Gazzetta della Bassa. Marzo 2017. Anno IX n. 87. by La Clessidra Editrice

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Patria Sestetto di fiati. Musiche di L. Janacek e A. Dvorák Sala degli Arazzi, Palazzo dei Principi di Correggio (corso Cavour, 7) Lunedì 3 aprile ore 21,00 Meglio dei mondiali dell'82 Duo d'archi con strumenti d'epoca. Musiche di A. Corelli, G. Tartini e F. Geminiani Lunedì 8 maggio ore 21,00 Uno strumento, tre nazioni Violoncello solo. Musiche di J. Sebastian, G. Ligeti e G. Cassadò

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L'ultimo appuntamento è per domenica 26 marzo alle ore 16,00 in Sala Ultimo appuntamento domenica 26 marzo d'Aragona nella Rocca Estense con “Celtic Ireland – La magia del Folkloi conclude, dopo i primi due spettare irlandese”. Bambini e famiglie saranno coli a gennaio e febbraio, il “Sunday accompagnati in un affascinante viaggio Brunch”, la rassegna, organizzata tra miti e leggende irlandesi. Con Carolidall’assessorato alla Cultura del Comune di San Martino e NoveTeatro, dedicata na Migli Bateson, voce Alessandro Calaagli allievi della scuola primaria e alle loro brò, chitarra Attilio Gorni. Ingresso libero. famiglie. Gli spettacoli sono un'occasione Per info: per divertirsi insieme e imparare l’inglese cell. 331.4426784 - info@noveteatro.it opattraverso il teatro, con spettacoli interatti- pure: 0522.636709 - cultura@comune.sanmartinoinrio.re.it vi e che coinvolgono i bambini stessi.

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Festa della Donna

Eventi nel mese di marzo in occasione della Festa della Donna

di Cmarzo l’indifferenza solo di una persona V E N D I el T Amese CU I N E a Rio COM P O N I B I anche LI Saliceto sono in pro- che mi ha letto, ne sarà valsa la pena”. SU MISURA, PERSONALIZZATE, COMPLETAMENTI gramma alcuni eventi Sarà presente all'evento Roberta Mori, e Presidente comE S O S T I T U Z I O N E E L E Tper T R festeggiare O D O M ElaS Festa T I C I Consigliera I N C A S regionale SO LA BACHECA della Donna. missione per la parità e per i diritti delle MESSAGGI DALLE persone. ATTIVITÀ Giovedì 9 marzo, ore 21.00 Accompagnamento musicale del maeTeatro Comunale Montanari stro Flavio Bussei e la band T-Rio. (Via Giuseppe Garibaldi, 28) Ingresso libero. Incontro aperto alla cittadinanza con Barbara Schiavulli. Mercoledì 22 marzo, ore 21.00 Trattoria Giornalista, reporter di guerra e co-fon- Centro Culturale W. Biagini La Quinta Terra datrice di Radio Bullets, presenta un re- (via XX Settembre) Cucina tipica, portage di guerra "La storia di un paese Proiezione documentario della Sonnegnocco e tigelle e di un popolo, l'Afghanistan, che vive Film dal titolo: "A casa non si torna" di e da 40 anni in guerra". con Lara Rongoni. “Volevo raccontare la Storia, volevo Il documentario narra la vita quotidiana che la mia penna si battesse contro l’indi donne che svolgono lavori considerati PRODUZIONE E VENDITA CUCINE giustizia, speravo di poter contribuire a maschili o comunque pesanti. Un mosaiS Udi esperienze M I S U R A ,che P Eraconta R S O NleA difficoltà LIZZATE, CO cambiare il mondo. Facendo questo me- co stiere ho capito che niente di tutto que- del E vivere S O S Tquotidiano. ITUZIONE ELETTRODOMES sto è possibile, ma ho incontrato persone Dialoga con l'autrice: Gabriella Dionigi, Correggio (RE) Via del Correggio, 1/A straordinarie, ho visto il coraggio e la vo- responsabile coordinamento donne SpiSan Martino in Rio (RE) glia di vivere, ho condiviso il dolore e la Cgil Emilia Romagna V. Don P. Borghi, 9 paura, e se avrò scalfito con le mie parole PRODUZIONE

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Proiezioni di fotografie di viaggio

ontinua presso il Circolo ricreativo Aperto Novellarese (via Veneto, 30) la rassegna “Immagini dal mondo” con la proiezione di fotografie scattate negli angoli più diversi del mondo. Inizio proiezioni alle ore 21,00. Lunedì 6 marzo Algeria "Le bapteme de la solitude" Birmania "Frammenti, Sangha e un Mondo a parte” di Stefano Negri Lunedì 13 marzo Islanda, la mia Africa e Libia di Denis Fornaciari e Or-

mes Imovilli

Lunedì 27 marzo Viaggi ed altri pensieri 2 di Gianni Rossi Lunedì 3 aprile Thi King Bromo "In viaggio tra le isole dell'Indonesia” di Graziano Pederzoli Le serate sono a ingresso libero. Per informazioni: Mauro Storchi tel. 347 4724783 e-mail: storchimauro@libero.it

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Lunedì 20 marzo Le capitali del Baltico di Mauro Storchi

Giochiamo intelligente

Diamo un calcio all'azzardo

l giovedì pomeriggio dalle ore 16,00 alle 19,00 nelle sale della Biblioteca Comunale "G. Malagoli" (Piazzale Marconi, 1) si rinnova l'appuntamento con "Giochiamo intelligente - Diamo un calcio all'azzardo": tre ore da passare in compagnia per conoscere giochi da tavolo noti e meno noti, dai più semplici ai più evoluti. I prossimi pomeriggi di

"Giochiamo intelligente" sono in programma il 16 marzo, il 30 marzo, il 13 aprile, il 27 aprile, l'11 maggio e il 25 maggio. L'ingresso è libero ed è consigliato per bambini e bambine dagli 8 anni di età. Per informazioni è possibile contattare la biblioteca: tel. 0522 655419 e-mail: biblioteca@comune. novellara.re.it

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servizi

iniziative

Iscrizioni al Nido Comunale

C'è tempo fino al 31 marzo per le iscrizioni per l'anno scolastico 2017/18

aperto fino al 31 marzo il bando per le iscrizioni al Nido d’Infanzia Comunale “Girotondo”, rivolto ai bambini nati negli anni 2015, 2016 e 2017 (anche con data presunta del parto entro il 31/08/2017). Per avere informazioni sulle modalità di iscrizione, sull’organizzazione del servizio e i criteri per i punteggi ci si può rivolgere all’Ufficio Scuola Comunale (con sede in Piazza Roma, 12 - Tel. 0522 753358) oppure si può consultare il sito internet del Comune di Cam-

pagnola Emilia. Inoltre, sabato 11 marzo dalle ore 10.00 alle 12.00, i genitori interessati ad iscrivere il proprio figlio potranno visitare gli spazi del Nido (in via K. Marx, 3) e chiedere informazioni alle educatrici e alla pedagogista presenti.

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l centro giovani di Bagnolo in Piano per il terzo anno consecutivo parteciperà al circuito off di fotografia europea con un tema tutto dedicato alla memoria del territorio. Quest'anno la mostra aperta si trasformerà in un vero e proprio concorso fotografico a premi aperto a tutti i fotografi amatoriali e non del territorio, concorso che culminerà con l'esposizione in mostre fotografiche alle-

stite per tutto il paese. La grande novità è proprio la destinazione delle mostre che quest'anno in modo capillare, proprio come accade a Reggio, verranno allestite nei negozi, nelle attività commerciali e negli uffici amministrativi di tutto il territorio comunale, in un percorso fotografico davvero nuovo per i paesi della provincia e della bassa. Non solo, il tema di quest'anno vedrà coinvolte

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anche tutte le associazioni del paese, le quali insieme all'archivio comunale realizzeranno delle mostre, anch'esse itineranti, per raccontare la propria storia e quella del paese attraverso le fotografie della propria memoria. Un intreccio tra fotografie inedite e storiche che proporrà un vero e proprio viaggio fotografico dalla memoria al presente con un rilancio ideale per il futuro della comunità bagnolese stessa. Grandi promotori dell'iniziativa oltre al centro giovani e all'assessorato alla cultura saranno le maggiori associazione del paese

come auser, ctl, latteria sociale, parrocchia e unione dei commercianti del multiplo senza contare il fondamentale sostegno economico da parte degli sponsor Fisiokinè e studio odontotecnico Tondelli e Malaguti. La mostra verrà inaugurata sabato 6 maggio alla presenza delle maggiori autorità dei comuni dell'unione terre di mezzo e come negli scorsi anni, sarà accompagnata da esibizioni di musiche dal vivo e da altri eventi culturali correlati alla mostra. Davide Predieri

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on eravamo in tanti, ma tutti pieni di belle speranze, quasi come i famosi quattro amici al bar di Gino Paoli, che volevano cambiare il mondo. Ci siamo riuniti la prima volta e, per un po’ di tempo, anche le volte successive, nella sala del Consiglio Comunale; ognuno di noi portatore delle proprie conoscenze culturali, delle proprie esperienze professionali, ma soprattutto portatore di grande passione umana e voglia di fare. Ma fare che cosa? Provare a costruire insieme un nuovo «ambiente culturale» che, secondo noi, a Reggiolo mancava. “Reggiolo è sempre stata ricca di feste «goderecce» e «mangerecce» - diceva Don Angelo Melegoni - ma povera di eventi e manifestazioni culturali; tanto cibo per il corpo, ma poco cibo per l’anima”. Così quel-

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la sera il dott. Giorgio Sgarbi, il prof. Franco Canova, l’arciprete Don Angelo Melegoni (che da poco non era più parroco per raggiunti limiti di età), il prof. Carlo Santachiara, l’artista Egizia Ongarini, l’artista Enrico Balasini, la dottoressa Natalina Capiluppi, la dottoressa Donatella Capanni, io e probabilmente qualcun altro che non ricordo, ci incontrammo per organizzare il nostro “Circolo Culturale Polaris”, e creare insieme nuova linfa e nuovi fermenti per Reggiolo. Sono passati circa ventiquattro anni da quegli incontri, e a tanta distanza di tempo mi rimane il profumo di quei fermenti, di quell’entusiasmo, di quella incontenibile voglia di fare che era in noi. Mi piace ricordare quei momenti che hanno dato vita a tante iniziative e a tanti progetti di carattere letterario, artistico, musicale e cinema-

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I paesi della Bassa reggiana tografico; amo rivivere, almeno mentalmente, le esperienze di quel tempo, riprovare la gioia della consapevolezza di avere realizzato tanti progetti importanti: riportare a Reggiolo serate di musica classica e non solo, incontri di letteratura e di poesia, programmazioni cinematografiche con i più importanti maestri del nostro tempo. Ma il più longevo, e anche il più importante dal punto di vista culturale e sociale, di questi progetti è sicuramente l’Università del Tempo Libero, voluta energicamente dall’indimenticato Don Angelo Melegoni, e poi sostenuta con tanto impegno da altri amici, altrettanto indimenticati, che si sono succeduti nel tempo, come il geometra Giuseppe Bindocci che si è speso sempre con tanta intensità per organizzare i cicli delle lezioni ed ha saputo, da par suo, creare quel bellissimo logo artistico che ancora oggi identifica la nostra Istituzione; o ancora il caro Curio Covri, che con tanta dedizione e tanta perizia, ha retto le sorti economiche della “scuola”, come viene chiamata affettuosamente dai partecipanti, dedicando ad essa gli ultimi anni della propria esistenza. L’Università del Tempo Libero, che già in diverse occasioni ho suggerito di intitolare a “Don Angelo Melegoni”, è giunta quindi al suo ventiquattresimo anno di attività. In tutti questi anni ha visto la partecipazione, calorosa e interessata,

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di tanti “allievi” che sono aumentati via via nel tempo, nonostante il normale avvicendamento anagrafico: nel 1993, alle prime lezioni, erano presenti una ventina di partecipanti o poco meno; attualmente abbiamo ormai superato le 80 iscrizioni e per chi, come il sottoscritto, tiene le proprie lezioni da quel lontano inizio ad oggi, è veramente impressionante rilevare questo aumento così massiccio di partecipanti, e parlare ad una platea così vasta di “studenti”, come accade nelle “normali” Università. Sono anche aumentate, e diversificate maggiormente le lezioni, con un deciso incremento anche degli insegnanti o relatori disponibili. Da diversi anni, la «nostra» Università, si avvale della gestione appassionata di Camillo Tirabassi che, nonostante il peso degli anni, come dice lui, continua a spendersi con giovanile entusiasmo, sempre pronto a fare, cercare, organizzare. Col tempo si sono affiancati a lui la maestra Laura Troni e il sig. Enzo Martignoni che, con lo stesso spirito disinteressato, a loro volta donano generosamente il proprio tempo per amore della “scuola” e dei suoi partecipanti. In quel lontano 1993, quindi, abbiamo speso bene il nostro tempo: il seme che abbiamo gettato è diventato una pianta forte e rigogliosa; ne possiamo andare fieri! Lunga vita all’Università del Tempo Libero di Reggiolo. Roberto Rinaldi

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PER NON PERDERE IL SAPORE Grande successo a Reggiolo domenica 12 febbraio per la XIX edizione di "Per Non perdere il Sapore"

al 2015 l'evento è stato arricchito dall'attribuzione del "Palio del Norcino": una sfida che vede coinvolti numerosi norcini provenienti dalle province di Reggio, Modena e Mantova, intenti nell'arte antica e sempre nuova della preparazione dei ciccioli all'ombra della Rocca medievale. “L’iniziativa - spiega il presidente della Pro Loco Armando Bosi- nasce diciannove anni fa per riportare in voga il cicciolo che in quegli anni stava quasi scomparendo dalle nostre tavole. Questa manifestazione si propone di valorizzare un prodotto considerato importantissimo nelle cucine contadine in quanto lo strutto ricavato dalla cottura rappresentava un vero e proprio sostituto dell’olio”. Erano più di una sessantina i paioli presenti in piazza alimentati a legna o a gas. Detentori del premio nel 2015 furono il reg-

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giolese Alfredo Giovannini e Vezzani Gabriele di Mandrio. Nel 2016 l’ iniziativa venne sospesa causa maltempo e ad aggiudicarsi perciò il titolo di secondo “Norcino della Rocca” nell’ edizione di quest’anno sono stati per la cottura a gas al primo posto Vezzani Gabriele di Mandrio, al secondo Lanza Rainero di Novellara, al terzo Davoli Alvaro di Correggio mentre per la categoria “cottura a legna”: primo classificato Vecchi Alberto di San Bernardino, secondi Cugini Roberto e Gilberto di San Bernardino e terzo Minarelli Roberto di San Bernardino. I vincitori rimangono in carica fino alla stagione successiva ed espongono il palio in tutte le manifestazioni. L'usanza di macellare il maiale, "smettere", "fare su"- a seconda delle varie zone - in un periodo che va da dicembre e febbraio, ha origini molto antiche legate in particolare a rituali pagani. Un appuntamento che soprattutto in

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passato, in prossimità del giorno Sant'Antonio Abate (17 gennaio), rappresentava un vero e proprio momento di incontro tra famiglie numerose, una tradizione che qualcuno ha mantenuto. Dai diversi prodotti della macellazione più o meno pregiati, ogni famiglia traeva il cibo sufficiente per un intero anno e sebbene non esista una netta differenza tra i ciccioli della “Bassa” e quelli della montagna, ciò che caratterizza questo prodotto è senza dubbio l'immancabile ingrediente segreto che ogni buon norcino che si rispetti aggiunge alla ricetta tradizionale. Per tutta la giornata di domenica era presente un’esposizione di trattori d’epoca e moderni in collaborazione con A.M.A.C., pane cotto nei forni a legna a cura dell’ A.T.I, “Il funerale del Porco” con il gruppo Folk “Come na volta” di San Martino in Rio e numerose

bancarelle con prodotti alimentari tipici e per i più piccoli “La Fattoria” con cavalli, pony, somarelli, capre, pecore e conigli a cura di M.G. Horse, il tutto animato da Radio circuito 29. Anche la ProLoco ha proposto un menù per l’occasione: maccheroni al torchio con salsiccia e fagioli, lasagne, cotechino, ciccioli, salami e dolci di carnevale. Non solo gastronomia: l’11 febbraio Reggiolo ha ricordato il 940° anniversario del passaggio di papa Gregorio VII al "Bondanazzo", l'antica “Bondeno di Roncore” dove soggiornò presso la corte di Matilde Canossa. Anche quest'ultima è storicamente legata al maiale; animale e alimento per eccellenza soprattutto nel medioevo di cui la Grancontessa introdusse alcune tecniche di allevamento. Francesco Fava

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Marzo 2017 | anno IX - n 87 15

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ttica Giemme è un negozio storico per chi cerca professionalità e benessere, senza rinunciare alla moda, per i propri occhi. Fondata nel 1979 da Erminia Marchi, ha raggiunto quasi quaranta anni di storia. Ora a gestire l'attività sono le figlie, Paola e Glenda, che collaborano sui due negozi di Gonzaga e Moglia. Abbiamo chiesto a Glenda di parlarci della loro attività. Una lunga storia quella del vostro negozio che vi contraddistingue per la professionalità. “Crediamo molto nella professionalità e cerchiamo di differenziarci dalla concorrenza, offrendo un servizio all'altezza delle aspettative dei clienti.

Facciamo occhiali specializzati per le singole esigenze, stando attente anche alla moda acquistando i marchi più famosi e apprezzati. Paola è ottico optometrista, qualifica che consente di poter effettuare controlli della vista. Essendo inoltre contattologa effettua applicazioni lenti corneali e anamnesi del film lacrimale”. Si può dire quindi che offriate un servizio completo per il benessere degli occhi... “Offriamo un servizio di qualità e personalizzato, che cerca di rispondere ad esigenze sempre più dettagliate. Laddove andando in un mercato generico si ricevono delle risposte superficiali, noi cerchiamo di coccolare i

nostri clienti”. Quali sono i vostri progetti futuri? “Siamo due ragazze motivate e positive che guardano sempre a nuove idee. Il nostro progetto è quello di essere presenti sul web, magari sviluppando uno shop online. L'anno scorso, inoltre, abbiamo creato un evento in collaborazione con un famoso brand di occhiali, chissà che non si ripetano altre occasioni di festa in futuro”. Ottica Giemme: Piazza Matteotti 30, Gonzaga | Tel. 0376 58165 Via XX Settembre 20, Moglia | Tel. 0376 556118

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16 Marzo 2017 | anno IX - n 87

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roseguono nei mesi di marzo e aprile gli appuntamenti al Teatro Pedrazzoli di Fabbrico (Corso Roma, 64), la cui gestione è stata affidata all'ente teatrale Nove Teatro. Questi i prossimi spettacoli in programma.

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Sabato 11 marzo ore 21 NOVECENTO di Alessandro Baricco con Eugenio Allegri sulla base dell’allestimento di Gabriele Vacis, Lucio Diana e Roberto Tarasco.

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Dopo il debutto avvenuto al Festival di Asti 16, nel giugno del 1994, sono ormai circa 500 le repliche e più di 200 mila gli spettatori per un monologo divenuto un cult della scena italiana. Questi i numeri di “Novecento”: negli anni a cavallo delle due guerre mondiali, abbandonato sulla nave dai genitori e ritrovato sopra un pianoforte da un marinaio, Novecento trascorre tutta la sua esistenza a bordo del Virginian, senza trovare mai il coraggio di scendere a terra. Impara a suonare il pianoforte e vive di musica e dei racconti dei passeggeri.

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18 Marzo 2017 | anno IX - n 87

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Sabato 1 aprile ore 21 Vito in STORIE DELLA BASSA di Maurizio Garuti Vito, quando racconta, ricrea un mondo. Il mondo della sua infanzia, le radici della sua maschera emiliana. In questo recital, che ha per protagonisti donne e uomini padani, figure che sono legate alla terra e al buon cibo e quindi all’amore, si porta in scena un pezzo di quell’identità che parte da Bertoldo, passa per Zavattini e arriva fino a Fellini, quello di Amarcord. Ci sono storie vere e storie inventate; personaggi fantastici e personaggi reali. Uno spettacolo di atmosfere, che narra di un universo che non c’è più, quello della Bassa che quando c’è la nebbia diventa un tutt’uno tra cielo e terra. MUSICAL Domenica 9 aprile ore 21 CHICAGO Produzione NoveTeatro regia di Domenico Ammendola con gli attori della Bottega delle

note e con il Corpo Filarmonico “G.Rinaldi” direttore Paolo De Gaspari direttore del coro Sara Stacchezzini Dal percorso di formazione Bottega delle note che vede lavorare insieme attori professionisti e non, nasce uno spettacolo musicale che si rifà al famosissimo musical. Lo spettacolo originale è datato 1975 e il revival degli anni ’90 fu una delle messe in scena più famose di Broadway, tanto da raggiungere il primato di repliche. Del 2002 il film, del regista Rob Marshall, vincitore di 6 Oscar. Due donne, entrambe in carcere per assassinio. Prima acerrime nemiche, si danno battaglia per accaparrarsi le prime pagine dei giornali, il benestare della guardia carceraria corrotta, l’attenzione del legale più bravo di Chicago. Poi l’odio si trasforma in solidarietà femminile, in un lieto fine da applausi.

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20 Marzo 2017 | anno IX - n 87

arole fortemente amplificate dagli applausi e dall’atmosfera coinvolgente di oltre 400 studenti presenti nell’aula magna dell’università di Modena e Reggio nella mattinata del 20/01/2017. Nell'Ateneo si è tenuto, infatti, l’incontro “Erasmus”, progetto europeo che, lo scorso anno, ha permesso a ben 437 studenti delle scuole superiori di partire per un'esperienza di vita.

Un numero così elevato di mobilità complessiva è stato possibile grazie all’approvazione di quattro progetti rivolti agli studenti: “Move 2.0”, “Move4trade”,”Eat in Emilia” e “Mech mob”, finanziati dai fondi europei per oltre un milione e mezzo di euro. L’incontro ha visto nella sua interezza la più totale e attiva partecipazione degli studenti presenti, i quali hanno riportato, con emozione, l’esperienza vissuta.

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I paesi della Bassa reggiana Il progetto Erasmus, per definizione, è la possibilità di un viaggio formativo all’estero con opportunità lavorative di stage e arricchimento curriculare. Diverse sono state le destinazioni proposte lo scorso anno: Malta, Germania, Spagna, Portogallo, identiche sono invece le emozioni che parole e voci di ogni singolo studente hanno trasmesso: Erasmus come viaggio di vita, come esperienza personale di crescita emotiva e affettiva, come nascita di nuove grandi amicizie o di una nuova grande famiglia. Erasmus come luogo della memoria in cui coltivare la parte più profonda di sè, come momento in cui la parte più forte e risoluta di ogni singolo può emergere. Erasmus come viaggio di lavoro, come viaggio di divertimento. Erasmus come esperienza che va ben al di là di qualche mese trascorso all’estero, o ancora Erasmus come singoli attimi che rimarranno sempre negli occhi di ogni studente che li ha vissuti… nell’attesa di poterli rivivere…! Lucrezia Greco

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Marzo 2017 | anno IX - n 87 21

Bassa Mantovana ostiglia

un premio per ornella fiorini

Premiata al premio nazionale "Salva la tua lingua locale"

lla quarta edizione del premio nazionale “Salva la tua lingua locale”, che si è tenuto a Roma, in Campidoglio, lo scorso 9 febbraio, l'ostigliese Ornella Fiorini è stata premiata tra i dieci finalisti della sezione "poesia inedita" con il testo "Gh'è tèra da partut" (C'è terra ovunque). Premiato, con lei, il dialetto lombardo-mantovano. Il Premio, organizzato dall'Unpli (Unione Nazionale Pro Loco Italiane), in collaborazione con Legautonomie Lazio, il Centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”, è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a dimostrazione della rilevanza nazionale

22 Marzo 2017 | anno IX - n 87

dell’evento e del suo alto valore culturale. Nella capitale Ornella Fiorini ha rappresentato l'identità dei territori mantovani, di cui da oltre 40 anni è autorevole portavoce. Poliedrica nella sua espressione artistica: pittrice, cantautrice (in dialetto) e poetessa, Ornella Fiorini è stata ricevuta a Palazzo Foglia dall'assessore alla Cultura del Comune di Ostiglia, Ilaria Reggiani, e ha raccontato con entusiasmo quest'ultima esperienza romana e l'orgoglio per un riconoscimento "così prestigioso e inaspettato" che le è stato attribuito. "Sono felice e orgogliosa di portare il mio, nostro dialetto in giro per l'Italia - dice - e di parlare di Ostiglia, un paese bello". Nella foto: Ornella Fiorni legge la sua poesia accanto a Ilaria Reggiani

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poggio rusc o

persone

Libera Università Poggese L.U.Po.

Programma delle lezioni di Marzo

roseguono le zione film a tema lezioni promos“Giornata della se dalla Libera memoria vittime Università Pogdi mafia”. Incontro gese L.U.Po. in aperto alla cittadicollaborazione con l'Assesnanza sorato alla Cultura e alla Lunedì 20 Marzo Pubblica Istruzione e con ore 17.00: La via in alto biblioteca A. l'Assessorato alle Politiche Foto: delle spezie: dai Mondadori durante una lezione; Sociali, per la Famiglia e sotto i due Assessori Angela viaggi degli esploPrevedi (Cultura e Pubblica per la Salute. Gli incontri si ratori alla nostra tae Maria Rosaria svolgono presso la Biblio- Istruzione) vola - Prof.ssa MaMirto (Politiche Sociali, Salute e teca Comunale di Poggio Famiglia). riarosa Macchiella Rusco. Mercoledì 22 MarVenerdì 10 Marzo ore 17.00: zo ore 17.00: Il riso Università del Benessere - Imparia- tra passato e futuro e presentazione mo a conoscere il nostro cane, diritti dei vincitori del Premio “Alessandro e doveri del proprietario - Dott.ssa Corsini” concorso Bruno Held - IstiDebora Ferrari e Cristian Paldetti. tuto Alberghiero Greggiati, Prof.ssa Incontro aperto alla cittadinanza. Marianna Boschetti Lunedì 13 Marzo ore 17.00: Acqua Sabato 25 Marzo ore 15.30: Univercome bene primario per l’umanità: sità del Benessere - Crescere con le multo utile e humile et pretiosa e ca- parole: dal linguaggio all’apprendista - Prof. Claudio Malavasi mento scolastico - Dott.ssa Caterina Mercoledì 15 Marzo ore 17.00: Il Pedrazzi, Logopedista e Dott.ssa complesso mondo delle religioni in Giulia Barbi, Psicologa e PsicoteraIsraele: se la religione può costitui- peuta. Incontro aperto a tutta la citre un ostacolo alla pace nel conflitto tadinanza israelo - palestinese - Prof. Tito Bo- Lunedì 27 Marzo ore 17.00: Da nini R.I.V.E. (Rete italiana villaggi ecoloVenerdì 17 Marzo ore 17.00: Proie- gici) Interessanti dritte per un vive-

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re migliore - Prof.ssa Anna Zucchi Mercoledì 29 Marzo ore 17.00: La Turchia moderna, un problema antico - Prof. Andrea Bardini Venerdì 31 Marzo ore 20.45: Università del Benessere - Le fatiche dei NO! Le regole non sono divieti. Semplici indicazioni d’uso per crescere insieme - Dott.ssa Alessandra Boni, Psicomotricista e Dott.ssa Alessandra Guerrini, Psicologa e Psicoterapeuta. Incontro aperto a tutta la cittadinanza Il costo delle lezioni è di 20€ a bimestre (marzo-aprile). In caso di partecipazione a singola lezione il costo è di 5€. Le lezioni dell’Università del Benessere sono gratuite. Per info: Biblioteca Comunale di Poggio Rusco - Tel. 0386 51057 - Email : biblioteca@comune.poggiorusco.mn.it

Marzo 2017 | anno IX - n 87 23

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Sulle Ali dello Spirito

L'antico dialoga con il contemporaneo

arà inaugurata sabato 18 marzo la mostra "Sulle Ali dello Spirito. L'antico dialoga con il contemporaneo" presso il Refettorio Monastico in piazza Matilde a San Benedetto Po. La mostra sarà visitabile fino al 4 giugno e sarà possibile ammirare opere d'arte antica della basilica giuliesca dialogare con le opere contemporanee del maestro Alfonso Borghi. Saranno esposte opere antiche di Wiligelmo (XII sec.), Girolamo dai Libri (XVI sec.), Fermo Ghisoni (XVI sec.), Paris Bordon (XVI sec.),

24 Marzo 2017 | anno IX - n 87

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I paesi della Bassa mantovana

arte

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Omaggio ad Antonio Ligabue

rosegue fino al 26 marzo per la prima volta la mostra di una parte della collezione privata di Fulvio Baratti in omaggio all'artista Antonio Ligabue. La mostra si trova presso il piano terra del Palazzo Municipale del Comune di San Benedetto Po. L'esposizione Ă¨ gratuita e visitabile nei seguenti orari: dal lunedĂŹ al sabato dalle ore 9.30 alle 12.50.

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Marzo 2017 | anno IX - n 87 25

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Appuntamenti a marzo con “Del c'era una volta” e la Fiera dell'Elettronica

el c'era una volta - 11 e 12 marzo Organizzata dal Circolo Filatelico, Numismatico e Hobbistico di Gonzaga, “Del c'era una volta” è un due giorni di antiquariato e collezionismo. In fiera saranno presenti espositori provenienti da tutta Italia e dall'estero, in particolare da Austria, Germania e Francia, che espongono pezzi ricercati e di qualità. Inoltre,

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I paesi della Bassa mantovana Fiera dell'elettronica - 25 e 26 marzo La Fiera si sviluppa su 6 padiglioni per un'area espositiva di oltre 8.500 mq. e vedrà la partecipazione di oltre 170 espositori provenienti da tutta Italia. I visitatori potranno trovare un vasto assortimento di novità e prodotti tra i quali spiccano: materiale elettronico, computers, software, cartucce, materiale radioimpiantistico, surplus, componentistica, telematica, decoder, parabole e telefonia con la partecipazione dell’editoria specializzata. Novità di questa edizione: un appuntamento dedicato al mondo delle radio presso il quale saranno invitati anche espositori professionali ed editori del settore. Confermato, inoltre, lo spazio dedicato agli artigiani digitali "1000Maker", un evento dedicato all’innovazione digitale. Durante le due giornate di fiera, una ventina di

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esperti del settore si alterneranno nell’area conferenze presentando al pubblico le ultime novità del settore. Orari d'apertura: Sabato 25 marzo - dalle 9.00 alle 18.00; Domenica 26 marzo - dalle 9.00 alle 18.00 / Biglietti: Intero €8 / I bambini fino a 10 anni ingresso omaggio

a Gonzaga A giugno saranno possibili le attivazioni nelle zone industriali e negli edifici pubblici Da giugno la fibra ottica arriva a Gonzaga. Il Comune, infatti, ha deciso di investire 60mila euro nell'attivazione della fibra ottica. Il progetto vede la collaborazione di Comune, Tea Reteluce, Mynet e Tnet Servizi, la cui sinergia permetterà di avere le prime attivazioni già nel mese di giugno. I lavori di posa riguarderanno le zone artigianali e industriali di

LA BACHECA - MESSAGGI DALLE ATTIVITÀ

Gonzaga, Bondeno e Palidano, oltre agli edifici di proprietà comunale, come municipio, teatro, biblioteca e scuole per un totale di 31 chilometri di rete.

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L'Amministrazione Comunale ha, inoltre, deciso di azzerare gli oneri di attivazione del servizio a carico dei titolari d’impresa in modo che possano accedere alla fibra ottica a un prezzo competitivo.

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Marzo 2017 | anno IX - n 87 27

m ar c ari a / ca mp itello

salute

Manovre salvavita pediatriche Corso organizzato dalla CRI e dal Comune di Marcaria

'Amministrazione Comunale di Marcaria, su proposta e con la collaborazione dell'ex Consigliere Comunale Corrado Borrini e con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, organizza il corso di "Manovre SalvaVita Pediatriche". Il corso, gratuito grazie al progetto "MSP", verrĂ effettuato da volontari della Croce Rossa Italiana e ha come scopo l'insegnamento delle tecniche di disostruzione delle vie aeree pediatriche e l'argomento "sonno sicuro del neonato". Il protocollo "SMP" della Croce Rossa Italiana ha lo scopo di informare coloro che si prendono cura dei bambini sulle norme da adottare a livello preventivo che riguardano incidenti domestici o scolastici di cui spesso sono vittime i bambini. Dopo le prime lezioni proposte sabato 4 marzo e domenica 5, verranno ripetute altre due lezioni: domenica 12 marzo

28 Marzo 2017 | anno IX - n 87 24

presso la Sala Consiliare "Carlo Orlandini" del Municipio di Marcaria e sabato 18 marzo presso la Sala Civica di via Rossini a Campitello. Entrambe le lezioni avranno inizio alle ore 9,00 e finiranno alle ore 12,00. Per richieste di informazioni: e-mail: mspmarcaria@gmail.com WhatsApp: 348 5262891 Ufficio Servizi Sociali e Scuola: tel. 0376 953026

LA BACHECA - MESSAGGI DALLE ATTIVITĂ&#x20AC;

TENTAZIONI DEL PALATO ...sono arrivate le eccezzionali Colombre "LOISON"

GAZZETTA DELLA BASSA

persone

un nuovo presidente per l'auser di suzzara

è Annalisa Spedo, l'abbiamo intervistata per l'occasione

nnalisa Spedo, persona attiva e attenta alla vita culturale della città dove vive. Dopo una carriera come insegnante nell’Istituto “Il Milione”, la prof. Spedo è volontaria da due anni presso l’AUSER. Il presidente Giovanni Falavigna dopo 20 anni di impegno e passione ha dato le dimissioni. I soci e il direttivo hanno chiesto ad Annalisa di candidarsi e tutti l’hanno votata e eletta presidente del sodalizio. Appassionato dello sport e dei viaggi, le abbiamo rivolto alcune domande: Quali sono gli obiettivi dell’AUSER?

30 Marzo 2017 | anno IX - n 87

L’Auser, come molti sanno, è un’Associazione nazionale di promozione sociale e io ho deciso, due anni fa, di farne parte perché ne condivido i valori e le idee fondamentali che a livello locale si traducono nel far sì che i propri soci trovino aiuti, stimoli, occasioni di socializzazione, di condivisione di interessi ed attività. Quali eventi in programma per l’anno in corso? L’offerta spazia dalle attività di tipo ludico – conviviale come ad esempio le serate dedicate alla tombola e al ballo a quelle di tipo culturale (teatro, visita a mostre) e sociale (trasporto protetto in collaborazione con

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suzzara

Nella foto di gruppo, da sinistra Annalisa Spedo e Giovanni Falavigna il presidente dimissionario con alcuni volontari presso la sede

il CHV). I volontari dell’Auser, inoltre, fanno da tramite nell’organizzazione di viaggi e soggiorni estivi che garantiscono ai partecipanti attività rilassanti, ma anche stimolanti, in compagnia di altre persone. Nel periodo estivo viene gestito uno spazio all’aperto presso i Giardini Cadorna con un bar funzionante e serate di musica, balli, cultura, giochi. Tutte le attività sono portate avanti da volontari che, in alcuni periodi, particolarmente intensi, dedicano a questa associazione, buona parte del loro tempo; a loro va un sen-

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tito ringraziamento anche a nome di tutti quelli che usufruiscono di queste proposte. Quali progetti a lungo termine per il futuro? L’unico grande progetto per il futuro è “MIGLIORARE SEMPRE” cercando di dare risposte ad ogni domanda e ad ogni richiesta, senza sottovalutarne alcuna. Per portare avanti questo grande impegno si cercheranno, di volta in volta, le strategie più opportune insieme a tutti i volontari che vorranno, con me, mettersi in gioco. Attilio Pignata

Marzo 2017 | anno IX - n 87 31

persone

L’ASSOCIAZIONE “LA RONDINE” Le principali attività a Suzzara, Motteggiana, Gonzaga, Pegognaga, San Benedetto Po e Moglia

’Associazione “LA RONDINE” ONLUS nasce nel 1993 ed opera nei Comuni di Suzzara, Motteggiana, Gonzaga, Pegognaga, San Benedetto Po e Moglia. È formata da volontari e familiari di persone portatrici di disagio psichi-

32 Marzo 2017 | anno IX - n 87

co. La sua missione: migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte a vario titolo nella sofferenza mentale e dei loro familiari. SEDE LEGALE: Viale della Libertà, 32 - 46029 Suzzara - www.larondine-onlus.it - e-mail: associazione@larondine-

Nella piccola il Prof. Enzo Manfredini neo eletto presidente e Luciano Torresan presidente uscente Nella foto grande alcuni dei bravi autisti volontari dell’Associazione “La Rondine” coordinati da Mario Compagnoni.

onlus.it - tel: 3408699448 Sostieni l’Associazione “La Rondine” Onlus con la tua dichiarazione dei redditi: non ti costa nulla e il ricavato sarà interamente utilizzato nel tuo territorio d’appartenenza 5x 1000 - Cod Fiscale 91002720208 Ecco le nostre principali attività PROGETTO TRASPORTO. Quotidianamente, con autovettura di proprietà, la Rondine provvede al trasporto gratuito di persone socialmente svantaggiate, portatrici di disagio psichico, dal domicilio alle strutture riabilitative o al lavoro. PROGETTO TEMPO LIBERO. Con cadenza quindicinale, l’Associazione, in accordo con il Centro di Salute Mentale locale, organizza uscite con gli utenti nelle ore serali o festive al di fuori degli orari di apertura del Servizio. Il progetto è assistito da un educatore in collaborazione con i nostri volontari. PROGETTO TEATRO. Dal 2006 La Rondine è impegnata con l'associazione culturale "Temenos Teatro" in questo progetto che vede utenti, volontari

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suzz ara

quistello

Dadlà da Po

In mostra fino al 1 Aprile le fotografie di Maurizio Franzosi

e attori svolgere la loro attività al sabato pomeriggio presso il teatro di Villa Saviola. Attraverso questa esperienza si è cercato di offrire ai partecipanti opportunità espressive e rapporti interpersonali di relazione. PROGETTO CUCINA. Ogni mercoledì due volontarie si alternano e si adoperano con gli utenti per cucinare, apparecchiare la tavola e consumare il pranzo insieme agli operatori del Centro Diurno e CPS. PROGETTO ARTE. Tutti i martedì due nostri volontari, assieme agli utenti del Centro Diurno svolgono attività di disegno e pittura. PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO. Ogni mercoledì, con cadenza quindicinale i gruppi A.M.A. s'incontrano presso la sede dell'Associazione e si confrontano sulle tematiche dell'ansia e depressione. Anche nella sede di San Benedetto, saltuariamente un gruppo di familiari s’incontra per confrontarsi e condividere le proprie esperienze

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rosegue fino al 1 Aprile al Museo Gorni a Nuvolato, patrocinata dal Comune di Quistello, la mostra fotografica di Maurizio Franzosi "Dadlà da Po", esposizione di 30 fotografie (formato 100x70 cm.) stampate su Forex, che raccontano, attraverso il punto di vista dell'autore, l'Oltrepò mantovano. L'esposizione è un omaggio che il fotografo fa alla sua terra natale, mostrando emozioni e ricordi che suscita l'osservare un territorio nato dalle acque, ma che custodisce un importante patrimonio storico in quanto terra della Contessa Matilde e dei Gonzaga, di abbazie e chiese, di natura e di operosa bellezza. Non solo una terra ricca di arte e cultura, ma anche un territorio famoso per i suoi sapori, che ne caratterizzano la peculiarità dell'offerta enogastronomica

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO. La nostra Associazione è fortemente impegnata in questo progetto che nella sola provincia di Mantova ha già prodotto circa 200 nuovi Amministratori Di Sostegno. Nel nostro territorio sono già stati effettuati 4 corsi di formazione per futuri amministratori di sostegno. CI ADOPERIAMO PER: percorrere insieme la strada che porta ad un miglioramento della qualità della vita. Condividere con altri le esperienze e insieme trovare le strategie più efficaci per affrontare la vita quotidiana. Conoscere la malattia, essere in grado di affrontare l’emergenza, ricercare informazioni sul sistema dei servizi. Rafforzare le proprie capacità facendo leva sulle risorse di cui ciascuno di noi è portatore al fine di arricchire ogni singola esperienza. COSA VOGLIAMO: un’attività il più possibile preventiva all’insorgenza del disturbo e delle ricadute, un uso mode-

rato, controllato e razionale nell’utilizzo degli psicofarmaci. Un’assistenza adeguata nelle fasi acute e di emergenza e nelle fasi di cronicità. Una riabilitazione psico-sociale lavorativa ed abitativa con inserimenti lavorativi e servizi di supporto e controllo in azienda e a domicilio Il coinvolgimento dei familiari nel percorso terapeutico e riabilitativo. La partecipazione al processo di innovazione delle pratiche sociali che comporta il confronto con i Comuni e con il territorio attraverso i Piani di Zona. Attilio Pignata

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suz z ara

I paesi della Bassa mantovana

arte

arte: da suzzara a bologna

Irma Blank alla Galleria P420 di Bologna, fondata nel 2010 da Alessandro Pasotti, suzzarese d’origine

ll’imbocco di Via Azzo Gardino 9, non distante dal Mambo di Bologna, troviamo la Galleria P420, fondata nel 2010 da Alessandro Pasotti, suzzarese d’origine. La competenza dei proprietari ha permesso alla galleria di divenire un polo imprescindibile nel panorama artistico e di rivalorizzare artisti precedentemente consacrati e successivamente caduti nell’oblio. È il caso di Irma Blank, artista di origini tedesche, attualmente in mostra. Grazie all’assiduo lavoro della Galleria l’artista, ormai ottantaduenne, è ritornata alla ri-

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balta sulla scena internazionale, con mostre e presenze nelle più importanti collezioni mondiali. La mostra è allestita con straordinaria eleganza; poche opere, scelte con cura e rappresentanti periodi decisivi all’evoluzione artistica della Blank, adornano le maestose pareti. Le due sale espongono, rispettivamente, i due cicli più rappresentativi dell’artista, dopo il concettualismo degli anni Settanta, ovvero il periodo rosa e il periodo blu (di Picassiana memoria), perfettamente in linea con la maturità raggiunta dall’artista. Irma Blank dal finire degli anni

Sessanta focalizza la sua ricerca sulla parola, in perfetta sintonia col clima artistico del momento, ma in una accezione del tutto personale. La mostra resterà visibile sino al 18 marzo. Info e contatti: Via Azzo Gardino, 9, angolo Largo Caduti del lavoro, Bologna. Tel. Fax. 051 4847957 Dal Martedì al Sabato: 10.30-13.30 e 15-19.30 (altri giorni su appuntamento). info@p420.it - www.p420.it Giovanni Avolio

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viadan a

cultura

Sentieri di carta

Scrittori che incontrano lettori

iniziata sabato 4 marzo la seconda edizione dell'iniziativa "Sentieri di carta. Scrittori che incontrano lettori" alla Biblioteca "L. Parazzi" di Viadana. Come spiega l'Assessore all'Istruzione e Cultura, Ilaria Zucchini: "attraverso questa trilogia d'incontri si vuole mettere in luce la letteratura locale e, con essa, ovviamente gli scrittori locali, legati al nostro territorio. Mediante quest'iniziativa vorremmo riuscire a trasmettere alla cittadinanza senz'altro quello che è il valore e l'importanza della cultura locale, ma anche il senso della comunità, dell'aggregazione, della collaborazione di persone che lavorano insieme per il bene comune. Come Amministrazione siamo determinati a considerare la cultura soprattutto quella locale come

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l'anima della nostra comunità, il cuore pulsante. Doveroso è un ringraziamento al personale della Biblioteca Comunale Parazzi, in particolar modo al dottor Antonio Aliani, all'associazione culturale Apeiron, all'erboristeria Croce Azzurra di Viadana e agli scrittori che partecipando all'iniziativa, contribuiscono a innalzarne il valore e dare prestigio alla Città di Viadana". I prossimi appuntamenti: - sabato 18 marzo ore 16,30 Prof. Nicolò Barretta (Mantova) autore di "Un conduttore in cattedra". - sabato 1 aprile ore 16,30 Prof. Stefano Ventura (Casalmaggiore)

autore di "Francesco Girolamo." Gli autori verranno presentati dai loro stessi editori, da giornalisti o da esponenti del mondo della cultura. Al termine di ogni incontro sarà possibile degustare infusi offerti dall'Erboristeria Croce Azzurra.

Marzo 2017 | anno IX - n 87 35

vi ad an a

ARTE DELLA BASSA

I paesi della Bassa mantovana

cultura

Le opere di Alberto Rizzi in mostra

Inaugurazione della mostra con Vittorio Sgarbi domenica 26 marzo

naugurerà domenica 26 marzo alle ore 17,30, con la presentazione di Vittorio Sgarbi, la mostra di Alberto Rizzi alla Galleria Civica di Arte Contemporanea presso MuVi Viadana. Curatori della mostra: il Prof. Paolo Conti, direttore della galleria, Ida Moretti Rizzi e Regina Rizzi, rispettivamente moglie e sorella di Alberto. Come spiega il Prof. Conti nel catalogo della mostra: “La mostra riguarda essenzialmente gli ultimi due periodi del fare arte di Rizzi, un viaggio a ritroso partendo dalle opere dell’ultima serie intitolata Piazza Duomo e dalla precedente chiamata Memoria Memoriae. Dalle sue opere si deducono rimandi a una cultura artistica solida, con riferimenti all’arte fi-

36 Marzo 2017 | anno IX - n 87

gurativa rinascimentale appresa durante gli studi accademici e durante la frequentazione degli ambienti artistici fiorentini, testimoniata peraltro dall’alta qualità tecnica delle rappresentazioni, oltre a una grande padronanza del mestiere e all’indubbia conoscenza dell’arte dell’estremo Oriente. Le opere risultano velate da un alone di nebbia, fisica o metafisica, in grado di regalare una sensazione di impalpabilità e trasfigurazione della realtà, come se l’artista rievocasse un ricordo, Memoria Memoriae appunto. I ricordi si basano su elementi fisici riconoscibili, comuni e conosciuti ai più. Vengono però filtrati, velati da un alone che li rende lontani, astratti, con colori progressivamente meno vividi e netti seppur legati da una coerenza stilistica

d’insieme. Una specie di gioco di ombre sempre più stilizzate e zen, in una modalità quasi orientaleggiante. Negli ultimi periodi di attività, Rizzi ha rivolto la sua attenzione a soggetti sempre più metropolitani, a partire da immagini fotografiche scattate in momenti di quotidianità a Piazza Duomo a Milano, sua città di adozione. La tendenza a interiorizzare ed elaborare in modo metafisico le immagini permane anche in questa serie, rendendo un reportage figurativo di momenti di vita routinaria una sorta di esperienza comune, una fusione tra l’autore ed i personaggi ritratti resa tramite la riduzione di nitidezza dei confini degli stessi corpi, a testimoniare la mescolanza dei segreti e delle esperienze di ognuno di loro”.

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Dicembre 2014 | anno VI - n 62 37

TERRITORIO

LA NUOVA PARROCCHIALE

Presentato al Consiglio comunale le linee guida del progetto della Nuova Chiesa Parrocchiale

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Il parroco don Flavio Savasi, gli architetti Enrico Raschi e Sara Lonardi progettisti del “Complesso Parrocchiale San Lorenzo”, sono stati ospiti del Consiglio comunale di Pegognaga ed hanno illustrato con una serie di slides le linee guida del “Progetto della Nuova Chiesa” di Pegognaga e il suo inserimento nell’urbanistica del centro storico. Il sindaco Dimitri Melli ha dichiarato la disponibilità dell’Amministrazione al fine di risolvere le varie criticità sul versante urbanistico e della viabilità connesse al prossimo abbattimento dell’attuale parrocchiale e al successivo cantiere della nuova chiesa della Parrocchia di San Lorenzo. “Nei prossimi anni – ha precisato Melli – il volto del centro storico si modificherà con l’apertura dei cantieri per il recupero degli edifici terremotati delle scuole di via Roma e del Teatro comunale, la costruzione della nuova Chiesa, la rimozione dei moduli scolastici da piazza Vittorio Veneto e la realizzazioni delle ciclabili”. Il parroco Don Savasi ha spiegato la necessità della deroga del Comune sulla questione dei parcheg-

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p egognaga

gi di via Tazzoli, richiesta dalla CEI al fine di arrivare a concludere l’iter burocratico della fase progettuale del complesso parrocchiale. L’arch. Enrico Raschi ha presentato le caratteristiche architettoniche e costruttive del nuovo complesso religioso e ricreativo che comprende l’aula liturgica per 400 fedeli, di forma quadrata ed avvolta su tutto il perimetro da feritoie verticali che mediano il passaggio della luce secondo le ore del giorno segnando la centralità dell’assemblea. La luminosità dello spazio liturgico indica l’itinerario sacramentale accogliendo i fedeli dagli ingressi posti sul sagrato e nella corte-giardino. Ai due lati dell’aula si trovano la cappella feriale, sopra la quale saranno collocate le 5 campane della seicentesca chiesa di San Giorgio (abbattuta nei primi anni ’50 del Novecento) e il battistero dietro al quale sarà realizzata la sagrestia con accesso autonomo. “Il complesso è ben inserito nell’assetto urbano del paese – ha precisato Raschi – la facciata della chiesa è rivolta verso la piazza del Municipio occupando parte del sedime della lesionata chiesa dell’Assunta, mentre l’archetipo del tetto a capanna recupera l’immagine dell’antica chiesa di San Giorgio. Il braccio allungato del complesso prevede locali accessori e spazi per le attività parrocchiali collegati all’aula liturgica polifunzionale tramite una loggia coperta che si apre verso il cortile-giardino fruibile per le attività giovanili e della comunità”. L’arch. Sara Lonardi entrando nel merito della

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questione posta all’approvazione del Consiglio, ha affermato che l’area pubblica comunale acquisita dalla parrocchia diventerà parte del sagrato della nuova chiesa, mentre sul perimetro della struttura in fregio alla strada saranno realizzati i parcheggi di pubbli-

co interesse. Il parroco Don Savasi ha poi comunicato al numeroso pubblico presente, che a marzo ci sarà la presentazione esaustiva del progetto in sede parrocchiale. Vittorio Negrelli

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speciale motori

Cambio automatico Uso e manutenzione

a scelta tra cambio automatico e manuale oggi è ormai una pura questione di gusti ed esigenze dell'autista, in quanto l’evoluzione tecnologica ha consentito di ridurre al minimo gli inconvenienti delle diverse soluzioni. Tuttavia, non sono ancora molte le persone che hanno piena confidenza con il cambio manuale. Vediamo quindi brevemente come funziona e la manutenzione che richiede. Per prima cosa, quando guidate per la prima volta un'au-

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to con il cambio automatico, prendete confidenza con i pedali e ricordatevi che il pedale del freno è quello a sinistra, mentre l'acceleratore quello a destra. Un consiglio è quello di non usare il piede destro per l'acceleratore e il piede sinistro per il freno. Usa solo il piede destro e il sinistro tienilo in una posizione di riposo. ll selettore delle marce, invece, si può trovare normalmente in due posizioni: o nella parte destra del piantone dello sterzo, o nella console centrale. Normalmente le marce sono indicate con

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delle lettere come: P, D, N, R e con alcuni numeri. Se la leva del cambio è al volante, queste indicazioni dovrebbero essere inserite nel quadro della strumentazione, sotto il tachimetro. Quando parti, tieni sempre il piede sul pedale del freno e sposta il selettore su “Drive". Questa marcia è indicata dalla lettera "D" sul pannello che si illumina quando l'hai inserita correttamente ed è la marcia che userai durante il tuo tragitto. Quando, invece, raggiungi la tua destinazione, ferma completamente l'automobile premendo il pedale del freno e successivamente sposta il selettore di marcia in posizione "P", dopodiché spegni il motore ed inserisci il freno a mano. E in caso di guida in retromar-

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cia? Per prima cosa assicurati che il veicolo sia fermo, poi cambia marcia, spostando il selettore nell'alloggiamento contrassegnato da una "R" e controlla che dietro e attorno a te non ci siano ostacoli. Togli il piede dal freno e spostalo sull'acceleratore. Ricordati che quando ti muovi in retromarcia, l'auto curva in direzione opposta rispetto a quella in cui ruoti il volante. La lettera N indica, invece, la posizione di "Folle", o neutra, che si usa quando non devi controllare la velocità della vettura e non quando guidi normalmente, come ad esempio quando accosti l'auto per pochi minuti. Le marce contrassegnate dai numeri "1", "2", e "3" servono come frenomotore quando hai bisogno di preservare i freni veri e propri dell'auto.

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speciale motori

Tagliando auto e revisione In cosa si differenziano e ogni quanto vanno fatti?

ontrolli periodici ed eseguiti da personale specializzato sono fondamentali per mantenere l'auto efficiente e per evitare di incorrere in brutte sorprese, come guasti improvvisi. Tra questi controlli quelli più importanti sono sicuramente il tagliando e la revisione. Ma cosa sono esattamente e in che cosa si differenziano? Infatti, anche se a volte i meno esperti tendono a fare confusione, sono due pratiche ben distinte e con finalità differenti. Tagliando. Il tagliando auto è il check up che ogni veicolo dovrebbe sostenere periodicamente, in quanto consente di tenere sotto controllo le parti principali dell'auto soggette ad usura, preservandone lo stato di salute e garantendo il mantenimento di tutti gli standard di sicurezza. Non è controllo obbligatorio, ma è comunque necessario per poter beneficiare della copertura fornita dalla garanzia della casa madre che accompagna l’auto e fortemente consigliato anche per le auto escluse da garanzia. Le case automobi-

42 Marzo 2017 | anno IX - n 87

listiche raccomandano scadenze precise per effettuare il tagliando: queste sono indicate nel libretto di manutenzione, inoltre nella maggior parte delle auto nuove una spia luminosa nel cruscotto segnala al proprietario ogni quanto fare il tagliando. Solitamente il range del chilometraggio per il tagliando è tra i 15.000 e i 30.000, ma le auto più moderne possono arrivare a prevedere un tagliando ogni 35.000 km. Ci sono casi, tuttavia, in cui è consigliabile anticipare il tagliando come, ad esempio quando si parte per un lungo viaggio. Revisione. A differenza del tagliando, la revisione è invece obbligatoria per legge. Il Codice della Strada prevede, infatti, che i veicoli a motore e i loro rimorchi durante la circolazione debbano essere tenuti in condizioni di massima efficienza, tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l'inquinamento. Particolare attenzione durante la revisione viene posta ai pneumatici, ai sistemi equivalenti, alla frenatura, ai dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, alla limitazione

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della rumorosità e delle emissioni inquinanti. La prima revisione dell'auto deve essere sostenuta 4 anni dopo la prima immatricolazione. Le successive devono essere effettuate con cadenza biennale. Queste scadenze riguardano: autovetture, autocaravan, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale e di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg. Dal 2003 queste scadenze si applicano anche per motoveicoli e ciclomotori. La revisione è annuale, invece, per i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a nove, per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3.500 Kg, i rimorchi e gli autocaravan di peso complessivo

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superiore ai 3.500 Kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici. Per chi si dimentica di effettuare la revisione la pena può arrivare fino a 600 euro di multa, oltre al ritiro del libretto di circolazione.

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SpecialeIdeaVerde

Idea Verde Sabato 8 e domenica 9 aprile, due giorni a Fabbrico dedicati ai fiori

prile a Fabbrico Ă¨ il mese dedicato ai fiori e agli amanti del verde e del giardinaggio, grazie al consueto appuntamento con Idea Verde, la mostra mercato vivaistica dedicata alla floricoltura, attrezzatura e arredo verde, apicoltura, artigianato artistico, frutti e prodotti tipici. Quest'anno la piazza e le vie del paese inizieranno ad animarsi sabato 8 e arriveranno al loro culmine domenica 9 aprile, grazie alle bancarelle provenienti da tutta Italia, che con i loro colori e i loro profumi

2017 | anno IX - VI n 87 Dicembre 2014 | anno - n 62 44 44 Marzo

richiamano ogni edizione appassionati da tutti i paesi limitrofi che, spinti anche dall'arrivo della primavera, cercano fiori e soluzioni per abbellire il proprio giardino e balcone. Nata nel 1986, lo scorso anno Idea verde ha spento le sue prime 30 candeline, ottenendo un verso successo di visitatori. Ma Idea Verde non Ă¨ solo fiori, Ă¨ anche una serie di iniziative collaterali, come spettacoli, musica, mostre ed enogastronomia che permettono ai visitatori di immergersi completamente nell'atmosfera delle giornate di festa. Tutto il paese, in partico-

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lare i commercianti e le associazioni partecipano attivamente alla buona riuscita della manifestazione. Nei secoli passati l'Italia aveva il predominio assoluto nell’arte del giardino, in ogni angolo del nostro paese conserviamo tuttora un pezzo di storia che parte dall’antichità e arriva fino ai giorni nostri. Questo amore per il verde e per il giardino resiste tuttora, basti pensare che sono sempre di più gli italiani che si cimentano con il “pollice verde”. Cura-

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re il proprio giardino non è solo un modo per abbellire la propria abitazione, ma anche un modo per stare a contatto con la natura, dimenticando per un momento lo stress e le preoccupazioni quotidiane. Per il programma completo della manifestazione si rimanda al sito: www.comune.fabbrico.re.it

Dicembre Marzo 2017 2014 | anno IX VI - n 87 62 45

SpecialeIdeaVerde

Viva il nocino! La compagnia del nocino di Fabbrico allarga i propri confini

arebbe il 17° Palio del Nocino tradizionale quello di quest’anno promosso dalla Compagnia del Nocino di Fabbrico e invece la Compagnia ricomincia da capo e presenta il “PALIO DEL NOCINO DELLE TERRE BASSE”. Non ci sono motivi di superstizione né riti strani e sortilegi da sempre legati alla tradizione di San Giovan-

2017 | anno IX - VI n 87 Dicembre 2014 | anno - n 62 46 46 Marzo

ni. La Compagnia del Nocino di Fabbrico amplia i propri confini per valorizzare le collaborazioni, le competenze e gli interessi incontrati in questi anni, per crescere. Non sarà sola nell’organizzazione, ma sarà affiancata dal Gruppo Volontari di Santa Maria e San Giovanni e dalla Pro Loco di Novellara. Si conferma, inoltre, la qualificata e qualificante collaborazione con A.I.S. Reggio Emilia. La “COMPAGNIA DEL NOCINO” è un’associazione di carattere culturale nata nel 2003 da un gruppo di interesse sul nocino inteso come prodotto della nostra tradizione e della nostra cultura popolare. A Fabbrico il nocino si fa da sempre e la Compagnia vuole valorizzare il

rito familiare della sua preparazione e salvaguardarne l’antica ricetta. Tra i suoi compiti, oltre alla realizzazione del palio: l’organizzazione di corsi, conferenze, convegni, pubblicazioni, spettacoli e mostre volti ad approfondire la conoscenza del liquore nocino come elemento della tradizione e della cultura popolare. Il programma delle iniziative del nuovo Palio è in via di definizione. Per tutti gli interessati l’invito è a preparare il proprio nocino per la grande gara, un gioco, un’occasione di incontro, un modo per salvaguardare e valorizzare un prodotto, la sua cultura, la sua tradizione. Per info: www.compagniadelnocino.it E-mail: compagniadelnocino@alice.it

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Cultura e tempo libero le cotture e gli abbinamenti

o stesso alimento, in base al tipo di cottura, trasforma le proprie caratteristiche organolettiche e così anche le percezioni gusto-olfattive. Questo elemento chiave ci consente di individuare i corretti abbinamenti cibo-vino che valorizzino e ci aiuta ad ottenere il massimo piacere da entrambi i prodotti! Immaginate un bianco di poco corpo con una grigliata o un Barolo con un soufflé... mamma mia. Va bene che "De gustibus non est disputandum" ma... Cotture per espansione. Bollire è sinonimo di lessare. Il vino più adatto all’abbinamento dovrà essere giovane, secco, eventualmente effervescente, di media struttura e con un bouquet caratterizzato da aromi di frutta fresca, quale Barbera del Monferrato, San Colombano, Morellino di Scansano, Lizzano Negroamaro tra i rossi e Oltrepò Pavese Riesling, Colli Orientali del Friuli Malvasia, Colli del Trasimeno Bianco, Contessa Entellina Chardonnay, per i vini bianchi. Affogare è una tecnica basata sui principi della bollitura e viene utilizzata per la cottura di alimenti molto delicati come uova, piccoli pesci, crostacei e sformati. Si ottiene per coltura

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d ivino

di Sabrina Baracchi*

diretta dell’alimento immergendolo in liquido caldo, oppure con la tecnica del bagnomaria. In genere i vini più adatti sono i bianchi, giovani, leggeri di corpo, molto freschi di acidità e con un bouquet dai profumi erbacei e vegetali, quali Valle d’Aosta Blanc de Morgex e de la Salle, Alto Adige Sauvignon, Riviera di Ponente Vermentino e Asprinio di Aversa. La cottura a vapore è una tecnica senza scambio né colorazione. L’assenza di contatto tra l’alimento e il liquido produce la concentrazione di aromi e sapori e impedisce ogni fenomeno di dispersione. Anche i vini in abbinamento potranno avere una maggiore struttura e intensità come, per esempio, il Colli Berici Chardonnay, il Collio Friulano, il Pomino Bianco, il Frascati Superiore e il Santa Margherita di Belice Ansonica. Gratinare è una tecnica che consiste nel cuocere un alimento rendendolo particolarmente dorato e croccante sulla superficie superiore. La scelta del vino sarà fondata sul tipo di base: pesce o carne. Nel primo caso si potrà scegliere il Terre di Franciacorta Bianco, il Trentino Nosiola, il Colli di Luni Bianco, il Torgiano Bianco e il Delia Nivolelli Grecanico, mentre nel secondo caso il Freisa d’Asti, il Valcalepio Rosso,

il Friuli-Isonzo Refosco dal peduncolo rosso, il Cilento Rosso e il Carignano del Sulcis Rosso. Cotture per concentrazione. Arrostire significa cuocere per concentrazione con rapprendimento della colorazione, utilizzando sostanze grasse. Si tratta di una cottura che si adatta a tagli di carne di prima qualità, pesci grossi e crostacei. Anche il grigliare comporta il rapprendimento e la colorazione della superficie esterna dell’alimento. I vini in abbinamento dovranno essere maturi, eventualmente affinati in barrique, avere corpo pieno e struttura robusta, oltre a un bouquet ampio e complesso, ricco di aromi di frutta, di fiori e di spezie, come il Langhe Chardonnay, il Lugana Superiore, il Greco di Tufo e il Bianco d’Alcamo Classico tra i vini bianchi, oppure il Barbaresco, il Colli Orientali del Friuli Pignolo, il Sangiovese di Romagna Superiore, il Montepulciano d’Abruzzo e il Cirò tra i rossi. Friggere consiste nel cuocere per immersione o comunque in abbondante quantità di grasso a temperatura elevata e costante, con colorazione e rapprendimento della superficie esterna, da effettuare in friggitrice e in padella. I cibi cu-

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cultura e tempo libero cinati con questa tecnica presentano evidenti caratteristiche gustative di oleosità, che indirizzano la scelta verso vini giovani e freschi di acidità, eventualmente effervescenti, quali il Ribolla Gialla Spumante, Gavi Spumante, l’Oltrepò Pavese Metodo classico, il Trento Spumante, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante e il Sardegna Semidano Spumante. Saltare è un termine tradotto dal francese sauter e si riferisce a una tecnica di cottura molto rapida, che utilizza sostanze grasse e si effettua in padella. Si applica a verdure, pesci e carni, tagliati molto sottili. Per i primi due l’abbinamento potrà essere realizzato con vini bianchi frizzanti quali il Colli Tortonesi Cortese, il Colli Piacentini Trebbianino Val Trebbia, il Valdadige Pinot Bianco frizzante e il Controguerra Bianco frizzante, mentre per le preparazioni a base di carne si potrà scegliere, sempre nei vini frizzanti, il Barbera delMonferrato, il San Colombano, il Lambrusco Grasparossa di castelvetro e il Penisola Sorrentina Gragnano Rosso frizzante. Cotture in umido. Questa categoria comprende brasare, stufare e glassare che rappresentano sistemi di cottura molto simili tra loro. Tutte e tre le cotture si prestano in modo eccellente a verdure, pesci e carni. Per questi alimenti occorrerà scegliere vini di buona struttura e corpo, affinati in barrique, ricchi di aromi di frutta matura e di spezie. Per i bianchi il Collio Chardonnay, il Pomino Bianco, il Trebbiano d’Abruzzo . Per i rossi il Barolo, il Brunello di Montalcino, il Taurasi e l’Eloro Nero d’Avola. Fonte: am the winers club

Lorenzini Vini s.r.l. *Sommelier professionsita, è inviata enogastronomica per Telereggio. Nel 2001 è stata valutata miglior somelier dell’Emilia Romagna.

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SPORT DELLA BASSA calcio, pallavolo e ciclismo

IL CALCIO DELLA BASSA (E NON SOLO) di Sergio Ballarini

n mese non troppo esaltante quello appena concluso. Si ci sono formazioni che stanno salendo posizioni di classifica come il Rolo Cat Eccellenza, la Dinamo Gonzaga 3’ Cat, ma a fare più notizia è il San Benedetto alito in vetta dopo una lunga rincorsa. Male il Viadana, non bene il Luzzara, analogo discorso si può dire anche per il Reggiolo, ma questo almeno lo si sapeva, stenta pure il Guastalla e non decollano nemmeno Gonzaga e Suzzara. Passo in avanti per Pomponesco, Iveco Suzzara e Pol. Futura, plauso per il Moglia ora in piena zona play off. Ma come sempre partiamo dalla categoria più nobile, l’Eccellenza Crer con Rolo e Luzzara. Il Rolo sta pian piano risalendo la china, ora con i suoi 31 punti è ben lontano da quella zona calda dove vi era precipitato. Spiace per il tim di Ferraboschi aver perso la finale di Coppa Emilia ai calci di rigore contro il Rimini, dopo una gara giocata alla pari e dove avrebbe anche meritato di vincere. Il Luzzara sembra in piena crisi, la classifica non mette dubbi, terz’ultimo posto con un attacco sterile, il peggiore del girone. Promozione. I problemi del Viadana non finiscono mai, l’ultimo posto ormai è in pianta stabile, il gioco non manca, la voglia di fare bene pure, ma il tasso tecnico di questa squadra non è all’altezza della Categoria. Non brillano Fabbrico e Campagnola, certo la loro classifica non è male, ma le ambizioni di entrambe erano ben diverse ad inizio stagione. 1’ Cat. Nel Crer, Guastalla e Reggiolo non brillano neppure loro, un pò meglio il Guastalla, mentre il Reggiolo deve guardarsi bene dalla retrocessione diretta. Nel girone Lombardo, Gonzaga e Suzzara stanno latitando molto,il Gonzaga ha buttato al vento nell’ultima uscita tre punti che l’avrebbero rilanciata verso posizioni più nobili, mentre i Suzzara afflitto da numerosi infortuni, non riesce a scappare via da

una posizione in classifica che ancora non preoccupa, ma di questo passo potrebbe farsi pericolosa. 2’ Cat. In un girone dominato da tempo dal Rapid United, alle spalle di questa indiscussa leader, ci sono le nostre formazioni in agguato e lanciate ad un finale dove saranno sicuramente protagoniste nei play off. In ordine partiamo con l’Iveco Suzzara al secondo posto, poi il Pomponesco ritornato grande dopo un calo fisico, il Moglia con un attacco tra i migliori e la Pol. Futura staccata di qualche punto ma ancora in corsa per un posto al sole. Bene anche il Real Bagnolo di mister Zanichelli. 3’ Cat Occhi puntati sul San Benedetto balzato al comando della classifica che al momento divide con la Voltesi, ma ormai lanciato da mister Ciccone verso una promozione meritata. In zona play off la Dinamo Gonzaga sembra in grado di difendere quel quinto posto che occupa, sarà dura ma può farcela. Segna di vita li sta dando anche lo Sporting Pegognaga ma per la squadra di mister Nicola Trentini non ci sarà spazio in vetta. Calcio a 11 Femminile. Nel girone D Crer il Nubilaria, squadra di Novellara sta facendo un discreto campionato, ma è ancora troppo presto per grandi traguardi, per ora va bene così. Da menzionare le grandi parate di Erica Caleffi, portiere ambita anche da grandi formazioni, vedremo in seguito ha ammesso. Volley. La E Più Viadana non riesce a staccarsi dalla zona calda della classifica, cosa invece che sta facendo l’altra mantovana del girone, il Montepaschi Mantova. Nel girone C Crer Femminile, anche il San Marco Pego non sta certo brillando in questa stagione, i risultati non arrivano e la posizione di classifica terz’ultima mette in allarme la società.

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l'arrivo della primavera Come prenderci cura dei nostri cani in primavera

marzo si assiste al passaggio dall'inverno alla primavera: con essa le giornate si fanno più lunghe, le temperature più miti e la natura inizia a sbocciare. Ecco, quindi, una serie di consigli per aiutare il nostro amico a quattro zampe ad affrontare al meglio l'arrivo della nuova stagione. Più energia. Con l'arrivo della bella stagione, il cane avrà bisogno di più energia, visto che dopo un inverno passato in casa, sicuramente non vedrà l'ora di correre e giocare all’aria aperta. Potete quindi chiedere consiglio al vostro veterinario perchè vi indichi la dieta da seguire più indi-

cata per questo periodo. Cura del pelo. Tutti gli animali domestici in primavera perdono il pelo. Eliminarne i fastidiosi effetti è impossibile, ma si possono ridurre, spazzolando l’animale quotidianamente, facendogli dei bagni e in caso di bisogno accorciandogli il pelo, soprattutto se è coperto di lunghe e morbide ciocche. Attenzione a pulci, zecche e allergie. La primavera significa risveglio della natura in tutti i sensi, insetti e parassiti compresi. È quindi consigliato iniziare un trattamento preventivo per pulci e zecche, con cui il cane si può infettare correndo nell’erba. Inoltre,

proprio come noi, anche il cane può soffrire di allergie al polline. I sintomi sono identici: tosse, raffreddore e occhi lacrimanti.

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medicina e salute

salute

un cuore sano Intervista al cardiologo Dott. Giovanni Adornini

l Dott. Adornini si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1993 presso l'Università "Alma Mater Studiorum" di Bologna e si è successivamente specializzato in Cardiologia nel 1998 presso l'Università di Parma. È responsabile della Unità Operativa di Cardiologia della Casa di Cura Salus Hospital di Reggio Emilia. Inoltre, esercita la sua attività libero professionale presso il Centro Medico Polispecialistico di Reggiolo. Quali sono i principali fattori di rischio cardiovascolare? “Alcuni fattori non sono modificabili

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come la famigliarità, gli altri sono rappresentati da diabete, ipertensione, ipercolesterolemia e fumo di sigaretta”. Quali indagini diagnostiche cardiologiche ambulatoriali si possono effettuare presso il Centro Medico Polispecialistico? “Abbiamo cercato di differenziare l’offerta delle nostre prestazioni ma in tutte e due gli ambulatori è possibile effettuare gli esami cardiologici classici con tempi rapidi.” Che cos’è l’esame holter? “È un esame cardiologico che permette di registrare in maniera continua l’elettrocardiogramma per tutta la giornata e in questo modo è possibile ricercare la anomalie del ritmo cardiaco”.

I tempi di attesa per gli esami cardiologici sono lunghi? “Assolutamente no, sono rapidi e riusciamo a rispondere alle esigenze di chi si rivolge a noi in modo tempestivo”. È possibile calcolare il rischio cardiovascolare del paziente? “Sì, attraverso l’utilizzo di esami di laboratorio e altri parametri è possibile ottenere un calcolo sulle probabilità che il paziente presenti un rischio più o meno alto di andare incontro a un evento cardiovascolare”. Consiglierebbe un check up cardiovascolare anche a chi pratica attività fisica anche se non agonistica? “Certamente sì, teniamo conto che non bisogna essere degli atleti per essere controllati e che una prova da sforzo e un ecocardiogramma sono esami molto utili per stabilire lo stato di salute del nostro cuore”.

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L'OSSERVATORIO

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di Raffaele Giglietii

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Cucù-settète è il gioco, rivolto ai bambini piccoli, in cui si nasconde un oggetto per poi farlo riapparire dicendo “cucù!”. Purtroppo, però, questa stessa tecnica viene impiegata anche per trattare molti dei temi cruciali che ci riguardano: “adesso c’è, adesso non c’è!”. Si giudica in base alle informazioni di cui si dispone e solo pochissime di queste sono acquisite per cognizione diretta. Quindi è giocoforza rimettersi alle comunicazioni di politici, blogger, editorialisti e mezzibusti da talk show (per fortuna anch’essi biodegradabili!). “Cucù-settète”: il diritto al lavoro. La nostra Costituzione, nel primo articolo, recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Questa dichiarazione, quasi un “unicum” tra tutte le costituzioni del mondo, non è stata mai soddisfatta e, oggi più che mai, è del tutto insensata. Il lavoro sta scomparendo; finché la tecnologia eliminava lavori non qualificati, la soluzione poteva essere ricercata nell’istruzione ma oggi, che vengono toccate le professioni tipiche del ceto medio, l’offerta residuale di lavoro è concentrata ai due estremi della scala salariale. “Cucù-settète”: il progresso sociale. Una volta si basava sulla ripartizione dei vantaggi dello sviluppo e sul fatto che i figli riuscivano a guadagnare più dei genitori. Ora questa aspettativa è crollata drammaticamente, questo, dovuto solo in parte a un rallentamento della crescita economica, è imputabile soprattutto alle mutate dinamiche di distribuzione del reddito. La disuguaglianza sta erodendo la base

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del patto sociale. Inoltre: le persone istruite e con un buon lavoro tendono a concentrarsi in grandi e ricche aree mentre gli altri si adattano a vivere in zone economicamente depresse. In queste comunità il passato sembra più attraente del futuro e molti sono facile preda di nostalgiche proposte protezionistiche e xenofobe. “Cucù-settète”: il ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo. Ruolo che abbiamo difficoltà a riconoscere e su cui molti (partiti e movimenti) lucrano alimentando velleità di autogestione che non sono nelle nostre disponibilità. L'immobilismo ha finito per collocare l’Italia nel ruolo di "territorio cuscinetto", un "hub", tra le dinamiche migratorie e l'arroccamento dell’Europa benestante. “Cucù-settète”: la formazione. La scuola italiana produce preparazioni inadeguate ai nuovi bisogni dell’economia e del lavoro e, nell’ambito dei paesi occidentali, è a un livello qualitativo decisamente basso. Gli operatori scolastici, anch’essi frutto di scadente preparazione, rifiutano ogni forma di ammodernamento che possa avvicinare i risultati agli standard europei. Quindi la stragrande maggioranza dei nostri giovani può aspirare solo ai livelli più bassi dell’offerta lavorativa. Anche questo è un aspetto della scarsa competi-

Rubriche

Cucù-settète

tività dell’Italia, quando l’economia cresce noi lo facciamo meno degli altri e quando va male noi facciamo peggio degli altri. E quei pochi che riescono a emergere non trovando, in Italia, un lavoro adeguato, sono costretti o ad accontentarsi di soluzioni insoddisfacenti o ad emigrare. “Cucù-settète”: il debito pubblico. È arrivato a un punto di non ritorno e, invece di prenderne atto e riformare il Paese, restiamo immobili, ostaggio del potere di veto di persone e categorie privilegiate e spendiamo ancora per “comprare tempo” a danno dei giovani e delle prossime generazioni. Abbiamo utilizzato il risparmio sugli interessi del nostro debito (grazie alle politiche BCE: decine di miliardi l’anno) per nuove spese e restiamo un paese inefficiente sotto il profilo normativo-giudiziario, logistico, tecnologico e formativo, in poche parole siamo un paese che basa la propria (bassa) produttività sui salari bassi. Oggi siamo al 12° posto per ricchezza ma, tra un paio di decenni, scivoleremo al 21° mentre Germania e Regno Unito resteranno tra i primi. E noi, fedeli al giochetto in questione, ce la prendiamo con la Germania che non vuole più darci i soldi per continuare ad alimentare corruzione, mega stipendi ed inefficienze intollerabili.

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IL LOTTO, QUESTO SCONOSCIUTO Metodi di gioco e curiosità sul popolare gioco del lotto

di Marco Barbieri

A M B ATA

R O M A

Ruota della Fortuna M

tutto ciò che serve per VINCERE su Metodo del Mese

Ruota di Gioco

Ambata

Ambo/Terno

Ariete

BARI

61-71-87

PALERMO

20-23-42

TORINO

14-55-65

Ruota di Gioco

Ambata

Ambo/Terno

MILANO

24-33-78

VENEZIA

21-56-64

NAZIONALE

42-64-72

Leone

Sagittario

Segno Zodiacale Toro

Vergine

Capricorno

R O M A

Alla QUARTA estrazione del mese, sommiamo al PRIMO estratto di ROMA il numero fisso 33 (qualora il risultato ottenuto superasse il valore 90, toglieremo dal totale 90 punti così facendo rientriamo sempre in un numero giocabile), otteniamo un OTTIMA AMBATA da giocare sulla Ruota di ROMA per un periodo pari a sei/nove estrazioni a seguire...

Segno Zodiacale

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A R Z O

Segno Zodiacale Gemelli

Ruota di Gioco

Acquario

Segno Zodiacale Cancro

Scorpione

Pesci

Ambata

Ambo/Terno

Il CRUCIVERBA del Mese verticale e NAPOLI va copiato 90in orizzontale, 13-39-79 le due diagonali maggiori, giocata in quartine

13-56-60

GENOVA

01-05-07

Ruota di Gioco

Ambata

Ambo/Terno

ROMA

11-37-83

FIRENZE

35-57-82

TORINO

08-56-90

CAGLIARI

Bilancia

2017

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Luoghi non comuni Attualità e altro di Maddalena Letari

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“Ho imparato il silenzio dai ciarlieri, la tolleranza dagli intolleranti e la gentilezza dagli scortesi; eppure, stranamente, non sento gratitudine per tali maestri.” Kahlil Gibran, Sabbia e spuma, 1926

n una società posseduta da ciò che possiede, la forma, per sua natura, ha più valore della sostanza. Percepiamo, consideriamo e giudichiamo gli altri da come si vestono e si muovono, le apparenze sono il filo doppio che ci lega, lontane dall’ipocrisia dal sapore un po’ romantico che forzatamente relega l’apparenza al mondo del futile e del vano. Normalmente i rapporti sociali si basano proprio sulle regole della formalità e le convenzioni sono alla base del vivere civile. Oggi come ieri, la forma ricopre un ruolo, oltre che estetico, normativo e conviviale, a noi tocca recitarne il ruolo con coerenza, lasciando trasparire solo quanto ci conviene. Quando il modus sociale, però, perde il punto di vista e la motivazione, si crea uno squilibrio tra chi pronuncia un “grazie” anche non sentito e chi, per amore della propria naturalità risponde sì e no con un grugnito. Lontana da me l’idea di propinare un prontuario sul vivere civile, ma più mi guardo intorno e più

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mi rendo conto che, se insensibilità e malumore non avessero già attaccato la nostra fibra nel profondo, forse il bon ton ci potrebbe davvero salvare, santificando la cortesia come forma, ma soprattutto come sostanza. Un elogio al “buongiorno” quando si entra in un posto pubblico, un encomio al “mi scusi” se inavvertitamente si urta qualcuno, complimenti a chi fa un sorriso, invece di lanciare sguardi torvi a salve. Le regole del galateo hanno seguito ed accompagnato l’Uomo, testimoniandone l’evoluzione non solo sociale, ma anche emotiva. Si potrebbe leggere la storia dei popoli attraverso le loro convenzioni civili, nate sempre, beninteso, da un bisogno sociale, a conferma dell’idea che la forma è, una volta di più, sostanza. È chiaro che le consuetudini possono, nel corso dei secoli, essersi svuotate del loro significato primo: per gli illuministi erano il segno di un civile progresso verso l’uguaglianza e la condivisione, per i romantici il ritorno

Rubriche

Quando la forma è sostanza

all’individualismo arrivista, per i ragazzi di oggi solo l’utilizzo delle emoticon su internet. Personalmente apprezzo molto che un uomo mi apra la portiera dell’auto, ma non mi scandalizzo se non lo fa, soprattutto in memoria di una parità tra i sessi ancora oggi così difficile da definire. Mi dà invece immensamente fastidio l’ignoranza che sta alla base dei rapporti interpersonali di oggi, i “grazie” e i “prego” dimenticati, sgomitare alla fila, non lasciare il posto sull’autobus agli anziani, buttare carte per terra perché tanto c’è qualcuno che pulirà e qui mi fermo. Con buona pace di Erasmo da Rotterdam, Monsignor della Casa e Donna Letizia ci vorrebbe un galateo per il nuovo millennio, proprio perché i tempi sono cambiati, decisamente in peggio, donandoci un pernicioso imbarbarimento di ritorno; ma più che regole codificate, forse sarebbe sufficiente convincerci che gentilezza e tatto non sono orpelli inutili, ma fondamentali sociali.

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Rubriche

vampiri e folklore

discussione culturale e altre inutilità

La vera storia di una credenza popolare

orse una prima elementare classificazione che ci viene naturale è quella tra vero e falso, e, per riflesso, tra reale o irreale. Non è difficile capire come dietro a questa semplice dicotomia stiano importanti presupposizioni filosofiche che guidano molte delle nostre scelte nella vita di tutti i giorni. È vero, però, che separando così nettamente i due mondi, del vero e del falso, del reale e dell'irreale (che estenderemo all'immaginato) rischiamo di trovarci problemi più impegnativi di quelli che pensiamo di aver risolto. Un esempio tradizionale: è vero un unicorno? No, certo. E allora di cosa parliamo, quando parliamo di un unicorno? Pure essendo di fantasia, è un animale di cui non solo possiamo parlare, ma che possiamo rappresentare, di cui possiamo narrare le vicende. Quindi, in qualche modo, parliamo di qualcosa che “esiste”. Lasceremo da parte questi problemi di ontologia (così si chiama quella parte della filosofia che tratta problemi come “Cosa esiste?” e “In che termini?”) per dedicare la nostra attenzione all'immaginato, o meglio all'immaginario. Da sempre l'immaginario accompagna la vita sociale e individuale della nostra specie ed è servito a fornire spiegazioni di fenomeni altrimenti incomprensibili, più recentemente a divertire e intrattenere, e a sublimare passioni che in un certo modo venivano ritenute pericolose. Il folklore popolare, infatti, raccontando di esseri immaginari e facendoli agire nel consorzio umano ha in epoche remote assolto alla prima funzione, mentre più recentemente ha agito come valvola di sfogo, sia essa a fini di divertimento o sublimazione. Uno dei personaggi dell'immaginario che in questi ultimi decenni è tornato di moda (ma forse lo è sempre stato) è il vampiro. Gli antropologi suddividono questa figura in due categorie: il vampiro “letterario” e il vampiro “folklorico”. La prima è quella che tutti conosciamo e che ha assunto la sua forma, le sue caratteristiche esteriori e comportamentali, grazie alla letteratura e al cinema, a partire dall'archetipo del Dracula di Bram Stoker. La se-

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qfwfq

conda, quella del vampiro “folklorico”, è per così dire la figura “vera”, quella creata spontaneamente dalle credenze popolari. Ma dove nasce il vampiro? L'associazione geografica a cui ci porta l'idea del vampiro letterario dovuta al citato Stoker è quella tra vampiro e Transilvania, nota regione storica dell'attuale Romania. Tuttavia, ad una serrata indagine delle fonti (ce ne parla un interessante libro, molto documentato, del giovane studioso di antropologia del mondo classico, Tommaso Braccini, che ci descrive come questa figura sia nata: Prima di Dracula. Archeologia del vampiro. Il Mulino, Bologna 2011), veniamo a sapere che il vampiro, citato anche nelle fonti greche e latine di epoca medievale e detto vrykolakes, è molto probabilmente un'invenzione slava e in particolar modo balcanica. Ciò non toglie che le varie etnie romene (neolatine e non slave) abbiano parallelamente sviluppato credenze analoghe, vista la loro immersione nel mare etnico slavo che li circonda da sempre. Parole più o meno specifiche per descrivere questi cadaveri di nonmorti, però, compaiono in tutte le lingue slave, anche non balcaniche, come il russo e il polacco. E i termini usati dalle fonti greco-bizantine e medio-latine sono di origine slava. Una delle usanze che avrebbe favorito la nascita di questo personaggio folklorico sarebbe la cosiddetta “doppia sepoltura” in ambito slavo, vale a dire la pratica di spostare il cadavere dopo un certo tempo dopo la morte. Questa pratica faceva sì che le popolazioni entrassero in contatto con i corpi anche molto tempo dopo la morte e la prima fase di preparazione e sepoltura. Trovandosi qualche volta di fronte a cadaveri “diabolicamente” conservati, in posture anomale e con traccie di sangue liquido (in realtà liquefazioni di origine putrefattiva), le popolazioni rurali interpretavano questa anomalia come opera di forze oscure e associavano questi morti a incidenti misteriosi. I corpi, quindi, venivano distrutti con i metodi che sono transitati anche nella nostra visione di vampiro letterario: dal paletto, alla decapitazione e al rogo del cadavere.

di Davide Donadio In realtà, come la conoscenza scientifica ha scoperto, i fenomeni cadaverici descritti da queste testimonianze sono nella maggior parte dei casi molto comuni, e non costituirebbero quell'eccezionalità soprannaturale di conservazione. Ma era proprio la riesumazione singola e scaglionata nel tempo e l'ignoranza dei meccanismi chimico-biologici coinvolti a far considerare questi cadaveri “floridi” e ben conservati come opera di forze oscure. Quanto il vampiro letterario è ben definito e individuato, tanto il vampiro folklorico è “debole” e contaminato da altre figure del folklore: streghe, spettri, lupi mannari, indemoniati. Forse ciò è dovuto alla sua comparsa tarda, in epoca medievale, e al suo riempire “buchi” interpretativi di fenomeni che nelle credenze popolari avevano già una loro spiegazione, per quanto immaginaria. Anche una delle sue caratteristiche più note, l'ematofagia (cibarsi di sangue) è tarda, scarsamente attestata nelle fonti medievali e dovuta più alla letteratura tardo-gotica e al cinema che al folklore. Altra differenza molto importante tra la figura letteraria e quella folklorica, è l'immediato aspetto esteriore del vampiro: non un affascinante e misteriose amante notturno, ma un ruvido contadino, una sorta di zombie deformato dai segni della morte, semi-putrefatto, terribile e feroce, che qualche volta ignora completamente di essere morto e compie il male senza volontà. Va detto, però, che la legittimità della rielaborazione letteraria trova il suo fondamento nella funzione diversa di questo personaggio che, come già accennato, è quella di intrattenimento o, nella più nobile delle ipotesi, di raccontare efficacemente passioni umane. Quest'ultima funzione, però, riconduce il vampiro letterario al suo antenato folklorico: anche i terrificanti e deformi cadaveri ambulanti di contadini avvistati nei villaggi sperduti dei Balcani raccontavano di una passione umana. Anzi, una delle passioni più forti: la paura della morte.

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La bassa immaginata â&#x2013;Ş rubrica di fotografia

Paesaggi ritratti nelle fotografie di questo mese: il Po a Guastalla e la foce del Crostolo

di Alberto Predieri