CITTÀ PER LE PERSONE - REBUS in mostra

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CITTÀ PER LE PERSONE L’ESPERIENZA DEI LABORATORI REBUS TRA MITIGAZIONE E ADATTAMENTO AL CLIMA

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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In Italia quasi il 70% della popolazione vive oggi nelle aree urbane: in città di grandi, medie o piccole dimensioni. Questa percentuale è destinata ad aumentare e, con essa, l’estensione delle aree urbanizzate. Tutte le aree urbane, grandi o piccole, sono esposte agli effetti dei cambiamenti climatici, anche se il loro grado di vulnerabilità può variare moltissimo da città a città e all’interno della città stessa. Il clima è divenuto il fattore di cambiamento più determinante su scala globale e locale e le città si trovano al centro della sfida che questo cambiamento comporta. Per due ragioni: • perché sono responsabili per il 75% delle emissioni di gas climalteranti a livello globale, derivanti dalle attività antropiche (mobilità, residenza, attività produttive); • perché su di esse il cambiamento climatico ha un impatto enorme: basti pensare alle ondate di calore, alle piogge intense più frequenti e di maggiore durata, ai periodi di siccità e agli altri eventi meteorologici estremi. Nella lotta ai cambiamenti climatici, l’obiettivo alla scala locale è rendere le città ‘a prova di clima’: bisogna intervenire per ridurre lo stress da calore e arginare gli effetti delle forti piogge, che talvolta si sovrappongono a situazioni di criticità già presenti nei contesti urbani, come il fenomeno ‘isola di calore urbana’ e all’inadeguatezza dei sistemi idraulici. Ciò significa ridurre i fattori che condizionano negativamente la qualità della vita, la salute e la sicurezza delle persone, il comfort nelle case e negli ambienti di lavoro e la produttività. Dal 2015, la Regione Emilia-Romagna ha avviato un’attività formativa ed un laboratorio sperimentale sul tema degli effetti dei cambiamenti climatici sulla città, con un focus sulla città pubblica in quanto spazio fisico delle misure per la mitigazione e l’adattamento. L’approccio al tema è necessariamente di tipo, multidisciplinare e chiama in causa le competenze di architetti, urbanisti, paesaggisti, agronomi, trasportisti, ingegneri idraulici e via dicendo. Con tutte queste diverse discipline e punti di vista, abbiamo affrontato il tema della rigenerazione urbana a partire dagli spazi pubblici, sperimentando una più attenta scelta dei materiali minerali ma, soprattutto, soluzioni basate sulla natura sia per l’adattamento che per la mitigazione ai cambiamenti climatici. LA MOSTRA Le ‘città a prova di clima’ sono anche ‘città per le persone’ - prendiamo in prestito a Jan Gehl questa espressione - perché la maggior parte delle misure, sicuramente quelle più efficaci sia per l’adattamento che per la mitigazione, sono misure basate sulle reintroduzione della natura nelle aree urbane, che rendono le città più sane, belle, confortevoli, vivibili, vitali ed attrattive. Con questa mostra ci proponiamo di illustrare i problemi che i cambiamenti climatici possono generare nell’ambiente urbano, suggerire le possibili soluzioni, attingendo dalle migliori pratiche selezionate principalmente in ambito europeo, e riportare gli esiti delle sperimentazioni condotte nell’ambito del percorso formativo e dei laboratori progettuali di REBUS [REnovation of public Buildings and Urban Spaces]. La prima sezione della mostra - in rosso - è dedicata all’illustrazione dei fenomeni climatici estremi e dei loro impatti sulle aree urbane: dal disagio delle persone ai rischi sanitari, da quelli per la sicurezza delle persone, delle infrastrutture, ai costi sociali ed economici che il ‘maladattamento’ comporta. La seconda e terza sezione della mostra - in verde e in blu - riguardano le più efficaci soluzioni per migliorare il microclima urbano, ovvero l’infrastruttura urbana verde, la progettazione del comfort outdoor per conferire vivibilità e qualità allo spazio pubblico, l’infrastruttura blu per la gestione sostenibile delle acque pluviali. La quarta sezione della mostra è dedicata all’illustrazione dei progetti di rigenerazione urbana di sei quartieri nelle città di Parma, Modena, Rimini, Ferrara, Ravenna e San Lazzaro di Savena (BO) - ognuna col proprio colore - che hanno partecipato ai laboratori progettuali REBUS nel corso delle quattro edizioni tra il 2015 ed il 2017, sperimentando la metodologia e gli strumenti della Guida ‘Rigenerare la città con la natura’ e valutato l’efficacia dei progetti proposti sotto il profilo climatico e ambientale attraverso l’utilizzo di modelli di simulazione.

REBUS

LABORATORIO SULLA RIGENERAZIONE URBANA E LO SPAZIO PUBBLICO PER L’ADATTAMENTO E LA MITIGAZIONE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI


ONDATE DI CALORE E PIOGGE INTENSE GLI EVENTI METEORICI ESTREMI AUMENTANO DI FREQUENZA E DURATA Una ONDATA DI CALORE si ha quando si verificano almeno 6 giorni consecutivi in cui la temperatura massima è superiore al 90° percentile di quel determinato giorno rispetto al periodo climatologico di riferimento. Temperature che sfiorano i 40 gradi, alto tasso di umidità, siccità, incendi e blackout per sovraccarichi energetici. Questi gli effetti che sempre più spesso hanno interessato le nostre città durante le estati degli ultimi dieci anni: nell’agosto 2003, in Europa, in particolare in Francia e Italia, morirono per il caldo 35 mila persone, soprattutto anziani.

LE PIOGGE INTENSE - comunemente chiamate ‘bombe d’acqua’ - sono PRECIPITAZIONI RINFORZATE (dall’inglese Enhanced Precipitatios) e rientrano tra i fenomeni a grande scala generati per effetto dei cambiamenti climatici globali. Gli effetti consistono in una variazione imponente nel regime delle precipitazioni d’acqua, attraverso un minor numero di eventi, ma di sempre maggiore intensità per singolo caso. L’impatto risulta di particolare pericolosità per le imponenti quantità d’acqua che si possono scaricare in aree urbane già intrinsecamente vulnerabili, in particolare quelle intensamente impermeabilizzate.

IL CLIMA CHE CAMBIA / IL RISCALDAMENTO PROSEGUE SENZA SOSTA La disamina generale di quanto accaduto nel 2017 conferma le tendenze già viste in quasi tutti gli ultimi anni: il riscaldamento globale prosegue senza sosta, specialmente nell’emisfero settentrionale.

inferiore a 0,5 °C. È interessante notare come esista una buona correlazione con la piovosità. Dalla mappa sottostante si può infatti notare come le aree con precipitazioni più abbondanti della norma - quelle dell’Europa centrale e, in parte, settentrionale e il Mediterraneo

Per quanto riguarda l’anomalia del 2017 nel suo complesso sull’Europa, la situazione è descritta molto bene nella mappa sotto, a sinistra: praticamente tutta l’Europa si è trovata un’anomalia positiva, con valori di oltre 1 °C alle alte latitudini, sulla parte sudorientale, e sulla penisola iberica, e poche zone con anomalia

ANOMALIA TERMICA MEDIA 2017 (DATI NCEP/NCAR CON VALORI IN °C RIFERITI AL PERIODO 1981-2010)

ANOMALIE DI PRECIPITAZIONE MEDIA DEL 2017 IN EUROPA

°C

(DATI NCEP/NCAR VALORI IN MM/GIORNO RIFERITI AL PERIODO 1981-2010).

MM PIOGGIA / GG -5,5

-4

-3

-2

-0,5

0,5

2

3

4

5,5

-1,2

-0,9

-0,6

-0,3

0

0,3

0,6

0,9

1,2

marzo 2017

giugno 2017

agosto 2017

dicembre 2017

Il nord Italia, e segnatamente il nordovest, hanno mostrato anomalie superiori a + 2,5°C, mentre in Sicilia si è arrivati a + 1°C. L’anomalia positiva ha coinvolto praticamente l’intera Europa (climalteranti.it).

Nel mese di giugno si è registrata l’anomalia maggiore, con +2,08 °C; dalla figura si può notare come essa abbia coinvolto praticamente l’intero territorio nazionale, con il nord ed il centro Italia, oltre alla Francia ed alla penisola iberica, avvolti dall’isoterma 2°C, e con valori soltanto leggermente inferiori al sud Italia (climalteranti.it).

Per quanto riguarda agosto l’Italia centrale ha fatto registrare un’anomalia di oltre +3°C, mentre il resto del territorio ha fatto registrare valori superiori a +2°C, e solo le isole e le Alpi valori inferiori comunque a +1° C (climalteranti.it).

A dicembre tutto il territorio nazionale ha fatto registrare un’anomalia negativa di -0,53 °C. Anche in questo caso, si possono notare, oltre alle anomalie molto positive alle alte latitudini, con i valori superiori in Europa orientale fino a +4° C (climalteranti.it).

anomalia termica +1°C /+2,5°C

°C -4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

anomalia termica +2°C /+3°C

anomalia termica +2°C /+2,08°C

DATI NCEP/NCAR, VALORI IN °C RIFERITI AL 1981-2010

-5

orientale - siano anche state quelle con le anomalie termiche minori. Questo è dovuto alla mancata insolazione e all’umidità del terreno. Come è noto, un singolo temporale violento scarica decine di mm di pioggia e non compensa mesi di siccità pregressa. (climalteranti.it).

5

anomalia termica - 0,53°C

DATI NCEP/NCAR, VALORI IN °C RIFERITI AL 1981-2010

DATI NCEP/NCAR, VALORI IN °C RIFERITI AL 1981-2010

°C

°C -5

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

-3,5

-2,5

-1,5

-0,5

0,5

CAMBIAMENTI CLIMATICI

1,5

2,5

DATI NCEP/NCAR, VALORI IN °C RIFERITI AL 1981-2010

3,5

°C

-14

-10

-6

-2

0

2

6

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INTERAZIONI TRA CLIMA URBANO E CITTÀ LE AREE URBANE ASSORBONO LA RADIAZIONE SOLARE E INTRAPPOLANO IL CALORE E GLI INQUINANTI Il termine ‘isola di calore urbana’ sintetizza un complesso sistema di relazioni di scambio energetico tra la superficie del costruito e l’atmosfera: la città si configura come un insieme di interazioni su diverse scale spaziali e temporali e si comporta come una specie di macro-organismo che pulsa, e respira, al ritmo del ciclo diurno della radiazione solare assorbita. Lo studio delle diverse interazioni tra clima urbano e costruito risulta quindi fondamentale, in quanto la città, in termini di rapporto tra edificato e spazi aperti, tra superfici permeabili e impermeabili e di caratteristiche dei materiali di cui è composta, influenza la formazione di un clima locale a cui è sottoposta la popolazione, determinando situazioni di benessere o discomfort.

Al fenomeno dell’isola di calore si associano anche maggiori consumi energetici per il raffreddamento degli edifici (che scaricano all’esterno ulteriore calore) e il formarsi dello smog fotochimico, che è la forma di inquinamento dell’aria più diffusa nelle aree urbane. Questo inquinamento si forma soprattutto in estate in presenza di elevate temperature e forte radiazione solare. Le proprietà termiche e le caratteristiche morfologiche del costruito, assieme alle condizioni climatiche locali, condizionano fortemente la concentrazione degli inquinanti atmosferici, tanto che le conseguenze sanitarie determinando situazioni di pericolo per la popolazione più vulnerabile (bambini, anziani, malati).

AREE URBANE E CALORE DIURNO E NOTTURNO Le aree urbane hanno generalmente superfici scure e poca vegetazione, perciò tendono ad assorbire molto la radiazione solare, trasformandola in calore, molto più delle aree periubane e agricole limitrofe. ll calore generato, grazie al vento viene rilasciato

Il fenomeno dell’isola di calore urbana fa sì che - a parità di temperatura dell’aria, via via che ci si sposta dalle aree rurali e periferiche verso il centro urbano - si arrivi ad una differenza di temperatura superiore di 5 o 6° C. Gli unici punti di discontinuità e refrigerio dall’isola di calore urbana sono rappresentati dai

nell’aria. Ma nelle aree più dense e/o in cui il vento è modesto o assente - come la pianura padana - il calore si dissipa meno e, accumulandosi, porta ad un incremento delle temperature delle superfici e dell’aria, generando malessere e invivibilità durante tutto l’arco della giornata, nelle ore diurne e notturne.

parchi urbani e dagli invasi di acqua, ove presenti. Tra questi e il centro urbano può esserci una differenza significativa di 2 o 3° C, ed è per queste ragioni che parchi cittadini e lungofiumi o lungolaghi rappresentano importanti aree per il benessere delle persone che abitano in città.

GIORNO TEMPERATURA SUPERFICIALE TEMPERATURA ARIA

RURALE

LAGO INDUSTRIALE RESIDENZIALE FIUME COMMERCIALE URBANO URBANO

CENTRO URBANO RESIDENZIALE PARCO PERIURBANO RURALE URBANO URBANO

NOTTE TEMPERATURA SUPERFICIALE TEMPERATURA ARIA

RURALE

LAGO INDUSTRIALE RESIDENZIALE FIUME URBANO URBANO

CENTRO URBANO RESIDENZIALE PARCO PERIURBANO RURALE URBANO URBANO

+2

Lo SKY VIEW FACTOR è la porzione di cielo visibile di un luogo e si determina attraverso la morfologia urbana data dai confini fisici dello spazio urbano: • in verticale, le superfici degli edifici che vi si affacciano; • in orizzontale dal suolo e dal cielo. Dalle fotografie scattate con un obiettivo fish eye e dalle sezioni corrispondenti, si evince che maggiore è la porzione di cielo visibile, maggiori sono anche la quantità di radiazione solare che può entrare nello spazio urbano durante il giorno e la possibilità di dissiparla verso l’ambiente, durante la notte. La radiazione riemessa che rimane ‘intrappolata’ tra gli edifici è la maggiore causa di innalzamento delle temperature medie in città, determinando un effetto più o meno intenso di isola di calore. (V. Dessì)

+2 +3

+4

+3 +6

VENTO

+1 +2

+3

+5

+4

+3 +5

+2

+2

+1

+2

DIREZIONE

+1

+2

Schemi del fenomeno dell’isola di calore urbana con la variazione delle temperature superficiali ed atmosferiche tra giorno e notte (©Voogt, 2003)

AREA INDUSTRIALE AL CONFINE CON LA CAMPAGNA VILLAGGIO ARTIGIANO

INQUINAMENTO E CLIMA L’ambiente urbano è il luogo dove gli effetti del microclima e il comportamento degli inquinanti sono perfettamente accoppiati. Gli inquinanti emessi dalle attività antropiche sono soggetti a fenomeni di trasporto e deposizione e quindi fortemente influenzati dai flussi anemologici dell’ambiente circostante. Particolarmente per i gas e le particelle di piccole dimensioni, possiamo assumere che questi siamo trasportati dalla circolazione locale e risentano della turbolenza propria generata dall’interazione dell’aria con la superficie.

AREA DIREZIONALE FIERA DISTRICT

CENTRO STORICO BOLOGNA

Questa interazione può essere di origine meccanica o termica, ovvero causata dal fenomeno della rugosità superficiale, che frena il flusso della massa d’aria nel contatto con la superficie, o dallo scambio di calore, sempre con le superfici con cui il flusso entra in contatto. Dunque, microclima e comportamento degli inquinanti dipendono anche dall’organizzazione spaziale della città e dalle proprietà termiche del costruito (T. Georgiadis). QUARTIERE RESIDENZIALE PERIURBANO PILASTRO

ISOLA DI CALORE URBANA

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I RISCHI PER LA SALUTE E IL DISAGIO TERMICO DELLE PERSONE NELL’ONDA DI CALORE IN CITTÀ SI MUORE DAL CALDO di popolazione più sensibile, come gli anziani (over 65) e i malati cronici, specie quelli affetti da disturbi di tipo cardiovascolare e respiratorio, le conseguenze sono decisamente più severe. Se consideriamo che, in coincidenza con le onde di calore, in città si creano anche tutte le condizioni favorevoli alla massimizzazione dell’inquinamento fotochimico, l’impatto sanitario sui soggetti più deboli risulta ancora più rilevante. È evidente che per ridurre le occorrenze delle onde di calore bisogna agire alla scala globale; a quella locale è però possibile lavorare su mitigazione e adattamento al fine di ridurre una quota anche considerevole degli effetti avversi sulle popolazioni.

L’onda di calore è un fenomeno esogeno al sistema urbano. Tuttavia, quando questo fenomeno anomalo avviene su un territorio antropizzato, gli effetti dell’isola di calore propri della città edificata si vanno a sommare con quelli dell’onda di calore dando vita a valori di temperatura elevatissimi che possono protrarsi per diversi giorni. I materiali del costruito incamerano così elevate quantità di energia rilasciandole durante la notte e facendo sì che lo stress fisiologico sulle persone si protragga senza tregua per giorni e giorni. Ciò comporta, in generale, un aumento dei disturbi del sonno nelle popolazioni urbane (con conseguente diminuzione della produttività). Ma nei sottogruppi

INDICE DI BENESSERE BIOCLIMATICO Si definisce indice di benessere bioclimatico una procedura statistica che correla i parametri micrometeorologici con la sensazione percepita dalle persone di benessere o di disagio fisiologico. Esiste una grande varietà di indici bioclimatici. Uno

dei più utilizzati è l’Indice Termo Igrometrico (ThI). Il comfort fisiologico rappresenta quindi uno stato di equilibrio tra l’individuo e l’ambiente circostante, tra energia entrante e in uscita. Una parametrizzazione in particolare ha trovato vasta applicazione nella modellistica numerica di questi fenomeni, si tratta del

PMV (Predicted Mean Vote) che corrisponde al Voto Medio Previsto: un valore numerico su una scala con range -3 (indice di sensazione di troppo freddo) a +3 (indice di sensazione di troppo caldo), dove lo zero rappresenta lo stato di benessere termico. CHI RISCHIA DI PIÙ? Anziani, neonati, bambini,

donne in gravidanza, gli affetti da malattie croniche (cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, morbo di Parkinson,...), disturbi psichici, individui (anche giovani) che fanno esercizio fisico o svolgono lavori intensi all’aria aperta e persone in condizioni socio-economiche e abitative disagiate.

100%

CLASSI DI COMFORT / DISCOMFORT Il corpo umano scambia calore con l’ambiente esterno e il suo stato termico è determinato dalla relazione tra temperatura dell’aria, velocità dell’aria, temperatura media radiante e umidità relativa. Contribuiscono poi, due grandezze relative al soggetto, quali l’attività svolta e la resistenza termica dell’abbigliamento.

90% 80% 70%

UMIDITÀ

60% 50% 40% 30%

ONDA DI CALORE ANOMALA, INIZIO AGOSTO 2017. L’onda di calore della 32° settimana del 2017 è stata la peggiore dell’anno. Il SIstema di Sorveglianza della Mortalità del Governo Italiano (SISMG), che riporta la media dei decessi cittadini, ha registrato a ridosso del 6 agosto 2017, per ogni città, 35 morti in più rispetto alle attese.

20% 10% 20°C 25°C

30°C

TEMPERATURE

35°C

N° MORTI CITTADINI PER FASCIA D’ETA

80 90 100 110 120 130

MORTALITÀ >31 LUGLIO-6 AGOSTO 2017 220 PERSONE IN MEDIA PER CITTÀ

40°C

ONDA CALORE

70

80

+85 ANNI

60 50

20 25 30 35 40

75-84 ANNI

65-74 ANNI 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32

°C

42° 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22

1 AGOSTO 2017. Tra le zone più colpite c’è l’EmiliaRomagna in cui si registrano nelle aree e nella città di pianura alte temperature sopra tra i 35°C, fino a +38,2°C. 2 AGOSTO 2017. L’Emilia centrale registra temperature massime fra +38°C e+ 41°C, senza soluzione di continuità tra le città e le aree urbane e periurbane che collegano Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola e Faenza. 4 AGOSTO 2017. Le aree con temperature tra +39°C e +42°C riguardano un ampio buffer tra le città e le province della via Emilia tra Parma e Cesena che si estende a Ferrara e all’entroterra riminese, alla pianura ferrarese verso il Po e ai fondovalle verso l’Appennino.

SETTIMANE

PICCO ONDATA DI CALORE ESTIVA - 31 LUGLIO/6 AGOSTO 2017 (ARPAE)

OLTRE 2000 DECESSI IN UNA SETTIMANA?

DATO DELLA MORTALITÀ CITTADINA MEDIA DELLA 32° SETTIMANA 2017, MOLTIPLICATA PER LE CITTÀ DELL’EMILIA-ROMAGNA. SONO CIRCA 500 LE PERSONE MORTE IN PIÙ RISPETTO ALLE SETTIMANE PRECEDENTI IN ASSENZA DI ONDA DI CALORE.

1 agosto 2017

temperatura massima +38,8 ° C TEMPERATURE RECORD ESTATE 2017

2 agosto 2017

temperatura massima +41,2 ° C BAGNARSI E BERE ACQUA CONTRO LE ALTE TEMPERATURE CONTRASTA IL DISAGIO TERMICO

ANZIANI, MALATI E BAMBINI SONO SOGGETTI A RISCHIO MORTALITÀ DURANTE LE ONDATE DI CALORE

4 agosto 2017

temperatura massima +42,2 ° C DURANTE I FENOMENI DI CALDO INTENSO LE FONTI D’ACQUA RAPPRESENTANO IMPORTANTI LUOGHI DI REFRIGERIO PER LA POPOLAZIONE DEI CENTRI URBANI

ONDA DI CALORE Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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INTERAZIONI TRA CITTÀ E NUBIFRAGI LE AREE URBANE DENSAMENTE IMPERMEABILIZZATE SONO VULNERABILI Molteplici fattori di stress agiscono nel rendere l’AMBIENTE URBANO FORTEMENTE VULNERABILE RISPETTO ALLE PIOGGE INTENSE. Il sistema idrico urbano all’interno di una città è complesso e il ciclo di utilizzo di acqua può essere messo fortemente sotto pressione dalle condizioni climatiche. L’aumento di intensità di precipitazione su superfici impermeabili può infatti superare la capacità dei sistemi di drenaggio. La qualità e la quantità di acqua degli ambienti urbani risulta infatti sempre più compromessa per via dell’aumento della siccità e delle inondazioni dovute a precipitazioni rinforzate. Questi due fenomeni combinati richiedono interventi di innovazione sui sistemi di

PIOGGE INTENSE E CAMBIAMENTI CLIMATICI Numerose ricerche scientifiche rilevano un legame fra riscaldamento globale e aumento degli eventi estremi di pioggia. L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), già nel ‘Quarto Rapporto del 2007’ dichiarava che ‘è molto probabile che eventi di estremo caldo,

gestione dell’acqua a diverse scale di intervento: • a livello intercomunale ed interregionale, sostenendo l’adozione di accordi per la gestione delle risorse e delle reti e il finanziamento di piani di adattamento al clima; • a livello locale, sviluppando nuove forme di progettazione che favoriscano in modo particolare nella città esistente la creazione di aree permeabili, aree verdi e vegetate, azioni di depavimentazione e la creazione di sistemi di captazione idrica, come vasche di laminazione, bacini di ritenzione, piazze e bacini inondabili, giardini della pioggia, parcheggi vegetati.

l’ampiezza, la frequenza e la durata degli eventi estremi saranno probabilmente modificate mentre l’atmosfera terrestre verrà riscaldata da maggiori concentrazioni di gas serra’. Sempre l’IPCC, nel Quarto Rapporto 2007, ha indicato che si registra dal 1970 un incremento del potenziale

ondate di calore e forti precipitazioni continueranno a diventare più frequenti’. Così come nel rapporto del WMO (Weather Extremes in a Changing Climate) del 2011 si dichiarava che ‘anche se è impossibile dire se un singolo evento meteorologico o climatico è stato causato da cambiamenti climatici, va anticipato che

PRECIPITAZIONI IN MM PER ANNI 200

100

MM 0 -100 NORD OVEST NORD EST (NORD) NORD EST (SUD) CENTRO SUD

-200 1800

1900

1920

1940

1960

1980

2000

1980

2000

GIORNI DI PIOGGIA PER ANNI

10

GG 0

NORD OVEST NORD EST (NORD) NORD EST (SUD) CENTRO SUD

-10

MM

NUBIGRAFI CON DANNI E/O MORTI

PIOGGIA INTENSA A RIMINI - 24 GIUGNO 2013 (RETE.ASMER.ORG)

LITRI DI ACQUA PER 1 MQ

1800

300

1920

1940

1960

100 400 L

70 50

1

300 L

40 30

MM ___ 0 GG

200 L

20 10

100 L

2

NUBIFRAGIO RIMINI 24 GIUGNO 2013

120 MM 120 l/mq

2015 ROSSANO

2014 GENOVA

2011 GENOVA

120 mm di pioggia allagano in 1 ora la città di rimini

1 MQ 2017 LIVORNO

24 giugno 2013

NORD OVEST NORD EST (NORD) NORD EST (SUD) CENTRO SUD

-1

0L

2013 RIMINI

0,1

PIOGGE INTENSE IN ITALIA Anche in Italia si registra un aumento dell’intensità delle precipitazioni. Come si vede dai grafici a fianco (pubblicati nel 2006 su Trends of the daily intensity of precipitation in Italy and teleconnections a cura di M. Brunetti M.Maugeri and T. Nanni), tutto il territorio italiano è caratterizzato da una forte diminuzione del numero di giorni poco piovosi, mentre la frequenza di quelli con precipitazioni intense è in aumento, soprattutto in alcune regioni dell’Italia settentrionale. Questi dati ci dicono diverse cose: • la quantità complessiva di pioggia è pressoché invariata; • il numero dei giorni di pioggia è in riduzione mentre aumentano i giorni siccitosi; • è in aumento l’intensità e la durata degli eventi piovosi. Ciò significa che i singoli eventi di pioggia scaricano più acqua in un tempo più ridotto, mettendo in difficoltà l’ambiente urbano e a rischio la vita umana. Riguardando le informazioni di cronaca della stampa locale, pubblicate a ridosso di alcuni noti e recenti eventi piovosi di particolare intensità, si rileva come città e realtà urbane italiane, da nord a sud, siano state messe in ginocchio da precipitazioni intensificate, con ingenti danni sugli immobili, le attività commerciali e produttive e gli spazi pubblici. Ma anche - in taluni casi - con perdite umane significative. I danni provocati dai frequenti episodi di allagamento causati dalle piogge intense o dalle esondazioni fluviali sono riconducibili ai danni alle infrastrutture e alle attività economiche ma, sempre più frequentemente, queste si accompagnano anche a perdite umane.

INTENSITÀ PIOGGE IN ITALIA > MM/GG PIOGGIA PER ANNI

500 L

150

1900

di distruzione degli uragani. Il rapporto scrive che ‘emerge una tendenza all’aumento degli eventi estremi, che si può spiegare pienamente con i cambiamenti climatici’. (fonte www.climalteranti.it)

NUBIFRAGIO LIVORNO 12 SETTEMBRE 2017

250 MM 250 l/mq

1800

1900

1920

1940

NUBIFRAGI GENOVA 4 NOVEMBRE 2011

500 MM 500 l/mq

1960

1980

2000

9-10 OTTOBRE 2014

PLUVIOMETRIA. La quantità di pioggia caduta viene misurata in millimetri e indica il volume di acqua caduto su una certa superficie. La misura in millimetri corrisponde all’altezza pluviometrica. Un millimetro di accumulo è pari come quantità a 1 litro caduto su una superficie di 1 metro quadrato. Dire ad esempio che la quantità di pioggia caduta in una certa località è di 20 mm, equivale a dire che su ogni area di 1 metro quadrato in quella determinata località sono caduti 20 litri di pioggia. Dunque, per 120, 160, 250, 395 e 500 mm di acqua, si intende che in ogni metro quadrato di quella città sono caduti 120, 160, 250, 395 e 500 litri di acqua. Queste le quantità di acqua registrate in alcune città italiane messe in ginocchio da nubifragi di grande intensità, soprattutto in estate e inizio autunno.

NUBIFRAGIO ROSSANO CALABRO 15 AGOSTO 2015

395 MM 395 l/mq

160 MM 160 l/mq

PIOGGE INTENSE Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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CITTÀ E FORMA URBANA LE RELAZIONI TRA CLIMA E COSTRUITO E IL RUOLO DELLE INFRASTRUTTURE VERDI E BLU La città risponde meglio ai fenomeni del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico se si dota di infrastrutture ecologico-ambientali, sistemi per la mobilità sostenibile, reti per il trasporto pubblico e la mobilità ciclo-pedonale. Nella rigenerazione di quartieri e aree dismesse e nelle nuove espansioni è possibile progettare gli insediamenti affinché si possano gestire in situ i fenomeni del cambiamento climatico. Gli spazi aperti delle città quanto più sono fisicamente integrati al progetto del tessuto urbano, tanto più possono svolgere diverse funzioni sociali, ricreative, di mitigazione e adattamento al clima. Il tessuto edilizio compatto non deve ostacolare i venti necessari per la mitigazione delle temperature estive in città. Se concepito

tenendo conto dell’irraggiamento e della direzione dei venti, avendo cura di favorire quelli necessari al raffrescamento estivo - e ad ostacolare quelli invernali - il tessuto edilizio consentirà una maggiore dispersione del calore nella stagione calda con un contenimento dei consumi energetici per il cooling. Le infrastrutture verdi e blu devono essere integrate al tessuto urbano che cresce o si rigenera, avendo cura di garantire il più possibile la contiguità dell’ombra e la continuità dell’evapotraspirazione create dalle masse vegetali, ottenendo così l’abbassamento delle temperature estive, un maggiore assorbimento degli inquinanti e una riduzione del ruscellamento superficiale delle acque urbane, grazie all’effetto ‘spugna’ dei suoli permeabili.

ECO-QUARTIERI PENSATI PER IL CLIMA / IL CASO STUDIO DELLA EX RENAULT A BOULOGNE BUILLANCOURT L’eco-quartiere di Boulogne-Buillancourt è un esempio di area urbana dismessa rigenerata a partire dai temi del clima. Gli elementi che lo compongono costituiscono i principi guida per aree urbane in grado di affrontare i temi dell’adattamento e della

alberati, con chiome continue e contigue, e al suolo da giardini della pioggia, che collettano le acque degli isolati e le trasportano nel parco, andando a confluire nel bacino permanente e nella falda. L’impronta al suolo degli isolati e degli edifici seppure compatta è permeabile e alternata agli spazi aperti, dotati di superfici minerali e vegetali, che garantiscono fruibilità alle persone - grazie a corti e spazi pubblici e semi-pubblici - e permeabilità alle piogge.

mitigazione climatica. Il quartiere è concepito a partire dalle infrastrutture verdi e blu. Un grande parco urbano, centrale al quartiere, è lo spazio ludico di incontro e convivialità, che in caso di piogge intensificate diventa il bacino di raccolta delle acque meteoriche, mentre durante le ondate di calore garantisce uno spazio fresco accessibile a tutto il quartiere. I viali stradali sono sempre accompagnati da filari

Gli edifici hanno planimetrie in cui la cortina edilizia si frammanta e la sezione si rastrema, per garantire permeabilità alle correnti e alle brezze, favorendo la circolazione del vento e il raffescamento dell’ambiente urbano. In sommità agli edifici sono presenti coperture vegetali che contribuiscono a contrastare gli inquinanti e a rilasciare le acque pluviali gradualmente. Il tessuto edificato si dirada in corrispondenza dell’area centrale.

PERMEABILITÀ DELLE CORRENTI TRA GLI ISOLATI DEL QUARTIERE

RASTREMAZIONE DEGLI EDIFICI PER L’IRRAGIAMENTO SOLARE

TESSUTO EDIFICATO

CONCEPITO PER ISOLATI PERMEABILI ALLA RADIAZIONE SOLARE ALLE CORRENTI DEI VENTI E CON AMPI SPAZI PUBBLICI FILARE CONTINUO SINGOLO

COPERTURE VERDI PER L’ASSORBIMENTO DELLE ACQUE PIOVANE E DEGLI INQUINANTI ATMOSFERICI

RACCOLTA ACQUE PIOVANE CORTI PRIVATE

FILARE CONTINUO DOPPIO

STOCCAGGIO ACQUE PIOVANE

FILARI CONTINUI TRIPLI

RILEVAMENTO ACQUE

FILARI ALBERATI ASSOCIATI A GIARDINI DELLA PIOGGIA

ZONE DI INFILTRAZIONE

PARCO PUBBLICO

STOCCAGGIO ACQUE PIOVANE PER L’IRRIGAZIONE

BACINI PERMANENTI

PIAZZA ALBERATA

RACCOLTA ACQUE PIOVANE ATTRAVERSO FOSSATI INONDABILI

CORTI VERDI PRIVATE

RACCOLTA ACQUE PIOVANE ATTRAVERSO IL SISTEMA FOGNARIO STOCCAGGIO E FILTRAZIONE ACQUE PIOVANE CANALIZZAZIONE DI CONNESSIONE DELLE ACQUE PIOVANE TRA I PARCHI PUBBLICI

65 ettari

INFRASTRUTTURA VERDE

INFRASTRUTTURA BLU

CONNESSIONE DEL VERDE PUBLICO E PRIVATO MASSE VEGETALI E FILARI ALBERATI CON CHIOME CONTINUE E CONTIGUE E SUOLI PERMEABILI VEGETATI

SISTEMI INTEGRATI DI RACCOLTA DELLE ACQUE SOLUZIONI TECNOLOGICHE INTEGRATE A SOLUZIONI BASATE SULLA NATURA (rielaborazioni originali da Eco-quartiere Parc Du Trapeze Piano e progetti di Chavannes, Laverne, Agence Ter, Setec TPI e Biotope)

DI TRASFORMAZIONE

IL PARCO INONDABILE AL CENTRO DEL QUARTIERE DI BOULOGNE-BUILLANCOURT

6 ettari

PARCO URBANO INONDABILE

IL BACINO PERMANENTE ALL’INTERNO DEL PARCO

0,5ettari BACINO PERMANENTE

GIARDINI DELLA PIOGGIA LUNGO LE STRADE

2,5ettari

GIARDINI PIOGGIA FILARI ALBERATI

CORTI PRIVATE SEMI-ACCESSIBILI E PERMEABILI

9 ettari

VERDE PRIVATO DIFFUSO

MORFOLOGIA URBANA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

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INFLUENZE ED EFFETTI SUL MICROCLIMA I MATERIALI DELLA CITTÀ INCIDONO SUL COMFORT URBANO DEGLI SPAZI PUBBLICI I MATERIALI MINERALI E VEGETALI DELL’AMBIENTE URBANO hanno comportamenti diversi a seconda dell’assorbimento e della riflessione della radiazione solare incidente, rendendo più o meno elevata la quota di radiazione disponibile (assorbita od utilizzata). La scelta dei materiali minerali più adatti e l’uso degli alberi e della vegetazione può dunque migliorare molto il microclima urbano. L’INERZIA TERMICA è la capacità dei materiali, minerali e vegetali, lisci e rugosi, di modulare il rilascio nel tempo dell’energia radiante assorbita quale flusso di calore, un processo ciclico che segue l’andamento giornaliero e che nell’ambiente urbano va ad

CONTENERE E CONTRASTARE L’ISOLA DI CALORE I MATERIALI MINERALI E VEGETALI Le curve delle temperature dei materiali, con i loro specifici colori e rugosità, presentano andamenti determinati in gran parte dall’albedo. È evidente che maggiore è l’albedo e minore è la

temperatura superficiale del materiale. Come nel caso dei materiali minerali chiari e lisci e dei materiali vegetali, che assorbono poca radiazione solare e la cui temperatura superficiale rimane inferiore o di poco superiore a quella dell’aria, anche durante le ore di maggior incidenza della radiazione solare e della

55° 50 45 GRANITO

35 30

TEMPERATURA ARIA MARMO

20

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

NOTTE

GIORNO

60°

NOTTE

55 50 LATERIZIO

40

CEMENTO GRANITO

35 30

+67,2° C

A parità di temperatura dell’aria esterna (+ 30° C alle 14.00), i valori di temperatura superficiale di pavimentazioni di uno spazio urbano nel quale la presenza degli edifici è ininfluente (il centro di una piazza molto grande o uno spazio senza edifici intorno) variano al variare dei materiali e del relativo albedo. L’asfalto ha una temperatura superficiale assai più elevata degli altri materiali (fino a +30° C).

+32,2° C

Angolo tra una piazza e una strada a Phoenix, in Arizona. Lo spazio urbano è realizzato con una varietà di materiali convenzionali che in estate raggiungono temperature elevate, fino a 67°C, come visibile nella fotografia termica in alto. (© EPA, 2005 www.epa.gov). Per le persone, camminare o sostare a lungo in luoghi i cui materiali hanno così elevate temperature non solo non è confortevole, ma è anche pericoloso, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione (anziani, malati, bambini).

ASFALTO

45

riduzione dell’isola di calore e il benessere delle persone. È indispensabile privilegiare: materiali con albedo maggiore soprattutto nei percorsi e negli spazi pedonali; affiancare ai suoli minerali quelli vegetali e gli alberi, che favoriscono l’ombra, e l’acqua che scambia energia abbassando le temperature superficiali. (V. Dessì)

<

CALCARE

25

15

temperatura dell’aria. I materiali che hanno temperature vicine alla temperatura dell’aria si comportano come fossero all’ombra. La scelta, la varietà e l’alternanza dei materiali incidono dunque sulle temperature superficiali dello spazio urbano e sull’aumento o la

Valori di temperatura superficiale di pavimentazioni realizzate in differenti materiali lapidei e temperatura dell’aria esterna. A parità di temperatura dell’aria esterna (+ 30° C alle 14.00) il porfido ha una temperatura superficiale molto più elevata del marmo (+ 25° C), del calcare, (+ 20° C) e del granito (+ 12-15° C).

PORFIDO

40

influenzare le condizioni di benessere percepite delle persone, in particolare per le fasce deboli della popolazione. L’ALBEDO è la quantità di energia riflessa rispetto alla radiazione incidente. Maggiore è l’albedo, minore è la quantità di energia immagazzinata dal corpo, quindi minore la sua temperatura superficiale. L’EMISSIVITÀ è la capacità di emettere energia per radiazione (relativa a un corpo nero). Maggiore è l’emissività maggiore la quantità di energia che il corpo è in grado di rilasciare sotto forma di calore, evitando di far aumentare la temperatura superficiale.

>

TEMPERATURA ARIA

25 20 15 10 1

2

3

4

5

6

7

8

9

10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

TEMPERATURA ARIA ORE 14.00

30°

PRATI E COPRISUOLO

ALBEDO

Relazione tra temperatura dell’aria (+30° C) e temperatura superficiale di alcuni materiali. I materiali vegetali si comportano meglio di quelli minerali grazie all’evapostraspirazione. Marmo, granito, ciottoli di fiume, cemento e laterizio si comportano meglio di asfalto e porfido.

PAVIMENTAZIONI DRENANTI

TERRA BATTUTA CALCESTRE

GRANITO

CLS IN OPERA CLS IN PIASTRELLE

LATERIZIO

PORFIDO

ASFALTO

0,2

ALBEDO

0,2-0,3

ALBEDO

ALBEDO

ALBEDO

ALBEDO

ALBEDO

ALBEDO

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

TEMPERATURA SUPERFICIALE ORE 14.00

32°

35°

0,40 38°

0,45 41°

0,35 42°

MATERIALI DELLA CITTÀ E CLIMA

0,40 45°

0,15 54°

0,1-0,2 59°

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ALBERI OMBRA ED EVAPOTRASPIRAZIONE PER IL COMFORT URBANO generata dalla somma dell’effetto di evapotraspirazione e ombreggiamento ed è proporzionale alla continuità del primo e alla contiguità del secondo. Lo stesso numero di alberi possiede una maggiore efficienza termo-regolatrice quanto minori sono le loro distanze, compatibilmente con le esigenze di crescita, dipendenti dalla specie e dalle varietà di appartenenza. Perciò, a seconda della morfologia urbana, gli alberi possono essere presenti come unico individuo, organizzati in filari (singoli, doppi, a gruppo o misti) o massa vegetata.

Gli alberi creano una ‘bolla di penombra’ nella quale il livello di comfort termico è maggiore. Questa bolla, può essere più o meno ampia e intensa a seconda dell’altezza e della forma dell’esemplare arboreo e della forma e densità delle foglie. Le chiome vegetali inoltre intercettano la radiazione solare, determinando una temperatura radiante delle superfici costruite ombreggiate inferiore a quella delle superfici esposte alla radiazione diretta. L’efficacia di raffrescamento di una massa vegetativa è

ABBASSARE LE TEMPERATURE / EVAPOTRASPIRAZIONE DEGLI ALBERI E MESSA A DIMORA NELLO SPAZIO URBANO Le piante utilizzano una minima parte della radiazione solare (RS) per la fotosintesi (2%), ne riflettono circa il 20% (dr) e il 10% (t) la trasmettono al terreno riemettendone il 20% sotto forma di ‘calore sensibile’ (CS) e il 48% in ‘calore latente’ (CL) attraverso un

meccanismo naturale che abbassa la temperatura dell’aria: l’evapotraspirazione, cioè l’emissione di vapore acqueo. Le persone che vivono grazie all’ossigeno rilasciato da 1 pianta sono 10. I benefici che trae un individuo che cammina protetto dagli alberi sono molteplici: l’ombra diretta, l’abbassamento della temperatura dell’aria e il

fatto che la persona ‘scambia’ calore con un elemento che ha una temperatura più bassa (la chioma dell’albero e in caso le pareti ombreggiate degli edifici). Lungo i percorsi generalmente si utilizza il filare, mentre nelle piazze, nei giardini e nei parcheggi sia i filari (anche doppi) sia le masse vegetate che generano un effetto bosco. L’impiego complessivo

e la messa a dimora degli alberi nelle diverse forme conferisce continuità all’infrastruttura verde della città. Nella disposizione si deve tener conto della dimensione del raggio della chioma dell’albero che sarà la metà del sesto di impianto per impedire che l’accrescimento della chioma di un albero interferisca con la chioma di quello vicino.

ALBERO ISOLATO

FILARE SINGOLO RADO

df

CL 48%

FILARE SINGOLO CONTINUO E CONTIGUO

FILARE DOPPIO RADO

fotosintesi 2% CS 20%

FILARE DOPPIO CONTINUO E CONTIGUO

d

t 10% dr 20% MASSA VEGETATA EFFETTO BOSCO

IMPERMEABILE

SEMI-PERMEABILE

PERMEABILE (rielaborazioni originali da G. Scudo, De la Torre, M. Josè)

DOPPIO FILARE DI ALBERI A PROTEZIONE DEL MARCIAPIEDE

ALBERI MONUMENTALI IN UNA PIAZZETTA URBANA

ALBERI A SESTO IRREGOLARE IN UN GIARDINO URBANO

INFRASTRUTTURA VERDE URBANA

PICCOLI ALBERI IN GRUPPO OBREGGIANO DELLE SEDUTE

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ALBERI DIMENSIONE E PORTAMENTO PER LA VIVIBILITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI E IL BENESSERE DELLE PERSONE Il portamento e la dimensione sono caratteristiche importanti per la scelta dell’albero più adatto a un contesto urbano. È attraverso questi due elementi che si definisce la dimensione e la forma dell’ombra, cioè i principali requisiti che lo spazio deve avere per consentire che un’attività venga svolta nelle adeguate condizioni ambientali. Una volta stabiliti è possibile scegliere le piante in funzione di località, clima,

ABBASSARE LE TEMPERATURE / DIMENSIONI E PORTAMENTO DEGLI ALBERI La scelta di una specie di albero deriva dal connubio tra forma dello spazio urbano e caratteristiche morfologiche delle piante, che comprendono dimensioni, portamento, colori del fogliame e variazioni stagionali e presenza di fiori e frutti.

IMPERMEABILE

Nei luoghi di maggior transito delle persone la presenza di alberi e arbusti deve garantire l’ombreggiamento degli spazi pedonali, come marciapiedi e piazze, e degli edifici, almeno nelle ore più calde e per le facciate più alla radiazione solare. Lungo le strade, oltre che per l’ombra, alberi e piante svolgono anche una funzione mitigante degli inquinanti.

PERMEABILE

SEMI-PERMEABILE

variazione cromatica, rusticità e contesto urbano. La scelta delle specie vegetali in funzione della loro forma è in grado di determinare gli effetti termici dell’area a verde. L’elemento condizionante nella scelta delle specie arboree rimane sempre tuttavia la potenzialità di sopravvivenza e di crescita delle alberature, dipendente dallo spazio disponibile per le radici e per la chioma.

FASTIGIATO

OVOIDALE OMBRELLIFORME

CONICO

GLOBOSO

PERMEABILE

PIANGENTE

ESPANSO

IMPERMEABILE (elaborazioni originali REBUS®)

DOPPIO FILARE FIORITO DI INGRESSO A UN PARCO URBANO

GRANDE ALBERO ISOLATO IN UNA PIAZZA URBANA

ALBERI IN GRUPPO, FIORITI, IN UNA PIAZZA URBANA

ALBERO ISOLATO FIORITO IN UN GIARDINO URBANO

INFRASTRUTTURA VERDE URBANA

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ALBERI POTENZIARE LA FUNZIONE DI VENTO E BREZZA PER RAFFRESCARE L’AMBIENTE URBANO Le infrastrutture verdi, in particolare quelle concentriche e diffuse, abbassano la temperatura dell’aria innescando brezze urbane che vanno dalle chiome degli alberi al costruito. L’effetto generale che deriva dagli scambi energetici è la moderazione del microclima grazie alla formazione di venti termici generati dalla presenza massiva e continua di alberi. Gli alberi indicono sul microclima in diversi modi: • incanalando, deviando e potenziando le correnti e le

brezze per mitigare il caldo d’estate (filare); • potenziando le correnti e le brezze lungo i fiumi e i canali in ambito urbano (filari, alberi in gruppo) e in spazi aperti ove sono presenti specchi d’acqua (alberi in gruppo); • ostruendo il passaggio del vento (albero isolato, massa vegetata o filare) nella stagione invernale; • filtrando le correnti e assorbendo gli inquinanti atmosferici sottraendoli all’ambiente urbano. CUPOLA DI SMOG

ARIA INQUINATA CALDA

INFLUENZARE LO STATO TERMICO / IL VENTO E GLI ALBERI Nelle strutture urbane edificate, in condizioni meteorologiche di assenza di vento, l’isola di calore determina una brezza esterno-interno che concentra l’inquinamento, non permette la dissipazione di calore e favorisce la concentrazione degli inquinanti.

Le strutture urbane verdi, in particolare quelle concetriche e diffuse, abbassano la temperatura dell’aria innescando brezze urbane che vanno dal verde al costruito. L’effetto generale che deriva dagli scambi energetici è la moderazione del microclima grazie alla formazione di venti termici generati dalla presenza massiva di alberi.

IMPERMEABILE

SEMI-PERMEABILE

SERA

CENTRO

CENTRO

CORRENTI IN AREA URBANA SENZA STRUTTURE VERDI

PERMEABILE

ARIA INQUINATA CALDA

GIORNO

CORRENTI IN AREA URBANA CON STRUTTURE VERDI

ASCENSIONE E DISCESA ARIA CALDA DURANTE L’ARCO DELLA GIORNATA

IMPERMEABILE

PERMEABILE

(rielaborazioni originali da Scudo, De La Torre)

SEMI-PERMEABILE

(elaborazioni originali REBUS®)

BOSCHETTO ALL’INTERNO DI UNA CORTE RESIDENZIALE

PIAZZA ALBERATA

LAMA D’ACQUA IN UN GIARDINO ALBERATO

DOPPIO FILARE LUNGO UN PERCORSO URBANO

INFRASTRUTTURA VERDE URBANA

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ALBERI RIDUZIONE DELLO SCORRIMENTO SUPERFICIALE DELLE ACQUE PLUVIALI IN AMBITO URBANO Molte aree urbane versano in condizioni idrauliche critiche. Spesso, lo stato di fatto delle reti di raccolta delle acque pluviali non è adeguato a gestire il drenaggio superficiale a seguito di eventi piovosi nemmeno tanto eccezionali. La percentuale delle superfici impermeabili in città è elevatissima, vi è una scarsa disponibilità di aree verdi, permeabili e vegetate nella città consolidata e densamente costruita; gli spazi pubblici come piazze, parcheggi e marciapiedi sono quasi sempre sigillati, come lo sono molte aree pertinenziali di edifici privati.

IL RUN-OFF URBANO / GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE PLUVIALI URBANE Il run-off urbano (lo scorrimento superficiale) è quella porzione di acque pluviali (fino al 90%) che scorre sulle superfici impermeabili della città (tetti, strade, parcheggi, ecc.) e raggiunge molto rapidamente le

reti di scolo senza essere filtrata e trattenuta dal suolo. Anche per effetto dei cambiamenti climatici, la gestione dei deflussi superficiali in ambito urbano è un problema che comporta severe conseguenze sotto i profili economico, ambientale e della sicurezza dei cittadini. A partire dagli anni ‘90 si è iniziato a

La gestione dei deflussi superficiali in ambito urbano, in caso di piogge intense e prolungate, può rivelarsi molto problematica. Data la velocità di recapito, le reti di raccolta entrano rapidamente in crisi dando luogo ad allagamenti con ingenti perdite ambientali, sociali ed economiche. Manca quella funzione ‘spugna’ che il suolo e la vegetazione potrebbero svolgere e che consentirebbe il rallentamento del run-off e la lenta restituzione verso le reti, l’infiltrazione verso la falda superficiale e profonda e l’evaporazione e l’evapotraspirazione attraverso gli alberi.

promuovere un insieme di pratiche riferibili ai sistemi di gestione sostenibile del drenaggio urbano (SUDS, Sustainable Urban Drainage Systems) che propongono soluzioni per gestire in situ le acque meteoriche attraverso il ripensamento di spazi pubblici e aree verdi multifunzionali.

40% evapotraspirazione

Le soluzioni sono riconducibili a due strategie fondamentali: • rallentare lo scorrimento dell’acqua; • stoccarla temporaneamente attraverso sistemi come bacini, vasche, e aree inondabili, per restituirla in maniera controllata alle reti.

30% evapotraspirazione

10% run-off

60% run-off

25% infiltrazione di superficie 25% infiltrazione nel suolo

10% infiltrazione di superficie 5% infiltrazione nel suolo (Illustrazione REBUS®)

GIARDINO DELLA PIOGGIA

FOSSATO INONDABILE

BACINO INONDABILE

PIAZZA DELLA PIOGGIA

SISTEMI DI DRENAGGIO URBANO SOSTENIBILE

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RESILIENZA URBANA RESTITUIRE SUOLI PERMEABILI ALL’AMBIENTE URBANO L’alta impermeabilizzazione della città edificata ha un impatto considerevole sul microclima urbano, sul comfort indoor e outdoor e sulla sicurezza idraulica delle aree urbane. La necessità di promuovere, dove possibile, azioni di desealing (desigillare) e depaving (depavimentare) deriva proprio dalla considerazione che i suoli permeabili in ambito urbano sono una realtà del tutto residuale e che l’impermeabilizzazione non è sempre dettata da una vera necessità. Lo spazio pubblico urbano e la rigenerazione urbana delle

aree dismesse possono offrire molteplici occasioni in cui integrare le soluzioni basate sulla natura e i sistemi di drenaggio urbano sostenibile. In alcuni casi le soluzioni comportano semplicemente una ri-modellazione delle componenti naturali (morfologia, suolo, vegetazione), intervenendo con azioni di desealing e depaving, altre volte soluzioni idrauliche più complesse, a seconda delle caratteristiche specifiche del sito, della destinazione d’uso delle aree interessate e degli obiettivi di fruizione sociale che ci si pone.

GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE PLUVIALI URBANE / IL PRINCIPIO DI INVARIANZA IDRAULICA Esistono nelle aree urbane ampi spazi asfaltati utilizzati solo in alcuni giorni della settimana e/o solo in alcune ore del giorno. Se questi spazi venissero ripensati e riprogettati, sottraendo asfalto a favore di superfici

sottrazione dell’asfalto sono i parcheggi, le piazze e lungo le strade delle aree urbane realizzate con scarsa attenzione alla qualità e alle prestazioni ambientali dello spazio pubblico (aree artigianali e industriali, aree residenziali). In questi contesti si potranno individuare porzioni di aree asfaltate

permeabili e vegetate, potrebbero concorrere a rendere la città più accogliente e a misura d’uomo. I suoli urbani potrebbero così raccogliere e filtrare le acque piovane, contribuire a ridurre le polveri sottili e l’inquinamento e contrastare il fenomeno dell’isola di calore. Gli spazi più adatti in cui promuovere azioni di

che, rese nuovamente permeabili, andranno a ricreare piccoli giardini vegetati, anche fruibili dalle persone, e/o scoli filtranti a bordo strada.

INCREMENTO SUPERFICI PERMEABILI SU SPAZI PUBBLICI STRADALI (QUARTIERE) PAVIMENTAZIONE ESISTENTE 100% IMPERMEABILE

DEPAVIMENTAZIONE DEL 20% RIMOZIONE ASFALTO E CREAZIONE GIARDINI DELLA PIOGGIA LINEARI

80% IMPERMEABILE 20% PERMEABILE E VEGETALE

L’ACQUA VIENE SMALTITA DAI GIARDINI DELLA PIOGGIA A BORDO STRADA E DALLA FOGNA

80% IMPERMEABILE 20% PERMEABILE E INONDABILE

(rielaborazioni originali da Saint Kjelds Climate Adapted-Neighborhood - Tredje-Natur)

INCREMENTO SUPERFICI PERMEABILI SU SPAZI PUBBLICI URBANI (PIAZZE, PARCHI, GIARDINI)

SPAZIO PUBBLICO ESISTENTE 75% IMPERMEABILE 25% PERMEABILE

AMPLIAMENTO AREE VERDI RIDUZIONE STRADE 55% IMPERMEABILE 45% PERMEABILE

MICRO-MODELLAZZIONE MORFOLOGICA SUOLI PERMEABILI

ALBERI E ARBUSTI

SPAZI INONDABILI RACCOLTA DELLE ACQUE

SPAZIO PUBBLICO RIQUALIFICATO (rielaborazioni originali da Saint Kjelds Climate Adapted-Neighborhood - Tredje-Natur)

RIGENERAZIONE DI AREE DISMESSE

AREA DISMESSA ESISTENTE 75% IMPERMEABILE ED EDIFICATO 25% SUPERFICI ABBANDONATE SEMI-PERMEABILI COLONIZZATE DA VEGETAZIONE PIONIERA DE-PAVIMENTAZIONE DI ASFALTO

CREAZIONE DI ECO-QUARTIERI

LOTTI A CORTE CON SUPERFICI E PERTINENZE PERMEABILI

INFRASTRUTTURA VERDE INTEGRATA AL CONTESTO CONNESSIONE AREE PUBBLICHE E PRIVATE

AREA PROGETTO 60% SPAZI PUBBLICI PERMEABILI 40% EDIFICATO DE-PAVIMENTAZIONE DI ASFALTO

INFRASTRUTTURA BLU INTEGRATA AL CONTESTO CONNESSIONE E SMALTIMENTO ACQUE PLUVIALI

(rielaborazioni originali da Eco-quartiere Bryggens Bastion Amager - Tredje-Natur)

GIARDINO DELLA PIOGGIA IN UN PARCHEGGIO

GIARDINO DELLA PIOGGIA A BORDO STRADA

SISTEMI DI DRENAGGIO URBANO SOSTENIBILE

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INFILTRAZIONE NATURALE DELLA PIOGGIA E STOCCAGIO DELLE ACQUE PLUVIALI URBANE CITTÀ-SPUGNA E SOLUZIONI BASATE SULLA NATURA A partire dagli anni ‘90 si è iniziato a promuovere un insieme di pratiche riferibili ai sistemi di gestione sostenibile del drenaggio urbano (SUDS, Sustainable Urban Drainage Systems) che propongono soluzioni per gestire in situ le acque meteoriche, ridurre i volumi idrici recapitati in fognatura ed evitare i problemi di sovraccarico delle reti, rendendo così più sostenibile il ciclo dell’acqua. Le soluzioni sono riconducibili alle seguenti strategie: 1. rallentare lo scorrimento superficiale; 2. favorire l’infiltrazione nel suolo; 3. prevedere sistemi di ritenzione temporanea;

4. restituire in maniera controllata l’acqua alle reti; 5. prevedere sistemi di stoccaggio; 6. riutilizzare le acque stoccate (gestione aree verdi, evapotraspirazione. Alcune soluzioni applicabili negli spazi pubblici e privati: bacini di ritenzione o di infiltrazione; fossati inondabili o noue paysagère (fossato ampio, non profondo, con sponde a debole pendenza); spazi pubblici urbani parzialmente inondabili (giardini della pioggia, parcheggi verdi, piazze della pioggia); spazi privati a giardino e verde pensile. La città offre molteplici occasioni di integrare tali soluzioni.

GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE PLUVIALI URBANE / IL PRINCIPIO DI INVARIANZA IDRAULICA Una gestione sostenibile delle acque meteoriche prevede l’attuazione in situ del principio di invarianza idraulica, attraverso: • la conservazione o il ripristino di aree permeabili attraverso azioni di desigillazione;

Tutti questi obiettivi devono essere contemperati con aspetti quali: • la tipologia delle aree dilavate; • l’eventuale presenza di inquinanti; • la presenza o meno di sistemi di raccolta delle acque di prima pioggia per le aree produttive e

• il contenimento dei deflussi superficiali per limitare il rischio di inondazione; • il ripristino della funzione di filtraggio naturale dei suoli per ridurre l’inquinamento delle acque e favorire la ricarica della falda acquifera per infiltrazione.

BACINO INONDABILE A SEZIONE VARIABILE IN CONDIZIONI NORMALI

PIAZZA DELLA PIOGGIA A SEZIONE VARIABILE IN CONDIZIONI NORMALI

COPERTURA PIANA VERDE

PARCO INONDABILE

6

i parcheggi, soprattutto nelle aree produttive e industriali e in quelle urbane; • le caratteristiche dei suoli e la vulnerabilità degli acquiferi, in modo particolare per le zone di protezione delle aree di ricarica della falda.

SUBITO DOPO UN INTENSO ACQUAZZONE

SUBITO DOPO UNA FORTE PIOGGIA

SUBITO DOPO UN INTENSO ACQUAZZONE

BACINO INONDABILE

PIAZZA DELLA PIOGGIA

SISTEMI DI DRENAGGIO URBANO SOSTENIBILE

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LA CITTÀ COME LUOGO DI INCONTRO VIVIBILITÀ E ATTRATTIVITÀ DELLO SPAZIO PUBBLICO SI POSSONO PROGETTARE Per ottenere ciò, l’approccio più corretto alla progettazione dello spazio pubblico - di strade, piazze, parchi e giardini - deve tenere conto delle variabili legate alla socialità e alla sicurezza, insieme a quelle ambientali e climatiche. Tra gli elementi più importanti per il comfort outdoor vanno presi in considerazione la morfologia dello spazio, i materiali vegetali e minerali, la presenza dell’acqua, gli alberi, le coperture, le sedute. Complessivamente, questi elementi hanno un ruolo fondamentale per quanto riguarda l’ombreggiamento, la riduzione delle temperature superficiali e l’attrattività dei fruitori.

SPAZI PUBBLICI PER LE PERSONE / MULTIFUNZIONALI VIVIBILI, VITALI, CHE GENERANO APPARTENENZA Uno spazio urbano può essere caratterizzato da un ritmo stagionale, giornaliero, settimanale di flussi di persone e cose differenti, che lo rende multifunzionale. È dunque uno spazio versatile, flessibile che si modifica e modifica gli elementi al suo interno, a seconda delle esigenze ambientali, fruitive e di sicurezza di un particolare periodo.

Lo spazio multifunzionale inoltre accoglie un mix di frequentatori che lo rendono vitale in ogni momento del giorno e dell’anno e contribuiscono ad attivare ulteriori flussi e presenze di altre persone ed attività. VIVIBILITÀ È una caratteristica che ha a che fare con la percezione e la consapevolezza che l’individuo ha degli elementi dello spazio. È dunque una realtà mediata dalla mente (Bosselmann, 2008) soggetta all’interpretazione soggettiva di

alcuni aspetti, ma legati alla qualità urbana oggettiva dello spazio, quali l’accessibilità di strade e piazze, la mobilità ciclopedonale, il comfort ambientale degli spazi aperti, e sempre di più, la presenza di elementi naturali, il verde, l’acqua, di elementi per l’ombra e di sedute primarie e secondarie. VITALITÀ È ciò che rende la città viva, vivace (Jacobs, 1969), densamente abitata, con presenza di differenti tipologie di abitanti, spazi pedonali e presenza di negozi e servizi. Si può

LA QUALITÀ AMBIENTALE INFLUENZA L’USO DEGLI SPAZI PUBBLICI

MAGGIORE È LA QUANTITÀ E LA QUALITÀ AMBIENTALE DELLO SPAZIO PUBBLICO PIÙ AUMENTANO LE ATTIVITÀ SOCIALI E VOLONTARIE DELLE PERSONE

SPAZI PUBBLICI ALTA QUALITÀ AMBIENTALE SPAZI PUBBLICI BASSA QUALITÀ AMBIENTALE

POCHI O ASSENTI SPAZI PUBBLICI GENERANO INSICUREZZA E NON FAVORISCONO RELAZIONI E ATTIVITÀ VOLOTARIE E SOCIALI

ATTIVITÀ NECESSARIE

ATTIVITÀ VOLONTARIE

PIÙ SPAZI PEDONALI E PIÙ MARCIAPIEDI AUMENTANO OCCASIONI DI SOSTA E INCONTRO

LA PRESENZA DI ATTREZZATURE FAVORISCE LA PROMISCUITÀ DI USI DA PARTE DELLE PERSONE

LA PRESENZA DI ALBERI E SPAZI VERDI FAVORISCE IL COMFORT CLIMATICO E IL BENESSERE DELLE PERSONE

ATTIVITÀ SOCIALI

EDIFICI CHIUSI O CON SEMPLICI AFFACCI NON GENERANO RELAZIONI TRA SPAZI INDOOR E OUTDOOR

BAR, NEGOZI E ATTIVITÀ APERTI SU STRADA FAVORISCONO SOSTA E INCONTRO E ATTIVITÀ SOCIALI

RADDOPPIANDO LE OCCASIONI DI SEDUTA AUMENTANO LE PERSONE IN SOSTA NELLO SPAZIO SEDUTE >

213

SEDUTE >

485

PERSONE SEDUTE >

101

PERSONE SEDUTE >

224

IL CASO DELLA PIAZZA AKER BRYGGE / RIQUALIFICATA COME SPAZIO PUBBLICO A MAGGIORE VOCAZIONE PEDONALE, LO SPAZIO È STATO ATTREZZATO CON SEDUTE PRIMARIE E SECONDARIE FAVORENDO ANCHE L’INSEDIMAENTO DI CAFFÈ CON DEHORS. AUMENTANDO LE OCCASIONI DI SEDUTA LIBERE E LA POSSIBILITÀ DI CONSUMARE CAFFÈ, LE PERSONE IN SOSTA SONO AUMENTATE, GARANTENDO PRESIDIO ALLA PIAZZA E FAVORENDO L’AUMENTO DEL VALORE COMMERCIALE DELLE ATTIVITÀ

FACCIATE AMPIE E FINESTRATE FAVORISCONO LE ATTIVITÀ COMMERCIALI E GLI USI PROMISCUI DELLO SPAZIO PUBBLICO

(rielaborazioni da Cities for People di Jan Gehl)

misurare considerando insieme fattori come la densità edilizia, il numero di attività commerciali e la presenza di individui che svolgono attività volontarie e sociali, oltre che necessarie. SENSO DI APPARTENENZA È la percezione dello spazio che provano gli abitanti per quel luogo. Riguarda l’attaccamento e l’identificazione che vanno oltre la particolare configurazione fisica del posto. È un legame che comporta un investimento emozionale (Hiss, 1990).

2000 1988 2000 1988

Le persone stanno bene in un luogo pubblico se si sentono al sicuro, se si sentono in una condizione di comfort e di benessere - fisico e psicologico - e se hanno la possibilità di condividere in esso momenti di socialità ed esperienze che ne stimolano e rinnovano la sensazione di appartenenza. Stare bene nello spazio urbano è una esigenza che può dunque essere soddisfatta e progettata e che dipende dalla qualità ambientale percepita dalle persone, in termini di vivibilità e vitalità. Negli spazi urbani possono inoltre essere realizzate, allo stesso tempo, misure di adattamento e di mitigazione al clima.

(rielaborazioni da Gosbenarealet di Polyform)

(rielaborazioni da Cities for People di Jan Gehl)

Quali elementi favoriscono il benessere delle persone?

4 REBUS® SUGLI SPAZI PUBBLICI E ALTRETTANTE POSSIBILI SOLUZIONI (APERTE)

(disegni originali REBUS®)

A: SOTTO GLI ALBERI PER STARE AL FRESCO IN ESTATE B: IN MEZZO ALLA PIAZZA PER PRENDERE IL SOLE IN PRIMAVERA C: ALL’OMBRA DEI PALAZZI SUL BORDO DELLA PIAZZA

A: PERGOLATO VERDE CON RAMPICANTI B: COPERTURE REMOVIBILI APERTE PER FAVORIRE DISSIPAZIONE CALORE C: COPERTURE RIGIDE/OPACHE

A: ACQUA LUNGO I PERCORSI B: VASCA C: NEBULIZZAZIONE D: LAME D’ACQUA

A: ESPANSO CON CHIOMA SCOMPOSTA VAGAMENTE SFERICA B: OMBRELLIFORME CON CHIOMA SFEROIDALE APPIATTITA ORIZZONTALMENTE C: PIRAMIDALE CON CHIOMA TRIANGOLARE D: RACCOLTO CON CHIOMA OVOIDALE

QUALE SPECIE È PIÙ ADATTA AL CONTESTO URBANO? Gli alberi devono essere scelti in funzione del loro ruolo, dello spazio che li ospita e del loro portamento, che è differente per le diverse specie arboree. I requisiti di portamento e dimensione sono fondamentali nella progettazione dello spazio urbano e, una volta stabiliti, è possibile scegliere le piante in funzione di località, clima, variazione cromatica, rusticità e contesto.

ALBERI E OMBRA AUMENTANO IL COMFORT DELLO SPAZIO PUBBLICO E INVITANO ALLA SOSTA

DOVE METTO LA PANCHINA? PERCHÈ È IMPORATANTE LA SEDIBILITÀ DELLO SPAZIO PUBBLICO? La sedibilità misura il numero di opportunità di seduta presenti in uno spazio urbano, distinte in sedute primarie (panchine e sedie) e sedute secondarie (muretti, scale). Le sedute devono offrire la possibilità alle persone di poter scegliere diverse situazioni in cui collocarsi (sole, ombra) secondo le stagioni (estate, inverno, primavera, autunno). SEDUTE PRIMARIE E SECONDARIE PER RENDERE LO SPAZIO PUBBLICO ACCOGLIENTE

COME CREARE ZONE DI OMBRA? COME PROTEGGERE DAL SOLE PIAZZE E LUOGHI DI SOSTA? Pergole, tende, coperture e tettoie hanno la funzione di proteggere lo spazio urbano dalla radiazione solare modificando i flussi energetici in base al tipo di copertura. Le coperture removibili si adattano maggiormente rispetto a quelle fisse alle esigenze climatiche e stagionali dello spazio.

COPERTURE ESTIVE PER L’AUMENTO DEL COMFORT URBANO

VIVIBILITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI

COME SFRUTTARE LE QUALITÀ DELL’ACQUA NEGLI SPAZI PUBBLICI? La presenza di acqua in uno spazio urbano genera un duplice contributo al comfort termico: effetto psicologico e percezione di refrigerio; miglioramento del microclima. Da lontano l’acqua anticipa la sensazione di refrigerio rendendo lo spazio attraente; da vicino l’acqua migliora il microclima perché a contatto con l’aria scambia energia e sottrae calore all’ambiente dove le persone si trovano. GIOCHI D’ACUQA PER IL COMFORT URBANO

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QUALITÀ DEL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO E DELL’INFRASTRUTTURA VERDE URBANA MISURARE I BENEFICI AMBIENTALI ED ECONOMICI Nell’esperienza di REBUS abbiamo potuto verificare grazie all’elaborazione dei progetti che le misure più efficaci (e più economiche) nel contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici nelle città sono rappresentate dalle Nature-based Solutions – Infrastrutture verdi e blu – che hanno la peculiarità di essere misure cosiddette win-win (a reciproco vantaggio). Tali misure sono infatti capaci di agire contemporaneamente sulla mitigazione e sull’adattamento al cambiamento climatico, apportando alla città esistente qualità urbana, comfort, vivibilità e benefici economici.

Le dotazioni ecologico-ambientali per fornire all’ambiente urbano queste prestazioni (ambientali, energetiche, climatiche e microclimatiche, sociali ed economiche) devono essere concepite e adeguatamente progettate con competenze transdisciplinari. Questi servizi ecosistemici possono essere misurati anche attraverso software - di cui molti open source che permettono di ‘controllare’ l’efficacia del progetto valutandone gli effetti sotto il profilo microclimatico e in termini di benefici ambientali ed economici.

PERCHÈ USARE ENVIMET® ENVIMET® è un modello di simulazione ambientale e microclimatica che opera alla scala urbana. Attraverso equazioni di tipo termo-fluidodinamico il software permette di riprodurre il comportamento di un modello climatico tridimensionale. Il modello permette di valutare le condizioni e le

PERCHÈ USARE ITREE® ITREE® è un software dell’USDA Forest Service che calcola i servizi ecosistemici degli alberi forniti alla città. I software della suite iTree sono open source e diverse città europee li stanno utilizzando, grazie a cittadini volontari e scuole, per divulgare i benefici degli alberi e promuovere comportamenti responsabili.

®

prestazioni climatiche di un contesto urbano e la percezione del microclima dal punto di vista delle persone, considerando sia la morfologia urbana di un’area sia i materiali in essa impiegati (minerali e vegetali), allo stato di fatto e di progetto. Ciò consente di testare l’efficacia delle soluzioni proposte e migliorarne le performance.

PERCHÈ USARE BENEFITS® BENEFITS® è un foglio di calcolo ideato nell’ambito di REBUS® a partire dalle schede arboree QUALIVIVA del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Con BENEFITS® si stimano le quantità di sostanze inquinanti sottratte dagli alberi all’ambiente, nelle fasi di primo impianto e a maturità delle specie.

ENVIMET® DATA INPUT COMFORT AREA URBANA

ENVIMET® DATA OUTPUT COMFORT AREA URBANA

CLIMA LOCALE STAZIONE METEO PIÙ VICINA GIORNO E ORA DI SIMULAZIONE ALBEDO MATERIALI MINERALI E VEGETALI MODELLAZIONE 3D AREA STUDIO EX ANTE PROGETTO DI TRASFORMAZIONE DELL’AREA MODELLAZIONE 3D AREA STUDIO EX POST

Il software simula il comfort outdoor confrontando lo stato di fatto di un’area con gli effetti prodotti da un progetto sugli spazi pubblici valutando diversi parametri

VELOCITÀ DEL VENTO AUMENTI O DIMINUZIONI DELLA VELOCITÀ MEDIA E PRESENZA DI TURBOLENZE O ‘EFFETTO VENTURI’ UMIDITÀ SPECIFICA AREA PIÙ SECCA O PIÙ UMIDA TEMPERATURA DELL’ARIA BENEFICI RISPETTO ALL’ISOLA DI CALORE INDICE PMV MIGLIORAMENTO COMFORT OUTDOOR

Questi dati forniscono i principali parametri per simulare le condizioni climatiche e il comfort outdoor di un’area studio prima e dopo il progetto.

(progetto REBUS® Squadra Rimini 1)

I-TREE® DATA INPUT IMPIANTI ARBOREI SPECIE CIRCONFERENZA TRONCO E ALTEZZA ALBERO AREA DI INSIDENZA (AMPIEZZA DELLA PROIEZIONE A TERRA DELLA CHIOMA) COORDINATE GEOGRAFICHE DI CIASCUN ALBERO ALL’INTERNO DELL’AREA DI CAMPIONAMENTO STATO DI SALUTE

34.246,5 kg CO2

37,42 kg SO2

NETTO SEQUESTRATO

8,27 kg PM10 INTERCETTATO

44,37 kg NO2 EVITATO

144 ALBERI MAPPATI

EVITATO

LE 5 SPECIE MAGGIORMENTE PRESENTI

BENEFICI

1) PINUS PINEA 44 % 2) QUERCUS ILEX 18 % 3) AESCULUS HIPPOCASTANUM 10% 4) HIBISCUS SYRIACUS 10% 5) CUPRESSUS SEMPERVIREX 7% ALTRE SPECIE 11%

ECOSISTEMICI ANNUALI

-328 kg BVOC

18,015 $ CARBONIO 5,389 $ QUALITÀ ARIA

816,786 $ ESTETICA

22,171,857 $

VALORE

RESTITUITO

I-TREE® DATA OUTPUT IMPIANTI ARBOREI 144 ALBERI MAPPATI LE 5 SPECIE MAGGIORMENTE PRESENTI 1) PINUS PINEA 44 % 2) QUERCUS ILEX 18 % 3) AESCULUS HIPPOCASTANUM 10% 4) HIBISCUS SYRIACUS 10% 5) CUPRESSUS SEMPERVIREX 7% ALTRE SPECIE 11%

148,058 $ ACQUE PIOVANE

767 mc ACQUE PIOVANE

EMESSI

Questi dati forniscono i principali parametri per definire la struttura dell’ecosistema, l’indice di superficie fogliare (LAI – Leaf Area Index) e tutte le altre variabili necessarie a caratterizzare i servizi ecosistemici.

(simulazione Envimet ex post REBUS® Squadra Rimini 1)

TRATTENUTE DA TERRENO E RADICI OVVERO CHE NON HANNO RAGGIUNTO LE RETI

(infografica valutazione ITREE® Rimini Laboratorio I-STREET)

(infografica valutazione ITREE® Rimini Laboratorio I-STREET)

BENEFITS®DATA INPUT IMPIANTI ARBOREI NOME LATINO NOME VOLGARE FAMIGLIA GENERE NUMERO PIANTE MESSE A DIMORA DATI QUALIVIVA SPECIE ARBOREE Questi dati forniscono essenzialmente il contributo dell’abbattimento degli inquinanti di un impianto arboreo, allo stadio di nuovo impianto e maturo.

Ruolo della vegetazione nella riduzione dell’inquinamento atmosferico locale e dei costi evitati dovuto al valore economico dei servisi ecosistemici

BENEFICI AMBIENTALI DA PARTE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI PIANTE (CONIFERE, LATIFOGLIE SEMPREVERDI) INDICE DI RIMOZIONE DI O3 INDICE DI RIMOZIONE DI PM2,5 INDICE DI RIMOZIONE DI CO2 INDICE DI RIMOZIONE DI NO2 INDICE DI RIMOZIONE DI SO2 BENEFICI ECONOMICI STIMA DEL VALORE ECONOMICO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI IN TERMINI DI COSTI EVITATI BENEFITS®DATA OUTPUT IMPIANTI ARBOREI

825 ALBERI DI NUOVO IMPIANTO

825 PIANTE MATURE

4.605 kg C02 ASSIMILATA NUOVO IMPIANTO

202.605 kg C02 ASSIMILATA PIANTE MATURE

3,43 n° automobili le cui emissioni sono mediamente assorbite da nuove piante

150,73 n° automobili le cui emissioni sono mediamente assorbite da piante mature

Ruolo della vegetazione nella riduzione dell’inquinamento atmosferico locale

CO2 STOCCATA (KG) CO2 ASSIMILATA (KG/Y) ABBATTIMENTO O3 (KG/Y) ABBATTIMENTO NO2​ (KG/Y) ABBATTIMENTO SO2​ (KG/Y) ABBATTIMENTO PM10 (KG/Y) ABBATTIMENTO DELLA CO2 RAPPRESENTATO IN TERMINI DI NUMERO DI AUTOMOBILI LA CUI CO2 EMESSA ANNUALMENTE VIENE SOTTRATTA ALL’AMBIENTE GRAZIE ALLE PIANTE 120 g CO2/km sono le emissioni da rispettare secondo le disposizioni del Protocollo di Kyoto

(Infografica Dati BENEFITS® Lab. REBUS® Ferrara 2 /disegno Desvigne et Dalnoky)

PROGETTAZIONE INFRASTRUTTURA VERDE PER LA VALUTAZIONE CON BENEFITS® ED ENVIMET®

ELABORAZIONI SU CARTOGRAFIA PER ENVIMET®

(Infografica Dati BENEFITS® Lab. REBUS® Ferrara 2 /disegno Desvigne et Dalnoky)

ENVIMET® COMPILAZIONE DATI

I-TREE® COMPILAZIONE DATI

MISURARE COMFORT E SERVIZI ECO-SISTEMICI Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio

Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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PROGETTI ALLA MICRO-SCALA CHECK-LIST DI VERIFICA

PROGETTI DI ECOQUARTIERI E SPAZI PUBBLICI STRATEGIE, CRITERI, BANDI

La check-list REBUS di verifica del progetto è pensata come uno strumento guida di auto-valutazione, che il tecnico della pubblica amministrazione e il progettista possono utilizzare per verificare i requisiti di vivibilità e comfort di uno spazio pubblico da progettare. Questo strumento è pensato per accompagnare in itinere la progettazione di spazi pubblici alla micro scala urbana, per ripensare piazze, strade multimodali, parchi, giardini, piccoli spazi aperti, mettendo le figure responsabili del progetto nella condizione di valutarne le misure di adattamento e di adeguarlo per la stesura della progettazione definitiva ed esecutiva.

I criteri REBUS , per la costruzione di bandi sulla rigenerazione urbana, sono pensati come strumenti di supporto alle amministrazioni locali, per guidare la progettazione di ecoquartieri e di spazi pubblici urbani, tenendo conto dei temi del cambiamento climatico e delle misure per la mitigazione e l’adattamento. Questi criteri sono pensati soprattutto per interventi complessi di rigenerazione alla scala urbana, come aree dismesse e spazi pubblici diffusi da riqualificare e ripensare in termini prestazionali, nei quali la strategia per la qualità urbana e ambientale sia il riferimento per gli interventi, attuabili per parti e per fasi, ma con una forte regia pubblica delle trasformazioni.

PERCHÉ USARE LA CHECK-LIST REBUS® La check-list REBUS® è costruita per requisiti ed obiettivi, attraverso dieci temi guida e trenta differenti domande. Tanto più lo spazio pubblico che viene valutato è stato concepito tenendo in conto i temi e le domande poste dalla lista di controllo, tanto più esso risponderà a criteri di vivibilità, comfort e resilienza, seppure l’applicazione ai differenti

PERCHÉ USARE I CRITERI REBUS® I criteri REBUS® affrontano i temi della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale insieme ai temi del clima, ponendo lo spazio pubblico quale elemento guida dei processi di trasformazione urbana. Le ‘città a prova di clima’ sono ‘città per le persone’, nelle quali le misure più efficaci per l’adattamento e la mitigazione

®

contesti debba essere valutata caso per caso. In particolare, ricordiamo che sono le piante a svolgere le più efficaci azioni di mitigazione e che la presenza di alberi, ombra e superfici permeabili è necessaria per dare vita a spazi pubblici pensati per il benessere delle persone.

1. LO SPAZIO PUBBLICO IN RELAZIONE AL CONTESTO URBANO È stata effettuata un’analisi del contesto urbano in cui lo spazio si colloca? Sono stati analizzati flussi e funzioni delle persone ai margini o all’interno dell’area? Il progetto migliora le qualità ambientali dello spazio pubblico e del suo intorno? Lo spazio progettato ha differenti funzioni, tali da attrarre differenti tipologie di persone e di attività volontarie e sociali ovvero non necessarie? Lo spazio è collegato a spazi e percorsi pedonali e ciclabili e al trasporto pubblico? Nello spazio pubblico, o ai suoi margini, è possibile avere condizioni di comfort termico? Lo spazio pubblico svolge funzioni di mitigazione al cambiamento climatico?

2. COMPLESSITÀ E MULTIFUNZIONALITÀ DELLO SPAZIO PUBBLICO Ha dimensioni in grado di far sentire le persone al sicuro e/o in un contesto piacevole? È complesso, dal punto di vista visivo e percettivo? Favorisce differenti usi? Se sì, ha spazi differenziati e attrezzature adeguate?

3. CONFINI DELLO SPAZIO, FUNZIONI AI MARGINI, MATERIALI Le pavimentazioni e i suoli utilizzati sono differenziati in base agli usi? I confini dello spazio sono definiti e percepibili? I margini dello spazio sono accoglienti e invogliano la sosta? I materiali sono stati scelti tenendo conto degli impatti sul comfort ambientale?

4. ACCESSIBILITÀ Lo spazio è accessibile a tutti? Favorisce e accompagna l’attraversamento?5. SEDIBILITÀ E ATTREZZATURE

5. SEDIBILITÀ E ATTREZZATURE È incoraggiata la seduta? È incoraggiata la socializzazione (e la privacy) delle persone sedute? Ci sono sedute di tipo primario e secondario e arredi/attrezzature per chi usa lo spazio?

6. ALBERI, VEGETAZIONE E SOLUZIONI BASATE SULLA NATURA Ci sono degli alberi e della vegetazione nel progetto dello spazio pubblico? Alberi e vegetazione sono differenziati nello spazio? Sono stati scelti in ragione della funzione che devono svolgere? Gli alberi e la vegetazione hanno spazio per crescere e svilupparsi? Incoraggiano la sosta? Sono stati scelti per mitigare l’inquinamento e l’isola di calore urbana? Sono previste aree e suoli permeabili per la gestione sostenibile delle acque pluviali?

7. ACQUA

®

- basate sulle reintroduzione della natura nelle aree urbane - sono anche quelle che rendono le città più sane, belle, confortevoli, vivibili, vitali ed attrattive e in cui è più conveniente investire in una visione di lungo termine, pubblica e privata. Occuparsi del clima significa occuparsi della rigenerazione della città e della sua resilienza.

STRATEGIA PER LA QUALITÀ URBANA ED ECOLOGICO-AMBIENTALE PER PROGETTARE ECO-QUARTIERI E/O INTERVENTI DIFFUSI NEGLI SPAZI PUBBLICI La ‘strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale’ stabilisce i fabbisogni e i requisiti prestazionali del costruito e delle dotazioni territoriali, con particolare riferimento ai temi e agli obiettivi della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico, stabiliti a livello europeo e nazionale e recependo le indicazioni delle pianificazioni settoriali. La strategia si attua attraverso la realizzazione di spazi pubblici ad elevata qualità urbana, ambientale e sociale e attraverso gli eco-quartieri. Per ‘eco-quartiere’ si intende un ambito urbano rigenerato e riqualificato secondo i principi dello sviluppo sostenibile, dal punto di vista urbano, ambientale, climatico, sociale ed economico. Con ‘interventi diffusi’ si intendono una serie di azioni e progetti sugli spazi pubblici che possono interessare anche il recupero e il riuso di immobili pubblici e privati. Tali interventi devono essere in gradi di agire in un’area urbana o in un quartiere migliorandone globalmente la vivibilità e l’attrattività secondo i principi dello sviluppo sostenibile, dal punto di vista urbano, ambientale, climatico, sociale ed economico.

INTERDISCIPLINARIETÀ DELLE EQUIPE PROFESSIONALI E CRITERI DI VALUTAZIONE ll progetto deve avere un carattere di interdisciplinarietà e coinvolgere professionisti ed esperti di vari settori nell’elaborazione di un progetto ad alto comfort urbano e resiliente ai cambiamenti climatici.

1. QUALITÀ DELLA PROPOSTA STRATEGICA E DI ASSETTO URBANISTICO E FUNZIONALE Valutazione dell’idea guida del progetto di rigenerazione urbana. Adeguatezza delle strategie scelte per intervenire sui problemi dell’area. Qualità del progetto urbanistico e del master plan urbano dal punto di vista funzionale, tenendo anche conto delle peculiarità storiche, insediative, ambientali e socio-economiche. Presenza di una strategia pubblico-privata di rigenerazione urbana. Efficacia delle fasi attuative della proposta strategica.

2. EFFICACIA DEL PROGETTO URBANO DAL PUNTO DI VISTA CLIMATICO Valutazione dei risultati della simulazione Envi-Met per l’abbassamento delle temperature. Comfort termo-igrometrico alla scala del quartiere e alla micro-scala urbana. Ventilazione. Uso dell’acqua e restituzione e permeabilità dei suoli come elementi di mitigazione.

3. QUALITÀ DELL’INFRASTRUTTURA VERDE URBANA Valutazione dell’idea guida del progetto dell’infrastruttura verde e adeguatezza delle strategie scelte per intervenire sui problemi dell’area. Qualità del progetto paesaggistico in relazione allo spazio e alla sua evoluzione nel tempo e nelle stagioni. Scelta delle piante per l’assorbimento degli inquinanti e del calore e la cattura delle polveri sottili.

4. EFFICACIA DI NATURE BASED SOLUTIONS E SISTEMI DI DRENAGGIO URBANO SOSTENIBILE Valutazione dell’idea guida del progetto dell’infrastruttura blu e adeguatezza delle strategie scelte per intervenire sui problemi dell’area. Valore paesaggistico del progetto delle acque. Multifunzionalità delle soluzioni adottate. Riduzione del run-off o ruscellamento urbano. Efficacia delle misure adottate alla scala urbana e alla micro-scala.

5. QUALITÀ, VIVIBILITÀ E COMFORT URBANO DEGLI SPAZI PUBBLICI

Lo spazio ospita o si affaccia su servizi e attività?

Valutazione degli interventi sugli spazi pubblici in relazione al contesto urbano e alle problematiche del quartiere di riferimento. Vivibilità e attrattività degli spazi pubblici progettati. Adeguatezza ed efficacia dei materiali minerali e vegetali scelti per il miglioramento del micro-clima e il benessere delle persone. Accessibilità, pedonalità e fruibilità del quartiere e sistemi per la mobilità sostenibile.

9. USI TEMPORANEI

6. COINVOLGIMENTO DELLE COMUNITÀ LOCALI NELLO SVILUPPO DEL PROGETTO

Si è pensato di utilizzare l’acqua come elemento dello spazio pubblico?

8. SERVIZI E ATTIVITÀ PERMANENTI

Lo spazio incoraggia, usi, eventi ed esibizioni temporanee?

10. MANUTENZIONE Il progetto prevede materiali, soluzioni, impianti, vegetazione con limitate esigenze di manutenzione? Il progetto prevede soluzioni e materiali resistenti al vandalismo? Il piano e i costi di manutenzione ordinari sono stati concepiti come parte integrante del progetto?

Qualità del processo partecipativo nelle diverse fasi di ideazione, sviluppo e attuazione del progetto urbano. Azioni di coinvolgimento attivo della comunità in relazione ad interventi bottom-up sui temi del cambiamento climatico e la cura degli spazi pubblici. Azioni di informazione e attività di monitoraggio previste. -

7. COERENZA E INTEGRAZIONE TRA I CRITERI DI QUALITÀ Valutazione della coerenza e dell’integrazione tra gli interventi previsti e il perseguimento degli obiettivi generali richiamati ai punti precedenti.

QUALITÀ E VIVIBILITÀ DELLO SPAZIO PUBBLICO

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IL REBUS DEGLI SPAZI PUBBLICI UN PERCORSO FORMATIVO PER PROGETTARE LA CITTÀ CON IL CLIMA CHE CAMBIA ®

REBUS REnovation of public Buildings and Urban Spaces è un percorso formativo ed un laboratorio progettuale sulla rigenerazione urbana per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, condotto con il metodo della giocosimulazione. Prevede lezioni frontali, sopralluoghi, momenti di debriefing e workshop finali per un totale di oltre 40 ore di didattica. Il focus del laboratorio sperimentale è sugli spazi pubblici, in quanto luoghi strategici nella pianificazione e progettazione delle dotazioni per la città climate proof. ® Città REBUS : Modena, Parma e Rimini (2015); Ferrara, Ravenna e S.Lazzaro di Savena (2017). Per ciascuna città, le squadre interdisciplinari, hanno concorso elaborando una proposta progettuale sulla base di una legge e un bando (finti) per ®

l’attribuzione di finanziamenti. Dalla I alla IV edizione, i contenuti e le richieste formulati nella legge e nel bando sono cresciuti in numero e livello di complessità fino ad arrivare alla definizione di criteri per la progettazione di ecoquartieri e spazi pubblici per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico. Ogni squadra ha elaborato in meno di 3 giorni, strategie e progetti di rigenerazione urbana, per migliorare la qualità degli spazi pubblici, ripensando l’uso del verde, la gestione del ciclo urbano dell’acqua, i materiali minerali e vegetali, le strutture/attrezzature in grado di rendere lo spazio pubblico più confortevole, attraente e vivibile. Durante i laboratori è stata valutata l’efficacia dei progetti sotto il profilo del comfort e della mitigazione termica ed i benefici ambientali dell’infrastruttura verde. COMPOSIZIONE SQUADRE REBUS® ARCHITTETTO [progettista/urbanista]

PAESAGGISTA [architetto/agronomo]

AGRONOMO

INGEGNERE [civile/mobilità/idraulico]

PIANIFICATORE [rigeneratore]

FUNZIONARIO [urbanistica/ll.pp./verde]

FACILITATORE

+ 4

2

2

3

2

F

3

1

COLLABORAZIONE E COMPETITIVITÀ / MODELLI DI RETE ED INTERAZIONE NELLA GIOCO-SIMULAZIONE

MODENA / VILLAGGIO ARTIGIANO

SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) / COMPARTO ARTIGIANO

RETE CENTRALIZZATA Tutti i nodi sono collegati in modo gerarchico ad un unico nodo centrale da cui dipendono tutte le relazioni. Questa rete non è collaborativa, ha un elevato grado di competitività e può essere efficiente, ma è debole, perché si regge sull’esistenza di un solo nodo che se venisse a mancare farebbe morire la rete stessa. [©P.Baran, 1964]

PARMA / COMPARTO PASUBIO

RAVENNA / DARSENA DI CITTÀ

RETE DE-CENTRALIZZATA I nodi sono raggruppati per sottogruppi ad un nodo principale, il quale a sua volta dipende da uno centrale. Questa rete ha un buon grado di collaboratività e competitività, tuttavia i legami tra i nodi principali sono deboli e qualora venisse a mancarne uno, se ne perderebbe interamente una parte significativa. [©P.Baran, 1964]

RETE DISTRIBUITA I nodi sono raggruppati secondo una maglia a tre nodi che favorisce un buon grado di interrelazioni all’interno della rete e che rende maggiormente solidi i nodi a cui venisse a mancare un collegamento avendone altri due. Questa rete ha un alto grado di collaboratività e competitività, ma assenza di gerarchia e in taluni casi di efficienza. [©P.Baran, 1964]

SIMULAZIONE CRESCITA DI RETE DISTRIBUITA COMPETITIVA E COLLABORATIVA La crescita della rete presuppone un comportamento competitivo tra i nodi che la formano. Ogni nuovo nodo, prima di connettersi, valuta e sceglie il nodo che offre di più. Tra due nodi con eguale numero di collegamenti prevale quello più competitivo, mentre a parità di competitività prevale il nodo presente da più tempo. [©Barabási, Bonabeau, 2003]

GLI STRUMENTI DI REBUS® LEGGE (finta) ECO-QUARTIERI E SPAZI PUBBLICI

BANDO (finto) per accedere ai finanziamenti

LEZIONI FRONTALI SEMINARI LECTIO MAGISTRALIS

COLLANA DISPENSE E GUIDE DEL LABORATORIO

SOPRALLUOGHI E LABORATORIO GIOCO-SIMULAZIONE

GIURIA INTERDISCIPLINARE

MODELLI DI SIMULAZIONE E VALUTAZIONE

COMPOSIZIONE GIURIA REBUS® PIANIFICATORE

BIOCLIMATOLOGO

ARCHITETTO

AGRONOMO PAESAGGISTA

ESPERTO NBS E SUDS

ESPERTO PARTECIPAZIONE

SEGRETARIO

+ RIMINI / GRANDI MERCATI CENTRO STORICO

LEZIONI FRONTALI

FERRARA / DARSENA DI SAN PAOLO

SOPRALLUOGO AREA STUDIO

1

SOPRALLUOGO AREA STUDIO

1

1

1

WORKSHOP DI PROGETTAZIONE

1

1

S

1

WORKSHOP DI PROGETTAZIONE

GIOCO-SIMULAZIONE E RIGENERAZIONE URBANA

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QUARTIERE ARTIGIANO E PRODUTTIVO DEL SECONDO DOPOGUERRA / AREA STUDIO E OBIETTIVI PROGETTUALI Il Villaggio Artigiano è un quartiere produttivo della prima periferia, costruito nel secondo dopoguerra, dove si sono insediate piccole e medie imprese artigiane legate soprattutto alla filiera meccanica, oltre ad una fonderia e alla sede produttiva delle Figurine Panini. L’area è strutturata da edifici organizzati attraverso una maglia viaria regolare con assi tra loro ortogonali. È in corso un POC sperimentale che mira a coinvolgere le imprese per il miglioramento del comfort dell’area e l’efficenza energetica del patrimonio edilizio. La maglia viaria non presenta né caratteristiche di permeabilità dei suoli né parti vegetate particolarmente significative, fatta eccezione per gli ingressi ad alcune fabbriche più grandi o abitazioni private con annesso capannone.

Viale Po, strada a due fronti ed asse di demarcazione tra l’impianto produttivo e l’area residenziale, ospita i principali servizi. La sezione stradale è variabile, con parcheggi, aree verdi e percorsi ciclopedonali. All’interno del quartiere si trovano perlopiù capannoni anonimi di scarso valore edilizio ed alcune abitazioni con annessi laboratori. La maggior parte degli edifici necessita di manutenzione. Le vie interne hanno sezione costante con parcheggi su uno o due lati; il manto stradale è in asfalto e spesso mancano i marciapiedi. Gli spazi vegetati sono pressoché inesistenti, ad eccezione del verde privato delle residenze verso il parco Ferrari e lungo Viale Po. Le aree verdi dentro il comparto si trovano invece in prossimità di ingressi e corti private dei capannoni artigiani.

8

7 1 11 3 2 13

10 5

6 14

3 12

1 VIALE PO 2 AREA VERDE PUBBLICA INCOLTA 3 GIARDINO DI QUARTIERE 4 PARCO ENZO FERRARI 5 FIGURINE PANINI 6 PARCHEGGIO SU VIALE PO 7 FONDERIA 8 FERROVIA 9 CENTRO COMMERCIALE 10 VIA BIONDO 11 VIA DELLA CHIESA 12 VIA NOBILI 13 VIA BRUINI 14 VIALE DELL’AUTODROMO

AREA STUDIO CENTRO CITTÀ PARCO URBANO STAZIONE VIABILITÀ FERROVIA

4

AREA DI SIMULAZIONE AREA DI PROGETTO/INFLUENZA ASSE MOBILITÀ PUBBLICA AUTOBUS CICLABILE

9

SIMULAZIONI ENVI-MET

TEMPERATURA ARIA / 23.07.2013 - ORE 11:00

Per l’area è stato predisposto uno studio del comfort termico utilizzando il modulo SPACE di ENVI-MET, un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatico degli edifici e degli spazi aperti, con applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute delle persone. Il software permette di analizzare il comfort urbano di una determinata area incrociando i dati estrapolati da un’analisi climatica del luogo con l’orografia degli spazi (che comprende gli edifici, la vegetazione e l’uso del suolo). FABBRICA PANINI LUNGO VIALE PO

I risultati di output dello stato di fatto ex ante sono comparati con la mappa di comfort termico dello stato ex post, che prendono in considerazione le diverse scelte progettuali. L’area di Modena costituisce un caso molto complesso per il progetto e la simulazione: il tessuto urbano è infatti costituito per più dell’80% da aree edificate. Se si escludono le sezioni stradali, vi sono pochi spazi pubblici e aperti di dimensioni apprezzabili su cui è possibile intevenire; inoltre, la presenza dei numerosi alberi del parco incluso nell’area di studio ha più volte mandato in “crash” il calcolo.

STRADA INTERNA AL VILLAGGIO

AREA VERDE RESIDUALE

Le isolinee consentono di conoscere la distribuzione della temperatura dell’aria, espressa in °C, negli spazi aperti e in prossimità degli edifici, un valore che influisce sugli scambi termici diretti tra corpo umano e ambiente. Lo stato di fatto dell’area di Modena mostra una distribuzione delle temperature distinta tra temperature della aree aperte, strade e piazzali, con valori per la maggior parte compresi tra 30°C e 32°C, e temperature degli edifici inferiori ai 28°C.

VIA NOBILI

MODENA IL VILLAGGIO ARTIGIANO

VIALE EMILIO PO

AREA STUDIO

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NUOVE CONNESSIONI URBANE E INNOVAZIONE SOCIALE AL VILLAGGIO ARTIGIANO IL NUOVO LASCIA IL SEGNO La proposta si basa sull’ampliamento del perimetro del comparto proposto per ricomprendere due aree strategiche per il comfort ambientale (area verde ad est della ferrovia e parco Ferrari), oggetto di futura trasformazione/delocalizzazione di industrie incongrue rispetto al contesto urbano e prossime all’asse dismesso della ferrovia. Ipotizzando una ricucitura del Villaggio al contesto, si è investito sulle connessioni verso la ferrovia dismessa ed il parco urbano Ferrari. La rigenerazione dell’area prevede infatti l’identificazione di una serie di nuove polarità e/o la valorizzazione delle esistenti per mettere in rete e ricomporre i “brani” urbani del villaggio artigiano. Di conseguenza, è previsto il ribaltamento della gerarchia attuale (nord/sud), potenziando una nuova connettività

est/ovest funzionale alla connessione delle polarità individuate. Si prevede inoltre l’implementazione delle aree adibite a parcheggio, funzionali a razionalizzare le soste spontanee lungo i principali assi viari, proponendo un’area con circa 90 posti. Gli interventi sono concentrati in aree puntuali e lungo alcuni assi stradali, con la creazione di spazi pubblici attrezzati, l’utilizzo di pavimentazioni permeabili, la realizzazione di parcheggi alberati e giardini della pioggia a bordo strada, per creare suoli permeabili e la messa a dimora di nuove alberature. Le soluzioni per il miglioramento del comfort urbano prevedono anche interventi su edifici privati, utilizzando coperture e pareti verticali, cool e verdi, attingendo a fondi pubblici statali che ne incentivino l’utilizzo. DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE

DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE

pavimentazione drenante

rain garden

asfalto esistente

conglomerato

DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE

vIA EmIlo po DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE vIA EmIlo po ASSE VIARIO VIA EMILIO PO

drena tech

pavimentazione drenante

asfalto esistente

pavimentazione drenante

drena tech

DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE

vIE INTERNE DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE vIE INTERNE

MASTERPLAN

ASSE VIARIO INTERNO

DIFFERENTI ASSI - DIFFERENTI GERARCHIE

STRATEGIA SOCIALE-PARTECIPAZIONE Progettazione condivisa dell’arredo urbano ASSEMBLEA RESIDENTI

+

NUOVI RESIDENTI

EVENTI (PARCO)

RESIDENTI STORICI (ARTIGIANI) RACCOLTA FONDI

AMMINISTRAZIONE E ASSOCIAZIONI

€€€

MANUTENZIONE

PROGETTAZIONE CONDIVISA ARREDO URBANO

COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE DEI PROCESSI DI COSTRUZIONE DELL’ARREDO (WEB, SOCIAL NETWORK, ETC..)

COSTRUZIONE ARREDO URBANO BASATO SUI PRINCIPI DELL’AUTOCOSTRUZIONE

CROWDFUNDING SCAMBIO CONOSCENZE

STRATEGIA SOCIALE E PARTECIPAZIONE

STRATEGIA DELLO SPAZIO PUBBLICO E DEL VERDE

ASSE VIARIO LATERALE

ASSI lATERAlI

drena tech

rain graden

drena tech

rain graden

SITO WEB ARREDO URBANO OPEN SOURCE

drena tech

ASSI lATERAlI

STRATEGIE_URBANE

SPESE TECNICHE technical costs VERDE 871.511 € PENSILE roof garden 330.000 €

CONNETTERE alla macroscala GERARCHIZZARE viabilità CONNETTEREla alla macroscala

2

GERARCHIZZARE

* *

* P

4

4

1

POLARIZZARE il tessuto urbano POLARIZZARE

ARREDI/furniture 591.000 €

il tessuto urbano

RICOMPORRE i frammentiurbani urbani RICOMPORRE i frammenti

P

2

P P

4

la viabilità

ATTREZZARE

VERDE/green 954.300 €

RAIN GARDEN 1.542.750 €

aree sosta auto

ATTREZZARE aree sosta auto CONTAMINARE gli usi

PAVIMENTAZIONI/paving 2.807.500 €

CONTAMINARE gli usi 3

QUADRO ECONOMICO-FINANZIARIO

STRATEGIE DI RIUSO

SIMULAZIONE ENVI-MET / VELOCITÀ DEL VENTO / 23.07.2013 - ORE 11:00 La mappa ex ante evidenzia valori omogenei compresi tra i 0,5 m/s e 1,05 m/s ‘aria quasi ferma’. La soluzione progettuale mostra una piccola variazione esclusivamente in prossimità dei due spazi aperti dove la velocità del vento passa a 0,6 m/s, mentre permangono fenomeni di aria ferma e turbolenze localizzate.

EX ANTE

SQUADRA MODENA 1 / Christian Abate - agronomo, Luca Biancucci - pianificatore, Alfredo Borghi architetto, Claudia Dall’Olio - funzionario Regione

STRATEGIA INTERVENTO EDIFICI PRIVATI: TINTE COLORATE E GRAFFITI, PARETI VERDI, TETTI VERDI/COOL

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 23.07.2013 - ORE 11:00 EX POST

Emilia-Romagna, Irene Esposito - paesaggista, Andrea Franceschi - architetto, Giulia Gatta - architetto, Federico La Piccirella - ingegnere,

L’indice PMV esprime il EX ANTE giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta una situazione tragica, con un indice medio maggiore di 3,2 ‘molto, molto caldo’. La mappa di progetto mostra un lieve miglioramento localizzato che non consente di mitigare l’isola di calore del quartiere. Martina Lucchi - paesaggista, Maria Angela Mirri - agronomo, Roberta Palumbo - architetto, Elena Pellegrini - architetto, Paolo Piazza - ingegnere,

MODENA IL VILLAGGIO ARTIGIANO / 1

EX POST

Andrea Reggianini - funzionario Comune di Modena, Catia Rizzo - funzionario Comune di Modena, Melissa Semeraro - ingegnere.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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LA RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE ARTIGIANO TRA IDENTITÀ, QUALITÀ URBANA E PARTECIPAZIONE VILLAGGIO ARTIGIANO, VILLAGGIO VIVO Il progetto si propone di rivitalizzare e rigenerare il tessuto del Villaggio attraverso azioni di innovazione ambientale, con cui aumentare il grado di resilienza dell’area, e l’inserimento di nuove funzioni, centralità, poli attrattivi, luoghi di ritrovo e servizi alla comunità per rafforzare l’identità e la vivibilità del quartiere. Gli elementi delle rete viaria diventano i connettori fra il Parco Ferrari e l’area oltre l’ex ferrovia, attraversando il Villaggio e collegando gli elementi polarizzanti. Dal punto di vista strategico, il progetto interviene per aprire e rivitalizzare i luoghi - inserendo nuove funzioni, creando nuovi spazi pubblici ed innescando processi partecipativi; riorganizzare gli spazi ridefinendo viabilità, spazi e funzioni; connettere il quartiere creando spazi per la mobilità lenta; rigenerare

l’anima dei luoghi con azioni di riuso degli spazi dismessi e con l’introduzione di elementi per il recupero delle risorse ambientali messe a sistema. La trasformazione di alcuni assi viari a doppio senso in sensi unici permette l’inserimento di alberature in filare dal portamento fastigiato, la foglia caduca, di facile manutenzione ed in grado di assorbire gli inquinanti. Per contrastare il fenomeno delle piogge intese, lungo l’asse di via Emilio Po si realizzano giardini della pioggia lineari come prime zone di allagamento, per rallentare e regimentare il deflusso delle acque meteoriche. Nelle piazze, luoghi di centralità di nuova realizzazione, è previsto l’uso dell’acqua come elemento rinfrescante estivo con fontane nebulizzanti e punti a spruzzo su lamine d’acqua.

STRADA INTERNO A SENSO UNICO, NUOVO ASSETTO DELLA MOBILITÀ E DEL VERDE URBANO

MASTERPLAN

ANALISI ELEMENTI GENERATORI

VISTA PROSPETTICA DEGLI INTERVENTI SULLE PARETI E SULLE COPERTURE DEGLI EDIFICI PRIVATI

“DIPINGI IL TUO VILLAGGIO”

“RESILIENZA IN ECONOMIA”

PERCORSO PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA CONVERSIONE CROMATICA DI ALCUNI FABBRICATI DEL VILLAGGIO

1/ COME POSSO FARE PER? 2/ TOOLKIT PER AUTOCOSTRUZINE 3/ IL CONTAINER DELLE IDEE RESILIENTI

1. pista ciclopedonale (asfalto drenante colorato) 2. aiuole e rain garden 3. asfalto drenante 4. parcheggi verdi

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1. pista ciclopedonale pista ciclopedonale (asfalto 1. drenante colorato) (asfalto drenante 2. aiuole e rain garden colorato) 2. aiuole e rain garden 3. asfalto3.drenante asfalto drenante 4. parcheggi verdi verdi 4. parcheggi

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PARTECIPAZIONE, STRATEGIE E FORME DI COINVOLGIMENTO DEL QUARTIERE

SEZIONE STRADALE / TIPOLOGIA A SENSO UNICO

SIMULAZIONE ENVI-MET / VELOCITÀ DEL VENTO / 23.07.2013 - ORE 11:00

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 23.07.2013 - ORE 11:00

La mappa ex ante evidenzia valori omogenei compresi tra i 0,5 m/s e 1,05 m/s ‘aria quasi ferma’. La soluzione progettuale mostra una piccola variazione esclusivamente in prossimità dei due spazi aperti dove la velocità del vento passa a 0,8-1,0 m/s, mentre permangono fenomeni di aria ferma e turbolenze localizzate.

EX ANTE

SQUADRA MODENA 2 / Roberto Bacchilega paesaggista, Elvira Laura Bandini - paesaggista, Alessandro Bettio - urban designer, Cinzia Compagnone

EX POST

- architetto, Claudia Guastadini - architetto, Giulia Lucchi - funzionario Comune di Modena, Silvia Manelli - pianificatore, Francesco Michele Masera - ingegnere,

L’indice PMV esprime il EX ANTE giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta una situazione tragica, con un indice medio maggiore di 3,2 ‘molto, molto caldo’. La mappa di progetto mostra un lieve miglioramento localizzato che non consente di mitigare l’isola di calore del quartiere. Patrizia Melotti - funzionario Regione Emilia-Romagna, Sara Navacchia - architetto, Roberta Paglioli - designer, Angela Santangelo - urban designer,

MODENA IL VILLAGGIO ARTIGIANO / 2

SEZIONE STRADALE / TIPOLOGIA A DOPPIO SENSO

EX POST

Giuseppe Satta - architetto, Daniela Stagni - agronomo, Valeria Zorzin - agronomo.

PROGETTO AREA STUDIO

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TESSUTO MANIFATTURIERO NEL QUARTIERE SAN LEONARDO / AREA STUDIO E OBIETTIVI PROGETTUALI L’area è caratterizzata da un tessuto di prima espansione industriale, favorito dalla vicinanza con la ferrovia. Nel secondo dopoguerra il quartiere ha vissuto la fase di massima espansione, con un sistema insediativo sviluppatosi senza una vera e propria regia ordinatrice attorno alla stazione ferrovia e lungo via Trento, asse principale e prolungamento della centralissima via Garibaldi. Le architetture più emblematiche sono state conservate e oggetto al giorno d’oggi di ipotesi di rifunzionalizzazione e recupero; altri ambiti dismessi sono stati sostituiti da nuovi edifici e funzioni urbane, nell’ottica di rigenerare e rivitalizzare il quartiere. Il contesto attuale, caratterizzato da una forte connotazione sociale e multietnica, è costituito da un tessuto edilizio disordinato, dove predominano le residenze accanto ad una forte

presenza di piccole industrie, attività artigianali e commerciali. Gli spazi aperti sono strade, piccole aree verdi sottoutilizzate, parcheggi e pertinenze private. Queste aree sono tra loro disaggregate e presentano qualità formali, funzionali e vegetali molto diversificate. È necessario prevedere una ricucitura degli spazi pubblici che tenga conto della società multietnica, delle necessità degli spazi vocati alla produzione culturale, all’attività artigiana, alla residenza operaia e ai nuovi alloggi. All’interno del quartiere gli spazi aperti vegetati si collocano perlopiù nella parte a nord, in corrispondenza delle pertinenze private delle residenze operaie. Le aree verdi principali sono in corrispondenza dell’ingresso del percorso ciclabile, in prossimità del centro anziani e nei lotti ove è prevista l’ERS.

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AREA STUDIO CENTRO CITTÀ PARCO URBANO STAZIONE VIABILITÀ FERROVIA TORRENTE PARMA

AREA DI SIMULAZIONE AREA DI PROGETTO/INFLUENZA ASSE MOBILITÀ PUBBLICA AUTOBUS CICLABILE

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SIMULAZIONI ENVI-MET

TEMPERATURA ARIA / 23.07.2013 - ORE 11:00

Per l’area è stato predisposto uno studio del comfort termico utilizzando il modulo SPACE di ENVI-MET, un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatico degli edifici e degli spazi aperti, con applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute delle persone. Il software permette di analizzare il comfort urbano di una determinata area incrociando i dati estrapolati da un’analisi climatica del luogo con l’orografia degli spazi (che comprende gli edifici, la vegetazione e l’uso del suolo). AREA VERDE DIETRO EX MANZINI

1 VIALE TRENTO 2 STAZIONE 3 EX-FABBRICA MANZINI - WORKOUT PASUBIO 4 RESIDENZE PASUBIO - MBM ARCHITETTI 5 SCEDED - LENZ/CID 6 PARCHEGGI/VERDE 7 CENTRO ANZIANI E AREA VERDE 8 PARCHEGGIO - PREVISTA ERS 9 PARCHEGGIO - PREVISTO CENTRO COMMERCIALE 10 PREVISIONI ERS 11 VIA GARIBALDI 12 VIA RASTELLI 13 VIA PASUBIO

I risultati di output dello stato di fatto ex ante sono comparati con la mappa di comfort termico dello stato ex post, che prendono in considerazione le diverse scelte progettuali. Nell’area di Parma sono presenti diversi edifici artigiani e industriali dismessi di grandi dimensioni, con caratteristiche architettoniche di pregio storico, alternati a spazi aperti articolati tra loro connessi da aree pedonali con rapporto pressochè uguale tra aree edificate e spazi aperti.

EDIFICIO RESIDENZIALE VIA PASUBIO

VIA RASTELLI

Le isolinee consentono di conoscere la distribuzione della temperatura dell’aria, espressa in °C, negli spazi aperti e in prossimità degli edifici, un valore che influisce sugli scambi termici diretti tra corpo umano e ambiente. La mappa di comfort termico dello stato di fatto evidenzia che i valori sono compresi tra 20°C, in prossimità degli edifici, e 30°C nella maggior parte delle aree aperte.

SCEDED - LENZ/CID

PARMA IL QUARTIERE PASUBIO

VIA PASUBIO

AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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NUOVI PAESAGGI URBANI PER SPAZI PUBBLICI MULTIFUNZIONALI E ALBERATI RIPRENDIAMOCI LA STRADA Il progetto ha l’obiettivo di riportare gli abitanti alla socialità della strada, migliorando il comfort microclimatico di strade e piazze, sviluppando una rete di mobilità lenta e realizzando spazi aperti accoglienti ed attrattivi. Le trasformazioni in atto hanno privato il quartiere della sua identità storica, aumentandone le criticità; pertanto si è pensato ad un sistema di interventi coordinati per migliorare la socialità ed il senso di appartenenza all’area attraverso la definizione di una ‘geografia delle propensioni’ degli spazi di quartiere che guidi le scelte progettuali: la (ri) qualificazione degli spazi aperti esistenti; la creazione di relazioni tra spazi aperti e contenitori attrattivi; azioni volti a consentire usi temporanei sulle aree private in attesa di edificazione; la ridefinizione di gerarchie e ruoli della viabilità.

La qualificazione dello spazio pubblico ed il miglioramento del benessere per gli abitanti viene perseguito attraverso l’uso del verde, così declinato: STRADA VEGETALE, parco lineare su via Pasubio attrezzato con aree di sosta/ricreazione e specie differenti che fiorendo richiamano l’entomofauna mellifera; EDEN PASUBIO, giardino urbano costituito da una sequenza di piazze, aree verdi ed elementi edificati; STRADE PONTI, collegamenti tra il quartiere, via Trento e la Stazione Ferroviaria; PORTA DI ACCESSO, ingresso all’area caratterizzato da una parete verde addossata alla massicciata ferroviaria che enfatizza l’accesso principale al padiglione; PASSEGGIATA COMMERCIALE su via Trento che riqualificata a senso unico di marcia in uscita dalla città permette di integrare la sistemazione a verde ed ampliare gli spazi pedonali. SCHEMA AZIONI STRATEGICHE EDEN PASUBIO

o v. Trent

EDEN PASUBIO PORTA DI ACCESSO

v. Firenze

MACRO TIPOLOGIA DI VERDE

PORTA DI COMMERCIALE PASSEGGIATA ACCESSO STRADA VEGETALE

VERDE SOCIALE, PSICOLOGICO, RICREATIVO

STRADE /PONTI PASSEGGIATA AREE TEMPORANEE COMMERCIALE

v. Palermo

STRADE VEGETATE STRADE/PONTI AREE TEMPORANEE v. Brescia

v. Chiesi

v. Rastelli

ore 09:00

ore 13:00

v. Bologna

v. Palermo

AZIONI STRATEGICHE SCHEMA AZIONI MOBILITA’

VERDE IGIENICO-SANITARIO

SCHEMA AZIONI MOBILITA’ SCHEMACICLABILE AZIONI MOBILITA’

CICLABILE CICLABILE TRASPORTO PUBBLICO

PUBBLICO CICLABILE SCHEMATRASPORTO AZIONI MOBILITA’

v. Pasubio

v. Pasubio v. Pasubio

v. Firenze v. Firenze v. Firenze

v. Firenze

SENSO DI MARCIA VEICOLARE

TRASPORTO TRASPORTO PUBBLICO SENSO DI MARCIA VEICOLARE CICLABILE PERCORSI E SPAZI PEDONALI PUBBLICO SENSO DI MARCIA VEICOLARE PERCORSI E SPAZI PEDONALI TRASPORTO PUBBLICO PERCORSI E SPAZI PEDONALI SENSO DI MARCIA VEICOLARE SENSO DI MARCIA

VEICOLARE PERCORSI E SPAZI PEDONALI PERCORSI E SPAZI PEDONALI

v. Pasubio

v. Brescia

v. Brescia

v. Brescia

parma

studio delle ombre

v. Brescia

IL PROGETTO DEL VERDE

E

E C C

B

B G

A

A

F

F

B: “ PIAZZA URBANA” Spazio di relazione e socialità commerciale collegato alla “Piazza Teatro” sul retro del Lenz, al “Giardino Condiviso” e, oltre via Rastelli, all’area verde urbana.

PROPOSTA VARIANTE PRU

EX ANTE

SQUADRA PARMA 1 / Costanza Barbieri - funzionario Comune di Parma, Luca Boccacci - architetto, Giulia Ceribelli - paesaggista, Giulia D’Ambrosio - architetto,

MARCIAPIEDE

STRADA

NUOVA SEZIONE STRADALE VIA RASTELLI

EX POST

v. Bologna v. Bolov.gnBo a logna

v. Bologna

v. Chiesi v. Chiesiv. Chiesi

D: ATTIVITÀ LUDICO SPORTIVE Edificazione sulla parte alta del lotto per consentire la creazione di una quinta verde, prospiciente la “strada vegetale”.

SIMULAZIONE ENVI-MET / VELOCITÀ DEL VENTO / 23.07.2013 - ORE 11:00 La mappa ex ante evidenzia valori medi maggiori di 1,10 m/s ‘brezza leggera’, con turbolenze localizzate e fenomeni di effetto Venturi, nella piazza centrale. La soluzione progettuale è molto efficace: riesce ad omogeneizzare e migliorare la variabile velocità, eliminando aree di picco e condizioni di palese discomfort.

v. Chiesi

C: “IL PRATO FIORITO” Aree attualmente non utilizzate per cui si prevede la sola edificazione a chiudere via Rastelli, garantendo e migliorando la permeabilità al vento.

PRAT0

PRU VIGENTE

v. Rastelli v. Rastelli v. Rastelli

NUOVO ASSETTO DELLA MOBILITÀ

ore 16:00

Francesco Fulvi - ingegnere, Roberto Guizzardi ingegnere, Elena Lazzari - pianificatore, Christian Manfrini - architetto, Martina Mazzali - architetto,

MARCIAPIEDE ATTREZZATO

NUOVA SEZIONE STRADALE VIA PALERMO

ore 16:00 ore 16:00

ore 18:00 ore 18:00

ore 16:00

ore 18:00

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 23.07.2013 - ORE 11:00 L’indice PMV esprime il giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta una situazione omogenea, con valori superiori a 3,05 ‘molto, molto caldo’. La mappa di progetto mostra un miglioramento diffuso ed una maggiore variabilità di valori, che passano a ‘caldo’ o ‘leggermente caldo’.

EX ANTE

ore 18:00

Pier Vittorio Miola - agronomo, Barbara Negroni agronomo, Vanessa Passalacqua - architetto, Bianca Pelizza - funzionario Comune di Parma,

PARMA IL QUARTIERE PASUBIO / 1

CICLABILE

EX POST

Paolo Pinto - ingegnere, Laura Punzo - funzionario Regione Emilia-Romagna, Luca Vandini - paesaggista.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.

studio delle ombre

SEDIME EDIFICATO

D

ore 13:00

studiostudio delle ombre studio delle delle ombre ombre

D

ore 09:00

parma parma parma parma

LOTTI

A: “PIAZZA EX MANZINI” Spazio privato con vocazione pubblica, con quinte verdi e spazi di socializzazione.

ore 13:00 18:00

v. Palermo ore 13:00 ore 13:00

v. Trento

ore ore 09:00 16:00

ore 09:00 ore 09:00

v. Rastelli

v. Palermo

v. Palermo

v. Trento v. Trento v. Trento

v. Palermo


INFRASTRUTTURA VERDE E BLU ED ECOLOGIA PER LA VIVIBILITÀ DEL QUARTIERE PROGETTO PARMA POLIS aree libere rispetto alle previsioni di piano e destinarle a spazi pubblici attrezzati per migliorare il comfort urbano, microclimatico e in generale la vivibilità e la socialità del quartiere. In particolare si propone la rimodulazione in diminuzione della capacità edificatoria complessiva del comparto e rilocalizzazione delle superfici commerciali. L’intervento di rigenerazione vede come azione principale l’incremento di masse vegetali presenti nella zona per l’azione di miglioramento del comfort termo-igrometrico e per l’abbattimento delle polveri, evitando piante emettitrici di COV e POF. Si pone in atto un’azione di desigillazione del suolo per creare dei fossi longitudinali di captazione delle acque piovane, con piante igrofile in grado di resistere anche al secco estivo.

33

5400 mq

Orto Frutteto

600 mq

Albero Singolo 5mx5mx60

Pergolato

1500 mq

Muro Verde

15mx7,5mx8

Giardini della Pioggia

900 mq

3500 mq

5m h 20/25 metri

25 metri

SPECIE DI PRIMA GRANDEZZA: - quercus robur (farnia) - fraxinus angustifolia - quercus rubra (quercia rossa) - quercus palustris - pioppo - salix

Mercato Cultura

SCHEMA STRATEGICO DI ASSETTO PROGETTUALE

Sport

3

6

San Leonardo di tutti

Conferma degli usi ammessi

Troppo pieno

PRIVATO / PUBBLICO

viburno minus

giardini della pioggia: dispersione + troppo pieno che capta e recapita in linea separata > riuso per usi privati (irrigazione) o pubblici (lavaggio strade, irrigazione aree verdi, attività ludiche, refrigerio)

vasca di raccolta in giardino collegata a cisterna sotterranea

SPECIE ARBUSTIVE: - salix porpurea nana - cornus stolonifera ‘flaviraminea’

la socialità del quartiere. sintesi proposta: - diminuzione della capacità edificatoria di piano; - diminuzione quota ERO; - rimodulazione parcheggi; - conferma usi ammessi; - ridistribuzione delle funzioni negli edifici presenti non utilizzati.

Vasche accumulo acque meteoriche

3500 mq

5 metri

CASELLA ALBERO SINGOLO e non interamente attuato, si può pensare di attivare procedimenti ad hoc che affrontino le criticità presenti. La rinegoziazione delle previsioni di piano con il soggetto attuatore è finalizzata all’acquisizione di ulteriori aree libere rispetto a quelle già previste al fine di destinarle a spazi pubblici per migliorare il comfort urbano, microclimatico e in generale la vivibilità e

Giardini della Pioggia

acero monspessolanum nyssa sylvatica parrotia persica

CASELLA DI MASSA VEGETATA AD ALTA RIGENERAZIONE URBANA E AMBIENTALE La rivitalizzazione dell’area si ritiene fattibile attraverso la rinegoziazione del PRU con il soggetto attuatore privato. PR POLIS La situazione in cui versa l’area è la dimostrazione che il piano non è riuscito a dare riDI MODIFICA sposta PROPOSTA alle esigenze del quarAGLI STRUMENTI URBANISTICI tiere. Pertanto, sfruttando la crisi economica che ha blocDiminuzione capacità edificatoria di Piano cato il mercato immobiliare e Diminuzione quota ERP quindi l’edificazione nonché Rimodulazione parcheggi il fatto che il piano è scaduto

Captazione acque meteoriche

20 cm

25 metri 25 metri

Sistema Verde

1200 mq

Vasche acqua

PRIVATO

CASELLA MASSA VEGETATA 25X25METRI SUP.UTILE 40MQ

5m

RIGENERAZIONE

750 mq

ACQUA/PIOGGIA

INFRASTRUTTURA BLU

SESTO D’IMPIANTO 3 METRI 3X3 16 PIANTE ALTO FUSTO

funzioni da riattivare

Verde Tapezzante

INFRASTRUTTURA VERDE E BLU

INFRASTRUTTURA VERDE DI QUARTIERE

3

150mx5m

RIGENERAZIONE

TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE

3

33

3

a

a

SPINA

funzioni da riattivare FUNZIONI CULTURALI ARTISTICHE FUNZIONI COMMERCIALI WO PASUBIO FUNZIONI CULTURALI AGGREGATIVE INCUBATORE DI IMPRESA

SCHEMA STRATEGICO DI ASSETTO PROGETTUALE

Cella Bosco 30mx30mx6

SISTEMA VERDE

VERDE PUBBLICO VERDE PRIVATO

COLLEGAMENTI

CARRABILE PEDONALE

STRATEGIA DI RIGENERAZIONE E PROPOSTA DI MODIFICA AGLI STRUMENTI URBANISTICI

SPINA: FUNZIONI DA RIATTIVARE

SIMULAZIONE ENVI-MET / VELOCITÀ DEL VENTO / 23.07.2013 - ORE 11:00

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 23.07.2013 - ORE 11:00

Ridistribuzione delle funzioni negli edifici presenti, non utilizzati

La mappa ex ante evidenzia valori medi maggiori di 1,10 m/s ‘brezza leggera’, con turbolenze localizzate e fenomeni di effetto Venturi, nella piazza centrale. Il progetto mostra una distribuzione della velocità del vento più omogenea che favorisce la creazione di un corridoio ventilato nord-sud, eliminando condizioni di palese discomfort.

EX ANTE

Squadra Parma 2 / Giulia Angelelli - funzionario Regione Emilia-Romagna, Maria Teresa Araldi architetto, Rodolfo Bonora - agronomo, Laura Cevenini

EX POST

- agronomo, Nicoletta Congiu - architetto, Lorenzo Bergamini - designer, Germana De Michelis - urban designer, Luca Filippi - architetto, Valentina Guagliardi

L’indice PMV esprime il giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta una situazione omogenea, con valori superiori a 3,05 ‘molto, molto caldo’. Nel progetto l’indice resta in media pari a 3 ‘molto caldo’, tranne nella piazza dove si ha un notevole miglioramento a 1,8 ‘caldo’.

VERDE PUBBLICO E PRIVATO

EX ANTE

- architetto, Maria Grazia Lenato - architetto, Caterina Michelini - paesaggista, Enrico Reatti - ingegnere, Giulia Reatti - architetto, Daniela Rossi - funzionario

PARMA IL QUARTIERE PASUBIO / 2

3 b

SCHEMA STRATEGICO DI ASSETTO PROGETTUALE

AZIONI RESILIENZA CONFORT QUALITA’

SISTEMA VERDE

RIGENERAZIONE

AZIONI RESILIENZA CONFORT QUALITA’

b

b b

RIGENERAZIONE

3

FUNZIONI, VERDE E COLLEGAMENTI

EX POST

Comune di Parma, Patrizia Rota - pinificatore, Silvia Settimj - architetto, Natascia Tassinari - paesaggista.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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AZIONI RESILIENZA CONFORT QUALITA’

La proposta si fonda sulla volontà di rigenerare il quartiere a partire dall’utilizzo, la rifunzionalizzazione e il recupero dei grandi edifici che caratterizzano la spina centrale del comparto. L’obiettivo sotteso è riqualificare l’area mettendo al centro del progetto le persone che la vivono e garantire l’integrazione tra culture, generazioni e ceti sociali, attraverso la ridefinizione delle funzioni presenti e la cura dell’infrastruttura degli spazi pubblici e del verde per aumentare la resilienza urbana e la vivibilità delle aree aperte. Risulta pertanto fondamentale l’infrastruttura verde come elemento di ricucitura tra le tre polarità funzionali del quartiere e tra il quartiere stesso e gli elementi urbani limitrofi. La rivitalizzazione dell’area si ritiene fattibile attraverso la rinegoziazione del piano attuativo (PRU) per acquisire ulteriori


GRANDI MERCATI E PARCHEGGI DEL CENTRO STORICO / AREA STUDIO E OBIETTIVI PROGETTUALI Le aree dei mercati si trovano a sud-est del centro storico di Rimini, entro e a ridosso delle mura, tra l’anfiteatro romano, il tempio malatestiano, il mercato coperto e il parco Ausa. Sono facilmente raggiungibili dalla stazione, dal Centro operativo del trasporto pubblico locale (START), dal percorso ciclo-pedonale che collega il centro storico a Marina Centro, dai parcheggi del Dopolavoro Ferroviario e del cinema Settebello, dall’asse viario di Via Roma, la principale arteria tangente al Centro Storico di scorrimento del traffico in direzione parallela alla linea di costa e dal casello autostradale di Rimini Sud. I posteggi a servizio del centro hanno una capacità di 756 posti auto che diverranno circa 1.000 non appena si concluderanno le opere di ampliamento del parcheggio della Stazione FS.

L’attuale sedime di piazza Gramsci è di proprietà demaniale in uso al Comune che ha da tempo avviato un processo di acquisizione; sulle aree è stato creato un parcheggio pubblico in cui di recente è stato spostato il mercato settimanale, in previsione dei cantieri del Teatro Galli e del recupero di Piazza Malatesta. Gli spazi aperti sono essenzialmente tre slarghi urbani ad uso parcheggio: grandi superfici asfaltate, incernierate intorno all’anfiteatro romano. Vi si aggiungono le strade interne di connessione al quartiere, caratterizzato da villini di inizio ‘900 costruiti a ridosso dell’antico alveo del fiume. Gli spazi vegetati si collocano perlopiù nella parte a sud, in corrispondenza del parco Ausa e dell’anfiteatro Romano e nei pressi delle pertinenze delle scuole, dei cortili dei villini storici e del viale Roma.

13

2

5 4

1 PIAZZALE GRAMSCI - PARCHEGGIO 2 PIAZZALE EX-PADANE - PARCHEGGIO 3 AREA DOPOLAVORO FERROVIARIO - PARCHEGGIO 4 AREA CINEMA SETTEBELLO - PARCHEGGIO 5 VIALE ROMA 6 ASILO SVIZZERO-ANFITEATRO ROMANO AREA ARCHEOLOGICA 7 SCUOLE PANZINI 8 CHIESA DI SANTA RITA 9 PARCO LINEARE AUSA 10 MERCATO COPERTO 11 TEMPIO MALATESTIANO 12 ARCO DI AUGUSTO 13 STAZIONE

3

6 1O 11

1

7

9

8

AREA DI SIMULAZIONE AREA DI PROGETTO/INFLUENZA ASSE MOBILITÀ PUBBLICA AUTOBUS AREA ARCHEOLOGICA CICLABILE CITTÀ-MARE

12

SIMULAZIONI ENVI-MET

TEMPERATURA ARIA / 23.07.2013 - ORE 11:00

Per l’area è stato predisposto uno studio del comfort termico utilizzando il modulo SPACE di ENVI-MET, un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatico degli edifici e degli spazi aperti, con applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute delle persone. Il software permette di analizzare il comfort urbano di una determinata area incrociando i dati estrapolati da un’analisi climatica del luogo con l’orografia degli spazi (che comprende gli edifici, la vegetazione e l’uso del suolo). IL MERCATO IN PIAZZA GRAMSI E SANTA RITA

AREA STUDIO CENTRO CITTÀ PARCO URBANO STAZIONE VIABILITÀ FERROVIA FIUME MARECCHIA MARE ADRIATICO

I risultati di output dello stato di fatto ex ante sono comparati con la mappa di comfort termico dello stato ex post, che prendono in considerazione le diverse scelte progettuali. Nell’area di Rimini sono presenti spazi aperti di notevoli dimensioni adibiti a piazze, parcheggi asfaltati e con poche alberature. L’edificato è caratterizzato da un tessuto urbano di residenze di due o tre piani, tipiche della tipologia insediativa città-giardino. Sono presenti alcuni edifici di grandi dimensioni (scuola, cinema, chiesa).

ANFITEATRO ROMANO

PARCO LINEARE AUSA

RIMINI IL CENTRO STORICO

Le isolinee consentono di conoscere la distribuzione della temperatura dell’aria, espressa in °C, negli spazi aperti e in prossimità degli edifici, un valore che influisce sugli scambi termici diretti tra corpo umano e ambiente. La mappa di comfort termico ex ante evidenzia che i valori sono compresi trai 26°C e 30°C nella maggior parte delle aree aperte, con valori molto diversificati e ‘tasche di aria calda’. Le aree di maggior discomfort, in cui è alto il malessere delle persone per via del troppo caldo, corrispondono a Piazza Gramsci e ai parcheggi delle ex Padane e del Cinema Settebello. PARCHEGGIO DOPOLAVORO FERROVIARIO

PARCHEGGIO EX PADANE

AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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SPAZI PUBBLICI VIVIBILI E INFRASTRUTTURA VERDE URBANA LE QUATTRO P PER IL COMFORT URBANO Il progetto pone lo spazio pubblico e il comfort urbano al centro della riqualificazione delle aree dei grandi mercati, a partire dalla valorizzazione dei segni storici e identitari di questa area del centro storico: l’anfiteatro, le mura, il porto e il decumano. La città pubblica guida la trasformazione a partire da quattro temi e luoghi, ripensati a misura d’uomo e per il benessere delle persone: la PORTA, la PIAZZA, il PARCO e i PERCORSI. 1. La creazione di una PORTA di accesso alla città storica si struttura attraverso: la progettazione dell’area ferrovia/ Settebello come accesso intermodale pubblico/privato con funzioni culturali/commerciali e dell’area ex-Padane quale spazio multifunzionale con attività fisse e temporanee (mercato); il miglioramento dei collegamenti tra i differenti luoghi e la

ricucitura degli spazi attraverso percorsi verdi. 2. Per PIAZZA Gramsci si prevede uno spazio multifunzionale per il commercio ambulante, inserendo sia attività ludiche-ricreative connesse ai servizi per l’istruzione, sia una funzione di piazza urbana con possibilità di valorizzazione economica e sociale, contribuendo alla riqualificazione dei percorsi pedonali. La pedonalizzazione e l’eliminazione di parcheggi è possibile con l’ampliamento nell’area ferrovia/Settebello. 3. Il PARCO viene completato attraverso un sistema di verde lineare sul sedime del fiume Ausa. 4. I PERCORSI favoriscono la relazione tra i luoghi strategici individuati, attraverso la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali opportunamente protetti da elementi di connessione naturali.

PIAZZA GRAMSCI: STATO DI FATTO E STRATEGIE PROGETTUALI valorizzazione commercio fronte piazza alberi in griglia e playground per le scuole

tettoia multifunzionale B

B’

A

A’

IL RECUPERO DI PIAZZA SANTA RITA C

IL MERCATO (S)COPERTO

fontane d’acqua e vaporizzazioni

autobloccanti a verde

graminacee verde nel parcheggio

C’

VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI E STRATEGIA DEL VERDE

GIOCHI D’ACQUA E COMFORT URBANO

SEZIONE TIPO PERCORSO STORICO (A-A’)

SEZIONE TIPO SPINA VERDE, PIAZZA E FONTANA (C-C’)

SEZIONE TIPO PERCORSO RESIDENZIALE (B-B’)

SIMULAZIONE ENVI-MET / VELOCITÀ DEL VENTO / 23.07.2013 - ORE 11:00 La mappa ex ante evidenzia valori compresi tra i 0.2 m/s ‘aria quasi ferma’, a 1.6 m/s ‘brezza leggera’, salvo rari fenomeni di turbolenza in prossimità degli edifici. I risultati del progetto mostrano una diversa distribuzione e maggiore concentrazione della velocità dei venti nelle aree a nord-est, dove sono previste aree verdi ed alberi.

EX ANTE

SQUADRA RIMINI 1 / Giuseppe Anastasi - paesaggista, Sara Angelini - paesaggista, Monica Margherita Assunto - funzionario Comune di Rimini, Daniela Brighi -

AREA PARCHEGGIO

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 23.07.2013 - ORE 11:00 EX POST

ingegnere, Cecilia Carattoni - architetto, Eva Cerri - pianificatore, Marialuisa Cipriani paesaggista, Luca Cruciat - architetto,

L’indice PMV esprime il giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante evidenzia valori tra 1,4 ‘leggermente caldo’ e 3,1 ‘molto caldo’. La mappa di progetto mostra un miglioramento per l’area ex-Padane ed il parcheggio DLF, dove si passa da ‘molto, molto caldo’ a ‘leggermente caldo’.

EX ANTE

Chiara Dal Piaz - funzionario Comune di Rimini, Annamaria Fabbri - ingegnere, Francesca Gennari ingegnere, Claudio Masini - architetto,

RIMINI IL CENTRO STORICO / 1

EX POST

Barbara Nerozzi - funzionario Regione Emilia-Romagna, Giovanni Poletti - agronomo, Alessandro Pracucci architetto, Chiara Semprini Cesari - architetto.

PROGETTO AREA STUDIO

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LA CITTÀ STORICA TRA IDENTITÀ E RESILIENZA URBANA RES: RIMINI ENVIROMENTAL STRATEGY La strategia progettuale si basa sulla rinaturalizzazione dell’ambiente urbano, la valorizzazione dell’identità storicoculturale dei luoghi degli spazi del centro, la resilienza del sistema quartiere, la restituzione di spazi pubblici alla comunità e la partecipazione come paradigma per la costruzione del progetto e la gestione delle opere collettive. Gli obiettivi specifici sono declinati sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La riduzione dei posti auto e la realizzazione di parcheggi interrati consente l’ampliamento degli spazi pubblici, della rete dei percorsi ciclo-pedonali e degli spazi commerciali, con l’introduzione di nuove aree di sosta attrezzate ed ombreggiate. Il progetto studia nel dettaglio soluzioni integrate per il verde

urbano e il trattamento delle acque per migliorare la resilienza del quartiere ai fenomeni metereologici estremi. È prevista la realizzazione di vasche di laminazione, giardini della pioggia ed un sistema di raccolta delle acque meteoriche attraverso la posa di moduli drenanti per alberi collegati alla rete con sistemi di sversamento del troppo pieno in vasche di laminazione. Si propongono barriere verdi per il contenimento sonoro e depurativo, la deconiferazione e sostituzione con latifoglie, così come un nuovo impianto degli alberi e la sostituzione secondo un’orditura orientata est-ovest in direzione dei venti dominanti per mitigare l’effetto Venturi. Si predilige l’utilizzo di materiali parzialmente permeabili e sono previsti interventi di depavimentazione e ampliamento delle superfici permeabili.

FILARI ALBERATI MASSE ALBERATE PRATO VENTO

SCHEMA SISTEMA VERDE E VENTO

VASCHE DI LAMINAZIONE SISTEMA IDRICO

MASTERPLAN E STRATEGIA DI RIGENERAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI

SCHEMA RETE IDRICA RETE IDRICA

Vasche di laminazione Sistema idrico

MURA STORICHE

PARCO AUSA DEPRESSIONI INERBITE PER LAMINAZIONE TEMPORANEA

ALLA RETE FOGNARIA PER INVARIANZA

PIAZZA GRAMSCI

PIAZZA EX-PADANE

SIMULAZIONE ENVI-MET / VELOCITÀ DEL VENTO / 23.07.2013 - ORE 11:00 La mappa ex ante evidenzia valori compresi tra i 0.2 m/s ‘aria quasi ferma’, a 1.6 m/s ‘brezza leggera’, salvo rari fenomeni di turbolenza in prossimità degli edifici. La soluzione progettuale riporta una distribuzione minore rispetto allo stato di fatto e più omogenea, con una riduzione della velocità del vento di circa 0.5 m/s negli spazi aperti.

EX ANTE

SQUADRA RIMINI 2 / Nicola Bastianelli - funzionario Comune di Rimini, Adriano Bergamaschi - funzionario Regione Emilia-Romagna, Cinzia Casadei - Urban

CONCEPT

MODULO ALBERO DRENANTE

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 23.07.2013 - ORE 11:00 EX POST

Designer, Natascia Casadei - pianificatore, Enrico Di Felice - agronomo, Nicoletta Franchini - architetto, Paolo Gueltrini - agronomo, Ilaria Guidalotti -

L’indice PMV esprime il EX ANTE giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante evidenzia valori tra 1,4 ‘leggermente caldo’ e 3,45 ‘molto, molto caldo’. La mappa di progetto mostra un miglioramento localizzato nelle aree libere e piazzali, dovuto prevalentemente alle nuove alberature. ingegnere, Davide Lupini - architetto, Marco Marcucci - architetto, Nicolina Masiello - paesaggista, Claudia Morri - paesaggista, Nedo Pivi - architetto,

RIMINI IL CENTRO STORICO / 2

EX POST

Cecilia Rendina - architetto, Giorgio Roffi - designer, Claudia Trevisan - urban designer.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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COMPARTO ARTIGIANO DI VIA CASELLE E VIA SPERANZA / AREA STUDIO E OBIETTIVI PROGETTUALI Il quadrante artigiano di via Caselle-Speranza è stato realizzato negli anni ‘60 e ‘70, con funzioni miste di produzione e residenza e contenitori dismessi. Il quartiere, tra gli ambiti di riqualificazione del Piano Urbanistico Comunale, è privo di dotazioni ed è caratterizzato da un tessuto urbano strutturato secondo una maglia ortogonale, in cui lo spazio pubblico coincide sostanzialmente con gli assi stradali. L’area è caratterizzata da un edificato compatto che si innesta su una trama geometrica regolare e ricalca il disegno delle proprietà catastali: ne risulta un assetto morfologico e proprietario estremamente frammentato, frutto dell’intento di ottimizzare lo spazio in funzione delle attività artigianali insediate. I capannoni artigianali, molti dei quali dismessi, presentano un

buono stato di conservazione e scarsa qualità architettonica. Per la sua posizione strategica, la presenza di edifici inutilizzati e la vicinanza al futuro Campus Alce Nero, l’ex polo artigianale si presta sia alla sperimentazione del riuso (in chiave di sostenibilità ambientale e risparmio energetico attraverso la riconversione di contenitori dismessi), sia come luogo che possa accogliere quote di potenzialità edificatoria, sia come laboratorio sperimentale di innovazione sociale ed economica (usi temporanei, creative industries, co-working, residenze artistiche, loft). La vegetazione e, più in generale, la superficie destinata a verde è estremamente scarsa, ad eccezione delle aree interessate da interventi di riqualificazione con cambio di destinazione d’uso da produttivo a residenziale.

15

1

11 2 D B

1 STAZIONE FERROVIARIA 2 LUNGO SAVENA 3 CAMPUS ALCE NERO 4 TERRENO LIBERO ED INCOLTO 5 PARCO EUROPA 6 POLO SCOLASTICO 7 MEDIATECA 8 ITIS MAJORANA 9 BEACH ARENA 10 BOWLING 11 SUPERMERCATO 12 PALESTRA

C 3

4 B

12

4

10

13

A 9 8 6

13 PALASAVENA 14 PARCO PRIMO SPORT 0246 15 MONTAGNA DEL ‘RUSCO’ A VIA CASELLE B VIA SPERANZA C VIA COMMENDA D VIA CA’ RICCHI

AREA STUDIO CENTRO CITTÀ LUNGOFIUME STAZIONE VIABILITÀ FERROVIA TORRENTE SAVENA

14 7

5

AREA DI SIMULAZIONE AREA DI PROGETTO/INFLUENZA ASSE MOBILITÀ PUBBLICA AUTOBUS CICLABILE

SIMULAZIONI ENVI-MET

TEMPERATURA ARIA / 24.06.2017 - ORE 14:00

Per l’area è stato predisposto uno studio del comfort termico utilizzando il modulo SPACE di ENVI-MET, un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatici degli edifici e degli spazi aperti, con applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute delle persone. Il software permette di analizzare il comfort urbano di una determinata area incrociando i dati estrapolati dall’analisi climatica del luogo con l’orografia degli spazi che comprendente edifici, vegetazione ed uso del suolo. VIA SPERANZA

VIA COMMENDA

I risultati di output dello stato di fatto ex ante sono comparati con la mappa di comfort termico dello stato ex post, che prendono in considerazione le diverse scelte progettuali. L’area di San Lazzaro di Savena presenta un tessuto urbano estremamente denso e compatto. Se si escludono le sezioni stradali, vi sono pochi spazi pubblici e aperti di dimensioni apprezzabili (la superficie impermeabilizzata è pari a circa il 90% della superficie territoriale); inoltre, la presenza di numerosi alberi nell’area verde lungo il torrente Savena ha rischiato di mandare in “crash” il calcolo. VIA CASELLE

Le isolinee consentono di conoscere la distribuzione della temperatura dell’aria, espressa in °C, negli spazi aperti e in prossimità degli edifici, un valore che influisce sugli scambi termici diretti tra corpo umano e ambiente. La mappa evidenzia che i valori della temperatura sono compresi tra 33°C e 37 °C nella maggior parte delle aree aperte. Le aree di colore fucsia rappresentano le aree a maggior temperatura che possiamo considerare “tasche di aria calda”. La zona a ovest è quella a temperatura minore grazie all’effetto “rinfrescante” della vegetazione e del torrente Savena. AREA VERDE LUNGO IL TORRENTE SAVENA

SAN LAZZARO QUARTIERE ARTIGIANALE

INNESCHI E NUOVE FUNZIONI

AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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USI TEMPORANEI E NUOVI STANDARD AMBIENTALI PER RIGENERARE IL QUARTIERE ARTIGIANO IN SAN LAZZARO contenitori dismessi) e funzionale (al fine di integrare spazi condivisi per residenze-lavoro o attività creative ed artistiche). L’infrastruttura blu è progettata seguendo una logica di progressiva disconnessione dal sistema fognario preesistente favorendo l’infiltrazione locale e laddove possibile il riuso per scopi non potabili. Le sezioni stradali sono ripensate con l’obiettivo di convogliare le acque meteoriche in opportuni pozzi infiltranti; le aree destinate a parcheggio sono rese permeabili e dotate di rain-garden di varie dimensioni mentre le aree di verde pubblico hanno la funzione di detention-basin temporanei. I filari di alberi sono il motivo dominante dell’infrastruttura verde: posti a sud degli assi viari, per ottenere il massimo del comfort ambientale, tracciano e sottolineano i percorsi esistenti.

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valore sociale valore econ.

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valore sociale valore econ.

STRATEGIA PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA ED AMBIENTALE DEL QUARTIERE

STRATEGIA PER IL RIUSO E LA TRASFORMAZIONE DI VIA COMMENDA

SIMULAZIONE ENVI-MET / FLUSSO DEL VENTO / 24.06.2017 - ORE 14:00

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 24.06.2017 - ORE 13:00 4.0 0 4.00

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00 4.

0

3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00

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Flow v 0.60 m/s 1.20<Right m/s foot> 1.80 m/s 2.40 m/s 3.00 m/s

4.00 4.50

4 .5 0

4 .5

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4.00

4 .5 0

0

4.00

3.00 3.00

4. 00 4. 00

4.0 0

3.50

50

4. 0

4.0 0

0 4. 50

4.0 0

4.00

4 .5

3.

0

0

4.50

4. 0 4.00

SanLazR3 14:00 24.06.2017

N

4.00

4. 5

0 4. 0

0

.0 0 4 .5

4.00

4. 0

0

0

4

0

4.00

4.00

0

4. 0

.0 0

4. 50

4. 0

4 .0

0

0

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4.00 4.0 0

4 .0

00

4.004 .0

4.00

4.50

4.00 4.50

4.50

4.00

0

0 4 . 04 . 0 0

3. 5

4 .5 0

4 00 4.4 .0 0

4.00 4.00

4. 0

4.00

4.50

0

4.

0

50

0

3.50

4.00

4.00

4.50

4.0 0

4.0 0

3.50

0

4.0 0 4.50

4 .0

4.50

0

4 .0

4. 0

4.50

4 .0 4 .0 0 0 4.00

4 .0

4.50

4.0 0

4. 00 4.00 3 .54.0 0 0

Y (m)

3.50

0 4. 0

4.0 0 4.50

4.50 4 .0 0

. 00

0

4. 00

4.00

4.0 04

3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00 3.00

4.50

4.50

0

4.00

0

4.00 0

4.0 0 0 4.50 0

4 .0

4.00

4.

4. 0

4.

X0 (m). 00

4.

4 .0

4.50

4.00

00

4.50

03.50

4.

3.50 4.00 4.00

0

4 .0 0 4. 0 0 0 . 40

4.00

4. 0

4.50

4. 0

0

0

3 .5 0

0 4.

3.50 4.50

4 .5 04 .0

4. 0

4.5 0

4.00 4.00

4.00 4 .0 0 4 . 4 . 0 5 0 4.00 0 4.00

4.0 0

00

0 4. 5 00 4.

0

4.00

0 4. 0

4 .0

0

0

4 .0 0 3 .5 4.50

4.00

4.00

0

4.00

4 .0

4.00

0

4. 5

0

4.00 4.00

0 4. 0

4.00

3 .5

4.00

4.50 4.5 0 4.0

0

4.00

4.50

4.0 0

4. 00

3 .5 4. 00

0

0

4.00 3.50

0

0 4 .04.00 4.50

4.0 0 4.0 0

0

4.00

4.00

.0 0

4 .5

4 .0

3. 50

4.00

4. 0

4.00

4.0 04

4.00

50 4. 00

4.5 0

0 4. 0 4. 0

4.00

0

4.00 .0 0 4.004. 00 04.5044.00

4.0 0

4. 00

4 .0

4.5 0

0

4 .5 0

4. 5

4.00

00

4.50

4.00

4.5 0 4. 0

4.50

4.00

4.00

4.50

4. 5

0

4

4. 0

. 00

4. 50

4.5 0 4. 50

4.

4. 0

3.00

4.00

00

4.00 4.5 0

4.50

4.

4.00

0

. 00 4 .04 0

0

0

4 .5 0

4. 00

4.00

4. 0

4. 0

0

0 4.5 0

4.00

4.50 4 .5

4. 0

0

0

0 0 4 .0 4 .0 4.00 .0 0 3 43.00 . 5 3.00 0

4.00

0

4. 00

3.00

4 .0 0

4 .0

0

4.00

4.00

4 .0

4

4.00

0

4

.0 0

4.50 4.50

4.0 0 4 .0

4.00 0 4. 0 . 00

4.00 4.0 4.00 0 0 0 4. 00 4 .0 50

4.00 4.50

4.00

4.50

4 .0

4 .0

4. 5 . 00 40

4.00 4.50

0

0 4 .0 4 .0 4.0 0 0 4.50 4.00 4.504.00 4 . 0 4.00 0 3.5 0

4.00

0

4.50 4.5 4.0 0

4.0 0

4.50

3.00

4.00

4. 00 4. 0

4.004 .0

4. 0

0 4 .0

4. 00

4.00

4. 00 4. 4. 00

4. 0

4.00

00

0 50 4 .0 4 . 4 ..0500 4

4. 50

4.

4.0 0

4.00

0

4. 00

0

4. 00

PMV

4.50

4.00 4.50

0

.0 4 .04 0

0

4.00

4.0 0

4 .0

4. 5

4.0 0

4 .0

4.00 4.50

4 .0 0

4.00

4.50

3.50 4.00 4.00

4 .5

4. 0

4 .0

4.50 4. 0 0

0

0

4

.0 0

3.004 .0 0

3.00

0

4.00 3.50

4 .5

4.0 0

4. 00 4 .0 0

0

3.50

0 4. 00

3.00 4.00 3.00 3.50

4.00 4.50

0

4. 0

0

4.50

Y (m)

4.50 4.50

4 .5 .0 0 40

4.00 .0 0

4.00 0 4. 5

4.00

4.00

0

3.00

00 4.00

00 4. 00 4.4. 00

0

4.00

4. 00 4.5 4. 00

4.00

Y (m)

4.50

4.00

4.0 0

4 .5

0

4.0 0

0 50 4 .0 4 . 4 .0 0

0

4.00

4.

0

4.00 4.00

4 .0 0

4.50

4.00

4.0 0

4. 0

4. 00

4.50

4.0 0 4 .0

4. 00

4.0 0 4

0

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4.00 4.00

0

4 .0 0 00 43.4.00 .5 0 4. 00

4. 5

4.50

0 4 .0 4.50 4 .0

0 4. 4 .000 4.50 0 4.50 0 4. 0 4 . 0 4.00 0 0 . 4

4. 0

0

4.00

4 .0

4.004 .5 4.00

4 .5

4. 00

4.00

4 .0

00

4. 00

4 .0 0

0 4.50

3.50

0 4.0 0

4.00 3.50

0 4 .5 00 4.

0

4. 50

4.5 0 4.5 0

4. 5

4.00

0

4.50

4.50

43 4.00 .5 0 4.

4 .0

3.50

4 .0

00 4. 4. 00 4 .04.50 0 .0 0 4.00

4.

4.00

4.504 .0

4.00 3.50 4.00 4.50 4 .0 0 0

4.00

0 4 .5 0 4 .0

0

0

4.0000

4.50

Y (m)

4.00

4.00

0

4 .0

4. 0

0

4.50

4.00

3 .5 0

4.50

00

.0 0

4 .5

4.50

4.00

00

4.

4.00

4

4.00

0 4 .45.0 0

4.

4.00

3 .5 0

4.00 3.5 0

0 4.0 0 4 .5

4. 0

4. 5

4 .5 0 4.00

4 .0 0 0 4. 00

4. 0 .0 0

4 .0 0

0

4.50

4.50

4.00

4.00

0

3.50 4.50

00

4

4.00 0 4 .5

3.50

4.00

4.00

4.50

0

0

0

.0 4.00

4.00

4.00

4. 0

4. 0

4.0 0

4 .0

4.

0

4.50

0

4 4. 00 4.50

4 .5

4.

4 .0

4.00

0

4.00

4.00

03.50

00 4 .5 4 .0

4 .0

4.00

0 4 .0 4.50 4.00 4.50 4.00 4.00 0 4.00 4.0 4.00 4. 00 4.50 4. 00 4. 00 4.50

4. 0

4.00

4.00

4. 00 4.00

4.00 0

4.00 3.50 50

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0

0

0

4.0 0

4.004.00

4.0 0

3.50

4.50

4 .0

0

0

4.00

4. 000 3 .5

50

4 .5

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

4.00

4 .0

4.00

4.00

4 .0

4 .0 0 4.0 0 4.00

.0 4.00 4

4.

4.0 0 3 .5

0

4 .5

run-off

SanLazR3 14:00 24.06.2017

0

0

4 .0

4. 00

4.00

4.00

0

0

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4.00

50.00

4.0 0

4 .0

4.50

0.00

4.50

0

0

4.00 4.50 4 .0 0 00

4.

4.50

4.00

4.00

00

4.00 4.50 4 .0 0 0 .0

3.50

4 .5

4 .5

4.00 4.50

3 .5 0

0 4 .5 04 .0 40.3.50 4 .0 0 4 .0 0 0 00 4. 4. 0

4 .0

0

0

0

4.50 4.00 4.00 4.50

00

4.00

0 4.

4 .0

4 .0

4.

4.50

0 3.50 4 .0

4.004.5

0

4.50

4.0 0

0

4.50 4.00

4.00

0

0 4.

0.00

100.00 150.00 200.00 250.00 300.00 350.00 400.00 450.00 500.00 550.00 X (m)

<Right foot>

Lorenzo Melandri - architetto, Marcella Minelli agronomo, Daniela Mongardi - ingegnere, Marco Nelli agronomo, Michele Pasqui - funzionario Regione Emilia-

4 .0

Cipolla - ingegnere idraulico, Patrizio D’Errigo pianificatore, Carlotta Fabbri - paesaggista, Lorenzo Feltrin - Comune San Lazzaro, Giulia Fini - urbanista,

4.50

Squadra San Lazzaro 1 / Silvia Bernardi - ingegnere mobilità, Simona Beolchi - pianificatore ‘city maker’, Fernanda Canino - Comune San Lazzaro, Sara Simona

0 03 .5

ENVI_met

N

4.00

X (m)

50.00

4.50

100.00 150.00 200.00 250.00 300.00 350.00 400.00 450.00 500.00 550.00

4.

0

0 4.

4 .0

4.5 0

ENVI_met 4. 0

4.5 0

4 .0

4. 0

4.5 0

4 .5 0

4.00

4.50

4 .0 0 4.00

4.00

4.00

4 .5

4 .5 0

50.00 0 100.00 150.00 200.00 250.00 300.00 350.00 400.00 450.00 500.00 550.00 0

0.00

150.00 100.00

0

4.00 0 4.004.50 4 .0

3.50

4 . 0 4.00 0

4

3.50

4. 5

4.000

4. 0

4.00

0

4.00 4.004.50

0

4.50

4.00

0

0

50.00

00

4. 0

4 .0

0.00

0

0

0

4.00 4.00

4.00

00

4.00

0.00

4 .0

4 .0

4.0 0

4.

4.00

0

50.00

0

4. 4.00 0.00 00

200.00

0

0

100.00

0

4 .0

4.00

4. 0

ENVI_met

4.00

4 .0

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4. 0

4. 0

50.00 0

4. 0

0 4. 0

0

4.50 4.0 0 0 4 .0 4.00 4.50

150.00

0

0

4 .5

4.5 0

4.50

4.00

4.50

N

X (m)

4 .0

.0 0

100.00

4 .0

4.

0

0

100.00 150.00 200.00 250.00 300.00 350.00 400.00 450.00 500.00 550.00

300.00 250.00

4

4 .0

4.00

4.

4. 0

150.00

4 .0

50.00

350.00

4.00

0.00

200.00

0 4 .0 4.00 4.50 4 .0 0

0.00

200.00

0 4 . 00 0

4.00

50.00

250.00

0

0

4 .0 0

4.0 0

4.00 4.00 4.50

4.00

. 00

0 4 .0 4.00 4.50 4 .0 0

100.00

.0 0 4

4. 0

0

04 4. 0

4 .0 .0 0

4

4.50

300.00

4. 0

4. 0

4 .0 . 0 0 40

250.00

400.00

0

4 .0 0

0

.0 0

.0 0

4.00

150.00

34.34 °C 34.69 °C Flow v 35.04 °C 0.60 m/s 35.39 °C 1.20 m/s 35.74 °C 1.80 m/s 2.40 m/s 36.09 °C 3.00 m/s 36.44 °C > 36.79 °C Min: 33.35 °C Max: 36.90 °C

450.00

300.00

4.0 0

350.00

4. 0

4

4.00

200.00

4.50

350.00

4

4 .0

. 00

4 .0

4. 0

4.00

400.00

4.00

500.00

4.50 0 4.00

4.50

250.00

400.00 4.00

0

4 .0 0

4

0 4 .0

4 .0

4.00

300.00

550.00

4 .0

4. 5

350.00

4.50

450.00

3.50

< 33.64 °C 33.99 °C 34.34 °C 34.69 °C 35.04 °C 35.39 °C 35.74 °C 36.09 °C 36.44 Air °C Temperature > 36.79 °C < 33.64 °C Min: 33.35 °C Max: 36.90 °C 33.99 °C

4.00

500.00

4

4.5 0 4.00 4.00

500.00 450.00

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

400.00

EX POST 3.50 4.50

550.00

SanLazR3 14:00 24.06.2017 Air Temperature

EX ANTE

3.50

450.00

L’indice PMV esprime il giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta valori costanti ed elevati con PMV maggiore di 4,5 ‘molto molto caldo’. Il progetto mostra un lieve miglioramento negli spazi dove sono state inserite alberature, che non consente di mitigare l’isola di calore del quartiere.

4.00 4.00

. 00 . 00 4 0 03 .5

500.00

4.00

4.50 4.00

4 .5

EX POST

4.50

4.50

550.00

4.00

EX ANTE

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

3.50 4.50

La mappa illustra la distribuzione della temperatura (colore) e la direzione e intensità del vento (frecce). Allo stato di fatto si evidenziano valori fino a 3,0 m/s ‘brezza leggera’, diversificati in prossimità degli edifici. La soluzione proposta è parzialmente efficace e permette di diminuire l’intensità del vento in punti specifici dell’area.

SanLazR3 14:00 24.06.2017

550.00

4.50

valore sociale valore econ.

4.00

temporalità

4. 0 0 3.50

mix funzioni

FASE 2

4.00

% dismesso

FASE 1

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5/ interventi localizzati per il miglioramento degli edifici e gli spazi interstiziali

4. 5

4/ interventi di de-sealing

4. 50 3.50 4.00

3/ nuovi percorsi pedonali in direzione nord-sud

PROGETTO SEZIONE STRADALE VIE SPERANZA - CA’RICCHI

4.00 3.50

2/ riuso degli spazi con nuove funzioni compatibili con la strategia

PROGETTO SEZIONE STRADALE VIA COMMENDA

4.00

1/ intervento pubblico sulla strada ed apertura dei fronti da parte dei privati

INFRASTRUTTURA BLU

4.0 0

MASTERPLAN, PROGETTO DEL VERDE E DEGLI SPAZI PUBBLICI

INFRASTRUTTURA VERDE

4.50

La rigenerazione urbana del comparto artigiano passa attraverso la qualificazione degli spazi aperti ed il riuso incrementale dei contenitori esistenti, sfruttando le risorse sociali e strutturali della città. L’intervento fonda i propri presupposti su tre parole chiave che costituiscono la linea guida a tutte le fasi di confronto e progettazione: flessibilità, permeabilità e benessere. La flessibilità è lo strumento adottato affinchè gli spazi del quartiere possano nel tempo adattarsi alle diverse esigenze, grazie a strumenti urbanistici dotati di obiettivi e criteri variabili. Il concetto di permeabilità è declinato a scala urbana e locale (con incentivi per una progressiva estensione delle aree verdi e de-pavimentate sia pubbliche che private); con valenza sociale (attraverso forme di partecipazione per promuove il riuso dei

ENVI_met

<Right foot>

Romagna, Riccardo Raimondi - laureando Ingegneria Edile-Architettura, Sebastiano Sarti - architetto, Matteo Verzelloni - paesaggista, Enrico Vincenzi - architetto.

SAN LAZZARO QUARTIERE ARTIGIANALE / 1

N

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.


INNESCHI E SPAZI PUBBLICI PER RICONVERTIRE IL COMPARTO ARTIGIANO ECO-QUARTIERE E-COM a collegamento della stazione e del polo scolastico esistente; in direzione orizzontale, con la pedonalizzazione di Via Commenda ed il collegamento con il Savena ed in direzione verticale, per connettere residenze, scuola e ferrovia. Un bacino inondabile prende il posto di 3 capannoni non di pregio demoliti e funge sia da bacino di raccolta delle acque piovane convogliate dagli edifici che di stoccaggio per fini irrigui, rilasciando lentamente verso il Savena grazie ad un ribassamento lungo via Commenda. Gli edifici privati possono richiedere, mediante bandi pubblici, incentivi per sistemi puntuali di raccolta e riuso delle acque ed interventi di desealing localizzati. Di fronte alla stazione si prevede la riconversione di un capannone a parcheggio scambiatore pluripiano da gestire in concessione.

E-COM è un eco-quartiere basato sui concetti chiave di ecologia, comunità e mobilità. Una nuova scuola di alta formazione per l’artigianato innovativo, realizzata mediante finanziamenti pubblici provinciali, ne promuove la riqualificazione, divenendo elemento identitario, attrattivo e propulsore del quartiere. L’insediamento di usi temporanei e di attività artigiane o terziarie innovative è promosso attraverso un bando pubblico e mediante accordi pubblico-privato di tipo perequativo. La riqualificazione è resa sostenibile dalle infrastrutture urbane verdi e blu che si articolano lungo i percorsi pedonali e ciclabili di nuova realizzazione o che si inseriscono nei tracciati esistenti, risezionando i profili stradali: in direzione diagonale, seguendo l’andamento del torrente Savena e la direzione direzione dei venti,

MASTERPLAN, PROGETTO DEL VERDE E DEGLI SPAZI PUBBLICI

INFRASTRUTTURA VERDE

INFRASTRUTTURA BLU

PROCESSI DI TRASFORMAZIONE URBANA

MOBILITÀ

STEP 1 E 2

Ecologia – Comunità - Mobilità

Processo

STEP 3

STEP 4

Processo

Ecologia – Comunità - Mobilità

1 anno

1 anno

1.5 anni

1.5 anni

2 anni

4 anni

VIA SPERANZA E PERCORSI CARRABILI INTERNI

PROCESSO DI PARTECIPAZIONE: DALL’ATTIVAZIONE ED INNESCO ALLA TRASFORMAZIONE FISICA

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5. 00

4.00

4.00 5.00 4.00 4.50 5.00

0

4 .0

4.50 4.00 3.50 0 4 .0

4.50

4 .0 0

4.00

4.50

0

5.00

5.00

4. 00

0

4.0 0

0

0

0

4. 5

0 4 .5

5.0 0

4.50 4.00 3.50

0

4. 0

. 00 5 .0 4.00 0

4.50

4.0 0 4.0 0 0 4.50 .0 0 4.00 4. 5 4

0

. 50

4. 5

4. 5 00 40.

4.00 4.0 4.00 0 5

4. 0

4 .5

4.00

0

4.00

0 4. 5

4 .0

4.00

50

4.00

4. 0

0

.5 0 44.50 4.0 0

4 .0

4.00

4.00

4.00 4.50

0

4.

5. 00 4.50

4. 0

3. 5

X (m)

4.00

4.00

4.00

4.0 0

4.50 4.00

4.0 0

4 .5 0

4.

4.50

4

. 00

4 .0

4.50

44. 0.0 0 0

4 .0

0

0

3.50 4 .0 03.5 0

5 .0

4.00

5.00

0 4. 5

4 .0

4.00 4 .0 4.00 0

3.

PMV

4.50

4 4.00 0 5.00 4.0 0 4.0 0 4.00 5. 00 4.50 5.00 5.00 5.00

5.0 0

00

4.504.50

4. 0

5. 00

5 .0

4.0 0

0

5.00

5.00

5.00

5.

0

5.0 0

4 .5

0

4.00

0

4.50 0

Y (m)

0

4. 00

0 4.0 0

4.00

4.004.50 5.00 5.0 0 0 4 .0

4.00

0

0

0 5.00

4 .0

4 .5 0 40.0

5. 0

4 .0

4 .0

5 .0 0

0 5.00

4 .5

4.00

4 .5

0

4.0 0 0 4 .5

4.50

5.00 5.00

4 .5

4.00

0 4 .5 4.0 0 5. 00

4.50

4.50

4.00

4.50

4.50

0

3.50

4.0 0

4 .5 0

5.00 4.50

0

4 .5 00 5 .0

0

4.50

4 .0 4.00 0

5.00

4 .5

00

4.00

4.00

4.50

4.0 0

0 5. 0

4.00 4.50 4.00 4. 00 5.00 4.50 5.00 4.00 4.00 5.00 5.00 4.00

4.50 4.00

4.00

5.00

4 .5

4.004.50 5.00 5.0 0

0

4.50

4.00

4 .0

5.0 0

4.50

4.00

4.00

00 5. 5. 00 00 4.00 4.

4.00

5.00 4.0 0 4.50 5.00

4 .0 0

5.0 0 4.00

0 4.00 4 .5

4.00 5 .0 0

0 4 .5

4.00

4.50 4.00 4.50

4. 00 3.50

0

4.0 0

3 . 5 .5 0 04 4.00

0

0

5 .0

5.00 0 4 .0

5. 00

0

.0 0 4 4.00

4.004.00

4 .5

4 .0

4 .0

00

5.

4. 5

0 4 .5 4.00

4 .0

4.50

0

4.00

4.0 0

4. 5

4.50 4.50 4.00

4.00 4.

0

4.00

4 .0

4.00

4.50 4 .5

4. 50

4.50

4 .0 0

4. 00

5. 00

4. 00

4.00

4.50

4. 5

4.0 0

4.0 0

5.0 0

4.00

4.00

4.00

3.50

4.00

4.0 0 3.50

4.50

4.0 0 4.50 5.00 5.00

4.50 4.00 5.00 0 4 .5

4.50

0

4.0 0

0

4.00 4.00 4.00

4. 5 0 4.50 4.00 4.00 4.00 4.00 4.00

4.50 4.00 4.50

4.00 5. 00

4.50

5.00 0 5 .0 05.00

5 .0

4 .5 00 5 .0

0

4 .5

4.00

4

5.00 4.00 .5 0

4.50

4. 0 0 4.00 4 .0 0

4. 0

4. 00

3.50

4.00

4.00 4.00

4 .0 0 4.00 4 .0 0

4 .0

4.50

5.0 0

4 .5

4.0 0 5.00

5.00 0 4 .5

4.50 4.00 5.00 0 4 .5

3 .5 0

4.00 4.00

4.00

4.00

0

4.00 4.00

4.0 0

0

4.00

4.50

4. 0

4.50

4. 00

0

3 .5 0

4.00

4 .0

0

4.50

4.00

4.00 4.00

4.00 4.50 3.504.00

0

0 4 .0

4.00

4.50 4.00

0

4.00

4.50

4.00

0

4.0 0

3 .5

0

4.00 3.50

4.00

4.50

4 .0

0

4.00

0

4.00 3.50

0

0

4 .0

4.00

4. 50 4.00

3 .5

4.0 0

4.50

5.005 .0 5.00 0

4.0 0

4.50

4.00

0 4 .54.0 0

4.00

4.0 0 0

4 .5

4.00

4.50

4.50

4 .0

0

4.00 4 .0 0

4.00 4 .0 0

4. 50

4.00 3.50

4. 0

4.00

4.00

.5 0

0

4.50

0

50.00

0

3

0

4.00

4.004.50

4.50

4 .5

4 .0

.5 0

4.00 300.00 350.00 100.00 150.00 200.004.00250.00 400.00 4.50 450.00 500.00 550.00

5 000 4 . 4.

4. 0

4.00 4.50 4. 00

4 .5

4 .0

4.50

0

4. 00

4. 5

4.00

3. 5

4 .0

0

4.00

4.00

4

.5 0

4.00

4.0 0

4 .0

0.00

4.00

4.00 4.00

4.0 0

4.50

0

0.00

50 0 4 .4.0 4 .0 0

4 .0

4.50

4.0 0

0

4. 0

100.00

4.00

4. 00 4.00

0

4.00 3.50

4. 5

4.50 4.00

4

4.00

4.50

0 4 .0 4.00 4.50

00

4 .0

4.0 0

3.50

0 4. 5 4.50 4.00

4.504.

0 4. 0 4.0 0 4.040.00 .00 4.50 4 4.00

150.00 ENVI_met

4.50 4.00

50.00

0.00

0

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

4.004.50

4 .0

4.00

4.0 0

4.00

0 4 .0 4.00

0 4.0 4 .5 0 4 .0 0

0

4.50

4.50

4.00

4.00 4.50 4. 00 4.00

4. 00 4

0

4.50

4.00

4.0 0

4. 00

0 4 .0 4.50 4.0 0 4.0 0

0 4 .5 4.50 4.00

4 .0 0 0.00 0 . 50

4.00 4. 0 4 . 5 4 .0 0 0

4.0 0

4.00

50.00

200.00

4 .0

3.50

4 .0

4 .5

4.00

4.000

4.50

4. 00

250.00

4.00

4. 5

4.00 3.50

4.00

4.00

4.00

4.00

4.00

4.50

0

0

4.00 4.50

0

4.00

4.00

4.0 0

4.50 4. 00

04

4.00

4.00

4. 5

100.00

4 .0

50.00

4 .0 0

4.00

.5 0

4.50

4.0 0 4. 00 0 00 4 .5

4.00

300.00

0

4.00 4. 4 .5 4 .0 0 0

150.00

100.00 150.00 200.00 250.00 300.00 350.00 400.00 450.00 500.00 550.00 X (m)

<Right foot>

Giuliana Fornaciari - architetto, Gregorio Grassi paesaggista, Nicola Nanni - architetto, Elena Pagliarini - funzionario Comune San Lazzaro,

4.50 4. 00

200.00

350.00

0

4 .0 0

Chiccoli funzionario Comune Comacchio, Annalaura Ciampi - architetto ‘city maker’, Claudia Di Girolamo pianificatore, Alessandra Feliciotti - urbanista,

4. 0

0

4 .5

4.50 0 4.0 04.00 4.03.50

Squadra San Lazzaro 2 / Francisco Pérez Amitrano architetto, Rachele Bria - ingegnere, Edoardo Cagnolati - paesaggista, Annalisa Cerrè - ingegnere, Alessandro

250.000

400.00

4. 00

4.50 4.00 4.00 4.00 5.00 4.00 5.00 5.00

ENVI_met

N

4 .0

4. 5

0 4 .5

4.00

0

X (m)

4 .0

0 4 .0 4.00

5. 005 .0

5.00

100.00 150.00 200.00 250.00 300.00 350.00 400.00 450.00 500.00 550.00

4 .0 0

0

4.50

5.00

0

4. 50

4.00

Flow v 0.60<Right m/s foot> 1.20 m/s 1.80 m/s 2.40 m/s 3.00 m/s

450.00

300.00

4.0 0

0

3.50

4.00

5.0 0

4. 5

4.0 0

4.50

0 5.00

4.50

5.00 0 4 .0

4.00

3.50

4. 5

4.00

5.0 0 5.00

4.00

4.50

4.00

4.00 4.00 5.00 4.00 5.00 5.00 4.00

5.00

5.00 4.50

5.00

4.50 4.00

4 .5 0

4.00

4.0 0

0 4.504 . 0

N

0 4. 0

5.00

4.0 0

4.50

4 .5

4. 5. 0 00 0 5. 0 4.00 0

4 .4.00 5 04 . 0 00 4 .5

4.00

0 4. 5 4. 00 5.00

4.5 0

0

4.50

4.00

0 5. 0 5.00

0

4.50

0 4.0 0 4.004.5

0

0

00 5. 00 4.00 4.

4.00

4. 5

4.00 4 .0

4.50

4.00

4. 0

4. 5

5. 00

4 .0 0

0

0

4.00

00

0

50 4 .4.00

4.00

00

4. 5

3

0 .5

4.00

0

4.50

5. 00

4.50

4. 0

350.00

0 3.50 4. 0

0

5. 0 0 4.50

500.00

4 .0

4.504.00

0 4. 0 4.50 4.0 0 4. 00

4. 0

4.00

400.00

4.504.00

4.50

0

550.00

4.00

4. 5

4.50 4.00 3.50 0 4 .0

0

4.00

4 .0

4. 00

4.00

4.0 0

4.00 4.50

4. 0

3. 5

4.00

4.00

4.0 0

4.

4.

0 4. 0

X (m)

4 .5 0

0

450.00

0 4 .5

4.504.00

5 .0 0 4.50

500.00

4.50

4 .5

34.34 °C 34.69 °C Flow v 35.04 °C 0.60 m/s 35.39 °C 1.20 m/s 35.74 °C 1.80 m/s 2.40 m/s 36.09 °C 3.00 m/s 36.44 °C > 36.79 °C Min: 32.93 °C Max: 36.40 °C

EX POST

4.50

4.50

4 .5

4.50 4.00 4.00 4.00 5.00 4.00 5.00 5.00

0

4.00

4.00

4.00

0

4.50

4.00

5.00

4.50

4.50 0

4. 0

03.5 0

5.00

0

5. 005 .0

0

4 .5

4.0 0

3.50

4. 0

4.50 4.00 3.50

4 .0

4.00 4.00 44.. 50 00

4.503.50

4.00

4.00

4.00

5.00 0 4 .0

4.50 4.00

0

5.00

4.00

0

5.00

0

0 4 .5 4.0 0 5.00

4.00

4.504 .0 3.50

5 .0

0

4 .5 4.00 04 .0 0 0 4 .5

0 4.0 3.50

0

4 .0

0

4 .5

5.00

4 .0 0

4. 0

4.50

4.0 0 4.0 0 0 4.50 4.00 0 4. 5 4 .0

. 00 5 .0 4.00 0

4.00

4.00 5.00 4.00 4.50 5.00

4.00

4.00

4.00

4.0 0

4.50 4.00 3.50 0 4 .0

0

4.00

4. 5 00 40.

0

5. 00

< 33.64 °C 33.99 °C 34.34 °C 34.69 °C 35.04 °C 35.39 °C 35.74 °C 36.09 °C 36.44 Air °C Temperature > 36.79 °C < 33.64 °C Min: 32.93 °C Max: 36.40 °C 33.99 °C

EX ANTE

4.504.00

4.50

4 .5

4.50

4. 00

4 .0

4.00

0

5.00

5.00

0

4 .5

5.00

0 0

0 4. 5

5.0 0

4.50 4.00 3.50

4. 5

4 .0

4.00

0 4. 5

0 5.00

0

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

L’indice PMV esprime il giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta valori costanti ed elevati con PMV maggiore di 4,5 ‘molto molto caldo’. Il progetto apporta un miglioramento solamente negli spazi aperti dove sono state inserite alberature, soprattutto lungo l’asse pedonale diagonale.

SanLazR3 14:00 24.06.2017

550.00

4.50

4.50

5 .0

4.00

4 .0

. 00

4. 0

5.00

0 4. 5 0 4.0 4.0 0 5. 00

5.00

4. 5

4.00 4.005 4.00

4 4.50

SanLazR3 14:00 24.06.2017

Air Temperature

4.00 05.00 5 .0 4.00 4.50 5.00

00

0 4.50 4 .5

4. 0

.5 0 44.50 4.0 0 0 5

5. 00

5.00 0 4 .0

5.

4.00 4 .0 4.00 0

3.

5.0 0

5.00

5.00

4.0 0

5.0 0

3.50 4 .0 03.5 0

4.00 4.50

0 5.00

5.00 5.00

4 .5

4

0 4 .5 4.0 0 5. 00

0

4.00

.5 0

4. 00

0

4.50 0

4 .0

4.50

4

.5 0

0

4.00

4.00

4.004.50 5.00 5.0 0

0

4 .0

4 .0

4 .5 0 40.0

4 .0

4 .0

4.50

4.0000 4.00 4.50 4. 5.004.50 5.00 4.00 4.00 5.00 5.00 4.00

5.00

4

.5 0

5.00 .5 0

5 . 0 4.0 0 0

3.50

4.0 0

4 .5 0

4.50 4.00

4.00

0

0

4.50

0

5.00 4.50

. 50

4 .5 00 5 .0

5 .0 0

4 .0

4 .5

4.0 0 0 4 .5

4.0 0

4.00

4.00

4.00

4.50

0

4

00

4.50

4.50

4.50

0

4.50

4.00

4.00

4.50 4.00

0

4 .5 4.00

4.00 5 .0 0

4.00

0

4.50 4.00 4.50

4. 00 3.50

4.00

4 .0

5.0 0

5.0 0

4.00

00 5. 5. 00 00 4.00 4.

4.00

5.00 4.0 0 4.50 5.00

4 .0 0

5. 0

4.0 0

0

4.0 0

4 .5

4.00

0

0

0

.0

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La mappa illustra la distribuzione della temperatura (colore) e la direzione e intensità del vento (frecce). Allo stato di fatto si evidenziano valori fino a 3,0 m/s ‘brezza leggera’, diversificati in prossimità degli edifici. La soluzione proposta è piuttosto efficace e riesce a diminuire l’intensità del vento, diminuendo il numero di vettori in punti specifici.

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 24.06.2017 - ORE 13:00

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SIMULAZIONE ENVI-MET / FLUSSO DEL VENTO / 24.06.2017 - ORE 14:00

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VIA COMMENDA E PERCORSI PEDONALI

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Ilaria Rosati - funzionario Comune Parma, Marco Stagni - ingegnere mobilità, Simona Ugolini - paesaggista, Giacomo Ventura - agronomo.

SAN LAZZARO QUARTIERE ARTIGIANALE / 2

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PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.


DARSENA DI CITTÀ TRA CENTRO STORICO E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE / AREA STUDIO E OBIETTIVI PROGETTUALI Il nuovo quartiere della Darsena di città, tra la ferrovia e il canale Candiano, costituisce la testata urbana del porto industriale e petrolchimico. Un’area in corso di dismissione, sulla quale dagli anni ‘90 si sono susseguiti diversi progetti di rigenerazione e che negli ultimi 10 anni ha visto i primi interventi concreti di trasformazione urbana e architettonica. Il quartiere è tutt’ora connotato dall’aspetto industriale dato dalla presenza di diversi capannoni, edifici di archeologia industriale (come le ex artificerie Almagià, oggi riconvertite a spazio culturale) o interventi di riuso temporaneo con finalità ricreative e sportive (come Darsena Po-Up). L’area studio è caratterizzata da lotti di grandi dimensioni, un tempo destinati ad attività produttive ed ora parzialmente

D

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dismessi. La direttrice principale - via Trieste - corre parallela alla banchina lungo il Canale Candiano e delimita l’area, separandola dal quartiere residenziale limitrofo. La trama viaria secondaria si sviluppa perpendicolarmente alla banchina ed è costituita da strade di modeste dimensioni ad uso locale, principalmente utilizzate come parcheggio dai residenti del quartiere. La struttura che ne deriva è poco permeabile, con difficoltà di accesso e collegamento, soprattutto per la mobilità lenta. All’interno dell’area la vegetazione e, più in generale, la superficie destinata a verde è estremamente scarsa. Ad eccezione di via Trieste, un viale alberato con ampi marciapiedi e pista ciclabile, gli spazi pubblici sono pressochè spogli ed asfaltati, privi di dotazioni verdi o arredi urbani.

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1 STAZIONE FERROVIARIA 2 AUTOSTAZIONE 3 ARTIFICERIE ALMAGIÀ 4 DARSENA POP-UP 5 C.M.C. 6 ARCH. INDUSTRIALE EX S.I.R. 7 EDIFICIO RESIDENZIALE 8 PARCO DELLE ARTI (1° STRALCIO) 9 RESIDENZE PRU (1° FASE) 10 EX MULINO ORA RESIDENZIALE 11 PALA COSTA

12 EX IPPODROMO 13 GIARDINI PUBBLICI 14 AUTORITÀ PORTUALE 15 PARCHEGGIO 16 PARCO ROCCA BRANCALEONE 17 COMPARTO PEEP TRIESTE 18 BANCHINA URBANA TESTA CANALE CANDIANO

AREA STUDIO CENTRO CITTÀ GIARDINI URBANI E VERDE SPORTIVO STAZIONE VIABILITÀ FERROVIA CANALE CANDIANO

A VIA TRIESTE B VIA D’ALAGGIO C VIA DARSENA D VIALE MARAMOTTI E VIA ZARA

AREA DI SIMULAZIONE AREA DI PROGETTO/INFLUENZA ASSE MOBILITÀ PUBBLICA AUTOBUS CICLABILE

SIMULAZIONI ENVI-MET

TEMPERATURA ARIA / 24.06.2017 - ORE 14:00

Per l’area è stato predisposto uno studio del comfort termico utilizzando il modulo SPACE di ENVI-MET, un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatici degli edifici e degli spazi aperti, con applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute delle persone. Il software permette di analizzare il comfort urbano di una determinata area incrociando i dati estrapolati dall’analisi climatica del luogo con l’orografia degli spazi che comprendente edifici, vegetazione ed uso del suolo. LA BANCHINA

I risultati di output dello stato di fatto ex ante sono comparati con la mappa di comfort termico dello stato ex post, che prendono in considerazione le diverse scelte progettuali. Nell’area di Ravenna sono presenti diversi edifici industriali di grandi dimensioni, taluni dimessi, con caratteristiche architettoniche di pregio. L’edificato si alterna alla maglia viaria che si sviluppa in maniera frammentata e trasversale rispetto alla banchina e ai cortili privati all’interno di lotti di grandi dimensioni.

ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE EX SIR

Le isolinee consentono di conoscere la distribuzione della temperatura dell’aria, espressa in °C, negli spazi aperti e in prossimità degli edifici, un valore che influisce sugli scambi termici diretti tra corpo umano e ambiente. La mappa evidenzia che i valori della temperatura dell’aria alle ore 14:00 sono compresi tra 30°C e 37 °C nella maggior parte delle aree aperte. Le aree di colore fucsia rappresentano le aree a maggior temperature che possiamo considerare “tasche di aria calda”. Il Canale Candiano mostra le temperature minori, grazie all’effetto di evaporazione dell’acqua.

EDIFICI IN DISMISSIONE E NUOVE RESIDENZE

RAVENNA CANALE CANDIANO

VIABILITÀ INTERNA

DARSENA POP-UP

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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UN NUOVO ECO-QUARTIERE RIPORTA LA NATURA IN CITTÀ DARSENA-ON: RIACCENDIAMO GLI SPAZI Sullo spazio pubblico sono previste azioni per la riapertura degli accessi pedonali e carrabili fra la città e il Candiano; la rimozione delle aree impermeabili e la sostituzione con aree permeabili e verdi per oltre il 70% e la realizzazione di interventi di bioremediation e biosorption per la riduzione del carico di inquinanti dai terreni. L’infrastruttura verde e blu hanno la funzione di connettori del tessuto urbano: il cuore dell’ecoquartiere è un bosco urbano che gravita attorno ad un bacino inondabile con funzione di sicurezza idraulica. Dal qui si diramano corridoi ecologici di interconnessione ciclo-pedonali, predisposti per essere gestiti con diffuse aree a sviluppo naturale con ridotti costi manutentivi. Sulle banchine del Candiano il verde ha la funzione di ombreggiamento e raccolta delle acque meteoriche.

Gli obiettivi del progetto sono ricongiungere l’area portuale dismessa alla città; dare a Ravenna un nuovo waterfront di alta qualità ambientale; aumentare le dotazioni di servizi pubblici ed aree verdi attraverso un intervento integrato e partecipato. La strategia di rigenerazione si fonda sull’istituzione di politiche di partenariato pubblico-privato necessarie ad adottare nuove regole di piano per ovviare alla frammentazione delle aree e per coinvolgere i privati nel mettere a disposizione delle aree da destinare a spazio pubblico in cambio di incentivi economici. In tal senso si prevedono scomputi delle urbanizzazioni e la riduzione degli oneri per attività sociali e innovative e agevolazioni normative e gestionali per l’utilizzo temporaneo e attivo degli spazi, al fine di ridurre il degrado e l’abbandono.

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3.76 3.76 3.76 3.76 3.76 3.76 3.76 4.26 6 2 3 .7 6 4.

3. 76

4.2 6

3.76

4 .2 6

4.

4.26

6

6

3.7 6

4.26

3. 76

4 .7 6 4.76

6

3. 7

3 .7 6

6

6 3 . 7 4.76 4.26

6 3. 7 3.76 4.76 4.76

3.76

4.

6

6 3 .73.76

3.76

3.76

400.00

3. 76

3. 7

4.26

6

6

3.76

350.00

6 3.76 4.26

3.76

3. 7

3

. 76

66 3.76 4 . 233.7.7 3.76 6 3.76 6 4.26 . 76 6 4 .2 76 3.76 3 3 .7 . 6

4 .2 6. 7 6 3

3.76

4.76 4 3 . 7 6 .7 6 4.76 4.26

300.00

3 .7

6

4 .23. 7 636. . 76 367 .2 6 44.26

4. 4. 26 3.76 76

4. 26

4.26

250.00

.7 6 63

26

6

4. 2 4 .2 6

6

3.76

3.7 6

76

63.26 6 4.26 3 . 7 4.26

6

3.76

3.

3. 7

76

6

3. 7

3.76 4.26

3 .7

3.

3.7 6

3. 2

4. 2

6

6 3 .7 4 .2

6

4.26

3.76

6 6 3.7

3. 7

3.76

6

76

X (m)

3.76

4 .2

4. 2

6

.2 . 766 43.7 36 4.2 6 3. 7

63.76 3 . 7 4.26 6 6 .2 .7 6 4

6

3.76 4.26

26

4 .2

6

.2

3. 7

4 .2

6

4.26

6 3.7 6 . 7 6 4.26

6 3 .7 3.763.7 6

6

6 6 4. 2.673.7 4 .323.76 . 7 6 3 4. 266 76 4. 26 3.

3.76 3.76

3 .7 6 3.76

3.76 3.76 4.264 . 2

3.76 3

3 .7

3.76 4 .2 6

3.76

4.2 6

3. 76 4. 2 6

3 .7

6 3 .67 3. 7

4.26

3. 76

4. 2

3.

200.00

3.76

6

4. 76 4.76

6

150.00

4.2 6

4.2 6

4. 2

3. 7

3

4. 2

3 . 73.76 6

6 3 .7 3.76 4.76 4.76

3.76

4.26

6

6

3.76

3 .7 6

6

3.76

4.26

3 .7

6

3 .7 6 3 .7 6 4. 2 3.76 36.746

34.7

6

3.2 6

6

. 26

3 .7

3.76

3 .7

6

3.76

3.76

3.7 6

3 .7

36 3. 7 . 76

4 3 . 7. 26 6

3. 7

3 .7 6 3 .7

6

4.76 4 3 . 7 6 .7 6 4.76 4.26

3 .7 6

4.

3.76

3. 7

3 .7 6

3.

. 63

6

3.7 6

6

3.76

4.26 7 6

3 .7

3 .7

4 .23. 7 636. 7 26 6 4.

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

6

3.76 4.26 3.76 6 .7 3.76 3 4 .2

4. 26.7 6 3

6 76 3.7

3. 76

4 .2 6

3. 7

3.76

3. 76

4.

4.26

3.76

3.

6

4.26

6

100.00

6

3 .7

3.76 6 4 .2

4 .23 .7 6 6 3.76

6 3 .7 6 3 .7

4 .2

3 .2

50.00

4 .2

Ravenna Rebus3 14::00 24.06.2017

3.76 3.76 3.76 3.76 3.76 3.76 4.26 3 .7 6

3.76

66 4 .2 3. 7 4.2 6

3.76 3.76

6

6

6

3.76

3 .7 6

4.26

6

3 .7 6 3 .7

4.2 6

4 .2

3. 7

. 26 3.476

26

4.26 4. 26 6 3.76 3 . 7 4.26

4 .2

3.76

4.26

3.76

3 .7

50.00

6

3.76 4.26

4 .2

76 63.

3. 76

4.26

76

3. 76

6 4 .26 3.7

6

RAVENNA CANALE CANDIANO / 1

3 .7

- ingegnere mobilità, Giacomo Pizzardi - ingegnere, Luca Righetti - architetto, Leonardo Rossi - funzionario Comune Ravenna, Nicola Scanfèrla - funzionario

3.26

Adele Fiorani - paesaggista, Thorsten Lang - architetto, Raffaella Lombardi - ingegnere idraulico, Giulia Mazzali - paesaggista, Flavia Mazzoni - agronomo, Alberto Merigo

4.76

Squadra Ravenna 1 / Francesca Aiello - architetto ‘city maker’, Fabrizio Breganni - agronomo, Antonino Condemi - funzionario Regione Emilia-Romagna,

<Right foot>

6 4.26 3 .7

3 .7 6

ENVI_met

N

6

550.00

.2

500.00

4 3.76

450.00

4.26

400.00

100.00

3 .7

6 6 4 .2

6

350.00

3. 7

300.00

X (m)

4.76

250.00

3. 7 6 3.76

3 .7

6

6 4 3 . 7 4.26 . 7

6 3.76 4 .23. 7 4.26 6

4 .2

6

26

200.00

3.76

6 6 3.7

4.

4.

150.00

3.26

100.00

3 .7

3. 7

4.26 ENVI_met3.76

150.00

6

4. 26

50.00

6

6

0.00

0.00

200.00

3 .7

3. 76

4. 2

0.00

2. 7

3. 76 4 .2 6 6

3 .7 6

6 3 .7

.2 6

3 .7 6

6

6

50.00

6

3. 7

ENVI_met

100.00

6 3. 7 33.26 .7 6

3.76

Flow v 0.60<Right m/s foot> 1.20 m/s 1.80 m/s 2.40 m/s 3.00 m/s

0.00

3.76

150.00

3. 7

4.26

250.00

3.76

X (m)

3.26

N

3.26

550.00

3 .7 6

500.00

2.7 6

450.00

3.7 6

3 .7

3 .7 6

400.00

4.26

4.2 6

350.00

50.00

4

3 .7

3 .7

3 .7 6 3.76

3. 26

6

300.00

3. 7

250.00

6

2. 76

200.00

3.76

150.00

3.76

100.00

3. 7

6

50.00

3

4. 2

0.00

3 .7 6

3.76 .7 6

6

200.00

3 .7 4.626

6

0.00

300.00

6

3.763 .7 6

6

6

4.26

3 .7

4 .2

3. 7

. 26 34.76 3.76

.7 3 .7 3 6 4 3 .7. 26 6

3.2 6

4 .2

50.00

3.76 4.26

3 .7 6 3.76

100.00

6

3.76

6

250.00

150.00

350.00

3.76

100.00

6

3.26

3.76

6 3 .7 3 .7

300.00

200.00

400.00

3 .7 6

6 3 .7 33.26 .7 6

6

6 3. 7

3.676 3.7

150.00

3.76

250.00

3.7 6

4. 2

31.00 °C 31.50 °C Flow v 32.00 °C 0.60 m/s 32.50 °C 1.20 m/s 33.00 °C 1.80 m/s 2.40 m/s 33.50 °C 3.00 m/s 34.00 °C > 34.50 °C Min: 23.45 °C Max: 36.60 °C

3.76

3.76

200.00

350.00

3.7 6

3.3.7676

250.00

450.00

300.00 3.76

6

26

400.00

6

4.

300.00

3 .7

500.00

3.763 .7 6

6

3.76

2 .7

3.7 6 3.76

450.00

6 2 . 7 3.76

350.00

26

350.00

3 .7

3 .7

4.2 6

< 30.00 °C 30.50 °C x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m) 31.00 °C 31.50 °C 32.00 °C 32.50 °C 33.00 °C 33.50 °C 34.00 Air °C Temperature > 34.50 °C < 30.00 °C Min: 23.45 °C Max: 36.60 °C 30.50 °C

550.00

3 .7

3.76

4.

500.00

400.00

3.76

Air Temperature

400.00

EX POST

3.76

450.00

4.2 6

Ravenna Rebus3 14:00 24.06.2017

550.00

3 .7 4.626 26

450.00

L’indice PMV esprime il EX ANTE giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta valori molto elevati, anche superiori a 5 in diverse aree. Il progetto apporta un miglioramento localizzato dove sono previsti interventi a verde: aumentano le aree di comfort, in particolare in prossimità dell’edificato esistente e nell’area centrale.

3 .7

.2 6 34.76 3.76

4.

EX POST

3 .7 6

EX ANTE

3.76 3.76 3.76

3 .7 6

La mappa illustra la distribuzione della temperatura (colore) e la direzione e intensità del vento (frecce). Allo stato di fatto si evidenziano valori fino a 3,0 m/s ‘brezza leggera’, diversificati in prossimità degli edifici. La soluzione proposta è efficace: diminuisce l’intensità del vento nel quartiere e riduce l’effetto barriera nel retro stazione.

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

500.00

500.00

26

3

Ravenna Rebus3 14:00 24.06.2017

550.00

3.26

.7 6

3.

6 2 .7 3.76

6 4.26 3 .7

550.00

4.26

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 24.06.2017 - ORE 13:00

3.76

VIA MISEROCCHI: RIDUZIONE RUN-OFF

3.76

LA BANCHINA: OMBRA E PASSEGGIATA IN QUOTA

6

SPAZI PUBBLICI E COSTRUITO

4.

SIMULAZIONE ENVI-MET / FLUSSO DEL VENTO / 24.06.2017 - ORE 14:00

ACCESSIBILITÀ

3. 7

SCHEMA PROGETTUALE E SEZIONE DELLA BANCHINA

CONCEPT

INFRASTRUTTURA BLU

3 .7 6

MASTERPLAN, PROGETTO DEL VERDE E DEGLI SPAZI PUBBLICI

INFRASTRUTTURA VERDE E VENTI

3.76 4.26

BACINO SCOLANTE

50.00

100.00

150.00

200.00

250.00

300.00

350.00

400.00

450.00

500.00

550.00

X (m)

ENVI_met

N

<Right foot>

Comune Ravenna, Simone Scortecci - urbanista, Ilaria Tonti - laurenda Architettura, Ilaria Venturi - funzionario Comune Ravenna, Stefano Villani - architetto.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.


UN ECO-QUARTIERE CAR-FREE TRA INNOVAZIONE SOCIALE E AMBIENTALE TESSERE UN MOSAICO BLU, VERDE, ROSSO, ORO edifici di archeologia industriale da recuperare. Gli spazi aperti sono valorizzati attraverso una strategia operativa che mira all’integrazione fisica e funzionale con le preesistenze circostanti, incentrata su sistemi integrati puntuali, ‘a mosaico’, di masse verdi integrate, costituite da giardini privati, aree verdi condominiali e spazi pubblici. Si prevede l’aumento della permeabilità dei suoli; la realizzazione di un sistema di pocketgarden nei tessuti residenziali; la depavimentazione delle aree di pertinenza dell’edificato misto per creare giardini collettivi; la realizzazione di fossati inondabili a lato dei principali percorsi carrabili; bacini, piazze inondabili e giardini della pioggia, sistemi di fitodepurazione con piante spontanee per il trattamento delle acque di prima pioggia.

Il progetto si propone di dare vita a un quartiere car-free attraverso un nuovo disegno urbano, con l’obiettivo di ricucire la frammentarietà esistente, valorizzare l’identità industriale dell’area e aumentarne la vocazione multifunzionale. Via Trieste rappresenta una cesura tra il quartiere residenziale e l’area industriale. È un’asse infrastrutturale che collega la città al mare e, contemporaneamente, costituisce l’opportunità per una cucitura e mediazione: il fronte direzionale costituisce l’occasione per trasferire polarità con funzioni terziarie e ricettive di elevata qualità legate al turismo culturale. Un collegamento verde, con diverse caratteristiche funzionali e spaziali, permea le aree interstiziali, mentre quote di residenza ad uso temporaneo (come lo studentato dal quartiere Peep) si trasferiscono negli

FOSSATO INONDABILE

PARCO LINEARE

GIARDINI D’ARTE

PIAZZE DELLA PIOGGIA

BACINO INONDABILE

VERDE DI SCHERMATURA

VERDE DI RIMEDIO

PIAZZA

PIAZZA DELLA PIOGGIA

PARCHEGGI PERMEABILI

VERDE PREVENTIVO

FILARE ALBERATO

VASCA DI LAMINAZIONE

ORTI-GIARDINI SOCIALI

VERDE RIQUALIFICAZIONE

ZATTER VERDI

VERDE SPORTIVO

SPIAGGIA

INFRASTRUTTURA BLU

INFRASTRUTTURA VERDE

BANCHINA CON FILARE

ZATTERE VERDI

GIARDINO PENSILE BANCHINA

SEZIONE BANCHINA

MASTERPLAN, PROGETTO DEL VERDE E DEGLI SPAZI PUBBLICI ACCENDI LA DARSENA la città si illumina

PIAZZA QUARTIERE

STATO DI FATTO

ARTI FASE INTERMEDIA: - riduzione parcheggi su strada - introduzione infrastrutture verdi e blu MESSA A DISPOSIZIONE DI SPAZI COMUNI (per deposito / condivisione beni / attività collettive) INCENTIVO ALL’USO DI CARGO BIKES / CAR SHARING

SIMULAZIONE ENVI-MET / FLUSSO DEL VENTO / 24.06.2017 - ORE 14:00

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 24.06.2017 - ORE 13:00

6

3.76

6

3 .7

6

3 .7

3 .7

6 3. 7

4.26

3.76

3.26

4.26

6

3 .7

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6

6 3 .7

3.26

3 . 7 3.76 6

4.26

3.76

3 3.26 . 76 3.76

4.26

4.26

6

3. 7

76

3. 7 6 3. 7 6

3.

6

6

76

6

3.

3. 76

4. 2 6 3. 7

4. 2 76

3. 76 4. 26

3.7 6

6

3. 7

6

3 .7

3.76

4. 76

3 .7 6

3.76

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3.76

3.

3.76

4.26

6 6

3 .7

6

3. 7

6

3 .7

6

3.76

3.76

4.26

3.26 6

3.76

4.26

4.2 6

3.76

6 3 .7

3. 7

4. 2

3.7 6 3 . 7 6

6

4.26

4.7 6

3.76

3. 7

4.26

4.2 6

3.76

3.76

6 3 .7

6 3 .7 6

4 .2

4.2 6

6

6 3. 7 3.76

4. 76

4.7 6

4.76 4 .7 6

3.76

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4 .2 6 3 .7

6 3.76

6

4. 2 6

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6

3. 7

4 .7

4. 2

6

6

4.7 6

3. 7

3. 7

400.00

450.00

3.76 4.26 4.76 4.76

4. 26 4.76 4 .7 6 3.76

4. 26

3.76

6

6

76

4. 76

3.7 6 6 3 .7

< 2.00 2.30 2.60 2.90 3.20 3.50 3.80 N 4.10 4.40 > 4.70 Min: 0.90<Right foot> Max: 4.96

3.

4.26

3.76

6

4 .7

350.00

4.26

PMV

4 .2 6

4. 76

3.76 3.76

3. 76 4.26

6

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

4.76

4.26 4.76

4. 76 6 4. 76

300.00

3.76 4. 26 6 4. 7

3. 7

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4.26 4.76 4. 76 4 .2 6 4.76

3. 7

3.76

3.76

3.7 6 4.26

250.00

6

3.76 4.26

. 26 44.76

4. 7

4. 76

4. 2

4. 2

4.76

3 4. 76 . 7 6

6

3.76

4. 2

6

3 .7 6

3. 7

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4.26 6

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76

4.76

3 .7 6

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3.26

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6 4. 2 6

4. 2

3 .7 6

4. 76

6 3 .7

4.76 4.7 6 6

4 .2

3.26 4

3.76. 7 6

3.7 6

4.26 4.76

6

3.26

3.76

6 4 .2 3.7 6

6

4 .2

6

3 .7

6 3 .7

4 .3. 2 676

6 3. 7 6 3 .7

4. 2

550.00

6

4. 2

3.7 6

6 3 .7 3.7 6

66 4 .32. 73.7 6 4 .2 6 76 3. 6 3 .7 3.76 6 7 . 3

500.00 3.76 6

6

3.76

3 .7

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3.26 4 .7 6

3.76

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4 .7

4.26

3 .2 6

6

4 .2

4.26

3 .2 6

6

3.76 4 .2 6

3.76

3.76

3.76

3.76

3.76

3.76

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3.76

4.76 4.7 6

4.26 4.76

4 .2 6 3.76

4.2 6

4.2 6

4.26

4. 26

4. 2 6 3.76

3.26

4. 26

4. 2

2.7 6

4.26

6 3 .7

3.26

2. 76

3. 7

6

4.26

4.2 6

4.26

3. 7

3.26

4.2 4. 76 3.76

6 3. 7

3.76 4.26

4. 26

3. 76 4. 76 6 4.7 6

3 .7

3.76

4.2 6 4.76

3.76 4.26 4.76 4.76

3.76 6 3 .7

6

Ravenna Rebus4 14:00 24.06.2017

< 2.00 2.30 2.60 2.90 3.20 3.50 3.80 4.10 4.40 > 4.70 Min: 0.90 Max: 4.96

6

3. 7

4. 26

6

3 .7 6

3.76 6

3. 26

3 .7

6

3. 7

3.76

6

6

3 .7

3.76

3. 7

4. 7

3.76

PMV

3. 7

3.76

6

6

6

3.76

3. 2

4. 26

3.76 . 2 6 4

3 .7

4 .2

6 6 3 .7 3.76 4 .2 4.76 3.76 3 .7 6 3.76 3.76 6 4. 76 3.76 3. 7 3. 76 3.76 6 6 3.76 3. 7 3. 7 . 26 6 3.76 3 .2 6 3 .7 6 3. 76 4 67 3 .73 . 3.76 6 6 36.7 3 .7 3.76 3 .7 6

6 3 .7 3.76

4 .2 6. 7 6 3.76 3. 76 . 2 6 3 4 76 4. 2 6

3. 7

3.76

3.76 3.76 3.76 3.76 3.26 3.76 3.76 3.7634.26 .2 6 6 .7 64 2 4.

3.

4. 76

4 .2

4.26

6 3 .7 3.76 6 3. 7

6

3.76

Y (m)

6

3 .7

3 .7 6

3

. 76

66 3.76 4 . 233.7.7 3.76 6 3.76 6 4.26 76 .2 3.76 3 . . 2 6 3.76 64 4 6 74 3 .7 3. . 2 6 6 6 3.76 6 3. 7 3 .7 3 . 7 3. 76 4 . 2 6

3.7 6

3.76

4.26

3. 7

76 3 .4.26

3.76 .2 6 4

3.76 3.76

6

3.764.26

3.76 4 .2 6

3.76 76 3.

6

6

6 3 .7 3.7 63.7 6

6

3.76

6

4.26

3 .2

3 .7

3 .7 3 .7

3. 7

6

6

3.76

3.76

6

3 .7

Y (m)

6

6

Y (m)

3.76 6 3 .7 6 . 26 3.76 3

.7 63

4. 2

3. 76

Y (m)

3 .7 3 .7

3.2 6

3. 7

200.00

3.76

3.26

150.00

6 3.7 3 .7 6 4.26 6

4. 26

26 4.74.6 . 76 4

6

100.00

36.7 3 .7

4.76

3.76

4 .7

50.00

4. 26 6 3 . 7 4. 26

6

0.00

3 .7

3.76

4.26

3.76 3.76 4.264 . 2

6 6 4.2.673.7 6 4 . 23 . 7 6 3 4. 26 76 4. 26 3.

450.00

4 .7

4.26

3 . 74.26 6

6

3 .7 6

6

3. 76

3.76

4. 26

76

3.76 4.26

.7 6

6

3 .7

3.76 3 .7

3.76

3. 7

4 .2

3.76

4.26

4

3.

3.76

3.76 3.76 3.76 3.76 3.26 3.76 3.7634.26 26 .7 64.

4.2 6

4.26 4.76

3.76 4.76

4 .2 6

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

6

3.76 6 4 .2

4.26

6

6

6 400.00 .7 6

6 4 .2 6 3. 7

76 3 .4.26 3.76

3

4.76

0.00

3 .74.26 6

4. 76

3.76

6 4. 264.76

350.00

3.76

4.26 6

3.7 6 4.26

4 .2

6

3 .7 6 4. 2 6

4.76

4 .2

3.76 4.26

6

4.726 6 3.

300.00

4.76

4.76 3.76 4.76

3 .7

4. 26

3.76

3.76 6 4.76 . 7 6 4.26 4 4.76 4. 26 . 7 34.26 4 .2 6 . 7 63. 76 4 .736 4.76

3.7 6 4.26

6 3. 7

3 .7

4 .23. 73 6 6. 7 4. 26 26 6 4.

6 3. 7 6 3. 7 6 7 3.

4.7 6 4.7 6

4 .7

4.2 6 4.76

.2

6

6

6

3.76

26

4.26

. 26

76

.7 43

3. 7

3.76 3.76

4 .2 6

6

46

3.76 4.26

4.2 6 4.76

3 . 74.26 6

6

3 .7

4 .7 6

3.76

4. 26

76

4 .2

3.76 34.26

3.76

50.00

6 3.76 76 3.7

3.26

6 4.26 3 .7 3.76

4. 2

76

3 .7

3.

3.76 4.76

4.76

4.76

3.76

4. 26. 7 6 3 76 4 .2

3.76

4.7 6

4.76 4.7 6

3.76

764 .2

3.

3

3.

3.76

3.76 4. 26

6

3.76

4.2 66

Ravenna Rebus4 14:00 24.06.2017

3.76 4 .23. 76 3.76 6 6 3.76 4.26 6 3.76 3 .7 4 .2 4. 26 . 76 6 3.76 6 3 .7 3 7 4 .2 3. 6

3.

3 . 73.76 6

4 .2 6 4. 266 .7 4.

26 4.74.6 . 76 4

3 .7 6 4.26

3.76 76 3.

63.76 . 726 34. 6.7 6 . 73

. 76

26 . 76 4.

X (m)

6 3 .7 4. 26 3.76

6

4. 2 6

4.76

4. 26

3.76

4 .7 6

4 .2

4.26

4 .2

4.76

250.00

3.

4. 26 3. 76 4.26

3.76

6 4 .23 .7 6 4. 26

3.76 3.76

6 6 4 .7

6

6 3 .7 3.76 6 3 .7

3.76

3.7 6

4.

26

76

3 .7

3.76

4.26

3. 76 4. 2 6

4 .7 6

4 .2 6 3. 7

6

3

3

6 4.2 64.76

6 3 .7 4 .2 6

3.7 6 4.26

6 3. 7 6 7 3.

6

4.26

76

4.76

4 .2

6 4.26 3 .7

3.

4.76

200.00

4 .2 6

RAVENNA CANALE CANDIANO / 2

6

3

3. 76

3 .7

3.76

6

4 .23. 73 6 6. 7 26 6 4.

.7 6

6 4 .7 3 .7 4.26 63. 76 4.76 3.76 4.76

.2 6 44.76

4. 26

- ingegnere mobilità, Giuseppe Romagnoli - urbanista, Mara Roncuzzi - funzionario Comune Ravenna, Andrea Sankowsy - pianificatore, Eleonora Tricomi

3. 76

Raffaella Gueze - funzionario Comune di Bologna, Anna Chiara Leardini - architetto, Andrea Morsolin agronomo, Mauro Mugnai - agronomo, Giorgia Rambaldi

<Right foot>

4 .7 6

ENVI_met

N

3.26

X (m)

3.76

550.00

4.26

500.00

6

450.00

4 .2

400.00

6

350.00

4 .2

300.00

4.26

3.76

3 .74.26 6

6

250.00

6

200.00

4 .2

150.00

4.26

100.00

2 66

50.00

3.76

3. 76

4. 2

0.00

4.

4 .2 6

0.00

3 .7 6 4.26

4. 2

4.7 6

3.76

100.00

3.76 4.26

4.726 6 3.

26 . 3

6

76

4.26

4 .2 6

6 3 .7 4 .2 6

4. 26

6

6

50.00

100.00 150.00 3.76

3. 7

ENVI_met

100.00

4.26 ENVI_met3.76

150.00

3. 7

3 .74.26 6

3 .7 6 3.7 6 4 .2 6

3.76

Flow v 0.60<Right m/s foot> 1.20 m/s 1.80 m/s 2.40 m/s 3.00 m/s

3.7 6

4.26 6 4. 2

4. 26 3.76

4.26

3 .74.26 6

50.00

6

6

4. 26 6 . 26 6 3. 7 4 3. 7

4.76

4. 26 26 4. 264. 76 3.

4 .7 6

6 4. 7 6

3.

6

4. 26

3 .7 6 3.76

3.76

150.00

200.00

3 .7

3.76

4.26 4 .2

3.76

X (m)

0.00

4.76

4. 3.76 2 6

6

N

26

3. 7 3.76

4. 7

550.00

3.76 4. .7 6 3.7 6 3 6 3 .7 3.76

50.00 0.00

3.26

500.00

26

3.76

450.00

4.26

3.7 6

4.26

4 .2

4 .2 6

4.2 6

6

400.00

6

76

4. 2

350.00

3. 76 3.76 3.76 4. 7

3.

4. 2

6 4. 7 6 4 .7 6 4 . 7 6 4.76

4 .4.7

300.00

4.26

250.00

6 3.2 64.26 4 .2

200.00

6

150.00

4 .2

100.00

6 4.

3. 7

4.

6 .726 34. 6

3 .7

4.26 6 4. 2

3.76

6

6

50.00

4.26

4 .2

0.00

3.76

100.00

250.00

6

4. 3.76

3.2 6

200.00

350.00 300.00

3 3.76

3. 76 .2 . 76 3.7 6 4 .2364

4.26

0.00

150.00

4 .2 6

50.00

6 3. 2 3.76 4 .7 6 . 7

3.76

64 3. 7

6

250.00

76 3.3.76

3.76 4 .2 6

3 .7

100.00

.2

4.2 6 4.2 6

4 .2 3.76 6

3. 7 3.7

3.76

300.00

3. 7 4.266

4.26

6

3.76 3.76 3.76

3.76

150.00

200.00

6

4. 26

3 .7

4 .2 4. 2 6 4.26 . 26 6 .7 6 4. 2 4 .2 6 3 4.26 6 3 .7 6 26 3.76 6.3.26 6 4 .2 6 7 2 . 4. 3.76 3.764 3 3.76 3.76 6 6 3.76 7 7 3. 3.76 4.26 3 . 3.76 3.676 4 .2 63 . 7 6 26 3.7 6 4.7 6 4. 3. 76 3 .726

4 .2 6

31.00 °C 31.50 °C Flow v 32.00 °C 0.60 m/s 32.50 °C 1.20 m/s 33.00 °C 1.80 m/s 2.40 m/s 33.50 °C 3.00 m/s 34.00 °C > 34.50 °C Min: 23.20 °C Max: 36.61 °C

350.00

4.626 3. 7 4

6

3.76

3.7 6 4. 26

400.00

3.26

3.76 3.76 3.76 3. 76 3.7 6 3.76

3.76

200.00

4 .2

3.76

250.00

6

6

250.00

6

3.76

400.00

3.7 6 3.76 3.76 3.76

450.00

3. 76 3.76 3.76

4. 2

300.00

3 .7

300.00 3.76

6

4 .2 6

450.00

4.26 3. 7 6

64 .2

4.26

350.00

500.00

4.2 6

< 30.00 °C 30.50 °C x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m) 31.00 °C 31.50 °C 32.00 °C 32.50 °C 33.00 °C 33.50 °C 34.00 Air °C Temperature > 34.50 °C < 30.00 °C Min: 23.20 °C Max: 36.61 °C 30.50 °C

6 2 . 7 3.76

3.76

6

500.00

350.00

4. 2

6 4. 7 6 4. 7 4.76

4 .2 4.26 6 .7 6 4 .2 4. 26 3 4.26 6 26 6 3.26 6 4. 26 4. 3.76 3.764 .23 .7 3.76 6 6 3.76 7 7 3. 3. 6 3.76 7 76 26 3.7 6 3. 4 .2 663 . 4. 3.7 3. 7

4. 2

400.00

3.76 3.76 3.76

3.76 4. 26

3.76 4.2 6

400.00

550.00

3 .7 4.266

3. 7

4.76

3.76

6

6

3.76

3 .7 6 4.26

Ravenna Rebus4 14:00 Air Temperature 24.06.2017

550.00

6 3 .2 3.76

3.76

EX POST 450.00

3 .7

6

450.00

L’indice PMV esprime il EX ANTE giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta valori molto elevati, anche superiori a 5 in diverse aree. Il progetto apporta un lieve miglioramento negli spazi dove sono previsti interventi a verde, che però non migliorano il comfort del quartiere, né hanno effetti sull’edificato esistente.

4 .2

3.76

3.76 3.76 3.76 3.76

3.26

4. 2

EX POST

3

.7 6

3.76

4.26

EX ANTE

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

500.00

4.26 3 .7 6

500.00

6

3 .7 6 4.26

Ravenna Rebus4 14:00 24.06.2017

550.00

Squadra Ravenna 2 / Marcello Cova - architetto, Monia Fantini - architetto, Paolo Focaccia - architetto, Matteo Furian - paesaggista, Federico Galli - ingegnere,

4 .2

6 2 .7 3.76

3.76

La mappa illustra la distribuzione della temperatura (colore) e la direzione e intensità del vento (frecce). Allo stato di fatto si evidenziano valori fino a 3,0 m/s ‘brezza leggera’, diversificati in prossimità degli edifici. La soluzione proposta non riduce l’effetto Venturi e le turbolenze, mentre diminuisce in parte l’effetto barriera nel retro stazione.

550.00

3.76

MOBILITÀ, VERDE E CONDIVISIONE: VERSO UN QUARTIERE CAR-FREE

3.76

SCHEMA DI ASSETTO STRATEGICO, PERCORSI DI COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA E INNESCHI/POLARITÀ

6

STATO FINALE: - eliminazione sosta su strada - uso prevalente di bici e cargo-bike

3. 7

ORTI URBANI

3 .7 6

SPORT

500.00

550.00

X (m)

ENVI_met

N

<Right foot>

- paesaggista, Anna Vacchi - ingegnere, Domenico Zamagna - funzionario Comune Ravenna.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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CENTRO STORICO E QUARTIERE DARSENA DI SAN PAOLO / AREA STUDIO E OBIETTIVI PROGETTUALI Il nuovo quartiere della Darsena di San Paolo si trova tra il quartiere Giardino, le mura estensi che delimitano il centro storico ed il Po di Volano, un ramo deltizio secondario del Po. L’area, che assume la conformazione attuale con il Mercato Ortofrutticolo, oggi dismesso e in corso di riconversione, è caratterizzata da vaste superfici impermeabilizzate usate a parcheggio e da diversi edifici di valore storico in corso di riconversione (palazzina ex MOF - ex Magazzini Savonuzzi). Il quartiere è strategico per la città e costituisce la principale connessione tra il centro storico, il fiume e la Darsena. Da decenni priva di usi qualificanti e attrattivi, l’area ha visto il progressivo consolidarsi di funzioni di servizio: ospita infatti i due principali parcheggi pubblici e la stazione delle corriere.

Sono presenti diverse aree verdi, in particolare lungo il canale ed in prossimità delle mura storiche che presentano qui un’altezza contenuta, degradante da est verso ovest fino alla loro scomparsa, in corrispondenza delll’incrocio con Corso Isonzo, a seguito delle demolizioni di inizio ‘900 per la realizzazione del Quartiere Giardino. Lungo tutto il tracciato è presente un percorso pedonale e ciclabile estramente suggestivo e molto frequentato. Diversamente, le aree verdi in prossimità della Darsena sono scarsamente accessibili e di bassa qualità. La bassa qualità dell’acqua, il sottoutilizzo dal punto di vista sportivo e ricreativo e la parziale privatizzazione nell’uso degli spazi concessi a soggetti privati, hanno determinato condizioni di degrado, che scoraggiano la fruizione pubblica del bordo fiume.

17

18 19

16

11

9

12 2

14 10

B 1

3

C

13

4

15

A 6

8

7 5

E

D

SIMULAZIONI ENVI-MET

14 PORTA PAOLA / PIAZZA TRAVAGLIO 15 PARCHEGGIO 16 CENTRO STORICO 17 CASTELLO ESTENSE 18 CATTEDRALE 19 MUNICIPIO

AREA STUDIO CENTRO CITTÀ PARCO URBANO DELLE MURA STAZIONE VIABILITÀ FERROVIA DARSENA E PO DI VOLANO

A VIA DARSENA B CORSO ISONZO C RAMPARI DI SAN PAOLO D VIA BOLOGNA E VIA IPPOLITO D’ESTE

AREA DI SIMULAZIONE AREA DI PROGETTO/INFLUENZA ASSE MOBILITÀ PUBBLICA AUTOBUS CICLABILE

TEMPERATURA ARIA / 24.06.2017 - ORE 14:00

Per l’area è stato predisposto uno studio del comfort termico utilizzando il modulo SPACE di ENVI-MET, un software di modellazione che consente di modellare il comportamento fisico e microclimatici degli edifici e degli spazi aperti, con applicazioni per la pianificazione urbanistica, l’adattamento climatico, il comfort e la salute delle persone. Il software permette di analizzare il comfort urbano di una determinata area incrociando i dati estrapolati dall’analisi climatica del luogo con l’orografia degli spazi che comprendente edifici, vegetazione ed uso del suolo. PALAZZINA EX MOF E PARCHEGGIO

1 PARCHEGGIO EX MOF 2 AUTOSTAZIONE 3 AREA EX CAMILLI 4 PARCHEGGIO EX PISA 5 SEBASTIAN PUB 6 EX MAGAZZINI SAVONUZZI 7 CIRCOLO CANOTTIERI 8 GIARDINI DARSENA 9 MUSEO MEIS 10 PERCORSO SOTTOMURA 11 QUARTIERE GIARDINO 12 ACQUEDOTTO 13 SUPERMERCATO

I risultati di output dello stato di fatto ex ante sono comparati con la mappa di comfort termico dello stato ex post, che prendono in considerazione le diverse scelte progettuali. Nell’area di Ferrara sono presenti spazi aperti di notevoli dimensioni adibiti sia a parcheggi con superfici asfaltate sia attrezzati a verde con o senza alberature. L’edificato è caratterizzato da un tessuto urbano molto denso e compatto con residenze di due o tre piani, tipiche del centro storico. Sono presenti alcuni edifici industriali di notevoli dimensioni ad oggi dismessi.

PERCORSO PEDONALE LUNGOMURA

Le isolinee consentono di conoscere la distribuzione della temperatura dell’aria, espressa in °C, negli spazi aperti e in prossimità degli edifici, un valore che influisce sugli scambi termici diretti tra corpo umano e ambiente. La mappa evidenzia che i valori della temperatura dell’aria alle ore 14:00 sono compresi tra 30°C e 36 °C nella maggior parte delle aree aperte. Le aree di colore fucsia rappresentano le aree a maggior temperature che possiamo considerare “tasche di aria calda”.

EX MAGAZZINI SAVONUZZI

FERRARA LA DARSENA SAN PAOLO

BANCHINA LUNGO IL CANALE

TESSUTO URBANO CENTRO STORICO

AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.


ECO-QUARTIERE AD ALTA RESILIENZA TRA IL FIUME, LA DARSENA E IL CENTRO STORICO FERMARSI UN PO’ filtrante affiancato al camminamento centrale esistente su Corso Isonzo. È prevista un bacino di laminazione superficiale con duplice funzionalità: l’alimentazione di una vasca sotterranea per lo stoccaggio ed il riutilizzo nei periodi di siccità ed una fontana per il raffrescamento della piazza nei mesi estivi. L’infrastruttura arancione, di cerniera tra la verde e la blu, si sviluppa longitudinalmente lungo la banchina e regola la vivibilità. Vi si innestano sia sistemi vegetali per produrre benefici termo-igrometrici, sia un insieme di funzioni aventi nella risorsa alimentare il suo punto attrattivo e di forza: da un lato, nella commercializzazione della medesima e nello sviluppo di attività ludiche-ricreative; dall’altro, nella produzione e distribuzione della risorsa alimentare.

L’intervento di rigenerazione urbana si pone l’obiettivo di creare una empatia funzionale e spaziale tra le nuove infrastrutture verdi e blu che si intende innestare nell’ecoquartiere, dove le diffuse complessità preesistenti sono state indagate e risolte nel proposito di elevare la qualità urbana, anche attraverso un nuovo disegno generato dalla rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio degradato o dismesso. L’infrastruttura verde rappresenta l’armatura portante dell’intera proposta progettuale e i due assi longitudinali esistenti - le aree verdi sulla darsena e il parco lineare lungo le mura - vengono rafforzati e connessi. Il progetto prevede il convogliamento delle acque provenienti dal quartiere Giardino, soggetto a allagamento, tramite un canale

SCHEMI DI ASSETTO STRATEGICO

MASTERPLAN, PROGETTO DEL VERDE E DEGLI SPAZI PUBBLICI

MOBILITÀ

SEZIONE TRASVERSALE E REFERENZE PROGETTUALI PRESIDI ESISTENTI isole di socialita’

orti urbani

spazi semip

PRESIDI ESISTENTI

VERDE DI COMUNITA’

ISOLE DI SOCIALITÀ

isole di socialita’

PRESIDI ESISTENTI

orti urbani

spazi semipubblici

ECONOMIA DI PROSSIMITA’

VERDE DI COMUNITA’

ORTI URBANI

isole di socialita’

orti urbani

PRESIDI ESISTENTI

spazi semipubblici

ECONOMIA DI PROSSIMITA’

VERDE DI COMUNITA’ isole di socialita’

SPAZI ECONOMIA DI PROSSIMITA’ SEMI-PUBBLICI

orti urbani

spazi semipubblici

PRESIDI ESISTENTI VERDE DI COMUNITA’

isole di socialita’

NUOVO EDIFICATO

orti urbani

ECONOMIA DIPROSSIMITA’ PROSSIMITÀ ECONOMIA DI

spazi semipubblici

PRESIDI ESISTENTI VERDE DI COMUNITA’

PREESISTENZE IN CORSO DI TRASFORMAZIONE RICONVERSIONE DI PROGETTO

PROCESSO DI COMUNITÀ isole di socialita’

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Sim Ferrara_Post 14:00 24.06.2017

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3.76

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6 3 . 74.26 3.76 3. 7 6

3 .7

4. 2 6 4.26 3.76 3.26 3.76 3.76

3

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6

6

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6

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6

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6 3 .7 6 3 .7

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6

4.26

3.26

6 3 .73 .7 6

6

6

Sim Ferrara_Post 14:00 24.06.2017

3.76

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4.26 3. 26

3.76 6

3.76 4.26

4.76

4. 2

3 .7

Y (m)

ECONOMIA DI PROSSIMITA’

3 .7

3 .7

3.26

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6

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3

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6 3 .7 .7 6

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4

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6

6 .7

3.76

6 3. 7

6

3.76

3 .7

3.76

3 .7

3.26 3.76

FERRARA LA DARSENA SAN PAOLO / 1

4.26

Comune Ferrara, Giuseppe Milano - ingegnere, Giuseppe Orselli - agronomo, Giulia Pentella - architetto, Claudia Piscitelli - pianificatore, Elisa Spada - paesaggista,

3.76

Comune Ferrara, Alberto Malavasi - ingegnere idraulico, Luca Marcheselli - agronomo, Maria Vittoria Mastella - architetto ‘city maker’, Silvia Mazzanti - funzionario

<Right foot>

4.26 3.76 3.26 6 3.76 3 .7

ENVI_met

N

. 26

4. 2

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6 3.76 4 .2

4 .2

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6

3. 76 3 6 6 3.26 3 .7 3 .7 4 .2 6 6 6 6 3 . 73 .7 6 3.76 3.26 3. 7 4 .2 3. 7 6 3.26 3 .4.76 3. 7 3.76 76 6 3.26 76 6 3.76 4.76 3.76 3.76 3. 4 .2 3 .7 6 3 .7 3.76 3. 6 76 6 7 3. 3.76 6 .2 6 3 .7 3 .7 4.26 .2 6 3.76 6

6

3 .2

0.00

3.76

50.00

6

100.00

6

4.2 6

ENVI_met

4. 76

Flow v 0.60<Right m/s foot> 1.20 m/s 1.80 m/s 2.40 m/s 3.00 m/s

ENVI_met

3. 7

150.00

3

X (m)

4.26 3.26 3.76 3.76 4.26 . 7 6 3.26 4.26 3.76

N

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3

550.00

3.76 3.26 .7 6

500.00

3 .7 4 .2 6

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3.76

6

6

4 .2 6 6 3 .7 3 .7 3.26 6 76 3.76 3. 3.76

6 3 .7 3.76 4.26

3.76

6

3. 76

400.00

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350.00

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300.00

6 50.00 3. 7

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3.26 3.76

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250.00

6 4. 2 3 .7 6

6

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3.76

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4 .2

4.26 3.76 4.26

150.00

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6

3 .7

6

100.00

300.00

3

.7 6

63.76 4. 2

4. 76

100.00

3 .2

6

63.76

4 . 27 6 .76 3 6 6 3. 7

3. 76

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350.00

4 .7 6

0.00

150.00 3.76

3 .7 6

0.00

200.00

4.76

6

50.00

3.76

4 . 23.76 6

6 4.76 4. 2 6 3 .2

250.00

250.00

3.76

100.00

6

3. 7

6 200.00 4 .2

400.00

6

3 .2

3.76 3 .7 6

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300.00

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300.00

3. 7

32.00 °C 32.52 °C Flow v 33.04 °C 0.60 m/s 33.56 °C 1.20 m/s 34.08 °C 1.80 m/s 2.40 m/s 34.60 °C 3.00 m/s 35.12 °C > 35.64 °C Min: 30.83 °C Max: 35.56 °C

350.00

3.26

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6 4.26

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3.76 3.26

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3.76 350.00

6

. 76 33.26

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. 76 736

350.00

550.00

3.

< 30.96 °C 31.48 °C x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m) 32.00 °C 32.52 °C 33.04 °C 33.56 °C 34.08 °C 34.60 °C 35.12 Air °C Temperature > 35.64 °C < 30.96 °C Min: 30.83 °C Max: 35.56 °C 31.48 °C

3.76

4 .23.76 6

6 3.76

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Sim Ferrara_Post 14:00:00 Air Temperature 24.06.2017

550.00

6

EX POST 450.00

4. 76

450.00

.7 6 736

EX POST

L’indice PMV esprime il EX ANTE giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta valori molto elevati, anche superiori a 5 ‘molto molto caldo’ nei parcheggi. La mappa di progetto mostra un miglioramento localizzato negli spazi aperti dove sono state inserite alberature e superfici a prato, con un valore PMV pari a 3 ‘caldo’.

3.26

.7 6 33.26

EX ANTE

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

500.00

6 4.26

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4 .2

3.

Sim Ferrara_Post 14:00:00 24.06.2017

4 .7

6

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3.76

3 .7

3.76

3.76

550.00

3.26

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 24.06.2017 - ORE 13:00 550.00

Squadra Ferrara 1 / Filippo Armani - architetto, Silvia Bertoni - ingegnere mobilità, Tiziana Coletta - funzionario Comune Ferrara, Francesca Guerzoni - funzionario

spazi semipubblici

VERDE DI COMUNITA’

4 .2

La mappa illustra la distribuzione della temperatura (colore) e la direzione e intensità del vento (frecce). Allo stato di fatto i valori variano da 0,6 m/s ‘calma’ fino a 3,0 m/s, diversificati in prossimità degli edifici. La soluzione progettuale è piuttosto efficace e riesce a diminuire l’intensità del vento, diminuendo numero e intensità di vettori.

orti urbani

PRESIDI ESISTENTI

3.76 4.26

SIMULAZIONE ENVI-MET / FLUSSO DEL VENTO / 24.06.2017 - ORE 14:00

EDIFICATO

6 3 .7

INFRASTRUTTURA ARANCIO

INFRASTRUTTURA BLU

4. 7

PARCELLE VERDI

INFRASTRUTTURA VERDE

550.00

N

X (m)

ENVI_met

<Right foot>

Samantha Trombetta - urbanista, Matteo Zamagni paesaggista, Anna Zappòli, funzionario Regione EmiliaRomagna, Stefano Zec - laureando Ing.Edile-Architettura.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.


ECOLOGIA E INFRASTRUTTURA VERDE URBANA PER LA VIVIBILITÀ DEL CENTRO STORICO ECO-DARSENA: COMFORT AL CENTRO Il progetto è incardinato sulla creazione di una infrastruttura blu costituita da un sistema di tre canali che collegano il centro storico con la Darsena, per garantire la sicurezza idraulica ed aumentare il comfort, prevedendo la possibilità di invertire il corso delle acque a seconda delle condizioni igrometriche. È prevista la fitodepurazione delle acque all’ingresso dei canali. Parallelamente si sviluppa una infrastruttura verde continua, anch’essa di collegamento con il tessuto esistente, costituita da tre aree: nell’ex MOF una collina artificiale con un bosco urbano (frassino tiglio albero di giuda) ricopre un parcheggio interrato; nell’area ex Camilli si prevede la bonifica e la rinaturazione attraverso l’uso della canapa; nell’area ex Pisa si realizza uno spazio verde protetto dove organizzare laboratori didattici.

L’obiettivo del progetto è realizzare un eco-quartiere resiliente dal punto di vista sismico e climatico, efficiente dal punto di vista energetico e dotato di mix funzionale. Con la creazione di un grande parco urbano nelle aree pubbliche verso la Darsena, si riconosce e valorizza il potenziale ecologico del quartiere, con l’obiettivo di dare continuità al sistema delle aree verdi che si sviluppano lungo il tracciato delle mura. La rigenerazione delle aree pubbliche funge quindi da innesco per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, attirando finanziamenti pubblici e privati, sia per gli investimenti interni alle aree rigenerate attraverso l’inserimento di nuovi usi e funzioni, sia per gli investimenti sulla rigenerazione diffusa del tessuto edificato circostante.

1. OPERAZIONE PRELIMINARE DI DRAGAGGIO DEL LETTO DEL FIUME E ASPORTAZIONE DEL MATERIALE ALGALE IN SUPERFICIE 2. FOSSATI INONDABILI 3. FOSSATO INONDABILE CON FONDO ISOLATO IN ZONA DI BONIFICA 4. CONI DI FITODEPURAZIONE PER FILTRAGGIO ACQUA DEL CANALE

5. ATTRAVERSAMENTI CICLOPEDONALI 6. POMPE A FILO TERRA DI AUSILIO A DEFLUSSO/AFFLUSSO DELL’ACQUA 7. VASCHE SU CHIATTE GALLEGGIANTI PER FITODEPURAZIONE 8. RICETTORI PER INVARIANZA IDRAULICA E DRENAGGIO URBANO CENTRO STORICO 9. FOSSATO INONDABILE

ALBERO DI 1° GRANDEZZA

PRATO

ALBERO DI 2° GRANDEZZA

CANAPA PER FITORIMEDIO

ALBERI IN FILARE

PERGOLATO OMBREGGIATE

MASSE VEGETATE

PIANTE ACQUATICHE PER FITODEPURAZIONE

INFRASTRUTTURA VERDE

INFRASTRUTTURA BLU

PIATTAFORME

BANCHINA

VIA DARSENA

SEZIONE TRASVERSALE DELLA DARSENA

MASTERPLAN E PROGETTO DEL VERDE CORSO ISONZO: STATO DI FATTO

CORSO ISONZO: IPOTESI DI PROGETTO

LA DARSENA

SEZIONE PARCHEGGIO E COLLINA VERDE AREA EX MOF

3.26

4.76 4.76 4 .2 6

3. 76

6

3. 7

3.76 4.76

6 4 .2

6

3 .7

6 3 .2

6 4 .7

6

3. 76

6

3.76

3.76 4.76

3. 7

6

4. 2

6

6 4. 2

3. 7

6 3. 2

6 4 .7

3.76

6 3 .7 6

3. 7 4.76

4.76

3. 76

6

3. 7

3.76

4.26

6 3. 2 6 3 .7 6 3.764.76

4. 7

6

4. 2

4.26

3.76

3.76

3.7 6

3.76

6

4. 7

3.76

4.76

4.26 3 .7 6 4.76

3. 76

6

4.7 6

3. 7

3.76

6

4.26

400.00

450.00

3. 2

6

4.2 6

3. 7

6

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350.00

34.26 . 76

3. 4 . 276 6

3.

6

4.76 4.76 4 .2 6

3 .7

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6 4. 2

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6

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4.

4. 2

4.26

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3.76

300.00

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34.26 .7 6 4.2 6

76

250.00

6

< 2.76 3.01 3.27 3.52 3.78 4.03 4.29 N 4.54 4.80 > 5.05 Min: 2.79<Right foot> Max: 4.98

500.00

3.76

3.76 3 .

4.26

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

4 .7 6

200.00

4 .2

4 .7 6

3.26

6

< 2.76 3.01 3.27 3.52 3.78 4.03 4.29 4.54 4.80 > 5.05 Min: 2.79 Max: 4.98

6

3.764.76

3. 76

6 4 .7

6

4 .7

3 .7

3 .7 3.26 6

6

3. 7 4.26

6 3.7 6

3. 7

4.7 6

3 .7

6 4 .2

4.26

3.76

34.2 . 7 66 3.76

3.26

4.26

4.26

3.7 6 34.26 . 76

3.76

3.76

6

3. 7

4.26

34.26 .7 6

6

3 .7

3.26

3.7 6

3.76

6

3 .7

6

3.76

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4 .2

6

4. 7

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3. 7

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3.76

3 .7 4.26

4 .7

6

3.76 3. 7

34.26 .7 6 3.7 6 4.26

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6 3 .7

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4.26

3. 7

6

3.76

6 3. 7

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3.76 3 .7 6

4.

4.76

4.26

6

6

6 3 .7

4 .7

3. 7

6

3. 7

3 .7

6

6

3 .7

3 .7

3 .7 4.26 6 3 .7 6 4.26

3. 7 4.26 6 4.26

3.76

6

6 3. 7

3.76

4.26

4.76 3.76 3.76

3.76

3.76

3.76

6 3 .7

4 .7

6

3 .7

3.76

3. 3. 76 4 .276 6

6 3. 76 4. 2

3. 7

3. 7 6 4.26

6 3. 76

4 .2

6 4. 2 4.26

3.7 6

4.76

6

3. 7 3.76

3.76

3.76

3.7 6

3 .7 6

6

4.26

3.76

3.76

4.26 3.76 3. 7 6 4.76

4.26

6

150.00

3.76 3.26

6

3.76 4.76 4.76 4.76 3.76

6 4. 76

6 4.26 3. 7

3.76

3.76

4.76

4. 2

4. 2

3.7 6

4. 7

550.00 3 .7

4.76

4.26

6

3.76

6

4. 2

4.76

6 76 3.

6

4.76

3. 7

4.76 3.76 6 4 .7 6 4 .7

3. 76

3. 76

3.76

3.76

3.76

3.76

3. 2

6

3. 7

4.76 3.76 4.26

3 .7 6

6 4 .2 4.26

6

3. 7

6

4.76 3 .7 6 3 .7 4.76 6

6

3. 7

4 .2 6 4.76

26

3 .7 6

3.76

3 .7 6 4.26

33.76 .7 6 3. 76

4.76 6 3.76

3. 7

4.26

33.76 . 76 3 4 .2 6 .7 6 3.26 3 .7 3 .674.76 4.76 6

3.76 6 4.76

3 .7

6

3. 7

3 . 7 4.76 6

3 .7 6 4.26 3.76

6

6 3. 2

3.26 3 .7 6

3. 76

6

4 .7 6

3 .7 4.26 4.76

4 .7 6

6 3.76

3. 7

3.76

3.76

3.76

3.76 4.7 6

3 .7 6

3. 7

3.7 4.7 6 6

3 .7

3.76

3.76 4.26

3 .7

6

4.26

3.76

6

3.76

3.76

6

6

3.76 3.26 3.76 4.26

3 .7

4.26

4.26 3. 76

4.26

4.26

6 3. 7

4.26

4.76 3 .7 6 3 . 7 4.76 6

4.26 4.76

500.00

4.26

3 .7

3.76

3.76 6 4.76

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3 .7 6

4.26

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3 .7 6 3.763. 76

4.26

3 .7

3.76

3.76

6 6 4 .3.3.26 2 676

3 .7

3 .7

6

3. 7 6

76 3.

3.76 4.26 3.76

3.76

3.76

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6 3. 7

4.26 3. 7 6

4.26 3.76

Y (m)

3. 7

3.76

3.76

3.76

4 .2

6 3 .7 6 4 .33.26 2.7 66

3 .7

6

3 .7

6

4.26

3.76

6

Ferrara_R4 14:00 24.06.2017

PMV

4 .2 6 6 3. 7 3.76

3. 7

4. 2

6

4 .7 6

76

6

4 .2

3.76 3.76

3.76 4. 76

4 .7 6

6

3. 7

3.76 3.76

3.76

100.00

3.76

3. 7

3.76

3.76 4.76 4.76 4.76 3.76

6

3.76

3.76

4.76

6

3.

3.76 6 3 .7

6 4 .2 3.76

3. 7

6 3 . 73.76

6

4 .2

4. 2

3.76

4 .2 6

50.00

76 3.763 .236.

3.7 6

3.76

3.76

76 4. 3.76

3 . 7 4.26 4 .7 6 6

4.26

3. 7

3 .7 6

6

6

4.26

3. 7 4.7 6 6 76 4.

3. 7

6

3. 76

6

4 .7 6

3.26

3. 76

4.26 3.76

3 .7

3. 76

4. 2

6 3. 7 3.76

450.00

PMV

3. 7

6

3.76

6

6

76

4.26 3.76

6 4.76

6 4.76

4.76

4. 2

Y (m)

3 .7

6

Y (m)

6 3.7 6

4 .2

6

6

4.76

6 4.26 3. 7

3.76

Y (m)

3 .7 3.76 6 3 .7

3.76

4.26

3 .7 6

6

6

6

3. 7

3.

3.76

3. 26

0.00

4.76

3.76

3.676 3 .7

3.76

3 .67 3. 7

6

76

3. 7

400.00

6 4. 2

6 4 .7

3.7 63.76

3 .7

6

4.26

3.76

3 .7 3.26 4 .2 6 4.26 3.76 4 .2

3.76

3.76

3.76 3. 7 6

4 .2 6 6 3 .7 3.76

6 3. 7 3.76

4.76 3.76 6 4 .7 6 4 .7

3.764.26 3.76

3.76

6 3 . 7 3.76

350.00

4 .7 6

4 .7 6

4.76

4.76 4.764 .7

6 63 . 73 .7 6 3.26

3.76

6

3.76

6 3.76

3.76

4.76

4.266

6

6 4. 76

3. 7

.7 6 33.76 76 3.

4. 2

4. 7

4 .2

3.76

6

4.26

6

6 3.76

4.26 3

76

3. 7

4 .2

4. 26

0.00

3. 7

4 .2 6

76 4. 3.76

3.76 3.26

6

6 3 .7 3.76

3. 7

3.676 3.7

3. 7

3.

3. 7

3. 7

6

3.76

4. 76

3.76

3. 76

6 3 . 7 3.26

4 .2

4.26 . 76

3.76

4.

4 .2

4.26

6

4.76

6

3. 7

3. 76

6

6

6

4 .2

3.

6

3.76 3.76

4.7 6

3.76

3.76

7 4.76 6 76 4.

4. 2

3 .7

3 .7

4.76 4.764 .7 6

3 .7

3.76

6

3.76

3.76

6

3 .7 6

6

X (m)

6

3.76

6

3 .7

3.7 6

63.76

3. 7

3. 7

4 .2

3.76

6 .7 6

300.00

4.26

6

3.7 6 3 .7

3.76

3. 7

6

3.76

3.76 3

3.2 6

3.76

6 6 36.7 .7 633.7 663.26

3. 7

6 4.76

6

3.76

3.76

6

3. 7

6

6 3 .7 .7 6 34.26

6

4 .2 6

6

6

3.76

3. 7

4 .2 3.76 3.7

3 .7

3.76

4 .2 6 4.76

250.00

4 .2

3 .7

6 3 .7 76 3.

76

4 .7

4. 76

4. 7

3 .7

6

6 4.26 3 .7 3.76

4 .2

76

4.26 3.76

4.26

3 .7

3.76 63.676 3.73.7

3. 76

6 3.76

4 .2

3.7 6

3.76

6

4. 76 3.76

4.26

3.76 4.76

6

.2 43

6 3 .7 3.76

4 4.26 3.763.26 .2 6

4.26 6 3.763.76 3. 7 6 3.76

. 7 6 3.7 33.76 .7 6 7 6 6 4.76 3.7 3. 6

3.76

3. 7

3.76

6

3.

3.76

3.76

3.76 4.2 6 76 3.

3.76

3. 7

3.76

6

6

4.76

3.76

4 .2

200.00

3.76

3. 7

3.76

4. 76 4.26 3.76

4. 26

6

4.26

6

4.76

4.76 4.76 4.76

4 .7 6 3.76 6 4.76 4. 2 4.26

3 .7

3.26

3. 76

3. 7

4. 2

150.00

3.76

3.7 6

3. 7

4.26 3.76

3.76

3.76

3.76 3.26

. 76 3. 76

6

3.76

3 .7

3.76 3.76

3 .7 6

6

4.26

3 .7

3.76

4.263

6

4. 2

4.26

6

4 .7 6

3.7 6 3 .7 6

4 .2 6

4.76

100.00

3.76

3.76 4.76

64 .2 6

3. 7

4.76

3.76

76

6

4.

6 3. 7

6

3. 7

4.76

4.26

4 .7 676

3.

6

3.76

4.76

4.

6

6 3 .7

6 76 3. .26 4

3.76

3.76

4. 2

3.76

4 .2

4 .266

3.76

3.76 3.26

3. 7

4 .2 6

3.76 4.26 76 3.

4.76

6

3 .7

3.76

3 .7

6

3. 7

6

3.76

4 .7

3.76

3.76

3.76

3 .7

4.76

4.76 4.76 4.76

4.26 4.26 3. 26

6

3 .7 6 .7 6 3

6 4.74.26 3.76

4 .2 6 4.76

4.26

3. 76

4.76

3 .7

6 3 . 73 .7 6

6

3. 76

6

4. 26

6 3 .7 4 .7 64.26

3.76 3. 76

6

3.76

6

4 .2 6

3 .7

76

4.76 6 4 . 2 3. 76

3 .7

4.76

4. 2

6

3 .67 6

3. 7

3 .7

4 .7

6

4 .2

4.7 63.76

6 4.7 6

6

3.763.76

3 .7

3 .7 6 3.76 6 4.76 3. 7

6

3.76

3.76

6

6

3.

3 .7

4.26

6

4.76

3 .7

4 .2

4.76 4.26 3.76

3. 7

3 .7

3.76

3 .7

3 .7

3.76

3.76

3.76

6 36. 7 3.76 3. 7 6

3.7 6

6

6

4 .2 6

3.76

4 .7 6

6

3.26

3 .7

3.76

6

4.26 6 3 .7

3 .7

3 .7

3.76 3.26

3

3.76

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

3.76 3.26

3.76

3.76

4.26 3. 26

3

6

.7 6

4.26

4.26

4 .2

3. 7

76 6 4.4 . 2

4 .2

3 .7

3.76

.7 6

4.26

6

6

Ferrara_R4 14:00 24.06.2017

3.76 3 .7 6

3.76

3.76

3.76

6 3 .7 6 3 .7

3.7 6

4 .2

3.26

4.26

3.76

6

3.26

3.76

6

6

3.76

6 3.76 4. 2

6

4 .2 6

3.76

.2 6

3 .7

3 .7

6

3 .7

3.764.26

6

6 3. 7

4.76

3. 76 76 3.

3.76 3.76

3.76

3.76 3.7 6

3.76

3 .7

3.76

6

FERRARA LA DARSENA SAN PAOLO / 2

50.00

3.76

6

3. 7 4 6

3 .7

architetto, Viola Marrucci - paesaggista, Silvia Parmeggiani - agronomo, Ilias Pierangeli ingegnere, Chiara Porretta - funzionario Comune

100.00

3.76

Valerio Francia - ingegnere, Flavio Gardini - architetto, Marco Lorenzetti - funzionario Comune Ferrara, Giacomina Lorusso - agronomo, Giuseppe Marchi -

4 .2

4.26 3.76 6 6 6 3.26 3 .7 3.26 3.76 3 .7 3 .7

Squadra Ferrara 2 / Francesco Ballerini - ingegnere mobilità, Saverio Cioce - pianificatore, Giacomo Corda - paesaggista, Arturo Cristiano Dapporto - architetto,

<Right foot>

3

4.76 .7 6 6

ENVI_met

N

4 .7

550.00

6

500.00

4 .7 6

150.00

6

6

4.7 6

6

3. 76

450.00

4.76 3. 7

ENVI_met

3. 7

4.26 6 3.26 3. 7

400.00

3. 7

350.00

6

300.00

X (m)

3. 7

250.00

4.26

200.00

3.76

150.00

6

100.00

3 .7

50.00

3.26

0.00

76

3.76

0.00

4. 2

50.00

6

6

6

50.00

3 .7 3.763. 26

3 .7

3 .7

6 3 .73 .7 6

3. 76

3.76

4. 26

4 .7 6

6

6 3 .7 .7 6

3.76

3. 7

100.00

3.26

4. 2

3 .7

4.76

3.76

6

3.76

3.26 3.76

Flow v 0.60<Right m/s foot> 1.20 m/s 1.80 m/s 2.40 m/s 3.00 m/s

ENVI_met

4.76

150.00

3.76

X (m)

6 3.26 3.76

N

3. 7

550.00

6

500.00

3. 7

450.00

3.76

400.00

3

350.00

6

3

4 .2 6

3 .7

3.76

300.00

3 .7 4 .2 6

3. 76

250.00

3.26 3.76

200.00

3

3.76

6

0.00

3. 76

3.76

6

4.76 .7 6

3 .7 3.76 3 .7 6

4.26 4.76 4.26

4. 26

.2 6

4.76

6

4 .2 6

3.76 4. 76

3. 7

6

4 .2

3.76

3.26

3.76

3.76

3. 7 6 3.26 . 76 33.76 4 .7 3.76 4. 76 4.26 3.76 6 4. 7 3.76 6 4.76 6 4.76 4 .2 6 3 .7 4.264.26

3.2 6

4.

4

3.76

6 3.76 4 .2

6

3 .7 6 3.26 3.76 3.76

3.76

76

4.

4 .2

3.76

3 .73.76 6

3.26

3.76

150.00

6

6

6 76 3.

3.76

3.76

100.00

6 3. 7 4.26

50.00

3.76

4.7 6

0.00

200.00

0.00

3 .7 6

0.00

200.00

6 50.00 3. 7

3.76 3. 7 6

6

3 .7

4. 2

4 .2

6 6 3 .7

.7 6 33.76 4.26 4. 7 6 6 3 .7

3.76

3.26 4.26 6 3.26 3. 7

50.00

250.00

6

4 .2

100.00

300.00

3 .7

4. 76 4. 76 3.76 6 4. 2

6

6 4.76 4. 2 3.2 6

250.00

3 .2

3.76

100.00

150.00

6

300.00

4. 2

3. 7 6 4 . 26

3. 7

150.00

3.76 3.76 4.76 3.76

350.00

6

3.76 3 .7 6

6 200.00 4 .2

400.00

6

3. 7

250.00

6 3 .7 3.76

32.00 °C 32.52 °C Flow v 33.04 °C 0.60 m/s 33.56 °C 1.20 m/s 34.08 °C 1.80 m/s 2.40 m/s 34.60 °C 3.00 m/s 35.12 °C > 35.64 °C Min: 31.07 °C Max: 35.68 °C

350.00

3 .2 6

300.00

4.76

200.00

450.00

3 .2

6

76 4. 76 3.76 6 4 .2

3.26 6 3.76 3 .7 3.76 4.26 . 7 6 3.26 4.26 3.76

250.00

6 4.26

500.00

3.76 4. 2

3. 76

400.00

3.76 350.00

4. 2

6

4.

3

300.00

3 .7

6 4.76 4 .2 3.2 6

450.00

550.00

4 .2

3 .7 6 4 .26

6

3.76 3.76 4.76 3.76

. 76 736

350.00

4 .2

400.00

. 76 33.26

< 30.96 °C 31.48 °C 32.00 °C 32.52 °C 33.04 °C 33.56 °C 34.08 °C 34.60 °C 35.12 Air °C Temperature > 35.64 °C < 30.96 °C Min: 31.07 °C Max: 35.68 °C 31.48 °C

EX POST 6 3 .7 3.76

500.00

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

6

3 .7

3.76 3.26 .7 6

400.00

EX ANTE

450.00

4.76

Ferrara R4 14:00 24.06.2017 Air Temperature

550.00

3 .2 6

.7 6 33.26

450.00

L’indice PMV esprime il giudizio di soggetti sul comfort termico in una data condizione microclimatica. La mappa ex ante presenta valori molto elevati, anche superiori a 5 nei parcheggi. La mappa di progetto mostra un notevole miglioramento localizzato negli spazi aperti dove sono state inserite nuove alberature e superfici a prato e in prossimità della banchina.

3.76

4 .2

.7 6 736

EX POST 500.00

6

3.

EX ANTE

x/y Cut at k=4 (z=1.8000 m)

500.00

3.

La mappa illustra la distribuzione della temperatura (colore) e la direzione e intensità del vento (frecce). Allo stato di fatto i valori variano da 0,6 m/s ‘calma’ fino a 3,0 m/s, diversificati in prossimità degli edifici. La soluzione progettuale è piuttosto efficace e riesce a diminuire l’intensità del vento, diminuendo il numero e intensità di vettori.

Ferrara R4 14:00 24.06.2017

550.00

6 4.26

3.76 3.26

3.76

3 .7

3.76

4 .2

3.76

550.00

4.76

SIMULAZIONE ENVI-MET / PMV (PREDICTED MEAN VOTE - VOTO MEDIO PREVISTO) / 24.06.2017 - ORE 13:00 4.76 6 4 .2 3.7 6

SIMULAZIONE ENVI-MET / FLUSSO DEL VENTO / 24.06.2017 - ORE 14:00

EX CAMILLI: CANAPA PER BONIFICA E RINATURAZIONE

3. 7

SCHEMA DI ASSETTO STRATEGICO

550.00

X (m)

ENVI_met

N

<Right foot>

Ferrara, Mariagrazia Ricci - urbanista, Simone Toni architetto, Clara Tumiati - funzionario Unione Comuni Terre e Fiumi.

PROGETTO AREA STUDIO

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

È possibile stampare questo pannello senza modificarne i contenuti. Quando i contenuti sono citati, anche solo parzialmente, è necessario indicarne come fonte il Laboratorio REBUS.


CITTÀ PER LE PERSONE L’ESPERIENZA DEI LABORATORI REBUS TRA MITIGAZIONE E ADATTAMENTO AL CLIMA MOSTRA PROMOSSA DA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Raffaele Donini Assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali. Programmazione territoriale e agenda digitale.

TESTI Valentina Dessì, Elena Farnè, Teodoro Georgiadis, Francesca Poli, Luisa Ravanello, Maria Teresa Salomoni IMMAGINI Laboratori REBUS (dove non diversamente citato) Matteo Chiura, Emilia Strada - fotografie laboratori

Paolo Ferrecchi D.G. Cura del territorio e dell’ambiente

GRAFICA E COMUNICAZIONE BRENSO architecure&design

Roberto Gabrielli Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio

ALLESTIMENTO BRENSO architecure&design con il supporto di Claudia Dall’Olio, Gianluca Fantini, Maurizio Masetti, Barbara Nerozzi, Michele Pasqui

IN COLLABORAZIONE CON CNR Ibimet Bologna ProAmbiente Bologna Politecnico di Milano - Dipartimento DAStU

ORGANIZZATA CON ANCI Emilia-Romagna

MOSTRA A CURA DI Luisa Ravanello con Elena Farnè e Francesca Poli

CON LA COLLABORAZIONE DEI COMUNI Modena, Parma, Rimini, Ferrara, Ravenna, San Lazzaro di Savena (BO)

CON IL PATROCINIO Ministero dell’Ambiente CNAPPC Consiglio Nazionale Architetti Paesaggisti Pianificatori Conservatori INU Istituto Nazionale di Urbanistica AIAPP Associazione Italiana Architettura del Paesaggio Climate-KIC Italia CON L’ADESIONE DI AUDIS Associazione Aree Urbane DISmesse Nomisma / NOVA VIA by Nomisma Urban@it CON IL PATROCINIO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI Ordini Architetti P.P.C. delle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Parma, Rimini, Modena; Federazione Emilia-Romagna dei Dottori Agronomi e Forestali; Ordine Dottori Agronomi e Forestali delle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Parma, Rimini, Modena Ordini degli Ingegneri delle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Parma, Rimini, Modena; AIAPP Triveneto Emilia Romagna

Laboratorio REBUS Regione Emilia-Romagna bit.ly/rebus-laboratorio Attribuzione - Non commerciale Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)

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MEDIA PARTNER Maggioli Editore Architetti Idee Cultura e Progetto - Architetti.com Planum. The Journal of Urbanism - www.planum.net Urban Center Bologna - Urban Center Ferrara SOCIAL MEDIA PARTNER DocGreen Forma il tuo verde E.Ventopaesaggio GArBo Giovani Architetti Bologna Giardini Condivisi Parma Manifattura Urbana OvestLab Modena Re-Mend Rigenerazione urbana e Architettonica Street Italia TipiStudio SEGRETERIA / AMMINISTRAZIONE Lorella Dalmonte / Manuela Calabrese STAMPA Centro Stampa Regione Emilia-Romagna DigitalPrint Service S.r.l., Segrate (MI)

rebus@regione.emilia-romagna.it

ESPERTI IN AULA Gabriele Bollini - urbanista, esperto in VAS SVILUPPO Elena Farnè, Luisa Ravanello, Elettra Malossi - urbanista Regione Emilia-Romagna, Francesca Poli esperta Legge/Bando Marianna Nardino – fisico CNR COORDINAMENTO TECNICO Bologna, esperta ENVI-met Luisa Ravanello Regione Emilia-Romagna Francesca Poli - architetto, rappresentazione e 2° ED. IN COLLABORAZIONE CON comunicazione del progetto Formez PA - Centro Servizi, Maria Teresa Salomoni assistenza, studi e formazione agromoma paesaggista per l’ammodernamento ProAmbiente, il verde per delle P.A. la mitigazione degli impatti antropici LECTIO MAGISTRALIS Andreas Matzarakis GUIDE AI SOPRALLUOGHI Università di Friburgo Elena Farnè, architetto Roberto Gabrielli, urbanista DOCENTI Teodoro Georgiadis, Valentina Dessì - Politecnico di bioclimatologo Milano, Dipartimento DAStU Maria Teresa Salomoni, Kristian Fabbri - architetto agronomo paesaggista Elena Farnè - architetto Francesca Poli, architetto Roberto Gabrielli - Regione Luisa Ravanello, urbanista Emilia-Romagna, Servizio Pianificazione urbanistica, GIURIA Paesaggio e Uso sostenibile Valentina Dessì del territorio Teodoro Georgiadis Teodoro Georgiadis - CNR Roberto Gabrielli

UN PROGETTO DI

LEGGE/BANDO Elena Farnè, Elettra Malossi, Luisa Ravanello

FACEBOOK Francesca Poli Emilia Strada

CARTE DA GIOCO Valentina Dessì, Elena Farnè, Luisa Ravanello, Maria Teresa Salomoni

VIDEO 1° ED. Senape TV

SIMULAZIONI ENVI-MET Marianna Nardino SCHEDE CASI STUDIO Elena Farnè, Francesca Poli, Luisa Ravanello Con il contributo di Costanza Barbieri, Bianca Pelizza - Comune di Parma; Filippo Bonazzi, Marcello Capucci, Catia Rizzo, Stefano Savoia - Comune di Modena; Chiara Dal Piaz - Comune di Rimini; Filippo Boschi, Maurizio Ermeti - Piano Strategico di Rimini

SEGRETERIA TECNICAORGANIZZATIVA Francesco Guaraldi Francesca Poli SEGRETERIA E SUPPORTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO Lorella Dal Monte Enrica Massarenti AMMINISTRAZIONE Marisa Dalla Noce - RER STAMPA Centro Stampa Regione Emilia-Romagna

MODELLI 3D/CARTOGRAFIA Francesca Poli TUTOR D’AULA Antonello Di Nunzio - Envi-Met Giulio Roberti - Envi-Met FACILITAZIONE IN AULA Elena Farnè Margherita Mugnai - Sociolab Silvia Givone - Sociolab LINKEDIN Kristian Fabbri Elena Farnè Silvia Rossi

CON

PERCORSO FORMATIVO E LABORATORIO GIOCOSIMULAZIONE 3° E 4° EDIZIONE IDEAZIONE Elena Farnè, Luisa Ravanello SVILUPPO Elena Farnè, Luisa Ravanello, Francesca Poli COORDINAMENTO TECNICO Luisa Ravanello Regione Emilia-Romagna COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO Antonio Gioielleri Marco Giubilini Giacomo Prati Matteo Zocca Anci Emilia-Romagna

Marco Marcatili - Nomisma Francesca Poli - architetto Luisa Ravanello - Regione Emilia-Romagna, Servizio Pianificazione urbanistica, Paesaggio e Uso sostenibile del territorio Maria Teresa Salomoni - agronoma paesaggista Proambiente Bologna ESPERTI IN AULA Marianna Nardino – fisico CNR Bologna, esperta ENVI-met Francesca Poli - architetto, rappresentazione e comunicazione del progetto Maria Teresa Salomoni agromoma paesaggista ProAmbiente, il verde per la mitigazione degli impatti antropici

GUIDE AI SOPRALLUOGHI LECTIO MAGISTRALIS Elena Farnè, architetto Christine Dalnoky Roberto Gabrielli, urbanista Atelier de Paysage Dalnoky (FR) Teodoro Georgiadis, bioclimatologo DOCENTI Paolo Gueltrini, agronomo Valentina Dessì - Politecnico di paesaggista Milano, Dipartimento DAStU Maria Teresa Salomoni, Claudio Calvaresi - Avanzi agronomo paesaggista Sostenibilità per Azioni, Milano Giovanni Poletti, agronomo Kristian Fabbri - architetto Francesca Poli, architetto Elena Farnè - architetto Luisa Ravanello, urbanista Roberto Gabrielli - Regione Emilia-Romagna, Servizio GIURIA 3° EDIZIONE Pianificazione urbanistica, Marcello Capucci Paesaggio e Uso sostenibile Valentina Dessì del territorio Teodoro Georgiadis Teodoro Georgiadis - CNR Nicoletta Levi Bologna, IBIMET Barbara Negroni

Luisa Ravanello Giuria 4° edizione Michele d’Alena Elena Farnè Roberto Gabrielli Teodoro Georgiadis Barbara Negroni Luisa Ravanello

Riccardo Raimondi Ilaria Tonti Stefano Zec

LEGGE/BANDO Luisa Ravanello, Elena Farnè

FACILITAZIONE IN AULA 3° ED. Elena Farnè Elena Ostanel Lucio Maria Rubini

CARTE DA GIOCO Valentina Dessì, Elena Farnè, Luisa Ravanello, Maria Teresa Salomoni SIMULAZIONI ENVI-MET Marianna Nardino Schede casi studio Elena Farnè, Francesca Poli, Luisa Ravanello Con il contributo di Fernanda Canino, Lorenzo Feltrin, Oronzo Filomena, Sebastiano Sarti, Anna Maria Tudisco - Comune di San Lazzaro di Savena; Federica Del Conte, Francesca Proni, Leonardo Rossi, Nicola Scanfèrla, Antonia Tassinari, Ilaria Venturi, Officina Meme Comune di Ravenna; Antonio Barillari, Tiziana Coletta, Roberta Fusari, Francesca Guerzoni, Silvia Mazzanti, Davide Tumiati Comune di Ferrara MODELLI 3D/CARTOGRAFIA Francesca Poli

TUTOR D’AULA Giulio Roberti - Envi-Met Francesco Segneghi valutazione BENEFITS®

FACILITAZIONE IN AULA 4° ED. Anna Agostini Adriano Cancellieri Lucio Maria Rubini FACEBOOK Francesca Poli Emilia Strada SEGRETERIA TECNICAORGANIZZATIVA Francesca Poli Giacomo Prati Matteo Zocca SEGRETERIA E SUPPORTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO Lorella Dal Monte Brunella Guida AMMINISTRAZIONE Marisa Dalla Noce - RER Miryam Cafaro - Anci ER STAMPA Centro Stampa Regione Emilia-Romagna

IN COLLABORAZIONE CON

PARTNERSHIP TECNICO-SCIENTIFICA

Consiglio Nazionale delle Ricerche sede di Bologna

Comune di Ravenna

Comune di Modena

CON IL PATROCINIO DI

CON L’ADESIONE DI

CON IL PATROCINIO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI

Federazione Regionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali Emilia-Romagna

g b o ar

IDEAZIONE Elena Farnè, Luisa Ravanello Nell’ambito di Progetto europeo REPUBLIC-MED REtroffiting PUBLIC spaces in MEDiterranean cities

Bologna, IBIMET Marco Marcatili - Nomisma Luisa Ravanello - Regione Emilia-Romagna, Servizio Pianificazione urbanistica, Paesaggio e Uso sostenibile del territorio Maria Teresa Salomoni - agronoma paesaggista Proambiente Bologna

Rigenerazione Urbana e Paesaggio

#rebus_er

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LOGO BICOLOR COLORI WEB

RGB 102,0,0 CMYK 34,100,100,56 RGB 204,0,0 CMYK 12,100,100,4 RGB 0,0,0 CMYK 0,0,0,100

g b o ar

PERCORSO FORMATIVO E LABORATORIO GIOCOSIMULAZIONE 1° E 2° EDIZIONE

REBUS L’energia della città

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g b o SOCIAL MEDIA PARTNER

LOGO MONOCROMO

MEDIA PARTNER

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LOGO SCALA DI GRIGI

RGB 0,0,0 CMYK 0,0,0,100 RGB 153,153,153 CMYK 0,0,0,50

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www.bit.ly/ rebuslaboratorio

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FONT MODERNA 64 PT LETTERE GRANDI FONT MODERNA 8 PT MYRIAD PRO

Comune di Parma

Comune di Rimini

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