PA: DELEGA, DOMANI PRIMO VIA LIBERA CON OK COMMISSIONE SENATO/ADNKRONOS = Dalla prossima settimana in Aula, si punta a via libera prima di Pasqua
Roma, 23 mar. (AdnKronos) - Sta per tagliare il primo traguardo la delega di riforma della pubblica amministrazione, che domani dovrebbe ottenere il via libera della commissione Affari costituzionali del Senato. L'accorpamento delle forze di polizia, il potenziamento dei poteri di palazzo Chigi e l'introduzione di una soglia minima per il lavoro da casa sono solo alcune delle novità introdotte nel corso dell'esame parlamentare. Mentre è stata rinviata all'assemblea, dove il provvedimento è atteso per il 31 marzo, la discussione sull'introduzione della 'staffetta generazionale', tra statali che stanno per lasciare il mondo del lavoro e le nuove generazioni che vorrebbero entrare.
La delega di riforma della Pa è arrivata a palazzo Madama il 23 luglio e, dopo 8 mesi di 'gestazione', dovrebbe essere licenziata prima di Pasqua per passare alla Camera, dove è attesa per la seconda lettura. Tra le principali novità introdotte dalla commissione Affari costituzionali c'è la definizione della soglia del 20% di lavoratori statali che potranno lavorare da casa, se lo chiederanno. L'obiettivo dovrà essere raggiunto entro i prossimi tre anni.
Altra novità introdotta dal Senato riguarda le forze di polizia, che passeranno dalle 5 attuali a 4. Restano in piedi Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria (mentre la forestale dovrà confluire in una delle altre strutture). Mentre al
momento è rimasta fuori dalla riorganizzazione la Polizia provinciale; il tema potrebbe essere affrontato nel passaggio in aula. (segue) (segue)
(Sec/AdnKronos) 23-MAR-15 18:21
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(AdnKronos) - Palazzo Chigi diventerà una 'cabina di regia' allargata, per quanto riguarda la vigilanza delle agenzie governative nazionali (comprese quelle fiscali. Il parlamento ha voluto sottolineare il ''principio di separazione tra indirizzo politico e di gestione''. Anche per quanto riguarda le nomine dei manager delle società pubbliche, comprese quelle partecipate dal Mef, il governo avrà un ruolo più diretto.
Il rafforzamento della collegialità riguarda sia le nomine di competenza diretta sia indiretta, del Governo o dei singoli ministri: Le scelte dovranno quindi passare sempre per il Congilio dei ministri, anche quando l' atto formale spetta al singolo dicastero. Aumentano inoltre i poteri del premier, che avrà voce sulla determinazione delle risorse per gli uffici di diretta collaborazione dei ministeri.
Sul fronte della spending review si stabilisce che le tariffe riconosciute alle reti telefoniche, per il pagamento dei supporti necessari alle intercettazioni di conversazioni e di flussi, dovranno essere tagliati del 60%. Si prevede la soppressione degli enti inutili o con i conti in 'rosso'; mentre le strutture efficienti potranno
essere potenziate e il Formez (il 'Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento delle pubbliche amministrazioni') dovrà essere riordinato. (segue) (segue)
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(AdnKronos) - Per quanto riguarda l'incompatilità degli incarichi all'interno della pubblica amministrazione, si stabilisce che entro 6 mesi dall'entrata in vigore della riforma, dovranno essere emanati i decreti attuativi che dovranno integrare le regole già esistenti sulla pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni nelle pubbliche amministrazioni. Dovranno inoltre essere precisati anche gli obblighi in materia di anticorruzione.
E' stata per il momento accantonata la proposta di introdurre una 'staffetta generazionale', tra i dipendenti pubblici vicini alla pensione che vogliono ridurre l'orario di lavoro e i giovani che entrano nel mondo del lavoro tramite l'apprendistato. L'ipotesi era contenuta in un emendamento che non ha ottenuto il bollino sulle coperture, ma il tema dovrebbe essere presentato di nuovo in aula, con una nuova proposta di modifica.
(Sec/AdnKronos) 23-MAR-15 18:21