CRONACA
Roma III
ATTUALITÀ
giovedì 6 luglio 2006
La piccola Alice è stata strangolata Una mano avrebbe premuto anche sulla bocca della bambina di cinque anni
■ di Angela Camuso
VIOLENZE DEL DOPOPARTITA
STRANGOLATA La piccola Alice è morta
Campo de’ Fiori, 5 arresti Pirata della strada sulla Cassia
con una mano del patrigno che le stringeva il
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collo e l'altra che le tappava la bocca, nella sua stanzetta. L'autopsia svolta ieri sul corpicino della bimba, che aveva cinque anni, non lascia dunque più
spazio
all'im-
maginazione: Mauro Bronchi, il convivente della madre che prima di essere arrestato aveva detto che Alice era morta per una caduta, secondo gli investigatori ha ucciso la piccola in preda a una rabbia disumana, dopo averla picchiata e per questo provocato numerose fratture e un trauma cranico. Non sarebbe ancora certo, invece, se il patrigno assassino abbia anche violato il corpo della piccola. La madre, una ragazza 28enne evidentemente soggiogata psicologicamente dal compagno, ha riferito che Bronchi, la sera di domenica, a un certo punto si era chiuso nella stanza con la bambina, pare perché esasperato dai capricci di Alice. Si dovranno attendere gli esiti degli esami istologici e i risultati delle analisi chimiche sui reperti acquisiti dai carabinieri dei Ris per sapere se la piccola abbia subito violenze sessuali. Quando è stata soccorsa dal medico del 118, Alice era stesa sul divano del soggiorno, nuda e già non respirava più. «Era posseduta dal demonio. Stava in braccio alla madre, piangeva e io l'ho preso stringendola per il collo» è stata la parziale confessione di Bronchi, a cui i magistrati, tuttavia, sembrano non credere affatto. La bambina, infatti, secondo i medici del policlinico Gemelli, è morta a causa di una forte pressione sul collo e sulla bocca, fatto incompatibile con un gesto involontario. Inoltre, la piccola avrebbe subito in passato altre violenze simili: lo ha confermato l'autopsia, che ha scoperto tracce di vecchie percosse e d'altra parte che Bronchi fosse un violento è una circostanza confermata dalla madre della bimba. Come poi la donna abbia potuto accettare, in silenzio, tale atrocità, resta incomprensibile. Anche la sera del delitto era rimasta zitta e ferma mentre il compagno strangolava la bambina: i carabinieri l'hanno ascoltata più volte dalla data del delitto ma la donna non sarebbe indagata. Il dramma si è consumato a Labaro alle 23.30 circa del 2 luglio. Alice, "un angelo biondo", hanno
La parziale confessione di Brochi: era indemoniata ho stretto il collo
riferito i vicini, viveva da tre mesi in un appartamento al sesto piano in via Magnano in Riviera insieme alla madre e al nuovo compagno di lei, Mauro Brochi, anche lui padre di una figlia, 13enne. Dall'appartamento vicino nessuno si è accorto di quanto stava accadendo se non a mezzanotte circa, quando proprio Bronchi, con la faccia sconvolta, ha suonato il campanello dei suoi vicini di casa: «Alice sta male», ha detto alla signora che gli ha aperto la porta e soltanto in seguito l'uomo ha chiamato il 118 per fare richiesta di un'ambulanza. Poi, una volta trasportata la bambina in ospedale, ormai già morta, sia lui che la convivente hanno tentato di sostenere la tesi dell'incidente. La donna, però, è crollata sotto il pressing degli interrogatori. Lui, invece, ha continuato a negare, fino a ieri, quando i risultati dell'autopsia lo hanno inchiodato alle sue responsabilità e costretto a fare le prime ammissioni.
Attesa per l’esame istologico vecchie ecchimosi fanno pensare ad altre violenze Foto di Vincenzo Tersigni/Eidon
/ Segue dalla prima
Era già successo in occasione dell'ultimo incontro dell'Italia contro l'Ucraina e anche stavolta in piazza dei Ravennati un gruppo di teppisti ha lanciato bottiglie molotov contro un'auto dei carabinieri. Nessun militare è rimasto ferito e solo i vetri dell'auto con i colori sono stati danneggiati dall' esplosione, mentre il gruppetto di teppisti è riuscito a scappare. Infine,a macchiare di sangue la serata di festeggiamenti è stato un investimento mortale da parte di un pirata della strada avvuenuto sulla via Cassia subito dopo la fine della partita: la vittima è un uomo di cinqant’anni, rimasto ucciso di fronte alla casa dove abitava. Il vero inferno si è scatenato comunque a Campo de Fiori, dove abitanti e passanti poco dopo le due di notte si sono trovati all'improvviso in mezzo agli scontri. C'erano persone che scappavano, molti che alzavano le mani in segno di resa davanti alla polizia, nel timore di essere scambiati per facinorosi. Nella nottata, poi, le forze dell'ordine si sono trovati alle prese con il gruppetto di teppisti in azione a Trastevere. Infine la conta che ha fatto l'Atac sugli attacchi ai propri mezzi compiuti dai vandali: sarebbero una ventina gli autobus danneggiati. A piazza Venezia, in particolare, i balordi hanno prima tirato bottiglie contro i finestrini, poi hanno divelto i sedili del mezzo pubblico. Le forze dell'ordine non hanno fatto alcuna dichiarazione ufficiale nè sono state annunciate contromisure eccezionali a questo exploit di violenza ingiustificata, ma è chiaro che il timore di nuovi scontri per domenica prossima, quando si giocherà la finale, appaiono fondati. A tal proposito, una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica potrebbe tenersi domani in Prefettura.
Polizia, 1200 abbandonano il Siulp Operaio scivola INCIDENTE SUL LAVORO
«Non c’è adeguato rispetto per i valori della Costituzione e le garanzie per i cittadini» ■ Più di milleduecento poliziot-
ti lasciano il S.i.u.l.p. della provincia di Roma per «gravi violazioni delle norme statutarie» e, sostenuti dai senatori di Rifondazione Spena e Malabarba, lanciano accuse pesanti contro i vertici della polizia e contro l'attuale gestione delle forze di pubblica sicurezza, a dire degli scissionisti condizionata da un eccessivo accentramento del potere e improntata a mantenere privilegi e favorire scambi di favori, in luogo di garantire i diritti dei cittadini e dunque la nostra stessa democrazia. La scissione, che spacca il più grande sindacato di polizia, era un fatto già noto per gli addetti ai lavori ed è stato ufficializzato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta al Senato. È la seconda scissione in sette anni: nel 1999 infatti, un'altra costola del S.i.u.l.p. si staccò per formare il S.i.l.p. «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la delibera votata al congresso na-
zionale del S.i.u.l.p. tenutosi a giugno ed in cui si vietava ai poliziotti iscritti a partiti politici di fare attività sindacale. Ma i rapporti con i vertici si erano già deteriorati nei mesi scorsi», ha spiegato ieri Massimiliano Valdannini, mentre Nicodemo De Franco, segretario generale del Silp di Roma per la Cgil, ha denunciato la scarsa tutela di cui gode oggi il singolo poliziotto, spesso soggetto impotente di fronte agli abusi di potere e dunque impotente anche di fronte agli abusi commessi dai suoi superiori nei confronti dei cittadini: «È stato abbandonato il poliziotto
La richiesta per una commissione di inchiesta sui fatti del G8 e di Napoli
operaio. Noi abbiamo a che fare con questori che ci dicono che della Costituzione non gliene importa nulla, perché l'amministrazione ha sempre ragione. Così, ad esempio, avviene che un poliziotto non può dire che questo o quel verbale di arresto è fasullo. Servono organi giudicanti super partes»,sono state le parole di Nicodemo De Franco. A tal proposito il senatore Malabarba ha sottolineato il fatto che «i protagonisti negativi dei fatti di Genova sono stati promossi», mentre il senatore Giovanni Russo Spena ha colto l'occasione per annunciare che presto l'Unione «potrebbe proporre l'istituzione di una Commissione Parlamentare bicamerale che faccia piena luce sul comportamento delle forze dell'ordine durante il G8 di Genova del luglio 2001 e sugli scontri avvenuti nello stesso anno a Napoli, a marzo, sempre tra no-global e polizia». a.c.
PRATI
Deraglia il tram 19 nessun ferito Un tram della linea 19 è deragliato ieri a Ponte Matteotti a Prati. L'episodio si è verificato intorno alle 19. Sul mezzo c'erano numerosi passeggeri ma nessuno è rimasto ferito. Anche domenica, sempre all'altezza di ponte Matteotti, un altro tram era uscito dai binari: neanche in quell' occasione ci furono feriti. Secondo una prima ricostruzioe, l'incidente è avvenuto a causa dell'usura dei binari. La stessa Trambus ha annunciato che da oggi verranno effettuati dei lavori ai binari e la linea verrà limitata, e al posto dei tram ci sarà un servizio navetta. Mentre, sono state gravi le ripercussioni sul trafm.b. fico nella zona.
dall’impalcatura ■ Ancora un incidente sul lavo-
ro nella capitale. Ed è sempre la stessa la causa: la mancanza di sicurezza dei cantieri. Questa volta, un operaio italiano di 36 anni è caduto, mentre stava allestendo un palco per una rassegna cinematografica a Trastevere. L’infortunio sul lavoro si è verificato, quindi, martedì pomeriggio in via Calandrelli 25, nel quartiere trasteverino. Massimo B., dipendente di una ditta, che per conto dell’azienda Acea è incaricata di montare un palco per una rassegna cinematografica, è scivolato improvvisamente da una scala da svariati metri di altezza. L’operaio è stato immediamente portato al San Camillo, dove è ancora in prognosi riservata per un trauma cranico, ma, secondo una prima diagnosi dei medici dell’ospedale, non corre pericolo di vita. Le condizioni di Massimo B., di 36 anni, sembrano, infatti, essere miglio-
rate nella giornata di ieri. Sulla vicenda è intervenuta la stessa Acea, che in un comunicato ha dichiarato la sua estraneità ai questi fatti, affermando che «nessuna delle imprese presenti sul luogo dell’incidente stava eseguendo lavori per conto dell’azienda». Propio ieri il Consiglio regionale del Lazio ha discusso della sicurezza nei luoghi di lavoro, sul base di alcuni dati dell’Inail: nel Lazio, tra il 2003 e il 2005 sono stati denunciati nel settore di industria e servizi 52.762 infortuni sul lavoro, mentre il dato nazionale è a 880.242. Sono 34.201, poi, gli inabili temporanei, 2.101 gli inabili permanenti e 78 i morti. Nel settore agricoltura ci sono stati, invece, 2.911 infortuni, mentre nel settore statale ce ne sono stati 2.717. Al termine del lungo dibattito è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno per la prevenzione e la sicurezza nei cantieri edili. Michela Bevere