euro. Oggi l'uomo ha patteggiato 8 mesi con pena sospesa. Si tratta di un tecnico 27enne fiorentino che lavorava per una ditta impegnata nella manutenzione dei computer, per questo capitava molto spesso in UnoAerre, dove appunto ha commesso i furti. Ad arrestarlo la squadra mobile di Arezzo. Il processo questa mattina davanti al giudice Gianni Fruganti e al pm Bernardo Albergotti presso il Tribunale di Arezzo. Secondo la ricostruzione della polizia, l'uomo nascondeva le placchette nello schermo del computer ma, dopo monitoraggio, è stato scoperto e arrestato Non aveva però fatto i conti con l'azienda che accertarsi di alcuni ammanchi si era rivolta alla Polizia e aveva ancor più mirato il servizio di videosorveglianza. Così è scattata la trappola dopo le indagini della squadra mobile guidata dal dirigente Giovanni Schettino.


Furto a gioielleria con muro sfondato

La gioielleria Ienco e alla sua destra il negozio di barbiere da dove sono penetrati i ladri

Primo fatto accaduto a Lucera di cui però si dovrà occupare formalmente la procura della Repubblica di Foggia. Questa mattina il titolare della gioielleria Ienco in Via Federico II ha scoperto un furto al suo negozio nel quale è stata svuotata la vetrina. I ladri hanno agito nella notte entrando dall’esercizio di barbiere che opera accanto, magari considerando il fatto che il lunedì è giorno di chiusura per la categoria. Hanno sfondato il muro confinante per poi arrivare direttamente ai preziosi contenuti nel vano. La refurtiva è ancora da quantificare e sul fatto indagano i carabinieri. (Luceraweb)


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&RSSLD GHQXQFLDWD Un laboratorio per lavorare gioielli: trovati anche 28mila euro in contanti di 3LHUDQJHOD 5DYL]]D

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Pavia, 16 settembre - Un autentico WHVRUR IDWWR GL RJJHWWL GÂśRUR IUD FXL FDWHQLQH PRQLOL H RURORJL ROWUH D PLOD HXUR LQ FRQWDQWi, vari telefoni cellulari e attrezzatura di prim’ordine per la fusione di metalli preziosi. Ăˆ quanto è stato scoperto dai carabinieri di Stradella nel corso di una PHWLFRORVD SHUTXLVL]LRQH D FDVD di A.C., 43 anni, domiciliato a Broni e giĂ al centro di un’altra piĂš o meno analoga inchiesta, qualche mese fa, da parte dei carabinieri di Genova. Nei guai è finita anche E.N., 39 anni, ufficialmente domiciliata ad Asti ma trovata in compagnia dell’uomo. I carabinieri hanno perquisito anche l’auto di A.C. e poi hanno GHQXQFLDWR OD FRSSLD D SLHGH OLEHUR per ricettazione di denaro e merce di provenienza da reato, trasmettendo un dossier completo alla Procura di Pavia. Non viene escluso che A.C. avesse frequenti contatti a livello internazionale. Qualche mese fa l’uomo era stato arrestato (poi gli erano stati concessi i domiciliari) nel corso di un’indagine dei carabinieri di Genova, i quali avevano trovato nella villetta da lui affittata in un quartiere residenziale di Stradella un vero e proprio laboratorio per fondere oro. Dopo quel fatto A.C. si è trasferito a Broni, in zona quartiere Piave, a poca distanza dalla precedente dimora. Intanto, bisogna registrare un altro scippo in Oltrepo. Sabato nel tardo pomeriggio a Stradella è stata scippata la catenina d’oro a una pensionata di 68 anni, G.P.. La vittima abita a Stradella in viale Resistenza (la strada panoramica): è stata aggredita da un individuo che le ha strappato la catenina d’oro che teneva al collo, per poi dileguarsi, fuggendo a piedi.


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Rapinata gioielleria "Canestrari" Recuperato bottino da 100 mila euro Verona. Due uomini armati di pistola si erano fatti consegnare 35 orologi VERONA Ͳ Un uomo, pare di origine romena, è stato bloccato dalla polizia, che ha recuperato la refurtiva, poco dopo una rapina ai danni di una gioielleria in centro a Verona, con un bottino di 35 orologi per un valore di circa centomila euro. Fingendosi normali clienti, due uomini erano entrati nella gioielleria "Canestrari", che aveva appena traslocato dalla sua storica sede, e una volta all'interno avevano estratto un'arma. Minacciato il titolare si erano fatti consegnare gli orologi. La scena è stata seguita al piano inferiore, attraverso il sistema interno di videosorveglianza, dalla figlia del gioielliere che ha subito chiamato il 113. Poco dopo gli agenti hanno bloccato quello che nello zainetto aveva con sè l'intero bottino. (Ansa) 13 settembre 2013


venerdì 13 settembre 2013 IL CASO. Tre a giudizio per l´assalto al negozio in pieno centro cittadino che fruttò un bottino di 140 mila euro

A processo per l´assalto all´oro Ivano Tolettini Il pm respinge le domande di patteggiamento. Cinque indagati per un colpo ad Arzignano; un altro simulato al “Casanova” Calato il sipario investigativo sull´assalto di un anno fa a Oroingross che fruttò ai rapinatori un bottino di 140 mila euro, si è di nuovo alzato quello processuale. Uno dei due mandanti, Daniele Moretto, ha chiesto di patteggiare la pena, ma il pm Barbara De Munari gli ha risposto picche. Mesi di serrate indagini hanno permesso ai carabinieri del capitano Sabatino Piscitello di ricostruire che cosa avvenne nell´oreficeria di cui è proprietario Claudio Mazzonetto, quando ad affrontare i banditi fu lo sfortunato Thomas Lunardi. Il colpo sarebbe stato architettato dal barista Florian Qato, 30 anni, albanese residente a Zugliano in via Piazza (avv. Elena Peron), che assieme a Moretto, 24 anni, di Breganze, via Menghini (avv.Daniela Marchioro) avrebbero incaricato dell´esecuzione Marco Battistella, 25 anni, di Camisano, che è già stato condannato a 2 anni 4 mesi di reclusione, assieme al serbo Igor Sljivic, 19 anni, di Monticello Conte Otto. I due sono stati rinviati a giudizio con rito immediato assieme a Igor Sljivic, 19 anni, Monticello Conte Otto, via Vigardoletto (avv. Stefano Dato). A entrare nel negozio furono Sljivic e Battistella, il primo col compito di mostrare una collana a Lunardi per farla valutare, il secondo per estrarre l´artiglieria (finta). «La vedi questa pistola, ora valutala», gli intimò sprezzante prima di farsi condurre nella stanza dove c´era la cassaforte, dalla quale furono prelevati diversi rotoli con i preziosi e denaro. Fu il serbo a stipare il malloppo in uno zainetto, col quale si eclissò, mentre Battsietlla fece stendere sul pavimento Lunardi e lo legò col nastro adesivo. La refurtiva non è mai stata recuperata. Fu Battistella a finire in trappola. Sul finire di febbraio era stato condannato ad altri 8 mesi di reclusione per un´altra rapina, quella tentata alla gioielleria “Roncaglia” di Zanè il 10 novembre 2012, quando fu catturato. Il suo legale, Raffaele Cinnella, ottenne che gli fossero concessi gli Florian Qato| Daniele Moretto| Subito dopo l´assalto del 1 ottobre 2012. STELLA arresti domiciliari perchè aveva iniziato a collaborare. Cominciò a fare i nomi ed a fornire dettagli sulla rapina. Tra l´altro, Battistella aveva dato ospitalità al serbo dopo l´incursione in oreficeria. Era emerso, altresì, che Qato aveva anche eseguito un sopralluogo nel negozio Oroingross un mese prima del colpo. Nel prosieguo dell´inchiesta era emerso che Qato e Moretto avrebbero avuto un ruolo anche nella rapina del 7 luglio 2011 ad Arzignano alla pizzeria “Due Forni”, quando sotto la minaccia di una pistola Iole Rossetto, costituita parte civile con l´avv. Fernando Cogolato, limitò i danni perché gettò per terra gran parte del bottino, consentendo ai malviventi di fuggire con solo 40 euro. I carabinieri thienesi hanno ricostruito che anche in quell´occasione Qato sarebbe stato l´ideatore, mentre Moretto l´esecutore assieme ad Admirin Abdullahu, detto Odi, Najib Jghab e Mendurian Vehapi, detto


Mendi. I presunti pali sarebbero stati Claudio Mondin e Besnik Abdullah. In quell´occasione il cliente Luigi Rossetto era stato colpito in testa con il calcio della pistola e aveva riportato ferite giudicate guaribili in dieci giorni. Le indagini partite dalla cattura di Battistella aveva anche consentito di scoprire una falsa rapina. In realtà era stato un furto notturno ai danni del locale thienese Casanova il 7 gennaio di quest´anno, allorché Qato quale esecutore, avrebbe beneficiato della complicità di un dipendente dell´esercizio pubblico, Joel Zanon, prelevando 700 euro da una macchinetta cambiamonete e da un videopoker. In quell´occasione Zanon aveva raccontato ai carabinieri di essere stato rapinato da uno sconosciuto armato di pistola.


Furto in casa di un rappresentante Spariti diamanti per 100 mila euro Hanno agito di notte, forzando la finestra di un villino a Nervi. Nell'appartamento dormiva il padre del commerciante. Hanno agito a colpo sicuro. All'esame dei carabinieri i tabulati telefonici e le registrazioni delle telecamere nel quartiere

Dalla casa di un commerciante di gioielli, spariti diamanti per 100 mila euro. Nella villetta a Nervi, lungo la via Ravina Inferiore che si inerpica sulla collina, dormiva il padre del rappresentante che non si è accorto dei ladri. I malviventi hanno forzato una finestra, preso le valige con i preziosi e fuggiti senza far troppo rumore e senza svegliare il proprietario del villino che si è accorto del furto solo più tardi, al mattino, quando è rientrato a casa il figlio. Individuare i ladri, non sarà cosa facile: hanno agito con professionalità e sicuramente a colpo sicuro: sapevano che in quella casa c'erano diamanti per una cifra così consistente. Una traccia per identificare i malviventi potrebbe venire dai tabulati telefonici che riportano traccia delle conversazioni da cellulare nelle ore in cui si presume sia stata assalita la casa del commerciante. Anche i filmati registrati nelle vie di Nervi circostanti potrebbero dare una mano agli inquirenti. (12 settembre 2013)


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