Morazzone - Via Europa, 33 A Te l . 0 3 3 2 4 6 4 3 5 0 - C e l l . 3 4 7 6 8 6 0 2 4 6
Il Corsaro Biancorosso MATCH PROGRAM UFFICIALE
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VARESE
A.S. VARESE 1910
NUMERO 767 - 2 APRILE 2015
VENERDÌ
10
aprile
Serata mare
Zuppa di cozze tarantine Paccheri di Gragnano all’astice Frittura di pesce con tempura di verdure
Acqua, vino, dolce, caffè e amaro
€ 30,00
CATANIA
Stadio F. Ossola - Giovedì 2 aprile 2015 - ore 20.30 IL PERSONAGGIO
SPARTACO LANDINI
Cascioli a pagina 4
LA GARA AI RAGGI X
Dopo il pareggio di Modena, arriva il Catania a Masnago: crediamoci e vinciamo
Ferré a pagina 3
Filippo Perucchini e Martino Borghese autori di un’ottima prova in Emilia: «Non molliamo»
a pagina 4
PASSIONE VARESE
Dagli Spalti: Attilio Caja Il “Curi” di Perugia Tipi da stadio
a pagina 7
foto di Domenico Ghiotto
PROTAGONISTI
FOTOGALLERY
Le migliori immagini dei biancorossi nelle ultime due partite: Frosinone e Modena
alle pagine 14-15
Perucchini e Borghese mattatori a Modena
Il Corsaro Biancorosso
Varese - Catania AI RAGGI X MATCH PROGRAM UFFICIALE
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GIOVEDÌ 2 APRILE 2015
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Catania, crediamoci e vinciamo A MODENA SI È VISTO UN VARESE VIVO CHE HA PORTATO A CASA UN PUNTO PREZIOSO
Contro i siciliani servono assolutamente i tre punti per continuare la rincorsa verso la salvezza che è ancora possibile Formazione VARESE (4-1-4-1)
di Stefano Ferré
in Modena-Varese 1-1 27
Jebbour
30
Perucchini
21
5
29
10
Barberis
Borghese
13
Fiamozzi
BETTINELLI
Osuji
6
Sciaudone
Rosina
15
Rossi
1
in Catania-Avellino 1-0
Culina
14
9
18
Miracoli Maniero
Blasi
9
Calaiò
24
Zecchin
Allenatore
re con un 4-3-3 offensivo. Contro l’Avellino, i siciliani hanno ottenuto una preziosa vittoria in chiave salvezza, frutto di una buona dose di fortuna, concretizzata con un rigore troppo generoso. Davanti a Terracciano, decisivo quanto Perucchini a Modena, in mezzo alla difesa spazio all’esperienza garantita da Capuano e Ceccarelli; sugli esterni invece la parola d’ordine è spinta offensiva, con Del Prete e Mazzotta, terzini
foto Domenico Ghiotto
Servivano i tre punti. Non sono arrivati, ma c’è stato un segnale. Forte e chiaro. Il cuore del Varese batte ancora, la squadra è viva. Nella scorsa uscita, in trasferta a Modena, i biancorossi hanno pareggiato 1-1, passando in vantaggio con Borghese, gol che non è bastato. Ci si è messo di mezzo il sig. Ripa, con un rigore più che dubbio, a rovinare i piani del Varese che, fino ad allora, stava riuscendo a difendersi con ordine, snervando un avversario con poche e confuse idee. Gli episodi fanno la differenza e, ultimamente la sorte ha voltato le spalle ai biancorossi. Ma il tempo di rialzarci c’è, ancora. La gara con il Catania, in programma giovedì alle 20:30 a Masnago, può rappresentare un importante crocevia. Se da un lato una vittoria avvicinerebbe il Varese al treno playout, in cui gravitano Crotone, Ternana, Latina e Pro Vercelli, un risultato negativo potrebbe compromettere la difficile rincorsa biancorossa. Nel match in Emilia, Stefano Bettinelli ha riproposto il 4-3-3 “mascherato” delle ultime uscite, garantendo così maggiore copertura e solidità alla mediana. Davanti a Perucchini, autore di una prestazione sublime, arma in più del Varese di oggi, la coppia centrale difensiva è stata composta da Borghese, sempre più leader, e Rossi, che sembra essersi trovato più a suo agio nella posizione congeniale di centrale. Come terzini, Bettinelli ha optato per il rientrante Fiamozzi e per Jebbour, a cui è subentrato Luoni: l’esterno destro del Modena Acosty è apparso troppo forte e incontenibile per entrambi. A metà campo Osuji ha permesso di far ritrovare dinamismo al reparto, con Blasi ad interdire e Barberis ad impostare. Sulle ali Culina e Zecchin hanno provato a ispirare Miracoli, attorniato dai due centrali modenesi. Giovedì i biancorossi si troveranno di fronte il Catania, abituato a gioca-
VARESE CATANIA
Formazione CATANIA (4-3-3) 13
Arbitra GIANLUCA MANGANIELLO
Del Prete
6
5
Capuano
Rinaudo
4
8
Odjer
1
Terracciano
Ceccarelli
3
Mazzotta
MARCOLIN
fluidificanti, spina nel fianco delle difese avversarie. Al centro del campo il Catania ha i numeri per fare la differenza, ma ha incontrato diverse difficoltà: se Odjer, con la sua grinta, è abile a interrompere le azioni avversarie, Sciaudone, che dovrebbe inventare e inserirsi, ultimamente è apparso sottotono. Le chiavi del centrocampo, di conseguenza, sono affidate a Rinaudo, che però non ha le caratteristiche per impostare e detta-
L’abbraccio a Borghese dopo il gol di Modena
Leonardo Capezzi
re i tempi. Il tridente d’attacco Rosina-Maniero-Calaiò può essere letale: solo con concentrazione e massima attenzione si potrà evitare di subire gol. Il Catania è una corazzata costruita per la promozione diretta, ma sta attraversando un periodo difficilissimo, a dimostrazione che in serie B non vi sono partite scontate o squadre “ammazzacampionato”. A nove giornate dal termine, i valori dei singoli si azzerano e due valori prendono il sopravvento: la testa e il cuore. Il Varese, per continuare a sognare un’impresa che ha dell’impossibile, deve scendere in campo con la lucidità di chi è consapevole del valore dei propri mezzi e del proprio gruppo e con le motivazioni, la passione e il cuore che hanno raggiunto l’apice nell’abbraccio a Borghese dopo il gol di Modena. Ecco l’unica ricetta per sperare. Ecco l’unico modo per sognare. Ecco l’unica strada per tappare la bocca a chi, fingendosi amico, cerca invano di seminare negatività all’ambiente biancorosso. Parola ancora una volta al campo, a Masnago: l’appuntamento è alle ore 20:30, per chi vorrà stare al fianco del Varese e crederci, fino alla fine.
(e.c.) - Gianluca Manganiello, della sezione di Pinerolo, dirigerà l’incontro tra Varese e Catania. I precedenti tra il fischietto piemontese e i biancorossi sono numerosi, ben sei. Il bilancio parla di due vittorie, due pareggi e tre sconfitte del Varese. L’ultima è arrivata nel posticipo serale a Latina dello scorso dicembre: 1-0 per i padroni di casa grazie al gol su punizione nel finale. Quest’anno Manganiello ha diretto anche Varese-Bari finita 2-1 per la squadra di Bettinelli. Lo scorso anno diresse invece il 3-0 ottenuto a Latina grazie a Zecchin, Calil e Pavoletti; la trasferta a Crotone terminata con grande rammarico 3-2 e il pareggio per 11 in casa con l’Avellino. L’arbitro ha incrociato il Varese anche nella stagione 2012/2013 in RegginaVarese 1-1 e Varese-Lanciano 1-2. Gli assistenti designati sono: Alfredo Zirelli di Torre Annunziata e Marco Bolano di Livorno. Il quarto uomo è invece Filippo Merchiori di Ferrara.
GIanluca Manganiello
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A TU PER TU CON IL DIRETTORE SPORTIVO SPARTACO LANDINI
VARESE SPORT
GIOVEDÌ 2 APRILE 2015
«Non molleremo mai. Non è facile, ma ci proviamo»
a cura di Elisa Cascioli
«Contro il Frosinone in dieci e poi a Modena sono arrivati segnali importanti dalla squadra che ha dimostrato di essere viva»
PERUCCHINI E BORGHESE PROTAGONISTI A MODENA
Il vice presidente Papini con il ds Landini anche ora. Ovvio che chi arriva a gennaio ha bisogno di un attimo di tempo per ambientarsi. Ora tutti diventano indispensabili».
foto Domenico Ghiotto
Spartaco Landini sa come si fa a giocare una battaglia difficile. L’ha vissuta in prima persona e sa cosa vuol dire combattere davvero. Arrivato in biancorosso nello scorso ottobre, dopo circa un mese ha dovuto lasciare momentaneamente la squadra per problemi di salute. Nel momento più difficile è tornato. Nato in provincia di Arezzo, cresciuto nella Sangiovannese, ha iniziato e ha trascorso gran parte della sua carriera da calciatore professionista all’Inter, dalla stagione 1962-1963 alla stagione 1970-1971, che vinse quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Landini ha concluso la sua carriera negli anni settanta vestendo le maglie di Palermo, Napoli e, infine, della Sangiovannese. Nella sua carriera sono da segnalare anche le quattro presenze collezionate con la maglia azzurra. Dopo essere stato direttore sportivo di Catanzaro, Genoa e dirigente alla Lucchese, nel luglio del 2013 è divento collaboratore del Direttore Sportivo Giancarlo Romairone allo Spezia, per poi arrivare al Varese. In base alla tua esperienza, il Varese come può uscire da una situazione così complicata? «La classifica non è rassicurante e ciò è sotto gli occhi di tutti, ma i segnali di risveglio ci sono stati e dobbiamo mantenere lo spirito che abbiamo messo in campo domenica a Modena. Non molleremo perché è un nostro obbligo morale. Non è facile, ma è scontato che ci proviamo». Non solo a Modena. Anche contro il Frosinone, nonostante il risultato pesante, la squadra ha dimostrato qualcosa… «Anche quello è stato un buonissimo segnale di ripresa. Purtroppo siamo rimasti in dieci dopo pochi minuti e abbiamo lottato contro una squadra pericolosissima e che ha più di noi. Siamo anche stati sfortunati». Dal punto di vista dello spirito, come hai ritrovato la squadra? «Il mercato di gennaio ha cambiato molto. Ho trovato qualcuno in meno e qualche altro ragazzo nuovo, ma lo spirito non è cambiato. Quando sono arrivato si sapeva che si sarebbe dovuto lottare e lo si sa
Il rendimento tra andata e ritorno è stato molto diverso… «Purtroppo il cammino della squadra è stato anche condizionato da assenze e infortuni. Sotto questo punto di vista siamo stati molto sfortunati: Forte, Varela, Neto, lo stesso Miracoli che si è dovuto operare, ora Rea; avere scelte limitate pesa». Cosa rispondi a chi sostiene sia meglio far “tabula rasa” e ripartire dall’Interregionale? «Dico che il tifo è così da tutte le parti: ti sostiene quando vai bene e ti critica se le cose vanno male. Nonostante questo però i nostri tifosi non ci hanno mollato e anche a Modena sono arrivati numerosi. Hanno dimostrato che alla squadra ci tengono e noi abbiamo bisogno del loro affetto. Contiamo anche su di loro per poter compiere il miracolo». Varese-Catania, ultima chiamata. «Mancano nove partite, dire che è importantissima è troppo scontato. È la partita che può riaprirci la strada verso la salvezza. Dobbiamo sfruttarla al meglio. Il Catania è una signora squadra che finora ha balbettato. Non dobbiamo sbagliare».
Filippo Perucchini, eroico a Modena, Martino Borghese, simbolo di questo Varese che non vuole morire. Tutti e due sono stati i veri protagonisti della sfida a Modena. Il difensore centrale ha trovato il suo quinto gol, valso il momentaneo vantaggio biancorosso dopo il rigore parato dal numero 1. Perucchini, dopo essersi opposto a qualunque tiro, per poco non riusciva a deviare anche il secondo rigore (molto dubbio) battuto dall’ex Pablo Granoche. «Sento di aver fatto solo il mio dovere - il suo commento -. Più che alla mia prova guardo al risultato e dico che c’è del rammarico sia per il palo colpito nel finale e sia perché il pareggio del Modena è arrivato su un rigore dubbio. I rigori sono sempre un terno a lotto - commenta il portiere ex Lecce -. Ci vuole sempre una buona dose di fortuna». Sul risultato è questo il suo commento: «Dispiace perché potevamo fare il colpaccio; il calcio è così. Andiamo avanti consapevoli di aver disputato una grande prestazione». Al Varese servivano tre punti, ne è arrivato uno, sperare è ancora lecito? «La prestazione c’è stata e ci deve dare fiducia in vista della prossima partita, l’ennesima da non sbagliare. Adesso non ci resta che fare bene col Catania». «Non siamo morti!» il gladiatore Borghese lo dice con la voce e lo urla con gli occhi. «A Modena ci abbiamo messo cuore, sudore e attaccamento alla maglia”. Sull’1-1 finale il suo commento è impietoso: «Partita rubata. E mi sono stufato perché il secondo rigore era inesistente. Peccato perché l’avremmo portata a casa. Ci sono stati episodi a nostro sfavore durante tutto l’anno, ma noi andiamo avanti lo stesso. Giovedì, così come è successo oggi, ci giocheremo ancora la stagione. Ci credevo anche dopo la sconfitta col Frosinone e ci credo ora. La prova che non vogliamo mollare è arrivata. Contro il Catania serve serenità, calma, cuore e testa. Daremo tutto per la maglia».
IL PUNTO VITO VARESE SPORT
GIOVEDÌ 2 APRILE 2015
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vevo fare la telecronaca. Niente mi ha evitato di vedere le partite del Varese. E quando per lavoro ho cominciato a frequentare i campi della A rimanevo sempre in collegamento con il campo in cui giocavano i biancorossi. Ricordo quando chiesi un favore al “maestro” Pizzul. Lo convinsi a fare cambio di designazione. Lui prese la mia partita del Cagliari, io il suo anticipo del sabato Sampdoria-Reggina. Volevo la domenica libera per seguire a Bolzano il Varese di Sannino e Sogliano. Stare accanto a loro in un appuntamento importante per la promozione. Era una squadra partita dal fondo della classifica e arrivata in C1. Per più di trenta anni ho condiviso le vicissitudini di un Varese ai margini del grande calcio ed ho sempre considerato la serie B come il paradiso lontano. Come me tanti amici, conosciuti e non, che la domenica incontravo sui campi. Anche quelli di periferia e della nostra provincia. È anche per loro, per il rispetto che ho nei confronti dei sentimenti che si provano in questi momenti di agonia sportiva che non voglio più scrivere del Varese. Ho bisogno di una pausa. E basta con questa favola della “varesinità”. Aveva un senso quando si parlava di quelle persone che hanno fatto nascere e crescere il Varese 1910, gente come Peo e Sean, dai globuli biancorossi. Appassionati e competenti. Ho più volte scritto che quando non ce la si fa dal punto di vista tecnico, si deve correre tre volte più dell’avver-
A c u r a d i Vi t o R o m a n i e l l o - D i r e t t o r e A G R
Mister Bettinelli
sario per sperare di batterlo. Così è stata conquistata la serie B. Con una squadra che ha trascinato la città allo stadio, riempiendo quei grigi spalti dove lo squalificato Sannino urlava per dare indicazioni ai suoi. Oggi quel grigio torna a vedersi. Si, è vero, l’ultima posizione non aiuta a richiamare il pubblico. Ma questa è la triste realtà di Varese. Città che fatica a costruirsi una storia, che segue le imprese delle proprie squadre solo quando le cose funzionano. Varese non merita la B e lo dico pensando a quelle migliaia di spettatori che c’erano quando si sono giocati i playoff con Benevento, Cremonese, Padova, Verona e Sampdoria. Dove sono ora? Dove sono quei
papà che hanno portato i figli allo stadio per vedere da vicino i ragazzi di Sannino e Maran? E cosa rispondono quando gli domandano perché non si va più a vedere la partita? Che la squadra è ultima ed è meglio andare al cinema? Cosa insegnano loro, a salire sul carro del vincitore? No, Varese non merita la B. Categoria conquistata con sapienza, passione, competenza. Persa per presunzione, distrazione, incapacità. Come fa un presidente a rilevare una società piena di debiti senza accorgersene? Come pretende di chiedere aiuto senza un progetto? Di ottenere quattrini per superare la scadenza più imminente senza una programmazione? Di risvegliare una classe imprenditoriale egoista, capace di chiedere biglietti omaggio in cambio di niente e diventare profeti quando le cose vanno male: “l’avevo detto io”.Anche la nostra categoria non è esente da colpe. Quanti colleghi privi di esperienza e carichi di presunzione si sono improvvisamente trovati a commentare gare di B quando avrebbero dovuto farsi le ossa con dieci righe di calcio minore la domenica? Fra qualche mese, quando tutto questo sarà finito, dove sarà la schiera di fotografi e editorialisti dell’ultim’ora? Ecco perché mi stacco ancora una volta dal gruppo. Come facevo qualche stagione fa, quando potevo seguire le partite ai bordi del campo e lontano dalla sala-stampa. Dove si sente davvero la spinta dei tifosi e si respira il profumo dell’erba appena tagliata. Oggi il titolo della rubrica è: “Punto e basta!”. Anche se in fondo spero che non sia “tutto scritto”, come diceva un caro amico. Finché la palla rotola si può ancora sperare in un rimbalzo fortunato. foto di Domenico Ghiotto
Fa male, non ci sto. Questo che leggete con molte probabilità sarà l’ultimo “Punto Vito” dedicato al Varese. È tutta la stagione che cerco argomenti per spiegare i perché di questa stagione fallimentare. Ho anche tentato di risvegliare un briciolo di orgoglio nella squadra, rispolverando i ricordi di quando i giocatori erano bambini e calciavano il pallone davvero per divertimento. Tutto inutile. Non voglio dire che contro il Frosinone non si siano visti impegno e voglia da parte dei ragazzi di Bettinelli in inferiorità numerica per quasi tutta la partita a causa della sciagurata espulsione di Corti. Ma non è bastato ad evitare la sconfitta. A Modena la squadra ha dato segni di vita, ha interrotto la striscia di sconfitte, ma ha raccolto un solo punto che poco potrebbe servire. E allora? C’è poco da dire, molti componenti in rosa sono inadatti ad affrontare la categoria. Magari diventeranno campioni, ma quel giorno non è oggi. Magari fra qualche mese loro saranno ancora in B, ma il Varese no. Getto la spugna, non fa parte del mio carattere ma una delle cose che più mi fanno star male, forse l’unica che mi spaventa, è l’impotenza. E allora mollo. Sono sempre stato abituato a cercare di fare le cose al meglio. Da ragazzo, quando ancora non avevo la pancia, giocavo al pallone almeno due volte a settimana. Anche prima di andare al “Franco Ossola” per commentare le partite del Varese. E mi arrabbiavo, eccome, se perdevamo anche se in palio non c’era nulla. Facevamo la colletta per prenotare il campo e giocare. E quando non si avevano i soldi, c’era sempre un amico che pagava anche la tua quota. Perché quello che contava era stare insieme e giocare insieme, vincere o perdere insieme. Ho cominciato a mettere su chili quando mi sono rotto tibia, perone, capsula e legamenti della gamba sinistra. Giocavamo su un campo ghiacciato in Valcuvia. Avevo appena colpito di testa un pallone aereo, sono sceso male sul terreno, la caviglia si è piegata e un terzino in ritardo ha frenato la sua corsa contro la mia gamba. Le ossa che si spaccano fanno le stesso rumore del legno quando si spezza. Il dolore fa quasi svenire. Ricordo quando con la gamba ingessata venivo accompagnato in ogni campo dove il Varese giocava perché do-
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Punto e basta!
Settimana scorsa, dopo la sconfitta interna con il Frosinone, Vito Romaniello ha espresso tutto il suo disappunto per quanto stava accadendo al Varese. Pubblicato su varesesport.com, ecco quello che potrebbe essere l’ultimo atto de “Il Punto Vito”, attualizzato.
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La curva Nord in occasione di Varese-Frosinone
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Caja: «La matematica dice che il Varese si può salvare. Bisogna crederci»
TIPI... da STADIO
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Il coach della Pallacanestro Varese allo stadio
Una passione per il calcio in generale, un interesse e una curiosità per il calcio a Varese. L'attuale coach della Pallacanestro Varese Openjobmetis, era allo stadio “Franco Ossola” ad assistere alla partita con il Frosinone, non ce lo siamo lasciati scappare… Coach ci racconti come ha iniziato la sua carriera nel mondo del Basket? «Allenando da trentenne il Pavia, la squadra della mia città natale. Poi questo bellissimo sport, il basket, mi ha portato in giro per l' Italia. Tante esperienze, tanti bei ricordi. Anche momenti di difficoltà, ma è nelle difficoltà che si cresce e ci si fortifica». L' esperienza più bella? «In tutte le società dove ho allenato ho provato diverse emozioni, ho conosciuto tanti personaggi che ricordo con stima. Siamo allo stadio, mi piace molto il calcio e allora in questo momento mi viene in mente
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Roma dove ho vissuto bei momenti e… stare nella capitale mi ha permesso di assistere al derby tra Roma e Lazio. Un’emozione straordinaria per come viene vissuto da tutta la città, si percepisce aria di derby nella settimana pre e anche in quella post partita. Per quindici giorni non si parla d’altro». Lei è tifoso di una delle due squadre? «No, sono tifoso interista, ma come ti ho detto mi piace il calcio, lo trovo uno sport coinvolgente». Secondo la sua esperienza sportiva, cosa c'è che non gira nella squadra varesina? «Premesso che non sono un tecnico di calcio e che avendo visto solo questa partita non ho nessun titolo per esprimere un giudizio, mi viene da dire che ci sono delle annate dove tutto va storto. È capitato anche a me nella mia carriera, il fattore fortuna è determinante in certe situazioni, in certi momenti.
Prendiamo la sconfitta di questa sera. Un 4-1 che potrebbe non lasciare scampo al Varese eppure bastava che i due pali presi fossero entrati in rete e tutto sarebbe cambiato. Mi sembra di capire che la società biancorossa stia puntando molto sui giovani, una scelta giusta e importante per garantire il futuro ma che ha anche risvolti non sempre positivi. I giovani sono una grande scommessa, il loro rendimento è altalenante e per l’allenatore non è mai facile convivere con questi sbalzi di prestazioni». Parliamo del basket varesino… «L’ho detto più volte, Varese è una delle piazze storiche del basket italiano ed Europeo. Per me è un onore poter sedere su questa panchina e tutte le volte che entro al palazzetto di Masnago mi vengono i brividi: un pubblico fantastico che merita sempre il massimo. Questa sera però sono allo stadio, ho visto parecchia tensione sugli spalti che è
comunque positiva. Il pubblico tiene alla sua squadra e si sente tradito nella sconfitta. Sono sicuro che i giocatori sputeranno sangue fino alla fine e… non è detta l’ultima parola. La matematica dice che i biancorossi si possono salvare. Bisogna crederci!». Claudio Ferretti
Attilio Caja al F. Ossola
Il Curi di Perugia
(e.c.) - Reduci dalla trasferta in terra emiliana, la prossima gara esterna dei biancorossi sarà in Umbria, in casa del Perugia che gioca allo stadio “Renato Curi”, inaugurato nel 1975 e originariamente stadio Comunale di Pian di Massiano, località dove sorge. L'intitolazione attuale onora la memoria dello scomparso Renato Curi, centrocampista del Perugia morto su questo campo il 30 ottobre del 1977 per un arresto cardiaco, nel corso di una partita di campionato fra i biancorossi e la Juventus. Dagli anni ottanta, lo stadio ha ospitato per sei volte la nazionale calcistica italiana.
Marco Rossi VARESE SPORT
foto Domenico Ghiotto
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COSIMO LA GORGA 12 - Portiere
FILIPPO PERUCCHINI 1 - Portiere
MARK BIRIGHITTI 22 - Portiere
Nato a Vallo della Lucania (Sa) il 01/11/1994
Nato a Bergamo il 06/10/1991
Nato a Perth (Australia) il 17/04/1991
FRANCESCO LUONI 2 - Difensore
ANDREA DE VITO 3 - Difensore
Nato a Varese il 09/04/1988
Nato a Pavia il 27/11/1991
MARTINO BORGHESE 5 - Difensore
NICCOLO’ DONDONI 4 - Difensore
RICCARDO FIAMOZZI 13 - Difensore
Nato a Basilea (Svizzera) il 05/06/1987
Nato a Perugia il 14/04/1995
Nato a Trento il 18/05/1993
ANGELO REA 19 - Difensore
MARCO ROSSI 14 - Difensore
Nato a Pomigliano D’Arco (NA) il 16/06/1982
Nato a Parma il 30/09/1987 ROGER ROJAS 26 - Difensore
STEFAN SIMIC 25 - Difensore
Nato a San Josè (Paraguay) il 08/03/1993
Nato a Praga (Rep. Ceca) il 20/01/1995
MANUELE BLASI 6 - Centrocampista
Nato a Mesagne (BR) il 26/05/1992 WILFRED OSUJI 15 – Centrocampista
DANIELE CORTI 8 - Centrocampista
Nato a Genova il 11/12/1993
GIANPIETRO ZECCHIN 24 - Centrocampista
ANDREA CRISTIANO 23 - Centrocampista
LEONARDO CAPEZZI 28 - Centrocampista
Nato a Camposanpiero (PD) il 05/05/1983
Nato a Chivasso (TO) il 15/07/1984
ANTONINI CULINA 30 - Centrocampista
Nato a Sangiovanni (FI) il 28/03/1995 NIKOLA JAKIMOWSKI 32 - Centrocampista
Nato a Zadar (Croazia) il 27/01/1992
MENSUR KURTISI 17 - Attaccante Nato a Kumanovo (Macedonia) il 25/03/1986
ANDREA BARBERIS 21 - Centrocampista
Nato a Lagos (Nigeria) il 05/08/1990
Nato a Cantù (CO) il 16/05/1980
Nato a Genova il 31/03/1992
Nato a Poitiers (Francia) il 24/08/1991
LUIGI FALCONE 7 - Centrocampista
Nato a Civitavecchia (RM) il 17/08/1980
LUCA MIRACOLI 9 - Attaccante
YASSINE JEBBOUR 27 – Difensore
Nato a Skopje (Macedonia) il 26/02/1990 LEONIDAS NETO PEREIRA 10 - Attaccante Nato a Cameiro (Brasile) il 04/01/1979
IGNACIO LORES VARELA 11 – Attaccante Nato a Montevideo (Uruguay) il 26/04/1991
ALESSANDRO CAPELLO 18 – Attaccante
LUCA FORTE 20 - Attaccante
Nato a Bologna il 12/12/1995
Nato a Trieste il 28/07/1994
Organigramma
Presidente: PIERPAOLO CASSARÀ Vicepresidente esecutivo: SILVIO PAPINI Vice presidente: PAOLO VITIELLO Direttore generale: GIUSEPPE D'ANIELLO Direttore sportivo: SPARTACO LANDINI Direttore sportivo: GABRIELE AMBROSETTI Area commerciale: ROBERTO PISONI Direttore marketing e comunicazione: MARCELLO VITELLA Area marketing: PAOLA FRASCAROLI Area comunicazione: STEFANO FERRÉ Addetto stampa: MICHELE MAROCCO Segreteria generale, biglietteria, sicurezza: ENRICA BIANCHI Segreteria organizzativa: FEDERICA PACCHETTI Travel and logistics: MASSIMILIANO VACCALUZZO Amministrazione contabilità: GIUSEPPE PESSINA, ANNA ZANFARDIN Responsabile scouting: ALESSANDRO ANDREINI Fotografo ufficiale: DOMENICO GHIOTTO
Area tecnica
Allenatore: STEFANO BETTINELLI Allenatore in seconda: OLIVIERO DI STEFANO Preparatore Atletico: IVAN FERRARESI Preparatore dei portieri: STEFANO CIUCCI Recupero Infortuni: LUCA CAVAGGIONI Dirigente Accompagnatore: PIETRO FRONTINI Dirigente addetto all’arbitro: FRANCO VITELLA Magazzinieri: ALESSANDRO BOTTA, ALDO CUNATI
Area medica
Responsabile Sanitario: GIULIO CLERICI Medico Sociale: MARCO MARANO Ortopedico: CARLO MONTOLI Ortopedico: ALESSANDRO FAGETTI Fisioterapista: FRANCESCO SMARGIASSI Fisioterapista: ROBERTO CONSONNI
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Gli avversari: CATANIA
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di Franco Vanetti
Fondato il 24 settembre 1946, il Catania fu promosso per la prima volta in Serie A nel 1954. Da allora ha disputato 17 campionati italiani di massima serie, ottenendo come migliore piazzamento l'ottavo posto negli anni 1961, 1964, 1965 e 2013. Nel 2013-2014 la formazione etnea ha disputato un campionato di bassa classifica in serie A e l'11 maggio, malgrado la vittoria per 2-1 a Bologna, è retrocessa in Serie B con un turno d'anticipo dal terzultimo posto. Il mister attuale è Dario Marcolin (Brescia, 28 ottobre 1971), tecnico che predilige il modulo 4-2-3-1, che ha avuto modo di studiare come vice di Mario Somma nel Brescia; in alternativa opta per il 4-3-1-2. Il bresciano ha assunto il 3 gennaio 2015 la conduzione tecnica, dopo che in precedenza i siciliani erano stati guidati da Maurizio Pellegrino (in 2 riprese) e Giuseppe Sannino. In classifica i siciliani sono terzultimi con 35 punti dopo la vittoria in casa con l’Avellino giunta dopo due mesi (rigore siglato dal capocannoniere Calaiò a quota 16 gol). In porta a Varese dovrebbe rientrare il “pararigori” Gillet arrivato dal Torino e assente contro l’Avellino per gli impegni della nazionale belga (il cambio è Terracciano).
Calaò esulta dopo il gol all’andata
Nella difesa a 4 invece ecco l’esterno destro Lorenzo Del Prete, difensore classe 1986 giunto dal Perugia nel calciomercato invernale, nato inizialmente come attaccante, ma negli anni prima adattato a esterno di centrocampo e successivamente impiegato come terzino; l’esperto centrale Luca Ceccarelli giunto dallo Spezia impiegato in coppia con Gaston Sauro, difensore argentino dal fisico imponente, di proprietà del Basilea, classe 1990, arrivato in prestito con diritto di riscatto al club siciliano; mentre a sinistra dovrebbe essere schierato l’ex cesenate in prestito Antonio Mazzotta, classe 1989, utilizzato a volte anche a centrocampo potendo garantire spinta e sovrapposizione. A disposizione il centrale Raffaele Schiavi (squalificato contro l’Avellino) arrivato dal Frosinone; il napole-
tano classe ‘81 Ciro Capuano, esterno sinistro impiegato anche al centro nella difesa a tre oppure a centrocampo; lo slovacco Norbert Gyomber, nazionale under 21, e l’esterno destro Nicola Belmonte. Di qualità il centrocampo dove il perno è rappresentato dall’argentino Fabián Andrés Rinaudo, soprannominato Fito e in possesso di passaporto italiano, destro naturale e mediano di rottura grintoso, vicino a lui il giovane ghanese Moses Odjer del ‘96, e Daniele Sciaudone in prestito dal Bari. A disposizione il polacco Michał Chrapek del ’92, il ‘95 Filip Jankovic arrivato a Catania dal Parma con la formula del prestito nell'ambito dell'operazione che ha portato in Emilia Lodi; il brasiliano del 1988 Raphael Martinho, esterno di fascia sinistra che può giocare sia come terzino che
come ala offensiva essendo in grado di interpretare bene entrambe le fasi di gioco, talvolta impiegato anche come interno sinistro in un centrocampo a tre. Possiede un ottimo dribbling, un tiro potente e fa della progressione palla al piede il suo punto di forza essendo dotato di ottima tecnica in velocità. Infine a completare il reparto Gonzalo Escalante, argentino recupera-palloni con passaporto italiano, propensione alla rottura del gioco ed al rapido capovolgimento di fronte, giunto dal Boca Juniors e l’altro argentino Gonzalo Piermarteri. Il trequartista e punta di diamante è Alessandro Rosina (squalificato), arrivato a Catania a titolo definitivo, dopo lo svincolo ottenuto a seguito del fallimento del Siena. Fantasista mancino classe 1984, Rosina ha giocato anche con Parma, Torino e Zenit, molto dotato tecnicamente, può giocare sia da ala, su entrambe le fasce, sia da seconda punta. In avanti giostra Emanuele Calaiò, arrivato a titolo definitivo dal Napoli che nell'ultima stagione ha collezionato 22 presenze con la maglia del Genoa segnando 3 reti; prima punta, mancino di piede, forte di testa e nel gioco aereo. In coppia con lui, Riccardo Maniero, classe ‘87 giunto nel mercato invernale dal Pescara dove ha realizzato 13 gol in 18 gare fra campionato e Coppa Italia.
I precedenti di Varese-Catania: dodici volte al Franco Ossola I siciliani tornano a Masnago, in campionato, dopo trent’anni
di Marco Gandini
Sfida importantissima per il Varese che al “Franco Ossola” ospita il Catania, nobile decaduta protagonista di una stagione ben al di sotto delle proprie potenzialità. Dalla stagione 1963-1964, biancorossi e rossoazzurri, in campionato (coppe escluse), si sono affrontati a Varese in ben dodici occasioni, sei delle quali hanno visto i padroni di casa ottenere il massimo della posta in
palio. Quattro i pareggi, due le vittorie dei siciliani. Il primo match tra le due squadre risale proprio alla stagione 19641965, anno in cui il Varese si impone sul Catania con un netto 3 a 0 frutto delle reti di Spelta (doppietta) ed Andersson. La stagione successiva, però, gli ospiti si vendicano, espugnando il campo varesino con il risultato di 2 a 1 in virtù della doppietta di Bruno Petroni che vanifica la rete biancorossa siglata da Bonin-
Il Varese in azione a Catania all’andata
segna. Nel 1966-1967 la sfida si ripete in Serie B; stavolta è il Varese ad avere la meglio grazie all'1 a 0 finale timbrato da Leonardi. Dopo l'1 a 1 del 17 maggio 1970 (il Varese, in vantaggio con Nuti, viene recuperato grazie all'autogol di Dellagiovanna), il Catania ritorna ad essere corsaro durante l'annata 19701971; lo 0-1 del 90' porta la firma di Bernardis. Ancora 1 a 1 il risultato del 1972-1973 (di Gorin e Volpato le reti) mentre il 15 febbraio 1976 è Ernestino Ramella a condannare gli ospiti con la rete del definitivo 1 a 0. Stagione 1964-1965 1965-1966 1966-1967 1969-1970 1970-1971 1972-1973 1975-1976 1976-1977 1980-1981 1981-1982 1982-1983 1984-1985
Data 11 aprile 1965 19 dicembre 1965 25 settembre 1966 17 maggio 1970 7 marzo 1971 3 giugno 1973 15 febbraio 1976 8 maggio 1977 9 novembre 1980 14 febbraio 1982 13 marzo 1983 3 marzo 1985
Largo successo varesino nel corso della successiva stagione: Criscimanni, De Lorentis e Manueli demoliscono i rossoazzurri con un perentorio 3 a 0. Doppio 1 a 1 tra il 1980 e il 1982, serie che si interrompe con una vittoria del Varese per 2 a 1 nel corso del 1982-1983 (di Bongiorni e Di Giovanni le reti biancorosse). Il 3 marzo 1985, data dell'ultimo precedente, è ancora un grande Varese quello che si impone per 4 a 1 sul Catania al “Franco Ossola” grazie ai gol di Gentilini, Pellegrini, Tomasoni e Bongiorni. Gara Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania Varese-Catania
Risultato 3-0 1-2 1-0 1-1 0-1 1-1 1-0 3-0 1-1 1-1 2-1 4-1
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GIOVEDÌ 2 APRILE 2015
LO STAFF
Allenatore Dario Marcolin Allenatore in seconda Enrico Annoni Collaboratore tecnico Giuseppe Irrera Preparatore dei portieri Enzo Maurizio Biato Responsabile Preparazione Atletica Massimo Neri Preparatori atletici Stefano Bruno, Giuseppe Colombino, Mario Rotondale, Antonio Torrisi Responsabile Area Tecnica Giuseppe Bonanno Direttore Organizzazione Sportiva Diego Caniggia Responsabile Sanitario Dott. Antonio Licciardello Medico Sociale Dott. Francesco Riso, Dott. Alfio Scudero Fisioterapisti Andrea Calì, Carmelo Cutroneo, Salvatore Libra
LA ROSA
PORTIERE 1 GILLET JEAN FRANÇOIS 12 FICARA GIUSEPPE 22 TERRACCIANO PIETRO DIFENSORE 5 SCHIAVI RAFFAELE 15 SAURO GASTÓN 18 DEL PRETE LORENZO 23 GYÖMBÉR NORBERT 24 CAPUANO CIRO 26 BELMONTE NICOLA 28 PARISI TINO 31 CARILLO LUIGI 33 RAMOS JUAN MANUEL 37 DI MAIO FILIPPO 43 MAZZOTTA ANTONIO 45 CECCARELLI LUCA CENTROCAMPISTA 6 MARTINHO 8 ESCALANTE GONZALO 19 CASTRO LUCAS NAHUEL 20 CHRAPEK MICHAL 21 RINAUDO FABIÁN ANDRES 25 PIERMARTERI GONZALO AGUSTIN 27 JANKOVIC FILIP 30 DI GRAZIA FRANCESCO ANDREA 34 ROSSETTI MATTIA 35 BORTOLUSSI MATTIA 42 COPPOLA MANUEL 44 SCIAUDONE DANIELE ATTACCANTE 2 LOVRIC DRAGAN 7 MANIERO RICCARDO 9 CALAIÒ EMANUELE 10 ROSINA ALESSANDRO 14 BARIŠIC MAKS 32 GALLO AGOSTINO 39 ODJER MOSES 40 BEREZNY DAVID 41 SCAPELLATO FABRIZIO
IL TABELLINO DELL’ANDATA Catania-Varese 2-1 (2-0)
CATANIA 4-4-2: Frison; Spolli, Sauro, Capuano, Monzon; Rosina (dal 38′ st Chrapek), Escalante, Rinaudo, Martinho (dal 23′ st Calello); Calaiò, Leto (dal 30′ st Marcelinho). A disposizione: Ficara, Almiron, Garufi, Calello, Cani, Jankovic, Ramos. Allenatore: Sannino. VARESE 4-4-2: Bastianoni; Fiamozzi, Borghese, Simic, Luoni (dal 44′ st Tamas); Zecchin (dal 1′ st Petkovic), Corti, Capezzi, Falcone (dal 38′ st Forte); Neto Pereira, Miracoli. A disposizione: Perucchini, La Gorga, Blasi, Mapelli, Barberis, Cornacchia. Allenatore: Bettinelli. Arbitro: Ros di Pordenone (Zivelli e Bottegoni). Marcatori: p.t.: 6′ Calaiò (C), 41′ Rosina (C); 22′ Neto Pereira (V). NOTE - Spettatori: 12.314 per un incasso di 9.561 euro. Ammoniti: Sauro, Spolli, Simic, Zecchin, Rosina, Escalante. Angoli: 5-5.
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A Latina scontro salvezza, a Livorno playoff
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Il Brescia a Pescara rincorre sogni di permanenza in B, il Crotone ospita lo Spezia. La Ternana chiede strada al bari di Stefano Ferré
Nove giornate alla fine: ormai il tempo delle prove e degli scherzi è finito: i giochi si stanno decidendo e non c’è più margine di errore per nessuno. Sono tanti gli incontri in cui le contendenti si sfidano per traguardi diversi e di medesima importanza: a partire da Livorno, dove gli amaranto ospitano il Lanciano per quello che si può definire un vero e proprio spareggio per i playoff. Non si può certo dire che l’arrivo di Panucci sulla panchina toscana abbia avuto un grande impatto: 0 punti e 3 gol subiti il misero bottino delle prime due presenze in Serie B per l’ex terzino di Milan e Real Madrid, che rischiano di compromettere il lavoro svolto dai suoi predecessori Gautieri e Gelain. La Virtus, dal canto suo, arriva al Picchi dopo una
IL CAMMINO DEL VARESE
GIRONE DI ANDATA
30-08-14 Varese-Spezia
07-09-14
Carpi-Varese
13-09-14 Varese-Lanciano
20-09-14 Pro Vercelli-Varese
23-09-14 Livorno-Varese
27-09-14
Varese-Trapani
04-10-14 Brescia-Varese
12-10-14 Varese-Cittadella
18-10-14 Bologna-Varese
25-10-14 Varese-Bari
28-10-14 Frosinone-Varese
2-1
24-01-15 Varese-Carpi
4-0
7-02-15
5-2
21-02-15 Trapani-Varese
1-0
1-1
2-2
3-0
2-1
1-1
01-11-14
Varese-Modena
16-11-14
Varese-Perugia
1-1
29-11-14 Varese-Vicenza
2-3
08-11-14 Catania-Varese
22-11-14 Avellino-Varese 6-12-14
Varese-Virtus Entella
13-12-14 Latina-Varese
20-12-14 Varese-Crotone
24-12-14
Pescara-Varese
28-12-14 Varese-Ternana
GIRONE DI RITORNO
17-01-15 Spezia-Varese
4-2
1-1
2-1
2-1
0-0
2-2
1-0
1-0
2-0
2-0
notevole, ricco di vittorie e belle prestazioni. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per una partita divertente, che potrebbe permettere a chi ne uscirà vincitore di compiere un passo deciso verso il traguardo finale. A proposito di vittorie decisive: se non è un match-ball quello
domenica di successo, che permetterà agli uomini di D’Aversa di approcciare la gara con la giusta serenità. TrapaniFrosinone inaugura le partite fra squadre di alta e bassa classifica. I siciliani hanno trovato in Cosmi l’uomo giusto nel momento giusto, che con la sua esperienza può traghettare i suoi verso la salvezza: fondamentale per raggiungere l’obiettivo sarebbe conquistare i tre punti fra le mura amiche. Il Frosinone di Stellone, compagine in salute e lanciata verso la terza posizione, potrà invece agevolarsi di qualche giorno in più di riposo, considerato il rinvio della partita con il Latina che ha fatto saltare il derby del Lazio. Gli stessi nerazzurri torneranno in campo contro il Cittadella: entrambe le squadre sono state protagoniste di un avvio incerto e di un girone di ritorno
1-1
0-1
31-01-15 Virtus Lanciano-Varese 1 - 2 Varese-Pro Vercelli
14-02-15 Varese-Livorno
28-02-15 Varese-Brescia
03-03-15 Cittadella-Varese 07-03-15 Varese-Bologna 14-03-15 Bari-Varese
21-03-15 Varese-Frosinone 29-03-15 Modena-Varese 02-04-15 Varese-Catania 11-04-15 Perugia-Varese
18-04-15 Varese-Avellino
25-04-15 Vicenza-Varese
28-04-15 Virtus Entella-Varese 02-05-15 Varese-Latina
09-05-15 Crotone-Varese 16-05-15
Varese-Pescara
22-05-15 Ternana-Varese
1-1
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1-2
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3-0
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dell’Entella, poco ci manca. Alla prima stagione in Serie B, i liguri possono salutare quasi definitivamente la zona calda con una vittoria contro il Perugia: attenzione però agli umbri, sicuramente una delle realtà più competitive del torneo, che potranno approfittare di even-
TURNO ODIERNO 34a giornata 1 aprile 2015 - 20.30 Carpi – Bologna 2 aprile 2015 - 20.30 Avellino – Modena Crotone – Spezia Latina – Cittadella Livorno – Virtus Lanciano Pescara – Brescia Ternana – Bari Trapani – Frosinone
VARESE – CATANIA
Virtus Entella – Perugia Pro Vercelli – Vicenza
PROSSIMO TURNO 35a giornata 10 aprile 2015 - 20.30 Vicenza – Avellino 11 aprile 2015 - 15.00 Bari – Crotone Brescia – Bologna Catania – Trapani Cittadella – Carpi Frosinone – Pescara Modena – Virtus Entella Pro Vercelli – Livorno Spezia – Ternana Virtus Lanciano – Latina 13 aprile 2015 - 20.30 PERUGIA – VARESE
L’esultanza del Cittadella
tuali passi falsi delle avversarie alla corsa ai playoff. In chiusura: lo Spezia, dopo il rocambolesco pareggio contro il Pescara, farà visita al Crotone, come al solito cliente terribile nel finale di stagione, mentre il Delfino riceverà il Brescia, costretto a giocarsi le ultime chance di riaprire i giochi per la salvezza. La sorpresa Vicenza sarà di scena a Vercelli per continuare a stupire, mentre l’Avellino proverà a ripartire contro il Modena, avvelenato dopo la sconfitta rimediata a Catania per mano di Calaiò. Infine, Ternana-Bari metterà di fronte una squadra che non sa più vincere contro una protagonista mancata del campionato, che però può tornare incredibilmente in corsa per la Serie A grazie agli ottimi risultati dell’ultimo periodo. Come sempre, la Serie B non smette di regalare emozioni. Fino alla fine.
LA CLASSIFICA Carpi Bologna (-1) Vicenza Frosinone Spezia Avellino Pescara Livorno Perugia Virtus Lanciano Bari Virtus Entella Modena Cittadella Trapani Pro Vercelli Latina Ternana Crotone Catania Brescia (-6)
VARESE (-4)
P.ti 65 56 52 51 50 49 48 47 47 46 44 40 39 39 39 38 37 37 36 35 28
28
G
33 33 33 32 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 32 33 33 33 33
33
V
18 15 14 14 13 13 12 13 11 10 12 9 8 8 9 10 8 9 9 8 8
7
N
11 12 10 9 11 10 12 8 14 16 8 13 15 15 12 8 13 10 9 11 10
11
P
GF
GS
15
35
54
4 6 9 9 9 10 9 12 8 7 13 11 10 10 12 15 11 14 15 14 15
50 41 37 49 46 32 55 47 37 46 36 33 28 40 44 35 27 28 32 43 37
24 26 31 40 35 30 43 39 37 39 39 44 28 42 55 46 30 41 41 48 46
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Il film di Varese-Frosinone
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La grinta di Rea
Forte recrimina
Neto e il presidente Cassarà Zecchin la mette dentro L’esordio di Jebbour
Luca Alfano con il ds Ambrosetti
Teste basse al Varese Prestazione importante per Blasi
Borghese sfiora il gol
Corti, espulso, lascia il campo
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Luca Miracoli
Capitan Zecchin
Il gol di Borghese
Andrea Barberis
Presa sicura del n.1 del Varese
Perucchini para il rigore a Granoche
Programmazione
L’Ultimo Lupo 14.50 (sab lun) 17.20 - 20.00 - 22.30
Fast e Furious 7
L’esultanza del Varese al gol di Borghese
dal 2 al 8 aprile
14.30 (sab lun)
16.00 (sab dom lun)
17.15 - 18.50 - 20.00 21.40 - 22.45
9 sale Aria Condizionata Dolby Stereo Cinema Bar Coca cola & Popcorn Ristorante & Pizzeria
La Scelta
14.30 (sab lun)
ANNO XXXV - numero 767 del 2 aprile 2015 aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979
La famiglia Belier
17.30 (no dom)
Prodotto da Sunrise Media Direttore Responsabile: Michele Marocco Caporedattore: Ulisse Giacomino
18.10 (dom)
20.00 (no dom mart) 20.25 (dom)
22.20 (lun mart merc)
Suggerimenti, critiche e lettere al direttore: redazione@varese-sport.com
Collaboratori: Vito Romaniello Franco Vanetti Stefano Ferrè Omar Valentini Claudio Ferretti
Redazione e ufficio commerciale: Sunrise Media Via Caracciolo 29 - Varese Tel. 0332 821033 info@sunrisemedia.it www.sunrisemedia.it
(giov ven sab lun mart) 22.40 (dom merc)
Se Dio Vuole (anteprima a inviti)
14.30 (sab lun)
20.30 - 22.20
Fotografie: Domenico Ghiotto
Ma che Bella sorpresa
(gio ven mart merc)
16.00 (dom)
In redazione: Elisa Cascioli Marco Gandini Laura Paganini
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20.30 (mart)
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Soldato Semplice
Direttore marketing: Fabrizio Pizzullo Impaginazione: Cristina Crotti Stampa: Tipre s.r.l. Busto Arsizio (VA)
Into the Woods
17.15 - 19.50
22.20 (no dom) 22.40 (dom) Cenerentola
14.50 (sab lun) 16.00 (dom)
17.20 (no dom) 18.05 (dom)
20.00 (no dom)
22.20 (no lun)
22.40 (no mart merc) Insurgent
15.00 (sab lun) 17.30
20.10 (no mart)
Medea, National theatre Live
(ingresso 10 euro) 20.30 (mart) Home a casa
14.30 (sab lun)
16.30 - 18.30 - 20.30 Third Person 22.30
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