RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Beauty Nail ecc Anno 2016-2017
RIFLESSOLOGIA PLANTARE Quante volte abbiamo sen to dire nel nostro abituale centro este co, dalla nostra este sta, o anche dl nostro medico curante che, “il benessere della persona parte ai piedi”? Bene, non hanno tu i tor , questo perché i piedi sono come un nostro secondo cuore, da essi possiamo controllare e “comunicare” con ogni parte del nostro corpo e, su di essi poggia, appunto, tu o il nostro corpo. Eppure, sono la parte più trascurata di esso: sempre chiusi in scarpe, talvolta troppo stre e; sempre in movimento; e cura meno del dovuto. Pres amo, infa , molta più cura e a enzione al viso, alle mani, ed al corpo e, tralasciamo, appunto, i piedi. Ma perché privarsi, per esempio, di un rigenerante massaggio ai piedi? Prima di ciò, c’è da dire che il massaggio è una par colare terapia fisica cos tuita da un insieme di movimen di vario genere ed intensità, pra ca , appunto, su una limitata regione corporea (massaggio parziale ) o su tu o il corpo (massaggio generale). Si definisce massaggio manuale quello eseguito con il solo aiuto delle mani e, massaggio meccanico quello eseguito con speciali apparecchi. Il termine massaggio deriva, secondo alcuni, dalla parola greca “massein” che significa strofinare – impastare; secondo altri, dalla parola araba “mass” che significa toccare con dolcezza. In realtà il termine massaggio è molto più an co, ed è probabilmente nato con l’umanità. È , infa , is n vo, nell’uomo, dopo una contusione o un trauma, toccare, comprimere, strofinare la zona colpita per trarre sollievo. La prima documentazione riguardante l’uso del massaggio a scopo cura vo si può rintracciare nell’epoca di Ippocrate, che consigliava l’applicazione delle frizioni pe r le distorsioni, le lussazioni, la s chezza. Con il Cris anesimo e il Medio Evo, questa arte venne considerata sconveniente quindi fu in parte abbandonata. Solo molto più tardi. Il massaggio fu rivalutato completamente, specializzando fini e metodiche, sino ad arrivare ad essere considerato da un punto di vista scien fico. Nel periodo tra le due guerre, i procedimen di meccano – terapia fecero cadere in disuso la metodica manuale ma, dopo la seconda guerra mondiale, invece, quest’ul ma fu rivalutata grazie a due fa ori: dare un lavoro ai non veden e curare i mu la . In Italia nel 1920 nacque una prima scuola a scopo terapeu co, mentre nel 1950 vennero create scuole per il massaggio spor vo: ma solo con gli anni fu studiato e messo a punto dal professore Dante Merini un massaggio igienico – este co con manualità e metodiche ben precise: quello che oggi chiamiamo massaggio classico.
Il messaggio, come de o in precedenza, può essere suddiviso in base alla regione corporea:
MASSAGGIO VISO MASSAGGIO SENO MASSAGGIO ADDOME MASSAGGIO BRACCIA MASSAGGIO MANI MASSAGGIO GAMBE, PARTE ANTERIORE E POSTERIORE MASSAGGIO PIEDI, PARTE ANTERIORE E POSTERIORE
RIFLESSOLOGIA PLANTARE Che sia effe uato in una limitata regione corporea o sull’intero corpo, il massaggio consta di diverse manovre:
·
Sfioramento : le mani scorrono come una carezza spostandosi dalla periferia del corpo verso il centro. Si u lizza sempre all’inizio del massaggio come manovra di preparazione, per avere un primo conta o con la cliente, favorirne il rilassamento e distribuire il prodot to cosme co in modo uniforme sulla pelle; durante il massaggio, come manovra di collegamento tra un movimento e l’altro e preparare il tessuto a ricevere le manovre successive più energiche; e al termine del massaggio come manovra di chiusura per non interromperlo bruscamente;
·
Frizione : le mani tendono ad aderire ai tessu superficiali spostandoli a s molare quelli so ostan . Può essere eseguita in modo lento o rapido: le frizioni lente hanno un effe o decontra urante e rilassante, sono efficaci p er s molare la circolazione di ritorno, favorire la risoluzione di edemi, e sono u li per il tra amento di cicatrici; le frizioni rapide hanno un effe o s molante, rinvigorente. Se eseguite in modo energico, creano iperemia e vasodilatazione, ossigenano i tessu e portano nutrimento alle cellule favorendo il metabolismo.
·
Impastamento : le mani sollevano una vasta area di tessuto con un movimento contrapposto del pollice del palmo di una e dell’altra mano, esercitando una torsione del tessuto stesso . Viene eseguito inizialmente leggero, ampio e superficiale, per ria vare la circolazione di ritorno, successivamente più energico e par colare alternando una presa energica ad una leggera per non infas dire la cliente, e per creare una vasodilatazione, s molare il metabolismo, mobilizzare i tessu e contrastare la formazione di fibrosi.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
·
Pizzico amento : le mani prendono una plica di tessuto tra il pollice e le altre dita e con un movimento rapido la sollevano. Ha un effe o s molante, tonificante , rassodante muscolare ed è u le per tra are le rughe del viso. Se eseguito con molta energia, crea iperemia e vasodilatazione.
·
Pressioni : la manovra consiste nell’esercitare una pressione sui tessu con la partecipazione di tu o il corpo spostando il baricentro in avan . Può essere eseguita con varie par del corpo (polpastrello, nocche, palmo della mano, ecc …).
RIFLESSOLOGIA PLANTARE TIPOLOGIE DI CLIENTI Dall’osservazione del cara ere e del comportamento di un’ipote ca cliente, possiamo dis nguere le seguen pologie: · ·
·
· 1.
2.
·
·
·
· 1.
2. ·
Cliente qualità: è una cliente molto esigente che cerca il meglio dei prodo e dei servizi. È disposta a spendere molto e, pertanto, è meglio presentarle prodo di prima qualità. Cliente quan tà: è una cliente che vuole fare di più di quello che fanno gli altri, perciò è compe va, tende a dimostrarlo spendendo di più preferendo i prodo e i servizi più costosi, indipendentemente dalle esigenze personali. Pertanto è meglio non presentarle prodo e servizi in fase promozionale poiché non li apprezzerebbe. Cliente novità: questo po di cliente è interessata a tu o ciò che è nuovo: prodo e tra amen innova vi appena usci sul mercato, poiché ri ene che siano migliori di quanto già esiste. È bene presentare cose nuove in fase promozionale. Cliente risparmiosa: ce ne sono due pi: Quella che pur non avendo problemi economici vuole risparmiare ed è alla con nua ricerca di scon , omaggi, prove gratuite, ecc. … insiste per o enere omaggi, campioni, offerte. Questa cliente difficilmente paga in an cipo e non ama i tra amen prolunga e troppo costosi, bisogna essere cordiali ma fermi altrimen diventerà per lei un diri o avere facilitazioni; Vi è poi quella che vuole risparmiare per scarse risorse economiche, in alcuni casi avverte la sua diversità ed è più disponibile a pagare in an cipo, e res a a chiedere scon o regali. A questo po di cliente è opportuno non proporre tra amen o prodo troppo l unghi e costosi. Cliente ipocondriaca: ha una forte paura di contra e mala e e quindi di essere contagiata, pertanto è molto a enta all’igiene in par colare alla sterilizzazione degli strumen . Il comportamento da tenere con questo po di clien è di farle vedere che tu o ciò che si usa è stato sterilizzato e che nulla viene riciclato. Quindi rassicurarla un po’ prima di iniziare un tra amento. Cliente chiacchierona: è quella che ama molto parlare ma non le piace ascoltare anche quando chiede parere al suo interlocutore non presta a enzione alle risposte e con nua il suo monologo. Generalmente è molto espansiva ma talvolta anche invadente: vuole sapere tu o parlando di tu o. Il comportamento da tenere con questa cliente è dare risposte brevi, chiuse e cercare di non farsi coinvolgere sviando le argomentazioni. Cliente egocentrica: anche lei ama parlare molto e ascoltare poco ma i suoi discorsi sono orienta a me ere in risalto le sue qualità. Ha una s ma di sé estremamente alta, non sopporta di essere contradde a, non amme e di aver sbagliato. Ha un’immagine vistosa, il suo modo di ves re, di parlare, di muoversi, non è mai lasciato al caso, tu o segue un rituale che me e sé stessa al centro dell’a enzione. Cliente taciturna: anche in questo caso se ne possono dis nguere due pologie: La taciturna mida che cerca di non a rare l’a enzione su di sé, ha un tono di voce basso, l’abbigliamento poco appariscente, una comunicazione con i ges e s’imbarazza facilmente in situazioni di disagio mostrando rossore al viso. Con questo po di cliente è difficile arrivare ad un’apertura, anche quando si è in cabina coinvolte in un rapporto più in mo e confidenziale con l’este sta. Bisogna quindi stare a en a non creare situazioni imbarazzan che possono me erla a disagio. La taciturna sicura di sé, ha una concezione di sé molto alta e non vuole me ersi a confronto con altre persone. Ha bisogno del suo silenzio e quindi un buon rapporto con lei parte dal rispe o del suo silenzio. Cliente impaziente: non solo è impaziente di aspe are ma anche di vedere i risulta , pertanto preferirà tra amen for e concentra nel tempo piu osto che quelli dolci e prolunga . È importante che di fronte a questa cliente, l’este sta non perda la pazienza e sopra u o non prome a mai qualcosa che non potrà mantenere.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE STERILIZZAZIONE E DISINFEZIONE Lo scopo della disinfezione è di distruggere i microbi patogeni sopra u o sulla pelle o negli ambien . Essa si a ua di solito con prodo chimici tra cui ricordiamo:
·
· ·
Alcol e lico : viene de o denaturato perché è alterato nel colore e nel sapore, con l’aggiunta di sostanze chimiche in modo da dis nguerlo dalle bevande alcoliche. Si usa per disinfe are la pelle integra, poiché, brucia sulle ferite e ha un’efficacia debole sulle spore. Metalli pesan : tra cui ricordiamo il mercurio e l’argento, essi distruggono le proteine e uccidono i microbi. L’argento è presente in alcune pas glie per disinfe are l’acqua; Ossidan : tra cui ricordiamo l’acqua ossigenata, il cloro e lo iodio, essi uccidono i microbi ossidandoli e disinfe ano la pelle, o nel caso del cloro, l’acqua. Il cloro, è usato in diverse formulazioni come
varechina
amuchina
, acido muria co diluito, o anche come disinfe ante so o forma di
.
La sterilizzazione ha lo scopo di distruggere i microbi ed è più energica della disinfezione. Essa è indispensabile per tu gli strumen e materiali che vengono a conta o con la cavità interna del corpo. Le sgorbie, le forbici, le tronchesine, i bisturi, devono essere sterilizza e se ciò non avviene, bisogna usare strumen monouso. Tra i metodi di sterilizzazione ricordiamo: ·
La bollitura: ormai abbandonata, si faceva con apposi bollitori, con acqua dis llata per almeno 20 minu a 100°. Essa però non è efficace contro le spore.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
·
L’autoclave : è un apparecchio simile ad una pentola a pressione dove l’acqua va in ebollizione a temperature superiori ai 100°, dopodiché per circa 15 minu la “pentola” fischia e si uccidono microbi e spore. Si u lizza per ferri, biancheria resistente al calore e alcuni par colari pi di plas ca.
·
Il Calore secco : con sfere e al quarzo, sono palline che raggiungono i 250° e in pochi minu sterilizzano le punte degli strumen taglien , prive di plas ca.
·
I detergen liquidi: in vasche a , sono il metodo più pra co ed economico per la sterilizzazione in un centro este co. Servono per mantenere sterili gli strumen già sterilizza con i metodi preceden , ma anche da soli tenendo i ferri in immersione per 24 ore. I liquidi vanno cambia ogni 15/30 giorni, secondo l’uso.
In conclusione, sterilizzazione e disinfezione hanno due scopi: impedire il diffondersi di mala e da una cliente all’altra o, con l’operatrice stessa. Le mala e infe ve sono trasmesse per conta o dire o: verruche herpes, micosi; o a raverso strumen contagia .
RIFLESSOLOGIA PLANTARE STRUTTURA E PROBLEMATICHE DELL’UNGHIA Le unghie fanno parte della categoria degli Annessi Cutanei insieme ai peli, alle ghiandole sebacee, alle ghiandole sudoripare e alle ghiandole mammarie.
Il termine “unghia” deriva dal la no “unguis” (cioè appunto unghia), essa è una lamina si natura epiteliale, dura, resistente, traslucida, leggermente convessa o piana che ricopre la superficie dorsale delle falang i di mani e piedi. L’intera stru ura poggia sul le o ungueale che è cos tuito dal derma e da uno strato epidermico. E' formata da una radice o matrice che è per la maggior parte nascosta nel vallo ungueale dove è più morbida e so le, una parte della radice può comparire fuori dal vallo in una figura semilunare de a lunula; la parte principale è il corpo, ed ha il cara ere di una lamina cornea con due superfici, una dorsale libera ed una più profonda fissata al le o ungueale. La lamina ha un colorito roseo perché lascia trasparire i vasi del derma, mentre la parte libera è di colore più biancastro e fa seguito al corpo staccandosi dall’unghia. Quando l’unghia non si presenta a livello di stru ura e colore come di norma, possono sussistere delle problema che o mala e di essa. La deformazione dell’unghia ed il cambiamento del colore può dipendere da fa ori più o meno gravi, fino a patologie che necessitano di cure metodiche, per questo è indispensabile non so ovalutarle mai. Esistono numerosi problemi che possono essere facilmente riconoscibili dal cambiamento di forma e colore dell’unghia stessa:
·
Macchioline bianche sull’unghia (LEUCONIA): si tra a solitamente di piccoli focolai di chera na causa dalla produzione in eccesso, che possono cambiare posizione in base alla produzione (non hanno nulla a che vedere con la carenza di calcio);
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
·
Unghia blu o unghia nera : solitamente è un livido causato da trauma fisico, ma potrebbe essere un piccolo melanoma, per cui occorre so oporsi a degli esami del sangue;
·
Unghia gialla : può essere micosi, che occupa tu a l’unghia e la rende porosa e talvolta friabile ed è causata da un fungo, altrimen le unghie possono ingiallirsi a causa della nico na (problema di chi fuma);
·
Unghia rigata : dipende dall’invecchiamento, infa , di solito è più frequente nelle persone anziane; se presente una sola striatura può dip endere da un trauma alla matrice che di solito comporta una ro ura nella parte finale dell’unghia;
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
·
Unghie con macchie verdi : può tra arsi di muffa, causata da una scarsa igiene o dalla presenza di acqua stagnante so o un’unghia ar ficiale;
·
Aumento dello spessore dell’unghia (ONICOGRIFOSI): spesso colpisce l’unghia dell’alluce. In sostanza l’unghia cresce in volume e generalmente diventa più scusa e giallognola. Questa situazione può essere causata da un trauma oppure dall’età;
·
Unghia incarnita (ONICOCRIPTOSI): si riconosce immediatamente perché porta ad una penetrazione dell’unghia nelle carni vicine. Il problema si presenta generalmente nei la e, può causare dolore perdita di pus e sangue, unghia gialla o nera e infiammazione cutanea;
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
·
Unghia con psoriasi ungueale (ONICOPSORIASI o ONICODISTROFIA PSORIASICA): si presenta solitamente con piccole lesioni pun formi insieme a striature longitudinali o trasversali, lesioni sub-ungueali;
·
Unghie sfaldate (ONICOSCHIZIA LAMELLINA): le unghie che si sfaldano e sembrano “sfogliarsi” potrebbero essere determinate da una carenza di vitamina A, B6 e calcio, in questo caso una corre a alimentazione potrebbe migliorare lo stato delle unghie. Inoltre anche l’invecchiamento potrebbe essere una causa dello sfaldamento dell’unghia, indebolimento e fragilità. Altre possibili cause sono traumi oppure conta o con sostanze chimiche che possono alterare l’unghia.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
SOCIETA'
IMPRESA E SOCIETA’
Un sogge o economico che ha il compito di organizzare e ges re in modo professionale l'a vità d'impresa.
IMPRESA
Due o più sogge economici che hanno il medesimo compito di organizzare e ges re in modo professionale l'a vità d'impresa sulla base di un accordo chiamato contra o di società.
Le imprese le possiamo suddividere dal punto di vista economico, dimensionale, e giuridico: ·
·
·
Tipi di società dal punto di vista economico: 1. Se ore primario: comprende tu e quelle imprese che svolgono a vità concernen l’agricoltura, all’allevamento, alla pesca e, in genere a tu i beni di prima necessità, e cioè beni che servono alla nostra sopravvivenza; 2. Se ore secondario: comprende tu e quelle imprese che svolgono a vità di trasformazione delle materie prime (es. grano) in prodo fini (es. pane) o semilavora (es farina); 3. Se ore terziario: comprende tu e quelle imprese che svolgono a vità concernen i servizi come il commercio, il turismo, il trasporto, ecc... Tipi di società dal punto di vista delle dimensioni: 1. Piccole imprese: svolgono la propria a vità con un numero molto piccolo di persone (es. familiari); 2. Medie imprese: svolgono la propria a vità con un numero massimo di 250 dipenden ; 3. Grandi imprese: svolgono la propria a vità con un numero di dipenden superiore ai 250. Tipi d’imprese dal punto di vista giuridico: 1. Società di persone: prevale la persona sul capitale, ciò significa che se la società dovesse fallire, i suoi creditori potrebbero aggredire non solo il capitale della società, ma anche il patrimonio personale del sogge o. (Autonomia Patrimoniale Imperfe a) 2. Società di capitale: prevale il capitale sulla persona, ciò significa che se la società dovesse fallire i suoi creditori potrebbero aggredire solo il capitale della società. (Autonomia Patrimoniale Perfe a)
Le società di persona e di capitale a loro volta si dividono in altre subcategorie quali:
·
SOCIETA’ DI PERSONE: 1. SNC (SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO): una società in cui i soci partecipano dire amente, salvo pa o contrario, all’amministrazione d ella società.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE 2. SAS (SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE): una società cara erizzata dalla presenza di due categorie di soci: gli accomandatari, ai quali compete l’amministrazione della società; e gli accomandan , i quali rispondono dei debi limitatamente alla quota conferita e non amministrano la società.
·
SOCIETA’ DI CAPITALE: 1. SPA (SOCIETA’ PER AZIONI): una società in cui per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio e le quote di partecipazione dei soci sono rappresentate in azioni. Il capitale sociale non deve essere inferiore a 120 000 euro. 2. SRL (SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA): una società in cui per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE
IL PH UNA SOSTANZA E’
Il pH, ovvero “potenza (nel significato matema co, cioè esponente) d’idrogeno, si usa per indicare la grandezza che misura l’acidità o la basicità di una sostanza acquosa espressa, per l’appunto, dalla concentrazione degli ioni idrogeno. Vi è una scala numerica che va da 0 a 14, dove qualsiasi valore compreso tra 0 e 6,9 ci indica che la sostanza è acida, il valore 7, ci indica che la sostanza è neutra, mentre qualsiasi valore compreso tra 7,1 e 14 ci indica che la sostanza in ques one è basica. Il pH della pelle si a esta a valori fisiologici leggermente acidi, normalmente compresi tra 4,2 e 5,6. L'ampiezza di questo intervallo è spiegabile sulla base dei mol ssimi fa ori capaci di influenzare il pH cutaneo. Esistono due metodi per misurare il pH di una sostanza: 1. Il primo metodo, ed anche quello più semplice, è quello COLORIMETRICO, che consiste nel misurare il pH tramite una car na al tornasole. Quando la carta è asciu a, il suo colore generalmente è sul giallino. Per misurare il pH basta immergere una parte della car na nella soluzione, dopo qualche secondo è possibile notare il cambiamento di colore e, in base ad esso, valutarne l’acidità o la basicità. Avremo un colore verde a
RIFLESSOLOGIA PLANTARE pH neutro, rosso in ambiente acido e, blu in ambiente basico.
2. Il secondo metodo è quello POTENZIOMETRICO, che consiste nel misurare la differenza di potenziale che si crea tra due ele rodi di un apparecchio, il valore corrispondente, sarà poi rappresentato su un display. Questo apparecchio ele ronico viene chiamato piaccametro o pHmetro.