Maggio 2013

Il mensile del vivere naturale

distribuzione gratuita

Il grande imbroglio dell’acqua Debora presidente Don Vatta, una vita impegnata per il prossimo Hotel di lusso per migratori Gli appuntamenti di maggio

N.186 Maggio 2013

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In copertina: Illustrazione di Giuliano Comelli

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Sommario

4 Debora presidente 5 Il grande imbroglio dell’acqua 6 Una vita impegnata per il prossimo 7 Giovani: Working Class Hero 8 Partecipate, partecipate! E poi?

9 Un futuro nel Portovecchio 10 Libri: Joyce Carol Oates 11 50 mm 12 Hotel di lusso per migratori 13 Villa Giulia e dintorni 14 Trasporti e ambiente: La crisi dell’auto 15 Lo sport nazionale 16-19 L’inserto perlanima 20 Torino stupisce 21 Sneakerhead 22 Mala tempora currunt?

23 Palazzo ConTemporaneo 23 Siamo tutti intelligenti: Giochi funamboleschi 24 Cinema: Deludono le costose baracconate del cinema americano 25 Teatri di confine: Firefly e i corpi in dissolvenza 25 Tutti al cinema... anzi... al teatro!

26 Alimentazione: Le fragole 26 Pillole di cucina naturale 27 Il filo di paglia: Martina. Piante aromatiche e medicinali del Carso biologico nelle mense

scolastiche di Trieste

30 Profughi prigionieri 31 Senza guinzaglio: Il temperamento 32 Colonna vertebrale 33 Gli appuntamenti di maggio

del cane

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28 Ritornare contadini 29 Il Comune congela il

KONRAD 186 MAGGIO 2013

Konrad Mensile di informazione di Naturalcubo s.n.c.

Redatto dall’Associazione Konrad via Corti 2a - 34123 Trieste Fax 1782090961 info@konradnews.it www.konradnews.it Aut. Trib. di Udine n. 485 del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste Direttore editoriale: Roberto Valerio Direttore responsabile: Dario Predonzan Pubblicità: Alex Cibin cell. 340 4000934 advertising@konradnews.it Hanno collaborato: Beatrice Achille, Maria Grazia Beinat, Graziano Benedetti, Anna Biason, Nadia e Giacomo Bo, Maria Bossa, Michele Colucci, Stefano Crisafulli, Giovanna A. de’Manzano, Valeria de Tullio, Giorgio Dendi, Giorgia Facis, Sergio Franco, Francesco Gizdic,Simonetta Lorigliola, Luisella Pacco, Gianfranco Paliaga, Laura Paris, Tiziana PeressuttiClaudio Petracco, Claudio Pettirosso, Giuliano Prandini, Riccardo Ravalli, Riccardo Redivo, Fabiana Salvador, Lino Santoro, Marco Segina, Marco Segulin, Lucia Sirocco, Gianni Ursini, Francesca Versienti, Massimo Visentini Progetto grafico e impaginazione: Erratacorrige, Trieste www.erratacorrige.org Stampa su carta reciclata acid free: Centro Stampa Friuli – Zoppola Konrad non è responsabile della mancata pubblicazione degli annunci o di eventuali inesattezze.

Konrad inoltre non si assume la responsabilità dei contenuti degli annunci e degli spazi pubblicitari. Il rinvenimento del giornale in luoghi non autorizzati non è di responsabilità dell’editore. è vietata la riproduzione e l’utilizzazione esterna del materiale qui pubblicato, salvo espressa autorizzazione scritta dell’Editore.

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Editoriale

DEBORA PRESIDENTE

e accettare un nuovo settennato. Risultato: nel momento in cui l’Italia è in balìa di una crisi economica drammatica, La risicata vittoria del centroil massimo garante istituzionale è un signore di 88 anni che alla fine del suo mandato ne avrà 95. Per Palazzo sinistra alle elezioni regionali Chigi è stato designato Enrico Letta, incaricato di formare I vertici nazionali del suo partito ce l’avevano messa tutta per farle un “governissimo” PD-PDL con l’aggiunta di qualche tecnico del perdere le elezioni, ma Debora Serracchiani ce l’ha fatta lo stesso, Governo Monti… sia pure di poco.

Può sorprendere che, schifati da uno scenario del genere, molti Con poco più di 2.000 voti di scarto su Renzo Tondo, la deputata elettori di centro-sinistra abbiano preferito disertare le urne (tradizioeuropea del PD è diventata così presidente del Friuli Venezia Giulia, nalmente l’astensionismo penalizzava piuttosto il centro-destra)? in un’elezione caratterizzata da un astensionismo record (ha votato Eppure Debora Serracchiani ce l’ha fatta lo stesso. Merito suo, solo il 50,48% degli aventi diritto, 554.946 su 1.099.334, ma nel certo, di persona percepita ancora come “nuova”, rispetto alla conto vanno messe anche solita nomenklatura del PD le schede bianche, 11.968 regionale. Merito però anche, e quelle nulle, 5.935), frutto va detto, di un transfuga del dello spettacolo desolante centro-destra, nemico giurato offerto specie negli ultimi di Tondo & co (e soprattutto mesi – ma in realtà da padi Roberto Dipiazza), cioè recchi anni a questa parte Franco Bandelli. Ha ottenuto – dal mondo politico nel suo soltanto il 2,40%, meno di complesso. Con i ripetuti 13.000 voti, più che sufficienti scandali delle “appropriaperò per far vincere la candizioni indebite” (i 24 milioni data del centro-sinistra contro di Euro del margheritino il presidente uscente.

Lusi, qualche altro milione Il difficile viene ora, naturaldi Fiorito - “er Batman” - del mente. Servirà una Giunta PDL, fino ai consiglieri regiocapace di gestire la pesante nali del Friuli Venezia Giulia eredità lasciata da Tondo e che si facevano rimborsare dai suoi: il fardello della sciacon soldi pubblici le gomme gurata operazione sulla terza dell’auto, la cena di San corsia della A4, lo stato comaValentino, l’ingresso agli stabilimenti balneari…), senza dimenticare toso della “macchina” regionale (da troppi anni in mano a yesmen l’ennesima infornata di onorevoli e senatori nominati anziché eletti, senza qualità), un ritardo gravissimo in settori strategici come la pograzie alla legge-porcata di Calderoli & co, in vigore dal 2005 e che litica ambientale, quella agricola e quella turistica, ecc. Serracchiani nessuno da allora ha saputo né voluto davvero cambiare. aveva promesso assessori kamikaze, competenti e coraggiosi, per Insieme a tutto ciò, l’incapacità di trovare un accordo per formare un metà donne, capaci di lanciarsi in riforme coraggiose anGoverno e per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, a due che se impopolari: la sua coalizione (e il PD in particolare) mesi dalle elezioni politiche del febbraio scorso e mentre il Paese glielo permetterà? attraversa una crisi economica gravissima, spiega ad abundantiam la ripulsa di strati sempre più ampi della popolazione verso la “caDario Predonzan sta”. Ripulsa che esprime sia con il voto per una forza politica anti-sistema come il M5S, sia con il non voto.

Il tocco finale l’hanno dato le incredibili vicende del PD nazionale. A pochi giorni dalle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia (e dalle comunali a Roma), la tragicommedia nel principale partito di centro-sinistra: Franco Marini e poi Romano Prodi, prima acclamati candidati per il Quirinale e poi silurati da una fetta consistente degli stessi deputati e senatori che li avevano acclamati; nel contempo il rifiuto sdegnoso verso un candidato naturale per il centro-sinistra come Stefano Rodotà, solo perché proposto da Beppe Grillo; tutto pur di centrare l’obiettivo ossessivamente perseguito dai dirigenti del PD, cioè un accordo di Governo con il PDL (accordo che la base del partito aborrisce).

Infine il grottesco “pellegrinaggio” di Bersani, insieme a Berlusconi ed altri esponenti centrodestra, da Napolitano per scongiurarlo di ripensarci

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La vignetta di colucci

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IL GRANDE IMBROGLIO DELL’ACQUA Come ti frego nonostante il referendum

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Con i referendum del 12 e 13 giugno 2011, cui avevano partecipato 27 milioni di cittadini, erano state azzerate le norme che intendevano privatizzare la gestione dell’acqua (decreto Ronchi del 17/11/2009) e garantire un profitto sicuro (remunerazione) del 7% sui capitali investiti ai gestori del ciclo integrato dell’acqua. Tale remunerazione incideva e incide ancora sulle tariffe pagate al gestore [il calcolo viene fatto moltiplicando gli investimenti fatti dal gestore per 7%, tale cifra viene divisa per i metri cubi complessivamente erogati, il risultato rappresenta la quota per metro cubo che si somma alla tariffa reale media] e corrisponde alla fine, nel caso del nostro ATO (Ambito Territoriale Ottimale) orientale triestino, a circa il 17% della tariffa. Secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale e ribadito dal Consiglio di Stato gli italiani pagano una bolletta illegittima da luglio 2011, laddove tale quota andava restituita agli utenti immediatamente dopo la ratifica dei referendum (21/07/2011).

Il principio dell’abrogazione della remunerazione era ed è che nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti, l’acqua va considerata un bene comune, ovvero non un bene dello stato (bene pubblico) e tanto meno una proprietà privata. Appartiene ai cittadini ed è un loro diritto averne la disponibilità. La direttiva quadro europea sull’acqua 2000/60/EU (Water Framework Directive) afferma con chiarezza che l’acqua è un bene comune e non una merce.

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Acqua bene comune

Acqua bene comune

tariffe locali è affidata alle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO).

La nostra legge regionale risale al 23 giugno 2005 (L.R. 13) e definisce il numero degli ATO nell’ambito del FVG e le funzioni dell’autorità d’ambito. Nell’ottobre del 2012 veniva presentato un disegno di legge regionale che doveva portare alla riorganizzazione del SII, degli ATO e delle AATO, disegno mai trasformato in legge.

Il Servizio Idrico Integrato

L’AEEG decide anche sull’acqua

Naturalmente il gestore del servizio idrico integrato [SII] (che provvede alla captazione dell’acqua, della sua eventuale potabilizzazione, distribuzione, canalizzazione e della depurazione delle acque reflue) deve essere pagato per questo servizio: cioè i costi effettivi da cui va escluso ogni tipo di profitto. Il gestore (a Trieste l’Acegas-Aps, in maggio Hera) è impegnato, per legge, in base alla convenzione firmata con l’ATO, a un piano industriale, sulla base dei finanziamenti disponibili. I costi operativi degli interventi sulla rete, comprensivi degli interessi bancari, del costo del personale, accantonamento per rischi, etc., sono calcolati in base alle formule del Metodo Normalizzato (D.M. 1/8/1996) e recuperati in bolletta. Il MN è frutto della legge Galli (L. 36/1994) la prima norma italiana in cui si parla di Servizio idrico integrato e in cui vengono assunti come responsabili territoriali di tale servizio gli Ambiti Territoriali Ottimali. La legge Galli è abolita con il d.lgs., noto come decreto quadro ambientale, 152/2006, che ridefinisce Fermate l’AEEG! il SII; la fissazione delle

Con il d.l. 201/11 (Salva-Italia) diventato l. 214/11 sono stati attribuite all’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG) competenze anche in materia di servizi idrici. L’AEEG ha il compito di definire le nuove tariffe del SII dopo l’abolizione del 7%. Nel 2012 sono stati messi in consultazione due documenti (204/2012 e 290/2012) rivolti in particolare alle AATO, ma anche a vari portatori d’interesse, al fine di definire il Metodo tariffario transitorio per il 2012 e il 2013, per poi giungere alla tariffa definitiva nel 2014. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (FIMA) valuta in modo assolutamente negativo i due documenti: la remunerazione del capitale abolita con l’esito referendario viene riproposta sotto forma diversa come remunerazione del rischio d’impresa (nella misura complessiva del 6%). Per il 2012 e 2013 le tariffe dovrebbero essere determinate retroattivamente (in violazione del diritto amministrativo, provvedimenti più volte censurati dal Consiglio di Stato). L’8 aprile scorso viene convocato un incontro dei componenti l’ATO orientale triestino con i capigruppo della maggioranza comunale, da cui viene esclusa la Consulta degli utenti, costituita, con grave ritardo, il 5 marzo. Viene presentato l’ultimo documento dell’AEEG sintetizzato in una presentazione dal titolo Metodo tariffario transitorio (AEEG deliberazione 585/2012 ). Il succo è che non esiste un via d’uscita alternativa all’adozione di una qualche forma di remunerazione al gestore per i costi operativi, altrimenti mancherebbe l’incentivo a pianificare gli interventi necessari, in particolar modo quelli inerenti le reti idriche che perdono il 50% dell’acqua distribuita e la realizzazione degli impianti di depurazione. Vero è che finora gran parte delle gestioni hanno dimostrato solo di essere una specie di pozzo senza fine di profitti accumulati grazie al 7%, mentre il servizio idrico integrato continua a fare acqua da tutte le parti.

Lino Santoro (linosantoro@alice.it)

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UNA VITA IMPEGNATA PER IL PROSSIMO Intervista con don Mario Vatta

La Comunità San Martino al Campo nasce nell’anno 1970 grazie all’ardore e al coraggio di don Mario Vatta, che insieme a uno sparuto gruppo di giovani, entusiasti del nuovo orientamento di apertura dato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, inizia ad operare nel campo sociale.

coglie giovani dei due sessi afflitti da seri problemi psichiatrici in un ambiente familiare atto a realizzare condizioni in vista di una auspicabile futura autonomia.

Quali sono oggi le strutture della Comunità di San Martino presenti sul territorio?

La nostra Comunità gestisce in proprio oltre Casa Brandesia, un Centro di prima accoglienza e Quali sono, don Vatta, i alcune realtà residenziali come suoi ricordi dei primi anni Villa Stella Mattutina (per i senza di attività della Comunità? tetto), Casa San Giusto (disagio La Comunità di San Marsociale), Casa Samaria (emergentino al Campo nasce negli Don Mario assieme all’attuale Presidente della comunità Claudio Calandra di Roccolino za abitativa), Centro San Martino anni della contestazione (accoglienza notturna) situata acgiovanile, in cui era sentita come impellente la necessità di costruire canto alla Stazione Ferroviaria, Centro Diurno (gestito per conto del un mondo nuovo fondato sulla giustizia sociale, sulla pace, su un Comune), Centro Studi (documentazione e formazione), lo SmaC nuovo modo di far cultura. (fiore all’occhiello della Comunità – recupero abbandono scolastico).

Il primo problema che abbiamo affrontato è stato quello della droga, che in quegli anni veniva sentito dall’opinione pubblica come realtà di Come nasce la Cooperativa Germano? passaggio, che non avrebbe mai intaccato l’Europa in maniera così La Cooperativa nasce trent’anni fa dalla necessità di dar lavoro ai drammatica come, invece, stava facendo oltreoceano. Siamo stati i giovani accolti in Comunità e ad altri afflitti dal problema della disocprimi, nella nostra Regione, a denunciare il fenomeno e a evidenziare cupazione. Dal 1983 la nostra Cooperativa sociale (trasporti, traslola necessità di creare dei centri di recupero per tossicodipendenti. È chi, facchinaggio, pulizie, giardinaggio, servizi socio-assistenziale stato inevitabile quindi considerare da subito il problema del carcere ed educativi) ha dato lavoro a più di 800 persone. Attualmente circa che rappresentava all’epoca l’unica risposta alla produzione, allo 100 sono i soci lavoratori e, seppur in tempo di profonda crisi, grazie spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. Da qui la nostra ad un’amministrazione seria e competente, i bilanci si chiudono in presenza in forma di volontari nel carcere, che perdura a tutt’oggi sia attivo. Ho presieduto la Cooperativa per circa 25 anni e da tempo ho sul piano dell’assistenza ai detenuti sia, in collaborazione con le istipassato la mano, con grande soddisfazione, a forze più giovani. tuzioni, quale testimonianza di denuncia dei gravi problemi di questa Germano era un giovane, morto prematuramente, che viveva sulla realtà, problemi quali il sovraffollamento e le condizioni disumane in strada e che ci ha permesso di conoscere realtà e persone che pocui vivono i detenuti. polavano il mondo del disagio e della tossicodipendenza.

Quasi subito la Comunità si è occupata della dipendenza da alcol, trovando nell’esperienza del professor Vladimir Hudolin, in qualche Don Vatta, come è riuscito a sopportare il profondo dolore che l’acmodo padre dei gruppi di self-help, un insostituibile aiuto e ciò ancor compagna da quando ha intrapreso questo percorso di vita? prima che l’esperienza croata venisse importata nella nostra Regione diffondendosi quindi su tutto il territorio nazionale.

L’essere Comunità continua a sostenere volontari e operatori del nostro gruppo nei momenti difficili e di sofferenza condivisa. I tre Qual è stata la sua esperienza con il prof. Basaglia? pilastri fondanti la Comunità – accoglienza, ascolto, condivisione – costituiscono la nostra filosofia di vita e le ragioni dell’andare avanti, Dal 1972 ho frequentato da volontario l’Ospedale Psichiatrico diretto camminando accanto a chi fa fatica anche nei momenti del fallimendal professor Franco Basaglia - per me vera figura evangelica - in to dei progetti. Per quanto mi riguarda, il riferimento al Vangelo e alla tutti i suoi sviluppi, le innovazioni, l’esperienza profonda di cambiafigura di Gesù di Nazareth continua a farmi cercare il volto del Figlio mento e di umanità. All’epoca i degenti erano circa milletrecento. di Dio nella povera gente.

Ricordo i letti di contenzione, le gabbie di corda, le sale dove veniva praticato l’elettro-choc: finiva con Basaglia l’epoca delle pesanti somQual è la sua posizione sulle realtà nodali che la Chiesa deve affronministrazioni di psicofarmaci. La chiusura dei manicomi, voluta dalla tare oggi? legge n. 180, prevedeva la costituzione di strutture alternative su tutto il territorio nazionale, progetto che, purtroppo, non ha avuto l’auspiAmo la Chiesa con tutta la mia vita. Voglio operare per una Chiesa in cata attuazione. A Trieste la collaborazione con la realtà psichiatrica linea con il Magistero, in particolare con quello del Concilio Ecumeda parte della nostra Comunità, all’inizio piccola realtà, è partita da nico Vaticano II. Credo nell’apertura della Chiesa al mondo. Credo in subito. A tutt’oggi una delle nostre strutture, la Casa d’Accoglienza una Chiesa che si metta in ascolto dell’umanità sui grandi temi che Brandesia, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale acattraversano gli uomini d’oggi. Credo in una Chiesa che non teme

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di confrontarsi con problematiche riguardanti le Chiese cristiane, le grandi Religioni, i temi sociali quali il divorzio, l’omosessualità, il sacerdozio delle donne, il celibato dei preti, ecc.

Papa Francesco continua a dare oggi segnali di apertura e di semplicità; segnali, quindi, di speranza non solo per la Chiesa ma per il mondo intero, manifestando propositi di “governo” attuato nella collegialità e nell’ascolto del popolo di Dio, definizione conciliare di Chiesa.

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Giovanna A. de’ Manzano

Giovani

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Tema in classe. L’argomento mi interessava moltissimo: il rapporto tra musica e poesia. Incuriosita e piena d’entusiasmo comincio a scrivere. Inizialmente volevo discutere sulla lirica greca, cosa che a quanto pare non era poi tanto originale in quanto l’intera classe si era cimentata nello stesso lavoro. Mi venne tuttavia in mente Another Brick in the Wall e la mia penna cominciò a scrivere seguendo gli accordi immaginari di David Gilmour.

Avevo scritto un paio di facciate quando il professore si avvicina incuriosito al mio foglio protocollo. Abbassa gli occhiali rotondi sulla punta del naso rosso.

La sua faccia si riempie dapprima di sorpresa poi di disgusto: “Non è questo quello che ti ho chiesto, Beatrice. Io volevo che tu parlassi di musica e poesia, non di musica e basta!”

Musica e basta?! E non sono poesie i testi di Jim Morrison o di John Lennon?

Glielo consegnai comunque: pensai che infondo era ben scritto e che non poteva valutare la mia opinione personale. Ovviamente presi 3, o meglio 3 meno meno.

“Prof., non voglio sembrarle arrogante, ma come mai mi ha messo un

voto così basso?”

Cominciò a gesticolare, era infatti palesemente a disagio.

Prese la penna, guardò il compito e cambiò il 3 meno meno in un 3 più più.

“Scusi, ma io volevo che m’indicasse i miei errori, sa, vorrei migliorare. Non m’importa tanto del voto in quanto numero, ma più in quanto evidente segnale della mia incomprensione.”

Sbuffò, abbassò nuovamente gli occhiali sulla punta del naso e ripeté la stessa frase che mi disse durante il compito. E così mi ritrovai davanti ad un bivio: potevo starmene zitta e tornare al mio posto o potevo rispondergli. Optai per la seconda: “Perché non guarda gli altri compiti allora? Guardi su!

Rosselli, Bianchi, legga il tema di chiunque e vedrà che non c’è alcuna differenza tra i loro scritti, hanno usato tutti le medesime parole! Non può negare che il testo di Money non sia poesia!

Perché invece di condananre il diverso non premia l’originale?”

I suoi occhi rabbiosi sul mio tema.

“Beatrice, in questa classe non ti viene chiesto di essere diversa, tantomeno originale. Ti viene ordinato di prendere nota e studiare ciò che io e miei colleghi diciamo, senza discutere. Torna al tuo posto ora e senza fiatare.”

Uscendo da scuola, ascoltai Working Class Hero. Sorrisi con la consapevolezza nel cuore che questa era vera poesia.

Beatrice Achille

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Il “processo partecipativo” per il nuovo piano regolatore di Trieste

L’urbanistica “partecipata” è di gran moda, negli ultimi tempi, in alcuni il “dibattito” virtuale: in cui chi voleva illustrava i propri desiderata, Comuni della nostra Regione. E giustamente, perché – se correttasenza potersi confrontare con le proposte dell’amministrazione comumente applicato – questo metodo decreta la fine dei piani regolatori nale. L’assessore chiedeva di formulare anche per iscritto (tre pagine costruiti in funzione degli interessi di categorie e lobby (i costruttori, al massimo…) le proprie proposte, garantendo che “entro settembre” tipicamente, ma non solo), “mediati” dalle forze tutto il materiale raccolto nel processo partecipolitiche, in una commistione inestricabile e per pativo sarebbe stato divulgato su internet ma nulla trasparente di favori e scambi tra politica rifiutava, su precisa richiesta degli ambientalisti, e affari. L’urbanistica di “Le mani sulla città”, di divulgare le analisi preliminari (demografiche, insomma, emblematicamente descritta nel belsocio-economiche, geologiche, ambientali, ecc.), lissimo film omonimo di Francesco Rosi, sempre indispensabili per qualsiasi piano regolatore e per attuale (anche se risale al 1963!). qualsiasi serio confronto.

Se però si va a vedere come la sbandierata Passano i mesi e nulla appare nel sito del Copartecipazione viene attuata, molte aspettative mune. Fino a che nel gennaio 2013 viene indetta devono ridimensionarsi. in pompa magna la conferenza conclusiva del Vediamo il caso di Trieste. Dopo aver lasciato processo partecipativo, che si concretizza in una decadere la variante 118 (cioè il piano regolatore) lunghissima introduzione dell’assessore, seguita della Giunta Dipiazza, criticabile per molti aspetti dalla sintesi delle risposte – inevitabilmente bama che aveva se non altro il pregio di ridurre notenali - ai questionari distribuiti ai cittadini. Dibattito volmente l’edificabilità rispetto alla precedente vainesistente. Poco dopo in internet appare l’esito riante 66 della Giunta Illy, la Giunta Cosolini uscita del “processo partecipativo”: quattro (4!) facciate, dalle elezioni del maggio 2011 decideva di avviare scarse, di riassunto dei pareri raccolti nei “tavoli l’iter di un nuovo piano regolatore. E nel frattempo tematici” e l’elenco delle organizzazioni che L’invito a partecipare alla formulazione del faceva tornare in vigore la variante 66… hanno fornito al Comune le richieste tre pagine di nuovo Piano Regolatore di Trieste Nel novembre 2011 il Consiglio comunale approposte: 24 tra ordini professionali, categorie e provava le direttive per il nuovo piano (alquanto associazioni (strane le assenze del WWF, dell’Orgeneriche) e veniva annunciato il “processo partecipativo” che, a difdine degli architetti…). ferenza di quanto fatto da Illy e Dipiazza, avrebbe coinvolto i cittadini Dopo di che, il nulla. Entro novembre però il nuovo piano dovrà essenella costruzione del nuovo strumento urbanistico. re adottato (scadranno le salvaguardie) e finalmente svelato: a quel Il processo partiva però soltanto nell’estate 2012 e consisteva sostan- punto l’unica “partecipazione” possibile saranno le canoniche osserzialmente nella distribuzione di un questionario – di sconcertante bavazioni. Come da normativa urbanistica vigente, che risale nel suo nalità – che i cittadini erano invitati a compilare on-line, ovvero nelle impianto fondamentale al 1942!

Circoscrizioni con l’ausilio di alcuni stagisti appositamente incaricati.

Come da un sistema del genere possa uscire qualcosa di utile alla reA ciò si aggiungeva la raccolta dei pareri dei Consigli circoscriziodazione del piano regolatore, rimane un mistero. Resta perciò l’impresnali, cui facevano seguito alcuni “tavoli tematici” di discussione con sione che questo genere di partecipazione si riduca a mere operazioni categorie economiche e sociali, ordini professionali, associazioni, di immagine, cioè fumo degli occhi dei cittadini: partecipate, ecc. Tavoli (quattro in tutto) convocati sempre di mattina (chi lavora partecipate, tanto poi il piano lo facciamo come al solito. pazienza…) e risoltisi in verbose lezioncine dell’assessore Elena Marchigiani, che illustrava/spiegava le direttive (note dal novembre

Dario Predonzan 2012), senza il minimo accenno ai contenuti del futuro piano. Seguiva Lucia Sirocco

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SETTIMANA DEL BENESSERE PSICOLOGICO Dal 20 al 26 maggio centinaia di studi aperti, conferenze ed incontri per parlare di Psicologia al pubblico

Più di 240 le adesioni tra psicologi professionisti, associazioni ed enti, 231 gli Studi Aperti per consulenze gratuite e 152 le conferenze sparse su tutto il territorio della regione per parlare di psicologia al pubblico.

Promossa dall’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, ha l’obiettivo di informare la cittadinanza sulle molteplici competenze che appartengono all’area della Psicologia e sulla centralità del ruolo dello psicologo nel concetto di “salute”, intesa come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non alla semplice assenza di malattia”.

In tutto il territorio della regione gli psicologi metteranno a disposizione

le loro competenze durante incontri, conferenze e seminari aperti al pubblico e gratuiti nei quali si spiegherà cosa sono la psicologia e la psicoterapia e si potrà ascoltare e discutere di temi sul benessere psicologico. Ecco alcuni esempi di argomenti che verranno trattati: come affrontare le malattie ed i periodi di crisi, lo stress, l’ansia, i problemi psicosomatici, la tossicodipendenza, la sessualità, i lutti, le emozioni, la psicomotricità; e ancora: come gestire in famiglia un malato psichiatrico o un figlio disabile, le relazioni con i bambini e gli adolescenti, i bisogni degli anziani, le difficoltà a scuola, i disturbi dell’alimentazione, i disturbi

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PARTECIPATE, PARTECIPATE! E POI?

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dell’apprendimento, il rapporto con le nuove tecnologie e i rischi del gioco d’azzardo. E solo per citarne alcuni.

La Settimana del Benessere psicologico consentirà inoltre al pubblico di confrontarsi gratuitamente con uno psicologo, previo appuntamento, con discrezione e nel totale rispetto delle norme deontologiche. In ogni provincia della regione saranno infatti a disposizione dei cittadini degli psicologi competenti in una o più aree della Psicologia (individuale, della famiglia, della coppia, del bambino e dell’adole-

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a essere stato bonificato.

Dopo essersi abbracciati ed essersi comunicati quello che una prosa non potrà mai dire, volle farle vedere il vecchio perimetro del Punto Franco Vecchio, che una volta non faceva parte del parco che ora finisce naturalmente in piazza Unità, ma era molto più piccolo e stretto.

“Punto? Ma che strano, no?” disse Teresa.

“Mah, si chiamava così… E forse è stato quel nome ad averlo incagliato per decenni, come se nessuno a quel tempo avesse avuto la capacità d’inventare una frase qualunque da far seguire a quel punto. Ma per fortuna, ai tempi in cui mio nonno non aveva ancora la patente, successe quello che per me era logico e inevitabile ma che sembrava ai contemporanei un miracolo. Aprire il Porto, continuare il Punto.”

“Ti seguo, non pienamente – non ho fatto mica io la tesi! -, ma ti seguo.”

Lui continuò: “Prova a immaginare questo parco senza i suoi alberi, senza le barche a vela, senza il suo silenzio naturale, senza gli uffici del WWF, del Konrad, senza questa biblioteca sul mare invidiata da ogni città costiera d’Europa, prova a immaginarla senza il palazzo in cui puoi esporre le tue opere, senza questi lunghi palazzi che una volta erano magazzini diroccati, inutilizzati per anni e anni e lasciati alle incurie del tempo…”

“Sì, me l’hai già detto, le mura di pietra, le colonne in ghisa e le travi in legno abbandonate e pericolose…”

“Un luogo abbandonato da tutti. No!, da tutti no, la legge e la burocrazia non se ne dimenticavano mai! E provati anche a immaginare che il terreno, nella parte che ora si restringe leggermene prima di aprirsi sulla strada che porta al Castello, era pieno di rifiuti tossici, inquinati da tanti triestini più o meno consapevoli dei danni che stavano causando e...”

Ma lei non lo ascoltava più, guardava immaginandosi tutto, e si diceva che, se nel mondo esistevano cose peggiori, qua almeno qualcosa andava, e il passato poteva essere migliorato con un qualche futuro, magari anche in quei luoghi tristi.

Lui, dopo averla vista immersa nei suoi pensieri, la baciò mentre il gabbiano di prima, fra le nuvole e il sole, gettava un’ombra fugace sulle loro teste, come a dare una benedizione o a ricordare che la vita continua nonostante tutto.

Riccardo Redivo

scente). Questi primi momenti di incontro potranno essere un’occasione per le persone per ripensare progetti di vita, di lavoro, di studio oppure per riscoprire motivazioni, risorse personali, abilità relazionali o per affrontare situazioni di crisi o di malattia.

Il programma delle conferenze e l’elenco degli Studi Aperti per le consulenze su www.psicologi.fvg.it Segreteria organizzativa: www.smileservice.it 040 3481631 psicologifvg@smileservice.it

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Che roba, ancora non ci credeva, ogni volta che passava di là non ci credeva, ma era così. Giuseppe, vedendosi riflesso sul mare perché pedalava vicinissimo all’orlo della banchina, pensava che non avrebbe mai smesso di stupirsi. Il sole aveva appena incominciato a mostrare i suoi raggi e a quell’ora nessuno era ancora in giro. Si sentiva leggero per la soddisfazione di aver consegnato la tesi su quel terreno erboso che ora stava attraversando e che una volta era stato il Punto Franco Vecchio.

Non aveva chiuso occhio non solo per l’eccitazione e quasi il vuoto senza appigli provati dopo la consegna, ma perché aveva passato tutta la notte a far compagnia a Italo, miracolosamente in vena di chiacchierare. L’argomento della tesi era trito e ritrito, ma la sua originalità stava nell’aver comparato i dati storici col punto di vista dei testimoni, degli unici pochi sopravvissuti, a cominciare dal nonno Massimiliano. Nonno Max… Forse, se avesse retto ancora meno di un mese, sarebbe riuscito a sentire i propri ricordi dalla bocca del nipote che li raccontava alla commissione. L’aveva scritta per lui, alla fine.

Il mare s’increspava come il battito delle ali del gabbiano che stava vedendo e che immaginava felice come lui.

Il Pontone Ursus era stato portato – Abu Simbel in miniatura – dove Giuseppe l’aveva sempre visto, al posto della chiesa formaggino di Monte Grisa, come nonno Max la chiamava, e utilizzato come pilastro per una teleferica che giungeva fino a Barcola. Aveva veduto il suo sviluppo nel tempo, tramite foto e documentari, e, da una violenta bestemmia iniziale, si era arrivati a oggi, non un granché, ma comunque contornata di alberi e nuvole, e un’attrazione per i turisti.

Ma era l’antico porto a sorprenderlo sempre, quel porto che ora con il verde privo di auto reggeva il suo peso e favoriva le sue pedalate in cerca di Teresa.

Però, in quale edificio si teneva la mostra? Ce n’erano almeno cinque, fra musei, gallerie e spazi espositivi da dover scegliere. E senza contare le sale delle associazioni…

Era da più di quattro mesi che Teresa stava dietro a questa mostra, non la prima, ma forse la più importante, che avveniva proprio in concomitanza con la tesi di Giuseppe. Lui aveva appena finito – la discussione era solo la ciliegina sopra una torta durata cinque anni – e anche lei oggi doveva finire l’allestimento. “È quasi impossibile che non ci fossero alberi… e poi qui l’ho incontrata… nemmeno queste colonne, questi dock bellissimi e…”. Ma

da lontano la vide, vide Teresa che stava scaricando i suoi quadri al Magazzino 26, uno dei primi palazzi

KONRAD

UN FUTURO NEL PORTOVECCHIO

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‘ Libri

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MAGGIO 2013

JOYCE CAROL OATES

Non ho particolare interesse per l’adolescenza. L’ho percepita avvilente mentre c’ero dentro e trovo piuttosto irritante osservarla da fuori.

Eppure... c’è Figli randagi (edizioni e/o, traduzione di Claudia Valeria Letizia) una superba raccolta di sei racconti scritti fra il 1965 e il 1972. I protagonisti sono “giovani e giovanissimi alle prese con un mondo di adulti che non li comprende” – scrive la stessa Letizia nella postfazione – “al quale loro non sanno adeguarsi o del quale vorrebbero entrare a far parte senza riuscirvi”. Sono racconti solo apparentemente semplici. Si potrebbero dire inutili, come pozze d’acqua sul marciapiede. A che servono, solo ad inzupparcisi le scarpe? No. Se guardate dalla giusta angolazione, riflettono il cielo, facendone dono anche a chi non alza la testa. Questi racconti sono così, e riflettono nella loro acqua sporca la verità la noia l’eccitazione e il pericolo, tutta la luna piena di un tempo ingenuo e disperato. Le storie, di una profondità assoluta, sono caratterizzate da atti di violenza psicologica o fisica, dalla durezza della vita quotidiana, da uno sconfinato bisogno d’amore.

Non ho alcuna passione nemmeno per la boxe, sport (parola che fino a ieri avrei polemicamente virgolettato) di cui non ho mai visto un incontro. Se mi costringessero, penso resterei a palpebre ben abbassate.

Eppure... c’è Sulla boxe (edizioni e/o, traduzione di Annarosa Miele), un saggio del 1987 che – ha scritto Beniamino Placido – “è un esercizio di stile”. È una riflessione profonda sui lati oscuri dell’uomo, un’indagine sulle radici della rabbia, un’ammissione senza ipocrisie della nostra attitudine all’aggressività e alla guerra.

E infine, non ho una particolare predilezione per Marilyn Monroe.

Vedo molto volentieri i suoi film, e credo sia stata un’ottima attrice, ma non ho mai sentito curiosità verso il mito.

Eppure... c’è Blonde (Bompiani, traduzione di Sergio Claudio Perroni), scritto nel 2000, trascinante, coinvolgente e bellissimo, una fiume in piena di oltre settecento pagine, che pur sembrando una biografia di Marilyn Monroe non vuole esserlo. Attenti – dice una nota – si tratta di romanzo, di fantasia. Ma quanta autenticità ne esce, distillata e poderosa. È inevitabile che il lettore ne riemerga con la netta sensazione di aver conosciuto la vera Norma Jean finalmente rivelata.

Tutto questo per dire che eppure si legge anche ciò che poteva non

attirarci, e si può restare sorprendentemente incantati, presi all’amo. Basta che quella cosa così al di fuori di noi sia scritta col talento, l’attenzione, la sfida, la lama delle parole giuste.

C’è una donna – una signora nata nel 1938 a Lockport, vicino alle Niagara Falls, nello stato di New York, il corpo minuto, il viso timido e dolce, i capelli ricci, gli occhi tondi e lucenti come lampadine accese – che sa farlo. È Joyce Carol Oates. Talento versatile, affamato, rude, quasi morboso nel dire le miserie e gli splendori dell’America.

Ci sono scrittori pur bravissimi che tendono a scrivere sempre nello stesso modo. Quelli che si trovano bene con il racconto breve e non saprebbero dominare il romanzo, quelli che viceversa non hanno il dono della sintesi e il racconto se lo sentono stretto. Quelli di sola poesia, quelli di sola narrativa. Quelli che amano un certo argomento e via via lo ripropongono, pur mimetizzandolo, persino a se stessi.

E poi ci sono quelli come lei, che maneggiano ogni strumento e sanno parlare di ogni cosa.

Poliedrici, curiosi di tutto, instancabili.

I miei tre esempi sono una minima parte della produzione vastissima e multiforme di Joyce Carol Oates. Romanzi, saggi, poesia, racconti, sceneggiature, libri per l’infanzia...

I suoi personaggi sono socialmente diversi.

Sono losers, i disadattati, i perdenti, quelli ai margini, ma sono anche i vincenti, gli spietati, quelli che ce l’hanno fatta.

“Ogni vero artista deve avere a che fare con l’ansia, con l’angoscia, con il dolore e li sopporta in vista di una meta finale. Senza questa mira superiore il dolore diventa gratuito e del tutto insopportabile. Perché c’è una strana forma di follia, di masochismo, nel lavoro dell’artista: come se si provasse piacere nel soffrire”.

Così ha detto in un’intervista. E così ha dimostrato in ogni sua opera, dove non c’è paura della paura, non c’è imbroglio, non c’è illusione, non c’è sdolcinatezza né velo confortante teso sugli occhi. Se esiste il male, lo scrittore deve scavarlo. Se il mondo è ferito e colpevole, nelle sue ferite e nelle sue colpe ha il dovere di intingere la penna.

Una lunga carriera di testimone del nostro tempo, costellata da moltissimi premi vinti. Manca (per ora) il Nobel per la letteratura, anche se il suo nome circola puntualmente ogni anno. Sarebbe meritatissimo, per l’impegno che Joyce Carol Oates offre e chiede: “Scrivo per impegnare i miei lettori, uomini e donne, in un dialogo sulla condizione umana, su cosa vuol dire essere umani”.

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Luisella Pacco (l’articolo completo su luisellapacco.wordpress.it)

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Scappare è stato facile. Il papà fuma troppo e gli viene subito il fiatone. La mamma ha i tacchi alti. Un tempo non li portava mai, ma da qualche mese si è fatta tutta elegante ed esce sempre con le amiche.

Il sentiero era pieno di gente. Ragazzi col cane, genitori con la carrozzina, vecchietti col bastone, bambini come lui. Tutti l’hanno visto passare come un fulmine, e un po’ lui ci ha goduto. Gli pareva di essere un atleta, con il suo pubblico ai lati della pista.

Poi, sempre correndo, ha deciso di svoltare. Fuori sentiero, di gente non ce n’è stata più. Non c’è stata più nemmeno direzione, solo un vorticoso labirinto di possibilità infinite, di rami intricati, di piccoli fossati da superare, di ombre e di luci, di spine e di meraviglie. C’è stato solo il silenzio, il sospiro delle foglie, lo scrocchiare del terriccio sotto le scarpe.

C’è stato soltanto lui e nessun altro al mondo. Completamente solo, forse per la prima volta in vita sua.

Allora ha smesso di correre e ha camminato piano, gonfiandosi d’orgoglio. Si è sentito grande, coraggioso, un esploratore dell’Africa nera, il dottor Livingstone di cui ha letto sul libri di scuola.

Si è seduto su un sasso come su un trono conquistato.

Cosa avevano creduto di fare? Di ingannarlo con un gelato, una passeggiata, un giocattolo nuovo? I sorrisi erano eccessivi, le attenzioni stonate, le carezze sulla testa troppo frequenti.

Lo sai, amore, lo sai che qualunque cosa succeda per te ci saremo sempre.

Quando hanno detto così, lui ha capito che stava per arrivare il momento. Dobbiamo spiegarti una cosa, avrebbero aggiunto, e sarebbe stato troppo tardi per farli tacere. Allora, con lo scatto di un animale selvaggio, si è messo a correre più forte che poteva.

Sono passate quasi tre ore. Mamma e papà trafelati, i poliziotti chini su di lui.

Tutto bene?

Un raggio di sole penetra tra le foglie e lo accarezza sul viso sollevato, sui bei capelli di rame, sugli occhi chiusi e le lunghe ciglia innocenti.

Tutto bene?... Ma lui si ostina a non rispondere. Il suo silenzio è una supplica. Le narici larghe, come se odorasse qualcosa di buono. Ancora un istante, vi prego, un istante. Dopotutto questo è l’ultimo momento veramente felice.

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racconti brevissimi pensati come scatti fotografici, ritratti di un momento rubato...

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MAGGIO 2013 KONRAD

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HOTEL DI LUSSO PER MIGRATORI

opera in loco l’Associazione Co.Na. (Conservazione della Natura) che organizza L’isola della Cona alla foce dell’Isonzo iniziative pratiche e promozionali.

Bisogna essere orgogliosi di avere nel proprio territorio una delle E proprio quest’associazione – su progetto dell’Organo gestore della zone umide più importanti del Mediterraneo, un vero e proprio “hotel Riserva e su proposta della Stazione Biologica – è alla base di un’intea cinque stelle” per una moltitudine di uccelli migratori che la scelressante iniziativa nell’ambito di un osservatorio avifaunistico posto di gono in massa per nidificare o fronte alla cosiddetta collina dei grucsolo per fermarsi. È il caso della cioni (Merops apiaster) nell’area della Riserva naturale regionale della Cona. Siccome sembra che i coloFoce dell’Isonzo e più in partiratissimi uccelli – che si nutrono di colare dell’Isola della Cona, un grossi insetti volatori (particolarmente parco naturale (Wetland centre) vespe, tafani e libellule) – apprezzino divenuto in pochi anni luogo molto la zona (e il “condominio” cofondamentale per lo studio delle struito per i loro nidi), l’Associazione migrazioni dell’avifauna e per Co.Na., dopo aver predisposto il l’educazione ambientale. primo rilievo di terra e argilla, ora ha L’area protetta – gestita dalla ampliato la collina per ospitare una Cooperativa Rogos e dipendencolonia di gruccioni ancora più numete dall’Organo gestore formato rosa (un angolo più grande dell’alberdai Comuni di Staranzano, San go a cinque stelle).

Canzian d’Isonzo, Grado e Ed anche l’osservatorio (“del Piro Fiumicello – è sicuramente una fra le maggiori realtà nel panorama piro”) è stato notevolmente allargato per consentire a un gran numero nazionale degli ambienti naturali fruibili. di visitatori di ammirare e documentare le evoluzioni dei variopinti ucL’Isola della Cona – raggiungibile deviando dalla provinciale Moncelli che arriveranno verso la fine di aprile-maggio, dopo aver svernato falcone-Grado a Villa Luisa e percorrendo la strada che si diparte in Africa. dal canale del Brancolo (percorso segnalato) – è dotata di punti Poiché i lavori sono molto costosi, l’Associazione Co.Na. chiede un schermati e capanni di osservazione dell’avifauna (“Marinetta”, un contributo, anche piccolo, al fine di raggiungere – con la collaborazione osservatorio a tre piani – il più basso dei quali attrezzato per l’osdi tutti – le notevoli cifre (visto che i contributi pubblici per la normale servazione subacquea – realizzato seguendo le linee costruttive gestione dell’area protetta sono insufficienti). del “casone” lagunare), di un centro visite con un’originale struttura museale sull’ambiente della foce dell’Isonzo, del museo della papera I frequentatori abituali della Riserva potranno versare il proprio contri(all’interno dell’area, sopra il Bar-ristoro “Al Pettirosso”) e di alcuni buto direttamente nella simpatica cicogna bianca/salvadanaio posta sentieri naturalistici (che consentono di raggiungere altri osservatori nel centro visite, altrimenti è possibile effettuare un bonifico all’Associae l’estremità di Punta Spigolo). Sicuramente si può affermare che zione Co.Na. indicando come causale: “DONAZIONE PER L’AMPLIAall’Isola della Cona gli uccelli sono liberi mentre i visitatori sono “in MENTO DEL CAPANNO DEL PIRO PIRO” alle coordinate bancarie gabbia” nei vari osservatori. È anche possibile fare escursioni guiIBAN – IT46G0887764660000000327941 presso la Banca di Credito date sui cavalli bianchi della varietà Camargue (Coop. Rogos 333 Cooperativo di Staranzano e Villesse intestato a Co.Na. Associazione 4056800). per la Conservazione della Natura (indirizzo: Località Cona - 34079 La biglietteria all’ingresso (5 Euro) è aperta ogni giorno dalle 9.00 alle Staranzano).

19.00 (la chiusura è anticipata alle 17.00 nel periodo invernale).

Maggiori informazioni su www.associazionecona.it Dal punto di vista scientifico, l’area è controllata dalla Stazione Biologica Isola della Cona (SBIC) presieduta dal dott. Fabio Perco, mentre Graziano Benedetti

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GLI AFFITTUARI TREMANO PER LA CEDOLARE SECCA

Canone a meno del 90%? Sì, se per chi denuncia i proprietari che affittano in nero

Pochissimi italiani la conoscono. I giornali non ne parlano abbastanza e le tv non la pubblicizzano forse perché si tratta di una di quelle leggi “giuste” che punisce gli evasori e i furbetti. Solo i proprietari di casa che decidono di affittare le proprie proprietà, la conoscono bene. E la temono sempre di più.

Con il decreto legislativo 23/2011 articolo 3, commi 8 e 9, i proprietari che non hanno regolarizzato gli inquilini che vivono nella loro casa facendoli pagare un affitto “in nero”, potrebbero essere costretti a stipulare contratti 4+4 ad un canone mensile 10 volte più basso del corrente. I

proprietari infatti avevano tempo fino al 6 giugno 2011 per usufruire della cosiddetta “cedolare secca” e registrare il contratto d’affitto. Coloro che non l’hanno fatto rischiano che i propri inquilini li denuncino in modo da poter usufruire di un canone d’affitto notevolmente più basso. Per poterlo fare agli inquilini basta dimostrare di essere effettivamente in affitto mostrando una ricevuta di pagamento o un’utenza di luce, acqua o gas intestata. A questo punto il proprietario sarà costretto a registrare un contratto di locazione di 4 anni, rinnovabile per altri 4, basato sul valore catastale dell’appartamento che è nettamente inferiore al valore di mercato.

È chiaro che nel caso il proprietario si faccia pagare in contanti senza lasciare ricevuta o non dia il permesso agli affittuari di intestarsi le utenze, potrebbe essere più complicato sfruttare la legge per farsi ridurre il canone. Ma qualcuno però c’è riuscito. A Roma, nel quartiere si San Lorenzo, famoso per essere popolato soprattutto da studenti universitari, con l’aiuto di un avvocato dell’Unione degli Inquilini un ragazzo, Guido Lanciano, è riuscito ad avere un canone d’affitto di 80€ al mese rispetto agli 800 che pagava prima.

Sono infatti gli studenti fuori sede ad essersi mossi per primi e ad aver capito l’importanza della legge. Sono loro che pagano canoni mensili esorbitanti per usufruire di una sola camera dell’appartamento dove abitano. E sono loro che alimentano il mercato nero degli affitti nelle città universitarie. Non si parla solo di Milano e di Roma. Anche nel

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Non so chi fosse, non so che viso avesse questa Giulia, ma tutti i triestini sanno invece del suo Parco, la classica “campagneta”, alle porte della città.

Questo scampolo di città è un contesto omogeneo di casette, chiamate “degli americani“ perché in passato alloggi di servizio per personale del Governo Militare Alleato. Vi avevano realizzato pure per i più piccoli un parco giochi, risistemato da uno del quartiere, dopo essere stato quasi cancellato dai rovi. È stato recentemente adeguato ai tempi e allo stile attuale. Ovviamente non manca qualche graffito.

Singolare che in quei tempi avessero realizzato sin da subito un garage per la abitazioni che ne erano prive. Su una parete è ancora intuibile una pianta della zona.

L’area verde circostante è, direi oggi eufemisticamente abbandonata, tranne da qualcuno che porta a spasso il cane o dai pochissimi che vanno magari a tirar due calci al pallone al “campo rosso“. In quello chiamato “verde“ invece, ciò non è più possibile: tramutato, quasi da un giorno all’altro, in campo da tennis per pochi eletti, forse dipendenti di qualche dopolavoro, e comunque poco utilizzato. La sua realizzazione è stata vissuta come un furto dai ragazzi che allora lo frequentavano. Quante battaglia calcistiche su quello spelacchiato rettangolo verde: sfide tra “indigeni” tra cui ogni tanto anche un carabiniere della locale stazioncina ed i “cittadini”, fucina di amicizie e di futuri campioncini. Oggi nel rione ce ne sono così pochi che questo spazio forse ora sarebbe un buon pascolo per i cinghialotti che imperversano nel vicino bosco che si estende fino alla linea del tram di Opicina.

Per chi non voleva giocare a pallone, questo bosco, con il suo intreccio di sentieri, era un piacevole diversivo, ricco di sorprese e dove talvolta praticavamo in anteprima il “down-hill” in bicicletta o giocavamo a guardie e ladri.

Domina dall’alto del colle di Scorcola, l’austero e allora decrepito castelletto Geiringer, dalle mille storie. Vi andavo a comprare uova e frutta dai custodi che allora vivevano arroccati nelle poche stanze agibili.

Una volta per ricambiare, avevo realizzato un cartello “Cane mordace”.

Perché non feroce, mi avevano chiesto. Credo fosse stato in passato

anche un ostello, ma non ho informazioni precise.

Ricordo solo un bagno con tantissimi lavandini stile scuola o caserma. Fu in origine residenza dell’ing.

G. che aveva progettato la stessa linea tranviaria che, tra l’altro, adotta accorgimenti tecnici, ancora utilizzati in Austria, come una rampa di sicurezza in contropendenza, ubicata poco prima del ripido tratto a funicolare. Ora anche la tramvia rischia di andar a far parte dei ricordi. E pensare che già nel progetto originario era stato ipotizzato il suo prolungamento verso Sesana.

Sul lato del colle affacciato sopra il Porto Vecchio, r-esistono un’antica torretta d’avvistamento veneziana e sotterranei resti di postazioni antiaeree tedesche.

Andando a piedi invece verso Cologna si poteva arrivare al luogo più interessante: la vecchia cava di arenaria, aperta nel bosco di roverelle, ricresciuto nel II dopoguerra. Da lì è stato estratto il materiale lapideo per realizzare tratti della massicciata che sostiene i binari. Mi stupiva la complicata stratificazione e, in pieno inverno, le cascate di ghiaccio che istoriavano la parete. Quest’acqua forma un piccolo laghetto che pullula di vita.

I sentieri che si sviluppano nella zona, in parte recuperati, sono stati utilizzati anche per un percorso salute. Realizzato con qualche finanziamento comunitario o in occasione di qualche elezione, come contentino, versa ora in uno stato pietoso.

Ma succede anche qualcosa di nuovo? Si! Su un francobollo verde, dove in passato operava un negozietto di frutta e verdura, è letteralmente piovuto dal cielo un edificio super moderno, esteticamente gradevole ma che non si lega minimamente con il contesto. Alto almeno il doppio delle case circostanti, riesce a cancellare il panorama agli edifici che rimangono nella sua ombra. I residenti sentitamente ringraziano.

Speriamo sia uno degli ultimi colpi di coda di un’urbanistica, asservita ai piccoli interventi che imperversano e deturpano anche altri versanti acclivi della città, invece di progetti di area vasta, magari finalizzati all’effettivo recupero delle aree degradate cittadine e di iniziative mirate a realizzare una città futura a misura, attenta al suo passato, rispettosa dell’esistente, del verde e delle esigenze della comunità, in tutte le sue età.

Riccardo Ravalli

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VILLA GIULIA E DINTORNI

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nostro piccolo, a Trieste, purtroppo, gli affitti in nero per studenti stanno aumentando a scapito della decenza della sistemazione. Camere fatiscenti, cucine e bagni inagibili da dividere se va bene con almeno altre 3 persone. È per questo che va dato il via ad una campagna di sensibilizzazione e informazione in vista soprattutto dell’inizio della nuova stagione universitaria. Da fine luglio e per tutto agosto e settembre, infatti, frotte di studenti fuori sede, spesso stranieri, giungono in città per cercare un appartamento da abitare da settembre all’avvio dei corsi universitari. È importante allora non essere timorosi, ma una volta tanto, affidarsi alle nostre leggi. Come sempre, Buona Fortuna.

Francesca Versienti

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KONRAD REDAZIONALE A CURA DELL’INSERZIONISTA

sintesi si è potuto notare che la preferenza è per la produzione italiana. Tale preferenza riguarda soprattutto gli anziani.

Ma la domanda che più mi ha incuriosito è stata la seguente: “Come La rivista TP Trasporti Pubblici, che si pubblica a Roma utilizzare 30.000 euro da spendere in beni e servizi? Al primo posto la come organo ufficiale delle aziende pubbliche di trasporto risposta della grande maggioranza degli interrogati (oltre il 50%) è stata: in Italia, nel suo numero di dicembre 2012 - gennaio 2013, dedica un “Organizzerei una vacanza di sogno”, mentre soltanto il 20% .circa degli lungo articolo alla crisi dell’auto. Ed esordisce con l’affermazione che intervistati ha affermato che avrebbe acil mondo dell’auto “è impantanato in una conquistato una nuova autovettura! giuntura internazionale dai contorni assai cupi Il resto delle risposte si riferiva alla ree da prospettive tutt’altro che rasserenanti”. alizzazione di altri desideri di consumo.

Congiuntura che alimenta un clima collettivo Se la maggioranza degli intervistati di preoccupazione e quindi di attesa con effetti preferiva una vacanza ad un’automobile, rilevanti sulle Tendenze del mercato. ciò significherebbe che: nella massa E fa seguire una serie di dati significativi: i dei consumatori si sta verificando una primi 11 mesi del 2012 hanno registrato una trasformazione assai significativa e, caduta di quasi il 20% delle vendite di autovetse vogliamo, sorprendente e cioè che ture, di quasi il 19% dei motocicli e del 32% La serie storica delle immatricolazioni di automobili in Italia nell’italiano medio sembra ora prevper i motocicli. Anche le auto usate hanno alere la figura del turista rispetto a visto una diminuzione delle vendite del 10% quella dell’automobilista. Ma si tratta solo di un’ipotesi, dato che l’uso rispetto all’anno precedente. Nel 2012 ha ripreso a buon ritmo il nudell’automobile in Italia si colloca ai livelli più alti del mondo. mero delle rottamazioni e, d’altro canto, si è registrata una riduzione In Europa, ricorda la rivista TP, soltanto il Lussemburgo presenta un della mobilità privata con un evidente beneficio sulla congestione del indice più elevato (650 autovetture per 1000 abitanti) contro le 606 traffico. Effetto della crisi, certamente, e dell’incessante aumento dei dell’Italia, le 517 della Germania, le 502 della Francia, le 470 della Gran prezzi della benzina.

Bretagna. La media europea risulta di 417 auto su mille abitanti. Se si Altro effetto positivo: si è ridotto il numero degli incidenti stradali tenesse conto anche dei veicoli a due ruote, il nostro Paese vanterebbe, e delle vittime, avvicinando così l’Italia al limite massimo fissato in proporzione alla popolazione, il più alto tasso di motorizzazione dall’Unione Europea (siamo attualmente sui 4.000 morti per anno). privata nel mondo. È aumentato il numero dei ciclisti e pure è aumentata la quota di E non c’è chi di noi non provi un brivido al pensiero che in un automobilisti che si servono dell’automobile soprattutto, se non esclunon lontano futuro centinaia di milioni di automobili potranno sivamente, durante i week-end. essere presenti e circolanti in Cina!

La rivista ha poi dedicato, una serie di domande agli automobilisti

Sergio Franco circa le loro intenzioni di acquisto di un’auto nel prossimo futuro. In

CONSIGLI, RIMEDI NATURALI E STRATEGIE PER RISOLVERE GLI ATTACCHI DI PANICO

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LA CRISI DELL’AUTO

cause e le terapie del panico, che uscirà in tutta Italia nel mese di maggio, edito da Gribaudi, dal titolo: Il panico – la risposta ai mille interrogativi di una della Un rumore nel cuore della notte. Un salto sul letto e il risvegpatologie più misteriose del nostro secolo. lio... ad occhi sbarrati! L’attacco di panico si presenta così, nella mente In quest’opera ho cercato di raccogliere, a distanza di un decennio di Alberta. Un brutto sogno, un incubo da cui rischia di non risvegliarsi dall’uscita del precedente Attacchi di panico, la mia personale espepiù. La generazione dei nostri padri non l’ha conosciuto, un attacco di rienza acquisita in questo decennio. Nuove cure queste dimensioni. L’uomo, nel corso del suo percorso si sono affacciate nel frattempo nell’orizzonte teraevolutivo, ha sempre cercato mille modi per stare bene, peutico, i macerati glicerici spagyrici, i fiori italiani, per trovare il benessere, il cibo, la tranquillità fisica, le cinquantamillesimali hahnemanniane e una economica e sociale. E proprio quando sembra esserci serie di rimedi naturali privi di effetti collaterali. riuscito, quando, come nei nostri tempi, vive comodo e I migliori fiori italiani, aiutano a tenere sotto connon ha bisogno di procacciarsi il cibo come avveniva trollo le emozioni, i macerati glicerici agiscono a all’età della pietra, quando ha costruito e ideato tutto ciò livello psichico calmando il cuore e il respiro, gli che potrebbe farlo stare sereno ecco che, nel buio della omeopatici permettono di sperimentare nuove propria cameretta, scoppia l’inferno. Il panico, la paura e più indicate emozioni al fine di ritrovare il beche assale e non lascia scampo. nessere. La lettura del volume si snoda sul piano Secondo le ultime ricerche il panico colpisce il 6% della dell’analogia. Un medico in una baita, pronto a popolazione generale: quasi tre milioni di persone in raccogliere villeggianti e visitatori, disposto come Italia, per lo più donne, si trovano sull’orlo di una crisi guida ad accompagnarli in montagna a scoprire, esistenziale. C’è però un modo di conoscere ciò che un po’ alla volta, in mezzo a rocce, fiori si nasconde dentro di noi. Un modo per far uscire dai Il panico e stambecchi, il sentiero della guarimeandri più nascosti della psiche le nostre emozioni più Edizioni Gribaudo, Milano gione. vere. Che possono scorrere, anziché contro di noi, a 250 pp. nostro favore. nelle migliori librerie o Dott. Roberto Pagnanelli su internet: www.ilgiardinodei libri.it Per questo ho dato alle stampe un nuovo volume sulle

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KONRAD

Un’altra cosa che mi ha sempre irritatodivertito della politica (della “cattiva” politica) così come della religione (della “cattiva” religione) è la sua autoreferenzialità, il suo parlare rivolto più a se Milioni di persone praticano un qualche tipo di sport. stessa che alla realtà. A parte le famigerate frasi vaghe e oscure in Per fortuna i pigri e coloro che non ce la fanno possono politichese e i propositi campati in aria la maggior parte dei discorsi anche goderne per procura, ovvero osservando altri che lo praticano. dei politici riguarda critiche, invettive e dichiarazioni di guerra contro La recente scoperta dei cosiddetti “neuroni specchio” fornisce una i loro avversari. È così che beghe possibile spiegazione a questa particolapersonali e scaramucce, dispetti e rità umana. Lo sport professionistico, solagnanze, sullo stile degli scolastici prattutto quello di squadra, contribuisce “Luigino mi ha rubato la merenda” o anche a rafforzare le nostre identità locali “Giuseppe mi ha dato uno spintone” e nazionali, oltre a distoglierci dai proacquistano un’importanza sproposiblemi quotidiani. Grazie allo sport i mass tata, e meritano titoli cubitali e fiumi media hanno di cosa parlare. Altrimenti di inchiostro e di bit. Questo naturalcon cosa riempirebbero le loro pagine e i mente quando non vi sono notizie loro palinsesti? Ma come, direte voi, con più succose da riportare, magari la politica! sconfinanti nell’affascinante dominio Immagino che pochi di voi sapranno che, della geometria – vedi i ricorrenti tecnicamente, la politica è uno sport. scandali delle tangenti o la passione Controllate pure la definizione su dizionaper i seni coltivata da alcuni famosi ri ed enciclopedie. premier. La politica è riuscita a Ovviamente scherzavo. Anche se sono invadere molte sfere del nostro quodavvero molte le similitudini tra politica e tidiano, dai discorsi all’ora di cena sport: la capacità di affascinare le grandi alle chiacchiere sul pianerottolo, dai masse, il dare un senso di appartenenza romantici dialoghi degli amanti fra le a un gruppo (la propria squadra/il partito), coperte alle fiabe della buonanotte i complessi giochi di rivalità e di alleanze, per i più piccini. Ne approfitto per le stesse dinamiche che incontriamo neldenunciare la quasi scomparsa le religioni. E come la religione la politica della comicità “classica”: a parte gli può essere “alta”, quindi portatrice di vaartisti del filone volgar-sconcio, un lori e di giustizia, oppure “bassa”, quando riempipista sempre in voga, e quelli viene usata per affermare il potere e i sul genere demenziale, la maggioprivilegi di pochi individui a discapito di ranza dei comici si è specializzata tutti gli altri. Un altro parente della politica in grigie battute sul mondo grigio possiamo trovarlo nelle telenovele. L’indel Parlamento e dei suoi altrettanto formazione politica è infatti ridondante, grigi abitanti, mentre molti spettacoli modulare, come un perfetto frattale ripete che dovrebbero farci sbellicare dalle se stessa nello spazio e nel tempo, Nelle immagini, dall’alto: risate risultano incomprensibili a chi variando solo di pochissimo nomi, circocome me non è laureato in scienze – L’uroboros, mitico animale che divora la propria coda. Simbolo stanze e situazioni. Come già teorizzato di ciclicità, di infinito, secondo il sottoscritto è adattissimo a descripolitiche. dagli ideatori dell’intrattenimento a puntavere certe istituzioni umane (religioni, sistemi politici, ecc.) quando Per finire proveremo a difendere i te, l’informazione in generale e quella poservono soprattutto a mantenere e perpetuare se stesse nostri “poveri” (si fa per dire) politici litica in particolare deve ottemperare ad – Tre curve che ricorrono spesso in politica: in blu il PIL (prodotto facendo notare che: a) neanche loro alcune regole: a) deve essere continua, interno lordo) dal 1960 ad oggi; in verde una tangente, che si trova sono dei superuomini; b) non è facile ininterrotta, pervasiva; b) deve essere soprattutto nei diagrammi cartesiani e nelle tasche di chi ha pochi scrupoli; in rosso un seno, altro abitante della geometria, nonché mettere d’accordo due persone, fiprevedibile ma non troppo, in modo da protagonista di scappatelle extraparlamentari che nell’ultimo paio gurarsi 60 milioni; c) la storia e l’ecoessere facile da seguire e da dare dei d’anni hanno fornito materiale in abbondanza a tribunali e riviste nomia hanno una loro inerzia, una punti fermi allo spettatore, pur lasciando scandalistiche, regalando alla nostra piccola Italia momenti di loro lentezza, non esiste il pulsante spazio alla suspense; c) le storie devono gloria internazionale magico per formattare l’Italia da un essere sempre aperte a qualunque tipo giorno all’altro; d) siamo certi che noi di sviluppo futuro. Se poi vi perdete qualsapremmo fare di meglio? che puntata, niente timore: la trama è talmente semplice e intricata al Forse è questo il prezzo della democrazia: una politica che è come tempo stesso che non vi sarete persi niente. Provate a leggere il giorla lampadina ad incandescenza, che consuma 100 watt di corrente nale un giorno sì e uno no: vedrete che non cambia nulla. A titolo di esperimento ho provato a seguire le notizie solo i giorni corrispondenti per fornirci 5 watt di energia luminosa, ma è sempre meglio che ai numeri primi o alla sequenza di Fibonacci (1, 2, 3, 5, 8, 13, 21…) ed stare al buio. Speriamo che si accorgano presto che esistono anche i LED. ho scoperto che non cambiava nulla. Per avere idea di cosa succede basterebbe accendere la TV e leggere i giornali un paio di volte all’an Francesco Gizdic no, mentre le dirette in Parlamento e le continue dichiarazioni dei poli bizzarro@bazardelbizzarro.net tici ci vogliono far credere che ad ogni minuto si faccia una rivoluzione

www.bazardelbizzarro.net copernicana, che ogni giorno si faccia una nuova Italia.

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LO SPORT NAZIONALE

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La Stella di Davide, la personalità e l’Anima

Questa storia ha inizio con un’immagine simbolica. Immaginate, nella vostra mente, una stella a sei punte, come la stella di Davide, formata da due triangoli equilateri, uno con un vertice verso l’alto, e l’altro verso il basso. Al centro di questa stella vi è un punto.

Come quasi tutti i simboli, parla di noi. Esso rappresenta, tra molte altre cose, la fusione di tutti i nostri aspetti: La personalità, il triangolo con un vertice verso il basso.

L’Anima, il triangolo con un vertice verso l’alto.

La nostra scintilla divina originaria, detta anche la Monade, il punto al centro.

Osserviamo, per prima cosa, il triangolo della nostra personalità. I suoi tre lati ci indicano i tre corpi da cui è costituita o, per meglio dire, i suoi tre centri di coscienza: il corpo fisico, il corpo emotivo e il corpo mentale.

Il corpo fisico, a sua volta, è formato dal corpo fisico denso (l’unico che conosciamo bene) e dal fisico eterico, il corpo energetico in cui troviamo i chakra.

Il corpo emotivo (detto anche corpo astrale) è quello cui abbandoniamo la nostra coscienza quando ci addormentiamo. Nel sonno può rimanere compenetrato a quello fisico, ma può anche viaggiare altrove, nel cosiddetto piano astrale, in sogni lucidi che ci conducono a fare esperienze in mondi lontani; esperienze di cui possiamo mantenere memoria al risveglio oppure no.

Tante persone hanno fatto conoscenza con il corpo emotivo durante le cosiddette esperienze di pre-morte. Si sono trovare a guardare il loro corpo fisico inanimato dall’esterno e, sovente, dall’alto. La loro coscienza si era spontaneamente trasferita nel corpo emotivo.

Altre persone sono in grado di spostare, volontariamente e consapevolmente, la propria coscienza nel corpo emotivo: sono i cosiddetti viaggiatori astrali, che possono muoversi a volontà nel piano emotivo. Tra di essi troviamo non soltanto mistici ed esoteristi, ma anche… spie del governo americano che, dagli anni ’80, hanno fatto parte di programmi di addestramento, allo scopo di osservare a distanza obiettivi militari nemici.

A un livello più “sottile” del corpo fisico e anche dello stesso corpo emotivo, troviamo il corpo mentale (che non dobbiamo immaginare come un vero corpo, ma piuttosto come un centro di luce e consapevolezza).

Esso è ciò che gli psicologi chiamano “la mente”.

Qual è il rapporto tra la mente e il cervello?

Per i biologi più tradizionali, la mente è solo l’attività del cervello fisico.

Se “spegniamo” il cervello, la mente non esiste più.

Per gli esoteristi e i biologi più innovativi, la mente si estende invece ben oltre il cervello.

Come comprendere questo strano concetto?

Forse, attraverso un oggetto che abbiamo tutti nelle nostre case: la televisione.

Immaginate di essere tornati bambini e di guardare, per la prima volta, i cartoni animati in televisione.

Probabilmente pensate che i cartoni animati si trovino solo dentro il televisore. Dopotutto, voi lo accendete ed essi appaiono, lo spegnete ed essi scompaiono. Rompete la televisione con un pallone (siete dei bambini, giusto?)… e niente più cartoni.

Ma ora, tornati adulti, sapete che le cose non stanno esattamente così.

La televisione è il ricevitore finale delle trasmissioni, che però hanno origine fuori di esso.

Esse nascono in lontane stazioni televisive e vengono trasmesse, attraverso il campo elettromagnetico terrestre, per mezzo di numerosissimi ripetitori, verso milioni di televisori, anche a grande distanza.

Il cervello è la macchina della mente, il suo televisore. I pensieri si trovano anche nel cervello, ma non esclusivamente lì. Essi circolano liberamente nel vasto piano mentale, dove le nostre menti, inconsapevolmente telepatiche, comunicano a distanza.

La nostra mente, come una spugna dentro l’acqua, si imbeve in questo modo dei pensieri, delle convinzioni, delle ideologie appartenenti al nostro gruppo familiare, sociale, nazionale.

Essa poi trasferisce i pensieri nel nostro cervello fisico, come i segnali elettromagnetici diventano suoni e immagini dentro il televisore di casa nostra.

In questo modo si spiegano i fenomeni telepatici che tanto spesso sono stati registrati nella storia recente dell’umanità. Si tratta di comunicazioni che sarebbero impossibili in un mondo di cervelli separati, ma che sono addirittura inevitabili in un piano mentale in cui i corpi mentali (le menti degli uomini) sono perennemente in contatto, anche a grande distanza.

Francesco de Falco è nato a Venezia, luogo in cui, anni dopo, si è laureato in Lettere. Insieme alla passione per la letteratura, per la musica e per il cinema, ha sempre coltivato una bruciante curiosità per la nuova fisica e soprattutto per i grandi visionari della fisica quantistica.

A 35 anni ha vissuto una classica crisi di riorientamento, grazie alla quale ha intrapreso una ricerca riguardante la conoscenza di se stesso e della natura stessa della realtà.

Essa lo ha condotto lungo strade molto diverse tra loro: La scuola di illuminazione di Ramtha.

Le canalizzazioni di Kryon attraverso Lee Carroll.

L’esperienza trasformativa di Un Corso in Miracoli.

I viaggi in India per vivere il processo del Diksha.

Un corso di studi di quattro anni all’interno di un istituto di ricerca esoterica, in cui ha potuto fare esperienze che sono andate dalle meditazioni attive di Osho, alla respirazione olotropica di Grof, allo studio delle dinamiche delle relazioni umane, fino alla psicologia trans-personale.

Infine, di fondamentale importanza, lo studio di quella summa della saggezza esoterica che sono i trattati del Maestro Tibetano, tramandati grazie all’opera infaticabile di Alice Bailey.

Si considera uno studioso della saggezza eterna, attualmente impegnato in una sintesi originale dell’esoterismo orientale e occidentale; un uomo alla ricerca che, durante il suo pellegrinaggio interiore, ha acquisito conoscenze e vissuto esperienze che ha iniziato a condividere con altri in percorsi di gruppo.

Il suo primo libro, La Via per Shamballa, propone una nuova visione del viaggio del ricercatore evolutivo nel qui e ora della nostra vita quotidiana; una guida pratica per approcciare gioiosamente il nostro percorso di vita. Il prossimo libro tratterà invece dell’attuale evoluzione dell’umanità, vista come un unico organismo, formato da sette miliardi di cellule.

TANTE MASCHERE, UN SOLO CORPO

Il tema dell’identità personale è uno dei temi più indagati dalla filosofia occidentale e orientale e dalla psicologia. Sul piano più soggettivo e personale capita a tutti prima o poi di porsi una delle domande esistenziali più pregnanti: chi sono io?

Proviamo per un momento a portare l’attenzione sulle modalità diverse con cui ci accostiamo a situazioni e persone differenti. Io con il partner a casa. Io con mia figlia o con mio figlio. Io con il mio più diretto superiore al lavoro. Io con quel collega antipatico. Io alla guida dell’auto dopo che qualcuno mi ha tagliato la strada. Io con quell’amico incontrato in vacanza. Io con i miei genitori. Sono sempre io e al tempo stesso sembrano esserci tanti io diversi. Scrive Elémire Zolla a tale proposito: “Un individuo è un mare di persone diverse: ereditate, imitate, subite, assimilate, confuse, spesso nemiche tra loro, per buona parte inconsce, tutte comunque riassunte nell’impressione unica e complessiva e inconfondibile, per cui un uomo ci colpisce come una schietta individualità e tuttavia sappiamo che è un caos”.

Roberto Assagioli, il fondatore della psicosintesi, diceva che l’animo umano è molteplice: non abbiamo una sola personalità, ma diverse subpersonalità. Il termine personalità deriva dal latino persona, che ha origine greca e alludeva alla maschera portata dagli attori per dare risalto al carattere del personaggio. Possiamo in effetti immaginare queste diversi parti di noi come i personaggi di uno spettacolo.

Ciascuno di essi ha i suoi scopi da perseguire, i suoi bisogni da appagare, le sue credenze sul mondo e sugli altri, modalità tipiche di espressione emotiva, sentimenti e persino atteggiamenti, posture

TANTE MASCHERE, UN SOLO CORPO Seminario autoformativo di introduzione alla psicosintesi e alla bioenergetica Condotto da Marinella Boscolo e Gabriella Delmonte Sabato 1 e domenica 2 giugno Conferenza di presentazione del seminario venerdi 31 maggio ore 18.30 Il laboratorio propone un percorso di autoconoscenza e cura di sè attraverso la psicosintesi e la bioenergetica. Saranno proposti esercizi di ascolto, contatto e consapevolezza corporea, movimento, esercizi di scrittura e di visualizzazione creativa, pratiche meditative. Sono previsti momenti di condivisione tra i partecipanti.

PSICOSINTESI A partire dal riconoscimento delle diverse parti con cui si esprime l’identità di ciascuno, la psicosintesi promuove lo sviluppo integrale e armonico della persona, a livello corporeo, emotivo, mentale e spirituale, affinché ciascuno possa riconoscersi nella vocazione del proprio Sè e agire nel mondo a partire da essa.

Francesco de Falco

fisiche, vocalità tipiche.

Conoscere che ci sono diversi personaggi con cui viene allestita la messa in scena dello spettacolo della nostra vita ci permette di avere una chiave di comprensione per tanti conflitti e difficoltà decisionali, ma non solo. Se posso riconoscere i vari personaggi interni per quello che sono – personaggi – l’attenzione e l’energia psichica creata dall’attenzione può tornare ad alimentare quel centro interiore di consapevolezza che sta oltre e dietro le maschere. L’attore non è il personaggio, è colui che può recitare diversi personaggi. È il centro interiore che tiene insieme le varie parti. È lo spazio della consapevolezza, del vero Sé, dell’anima che può finalmente essere vista e riconosciuta, esprimere la propria voce, le proprie aspirazioni, concretizzare nel mondo la propria vocazione. E può farlo più compiutamente anche grazie a un rinnovato contatto con la dimensione corporea, perché tanti sono i personaggi, ma uno è il corpo, pur con le incessanti trasformazioni a cui lo scorrere del tempo lo espone, con buona pace di chi lo vorrebbe sempre giovane e imperituro. Corpo che, se ascoltato e rispettato, diventa alleato strategico e prezioso per un cammino di crescente consapevolezza e ricerca di sé, fonte a cui attingere per sciogliere le tensioni e riattivare il fluire dell’energia creatrice vitale, in un gioco che è insieme materiale e spirituale, perché come diceva Leonardo da Vinci: “l’anima desidera stare con il suo corpo perché senza li strumenti organici di tal corpo nulla può operare né sentire”.

Gabriella Delmonte

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BIOENERGETICA La Bioenergetica è un percorso di autoconoscenza, di scoperta del corpo, delle sue possibilità espressive e comunicative e della sua saggezza profonda, attraverso il movimento. È un metodo per riappropriarsi del sentire.

Quando l’energia scorre liberamente nel nostro essere, sensazioni, emozioni e idee si integrano e agiscono all’unisono e il piacere permea il nostro tutto, senza gerarchia tra mente e corpo.

Marinella Boscolo Counselor professionista a indirizzo psicosintetico e Counselor somatorelazionale. Insegnante di esercizi Bioenergetici. Responsabile del servizio meditazione/mindfulness del Dipartimento di Neuroscienze di Villa San Benedetto Albese con Cassano.

Gabriella Delmonte Formatrice e Counsellor a indirizzo psicosintetico. Tiene corsi e seminari sullo sviluppo del potenziale interiore per diversi enti e istituzioni in Italia e in Svizzera. È docente presso diverse scuole di counseling.

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riposo, quando mangiare e che cosa, l’attività sessuale più soddisfacente per noi. È dunque importante ascoltarlo e rispettare i suoi suggerimenti.

Il corpo emotivo ci chiede di imparare a connetterci con i nostri sentimenti, per vivere delle relazioni con chi ci è più vicino che sorgano dai caldi affetti del cuore e non solo dalla convenienza o da un interesse intellettuale.

Il corpo mentale ci fornisce il buon senso e la razionalità che servono a dirigere la nostra vita con discernimento.

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Ora che abbiamo fatto la conoscenza con i tre centri di coscienza che formano la nostra personalità, chiediamoci: il nostro triangolo è equilatero, isoscele o scaleno?

Fuor di metafora, fino a che punto abbiamo sviluppato e integrato i tre corpi della nostra personalità?

Fino a che punto abbiamo soddisfatto i nostri bisogni fisici e i nostri desideri, i sentimenti del corpo emotivo, oltre alla nostra mente?

Ognuno di questi tre centri di coscienza ha il suo ruolo, che va compreso e rispettato se vogliamo vivere nella gioia, armoniosamente, quali individui pienamente realizzati.

Il corpo fisico ci segnala i nostri bisogni: un giusto ritmo di attività e

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IL MISTERO DELL’ENERGIA PSICHICA

Parte SECONDA

Ma cosa si intende per energia psichica?

Per comprendere questo concetto, almeno inizialmente, dobbiamo parlare delle ricerche di Freud. Egli introdusse per la prima volta questo concetto nel “Progetto di una psicologia”(1885). Questo libro non fu mai pubblicato, ma rappresentò una base per la sua teoria successiva.

Egli affermava: “l’intenzione di questo progetto è di dare una psicologia che sia una scienza naturale, ossia capace di rappresentare i processi psichici come stati quantitativamente determinati di particelle materiali identificabili, al fine di renderli chiari ed incontestabili”.

Due le sue idee principali: 1) Considerare ciò che distingue l’attività dalla quiete, una quantità (Q) soggetta alle leggi generali del movimento; 2) considerare i neuroni come particelle materiali.

Vediamo come già in questa prima ipotesi Freud fosse profondamente affascinato dal problema della quantificazione dell’energia psichica.

Ma il termine “quantità” da lui usato è ambiguo. Si riferisce a qualcosa di fisico o di psichico? Questa incertezza accompagnerà Freud in tutti gli anni dello sviluppo della sua teoria. Ancora nel 1938 egli afferma: “Ci accostiamo qui al vero enigma, tuttora non svelato, dello psichico.

Possiamo ipotizzare, in base a ciò che siamo avvezzi a supporre di altre scienze naturali, che nella vita psichica sia operante una specie di energia; non abbiamo però alcun punto di riferimento per accostarci alla conoscenza di essa mediante analogie con altre forme di energia”.

Successivamente il concetto di energia psichica, appena nascente e traballante nella teoria freudiana (lo consideriamo giustamente “traballante” perché fondato su una realtà fluida quale può essere considerato il pensiero) fu aspramente criticato da una certa parte degli psicologi successivi. Ancora oggi, in certi ambienti scientifici, si afferma che l’energia psichica non è quantificabile, che non può essere misurata e che è di “dubbia” origine. Addirittura, Lawrence Kubie, negli anni cinquanta, giunse ad affermare che il sistema nervoso era assimilabile ad “uno strumento di comunicazione che riceve e trasmette segnali, seleziona, regola, ordina, codifica problemi e li risolve come un calcolatore”. Kubie ha dimenticato di considerare un piccolissimo problema: anche un calcolatore perfetto, per funzionare, ha bisogno dell’energia elettrica. Questo concetto contraddice se stesso, come il gatto che si morde la coda, e non risolve proprio un bel nulla. Elude il problema che, invece, Freud aveva ben visto e di fronte al quale si era trovato e dichiarato quasi del tutto impotente. Una qualche luce, forse potrebbe

venirci dal considerare il concetto di energia psichica da un altro punto di vista.

Io penso che si debba considerare l’energia psichica come qualcosa che si attiva nel momento stesso in cui il cervello “pensa”. Preciso che si deve considerare il pensiero “qualcosa” che si attiva sia in modo conscio che inconscio. Il pensiero è attivo e produce energia anche quando siamo in La dottoressa Maria Bossa stato di riposo o dormiamo.

Credo di non sbagliarmi se affermo che il pensiero è il motore interno dell’energia psichica.

Ma che cos’è il pensiero? Il prodotto finale dell’attività cerebrale o il suo generatore? E qui il mistero si infittisce e diventa pura speculazione filosofica. “È nato prima l’uovo o la gallina?”

La Visualizzazione, è una delle funzioni naturali del cervello umano, è il processo creativo usato da tutte le tradizioni orientali e occidentali, per attivare altre modalità di pensiero non legate al linguaggio, trasformare la parola in azione, il suono in silenzio. Imparare ad usare la visualizzazione e le percezioni psichiche ad essa collegate è un importante passo avanti nella conoscenza di se a livello personale e transpersonale. Attraverso un percorso immaginario si può creare un ponte REALE con le nostre facoltà superiori e riuscire a stabilire un profondo contatto con la nostra mente inconscia. Imparare a visualizzare, ci offre una occasione unica per imparare a viaggiare nel nostro spazio interiore ed apprendere il valore creativo della immaginazione usata in modo consapevole e guidato. Possiamo usare le immagini mentali in percorsi finalizzati alla ricerca interiore, ai simboli energetici che da sempre accompagnano l’uomo nella sua evoluzione, al superamento di blocchi psichici attraverso induzioni ricostruttive e rigeneranti.

ALLA RICERCA DELLA NOSTRA ESSENZA CORPOREA PER MIGLIORARE IL NOSTRO RAPPORTO CON IL CIBO Seminario di visualizzazioni

GIONI del nostro rapporto con il cibo e della relazione che ne deriva con la nostra essenza corporea e con il suo bisogno di ESISTERE in armonia e benessere.

Sabato 25 e domenica 26 maggio presso Libreria Perlanima, via Pordenone 9 – Udine.

Posti limitati, info e prenotazioni: 0432 1710321 libreriaperlanima@libero.it

La dott.ssa Bossa in questo seminario propone un viaggio nel nostro mondo interiore, dove é racchiusa la REGIONE dimenticata delle RA-

Maria Bossa

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RIVOLUZIONE NON AUTORIZZATA

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Marco Pizzuti Rivoluzione non autorizzata Edizioni Il Punto d’incontro, 2012 pp. 313, , € 13,52

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certo mancare una crisi mondiale pilotata e volutamente distorta dagli organi informativi.

Questo e molto altro, sapientemente documentato, nel libro “Rivoluzione Non Autorizzata, di Marco Pizzuti”. Dopo averlo letto, solo chi vuole continuare a volutamente a chiudere gli occhi, non vedrà il sistema per quello che è...

Anna Biasion

EAT TO LIVE - MANGIARE PER VIVERE

KONRAD

Una società in cui tutte le fonti d’informazione, che si presentano a voi come libere ed indipendenti, sono in realtà pilotate dall’alto, attorno ad un tavolo in cui si decide quali notizie devono o meno avere rilievo. Una società in cui i mass media offrono come modelli comportamentali dei perfetti idioti, relegano all’isolamento i ricercatori seri e le persone di vera cultura, in cui i libri che ottengono maggior lustro servono solo a distrarre e intrattenere, mentre quelli di spessore sono relegati in qualche angolo polveroso delle librerie, quando ci arrivano. Giornalisti che per emergere devono adattarsi alle linee editoriali imposte. Immaginate ancora di scoprire che, nei CDA delle società editoriali e televisive, si siedono massoni e dirigenti bancari e di svegliarvi in un luogo in cui vi vengono propinate decine di distrazioni fini ad assopirvi e a tenere il vostro livello coscienziale sempre più basso; partiti politici che a suon di talk shows vi costringono ad occupare il vostro tempo, ascoltando scemenze, per scegliere da che parte stare, mentre qualcuno porta avanti i suoi sottili disegni a lungo termine. Non può

Eat to Live - Mangiare per Vivere è opera del dottor Joel FuhGli effetti benefici della Dieta Fuhrman riguardano il peso ma anche rman, esperto medico specializzato in nutrizione, che ci presenta la salute in generale: una dieta molto efficace e scientificamente – per i diabetici che vogliono liberarsi dall’insuprovata per dimagrire rapidamente, senza inutili lina; sacrifici, senza perdere il gusto di mangiare – per chi soffre di malattie cardiache e vuole e, soprattutto, senza riacquistare peso subito chiudere con le prescrizioni del dottore; dopo. È il libro per chi vuole dimagrire veloce– per chi sta pensando di sposarsi e desidera mente in maniera sana e naturale. Il punto di indossare il vestito dei propri sogni; forza di questo metodo risiede non solo nella – e per tutti coloro che vogliono vivere più a lunvolontà, ma nella conoscenza. Il segreto di go, riducendo la dipendenza dai farmaci e miglioquesto rivoluzionario programma si basa su una rare nettamente la propria salute. sola ma importantissima formula: la salute è il Il libro contiene un ricettario con tantissimi gusrapporto tra nutrienti e calorie. tosi piatti per dimagrire conservando il piacere Più mangiamo cibi con un alto rapporto di nudella buona cucina e interessanti storie di pazientrienti rispetto alle calorie, più aumenta il nostro ti che, grazie alla Dieta Fuhrman, sono riusciti a benessere e il sovrappeso scompare. risolvere i problemi che li affliggevano eliminando L’autore ci indica quali sono i cibi e le ricette che tutti i farmaci e quindi liberando il proprio corpo ci permettono di mangiare con piacere e soddida tutti gli effetti collaterali. sfazione senza aumentare l’apporto calorico e, Joel Fuhrman è medico e ricercatore specializquindi, eliminando il desiderio di mangiare cibo zato nel prevenire e curare le malattie attraverso Joel Fuhrman spazzatura ad alto contenuto di grassi. metodi nutrizionali e naturali. È un esperto Eat to Live - Mangiare per Vivere Macro Edizioni La Dieta Furhman è una straordinaria scoperta riconosciuto a livello internazionale in materia di pp. 424, € 16,50 medica che cambia la nostra percezione del nutrizione e medicina naturale ed ha partecipato cibo e ci aiuta a modificare le nostre abitudini a centinaia di trasmissioni radiofoniche e televialimentari e, soprattutto, ci aiuta a perdere peso in un modo che sive. È il creatore della Dieta Fuhrman e autore di numerosi libri di non avremmo mai pensato possibile. successo mondiale. Eat to Live - Mangiare per Vivere è stato al Il dottor Furhman consiglia una dieta principalmente vegetariana primo posto nella lista dei BestSeller del New York Times, con piccole eccezioni per pesce e carne, mostrando per ogni piatto ha venduto oltre 1.000.000 di copie ed è stato pubblicato che li contengono anche le versioni alternative vegetariane. in molte lingue.

Con la Dieta Furhman perdere 9 kg in sole 6 settimane è semplice, ed è solo l’inizio!

A.B.

REDAZIONALE A CURA DELL’INSERZIONISTA

Un rivoluzionario programma nutrizionale per vivere in maniera sana e naturale. La dieta Fuhrman, una straordinaria scoperta medica. Come perdere 9 kg in sole 6 settimane

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TORINO STUPISCE

solo le Fondazioni Agnelli ed Einaudi, ma anche questa Fondazione dei Proletari”.

“Noi, comunisti fottuti terroni, che abbiamo partecipato al riformismo Torino continua a stupirci. A Porta Palazzo eravamo enamendoliano, eravamo considerati di destra. In realtà il gruppo inteltrati nella città dell’immigrazione e della multiculturalità, lettuale che formava il PCI non aveva nulla a che vedere con Stalin, al Caffè Basaglia e da Spazzi, la Locanda degli Arrivati, avevamo secondo me nemmeno con Marx... Questo gruppo, dopo l’interruzione incontrato la Torino dei “Matti”. del ventennio fascista, riprendeva Questa volta attraversiamo Piil cammino della rivoluzione risorgiazza Castello, ci avviciniamo a un mentale”. folto assembramento di persone, I primi quadri della mostra risentono stanno guardando, fotografando dell’influenza di Felice Casorati, il un’installazione di centinaia di maestro, vengono composti in un scarpe rosse. È il progetto di periodo di grandi fermenti nella arte pubblica Scarpe Rosse per Torino dei Gobetti, degli Agnelli, dei dire basta alla violenza di genere Garosci, dello zio Claudio Treves nel mondo, per denunciare gli quando Levi divenne uno dei giovani omicidi, i rapimenti di donne di più intraprendenti di quello che, con cui si sono perse le tracce. Al Carlo Rosselli, sarà il movimento banchetto di Amnesty Internapolitico liberal – socialista Giustizia e tional rivedo Carla, già presidente Libertà. Seguono i ritratti (Ritratto del dell’associazione, mi abbraccia Padre, Autoritratto convalescente, sorpresa e si entusiasma all’idea Nello Rosselli, Domenica. Aldo Garodi allestire la mostra a Trieste. sci) per cui sarà famoso, e i viaggi a Ma eravamo venuti a Torino per Parigi (Il Pane di Parigi,“il pane non vedere la mostra Carlo Levi. Il solo vero e proprio, che ti sfama, ma Pane di Parigi, il Pane di Matera il pane come nutrimento dell’anima, alla Fondazione Giorgio Amendella cultura”), capitale della cultura e dola. Un “comunista fottuto, rifugio dei fuoriusciti antifascisti. riformista e ottimista”, ProsAl periodo del confino in Lucania pero Cerabona, ci dice che aveva (1935 – 6) appartengono autoriconosciuto Levi all’inizio degli anni tratti, ritratti della gente del luogo, di cinquanta, “quando lui, con Rocco giovani (Tonino). Due Uomini che si Scotellaro e Giorgio Amendola, spogliano lasciò interdetti. Dipinto nel ci guidava alle lotte di emanci1935 a Grassano, Levi si denuda; pazione delle classi subalterne per capire la nuova realtà ha bisogno in Basilicata. Sono nato in venti della verità, e questa è sempre nuda. metri quadrati, con mia madre e L’opera che più colpisce è il telero cinque fratelli, la capra, le fave, Lucania ‘61, grande rappresentazii peperoni secchi, il lardo e non one (m 3,20X18,50), qui in copia, c’era l’acqua”. dell’Italia degli emarginati con al I quadri diventano un pretesto centro Rocco Scotellaro, il poeta per raccontare quegli incontri, dell’emancipazione contadina, con gli scioperi, le manifestazioni 160 ritratti (Linuccia Saba, Carlo bracciantili, le lotte per i contratti Levi, Umberto Saba, Renato Gutagrari, la nascita dell’Alleanza tuso...). dei Contadini.

Ritratto di Danilo Dolci, visto duCerabona, come tanti merante il processo di Palermo del ridionali, si trasferisce nel ‘59 da 1954, rimanda alle mobilitazioni in Sant’Arcangelo a Torino, “penSicilia contro mafia e sottosviuppo sando che anche per me fosse dell’attivista nonviolento. la città della terra promessa” e Dopo il confino Levi visse spesso ricorda il film di Ettore Scola Trevclandestino in Italia e in Francia. A ico – Torino. Viaggio nel Fiat-Nam Firenze durante la guerra è attivo con le speranze e difficoltà degli nel Partito d’Azione, e scrisse gran Nelle immagini, dall’alto: operai immigrati dal sud. Non sa parte di Cristo si è Fermato a Eboli - L’installazione di arte pubblica Scarpe rosse - Tre opere di Carlo Levi (Autoritratto, Ritratto di Danilo Dolci, Lucania ‘61) né leggere, né scrivere, frequenta nella casa di Annamaria Ichino, zia le scuole serali per dieci anni, del giurista Pietro Ichino, è operaio, incontra nuovamente Levi e Amendola che si commuove dove aveva trovato rifugio anche Umberto Saba e dove una vedendo il contadino diventato operaio, il moto di emancipazione che giovanissima Oriana Fallaci gli portava da mangiare. aveva predicato era possibile. Viene eletto consigliere comunale per il PCI, poi presidente della Fondazione Giorgio Amendola, “a Torino non Giuliano Prandini.

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Sei uno sneakerhead? a quanto ammonta la tua collezione?

Non sono più uno sneakerhead. Da un paio di anni ho smesso di comprare snekers in maniera compulsiva tra aste on line, vendite segrete e

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RADIO KITCHEN

Da martedì 23 aprile sulla web radio universitaria WWW.RADIOINCORSO.IT alle 18.15, con replica il giovedì alle 17.15 e il sabato alle 13.00 riparte Radio Kitchen, una nuova trasmissione ispirata alle pratiche alimentari della Trieste multietnica che ha preso il via già nel dicembre scorso sulla web radio universitaria Radioincorso.

In ogni puntata, un divertente percorso in cinque rubriche conduce l’ascoltatore alla scoperta di una delle tante presenze etniche della città attraverso interventi di esperti e gente comune. Tra una forchettata e l’altra, si

Un aneddoto significativo nel tuo essere sneakerhead?

“Ci sono vari aneddoti “significativi” da raccontare, più o meno divertenti o drammatici in base a come la si vuole vedere... A Parigi, la capitale delle sneakers in Europa, mi è capitato di essere bloccato più volte da gente per strada a causa di un paio di Air Max 90 che avevo preso dal Giappone, grigio su grigio. Un tizio me le ha viste addosso e mi ha letteralmente placcato, pregando di vendergliele là all’istante anche perché avevamo lo stesso numero. Voleva darmi 400 euro e portarmi a comprare un altro paio di Nike da Opium. Ci sono voluti venti minuti per farlo desistere. In aeroporto a Londra tre persone nell’arco di un’ora mi hanno chiesto dove avessi trovato delle Air Max 95 hybrid e anche quella volta sono scattate le offerte in attesa di partire. Solitamente mi limito a guardare e a cercare per conto mio. Comprare delle scarpe usate da qualcuno è poco igienico e fastidioso e non si prova la sensazione di indossarle “fresh”, appena tirate fuori dalla scatola.

Trovo anche piuttosto triste andare in giro come fenomeni da baraccone solo per far vedere qualcosa agli altri. Se devo controllarla… andate da un analista che vi possa aiutare.

Marco Segulin

MAGGIO 2013

Cosa ti spinge a collezionare scarpe? da quando hai iniziato? il tuo paio più prestigioso?

Mi spingeva l’idea di trovare delle scarpe che non fossero indossate da tutti, ma lo stesso discorso si può fare per le maglie, i jeans e le giacche. Mi appagava Il fatto di uscire e non vedere gente che aveva addosso le stesse cose che avevo io.

Ho iniziato a sedici anni con le prime Jordan e Air Max e sono andato avanti per altri sedici anni abbondanti. La maggior parte di quelle che ho non sono facilmente reperibili. Non sono in grado di dirne un paio in particolare. Ad ogni modo odio le colorazioni da fenomeni da baraccone. Uso sempre gli stessi colori nero, grigio, viola, neon... Meglio se passano inosservate, devono piacere a me, non agli altri.

KONRAD

Una sensazione pressoché sconosciuta al maschio è quella estasi mistica che spinge le donne ad incollarsi davanti alle vetrine di un negozio di scarpe e successivamente spenderci così tanti soldi da far sembrare la scarpiera un’espositore di un rappresentante di calzature. Almeno così credevo prima di conoscere la sottocultura degli sneakerhead, termine inglese che significa testa-scarpa-da-ginnastica.

Sul finire degli anni ‘80 le grosse industrie di scarpe sportive iniziarono a produrre modelli personalizzati per i grandi atleti dell’NBA, di cui il simbolo è sicuramente Michael Jordan, con la sua mitica linea Nike Air Jordan (tuttora le scarpe più idolatrate degli sneakerhead). Questi nuovi modelli di calzature hanno fatto presa nella comunità afro-americana, soprattutto la parte legata al movimento hip hop, per la quale queste scarpe sono diventate uno status symbol, esattamente come il SUV fra gli industriali. Dopo questa genesi, la mania per le sneakers si è fatta trasversale, coinvolgendo appassionati in tutto il mondo e ha dato vita ad un giro di collezionisti che con l’era di internet hanno aumentato il volume di scambi e affari esponenzialmente. Questo fenomeno è così rilevante che i colossi industriali di marche sportive hanno orientato la produzione di questo tipo di scarpe in maniera esclusiva e limitata. Per capirne la portata, considerate che per il secondo modello di Nike Yeezy, disegnate dal musicista Kanye West, centinaia di persone a Londra hanno dormito per strada solo per accaparrarsi il braccialetto che avrebbe permesso loro di comprare questo ultra-limitato paio di scarpe da 300 e passa sterline, che ora raggiungono una stima di migliaia di dollari al paio su internet e sono acquistabili da privati detti resellers che lucrano comprandole e rivendendole agli sneakerhead. La passione per le sneakers si dirama in tutte le direzioni: ci sono canzoni dedicate (ascoltate “Nuove Nike” dei Club Dogo), la Nike da la possibilità di crearsi modelli di sneakers personalizzati e sono nati siti come sneakerpedia.com, lanciato da Foot Locker, per facilitare scambi e opinioni fra appassionati. Ho intervistato per voi uno sneakerhead triestino che preferisce restare anonimo (ma realmente esistente, ed è in parte colpa sua se adesso tratto le mie Nike Skyforce con più cura che un gallerista il suo schizzo di Picasso).

scambi tra privati. Penso di averne circa 120 paia, quasi tutte Nike.

parla di cucina tipica, letteratura, scienza della nutrizione, ambiente e sostenibilità globale.

Ideato e curato da Paola Pisani, promosso dall’Associazione Franco Basaglia e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il progetto Radio Kitchen si avvale della preziosa collaborazione di di Roberta Situlin, specialista di nutrizione e alimentazione, della sociologa Melita Richter, dei videoreporter Alessandro Mendizza e Mehdi Limoochi, e soprattutto dei brillanti Flavio Furian e Donatella Stabile nei panni di Flavio e Dede che danno vita a una simpatica sit-com.

Buon ascolto!

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SNEAKERHEAD

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Arte

KONRAD

“Mala tempora currunt” verrebbe da dire considerando l’allarmante situazione in cui versa il mondo dell’arte e della cultura cittadino. La sensazione è quella di vivere un periodo di immobilismo, declino e sfacelo -non solo metaforico-di quanto ci circonda.

Lampante esempio di questa impasse è l’incapacità della Regione di formulare una proposta per la gestione/acquisizione del Sentiero Rilke (sarà pur vero che non ci sono fondi per l’acquisizione di immobili, ma com’è possibile che per anni se ne siano trovati a profusione per forfettari rimborsi ai Consiglieri, se non addirittura per le loro spese personali e “di rappresentanza”? Ah già, dimenticavo che vigilare su questi capitoli di spesa pare non fosse compito dei Capigruppo).

Affini problemi di gestione attanagliano pure i locali dello storico Caffè San Marco di proprietà del Gruppo Generali che, analogamente a quanto fatto per il Caffè degli Specchi a fine 2012, ha invitato gli interessati alla direzione dello storico sito (presso cui sin dal XVII secolo è documentata la presenza di una bottega del Caffè) a manifestare entro lo scorso 15 Aprile il loro interesse così revocando la gestione alla Famiglia Filippi.

È stato l’iniziatore e l’animatore di molte istituzioni culturali di indubbia qualità quali Studio Tommaseo, L’Officina e Trieste Contemporanea, realtà oggi guidate impeccabilmente da sua moglie Giuliana Carbi. L’auspicio è che negli anni anche DoubleRoom vada ad inserirsi fra queste eccellenze.

DOUBLE ROOM - Via Canova 9 http://doubleroomtrieste.wordpress.com/ Nello spazio un tempo occupato da una rivendita di alcolici, in un quartiere ad alta densità abitativa, nasce DoubleRoom arti visive, uno spazio duplice -come suggerisce il nome- curato da Massimo Premuda, artista, curatore e giornalista triestino classe 78!

Siamo andati a trovarlo in occasione di un interessante incontro sulla mappatura del territorio e con entusiasmo ha risposto alle nostre domande.

Meglio sorvolare sulle vicende del Porto Vecchio e sull’ormai congenita incapacità di sfruttarne il potenziale, o sull’incomprensibile scelta di inaugurare senza però “battezzare” un’importante infrastruttura pubblica quale il ponte sul Canal Grande.

Perplessità giunge nell’apprendere che le Istituzioni pare non trovino modo di accogliere “degnamente”, ovvero secondo i desideri dei donatori, collezioni private che finiscono poi altrove generando code di tardive ed inutili polemiche (è gia successo coi De Pisis della Collezione Malabotta o coi cartoni degli affreschi di Carlo Sbisà, vogliamo davvero che accada anche con le armi della collezione Irneri?).

Mancanza di spazi e/o fondi? In parte forse, ma mancanza soprattutto di progetti lungimiranti e condivisi che ripartiscano con un certo criterio spazi e risorse e non lascino a marcire (letteralmente e fisicamente come nel caso del Museo Ferroviario di Campo Marzio) almeno quel che concretamente esiste già.

Eppure ad un panorama di simile desolazione e frustrazione, di lungaggini ed immobilismo, si contrappongono idee fresche e stimolanti, dinamiche e flessibili; abbiamo scelto di presentarvene alcune a partire da questo numero di “Konrad”. La prima è Double Room.

foto di Giada Genzo

Che cos’è DoubleRoom?

DoubleRoom arti visive è uno spazio di dibattito culturale in città nell’ottica di una rigenerazione urbana che va da una partecipazione dal basso fino ad una cultura condivisa. Dalla sua nascita è la sede (nonché l’archivio storico) del Gruppo78 international contemporary art, impegnato da 35 anni sotto la guida di Maria Campitelli nella promozione dell’arte contemporanea.

Chi c’è dietro DoubleRoom?

Lo spazio viene gestito da me e dagli artisti del Gruppo78.

La mia formazione è caratterizzata da una interdisciplinarietà che spazia dalla comunicazione alle arti visive, avendo operato sia per testate e uffici stampa, che per musei e gallerie.

Da due anni lavoro all’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia curando i musei e organizzando le mostre temporanee al Museo Carà e alla Sala Negrisin.

Come/Dove/Quando è nato DoubleRoom?

DoubleRoom nasce il 26 luglio 2012, giorno del compleanno di Franco Jesurum, gallerista e attore triestino che tanto ha fatto per la cultura contemporanea della città, a due anni dalla scomparsa. Era doveroso per me ricordare Franco, figura poliedrica con cui mi sono formato, nella giornata inaugurale dello spazio.

Perché è nato DoubleRoom?

Intrecciando mostre e incontri, ricerca e produzione; lo caratterizzano rassegne collettive tematiche sulle grandi questioni dell’oggi, identità di genere, ricerca spirituale e spazio del quotidiano, con un focus particolare sulla performance.

Ne è un esempio la mostra a cura di Maria Campitelli attualmente in corso: “35 performance del Gruppo78” (23 maggio - 1 agosto), che racconta 35 anni di storia, dalla liberazione del corpo con gli happening degli anni ’70 fino all’ipertecnologizzazione della persona con gli eventi multimediali di oggi.

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MALA TEMPORA CURRUNT?

Un sogno nel cassetto per DoubleRoom?

Il nostro sogno è diventare un “Urban Culture Center”, una struttura di monitoraggio e supporto ai processi di trasformazione della cultura metropolitana, un luogo di ricerca, riflessione, formazione e confronto sui temi dell’arte e del dibattito urbano con il coinvolgimento di tutte le realtà culturali del territorio, per riposizionare la cultura e le arti visive al centro della vita sociale, consapevoli del fatto che, specialmente in un momento di crisi, gli investimenti che rendono di più sul lungo termine sono proprio quelli in cultura e istruzione.

Tre aggettivi per descrivere DoubleRoom Giovane e urbano, ma green!

Tre aggettivi per descrivere Trieste Annoiata e local patriotic, ma capitale!

Laura Paris

Se volete saperne, ma soprattutto “vederne” di più, vi rimandiamo al sito www.giadagenzo.com (sezione Konrad)

CON TEMPORANEO

“I giovani del territorio hanno risposto ad una chiamata importante che parla di futuro e di creatività, ma anche di precarietà e provvisorietà, condizioni contro cui questa generazione lotta proprio per avere un futuro migliore.”

Il Comitato U.P.I.M (Udine Prova ad Immaginarti Migliore) ha organizzato questo evento culturale all’interno dell’attualmente inutilizzato “Palazzo UPIM” di via Cavour 4, grazie ad un accordo firmato con la Rizzani De Eccher foto di Sejla Shazashè Ljubovic per il comodato gratuito degli spazi.

Moltissimi sono gli appuntamenti in calendario che coinvolgono oltre 100 artisti under 35 del Friuli Venezia Giulia, oltre 20 associazioni ed oltre 2000 m2 di allestimenti per pensare al futuro attraverso l’arte contemporanea.

Chi c’è dietro PALAZZO conTEMPORANEO? Il Comitato U.P.I.M. è composto dal presidente Paolo Ermano, dal Direttore Artistico Elena Tammaro, da Gloria Deganutti, Dario Francescutto, Federica Manaigo e Alessandra Petruccelli.

Un economista, una giurista, un musicista/bancario, una organizzatrice d’eventi, un ottimo ufficio stampa e una curatrice, ecco la ricetta

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Siamo tutti intelligenti

Perché è nato PALAZZO conTEMPORANEO? Partendo da una situazione di eccellenze che sul territorio lavorano “isolate”, abbiamo voluto creare un’occasione d’incontro e networking. Sul territorio le realtà che si occupano di contemporaneo si conoscono e si apprezzano, ma capita raramente di poter lavorare insieme. Anche rispetto a tematiche molto importanti, le associazioni medio piccole restano sempre e comunque escluse dai grandi dibattiti. C’era voglia di fare le cose insieme, ma non c’era uno spazio, non c’era un’opportunità.. e così l’abbiamo creata.” (Elena Tammaro) Un sogno nel cassetto per/di PALAZZO conTEMPORANEO? Creare, entro 7 anni, il festival “Palazzi conTemporanei”: più luoghi, diciamo 5, allestiti contemporaneamente con artisti da tutta Europa. Sarebbe un evento culturale dirompente, speciale e a forte impatto turistico e culturale sulla Regione. Il tutto con costi contenuti. Conviene a tutti, questo è per ora solo un sogno… (Paolo Ermano) Dove: Via Cavour 4, Udine Quando: Fino al 12 maggio 2013.

Venerdì 16-22, sabato e domenica 10-22 Ingresso: Gratuito Contatti http://palazzocontemporaneo.tumblr.com/ www.facebook.com/PalazzoContemporaneo Raccolta fondi http://www.shinynote.com/organizzazione/281/ comitato-udine-prova-ad-immaginarti-migliore

che vanno bene, e nella prima frase, in alto, ce ne sono parecchie che vi invito a trovare. Anche il titolo di questo mese ha la parola FUNAMBOLESCHI che contiene tutte le vocali.

La matematica ci dice che le cinque lettere A E I O U si possono disporre in 120 ordini diversi. Ebbene, qualcuno si è preso la briga di elencarli tutti e 120, e ha poi cercato una parola con tutte le cinque vocali, in ciascuno dei 120 ordini. Ad esempio, nella casella U I O A E possiamo scrivere FUNICOLARE, mentre E O A U I può accogliere il termine NEOASSUNTI. Io ho trovato anche tre numeri che hanno le cinque vocali senza ripetizioni, ma mi restano parecchie caselle ancora vuote. Le più ostiche sono quelle che terminano per U… Adesso controllo se esiste un’uscita dell’autostrada a CAMERINO-SUD o un volo di linea TANGERI-CORFU’, perché altrimenti non saprei come completare A E I O U…

© Giorgio Dendi

giorgiodendi@virgilio.it

GIOCHI FUNAMBOLESCHI

Ci sono delle situazioni preoccupanti: sono sopravvissute alcune fraudolenti contrappuntiste alle quali piace curiosare nella fusoliera; prima che muoiate, vi aiuterò in questa inconsueta ricerca che vi prosciugherà tutte le forze.

Tranquilli, la frase che volevo scrivere è proprio quella che avete appena letto, e chissà se il titolo ci può aiutare a capire il senso di quelle parole, apparentemente slegate fra loro. Volete qualche secondo per rileggere la frase?

Se chiedessi qual è l’unica parola della lingua italiana con tutte e cinque le vocali senza ripetizione, parecchi risponderebbero quello che ci è stato insegnato a scuola, in prima elementare: l’unica parola con questa particolarità è AIUOLE. Ma ci sono tantissime altre parole

Valeria de Tullio

MAGGIO 2013

per Palazzo conTEMPORANEO. Mescolare il tutto per circa due anni e aggiungere tanti-tanti volontari! (Elena Tammaro)

KONRAD

Il 12 aprile scorso ha aperto le porte alla città di Udine “Palazzo conTemporaneo” con un boom di presenze: oltre 3.000 solo nel primo fine settimana.

La finalità dell’intera iniziativa è il recupero di uno spazio creativo per le realtà territoriali legate alla ricerca culturale ed artistica contemporanea.

Si tratta di un progetto indipendente che ha l’intenzione di valorizzare il territorio e le risorse umane ivi presenti, ideato e costruito da under 35 e sostenuto dalla gente attraverso il crowdfunding.

- UDINE

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PALAZZO

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MAGGIO 2013 KONRAD

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Cinema (per forza, si DELUDONO LE COSTOSE BARACCONATE gigantesco parla di giganti!) ed esagerato. In realtà si tratta DEL CINEMA AMERICANO della fusione di due favole, “Jack the Giant Killer”

e “Jack e il fagiolo magico”. Della prima nel 1962 è stato tratto l’eccellente film fantastico L’Ammazzagiganti con Kerwin Mathews, diretto da Nathan Juran.

Della seconda esiste addirittura un cartone animato intitolato Topolino e il fagiolo magico (1947) prodotto da Walt Disney dove Topolino, Pippo e Paperino si arrampicano su una gigantesca pianta di fagioli fino ad un castello tra le nubi dove vive un gigante mezzo scemo che canticchia continuamente una stupida canzoncina che fa: “FEE, FI, FO, FUM!”. Il film di Singer è ambientato in un medioevo di fantasia, dove il giovane Jack, grazie alla solita smisurata pianta di fagioli, inconsapevolmente fornisce ai vendicativi giganti che vivono tra le nubi la strada per ritornare sulla terra a fare strage, e ci vorrà del bello e del buono per sconfiggerli. Anche qua la tecnica 3D domina la scena con molte scene di azione ed inquadrature mozzafiato, ma anche se la regia è valida, nel film manca quel “quid” in più che distingue un buon prodotto da un’opera mediocre. Personaggi eccessivamente caricaturali, specie i giganti, incongruenze nella sceneggiatura e salti narrativi non aiutano ad apprezzare un film che alla fine si rivela essere solo un costosissimo giocattolo creato per fornire due ore di modesto intrattenimento, e nulla più. Sempre restando nel campo del cinema fantastico, andiamo molto meglio con le produzioni minori, come ad esempio Cercasi amore per la fine del mondo di Lorene Scafaria, rivisitazione del tema della catastrofe finale in chiave minimalista.

E se la fine del mondo fosse ineluttabile? Nel film un asteroide lungo 50 km, battezzato “Matilda”, sta dirigendosi verso la Terra, ed anche se la sua massa rispetto a quella del pianeta è trascurabile, l’impatto provocherà una tempesta di fuoco che dilagherà in tutto il mondo, causando l’estinzione di ogni tipo di vita animale e vegetale. Tutti i tentativi per fermarlo sono andati falliti. La fine di tutto arriverà con matematica certezza entro 15 giorni. L’osservazione di un’umanità che ormai non ha più nulla da perdere viene realizzata attraverso la storia di una coppia di sbandati ed i piccoli ritratti di individui che reagiscono nei modi più diversi alla consapevolezza della fine imminente. Lorene Scafaria, sceneggiatrice di talento (vedi ad esempio Nick & Norah e Tutto accadde in una notte) qui alla sua prima regia ci regala un film intimista dove i due protagonisti sono guidati da un senso di colpa per il tempo perduto e dal rimpianto per la vita come avrebbe potuto essere.

Certo , chi si aspettava un film spettacolare come Armageddon rimarrà deluso, perché in esso non viene mostrato nulla della catastrofe finale, anche se nel manifesto pubblicitario si vede la caduta dell’asteroide (in realtà si tratta di un imbroglio della distribuzione), ma la visione della pellicola può essere consigliata a tutti gli amanti del cinema intelligente.

Si salvano solo le produzioni minori

Nel vecchio film musicale Il Mago di OZ (1939) di Victor Fleming, quando finalmente la bambina Dorothy (Judy Garland) ed il cagnolino Toto assieme allo spaventapasseri, il leone codardo e l’uomo di latta riescono a raggiungere la Città di Smeraldo, invece di un grande mago trovano un ridicolo ometto che cerca di apparire gigantesco grazie a trucchi ottici e pirotecnici. Nel film di Sam Raimi Il Grande e Potente OZ il protagonista è invece un gran pezzo di giovanottone assai bello ed aitante (James Franco). Poichè la storia viene presentata come un antefatto del vecchio film del 1939, vuol dire che con il tempo che scorre alla rovescia, il mago si è ristretto. Rimangono i fuochi di artificio e le truccherie ottiche, specie quelle del 3D. A questo proposito mi corre l’obbligo di avvertire gli spettatori che il 90 % del film è girato in funzione della tridimensionalità delle immagini, quindi senza gli occhialetti vedendo il film in versione bidimensionale si perde gran parte dello spettacolo. Per il resto, il film ricalca la trama del 1939, ma senza le canzonette e senza Judy Garland. I primi 20 minuti sono in bianco e nero con schermo quadrato. Oz è un mago da baraccone che ai primi del novecento si guadagna da vivere nelle fiere di paese, ed è stanco di girare per il Kansas, uno dei posti più aridi e polverosi di tutti gli USA. Un giorno sale a bordo di una mongolfiera e viene risucchiato da un tornado fino al mitico e coloratissimo paese di OZ “oltre l’arcobaleno” dove dovrà combattere contro due streghe cattive interpretate da Rachel Weisz e Mila Kunis, aiutato da una bambola di porcellana alta 50 cm, da una scimmietta volante e da una maga bella e buona (nel senso corretto del termine). Finale esagitato con gran tripudio di effetti speciali costati milioni di dollari. Troppo per un film che in fondo è solo una bella favoletta ma niente di più. Nulla a che fare con il prodotto originale del 1939. Peccato per il bravo regista Sam Raimi che all’inizio della carriera ci aveva regalato degli ottimi film horror, come La Casa (1983), La Casa 2 (1987), Darkman (1990), L’armata delle tenebre (1993), e poi aveva ceduto alle lusinghe degli gnomi di Hollywood girando il film miliardario fumettaro Spider-man (2002) con ben due seguiti. Nel 2009 sembrava essersi riscattato con Drag me to Hell, terrificante storia di una maledizione implacabile, ma adesso ci è ricascato a girare il solito filmone esagerato. Ahimè, quanto talento sprecato. Andiamo peggio con Il cacciatore di giganti di Bryan Singer, un regista che nel 1995 mi aveva affascinato con I soliti sospetti, uno dei più bei film polizieschi mai visti, ma poi si era buttato anche lui su film molto costosi basati su personaggi dei fumetti, come X-Men (2000), X-Men 2 (2003) e Superman returns (2007). Adesso si è impelagato addirittura in una mega produzione fantasy dove tutto è

Gianni Ursini

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Teatri di confine

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E quest’ultimo dato non è meno importante degli altri, perché Firefly ha più di un debito con la tecnologia. I corpi degli otto danzatori, infatti, interagiscono spesso con le luci e con la macchina scenica approntata da Heinl, tanto da rimanere per gran parte dello spettacolo pure ombre, spesso in dissolvenza. Giocando con lo sfondo nero, i corpi danzanti

Stefano Crisafulli

TUTTI AL CINEMA... ANZI... AL TEATRO! In collaborazione col Centro del film sloveno di Ljubljana e con il contributo del Consolato generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, il ridotto del Teatro stabile sloveno si propone, per la prima volta, come sala cinematografica per ospitare una curata serie di proiezioni della recente cinematografia slovena. I film, tutti sottotitolati in italiano, sono seguiti da un dibattito con registi ed attori a cura della giornalista Eva Ciuk. Il 9 aprile si sono aperte le danze con la commedia Kruha in iger (panem et circenses), in prima visione assoluta per l’Italia,del regista Klemen Dvornik. Il film (premiato dal pubblico al XIV Festival del cinema sloveno) è girato con un bell’effetto sgranato che ci riporta ancor più agli anni degli ultimi sospiri della Jugoslavia socialista, vista con un occhio di bonaria nostalgia. La famiglia Novak di Titovo Velenje viene sorteggiata per partecipare ad un popolare quiz televisivo incappando in tutta una serie di assurde situazioni che accompagnano lo spettatore riuscendo a strappare qualche sorriso. La seconda giornata è stata dedicata a Izlet (un viaggio), candidato sloveno per l’Oscar (film straniero) e film di spicco della piccola rassegna. Debutto del regista Nejc Gazvoda, reduce di una lunga serie di premi ben meritati, il film ci racconta il viaggio di tre amici che finiranno per scoprire e condividere i lati più oscuri e travagliati delle loro vite. Film interessante e con attori giovani e meritevoli che sa stupire, nonostante qualche ingenuità (il racconto del soldato è preso interamente dalla trama dello splendido Nella valle di Elah Paul Haggis del 2007), e fa ben sperare per la carriera del regista. Il ciclo si chiuderà martedì 23 aprile con il dramma sentimentale Lahko noc, gospodicna (buonanotte signorina)

KONRAD

emergono dal nulla e nel nulla ritornano, salvo poi esaltare la loro corporeità carnale quando, in un paio di occasioni, risultano sin troppo esposti alla luce tradizionale.

Si comincia subito con uno dei numeri più riusciti. Sul palco delle grandi sfere colorate si trasformano in occhi senza palpebre, quasi a capovolgere la rituale disposizione di chi vede (il pubblico) e di chi è guardato (gli attori). Presto dalle sfere-occhi spuntano i danzatori, che come centauri di nuovo conio ballonzolano elegantemente, sfruttando la metamorfosi. Un’altra bella invenzione è l’ombra danzante sullo sfondo di un telo blu che prende vita e sembra, via via, impossessarsi della danzatrice, per poi sballottarla nell’aria, in un tripudio di forze misteriose e incontrollabili.

Anche se la sensazione di déjà vu è frequente, ciò che spicca nelle coreografie della Evolution Dance Theater è soprattutto questo spingere all’estremo le idee dei Momix e di tutte le loro clonazioni.

Quasi che, dopo il corpo, debba sparire anche la danza, per far rimanere sul palcoscenico solo la macchina da divertimento, l’illusione di un’illusione. Di danza, in effetti, ce n’è pochina, anche perché spesso prevale l’aspetto atletico e circense, come nelle coreografie meno illusionistiche: quella dei bagnanti, ad esempio, nella quale, complice un pavimento morbido e rimbalzante, i danzatori si divertono a sperimentare movimenti e combinazioni. Si ha l’impressione, insomma, di uno spettacolo che, tra luci e ombre, è ancora alla ricerca di un giusto equilibrio, sia pur con buone frecce al suo arco.

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Prendi un po’ di Momix, un pizzico di Mummenschanz e Teatro Nero di Praga a volontà, poi mescola bene il tutto ed ecco pronto Firefly, spettacolo multimediale e illusionistico della compagnia Evolution Dance Theater andato in scena al Teatro Bobbio, mercoledì 27 marzo, per la stagione della Contrada. Nata nel 2008, la compagnia è diretta dal coreografo Anthony Heinl, che vanta un curriculum di tutto rispetto: le sue esperienze vanno da David Parsons a Marta Graham, dai Momix a Daniel Ezralow, oltre a solide basi scientifiche.

MAGGIO 2013

FIREFLY E I CORPI IN DISSOLVENZA

del regista Metod Pevec, presente in sala.Il film tratta la storia di un rapporto coniugale in crisi fra Hana (Polona Juh) e l’architetto di successo Samo (Jernej Šugman).L’incontro di Hana con un ex compagno di studi (Jan Cvitkovic) risvegliarà però la speranza nell’amore. Che dire... un grazie al teatro stabile sloveno che, in un momento in cui il settore cinematografico è in piena crisi, prova ad aprire un piccolo spiraglio sulla crescente produzione d’oltre confine.

Gianfranco Paliaga

MAGGIO 2013 KONRAD

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Alimentazione

LE FRAGOLE

Amiche della linea e della

Conosciamo meglio un frutto che da Aprile a Giugno profuma le nostre tavole: la fragola.

Frutto antico caratterizzato da un ottimo profumo e un sapore dolce, conosciuto già all’epoca dei Romani che la chiamavano, appunto, “fragrans”, la fragola è costituita al 90 per cento di acqua, ma ciò non deve indurre in errore: ricca di vitamina C (cinque frutti di fragola possono sostituire una arancia durante l’estate), contiene anche tracce di vitamine del gruppo B e buone quantità di Potassio, Calcio e Fosforo. Così, 100 grammi di questo frutto contengono solo 30 calorie, non contengono grassi saturi, colesterolo o sodio Le fragole, oltre ad essere buone, sono state apprezzate fin dall’antichità per le loro proprietà terapeutiche. La comunità scientifica internazionale si occupa da anni di approfondire le conoscenze sulle potenzialità salutistiche delle fragole: studi recenti sulla natura molecolare dei composti antiossidanti delle fragole hanno consentito di scoprire che esse contengono, tra gli altri, polifenoli e flavonoidi come catechina, quercetina, campferolo e antocianine (note per essere presenti in elevate quantità nelle arance rosse siciliane) ma anche acido ellagico e resveratrolo, antiossidante abbondante anche nel vino rosso.

Le elevate quantità di tali antiossidanti fanno si che le fragole siano collocate al vertice della scala ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity), utilizzata per quantificare il contenuto in sostanze antiossidanti e, per tale ragione, sono state inserite tra i cibi che “mantengono giovani” nella speciale classifica stilata dall’USDA (il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense).

Diversi antiossidanti estratti da questo frutto sono stati testati al fine di determinarne le caratteristiche anti-tumorali derivanti dalla capacità di proteggere il DNA dagli attacchi dei radicali liberi. Ottimi risultati preliminari sono stati ottenuti, in particolare, nei confronti del cancro all’esofago, al colon, al polmone e alla prostata.

Ai polifenoli estratti dalle fragole, inoltre, sono stati attribuiti effetti antimicrobici con particolare riferimento ai patogeni intestinali. Gli antiossidanti delle fragole, infine, sono in grado di abbassare il rischio di patologie cardiovascolari attraverso l’inibizione dell’ossidazione del colesterolo “cattivo” (LDL) e la diminuzione della tendenza ad eventi

trombotici. Estratti di fragole sono stati testati con successo per il loro potere anti-infiammatorio.

Alcuni studi preliminari su animali, inoltre, hanno salute dimostrato che un ricco consumo di fragole può essere associato ad un beneficio per l’integrità delle funzioni cerebrali.

I buoni effetti sulla memoria, in particolare, sembrano essere associati alla discreta presenza di acido folico.

Queste le buone notizie. Ora le cattive: spesso le fragole acquistate hanno poco sapore, sono dure, di colore rosso troppo intenso, oppure con macchie bianche… queste sono fragole che sono state ‘forzate’ nella loro crescita per arrivare prima sui mercati e spuntare il prezzo migliore, e difatti le troviamo già a marzo. La loro coltivazione è quanto di più distante ci sia dalla natura: le piante di fragola destinate a questa produzione, benché vivaci e produttive per vari anni, vengono distrutte ogni anno. Per dare delle fragole fuori stagione, le piante, prodotte in vitro sono poste in piena estate in frigoriferi, che simulano l’inverno, per anticipare la loro produzione. All’autunno, la terra sabbiosa è pulita e sterilizzata, e la microfauna distrutta cosicché queste piante vengono messe a dimora con grande anticipo e crescono completamente sotto dei teli neri, senza mai vedere il sole e nutrite solo di concimi chimici. Il risultato finale è un frutto che nulla ha a che fare con la vera fragola, poverissimo di risorse nutritive, pieno di sostanze tossiche utilizzate per la sua coltura, privo di ogni valore alimentare e salutistico.

Per queste ragioni consigliamo caldamente di aspettare almeno metà maggio per acquistare le fragole, in modo da essere più sicuri della loro provenienza e coltivazione.

Per preservare tutte le loro proprietà salutistiche, consumatele fresche, possibilmente appena raccolte, al naturale – ossia non in macedonia o cose del genere. Preferite quelle biologiche perché non hanno subito i numerosi trattamenti chimici previsti e anche perché sono in effetti più naturali.

Aggiungiamo infine che la fragola è una piantina che si presta bene alla coltivazione anche qui al Nord con climi rigidi. Occupa poco spazio nell’orto e può essere coltivata addirittura in vasi tutto l’anno, senza per questo diminuire la sua abbondante offerta di frutti

Nadia e Giacomo Bo

www.ricerchedivita.it

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Pillole di cucina naturale

Pancake di grano saraceno con composta di fragole e cardamomo Ingredienti per 5/6 persone

Procedimento

farina integrale di grano saraceno gr. 100 latte (riso, avena, soya, mucca...) Q.B. un paio di cucchiai di semi oleaginosi (lino, sesamo, girasole..) lievito per dolci bio o bicarbonato la punta di un cucchiaino pizzico di sale integrale fragole gr. 300 succo di 1 limone zucchero di canna grezzo tipo “Dulcita” o “Muscovado” 4 cucchiai 5/6 baccelli di cardamomo

Setacciare il grano saraceno, il lievito e il sale in un recipiente abbastanza capiente. Mescolare con una frusta, il latte, poco succo di limone, fino ad ottenere un composto fluido ma non troppo. Pestare in un mortaio i semi, nella sequenza: lino, sesamo, girasole ed aggiungerli al composto.

Lasciare riposare in un luogo fresco per almeno mezz’ora. Nel frattempo lavare velocemente le fragole, mondarle dal picciolo e tagliarle a spicchi regolari. Irrorarle con il restante succo di limone.

Riscaldare una pentola antiaderente o di ferro pesante, ungerla leggermente di olio di oliva o di sesamo e versarvi una piccola quantità del

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Il filo di paglia

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Fabiana Salvador Puress.oil di Martina Malalan Via Stiria, 7 – 34151 Opicina Trieste

m2@puressoil.eu- www.puressoil.eu tel. 0039 339 4126154

composto. Cuocere da entrambi le parti e mantenere caldo. Continuare così fino alla fine del composto. In un mortaio pestare i semi del cardamomo insieme allo zucchero, fino ad ottenere una polvere. Riscaldare una pentola antiaderente, quando è calda versarvi le fragole e scottarle a fiamma viva per alcuni secondi, aggiungere lo zucchero lasciandone a parte un cucchiaio.

Servire i pancake ancora caldi, con la composta di fragole, spolverizzare con il rimanente zucchero e decorare con una foglia di menta o melissa.

pentola non dovrebbe allargarsi molto. Se invece volessimo ottenere le crêpes sottili e leggere basterà aggiungere altro latte, senza esagerare, altrimenti si potrebbero sfaldare. La ricetta base delle crêpes o pancake non contiene dolcificanti quindi si presta a preparazioni sia dolci che salate.

Le fragole, come tutti gli alimenti, se vengono riscaldate perdono molte delle loro proprietà, in alternativa possiamo macerare le nostre fragole con lo zucchero, limone e cardamomo per una mezz’ora e servirle frullando leggermente il composto.

Consigli

Claudio Petracco

Cuoco professionista – Insegnante di Cucina Naturale www.cucinarebio.it

Dopo il riposo l’impasto dovrebbe risultare fluido. Per ottenere i classici pancake soffici e spugnosi, l’impasto, quando viene versato sulla

KONRAD

Banne, a pochi chilometri da Opicina, dietro Monte Radio. Una piccola chiesetta dedicata a San Floriano, di recente restauro, risale al 1735, sulla allora proprietà Ustia, poi Bidischini, e nella seconda metà del 1800, Burgstaller, famiglia originaria di Villacco. Il suo nome è per lo più associato alla “Monte Cimone”, ex caserma austriaca, riedificata dall’esercito italiano fra il 1924 e il 1933, oggi dismessa, ma rimasta nei ricordi nostalgici di tanti italiani che hanno trascorso in questa struttura il servizio di leva, Francesco Guccini compreso. Come per altre grandi caserme della provincia, ci si interroga periodicamente sul suo recupero. Un intero bosco inaccessibile si estende nel suo perimetro. Banne è considerata fra le località più fredde dell’altopiano triestino; le vicine “iazere”, assieme a quelle di Draga e Grozzana, fornivano un tempo ghiaccio per tutta la città. Ed è innanzitutto Carso, duro e aspro, “paese di calcari e ginepri”, nelle parole di Slataper. Se la coltivazione è sempre risultata difficile e faticosa, il terreno alcalino offre una varietà incredibile di piante officinali e aromatiche, tradizionalmente raccolte e utilizzate dai locali.

Martina Malalan, di famiglia autoctona, classe 1984, ha studiato tecniche erboristiche a Trieste, discutendo una tesi sulla caratterizzazione dell’olio essenziale dell’assenzio (tipico del Carso), dalla raccolta al prodotto finito. Cresciuta a Banne, fin da piccola amava la terra e le erbe che raccoglieva con la nonna per fare poi le tisane e le spezie da utilizzare in cucina. Le solite “Kraska zelišča” (erbe del Carso), dice sorridendo Martina, da queste parti ogni casa ha nella credenza almeno un vasetto con fiori misti o semini di finocchio… Poi un articolo su “Il Piccolo”; l’invito a presentare in Provincia un progetto per la realizzazione di una nuova impresa; la vincita e la nascita della sua azienda agricola denominata Puress.oil (pure essential oil), essenziale e accurata in ogni aspetto che accompagna l’attività fin dagli esordi.

Martina coltiva e trasforma piante medicinali e d’uso alimentare, ripristinando campi e orti abbandonati da decenni e facendo confluire tradizione, studio, ricerca e tanta determinazione. Ha un ettaro di terra in affitto, con una superficie coltivabile effettiva difficile da stimare, perché suddivisa da innumerevoli muretti a secco che delimitano passaggi stretti e lunghi, rendendo il lavoro veramente arduo. Le piante perenni sono acqui-

state da una azienda bio toscana, Casa Lanzarotti, quelle annuali crescono dai semi prodotti dalle piante madri. Non utilizza diserbanti di alcun tipo; i campi sono in fase di conversione, l’obiettivo è quello di ottenere al più presto la certificazione biologica, nonostante si coltivi già secondo metodi basati sulla biodinamica. Ha costruito un essiccatore solare direttamente nei campi, in legno, 6 metri per 2, con dodici cassetti, rivestito di lamiera scura, al cui interno vengono raggiunti d’estate i 35-40 gradi. Risulta molto efficace e particolarmente adatto alle biomasse. Grande competenza e professionalità nelle sue spiegazioni.

Martina, quali sono i prodotti che proponi? Tisane, per ogni momento della giornata: la Tisana della sera ipnoinducente, a base di melissa, con fiori di tiglio, luppolo e lavanda; la Tisana digestiva con menta peperita, fiori di malva e origano; la Landa carsica a base di issopo (pianta erbacea molto antica ormai estinta nelle nostre zone), ginepro, malva, pino, finocchio, santoreggia; la tisana denominata Fiori e foglie, rivista a partire dalla ricetta della nonna, ottima sempre. E altre ancora. Spezie: salvia, timo, rosmarino, maggiorana, origano e santoreggia, finocchio, ecc. già macinati e pronti per l’uso. Anche in mix, particolarmente adatte ad arrosti e selvaggina e proposte pure nella miscela con il sale non raffinato di Pirano. E poi gli oli essenziali di rosmarino, di ginepro e di lavanda, quest’ultima non tipicamente carsolina ma sempre molto richiesta.

Martina, inoltre, propone nei mercatini e nelle fiere del territorio saponette, realizzate in stampi di legno di quercia, dalle profumazioni delicate e naturali. Una doccia al timo e si rievocano passeggiate in Carso, “duro e buono”, citando ancora Slataper, anche per le sue essenze.

Brava Martina. Non potevi far meglio.

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Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi…

(S. Slataper, Il mio Carso)

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MARTINA. PIANTE AROMATICHE E MEDICINALI DEL CARSO

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KONRAD

Lavorare la terra, conoscendo modi, tempi, usi e pratiche di un mondo che è divenuto lontano, è come cercare di eseguire un concerto con molti strumenti in cui ognuno di loro, ogni persona, ogni sapere, ogni suono ha un suo significato, porta un suo contributo, senza il quale non si riuscirebbe a creare un Uno, un insieme armonico.

Fare un orto ti immette nell’eterno ciclo delle stagioni attraverso un ritmo dato dalle fasi lunari, scandito dal “fare” della campagna: la semine, le potature, i trapianti. Ciò rappresenta solo un preludio, un primo inizio nel mondo della pratica del coltivare in maniera biologica e biodinamica, scoprendo quanto è stato detto, scritto e fatto in merito. Dai villaggi di transizione di Totnes, in Inghilterra, all’antroposofia di Steiner, alla permacultura. Molte persone puntando sulla forza capitale delle relazioni, hanno deciso in piena coscienza di fondare villaggi e fattorie, aprendo le porte di queste realtà a chi intraprenda una presa di coscienza verso una vita dotata di un diverso significato. Senso che non può venirci offerto dall’accumulo di beni o dallo svolgere mansioni e lavori che non considerino ciò che nella realtà contribuiamo a creare con il nostro tempo, impegno e operato.

Questa società del consumo, del continuo cambiamento, attenta solo allo standard di crescita elevato della produzione e al consumo di merci come metro del progresso, ha reciso le nostre radici con i modi di vivere e i valori del passato. Ha bollato come anacronistici valori come la durata nel tempo degli oggetti, lo scambio di saperi e conoscenze di generazione in generazione e ci ha reso schiavi di un mondo da comprare. Riprendere a coltivare il proprio cibo rappresenta il primo passo verso la verità. Rendersi conto della fatica che si fa nel coltivare in modo naturale un terreno per renderlo produttivo, ti fa istantaneamente comprendere la frase: “con il sudore della tua fronte tu mangerai”, assieme alla necessità e alla ricchezza della cooperazione, sia in natura che nell’uomo.

Dopo tre ore a spargere letame, con una forca su un appezzamento di mille metri, tra le mosche e l’odore acre, la fatica si fa sentire ma, nonostante i dolori, la giustezza del lavoro all’aria aperta è più forte.

Ugualmente quando il giorno successivo, c’è il canneto da finir di tagliare per creare i sostegni per i pomodori, la voglia di farlo prevarica ogni stanchezza e la consapevolezza che si sta facendo un lavoro “vero” anche. C’è questa importante scienza e arte che abbiamo almeno il dovere di provare a recuperare: la Natura. Tanti uomini e donne hanno dedicato parti delle loro vite all’osservazione del com-

Via San Giuliano, 35 - Pordenone tel./fax: 0434 28043 - gaiapn@libero.it

portamento degli alberi e delle piante nelle varie fasi del loro sviluppo, mettendole in relazione con le fasi della luna e dei pianeti, dimostrando che nel ciclo vitale naturale vi sono già i nutrimenti e le forze necessarie a crescita e resa, senza ricorrere alla chimica o a concimi mirati. I nostri contadini sceglievano i propri semi dalle piante migliori e conoscevano le proprietà delle erbe oltre che le consociazioni più adatte tra le colture. Comprendevano che la natura ha un proprio equilibrio e proprie regole e siamo noi, che abbiamo valutato il nostro “creato” di più di quello della natura stessa. Le città potrebbero prepararsi ad utilizzare gli stessi parchi urbani rimpiazzando gradualmente alberi solo ornamentali con quelli da frutto, sia belli che produttivi.

Inoltre l’amareno e alcune varietà di susino possono prosperare anche sulle pareti settentrionali degli edifici. Non conta la fretta poiché è più importante far bene. Non c’è il correre per rincorrersi c’è il fare.

Normalmente a maggio si raccolgono nell’orto cavolo cappuccio, asparago, bietola da costa, carota, cipolla, ravanello, spinacio. In coltura protetta cetriolo, fagiolino, zucchino. Si piantano all’aperto i tuberi pre-germogliati di patata.

Nella realtà il clima di questi ultimi mesi, le frequenti piogge e questa primavera che tarda a divenir stabile, ha creato delle problematiche poiché la terra deve essere asciutta prima di essere lavorata per procedere a semina e trapianti.

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RITORNARE CONTADINI

Tiziana Peressutti

a dicembre. E poi si vedrà.

Così ha spiegato il 22 aprile ai rappresentanti dei genitori l’assessore Antonella Grim, comunicando con 3 settiDal 1 aprile nei nidi, nelle scuole dell’infanzia, mane di ritardo quel che era primarie e secondarie sono sospesi i prodotti già in atto. Parliamo di 9000 pasti al giorno (il Comune provenienti da agricoltura biologica. Forse se ne gestisce il servizio mensa riparla per il 2014. Genitori, stay tuned. così come gli edifici scolastiIl mio bambino frequenta una scuola dell’infanzia comunale. Ogni ci dai Nidi alle scuole secondarie) e di un risparmio di 200.000 euro. giorno prendiamo l’autobus fino alla chiesa a San Giovanni e percorChe poi significa, a fare i conti della serva, 3 euro giusti a utente al riamo a piedi l’ultimo tratto, sul marciapiede fino a quando c’è e poi mese, per 7 mesi. Abbiamo detto a gran voce all’assessore che quecamminando lungo la strada, con acrobazie tra auto parcheggiate un sto taglio non fa onore alle politiche educative del Comune di Trieste. po’ ovunque e veicoli che passano. Pazienza, penso ogni mattina.

Cibo ed educazione sono strettamente connessi. Dalla nostra pancia La scuola è ospitata “temporaneamente” (sono circa vent’anni, mi passano le produzioni, l’ambiente, il futuro nostro e del pianeta. Un dicono) in alcuni container, poggiati su cemento. Quando piove cadirigente ha precisato che l’educazione alimentare non si fa solo con pita che piova dentro. L’isolamento il biologico. Lo so anche io: il biologiè inesistente con relativo spreco co non è una religione, ma solo uno energetico nel riscaldamento o rafstrumento. Peraltro finora le iniziative freddamento. La nuova scuola, che educative a tema cibo proposte a dovrebbe sorgere alle spalle, è ferma scuola dall’alto non hanno lasciato sulla carta da molti anni. Nonostante segno nei bambini né nei genitori. tutto questo, dico ancora: pazienza.

Se non vengono coinvolti gli utenti Le insegnanti ed il personale di del servizio nel programmare questi supporto fanno di tutto, ogni giorno, percorsi, è tempo e denaro buttato al per rendere quel luogo accogliente vento. Intanto comunque il biologico e familiare. Gli spazi sono minimi, sulle tavole quotidiane dei nostri figli la struttura cade quasi a pezzi ma a scuola fino a dicembre non l’abquesta scuola per noi è bella. Non è biamo più. “È essenziale sapere che che ce la vogliamo tenere così, sia per voi genitori il bio è importante. chiaro. Vogliamo la scuola nuova.

Lo è anche per me” ha detto la Grim.

Però capiamo che il senso di un luoBene, le crediamo. Crediamo che go è fatto in larga parte dalle persone, dalle idee e dalle relazioni. E davvero il punto di vista dei genitori (e dei bambini) conti per il nostro poi c’è la cucina con una brava cuoca. I bambini mangiano veramente assessore all’educazione. Ma se conta dobbiamo trovare il modo per bene. Anche perché il Comune di Trieste ha scelto una politica sul farlo valere davvero. Quando si comincerà a pensare di coinvolgere cibo che fa invidia a molte altre città. Filiera corta, territorio, prodotto l’utenza nella programmazione e nelle scelte? Non parlo di percorsi locale. La quasi totalità delle materie prime proviene da agricoltura plebiscitari o consultazioni online che sono solo il simulacro di una biologica. La nostra scuola diventa più bella anche per questo. Come vera partecipazione. La partecipazione vera si fa con il confronto, mamme della Commissione Mensa abbiamo proposto un laboratorio le analisi dei bisogni, dei desideri e delle possibilità. Si potrebbe di lettura da fare coi bambini e con gli altri genitori. Si fa a scuola, cominciare con un semplice indirizzario e-mail dei rappresentanti dei (grazie alla disponibilità di uno spazio concesso dalla coordinatrice genitori e dei membri delle Commissioni Mensa, per informarli con pedagogica) ogni 15 giorni, dalle 16 alle 17 e si chiama Gustiamoci una newsletter periodica su cosa bolle in pentola (non solo su cosa è le storie. Letture a tema cibo. E piccoli laboratori esperienziali, e poi già stato fatto). E continuare con qualche gruppo di lavoro, focalizzato assaggi. Autogestiti. Anche per valorizzare quello che di molto buono su temi specifici che operi con metodo ed in forma efficace e che proc’è sulle tavole dei nostri figli ogni giorno a scuola. Il biologico signiduca proposte a partire dai bisogni e tenendo conto delle possibilità. fica un cibo più sano, più controllato. Non sarà il toccasana di ogni Con il metodo della ricerca/azione partecipata. Si potrebbe comale. Per esempio se non è accoppiato alla filiera corta diventa meno minciare dal cibo, dato che nulla c’è di più quotidiano. A volte, trasparente. Tuttavia è una garanzia in più. Però adesso basta. Stop. con poco, le utopie possono diventare concrete.

Dissolvenza. Dal 1 aprile, causa pesanti tagli al bilancio chiesti dalla Regione il biologico nelle mense scolastiche a Trieste è sospeso. Fino Simonetta Lorigliola

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IL COMUNE CONGELA IL BIOLOGICO NELLE MENSE SCOLASTICHE A TRIESTE

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KONRAD REDAZIONALE A CURA DELL’INSERZIONISTA

Mae Sot si trova nel nord della Thailandia al confine con il Myanmar, nome ufficiale della Birmania. Non lontano della città, all’interno del confine, vivono migliaia di profughi birmani scappati dal loro Paese e rimasti bloccati nel limbo dei campi profughi.

Perseguitati dal regime birmano come ribelli, essi si vedono negato lo status di rifugiati politici dalla Thailandia e sono quindi costretti a vivere in terra di nessuno.

Arrivare al campo di Mae La è impressionante: la strada che attraversa la foresta è costeggiata da capanne, abitazioni tradizionali interamente costruite in legno e coperte da un tetto di foglie di banano. Inizialmente sembra di entrare in un normalissimo villaggio rurale, ma quando dopo 10 minuti di macchina ancora non si intravede la fine di questo groviglio di casupole diventa evidente che ci si trova davanti a qualcosa di eccezionale. Oltrepassati i cancelli sorvegliati da guardie armate sonnecchianti si entra finalmente a Mae La, il più grande campo profughi birmano al confine con la Thailandia. Ufficialmente esso ospita circa 45.000 persone che ufficialmente non possono lavorare né studiare. Nella pratica i profughi sono probabilmente molti di più e molti di loro escono dal campo di nascosto per lavorare nelle fabbriche thailandesi o entrare nel mercato

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Trauma di Nascita

Il punto di vista di un bambino

Il processo di nascita è il primo grande periodo di transizione nelle nostre vite. L’esperienza di essere intimamente connessi alla madre nel ventre materno, fino a gradualmente separarsi e individualizzarsi una volta lasciato quest’ultimo ci influenza non solo fisicamente, ma anche emotivamente e psicologicamente.

Gli eventi del parto, così come le esperienze prenatali, stabiliscono le fondamenta sulle quali costruiamo le strutture della vita successiva, influenzando in ultimo la nostra salute fisica, emotiva e psicologica.

I neonati e i bambini nell’età perinatale sono particolarmente sensibili a ciò che sta accadendo nel loro ambiente. Al contrario degli adulti però essi non hanno possibilità di combattere o fuggire in risposta a circostanze minacciose od opprimenti e, di conseguenza, la sola scelta per loro possibile in questi casi è di irrigidirsi. Ciò li rende molto più vulnerabili degli adulti e anche dei bambini più grandi agli effetti della sopraffazione e del trauma.

Le dinamiche di nascita I bambini possiedono l’imperativo biologico di venire al mondo utilizzando il proprio impulso (in associazione all’aiuto delle contrazioni uterine e delle spinte della madre) e di connettersi immediatamente alla madre per iniziare l’attaccamento.

della prostituzione. I titoli di studio conseguiti nelle scuole di Mae La non vengono riconosciuti all’esterno del campo e i ragazzi nati lì vivono con la prospettiva di non vedere mai nient’altro del mondo al di fuori dei sentieri in terra battuta che circondano le loro case. L’unico sbocco per non rassegnarsi ad una vita rinchiusa è quello di entrare in un programma di accoglienza e partire per un Paese straniero, un’occasione della quale in pochi riescono ad usufruire.

La Mae Tao Clinic si trova in una zona non lontano da Mae La ed è qui che Maung Maung Tinn lavora come paramedico. Pochi mesi fa è riuscito a tornare per una breve visita nel villaggio birmano dove ha trascorso la sua infanzia. Erano passati più di vent’anni dall’ultima volta che c’era stato. “Sono scappato da un incubo.” è la frase che ripete più spesso parlando della sua fuga dalla Birmania. A Mae Tao ha trovato una realtà che gli ha permesso di ricominciare a dipingere: i suoi quadri raffigurano scene di vita quotidiana nei campi profughi. Pur essendo carichi di luce, vita e colori, spesso trasmettono un senso di desolazione che non è inusuale percepire in situazioni come quelle di Mae Tao e Mae La. Per i curiosi segnalo i seguenti link: www.burmesepaintings.org; www.maetaoclinic.org

Giorgia Facis

Ma se ad esempio, un bimbo nasce da un travaglio molto lungo può alla nascita aver fatto esperienza di una grande quantità di forza compressiva e di conseguenza può sviluppare un’alta tolleranza alla pressione e allo stress, e addirittura essere attratto, crescendo, da situazioni altamente stressanti nel tentativo di riprodurre inconsciamente le dinamiche della propria nascita. Anche molte difficoltà di comportamento e di apprendimento nei bambini più grandi possono spesso essere ricondotte a schemi neuro-fisiologici stabilitisi nella nascita.

Come afferma il Dr. Emerson, autorità di spicco nel trattamento dei neonati e dei bambini, gli effetti del trauma precoce non devono essere una sentenza a vita: con un supporto terapeutico appropriato, possono essere del tutto curati, né vi è un limite di età per il trattamento di tali traumi.

La B.C.S. - Scuola di formazione Cranio-sacrale Biodinamico - ha invitato un docente con esperienza ventennale in tale materia: Graham Kennedy, co-fondatore del Craniosacral Institute, esperto delle relazioni madre figlio e lavora con le famiglie dei bambini adottati. Il corso aprirà la via alla scoperta dei “misteri” della propria nascita, per capire di più il rapporto genitori-figli e per cominciare a comprendere la lingua dei neonati. http://www.enhancingthefuture.co.uk/how-do-babies-experience-their-births/ Il seminario con Graham Kennedy si terrà il 31 maggio 1 e 2 giugno 2013 ad Aurisina – Trieste.

Info e prenotazioni al 345 9226622 – 345 9224454 – professionisti.craniosacrale@gmail.com

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Profughi prigionieri

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Senza guinzaglio

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KONRAD

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Questo termine spesso si usa come sinonimo della parola “carattere”: il temperamento del cane invece è solo una delle qualità naturali che va a comporre il carattere di un singolo soggetto.

Tale dote ereditata dai genitori sta ad indicare la reattività dell’animale a degli stimoli sempre positivi, come ad esempio il suo gioco preferito, che determinano una risposta del cane di dinamicità e movimento. Come la altre peculiarità del carattere, il valore varia da soggetto a soggetto: di conseguenza un cane può essere molto vivace, un altro meno o addirittura apatico, in sostanza molto pigro. Maggiore è la velocità della risposta del cane allo stimolo proposto, più attivo e vitale sarà il cane. Il temperamento è in sostanza il motore del nostro amico a quattro zampe, è la dote che fa attivare l’animale, lo fa interagire con noi o con un amico cane, con energia, fisica e mentale, e potenza; queste gli permetteno di essere scattante, agile, di muoversi con continuità per parecchi minuti, riuscendo a sostenere prove prolungate, sempre con esuberanza e vitalità. Anche la postura del corpo dell’animale ci indica la “cilindrata” del suo motore: muscoli tesi e pronti allo scatto, orecchie e sguardo in postura d’attenzione, leggerezza dei movimenti, sono tutti atteggiamenti indicativi di temperamento.

Ma cos’è uno stimolo? Cosa fa attivare il cane? Ovviamente i giochi graditi dal nostro amico, i bocconcini che successivamente diventano un premio, il proprietario stesso con i comandi vocali conosciuti all’animale, assieme alla gestualità del corpo e l’espressività del volto; anche il giardino di casa o il bosco durante una passeggiata possono essere le cause di un’azione giocosa del cane: tutte cose positive che fanno scatenare la vivacità, la voglia di divertimento e corse, che è innata nell’animale.

Il proprietario ha il compito di aumentare sempre più la voglia (motivazione) nel cane di ricevere i giochi preferiti, i bocconcini, le carezze, per farlo divertire e sfogare ma anche per farsi ubbidire. Deve oltretutto usare i comandi verbali e gestuali in modo corretto, differenziando gli ordini veri e propri da un atteggiamento invece allegro e giocoso per

far svagare il cane. Queste sono le armi a nostra disposizione per instaurare un corretto rapporto con un cane vivace e dinamico.

Nell’attribuire un valore al temperamento bisogna tener presente sicuramente l’età del cane, la sua taglia, la salute fisica. Cani di una certa età ma ancora pronti a attivi, hanno sicuramente un temperamento notevole, cosi come un cane molto giovane potrebbe sembrare tanto vivace ed ingannarci. Cani di grossa mole invece, come ad esempio i Terranova, Leonberger, i Mastini che, nonostante il loro peso, risultano muoversi con una certa agilità e prontezza, dimostrano temperamento. Fa la sua parte anche l’integrità fisica: un soggetto che, ad esempio, a seguito di un vomito o diarrea, si attiva nonostante il malessere, dimostra vivacità e dinamismo.

Volendo attribuire un valore al temperamento del proprio cane bisogna anche tener presente la quantità di informazioni che devo fornire per farlo attivare: un cane che gioca non solo con i giochi preferiti ma anche con un legnetto, una pigna durante una passeggiata in bosco e sempre con notevole attenzione rivolta al proprietario, è un soggetto molto attivo; al contrario cani portati in un contesto assolutamente nuovo che dimostrano insicurezza e poca voglia di svagarsi, correre, saltare, danno prova di scarsa vivacità. In tal caso sfrutteremo le altre armi a nostra disposizione, quali le carezze e i bocconi graditi.

Spesso il valore di questa dote è in stretta relazione con le altre qualità naturali del cane, tipo la tempra, la docilità e la socialità: un cane attivo è solitamente molto disponibile al rapporto con il padrone e con i terzi estranei, difficilmente avrà paura dei rumori improvvisi della città, a volte risulterà un po’ maleducato ma sicuramente equilibrato, forte, deciso, in parole semplici psichicamente stabile.

Massimo Visintin

addestratore riconosciuto ENCI e SIAC

www.senzaguinzaglio.eu - Trieste

MAGGIO 2013

IL TEMPERAMENTO DEL CANE

MAGGIO 2013 KONRAD REDAZIONALE A CURA DELL’INSERZIONISTA

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Colonna vertebrale

IL DORSO CURVO - L’IPERCIFOSI

Il dorso curvo (o ipercifosi) è un’accentuazione della curva dorsale della colonna vertebrale. Nella forma più grave, aldilà del danno estetico, provoca uno schiacciamento anteriore delle vertebre ed un conseguente deficit respiratorio (i pazienti che ne soffrono hanno difficoltà a respirare profondamente). A volte è localizzato nella parte bassa della colonna e viene chiamato anche “cifosi dorsolombare”. A differenza della scoliosi, dà luogo più facilmente a dolori vertebrali in età adulta, in particolare nelle cifosi dorsolombari e frequentemente se non trattato evolve e peggiora nel tempo.

Nella maggior parte dei casi è riconducibile ad una postura scorretta, spesso di origine familiare, che può essere corretta con facilità durante la crescita. Non è detto che se il papà e il nonno hanno un antiestetico dorso curvo, e di conseguenza spesso mal di schiena e male al collo, anche il figlio lo debba avere: si può migliorare con il passare delle generazioni.

In altri casi, ci può essere un problema di crescita delle vertebre, che si chiama osteocondrosi, osteocondrite, o morbo di Scheuermann: le vertebre invece di crescere armonicamente come dei parallelepipedi (dei mattoncini regolari) diventano dei cunei e questo facilita l’incurvamento in avanti. Cuneizzandosi, la vertebra continua ad essere sempre più schiacciata anteriormente. In questi casi si deve “tirare” da dietro, aprire lo spazio anteriormente per “dare aria” ai nuclei di accrescimento e consentire una crescita corretta.

Riconoscimento ed evoluzione Anche il dorso curvo, come la scoliosi, si manifesta con segni particolari, che devono essere valutati con attenzione dallo specialista, per poter fare una diagnosi corretta.

Per distinguere un dorso curvo (che è una patologia vera e propria) da un atteggiamento cifotico (un semplice difetto posturale) è sufficiente far eseguire un’estensione (raddrizzare) della colonna verso l’alto: se la colonna dorsale è

rigida e non si rettilineizza completamente è presente un dorso curvo (vera malattia), se invece si raddrizza è un atteggiamento cifotico (solo un difetto di postura).

Anche il dorso curvo, come la scoliosi, è tipico dell’età evolutiva perché compare e si aggrava soprattutto nel periodo dello sviluppo. Il periodo caratteristico di insorgenza ed evoluzione corrisponde alla fase di crescita puberale (10-13 anni nelle femmine, 12-15 anni nei maschi), fino al termine della maturazione ossea (1-2 anni dopo il termine della crescita staturale). Molto spesso (8 casi su 10) il dorso curvo si aggrava nel sesso maschile.

Come si visita e come si cura Durante la Visita, vengono prese delle misurazioni in punti di riferimento precisi che consentono di ridurre al minimo le radiazioni che altrimenti si prenderebbero ripetendo frequentemente esami radiografici. Tenendo inoltre conto che in caso di dorso curvo le misurazioni di superficie sono spesso più affidabili per quanto riguarda il problema spesso principale per il paziente: quello estetico. L’efficacia del trattamento è legato principalmente a due fattori: – Dalla costanza del paziente nel seguire le direttive e nel fare gli esercizi dati dai fisioterapisti.

– Dalla sua tempestività. Risulta infatti più efficace tanto prima l’adolescente lo inizia.

Il percorso consiste in un educazione specifica rivolta al paziente, il quale dovrà svolgere esercizi quotidiani di “riequilibrio posturale” con costanza. La prima fase del trattamento viene svolta sotto la supervisione del fisioterapista per poi passare ad una fase di maggior autonomia.

In alcuni casi gli esercizi sono a corpo libero, in altri casi questi vengono affiancati da esercizi più specifici con macchinari che permettono il rinforzo selettivo dei muscoli “deboli” e l’allungamento di quelli troppo accorciati.

I risultati ottenibili nell’età evolutiva negli atteggiamenti cifotici sono ottimi, sono molto buoni in termini di funzionalità ed estetica in caso di ipercifosi vere.

In età adulta i trattamenti permettono risultati meno soddisfacenti ma quantomeno evitano il progressivo aumento della cifosi.

Dott. Marco Segina

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3 venerdì ingresso libero Blue Phoenix Fulvio Minghinelli spiega il suo progetto di una musica con forti riferimenti culturali e suggestioni multietniche. Alle ore 20.30 presso l’Institute of Yogic Culture, via S. Francesco 34. Info 040 635718.

4 sabato Diventare contadini è facile!

Vuoi mangiar sano? Mattinata relax in mezzo alla natura imparando a coltivare la terra. Dalle ore 9 alle 12, euro 30,00 a persona. Agriturismo Al Selvadigo Basovizza strada per Pesek. Info 340 6733919 prenotazione obligatoria posti limitati.

4-25 ogni sabato ingresso libero Incontri di trasmissione della luce Tutti siamo alla ricerca del benessere fisico, di relazioni armoniose con chi ci sta vicino e di una situazione stabile e sicura. Scopriamo assieme i meccanismi delle Leggi Universali che permettono di realizzare la vera Felicità, attraverso, l’arte della Trasmissione della Luce. Ass. Yokoshi, ogni sabato ore 14, in via Torino 22. Info 349 1897848.

4-25 ogni sabato Teatroterapia Ogni sabato alle 20.30 presso la sala dello Studio fisioterapico Comin in via Franca 18, si tengono gli incontri di Teatroterapia a cura dello psicoterapeuta Emmanuele De Filippo e dell’attore Alessandro Predonzan. Per chi fosse interessato ad un’eventuale partecipazione, c’è la possibilità di assistere gratuitamente ad una/due sessioni previo appuntamento.

Info 349 6470293, 329 3794329.

5 domenica Aromaterapia per il ben-essere Ami gli oli essenziali e vuoi usarli per lo stress, la creatività, la meditazione? Ti aspettiamo al Corso di Aromaterapia all’Erb. Aromatica. Info www.fiordicamomilla.org, professionefelice@gmail.com 6 lunedì ingresso libero Incontri di meditazione Continuano anche in maggio da lunedì 6 dalle ore 19.15 le serate di meditazione gratuite, aperte sia agli esperti che ai neofiti, presso il Centro di Promozione Sociale in Via Filzi 8, V piano. Iscrizioni segreteria via Filzi 8, lun-ven ore 10-12. Info 040 761040, lifecare07.ml@gmail.com 6-27 ogni lunedì ingresso libero Meditazione di luce per la terra Co-creare la Nuova Terra, facilitare la Transizione in atto e il Salto quantico; meditazione di Luce per la Terra e l’Umanità, guidata da Arleen Sidhe, in

connessione con i regni della natura, il cuore di Gaia e la Fratellanza di Luce; l’incontro sarà introdotto da una breve spiegazione a titolo informativo, e dopo la meditazione seguirà un aggiornamento sull’Ascensione, la situazione attuale del passaggio di frequenza e cambiamento di coscienza della Terra.

Ogni lunedì alle 20.30 presso Assoc.

Lam-Il Sentiero, in piazza Benco 4. Info 347 2154583, arleensoundlight@libero.it 7 martedì ingresso libero Conferenza coppia o non coppia?

Per il ciclo di conferenze La Scelta, “Coppia o non coppia: i partner amici?”.

Incontro con gli psicoterapeuti C. Piccini e A. Nardelli alle ore 18.30 presso CSV in Galleria Fenice 2.

7 martedì ingresso libero L’apporto delle donne alla cultura filosofica.

Conferenza di Elena Radin e Guido Marotta del CEGEN Centro di Studi Generali Dr. David Juan Ferriz Olivares ore 17.30 presso la Libreria Borsatti, via Ponchielli 3. Info 040 2602395, 333 4236902.

7 martedì ingresso libero Lingua slovena: approccio pratico Sloveno come lingua d’ambiente:lezioni gratuite afferenti a situazioni specifiche.

Inizio ore 18.15 allo sportello della Scuola di Sloveno presso il Multicultura center via XXX Ottobre 8/a. Gradita prenotazione. Non è richiesta alcuna quota associativa. Segreteria dalle 16 alle 18. Sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi gratuiti per adulti e ragazzi.

Info 338 2118453, centroitalosloveno@libero.it

8 mercoledì ingresso libero Guggenheim: cultori dell’arte Conferenza di Leonardo Calvo alle ore 19 presso la sede della Scuola d’Arte UNINT in via Mazzini 30 5° p.

Info 040 2602395, 333 4236902.

9 giovedì ingresso libero Il Maschile e il Femminile... che sono dentro di noi e il confronto con gli stereotipi. Per il Maggio d’Informazione Psicologica, laboratorio esperenziale con la Dr.ssa F. Parri alle ore 17.30 al Centro di Promozione Sociale in via Filzi 8. Info 366 3534220, lifecare07.ml@gmail.com 9 giovedì ingresso libero Punto vegetariani Incontro mensile “La rivoluzione vegetariana: un impegno sociale e politico per la giustizia economica e la pace nel mondo”-conducono Susanna Beira e Marco Bertali medici delegati Ass. Vegetariana Italiana. Dalle 17.15 alle 18.30-Banca etica, via Donizetti 5/a.

9 giovedì ingresso libero Sos - cervello Campagna sociale di psicofarmacovigilanza, incontro mensile: “Crisi di panico? Una “botta” di Vita...” conduce lo psichiatra Marco Bertali-dalle 18.45 alle 20.30-Banca etica, via Donizetti 5/a.

9 giovedì ingresso libero Armonia di mente, corpo ed emozioni Serata di sperimentazione gratuita del corso di 3 serate di Bioenergetica a tema: Arrendersi al corpo; Il principio del piacere; L’armonia ritrovata. Ass. Espande, ore 20.30, v. Coroneo 15. Info 380 7385996, www.trieste.espande.it

7 martedì ingresso libero Acqua pubblica: facciamo il punto Dopo i referendum del 2011 quali sono gli imbrogli che ci stanno propinando?

Discutiamone insieme per decidere il da farsi a Trieste. Portate le vostre opinioni.

Incontro pubblico presso lo Sportello ambiente del Multiculturacenter di Via XXX Ottobre 8\a ore 19.30. Info 338 2118453, multiculturacenter@libero.it

9 giovedì ingresso libero Orti comuni a Trieste Vuoi un orto? Hai un orto da condividere? Ti piace il verde? Ti interessa mangiare sano? Ti piacciono i prodotti naturali? Vuoi coltivare da te le verdure da portare a tavola? Incontro pubblico a tema presso lo Sportello ambiente del Multiculturacenter di Via XXX Ottobre 8\a ore 18.30.

7 martedì ingresso libero Dietro le sbarre Happy hour promosso dalla Comunità di San Martino al Campo alle ore 18.30 al ristorante/bar Il Posto delle Fragole, all’interno del parco di San Giovanni (ex OPP). L’invito è rivolto a tutti i cittadini che desiderano conoscere meglio le problematiche legate al carcere.

10 venerdì ingresso libero Le relazioni della nuova energia Come le relazioni si stanno trasformando, riconoscerne i sintomi; modelli di vita della nuova Terra e l’umanità galattica con esempi di altre civiltà di luce, dalla terra cava ai fratelli stellari, che ci aiutano nel processo di Ascensione planetaria; la libertà, l’unità e la collaborazione, la coppia, la famiglia, l’amore, l’educazione e le scuole, le funzioni di società, le leggi divine e regole di vita alla frequenza di luce del Cuore. Messaggi di luce per vivere al meglio la Transizione, aiuti te stesso, gli altri, il mondo. Con Arleen Sidhe, alle ore 20.15 presso assoc. LAM-Il Sentiero, in piazza Benco 4. Info 347 2154583, arleensoundlight@libero.it

7 martedì ingresso libero Peso fisico e peso emotivo La medicina olistica e la psicoterapia sistemica s’incontrano. Incontro a cura della dr. Silene Piscanec e della dr. Ilaria Bernardini alle ore 17.30. alla Farmacia alla Borsa, in piazza della Borsa 12.

11 sabato Eft e space clearing Mini-training su come utilizzare EFT e lo Space Clearing, ossia come rimuovere il disordine dalla propria casa e dalla propria vita. Presso lo Studio Viola in via Carducci 39, 1° piano, dalle 16 alle 20. Info www.eft-trieste.it, iscrizioni 347 2787410.

12 domenica I regni fatati della natura sottile Un viaggio nelle dimensioni di luce di Madre Natura. I Deva (Angeli) e “il piccolo popolo” fatato degli Elementi; Le realtà invisibili che ci circondano, gli Esseri che danno Luce, Forma e Ordine alla Vita e alla Natura. Un racconto vero, un’incantata giornata esperenziale nel verde in presenza e contatto diretto con le energie del luogo tramite Arleen Sidhe che vi descriverà e vi tradurrà i Suoni nei punti precisi itineranti e dove soggiorneremo; saluto e dono finale con canto e danza sacra in cerchio per Madre Terra e gli Elementi. info e prenotazioni 347 2154583, arleensoundlight@libero.it 14 martedì ingresso libero Lingua slovena: approccio pratico Sloveno come lingua d’ambiente: lezioni gratuite afferenti a situazioni specifiche. Inizio ore 18.15 allo sportello della Scuola di Sloveno presso il Multicultura center via XXX Ottobre 8/a. Gradita prenotazione. Segreteria dalle 16 alle 18. Non è richiesta alcuna quota associativa. Sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi gratuiti per adulti e ragazzi. Info 338 2118453, centroitalosloveno@libero.it 14-29 mart. e merc. ingresso libero Aperitivi... in inglese!

Cerchi un modo di mettere in pratica il tuo inglese... divertendoti? Vieni agli aperitivi con l’inglese Dominic Kerridge!

Ore 19, sede da definire. Info e prenotazioni 327 8458086 Martina.

15 mercoledì ingresso libero Guarire dall’ernia del disco Incontro con gli esperti del “Centro Rieducazione Colonna Vertebrale” sulle tecniche e metodiche fisioterapiche più efficaci nel curare l’ernia del disco.

Domande-risposte ed esempi pratici di casi di successo. Dalle ore 18.15 a Fisiosan in via Genova 21. Gradita la prenotazione. Info 040 3478678.

15 mercoledì ingresso libero L’apporto delle donne alla cultura artistica.

Conferenza a cura di Alenka Deklic ed Elisa Waldner del CEGEN Centro di Studi Generali Dr. David Juan Ferriz Olivares ore 17.30 presso la Libreria Borsatti, via Ponchielli 3.

Info 040 2602395, 333 4236902.

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MAGGIO 2013

Trieste

Su www.konradnews.it gli annunci di giugno entro il 21 maggio

KONRAD

APPUNTAMENTI DI MAGGIO

Per essere informato sulle attività Upledger, entra nel sito dell’Upledger Italia – Accademia Cranio Sacrale

www.accademiacraniosacrale.it e iscriviti alla ailing list o scrivi una mail a info@accademiacraniosacrale.it

UPLEDGER ITALIA - ACCADEMIA CRANIO-SACRALE &

ASSOCIAZIONE CRANIO-SACRALE FVG INFORMANO TUTTI COLORO CHE INTENDONO DIVENTARE PROFESSIONISTI DI TECNICA CRANIO-SACRALE. Innanzi tutto premettiamo che l’U P L E D GE R I T A L I A - A C C A DE M I A C R A N I O - S A C R A L E e la sua affiliata A S S O C I A Z I O N E C R A N I O - S A C R A L E F VG, sono le uniche realtà riconosciute e autorizzate da: UPLEDGER INSTITUTE INC - USA –, fondata dal Dott. John E. Upledger, per garantire la qualità nella diffusione della Cranio Sacral Therapy - (CST) – a livello internazionale, mantenendo il rispetto del livello qualitativo, etico, professionale della CranioSacral Therapy, e la visibilità internazionale dell’operatore cranio-sacrale in Italia e in più di 170 Paesi nel mondo.

Nel rispetto della nuova Legge Nazionale 4/2013, per la qualificazione del Professionista non appartenente ad Ordini o Collegi e, nel nostro caso del Professionista in Tecnica Cranio-Sacrale, vogliamo fare chiarezza su alcuni punti fondamentali utili a garantirne la qualificazione stessa.

Questa Legge, è stata pubblicata nel mese di febbraio di quest’anno, per regolamentare le nuove professioni tra cui quella degli operatori cranio-sacrali, ma come tutte le nuove leggi, necessita ancora di tempi tecnici per il suo studio e per la corretta applicazione alle nuove figure professionali, tra cui quelle degli operatori del benessere, olistici, ecc.

Molte Associazioni e molti operatori infatti si sono mossi autonomamente per precorrere i tempi nell’adeguarsi a questa legge e, purtroppo per loro, i risultati ottenuti a causa della troppa fretta, non stati ottimali.

Infatti alcune di queste Associazioni, o singole realtà (persone fisiche o giuridiche), sono già state respinte in quanto non conformi alle normative di legge, secondo quello che è l’organo competente per l’ammissione al nuovo registro (appartenente al MISE) che si va tuttora costituendo proprio per queste realtà preposte alla qualificazione.

Noi, personalmente, come Associazione ci siamo rivolti, in un’ottica di collaborazione e corporazione, al COLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), che tra i primi si è fatto promotore della legge 4/2013 stessa ed ora si sta occupando di attuare tutte le procedure necessarie per rendere conformi le realtà dei nuovi professionisti.

La nostra Associazione sta seguendo di pari passo il lavoro e i progressi del COLAP, utili a garantire a tutti un regolare e ottimale ingresso nella qualificazione professionale. Contemporaneamente lavoriamo per preservare la nuova figura del professionista cranio-sacrale da ogni spiacevole ambiguità o incompatibilità legata all’esercizio della professione.

Nel perseguire la qualità che fino ad ora ha contraddistinto a livello internazionale l’organizzazione Upledger, ci stiamo muovendo, quindi, per garantire la qualificazione del professionista non ordinistico a livello nazionale e per poter essere un punto di riferimento in quella che è considerata la nuova professionalità dell’Operatore Cranio-Sacrale chiamato dal dott.

Upledger “Facilitatore” .

Siamo dunque abbastanza vicini a quella che sarà la qualificazione del “Facilitatore” attraverso l’iscrizione al MISE (Ministero Italiano Sviluppo Economico), attraverso una certificazione UNI – ISO, attraverso la sicurezza e la tutela legale di un’organizzazione che ci sta seguendo direttamente, quale è il COLAP. Quest’ultimo, infatti, sta procedendo a rendersi parte attiva all’interno del MISE stesso e, per quanto riguarda le Associazioni olistiche del benessere, come è anche considerata la Tecnica Cranio-Sacrale, il tavolo di lavoro che si prospetta è quello formato anche dai rappresentanti del Ministero della Salute.

Ribadiamo, ancora, la necessità per tutti voi che ci state leggendo di porre la massima attenzione a tutte quelle Associazioni, Enti e persone che si propongono come qualificatori iscritti al Ministero e di verificarne approfonditamente la veridicità delle dichiarazioni prima di compiere qualunque passo utile alla vostra qualificazione.

Da parte nostra continuiamo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, per la vostra qualificazione e per darvi le direttive migliori, corrette e necessarie per poter esercitare la Tecnica Cranio-Sacrale (CST) del dott. Upledger, così come abbiamo fatto anche per i Professionisti Sanitari, ottenendo l’accreditamento ECM dei nostri corsi presso il Ministero della Salute Italiano.

CONTINUIAMO, QUINDI, AD ORGANIZZARE I CORSI APERTI A TUTTI PER L’APPRENDIMENTO DELLA TECNICA CRANIO-SACRALE. CONTATTI:

Tel. 0403476191 - mail: info@accademiacraniosacrale.it - Sito: www.accademiacraniosacrale.it

15 mercoledì Corso massaggio decontratturante d’ispirazione Ayurvedica, per sciogliere tensioni muscolari ed articolari e per riequilibrare il sistema nervoso. Dispensa e attestato finale. Liv. base-amatoriale, 6 lezioni, ogni mercoledì ore 18-20.30.

Ass. Culturale Shanti, via Carducci 12.

Info Sabrina 334 1559187.

15 mercoledì ingresso libero Incontro spazio donna Un occhio alla relazione, cosa avrei potuto fare? - Progetto R.O.S.A. rivolto a donne sole, separate, divorziate con o senza figli. Presso il M.D.T. in Via Filzi 8, V piano. Iscrizioni segreteria via Filzi 8, lun-ven ore 10-12. Info 040 761040, lifecare07.ml@gmail.com 16 giovedì ingresso libero Piano regolatore incombe Cosa sappiamo e cosa vorremmo avere dal nuovo piano regolatore attualmente in elaborazione presso il comune di Trieste. Auspicati apporti informativi e suggerimenti in materia. Incontro pubblico presso lo Sportello ambiente del Multiculturacenter di Via XXX Ottobre 8\a ore 18.30. Info 338 2118453, piùverdemenocemento@libero.it 17 venerdì ingresso libero Camminare verso la libertà Conferenza con Mariuccia Lauricella. Sciogliere le catene dell’anima per l’evoluzione tra Spirito e Materia. Alle ore 20 in via s.Francesco 15 presso l’ass. Leviedelblu.

Info 347 0348629, 328 2845428.

17 venerdì ingresso libero La filosofia vegetariana Una scelta etica ecologica e solidale per il bene-essere e la pace. Conferenza con Susanna Beira, medico delegato di zona Ass.vegetariana italiana, counselor ad indirizzo psico-corporeo e transpersonale, istruttore Rio Abierto alle ore 20.30 all’Ass. Culturale Shanti Trieste, via Carducci 12.

18 sabato ingresso libero Festa fiori e piante in piazza Dalle ore 16 sino al tramonto in piazza Volontari Giuliani; benvenuto maggio mese dei fiori e degli amori; gli odori e i colori della primavera caratterizzeranno la festa assieme a tanti altri eventi tra i quali: giochi e disegni di bambini per “il giardino che vorrei”, presentazione del nuovo libro sul “civico orto botanico e bosco del Farneto”, percorsi naturalistici, esposizione di prodotti orticoli della zona di San Giovanni, esposizione di piante da giardino e da poggiolo, assaggio prodotti naturali, confezioni floreali in mostra, informazioni sugli insetticidi naturali, attività dimostrative di compostaggio a cura di Legambiente, materiali sull’educazione e tutela ambientale a cura del WWF-Riserva

Marina di Miramare, campioni di attrezzi per orti e giardino. A conclusione spettacolo, musica e danza salutando il sole. Apertura adesioni al gruppo per l’adozione del giardino. L’iniziativa si propone anche come percorso a Bioest che si terrà il 24 e 25 maggio nel parco di San Giovanni. Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it 18-19 sabato e domenica Celtic Ogham Reiki® 1° livello La magica Energia dell’antico alfabeto Celtico per il benessere e l’evoluzione personale. Trainer: Maurizio Battistella, PhD. Info 338 7592945, segreteria@csro-ts.it, www.reiki-trieste.it 19 domenica VI Chakra Io ed il Tutto siamo profondamente correlati. Seminario pratico ore 9.30 15.30, presso la Quinta Dimensione, in via Strabone 13, prenotazione obbligatoria. Contributo 40 euro.

Info 347 9382478.

20-24 da lun. a ven. ingresso libero Settimana del benessere psicologico 231 gli Studi Aperti per consulenze gratuite e 152 le conferenze sparse su tutto il territorio della regione per parlare di psicologia e psicoterapia. Programma: www.psicologi.fvg.it. Info 040 3481631, psicologifvg@smileservice.it 21 martedì ingresso libero L’apporto delle donne alla cultura psicopedagogica.

Conferenza di Elena Radin e Sergia Musuruana del CEGEN Centro di Studi Generali Dr. David Juan Ferriz Olivares ore 17.30 presso la Libreria Borsatti, via Ponchielli 3. Info 040 2602395, 333 4236902.

21 martedì ingresso libero Il potere dei vegetali Incontro con la Dott.ssa Annarita Aiuto, consulente alimentare, esperta in Alimentazione Vegetariana e Dietetica Cinese Classica. “Il cibo non è solo alimento e gusto ma strumento terapeutico per mantenere l’energia vitale pura, collegando l’uomo al Cosmo.”

Prenotazione obbligatoria. Ore 20.30 Quinta Dimensione, via Strabone 13, contributo a offerta. Info 347 9382478.

21 martedì ingresso libero Lingua slovena: approccio pratico Sloveno come lingua d’ambiente: lezioni gratuite afferenti a situazioni specifiche. Inizio ore 18.15 allo sportello della Scuola di Sloveno presso il Multicultura center via XXX Ottobre 8/a. Gradita prenotazione. Segreteria dalle 16 alle 18. Non è richiesta alcuna quota associativa. Sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi gratuiti per adulti e ragazzi.

Info 338 2118453, centroitalosloveno@ libero.it

22 mercoledì ingresso libero Laboratorio di bioenergetica e meditazione Sperimentiamo il respiro consapevole, il rilascio di tensioni (corporee/emotive) e la meditazione per ridurre lo stress e produrre benessere psicofisico.

Iniziativa nell’ambito della “Settimana del benessere psicologico” promossa dall’Ordine degli psicologi. Ass. Espande, ore 18, v. Coroneo 15. Info 334 5603925, www.trieste.espande.it 23 giovedì ingresso libero Cambiare marcia con la PNL...

Nuovo codice dalla modificazione della fisiologia a quella del comportamento. Per il Maggio d’Informazione Psicologica, conferenza gratuita con il Dr. G. Bagatin alle ore 17.30 al Centro di Promozione Sociale, via Filzi 8, V p.

Info Segreteria CPS lun.-ven. 10-12, 040 761040, lifecare07.ml@gmail.com 23 giovedì ingresso libero Rigassificatore infinito Incontro e confronto sulle iniziative da intraprendere in opposizione al progetto di costruzione dei rigassificatori nel golfo di Trieste in seguito allo stallo delle procedure amministrative deciso dal ministro dell’ambientre Clini. Incontro pubblico presso lo Sportello ambiente del Multiculturacenter di Via XXX Ottobre 8\a ore 18.30. Info 338 2118453, triestedicenoalrigassificatore@hotmail.it 24 venerdì ingresso libero Educare nella società dell’incertezza Nell’educazione dei giovani d’oggi è indispensabile un approccio preventivo per creare condizioni stabili ed idonee allo “star bene” favorendo lo sviluppo integrato di corpo, mente ed emozioni.

Incontro rivolto ad educatori, insegnanti e genitori. Iniziativa nell’ambito della “Settimana del benessere psicologico” promossa dall’Ordine degli psicologi.

Ass. Espande, ore 18.30, v. Coroneo 15. Info 335 8459003.

25 sabato Voce di luce “...é utile richiamare alla mente i cristalli d´acqua di Masaru Emoto, e ricordare che il nostro corpo consiste essenzialmente di acqua. Risulta allora evidente come l´organismo umano reagisce direttamente, necessariamente, ai suoni.”

Voce di Luce è un incontro speciale con il suono. Contributo 20 euro, Prenotazione obbligatoria. Quinta Dimensione, via Strabone 13 alle ore 16. Info 347 9382478, www.krisztinanemeth.it 26 domenica Concerto Adriano Doronzo con Max Cernecca alle ore 17 - Irene Brigitte & Giovanni Settimo ore 17,30 - Bush Doctorz ore 18. Parco di San Giovanni nell’ambito del Bioest.

28 martedì ingresso libero L’apporto delle donne alla cultura scientifica Conferenza a cura di Elena Radin e Francesca Bradamante del CEGEN Centro di Studi Generali Dr. David Juan Ferriz Olivares ore 17.30 presso la Libreria Borsatti, via Ponchielli 3. Info 040 2602395, 333 4236902.

28 martedì ingresso libero Lingua slovena: approccio pratico Sloveno come lingua d’ambiente:lezioni gratuite afferenti a situazioni specifiche.

Inizio ore 18.15 allo sportello della Scuola di Sloveno presso il Multicultura center via XXX Ottobre 8/a. Gradita prenotazione. Segreteria dalle 16 alle 18. Non è richiesta alcuna quota associativa. Sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi gratuiti per adulti e ragazzi. Info 338 2118453, centroitalosloveno@libero.it 30 giovedì ingresso libero Fiori, giardini e boschi Esigenze e proposte da esaminare assieme alle realtà che si occupano e hanno pertinenza in materia. Importanza e ruolo dei cittadini nel favorire una migliore consapevolezza per valorizzare il patrimonio esistente. Incontro pubblico presso lo Sportello ambiente del Multiculturacenter di Via XXX Ottobre 8\a ore 18.30. Info 338 2118453, multiculturacenter@libero.it

Incontri con Legambiente Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle 20 nella sede di via Donizetti, 5/a (presso il punto informativo dei soci di Trieste della Banca Popolare Etica).

Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste. Info 366 3430369, 366 5239111, fax 040 9890553, info@legambientetrieste.it - Segui le nostre iniziative su www.legambientetrieste.it Corso di massaggio californiano Corso massaggio californiano con aromaterapia, attestato finale, 20 ore 250€ presso Studio Massaggi Aloha. Metà maggio e giugno in corsi individuali o di gruppo(max 4). Info e prenotazioni 345 6008286 Raffaella.

Crisi? difficoltà? dai una svolta!

Se vuoi essere un operatore olistico certificato e hai già fatto corsi e seminari, puoi veder riconosciute e qualificate le tue conoscenze diventando subito operativo.

Info 334 9161209, www.centrolos.it Healing Sounds Il suono che cambia la vita, con la Voce di Luce di Krisztina Nemeth e Gabor Ölvedi alle percussioni. Quello che sentirete sará unico, creato al momento. 12/06 a Trieste, 13/06 a Gorizia, 14/06 a Udine! Contributo: comprando il biglietto entro il 1 Giugno

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MAGGIO 2013

Trieste

APPUNTAMENTI DI MAGGIO

KONRAD

Su www.konradnews.it gli annunci di giugno entro il 21 maggio

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APPUNTAMENTI DI MAGGIO

KONRAD

MAGGIO 2013

Trieste 20 Euro, dopo questa data 25 Euro.

Info e prenotazione 347 9382478, www.krisztinanemeth.it Healing Voices La prima volta in assoluto due voci e le loro energie si incontrano a Trieste.

Voce di Luce di Krisztina Nemeth e Canto Armonico di Igor Ezendam. Il 26 Luglio ore 21 Vivi il Suono - “Equilibrium” energia femminile e maschile si fondono nella Grotta sul Carso sopra Trieste. 27 Luglio ore 9.30- 17.30 Workshop “Instant Sound” e “Libera la tua voce” sul Carso a Basovizza. 28 Luglio ore 9.30-17.30 Il canto per te - Il canto per noi. Giornata di armonizzazione singolarmente e con il gruppo, nelle pause Yoga con Arianna Artioli e meditazione sul Carso a Basovizza. Info e prenotazioni 347 9382478.

Costo 180 Euro per tutto l´evento, 150 euro pagando entro il 10 Luglio. Costo di 110 Euro partecipando a un solo evento e al concerto, 90 Euro pagando entro il 10 luglio. Costo 15 euro per il concerto, 10 Euro pagando entro il 10 Luglio. Info www.krisztinanemeth.it Gruppo autoaiuto e consulenze Progetto R.O.S.A. - Progetto rivolto a donne - Gruppo di autoaiuto - Spazio sostegno genitoriale - Consulenza psicologica - presso il Movimento Donne Trieste in Via Filzi 8, V piano-Info e iscrizioni-segreteria: via Filzi 8, lun-ven ore 10-12. Info 040 761040, lifecare07.ml@gmail.com Servizi per anziani Il Movimento Donne Trieste offre gratuitamente alle persone che ne hanno bisogno: accompagnamento anziani (mettiamo a disposizione anche la carrozzina) - ritiro ricette dal medico - consegna medicinali a domicilio - commissioni varie. Movimento Donne Trieste in Via Filzi 8, V piano dal lun. al ven. ore 10-12. Info 040 761040, 328 533 6354 Andrea.

Maggio d’informazione psicologica Il Maggio di Informazione Psicologica

Su www.konradnews.it gli annunci di giugno entro il 21 maggio

è un evento organizzato nel mese di Maggio da Psycommunity, volto alla diffusione di informazioni corrette sulla Psicologia. A Trieste gli psicologi aderenti offrono un colloquio gratuito a chi ne fa richiesta. Info Dr.ssa Parri 366 3534220, Dr. Bagatin 340 0760367, Dr.ssa Maresio 347 5367770.

Centro artistico estivo bambini Scuola del Vedere: dal 10 al 28 giugno promuove un centro artistico mattutino per bambini (6-13 anni) volto all’apprendimento giocoso di tutte le tecniche pittoriche. Via Rittmeyer 18, info@scuoladelvedere.it Yoga della musica e canto armonico L’uso del suono e della voce quale mezzo riequilibrante del benessere psicofisico; Nada e MantraYoga; Rilevamento del proprio Suono fondamentale o tonica individuale; Effetti e uso consapevole delle scale e intervalli musicali; Risonanza corporea e organi interni; Gestualità, voce e corpo; Canti delle Tradizioni, stili, espressione; Armonizzazione dei chakra e dei corpi sottili; I Suoni creatori di luce, forme e colori; Il Canto Armonico e Overtones.

Lezioni individuali, frequenza e orari personalizzati; a richiesta si organizzano corsi, laboratori e seminari di gruppo; con Arleen Sidhe. Info 347 2154583, arleensoundlight@libero.it Canti e danze sacre dal mondo Si organizzano a richiesta di gruppi ed associazioni, corsi e seminari di Canti e Danze sacre in cerchio delle culture dei popoli, di guarigione, di meditazione, ritualità e cicli della Natura, gli Elementi, la Terra e il Cosmo, la celebrazione alla Vita; per i Canti, lezioni individuali o di gruppo sono sempre attive durante tutto l’anno con giornate e orari personalizzati. Con Arleen Sidhe, esperta e insegnante di canti e danze sacre e popolari, tradizioni e spiritualità, musicista, cantante e musicodanzaterapeuta. Info 347 2154583, arleensoundlight@libero.it

Musica e canto celtico Corsi di Canto tradizionale (stile, espressione e lingue delle aree celtiche) e degli strumenti in uso nella tradizione: feadog (flauto irlandese), bodhran (tamburo celtico), chitarra per accompagnamento. A cura di Arleen Sidhe, cantante, musicista e insegnante formatrice del settore. Info Arleen 347 2154583, arleensoundlight@libero.it Orti comuni a San Giovanni Vuoi un orto? Hai un orto da condividere? Ti piace il verde? Ti interessa mangiare sano? Ti piacciono i prodotti naturali? Vuoi coltivare da te le verdure da portare a tavola? Rivolgiti al Piccolo centro di Aggregazione rionale in via San Cilino 40/2, Sportello dei mercoledì 8, 15, 22, 29 maggio a cura del C.I.F. dalle 10 alle 12. Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it Orti comuni a San Giovanni Vuoi un orto? Hai un orto da condividere? Ti piace il verde? Ti interessa mangiare sano? Ti piacciono i prodotti naturali? Vuoi coltivare da te le verdure da portare a tavola? Rivolgiti al Piccolo centro di Aggregazione rionale in via San Cilino 40/2, Sportello dei venerdì 10, 17, 24, 31 maggio a cura di Trieste Altruista dalle 15 alle 17. Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it San Giovanni Cologna scambia libri allo scopo di sviluppare la già esistente piccola biblioteca rionale si invitano i cittadini amanti della lettura a portare un libro e ritirarne due a piacimento. Rivolgiti al Piccolo centro di Aggregazione rionale in via San Cilino 40/2, Sportello dei mercoledì 8, 15, 22, 29 maggio a cura del C.I.F. dalle 10 alle 12. Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it San Giovanni Cologna scambia libri allo scopo di sviluppare la già esistente piccola biblioteca rionale si invitano i cittadini amanti della lettura a portare un libro e ritirarne due a piacimento.

Rivolgiti al Piccolo centro di Aggrega-

zione rionale in via San Cilino 40/2, Sportello dei venerdì 10, 17, 24, 31 maggio, a cura di Trieste Altruista, dalle 15 alle 17. Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it Ritroviamoci in p.zza Volontari Giuliani ogni martedì dalle ore 18.30 alle 19.30.

Una piazza che non è una piazza, ma dovrebbe essere un giardino di prossimità dell’alto Viale e via Giulia. Cittadini e associazioni del rione con il volontariato potrebbero adottarlo rimettendolo in fiore per essere usufruito intelligentemente da tutti. Se vi farà piacere recuperiamo insieme materiali foto e articoli sulla piazza, il Viale e adiacente Boschetto. Scambiamoci e regaliamo un libro adatti sia ad adulti e bambini. Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it Sloveno corsi estivi gratuti Inizio iscrizioni corsi di sloveno, lingua e cultura d’ambiente. In via Valdirivo 30, orario lun.-ven. 17-19. Info 040 761470, centroitalosloveno@libero.it, 338 2118453.

Cure essene l’Aura e Forme Pensiero Le terapie essene e la lettura dell’Aura; Un incontro con sè stessi, di guarigione e armonia interiore, fisica e sottile; il sistema dei chakra e relativi organi, la circolazione pranica e sottile dei nadi, il Suono, gli oli essenziali, i campi aurici e i corpi di luce; il legame e origine delle malattie e le Forme Pensiero, trasmutarle in luce; Un aiuto alle problematiche, le disarmonie, i disagi del corpo e dell’anima. Incontri, conferenze e trattamenti individuali con Arleen Sidhe, terapeuta essena certificata alla scuola di formazione di Anne Givaudan e del dott. Antoine Achram. Info 347 2154583, arleensoundlight@libero.it

Gorizia 3 venerdì ingresso libero Altri 50 anni di carbone?

Conferenza con Matteo Gaddi (Proget-

4 sabato ingresso libero L’adolescenza. Istruzioni per genitori La ribellione, la maturità, l’autonomia, la responsabilità, l’approccio alla sessualità. Conferenza a cura di Paola Menzolini, già educatrice nell’inserimento scolastico di bambini rom, ora insegnante di classe presso la scuola Steiner-Waldorf di Cormons. Alle ore 20.30 - Scuola Waldorf di Borgnano di Cormons, Piazza della Repubblica 33. Info 0481 67496, educarewaldorf.fvg@gmail.com 11 sabato ingresso libero Guardie e ladri di natura Le guardie volontarie WWF in difesa del territorio. Conferenza con Manuela Carbi, Andrea Boscarol, Maurizio Rozza e Roberto Linardon alle ore 18 sala conferenze Biblioteca Comunale di Monfalcone in via Ceriani 10.

Info monfalcone@wwf.it 12 domenica ingresso libero Festa di primavera La natura si è risvegliata e si rinnova ogni forma di Vita! Si vive il risveglio e la metamorfosi della Natura con viva sorpresa. Laboratori creativi ed artistici con la lana infeltrita, bazar di lavori manuali, ricco buffet e caffetteria! Scuola Waldorf - Borgnano di Cormons, Piazza della Repubblica 33. Info 0481 67496, educarewaldorf.fvg@gmail.com 18 sabato ingresso libero Asilo aperto La pedagogia Steiner-Waldorf, la Vita in armonia con le stagioni, la visita dell’asilo, il teatrino delle pupette. Su richiesta è disponibile un servizio di intrattenimento dei bambini. Scuola Waldorf, Piazza della Repubblica 33 - Borgnano di Cormons. Info 0481 67496, educarewaldorf.fvg@gmail.com 20-24 da lun. a ven. ingresso libero Settimana del benessere psicologico 231 gli Studi Aperti per consulenze gratuite e 152 le conferenze sparse su tutto il territorio della regione per parlare di psicologia e psicoterapia. Programma: www.psicologi.fvg.it. Info 040 3481631, psicologifvg@smileservice.it Associazione Spazio organizza:

corsi di Yoga Hatha-Raja il lunedì dalle ore 9 alle ore 10.30 e il martedì dalle ore 17.30 alle ore 19, con inizio lunedì 8 aprile 2013; Corso di Qi Gong (ginnastica tradizionale cinese) il giovedì dalle ore 17.15 alle ore 18.15, con inizio giovedì 4 aprile 2013, presso la Palestra Spazio, via Marega 26 Lucinico. Info 0481 32990.

Associazione corpo libero organizza: corsi di Yoga Hatha-Raja ogni lunedì e mercoledì dalle ore 18 alle ore 19.30 e dalle ore 20 alle ore 21.30 ed ogni giovedì mattina dalle ore 9.30 alle ore 11, con inizio lunedì 8 aprile 2013, a Ronchi dei Legionari presso la Palestra Corpo Libero via Roma, 15. Info 0481 777737, Anna 0481 32990.

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Pordenone 18 sabato - 19 domenica “Assaggio” al massaggio Ayurvedico Un corso divertente e utile per conoscere l’antica tecnica ayurvedica Abyangham: la scoperta del BenEssere per te e per gli altri. Partecipazione libera a tutti. Info ed iscrizioni 334 9161209, www.centrolos.it 20-24 da lun. a ven. ingresso libero Settimana del benessere psicologico 231 gli Studi Aperti per consulenze gratuite e 152 le conferenze sparse su tutto il territorio della regione per parlare di psicologia e psicoterapia. Programma: www.psicologi.fvg.it - Info 040 3481631, psicologifvg@smileservice.it

Udine 2 giovedì ingresso libero Presentazione libro Presentazione di “L’arte di educare” di Silvana Tiani Brunelli, un corso di studio per genitori e insegnanti. Conduce la dott.ssa Netz. Alle ore 20 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58, Udine. Info 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it www.libreriaperlanima.it 2 giovedì ingresso libero Il linguaggio dell’inconscio Conferenza a cura di Gian Alessandro Neri, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 41.

Info gianalessandro@hotmail.it 3 venerdì ingresso libero Conferenza Il filo di Arianna Gli archetipi del mondo classico risuonano con i nostri temperamenti, con le costituzioni omeopatiche e con il significato simbolico delle patologie. Conduce la Dott.ssa Roberta Schembri. Alle ore 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58. Info 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 3 venerdì ingresso libero Non c’è bio senza Dio...

Non c’è bio senza Dio: considerazioni sul rapporto tra salute del corpo e salute dell’anima. Conferenza con Sergio De Prophetis, operatore culturale, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 41.

4 sabato Regressione alle vite precedenti Possiamo ritrovare memorie delle nostre vite precedenti esplorando il nostro mondo interiore attraverso la meditazione guidata. Seminario con la dott.ssa Maria Bossa, psicoterapeuta.

Dalle ore 16 alle 19 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 4 sabato ingresso libero Presentazione libro Gianna Linda presenta “Storia di un’anima curiosa”. Un sorprendente viaggio nel Mondo dello Spirito per condividere un messaggio d’amore e

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di speranza. Alle 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 4 sabato ingresso libero Andar per erbe Ricognizione botanica delle erbe dei nostri prati. Incontro con la biologa erborista Marisa Castelletti alle ore 10 alla Bioteca in via Villa Glori 41. Info 380 7082086.

5 domenica Le 5 leggi biologiche Con Andrea Taddei, un seminario di approfondimento al testo Le 5 Leggi Biologiche e la Nuova Medicina del Dr. Hamer. Dalle 9 alle 17.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58. Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 7 martedì ingresso libero Conosci le costellazioni familiari Vieni a provare in prima persona questo straordinario metodo che risolve i problemi di vita e ridona pace e serenità. Ore 20.30, via S. Rocco 142 - info Giacomo Bo, www.lecostellazionifamiliari.net 7 martedì ingresso libero La sana nutrizione...

Principi scientifici e filosofici per la salute. Conferenza con Sergio De Prophetis, alle ore 20 nella scuola elementare Pavia di Udine. Info 0432 646180.

9 giovedì ingresso libero Come la mente intrappola se stessa (e come liberarla in tempi brevi). Conferenza con Albano Zucco, psicologo psicoterapeuta alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 41.

11 sabato ingresso libero La psicologia nella nuova era La conoscenza di noi stessi da Jung al Maestro Tibetano. Presentazione del seminario di Francesco De Falco alle ore 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 12 domenica ingresso libero Un futuro per i bambini delle Ande Conferenza con Raùl Bagatello ed Enzo Nastati. Moderatore Gian Piero

Essenze, fiori di Bach, aura-soma, incensi, cristalli, fitocosmesi, miele, alimenti biologici, libri...

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MAGGIO 2013

to Lavoro-Lombardia), Marijan Nabergoj (pneumologo e medico del lavoro).

Comitato NO Carbone isontino. Alle ore 20.30 sala Circolo il Trullo in via Marco Polo 7 Panzano - Monfalcone.

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MAGGIO 2013

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Udine

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Abbate, dalle 15.30 alle 18.30 all’Ecovillaggio La Nuova Terra in via Ferrovia 80 a Codroipo (Ud). Info 0432 905724, segreteria@albios.it

18 sabato Curarsi con la musica Seminario di Nada e Mantra Yoga, secondo la tradizione vedica, guidato dal Maestro Krishna Das, strutturato su due mezze giornate da sabato 18 maggio alle ore 15.30 a domenica 19 maggio alle ore 13.30. Info e prenotazioni Gianna Gorza 340 2233994, giannashanti@libero.it, www.sanghaudine.com, www.krishnadas.it

12 domenica Costellazioni con Silvia Miclavez Giornata esperienziale e formativa con le costellazioni familiari sistemiche e autopoietiche. Prezzo: € 100. Udine, via Monte S. Marco, 60 dalle 9.30-18.30. Info 0432 470551, www.alcicostellazioni.it 15 mercoledì ingresso libero Conferenza sulla nutripuntura Il Dott. Furio Cinerari ci parlerà di un metodo per favorire e sostenere la salute. Alle 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 16 giovedì ingresso libero Disturbi alimentari: come risolverli in tempi brevi. Conferenza con Albano Zucco, psicologo psicoterapeutaalle alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 41.

17 venerdì ingresso libero Prova le costellazioni familari Avrai modo di verificare in prima persona l’efficacia di questo metodo che risolve i problemi di vita legati alla propria linea genetica. Ore 20.30, via S. Rocco 142 - info Giacomo Bo, www.lecostellazionifamiliari.net 17 venerdì ingresso libero Conferenza sullo sciamanesimo L’attualità dello sciamanesimo nel percorso della crescita personale. Con lo sciamano nepalese Bhola Nath Banstola alle ore 19 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 17 venerdì Costellazioni familiari Incontro esperenziale, ore 20 - 23.30. Info 347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it 17 venerdì ingresso libero Scuola di counseling Il Mutamento Diventa Counselor! Presentazione corso di formazione 2013-2016 accreditato FAIP e SIAF. Crescita personale e formazione professionale.

Via Canova 13 Feletto ore 20.30.

Info 335 5977306, www.ilmutamento.it 18 sabato Incontro con Mauro Biglino Il Prof. Mauro Biglino presenta il suo ultimo libro “Non c’è creazione nella Bibbia”.

Posti limitati, Euro 15. Alle ore 20.30 alle Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321,

19 domenica Bagno di gong Incontro con Filippo Fumato, un’immersione sonora ed energetica nelle profonde ed ancestrali vibrazioni dei gong. Alle ore 21 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it

Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 25-26 sabato e domenica Seminario di visualizzazioni Alla ricerca della nostra essenza corporea per migliorare il nostro rapporto con il cibo. Dalle ore 10 alle 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 26 domenica Seminario: saper dire “basta” Il vero “basta” è un punto d’arrivo, è il traguardo di un percorso. Come tale lo si può negare, ma è impossibile non sentirlo! Ore 9.30-17.30 via Canova 13, Feletto. Info 335 5977306, www.ilmutamento.it

20-24 da lun. a ven. ingresso libero Settimana del benessere psicologico 231 gli Studi Aperti per consulenze gratuite e 152 le conferenze sparse su tutto il territorio della regione per parlare di psicologia e psicoterapia. Programma: www.psicologi.fvg.it. Info 040 3481631, psicologifvg@smileservice.it

29 mercoledì Bagno di gong Con Filippo Fumato, un’immersione sonora ed energetica nelle profonde ed ancestrali vibrazioni dei gong. Alle ore 17.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it

22 mercoledì ingresso libero Presentazione del libro Amelia Racconti ed emozioni di Cristina Brugnolo. Alle ore 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58. Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it

31 venerdì ingresso libero Tante maschere, un solo corpo Presentazione del seminario autoformativo di introduzione alla psicosintesi e alla bioenergetica per prendere contatto con se stessi. Con Marinella Boscolo, alle ore 18.30 alla Libreria Perlanima via Pordenone 58. Info 0432 1710321.

23 e 30 giovedì Seminario autolifting naturale Per rassodare e scolpire i muscoli di viso e collo con esercizi di ginnastica che ripetuti alcuni minuti ogni giorno assicurano un Effetto Liftante Naturale. Aditi Roberta Beghi da Perlanima. Info 349 2828221.

24 venerdì ingresso libero Presentazione Asilo Steineriano La maestra Laura presenta il giardino d’infanzia “Raggi di Sole”. Alle ore 18.30 alla Libreria Perlanima in via Pordenone 58.

Info e prenotazioni 0432 1710321, libreriaperlanima@libero.it, www.libreriaperlanima.it 25 sabato ingresso libero Porte aperte all’ecovillaggio Agricoltura omeodinamica, bioedilizia, possibilità di pranzo biologico e conferenza pomeridiana all’Ecovillaggio “La Nuova Terra” di Codroipo (Ud). Info 0432 905724, segreteria@albios.it 25 sabato ingresso libero Presentazione libro La Dea Veneta Piero Favero parla dei veneti antichi dal Baltico alla Bretagna. Alle ore 18.30 alla

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Sabato ore 15-18.30 in via Canova 13 a Feletto: incontro esperienziale condotto dal dr Mario Franchi. Si potrà richiedere un lavoro personale. Info e costi 335 5977306, www.ilmutamento.it Yoga & Ayurveda Gianna Gorza. Ho una ventennale esperienza nella professione di operatrice Ayurvedica ed Insegnante Yoga, coordino il centro Sangha Udine, all’interno del quale propongo corso di Yoga individuali e di gruppo, Yoga & Ayurveda per la Gestante, trattamenti Ayurvedici, step personalizzati di ricerca personale nell’ambito dell’espressione corporea. Info Gianna 340 2233994, giannashanti@libero.it, www.sanghaudine.com

Escursioni 19 domenica Yoga e natura Escursione con semplici pratiche yoga e osservazioni naturalistiche con Franco Salvi dell’Institute of Yogic Culture. Info e adesioni (per organizzarci meglio!) in segreteria 040 635718.

19 domenica Passeggiata consapevole Passeggiata con esercizi di Bioenergetica, di respiro e di meditazione per entrare in contatto col proprio corpo e con la natura. Partenza a Banne (Ts) alle 9.30.

Info 380 7385996, www.trieste.espande.it

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Errata corrige La didascalia della foto pubblicata, a pag. 16 del Konrad di aprile 2013, a corredo dell’articolo Diritti dei popoli e ambiente, era sbagliata. Le persone ritratte nell’immagine sono infatti, da sinistra a destra: Oscar Garcia Murga, Gianni Tognoni e Fabiana Martini.

Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.

20a FIERA DEI PRODOTTI NATURALI E DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, CULTURALI E DEL VOLONTARIATO

SABATO 25 DOMENICA 26 MAGGIO 2013 TRIESTE - PARCO DI S. GIOVANNI

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