Il cancro del fegato
Una guida della Lega contro il cancro
Una guida della Lega contro il cancro
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro familiari e amici. Nelle 70 sedi delle Leghe contro il cancro operano un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e prevenzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di ammalarsi di cancro.
Editrice
Lega svizzera contro il cancro
Effingerstrasse 40, casella postale, 3001 Berna Tel. 031 389 91 00, www.legacancro.ch
3 a edizione, direzione del progetto e redazione Nicole Bulliard, ex redattrice informazioni sul cancro, Lega svizzera contro il cancro, Berna Consulenza scientifica
Prof. Dr. med. Jean-François Dufour, Fondazione svizzera contro il cancro del fegato; Dr. med. Nicolas Goossens, PD, medico aggiunto, specialista FMH in gastroenterologia ed epatologia, Servizio di gastroenterologia ed epatologia e Servizio trapianti, Ospedale universitario di Ginevra; Anne Vandecasteele, infermiera specializzata in cure urgenti, coordinatrice prelievi e trapianti, Ospedale universitario di Ginevra
Ringraziamo la persona colpita dalla malattia per l’attenta rilettura del manoscritto e le preziose osservazioni.
Rilettura del testo in francese
Cristina Martínez, traduttrice-redattrice informazioni sul cancro, certificata ASTTI, Lega svizzera contro il cancro, Berna
Traduzione in italiano
Paolo Valenti, Zurigo
Rilettura del testo in italiano
Antonio Campagnuolo, Lugano
Lorenzo Terzi, Lega svizzera contro il cancro, Berna
Immagine di copertina
Adamo ed Eva di Albrecht Dürer
Illustrazioni
pp. 7 e 8: Willi R. Hess, disegnatore scientifico, Berna
p. 9: Frank Geisler, illustratore scientifico, Berlino
Immagini
p. 4: ImagePoint, Zurigo
pp. 18 e 30: Shutterstock
p. 52: iStock
Grafica
Daniel Förster, Belgern
Stampa
VVA (Schweiz) GmbH, Widnau
Questo opuscolo è disponibile anche in lingua francese e tedesca.
© 2023, 2019 2009, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 3 a edizione
6 Il fegato
11 Che cos’è il cancro del fegato
16 Quali sono gli esami necessari per porre la diagnosi?
24 Come si pianifica il trattamento?
28 Quali sono i possibili trattamenti?
40 Quale trattamento e in quale stadio della malattia?
43 Che cosa fare in caso di effetti indesiderati?
48 Che cosa succede dopo i trattamenti?
54 Desidero una consulenza e altre informazioni
Quando nel testo è utilizzata soltanto la forma maschile o femminile, questa si riferisce a entrambe.
Quest’opuscolo La aiuta a comprendere meglio il cancro del fegato. Troverà una descrizione:
• del cancro del fegato più frequente negli adulti, ossia il carcinoma epatocellulare;
• di un tumore meno frequente che colpisce le vie biliari all’interno del fegato, ossia il colangiocarcinoma intraepatico.
Inoltre l’opuscolo risponde alle seguenti domande:
• che cos’è il cancro del fegato?
• Quali sono le sue possibili cause?
• Quali esami sono necessari per porre la diagnosi?
• Quali sono i possibili trattamenti?
Se Lei o i Suoi cari avete domande, potete rivolgervi all’équipe curante, ai consulenti professionali delle Leghe cantonali e regionali contro il cancro oppure telefonare alla Linea cancro: 0800 11 88 11.
Trova gli indirizzi e i numeri di telefono delle Leghe cantonali e regionali contro il cancro nelle ultime pagine di quest’opuscolo.
Le auguriamo ogni bene.
La Sua Lega contro il cancro
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L’essenziale in breve
• Il fegato è un organo dell’apparato digerente.
• Si trova nella parte superiore destra dell’addome.
• Produce la bile, un liquido che facilita la digestione dei grassi.
• Trasforma e assimila le sostanze nutritive assorbite dall’intestino.
• Elimina le sostanze tossiche, i medicinali e l’alcol.
• È l’unico organo del corpo umano capace di rigenerarsi, ossia di «ricrescere» qualora ne venga asportata una parte.
Il fegato è situato sotto il diaframma, il muscolo che si estende sotto i polmoni e che separa il torace dall’addome. Il fegato è protetto dalle costole. Pesa circa 1,5 chili ed è quindi uno degli organi più grandi del corpo umano.
Nei dintorni del fegato si trovano:
• lo stomaco;
• la cistifellea;
• il pancreas;
• la milza.
Un dotto chiamato «coledoco» collega la cistifellea al duodeno, un tratto dell’intestino. Il coledoco è il canale di trasporto della bile, un liquido prodotto dal fegato che aiuta la digestione dei grassi.
Organi circostanti il fegato d Duodeno e intestino tenue
a Fegato e Pancreas
b Cistifellea f Stomaco
c Coledoco g Milza
Il fegato si divide in lobo destro e divisi a loro volta in numerosi seglobo sinistro. I due lobi sono sud-menti uniti tra loro.
Struttura del fegato, vasi sanguigni,
via biliare
b Cistifellea
c Coledoco
h Lobo destro
i Lobo sinistro
j Vena porta
k Arteria epatica
l Via biliare intraepatica
A livello microscopico, ogni seg- funzionali del fegato. I lobuli sono mento contiene una moltitudine formati da cellule del fegato, chiadi lobuli, che costituiscono le unità mate epatociti.
Lobulo epatico
a Epatociti
b Arteria epatica
c
Vena porta
d Vie biliari
Dagli epatociti si sviluppa il tipo di cancro del fegato chiamato carcinoma epatocellulare. Altre cellule, dette «colangiociti», rivestono i canali dove scorre la bile. È probabile che i colangiociti siano le cellule che danno origine all’altro grande tipo di cancro del fegato: il colangiocarcinoma (vedi p. 12).
Dal fegato passa un litro e mezzo di sangue al minuto. L’organo è rifornito da due vasi sanguigni:
• l’arteria epatica, che trasporta dal cuore al fegato il sangue ricco di ossigeno;
• la vena porta, che trasporta il sangue ricco di sostanze nutritive dall’intestino, dallo stomaco e da altri organi dell’apparato digerente.
Quali sono le funzioni del fegato?
• Il fegato produce la bile, un liquido che facilita la digestione dei grassi.
• Trasforma e assimila le sostanze nutritive provenienti dall’intestino.
• Fabbrica sostanze necessarie all’organismo, ad esempio per la produzione di zuccheri, grassi e proteine.
• Ripulisce il corpo da sostanze tossiche, medicinali e alcol. Questi elementi sono in seguito eliminati attraverso le feci o le urine.
• Immagazzina zuccheri, vitamine, elementi costitutivi delle proteine, ferro e sali minerali. Queste sostanze servono alla coagulazione del sangue e al mantenimento del metabolismo osseo.
Il fegato è l’unico organo del corpo umano capace di tornare alle dimensioni normali dopo che un’operazione ne ha asportato una parte. Tuttavia, danni a lungo termine o malattie croniche come la cirrosi impediscono al fegato di rigenerarsi. La cirrosi è una malattia in cui il fegato si cicatrizza progressivamente.
L’essenziale in breve
• Alcune cellule che compongono il fegato subiscono alterazioni e si moltiplicano in modo incontrollato. Esse formano una massa chiamata «tumore» o «cancro».
• Il cancro del fegato si sviluppa principalmente dalle cellule epatiche, più raramente dalle cellule dei dotti biliari. Le cellule epatiche formano la struttura essenziale dei tessuti del fegato. I dotti biliari trasportano la bile.
• I principali fattori di rischio del cancro del fegato sono la cirrosi e l’infezione da virus dell’epatite B o C.
• Spesso la persona colpita non ha sintomi per un lungo periodo.
• Il cancro del fegato resta a lungo circoscritto al fegato, le metastasi sono rare.
Il cancro del fegato è un tumore maligno che si sviluppa nel fegato. Questo vuol dire che le cellule di quest’organo si modificano e si moltiplicano in modo incontrollato. Esse si accumulano formando una massa, chiamata «tumore». Il tumore può invadere i tessuti vicini e distruggerli.
Le cellule cancerose possono disseminarsi nel corpo attraverso i vasi linfatici o sanguigni. I vasi linfatici scorrono in tutto il corpo. Trasportano i rifiuti dei tessuti e le cellule danneggiate per la loro eliminazio-
ne. Un accumulo di cellule cancerose in un’altra parte del corpo è chiamato «metastasi».
Quali sono i tipi principali di cancro del fegato?
Il carcinoma epatocellulare
Con «cancro del fegato» si intende solitamente il carcinoma epatocellulare, che è anche il tipo più frequente. Si forma in seguito a un’alterazione delle cellule epatiche, o epatociti.
Nella maggior parte delle persone colpite il tumore è associato a una cirrosi. La cirrosi è una malattia in cui il fegato si cicatrizza progressivamente.
In rari casi le cellule cancerose del fegato possono formare metastasi nei linfonodi vicini o nelle vene del fegato. Possono inoltre diffondersi alle ossa, ai polmoni o ai reni.
Il cancro delle vie biliari
intraepatiche
Il cancro delle vie biliari intraepatiche si sviluppa dalle cellule delle mucose che rivestono i dotti biliari all’interno del fegato. I dotti biliari trasportano la bile dal fegato al duodeno, che è il primo tratto dell’intestino tenue, o alla cistifellea che funge da serbatoio della bile. Gli specialisti chiamano questo tumore «colangiocarcinoma intraepatico».
Quali sono le cause e i fattori di rischio?
Numerosi fattori aumentano il rischio di sviluppare un cancro del fegato. Questo non implica che la presenza di questi fattori provochi necessariamente la comparsa di un cancro.
Le persone con uno di questi fattori di rischio dovrebbero evitare se possibile di accumularne altri. Ogni fattore di rischio aggiuntivo aumenta la probabilità di sviluppare un cancro del fegato.
Infezione cronica da virus
dell’epatite B o C
L’epatite è un’infiammazione del fegato. L’epatite B e l’epatite C sono causate da virus. I virus dell’epatite B e C si trasmettono attraverso il sangue, quello dell’epatite B anche per via sessuale.
Esiste un vaccino contro l’epatite B.
L’epatite C e l’epatite B cronica possono essere trattate con i farmaci.
Un’epatite B o C cronica può provocare una cirrosi del fegato: la cirrosi favorisce lo sviluppo di un cancro del fegato. L’epatite B talvolta può causare un cancro del fegato anche in assenza di cirrosi.
La cirrosi è la conseguenza di una malattia che favorisce la cicatrizzazione dei tessuti del fegato. La parte di fegato cicatrizzata non funziona più correttamente. Con il trattamento delle cause della cirrosi talvolta si riesce a renderla lentamente reversibile.
Le possibili cause di una cirrosi sono:
• il consumo eccessivo di alcol per un lungo periodo;
• Un sovraccarico di grasso nelle cellule epatiche, o «fegato grasso», causato da sovrappeso, diabete o mancanza di esercizio fisico. I medici chiamano questa condizione «steatosi epatica non alcolica»;
• alcune malattie ereditarie che provocano ad esempio un accumulo di ferro nell’organismo
oppure un sovraccarico di rame nel fegato o nel cervello;
• malattie ereditarie come la colangite biliare primitiva, in cui il sistema immunitario aggredisce il proprio corpo e distrugge i dotti biliari;
• un’epatite virale B o C cronica.
Età
Il rischio di cancro aumenta con l’età.
Tabagismo
Il consumo di tabacco in tutte le sue forme.
Diabete mellito di tipo 2
Si tratta del tipo più frequente di diabete. È caratterizzato dalla mancanza di effetto dell’insulina. L’insulina è un ormone prodotto nel pancreas che riduce il livello di zucchero nel sangue. Il diabete di tipo 2 colpisce essenzialmente persone adulte di mezza età o anziane, soprattutto se sono sovrappeso.
Le aflatossine sono prodotte da muffe che si sviluppano nelle arachidi, nelle noci, nel riso o nei cereali. Sono una causa di cancro del fegato soprattutto nei Paesi tropicali.
Per esempio da parte di appassionati di body-building.
• Vaccino contro l’epatite B.
• Terapia contro l’epatite B o C.
• Attività fisica.
• Rinunciare agli alcolici e al fumo.
• Consumo regolare di caffè.
Le persone che hanno un alto rischio di sviluppare un cancro del fegato dovrebbero sottoporsi a una visita medica ogni sei mesi. Il medico esegue un’ecografia del fegato e talvolta anche un esame del sangue. Lei è una persona ad alto rischio se soffre di cirrosi o di epatite B cronica, anche senza cirrosi, oppure se ha multipli fattori di rischio.
Quali sono i possibili sintomi?
Il cancro del fegato provoca disturbi solo in uno stadio avanzato. Spesso la persona colpita non ha sintomi per lungo tempo. I sintomi sono di frequente legati agli effetti di una cirrosi epatica. A poco a poco, il fegato non riesce più a svolgere adeguatamente alcune delle sue funzioni e si manifestano segni di malattia.
Possibili sintomi precoci:
• dolore addominale;
• perdita di peso inspiegabile;
• mancanza d’appetito, nausea, febbre persistente;
• debolezza, calo del rendimento fisico.
Possibili sintomi tardivi:
• colorazione giallastra delle sclere degli occhi e della pelle (ittero);
• aumento della circonferenza addominale;
• rigonfiamento palpabile sotto le costole a destra;
• vomito con sangue;
• confusione, apatia.
Questi sintomi non indicano necessariamente la presenza di un tumore, ma in ogni caso si faccia visitare subito da un medico per capire da che cosa sono causati.
L’essenziale in breve
• Sono necessari diversi esami per porre la diagnosi. Il medico innanzitutto esamina il Suo corpo e prescrive esami di diagnostica per immagini.
• Sulla base dei risultati degli esami, il medico determina lo stadio del cancro.
• Lo stadio del cancro dipende dalle dimensioni e dal numero di tumori e dal grado di diffusione del tumore.
• In base allo stadio della malattia, il Suo medico definisce il trattamento insieme ad altri specialisti.
• Ogni caso è diverso. Il Suo medico Le spiegherà quali sono le Sue probabilità di guarigione e i trattamenti possibili nel Suo caso specifico.
In presenza di presunti sintomi di cancro al fegato, il medico esegue vari esami. Tuttavia non utilizza sistematicamente tutti i metodi disponibili. Qui Le presentiamo gli esami principali.
Si faccia spiegare quali esami sono previsti nel Suo caso e chieda:
• perché sono necessari?
• Quali sono i loro effetti?
• Quale diagnosi possono rivelare?
Chieda anche quali potrebbero essere le conseguenze se rinunciasse a un determinato esame.
Quali sono i primi accertamenti?
Se sospetta un cancro del fegato, il medico comincia a porle domande su:
• i disturbi che prova;
• le precedenti malattie, per esempio la presenza di una cirrosi o di un’epatite B o C;
• la presenza dei fattori di rischio;
• i precedenti casi di cancro nella Sua famiglia;
• l’eventuale assunzione di medicinali.
Esame obiettivo
Il medico:
• controlla se gli organi dell’addome sono ingrossati o se c’è un accumulo di liquido;
• esamina attentamente anche piedi e gambe alla ricerca di una ritenzione di liquido;
• osserva il colore degli occhi e della pelle per riconoscere un eventuale ittero.
Ecografia
Il medico esegue un’ecografia per misurare le dimensioni del fegato e determinare la presenza di masse solide o liquide, come una cisti o un tumore. Le cisti sono benigne e non richiedono un trattamento, al contrario dei tumori maligni. Con l’ecografia è possibile visualizzare anche gli altri organi dell’addome.
Il medico potrebbe anche iniettare un liquido di contrasto in una vena, che si diffonde nel fegato attraverso la circolazione sanguigna. In questo modo nell’ecografia è possibile verificare se c’è una proliferazione di vasi sanguigni intorno a un eventuale tumore.
Quali
Questi esami permettono:
• di localizzare il tumore o i tumori;
• di definirne l’estensione;
• di individuare eventuali metastasi.
Durante l’ecografia Lei è disteso sulla schiena. Il medico spalma un po’ di gel sull’addome facendo scorrere una sonda che emette ultrasuoni. I segnali di ritorno sono trasformati in immagini che sono visualizzate su uno schermo. L’esame è indolore e dura pochi minuti.
Questi esami sono eseguiti in un ospedale o in un centro di radiologia.
Gli strumenti utilizzati sono simili a prima vista. Tuttavia, la tomografia computerizzata (TC) usa i raggi X mentre la MRT sfrutta i campi magnetici. Entrambi gli esami permettono di ottenere immagini del fegato e degli organi circostanti.
In genere, per i tumori superiori a 2 cm è sufficiente eseguire uno solo di questi esami; con tumori più piccoli, i due metodi sono combinati per ottenere un’immagine più accurata.
Durante l’esame, Lei è sdraiato su un lettino mobile che si sposta all’interno di un grande anello. L’anello contiene i dispositivi che emettono raggi X nel caso della TC o generano campi magnetici per la MRT. La TC dura pochi minuti, la MRT circa mezz’ora. Entrambi gli esami sono indolori. Lei è sempre cosciente e immediatamente dopo l’esame può tornare a casa.
Sia nella TC sia nella MRT, prima dell’esame si inietta un liquido di contrasto in una vena per aumentare la precisione dell’immagine.
Se l’esame è sufficientemente accurato, non è necessaria una biopsia.
Si tratta di un prelievo di tessuto del corpo.
Si esegue in anestesia locale. Il medico introduce un ago nel fegato passando attraverso la pelle per raggiungere il tumore ed estrarne una piccola porzione. Per fare ciò può servirsi anche di un’ecografia come guida.
Uno specialista esamina poi il tessuto prelevato al microscopio per scoprire se si tratta di un tumore. Questo esame può essere utile per la scelta della terapia.
La biopsia si esegue in ospedale. Lei dovrà restare in osservazione per alcune ore, finché non ci sarà più alcun rischio di sanguinamento.
Alcuni tumori rilasciano particolari sostanze nel sangue, chiamate «marcatori tumorali». Un’analisi del sangue permette di individuarne la presenza. Per l’esame è necessario un prelievo di sangue.
Il principale marcatore tumorale del cancro del fegato è l’alfa-fetoproteina (AFP). La presenza o l’assenza di AFP non conferma né esclude definitivamente la presenza di un cancro del fegato. È solo un indizio. In più della metà dei casi di cancro del fegato, il livello di AFP è superiore alla norma. Ma è elevato anche in caso di epatite C.
Sulla base dei risultati dei vari esami, il medico definisce lo stadio dalla malattia. Lo stadio indica quanto è grande un tumore e se si è diffuso agli organi vicini. Per il carcinoma epatocellulare, il medico ha bisogno anche di valutare il funzionamento del fegato e il Suo stato di salute generale.
Il medico si basa sullo stadio della malattia per pianificare il trattamento. Non esiti a porgli domande per capire quanto è avanzata la malattia e quali sono le Sue probabilità di guarigione.
Classificazione TNM
La classificazione TNM descrive l’estensione del tumore e la sua diffusione ai linfonodi e ad altri organi.
Che cosa vuol dire TNM?
• La lettera «T» descrive la localizzazione e le dimensioni del tumore.
• La lettera «N» indica se sono colpiti i linfonodi.
• La lettera «M» indica se ci sono metastasi.
La lettera è seguita da un numero. Più è alto questo numero, più il cancro è avanzato:
• «T» va da 0 a 4.
• «N» e «M» vanno da 0 a 1.
• Lo zero indica l’assenza di T, N o M.
• T1 fino a T4 indicano le dimensioni del tumore.
• N1 e M1 indicano che il tumore ha invaso i linfonodi o ha formato metastasi in altri organi.
Le lettere «a» e «b» descrivono una progressione all’interno di uno stadio.
La classificazione TNM è utile per descrivere il cancro delle vie biliari intraepatiche:
T 1a
Presenza di un solo tumore. Il tumore misura fino a 5 cm. Il tumore non ha invaso i vasi sanguigni all’interno del fegato.
T1b
Presenza di un solo tumore. Il tumore misura più di 5 cm. Il tumore non ha invaso i vasi sanguigni all’interno del fegato.
T2
Presenza di un solo tumore, che ha invaso i vasi sanguigni all’interno del fegato. Oppure presenza di diversi tumori che possono aver invaso i vasi sanguigni all’interno del fegato.
T3a
Il tumore ha invaso il peritoneo, ossia la membrana che riveste e sostiene il fegato.
T3b
Il cancro si è diffuso ai linfonodi vicini o ha invaso i tessuti vicini esterni al fegato.
T4
Il cancro ha formato metastasi. Si è diffuso ad altri organi, come il pancreas o l’intestino tenue.
I medici tengono conto della classificazione TNM anche per pianificare un’operazione o un trapianto di fegato. Tuttavia essa non è sufficiente per determinare l’evoluzione del cancro del fegato e per prendere una decisione sul trattamento.
Classificazione Barcelona Clinic Liver Cancer
Nel carcinoma epatocellulare, altri criteri sono determinanti per la scelta del trattamento:
• il funzionamento del fegato;
• l’estensione del tumore;
• l’eventuale presenza di metastasi;
• i sintomi associati al tumore;
• lo stato generale di salute della persona colpita.
La classificazione Barcelona Clinic Liver Cancer (BCLC) tiene conto di questi parametri. Si suddivide in cinque stadi, ossia uno stadio 0 seguito dagli stadi A, B, C e D.
Stadio molto precoce BCLC 0
• Presenza di un solo tumore con diametro massimo di 2 cm.
• Il fegato funziona normalmente.
• La persona colpita non ha sintomi.
Stadio precoce: BCLC A
• Presenza di un solo tumore con diametro massimo di 5 cm o non più di tre tumori con diametro inferiore a 3 cm ciascuno.
• Il tumore non ha invaso i vasi sanguigni principali del fegato.
• Il fegato funziona normalmente.
• La persona colpita non ha sintomi.
Stadio intermedio: BCLC B
• Presenza di più di tre tumori con diametro superiore a 3 cm.
• I tumori sono circoscritti al fegato.
• Il tumore non ha invaso i vasi sanguigni del fegato.
• Il fegato funziona bene.
• La persona colpita non ha sintomi direttamente correlati al tumore.
Stadio avanzato: BCLC C
• Il cancro ha invaso i vasi sanguigni del fegato o ha formato metastasi.
• È possibile che il fegato funzioni meno bene.
• La persona colpita ha sintomi.
Stadio terminale: BCLC D
• La persona colpita è debilitata a causa della malattia e dalle metastasi.
• Le funzioni corporee sono ridotte.
• Il fegato non funziona più correttamente.
Un cancro aggressivo si sviluppa rapidamente. Gli specialisti definiscono aggressivo anche un tumore che ricompare poco tempo dopo la terapia, ossia quando la persona colpita subisce una recidiva.
In caso di malattia grave, la persona colpita e i suoi familiari si chiedono quali sono le probabilità di guarigione. Dare una risposta certa è difficile nel singolo caso. Sulla prognosi influiscono molti fattori, dipendenti dalla persona e dalle caratteristiche della malattia. Ponga questa domanda alla Sua équipe curante.
L’essenziale in breve
• Specialisti di diverse discipline si riuniscono per pianificare il Suo trattamento.
• Il Suo medico Le propone un trattamento, spiegandole i benefici e i rischi.
• L’obiettivo del Suo trattamento può essere sia la guarigione, sia limitare la progressione del cancro.
• Spetta a Lei decidere quale trattamento seguire in accordo con il Suo medico.
Dopo la riunione multidisciplinare, riceverà un appuntamento con il Suo medico. Le raccomandiamo di farsi accompagnare da un familiare o da una persona di fiducia. Questa persona può ricordarsi quello che è stato discusso durante il colloquio e parlarne in seguito con Lei.
A casa, in tutta tranquillità, annoti tutte le domande che Le vengono in mente, in modo da non dimenticarle al momento dell’appuntamento. Durante il colloquio con il medico,
si prenda tutto il tempo necessario per capire bene la terapia proposta e non esiti a porre le Sue domande.
Che cosa deve spiegarle il medico
• L’obiettivo del trattamento: si tratta di guarire dal cancro o di rallentarne la progressione?
• I benefici e i rischi del trattamento.
• Se possono insorgere complicazioni durante l’operazione, il trapianto o altri trattamenti.
• I possibili effetti indesiderati, se sono temporanei o permanenti e come alleviarli.
• Che cosa succede se Lei dovesse rifiutare un trattamento.
Domande che può fare al medico
• Come incideranno la malattia e la terapia sulla mia vita quotidiana, sulle persone che mi circondano, sulla mia capacità lavorativa, sul mio benessere?
• Potrò mangiare normalmente? Ci saranno restrizioni?
• Se rinuncio a determinati trattamenti, quali possono essere le conseguenze sul tempo che mi resta da vivere e sulla qualità di vita?
• Ci sono alternative alla terapia proposta?
• Ci saranno altri trattamenti, in seguito?
• I costi della terapia sono a carico della cassa malati?
Dia il Suo consenso a un trattamento solo quando il medico L’ha informata sul suo svolgimento e sulle possibili conseguenze. Può darsi che dovrà firmare un documento. Talvolta è sufficiente il consenso orale. Lei ha il diritto di rifiutare un trattamento o di chiedere tempo per riflettere.
Il medico potrà rivedere il piano di trattamento in corso di svolgimento, per esempio dopo un’operazione, quando disporrà di nuove informazioni sull’andamento del tumore. In quel caso, Lei dovrà nuovamente dare il Suo consenso alle modifiche proposte.
Secondo parere medico
Lei può chiedere un secondo parere in ogni momento al Suo medico di famiglia o a un altro specialista. La Sua équipe curante sa che esiste questa possibilità e consegnerà i Suoi atti al medico da Lei indicato.
Il trattamento proposto può avere due intenti:
• curativo;
• palliativo.
Una terapia con intento curativo ha come obiettivo la guarigione. I medici puntano alla guarigione quando è possibile asportare completa-
mente il tumore e non ci sono metastasi. Le opzioni disponibili sono:
• l’asportazione chirurgica del cancro del fegato o delle vie biliari intraepatiche quando il tumore è in uno stadio iniziale e non c’è una cirrosi;
• il trapianto, che permette di curare sia il cancro del fegato sia la cirrosi o, in alcuni casi, il cancro delle vie biliari intraepatiche;
• la distruzione del tumore all’interno del fegato con diversi metodi, come il calore.
In ogni caso, tuttavia, esiste un rischio di recidiva.
Con un trattamento palliativo, i medici mirano a rallentare la progressione della malattia e a preservare il più possibile la qualità di vita quando le probabilità di guarigione sono basse. In presenza di metastasi la guarigione è improbabile.
• Per esempio, i medici possono ostruire alcuni vasi sanguigni nel fegato e ostacolare la progressione della malattia.
• Anche alcuni medicinali mirati sono in grado di rimpicciolire il tumore o i tumori presenti.
• Se nessun intervento è possibile, i medici adottano misure per alleviare il dolore e altri sintomi.
Ha domande? Si rivolga ai nostri consulenti delle Leghe cantonali o regionali contro il cancro o chiami la Linea cancro al numero 0800 11 88 11.
Che cosa paga l’assicurazione malattie obbligatoria?
L’assicurazione obbligatoria rimborsa i costi delle prestazioni che servono a diagnosticare o a trattare un cancro e le sue conseguenze.
Se una prestazione non rientra tra quelle coperte dall’assicurazione obbligatoria, non è rimborsata. In tal caso, chi fornisce la prestazione in questione, come ad esempio il medico, è tenuto a informarla prima di proporgliela.
L’assicurazione malattie obbligatoria rimborsa i costi dei ricoveri in ospedale che figurano nella lista ospedaliera del Suo Cantone di residenza o del Cantone in cui ha sede l’ospedale. Può ottenere la lista dalla Sua cassa malati o dal Dipartimento cantonale della sanità. Lei ha la possibilità di stipulare un’assicurazione complementare per avere la libera scelta dell’ospedale in tutta la Svizzera.
L’assicurazione malattie obbligatoria copre i costi di un’ospedalizzazione in un altro Cantone solo se c’è un motivo medico giustificato.
Medicamenti
L’assicurazione malattie obbligatoria rimborsa i medicinali prescritti da un medico e iscritti nell’Elenco delle specialità dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Se un medicamento prescritto non è rimborsato, il medico curante invia una richiesta di assunzione dei costi all’assicurazione malattie.
Prima di iniziare il trattamento vada dal dentista per un controllo dello stato di denti e gengive. Dica al dentista che ha un cancro e che ha bisogno di uno stato dentale. Si tratta di un rapporto scritto sui Suoi denti.
Perché è importante controllare i denti?
Il controllo e lo stato dentale sono importanti perché:
• può darsi che abbia un’infiammazione o che siano necessarie cure dentali prima della terapia;
• una radioterapia o una chemioterapia possono danneggiare i denti.
Se il trattamento ha danneggiato i denti, la Sua cassa malati Le rimborsa le spese se riconosce che i danni sono legati alla terapia contro il cancro. Lo stato dentale è un documento indispensabile per questo riconoscimento, ma il rimborso non è automatico.
L’essenziale in breve
I trattamenti principali del cancro del fegato sono essenzialmente tre:
• asportazione chirurgica del tumore;
• sostituzione del fegato con un trapianto;
• distruzione locale del tumore all’interno del fegato con diversi metodi.
Se non è possibile asportare il tumore, esistono diverse opzioni per rallentare la progressione della malattia:
• ostruire i vasi sanguigni che portano il sangue al tumore (embolizzazione);
• somministrare una terapia medicamentosa;
• eseguire una radioterapia.
Sono possibili due tipi di intervento chirurgico:
• la resezione: il chirurgo esegue un’operazione per asportare tutti i tumori presenti o una parte del fegato;
• il trapianto: il chirurgo asporta tutto il fegato e lo sostituisce con quello di un’altra persona.
La scelta dell’intervento dipende dal numero di tumori e dalla presenza o meno di una cirrosi.
Questi interventi sono eseguibili solo per un numero limitato di persone. Il medico Le spiega come si svolge l’intervento e quali sono i benefici, i rischi e le complicazioni possibili. Si prenda tutto il tempo necessario per comprendere bene quello che L’aspetta prima di prendere una decisione.
La resezione chirurgica
Quest’intervento è indicato, in linea di principio, per persone con:
• un unico tumore di piccole dimensioni o un numero limitato di piccoli tumori;
• un fegato senza cirrosi o con una cirrosi in stadio iniziale.
L’intervento è eseguito da un chirurgo specializzato in chirurgia viscerale che, a seconda della situazione, rimuove:
• l’intero tumore con un margine di tessuto sano;
• uno o più segmenti del fegato;
• un lobo del fegato.
Oggi nei centri specializzati si impiega spesso la tecnica laparoscopica. Invece di aprire l’addome, il chirurgo fa solo alcune piccole incisioni e, attraverso di esse, introduce gli strumenti operatori. Per ulteriori informazioni sulla laparoscopia può leggere l’opuscolo «La chirurgia dei tumori».
La resezione chirurgica del fegato si esegue in centri specializzati. La degenza in ospedale dura circa una settimana.
Dopo l’operazione il fegato «ricresce» in poche settimane, persino nei casi in cui si sono asportati tre quarti dell’organo. Nel periodo di ricrescita del fegato, Lei non dovrà rimanere in ospedale.
Possibili rischi e complicazioni
• Infezioni;
• emorragie interne;
• dolore nella regione della cicatrice chirurgica;
• fuoriuscita di bile nella cavità addominale con conseguente infiammazione se l’operazione danneggia un dotto biliare importante;
• accumulo di liquido nella cavità addominale (ascite);
• emorragie di varici esofagee;
• insufficienza epatica incurabile.
Il medico prende in considerazione un trapianto se il Suo fegato è malato, per esempio di cirrosi, e ciò impedisce qualsiasi altro intervento. Tra le persone colpite da cancro del fegato, meno di una su dieci avrà un trapianto. Le condizioni principali per ricevere un trapianto sono:
• un unico tumore o un numero limitato di tumori;
• i tumori hanno dimensioni ridotte e la loro progressione è limitata;
• il tumore non ha invaso i vasi sanguigni all’interno del fegato;
• assenza di metastasi;
• assenza di altre malattie gravi;
• buone condizioni fisiche.
Vi sono altri criteri che devono essere chiariti prima del trapianto nel quadro di esami approfonditi:
• il tempo d’attesa per ricevere un organo;
• il rischio di complicazioni legate al trapianto;
• la necessità di assumere farmaci immunosoppressivi per tutta la vita al fine di prevenire il rigetto.
Allo stato attuale, in Svizzera, i centri specializzati con équipe multidisciplinari che eseguono trapianti di fegato sono a Berna, Ginevra e Zurigo. Il medico Le spiega come si svolge l’intervento e quali sono i suoi benefici, i rischi e i possibili effetti indesiderati a lungo termine.
Il donatore può essere deceduto o vivente. Una persona vivente dona solo parte del suo fegato, in genere il lobo destro. Poiché quest’organo ha una straordinaria capacità di rigenerazione, il fegato del donatore riacquista le dimensioni originali nel giro di poche settimane. Anche la porzione di fegato trapiantata cresce nella persona che ha ricevuto il trapianto, finché raggiunge dimensioni adeguate.
L’intervento dura da quattro a otto ore. In seguito dovrà rimanere una o più settimane in ospedale, di cui alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva. Nei trapianti da una persona vivente, anche il donatore deve trascorrere alcuni giorni in ospedale.
Un rigetto può manifestarsi settimane, mesi o persino anni dopo il trapianto. Per questo motivo, il paziente trapiantato riceverà dei farmaci immunosoppressori che servono a prevenire il rigetto e che dovrà assumere per il resto della vita. Ciò significa che il Suo sistema immunitario risulterà indebolito, per cui Lei sarà più sensibile alle infezioni.
I tempi d’attesa per un trapianto del fegato possono essere lunghi. Nel frattempo, potrebbe ricevere una terapia intermedia per rallentare la crescita del tumore. Talvolta la malattia progredisce fino al punto in cui non Le sarà più possibile ricevere un trapianto.
Swisstransplant, la Fondazione svizzera per il dono e il trapianto di organi, è responsabile a livello nazionale dell’attribuzione e del coordinamento delle attività relative ai trapianti. Swisstransplant tiene una lista d’attesa che si può consultare all’indirizzo: www.swisstransplant.org/it
Per saperne di più sulle operazioni chirurgiche in caso di cancro, sull’anestesia o su come affrontare la paura dell’intervento, legga l’opuscolo della Lega contro il cancro «La chirurgia dei tumori».
Possibili rischi e complicazioni
• Emorragie;
• assunzione di farmaci immunosoppressori per tutta la vita riduce o sopprime le difese dell’organismo contro le infezioni;
• farmaci immunosoppressori aumentano anche il rischio di diabete, di insufficienza renale e di tumori come linfomi o cancri della pelle;
• fuoriuscita della bile;
• rigetto del trapianto o della porzione di fegato trapiantata.
«Ablazione» significa distruggere il tumore applicando calore o alcol direttamente all’interno del tumore.
Questi metodi si usano per:
• distruggere tumori di piccole dimensioni;
• rallentare la crescita dei tumori del fegato inoperabili.
Il medico può intervenire:
• con un ago sottile o con una sonda attraverso la pelle;
• durante l’intervento chirurgico.
L’ablazione del tumore:
• avviene di solito in anestesia locale;
• dura solo poche ore;
• può essere combinata con altri trattamenti del cancro del fegato;
• può essere ripetuta in caso di necessità;
• è generalmente meno gravosa rispetto a un intervento chirurgico tradizionale.
L’ablazione termica mediante radiofrequenza è il tipo di ablazione più comune per trattare il cancro del fegato. L’ablazione mediante radiofrequenza o con microonde distrugge il tumore con il calore. L’organismo elimina il tessuto distrutto.
Il medico introduce un ago nel tumore. Una corrente elettrica o delle onde elettromagnetiche riscaldano l’ago. Il calore distrugge il tumore.
I medici usano l’ablazione termica mediante radiofrequenza quando i tumori non misurano più di 3 cm e non sono più di tre. Per i tumori più grandi o più numerosi si ricorre all’ablazione con microonde.
In genere, Lei dovrà restare una notte in ospedale. Qualche settimana dopo la fine del trattamento dovrà tornare per una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica di controllo.
Possibili effetti indesiderati
• Dolori;
• febbre;
• trombosi nei vasi sanguigni vicini a causa di coaguli sanguigni;
• accumulo di liquido (versamento) nella regione della pleura;
• emorragia nella cavità addominale;
• danni alle vie biliari e agli organi vicini;
• infezione nella regione in cui è stato distrutto il tumore (ascesso epatico).
Iniezione percutanea di etanolo
Il medico inietta una soluzione di alcol concentrato direttamente in uno o più tumori. L’alcol disidrata le cellule cancerose, che di conseguenza muoiono.
Il medico propone questo trattamento quando non è possibile un intervento chirurgico o un’ablazione termica mediante radiofrequenza. È efficace contro tumori di piccole dimensioni.
Possibili effetti indesiderati
• Dolori passeggeri causati dall’irritazione del peritoneo;
• febbre.
Embolizzazione transarteriosa
Nell’embolizzazione transarteriosa, il medico ostruisce un’arteria all’interno del fegato e così facendo blocca o rallenta l’apporto di sangue a un tumore. In seguito inietta una sostanza nell’arteria ostruita. La combinazione di queste due azioni riduce l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive necessarie per la crescita del tumore. Il tumore si rimpicciolisce o smette di crescere. Questo metodo non permette di guarire dal cancro del fegato, ma ne rallenta la progressione.
L’embolizzazione transarteriosa può essere combinata con:
• una chemioterapia, in questo caso gli specialisti parlano di «chemioembolizzazione»;
• una radioterapia, il nome tecnico di questa combinazione è «radioembolizzazione».
Chemioembolizzazione
Nella chemioembolizzazione transarteriosa, abbreviata «TACE», il medico usa farmaci chemioterapici che sono rilasciati direttamente all’interno del tumore.
Per la TACE, Lei deve recarsi presso il servizio di radiologia dell’ospedale. L’intervento richiede un’anestesia locale o generale.
Talvolta è necessario ripetere l’intervento.
Radioembolizzazione
La radioembolizzazione transarteriosa è chiamata anche «radioterapia interna selettiva». Il medico somministra le radiazioni direttamente nel tumore, introducendo minuscole sfere radioattive.
Bisogna attendere da uno a quattro mesi dopo l’intervento per vedere un rimpicciolimento del tumore.
Possibili effetti indesiderati
• Sensazione di calore, febbre;
• dolore addominale, nausea;
• diarrea;
• spostamento delle sfere in un altro organo;
• stanchezza;
• riduzione della funzione del fegato.
Quando si sono sviluppate metastasi o è impossibile operare, il medico può prescrivere un trattamento con medicinali. Nella maggior parte dei casi si tratta di una terapia mirata. Lo scopo è di rallentare la progressione del cancro del fegato o alleviarne i sintomi.
Terapie mirate
Essenzialmente, le terapie mirate servono a ostacolare la crescita, la moltiplicazione e l’apporto di sangue delle cellule cancerose.
Il medico prescrive una terapia mirata per tutto il tempo in cui rallenta la progressione del tumore. Può cambiarla se una terapia precedente non è più efficace.
La terapia mirata può provocare effetti indesiderati. Essi possono manifestarsi durante la terapia, ma anche dopo un periodo più o meno lungo dalla fine della terapia. Non esiti a rivolgersi alla Sua équipe curante se soffre di effetti indesiderati.
La chemioterapia si basa sull’impiego di farmaci che danneggiano le cellule cancerose o ne impediscono la crescita, chiamati «citostatici».
Tuttavia, la chemioterapia «classica» non è efficace contro il cancro del fegato. Talvolta i medici la utilizzano per rallentare la crescita del tumore o per ridurre i sintomi. Può provocare effetti indesiderati.
Nel trattamento del cancro delle vie biliari intraepatiche, i medici prescrivono la chemioterapia per:
• diminuire il rischio di recidiva dopo un’operazione;
• ridurre le dimensioni del tumore prima di un’operazione;
• arginare la malattia quando un’operazione non è possibile.
Il medico potrebbe prescriverle anche degli anticorpi specifici. Questi farmaci permettono al sistema immunitario di riconoscere ed eliminare le cellule cancerose.
Gli anticorpi si somministrano per via endovenosa o sotto forma di compresse. La Sua équipe curante Le spiega come si svolge il trattamento e quanto dura. Inoltre, previene o tratta gli effetti indesiderati.
Possibili effetti indesiderati
• Diarrea, nausea;
• eruzioni cutaneee;
• ipertensione;
• sindrome mano-piede, un’alterazione dolorosa della pelle dei palmi delle mani e delle piante dei piedi;
• stanchezza;
• perdita parziale dei capelli.
Trova maggiori informazioni nell’opuscolo della Lega contro il cancro «Terapie medicamentose dei tumori».
La radioterapia è un trattamento locale. I raggi uccidono le cellule cancerose nella zona in cui vengono applicati.
Un apparecchio emette raggi da diverse angolature, che attraversano la pelle e colpiscono il tumore con alta precisione. Lo scopo è ottenere una forte dose di radiazioni nel tumore, risparmiando i tessuti circostanti.
I raggi possono colpire e danneggiare anche cellule sane e ciò può causare disturbi passeggeri, come:
• stanchezza;
• mancanza di appetito;
• nausea;
• diarrea;
• problemi di pelle.
Il medico può prescrivere una radioterapia per:
• evitare che il tumore si ingrandisca;
• alleviare il dolore causato dalle metastasi ossee nello stadio avanzato della malattia.
Come si svolge la radioterapia?
Per il trattamento, Lei deve recarsi presso il servizio di radio-oncologia dell’ospedale. Può tornare a casa dopo ogni seduta.
Lei è sdraiato su un lettino. Quando l’apparecchio emette i raggi rimane solo Lei nel locale di trattamento. I tecnici comunicano con Lei attraverso l’interfono e La osservano attraverso una telecamera di controllo.
Il trattamento è indolore e dura pochi minuti. La Sua équipe curante Le spiegherà come si svolge la radioterapia e risponderà alle Sue domande.
Per saperne di più, legga l’opuscolo della Lega contro il cancro «La radioterapia».
Che cos’è uno studio clinico? In uno studio clinico i ricercatori esaminano se un nuovo trattamento contro il cancro sia migliore del trattamento attuale. Per esaminare un nuovo trattamento è necessario il consenso dei partecipanti allo studio.
Desidera partecipare a uno studio clinico?
Chieda alla Sua équipe curante se c’è la possibilità di partecipare a uno studio clinico. Non tutti gli ospedali conducono tali studi. Può anche cercare direttamente quali sono quelli in corso nel portale sulla ricerca clinica dell’Ufficio federale della sanità pubblica: www.kofam.ch/it
Che cosa significa partecipare a uno studio clinico?
Lei avrà accesso a un nuovo trattamento prima che sia autorizzato ufficialmente. Ciò significa che avrà un’opzione di trattamento supplementare.
Prima di prendere una decisione, discuta con il Suo medico sui possibili vantaggi e svantaggi della partecipazione a uno studio clinico. Se non desidera partecipare a uno studio clinico riceverà in ogni caso la terapia migliore sulla base delle conoscenze disponibili.
Per ulteriori informazioni sugli studi clinici legga l’opuscolo della Lega contro il cancro «Terapia oncologica nell’ambito di uno studio clinico» (vedi p. 58).
Molte persone colpite dal cancro si affidano a metodi di medicina complementare per integrare le terapie convenzionali.
Alcuni di questi metodi possono aiutare a migliorare il benessere generale e la qualità di vita durante e dopo le terapie. Possono rafforzare l’organismo e rendere più sopportabili gli effetti collaterali, ma contro il cancro stesso di solito non sono efficaci.
Ad ogni modo, la Lega contro il cancro sconsiglia i cosiddetti approcci «paralleli» o «alternativi» che pretendono di sostituirsi alla medicina convenzionale. Per ulteriori informazioni, legga l’opuscolo della Lega contro il cancro «Medicina complementare e cancro».
Non assuma mai preparati di medicina complementare senza avvisare prima il medico. Anche prodotti apparentemente innocui possono essere incompatibili con la Sua terapia.
Si rivolga al medico o un altro membro della Sua équipe curante se desidera utilizzare o se sta già utilizzando un rimedio di medicina complementare. In un colloquio personale individuerete assieme il metodo più appropriato alla Sua situazione personale, senza che esso interferisca con la terapia raccomandata dal medico.
L’essenziale in breve
La scelta della terapia dipende soprattutto dalla Sua situazione personale e dai seguenti parametri:
• lo stadio del cancro;
• la localizzazione del tumore o dei tumori e le loro dimensioni;
• il funzionamento del fegato;
• la presenza o no di cirrosi;
• la possibilità o no di asportare completamente il cancro con un’operazione;
• lo stato di salute generale.
Nella pianificazione del trattamento, il medico tiene conto anche dei Suoi desideri concernenti la qualità della vita.
Spesso la diagnosi di un cancro del fegato o delle vie biliari intraepatiche avviene ad uno stadio avanzato. Questa circostanza limita le prospettive di guarigione, per cui assumono più importanza le Sue scelte personali riguardo al modo in cui intende vivere con la malattia.
Sia i metodi di trattamento del carcinoma epatocellulare sia gli intenti terapeutici cambiano a seconda dello stadio della malattia. I trat-
tamenti per ogni stadio descritti di seguito sono riportati solo come indicazioni di massima. A seconda della Sua situazione, il medico può prescrivere diversi trattamenti contemporaneamente o in successione.
Stadio molto precoce
• Asportazione del tumore tramite resezione parziale del fegato o trapianto.
• Distruzione del tumore tramite ablazione termica mediante radiofrequenza o iniezione percutanea di etanolo.
Stadio precoce
• Asportazione del tumore tramite resezione o trapianto.
• Distruzione del tumore tramite ablazione termica mediante radiofrequenza, ablazione con microonde o iniezione percutanea di etanolo.
• Rallentare la progressione della malattia tramite chemioembolizzazione transarteriosa, radioembolizzazione transarteriosa o radioterapia.
Stadio intermedio
• Rallentare la progressione della malattia tramite chemioembolizzazione transarteriosa, terapia medicamentosa, radioembolizzazione transarteriosa o radioterapia.
Stadio avanzato
• Rallentare la progressione della malattia tramite terapia medicamentosa, immunoterapia o radioterapia.
Stadio terminale
• Alleviare il dolore e gli altri sintomi: il trattamento palliativo mira a conservare la miglior qualità della vita possibile quando il cancro è in uno stadio molto avanzato e non si possono più impiegare altri trattamenti.
In caso di recidiva, in teoria sono aperte tutte le opzioni di trattamento. In realtà però queste ultime dipendono:
• dal luogo in cui riappare il cancro;
• dal funzionamento del fegato;
• dallo stato di salute generale.
Il medico Le spiegherà quali sono le opzioni disponibili nel Suo caso.
Trattamento del cancro delle vie biliari intraepatiche
Gli specialisti distinguono tre stadi importanti per il trattamento del colangiocarcinoma intraepatico:
• un’operazione è possibile;
• un’operazione non è possibile;
• il cancro ha formato metastasi.
Operazione possibile
• Asportazione chirurgica del tumore. L’estensione dell’operazione dipende dal luogo in cui si trova il tumore e dalle sue dimensioni. Il chirurgo asporta anche i linfonodi colpiti.
• Eliminare i residui del tumore tramite chemioterapia.
In alcune situazioni è possibile prendere in considerazione un trapianto di fegato.
Se dopo questi trattamenti ci sono ancora tracce di cancro, si procede come in caso di operazione impossibile (vedi paragrafo successivo).
Operazione impossibile o presenza di metastasi
• Rallentare la progressione della malattia tramite chemioterapia o terapia mirata.
• Rallentare la progressione della malattia con una combinazione di radioterapia e chemioterapia.
• Rallentare la progressione della malattia tramite embolizzazione transarteriosa.
Il restringimento delle vie biliari può ostacolare il deflusso della bile, che quindi può riversarsi nei vasi sanguigni. In questo caso compaiono sintomi supplementari, come:
• prurito;
• ittero;
• dolori addominali causati da un’infiammazione delle vie biliari.
Il medico potrà inserire dei tubicini chiamati «stent» nei dotti biliari per facilitare il deflusso della bile e ridurre i sintomi. In alcuni casi potrebbe anche inserire un drenaggio attraverso la pelle.
L’essenziale in breve
• Le terapie del cancro del fegato e delle vie biliari intraepatiche possono provocare effetti indesiderati.
• Non esiti a segnalare gli effetti indesiderati di cui soffre al personale medico.
• La Sua équipe curante può proporle medicinali o altre misure per alleviare o eliminare gli effetti indesiderati.
La natura e l’intensità degli effetti indesiderati variano da persona a persona. Alcuni si manifestano durante il trattamento e in seguito regrediscono. Altri compaiono solo più tardi, alla fine delle terapie.
Alcuni effetti indesiderati sono prevedibili. Può darsi che il medico Le prescriva medicamenti per alleviarli già prima della terapia. È importante che li assuma scrupolosamente secondo le indicazioni ricevute.
È altrettanto importante segnalare se le misure intraprese non sono efficaci o provocano a loro volta disturbi. L’équipe curante cercherà soluzioni per alleviare i Suoi disturbi.
Parli sempre con l’équipe curante prima di assumere altri prodotti di Sua iniziativa. Questo vale anche per pomate e rimedi di medicina complementare. Pur trattandosi di prodotti «naturali» o apparentemente innocui, potrebbero interferire con la terapia e rafforzarne o indebolirne l’effetto.
Non esiti a rivolgersi alla Sua équipe curante se soffre di un forte prurito. La causa del prurito può essere:
• un problema di funzionamento del fegato;
• un trattamento contro il cancro;
• un medicamento.
A seconda della causa del prurito, la Sua équipe curante può proporle un trattamento a base di medicamenti, essenzialmente sotto forma di compresse, pomate o lozioni.
Anche Lei può alleviare il prurito in diversi modi:
• non grattare la pelle danneggiata;
• indossare abiti larghi di fibre morbide, come il cotone;
• lavarsi con acqua tiepida;
• asciugare la pelle tamponandola con un asciugamano morbido, senza sfregarla;
• applicare una lozione idratante senza profumo più volte al giorno;
• mantenere una temperatura ambientale fresca.
Un cancro del fegato in stadio avanzato può causare un accumulo di liquido nell’addome, chiamato «ascite». Il liquido proviene in prevalenza dal peritoneo, la membrana che avvolge gli organi dell’addome.
L’ascite può provocare i seguenti sintomi:
• dolore;
• addome gonfio;
• difficoltà a digerire o respirare.
Il medico solitamente evacua il liquido tramite puntura. Introduce un lungo ago nell’addome attraverso la pelle per drenare il liquido. Se necessario, il medico può ripetere la puntura.
In alcuni casi il medico può prescrivere un diuretico, ossia un medicinale che aiuta il corpo a eliminare il liquido.
Anche una chemioterapia a volte può contribuire a ridurre l’ascite.
La nausea e il vomito possono essere causati:
• dalla progressione del cancro del fegato, che altera la composizione del sangue;
• dall’ingrossamento del fegato che preme sullo stomaco;
• dal trattamento contro il cancro, in particolare le terapie mirate, la chemioterapia o la radioterapia.
Il medico Le prescrive medicinali contro la nausea e il vomito. Informi l’équipe curante se i farmaci non hanno effetto. Il medico può cambiarli finché trova una soluzione efficace.
La progressione del cancro o gli effetti indesiderati delle terapie possono toglierle la voglia di mangiare.
Alcuni consigli per aiutarla a nutrirsi:
• faccia numerosi pasti piccoli;
• mangi quello che le piace;
• consumi i cibi freddi o a temperatura ambiente per ridurre gli odori o i gusti forti.
Il medico potrebbe anche prescriverle un medicinale per stimolare l’appetito. La Sua équipe curante o un dietista sono pronte a darle consigli per adeguare l’alimentazione.
Trova ulteriori informazioni su questo argomento nell’opuscolo della Lega contro il cancro «Alimentazione e cancro».
Ha dolore? Non lo subisca in silenzio. Il dolore consuma le forze e abbatte il morale. Ne parli alla Sua équipe curante senza attendere. I medici potranno proporle un trattamento a seconda dell’intensità e della causa del dolore.
Quali sono le cause del dolore?
• Quando un tumore si ingrandisce può comprimere altri organi.
• Quando le cellule cancerose si disseminano nei vasi sanguigni possono danneggiare i nervi.
• La presenza di metastasi ossee.
• Le infiammazioni causate dal tumore.
• I trattamenti, come la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia.
Anche la Sua sensibilità al dolore ha un ruolo importante. Non esiti a informare la Sua équipe curante se il trattamento contro il dolore non ha l’effetto desiderato.
Per il trattamento del dolore sono disponibili diverse opzioni:
• medicinali:
• radioterapia;
• chemioterapia;
• fisioterapia, applicazioni di caldo e freddo, ergoterapia;
• attività fisica;
• esercizi di rilassamento;
• psicoterapia.
Nell’opuscolo della Lega contro il cancro «Dolori da cancro e loro cura» trova informazioni approfondite su questo argomento.
Più di due persone su tre colpite dal cancro soffrono prima o poi di una forte stanchezza chiamata «fatigue» durante la malattia e i trattamenti.
Nella maggior parte delle persone colpite, la stanchezza diminuisce alcune settimane dopo la fine del trattamento. Tuttavia può diventare permanente se Lei soffre di un cancro in stadio avanzato o se ha ricevuto un trapianto. Informi la Sua équipe curante se la fatigue persiste e incide sulla Sua qualità della vita.
Che cosa può fare Lei
• Sfrutti i momenti della giornata in cui ha più energie per fare le cose che considera più importanti e che Le fanno piacere.
• Trovi il giusto equilibrio tra fasi di attività e momenti di riposo.
• Mantenga le Sue abitudini e occupazioni, ma si conceda delle pause per recuperare le forze.
• Mangi ciò che Le piace. All’occorrenza, consumi da cinque a sei piccoli pasti al giorno invece di tre grandi pasti.
• Beva a sufficienza, possibilmente più di 1,5 litri al giorno. Chieda all’équipe curante se ci sono raccomandazioni particolari da seguire.
• Faccia attività fisica secondo le Sue possibilità. Anche una breve passeggiata all’aria aperta può diminuire la fatigue.
• Deleghi alcuni compiti ad altre persone. I Suoi parenti e amici spesso non chiedono altro che poterle dare una mano.
I Suoi diritti
Forse ha diritto a un aiuto domestico, oppure sta pensando di ridurre l’orario di lavoro. Per chiarire questi aspetti si rivolga alla Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro.
Trova ulteriori informazioni sulla fatigue e sull’attività fisica negli opuscoli «La fatigue da cancro» e «Attività fisica e cancro».
L’essenziale in breve
• Dopo la conclusione dei trattamenti dovrà recarsi a visite di controllo regolari dal medico per almeno cinque anni.
• Potrà seguire un programma di riabilitazione per aiutarla a recuperare dopo i trattamenti e a riprendere la Sua vita quotidiana.
• Il ritorno al lavoro è graduale e talvolta richiede adattamenti.
• Se non potrà più guarire dal cancro, riceverà cure palliative con l’obiettivo di migliorare la Sua qualità della vita.
• La Lega contro il cancro La sostiene in tutte le fasi.
In molti casi, solo al termine dei trattamenti si ha il tempo di pensare a ciò che si è vissuto e di elaborare i sentimenti che la malattia ha fatto emergere. Questa elaborazione può interferire con il rientro nella vita quotidiana.
Se ha difficoltà dopo i trattamenti, ne parli al Suo medico o ai consulenti della Lega contro il cancro. Insieme potrete trovare le soluzioni più adatte e informarvi sulle prestazioni rimborsate dalla cassa malati.
Dopo la conclusione dei trattamenti dovrà recarsi a esami di controllo regolari. Tali controlli servono a:
• riconoscere e trattare effetti indesiderati o disturbi conseguenti alla malattia;
• riconoscere precocemente un’eventuale recidiva del cancro o lo sviluppo di metastasi.
La frequenza dei controlli dipende:
• dallo stadio della malattia;
• dai trattamenti effettuati;
• dal rischio di recidiva;
• dal Suo stato di salute generale.
Nei primi due anni dopo il trattamento, in genere il medico propone un controllo ogni tre mesi. In seguito, se non ci saranno complicazioni, sarà sufficiente ripetere gli esami ogni sei mesi. I controlli devono essere proseguiti per un minimo di cinque anni.
Il controllo comprende un esame fisico e un prelievo di sangue. Nei primi due anni dovrà sottoporsi anche a una TC o a una MRT con mezzo di contrasto. In seguito sarà sufficiente un’ecografia.
Se ha avuto un trapianto di fegato, il medico controllerà che non ci sia una reazione di rigetto del trapianto.
Il cancro del fegato o delle vie biliari intraepatiche non ha conseguenze solo sul fisico. Può provocare anche difficoltà psichiche, professionali e sociali. Può parlare di queste difficoltà con il Suo medico in ogni momento nella fase dei controlli dopo il trattamento.
Se ha sintomi o dolori nell’intervallo tra due visite di controllo, non attenda il prossimo appuntamento programmato ma si rivolga immediatamente al medico.
La riabilitazione oncologica La aiuta a recuperare la salute e a riprendere la vita di tutti i giorni. Può svolgersi prima, durante o dopo i trattamenti del cancro.
Un programma di riabilitazione oncologica comprende diverse attività, per esempio:
• esercizio fisico o sport;
• attività creative e artistiche;
• introduzione a metodi di rilassamento.
Il programma di riabilitazione può svolgersi sia nella clinica in cui soggiorna sia in ambito ambulatoriale, ossia con una serie di appuntamenti quotidiani in ospedale o in uno studio medico.
In generale l’assicurazione malattie rimborsa i costi di una riabilitazione oncologica prescritta dal medico. Se è previsto il soggiorno in una clinica, il medico deve prima presentare una richiesta di rimborso alla Sua assicurazione malattie.
La Lega contro il cancro propone corsi su vari temi per le persone colpite e i loro familiari. La Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro La informerà sulle offerte interessanti per Lei.
Se ha bisogno di un aiuto o di cure a domicilio, il Suo medico Le farà una prescrizione scritta. I servizi di cure a domicilio La aiutano a svolgere le seguenti attività:
• igiene personale;
• alzarsi e rimettersi a letto;
• preparare i medicinali;
• curare le ferite;
• trattare il dolore.
Alcuni servizi di cure a domicilio si sono specializzati nell’assistenza alle persone colpite da un cancro.
L’assicurazione malattie di base paga le prestazioni infermieristiche delle cure a domicilio. Le altre prestazioni di aiuto, come fare le pulizie o portarle la spesa, non sono rimborsate dall’assicurazione di base.
Alcune persone continuano a lavorare durante le terapie contro il cancro. Altre riducono temporaneamente l’orario di lavoro. Altre ancora aspettano la fine delle terapie per riprendere a lavorare.
Pianifichi con cura il rientro sul posto di lavoro con l’équipe curante e il responsabile del personale della Sua azienda. Può darsi che sia necessario adattare le mansioni o ridurre gli orari di lavoro.
Per maggiori informazioni, legga l’opuscolo «Cancro: le sfide da affrontare sul posto di lavoro». Se ha bisogno di aiuto può rivolgersi ai consulenti delle Leghe cantonali o regionali contro il cancro.
Le misure palliative iniziano già durante il trattamento contro il cancro. Il loro obiettivo è:
• rallentare la progressione della malattia;
• alleviare il dolore e altri sintomi;
• migliorare la qualità della vita.
In generale, il Suo stato di salute e i Suoi bisogni determinano il luogo in cui riceve l’assistenza:
• a casa Sua con il sostegno di un servizio mobile di cure palliative o di cure a domicilio;
• nel reparto di cure palliative di un ospedale;
• in un hospice, un centro di cure palliative o una casa di cura.
I consulenti della Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro e della Linea cancro possono aiutarla a programmare le cure palliative.
Trova ulteriori informazioni nell’opuscolo «Cancro inguaribile: che cosa fare?» o all’indirizzo www.palliative.ch/it, il sito Internet dell’Associazione svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativo. Chi decide se non ne sono più capace?
Se a causa del cancro non è più in grado di regolare le Sue faccende personali, legali o economiche, può designare una o più persone che se ne occuperanno al Suo posto.
Per delegare questi compiti deve redigere un mandato precauzionale. Questo documento va scritto di proprio pugno o autenticato da un notaio. Per essere valido, al momento della stesura Lei deve essere ancora capace di discernimento.
Se teme di perdere la Sua capacità di discernimento con la progressione della malattia, può redigere anche le direttive anticipate del paziente.
Questo documento Le permette di definire chiaramente – per Lei stesso, per i Suoi familiari e per l’équipe curante – quello che desidera e, soprattutto, quello che non desidera nell’ultima fase della malattia. Può indicare desideri concernenti i trattamenti medici, ma anche l’assistenza nel fine vita.
Deve redigere questo documento quando è ancora capace di discernimento.
Trova maggiori informazioni su questi argomenti negli opuscoli della Lega contro il cancro «Scelte di fine vita» e «Direttive anticipate della Lega contro il cancro».
La Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro
Consiglia, accompagna e sostiene le persone colpite e i loro familiari. Cosa offre la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro?
• La possibilità di avere colloqui personali.
• Un aiuto pratico per risolvere problemi assicurativi e finanziari o organizzativi, come la custodia dei bambini.
• Un aiuto a compilare le direttive anticipate del paziente.
• Numerose offerte di corsi e gruppi di autoaiuto.
• L’indirizzamento a vari specialisti, per esempio nei campi della dietetica, delle medicine complementari, della psiconcologia, del trattamento dei linfedemi o della sessuologia.
Linea cancro 0800 11 88 11
Una consulente specializzata sarà disponibile ad ascoltarla telefonicamente, rispondendo alle Sue domande su tutti gli aspetti legati al cancro e alle possibilità per affrontarlo. Può parlare con lei delle Sue paure e incertezze, e di come sta vivendo la situazione. Inoltre, la consulente Le fornirà i recapiti degli ospedali e dei centri oncologici nelle Sue vicinanze specializzati nel trattamento della Sua malattia.
La chiamata e la consulenza sono gratuite. Le richieste possono essere inoltrate anche per iscritto all’indirizzo helpline@legacancro.ch o tramite Skype (krebstelefon.ch). Il servizio Skype è disponibile in tedesco e francese.
Cancerline: la chat sul cancro
I bambini, i giovani e gli adulti hanno la possibilità di chattare con una consulente nel sito www.legacancro.ch/ cancerline (orari: lunedì-venerdì, ore 11–16). Ha domande sulla malattia o desidera semplicemente parlare con qualcuno sul Suo stato d’animo? La chat è uno strumento ideale per farlo.
Linea Stop tabacco 0848 000 181
Consulenti specializzate Le forniscono informazioni, La motivano al cambiamento e, se lo desidera, La seguono nel processo di disassuefazione dal fumo, richiamandola gratuitamente. Per saperne di più, consulti il sito: www.linea-stop-tabacco.ch.
Corsi
Le Leghe cantonali e regionali contro il cancro organizzano corsi in diverse località della Svizzera per persone ammalate di cancro e i loro familiari: www.legacancro.ch/corsi.
Altri malati di cancro
Intrattenersi con persone accomunate da uno stesso vissuto e sapere come gestiscono situazioni particolari può infondere coraggio e aiutare a sentirsi meno soli.
Può discutere le questioni che Le stanno a cuore in un forum online, come quello moderato dalle consulenti della Linea cancro: www.forumcancro.ch.
Un luogo fisico dove scambiare le proprie esperienze è un gruppo di autoaiuto. Spesso è più facile aprirsi con persone che stanno vivendo una situazione simile.
Si informi presso la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro se vi sono gruppi di autoaiuto o gruppi di parola che si riuniscono nelle Sue vicinanze e sull’offerta di corsi per malati di cancro e i loro familiari. Sul sito www.autoaiutosvizzera.ch può cercare gruppi di autoaiuto nella Sua zona.
Servizi di assistenza e cura a domicilio o Spitex per malati di cancro
Si tratta di servizi non ospedalieri che offrono aiuto e cure infermieristiche a domicilio. In alcuni Cantoni ci sono organizzazioni di questo tipo specializzate nella cura dei malati di cancro,
che prendono nomi diversi a seconda del Cantone in cui sono attive (per es. Hospice Ticino, Hospiz Graubünden, Onko-Spitex, spitalexterne Onkologiepflege SEOP). Prenda contatto con la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro per ottenere gli indirizzi.
Molti ospedali dispongono di un servizio di dietetica. Sul territorio operano dietiste e dietisti indipendenti che, in generale, collaborano con i medici e sono membri dell’associazione di categoria: Associazione svizzera delle dietiste e dei dietisti (ASDD)
Altenbergstrasse 29
Casella postale 686
3000 Berna 8
Tel. 031 313 88 70
service@svde-asdd.ch
Sul sito dell’ASDD può cercare un dietista diplomato: www.svde-asdd.ch (in tedesco e francese).
L’Associazione Svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativo sostiene le persone che hanno un cancro incurabile. Ogni persona dovrebbe beneficiare di una buona qualità della vita fino alla fine.
La rete di palliative.ch assicura che le persone ammalate possano ricevere un’assistenza e una cura ottimali, indipendentemente dal luogo dove abitano.
palliative.ch
Kochergasse 6
3011 Berna
Tel. 031 310 02 90 info@palliative.ch www.palliative.ch
La mappa di palliative.ch fornisce una panoramica delle offerte in Svizzera che soddisfano gli elevati standard di qualità per le cure palliative: www.cartepalliative.ch/carte.
L’équipe curante Le consiglia cosa fare in caso di disturbi legati alla malattia e alle terapie. Chieda anche quali sono le misure che possono aiutarla e facilitarle la guarigione. L’équipe curante include i professionisti che La assistono, curano e sostengono durante la malattia.
Uno psiconcologo è uno specialista che aiuta le persone colpite e i familiari a gestire ed elaborare le conseguenze psichiche di un cancro.
Varie figure professionali possono offrire un sostegno psiconcologico (per es. medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali o spirituali). L’essenziale è che abbiano seguito un perfezionamento in psiconcologia. All’indirizzo www.legacancro.ch/psicooncologia trova i recapiti degli psiconcologi nelle Sue vicinanze.
L’assicurazione di base obbligatoria si assume i costi del trattamento di un cancro, a condizione che si tratti di una forma di trattamento riconosciuta o che il prodotto sia iscritto nell’elenco delle specialità dell’Ufficio federale della sanità pubblica. Il Suo medico Le darà tutte le spiegazioni necessarie.
In caso di consulenze o terapie supplementari non mediche e per le cure di lunga durata, prima di iniziare la terapia deve accertarsi se i costi sono coperti dall’assicurazione di base o da un’assicurazione complementare.
• Alimentazione e cancro
• Assistenza a un familiare e attività lavorativa
• Attività fisica e cancro
• Cancro – le prestazioni delle assicurazioni sociali
• Cancro inguaribile: che cosa fare?
• Cancro: le sfide da affrontare sul posto di lavoro
• Conciliare il lavoro e l’ attività di assistenza
• Diario del dolore
• Direttive anticipate della Lega contro il cancro
• Dolometer® VAS
• Dolori da cancro e loro cura
• Il cancro e la sessualità femminile
• Il cancro e la sessualità maschile
• Il cancro ereditario del seno e dell’ ovaio
• Il linfedema dopo un cancro
• Il movimento fa bene
• Il periodo del lutto
• L’ immunoterapia con gli inibitori dei checkpoint
• La chirurgia dei tumori
• La fatigue da cancro
• La radioterapia
• La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
• Medicina complementare e cancro
• Mio padre o mia madre hanno il cancro
• Predisposizione genetica al cancro
• Prendersi cura di una persona cara malata di cancro
• Quando anche l’ anima soffre
• Quando un genitore si ammala di cancro
• Rientrare nella quotidianità lavorativa
• Riabilitazione oncologica
• Scelte di fine vita
• Senza forze
• Terapie medicamentose dei tumori
• Terapie orali in oncologia
Presso la Lega contro il cancro trova ulteriori opuscoli dedicati a singoli tipi di cancro, a trattamenti specifici e alla gestione della malattia. Tutti gli opuscoli sono gratuiti e disponibili anche in forma elettronica. Sono offerti dalla Lega svizzera contro il cancro e dalle Leghe cantonali o regionali contro il cancro. Ciò è possibile soltanto grazie alla generosità dei donatori.
• Lega contro il cancro del Suo cantone
• Telefono 0844 85 00 00
• shop@legacancro.ch
• www.legacancro.ch/opuscoli
Può leggere e ordinare tutti gli opuscoli online.
Può esprimere la Sua opinione su questo opuscolo compilando il questionario che trova in fondo all’opuscolo o sul sito www.legacancro.ch/la-sua-opinione-conta. La ringraziamo per il Suo interesse.
«La radioterapia», a cura dell’associazione Aimac. Disponibile sul sito: www. aimac.it/libretti-tumore/radioterapia.
«Terapia oncologica nell’ ambito di uno studio clinico», a cura del Gruppo svizzero di ricerca clinica sul cancro. Scaricabile dal sito: www.sakk.ch
«Radioterapia», a cura della Fondazione AIRC. Disponibile sul sito: www. airc.it nella sezione «Conosci il cancro».
Alcune Leghe cantonali contro il cancro dispongono di una biblioteca dove è possibile prendere in prestito gratuitamente libri sul cancro. Si informi presso la Lega del Suo Cantone (vedi pp. 62 sg.).
Offerte della Lega contro il cancro
www.forumcancro.ch
Forum online della Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch
Sito web ufficiale della Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch/cancerline
Chat di consulenza della Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch/corsi
Corsi per persone ammalate e familiari.
www.legacancro.ch/il-cancro/ riabilitazione-oncologica
Offerte di riabilitazione oncologica in Svizzera.
www.legacancro.ch/psicooncologia
Per trovare uno psiconcologo nelle vicinanze.
Informazioni in italiano
www.autoaiutosvizzera.ch
Recapiti di gruppi di autoaiuto nelle vicinanze per persone colpite e familiari.
www.fertionco.ch
Informazioni su fertilità e cancro.
www.gdk-cds.ch
Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità CDS.
www.kofam.ch/it
Ufficio federale della sanità pubblica: ricerca sull’essere umano in Svizzera.
Informazioni in tedesco e/o francese
www.avac.ch
Associazione «Apprendre à vivre avec le cancer»: corsi per persone colpite e i loro familiari.
www.kinderkrebshilfe.ch
Organizzazione di autoaiuto Kinderkrebshilfe con sede a Olten (SO).
www.palliative.ch/it
Associazione svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativo.
www.psychoonkologie.ch Società svizzera di psiconcologia.
Informazioni in inglese
www.cancer.gov
National Cancer Institute USA.
www.cancer.net
American Society of Clinical Oncology.
www.cancer.org
American Cancer Society.
www.cancerresearchuk.org
Cancer Research UK.
www.macmillan.org.uk
Macmillan Cancer Support.
Kunz, B. (20.11.2019). Gallengangskarzinom – Überblick. Deutsches Krebsforschungszentrum. https://m100-kid.dkfz.de/wissensdatenbank/gallengangs-gallenblasenkarzinom/ggk-gallengangskarzinom/
Kunz, B. (18.11.2021). Hepatozelluläres Karzinom / Leberzellkarzinom – Überblick. Deutsches Krebsforschungszentrum. https://m100-kid.dkfz.de/wissensdatenbank/ lebertumor/hcc-leberzellkarzinom-leberkrebs-leberkarzinom-hepatozellulaereskarzinom/
N.N. (Versione lunga 2.0 – giugno 2021). S3-Leitlinie Diagnostik und Therapie des Hepatozellulären Karzinoms und biliärer Karzinome. Leitlinienprogramm Onkologie der AWMF, Deutsche Krebsgesellschaft e.V. und Stiftung Deutsche Krebshilfe. https://www.awmf.org/uploads/tx_szleitlinien/032-053OLk_S3_HCC_bili % C3%A4re_Karzinome_2021-06.pdf
Union nationale contre le cancer (UICC) (2017). TNM Classification des tumeurs malignes. 8e édition. Sous la direction de Brierley, J. D., Gospodarowicz, M. K. & Wittekind, C. Cassini.
1 Krebsliga Aargau
Kasernenstrasse 25
Postfach 3225
5001 Aarau
Tel. 062 834 75 75
admin@krebsliga-aargau.ch
www.krebsliga-aargau.ch
IBAN: CH09 0900 0000 5001 2121 7
2 Krebsliga beider Basel
Petersplatz 12
4051 Basel Tel. 061 319 99 88
info@klbb.ch
www.klbb.ch
IBAN: CH11 0900 0000 4002 8150 6
3 Krebsliga Bern
Ligue bernoise contre le cancer
Schwanengasse 5/7
Postfach
3001 Bern
Tel. 031 313 24 24
info@krebsligabern.ch
www.krebsligabern.ch
IBAN: CH23 0900 0000 3002 2695 4
4 Ligue fribourgeoise contre le cancer
Krebsliga Freiburg route St-Nicolas-de-Flüe 2 case postale 1701 Fribourg
tél. 026 426 02 90 info@liguecancer-fr.ch
www.liguecancer-fr.ch
IBAN: CH49 0900 0000 1700 6131 3
5 Ligue genevoise contre le cancer
11, rue Leschot
1205 Genève
tél. 022 322 13 33 ligue.cancer@mediane.ch
www.lgc.ch
IBAN: CH80 0900 0000 1200 0380 8
6 Krebsliga Graubünden
Ottoplatz 1
Postfach 368 7001 Chur
Tel. 081 300 50 90
info@krebsliga-gr.ch
www.krebsliga-gr.ch
IBAN: CH97 0900 0000 7000 1442 0
7 Ligue jurassienne contre le cancer
rue des Moulins 12 2800 Delémont
tél. 032 422 20 30
info@ljcc.ch
www.liguecancer-ju.ch
IBAN: CH13 0900 0000 2500 7881 3
8 Ligue neuchâteloise contre le cancer
faubourg du Lac 17 2000 Neuchâtel
tél. 032 886 85 90
LNCC@ne.ch
www.liguecancer-ne.ch
IBAN: CH23 0900 0000 2000 6717 9
9 Krebsliga Ostschweiz
SG, AR, AI, GL
Flurhofstrasse 7
9000 St. Gallen
Tel. 071 242 70 00
info@krebsliga-ostschweiz.ch
www.krebsliga-ostschweiz.ch
IBAN: CH29 0900 0000 9001 5390 1
10 Krebsliga Schaffhausen
Mühlentalstrasse 84
8200 Schaffhausen
Tel. 052 741 45 45
info@krebsliga-sh.ch
www.krebsliga-sh.ch
IBAN: CH65 0900 0000 8200 3096 2
11 Krebsliga Solothurn Wengistrasse 16
Postfach 531 4502 Solothurn
Tel. 032 628 68 10 info@krebsliga-so.ch
www.krebsliga-so.ch
IBAN: CH73 0900 0000 4500 1044 7
12 Krebsliga Thurgau
Bahnhofstrasse 5 8570 Weinfelden
Tel. 071 626 70 00
info@krebsliga-thurgau.ch
www.krebsliga-thurgau.ch
IBAN: CH58 0483 5046 8950 1100 0
13 Lega cancro Ticino
Piazza Nosetto 3
6500 Bellinzona
Tel. 091 820 64 20 info@legacancro-ti.ch
www.legacancro-ti.ch
IBAN: CH19 0900 0000 6500 0126 6
14 Ligue vaudoise contre le cancer
place Pépinet 1 1003 Lausanne
tél. 021 623 11 11 info@lvc.ch
www.lvc.ch
IBAN: CH89 0024 3243 4832 0501 Y
15 Ligue valaisanne contre le cancer
Krebsliga Wallis
Siège central: rue de la Dixence 19
1950 Sion
tél. 027 322 99 74 info@lvcc.ch www.lvcc.ch
Beratungsbüro: Spitalzentrum Oberwallis
Überlandstrasse 14
3900 Brig
Tel. 027 604 35 41
Mobile 079 644 80 18 info@krebsliga-wallis.ch www.krebsliga-wallis.ch
IBAN CH 73 0900 0000 1900 0340 2
16 Krebsliga Zentralschweiz
LU, OW, NW, SZ, UR, ZG
Löwenstrasse 3
6004 Luzern
Tel. 041 210 25 50 info@krebsliga.info
www.krebsliga.info
IBAN: CH61 0900 0000 6001 3232 5
17 Krebsliga Zürich
Freiestrasse 71
8032 Zürich
Tel. 044 388 55 00 info@krebsligazuerich.ch
www.krebsligazuerich.ch
IBAN: CH77 0900 0000 8000 0868 5
18 Krebshilfe Liechtenstein
Im Malarsch 4
FL-9494 Schaan
Tel. 00423 233 18 45 admin@krebshilfe.li www.krebshilfe.li
IBAN: LI98 0880 0000 0239 3221 1
Lega svizzera contro il cancro
Effingerstrasse 40 casella postale
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00
www.legacancro.ch
IBAN: CH95 0900 0000 3000 4843 9
Opuscoli
Tel. 0844 85 00 00
shop@legacancro.ch www.legacancro.ch/ opuscoli
Forum
www.forumcancro.ch, piattaforma virtuale della Lega contro il cancro
Cancerline
www.legacancro.ch/ cancerline, la chat sul cancro per bambini, adolescenti e adulti lunedì– venerdì ore 11.00–16.00
Skype krebstelefon.ch lunedì– venerdì ore 11.00–16.00
Linea stop tabacco
Tel. 0848 000 181 massimo 8 centesimi al minuto (rete fissa) lunedì– venerdì ore 11.00–19.00
Le siamo molto grati del Suo sostegno.
Linea cancro
0800 11 88 11 lunedì– venerdì ore 9.00–19.00
chiamata gratuita helpline@legacancro.ch
… meno persone si ammalino di cancro,
… meno persone soffrano e muoiano di cancro,
… più persone possano essere guarite dal cancro,
… le persone malate ed i loro familiari vengano ascoltati e aiutati in tutte le fasi della malattia e nella morte.
Questo opuscolo Le viene consegnato dalla Sua Lega contro il cancro, la quale è a Sua disposizione con la sua ampia gamma di prestazioni di consulenza, accompagnamento e sostegno. All’interno trova l’indirizzo della Sua Lega cantonale o regionale.
I nostri opuscoli sono disponibili gratuitamente solo grazie alle donazioni.
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