Raccolta di atti parlamentari dal 1° al 30 aprile 2021

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ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05767 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 486 del 14/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: FERRO WANDA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 14/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 14/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-05767 presentato da FERRO Wanda testo di Mercoledì 14 aprile 2021, seduta n. 486   FERRO e PRISCO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: la richiesta da parte del Siulp di Vibo Valentia di elevare il posto fisso di polizia nella città di Tropea a commissariato distaccato di pubblica sicurezza era stata avanzata ben sei anni fa, in seguito all'attentato subito dall'allora sindaco della città calabrese; il 15 marzo 2021 la proposta è stata rinnovata in occasione dell'emanazione della direttiva di riorganizzazione degli uffici periferici dell'amministrazione della pubblica sicurezza; secondo Franco Caso, il segretario generale provinciale del Siulp, tale rimodulazione non è più procrastinabile per una serie di motivi: «Innanzitutto il Piano programmatico pluriennale previsto dal decreto legislativo n. 95 del 2017 consentirebbe l'elevazione del Posto Fisso di Polizia a


Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza, garantendo, nel contempo e in modo consequenziale, l'incremento di organico resosi ormai indifferibile alla luce degli ultimi fatti di cronaca. È proprio in tale contesto che appare improrogabile il rafforzamento del presidio di legalità rappresentato da un Commissariato di Polizia dotato di mezzi e personale adeguati alle contingenti circostanze di un territorio che muove buona parte dell'economia della provincia rappresentandone, nel contempo, una delle migliori vetrine nazionali. [...] L'Amministrazione della Polizia di Stato, fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 208 del 2001 in merito al riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza, non può assolutamente privarsi di un avamposto di legalità, di controllo del territorio e di pubblica sicurezza nella zona di Tropea, non essendovi, peraltro, impasse di natura logistica. Infatti l'immobile dove è attualmente allocato il Posto Fisso di Polizia è da ritenersi ampiamente adeguato, sotto ogni profilo, a sostenere l'auspicato ampliamento a Commissariato distaccato»; come rimarcato in più occasioni dallo stesso sindacato, il controllo del territorio e la prevenzione delle attività illecite devono ritenersi corollario fondamentale per il progresso economico e sociale di qualsiasi realtà territoriale –: se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per contemplare, nel nuovo assetto periferico dei presidi di pubblica sicurezza, un commissariato distaccato a Tropea quale necessaria evoluzione dell'ormai inadeguato presidio costituito dal posto fisso di polizia. (5-05767)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08884 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: ASCARI STEFANIA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 13/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in


data 13/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08884 presentato da ASCARI Stefania testo di Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485   ASCARI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: come affermato recentemente dal sindacato di Polizia, Siulp, Modena risulta essere l'ultima provincia in Italia per incremento di agenti di Polizia, tra i territori aventi caratteristiche simili. Nel biennio 2019-2020 ha ottenuto un incremento di organico di soli 23 agenti, ai pari di Matera; nella classifica che tiene in considerazione la popolazione, la fascia della questura e le caratteristiche del territorio in termini di potenziale di criminalità anche aree come Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Ferrara si sono viste assegnare un numero maggiore di agenti rispetto a Modena che, in termini di popolazione, risulta essere più grande; il Ministero dell'interno rifacendosi ad una vecchia pianta organica di cui al decreto ministeriale del 16 marzo del 1989, considera a giudizio dell'interrogante erroneamente, la provincia di Modena in «esubero» di agenti; la provincia di Modena dal 1989 ad oggi è molto cambiata sia per quanto riguarda la popolazione residente che è in costante aumento, sia sotto l'aspetto socio-economico che è in continua crescita, con tutte le conseguenze da ciò derivanti per la criminalità, sia riguardo ai flussi migratori che la questura deve gestire e controllare; nella provincia di Modena la popolazione è passata da circa 598.000 residenti nel 1989 ad oltre 700.000 abitanti di oggi; i cittadini stranieri regolari che nel 1989 non avevano una presenza rilevante, oggi sono circa 100.000 con conseguente impegno di ingenti risorse umane dell'ufficio immigrazione, solo per curare l'aspetto burocratico legato ai documenti e ai permessi di soggiorno; per queste considerazioni, il più rappresentativo tra i sindacati di Polizia, il Siulp, sostiene da tempo che la questura di Modena debba essere elevata di fascia (dalla «B» alla «A»), in quanto l'intera provincia richiederebbe un sostanziale aumento di organico e di mezzi, sia per il capoluogo che per i tre commissariati distaccati Carpi, Sassuolo e Mirandola in ragione della crescente mole di lavoro, pressoché uguale a quella del capoluogo di regione, con la differenza che il personale disponibile è di circa un terzo di quello bolognese; con lettera del 17 marzo 2021 la Segreteria nazionale del Siulp ha scritto al Capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini, per chiedere l'elevazione di fascia della questura di Modena a seguito


del peggioramento delle condizioni di sicurezza per l'intera provincia modenese che trova riscontro nei dati diffusi dalla direzione investigativa antimafia di Bologna secondo cui in Emilia-Romagna sarebbe particolarmente attiva la presenza di organizzazioni criminali come la camorra e la 'ndrangheta: in particolare, nel modenese opererebbero organizzazioni di matrice straniera in grado di gestire il traffico di stupefacenti anche su scala transnazionale, particolarmente operative anche nello sfruttamento della prostituzione e nella contraffazione di merci; le questure sono gli uffici territoriali provinciali per l'esercizio, nella provincia, delle funzioni del questore e per l'assolvimento, nel medesimo territorio, dei compiti istituzionali della Polizia di Stato, tra i quali vi è quello di vigilare sull'ordine pubblico e provvedere al mantenimento della sicurezza pubblica dei cittadini; tutte le questure di Italia sono classificate in fasce che ne determinano la consistenza organica, la dotazione di mezzi e di personale civile correlati alle esigenze del territorio di riferimento; l'elevazione di fasce tiene conto di diversi parametri, quali l'ordine pubblico, l'andamento della criminalità, la popolazione residente, l'incidenza della popolazione di immigrati, la presenza di particolari problematiche e altro; l'elevazione di fascia non costituisce una fotografia immutabile nel tempo, ma un meccanismo flessibile che consente all'autorità istituzionale competente di valutare e intervenire sull'eventuale innalzamento di fascia delle questure; a Modena, territorio fondamentale per l'economia italiana, è fortemente aumentata, negli anni, l'esigenza di un maggiore controllo e vigilanza del territorio, a fronte delle esigenze di sicurezza da parte dei cittadini, visto il crescere di fenomeni di criminalità, anche organizzata, su quest'area territoriale; l'elevazione di fascia della questura di Modena comportando un congruo adeguamento dell'attuale organico della polizia di Stato, oggi insufficiente, potrebbe consentire al personale della suddetta questura di rispondere con maggiore efficienza alle problematiche del territorio nonché all'accresciuta domanda di sicurezza da parte dei cittadini –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza ritenga opportuno adottare per addivenire all'elevazione di fascia, dall'attuale «B» alla fascia superiore «A», della questura di Modena. (4-08884)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08782 Dati di presentazione dell'atto


Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: FERRO WANDA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 31/03/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 31/03/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA • MINISTERO DELLA DIFESA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/03/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08782 presentato da FERRO Wanda testo di Giovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479   FERRO e DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: preoccupa la notizia dell'ennesimo caso di aggressione a Catanzaro ad agenti di polizia, casi che non possono più essere derubricati a meri episodi di microcriminalità; secondo le prime ricostruzioni riportate dagli organi di stampa, un giovane diciassettenne si è allontanato dalla comunità minorile penale di Catanzaro, dove era stato collocato nei giorni scorsi per un arresto collegato allo spaccio di sostanze stupefacenti, fuggendo a bordo di un'autovettura che lo attendeva fuori. Quando le pattuglie della polizia hanno intercettato l'auto, nei pressi di viale Isonzo, zona a sud della città con un'alta presenza di rom stanziali, è scattata la guerriglia, con le pattuglie della polizia accerchiate da decine di persone e due poliziotti sono rimasti feriti nell'aggressione, dovendo ricorrere alle cure del pronto soccorso del locale ospedale; i sindacati di categoria Siulp ed Fsp sono insorti, chiedendo la convocazione di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per affrontare la problematica della sicurezza nei


quartieri a sud della città e l'invio dell'esercito; come denunciato dai dirigenti sindacali, gli agenti di polizia lavorano in condizioni di sicurezza precarie, senza l'ausilio di adeguati strumenti per difendersi dalle aggressioni fisiche, come il «taser», la cui introduzione è rimasta inspiegabilmente inattuata, evidenziando, in particolare, le difficoltà operative in questo momento storico in quei quartieri «fortini dell'illegalità diventati in questi giorni anche delle zone ad alta densità di contagio del Covid: quella zona è gestita come se fosse impenetrabile, d'altronde le numerose operazioni di polizia hanno dimostrato il tentativo di creare veri e propri fortini. [...]»; solo pochi giorni fa, con atto di sindacato ispettivo n. 5/05596, l'interrogante aveva sollevato la «necessità di una sede del reparto mobile della Polizia di Stato nella città di Catanzaro, al fine di potenziare l'apparato di prevenzione per commisurarlo alle reali esigenze di sicurezza del capoluogo, a partire dalle attività di controllo nei quartieri periferici a forte presenza criminale» –: se il Governo sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere al riguardo, potenziando, in termini di personale e dotazione di mezzi, il commissariato di Catanzaro e dando seguito alla richiesta dei sindacati di ricorrere all'impiego dell'esercito in affiancamento ai presidi territoriali per la gestione della sicurezza nelle zone più a rischio della città; se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire l'allontanamento dal territorio italiano dei soggetti stranieri recidivi. (4-08782)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08929 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 487 del 15/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: TONELLI GIANNI Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 15/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO


Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08929 presentato da TONELLI Gianni testo di Giovedì 15 aprile 2021, seduta n. 487   TONELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: la polizia di Stato di Foggia e provincia ormai da anni lamenta carenza di organico e di mezzi per le attività ordinarie e straordinarie, denunciando le connesse difficoltà che incontra il personale per fare fronte al grande lavoro che il territorio foggiano (nel quale purtroppo opera la quarta mafia) richiede; il Corpo della Polizia di Stato, durante l'attuale emergenza sanitaria, è stato caricato, in aggiunta alle normali attività volte a garantire l'ordine pubblico e la sicurezza, di ulteriori compiti legati al contenimento del contagio del virus e non solo non ha potuto contare su una dotazione aggiuntiva di personale, ma ha dovuto gestire tutta la situazione con un numero ancora inferiore, dovuto ai pensionamenti non compensati; a fronte degli imminenti pensionamenti (nel corso dell'anno 2021 ne sono previsti 55 e l'anno successivo altri 60) è assolutamente inadeguato il numero delle 8 unità che sembrerebbero essere state assegnate come incremento; per riuscire a garantire un servizio efficiente ed efficace, è indispensabile ottenere subito più personale e più autovetture da destinare agli uffici della questura di Foggia e dei commissariati della provincia, riconoscendo il loro importante ruolo di avamposti contro una criminalità, anche organizzata, sempre più agguerrita; il territorio di Foggia e provincia vive una situazione similare anche riferita alla polizia stradale e la polizia ferroviaria, dove non si riesce neanche a garantire il turno serale e quello notturno, così come purtroppo accade spesso anche per la polizia postale e per gli altri uffici esistenti sul territorio della provincia –: alla luce dei fatti esposti in premessa, come il Ministro interrogato intenda intervenire per dotare il Corpo della Polizia di Stato di Foggia e provincia del personale e dei mezzi necessari alle attività ordinarie e straordinarie che il Corpo di Polizia deve quotidianamente affrontare, anche rimodulando la ripartizione nazionale delle risorse umane della polizia di Stato attualmente prevista, affinché i pensionamenti e i trasferimenti previsti per l'anno 2021 siano opportunamente compensati con nuovo personale.


(4-08929)

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05285 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 315 del 14/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: MARTI ROBERTO Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE Data firma: 14/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RUFA GIANFRANCO LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 14/04/2021 VESCOVI MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 14/04/2021 PEPE PASQUALE LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 14/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-05285 presentata da ROBERTO MARTI mercoledì 14 aprile 2021, seduta n.315 MARTI, RUFA, VESCOVI, PEPE - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: la Polizia di Stato di Foggia e provincia ormai da anni lamenta carenza di organico e di mezzi per le attività ordinarie e straordinarie, denunciando le connesse difficoltà che incontra il personale per far fronte al grande lavoro che il territorio foggiano (nel quale purtroppo opera la "quarta mafia") richiede;


il Corpo della Polizia di Stato, durante l'attuale emergenza sanitaria, è stato caricato, in aggiunta alle normali attività volte a garantire l'ordine pubblico e la sicurezza, di ulteriori compiti legati al contenimento del contagio del virus e non solo non ha potuto contare su una dotazione aggiuntiva di personale, ma ha dovuto gestire tutta la situazione con un numero ancora inferiore, dovuto ai pensionamenti non compensati; a fronte degli imminenti pensionamenti (nel corso dell'anno 2021 ne sono previsti 55 e l'anno successivo altri 60) è assolutamente inadeguato il numero delle 8 unità che sembrerebbero essere state assegnate come incremento; per riuscire a garantire un servizio efficiente ed efficace, è indispensabile ottenere subito più personale e più autovetture da destinare agli uffici della Questura di Foggia e dei commissariati della provincia, riconoscendo il loro importante ruolo di avamposti contro una criminalità, anche organizzata, sempre più agguerrita; il territorio di Foggia e provincia vive una situazione similare anche riferita alla Polizia stradale e alla Polizia ferroviaria, dove non si riesce neanche a garantire il turno serale e quello notturno, così come purtroppo accade spesso anche per la Polizia postale e per gli altri uffici esistenti sul territorio, si chiede di sapere come il Ministro in indirizzo intenda intervenire per dotare il Corpo della Polizia di Stato di Foggia e provincia del personale e dei mezzi necessari alle attività ordinarie e straordinarie che deve quotidianamente affrontare, anche rimodulando la ripartizione nazionale delle risorse umane della Polizia di Stato attualmente prevista, affinché i pensionamenti e i trasferimenti previsti per l'anno in corso siano opportunamente compensati con nuovo personale. (4-05285)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08953 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 488 del 16/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 15/04/2021

Destinatari


Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08953 presentato da DEIDDA Salvatore testo di Venerdì 16 aprile 2021, seduta n. 488   DEIDDA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: recentemente è stato pubblicato il bando per la copertura di 1.141 posti per viceispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato; può partecipare al bando il personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, con una anzianità di servizio non inferiore ai 5 anni e in possesso di diploma di scuola superiore e non aver riportato sanzioni o deportazioni e non aver riportato il giudizio inferiore a buono; all'articolo 9 del suddetto bando vengono indicate categorie dei titoli di servizio ammessi a valutazione ed il punteggio massimo attributo a ciascuna di esse è stato stabilito così come segue: a) anzianità di servizio: 11 punti; b) anzianità complessiva nel ruolo di sovrintendenti, fino a 13 punti; c) anzianità nella qualifica di sovrintendente capo, fino a 11 punti; d) rapporti informativi e giudizi complessivi del biennio anteriore (5 punti); nel suddetto bando, nelle premesse, si riporta come fonte il decreto dello stesso dipartimento della sicurezza del Ministero dell'interno del 20 settembre 2017 recante «Modalità attuative per l'accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori della polizia mediante concorsi interni...»; nell'articolo 7 del decreto le categorie dei titoli ammessi ed il punteggio massimo attribuito sono stabiliti così come segue: titoli di servizio sino a 50 punti: 1) anzianità di servizio sino a 8 punti; 2) anzianità complessiva nel ruolo di sovrintendenti fino a 10 punti; 3) anzianità nella qualifica di sovrintendente capo fino a 11 punti;


proseguendo nell'analisi dell'articolo 7 si arriva alla lettera B «Titoli di cultura» che prevedono fino a 8 punti massimo, dal diploma superiore che dà 2 punti, al diploma di laurea 3 punti, alla laurea magistrale 4 punti; è stata più volte reiterata l'opportunità del diritto di avere un punteggio premiante, grazie ai titoli di studio e di cultura, nei concorsi per ispettori della Polizia di Stato con i decreti del 26 marzo e del 29 aprile 2020; è singolare come nell'ultimo bando per 1.141 viceispettori della Polizia di Stato non sia previsto alcun tipo di punteggio per avere o meno uno o più titoli di studio, in aperta contraddizione con quanto il dipartimento ha stabilito; se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e quali siano le ragioni dell'assenza di qualsiasi premialità per chi possiede un titolo di studio, come previsto dagli stessi provvedimenti adottati dal dipartimento di pubblica sicurezza. (4-08953)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02182 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 13/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02182


presentato da SILVESTRONI Marco testo di Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485   SILVESTRONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: con un decreto ministeriale del 22 febbraio 2021 inviato poi alla Corte dei Conti, il Capo della polizia e della pubblica Sicurezza Gabrielli, ha sancito l'ufficialità della chiusura tanto temuta della polizia ferroviaria presso la stazione di Colleferro; la decisione sarebbe scaturita da quanto contenuto in un vecchio decreto dello stesso Ministero dell'interno del 2016, che prevedeva appunto «un vasto progetto di revisione dell'assetto ordinativo anche degli Uffici della Specialità della Polizia ferroviaria e la conseguente soppressione di una intera Sottosezione e ben nove posti Polfer» caratterizzati, sempre secondo la direzione centrale, da un «marginale traffico ferroviario», dall'assenza di criticità operative e dalla carenza di personale; nel decreto sopra enunciato si ufficializza, in molte regioni d'Italia, per lo stesso motivo, la chiusura di tanti uffici della Polizia ferroviaria dalla Sicilia alla Sardegna, passando per il Molise, la Puglia, la Basilicata, la Campania, arrivando in Piemonte e Valle D'Aosta, Friuli e Veneto e nel Lazio gli uffici di Colleferro; gli uomini che fino ad oggi hanno gestito, operato, mandato avanti e lottato per questo posto Polfer verranno, come stabilito da una determinata disposizione, redistribuiti, assegnati e trasferiti in altri comparti della Polizia di Stato centrale o periferica in base alle competenze e ai cosiddetti criteri di mobilità entro 180 giorni dalla registrazione del documento avvenuta alla Corte dei Conti il 18 marzo 2021; l'area giurisdizionale della Polfer di Colleferro rappresenta un nodo cruciale della linea ad alta velocità, con una importante sottostazione elettrica, la cui circolazione ferroviaria in loco si attesta attualmente sui 4495 passeggeri giornalieri, per una media complessiva di 1.640.000 annua. Essa è caratterizzata da un'alta frequentazione di pendolari lavoratori e studenti, che impegnano le aree di pertinenza in tutte le ore del giorno, tutti i giorni della settimana, anche in orari notturni, rendendo la presenza in situ un irrinunciabile fattore di sicurezza per i viaggiatori; inoltre, in considerazione del nascente polo logistico e del potenziamento del bacino industriale di zona, in cui potenzialmente lavoreranno più di 3.000 persone, dovranno parimenti essere salvaguardati i parametri di sicurezza per tutti i cittadini della città metropolitana di Roma Capitale, non risultando sufficiente il presidio di Ciampino e rivelandosi essenziale, per il contrasto alla criminalità, tipica delle aree con grande movimento di persone, il mantenimento di una vigilanza fisica e permanente, rispetto all'insorgere dei fenomeni più ricorrenti, come lo spaccio di stupefacenti e traffici illegali di qualsiasi natura –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto rappresentato in premessa e se non si ritenga opportuno rivalutare la decisione di chiudere il presidio della polizia ferroviaria di Colleferro.


(3-02182)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08782 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: FERRO WANDA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 31/03/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 31/03/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA • MINISTERO DELLA DIFESA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/03/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08782 presentato da FERRO Wanda testo di Giovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479   FERRO e DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: preoccupa la notizia dell'ennesimo caso di aggressione a Catanzaro ad agenti di polizia, casi che non possono più essere derubricati a meri episodi di microcriminalità; secondo le prime ricostruzioni riportate dagli organi di stampa, un giovane diciassettenne si è


allontanato dalla comunità minorile penale di Catanzaro, dove era stato collocato nei giorni scorsi per un arresto collegato allo spaccio di sostanze stupefacenti, fuggendo a bordo di un'autovettura che lo attendeva fuori. Quando le pattuglie della polizia hanno intercettato l'auto, nei pressi di viale Isonzo, zona a sud della città con un'alta presenza di rom stanziali, è scattata la guerriglia, con le pattuglie della polizia accerchiate da decine di persone e due poliziotti sono rimasti feriti nell'aggressione, dovendo ricorrere alle cure del pronto soccorso del locale ospedale; i sindacati di categoria Siulp ed Fsp sono insorti, chiedendo la convocazione di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per affrontare la problematica della sicurezza nei quartieri a sud della città e l'invio dell'esercito; come denunciato dai dirigenti sindacali, gli agenti di polizia lavorano in condizioni di sicurezza precarie, senza l'ausilio di adeguati strumenti per difendersi dalle aggressioni fisiche, come il «taser», la cui introduzione è rimasta inspiegabilmente inattuata, evidenziando, in particolare, le difficoltà operative in questo momento storico in quei quartieri «fortini dell'illegalità diventati in questi giorni anche delle zone ad alta densità di contagio del Covid: quella zona è gestita come se fosse impenetrabile, d'altronde le numerose operazioni di polizia hanno dimostrato il tentativo di creare veri e propri fortini. [...]»; solo pochi giorni fa, con atto di sindacato ispettivo n. 5/05596, l'interrogante aveva sollevato la «necessità di una sede del reparto mobile della Polizia di Stato nella città di Catanzaro, al fine di potenziare l'apparato di prevenzione per commisurarlo alle reali esigenze di sicurezza del capoluogo, a partire dalle attività di controllo nei quartieri periferici a forte presenza criminale» –: se il Governo sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere al riguardo, potenziando, in termini di personale e dotazione di mezzi, il commissariato di Catanzaro e dando seguito alla richiesta dei sindacati di ricorrere all'impiego dell'esercito in affiancamento ai presidi territoriali per la gestione della sicurezza nelle zone più a rischio della città; se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire l'allontanamento dal territorio italiano dei soggetti stranieri recidivi. (4-08782)

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05306 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 317 del 20/04/2021 Firmatari


Primo firmatario: CASOLATI MARZIA Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE Data firma: 20/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FERRERO ROBERTA LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 20/04/2021 MONTANI ENRICO LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE 20/04/2021 PIANASSO CESARE LEGA - SALVINI PREMIER PARTITO SARDO D'AZIONE 20/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-05306 presentata da MARZIA CASOLATI martedì 20 aprile 2021, seduta n.317 CASOLATI, FERRERO, MONTANI, PIANASSO - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: il Corpo della Polizia di Stato ha un organico sottodimensionato rispetto ai compiti che è chiamato a svolgere e le previsioni per il prossimo triennio sembrano confermare una strutturale carenza di personale; il numero dei pensionamenti programmati entro il 2024 è di circa 20.000, a fronte dei circa 11.000 nuovi ingressi previsti in Polizia: un disallineamento di circa 9.000 agenti, che rischia di compromettere l'efficienza delle attività svolte in materia di ordine pubblico e sicurezza; nelle more delle procedure inerenti al concorso per agenti in atto, ancora allo stadio iniziale, sarebbe opportuno aumentare da subito gli organici della Polizia di Stato con meccanismi immediati; allo stesso tempo sarebbe importante anche intervenire sulle scuole destinate alla formazione degli agenti, sia per il recupero delle strutture attualmente adibite, sia per aumentarne la disponibilità, si chiede di sapere, al fine di scongiurare eventuali problemi nelle attività ordinarie e straordinarie affidate al Corpo della Polizia di Stato, relative alla gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza, ma anche, in questo particolare periodo emergenziale, di contenimento del virus COVID-19, quali misure il Ministro in indirizzo intenda intraprendere con urgenza per reintegrare gli organici del Corpo e compensare adeguatamente il personale in uscita, affinché il meccanismo del turnover si


riveli efficace. (4-05306)

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02439 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 317 del 20/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: MAGORNO ERNESTO Gruppo: ITALIA VIVA - P.S.I. Data firma: 20/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-02439 presentata da ERNESTO MAGORNO martedì 20 aprile 2021, seduta n.317 MAGORNO - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge n. 127 del 1997, la partecipazione ai concorsi indetti dalle pubbliche amministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell'amministrazione; gli articoli 6, comma 1, lettera b), e 27-bis, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982, nonché gli articoli 5, comma 1, e 25-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 337 del 1982, e gli articoli 3, comma 1, 31, comma 1, e 46, comma


1, del decreto legislativo n. 334 del 2000 stabiliscono il limite di età che non può essere superato per la partecipazione ai concorsi pubblici per l'accesso ai diversi ruoli e carriere della Polizia di Stato, rinviando la definizione dello stesso all'adozione di uno specifico regolamento; considerato che: con decreto 13 luglio 2018, n. 103, è stato emanato il "Regolamento recante norme per l'individuazione dei limiti di età per la partecipazione ai concorsi pubblici per l'accesso a ruoli e carriere del personale della Polizia di Stato"; in base ad esso, la partecipazione al concorso pubblico per la nomina ad allievo agente e ad allievo agente tecnico della Polizia di Stato è soggetta al limite massimo di età di 26 anni 26, così come di 28 anni per ispettore di Polizia e 30 anni per commissario di Polizia; considerato, inoltre, che: nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, concorsi ed esami n. 25 del 30 marzo 2021, è stato pubblicato un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di 130 posti di commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato; potranno partecipare alla selezione coloro che non hanno ancora compiuto il trentesimo anno d'età alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, prevista per il 29 aprile; al netto del ritardo per l'uscita del bando annuale (che avviene di solito nel mese di dicembre), causato dall'emergenza sanitaria da COVID-19, i nati dal 1° gennaio al 29 aprile 1991 non potranno partecipare al concorso; i citati limiti di età si pongono in contrasto con la direttiva europea 2000/78/CE del 27 novembre 2000 (articoli 2,4,6), come ribadito a più riprese dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (sentenza n. C416/13); ad oggi, non vi è alcuna evidenza scientifica atta a dimostrare che il superamento del trentesimo anno di età comporti un affievolimento delle capacità fisiche richieste per lo svolgimento dei servizi di polizia, dovendosi queste valutare caso per caso, in riferimento alle singole prove fisiche richieste ai fini del superamento del concorso, e rendendo perciò inspiegabile l'abbassamento di tale soglia, portata dai 32 anni precedentemente previsti ai 30 non compiuti, attualmente richiesti; tali limiti anagrafici sono applicati, in maniera discriminatoria, solo a talune categorie di soggetti: per gli appartenenti, ad esempio, ai ruoli dell'amministrazione civile dell'interno il limite d'età per accedere ai concorsi è 35 anni; mentre non è soggetta a limiti di età la partecipazione degli appartenenti ai ruoli degli agenti e assistenti e dei sovrintendenti della Polizia di Stato, e ancora, per soli i militari, il limite di età è elevato per un massimo di 3 anni, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo abbia intenzione di intervenire per pervenire ad un ampliamento del limite massimo di età per la partecipazione ai concorsi pubblici per la nomina a commissario, direttore tecnico, vice ispettori, allievi agenti e allievi agenti tecnici della Polizia di Stato; se non ritenga necessario un intervento immediato, in riferimento all'ultimo concorso per il


conferimento di 130 posti di commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato, prevedendo una deroga che consenta anche ai nati dal 1° gennaio al 29 aprile 1991 di presentare domanda di partecipazione al concorso, al fine di non vanificare gli anni di studio spesi per la relativa preparazione, nonché per sanare una palese ed irragionevole discriminazione considerando gli innumerevoli casi di candidati che, alla data di pubblicazione del bando, possedevano il requisito anagrafico richiesto, poi perso alla data di scadenza del medesimo. (3-02439)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08886 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: SODANO MICHELE Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO Data firma: 13/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TERMINI GUIA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/04/2021 CORDA EMANUELA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 13/04/2021 ROMANIELLO CRISTIAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/04/2021 MENGA ROSA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/04/2021 TESTAMENTO ROSA ALBA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 13/04/2021 SPESSOTTO ARIANNA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 13/04/2021 BARONI MASSIMO ENRICO MISTOL'ALTERNATIVA C'È 13/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera


Interrogazione a risposta scritta 4-08886 presentato da SODANO Michele testo di Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485   SODANO, TERMINI, CORDA, ROMANIELLO, MENGA, TESTAMENTO, SPESSOTTO e MASSIMO ENRICO BARONI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che: il 26 marzo 2020 veniva pubblicato il decreto del Capo della Polizia concernente «Modifiche al Decreto del Capo della polizia 20 Settembre 2017 recante le modalità attuative per l'accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori della polizia di Stato mediante concorsi interni ai sensi dell'art. 2 comma 1 lettera c) e d), del decreto legislativo 29 maggio 2017 n. 95»; all'articolo 7, comma 1, lettera b), del suddetto, venivano reintrodotti ai fini della selezione i titoli di cultura; in data 31 dicembre 2020 veniva pubblicato il bando di concorso interno per titoli ed esami per la copertura di 1141 posti per vice ispettore della Polizia di Stato; all'articolo 9 del suddetto bando, tuttavia, non si fa menzione dei titoli di cultura tra le categorie dei titoli ammessi alla valutazione; è di tutta evidenza la palese incongruenza tra quanto stabilito nel decreto del Capo della Polizia del 26 marzo 2020 e quanto previsto nel bando di concorso interno, per titoli ed esami per la copertura di 1141 posti per vice ispettore del 31 dicembre 2020, con riferimento alle categorie dei titoli ammessi a valutazione; peraltro, l'esclusione dei titoli di cultura, tra i criteri di valutazione nel bando di concorso per vice ispettore, genererebbe, ad avviso degli interroganti, una gravissima discriminazione nei confronti di tutti quei candidati che hanno investito tempo e risorse economiche per il conseguimento di titoli di studio e di specializzazioni volte ad accrescere il loro background formativo; tale esclusione, inoltre, andrebbe a discapito dei candidati più giovani in servizio che vedrebbero così sfumare un legittimo affidamento riposto proprio nella valutazione dei titoli di cultura; ad oggi, le prove d'esame del suindicato concorso non sono ancora iniziate; di conseguenza, è auspicabile una modifica del bando in autotutela con l'apposita previsione dei titoli di cultura, tra quelli ammessi in valutazione –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziativa di competenza intendano assumere per sanare l'incongruenza rilevata ed evitare lo svolgimento di una procedura concorsuale, a giudizio degli interroganti, discriminante ed iniqua. (4-08886)


ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08813 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 480 del 06/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: SILLI GIORGIO Gruppo: MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA Data firma: 06/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 06/04/2021 GAGLIARDI MANUELA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 06/04/2021 BENIGNI STEFANO MISTO-CAMBIAMO!POPOLO PROTAGONISTA 06/04/2021 RUFFINO DANIELA MISTOCAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 06/04/2021 NAPOLI OSVALDO MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 06/04/2021 BOLOGNA FABIOLA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 06/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08813 presentato da SILLI Giorgio testo di Martedì 6 aprile 2021, seduta n. 480   SILLI, PEDRAZZINI, GAGLIARDI, BENIGNI, RUFFINO, NAPOLI e BOLOGNA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: in data 18 maggio 2017, il Ministero dell'interno ha indetto diversi concorsi con lo scopo di reclutare un numero complessivo di 1.148 allievi agenti della polizia di Stato; per il reclutamento in questione erano stati previsti 3 concorsi distinti: uno per il reclutamento di


893 posti aperto ai civili; uno per il reclutamento di 179 posti per coloro che erano in servizio da almeno sei mesi come volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e uno per il reclutamento di 76 posti riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno in congedo, nonché ai volontari in ferma quadriennale (VFP4); tra i requisiti previsti dal bando per i partecipanti vi erano: la cittadinanza italiana, il godimento dei diritti civili e politici, il possesso del diploma di scuola secondaria di I grado o equipollente, un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, l'idoneità fisica, psichica ed attitudinale all'espletamento dei compiti connessi alla qualifica; con l'articolo 11, comma 2-bis, del decreto-legge n. 135 del 2018 (decreto-legge Semplificazioni), convertito dalla legge n. 12 del 2019, è stato autorizzato il Ministero dell'interno ad assumere 1.851 allievi agenti della polizia di Stato, usando la graduatoria relativa alla prova scritta del concorso pubblico bandito con decreto del capo della polizia il 18 maggio 2017; nel medesimo decreto-legge sono state inoltre introdotte alcune norme che hanno, a parere degli interroganti, ingiustamente limitato l'accesso alle assunzioni di numerosi partecipanti al citato concorso. Tra queste vi sono: l'introduzione di un limite anagrafico che ha di fatto estromesso dalla graduatoria tutti i candidati che al 1° gennaio 2019 avessero già compiuto il ventiseiesimo anno di età e l'innalzamento del titolo di studio necessario a diploma di scuola secondaria superiore; così facendo, sono stati modificati ex post sia il bando già emesso che le graduatorie già formate, creando un cambiamento ingiustificato dei requisiti indicati per le assunzioni e una gravissima disparità di trattamento tra i vari candidati. Infatti, da quel momento in poi, per lo scorrimento delle graduatorie, si è dovuto tener conto solo di coloro che avevano superato la prova scritta e risultavano, alla data del 1° gennaio 2019, in possesso dei nuovi requisiti; l'emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 ha inoltre determinato la totale paralisi dei concorsi pubblici, ivi comprese le procedure di assunzione degli allievi agenti della polizia di Stato; si rende pertanto necessario e auspicabile lo scorrimento della graduatoria per gli 893 allievi agenti della polizia di Stato del concorso indetto nel 2017 al fine di soddisfare il fabbisogno nazionale della polizia di Stato –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza della problematica esposta e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di risolvere questa annosa vicenda, eventualmente adottando iniziative normative per sbloccare lo scorrimento della graduatoria prevista dal concorso del 18 maggio 2017; quali iniziative intenda intraprendere al fine di ristabilire l'equità e il rispetto delle regole nei confronti dei candidati discriminati dal cambio di requisiti, previsto dalle modifiche normative introdotte con il decreto-legge n. 135 del 2018. (4-08813)


ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02945-A/077 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 492 del 22/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 22/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 22/04/2021

Stato iter:

IN CORSO Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/04/2021 NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 22/04/2021 PARERE GOVERNO IL 22/04/2021 RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/04/2021 Atto Camera Ordine del Giorno 9/02945-A/077 presentato da DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea testo di Giovedì 22 aprile 2021, seduta n. 492   La Camera, premesso che: il provvedimento in esame reca disposizioni che autorizzano gli spostamenti per lo svolgimento dei colloqui con i detenuti di congiunti o altre persone aventi diritto; tali colloqui sono consentiti anche in deroga alla normativa adottata ai fini del contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19; in Italia vi sono numerosi focolai epidemici nelle carceri; la disposizione richiamata espone gli operatori di polizia penitenziaria a situazioni ulteriori di


contagio in ragione del loro servizio, dovute all'ingresso in carcere di persone proveniente da zone con situazioni epidemiologiche diverse; la tutela della salute è un diritto costituzionale fondamentale, impegna il Governo a garantire, nel più breve tempo possibile, la vaccinazione prioritaria di tutto il personale della Polizia Penitenziaria e dei rispettivi familiari conviventi, al fine di evitare la diffusione del contagio da COVID-19. 9/2945-A/77. Delmastro Delle Vedove, Prisco.

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05699 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: GEBHARD RENATE Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Data firma: 07/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COLLETTI ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 07/04/2021 TRANO RAFFAELE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 07/04/2021 CABRAS PINO MISTOL'ALTERNATIVA C'È 07/04/2021

Commissione assegnataria

Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/04/2021 Stato iter:

08/04/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 08/04/2021 Resoconto


COLLETTI ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È RISPOSTA GOVERNO 08/04/2021 Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 08/04/2021 Resoconto COLLETTI ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2021 SVOLTO IL 08/04/2021 CONCLUSO IL 08/04/2021 Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05699 presentato da GEBHARD Renate testo di Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481   GEBHARD, COLLETTI, TRANO e CABRAS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: il 21 luglio 2001 si chiuse il summit del G8 a Genova, dopo tre giorni di manifestazioni, in gran parte pacifiche, durante le quali, tuttavia, si registrano anche momenti di forte tensione e duri scontri tra polizia e manifestanti; alcuni manifestanti quella notte si erano fermati a dormire nel complesso scolastico Armando Diaz, dove la polizia avrebbe eseguito una perquisizione, in assenza di autorizzazione del magistrato, portando a termine un'operazione di una violenza ingiustificabile: 60 persone ferite, 28 ricoverate con fratture multiple, 5 in pericolo di vita; secondo Amnesty International ci furono gravissime violazioni dei diritti umani, per le quali c'è stata «una vergognosa mancanza di assunzione di responsabilità», circostanza confermata da processi, testimonianze e immagini relative a quel drammatico evento; la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per il comportamento tenuto dalle forze dell'ordine durante quella violenta irruzione, per violazione dell'articolo 3 della Convenzione dei diritti dell'uomo sul «divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti»; la Corte di cassazione ha confermato, in via definitiva, l'impianto accusatorio della Corte d'appello che aveva determinato le condanne per i fatti di Genova, con motivazioni durissime, esprimendo un pesante giudizio sul comportamento delle forze dell'ordine, che avrebbero usato violenza «non giustificata e punitiva» su persone «all'evidenza inermi»; alcuni dei condannati, all'epoca dei fatti, ricoprivano ruoli di rilievo nelle forze dell'ordine, che hanno dovuto abbandonare per via della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici; in seguito a notizie pubblicate sugli organi di stampa si è appreso che il 28 ottobre 2020, per


«decisione» della Ministra dell'interno e del Capo della polizia, sarebbero stati promossi alla carica di vicequestore due funzionari di polizia condannati, in via definitiva, a tre anni e otto mesi più cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per i fatti di Genova del 2001: Pietro Troiani, «condannato per aver introdotto due bombe molotov all'interno della scuola Diaz», e Salvatore Gava, «per averne falsamente attestato il rinvenimento, affinché tale scenario potesse costituire una giustificazione per la sanguinosa irruzione nell'edificio e una ricostruzione da fornire ai mezzi d'informazione» –: se il Ministro interrogato intenda promuovere iniziative di competenza, a tutela del pubblico interesse, per verificare se quanto evidenziato corrisponda al vero e, conseguentemente, valutare l'opportunità di adottare eventuali iniziative per provvedere, con urgenza, all'annullamento o revoca delle suddette promozioni. (5-05699) Atto Camera Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 aprile 2021 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali) 5-05699 Signor Presidente, On.li Deputati, gli Onorevoli interroganti affrontano la vicenda concernente la promozione di due funzionari della Polizia di Stato, Pietro Troiani e Salvatore Gava, già condannati in via definitiva, a seguito dei gravi fatti accaduti nel 2001 in occasione del G8 a Genova. In particolare, il dottor Pietro Troiani fu condannato alla pena di anni 3 e mesi 9 di reclusione, oltre all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, per detenzione e porto illegale di armi e falso ideologico in atto pubblico. Il dottor Salvatore Gava fu invece condannato alla pena di anni 3 e mesi 8 di reclusione, nonché all'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, per il reato di falso. In conseguenza di ciò, al fine di dare esecuzione alla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, con provvedimento del Capo della Polizia-Direttore generale della pubblica sicurezza pro tempore, i medesimi funzionari sono stati sospesi dalla loro qualifica professionale a decorrere dal 10 luglio 2012 e sino al 9 luglio 2017. Trascorso tale periodo, a far data dal 10 luglio 2017 il dottor Gava è stato pertanto riammesso in servizio. Il dottor Troiani, invece, avendo richiesto e ottenuto il beneficio dell'affidamento in prova ai servizi sociali, avrebbe potuto riprendere servizio il 30 settembre 2015; il suo rientro in servizio è stato tuttavia posticipato al 1° febbraio 2016 in ragione dell'intervenuta sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per la durata di mesi 4, inflitta dal Capo della Polizia con provvedimento del 26 novembre 2013, ai sensi dell'articolo 6, n. 1, e dell'articolo 4, numeri 10 e 18, del decreto del Presidente della Repubblica n. 737 del 1981. Ricordo inoltre che all'esito della vicenda penale, ai sensi dell'articolo 16 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, il 20 maggio 2015 entrambi i funzionari sono stati sanzionati con la


sospensione dall'impiego irrogata dall'Autorità Giudiziaria competente in forza dell'articolo 17 del medesimo decreto legislativo. A causa di tale ultima sanzione, ai sensi dell'articolo 60, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, i predetti sono quindi stati esclusi dallo scrutinio per la promozione alla qualifica di vice questore per la durata di cinque anni, a decorrere dal 20 maggio 2015. Terminato il quinquennio di esclusione, nel maggio del 2020, i funzionari, in possesso del previsto requisito dell'anzianità di servizio, sono stati ammessi de jure, essendosi esauriti gli effetti interdittivi delle sanzioni applicate ed in assenza delle cause di esclusione specificamente identificate dalla normativa, allo scrutinio per la promozione alla qualifica di vice questore così come stabilito dall'articolo 2, comma 1, lettera z), del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95.

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08838 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 482 del 08/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: TATEO ANNA RITA Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 08/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 08/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08838 presentato da TATEO Anna Rita testo di


Giovedì 8 aprile 2021, seduta n. 482   TATEO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: da notizie di stampa e dalle note dei sindacati di polizia penitenziaria si apprendono notizie più che allarmanti sul gravissimo peggioramento dei contagi da Covid-19 nelle strutture penitenziarie sull'intero territorio pugliese, mentre le risposte incomplete e parziali che pervengono dal Servizio sanitario nazionale e regionale inducono a prevedere il peggio in una situazione già di per sé esplosiva quale quella del sistema penitenziario; inoltre si aggrava un nuovo focolaio nel carcere di Lecce, con «circa 30 positivi tra operatori e agenti di Polizia penitenziaria» e stando ai dati, aggiornati al primo aprile, contenuti nel report nazionale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, nel carcere di Lecce già cinque giorni fa erano stati accertati 25 contagi (7 detenuti e 18 poliziotti) e a San Severo 23 casi (18 detenuti, uno dei quali ricoverato in ospedale, e 5 poliziotti); di conseguenza scaturiscono «forti tensioni nelle carceri in Puglia» per i «nuovi focolai a Lecce e San Severo» e per i quotidiani spostamenti di detenuti (oltre 20 da San Severo a Taranto) da una sede all'altra, che contribuiscono ad incrementare ulteriormente il rischio del diffondersi della pandemia; inoltre, si apprende che, nella casa circondariale di Foggia è stata effettuata una vaccinazione di massa per i circa 450 detenuti, ma non per la polizia penitenziaria che, ad oggi, è ancora in attesa della stessa; appare alquanto surreale questa attesa anche alla luce del focolaio di infezione che si è verificato e che ha visto numerosi agenti in quarantena e in isolamento fiduciario; ai problemi ormai cronici di sovraffollamento e di carenza di adeguato organico, si è aggiunta una minore disponibilità di personale a causa delle assenze per Covid e il personale di turno è sempre più provato da turni estenuanti peggiorati dal sacrosanto e indiscutibile utilizzo dei dispositivi anticontagio –: quali iniziative urgenti intenda adottare il Ministro interrogato per essere di ausilio al sistema penitenziario pugliese in grande difficoltà operative. (4-08838)

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02427 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 315 del 14/04/2021 Firmatari


Primo firmatario: DURNWALDER MEINHARD Gruppo: PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT, UV) Data firma: 14/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma STEGER DIETER PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT, UV) 14/04/2021 UNTERBERGER JULIA PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT, UV) 14/04/2021 LANIECE ALBERT PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT, UV) 14/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/04/2021 Stato iter:

15/04/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/04/2021 DURNWALDER MEINHARD PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT, UV) RISPOSTA GOVERNO 15/04/2021 LAMORGESE LUCIANA MINISTRO - (INTERNO) REPLICA 15/04/2021 DURNWALDER MEINHARD PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT, UV) Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/04/2021 SVOLTO IL 15/04/2021 CONCLUSO IL 15/04/2021 Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-02427 presentata da MEINHARD DURNWALDER mercoledì 14 aprile 2021, seduta n.315 DURNWALDER, STEGER, UNTERBERGER, LANIECE - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: l'articolo 1 della legge 23 ottobre 1961, n. 1165, prevede l'attribuzione dell'indennità di seconda lingua anche al personale dei ruoli della Polizia di Stato in servizio nella provincia di Bolzano; il decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, ha introdotto gli esami di bilinguismo per l'accertamento della conoscenza delle lingue italiana e tedesca finalizzato al rilascio, da parte delle commissioni, di 4 tipi di attestato a seconda del livello di conoscenza delle


lingue italiana e tedesca (C1, B2, B1 e A2); l'indennità di bilinguismo è calcolata con riferimento all'attestato richiesto per l'accesso dall'esterno alla funzione stessa; considerato che l'articolo 1, comma 1, lettera e), n. 1), del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, ha sostituito la lettera d) del comma 1 dell'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, innalzando il livello rispetto al titolo di studio richiesto per l'accesso ai ruoli di base della Polizia di Stato, da diploma di istruzione secondaria di primo grado a diploma d'istruzione secondaria di secondo grado; a seguito dell'innalzamento del requisito rispetto al titolo di studio richiesto, i soggetti interessati hanno inoltrato domanda alla Questura di Bolzano di allineamento dell'indennità di bilinguismo in busta paga, come previsto dalla normativa in vigore, dal livello "B1" al livello "B2", con richiesta di corresponsione dei relativi arretrati economici maturati; tali domande risultano, allo stato attuale, inevase presso gli uffici competenti, si chiede di sapere quali siano le ragioni del ritardo nella presa in carico delle domande di allineamento dell'indennità di bilinguismo secondo i nuovi livelli stabiliti e se il Ministro in indirizzo non intenda sollecitare gli uffici competenti al disbrigo di tali domande. (3-02427)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08976 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 489 del 19/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 19/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato


in data 19/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08976 presentato da DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea testo di Lunedì 19 aprile 2021, seduta n. 489   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il segretario regionale Sappe della Basilicata Saverio Brienza ha inviato una missiva alle autorità competenti per segnalare lo stato di criticità in cui versa il carcere di Melfi a seguito dello scoppio di un focolaio di COVID-19; il focolaio vede contagiati 57 detenuti, tre dei quali ricoverati in ospedale, e 4 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, con il rischio che il personale dell'amministrazione penitenziaria possa diventare portatore del virus soprattutto all'esterno dell'ambiente di lavoro; il segretario Brienza ha spiegato che si tratta di una situazione particolarmente allarmante anche perché si tratta di detenuti del circuito detentivo ad alta sicurezza; è stata evidenziata la necessità di porre in essere ogni forma di attività di prevenzione, sia contro l'eventuale ulteriore diffondersi dell'evento epidemiologico, sia affinché i detenuti presenti nella struttura melfitana non arrivino a cogliere tale occasione per porre in essere nuovi disordini, così come avvenuto il 9 marzo 2020, utilizzando le pretestuose argomentazioni che riguardano il focolaio in atto, in pregiudizio all'ordine e alla sicurezza dell'Istituto; secondo quanto evidenziato da Brienza, il personale di polizia penitenziaria è impiegato al piantonamento dei detenuti interessati ai ricoveri con turni da otto ore, anche in maniera difforme alle disposizioni vigenti, tenendo conto delle condizioni operative estreme a cui gli stessi sono sottoposti e in reparti ad alto rischio di contagiosità, senza una vera e propria formazione sanitaria specifica; il Sappe ha chiesto al provveditore regionale penitenziario di Bari di prevedere un cospicuo supporto organico di personale al reparto di Melfi, considerato che per le criticità in atto il personale in servizio è costretto a svolgere turnazioni incredibilmente massacranti, anche di 15/16 ore di servizio operativo continuativo al fine di fronteggiare l'emergenza; le criticità di natura sanitaria all'interno del carcere di Melfi hanno origini lontane e sono state più volte rappresentate dal sindacato senza mai avuto dei riscontri soddisfacenti che risolvessero definitivamente le problematiche rappresentate; la segreteria regionale del sindacato auspica un tavolo tecnico con la partecipazione di tutte le autorità in indirizzo, finalizzato a trovare soluzioni che ristabiliscano i necessari livelli di sicurezza


–: quali iniziative intenda intraprendere il Governo per risolvere le criticità nel carcere di Melfi indicate in premessa. (4-08976)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08856 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 483 del 09/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: ROSSI ANDREA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 09/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELRIO GRAZIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2021 INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08856 presentato da ROSSI Andrea testo di Venerdì 9 aprile 2021, seduta n. 483   ROSSI, DELRIO e INCERTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: si apprende che l'istituto penitenziario di Reggio Emilia sarebbe il carcere con la maggiore


concentrazione di positivi al COVID-19 in tutta Italia; attualmente si conterebbero infatti circa 119 detenuti contagiati, su 355 presenti a fronte di una capienza regolamentare di 293; si parlerebbe dunque del 14 per cento su un totale di circa 823 detenuti contagiati, ai quali andrebbero aggiunti anche cinque detenuti ricoverati in gravi condizioni all'ospedale Santa Maria Nuova, oltre ad una ventina di agenti della polizia penitenziaria contagiati dal virus e più di quaranta in isolamento fiduciario; risulta, inoltre, allo stato, essere presente nella struttura una sola sezione da 34 posti destinata ai malati di Covid: attualmente i positivi (seppur asintomatici) sarebbero ristretti nelle celle insieme a detenuti non contagiati; di fronte all'emergenza determinata dal diffondersi dell'epidemia COVID-19 sono stati numerosi gli interventi normativi adottati in via di urgenza volti a contenere il contagio nelle carceri; inoltre il «Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2», elaborato da Ministero della salute, Commissario straordinario per l'emergenza, Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa, adottato con decreto del 12 marzo 2021, nelle «Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19» del 10 marzo 2021, con le quali sono state aggiornate le categorie di popolazione da vaccinare e le priorità, inserisce, tra le categorie prioritarie, a prescindere dall'età e dalle condizioni patologiche, i servizi penitenziari, comprendendo, dunque, la Polizia penitenziaria, il personale carcerario e i detenuti; il Ministro interrogato ha più volte ribadito, anche in Parlamento, l'importanza e la centralità della piena attuazione del suddetto piano al fine di proteggere in modo efficace l'intera comunità carceraria –: se non ritenga dunque opportuno far luce sulla situazione di particolare criticità in cui verserebbero gli istituti penitenziari di Reggio Emilia, ed eventualmente quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di garantire la sicurezza e il diritto alla salute dei detenuti, di chi negli istituti penitenziari lavora nonché a tutti coloro che con tale realtà interagiscono, nonché se non ritenga urgente, nell'ambito delle proprie competenze, adottare misure volte a fornire un ulteriore impulso e una maggiore omogeneità sul territorio nazionale al piano vaccinale nelle realtà carcerarie. (4-08856)

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02945-A/095 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18


Seduta di annuncio: 492 del 22/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 22/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2021 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2021

Stato iter:

IN CORSO Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 22/04/2021 Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/04/2021 PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 22/04/2021 RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/04/2021 Atto Camera Ordine del Giorno 9/02945-A/095 presentato da DONZELLI Giovanni testo di Giovedì 22 aprile 2021, seduta n. 492   La Camera, premesso che il decreto-legge, reca misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena; nello specifico si reintroduce dal 13 marzo fino al 30 giugno 2021 la possibilità – già prevista, con alcune differenze, per taluni periodi del 2020 – per i lavoratori dipendenti di ricorrere al lavoro agile o, in alternativa, ad un congedo straordinario retribuito, per il periodo corrispondente ad alcune fattispecie relative al figlio minore, rispettivamente, di 16 o di 14 anni, nonché, per i lavoratori autonomi, il personale del comparto sicurezza e difesa e della polizia locale e i lavoratori dipendenti del settore sanitario (pubblico e privato accreditato), di fruire della corresponsione di un bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l'infanzia; i genitori lavoratori appartenenti alle suddette categorie possono scegliere la corresponsione di uno o più bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali;


la pandemia, purtroppo ha accresciuto le differenze sociali e vi sono famiglie economicamente più fragili che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi economica; è opportuno evidenziare che, per il congedo straordinario per lavoratori dipendenti con figli conviventi minori di 14 anni, viene riconosciuta un'indennità pari al 50 per cento della retribuzione, con il riconoscimento, ai fini previdenziali, della contribuzione figurativa relativa all'intera retribuzione. L'indennità al 50 per cento appare fortemente penalizzante per i redditi familiari più bassi, impegna il Governo a monitorare gli effetti applicativi delle disposizioni in esame, al fine di valutare la possibilità, nei provvedimenti di prossima emanazione, limitatamente al protrarsi delle misure emergenziali disposte e per i periodi di astensione da lavoro, di prevedere una indennità pari all'80 per cento della retribuzione invece di quella attualmente prevista del 50 per cento. 9/2945-A/95. Donzelli, Vinci, Bucalo.

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05303 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 317 del 20/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: CASTIELLO FRANCESCO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 20/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA • MINISTERO DELLA SALUTE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-05303


presentata da FRANCESCO CASTIELLO martedì 20 aprile 2021, seduta n.317 CASTIELLO - Ai Ministri della giustizia e della salute. - Premesso che: l'ordinanza n. 6/2021 emessa dal commissario straordinario per l'emergenza COVID-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha decretato un fermo improvviso delle vaccinazioni nelle carceri, nelle fasce di priorità, sia per i detenuti, sia per la Polizia penitenziaria; sono ancora vasti i focolai fra i ristretti a Reggio Emilia (115), Padova "Due Palazzi" (90), Catanzaro (74), Roma "Rebibbia" femminile (70), Pesaro (64), Melfi (57), Asti (33), Parma (32) e Saluzzo (30); mentre fra gli operatori preoccupano soprattutto quelli di Parma (37), Napoli "Secondigliano" (31), Lecce (27), Reggio Emilia (26), Catanzaro (19), Torino (18), Napoli "Poggioreale" (17), Civitavecchia (16) e Foggia (16); dei 37.000 poliziotti penitenziari presenti sul territorio nazionale ne sono stati vaccinati poco più di un terzo, circa 17.000, lasciando aperta la possibilità che gli stessi possano ammalarsi e trasmettere il virus nelle carceri; ciò è motivo di frustrazione degli agenti penitenziari e dissuasione dall'impegno massimo nello svolgimento degli obblighi istituzionali, si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano provvedere a garantire la priorità nelle vaccinazioni per la popolazione carceraria e gli operatori penitenziari. (4-05303)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08975 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 489 del 19/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: BARBUTO ELISABETTA MARIA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 19/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2021 ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2021 VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2021


Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 19/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08975 presentato da BARBUTO Elisabetta Maria testo di Lunedì 19 aprile 2021, seduta n. 489   BARBUTO, GRIPPA, ORRICO e VILLANI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che: nel lontano 1998, presso il Ministero della difesa, venne sottoscritto un protocollo d'intesa, successivamente integrato nel 2000 da un accordo di programma, per la realizzazione di un insediamento militare, costituito da una caserma, che avrebbe dovuto ospitare un reggimento di fanteria dell'esercito, con annesso centro sportivo e area addestrativa, il tutto da realizzarsi in Calabria, in località appositamente individuata, e, precisamente, a Cutro in provincia di Crotone; da oltre dieci anni sono stati ultimati i 96 alloggi previsti, che tuttavia non sono stati mai utilizzati ed attualmente sono sorvegliati da personale militare, mentre non si diede seguito all'appalto dei lavori relativi al secondo lotto, che riguardava la costruzione della caserma, del centro sportivo e la realizzazione dell'area addestrativa, per cui erano stati messi a disposizione ben 140 miliardi di vecchie lire; nel frattempo il comune di Cutro ha provveduto ad espropriare un'area di 80 ettari e ha eseguito una variante al spendendo oltre 4 milioni di euro per le opere di urbanizzazione; tuttavia, venuto meno l'obbligo di leva ed avendo ormai mutato la Difesa il modello di reclutamento dei militari, ormai di tipo professionale, il progetto è stato abbandonato, lasciandosi alle spalle una cattedrale nel deserto per cui sono stati già spesi circa 20 milioni di euro; è di questi giorni la notizia, apparsa sul Quotidiano del Sud dei giorni 3 e 6 aprile 2021, che il generale Gambardella, direttore del Geniodife, nel corso di un incontro tenutosi con il commissario straordinario del comune di Cutro, prefetto in quiescenza Domenico Mannino e il presidente della provincia di Crotone, Simone Saporito, ha chiesto di modificare l'accordo di programma del 2000,


nel senso di considerarlo chiuso, atteso che «è ormai cessato l'interesse dell'esercito in considerazione del fatto che non realizzerà più una caserma»; il direttore del Geniodife, nel corso dell'incontro, avrebbe affermato, altresì, che la Difesa non sarebbe più competente a individuare le modalità di utilizzazione degli immobili, tanto che nel collegio di vigilanza è stato inserito il Demanio, sebbene abbia condiviso l'ipotesi di utilizzare gli alloggi per i contingenti militari attualmente ospitati negli alberghi convenzionati; il commissario straordinario Mannino, nell'evidenziare che il collegio di vigilanza, appositamente costituito per l'adempimento degli accordi, non ha il potere di chiudere l'accordo di programma, né, tantomeno, che sia possibile un recesso unilaterale da parte del Ministero della difesa, ha evidenziato le ingenti spese sostenute per le opere di urbanizzazione, oltre 4 milioni di euro e paventato azioni risarcitorie, chiedendo l'impegno a realizzare opere equivalenti in termini di benefìci per la comunità, che la realizzazione della cittadella militare avrebbe comportato e avanzato la proposta di trasferire a Cutro la Scuola per allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia, attualmente ubicata in una sede per cui lo Stato paga un fitto oneroso, presso l'incompiuta caserma dell'esercito che doveva essere realizzata; è innegabile, infatti, a parere dell'interrogante, che l'insediamento di militari o forze dell'ordine, in un territorio ad alta densità criminale di stampo mafioso, per come attestato dalle numerose sentenze di condanna inflitte dai tribunali di tutta Italia, comporterebbe non solo il rilancio dell'economia dell'intero comprensorio, mediante l'utilizzazione di risorse già spese e che altrimenti andrebbero sprecate, ma infonderebbe anche nella popolazione maggiore serenità, attraverso la massiccia e costante presenza dello Stato; occorre, pertanto, che venga ricercata la soluzione più consona, che contemperi, da una parte, le richieste degli amministratori locali e dall'altra quelle dei Ministeri interessati, che spendono mensilmente ingenti somme per l'alloggio del personale dislocato in Calabria e, in particolare, in provincia di Crotone –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle vicende relative alla costruzione della caserma dell'Esercito di Cutro e del definitivo abbandono del progetto per la sua realizzazione e quali iniziative intendano adottare per valorizzare gli immobili già ultimati, da oltre un decennio in stato di abbandono, anche considerando l'ipotesi di trasferirvi la Scuola per allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia ovvero la loro destinazione ad alloggi per l'esercito e le forze dell'ordine impegnate sul territorio. (4-08975)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09068


Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 493 del 23/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: BAGNASCO ROBERTO Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 23/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CASSINELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 23/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09068 presentato da BAGNASCO Roberto testo di Venerdì 23 aprile 2021, seduta n. 493   BAGNASCO e CASSINELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili . — Per sapere – premesso che: da troppo tempo la rete stradale e infrastrutturale della Liguria mostra tutte le sue criticità e la necessità di interventi ormai improcrastinabili di ispezione, manutenzione e messa in sicurezza di strade, autostrade, ponti e gallerie; l'ultimo accadimento in ordine di tempo, per fortuna senza conseguenze per le persone, è il crollo, il 22 aprile 2021, di una piastra di metallo caduta dalla pancia del viadotto autostradale di Rapallo della A12 Genova-Livorno, danneggiando un'automobile in sosta in un'area privata; sul posto, oltre alla polizia municipale, sono intervenute le forze dell'ordine e i vigili del fuoco per accertare l'accaduto e per verificare la sussistenza di eventuali altre situazioni di pericolo; l'amministrazione comunale di Rapallo, ha riferito di valutare la possibilità di azioni legali; come ha denunciato il sindaco Carlo Bagnasco, «è da due anni che facciamo segnalazioni per


iscritto su quel viadotto ma nessuno ci ha mai risposto. Ora stiamo pensando di affidare tutto a un legale e chiedere i danni, almeno perché non si dica che noi non avevamo avvertito», E ancora: «se la lastra avesse colpito una persona sarebbe probabilmente successo il peggio (...). Abbiamo già potuto constatare, purtroppo nel peggiore dei modi, cosa succede quando si sottovalutano situazioni potenzialmente critiche. Il viadotto sovrasta una strada piuttosto trafficata nonché diverse abitazioni, i cui inquilini hanno già manifestato a più riprese la propria preoccupazione a fronte della caduta di calcinacci. Abbiamo ancora tutti negli occhi e nel cuore quanto accaduto a Genova il 14 agosto 2018. Vogliamo davvero aspettare che succeda di nuovo qualcosa di molto grave?» –: se non si ritenga di adottare iniziative al fine di verificare, per quanto di competenza, se vi siano state delle responsabilità, anche in termini di mancato controllo, nel crollo di una piastra del viadotto autostradale di piastra del viadotto autostradale di Rapallo di cui in premessa; se non si ritenga improcrastinabile adottare le iniziative di competenza per accelerare e potenziare le attività di ispezione, monitoraggio e manutenzione delle infrastrutture viarie liguri. (4-09068)

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02945-A/015 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 492 del 22/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: CASA VITTORIA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 22/04/2021

Stato iter:

IN CORSO Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/04/2021 NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) Fasi iter:

ACCOLTO IL 22/04/2021 PARERE GOVERNO IL 22/04/2021


RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/04/2021 Atto Camera Ordine del Giorno 9/02945-A/015 presentato da CASA Vittoria testo di Giovedì 22 aprile 2021, seduta n. 492   La Camera, premesso che: il provvedimento attualmente in esame in aula prevede all'articolo 2 il tema del lavoro agile dei congedi per genitori e l'ampliamento della platea dei soggetti che usufruiscono del bonus babysitting; più in particolare si prevede che in alternativa al lavoro agile e al congedo straordinario e solo se l'altro genitore non accede ad altre tutele o al medesimo congedo straordinario, fino al 30 giugno 2021 è riconosciuta la possibilità di usufruire della corresponsione di uno o più bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l'infanzia per i figli conviventi minori di anni 14 che si trovano o in un momento di sospensione dell'attività didattica in presenza, o hanno contratto l'infezione da COVID o si trovano in quarantena a seguito di contatto ovunque avvenuto; la suddetta possibilità, cioè di utilizzare il bonus baby-sitting nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali, riguarda le seguenti categorie di lavoratori: a) iscritti alla gestione separata INPS, ai lavoratori autonomi iscritti all'INPS, al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e, come disposto in sede referente, della polizia locale, impiegati per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica; b) dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria degli esercenti le professioni sanitarie, la professione di assistente sociale e degli operatori sociosanitari; i lavoratori della scuola, pur essendo questa, ai sensi della legge 12 giugno 1990, n. 146, come modificata dalla L. 83/2000, un servizio pubblico da considerare essenziale, non rientrano tra i soggetti che possono usufruire del suddetto bonus introducendo così una grave discriminazione tra categorie di lavoratori pur essendo quelli della scuola lavoratori che garantiscono un diritto costituzionalmente sancito: il diritto all'istruzione, impegna il Governo a valutare l'opportunità di porre in essere tutte le più adeguate azioni che possano ampliare anche ai lavoratori della scuola le agevolazioni e le misure previste per le categorie di lavoratori di cui in premessa. 9/2945-A/15. Casa.


ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05242 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 312 del 07/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: DE VECCHIS WILLIAM Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER - PARTITO SARDO D'AZIONE Data firma: 07/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 07/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-05242 presentata da WILLIAM DE VECCHIS mercoledì 7 aprile 2021, seduta n.312 DE VECCHIS - Al Ministro della transizione ecologica. - Premesso che: l'erosione costiera è un fenomeno molto preoccupante che sta assumendo caratteri di particolare gravità in alcuni tratti delle nostre coste, in particolare nella fascia costiera tra i comuni di Fregene e di Fiumicino (Roma); il comune di Fiumicino è il quarto comune del Lazio per popolazione ed il quinto per superficie, si sviluppa all'interno della riserva naturale del litorale romano, è sede dell'aeroporto internazionale "Leonardo da Vinci" e presenta nel suo territorio l'importante linea ferroviaria statale che collega l'aeroporto Leonardo da Vinci con la stazione di Roma Termini; nel comune è presente anche un porto, il porto canale, che si sviluppa verso l'entroterra lungo le sponde del tratto terminale del canale navigabile e un'area portuale che include una piccola darsena presso Isola Sacra, dove sono ubicate le basi navali della Capitaneria di porto, della Guardia di


finanza e della Polizia di Stato; tra le cause principali dei fenomeni erosivi della zona, sono da richiamare sia cause naturali, quali venti e correnti marittime, eventi alluvionali e mareggiate ultimamente aggravati dai cambiamenti climatici, ma anche cause antropiche quali opere di costruzione e demolizione presso spiagge, coste o argini che stanno contribuendo significativamente a destabilizzare i complicati e delicati equilibri naturali del litorale; è evidente quindi l'assoluta esigenza di salvaguardare lunghi tratti della costa del litorale laziale al fine di garantire l'incolumità dei cittadini, tutelare le importanti attività economiche e commerciali e proteggere il delicato equilibrio naturale della zona, anche ripristinando la funzionalità idraulica del canale per evitare i sempre più frequenti allagamenti; negli ultimi anni i cittadini della zona hanno assistito al susseguirsi di progetti, iniziative e attività a tutela del litorale che non hanno portato i risultati promessi perché risultati inadeguati o perché non sono stati mai completati, si chiede di sapere come il Ministro in indirizzo intenda intervenire al fine di garantire una risoluzione definitiva ai fenomeni erosivi descritti, al fine di assicurare al territorio interessato la necessaria stabilità dei versanti e della linea di costa, a tutela della salute dei cittadini e degli equilibri naturali di tutto il litorale e anche per consentire un adeguato quanto necessario sviluppo e rilancio di un territorio strategico come quello del comune di Fiumicino e di tutto il litorale romano. (4-05242)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08879 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: TRIPODI ELISA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 29/03/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA


• MINISTERO DELLA GIUSTIZIA • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 29/03/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08879 presentato da TRIPODI Elisa testo di Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484   ELISA TRIPODI. — Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: la violenza contro le donne è un fenomeno ampio e diffuso, segnato da una vera e propria strage con ben oltre 1.600 uccisioni di donne registrate nel corso del decennio 2008-2018; l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e le misure di contenimento adottate hanno avuto delle innegabili ripercussioni anche sul piano della violenza di genere, soprattutto in ambito domestico; i dati elaborati dal Servizio analisi criminale del Ministero dell'interno nel periodo che comprende il lockdown, rivelano un aumento della percentuale di omicidi commessi in ambito familiare che sale dal 45 per cento del 2019 al 58 per cento nel 2020, ma soprattutto aumentano complessivamente le vittime di sesso femminile che passano da 36 a 40, con un aumento percentuale dal 57 per cento al 75 per cento delle vittime totali; non vi è dubbio che, in questa legislatura, il Parlamento ha posto particolare attenzione alla tematica della violenza sulle donne adottando diverse misure per contrastare tale fenomeno attraverso il perseguimento di tre obiettivi, quali la prevenzione dei reati, la punizione dei colpevoli e la protezione delle vittime; in quest'ambito si pone, in particolare, l'approvazione della legge n. 69 del 19 luglio 2019 (il cosiddetto codice rosso) volta a rafforzare la tutela processuale delle vittime dei reati violenti, con particolare riferimento ai reati di violenza sessuale e domestica; è stata, inoltre, istituita al Senato la Commissione d'inchiesta monocamerale sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere che si prefigge importanti compiti da svolgere, tra i quali quello di monitorare la concreta attuazione della Convenzione di Istanbul, nonché svolgere indagini sulle reali dimensioni, condizioni e cause del femminicidio; purtuttavia, i recenti e continui episodi di violenza sulle donne, dimostrano che tale fenomeno rimane una drammatica realtà ed impongono una riflessione sugli ulteriori interventi da adottare diretti alla concretizzazione degli obiettivi di prevenzione e di protezione delle vittime oltre che di


promozione della cultura non discriminatoria; in particolare, si fa riferimento ad un grave episodio di violenza balzato alle cronache soprattutto per un video mandato in onda dalla trasmissione «Chi l'ha visto» il giorno 10 marzo 2021; trattasi di un video realizzato grazie alle telecamere che la donna aveva installato all'esterno dell'abitazione della madre presso la quale si era rifugiata con i suoi figli al fine di porre fine ai continui maltrattamenti fisici e psicologici che subiva da oltre 20 anni; le telecamere riprendono un uomo in preda ad una furia incontenibile che tenta più volte di scalare le pareti esterne dell'abitazione della sua ex moglie al fine di compiere l'ennesima violenza nei confronti della stessa, cercando di arrampicarsi su per un tubo, finché, a causa della pioggia, scivola giù piombando nel cortile; a quel punto, all'uomo non resta che darsi per vinto e dopo aver imprecato con rabbia, come ultimo gesto rompe la telecamera e va via prima dell'arrivo degli agenti di polizia chiamati dalla donna e da sua madre che assistono terrorizzate e impaurite alla scena; la stessa donna, una quarantenne della provincia di Napoli, intervistata ha dichiarato: «Siamo state fortunate perché pioveva sennò non sarebbe scivolato e sarebbe arrivato alla finestra. Siamo vive per miracolo. Mi vuole morta e quando uscirà dal carcere verrà a cercarmi»; ed ancora continua affermando: «L'ho conosciuto che avevo 15 anni e ho sopportato di tutto per 25 anni in un crescendo di violenze. Mettevo le mani sulla testa per parare i pugni e aspettavo che finisse, ma prima o poi mi avrebbe dato il pugno mortale»; alla luce di tale grave fatto di cronaca che, purtroppo, rappresenta solo l'ultimo episodio di violenza nei confronti delle donne, si ritiene necessario intervenire attraverso l'adozione di misure più restrittive nei confronti degli autori di reati di violenza soprattutto nella fase successiva alla denuncia, al fine di tutelare in maniera concreta e reale le donne che hanno il coraggio di ribellarsi e di denunciare –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda sopra descritta; se e quali ulteriori iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, anche sul piano normativo, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza fisica e psicologica sulle donne, in particolare modo nella fase immediatamente successiva alla denuncia, in modo da rendere concreta ed effettiva la protezione delle vittime di violenza che non devono sentirsi abbandonate dopo aver compiuto un atto doveroso ma coraggioso di denuncia e di ribellione al proprio aguzzino. (4-08879)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08786 Dati di presentazione dell'atto


Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: GIACHETTI ROBERTO Gruppo: ITALIA VIVA Data firma: 31/03/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 31/03/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08786 presentato da GIACHETTI Roberto testo di Giovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479   GIACHETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: la casa circondariale di Savona, collocata nell'antico convento di Sant'Agostino, è stata soppressa nel 2015 poiché considerata inadeguata alle esigenze funzionali e istituzionali di un moderno complesso carcerario e anti economica, vista la modesta capacità ricettiva regolamentare ormai ridotta a 30 posti; la chiusura, avvenuta senza poter contare su una struttura alternativa, ha generato numerosi problemi nella gestione dei detenuti, un aggravio di lavoro per la polizia penitenziaria e maggiore pressione sugli istituti più vicini, in particolare sulle strutture di Genova «Marassi», Sanremo e Imperia; nell'autunno del 2016 il Ministero aveva richiesto al comune di Savona di individuare un'area, proponendo diverse soluzioni possibili, tra cui l'area di piazza del Popolo e Legino o, in alternativa alcune aree site nei comuni di Albisola e Albenga, ma senza ottenere concrete indicazioni; il Ministro della giustizia, in data 27 dicembre 2020, rispondendo ad una interrogazione della deputata Foscolo, ha riferito che l'ufficio tecnico del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha elaborato uno studio di prefattibilità per la realizzazione di un complesso penitenziario per 140 posti detentivi, individuando l'area delle ex-Officine Ferroviarie Rialzo,


compresa tra il palazzo di giustizia e il torrente Letimbro; secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, nel dicembre 2020, a fronte dell'istituzione di un tavolo tecnico d'intesa con il Ministero, la provincia e i comuni interessati, sarebbe invece emerso che la nuova struttura carceraria possa essere realizzata soltanto in Val Bormida, principalmente per l'esigenza di creare un complesso con spazi molto ampi per consentire ai detenuti di svolgere un'attività lavorativa interna ed esterna (ad esempio, la casa di reclusione di Sanremo Valle Armea, nata con il suddetto obiettivo, è ubicata in un contesto extraurbano e di isolamento, ma oggi riesce a offrire soli 4 posti di lavoro); tale indicazione sembrerebbe escludere ogni valutazione o approfondimento sulle località proposte nel territorio del comune di Savona e in altre località più vicine; le località proposte in Val Bormida risultano infatti essere distanti circa 30 chilometri da Savona e spostate verso l'interno, ai confini con il Piemonte; tale collocazione, ad avviso dell'interrogante, creerebbe inevitabili disagi e problemi ai parenti dei detenuti e una maggior difficoltà a realizzare quel modello di carcere improntato ad un'attività trattamentale e lavorativa finalizzata al reinserimento sociale, anche mediante una maggior applicazione delle misure alternative, come auspicato dal Ministro Cartabia nell'illustrazione delle linee programmatiche del dicastero; il Garante dei detenuti del Piemonte, Bruno Mellano, in una recente intervista, ha manifestato la sua contrarietà all'ipotesi di una struttura di grandi dimensioni, per giunta realizzata in una zona come la Val Bormida, lontana dalla città e dai servizi a cui dovrebbe fare riferimento; il 3 e 4 febbraio 2021 i tecnici del Ministero hanno svolto alcuni sopralluoghi in alcune aree site a Cengio e Cairo Montenotte; tra queste vi è anche l'area 2 dell'ex-Acna di Cengio, fabbrica chimica ora dismessa che nei passati decenni è stata causa di un disastro ambientale di notevoli dimensioni e la cui bonifica non risulta essere stata ancora ultimata, destando non poche preoccupazioni relativamente alla tutela della salute pubblica –: se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se corrisponda al vero che l'area individuata per la costruzione del nuovo complesso penitenziario ricada in Val Bormida; se non ritenga opportuno valutare la possibilità di procedere ad ulteriori verifiche e approfondimenti volti ad individuare un'area che insista sul territorio comunale di Savona o su una località in prossimità della fascia costiera, al fine di realizzare concretamente quel modello di struttura penitenziaria che favorisca il recupero e il re-inserimento sociale dei detenuti mediante l'attività trattamentale e lavorativa, interna ed esterna. (4-08786)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02181


Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 13/04/2021

Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/04/2021 Stato iter:

IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02181 presentato da DONZELLI Giovanni testo di Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485   DONZELLI. — Al Ministro della difesa, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che: il 24 marzo 2021, il segretario provinciale di Viterbo del Nuovo Sindacato Carabinieri, Giuseppe Mancuso, è stato fatto oggetto dell'avvio di un procedimento disciplinare di Corpo per aver espresso, nella veste di dirigente sindacale, una opinione «in contrasto con le decisioni del Governo»; dai comunicati e dagli articoli ripresi dagli organi di stampa, nonché dalla contestazione degli addebiti, emerge chiaramente che Giuseppe Mancuso ha reso tali dichiarazioni fuori dal servizio e nella sua veste di dirigente sindacale. Pertanto, le dichiarazioni contestate non dovevano essere autorizzate dall'Arma dei Carabinieri, in quanto egli, rappresentando esclusivamente gli iscritti dell'associazione sindacale di riferimento, operava in regime di natura privatistica; contestare la mancanza di autorizzazione a rendere dichiarazioni pubbliche ad un dirigente sindacale costituisce per l'interrogante un errore giuridico, nonché una contraddizione di termini; il Nuovo Sindacato Carabinieri è una associazione professionale a carattere sindacale militare, regolarmente autorizzata e asseverata già dal 29 luglio 2019, la quale opera regolarmente e


capillarmente su tutto il territorio nazionale –: se il Governo sia informato dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare, sul piano normativo, e amministrativo, affinché sia impedita tale violazione dei diritti sindacali, nonché dei diritti costituzionalmente garantiti quale l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà di pensiero di cui devono godere i cittadini in divisa ed in questo caso cittadini che operano per conto di un'associazione sindacale a carattere privato. (3-02181)

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05870 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 496 del 28/04/2021 Firmatari

Primo firmatario: PRISCO EMANUELE Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 28/04/2021 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 28/04/2021 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 28/04/2021

Commissione assegnataria

Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari

Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/04/2021 Stato iter:

29/04/2021 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/04/2021 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 29/04/2021 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)


REPLICA 29/04/2021 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2021 SVOLTO IL 29/04/2021 CONCLUSO IL 29/04/2021 Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05870 presentato da PRISCO Emanuele testo di Mercoledì 28 aprile 2021, seduta n. 496   PRISCO, DEIDDA e DONZELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: recentemente è stato pubblicato il bando per la copertura di 1.141 posti per viceispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato; la partecipazione al concorso è consentita, come da bando pubblicato, al personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, con un'anzianità di servizio non inferiore ai 5 anni e in possesso di diploma scuola superiore, che non ha riportato sanzioni o deportazioni e non ha riportato il giudizio inferiore a buono; all'articolo 9 del suddetto bando vengono indicate categorie dei titoli di servizio ammessi a valutazione, ed il punteggio massimo attributo a ciascuna di esse è stato stabilito come segue: a) anzianità di servizio: 11 punti; b) anzianità complessiva nel ruolo di sovrintendenti, fino a 13 punti; c) anzianità nella qualifica di sovrintendente capo, fino a 11 punti; d) reparti informativi e giudizi complessivi del biennio anteriore (5 punti); nel suddetto bando, nelle premesse, si riporta come fonte il decreto dello stesso dipartimento della sicurezza del Ministero dell'interno del 20 settembre 2017, recante «Modalità attuative per l'accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori della polizia mediante concorsi interni...»; nell'articolo 7 del decreto le categorie dei titoli ammessi ed il punteggio massimo attributo è stabilito come segue: titoli di servizio, sino a 50 punti; anzianità di servizio, sino a 8 punti; anzianità complessiva nel ruolo di sovrintendenti, fino a 10 punti; anzianità nella qualifica di sovrintendente capo, fino a 11 punti; proseguendo nell'analisi dell'articolo 7 si arriva alla lettera B «Titoli di cultura» che prevedono fino a 8 punti massimo, al diploma superiore che dà 2 punti, al diploma di laurea 3 punti, alla laurea


magistrale 4 punti; è stata più volte reiterata l'opportunità di ricorrere a un punteggio premiante, grazie ai «Titoli di studio e di cultura», nei concorsi per ispettori della Polizia di Stato con i decreti del 26 marzo e del 29 aprile 2020; è singolare come nell'ultimo bando per 1.141 viceispettori della Polizia di Stato non sia previsto alcun tipo di punteggio per il possesso di uno o più titoli di studio, in aperta contraddizione con quanto il dipartimento ha stabilito –: se il Ministro, per quanto di competenza, sia a conoscenza di quanto esposto e quali siano le ragioni delle modificazioni apportate ai criteri selettivi elencati in premessa. (5-05870) Atto Camera Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 aprile 2021 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali) 5-05870 Signor Presidente, Onorevoli deputati, gli On.li interroganti chiedono di conoscere quali iniziative si intenda adottare relativamente al bando del concorso a 1.141 posti di vice ispettore della Polizia di Stato, il quale, in difformità da quanto stabilito dall'articolo 7 del Decreto del Capo della Polizia del 20 settembre 2017, attribuisce un punteggio ai fini della graduatoria solo ai titoli di servizio e non anche ai titoli culturali. Al riguardo, premetto che il decreto legislativo n. 95 del 2017 (cosiddetto «riordino delle carriere») ha previsto una generale riforma dell'ordinamento del personale della Polizia di Stato e uno dei cardini della riforma è stato quello di riaprire la stagione concorsuale, sia per i candidati provenienti dalla vita civile, sia per i dipendenti, al fine di colmare le carenze organiche e di riattivare le progressioni di carriera. Nello specifico, la ratio delle procedure concorsuali interne è quella di aprire nuovi percorsi di carriera ai dipendenti della Polizia di Stato, valorizzandone soprattutto le capacità professionali dimostrate negli anni di servizio. Il decreto legislativo n. 95 del 2017 disciplina la materia di concorsi una volta che il riordino sia entrato a regime, prevedendo al contempo l'indizione di specifici concorsi straordinari per una lunga fase transitoria. Di conseguenza, limitatamente alla fase transitoria, il decreto legislativo n. 95 del 2017 ha, tra l'altro, previsto l'indizione di numerosi concorsi interni per l'accesso alla qualifica di vice ispettore. In particolare, il «riordino delle carriere» prevede che, dal 2017 al 2023, siano banditi ogni anno due concorsi interni straordinari, uno per soli titoli (senza distinzioni, quindi tra titoli di servizio e titoli di cultura) per la gran parte dei posti da bandire, e l'altro per titoli, ma solo di servizio, ed esami, per i posti restanti. La disciplina di questi concorsi «transitori» è demandata ad un apposito decreto del Capo della Polizia, adottato in data 20 settembre 2017 al fine di garantire uno svolgimento uniforme dei medesimi nel corso dell'intera fase transitoria.


Anche prima del decreto legislativo n. 95 del 2017 la normativa di settore – racchiusa nell'articolo 27 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 – prevedeva che l'accesso dall'interno al ruolo degli ispettori avvenisse attraverso la formula del concorso per titoli di servizio ed esami. Tale scelta, mantenuta ferma dal decreto legislativo n. 95 del 2017, è stata altresì ribadita dal decreto del Capo della Polizia del 5 marzo 2019, che ha rettificato il citato decreto del 20 settembre 2017, il quale, per mero errore nei richiami interni, non aveva esplicitamente escluso dai titoli valutabili i titoli di cultura. Di conseguenza, nei concorsi finora svoltisi non sono stati valutati i titoli di cultura, bensì i soli titoli di servizio, con l'effetto di valorizzare al massimo i meriti professionali del personale, conseguiti in anni di onorevole carriera al servizio del Paese. Il citato articolo 27 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 è stato successivamente modificato dal decreto legislativo n. 172 del 2019, anche sulla base del parere espresso dalle Commissioni I e IV riunite del Senato della Repubblica in merito allo schema di articolato presentato dal Governo. Nella nuova formulazione la norma stabilisce che i concorsi interni per vice ispettore si svolgano a seguito di una valutazione dei «titoli», genericamente indicati, senza limitarsi ai titoli di servizio. La novella si presta ad essere interpretata nel senso che essa sia riferita solo ai concorsi che saranno banditi nella fase a regime del riordino delle carriere e non anche a quelli che devono essere banditi nella fase transitoria, destinata a concludersi nel 2023. Un argomento a sostegno di tale interpretazione è offerto dal cennato parere reso dalle Commissioni I e IV riunite del Senato, che aveva segnalato la necessità di mantenere comunque – cito letteralmente: «ferma la disciplina disposta (anche per i concorsi in questione) per la fase transitoria dal riordino...»–. Anche sulla base di tale indicazione, l'articolo 2, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 95 del 2017, che disciplina i concorsi interni in parola, richiama l'articolo 27 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 – applicato dal 2017 per i tre concorsi transitori già espletati – effettuando un rinvio che va interpretato come «fisso», ossia all'articolo 27 vigente all'epoca dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 95 del 2017. Sulla scorta di questa interpretazione sistematica, è stato pertanto ritenuto che la modifica normativa non incida né sul decreto del Capo della Polizia del 20 settembre 2017, siccome modificato dal successivo decreto direttoriale del 5 marzo 2019, né sui bandi adottati dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 172 del 2019, incluso quindi anche il concorso interno, per titoli ed esami, ai fini della copertura di 1.141 posti per vice ispettore della Polizia di Stato.




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