Sindacati o rappresentanza militare...Trasparenza è una bella parola, però bisogna riempirla di cont

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09 febbraio 2021

il diario di michele fornicola

SINDACATI

O

RAPPRESENTANZA MILITARE…

TRASPARENZA È UNA BELLA PAROLA, PERÒ BISOGNA RIEMPIRLA DI CONTENUTI, ED IL COMANDO GENERALE DETIENE LA GESTIONE POLITICO OPERATIVA

Il Comando Generale, nel 2004, ha spiegato bene che ai carabinieri serve “un’informazione aderente al contesto in cui opera e integrata con quella di livello sia superiore, sia centrale”. In applicazione del principio di sussidiarietà, lo strumento web, nel rapporto col personale, assume valenza strategica quindi, attraverso specifiche linee guida, il Comando Generale detiene la gestione politico operativa sulla natura dei documenti classificati e/o ritenuti sensibili. L’importanza del “flusso informativo” verso la base (partecipazione-diramazione), è stata nuovamente sottolineata, nel 2001, perchè contribuisce a valorizzare la funzione della “Rappresentanza Militare” accrescendo in tutti la consapevolezza dell’utilità del loro ruolo all’interno dell’ordinamento militare. Sono molte le delibere della “Rappresentanza Militare” che già lamentavano problemi con il “flusso informativo”. Forse perché, in taluni casi, sono risultati pregiudicati i livelli di tutela dei valori essenziali per la collettività, riconosciuti dalle fonti nazionali. La nascita dei “sindacati” dei militari ha fatto emergere ancora il problema “flusso informativo”, nonostante il dispositivo della Sentenza Corte Cost. afferma che sono salvi quei valori e quegli interessi che costituiscono, allo stato, adeguata garanzia “dei valori e degli interessi” prima richiamati. La Corte, per non rinviare il riconoscimento del diritto di associazione, nonché l’adeguamento agli obblighi convenzionali, in attesa dell’intervento del legislatore, ha affermato che il vuoto normativo può essere colmato con la disciplina dettata per i diversi organismi della rappresentanza militare. Nell’ambito di una interlocuzione fra il Comando Generale ed il “NUOVO SINDACATO CARABINIERI NSC”, il giorno 18/12/2019, è stata comunicata l’attivazione di uno specifico settore “Associazionismo tra militari” nel Portale “Leonardo” ove sono consultabili, fra l’altro, le “informazioni di interesse per le APCSM”, che sarà alimentato, non solo con le circolari di settore, ma anche con “note informative” di carattere generale ma, il percorso di attivazione delle competenze dell’organo di rappresentanza, comprende, senz’altro, anche il diritto di accesso, attesa la natura strumentale ed accessoria dello stesso perché:


a) la compiuta conoscenza degli atti amministrativi si realizza rendendo possibile il controllo degli amministrati sugli atti che li riguardano; b) l’Amministrazione detentrice dei documenti amministrativi, purchè direttamente riferibili alla tutela di un interesse personale e concreto, non può limitare il diritto di accesso, se non per motivate esigenze di riservatezza; c) Il diritto di accesso, dunque, consente una indefettibile tutela accessoria dei soggetti che interloquiscono con le pubbliche amministrazioni, nel presupposto che i soggetti titolari di interesse giuridicamente qualificato non abbiano altra possibilità per conoscere il contenuto dei documenti amministrativi;

Ecco perché, la disciplina in materia di “Accesso ai documenti e circolari dei Comandi per le materie di competenza della Rappresentanza Militare” dispone che sia assicurato, ogni qualvolta richiesto, anche il supporto normativo e l’ausilio tecnico necessari per la consultazione dei documenti di interesse. Recentemente S.M.D. è intervenuto sulla cornice di operatività circa le istanze finalizzate all'esercizio dei diritti sindacali e, in merito a ”informazione preventiva dei provvedimenti dell’Aministrazione” ha comunicato l’'assenza di una specifica normativa volta alla regolamentazione della materia. Per questo motivo S.M.D. ritiene “non consentito” di prevedere l'accoglimento delle richieste indicate. Credo che in questo modo non si voglia agevolare lo svolgimento delle attività ed anzi, si voglia negare o interrompere il percorso di attivazione delle competenze degli organi di rappresentanza, e dei “sindacati”, negando il diritto di accesso, la sua stessa natura strumentale ed accessoria perché, appunto, la compiuta conoscenza degli atti amministrativi, sui campi di interesse, si realizza rendendo possibile il controllo degli amministrati sugli atti che li riguardano. In conclusione, credo che si debba lavorare ancora molto sul tema “tutela accessoria” per superare, al Comando Generale che detiene la gestione politico operativa, le oggettive difficoltà che non consentono di operare al meglio, e nell’interesse dell’Istituzione, per mancanza delle necessarie informazioni. Salvo parere contrario…



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