Università degli Studi di Enna “Kore”
Laboratorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali Responsabile: Prof. Antonella Versaci
portfolio landscape architecture heritage
MUSEO MAXXI DI ROMA ANALISI DEL DEGRADO DEL C.A. DI UN MONUMENTO DELLA CONTEMPORANEITÀ OGGETTO: Incarico conto terzi affidato all’Univ. degli Studi Enna “Kore” Lab. Diagnostica e Restauro dei BB.AA.CC. Responsabile: Prof. Antonella Versaci LOCALITÀ: Roma KEY-WORDS: rilievo integrato, conservazione, cemento armato DATA: ottobre 2016 - marzo 2017
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Il lavoro qui presentato è frutto di un incarico affidato al Laboratorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali dell’Università Kore di Enna, responsabile Prof. Antonella Versaci. L’amministrazione della struttura museale progettata da Zaha Hadid, avvalendosi della consulenza di professionisti e istituzioni esterne, tra cui il laboratorio universitario ennese, ha avviato attività specifiche di conoscenza attraverso accurate attività di rilievo e l’individuazione e mappatura dei fenomeni di degrado che, insieme ad approfondite indagini diagnostiche e mirate analisi chimico-fisiche, costituiranno il supporto indispensabile per la redazione del progetto di conservazione e delle linee guida relative alla futura manutenzione. La plasticità dei mirabili prodigi del calcestruzzo armato che rende unica questa struttura, ha fatto emergere i reali vantaggi della documentazione tridimensionale e ad elevata risoluzione dell’opera, eseguita attraverso una consolidata e rigorosa prassi di rilievo integrato finalizzata alla definizione degli stati di degrado delle superfici e delle rispettive estensioni. Dai modelli tridimensionali sono state estratte le proiezioni ortografiche orientate secondo piani paralleli alle superfici verticali e orizzontali, al fine di ottenere le basi di supporto per la restituzione degli approfondimenti dei prospetti e delle piante iposcopiche. L’estensione delle superfici plastiche che costituiscono la pelle del museo MAXXI è stata, infine, computata discretizzando le geometrie in elementi finiti coincidenti con la partizione dei casseri che definiscono una maglia ben visibile sui prospetti. In tal modo è stata ottenuta un’accurata stima delle superfici in C.A.; il dato è stato utile alla stazione appaltante per definire il capitolato di gara per gli interventi da eseguire.. Una sintesi delle attività condotte è stata oggetto del seguente contributo scientifico: • VERSACI A., FAUZIA L.R. (2017). La conservazione della ‘materia grigia’ contemporanea: processi metodologici e indirizzi operativi. In PHD KORE REVIEW, vol. 6, pp. 79-92. ISSN 20395434
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MUSEO MAXXI DI ROMA: RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE SUPERFICI IN C.A. 1. Schema di discretizzazione per il calcolo delle superfici di un prospetto caratterizzato da geometrie irregolari. 2. Fotomosaico raffigurante la pianta iposcopica del MAXXI, ottenuto integrando tecniche di fotogrammetria digitale con i dati acquisiti con il laser scanner. 3. Mappatura dei degradi delle superfici in calcestruzzo armato faccia a vista. 4. Proiezione ortografica della nuvola di punti ottenuta dalle acquisizioni laser scanning.
VILLA ROMANA DEL CASALE RILIEVO E DIAGNOSTICA IN UN SITO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ OGGETTO: Attività di ricerca del Lab. Diagnostica e Restauro dei BB.AA.CC. dell’Univ. degli Studi Enna “Kore” Responsabile: Prof. Antonella Versaci LOCALITÀ: Piazza Armerina (EN) KEY-WORDS: rilievo laser scanning, diagnostica, termografia, copertura archeologica DATA: 2014 - 2017
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Nell’ambito della consueta attività di attività di ricerca condotta dal Laborotorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali, viene qui presentata una sintesi del lavoro di rilievo e diagnostica svolto nella sala del Triclinio della Villa romana del Casale di Piazza Armerina, inserita dal 1997 nella World Heritage List. In questo ambiente è ancora superstite la copertura archeologica progettata negli anni Cinquanta dall’architetto Franco Minissi, sostituita nella quasi totalità del resto della Villa con una nuova struttura inaugurata nel 2012. La stuttura ideata da Minissi in acciaio e Perspex traslucido, non ha goduto di una costante e corretta manutenzione e oggi risulta inadeguata a garantire la protezione degli apparati musivi della sala e i requisiti di sicurezza nella fruizione da parte dei visitatori. Le attività svolte riguardano il rilevamento termo-igrometrico della sala eseguito in diverse fascie orarie e il monitoraggio delle deformazioni delle superfici musive. Si è infatti registrato, grazie a campagne di rilievi laser scanning eseguite con cadenza annuale, un innalzamento delle tessere del mosaico localizzato in alcune aree, che hanno determinato rigonfiamenti sempre più evidenti del pavimento. I rilievi tridimensioanli alla copertura hanno inoltre costituito il supporto per la progettazione e per il computo estimatimativo, utile a valutare la sostenibilità di un intervento conservativo dell’opera minissiana o la sua sostituzione. Una sintesi dell’attività condotta è stata oggetto del seguente contributo scientifico: • VERSACI A., CARDACI A., FAUZIA L.R. (2016). Diagnostic activities for the planned conservation of mosaic pavements: the case study of the Triclinium of the Villa Romana del Casale (Sicily). In 6th International Euro-Mediterranean Conference (EuroMed 2016). Cipro, 31 ottobre - 4 Novembre 2016, p. 241-253. ISBN: 9783319484952
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DIAGNOSTICA E RICOSTRUZIONI 3D A SERVIZIO DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO 1. Pianta con rappresentazione del mosaico. 2. Esploso assonomterico della nuvola di punti acquisita con il laser scanner. 3. Report del monitoraggio degli scostamenti delle tessere del mosaico. 4. Modellazione 3D della copertura archeologica e computo delle superifici. 5. vista rendering del modello 3D della stanza del Triclinio.
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CITTÀ DI STARI BAR CONSERVAZIONE DEI RUDERI DELLA CITTÀ MEDIEVALE MONTENEGRINA OGGETTO: Attività di ricerca del Lab. Diagnostica e Restauro dei BB.AA.CC. dell’Univ. degli Studi Enna “Kore” Responsabile: Prof. Antonella Versaci LOCALITÀ: Staribar (Montenegro) KEY-WORDS: rudere, archeologia medievale, rilievo dei dissesti DATA: 2013 - 2014
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Lo studio della città di Stari Bar in Montenegro si inserisce tra le attività di ricerca condotte dal Laborotorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, Responsabile Prof. Antonella Versaci. Stari Bar (Antica Bar) è una piccola città abbandonata, situata sulla costa adriatica montenegrina. Conosciuta anche come Antivari, è costruita su un grande massiccio calcareo le cui condizioni orografiche impediscono l’accesso da sud e da est mentre i lievi pendii presenti sul lato ovest e nord-ovest hanno permesso lo sviluppo edilizio urbano. La presenza del fiume Bunar proprio a ridosso del centro urbano ha inoltre agevolato fin dall’antichità lo stanziamento e lo sviluppo delle popolazioni locali. Il sito di Stari Bar è oggi un parco archeologico aperto al pubblico che presenta delle problematiche legate alla completa fruizione e alla effettiva comprensione dei luoghi. Le attività condotte riguardano il rilevamento tridimensionale della città, lo studio dei dissesti di alcuni edifici, la formulazione di proposte per la conservazione a rudere e per il miglioramanto della fruizione del sito. Maggiori approfondimenti sull’attività condotta sono presenti nei seguenti contributi scientifici: • CARDACI A., VERSACI A., INDELICATO D., FAUZIA L.R., SPERANZA C. (2014). Heritage at risk: investigation and vulnerabilities management for the safeguarding of an old fortified town. In: Amoêda R., Lira S. & Pinheiro C. (a cura di). Heritage 2014 – Proceedings of the 4th International Conference on Heritage and Sustainable Development. Guimarães, Portogallo. 22-25 Luglio 2014, Green Lines Institute. ISBN: 9789899801370 • CARDACI A., VERSACI A., INDELICATO D., FAUZIA L.R. (2015). Il rilievo e il disegno della città per la lettura, la conservazione e la valorizzazione di Antivari. Survey and drawing of the city for the knowledge, the conservation and the valorization of the Old Bar. In Disegno & Città / Drawing & City. Cultura, Arte, Scienza, Informazione / Culture, Art, Science, Information - Atti del 37° convegno internazionale dei Docenti della Rappresentazione, p. 459-468. ISBN: 9788849231243
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STUDIO DELLE FASI INSEDIATIVE DELLA CITTÀ, ANALISI DEI DISSESTI E INTERVENTI DI CONSERVAZIONE A RUDERE 1. La città di Antivari: evoluzione delle fasi insediative. 2. Analisi delle tipologie murarie. 3. Analisi dei dissesti. 4. Rappresentazione assonometrica degli interventi di conservazione da rudere.
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ARCHITETTURA LONGOBARDA A PAVIA DOCUMENTAZIONE E VALORIZZAZIONE DI BENI CULTURALI DI EPOCA LONGOBARDA OGGETTO: Ricerca finanziata dal progetto “Pavia capitale e il suo territorio: valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale longobardo” LOCALITÀ: Pavia KEY-WORDS: valorizzazione, longobardi, archeologia medievale DATA: ottobre 2015 - dicembre 2015
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Il progetto ‘Pavia capitale e il suo territorio: valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale longobardo tra virtualità, multimedialità e ricerca storico-archeologica’, proposto dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo (Responsabile Prof. Alessio Cardaci) in partenariato con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia (Referente Dott. ssa Rosanina Invernizzi), è stato finanziato dall’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia nel luglio 2015 ed ha coinvolto numerose università ed enti. In particolare, le attività di rilevamento, conservazione e valorizzazione sono state eseguite dal Laboratorio universitario ennese, in collaborazione con il Lab_S.A.B.E. (Survey and Analysis of Building and Environment) dell’Università degli Studi di Bergamo (responsabile Prof. Alessio Cardaci). La ricerca ha visto l’uso del mezzo grafico - risultante dal connubio tra modelli culturali consolidati e controllo dell’innovazione tecnologica - quale strumento primario di studio, conoscenza critica e documentazione volti alla conservazione dell’architettura antica della città, e alla rivalutazione del suo ruolo strategico in epoca altomedievale. Nonostante la città di Pavia possa essere considerata il centro più importante della cultura longobarda in quanto capitale del regno dal 625 al 774, la maggior parte degli edifici eretti tra il VII e l’VIII secolo è andata distrutta o ha subito modifiche radicali. Restano però, accanto ai frammenti architettonici conservati nel museo civico, ricostruzioni grafiche e alcuni resti ancora visibili. Nell’ambito del progetto sono state analizzate le tracce presenti nella cripta di Sant’Eusebio, nella chiesa di San Marino e nella chiesa di Santa Maria delle Cacce. Una sintesi delle attività condotte è stata oggetto del seguente contributo scientifico: • CARDACI A., VERSACI A., FAUZIA L.R. (2016). Pavia, capitale longobarda: nuovi studi e approcci alla conoscenza per la conservazione e la valorizzazione dell’architettura altomedievale. In Le ragioni del Disegno / The reasons of drawing. Pensiero, Forma e Modello nella Gestione della Complessità / Thought, Shape and Model in the Complexity Managament - 38° convegno internazionale dei Docenti della Rappresentazione. Firenze, Italia, 15-17 Settembre 2016, p. 151-158. ISBN: 9788849232950
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CRIPTA DI SANT’EUSEBIO: RILIEVO E RAPPRE SEN TAZ I ON E DE L L E COMPONENTI MATERICHE E DELLO STATO DI CONSERVAZIONE 1. Sezione rappresentata sovrapponendo il disegno al tratto sulla proiezione ortografica della nuvola di punti acquisita con il laser scanner. 2. Sviluppo dei prospetti interni della cripta e caratterizzazione materica. 3. Fotopiano della pianta iposcopica ottenuto con tecniche fotogrammetriche digitali (Image Based 3D Modelling), con caratterizzazione dei degradi e dei disseti del sistema voltato. 4. Panoramica a 360° dell’interno della cripta di Sant’Eusebio.
CATACOMBE DEGLI IBLEI RILIEVO 3D E VALORIZZAZIONE TRA ARCHITETTURE RUPESTRI E PAESAGGI IBLEI OGGETTO: Attività di ricerca del Lab. Diagnostica e Restauro dei BB.AA.CC. dell’Univ. degli Studi Enna “Kore” Responsabile: Prof. Antonella Versaci LOCALITÀ: F erla e Canicattini Bagni (SR) KEY-WORDS: rilievo laser scanning, archiettura rupestre, archeologia, stampa 3D DATA: 2016
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Viene qui presentata una sintesi della restituzione dei rilievi tridimensionali ad elevata definizione eseguiti in due catacombe rupestri, allo scopo di analizzare questi interessanti beni isolati che caratterizzano il paesaggio dei monti Iblei nella Sicilia sud-orientale. Le attività hanno avuto ad oggetto le necropoli di cozzo Guardiole a Canicattini Bagni e di San Martino a Ferla. Si è proceduto al rilievo di questi beni isolati del paesaggio ibleo, fornendo un significativo contributo alla dcumentazione tridimensionale di queste opere, in passato oggetto di rilievi geometrici molto semplicati e spesso insufficienti per finalità scientifiche. I modelli 3D ottenuti dal rilievo laser scanning, integrati con tecniche di fotogrammetria digitale (image-based modelling), hanno permesso di realizzare la stampa 3D di un modello ridotto in scala della necropoli di Ferla, composto da elementi smontabili che consentono di osservare dettagliatamente gli ambienti interni della grotta. Una sintesi delle attività condotte è stata oggetto del seguente contributo scientifico: • CARDACI A., VERSACI A., FAUZIA L.R. (2016). Between archaeology and landscape. Analysis, conservation and valorisation of early Christian hypogean complexes of the south-eastern Sicily. In I QUADERNI DI CARREGGI, Vol. 4 - Landscape & Archaeology En-route International Seminar in Flaminia. Fano, Fossombrone e Cagli, Italia, 23-25 Giugno 2016, pp. 40-48. ISSN: 22813195
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ANALISI, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DI COMPLESSI IPOGEI PALEOCRISTIANI NELLA SICILIA SUD-ORIENTALE 1. Restituzione del rilievo, piante e sezioni dell’Ipogeo Maggiore della necropoli di Cozzo Guardiole. 2. Restituzione del rilievo, piante e sezioni dell’Ipogeo di Dionisio della necropoli di San Martino. 3. Stampa 3D dell’Ipogeo di Dionisio della necropoli di San Martino.
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MUSEO PAOLO ORSI RILIEVO INTEGRATO E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI OGGETTO: Incarico conto terzi affidato all’Univ. degli Studi Enna “Kore” Lab. Diagnostica e Restauro dei BB.AA.CC. Responsabile: Prof. Antonella Versaci LOCALITÀ: Siracusa KEY-WORDS: rilievo laser scanning, virtual tour, museo, archeologia DATA: dicembre 2012 - gennaio 2013
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Le attività di studio e di ricerca incentrate sull’interessante museo archeologico di Siracusa, progettato da Franco Minissi a partire dal 1960 e inaugurato nel 1988, scaturiscono dall’incarico per il rilievo plano-altimetrico della struttura affidato al Laborotorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali dell’Università degli Studi di Enna “Kore”. In particolare, si è provveduto al rilievo metrico del museo e dell’area di pertinenza ad esso annessa, con individuazione, al suo interno, dei sottoservizi elettrici e meccanici, degli impianti antintrusione e di videosorveglianza, dei punti luce, delle prese, dei quadri elettrici, degli impianti speciali (in riferimento ai locali adibiti a depositi di materiale archeologico), a supporto del progetto di manutenzione dell’opera e di revisione degli impianti. Il rilievo è stato condotto integrando diverse tecniche di rilievo metrico (stazione totale, GPS, laser scanner), associate a intense campagne fotografiche condotte all’interno e all’esterno dell’opera. In particolare si è proceduto all’acquisizione di prese fotografiche a 360° che hanno permesso di produrre tour virtuali interattivi, con i quali navigare digitalmente all’interno dell’opera. I contenuti multimediali elaborati sono stati utili in fase di ricognizione degli impianti, ma hanno rappresentato anche un’interessante proposta di valorizzazione a supporto di un’implementazione virtuale del museo siracusano. Dalle attività condotte su quest’opera minissiana sono scaturiti i seguenti contributi scientifici: • CARDACI A., VERSACI A., FAUZIA L.R. (2013). Between anti-museum and interactive museum: the case study of Paolo Orsi in Syracuse, Italy. In: XI Forum Internazionale di Studi Le Vie dei Mercanti “Heritage, Architecture, LanDesign”, Aversa/Capri, 13-15 Giugno 2013, p. 905-914. ISBN: 9788865422908 • CARDACI A., VERSACI A., INDELICATO D., FAUZIA L.R. (2013). Integrated survey methodologies for the knowledge, restoration and valorization of modern architecture. The case study of the Archaeological Museum of Siracusa designed by Franco Minissi. In: International Conference Built Heritage 2013 “Monitoring Conservation Management”, Politecnico di Milano, 18-20 novembre 2013, p. 729-736. ISBN: 987889096101
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RILIEVO INTEGRATO A SUPPORTO DELLA CONOSCENZA, DELLA GESTIONE E DELLA VALORIZZAZIONE DEL MUSEO E DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO 1. Restituzione del rilievo, prospetto realizzato sovrapponendo il disegno al tratto alla proiezione ortografica della nuvola di punti acquisita con il laser scanner. 2. Fotografia sferica di una porzione esterna dell’edificio. 3. Panoramica a 360° di un deposito di materiale archeologio custodito nel museo.
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4. Plastico dell’opera realizzato con stampante 3D ad elevata definizione, a partire dal modello digitale elaborato sulla base del rilievo laser scanning.
REPERTI ARCHEOLOGICI DOCUMENTAZIONE E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO IL RILIEVO 3D AD ALTA DEFINIZIONE OGGETTO: Attività di ricerca del Lab. Diagnostica e Restauro dei BB.AA.CC. dell’Univ. degli Studi Enna “Kore” Responsabile: Prof. Antonella Versaci LOCALITÀ: Palermo KEY-WORDS: rilievo laser scanning, archeologia, Soprintendenza del Mare DATA: 2014 - 2015
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Nell’ambito delle attività di ricerca condotte dal Laboratorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali dell’Università Kore di Enna (Resp. Prof. Antonella Versaci), sono stati condotti rilievi 3D ad elevata definizione di diversi reperti archeologici, con lo scopo di ottenere una documentazione tridimensionale con finalità scientifiche, ma anche di realizzare portali web con intenti più divulgativi che sfruttano la virtualità della resa digitale per condividere in rete, incrementare la comunicazione e diffondere la conoscenza di questo inestimabile patrimonio. In particolare sono qui presentate le attività che hanno avuto ad oggetto delle collaborazioni con la Sopintendenza del Mare (studi riguardanti i rostri e gli elmi rinvenuti nei fondali delle isole Egadi) e con il Centro Regionale Progettazione e Restauro della Regione Sicilia (studi riguardanti gli acroliti di Morgantina). I modelli 3D ottenuti dalle acquisizioni con il braccio di misura laser FARO ScanArm sono stati utilizzati che per la realizzazione di repliche fisiche dei reperti - sia alla scala reale che ridotta attraverso l’impiego di una stampante 3d ad elevata definizione e di una fresatrice CNC, utilizzabili come contenuti da esporre in un museo tattile a supporto di visitatori non vedenti.
GLI ACROLITI DELLE DEE DI MORGANTINA. RILIEVO HD E LA DIAGNOSTICA LASER SCANNING I celebri acroliti di età arcaica (VI sec. a.C.) della dea Demetra e della figlia Kore, sono stati oggetto di un approfondimento scientifico per la diagnostica, finalizzato alla conservazione e al restauro, ottimizzando le procedure di documentazione e aprendo la divulgazione a un pubblico sempre più ampio. La campagna di misura è stata condotta utilizzando uno strumento certamente tra i più performanti oggi in uso, il laser scanner CAM2 ScanArm. L’operazione ha, dunque, permesso la restituzione della geometria esatta degli acroliti per mezzo di modelli virtuali mappati fotograficamente e quindi in grado di evidenziare la presenza di abrasioni, graffi o altre discontinuità delle superfici.
RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LA CONOSCENZA, LA CONSERVAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE SUBACQUEO Le attività hanno riguardato il rilievo 3D, ad elevata definizione, dei reperti rinvenuti dalle campagne archeologiche subacquee condotte dalla Soprintendenza del Mare, nei fondali delle Isole Egadi. In particolare, le operazioni di misura hanno interessato un rostro e cinque elmi (241 a.C.). Le operazioni sono state condotte in quattro macro fasi di lavoro: acquisizione dei dati 3D (precisione ±35μm); ricognizione fotografica per lo sviluppo delle texture foto-realistiche; elaborazione dei dati in laboratorio; prototipazione rapida ottenuta tramite stampa 3D e fresatrice CNC.
RUDERI DI ANTICHI MULINI RICERCHE PER IL RECUPERO DEL PAESAGGIO FLUVIALE E DI ANTICHI MULINI AD ACQUA OGGETTO: supporto a tesi di Dottorato LOCALITÀ: Piazza Armerina (Enna) KEY-WORDS: restauro, rudere, slow-mobility DATA: 2013 - 2016
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La ricerca, condotta nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Architettura dei Sitemi per la Mobilità (XXVIII ciclo, dottorando Luca Renato Fauzìa), si è rivolta allo studio di antiche realtà economiche e produttive della Sicilia centrale, in particolare dei tradizionali mulini ad acqua, e dello stato dell’arte delle recenti dinamiche rivolte alla valorizzazione e alla concezione diffusa del patrimonio locale. Si è quindi posta l’attenzione alle possibilità di mettere in crisi e di reinterpretare le più comuni accezioni utilitaristiche connesse allo sfruttamento delle risorse di un territorio. Dalla lettura del paesaggio della Sicilia interna, disseminato di beni isolati che ne hanno contrassegnato la storia dal punto di vista antropico e naturale, emerge la necessita di trovare efficaci strategie per far conoscere, salvaguardare e valorizzare questo patrimonio culturale. In tal senso lo studio e lo sviluppo di sistemi innovativi di catalogazione e di condivisione su web del patrimonio esaminato, hanno determinato un supporto essenziale per la realizzazione di una piattaforma ICT intesa come un’infrastruttura digitale, che consente di rendere virtualmente fruibili anche i beni più isolati caratterizzanti il paesaggio. Questo lavoro affronta quindi il tema del restauro conservativo, della rifunzionalizzazione e della valorizzazione di un rilevante patrimonio rurale di interesse architettonico e naturalistico; mirando a riconoscere e a definire quei caratteri omogenei, derivanti dalle interrelazioni della natura e della storia umana nella porzione di territorio che identifica il paesaggio dell’alta valle del fiume Gela. Le ricerca condotta è stata oggetto dei seguenti contributi scientifici: • FAUZIA L.R. (2014). Le vie dell’acqua di Piazza Armerina (Enna). Analisi delle dinamiche di conoscenza, restauro e valorizzazione. In PhD KORE Review n. 5, p.10-16. ISSN: 20395434 • FAUZIA L.R. (2014). Acqua, grano e zolfo. Tra utilità e inutilità in una nuova concezione delle risorse della Sicilia interna. In: XVIII International Scientific Conference on The usefulness of the useless in the landscape-cultural mosaic: liveability, typicality, biodiversity. Vol. XVII, n.1, p. 52-56. ISSN 20383371 • VERSACI A., FAUZIA L.R. (2014). Los antiguos molinos de Piazza Armerina (Enna): el conocimiento y la valorización a favor de una concepción extendido del patrimonio cultural. In: 9º Congreso Internacional de Molinología, p. 75-84. ISBN: 9788417124007 • FAUZIA L.R., VERSACI A. (2015). Ancient water mills in central Sicily. Musealization hypothesis for the recovery and the conservation. UNISCAPE En-Route, a. 1, n. 3, 2016, p. 63-70. ISSN: 22813195 • VERSACI A., CARDACI A., FAUZIA L.R. (2016). Recovery and conservation of old water mills in Central Sicily. In Comer D.C., Versaci A., Amer M.S. (a cura di), Procedia - Social and Behavioral Sciences, Volume 225, p. 15-26. ISSN: 18770428 • VERSACI A., FAUZIA L.R. (2017). Ruderi di antichi mulini a Piazza Armerina: recupero, conservazione, fruizione. Ruins of old mills in Piazza Armerina: recovery, conservation, fruition. In PHD KORE REVIEW, vol. 5, pp. 87-103. ISSN 20395434
MUSEO PAOLO ORSI RILIEVO INTEGRATO E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Le attività di studio e di ricerca incentrate sull’interessante museo archeologico di Siracusa, progettato da Franco Minissi a partire dal 1960 e inaugurato nel 1988, scaturiscono dall’incarico per il rilievo plano-altimetrico della struttura affidato al Laborotorio di Diagnostica e Restauro dei Beni Architettonici e Culturali dell’Università degli Studi di Enna “Kore”. In particolare, si è provveduto al rilievo metrico del museo e dell’area di pertinenza ad esso annessa, con individuazione, al suo interno, dei sottoservizi elettrici e meccanici, degli impianti antintrusione e di videosorveglianza, dei punti luce, delle prese, dei quadri elettrici, degli impianti speciali (in riferimento ai locali adibiti a depositi di materiale archeologico), a supporto del progetto di manutenzione dell’opera e di revisione degli impianti. Il rilievo è stato condotto integrando diverse tecniche di rilievo metrico (stazione totale, GPS, laser scanner), associate a intense campagne fotografiche condotte all’interno e all’esterno dell’opera. In particolare si è proceduto all’acquisizione di prese fotografiche a 360° che hanno permesso di produrre tour virtuali interattivi, con i quali navigare digitalmente all’interno dell’opera. I contenuti multimediali elaborati sono stati utili in fase di ricognizione degli impianti, ma hanno rappresentato anche un’interessante proposta di valorizzazione a supporto di un’implementazione virtuale del museo siracusano. Dalle attività condotte su quest’opera minissiana sono scaturiti i seguenti contributi scientifici: • CARDACI A., VERSACI A., FAUZIA L.R. (2013). Between anti-museum and interactive museum: the case study of Paolo Orsi in Syracuse, Italy. In: XI Forum Internazionale di Studi Le Vie dei Mercanti “Heritage, Architecture, LanDesign”, Aversa/Capri, 13-15 Giugno 2013, p. 905-914. ISBN: 9788865422908 • CARDACI A., VERSACI A., INDELICATO D., FAUZIA L.R. (2013). Integrated survey methodologies for the knowledge, restoration and valorization of modern architecture. The case study of the Archaeological Museum of Siracusa designed by Franco Minissi. In: International Conference Built Heritage 2013 “Monitoring Conservation Management”, Politecnico di Milano, 18-20 novembre 2013, p. 729-736. ISBN: 987889096101
BORGO PADRESANTO PROGETTO DI RECUPERO ALLA SCALA MICRO-URBANA OGGETTO: supporto a tesi di Laurea LOCALITÀ: Piazza Armerina (Enna) KEY-WORDS: restauro, riuso, museografia DATA: novembre 2011 - novembre 2012
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Lo studio, elaborato nell’ambito della tesi di Laurea in Architettura dal titolo “Mitopoiesi e Virtualità: nuove proposte nel borgo S. Giovanni di Piazza Armerina” (discussa all’Università “Kore” di Enna nel 2012, tesista Luca Reanto Fauzìa) si basa su un’approfondita analisi storico-urbana, su rilievi che integrano metodologie tradizionali e innovative tecniche di laser scanning 3D e di fogrammetria digitale. Il lavoro ha avuto lo scopo di progettare proposte di riqualificazione urbana, di recupero di beni monumentali e di formulare ipotesi di valorizzazione e riuso, innovative e compatibili con il valore storico di una parte molto antica della città di Piazza Armerina, nota in passato come borgo del Padresanto. Questo luogo, di cui le più antiche fonti documentali pervenute risalgono al XII secolo, costituisce una vera e propria cerniera tra il centro storico e le zone di più recente urbanizzazione, ma nonostante gli importanti significati storici e simbolici che la storia gli riconosce, non riesce a configurarsi come uno spazio culturale vissuto e pienamente compreso dalla comunità. Tuttavia, tale territorio antropizzato rimane l’espressione delle vicende storiche che l’hanno attraversato. Se adeguatamente protetto e valorizzato; se studiato con finalità scientifiche e didattiche, in stretta collaborazione con la comunità e in sinergia con le istituzioni, tale patrimonio potrebbe rivelarsi vitale, sostenere l’economia e contribuire al mantenimento dell’identità culturale locale, producendo valore aggiunto e offrendo nuove opportunità di lavoro. Notevole importanza ha rivestito, in questo studio, la ricostruzione della storia degli edifici ecclesiastici, degli spazi pubblici che si aprono sulla piazza Martiri d’Ungheria, nonché di quelli privati, abitazioni che portano i segni di un’evoluzione urbana susseguitasi dal XII secolo a oggi senza interruzione. Nella redazione del progetto è stato valorizzato l’intero borgo attraverso la realizzazione di nuove compatibili funzioni d’uso, prima fra tutte la creazione di un nuovo modello di museo interattivo, elaborandone la composizione spaziale e i percorsi di visita, ma contestualmente i contenuti e gli aspetti didattici. Una sintesi dell’attività condotta è stata oggetto del seguente contributo scientifico: • FAUZIA L.R. (2013). Progettare attraverso il mito: le vicende del Gorgo Nero per la ri-fondazione del borgo S.Giovanni di Piazza Armerina (Enna). In: The XVII International Interdisciplinary “Utopias and dystopias in landscape and culturalmosaic. Visions Values Vulnerability”, Udine, Italy, 27-28 Giugno 2013, Vol. VI, p. 3544. ISSN: 1691-5887
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DAL RESTAURO CONSERVATIVO ALL’INNESTO CONTEMPORANEO 1. Prospetto della quinta urbana che delimita il lato sud-est di Piazza Martiri d’Ungheria. Elaborazione da nuvola di punti acquisita con laser scanner e integrazione con acquisizioni fotogrammetriche digitali. 2. Prospetto nord dell’ex Istituto Magistrale, edificato sui resti della chiesa e del monastero di Santa Chiara. Mappatura degli stati di alterazione e di degrado delle superfici a supporto dell’intervento di restauro conservativo. L’elaborato architettonico si basa sulla proiezione ortografica derivante dal rilievo laser scanning. 3. La proposta progettuale comprende interventi alla scala micro-urbana, interventi di restauro conservativo sulle tre presenze monumentali che si affacciano su piazza Martiri d’Ungheria - la Torre del Padresanto, il complesso dei Teatini e l’ex monastero di S. Chiara che versano in stato di abbandono, proposte di riuso che hanno lo scopo di rivitalizzare questi luoghi ricchi di storia con la realizzazione di innesti contemporanei rispettosi della preesistenza. Particolare attenzione è stata posta nell’introduzione della funzione museale nell’ex monastero delle clarisse, un edificio che ha subìto consistenti e invasive trasformazioni fino alla fine degli anni Ottanta. Nella proposta progettuale anche gli elementi comunenente intesi come superfetazioni giocano un ruolo determinate per una nuova distribuzione museografica degli spazi e per la creazione dei percorsi di visita.
PRIORATO DI S. ANDREA TRA ARCHEOLOGIA MEDIEVALE E RECUPERO DEL PAESAGGIO OGGETTO: supporto a tesi di Laurea LOCALITÀ: Piazza Armerina (Enna) KEY-WORDS: restauro, analisi muraria DATA: 2016 - 2017
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Il presente lavoro nasce dalle attività ricerca del Laborotorio condotte a supporto della tesi di Laurea in Architettura (ciclo unico): “Il giardino dello spirito. Valorizzazione del Gran Priorato di Sant’Andrea a Piazza Armerina”, Marzo 2016, Università degli Studi di Enna “Kore”, tesista: Federica Novello. Testimonianza di epoca medievale, la chiesa di S. Andrea rappresenta un elemento cruciale nella ricostruzione delle vicende legate alla genesi e all’evoluzione urbana di Piazza Armerina, nota ai più per i mosaici della Villa Romana del Casale (iscritta sulla Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1997), ma altrettanto ricca di emergenze storico-artistiche di valore. Il progetto di conoscenza, fondato su nuove indagini metrico-formali e di rilevamento critico attraverso tecniche di 3D laser scanning e di fotogrammetria digitale image-based 3D modelling, si è proposto di produrre modelli virtuali tridimensionali e proiezioni ortografiche fotorealistiche al fine del riconoscimento materico e della lettura dell’opera nelle sue differenti fasi costruttive. Una parziale sintesi dell’attività condotta è stata oggetto del seguente contributo scientifico: • CARDACI A., VERSACI A., FAUZIA L.R. (2017). Il priorato di S. Andrea extra Placeam e i quattro mulini: ipotesi di riuso e valorizzazione di un simbolo identitario della città di Piazza Armerina. In: ReUSO Granada 2017 SOBRE UNA ARQUITECTURA HECHA DE TIEMPO. Granada, Spagna, 19-21 ottobre 2017, vol. 3, p. 105-110. ISBN: 9788433861313
STUDIO DEGLI APPARATI MURARI A SUPPORTO DELL’ANALISI STRATIGRAFICA Rappresentazione dei prospetti: sovrapposizione del disegno al tratto su proiezioni orografiche ottenute integrando rilievo laser scanning e fotogrammetria digitale. 1. Prospetto ovest. 2. Analisi delle tipologie murarie del prospetto nord del transetto.
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