ITW Colleen Carroll Roberto Ricci EVENTS Red Bull King of the air 2015 TRIPS Fx Cabrinha in Oz
LIVING FOR THE LIGHTER DAYS L I G H T W I N D
/
F R E E R I D E
THE NEW JUICE SIZES
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›
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R E L AT E D F R E E R I D E / L I G H T W I N D B OA R D S
X-RIDE
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NUGGET
SPIKE TEXTREME
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N O R T H K I T E B OA R D I N G .C O M – MMXIV – ›CRAFTED WITH PRIDE‹
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FO LL OW US ON:
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SIZE
AR
WIND RANGE
5 6 7 9 10.5 12 13.5 15
4,3 4,3 4,3 4,3 4,3 4,3 4,3 4,3
19/35 18/30 16/28 14/24 12/22 10/20 9/16 7/14
The RRD Obsession is our iconic kite that embodies power/de-power ability/ fast turning speed and huge hang-time, all in one package. It’s been our best selling kite since day one, mainly for its versatile range of use and its fun factor, spontaneously sportive feeling in your hands thanks to a light bar feeling and a very quick response to any bar input. It jumps great, keeping you in the air longer than you could expect, and still keeps its easy de-power feel when a stronger wind gust hits the kite. The Obsession is also highly appreciated by riders who use strapless surfboards to do freestyle tricks or jumps on flat water. Its special wide range of use and behavior come from the moderate aspect ratio and swept back tip design, creating a very constant amount of power even in very gusty conditions. Its “Sheet-and-go” power delivery makes it also a perfect light wind machine, with great freeride performance potential, reaching top speed runs and great upwind legs. This year we have slightly changed the foil profile of the Obsession and made it a bit flatter throughout the tip area, enabling the kite to turn faster and also to fly more efficiently into the wind window. Every panel of the inflatable sections , from the struts to the leading edge, is built with a special heavy duty stitching system. The stitching areas are internally reinforced with a stripe of adhesive dacron, creating a solid base for durability. All the exposed areas, like tip ends and leading edge seams that are subject to abrasion, are reinforced with a woven Kevlar/PU fabric to prevent wear. Our single pump inflating system tube is covered with a soft PVC protection to prevent possible damage from plastic parts while folding the kite, and the inflating tubes are fixed to the kite through a neoprene sock, locked into place with velcro. A dacron leech reinforcement progressively widening from the center strut towards the tips, follows the fatigue line, being higher on the tips, and also reduces potential fluttering after long time use. The triangle tip ends for the attachment points of the back lines spread their load avoiding tip distortion, keeping the right bar pressure feel and increasing the lifetime of the kite. All the bridle attachment points are reinforced with a soft PVC external protection and internal double adhesive dacron patch, to increase durability. The new bridle pulleys are now fully made with marine grade stainless steel and can each stand a load of 400 Kgs. The Obsession MKVII offers an unsurpassed level of performance in the largest variety of use.
info @ r o b er to r icc id e si gn s .com ROBERTORICCIDESIGNS.COM
FREESTYLE/BIG AIR/FREERIDE
Pure energy.
The 2015
PARK Freeride/Freestyle Misure: 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 14 Il Park 2015 è un kite che eccelle in tutte le condizioni, e adatto a tutti i rider, per tutti gli stili e in tutte le condizioni. Il profilo potente da al rider grande potenza low-end e una trazione costante in un’ampia gamma di condizioni di vento, mentre la Reduced Leading Edge Taper e HD Radial Segmented Arc gli conferiscono una forte sensazione di solidità, stabilità extra e maggior controllo. L’outline Compact C e il design 3 Strut ne fanno un kite stabile e reattivo. Il Park utilizza nei tip il giusto Sweep per avere il massimo depower e facilitare il rilancio. Il sistema Static Bridle ne migliora il forward flying, l’accelerazione dopo le manovre, e la risposta istantanea creando nello stesso tempo meno forza sul trapezio. Queste caratteristiche sono essenziali per l’utilizzo sganciato. Disegnato per il divertimento, Il Park vi da una navigazione semplice, la potenza per spingere al massimo e incomparabili prestazioni Freeride e Freestyle. Barra Control System raccomandata: FUSION CONTROL SYSTEM
Photo: Quincy Dein Rider: Damien Girardin
REDUCED LEADING EDGE TAPER
HD RADIAL SEGMENTED ARC
CANOPY STABILIZER
COMPACT C
LOW DRAG WING TIP
THREE-STRUT DESIGN
POWER FOIL CANOPY
OCTOPUS INFLATION SYSTEM
STATIC BRIDLE PLATFORM
EVOLUTIVE PROFILE
SOLID FRAME CONSTRUCTION
HIGH FLOW VALVE
ANTI-STICTION WINDOW
RADIAL LOAD DISTRIBUTION
Contattare ACTION TO SPORT SRL - T. +39 0185264754 - info@action2sport.com
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NAISHKITES.COM
Direttore Responsabile Roberta Pala roberta.pala@kitesoul.com Redattore tecnico wave Mitu Monteiro Redattore tecnico freestyle Alberto Rondina Tecnica Renato Casati Photo & Video Maurizio Cinti Grafica Giuseppe Esposito
APRILE 2015 - MAGGIO 2015 BIMESTRALE
Testi James Boulding, Renato Casati, Niccolò de Simone, Nicole Gaudimier, Tuva Jansen, Alberto Rondina, Reo Stevens, Federico Sugoni Immagini Vincent Bergeron, James Boulding,Toby Bromwich, Sara Buzzelli, Tommaso Caldani, John Carter, Quincy Dein, Greg Hinsdale, Manuela Jungo, Craig Kolesky/ Red Bull Content Pool, Tracy Kraft Leboe, Nick Muzik/Red Bull Content Pool, Gabriele Rumbolo, Sam Schofield, Dan Sweeney, Hugo Valente, Ydwer van der Heide / Red Bull Content Pool, Dave White, Jason Wolcott Cover: Rider: Aaron Hadlow - King of The Air 2015 Foto: Craig Kolesky /Red Bull Content Pool Editore e pubblicità VISU Media Via Cavour, 20 24030 Ambivere (BG)
FEDERICO SUGONI Editore
ROBERTA PALA Direttore responsabile
Manager d’Azienda ed Imprenditore, si appassiona al surf da giovanissimo, ma scopre l’amore per il Kitesurf da grande durante un viaggio alle Hawaii. Il kite è la sua più grande passione dopo sua figlia. Nel 2014 fonda Kitesoul Magazine.
Fotografo sportivo dal 1997. Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15 anni responsabile delle principali testate di kitesurf. Spirito libero, ha mollato tutto per una vita a contatto della Natura e dello sport. Vive a Capo Mannu, in Sardegna, l’onda più bella del Mediterraneo…
Amministratore Unico Federico Sugoni fs@kitesoul.com Registrazione Tribunale di Bergamo n°10/2014 del 15/04/2014.
Copyright Kitesoul Magazine La VISU Media è titolare esclusiva della testata Kitesoul Magazine e di tutti i diritti di pubblicazione e diffusione in Italia. L’utilizzo da parte di terzi di testi, fotografie e disegni, anche parziale, è vietato. L’Editore si dichiara pienamente disponibile a valutare - e se del caso regolare le eventuali spettanze di terzi per la pubblicazione di immagini di cui non sia stato eventualmente possibile reperire la fonte. Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03). Nel vigore del D.Lgs 196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali, ex art. 28 D.Lgs. 196/03, è VISU Media, con sede legale in Ambivere (BG), via Cavour, 20. La stessa La informa che i Suoi dati, eventualmente da Lei trasmessi alla VISU Media, verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo ora enunciato anche per attività connesse all’azienda. La lettura della presente informativa deve intendersi quale presa visione dell’Informativa ex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi dati personali alla VISU Media varrà quale consenso espresso al trattamento dei dati personali secondo quanto sopra specificato. L’invio di materiale (testi, fotografie, disegni, etc.) alla VISU Media deve intendersi quale espressa autorizzazione alla loro libera utilizzazione da parte di VISU Media per qualsiasi fine e a titolo gratuito, e comunque, a titolo di esempio, alla pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e non, su qualsiasi pubblicazione (anche non della VISU Media), in qualsiasi canale di vendita e Paese del mondo.
GIUSEPPE ESPOSITO Direttore creativo
MAURIZIO CINTI Videomaker
Kiter sin da piccolo, rider per RRD Italia, laureato in Design della Comunciazione al Politecnico di Milano. Con questo incarico ha potuto finalmente unire le sue due passioni: il kite ed il design.
Appassionato di cinema e fotografia. Skater, Snowboarder e Wakeboarder, appena ha conosciuto il kitesurf, tutto il resto è diventato un ricordo, inizia con il freestyle,ma ora ama le onde grandi e potenti. La ricerca dello swell perfetto è la sua passione.
KITESOUL MAGAZINE Feel The Flow
RENATO “DR. KITE” CASATI Direttore tecnico
MITU MONTEIRO Redattore tecnico wave
ALBERTO RONDINA Redattore tecnico freestyle
Wave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice ed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverse riviste di settore negli ultimi 12 anni.Vive fra lago di Como e Sardegna, ma sverna fra le onde Capoverdiane.
Capoverdiano di Sal, Rider Ufficiale F-One, Manera. Campione Mondiale wave KPWT nel 2008 e tre volte Vice Campione Mondiale. Inizia giovanissimo con il Surf e con il Windsurf, dopo poco scopre il Kitesurf e diventa amore puro.
È il miglior esponente del Kite Italiano nel mondo delle competizioni, Rider Ufficiale per Cabrinha Kites, Neil Pryde e GoPro. Quattro volte Campione Italiano, Campione Europeo 2010 e terzo classificato nel Campionato Mondiale PKRA 2012.
ELENA FOICO Traduttore professionista Traduttore professionista e Kiteboarder dal 2001. Nel 2004 ha deciso di lasciare la sua carriera in Gran Bretagna per insegnare kitesurf a tempo pieno. Nel corso degli anni ha tradotto diversi manuali di kitesurf, sussidi didattici e articoli. Nata in montagna, ma appassionata del mare, ha trovato lo strumento perfetto per divertirsi un po’ovunque!
Rider e Photo: Nuno ‘stru’ Figueiredo
EDITORIALE Siamo giunti al quinto fantastico numero di Kite-
obiettivi importanti, mettendoci passione e de-
soul Magazine che, dopo il nostro primo inverno
dizione, gli abbia consentito di rendere RRD una
passato assieme, cade all’inizio di una primave-
delle Brands leader del mercato internazionale.
ra che segna il momento della rinascita per tutti
Per la sezione dedicata alle ragazze più power del
gli amanti dell’acqua, mentre c’è chi si sta ancora
panorama mondiale, potete trovare una lunga in-
godendo un po’ di neve in libertà, come i ragazzi
tervista a Colleen Carroll, regina dei park e spirito
di Roccaraso, che hanno ospitato il primo contest
libero, che trascorre la sua vita nel fare ciò che
mondiale di Snowkite con Formula GPS e che an-
ama di più… andare per mare…
cora stanno solcando i loro pendii innevati, a di-
E poi le immagini spettacolari di Tuva Jansen e
mostrare che il kite è una passione che dura 365
Bertrand Fleury in Indonesia, quelle Australiane
giorni all’anno.
del primo trip della nuovissima vela FX di Ca-
Ma è proprio nel pieno dell’inverno dell’emisfero
brinha, le didattiche speciali di Alby Rondina e
boreale che siamo partiti alla volta di Cape Town
quelle di Reo Stevens per il freestyle strapless, la
in cerca di vento, sole ed emozioni forti, ed è an-
rubrica di tecnica, i nostri test imperdibili, e un’in-
che per questo che la nostra cover è dedicata alla
tervista alla quale teniamo parecchio, dedicata a
vittoria di Aaron Hadlow alla Red Bull King Of The
Christophe Martin, rider paraplegico, che ha tro-
Air a Cape Town, l’evento più atteso ed importan-
vato nella passione per lo sport, uno stimolo a
te al mondo.
sviluppare e testare materiali dedicati espressa-
Aaron, il rider che ha vinto più di tutti, si sta ormai
mente all’handikite perché alcune cose sono si-
affermando anche nel big air, ed è partito dall’e-
curamente molto difficili… ma quando c’è la pas-
vento più importante in assoluto per farlo, do-
sione, niente è impossibile!
minandolo e strappando lo scettro al campione uscente Kevin Langeree. In questo fantastico viaggio abbiamo realizzato i video della gara, tra i più cliccati al mondo, il nostro primo videotest dedicato questa volta al Neo 2015 e molte interviste ai personaggi più importanti del kiteboarding mondiale, che ogni settimana arriveranno sul nostro canale youtube con la serie “The Kite Souls”. Il Sud Africa è anche la terra dove da anni trascorre il suo inverno europeo da Novembre a Marzo, il Patron RRD, Roberto Ricci. Nella sua lunga intervista ci racconta dei suoi esordi e di come il credere sempre in ciò che si sta facendo e il porsi
Roberta Pala Federico Sugoni
SOMMARIO
Portfolio
Eventi:
Trip:
Fx Cabrinha trip in Oz
Itw:
Red Bull King of the Air 2015
Collen Carroll
Camp:
Strapless moves:
Indo kite camp
Snowkite:
World snowkiting contest Altosangro 2015 GPS Formula
180 Pop Shove it 180 Shove it con ole
Itw:
Roberto Ricci
SOMMARIO
Freestyle moves: Shifity 3
Handikite:
Cristopher Martin
Camp: Mitu Monteiro wave clinc a Capo Verde
Test:
Cabrinha, Fx North, Neo RRD, Obsession Pro
Tecnica:
Genesi e ciclo di vita di un’onda
16 PORTFOLIO
Niccolò Porcella
RIDER: Niccolò Porcella FOTO: Tracy Kraft Leboe
18 PORTFOLIO
Marc Jacobs
RIDER: Marc Jacobs FOTO: Courtesy Switch Kites
20 PORTFOLIO
Guilly Brandao
RIDER: Guilly Brandao FOTO: Hugo Valente
22 PORTFOLIO Giangi Chiesura
RIDER: Giangi Chiesura FOTO: Courtesy Photodream.it/Advance Kites/Underwave
24 PORTFOLIO
Damien Girardin
RIDER: Damien Girardin FOTO: Quincy Dein
26 NOVITÀ
Calendario Nazionale 2015 – CKI/FIV Freestyle Associazione Kitesurf Italiana ASD – Fondi – 19 – 21 Giugno CN Maremma – Marina di Grosseto – 17 – 19 Luglio ASD Chia Wind Club in collaborazione con Kitesardegna Porto Botte – 10 – 13 Settembre Wave Tognazzi Marine Village ASD – Torvaianica – 1/30 Aprile con riserva 1/31 Ottobre Reef ASD – Puzziteddu – 1 Aprile – 30 Giugno con riserva 1 Settembre – 8 Novembre ASD Chia Wind Club in collaborazione con Eolo Wind Club (Oristano) – 13 Novembre – 14 Dicembre – Assoluto Wave Formula Kite Club Vela Portocivitanova – 11 – 12 Aprile Vela Club Marano – Riccione – 4 – 5 Luglio Circolo Velico Hangloose ASD - Gizzeria – 15-19 Luglio – Mondiale Formula Kite Tognazzi Marine Village ASD – Torvaianica – 10 – 11 Ottobre Slalom Circolo della Vela Porto Recanati – 30 – 31 Maggio – 1 Giugno (+ Longdistance) Circolo Velico Scirocco 30 – 31 Ottobre – 1 Novembre (+ Longdistance) HydroFoil Circolo Velico Hangloose ASD – Gizzeria – 9 – 12 Luglio – Kitefoil Gold Cup Circolo Velico Hangloose ASD – Gizzeria – 13 – 14 Luglio Juniores freestyle Kitesurf School – Lago d’Idro – 3 – 6 Settembre – Assoluto juniores freesyle (+ Slalom) Eventi speciali Fraglia della Vela – Malcesine – 22 – 23 Agosto - One Hour – Open – Long Distance
Hang Loose Beach Hang Loose Beach si trova nel
pionato Europeo assoluto di
park, happy hours e party on the
comune di Gizzeria Lido, a pochi
KiteFoil. Un altro evento imper-
beach a partire dal 1 Aprile! Per
KM dall’aeroporto internazio-
dibile è il KiteBabes, nell’ultima
info e prenotazioni: lucahlb@
nale di Lamezia Terme. Il vento
settimana di Luglio, il kitecamp
gmail.com, tel +393389511693;
termico, che soffia da Aprile a
internazionale tutto al femmi-
www.hangloosebeach.it.
Settembre, la rende una delle
nile in cui alcune top riders in-
principali mete per gli appassio-
ternazionali
nati di kitesurf di tutto il mon-
manovre più spettacolari. Hang
do. La sua scuola internazionale
Loose Beach dà anche la pos-
di kitesurf, è un riferimento per
sibilità di organizzare kitecamp
tutti coloro che vogliano avvi-
personalizzati per gruppi, con
cinarsi a questo spettacolare
istruttori a seguito. Ristoran-
sport. Anche quest’anno l’ap-
te, bar, ampia area sportiva per
puntamento più importante è
gli sport velici, parco giochi per
Aloha Surf and Beach Party,
bimbi, servizi destinati a perso-
che si svolgerà dall’8 al 19 Lu-
ne disabili, area spiaggia, cam-
glio, ospitando “La Formula Kite
per area, volkswagen village
World Cahmpionship” e il Cam-
tents, beach volley arena, skate
insegneranno
le
28 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
foto Craig Kolesky/Red Bull Content Pool Nick Muzik/Red Bull Content Pool Ydwer van der Heide/Red Bull Content Pool
30 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
32 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
vento, mente
protagonista indiscusso
dei
solitaprimi
mesi dell’anno in Sud Africa, quest’anno è stato poco presente, essendo intenso fino a pochi giorni dall’inizio del waiting period, e poi calando bruscamente. La cosa sorprendente, e negativa, è stata la variazione repentina delle previsioni. Nei primi giorni validi per la gara, gli atleti, infatti, si sono riusciti ad allenare in condizioni abbastanza buone, anche se molto differenti da quelle degli scorsi anni, Aaron Hadlow toccava i 18 metri di salto in allenamento, e l’idea era che la gara sarebbe stata, comunque, interessante. Le previsioni davano condizioni epiche per l’evento già nella prima settimana, cambiando poco a poco in peggio fino ad avere il vento appena sufficiente a bolinare. Nella seconda e ultima settimana di gara, con una previsione di 28 nodi di raffica il mercoledì, l’organizzatore
Sergio
Can-
tagalli chiama la gara. Tutta l’organizzazione Red Bull si mette in marcia, con la programmazi-
one anche della diretta video in
la sua heat mentre Van de Kop,
streaming in tutto il mondo che
rider comunque alto e pesante,
tocca i 27.000 spettatori. Tra
è in acqua con una 7 mq. La pri-
riders meeting e vento non mol-
ma giornata termina con i primi
to sostenuto che ha cambiato
qualificati ai quarti di finale.
direzione nell’arco della gior-
Con una previsione utile solo
nata, è solo verso le 17:00 che
per il sabato, ultimo giorno di
il Round 1 può partire, dopo un
gara, tutto lo staff organizzati-
test del campo di gara. Vento
vo, i riders e i media, comincia
molto rafficato, con condizioni
a dubitare sulla conclusione
difficili per provare megaloops
dell’evento. Restano ancora al-
e manovre, avendo così poca
meno tre ore e mezza per com-
altezza. Grande difficoltà anche
pletare la gara, l’unica possibil-
nella scelta dell’ala per i riders,
ità è quella di snellire i tempi tra
alcuni con la 8 mq, altri con la
le heat, lasciando che le heat di
11 mq nella stessa heat, a parità
otto minuti, si susseguano sen-
di peso. Addirittura Tom Hebert
za pause tra una e l’altra.
entra in acqua con la 14 mq per
34 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
36 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
punta tutto all’ultima giornata, è avviata tutta la macchina Red Bull, senza diretta streaming, in quanto era prevista solo per una giornata. Solo alle 18.00 il vento si rende stabile per far partire il Round 2, seguito dai quarti di finale. I salti non riescono a essere molto impressionanti, il vento è sui 24-25 nodi, molto rischioso per i riders, fare megaloops e HP senza avere di base una grande altezza. I riders leggeri come Jesse Richman riescono comunque a dare un grande spettacolo. Grandi manovre anche per Ruben Lenten e Kevin Langeree anche se quest’ultimo non riusciva a esprimersi al meglio, una sorpresa Van de Kop che tocca discrete altezze e riesce ad atterrare pulito le sue manovre. Si arriva così alla prima semifinale, Jesse Richman, essendo molto leggero, da spettacolo, con manovre a grandi altezze e potenti megaloops. Il vento cala e comincia a farsi scuro, la direzione dell’evento interrompe la gara prima della seconda semifinale, rimandando al gior-
no successivo e cancellando la prima semifinale. Con Jesse Richman visibilmente contrariato, tutta l’organizzazione della Red Bull King Of The Air decide per dare un giorno in più per la disputa delle heat finali. Con una giornata in più molti riders, media e pool organizzativo che avevano il volo di rientro fissato per la domenica, si trovano a perdere le fasi finali della gara o a cambiare i loro biglietti di rientro… Nella giornata conclusiva, si cerca di iniziare con la gara il prima possibile, infortunio in
semifinale per Ruben Lenten
mostrate dai riders sono state
Big Bay, nell’impostazione dei
che stava davvero dimostran-
differenti, gli esperti di wake-
salti, scelta del timing con l’on-
do di essere in grande forma. La
style si sono concentrati più
da. Un tifo da stadio ha sempre
finalissima vede di fronte Jesse
sui megaloops esplosivi, gli
accompagnato il rider di casa
Richman (USA), Kevin Langeree
altri riders sui board off e al-
Luke McGillewie, vera super star
(NED), Jerrie van de Kop (NED)
tre manovre old shool. Ruben
locale!
e Aaron Hadlow (GBR), sempre
Lenten, ideatore della nuova
costante durante tutta la com-
edizione della Red Bull King Of
petizione, motivato e concen-
The Air (ricordiamo che l’even-
trato, che porta a casa il titolo
to era stato creato da Robby
sfoderando due enormi KGB
Naish nel 2000 e si disputava a
megaloop in semifinale e fina-
Maui), si è dimostrato davvero
le e strappando il titolo di Re a
impressionante nei megaloops,
Kevin Langeree, che si è battu-
nessuno riesce a raggiungere
to al massimo, nonostante gli
la sua profondità e far andare
otto punti di sutura nella mano.
la vela così in basso. Richman,
Una sorpresa Jerrie Van de Kop,
nonostante l’infortunio subito lo
sempre in corsa durante tutta
scorso anno, ha sempre preso
la competizione, che conquista
grossi rischi, dando spettacolo
un meritato terzo posto. Quar-
per il pubblico presente. Kevin
to Jesse Richman, che aveva
Langeree, il “Re” uscente, ha
sopreso nella prima semifinale
dimostrato di avere un control-
con i suoi grandi board off.
lo impressionante, molto solido, plastico, mai fuori controllo.
Nel corso delle tre giornate, si
Soprattutto, in gara, si è notata
sono visti più di 17.000 spet-
molto la differenza tra i riders
tatori in spiaggia. Le strategie
che sono abituati ad allenarsi a
38 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
40 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
questa edizione, in cui Red Bull aveva
davvero
investito
un
grosso budget, le condizioni climatiche hanno sorprendentemente tradito. Per la prima volta c’è stato anche il supporto tecnologico dato dal Woo, nato dalla passione di due ingegneri per il kitesurf, uno strumento in grado di misurare altezza e hang time dei salti. Nelle fasi di allenamento Aaron Hadlow aveva toccato i 18 metri, facendo bel sperare di poter toccare le vette dello scorso anno in gara. Purtroppo, le condizioni hanno consentito salti di poco superiori ai 10 metri, con i 13,5 metri fatti segnare da Kevin Langeree nelle fasi finali della competizione.
I complimenti vanno a Sergio Cantagalli, che ha fatto miracoli, portando a casa un risultato che sembrava essere diventato utopico nel corso del periodo, e agli atleti che hanno comunque dato spettacolo, non risparmiandosi e subendo anche qualche infortunio. Il Re, Aaron Hadlow, porta a casa l’ambito trofeo, quest’anno rappresentato da una maschera che i principi Kwa-Zulu Natal indossavano prima di diventare Re. Chi sarà il prossimo King Of The Air?
42 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
44 EVENTI Aaron Hadlow conquista il titolo di Re alla Red Bull King of the Air 2015
46 CAMP Indo Kite Camp
INDO KITE C Tornare in Europa dopo cinque mesi passati sulla nostra isola remota in Indonesia, è sempre un po’ uno shock. Il freddo, lo stress, trascorrere molto tempo al chiuso, sempre cose da fare, dover andare al negozio per fare la spesa, vedere gente… ed essere sempre online. Credo che, però, un cambiamento sia sempre un bene, e credo che sia lo stesso per tutte le persone che vengono a visitare il camp, anche se visto all’opposto.
testo Tuva Jansen foto Jason Wolcott
AMP
48 CAMP Indo Kite Camp
A
volte ci vogliono un paio di giorni, per le persone, per entrare nello stato d’animo “chill out” che si deve avere qui in Indo-
nesia. Non succede molto, ad eccezione di quello che accade nell’Oceano, proprio di fronte casa. Così ci svegliamo la mattina presto, alziamo la testa per controllare le onde, se è buono andiamo a fare surf e SUP, se non ci rimettiamo a dormire, andiamo a pesca per la cattura del cibo fresco per il pranzo. Poi stiamo fuori, mangiamo, e ci rilassiamo, aspettando il vento. Poi facciamo kite, aspettiamo il tramonto in spiaggia bevendo birra, e poi mangiamo, guardiamo il filmato del giorno appena trascorso e andiamo a letto presto. E questo è quello che facciamo tutti i giorni. Tutti i giorni la stessa cosa. Per noi è il Paradiso, perché amiamo il mare e trascorrere del tempo con le persone, ma per molti, credo che suoni abbastanza noioso! Stiamo in compagnia di persone di tutto il mondo, con diverse esperienze di kite, di età e di vita. Trovo molto interessante poter soddisfare tutte queste persone e stare ad ascoltare tutte le diverse cose che si possono fare nella vita! Negli ultimi anni abbiamo, di solito, avuto solo ragazzi, ma quest’anno abbiamo avuto un gruppo di ragazze finalmente!
50 CAMP Indo Kite Camp
“Essere in grado di condividere tutto questo con poche persone in acqua e sedersi alla fine della giornata con una Bintang fredda mentre il cielo si colora di rosso e poi guardare il video della giornata… è semplicemente perfetto.”
52
CAMP Indo Kite Camp
Per me è stato bello vedere che sempre più ra-
si è messo deciso e abbiamo avuto delle session
gazze si stiano avvicinando al wave riding e ci si
surreali. Essere in grado di condividere tutto que-
stiano dedicando appieno.
sto con poche persone in acqua e sedersi alla fine
Quest’anno è stato sicuramente l’anno più consi-
della giornata con una Bintang fredda mentre il
stente che abbiamo mai avuto per le onde, swell
cielo si colora di rosso e poi guardare il video della
dopo swell, non sempre grande, ma sempre suf-
giornata… è semplicemente perfetto.
ficiente per giocare un po’. Il vento è arrivato un
Abbiamo collaborato con F-one quest’anno, e
po’ più avanti nella stagione quest’anno, ma poi
siamo stati molto soddisfatti del nostro cambio.
“Poiché tutto è proprio di fronte a casa, non abbiamo bisogno di sprecare tempo, vita o energia a chiedersi se potrebbe essere una buona giornata o meno e andare a controllare, basta affacciarsi alla finestra, e questo è ciò che amo di più.”
Gli aquiloni sono super stabili e si può cavalcare
mo bisogno di sprecare tempo, vita o energia a
l’onda, “parcheggiandola” in una posizione, sen-
chiedersi se potrebbe essere una buona giornata
za mai doversi preoccupare che possa cadere.
o meno e andare a controllare, basta affacciarsi
Quest’anno abbiamo anche avuto la possibilità di
alla finestra, e questo è ciò che amo di più.
tenere alcuni aquiloni in più, tavole e anche SUP per i nostri clienti, e abbiamo raccolto dei feedback entusiasti. Poiché tutto è proprio di fronte a casa, non abbia-
54 CAMP Indo Kite Camp
Le onde qui sono così perfette, con vento side
molto divertente, sono costantemente stimolate
shore, che fa sì che sia così facile surfare. Ci sono
e questo le fa migliorare tantissimo!
clienti che non hanno mai surfato un’onda pri-
Se avete voglia di venirci a trovare, uscire con
ma, e dopo appena una session qui, hanno preso
noi, e surfare in un posto magico, cercate tutte le
subito confidenza e si sono messi a surfare per
informazioni su www.indokitecamp.com e FB! Vi
davvero! Vedere il miglioramento delle persone, è
aspettiamo!
124 EVENTI 56 Aaron snowkiting World Hadlow conquista contestilAltosangro titolo di Re2015 alla Red - GPS Bull Formula King of- the Qualcosa Air 2015 di diverso
foto Craig Kolesky/Red Bull Content Pool Nick Muzik/Red Bull Content Pool
World snowkiting contest
Altosangro 2015 GPS Formula Qualcosa di diverso Il World Snowkite Contest si è svolto in Abruzzo, in quello scenario magnifico, rappresentato dall’Altosangro. Niccolò de Simone e Tommaso Caldani, padroni di casa di Roccaraso, hanno realizzato a un evento unico, sei giorni di gare, quattro giorni di snowkite in condizioni anche estreme, e cinque spot della zona, percorsi in lungo e in largo.
testo Niccolò de Simone foto Sara Buzzelli e Tommaso Caldani
58 EVENTI World snowkiting contest Altosangro 2015 - GPS Formula - Qualcosa di diverso
U
na novità assoluta, una competizione con l’ausilio del GPS, molto apprezzata dai riders, liberi di poter andare ovunque desiderino, potendo scegliere il percorso migliore, anche con l’ausilio dello studio dettagliato delle mappe della zona. Questo tipo di contest si presta in maniera ideale per essere applicato a tutte le prossime competizioni di snowkite. La competizione dei top riders è stata anche affiancata, nelle ultime giornate, da una competizione dedicata a tutti quelli che si volessero cimentare con una gara sullo stile di una competizione mondiale, mettendo in pratica regole e strategie della Formula GPS. Il primo giorno di gara, i riders si sono diretti ai piani dell’Aremogna per poi affrontarsi, nella seconda giornata, su un percorso di cinque miglia, accanto agli impianti di Monte Pratello. Il terzo giorno, una vera e pro-
pria tormenta, ha messo alla
a casa il primo posto del podio
prova tutti i riders e le attrezza-
snowboard.
ture, con punte di 30 nodi per la
La strumentazione GPS è stata
zona montuosa sopra le Toppe
fornita da Kitetracker e le nuove
del Tesoro. È stato Dominik Zim-
action camera Virb di Garmin
merman con Ozone a vincere
hanno permesso di visualizza-
per la categoria Sci e Reinhold
re istantaneamente anche i dati
Geher con Flysurfer, ha portato
GPS.
Abbiamo chiesto a uno degli organizzatori, Niccolò de Simone, di
spiegarci
come
funziona
questo tipo di competizione con GPS.
60 EVENTI World snowkiting contest Altosangro 2015 - GPS Formula - Qualcosa di diverso
Niccolò de Simone
uati a ricevere indicazioni sul
mente differente in base al ter-
Qualcosa di diverso...
campo di gara, restringerlo,
reno nel quale è praticato. Il
dare dei passaggi obbligati sui
vento, che fluisce sul mare e
quali misurare gli atleti. Nul-
incontra la costa, è maggior-
la di tutto questo è stato pen-
mente prevedibile e consente
sato per il format di Roccaraso
di pianificare una gara con
e per i contest che utilizzano
medesime condizioni esterne,
strumenti sofisticati per rilevare
in montagna, purtroppo o per
i dati oggettivi del proprio per-
fortuna, questa possibilità non
corso. Perché imporre un punto
esiste. Abbiamo cercato di es-
di arrivo e dei punti intermedi
primere questo limite come una
in un contesto montano dove
possibilità e una capacità degli
le condizioni variano costante-
atleti di non avere dei percorsi
mente? Perché non individuare
stabiliti, ma di poter scegliere la
un format di gara nel quale sia
propria strada.
La terza dimensione (altezza e la configurazione del terreno) permette allo snowkite di essere un altro sport rispetto al kitesurfing. Con questa convinzione, Snowkiteroccaraso ha proposto un sistema di punteggio assolutamente nuovo... Indipendentemente da come sia andata, sappiamo che era una dimostrazione importante di innovazione e di creatività della scuola snowkiteroccaraso. com.
protagonista la capacità di trovare le condizioni migliori per
World snowkiting contest Altosangro 2015 GPS Formula
avere le maggiori performance?
La
ale non poteva esprimere ed es-
particolarità
del
contest
consisteva nella possibilità di scegliere il proprio percorso, interpretando le condizioni del contesto esterno. Siamo abit-
Dalla nostra quotidiana pratica dello snowkite ci siamo resi conto che un format tradizionaltare la variabilità ambientale che domina nello snowkite ben più del nostro amato kitesurf. Il kitesurf ha molti elementi simili allo snowkite, ma è essenzial-
62 EVENTI World snowkiting contest Altosangro 2015 - GPS Formula - Qualcosa di diverso
“Io vengo dalla Svizzera, dove abbiamo davvero delle belle montagne, ma venire a Roccaraso, è stata davvero una bella scoperta, ovunque volgi lo sguardo, trovi uno spot perfetto per lo snowkite.” Romain Luppi
64 EVENTI World snowkiting contest Altosangro 2015 - GPS Formula - Qualcosa di diverso
Il percorso di un’idea Come
riuscire
a
oggettivamente,
esprimere istantanea-
mente, la differenza tra un atleta che percorreva la stessa via molte volte e uno che andava a scoprire nuovi territori? Come
potevamo
distinguere
una traccia da un’altra senza l’intervento di un giudizio soggettivo umano? Dopo molte discussioni, abbiamo scelto un parametro piuttosto complesso e di difficile calcolo. Nonostante le difficoltà incontrate, rimaniamo convinti della correttezza
della nostra scelta: il perimetro
le abbiamo creduto.
mo spunto da tutti gli errori e da
esterno della traccia. Avevamo
Noi andiamo avanti nonostante
tutti i suggerimenti che ci sono
bisogno di un algoritmo che dis-
le difficoltĂ e le perplessitĂ e
pervenuti dopo questo contest,
tinguesse un atleta che passa-
riteniamo che ogni idea debba
per fare una gara per gli atleti...
va costantemente sulle proprie
essere portata a compimento e
tracce e uno che poggiava i pro-
che esistono fasi di contestazi-
pri sci sempre su nuova neve. Ăˆ
one utili al miglioramento com-
stata una scommessa sulla qua-
plessivo del format. Prendere-
68 EVENTI World snowkiting contest Altosangro 2015 - GPS Formula - Qualcosa di diverso
“Una bellissima location per il contest e, anche quando non siamo riusciti a solcare le pendici dell’altopiano, siamo stati in grado di stare nel piatto della valle, con sessions straordinarie. L’evento è stato organizzato molto bene, con alloggi gratuiti e skipass per tutti i riders. Il contest, con Formula GPS, molto nuovo per il panorama snowkite, è stato il primo nel suo genere, c’è molto da imparare da un contest così per organizzatori e riders. Lo spot è davvero incredibile come posizione e perfetto per lo snowkite, soprattutto con questo format dell’evento. L’Italia è sempre un posto bello in cui stare, con persone fantastiche… e buon cibo!” Dominik Zimmermann
70
EVENTI World snowkiting contest Altosangro 2015 - GPS Formula - Qualcosa di diverso
Com’è andata Hanno vinto gli atleti più forti e non quelli più attrezzati. Sicuramente Flysurfer e Ozone hanno dimostrato una netta supremazia, tuttavia, ognuno dei piloti aveva ampio spazio e la possibilità di fare del proprio meglio.
Alcune regole di gara 1) Sistema di punteggio: Parametri per il sistema di punteggio : - Distanza x 1 - Variazioni di altitudine x 10 - Perimetro della traccia x 5 Superficie: non abbiamo dato un valore alla superficie perché, sulla base di prove effettuate, porterebbe i piloti, sempre a dover passare al bordo dello spot e ciò comporterebbe un problema di sicurezza. Questi moltiplicatori permettono di assegnare circa lo stesso valore per la capacità del rider di essere veloce (distanza percorsa nell’unità di tempo), a salire (dislivelli) e a interpretare il territorio circostante (perimetro). Penalità: i limiti degli spot non
tare sanzioni.
il percorso da fare. Per questo
2) Analisi del sistema dei dati
motivo,
GPS:
limitare l’ampiezza e indicare
Kitetracker.com si rivela oggi
alcuni importanti pericoli, ma
la piattaforma di riferimento
non può prevedere segnali per
per l’analisi dei dati GPS nel-
tutto lo spot. Quindi sta al rider
lo snowkite, così come in altri
essere consapevole dei rischi. È
sport. La piattaforma calcola
opportuno studiarsi bene, prima
automaticamente le impostazi-
della gara, le mappe della zona.
oni dei parametri, quando sono
Indispensabile e necessario che
caricati i dati. Per questo motivo
i riders abbiano tutti i sistemi di
per il World Snowkite Contest
sicurezza attiva e passiva con
sono state rafforzate le collab-
sé e telefono e radio per tener-
orazioni con Kitetracker.
si in contatto con l’organizzazi-
3) La competizione 4) Selezione degli atleti I marchi principali (Ozone, Flysurfer, Ripace, Elf Kite, Kitech, Aeros) hanno fornito i loro atleti. Ozone Snowkite Masters, Snowkitemaster e Kitetracker hanno avuto anch’essi la possi-
devono essere superati, né si
bilità di invitare I riders migliori.
deve passare in aree pericolose.
5) Sicurezza
Con Kitetracker queste zone
Non essendoci rotte prestabi-
sono segnalate, proprio per evi-
lite, ogni rider poteva scegliere
l’organizzazione
può
one. Il prossimo anno 40 i riders che dovranno prepararsi per una gara simile, ma con più regole per garantire la trasparenza... ci vediamo in Altosangro il 24 Gennaio 2016... nessuno sconto! info@snowkiteroccaraso.com
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WETSUITS
72
TRIP FX Cabrinha in OZ
testo James Boulding foto James Boulding, Manuela Jungo, Sam Schofield, Dan Sweeney
74
TRIP FX Cabrinha in OZ
SOPRATTUTTO LA COSTA OC-
vento provenienti dall’Europa.
parte dei kiters, la distanza di
CIDENTALE DI OZ, offre serie
Quest’anno c’è stata una mi-
almeno quattro ore di volo per
condizioni, quando si tratta di
grazione di alcuni tra i migliori
la prossima grande città, sig-
statistiche di vento
durante
rider del pianeta, rispetto al loro
nifica che non riusciranno mai a
l’estate. Per questo motivo,
normale campo di allenamento
esplorare davvero le altre parti
questa parte dell’Australia, ten-
invernale a Città del Capo, che
del paese. Anche vedendo tutte
de a essere il luogo in cui si tro-
hanno optato per le condizioni
le cose più belle che la cos-
vano un sacco di cacciatori di
offerte da Perth. Per la maggior
ta occidentale ha da offrire, ci
vorranno un paio di mesi per ri-
stato difficile muoversi altrove,
delle principali città, mi ha dato
uscirci. La dimensione dell’Aus-
ma quest’anno sarebbe stato
il gusto che stavo cercando.
tralia è veramente mostruosa-
diverso…
mente grande e la quantità di
Col senno di poi mi sarebbe si-
spot da kite deve essere vicina
curamente piaciuto passare più
all’infinito. Nei miei viaggi prec-
tempo sul lato Orientale, ma
edenti c’era sempre stato tanto
l’opportunità di fare un viag-
da fare a Perth ed era sempre
gio vorticoso attorno ad alcune
76
TRIP FX Cabrinha in OZ
78
TRIP FX Cabrinha in OZ
ASSIEME AL MIO COMPAGNO DI TEAM CABRINHA LIAM WHALEY, abbiamo intrapreso un viaggio che
avrebbe toccato le città di Melbourne, Sydney e Brisbane, incontrandoci con i talenti locali di Cabrinha e trasformando il viaggio nella promozione della nuova vela FX Cabrinha. La maggior parte dei nostri chilometri sono state, in realtà, miglia aeree tra le principali città per risparmiare tempo, ma abbiamo sicuramente collezionato qualche discreto chilometraggio nei furgoni a noleggio. La capitale era un buon posto per cominciare. Sydney non sempre ha la migliore reputazione
per le statistiche del vento, ma all’arrivo siamo
amo incontrati con Dan Sweeney, un campione
stati accolti da una brezza calda e una grande co-
britannico che ora chiama St Kilda casa sua e ha
munità di kiters che era desiderosa di mostrarci il
una scuola Go Kite. Con il vento che saliva, ci si-
loro spot e gustare una birra per mantenersi fre-
amo regalati una session nel giorno dell’Australia
schi. Con una costa frastagliata, Sydney ha dav-
Day, vicino al porto, con uno dei migliori sfondi
vero alcune spiagge fenomenali. Non tutte pren-
possibili. Circa 100 kite erano in acqua quel gior-
dono vento, ma è un posto che, se si vuole essere
no di festa. La temperatura a Melbourne è un po’
in acqua in sella a una tavola, sia essa surf, SUP
più fredda, ma armato di Shorty e con il sole che
o kite è incredibile per godersi il Beachlife, pur
splende, è sicuramente un posto da mettere in
essendo in una grande città. Siamo ripartiti e ci
cima alla vostra kite to-do list. L’atmosfera, in
siamo diretti verso l’aeroporto, che stranamente
Australia, è diversa da un sacco di posti che ho
è sopravento dello spot kite. Un paio di ore di volo
visto viaggiando per il kite. La vita non è solo il
e siamo atterrati a Melbourne la mattina presto
trambusto di lavoro. Una vita sana e la cultura
di un grande giorno di festa per l’Australia. St
da spiaggia occupano un posto particolare per
Kilda è il posto dove stare a Melbourne, con le
gli australiani. Vivere questa esperienza è stata
scuole di kite/negozi e un lungo litorale che offre
emozionante e il ronzio dell’Australia day in tutta
condizioni ideali per i principianti e gli avanzati e
la sua forza, ci ha guidato fino a sera.
ha una buona comunità locale di kiters. Qui ci si-
80 TRIP FX Cabrinha in OZ
82 TRIP FX Cabrinha in OZ
AL TRAMONTO ci siamo rinfres-
e la voglia di imparare nuove
cati con una birra fredda e si-
manovre. Essere un profession-
amo andati a dormire con la
ista, oggi consiste nell’essere a
promessa di una buona pre-
un livello superiore, ma ci sono
visione. Passando un paio di
anche altri fattori che giocano
giorni a Melbourne, abbiamo
un ruolo importante in una sto-
optato per vedere qualche spot
ria di riders di successo. Mante-
in più attorno alla zona di Mel-
nere un pool costante d’immag-
bourne.
ini e video per i social media, e
Uno degli obiettivi di questo
di essere in grado di ottenere
viaggio è stato quello di riuni-
“LO scatto” durante le riprese
re un gruppo di rider di abilità
fotografiche e video, aiuta mol-
miste, stili, specialità ed età, per
to quando si tratta di marchi
imparare assieme e condividere.
che promuovono i loro riders. A
Liam Whaley, vice campione del
volte questo viene naturale, altri
mondo freestyle, è in prima lin-
devono lavorarci, ma è qualcosa
ea nel kiteboarding competiti-
che richiede un lungo cammino,
vo. La ferocia e la potenza che
quando si tratta di fare la dif-
scatena nel corso di una session
ferenza in un settore saturo di
di kite, è abbastanza sorpren-
giovani talenti alla ricerca di un
dente e sicuramente ha un’in-
accordo di sponsorizzazione.
fluenza positiva su qualsiasi rider che voglia far progredire il proprio livello. In collaborazione con gli altri riders australiani Luke Smith e Alec Sheather, era chiaro vedere il loro livello
84 TRIP FX Cabrinha in OZ
AVENDO QUESTO IN MENTE, siamo andati verso un
kite spot chiamato Altona. A 45 minuti da Melbourne c’è una buona selezione di spots che vale la pena vivere e questo ve lo raccomando. Vi è una vasta e lunga spiaggia che è perfetta per il kitesurf, chilometri di spazio e, con alta marea, offre un po’ di bel riding in acqua piatta. Desideroso di provare i nostri nuovi kites FX in condizioni da freestyle, abbiamo gonfiato e ci siamo diretti in acqua. Non appena abbiamo finito di gonfiare, le nuvole hanno cominciato a dissiparsi e i raggi di luce si sono fatti strada, e questa è stata l’occasione ideale per produrre materiale video e fare alcuni scatti. Decolliamo per la prossima avventura, in direzione Nord, sperando in qualche session leggermente più calda, per la prossima parte del nostro viaggio nella zona di Brisbane. Subito fuori l’aereo siamo stati accolti da una brezza di mare e ci siamo regalati una divertente giornata in giro con i ragazzi del posto. Una cosa che gli australiani sanno fare così bene è il barbecue sulla spiaggia, finire una session e trovarsi pronto il barbecue elettrico, è una prospettiva da acquolina in bocca. Per il nostro primo giorno di riding a Brisbane in spiaggia, con alcuni nuovi amici, è stato il più caldo benvenuto che avremmo potuto sperare.
86 TRIP FX Cabrinha in OZ
PRENDENDO LA STRADA A NORD, ci siamo diretti
a Coloundra, sulla Sunshine Coast. Questa costa deve essere una delle più belle che abbia mai visto e sicuramente ci tornerò appena avrò un po’ più di tempo. Abbiamo trovato vento leggero e, con le nostre vele grandi, ci siamo diretti verso uno spot sul fiume. Con una superficie erbosa, questo spot può
lavorare con pochissimo vento a causa della cor-
da aggiungere sulla vostra lista!
rente. Perfetto per i giorni di vento leggero, quan-
Ultimo ma non meno importante, ci siamo diretti
do la corrente può aggiungere fino a 5 nodi. È un
a Sud per la nostra ultima tappa presso la Gold
piccolo spot pazzo, situato nel cuore di una delle
Coast. Famosa per i suoi grattacieli e i surf breaks
città più cool Surfy sulla Sunshine Coast. Chiun-
di classe mondiale, era come se fossimo arriva-
que sia desideroso di scatenarsi in un surf o kite
ti a Las Vegas, ma con un tocco beachy! Un’ap-
trip lungo la costa, con spots infiniti e luoghi di
parentemente infinita spiaggia di sabbia dorata,
bellezza unici, questo è di sicuro un altro roadtrip
impossibile non sentirsi in un mondo diverso qui. Pagaiando fuori di prima mattina con i ragazzi e il team di Surf FX, la vista verso il mare era memorabile. Una sensazione molto diversa dagli altri spots. Afferrando rapidamente cibo e acqua, ci siamo diretti verso lo spot kite Surfers Paradise per un affollato sabato di kite in spiaggia. Essendo il nostro ultimo spot prima del nostro volo di ritorno a Ovest era il momento di sfruttare al meglio le cose. Con un perfetto vento da 9mq, acqua piatta e un’altra città mozzafiato sullo sfondo, abbiamo surfato fino a che i muscoli hanno resistito. Con il vento che abbiamo trovato su ogni spot visitato, sono stato davvero grato di aver potuto fare kite in tanti spot diversi e bellissimi. Il kiteboarding è molto vivo in Australia e, anche quando non fa onde, in generale la vita in spiaggia è troppo bella per non essere parte della quotidianità.
88 TRIP FX Cabrinha in OZ
IMBARCANDOCI PER TORNARE A PERTH, sono sta-
to grato per quest’opportunità di incontrare tanti nuovi kiter, amici e fare quest’esperienza di vita australiana in una varietà di città. Tornando a Perth sembrava stessi tornando a casa, un viaggio lampo in alcuni dei luoghi classici australiani poi un volo di ritorno 5 ore, ed eravamo ancora nello stesso paese! In tipico stile di Perth c’era vento, vento da est che significa kiteboarding sul fiume Swan, uno dei luoghi più suggestivi, questo fiume si snoda dalla costa attraverso il centro della città di Perth che offre pochi spot kite interni. Data la direzione giusta, il vento era pulito e, un’ora dopo l’atterraggio, eravamo di nuovo a coronare il nostro ritorno con una session. Perth è davvero un luogo ideale per il kite, il vento è uno dei migliori che potrete sperimentare e se avete l’obiettivo di fare solo kite, allora è davvero il posto in cui stare. Se invece state cercando qualcosa in più, allora è strepitoso avere il tempo e andare ad esplorare alcune delle città sorprendenti che l’Australia ha da offrire, non rimarrete delusi!
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90 ITW Colleen Carroll
COLLEEN
CARROLL Nome: Colleen Carroll Data di nascita: 06/09/87 Home spot: Hood River, Oregon Sponsors: North Kiteboarding, ION, Sensi Graves Bikinis Anni di kiteboarding: 7 Spot preferito: Hatteras, North Carolina Altri sport: Wakeboarding, Snowboarding, Mountain Biking, Yoga, SUP, Surfing, praticamente qualsiasi cosa mi capiti sotto mano
ITW Roberta Pala | Foto Vincent Bergeron, Toby Bromwich, Greg Hinsdale, Jason Wolcott
92 ITW Colleen Carroll
“Non c’è giusto o sbagliato nel k diversi di fare kiteboarding e pos per vedere le cose da una p
Foto Vincent Bergeron
kiteboarding. Ci sono tanti modi sti meravigliosi in tutto il mondo prospettiva del tutto nuova�
94 ITW Colleen Carroll
KS_Raccontaci qualcosa di te…
cibo delizioso. Pensi che ci potrebbe essere qual-
CC_Mi piace tenermi in movimento, sia quando
cosa di meglio?
sono a casa o in giro per il mondo, mi piace vede-
KS_Quale è il tuo rapporto con North e con i tuoi
re posti nuovi e conoscere il territorio, la cultura, il cibo, la storia, la gente e tutto il resto che posso assorbire mentre sto visitando un nuovo posto. Può sembrare contraddittorio, ma sono anche una vera casalinga. Ho una famiglia straordinaria e una comunità che mi sostiene a casa e mi piace passare il tempo nel Nord Ovest degli USA, penso che sia il posto più bello del pianeta. KS_Perchè il kiteboarding? CC_Perché è la cosa più divertente e liberatoria che sappia fare. Non c’è giusto o sbagliato nel kiteboarding. Ci sono tanti modi diversi di fare kiteboarding e posti meravigliosi in tutto il mondo per vedere le cose da una prospettiva del tutto nuova. Adoro stare in acqua e ho avuto sempre una tavola sotto i miei piedi per quanto possa ricordare e quindi, per me, è la combinazione perfetta! KS_Quest’anno è il decimo anniversario del Triple-S. Come ti stai preparando all’evento? E chi pensi sarà la tua avversaria più accanita, per questa edizione che promette di essere esplosiva? CC_Di solito parto un po’ prima della gara per potermi allenare il più possibile e poi divertirmi al
compagni di team? CC_Non avrei potuto chiedere uno sponsor migliore e più solidale. I materiali, le persone che ci sono dietro allo sviluppo dei prodotti, il team, l’apertura mentale e la collaborazione creativa, non potrei essere più entusiasta di poter lavorare con la migliore azienda del settore. KS_Il tuo spot preferito e perché? CC_In verità ne ho due. Il primo è Cape Hatteras, in Nord Carolina, e in particolare il The Real Slick con tutto il Real Slider Park setup. Lo specchio d’acqua è extra piatto e, di solito, perfetto con vento da SW per la mia 9 mq. Ci sono sempre persone fantastiche in acqua ed è facile fare il pieno di energia che si sprigiona tutto attorno. Il secondo spot è l’Hood River in Oregon. Qui fare kite forse non è così perfetto come a Cape Hatteras, ma lo stile di vita è senza dubbio imbattibile. Una giornata a Hood River può includere un’uscita in kite, un giro in mountain bike, raccolta di bacche, degustazione di vini e/o escursione alla cascata con musica dal vivo…
massimo durante l’evento. Amici di tutto il mondo
KS_I tuoi progetti per il 2015?
si riuniscono a Cape Hatteras per andare in acqua
CC_Sono davvero entusiasta per il viaggio che
assieme, rilassarsi… e fare festa! Credo che ve-
sto per fare in Norvegia proprio adesso ad Aprile
dremo delle facce nuove quest’anno tra i più forti
per fare snowkite. Sono cresciuta vivendo e re-
riders, è davvero difficile per ora dire chi sarà il
spirando snowboard e quindi questo è un po’ un
più agguerrito, c’è da aspettare e vedere!
sogno che diventa realtà. Ci sono in programma
KS_Qual è il tuo viaggio da sogno e perché? CC_Di sicuro un viaggio con sole ragazze, in un posto incredibilmente bello, con vento costante e
alcune escursioni con il team North che si preannunciano epiche, non resta che aspettare e vedere cosa accadrà. Poi si sicuro l’appuntamento imperdibile a Giugno per il Triple-S. Ho anche in
96 ITW Colleen Carroll
tenzione di passare del tempo a Hood River, poi in Sud America e forse un bel giro in Europa per gli eventi del Rail Masters. Mi piacerebbe anche far sì che quel viaggio da sogno solo ragazze, possa diventare realtà! KS_Sport e amore, viaggiando così tanto… CC_Per me vanno di pari passo. Mi sento molto fortunata a poter condividere con il mio ragazzo e compagno di team Craig Cunningham questa passione. Abbiamo potuto viaggiare per il mondo assieme, crescendo e promuovendo lo sport. Non vedo alcun altro modo di vivere il nostro rapporto! KS_Colleen e il Makulo Project. CC_Bella domanda! Makulo è una nuova azienda che mette in connessione atleti e marchi in tutto il mondo, producendo contenuti pubblicitari. Può sembrare come una app di FB che tiene traccia delle session dei riders, ma in realtà questo è semplicemente uno degli strumenti usati per creare un profilo di un atleta che sarà condiviso dai marchi per le loro campagne pubblicitarie. Ho avuto la fortuna di essere con il team di Makulo fin dall’inizio, e ho avuto la possibilità di lavorare su alcuni progetti interessanti. Abbiamo organizzato una casa a St. Peter Ording la scorsa estate e anche una casa in Brasile, in Autunno, dove abbiamo lavorato con Mercedes, Nivea, Tesa e Kind. KS_Tu e Sensi Graves, amica, kiter, disegnatrice di bikini e uno dei tuoi sponsor. Come è il tuo rapporto con lei? CC_Sensi è una delle persone che preferisco in maniera assoluta e, naturalmente, disegna i più bei bikini di tutti i tempi! Lei è una persona che lavora duro e ammiro questo suo continuo desiderio di migliorare sé stessa e il suo marchio. Non si ferma mai! Che si tratti di mountain bike, parlare in pubblico, progettare, insegnare, cucinare, ecc, ha una sete inappagata per apprendere e per godersi la vita. Penso che questo sia uno dei motivi per cui stiamo così bene assieme e amo fare molte cose con lei.
98 ITW Colleen Carroll
KS_Un giorno di Colleen rider. E quando non sei a surfare, come trascorri il tuo tempo? CC_Di solito inizio la giornata con una session di yoga e una tazza di caffé, sono di Seattle dopo tutto… che è la capitale del caffé, poi o in acqua o al computer per un po’ di e-mail. Poi mangio, faccio kite e di nuovo computer. Se non c’è vento, amo correre o fare qualche esercizio o esplorare i posti dove ci troviamo. Adoro trascorrere del tempo con i miei amici, e se sono in posti dove c’è molta gente, adoro fare dei party con barbecue o cene di gruppo. Se sono in un posto tranquillo, posso anche passare un’intera serata a leggere se ho tempo… KS_Come ti vedi tra vent’anni? CC_Spero di avere una bella famiglia e una casa a Hood River, in Oregon. Credo sarò ancora una kiter piuttosto attiva, facendo anche mountain bike, S.U.P., e magari essermi ritagliata una posizione nel settore, per contribuire al futuro del nostro sport. KS_Il nostro magazine si chiama Kitesoul, perché siamo sicuri che la nostra anima sia in qualche modo riempita da questo sport. Quale è la tua sensazione mentre sei in mare, sia in gara sia in una session al tramonto? CC_Non faccio molte gare, di solito è una strana sensazione essere in gara. Se sono al Triple-S, sono in preda al totale entusiasmo, adrenalina e divertimento, circondata da amici e nel mio spot preferito, nel miglior park al mondo! Se si tratta di una gara di freestyle, sono un po’ nervosa perché non lo pratico spesso, ma cerco di stare rilassata, fare del mio meglio, e godermi l’evento. Le session al tramonto… sono le mie preferite. Adoro fare kite al tramonto, con alcuni amici, in uno spot con acqua piatta, spesso questo è il momento migliore dei miei viaggi, in cui ci si sente pieni dell’energia degli altri riders attorno.
100 ITW Colleen Carroll
“Adoro fare kite al tramonto, con alcuni amici, in uno spot con acqua piatta, spesso questo è il momento migliore dei miei viaggi, in cui ci si sente pieni dell’energia degli altri riders attorno”
SPECTRE
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102 STRAPLESS MOVES 180 Pop Shove-it
180 POP S Il 180 Pop Shove-it è una manovra di base, per poi evolvere in una grande varietà di altri tricks. L’atterraggio con le pinne in avanti, ti da la possibilità di surfare toe side facendo “ole-ing” con la barra, o semplicemente lasciando che il nose si corregga da solo puntando di nuovo in avanti. A questo punto è possibile continuare a surfare toeside, cambiare i piedi, o strambare per andare nell’altra direzione
Testo e foto Courtesy Reo Stevens
SHOVE-IT
104 STRAPLESS MOVES 180 Pop Shove-it
180 POP SHOVE-IT
1.
Come in ogni salto, sia esso strapped o strapless, per staccarsi dall’acqua è neces-
sario caricare il kite, impostando una bella orzata
3.
Non appena vi staccate dall’acqua, tenete la vela con un angolo di 45° e utilizzare la
pressione delle punte per tenere la carena verso
verso il kite. Questo crea la tensione alle linee,
il vento. Così la tavola sarà spinta verso i vostri
che servirà per sollevarsi dall’acqua.
piedi, ed è possibile utilizzare questa resistenza per avviare la rotazione della tavola.
2.
S’inizia con velocità lenta o media, sufficiente per ultimare la manovra avendo an-
cora un certo slancio per proseguire nel riding. Se possibile, utilizzate un piccolo kicker per saltare,
4.
Tenete gli occhi verso il basso, guardando la tavola. È necessario girarla solo di 180°,
e la quantità di “calcio” che dovete utilizzare, di-
come una piccola onda, che vi aiuti a staccarvi
pende sia da quanto si è veloci, sia da quanto si
dall’acqua.
è alti. Se avete fatto tutto in modo corretto, le pinne impediranno alla tavola di ruotare, e i piedi saranno ben collegati alla tavola. Tenete sempre d’occhio il punto di atterraggio e piegate le ginocchia per assorbire l’impatto.
T BY REO STEVENS
5.
Prima di atterrare, controllare che i piedi siano posizionati verso il nose della tavola
(in questo caso il vostro nuovo back della tavola), e tenete le ginocchia piegate per l’atterraggio.
6.
Tenete gli occhi verso l’acqua, per individuare il punto del vostro atterraggio, spe-
rando di avere i piedi ancora nella giusta posizione, mentre si atterra.
CONSIGLI 1.
Non c’è bisogno di andare veloci per fare
2.
Non indossate il leash per evitare che la
3.
Prestate attenzione all’atterraggio, per la
questa manovra.
vostra tavola possa “rimbalzare” e creare
una situazione molto pericolosa.
possibilità di potervi trovare con le pinne
rivolte verso l’alto. Per evitare lesioni da pinne, guardare bene la rotazione della tavola e, se si sta atterrando sulle pinne, allontanare la tavola con i piedi e mandare il kite dalla parte opposta, per allontanarsi.
106 STRAPLESS MOVES 180 pop shove - it con OLE
180 POP
SHOV Testo e foto Courtesy Reo Stevens
VE I T CON OLE Avete appena atterrato un 180 pop Shoveit e siete pinne avanti. Cosa potete fare adesso? Un semplice modo di terminare la manovra è di fare un “OLE”.
108 STRAPLESS MOVES 180 pop shove - it con OLE
1.
L’intero giro è guidato dalla testa, si avvia la rotazione, semplicemente guardando indie-
tro, nel verso da cui si vuole girare.
2.
Non appena cominciate a girare, tenete le ginocchia piegate e continuate a guardare
nel verso in cui volete andare. Siate pronti a una possible resitenza delle pinne, mentre la tavola gira.
3.
Non dimenticate di tenere la barra davanti a voi, durante tutta la rotazione.
4.
E ora ricominciate a surfare!
110 ITW Roberto Ricci
ITW Federico Sugoni | Photo Dave White, John Carter e Courtesy RRD
ITW
+ROBERTO
RICCI
112 ITW Roberto Ricci
+
ks_come mai hai scelto il sud africa per gli allenamenti e test materiali rrd?
ma allo stesso tempo non mi sentivo così sotto pressione come in Italia. Così, a poco a poco, non appena l’azienda è cresciuta e sono stato in grado di viaggiare di più, ho cominciato a passarci
RR_Ho scoperto il Sud Africa nel 1988 con Cesare
sempre più tempo. Poi, come sapete, ho finito per
Cantagalli. Era davvero un famoso windsurfista
avere una famiglia e figli, e ho pensato che il Sud
qui in Sud Africa e ha chiuso la sua famosa mano-
Africa potesse essere un ottimo posto per andare
vra, il “Cheese-Roll” a Big Bay, proprio accanto a
tutti assieme. Oggi il Sudafrica è davvero la mia
questa casa. Da quel momento ho avuto una forte
seconda casa, passiamo un sacco di tempo qui in
attrazione per questo paese, l’ho sentito come se
inverno, da Dicembre a Marzo di ogni stagione. I
fossero le Hawaii africane, perché ci sono molte
bambini vanno a scuola qui e quando torneremo,
somiglianze. Per me le Hawaii hanno sempre rap-
termineranno l’ultimo semestre in Italia. Alla fine
presentato il vero fulcro di tutti gli sport acquatici,
sono in grado di lavorare in modo più efficiente,
e lì hanno avuto, in sostanza, origine tutti gli sport
posso continuare a uscire in acqua per testare i
acquatici. Oggi le Hawaii rappresentano ancora
materiali con i riders e trascorrere tempo prezioso
l’icona della cosiddetta Waterman ed è vero. Per
con loro, anche i miei progettisti vengono sempre
il suo background storico, la posizione geografica
a trovarmi per sentire cosa sta succedendo. Sono
e il patrimonio delle persone che vi abitano. Le
in grado di trascorrere tempo prezioso con loro in
Hawaii sono sempre state usate come un simbo-
acqua, quindi, nel complesso, si tratta di qualcosa
lo e un confronto, si paragona sempre la dimen-
di cui, adesso, non posso davvero fare a meno,
sione di un’onda a quella di un’onda delle Hawaii,
che completa l’intero pacchetto della struttura
o la capacità di una persona a quella di un rider
aziendale di oggi.
hawaiano, la forma di una tavola, ecc. Le Hawaii
+
hanno sempre avuto questo profilo carismatico.
E per me il Sudafrica è stato molto interessante perché è una sorta di mix tra Italia e Hawaii, in
un certo senso. Mi ricordava le mie radici euro-
pee, nonostante mi stessi muovendo in un altro
ks_quanto è importante il mondo del kiteboarding per rrd?
continente, ma allo stesso tempo c’erano le radici selvagge della cultura africana che in qualche
RR_Il kiteboarding è stato un vero punto di svolta
modo mi stavano ricordando la cultura hawaiana,
nella società. Come sapete l’azienda è nata con il
rappresentato dai polinesiani in generale. C’erano
windsurf ed ero portato, per natura, a considera-
un sacco di analogie, ma più di tutto, mentre pas-
re il windsurf come l’unico sport che mi sarebbe
savo del tempo in Sud Africa, mi sono reso con-
piaciuto fare in acqua. Non ero nemmeno a co-
to di essere sempre me stesso, trovando pace.
noscenza dell’esistenza del kiteboarding. Tutto è
Non avevo bisogno di viaggiare fino alle Hawaii,
iniziato nel 1995 grazie a Manu Bertin, che una
114 ITW Roberto Ricci
+per
me il s interessant tra italia
sera mi ha detto: “Hey abbiamo un nuovo sport,
a quel tempo, ero così coinvolto con il windsurf.
mi potresti fare una tavola per far sì che questo
Avevo appena messo in piedi la mia azienda, non
sport possa crescere?”
avevo soldi e dovevo restituire un enorme presti-
Così, un giorno, si è avvicinato con una piccola
to alla banca ogni mese, quindi la mia preoccu-
borsa da snowboard che ha preso dalla sua auto,
pazione principale era solo arrivare al mese suc-
e ho chiesto: “Allora, dove è il resto?” E lui rispose
cessivo. Poi Manu è venuto da me con un sacco
che non c’era nient’altro, questo era tutto, tutto
d’idee, e ho potuto vedere possibilità fenomenali
nella sua borsa. E ho pensato “wow”! Tuttavia,
in quel progetto… ma era troppo presto. Nel 1995
sudafrica è stato molto te perché è una sorta di mix e hawaii
nessuno veramente capiva che cosa potesse di-
lare un po’, ma ho davvero iniziato solo nel 1998,
ventare questo sport. Tuttavia mi sono coinvolto
lo stesso anno in cui abbiamo messo in produzio-
e ho prodotto alcune tavole per lui e l’ho aiuta-
ne la prima tavola. Il 1998 è stato l’anno delle pri-
to, fin dall’inizio, a muoversi in tutto il mondo, dal
me “fly board”, come effettivamente le chiamava
Brasile a Maui, con i mezzi che avevo. In un viag-
Manu, in quanto, allora, lo sport si chiamava “fly-
gio a Maui, ha dimostrato le potenzialità del kite-
surf” e non kiteboarding, perché dava l’idea di vo-
surf agli altri riders. Ricordo poi, che nel 1996, mi
lare con una tavola da surf. Da quel momento, la
ha lasciato uno dei suoi aquiloni che ho fatto vo-
mia idea è stata di evolvere sì
116 ITW Roberto Ricci
+non
riesco a pens diverso da quello
sare di fare qualcosa di o che sto facendo ora nel mondo del windsurf, ma di introdurre anche
S.U.P., il surf, e tutti gli altri sport acquatici che si
questa nuova possibilità di scivolare sull’acqua
stanno sviluppando oggi, quindi, l’approccio della
con venti molto leggeri. Ho potuto constatare
società di oggi, non è più solo orientato al wind-
che, in posti come il Mediterraneo, i venti sono
surf e al kitesurf, ma agli sport acquatici in gene-
molto leggeri e si può progredire più velocemente
rale, e questo è l’obiettivo che ho, voglio invitare
con un kite piuttosto che con un windsurf. Que-
la gente ad entrare in acqua con tutti gli stru-
sto valeva allora, per non parlare di ciò che si può
menti più semplici possibili, come tavole gonfia-
fare adesso! Quindi, la mia idea, era quella di in-
bili S.U.P., o tavole da kite e windsurf easy-to-go.
vestire nel mondo kitesurf, perché ho pensato
Spesso ci dimentichiamo che molte persone non
potesse essere una grande possibilità per tutte
sanno nuotare, quindi pensare di rivolgere que-
quelle persone che sono stressate sulla spiaggia,
sti sport solo alle persone che possono naviga-
non potendo fare windsurf, quando ci fosse ven-
re, mi sembra limitante, credo che l’acqua abbia
to molto leggero, avendo bisogno di almeno 15
un sacco di possibilità da offrire, è l’elemento più
nodi per iniziare a planare. A quel tempo, e an-
presente sul pianeta, quindi tanta acqua da uti-
cora oggi, la maggior parte dei windsurfisti vuole
lizzare e posti da scoprire nel mondo. Credo che
solo andare veloce, questo è il motivo per cui ho
gli sport acquatici in generale, potrebbero aiutare
voluto subito iniziare una produzione di tavole.
la nostra civiltà ad essere più consapevoli di ciò
All’epoca c’era solo F-One sul mercato. La nostra
che sta succedendo nel nostro ecosistema. Credo
produzione di vele è iniziata più tardi, RRD è stata
che, grazie a questi sport, si possano, così, tra-
la terza società sul mercato con una linea di kite.
smettere molti importanti messaggi al pubblico.
Ricordo che il primo è stato Wipika, seguito da
+
Naish. Ci siamo stati fin dall’inizio, prima di molti marchi che si vedono adesso. Da allora ho deciso che la mia azienda sarebbe stata totalmente dedicata agli sport acquatici. Molti mi hanno chie-
ks_quanto di italiano c’è in rrd?
sto perché non entri anche nel mondo snowbo-
ard, abbigliamento da montagna e sport all’aria
RR_Forse io non sono la persona giusta per ana-
aperta. Sostanzialmente perché tutto quello che
lizzare questa cosa, è difficile essere il mio giu-
faccio è andare in mare, amo la montagna e mi
dice… Quello che posso dirvi è che la gente vede
piace passarvi del tempo con la mia famiglia, ma
molto “tocco” italiano in quello che facciamo.
non riesco a pensare di fare qualcosa di diverso
Penso che la vera spina dorsale della società sia
da quello che sto facendo ora. Amo tutto ciò che
di essere un marchio importante, e lo dimostrano
posso fare con successo in acqua, voglio scoprire
i risultati. Siamo in grado di vincere le gare, ne
cosa c’è là fuori in acqua, questo è ciò che mi pre-
abbiamo vinte, e siamo in grado di vincerne di più
mia. E l’azienda, grazie all’arrivo del kiteboarding,
in futuro (tra le varie discipline).
è riuscita ad ampliare ulteriormente il tutto con il
118 ITW Roberto Ricci
Dicendo questo, dall’altra parte, c’è un sacco di
felici di ciò che hai fatto, ma subito passare alla
“romanticismo” in azienda, un sacco di stile e at-
fase successiva, dopo che hai finito l’ultimo pro-
tenzione ai dettagli, non facciamo le cose solo
dotto. Penso che, in questo modo, si possa pra-
che siano migliori, ma per renderle più interes-
ticamente fare qualsiasi cosa, in qualsiasi parte
santi, diverse, con un po’ di “pepe”. Voglio dire
del mondo. Se avete davvero la motivazione e la
che non sarebbe stato necessario aggiungere il
voglia di fare le cose. E non credo sia importante
colore in più in una tavola, o la patch extra o un
dove sei, Italia, Francia, Sud Africa o alle Hawaii.
rinforzo nel kite, o aggiungere quel dettaglio in
Penso che qualsiasi marca, qualsiasi imprendito-
più alla barra, paddle o un capo di abbigliamento,
re o singola persona, abbia la stessa probabilità
ma mi piace farlo perché so che ci sta bene, e
in tutto il mondo. Ciò che conta è che si utilizzino
se mi piace, lo faccio. E, realizzando il prodotto in
tutti gli strumenti dentro sé stessi, o intorno, per
questo modo, molto spesso rispecchiamo anche
rendere la propria “ricetta”, e non ne esiste una
i desideri della gente, perché quello che facciamo
fissa. Io, personalmente, ho deciso di mantenere
è genuino, il prodotto ha una vera anima che si
la mia base in Italia soprattutto perché il mio cuo-
mostra alla fine. Quindi, in un certo senso, credo
re, l’anima, il patrimonio e le obbligazioni appar-
che si possa percepire un sacco di anima italiana
tengono all’Italia, che è la mia terra. Quello che
nel prodotto che facciamo, perché l’azienda è fat-
ho imparato dai miei genitori e amici e compagni
ta principalmente da italiani, anche se molti dei
di scuola, è profondamente radicato dentro di me
nostri progettisti sono in realtà di altri paesi. In
e sono cresciuto in questa cultura, anche se con
generale, cerco sempre di supervisionare il loro
un approccio molto internazionale. Ho viaggiato
lavoro e indirizzarli verso uno specifico stile gra-
in tutto il mondo, in sostanza tutta la mia vita,
fico, materiale, tessuto o componenti. Tutto ciò
da quando avevo 25 anni, e ciò che conta dav-
che è sviluppato e prodotto è sempre controllato
vero non è tanto in considerare i pro e i contro di
e guidato da me. Il vero spirito della società si può
un paese, ma vedere il mondo come un’oppor-
riassumere in due parole: PERF-ROMANCE, non
tunità per tutti, e credo che, se si hanno le radici
le prestazioni ma “perfromance”. Penso che que-
da qualche parte, sarà più facile appartenere al
ste due parole, che apparentemente sono molto
mondo. Non si può davvero essere un giramondo
diverse, siano state fuse con successo nello spi-
totale e seguire una società allo stesso tempo,
rito RRD, queste due qualità vanno di pari passo
si può fare, ma è qualcosa che non mi sento di
nei miei prodotti e non si può davvero scinderle,
fare. È come avere una famiglia dalla quale si può
piaccia o no. Sono stato portato per natura a cre-
tornare ogni volta. Tornare in Italia, per me, è tor-
dere che non importi il modo in cui lo si fa, perché
nare a casa e sentire tutti i momenti felici, ma allo
quello che conta è come lo fai! Penso che, alla
stesso tempo sento la frustrazione e la ristret-
fine, l’unica ricetta che funziona è quella di fare
tezza delle persone che non riescono a vedere
le cose con la motivazione, la passione, il desi-
l’apertura e le possibilità che ci sono nel mondo
derio e il giusto approccio, che è quello di essere
là fuori. Voglio dire, l’Italia è solo un paese a caso
120 ITW Roberto Ricci
+
nel mondo, ciò che rende un buon imprenditore è l’essere in grado di utilizzare ciò che c’è buono in
un paese. L’Italia è il mio paese, ed io sono fiero di essere italiano, non sono qui per combattere per l’Italia o rappresentare gli imprenditori italiani. Onestamente non m’interessa nemmeno, voglio dire che non voglio dimostrare al mondo che
ks_sei stato intervistato da repubblica su quest’argomento, ma che cosa vuol dire rappresentare un tale marchio di successo italiano in un momento di crisi economica per il nostro paese?
“gli italiani lo fanno meglio”. La mia missione è di rendere un marchio di successo, che è qualcosa
RR_Ho deciso di avviare l’attività di produzio-
di completamente diverso.
ne nel 1994 perché il mio obiettivo era di fare la miglior tavola da windsurf nel mondo. Quando si ha un obiettivo così chiaro e la passione e la determinazione non solo per vincere delle gare, ma farlo con i migliori strumenti fatti con il cuore, la passione, è come aver vinto già. E ho avuto la fortuna di condividere questa visione con un sacco di persone in azienda, anche quelli che mi
aiutano con l’organizzazione commerciale del bu-
to un ottimo modo per ottenere risultati con una
siness. Poi c’è la classica storia italiana, abbiamo
progressione naturale. Anche oggi non program-
iniziato fuori da un garage di famiglia, poi, poco
mo in anticipo, guardo il mercato e vedo le pos-
a poco, abbiamo iniziato la produzione di massa
sibilità là fuori, ciò che è veramente necessario o
prima in Slovacchia e poi in Thailandia. Tutto a un
desiderato dai potenziali clienti, e questo è come
tratto, abbiamo finito per trovarci in veste di nuo-
ci muoviamo in avanti lungo il percorso. Non ci
vi imprenditori che cercano di organizzare un bu-
piace fare piani per sfondare in nuovi paesi o
siness. Tuttavia, il fattore di passione che ci stava
mercati, preferiamo che il prodotto parli per sé, è
accompagnando, non ci ha lasciato e, in realtà, è
il nostro obiettivo principale, ci preoccupiamo che
ciò che spinge avanti l’azienda di oggi, la passio-
il prodotto sia fatto al meglio, e i clienti sembra-
ne per lo sport e mostrare alla gente che quan-
no apprezzarlo davvero. È stato per lo più come
do si fa qualcosa con il cuore e l’anima, è ancora
un vero e proprio sviluppo naturale della società,
possibile mantenere il fuoco acceso, e questo è
non è qualcosa che ho sognato una notte. Tutti i
un qualcosa che può essere compreso quando si
pezzi sono andati a posto a poco a poco, come
guardano i nostri prodotti. Quando un cliente ac-
scegliere le persone giuste che lavorano con me
quista uno dei nostri prodotti, vogliamo che senta
e per me.
come se avesse comprato qualcosa di speciale, e questo è molto gratificante per noi. Questo è sta-
122 ITW Roberto Ricci
+credo
che, gra si possano, co importanti mes
azie a questi sport, osì, trasmettere molti ssaggi al pubblico.
+
ks_com’è iniziato tutto? ci puoi raccontare la tua storia come imprenditore?
a verificare i nuovi marchi che erano immessi sul mercato, come si stavano sviluppando, ecc. Dopo tre quattro anni ho partecipato alle prime gare funboard, in una gara di slalom, mi stavo compor-
RR_Ho iniziato a fare windsurf nel 1981, per caso.
tando bene nel circuito italiano. Ricordo che un
Ho provato il windsurf una volta con un ami-
giorno, mentre mi stavo allenando, ho incontrato
co, ma direi che la prima volta che ho provato,
questo ragazzo, che poi ha finito per diventare un
in realtà, non mi era piaciuto, la vela era molto
produttore di tavole, quel giorno mi ha invitato a
pesante e l’attrezzatura, in generale, era troppo
testare e sviluppare le tavole per lui e posso dire
ingombrante. La mia prima esperienza non è sta-
che sia iniziata così la mia carriera. Ho cominciato
ta molto bella, e non mi ero proprio sentito at-
a provare le tavole, fino a quando un giorno, mi ha
tratto dallo sport. Questo è accaduto durante la
offerto di fare lo shaper, sinceramente, all’epoca,
primavera del 1981 e poi è arrivata l’estate e mi
nemmeno sapevo cosa fosse uno shaper! Mi han-
sono trovato un lavoro estivo, avevo circa 16-17
no detto che avevano bisogno di uno shaper che
anni e, al momento e in Italia, era molto comune
sapesse anche qualcosa di tecnica di windsurf,
per gli adolescenti, lavorare in estate. Volevo ri-
per poter scrivere un paio di articoli per le riviste
sparmiare qualche soldo per andare in vacanza in
di windsurf e realizzare una tavola. Sapevo di es-
Madagascar con un mio amico, perché, ai tempi,
sere la persona giusta per il lavoro perché sapevo
ero molto appassionato di apnea. Alla fine il mio
come lavorare con le mani, come mio padre mi
amico si è rotto un braccio, e la vacanza è stata
ha insegnato, era un artigiano, era un self-made
annullata. A quel punto avevo tutto questo de-
man del dopoguerra e mi ha insegnato come ri-
naro risparmiato e non sapevo cosa fare. I miei
parare la mia moto, e costruire mobili. Di conse-
amici avevano tutti iniziato a fare windsurf, e così
guenza, fare cose a mano, per me, è sempre stato
ho deciso di comprarmi un windsurf, anche se al
naturale. Ho così imparato a modellare le tavole
momento non ero molto preso da quello sport,
sul Lago di Garda, e da quel momento in poi, tutto
solo curioso… Così, da quel giorno in poi, ho con-
ha iniziato a capitare al momento giusto, grazie
tinuato a fare apnea quando l’acqua era calma e
alla mia passione e determinazione. Ho deciso
windsurf quando era ventoso e non potevo im-
che sarebbe stata la mia vita, ero così immerso
mergermi. Lentamente ho cominciato a gradire
nel lavoro, mostrando le mie realizzazioni in tutto
sempre più questo sport e a uscire in mare ogni
il mondo, provando e migliorando le mie abilità
volta che c’era vento, anche durante l’inverno! Fa-
come shaper e windsurfer. Questa è stata la mia
cendo sempre di più windsurf, ho anche iniziato a
vita dal 1984 al 1986, facendo tavole per i migliori
bazzicare per i negozi di windsurf, lì ho imparato
atleti d’Italia, fino a quando, nel 1986, sono stato
a riparare le tavole e venderle. Ho iniziato a capire
in grado di fare il mio primo viaggio alle Hawaii.
sempre di più sulla progettazione e sviluppo delle
Una volta lì ho deciso che volevo passare sempre
tavole e passavo sempre più il mio tempo libero
più tempo alle
124 ITW Roberto Ricci
Hawaii e imparare a modellare tavole migliori di
to fare le cose sul serio o rinunciarvi del tutto.
quelle dei guru hawaiani. Ho poi finito per affitta-
Fino a quel momento, vivevo tipo da barbone sul-
re una piccola shipping room nelle isole Canarie,
le spiagge in tutto il mondo, raccogliendo denaro
che è la mecca degli shapers windsurfer del mon-
dagli sponsor, e vendendo un paio di tavole qua
do. Da allora in poi ho avuto più tempo per testa-
e là, ma dopo aver visto distrutto qualcosa che i
re le attrezzature e migliorare le mie competenze
miei genitori avevano impiegato così tanto tem-
come windsurfer. Sono passato, da essere solo
po a costruire, ho dovuto fare le cose sul serio. Il
uno shaper, ad avere qualche sponsor per andare
fuoco era una buona lezione e una solida moti-
in giro per il mondo e competere nel tour mon-
vazione e, in quel momento, sono stato in grado
diale. Grazie agli sponsor, sono stato in grado di
di trasformare un’esperienza davvero negativa in
prendere parte a grandi eventi di windsurf. Nel
una positiva ed io dico sempre che, da allora, il
1989 ho deciso di fare tutto da solo, ho lasciato il
fuoco di quella notte brucia ancora dentro di me,
mio lavoro come shaper e sono partito, da solo,
il fuoco e la voglia di fare meglio e migliorare, per
con il mio marchio RRD. Il mio primo logo realtà
il mio futuro e quello delle persone che lavorano
era Roberto Ricci Design Italia-Hawaii perché il
con me.
mio laboratorio era stato in Italia, nel garage dei miei genitori in Maremma (Grosseto, Toscana), e la mia shipping room era alle Canarie, e da questi due piccoli centri sono stato in grado di fare le tavole per gli europei e per i piloti internazionali che vanno alle Hawaii. Nel 1993 ho incontrato Anders Bringdal, uno dei migliori rider di slalom, e uno dei ragazzi più veloci del Tour Mondiale. Voleva avere alcune tavole fatte da me. Così, grazie al suo sostegno, sono stato in grado di fare grandi passi in avanti in termini di progettazione delle tavole. Così, nel 1994, ho iniziare la mia carriera d’imprenditore. Ho messo i soldi per formare la prima squadra di windsurf che prendesse parte al Tour Mondiale. Ho deciso di farlo perché l’anno prima, nel dicembre 1993, c’era stato un grosso incendio nella mia fabbrica ed io ero rimasto con 1000 euro e nessuna assicurazione a rimborsare il danno. La mia fabbrica era ancora il garage dei miei genitori, e da quel giorno ho deciso che, se volevo che questo fosse la mia vita, avrei dovu-
+quando
un cl prodotti, vo avesse compr questo è mol
liente acquista uno dei nostri ogliamo che senta come se rato qualcosa di speciale, e lto gratificante per noi.
126 ITW Roberto Ricci
+l‘unica
ricetta che funziona è quella di fare le cose con la motivazione, la passione, il desiderio e il giusto approccio
128 FREESTYLE MOVES Shifty 3
FREESTYLE MOVES
SHIFTY 3
Testo Alberto Rondina | Foto Roberta Pala
ALBERTO RONDINA Lo Shifty 3 è una variante di un 313, introdotta solo pochi anni fa. Fondamentalmente, la differenza principale tra i due, è all’inizio. Nel 313, si deve fare un corretto Raley all’inizio, il che significa che entrambe le gambe sono allungate dietro la schiena. Invece lo Shifty, è fatto in modo corretto quando la gamba posteriore è allungata e in alto, mentre la gamba anteriore è in gran parte piegata e verso il basso. Prima di tutto bisogna imparare lo Shifty, poi lo Shifty toeside, e, poi, lo Shifty 3.
130 FREESTYLE MOVES Shifty 3
SHIFTY 3
Il pop dello Shifty è leggermen-
ne a 45°, e con una buona ve-
il kite e girare la testa in modo
te diverso dal normale, bisogna
locità.
deciso, sopra la spalla anteriore.
tirare su la gamba anteriore
Tenete la barra molto vicino
per ottenere l’altezza e tene-
Arrivati a metà del salto, quando
al vostro fianco, continuate a
re il nose fuori dall’acqua, ma
la gamba posteriore è comple-
spingere con la testa, e anda-
non appena si lascia l’acqua, la
tamente stesa e vi sentite come
te a cercare la barra dietro la
gamba anteriore deve stare giù,
se stesse iniziando a scendere,
schiena.
mentre la posteriore, va allun-
è il momento giusto per iniziare
gata fino in fondo.
il frontside 360.
Afferrate la barra dietro la schiena e preparatevi a piegare le gi-
Assicuratevi di avviare la ma-
Lasciare la mano anteriore dal-
novra, tenendo la barra bene al
la barra, spingere la vostra ta-
centro, e mantenendo l’aquilo-
vola di nuovo sotto i piedi verso
nocchia per attutire l’atterraggio!
GLI ERRORI PIÙ COMUNI SONO: Non allungare abbastanza la
lo. Quindi, dovete essere sicuri
gamba dietro. Potrebbe essere
di iniziare la manovra con l’a-
difficile all’inizio, ma una volta
quilone basso, come di sicuro è
che ci si abitua, troverete che
all’inizio, poi il kite andrà in alto
più è alta e stesa la gamba po-
durante la manovra. Se si avvia
steriore, più facile sarà atterrare
già il trick con l’aquilone troppo
questa manovra.
alto, potrebbe essere veramen-
Dal momento che lasciate la
te difficile andare ad afferrare la
mano anteriore dalla barra, la
barra dietro la schiena. Più bas-
mano posteriore è pronta a ri-
so è il kite, più facile è passare
chiamare il kite di nuovo nel cie-
la barra dietro la schiena.
CIAO! ALBY
132 HANDIKITE Christophe Martin
ITW Roberta Pala | Foto Courtesy Christophe Martin
Christophe Martin Nome: Christophe MARTIN Data di nascita: 4 Aprile 1974 Home spot: “Les Trois Pierres” a Oleron, un’isola francese Sponsor: Takoon, Julbo, Fondation Mallet Anni di kite: 19 Spot preferito: One Eye e Manawa a Mauritius Altri sport: surf, wake, snowskiing, snowkite, parapendio, vela, diving, Catakite, S.U.P., e altro ancora…
134 HANDIKITE Christophe Martin
KS_Parlaci di te… CM_Ho 40 anni, sono sposato e ho due figli e tutta la famiglia è affascinata dagli sport acquatici. Sono entrato in acqua con il surf per la prima volta a 7 anni. Ho praticato molti sport estremi nella mia vita, come il windsurf in onde di tempesta, kite, tow-in in grandi onde, arrampicata, bungee jumping, parapendio per dodici anni, e tutte queste esperienze mi hanno dato il desiderio continuo di trovare ogni modo per realizzare i miei sogni… Nell’Ottobre 2002, ho avuto un incidente in mountain bike e sono rimasto paraplegico, ma la mia decisione era di lottare e continuare la mia vita come prima. La mia famiglia e i miei amici sono sempre stati molto presenti e, nel 2003, ho deciso di vedere cosa esistesse per le persone nella mia condizione e di cambiare qualcosa nella vita del disabile, il mio obiettivo è di creare qualcosa di nuovo o migliorare quello che esiste già. Sono davvero molto coinvolto negli sport acquatici per disabili.
KS_Dopo la sosta forzata dell’ultimo anno, stai ritornando al kiteboarding con il foil e un nuovo sponsor, come è nato il rapporto con Takoon? CM_Come sapete, gli sport estremi sono emozionanti e meravigliosi, ma si paga sempre un prezzo nel praticarli, io l’ho pagato due volte, e lo scorso anno ho scoperto che il mio corpo ha ricevuto troppi shock in dodici anni di alcuni sport. Per questo motivo ho preso la decisione di smettere, e vedere cosa fosse possibile fare nella mia nuova condizione. Adesso navigare in acqua piatta è la mia nuova strada, magari prendendo qualche onda e aprendo un nuovo mondo di riding in foilboard. Ho provato con la sedia nel 2005 ma trainato dalla moto d’acqua, non avevo il tempo di farlo con il mio kite all’epoca… ero troppo impegnato a cavalcare le onde! La famiglia Takoon è stata per me una buona opportunità perché Jacques Freydrich lo conosco da dieci anni, ed è stato il mio primo sponsor in un’altra azienda di kite, e conosce bene la mia volontà di dare accessibilità al kitesurf per i disabili, e il mio lavoro per quanto riguarda il marchio. Pierre Engel ha anche la stessa visione della pratica del kitesurf, e lo apprezzo, i prodotti sono già molto buoni e ora posso testare quali siano più indicati per il nostro scopo. Il nostro obiettivo è lo stesso, poter fare kitesurf in sedia, avere nuove sensazioni in acqua, e creare degli Handi kitesurf camp nel mondo!
“Christophe Martin con Chris Ballois, detentore del record mondiale di speed per atleti disabili con 42,94 nodi�
136 HANDIKITE Christophe Martin
“ho avuto un incidente in mountain bike e sono rimasto paraplegico, ma la mia decisione era di lottare e continuare la mia vita come prima�
KS_Quali sono le maggiori difficoltà che s’incontrano nello sviluppo di materiali per l’handikite? CM_Sono dieci anni che facciamo un ottimo lavoro con la federazione francese (FFVL) e molti supporti sono stati approvati, ci vuole tempo per creare gruppi di istruttori. Lo sviluppo delle kitechair è stato il mio investimento personale in tempo e denaro. Lavoro con alcuni handiriders e amici validi in kite, per provare e testare i materiali, e apportare le modifiche necessarie su pezzi o posizioni della sedia MC1. Quando mi giro, non posso sapere cosa succede alle gambe, non avendo sensibilità e non riesco a capire il comportamento del telaio. La nostra MC1 kitechair, è un grande successo, è molto reattiva, flessibile negli atterraggi, solida nei salti, c’è la possibilità di adattarla a tutte le tavole sul mercato, è compatta per poter viaggiare in aereo, e abbiamo rispettato tutte le specifiche per gli handiriders.
KS_Avevi già progettato il tuo kiteboard, sei entrato nello sviluppo del foil? CM_La mia ultima kitechair MC1 in carbonio, è stata realizzata da Frank Provost, un ingegnere che ha lavorato sul più grande trimarano al mondo, molto bravo sulla resistenza materiali e design. Julien Lecoq ha costruito il telaio in carbonio per il wake e il kite. Adesso utilizzo un foil Ketos, e sono sicuro che sia il più stabile per noi, dobbiamo creare un sistema semplice ed economico per mettere il foil in acqua, perché andare in acqua dalla spiaggia, è ovviamente più difficile per noi con un foil, dobbiamo testare la
138 HANDIKITE Christophe Martin
resistenza e la sicurezza.
KS_Quali differenze ci sono, oltre alla sedia naturalmente, nella concezione di un foil per un foilboard handikite? È diverso o no? CM_Sì, è diverso, quando cade in acqua una persona non disabile, esce fuori dalle straps e la tavola rimane sulla superficie. Se sei sulla sedia, come accade per noi, il corpo potrebbe ruotare durante la caduta e la tavola finire sottosopra con la conseguenza di avere la lamina della foilboard verso il cielo e voi con la testa sotto a bere, bere e bere! È molto più difficile fare foilboard con sedia, bisogna cercare di pensare a dei sistemi di sicurezza, ad esempio, che possano espellere la lamina del foil in situazioni di pericolo. Un altro problema è il posizionamento del foil, non possiamo cambiare la posizione, utilizzando due punti di pressione, uno per piede destro e uno per sinistro, e quindi dobbiamo trascorrere tempo in acqua per trovare la posizione migliore, che è anche diversa per ciascun rider, noi possiamo cambiare la posizione alla nostra tavola, solo usando testa e braccia. Sono sicuro che diventerà facile usare il foilboard, ma ci vuole tempo…
KS_Progetti per il 2015? CM_Navigare con la mia famiglia Takoon, lavorare e sviluppare il progetto Foiling, creare dei camp Handikite, formando nuovi rider nel mondo. Ho informazioni su 13 rider di cui alcuni stanno anche navigando con un buon livello. Altri progetti il Kiteboatspeed, un trimarano con un aquilone per tutti, fare del S.U.P. nelle onde
140 HANDIKITE Christophe Martin
e passare tempo in acqua con la mia famiglia.
KS_Quanto è importante il supporto della tua famiglia in tutto ciò che fai? Tua moglie e i tuoi figli sono interessati al kiteboarding? CM_Spendo molto tempo nelle mie attività, perché la mia famiglia ama e pratica alcuni di questi sport. Sono importanti per avere sempre lo stimolo a lottare nella vita, per prendere decisioni. I miei bambini hanno sei anni entrambi, vedono sempre papà fare kite e abbiamo fatto catakite assieme nel 2013, un’esperienza meravigliosa! Penso che sì, si avvicineranno al kite in futuro, ma io preferisco che provino con noi le emozioni e poi prendano loro stessi la decisione su ciò che vorranno fare. Ho provato a far fare kite a mia moglie nel 1998, ma preferisce fare wake, paddle, catakite, vela, ha sempre paura!
KS_Scuole Handikite e viaggi per handi kiters? CM_Abbiamo formato, assieme alla Federazione Francese (FFVL), 15 insegnanti di kite che possano proporre quest’attività per disabili e facciamo degli aggiornamenti ogni anno. C’è un grande sostegno in Francia per equitazione, buggy, paddle, sandchair, ecc. Sono stato in Grecia, vicino Atene, nel 2012, per fare dei corsi per alcuni insegnanti di kite e tornerò quest’anno per fare un altro grande camp su un’isola greca. Quest’anno stiamo anche preparando dei camp kite con alcuni handiriders di buon livello, così da scambiarsi opinioni su materiali, sicurezza, accessibilità nel mondo, non siamo riusciti a farlo lo scorso anno, e questo è il momento per incontrarsi.
KS_Il mondo handikite è ancora in crescita, che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi al mondo handikite? CM_L’handikite è uno sport meraviglioso, e da piacevoli sensazioni. Ci sono così tante patologie differenti nel mondo, che spesso è difficile poter dare una risposta che valga per tutti. Se non si sa nuotare, ci sono attività come il catakite e il bi-paddle ad esempio. Per poter fare kite, devi essere bravo a fare sci nautico, snowskiing,
142 HANDIKITE Christophe Martin
nuoto, e saper pilotare un aquilone con il catakite. Poi, quando non si fa più cadere il kite in acqua con il catakite o in barca, si possono fare delle prove con un insegnante di kite (meglio se con preparazione handikite) che abbia provato una kitechair, per capire come navigare con questo nuovo supporto. Acqua piatta, massimo 15 nodi, kite, sedia, aquilone con sistemi di sicurezza super testati e una persona assieme a te per poter portare la persona in acqua per iniziare e una barca di sicurezza con tre ragazzi. Prendere tempo, provare e riprovare… e non dimenticarsi mai che il mare è sempre il vincitore…
KS_Il nostro magazine si chiama Kitesoul, perché crediamo che la nostra anima sia permeata da questo sport. Quali sono le tue emozioni in mare, durante una tua session? CM_Il kite da la libertà di andare ovunque si desideri, amo questa cosa, fare tutto senza stress, decidere la direzione, quando saltare, che onda prendere… sempre rispettando la natura. Quando ero a Mauritius, sull’isola di Reunion, ho visto cose così belle nel mio viaggio, che mi sono come disconnesso dal mondo e dai problemi della vita. Nell’estate del 2013 sono stato in acqua per quattro ore senza sosta, surfando onde con i miei amici sull’isola di Oleron, dove vivo, in quei momenti ero come loro, senza differenze, la sedia a rotelle era totalmente dimenticata, come tutti i problemi della mia patologia, e non restava altro che il piacere dello spirito…
144 CAMP Mitu Monteiro - Wave Clinic a Capo Verde
testo Nicole Gaudimier foto Gabriele Rumbolo
146 CAMP Mitu Monteiro - Wave Clinic a Capo Verde
FARE un wave clinic per un kiter è come fare un safari fotografico per un appassionato di animali. E se la clinic è con Mitu Monteiro, allora è come il safari più selvaggio possibile. Mitu ha più di dieci anni di esperienza di insegnamento, che è il motivo per cui, oltre ad essere un campione nel wave riding e un mostro nel freestyle strapless, è anche un istruttore attento e appassionato. Nel 2010, un gruppo di ragazzi francesi, ha
organizzato un viaggio a Capo Verde, con l’obiettivo di imparare con Mitu, questa è stata la prima esperienza anche per il campione. Da quel momento, sempre più riders chiedevano di essere seguiti da lui e, quindi, anche le agenzie specializzate in kite, hanno voluto inserire nel catalogo, i clinics con Mitu. Di cosa si tratta e perché molti le frequentano? Un clinic è una full immersion intensiva della disciplina.
148 CAMP Mitu Monteiro - Wave Clinic a Capo Verde
150 CAMP Mitu Monteiro - Wave Clinic a Capo Verde
È ADATTA a tutti quei riders che sono già abbastanza capaci, ma si sentono sempre di voler migliorare, o per chi desidera progredire, ma ha bisogno di stimoli e input. Poi c’è chi ha sempre navigato con una bidirezionale, ma vuole provare nuove esperienze. Quattro ore al giorno, per cinque giorni. Mitu va a prendere i clienti la mattina e porta tutti alla base in spiaggia, alla kitebeach, dove si trova la scuola, qui ci sono i materiali di noleggio e il magazzino. Una volta lì, si analizzano le
condizioni degli spot e del vento, per decidere sul migliore per la giornata. Di solito, il primo giorno, è dedicato alla valutazione dei riders alla kite beach, Mitu controlla i livelli dei riders nello spot della scuola, in tutta sicurezza. Il gruppo non supera mai gli otto partecipanti, di solito sono cinque per ogni clinic, possono essere tutti amici, o persone che non si siano mai viste prima, che sono lì per condividere un’esperienza unica, con la possibilità di confrontarsi con riders di livello simile.
152 CAMP Mitu Monteiro - Wave Clinic a Capo Verde
MITU insegna in due modi: 1- Da riva. In questo caso, dà a tutti un obiettivo, una manovra da chiudere o da provare, ecc. Sta sulla spiaggia a guardare i riders, richiamandoli a riva quando voglia dare un suggerimento o spiegare una cosa nuova. 2- In acqua. Questa seconda possibilità è il top quando si voglia surfare. Mitu va con la persona nelle onde, mostrando il giusto timing, motivando, aiutando e risolvendo eventuali problemi che si venissero a creare. Mitu gestisce sempre ogni persona singolarmente, dando consigli individuali. Ogni giorno, al termine del clinic, si fa un de-briefing tutti assieme, analizzando gli errori, facendo domande, ponendo dubbi e richieste speciali. In quest’occasione c’è la possibilità di vedere
il risultato della giornata! Questo perché un fotografo sportivo professionista, sarà sempre con il gruppo, pronto a scattare tutti i progressi. Gabriele Rumbolo è a disposizione dei partecipanti per mostrare le immagini alla fine di ogni giornata, dopo aver posato l’aquilone e trovandosi tutti a sorseggiare una fresca kite-pirinha al bar sulla spiaggia, accanto alla scuola! Il fatto di avere un fotografo sempre presente, è molto importante per vedere l’errore e aiutare a migliorare la posizione, lo stile, il timing, ecc. Alla fine del clinic, è possibile acquistare un cd con tutte le foto. Fare lunghi downwind, visitare i secret spots, fare kite con le tartarughe, vedere il tramonto in spiaggia… tutto questo è un clinic con Mitu Monteiro a Capo Verde!
KITE BEACH SCHOOL
LOUNGE BAR & RESTAUTANT A paradise for kitesurfers , an oasi in the desert Services available at the center : lessons for all levels | rental & storage | kids area | sunbeds area professional potographer | lounge bar & restaurant More info at: www.mitudjokiteschoolcaboverde.com - kiteschoolcaboverde@gmail.com
154 TEST Kitesoul test 2015
KITESOUL
TEST 2015
UP
W
IN
VE TI AC RE
D
L LOWEN LOWEND
RACE
*
Le infografiche sono state realizzate sulla media dei valori espressi da più Kitesoul tester.
G N RI EA ST STEEARING S TEEARING N OVERPOWERED O
DEPOW E DEPOWER 2.
3.
4.
ALL ROUND
RN IN G
A’ IT IL AB ST
SP E
ED
1 1.
FREESTYLE
POP
TU
WAVE
CABRINHA - FX NORTH - NEO RRD - OBSESSION PRO
156 TEST Cabrinha, Fx
UP W
V TI AC
IN
RE
D
LOWEND
RACE
CABRINHA, FX
E G
N
RI
EA ST STEEARING OVERPOWERED
DEPOWER 1.
3.
2.
4.
ALL ROUND
FREESTYLE
POP
TU
A’ IT
IL
RN
IN
G
AB ST
SP
EE
D
WAVE
FREESTYLE/CROSSOVER Dopo averlo ammirato in ante-
utilizzo tra il freestyle/wakesty-
sì freeride, ma con prestazioni
prima alla Red Bull King of The
le, rappresentato nella gamma
orientate al freestyle.
Air nelle mani di Nick Jacob-
Cabrinha dal Chaos, e le per-
sen, abbiamo potuto provare,
formances
in questi giorni, il nuovo FX di
dello Switchblade, questa scel-
La vela presenta una configura-
Cabrinha, in occasione del suo
ta è stata adottata dal marchio
zione a tre struts che le confe-
lancio sul mercato.
perché molti riders erano alla
risce ottima reattività ma che la
La FX si pone in quella fascia di
ricerca di una vela che fosse
rende anche morbida e con un
freeride/crossover
Tecnica
CABRINHA, FX Disponibile nelle misure 6 - 7 - 8 - 9 – 10 – 12 14 mq www.cabrinhakites.com
158 TEST Cabrinha, Fx
bel feeling diretto. Il brigliaggio
facile da riarmare in caso di ri-
è semplice, senza carrucole, e
lascio, è sempre molto accurata
corto, caratteristica che rende il
e presenta il classico depower
kite molto diretto e veloce an-
Cabrinha con le consuete due
che nelle misure più grandi.
regolazioni separate, per poten-
Sulla trailing edge sono presen-
ziare e depotenziare l’ala, atti-
ti quattro stecche facilmente
vabile in entrambi i casi tirando
rimovibili, utili per scongiurare
il relativo terminale evidenziato
possibili movimenti eccessivi
con colori diversi (rosso e nero).
dell’ala derivanti dalla leggera
La grafica della vela, semplice
struttura a tre struts.
e facilmente riconoscibile tra le
Dal punto di vista dei materiali,
altre, è disponibile in tre colora-
quelli più pesanti, come il da-
zioni, rosso/nero, verde/giallo,
cron, sono stati utilizzati solo
rosso/verde.
in una piccola parte del wing
La sacca zaino è compatta e
tip con un canopy che diventa
leggerissima, riducendo al mini-
subito più sottile, per rendere la
mo, ingombri e pesi nei viaggi.
vela più leggera e far sì che possa volare anche in condizioni di
Sensazioni
vento molto leggero.
Abbiamo testato in condizioni di
Sulle back lines sono presenti
acqua relativamente piatta un
tre nodi di regolazione, mentre
bel pool di misure, dalla 9 alla
sono due le possibilità di attac-
14 mq.
co delle back lines sul tip.
La vela mostra un grande ran-
Il sistema di gonfiaggio e sgon-
ge, un feeling diretto sulla barra
fiaggio è effettuato attraverso
con un’erogazione della poten-
una valvola di dimensioni over-
za molto fluida, un ottimo de-
size, come già Cabrinha utiliz-
power, un loop che gira molto
za ormai da anni, che consen-
bene e un buon tiro, che confe-
te gonfiaggi molto rapidi con
risce eccezionali doti di bolina e
uno sforzo minimo. La valvola,
prestazioni eccellenti in vento
per evitare usura dell’ala, ha un
leggero.
morbido cappuccio di neopre-
Nel freestyle l’FX si rivela eccel-
ne che la protegge e ne evita il
lente, grazie ad un bello slack
contatto con il tessuto.
delle linee, utilissimo nei pas-
La barra, dotata di quick release
saggi di barra, oltre a fornire un
pop e un hang time notevoli. Rapida la ripartenza dall’acqua. Sorprendentemente l’FX ha anche evidenziato buone prestazioni anche nel wave riding, soprattutto grazie alle sue doti di leggerezza e maneggevolezza.
Il parere del nostro team La FX ha soddisfatto le aspettative di tutti, soprattutto nell’ottica di poter disporre di una vela che, nel freestyle, perdoni di più gli errori rispetto ad una vela specialistica come il Chaos, senza per questo trascurare la possibilità del suo utilizzo in freeride e nel wave riding. Una vela indicata per chi ha voglia di divertirsi in freestyle con le manovre da sganciato o agganciato, potendo fare affidamento su di un kite in grado di facilitargli la vita e di perdonare qualche errore, ma anche per chi ha voglia di cimentarsi nel big air e nei loop in sicurezza. Un kite che è in grado di regalare grandi soddisfazioni in un’uscita rilassata in freeride o nelle onde abbinata a un bel surfino, grazie alla sua velocità, leggerezza e a ottime prestazioni nel low wind.
160 TEST North, Neo
UP W
V TI AC
IN
RE
D
LOWEND
RACE
NORTH, NEO
E EA ST NG
RI STEEARING OVERPOWERED
DEPOWER 1.
3.
2.
4.
ALL ROUND
FREESTYLE
POP
TU
A’ IT
IL
RN
IN
G
AB ST
SP
EE
D
WAVE
WAVE/FREERIDE Il North Neo è cambiato molto
dello scorso anno, ha comple-
punta dedicato al freeride, negli
dal suo lancio fino a oggi, pas-
tamente stravolto il progetto
ultimi anni ha cominciato a mo-
sando da un’ala semplice e fa-
iniziale coinvolgendo nello svi-
strare i propri limiti sulle onde
cile, destinata ai novizi e alle
luppo Sky Solbach e i pro rider
rispetto ad ali più facili, morbide
scuole, a un’arma perfetta per
Airton Cozzolino e Patri McLau-
e in grado di lasciare completa
le onde, una trasformazione che
ghlin. Un cambiamento neces-
libertà di surfata al rider grazie
si deve alle sapienti mani di Ken
sario poiché il glorioso e sempre
alla capacità di annullare il pro-
Winner che, già con il modello
valido North Rebel, modello di
prio tiro, galleggiando in aria in
NORTH, NEO Disponibile nelle misure 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 11 – 12 mq www.northkiteboarding.com
162 TEST North, Neo
attesa di essere richiamate.
e morbide, a quelle più irregolari
alla dimensione di uno zainet-
Con questa nuova versione del
e medio piccole.
to per la scuola. Le colorazioni
Neo, North è riuscita quindi a
La barra 2015, che abbiamo uti-
disponibili, molto essenziali e
colmare rapidamente il gap
lizzato nella misura più piccola
pulite come da tradizione Nor-
con la concorrenza, inserendo-
delle due disponibili e dotata
th, sono due, rosso fluo/blu e
si con successo in quella fascia
di cavi da 22m, non ha subi-
rosso/giallo. La prima sensazio-
dei prodotti specialistici vota-
to variazioni rispetto al valido
ne che regala il Neo non appena
ti al puro vawe riding, come ad
progetto dello scorso anno, ad
si comincia a utilizzare, è quella
esempio l’RRD Religion, il Naish
esclusione della colorazione, ed
di trovarsi a casa, con un per-
Pivot e l’Ozone Reo.
è caratterizzata da una estesa
fetto feeling alla barra, diretto
protezione in EVA e dal furbo
e piacevole, un tiro consistente
Tecnica
sistema esclusivo con il quale è
ed una grandissima stabilità. È
Il Neo è un kite SLE a quattro
possibile variare in pochi secon-
questa sua vocazione a mettere
cavi, con possibilità di utilizza-
di la sua larghezza da 42 a 49
a proprio agio ogni rider che la
re la quinta linea, brigliato a tre
cm con due semplici click (da 46
rende una perfetta compagna
struts, dotato di un doppio set-
a 53 cm nella versione più gran-
di uscite in ogni condizione, pro-
ting sulle front lines (Freeride/
de). La regolazione del depower
prio per questo ci si sente subi-
Waveride) e doppio setting sulle
è affidata al collaudatissimo e
to in grado di affrontare onde
back lines per rendere la rispo-
affidabile vario cleat, una delle
anche importanti in assoluta
sta alla barra più o meno reat-
soluzioni da noi preferite in as-
sicurezza e con grande piacere.
tiva. Come da tradizione North,
soluto, mentre la compensazio-
Basta variare il settaggio delle
è la qualità costruttiva e la so-
ne dell’allungamento delle front
front lines per passare da una
lidità dell’insieme a distinguere
lines per le back lines avviene
configurazione in cui la capacità
questo kite, realizzato con ma-
accedendo ai nodi di regolazio-
di drift e di depower viene esal-
teriali eccelsi, come l’indistrutti-
ne attraverso i due sportellini
tata, a una in cui il tiro aumenta
bile Tejin 2 e con rinforzi in Da-
laterali in plastica.
sensibilmente, così come cre-
cron lungo la trailing edge, che
Il sistema di gonfiaggio, mol-
sce l’attitudine al lift rendendo-
unisce una struttura solida e
to efficiente e veloce, è un one
lo così una perfetta macchina
semplice a una notevole legge-
pump con l’esclusiva valvola Air
da freeride. Tiro facile da ge-
rezza.
Port, molto grande come vuole
stire, ben presente anche con
il trend attuale, e le clip di bloc-
vento leggero, notevole range
Sensazioni
caggio ai bladders. Il Neo viene
con ottima capacità di sventare
Abbiamo testato in Sud Africa il
in fine corredato da una robu-
anche le raffiche più sostenute,
Neo nelle misure 6 – 8 e 11 mq
sta sacca dotata di estensione
rilancio rapido. Ottimo il drift,
con barra North Quad Trust Bar
per accogliere i bladders gonfi,
galleggiando a lungo senza tiro,
22m, sia in condizioni di mare
dimensionata
senza dare segnali di stallo.
piatto, sia in quasi ogni tipologia
per ogni taglia di kite, arrivando
di onda, da quelle più importanti
nel caso della 6 metri testata,
correttamente
Il parere del nostro team Il Neo s’inserisce di diritto tra le migliori ali wave del mercato, grazie ad un comportamento irreprensibile e una facilità d’uso disarmante, oltre ad una qualità complessiva che ne giustifica ampiamente l’investimento. Ci sentiamo di consigliare questo kite a tutti i wave riders esperti, o aspiranti tali, che cerchino un’ala specialistica molto facile ed affidabile, in grado di assecondarli al top nelle onde e nel contempo capace di farli divertire alla grande anche nelle uscite in freeride.
164 TEST RRD, Obsession Pro MKII
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V TI AC
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RACE
RRD, OBSESSION PRO MKII
E EA ST G
N
RI STEEARING OVERPOWERED
DEPOWER 1.
3.
2.
4.
ALL ROUND
FREESTYLE
POP
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A’ IT
IL
RN
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G
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SP
EE
D
WAVE
WAKESTYLE Durante il nostro Kitesoul trip
to specifico, progettato per chi
Tecnica
a Cape Town abbiamo avuto
fa del wakestyle il suo “credo”.
Progettato da Werther Castel-
l’occasione di testare a fondo
L’ingresso nel team del terzo
letti in collaborazione con tutto
il nuovo Obsession Pro MKII,
classificato al King of The Air
il team freestyle RRD, la nuova
la seconda versione del kite di
2015 Jerrie Van De Kop ha dato
versione di questo kite è stata
casa RRD dedicato ai freestyler
un forte impulso allo sviluppo di
completamente ripensata, re-
e i wakestyler più estremi. Un
questo kite.
stando tuttavia un puro c-sha-
kite senza compromessi e mol-
pe a 5 linee.
RRD, OBSESSION PRO Disponibile nelle misure 5 - 6 - 7 - 9 - 10,5 – 12 13,5 -15 mq www.robertoriccidesigns.com
166 TEST RRD, Obsession Pro MKII
La leading edge, sensibilmente
20mt con i quali il kite è equi-
di tramatura sulle finestre, con-
ridotta rende, il kite più reattivo
paggiato. Questo feeling facili-
tribuendo così a rendere il kite
e leggero, perfetto per i mega-
ta il rider soprattutto nella fase
più rigido e facile da riparare in
loop; i tips, completamente ri-
di manovra, perché permette
caso di rottura.
disegnati, permettono al nuovo
di sentire l’esatta posizione del
Obsession Pro di mantenere lo
kite anche durante i tricks più
shape anche durante le solle-
complessi.
citazioni più estreme, evitando
Il nuovo Obsession Pro si fa ap-
così la perdita di tiro durante
prezzare per la stabilità, soprat-
il trick. I punti d’attacco delle
tutto nelle misure piccole, e per
front sono singolarmente diretti
il pop particolarmente aggres-
sul kite, a differenza della ver-
sivo, esattamente le caratteri-
sione precedente in cui erano
stiche che ci aspettavamo dal
due. Il feeling più diretto sulla
nuovo kite RRD.
barra e un pop più netto, sono sicuramente le caratteristiche
Un’altra
grande
novità
di
principali derivate da questo
quest’anno è la realizzazione
nuovo design.
di una barra dedicata, più corta di 7cm rispetto alla tradizionale
Sensazioni
Global Bar e, come detto, con i
Le molteplici condizioni che il
cavi da 20 mt. Le altre com-
Sud Africa offre, ci hanno per-
ponenti sono sostanzialmente
messo di testare in diverse
identiche alla Global Bar.
condizioni, dal vento leggero a
La riduzione della barra è stata
quello forte e rafficato, le mi-
fondamentale per un kite dedi-
sure 7, 9, 10,5 e 12. Passando
cato al wakestyle, il kite è più
da una misura all’altra si può
stabile e, soprattutto, in fase di
apprezzare che le differenze di
manovra, non si rischia di affer-
timing sono veramente ridotte
rarla in modo scorretto.
all’osso, e quindi siamo riusciti a fare gli stessi tricks in maniera
Sicuramente il nuovo Obsession
confortevole nonostante il pas-
Pro MKII non vi lascerà passa-
saggio da un 10,5 ad una 7.
re inosservati al vostro arrivo in spiaggia. La grafica camouflage,
Il feeling sulla barra è molto di-
ricavata cucendo ogni singolo
retto, merito anche dei cavi da
pezzo di spee, crea una sorta
Il parere del nostro team L’Obesession Pro soddisfa appieno i bisogni dei wakestyler, pertanto ci sentiamo di consigliarlo a rider medio esperti che abbiano voglia di cimentarsi nei tricks di freestyle avanzato. Le doti di questo kite vi faranno approciare alle manovre con piÚ sicurezza e solidità , donando qualcosa in piÚ anche al vostro stile personale. Possiamo concludere promuovendo a pieni voti questo kite per le sue prestazioni altamente tecniche, che mettono il rider in condizione di provare qualsiasi trick.
168 TECNICA Genesi e ciclo di vita di un’onda
GENESI E CI VITA DI UN’
PER CHI VIVE DI ONDE, PER CHI SOGN TUTTA LA VITA LA PROPRIA ONDA PE Onde... elemento primario di divertimento, spettacolo della natura, ruggito del mare. Ma come si formano?
Sapevate che un’onda è soggetta alle stesse leggi di qualsiasi altra cosa “vivente”?
Perchè le altezze delle onde sono come i pesci dei pescatori?
Testo Renato Casati | Foto Gabriele Rumbolo
ICLO DI ’ONDA
NA PER ERFETTA...
170 TECNICA Genesi e ciclo di vita di un’onda
Le onde marine sono tra i più
una muraglia d’acqua che avan-
necessario affinché una cresta
complessi e affascinanti fe-
za verso di noi ma, in verità, non
percorra una distanza pari alla
nomeni naturali della terra. La
è l’acqua che si muove ma l’e-
lunghezza d’onda.
meccanica del moto ondoso è
nergia che ha generato il moto
stata studiata a lungo, ed esi-
ondoso che attraversa l’acqua,
Sfatiamo subito un mito... molti
stono svariati trattati, che ne
lasciandone le particelle più o
sostengono che le onde si mi-
analizzano le caratteristiche e le
meno dov’erano prima!
surino all’americana, da dietro!
correlazioni. Su alcuni punti non
L’altezza, tecnicamente parlan-
esistono ancora convergenze
Osservando un’onda possiamo
do, è la distanza verticale da
di conclusioni definitive, quindi
distinguerne:
cavo a cresta quindi le onde si
non è un argomento assoluto,
La CRESTA, il punto più alto
misurano dal davanti poichè da
semplice o immediato! Tuttavia,
dell’onda
dietro il cavo non sarebbe ben
su alcuni punti, le conclusioni
Il CAVO, detto anche VALLE, il
visibile! Molte onde italiche sono
sono univoche. In questa bre-
punto più basso dell’onda.
abbastanza simili come altezza
ve trattazione, saranno usate
L’ ALTEZZA, la distanza vertica-
da davanti o da dietro e quindi
semplificazioni e abbrevviazioni
le, dal cavo alla cresta
potrebbe sembrare una discus-
per facilitarne la comprensione.
La LUNGHEZZA, la distanza
sione accademica, ma prendete
Se ci si trova seduti a cavalcioni
orizzontale tra due creste con-
un’onda scavante come Teahu-
su un surf, il rapido avvicinarsi
secutive
poo, da dietro ha un’altezza ri-
di un’onda ci dà l’impressione di
IL PERIODO, il tempo in secondi
dicola rispetto a quella misura-
bile davanti. Questo è un altro
ingigantiscono. Questo avvie-
considerare che l’altezza media
importante motivo per cui si mi-
ne non solo per l’insano vizio
di un surfista in piedi sulla tavo-
surano frontalmente.
umano di rendere tutto mitico
la è attorno al metro e mezzo, o
misura
e grande rispetto alla realtà, ma
anche meno se molto piegato,
dell’onda usate sempre una
anche perchè da dentro le onde
dato che non si trova pratica-
media cioè date un’altezza che
sembrano davvero sempre mol-
mente mai in posizione com-
abbia un senso sulla maggior
to più grosse di quello che sono,
pletamente eretta. E tra l’altro,
parte delle onde della giorna-
a causa del diverso punto di os-
la prospettiva di una foto può
ta, e non sull’unica onda mitica
servazione, infatti una prospet-
stravolgere le reali proporzioni
anomala. Quindi non ha senso
tiva dal basso rende un ogget-
e le distanze degli oggetti fo-
dire che erano di 4 metri solo
to imponente alla vista, ne sa
tografati, quindi non è indice
perchè ne sono entrate 2 su
qualcosa il cinema che usa que-
esatto di altezza precisa.
50 che avevano questa altez-
sta prospettiva come tecnica di
za mentre le restanti 48 erano
ripresa per rendere imponenti
IL VENTO COME GENESI
di 2 metri o meno l’una... Ricor-
soggetti o scene girate. Inoltre,
PRIMARIA
date che le altezze delle onde
guardando una foto spesso si
Le onde più comuni e più visibili
raccontate sono come i pesci
sente dire: il surfista c’entra due
a occhio nudo, sono le onde ge-
dei pescatori... molto più gros-
volte abbondantemente quin-
nerate dal vento, cioè dal movi-
se di quello che sono realmente
di è un’onda di almeno quattro
mento dell’aria che agisce sulla
e ad ogni passaggio di voce si
metri. In questi casi bisogna
supericie del mare. I terremo
Quando
riferite
la
172 TECNICA Genesi e ciclo di vita di un’onda
ti e l’attrazione gravitazionale
3. FETCH – Quanto è vasta l’e-
giacché ora può esercitare una
esercitata dalla luna e dal sole,
stensione di mare su cui spira il
pressione diretta sul dorso delle
sono altre cause di formazione.
vento.
increspature, e non più su una
Tornando al vento, tecnicamen-
superifice piatta. Insomma, la
te parlando, si tratta di attrito
Queste
fanno
resistenza da scalfire è minore.
tra l’atmosfera e la superficie
parte della formazione iniziale
All’aumentare dell’intensità del
dell’acqua, con interazione gra-
in mare aperto e ne determina-
vento, le increspature si trasfor-
vitazionale, che tende peren-
no, in buona parte, l’altezza fi-
rnano dapprima in “maretta”
nemente all’appiattimento di
nale sulla costa.
(con periodi da uno a quattro
quanto creato dal vento. L’onda,
caratteristiche
secondi) poi, quando la lun-
quindi, nasce in mare aperto,
FASE 1
spesso a decine, centinaia o mi-
LA NASCITA IN MARE APERTO
una data area supera i cinque
gliaia di chilometri dal punto fi-
ONDE CAPILLARI, ONDE
secondi circa, prendono il nome
nale in cui morirà. È quindi pos-
DI GRAVITA’, MARETTA,
di “cavalloni”. Via via che le onde
sibile osservare onde di altezze
CAVALLONI
continuano a crescere, la su-
notevoli, anche in assenza di
Facciamo
Una
perfice che oppone resistenza
vento. Solitamente e gergal-
semplice bava di vento, anche
al vento, diventa sempre più ri-
mente parlando, queste ultime
di soli tre nodi, solleverà quasi
pida e più alta, rendendo ancor
si definiscono onde di Swell, e
immediatamente sulla super-
più efficace il compito del vento
ne sono esempi quelle hawaia-
ficie minuscole “increspature”
di trasferire energia all’acqua.
ne o quelle capoverdiane sulla
(chiamate “onde capillari”). Se
Detto così, sembrerebbe che
costa Ovest, mentre quelle ge-
cessa il vento, queste piccole
le onde potrebbero diventare
nerate da venti relativamente
ondine rapidamente sparisco-
enormi in caso di vento persi-
vicini, ad esempio come quel-
no, a causa della resistenza del-
stente, ma esiste un limite alla
le italiche, vengono chiamate
la tensione superficiale dell’ac-
grandezza che possono rag-
onde di Fetch primario.
qua e della forza gravitazionale,
giungere queste onde.
che tende a ristabilire la super-
La “ripidità” è il rapporto tra l’al-
Le DIMENSIONI delle onde in
ficie uniforme.
tezza di un’onda e la sua lun-
mare aperto, generate dalla for-
Se, invece, il flusso di vento
ghezza e il suo limite massimo
za del vento, dipendono da tre
continua a spingere per un cer-
teorico in mare aperto è di circa
fattori:
to periodo di tempo, comincia-
1:7. Questo significa che un’onda
no a formarsi le cosidette “onde
lunga due metri non può avere
1. FORZA - Più il vento è forte,
di gravità” in quanto il vento in-
una cresta più alta di 30 centi-
maggiormente l’onda sarà alza-
contra la resistenza dell’acqua.
metri, questo poichè il “massi-
ta.
Queste onde continuano a cre-
mo angolo di profilo stabile” di
scere fìnché il vento continua a
una cresta d’onda, ovvero pri-
2. DURATA - Per quanto tempo
soffiare, poichè diventa sempre
ma che franga, è intorno ai 120
il vento spinge sulla superifice
più facile per il vento trasferi-
gradi! In sostanza significa che,
acquatica.
re la propria energia all’acqua,
quando l’onda supera questo
ghezza d’onda della maretta in
un
esempio.
angolo, non sta più in piedi e
le onde escono dall’area di for-
caratteristica delle onde, è che
frange. Questo riguarda l’onda
mazione, e continuano a pro-
una corrente che
in mare aperto poichè sotto riva
pagarsi come onde libere, la
dietro, aumenta le lunghezze
i rapporti seguono logiche diffe-
lunghezza d’onda e il periodo
d’onda e ne riduce le altezze,
renti.
continuano ad aumentare men-
mentre una corrente contraria
tre l’altezza si riduce. Anche la
ha l’effetto opposto, riducen-
velocità aumenta con l’aumen-
done la lunghezza e aumentan-
LA MATURITA’ IN MARE
tare del periodo, ed è indipen-
done l’altezza, in tal modo ren-
APERTO DA CAVALLONE
dente dall’altezza dell’onda e
dendo anche più ripido il fronte
A ONDA LUNGA
dalla ripidità. Non è semplice....e
dell’onda. Questi sono alcuni
Una volta che l’onda si è gene-
la cosa si complica ancor più in
fra i motivi per cui molte navi in
rata, l’onda si “organizza”, ovve-
base alla profondità del fondale!
mare aperto si sono scontrate
FASE 2a
ro il confuso caos di cavalloni,
agisce da
con onde gigantesche che franDURANTE IL TRAGITTO?
gevano e in alcuni casi nessu-
piano si riunisce lentamente in
Ma cosa succede all’onda du-
no ha potuto raccontarlo...ave-
linee uniformi creando le cosi-
rante il “tragitto” che la por-
te mai visto il film “la tempesta
dette “onde lunghe”. Di rego-
ta verso la propria morte, che
perfetta”...?
la, un periodo di 10 secondi è
quasi sempre, ma non sempre,
la linea divisoria tra cavalloni e
coincide con l’arrivo sulla co-
FASE 2b
onda lunga. Quindi, in sostan-
sta? In condizioni favorevoli, le
LA MATURITÀ SOTTO COSTA
za, le ondine originarie solleva-
onde lunghe si muovono per un
Quando le veloci, lisce, onde
te in genesi primaria dal vento
tempo indeterminato nella dire-
lunghe del mare aperto giun-
si estinguono e prendono nuo-
zione del vento che le ha gene-
gono in acque meno profonde,
va forma, e la loro energia si
rate. Tuttavia, se un’onda lunga
subiscono una significativa tra-
consolida in onde di maggiore
incontra nuovi venti, la forma e
sformazione e i rapporti visti in
lunghezza e crescente veloci-
la direzione delle onde può mu-
precedenza cambiano in base a
tà. Aumentando l’altezza delle
tare. Un vento contrario abba-
una molteplicità di fattori.
onde, aumenta anche la lun-
stanza forte, può dissolvere del
ghezza d’onda e dopo che l’al-
tutto le onde, mentre il vento
tezza d’onda si è stabilizzata, le
o l’onda lunga che si muovono
lunghezze possono continuare
nella stessa direzione, possono
ad aumentare continuamen-
aumentarle. Un’onda può fran-
te e distribuiscono un po’ della
gere molto ripidamente anche
loro energia anche lateralmen-
in mare aperto, quando trova
te, allungando il fronte d’onda
una corrente contraria di una
mentre si propagano. Quando
certa importanza. Infatti, una
visibilmente
disordinati,
pian
Appuntamento al prossimo numero, per approfondire questo argomento...
Renato “DrKite” Casati Responsabile tecnico Wave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice ed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverse riviste di settore negli ultimi 12 anni. Vive fra lago di Como e Sardegna ma sverna fra le onde Capoverdiane.
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