R U O F L FINA
G U I DA ALLE
LA G IOR NATA TI PO
Partiamo da un piccolo presupposto: le Final Four di Eurolega sono l’avvenimento più
con un Bourousis completamente rigenerato e una coppia di playmaker con i propulsori nelle gambe, Ja-
bello, emozionante e meglio organizzato che il basket
mes e Adams. C’è il CSKA, che storicamente è sempre
europeo offre durante l’arco di una stagione sportiva.
una delle più accreditate alla vittoria finale; ma si sa,
Un weekend “lungo” in cui tramite fan zone, eventi
negli ultimi anni le Final Four hanno rappresentato per
collaterali, appuntamenti, clinic, spettacoli e incontri
i russi il cappio con cui completare il suicidio perfetto
di popoli e culture diverse, è possibile respirare la più
della stagione, anche se quest’anno il talento infinito
pura aria di basket.
di Teodosic e De Colo può essere più forte della paura
Quest’anno si svolgeranno in una delle città più belle
di fallire ancora. C’è il Lokomotiv Kuban di Bartzokas,
d’Europa, Berlino, in uno degli impianti più moderni
allenatore che conosce bene i trucchi del mestiere per
del vecchio continente, la Mercedes Benz Arena.
portarsi a casa la Coppa e che ha stupito tutti predican-
Le quattro squadre che si contenderanno il titolo sono,
do una pallacanestro solida ed al tempo stesso essen-
per roster, uomini, estrazioni cestistiche e palmarès,
ziale, sfruttando le enormi doti tecniche ed atletiche
completamente diverse. C’è il favorito Fenerbahce di
di Delaney e di Randolph. Insomma, ci sono tutti gli
Obradovic, che si presenta a Berlino forte di una so-
ingredienti per assistere ad un grande spettacolo.
lidità spaventosa e di un talento ben diffuso in tutti i
Allacciate le cinture, andiamo a Berlino!
ruoli. Un Fenerbahce che parla un po’ italiano, grazie al Gigione Nazionale e alla mente del General Manager
P.S. Noi ci andiamo sul serio e la seguiremo su Twitter e
Maurizio Gherardini. C’è la sorpresa Laboral Kutxa, che
su Facebook cercando di raccontarvi partite, storie e il
arriva a queste Final Four con uno dei sistemi di gioco
dietro le quinte con l’hashtag #EurolegaTipo.
più belli e spettacolari in assoluto. Perasovic ha ideato un meccanismo perfetto, che funziona a meraviglia
PALINSESTO TV Tutte le partite saranno in diretta su FOX SPORTS HD - Canale 204 del pacchetto SKY.
VENERDÌ 13 MAGGIO SEMIFINALI
Ore 17.30 in studio Ore 18.00 CSKA MOSCA vs LOKOMOTIV KUBAN A fine partita SPECIALE GIGI DATOME Ore 21.00 FENERBAHCE vs LABORAL KUTXA VITORIA
DOMENICA 15 MAGGIO FINALI
Ore 17.00 FINALE 3° POSTO Ore 19.00 Prepartita in studio ORE 20.00 FINALISSIMA In alternativa, c’è sempre Euroleague TV,
servizio streaming in HD prodotto da Eurolega. Se siete già abbonati bene, anzi benissimo, perché il pacchetto per le Final Four non è così economico: 14,99 euro per tutte e quattro le partite. Poi ci sono sempre gli streaming kazaki. Ma noi non vi abbiamo detto niente.
ALBO D’ORO 1958 ASK RIGA (URS) 1959 ASK RIGA (URS) 1960 ASK RIGA (URS) 1961 CSKA MOSCA (URS) 1962 DINAMO TBILISI (URS) 1963 CSKA MOSCA (URS) 1964 REAL MADRID (SPA) 1965 REAL MADRID (SPA) 1966 SIMMENTHAL OLIMPIA MILANO (ITA) 1967 REAL MADRID (SPA) 1968 REAL MADRID (SPA) 1969 CSKA MOSCA (URS) 1970 IGNIS PALL. VARESE (ITA) 1971 CSKA MOSCA (URS) 1972 IGNIS PALL. VARESE (ITA) 1973 IGNIS PALL. VARESE (ITA) 1974 REAL MADRID (SPA) 1975 IGNIS PALL. VARESE (ITA) 1976 MOBILGIRGI PALL. VARESE (ITA) 1977 MACCABI TEL AVIV (ISR) 1978 REAL MADRID (SPA) 1979 BOSNA SARAJEVO (JUG) 1980 REAL MADRID (SPA) 1981 MACCABI TEL AVIV (ISR) 1982 SQUIBB PALL. CANTÙ (ITA) 1983 FORD PALL. CANTÙ (ITA) 1984 VIRTUS BANCOROMA (ITA) 1985 CIBONA ZAGABRIA (JUG) 1986 CIBONA ZAGABRIA (JUG) 1987 TRACER OLIMPIA MILANO (ITA)
1988 PHILIPS OLIMPIA MILANO (ITA) 1989 JUGOPLASTIKA SPALATO (JUG) 1990 JUGOPLASTIKA SPALATO (JUG) 1991 POP 84 JUGOPLASTIKA SPALATO (JUG) 1992 PARTIZAN BELGRADO (JUG) 1993 CSP LIMOGES (FRA) 1994 JOVENTUT BADALONA (SPA) 1995 REAL MADRID (SPA) 1996 PANATHINAIKOS ATENE (GRE) 1997 OLYMPIACOS PIREO (GRE) 1998 KINDER VIRTUS BOLOGNA (ITA) 1999 ZALGIRIS KAUNAS (LIT) 2000 PANATHINAIKOS ATENE (GRE) 2001 KINDER VIRTUS BOLOGNA (ITA) EUROLEGA MACCABI TEL AVIV (ISR) SUPROLEAGUE 2002 PANATHINAIKOS ATENE (GRE) 2003 BARCELLONA (SPA) 2004 MACCABI TEL AVIV (ISR) 2005 MACCABI TEL AVIV (ISR) 2006 PANATHINAIKOS ATENE (GRE) 2007 CSKA MOSCA (RUS) 2008 PANATHINAIKOS ATENE (GRE) 2009 CSKA MOSCA (RUS) 2010 REGAL BARCELLONA (SPA) 2011 PANATHINAIKOS ATENE (GRE) 2012 OLYMPIACOS PIREO (GRE) 2013 OLYMPIACOS PIREO (GRE) 2014 MACCABI TEL AVIV (ISR) 2015 REAL MADRID (SPA) 2016 _________________________________
MVP FINAL FOUR 2001 E. GINÓBILI · KINDER BOLOGNA 2002 D. BODIROGA · PANATHINAIKOS 2003 D. BODIROGA · FC BARCELONA 2004 A. PARKER · MACCABI TEL AVIV 2005 Š. JASIKEVICIUS · MACCABI TEL AVIV 2006 T. PAPALOUKAS · CSKA MOSCA 2007 D. DIAMANTIDIS · PANATHINAIKOS 2008 T. LANGDON · CSKA MOSCA
2009 V. SPANOULIS · PANATHINAIKOS 2010 J.C. NAVARRO · FC BARCELONA 2011 D. DIAMANTIDIS · PANATHINAIKOS 2012 V. SPANOULIS · OLYMPIACOS 2013 V. SPANOULIS · OLYMPIACOS 2014 T. RICE · MACCABI TEL AVIV 2015 A. NOCIONI · REAL MADRID 2016 _________________________________
BERLINO
di Ivan Belletti Chiudete gli occhi, sognate di voler fare un viaggio in
mangiare divinamente. Dopo pranzo, magari con due
una città che possa offrire qualsiasi cosa voi vogliate:
birre in corpo, lo shopping molesto in Friedrichstrasse è
musei, eventi, discoteche, cocktail bar, ristoranti, par-
quasi d’obbligo: questa è la via commerciale della città,
chi, eccetera. Ecco, Berlino è la città europea che forse
dove ci sono i negozi più conosciuti.
può offrirvi tutto questo e anche di più.
Se è venerdì, sarà ora di andare verso la Mercedes Benz
La capitale tedesca è l’orgoglio della nazione: distrutta
Arena. Il meraviglioso Palazzo dello Sport si trova pro-
dopo la II Guerra Mondiale, ha vissuto in tempo da re-
prio davanti all’East Side Gallery, il museo all’aperto
cord una ricostruzione che ha portato la città ad essere
più importante d’Europa. Una serie di meravigliosi mu-
nei giorni nostri il centro dell’avanguardia europea.
rales lungo il muro di Bedrlino, tra cui il celeberrimo
Consiglio spassionato: prendetevi il tempo per cammi-
bacio tra Breznev e Honecker.
nare tra le strade di Berlino. Partite dalla Fernsehturm in Alexanderplatz (dove ci sarà la Fan Zone nella 3 giorni delle Final Four), arrivate alla Porta di Brandeburgo per un selfie obbligatorio, allungatevi fino al Reichstag. C’è un parco meraviglioso proprio nelle vicinanze: con una giornata di sole è meraviglioso attraversarlo per intero, per ritrovarsi davanti alla Statua della Vittoria. Con questo bel giretto siamo già a una decina di km percorsi, è ora di farsi una birra! Ecco, se uno vuole bere qualcosa c’è davvero l’imbarazzo della scelta: per un pranzo e buona Weiss è consigliatissimo il ristorante dell’Augustiner am Gendarmenmarkt. Un pelo costoso ma si può stare fuori e
Finite le partite, mangiato un hamburger da qualche par-
nalgalerie sono i muesi più importanti. Si può prendere
te (Achtung bitte! I ristoranti chiudono prestissimo, quindi
un biglietto per visitarli tutti, uno per visitarne 3, o uno
sappiate che dopo la partita delle 21 non ci sono locali
singolo per quello che interessa di più (NOTA BENE: se
aperti per mangiare qualcosa di “sano”), si aprono due
volete andare al Pergamonmuseum per vedere l’altare di
possibilità: un meritato riposo dopo una giornata bella
Pergamon...non è attualmente nel museo!!!). Ultimo con-
piena, oppure... una serata in discoteca. E qui apro una
siglio per un pranzo: Nikolaiviertel è come se fosse una
piccola parentesi: i tedeschi ODIANO gli italiani discote-
realtà a sé stante. Un quartiere stupendo, una vera chicca
cari. Troppo rumorosi, molesti, “troppi” in generale.
a pochi passi da Alexanderplatz, dove si può mangiare
Consiglio: all’entrata di un qualsiasi locale fingete di es-
tipico e fare shopping in piccole botteghe artigianali.
sere…tutto tranne che italiani. Discoteche consigliate:
Storia, musei, arte, discoteche, birre, ristoranti, sport, par-
il Watergate è una figata pazzesca, a livello del fiume
chi: in 3/4 giorni nella capitale tedesca vi sembrerà di
Spree, per gli amanti della musica elettronica che cerca-
essere assorbiti dall’aria di una città che, se viene “rispet-
no un posto un po’ “fighetto” è il top. Il locale più famoso
tata”, ti fa sentire davvero a casa. #ichbineinBerliner
però è il Berghain: ecco, qui non basta solo fingere di non essere italiani. Bisogna stare simpatici al buttafuori più famoso del mondo…vi presento Sven (questa simpatica canaglia qui a fianco)! Per bere qualcosa e basta ci sono invece tantissimi locali sparsi per la città, che ha il grande pregio di essere tranquillissima nonostante sia una metropoli “aperta 24 ore su 24”. Prezzi modici, buona musica ovunque. Sabato mattina, per i più assetati di cultura, è obbligatorio andare nell’isola dei musei: Altes Museum, Neues Musem, Pergamonnmuseum, Alte Natio-
C I V O D A R B O R ZELIMI
I NTE RVISTA
Come quando si associa “risvoltini” a “sfigati” o “stu-
Molte squadre contro cui gioca sono allenate da
penda serie tv” a “Breaking Bad”, quando si parla di
giocatori che ha allenato. È in qualche modo un
Eurolega uno dei primi nomi che associamo è quello di
vantaggio, conoscendo il modo di intendere la
Zelimir Obradovic. Otto titoli di Eurolega (o Coppa dei
pallacanestro dell’avversario in panchina?
Campioni), la prima col Partizan dei giovani Djordjevic,
Non esiste questo tipo di vantaggio: sono contento per
Danilovic e Rebraca nel 1992, la seconda nel 1994 con
loro ma ognuno ha il proprio stile di gioco e la propria
la sorpresa Badalona, nel 1995 sempre in terra iberi-
filosofia. Non cambia niente per me quando devo affron-
ca ma sulla panchina del Real Madrid con Arlauckas e
tarli: la preparazione alla partita è sempre la medesima.
Sabonis, infine i 5 titoli col Panathinaikos. Ritenuto da molti il miglior allenatore d’Europa, ha trascinato il suo
Il pick’n’roll vent’anni fa si usava molto meno, ora
Fenerbahce alle Final Four di Berlino con un ruolino di
è parte fondamentale di ogni attacco. Quali sono gli
marcia impressionante: solo cinque sconfitte in stagio-
obiettivi all’interno del game plan usando questa
ne. Non capita tutti i giorni di intervistare uno come lui,
arma offensiva?
ed ecco cosa ci ha raccontato.
Non sono esattamente d’accordo: anche 20 anni fa si usava il pick’n’roll, ma lo si faceva in maniera differente.
25 anni dopo la prima Coppa dei Campioni vinta,
Il basket è bello perché puoi sempre cambiare e provare
com’è cambiata la preparazione ad una partita
nuove soluzioni. Alla fine, comunque, resta un gioco molto
importate di Eurolega? Quali sono gli strumenti di
semplice: devi trovare il modo migliore per fare canestro.
analisi che sono cambiati di più nel tempo? Il modo di preparare una partita oggi è diverso perché le
Da amante del buon cibo e del buon bere, qual è la
possibilità offerte dallo scouting sono cambiate. Oggi ab-
città che le ha dato le maggiori soddisfazioni da quel
biamo molte più informazioni sulle squadre avversarie:
punto di vista?
25 anni fa non era assolutamente così. I principi nella
Non è importante dove ti trovi, ma la gente che hai vicino
preparazione sono i medesimi ma la qualità del lavoro è
per assaporare certi momenti e io mi sono trovato sempre
supportata da molto più materiale a disposizione.
molto bene in tutte le città dove ho allenato: Belgrado, Badalona, Madrid, Treviso, Atene e ora qui a Istanbul. Quali sono i giocatori con cui ha avuto un rapporto più profondo sia a livello umano che sportivo? Sono tanti, ogni generazione ha un ricordo particolare, sono veramente tanti per ricordarli tutti ma mi reputo un allenatore fortunato per averli avuti con me.
OLEGA ÈS E UDR PALMRTAIZR AN BE LG RA O 1992 PA DALONA 1994 JOVENTUT BA 1995 R EAL MADR ID OS ATEN E 2000 PANATH INAIK OS ATEN E 2002 PANATH INAIK OS ATEN E 2007 PANATH INAIK OS ATEN E 2009 PANATH INAIK ATEN E S 2011 PANATH INAIKO La NBA è mai stato un pensiero concreto?
Come giudica l’impatto e l’annata di Gigi Datome,
Ci sono stati anni in cui desiderava o avrebbe potuto
considerando che è di fatto la sua prima a questo
attraversare l’oceano?
livello?
No, non è mai stato un desiderio concreto. Sto bene in
Sono contento che sia qui con noi e felice di allenarlo:
Europa e amo questo stile di vita: sono felice di dove vivo
non è solo un giocatore speciale ma una persona incre-
e lavoro. L’esperienza a Detroit per un mese durante il mio
dibile. Per me è stata una scoperta che sto apprezzando
anno sabbatico è stata interessante ma la mia vita è in
moltissimo.
Europa e non ho altri desideri di alcun tipo. Qual è il ricordo di una Final Four a cui è più legato? In futuro potremmo vederla in un ruolo dirigenziale?
Ogni Final Four è un momento speciale. Non potrò mai
Magari come GM di una squadra?
dimenticare le emozioni della prima vittoria, quella con
Non posso rispondere a questa domanda perché altri-
il Partizan Belgrado: giocatori giovani, allenatore giova-
menti il mio GM qui a Istanbul potrebbe non prendere
ne, tutti alla prima esperienza. Ricordo anche il 2009 a
bene la mia risposta!
Berlino: la semifinale con Olympiakos e la finale con il CSKA: una Final Four bellissima ed emozionante.
Dopo aver vinto così tanto, dove trova gli stimoli
E quando vinci non è mai facile controllare le emozioni:
per continuare a competere?
a me interessa che siano i giocatori a stare sotto i riflet-
Me lo chiedono sempre in tanti e me lo hanno chiesto
tori e a godere pienamente il momento da protagonisti.
in tutti questi anni: mi piace il mio lavoro e sono felice quando posso allenare i miei giocatori. La felicità del lavoro sul campo è il segreto delle mie motivazioni.
L U B N A T S I E Ç H A FENERB
di Ivan Belletti
VINCERANNO PERCHÉ
Dopo anni di insuccessi e milioni spesi, è il secondo
Sono semplicemente i più forti: hanno qualità in at-
anno consecutivo che il Fenerbahce raggiunge il tra-
tacco e in difesa si muovono come se fossero un unico
guardo delle Final Four. È anche il secondo anno di
gigante in mezzo all’area. Gli esterni invitano l’av-
Obradovic in panchina. Coincidenze? Io non credo. Se
versario a penetrare, e sulla penetrazione è più facile
l’anno scorso doveva per forza essere l’Eurolega del
fuggire da Alcatraz che fare canestro. Nel roster poi,
Real Madrid, sia per il fattore campo che per una cer-
ci sono giocatori che hanno già vinto una Final Four,
ta giustizia sportiva delle serie “alla terza Final Four
giocatori che sanno essere clutch, giocatori che hanno
vinci il trofeo”, il 2016 ha tutte le carte in regola per
la mentalità vincente e vogliono vincere finalmente
essere l’anno dei turchi. Appena cinque partite per-
qualcosa che conta. Ogni riferimento a sardi con bar-
se sulle 27 disputate: all’inizio, i ragazzi di Obradovic
ba e capelli lunghi è puramente casuale. Obradovic in
hanno fatto fatica sia in Europa (-21 rimediato a Stra-
panchina è la ciliegina sulla torta di un meccanismo
sburgo) che in campionato. Era solo una questione di
perfetto. Il tifo sarà poi una componente da non sot-
amalgama però, di entrare nel sistema del coach più
tovalutare visto l’esodo previsto, oltre alla miriade di
vincente d’Europa. Una striscia vincente di 9 partite
turchi residenti in Germania.
consecutive tra regular season e top 16, la migliore difesa d’Europa e una serie di playoff contro i campioni
PERDERANNO PERCHÉ
uscenti semplicemente perfetta, una dimostrazione di
La gara secca fa sempre storia a sé. Il Laboral da que-
forza che raramente si è vista in Eurolega.
sto punto di vista è forse il peggior cliente per una
Bogdanovic e Datome sono i leader della squadra,
semifinale: squadra in fiducia, esattamente come il
Antic e Sloukas garantiscono esperienza e mentalità
Fener, giocatori che si sentono protagonisti di un’an-
vincente, Udoh sotto le plance non sta facendo rim-
nata magica. Anche le statistiche dicono che sarà una
piangere l’assenza di Vesely, che con ogni probabilità
partita davvero tosta: il Laboral è superiore ai turchi
sarà pronto per Berlino. Ecco, a proposito di Berlino:
sia a rimbalzo (!!!), sia negli assist e sia nei punti se-
il 70% dei biglietti per le Final Four è stato acquistato
gnati di media. Paradossalmente, il vero ostacolo è più
dai tifosi turchi… History in the making.
la semifinale che un’eventuale finale contro un CSKA che rappresentrebbe comunque un ultimo atto da
leggenda, vista la possibile qualità in campo. Inoltre,
L’accoppiata Zelimir-Gigi lasciava spazio a ben pochi
bellissima la sfida maestro/discepolo tra Obradovic e
dubbi: Datome è giocatore di grande intelligenza, ancor
Itoudis. Insomma, il Fener è il favorito d’obbligo, ma
prima che di talento. Obradovic è l’allenatore adatto
attenzione perché Laboral prima e CSKA poi (sempre
per migliorare nel giocatore quegli aspetti che non lo
se vince la semifinale) sono quanto di più simile al
avevano visto ancora primeggiare. Lo avevamo lasciato
classico “mostro finale prima della gloria” che possa
dopo un Europeo sfortunato, in cui non aveva potuto
esserci.
esprimere la sua pallacanestro, nascondendosi forse nelle prime uscite. Con il Fenerbache è stato un cre-
COACH
scendo rossiniano fino ad arrivare alla serie con il Real
Non abbiamo così tanto spazio per inserire nella guida
Madrid: poco più di 10 punti di media e quasi 4 rimbal-
il palmarès di questo straordinario allenatore. Ha creato
zi a partita. Le statistiche però non rivelano sempre il
una nuova variante di rosso nella tavolozza dei colori,
valore di una giocatore in una serie. Datome in difesa
il “rosso Obradovic”. Stratega puro, si lavora gli arbitri
è stato perfetto, anche con giocate spettacolari come la
come se dovesse convincere Miss Mondo a concedersi
stoppata su Carroll. Ha segnato canestri fondamentali,
per una notte, è uno dei pochi allenatori che nel corso
come il giro e tiro in Gara 1 o la tripla per chiudere
degli anni ha saputo adeguarsi al basket che cambia.
la contesa in Gara 3. Passeranno dalle sue mani, e da
È chiamato a vincere il triplete con il Fenerbahce più
quelle di Bogdanovic, i possessi più importanti di Berli-
forte di tutti i tempi: ogni altro risultato sarebbe visto
no: direi che c’è decisamente di peggio.
come una mezza debacle. Obradovic però è abituato a questo tipo di pressione e sa che questo potrebbe esse-
LA STATISTICA
re l’ultimo anno per ripetere un trionfo a 360°.
Più che una vera statistica è una curiosità: con poco più di 25 anni di età media, il Fenerbache è la squadra
STELLA
più giovane dell’Eurolega, dietro all’Anadolu Efes e al
In una squadra del genere ci si potrebbe davvero ben-
pari del Cedevita. Statistica incredibile se si pensa al
dare gli occhi e scegliere a caso come in un sorteggio.
palmares del roster e alla pressione a cui il Fenerbache
Senza voler essere a tutti i costi patriottico, non si può
è sottoposto. Direi che la mano di Gherardini si vede…
non esaltare la straordinaria stagione di Gigi Datome.
L U B N A T S I E Ç H A FENERB
S A L O H C I N W E DR
I NTE RVISTA
Uscito dall’università di Maryland, dove ha vinto il titolo
italiano. Sono stato fortunato a giocare nella vostra Lega
NCAA nel 2002, ha giocato i primi anni da senior in Italia,
quando c’erano fenomeni del calibro di Tyus Edney, Al-
prima in LegaDue con Fabriano, poi in A1 con Livorno. Nel
phonso Ford e Charles Smith. Ora, secondo me, non ci
2005 è stato assoluto protagonista dello scudetto con la
sono più giocatori di quel tipo che si sfidano settimana
canotta bianco-verde della Benetton. Soragna, il giovane
dopo settimana.
Bargnani, Siskauskas, Goree e Zisis alcuni dei suoi compagni d’avventura. Sulla panchina un certo David Blatt.
Hai vinto sia un titolo NCAA che l’Eurolega.
Due stagioni in Turchia con l’Efes Pilsen per poi accasarsi
Qual è la differenza principale tra le due vittorie?
per tre anni in Grecia al Panathinaikos, dove ha vinto 2
La più grande differenza è che per l’NCAA gli ambienti
titoli di Eurolega. Mezza stagione da non ricordare a Mila-
sono enormi. Giochi di fronte a 60.000 persone in uno
no e l’anno successivo nel 2013, a soli 32 anni, appende
stadio di football americano, in confronto alle 15.000 del-
le scarpe al chiodo. Giocatore di grandissima intelligenza,
le arene dove si gioca l’Eurolega. A parte questo, è più o
tiratore semplicemente formidabile, ha giocato (e vinto) in
meno tutto uguale. Avendole vinte entrambe, posso dire
Eurolega e ci ha raccontato qualcosa sulla sua esperienza
che le sensazioni dopo aver vinto sono le stesse, qualcosa
e sull’aria unica che si respira in una Final Four.
che è veramente difficile spiegare a parole. Gioia e felicità
Drew Nicholas non è un predestinato, è uno di quei gio-
di aver raggiunto un obiettivo per il quale hai lavorato
catori che hanno sempre dovuto dimostrare qualcosa a
tutto l’anno.
qualcuno prima di potersi affermare. È stato un giocatore con gli attributi veri ed è un ragazzo di una simpatia di-
Nel 2009, con il Panathinaikos, vinceste l’Eurolega
sarmante. Ha vinto tanto in giro per il mondo e in questa
con due successi a fil di sirena. Che ricordo hai di
intervista ci racconta come ha vissuto la sua carriera.
quella Final Four? Finalissima 2009, l’azione in cui ho marcato Siskauskas
Negli ultimi anni, è cambiato l’impatto con il basket
sull’ultimo tiro contro il CSKA. Ricordo che io e Diaman-
europeo per un giocatore americano?
tidis abbiamo dovuto cambiare su un blocco e mi sono
Credo che sia completamente cambiato rispetto a quando
ritrovato a marcare Siska (che tutti sapevamo avrebbe ri-
sono arrivato in Italia nel 2003. Come giocatore ameri-
cevuto la palla). Ricordo che ero decisamente nervoso e
cano, dovevi crearti il tuo curriculum per poter arrivare
agitato perché non volevo assolutamente che mi segnasse
in Serie A. Ad esempio, io sono dovuto andare prima in
il tiro decisivo in faccia. Eravamo +2 e quando ha deciso
LegaDue e poi in un piccolo club di A1 (Livorno) prima
di tirare da 3 mi è sembrato che la palla sia stata in aria
di arrivare in una squadra blasonata come la Benetton.
un’eternità. Dalla mia prospettiva, dopo aver contestato il
Oggi sembra ci siano moltissimi rookie che arrivano di-
tiro ed essermi girato a guardare, la parabola sembrava
rettamente in A1 perché le società cercano di investire
perfetta e ho pensato che avremmo perso. Quando la palla
sempre meno per i giocatori. Credo che questo abbia re-
ha sbattuto due volte sul ferro ed è uscita l’unica cosa che
almente arrecato un danno alla qualità del campionato
sono stato in grado di fare è stato lasciarmi cadere a terra.
OLEGA PALMAR ÈS E U R OS ATE N E 2009 PANATH INAIK S ATE N E 2011 PANATH INAIKO
Hai appeso le scarpette al chiodo molto presto.
E il giocatore più forte dell’ultimo decennio?
Come mai? Mancanza di stimoli o cos’altro?
Di sicuro Jasikievicius, Spanoulis, Diamantidis e Siskau-
Grande importanza ha avuto la mancanza di motivazioni e
skas sono i primi nomi che mi vengono in mente. E ho
stimoli. Per tutta la mia carriera, dall’high school, al colle-
avuto l’enorme onore di aver giocato con ognuno di loro.
ge fino al basket professionistico, tutti hanno sempre pensato che non avrei mai avuto successo perchè ero troppo
Come cambiano i metodi di allenamento dalla regular
magro e leggero. Ho giocato con l’idea di provare che si
season alle Final Four?
sbagliavano. Credo che le mie motivazioni siano diminuite
Sicuramente gli allenamenti sono più corti in vista delle
dopo aver lasciato il Panathinaikos, ho iniziato a guardare
Final Four ma con molti più dettagli da analizzare, biso-
indietro alla mia carriera (forse non avrei dovuto). Ho vinto
gna essere sicuri di conoscere gli avversari, i loro schemi
un titolo NCAA, due volte l’Eurolega ed un anno il miglior
e quello che gli piace fare. Ma per Obradovic la cosa più
realizzatore della manifestazione. Non in molti possono
importante è che i suoi giocatori stiano bene fisicamente
dire di aver fatto queste cose, così ho sentito di non dover
prima delle partite.
provare più niente a nessuno e questo ha tolto molto del divertimento che mi dava giocare a basket.
Ci racconti uno dei festeggiamenti più pazzi cui hai
Ho avuto anche il desiderio di stare più vicino alla mia
assistito?
famiglia, visto che non è semplice stare lontano dai tuoi
Mi ricordo che Mike Batiste dopo aver vinto l’Eurolega del
cari e dal tuo paese per dieci mesi all’anno, ogni anno.
2009 si è messo a correre con una delle più grandi botti-
Per queste ragioni ho deciso di smettere ed è stata una
glie di champagne mai viste e spruzzando tutti. E lascia-
scelta facile, perché in molti mi dicevano che avrei potuto
melo dire, lo champagne negli occhi brucia e pizzica da
guadagnare ancora parecchi soldi, ma non ho mai giocato
morire!!!
per quello e mi sono sempre detto che avrei smesso quando non mi sarei più divertito come prima.
Altri momenti divertenti delle Final Four? Il momento più divertente e strano è stato durante la Final
Quale giocatore di quelli attualmente in Europa vedi
Four del 2009 quando abbiamo giocato contro l’Olym-
il nuovo Drew?
piacos. Tutti sanno quanto Pana e Oly si odino. Stavamo
Sinceramente, non mi sono mai considerato un giocatore
facendo riscaldamento e come al solito le due tifoserie si
di quel tipo di livello da poter essere un metro di parago-
stavano urlando di tutto come dei pazzi. Poi all’improv-
ne. Ci sono così tanti nomi di giocatori che hanno molto
viso, una ragazza è entrata nel palazzetto e si è seduta
più talento di me. Mi sento semplicemente fortunato ad
a bordo campo. Di sicuro una delle donne più belle che
aver avuto allenatori come Obradovic e Blatt ed è per que-
io abbia mai visto. Il pubblico intero si è fermato ed ha
sto che ho avuto questo successo.
iniziato a fare cori per lei!!! Posso dire di aver assistito all’unica volta in cui i tifosi del Pana e dell’Olympiakos hanno cantato insieme per la stessa cosa!!!
A I N O K S A B I K S SA
di Raffaele Ferraro Finalista nel 2000, finalista nel 2004, terza nel 2005,
ritmi alti (i già citati Adams e James, ma anche i 4 come
quarta nel 2006, spesso quando si parla delle grandi
Shengeila, Hanga e Tillie), col leader Bourousis che si
d’Europa ci si dimentica di questa città basca di 200.000
trova maggiormente a suo agio in un sistema di gioco
abitanti con una passione smisurata per la palla a spic-
più “ragionato”. Perasovic riesce costantemente ad apri-
chi. In questa stagione è partita col freno a mano tirato
re l’area, avendo sempre in campo 5 giocatori pericolosi
nel girone iniziale, ha inserito la quarta nelle Top 16 per
sul perimetro (compreso Bourousis) che permettono di
poi mettere la quinta nei quarti di finale, travolgendo il
avere il pitturato sempre libero per le penetrazioni degli
Panathinaikos di coach Djordjevic. Per lunghi tratti è la
esterni, con svariate opzioni di scarico. Una pallacane-
squadra che ha maggiormente divertito ed emozionato
stro semplice, bella, e, finora, terribilmente efficace.
in questa Eurolega. Quasi sempre divertimento non è sinonimo di vittorie, ma non è il caso del Laboral. La banda
VINCERANNO PERCHÉ
di Perasovic gioca un basket semplice, molto spesso la
Sulla gara secca possono tranquillamente battere
palla viene appoggiata dentro al totem d’area Bourousis
chiunque, compreso il favorito Fenerbahce che si tro-
(completamente rigenerato dalla cura del coach croato),
veranno di fronte in semifinale. Se le percentuali al
la squadra funziona come un orologio svizzero nel mo-
tiro saranno medio/alte e riusciranno a controllare i
vimento senza palla, ogni raddoppio viene punito sugli
rimbalzi (primi in Eurolega), potranno giocare la pro-
scarichi dal duo di “combo-guard” Adams-James ma so-
pria pallacanestro aumentando i ritmi, e per qualsia-
prattutto dal tiro più bello d’Europa, ossia Davis Bertans.
si difesa sarà difficile contenerli. Anche per quella di
Adams e James sono una coppia di guardie molto piccole
Obradovic.
che riesce a mantenere costantemente il ritmo alto, preferendo spesso il contropiede primario come soluzione
PERDERANNO PERCHÉ
offensiva. La chiave di questa stagione è stata quella di
Il Fenerbahce è più fisico, in difesa è più intenso e
mixare un gruppo che si trova a meraviglia giocando a
tende a farti giocare male, aggredendoti dagli spo-
gliatoi. Adams e James non sono playmaker ragiona-
STELLA
tori, vivono di fiammate, e quando la partita non va
14.6 punti, 54% da due, 37% da tre, 83(!)% ai liberi,
da loro, possono andare in confusione. E se vanno in
8.9 rimbalzi, 2.3 assist, 21.5 di valutazione. Serve al-
confusione loro, si inceppa il meccanismo che innesta
tro? Ah sì, il nome: Ioannis Bourousis.
tutto il resto. Bourousis, da solo, non può far miracoli. Possono avere problemi anche negli accoppiamenti
LA STATISTICA
difensivi: uno tra Adams e James dovrà marcare Bog-
Con 82 punti di media a partita, il Laboral è il secondo
danovic, che ha più fisico e molto spesso gioca spalle
attacco alle Final Four (primo il Cska con oltre 90). La
contro avversari di taglia più piccola.
statistica più importante è però il controllo dei rimbalzi, dove gli spagnoli sono primi assoluti con una media
COACH
di 38 a partita, statistica che gli permette di essere la
Primo anno per Perasovic su una panchina in cui si
squadra con più possessi di tutta l’Eurolega (77,6 – 2
era già seduto 10 anni fa per una sola stagione. È una
in più della seconda Strasburgo e 4,4 in più della me-
piazza che conosce bene, avendoci giocato 4 campio-
dia). Da segnalare anche l’80% di squadra ai liberi,
nati a metà anni ’90. Di scuola croata, ha tantissimi
percentuale molto alta che, in partite secche e tirate,
meriti riguardo ai risultati di questa stagione: come
come quelle alle Final Four, può fare la differenza.
detto in precedenza, ha rigenerato Bourousis (in lizza per essere nominato MVP della stagione), ha reso Mike James un fattore costante (2 anni fa giocava in A2 Silver a Omegna), ha dato una dimensione europea ad Hanga e ha infine dimostrato che si può giocare per 30 minuti di media con una coppia di guardie che non arriva all’1.90 neanche col tacco 12.
A I N O K S A B I K S SA
S U I C I V E K I S A J SARUNAS
I NTE RVISTA
Il suo palmares è più lungo di un’enciclopedia medica.
Nella biografia “Vincere non basta” (Add Editore)
Ha vinto tutto in tutte le squadre in cui ha giocato: Bar-
racconti come sia possibile vincere l’Eurolega sia
cellona, Maccabi, Panathinaikos, e non solo. Soprattut-
allenandosi più duramente degli avversari (con
to ha vinto 4 Euroleghe. Cresciuto cestisticamente negli
Pesic allenatore) sia provando a giocare in maniera
Stati Uniti, dove ha frequentato sia l’high school che il
più intelligente degli altri (con Gershon): quale di
college (anche lui, come Drew Nicholas, a Maryland) è
queste due vie è la migliore per provare a vincere
stato in assoluto uno dei migliori giocatori europei degli
un’Eurolega?
ultimi 20 anni. Un playmaker con delle mani poetiche,
Alla fine a vincere sono sempre i giocatori e le persone
un talento infinito, una meravigliosa capacità di gio-
migliori, quelli che sono disponibili a sacrificarsi per la
care il pick’n’roll, un carattere forte. Anzi, fortissimo.
squadra, e solo dopo subentra il talento. Mi piace far al-
Icona del basket lituano, nel 2000 ha fatto tremare gli
lenare duro la mia squadra, ma è sempre importante sa-
americani in un’indimenticabile semifinale olimpica.
pere anche quando bisogna dare del riposo ai giocatori.
Non è riuscito a sfondare solamente in NBA, una stagione e mezza ad Indiana e mezza a Golden State a
Sei stato uno dei migliori interpreti mondiali del
giocare poco, senza lasciare il segno. Ecco il punto di
pick’n’roll, un gioco chiave per l’attacco di qualsi-
vista di uno che ha scritto pagine di storia delle Final
asi squadra dell’Eurolega attuale. Come è cambiato
Four di Eurolega e che oggi ricopre il ruolo dell’allena-
secondo te l’uso del pick’n’roll negli ultimi anni e
tore nello Zalgiris.
come è cambiato il modo delle difese di affrontarlo? Non è cambiato molto, è sempre impor-
Dopo aver vinto tutto da giocatore, in breve tem-
tante avere esterni che sanno come at-
po sei diventato allenatore. In campo hai spesso
taccare dal palleggio e lunghi bravi a
avuto spesso la palla nei momenti cruciali,
piazzare dei buoni blocchi ed essere
decidendo le sorti della tua squadra, da
veloci a rollare. Ma una cosa altret-
coach invece sei costretto a dipendere
tanto importante è avere buoni tira-
dalle scelte dei tuoi giocatori: come vivi
tori negli angoli che permettano di
questo cambiamento?
allargare il campo e concedere un
Ora è molto difficile che io possa fare la differenza da solo dalla panchina, quindi quello che guardo ora è se abbiamo eseguito bene i giochi, dopodiché non posso essere deluso se un giocatore non segna o baciare qualcuno se fa canestro, ovviamente hanno il diritto di poter sbagliare un buon tiro. Però sì, è davvero difficile…
po’ di spazio centrale in più per eseguire il gioco a due.
G PALMAR ÈS E U ROLE
A
A 2003 FC BARC E LON AVIV 2004 MACCAB I TE L AVIV 2005 MACCAB I TE L S ATE N E O IK A IN H T A N A P 9 0 20
Nell’Eurolega odierna ci sono meno passatori di
A inizio stagione il presidente del tuo Zalgiris Kaunas
qualità rispetto a prima, ad eccezione di alcuni
ha dichiarato che l’obiettivo della squadra in Eurole-
grandi interpreti di questo fondamentale (Teodosic e
ga era approdare ai quarti di finale. Il vostro cammi-
Rodriguez sopra tutti). A tuo parere nel basket con-
no si è interrotto alle Top 16, giocando però un buon
temporaneo c’è meno spazio per grandi assistmen?
basket e rendendo la vita difficile a tante squadre più
Credo ci sia ancora spazio sufficiente, semplicemente ci
quotate. Sei soddisfatto della vostra stagione o hai
sono molti meno creatori di gioco e la NBA si prende tutti
qualche rimpianto? Quali sono gli obiettivi dello Zal-
quelli che ci sono. Però credo che ci saranno ugualmente
giris per il prossimo triennio?
altri buoni esterni che giocheranno da queste parti.
Allo Zalgiris non possiamo programmare obiettivi sul raggio di tre anni, andiamo avanti anno per anno cercando
La generazione che ha prodotto campioni come te,
di fare del nostro meglio. Abbiamo ancora dei debiti da
Navarro, Spanoulis, Diamantidis, e Papaloukas è
ripianare come società, una volta che ci saremo riusciti,
stata l’ultima a preferire una carriera europea di
tra tre anni o quello che sarà, allora il nostro budget sarà
altissimo livello piuttosto che una carriera NBA con
un po’ più vicino a quello delle grandi squadre d’Europa
meno responsabilità, ma ora questo trend sta cam-
per provare a competere davvero con loro. Per ora resta
biando. Qual è il tuo punto di vista?
molto difficile.
Credo che ogni giocatore debba essere libero di decidere il proprio percorso e il proprio futuro, sia che que-
In che modo la tua esperienza in NCAA con
sto preveda rimanere a giocare in Europa o provare a
Maryland ha influenzato il tuo percorso di crescita
sbarcare negli USA. Certamente la NBA rimane di gran
come giocatore? È un’esperienza che consigliere-
lunga la miglior Lega al mondo.
sti anche ad altri giovani giocatori? Vivere negli Stati Uniti mi ha aiutato molto come persona, per crescere, svilupparmi ed imparare. Da un punto di vista tecnico, invece, come giocatore mi sarebbe sicuramente servito di più rimanere a giocare in Eurolega. Qual è il momento delle Final Four di Eurolega che ricordi con maggior gioia? I ricordi migliori delle Final Four sono ovviamente quelli in cui ho vinto il titolo, ma i miei giorni più belli da giocatore li ho vissuti al Maccabi Tel Aviv. I miei compagni erano persone incredibili e anche i tifosi erano eccezionali, hanno sempre fatto sembrare ogni Final Four come una partita giocata in casa.
R A D O N S A R K N A LOKOMOTIV KUB di Marco Pagliariccio Ci ha visto lungo Bertomeu la scorsa estate, dando una
sembravano vicini i titoli di coda per la pur esaltante
wild card ai vincitori dell’Eurocup 2013 per un’Eurole-
cavalcata russa. E qui il capolavoro: l’incredibile overti-
ga che, sul campo, era sfuggita nonostante una stagio-
me di Randolph al Palau dopo il pareggio a fil di sirena
ne più che discreta (quarti di finale in Eurocup, semifi-
di Navarro e poi la splendida reazione firmata Singleton
nali in VTB). Gli innesti di Claver, Singleton, Broekhoff
nel quarto periodo di gara 5, per far impazzire Krasno-
e Draper sull’asse Delaney-Randolph, sembravano
dar e volare a Berlino. Loko goes loco.
andare nella giusta direzione, ma forse non abbastanza per duellare davvero con le big d’Europa. E invece co-
VINCERANNO PERCHÉ
ach Bartzokas, chiamato a rimpiazzare Bazarevich, ha
Possono giocare con la leggerezza di chi non ha nulla
plasmato una squadra che ha fatto dell’atipicità la sua
da perdere e può essere un punto di forza pesantissi-
vera forza. Chiavi in mano a Delaney, controllo del rit-
mo, specie in semifinale al cospetto di un CSKA che,
mo, difesa asfissiante con i cambi sistematici resi pos-
al contrario, si è fatto spesso stritolare dalla pressione.
sibili da un pacchetto lunghi senza veri pivot di ruolo
A livello tecnico, il Lokomotiv è forse la squadra che
(l’unico, Fesenko, è stato rilasciato dopo un paio di mesi
meglio si adatta a un genere di sfide, quelle delle Final
per aggiungere un’altra guardia, Matt Janning). Il Loko
Four, in cui spesso dominano ritmi bassi e difese arci-
ha così iniziato a prendere subito velocità in regular
gne, due delle caratteristiche principali del gioco dei
season, passando gli esami di maturità violando Oaka
rossoverdi. L’abilità di Bartzokas nel trovare in corsa
e Ush Arena, vendicandosi del Barcellona vincendo al
gli adeguamenti giusti al match, un Delaney ormai a
ritorno dopo il ko del match di andata. La flessione nel-
livelli NBA e l’atipicità del trio Claver-Randolph-Sin-
la parte finale delle Top 16 (3 sconfitte nelle ultime 5
gleton fanno il resto.
partite) non ha comunque compromesso secondo posto e fattore campo a favore nella serie col Barcellona che,
PERDERANNO PERCHÉ
secondo molti, li vedeva sfavoriti. Comprensibile, vista
L’abitudine a giocare partite da dentro o fuori fa spes-
la disparità a livello di esperienza e anche di profondità
so la differenza sul palcoscenico della Final Four. E il
del roster, visto che Bartzokas non va mai oltre il 9°-10°
Loko si presenta con il solo coach Bartzokas ad aver
nelle sue rotazioni. E quando i catalani hanno prima
staccato il trofeo, mentre Dontaye Draper è l’unico
sbancato Krasnodar e poi bissato a domicilio in gara 3,
giocatore ad avere disputato una Final Four (due finali
perse in casacca Real nel 2013 e 2014). E il CSKA,
STELLA
avversario in semifinale, ha le armi giuste per disin-
Spesso lascia il palcoscenico a Randolph piuttosto che
nescare il gioco fronte a canestro dei lunghi rosso-
a Singleton, ma il timoniere del Loko è senza dubbio
verdi con la mobilità di Hines e Vorontsevich. Inoltre,
Malcolm Delaney. Nato a Baltimora come il suo com-
la dipendenza dal duo Delaney-Randolph è evidente:
pagno di reparto e amicissimo Draper, snobbato dalla
senza di loro, un sonoro 3-0 dal Khimki rimediato nei
NBA dopo una signora carriera a Virginia Tech, è sbar-
quarti di VTB.
cato in Europa nel 2011 salendo un gradino alla volta. Da rookie a Chalon al primo quintetto in Eurocup col
COACH
Budivelnyk, poi lo sbarco in Eurolega al Bayern e la
La storia di Giorgos Bartzokas meriterebbe più di que-
consacrazione in maglia Loko: 15,8 punti, 3,4 rimbalzi
ste poche righe. Una storia di riscatto grazie allo sport.
e 5,8 assist a partita quest’anno, cifre da MVP. Regi-
Figlio di Andreas, uno dei 27 comunisti detenuti nel
sta con il computer nel cervello ma abituato anche a
carcere di Vourlas in seguito alla guerra civile che ri-
fare da terminale offensivo quando in campo c’è il suo
uscì a scappare con una fuga da film, il piccolo Bar-
compaesano Draper, il suo impatto sul Loko sta in un
tzokas si dedicò presto al basket giocato, arrivando
dato eloquente: con lui in campo, i russi segnano 111,2
fino alla massima serie in canotta Maroussi. I numerosi
punti ogni 100 possessi, senza appena 88,5. Sarà per
infortuni lo costrinsero al ritiro a soli 27 anni e da quel
questo che è di gran lunga il giocatore più utilizza-
dì il via all’avventura come allenatore. Dopo il Ma-
to di tutta la competizione, con 33,5 minuti giocati a
roussi, Larissa e Panionios, la grande chance all’Olym-
partita.
piacos, che si affidò a lui per il dopo-Ivkovic. Porta i Reds al back-to-back nel 2013, ma viene esonerato
LA STATISTICA
l’anno dopo. L’estate scorsa la scommessa, quella del
Difesa dura, ritmi controllati. Il Lokomotiv Kuban è la
Loko. Finora, ampiamente vinta.
squadra che subisce meno punti nell’intera Eurolega, con appena 70,6 punti concessi a partita ed è quintultima per numero di possessi a partita (71,5, il Laboral Kutxa primo della classe ne gioca oltre sei in più).
R A D O N S A R K N A LOKOMOTIV KUB
I N I D R A R E H G MAURIZIO
I NTE RVISTA
Uno dei migliori General Manager italiani in assoluto,
Che differenze ci sono a livello organizzativo tra i
un passato da giocatore a Forlì, dove è stato anche vice
top team di Eurolega e quelli dell’NBA?
allenatore (senza abbandonare il lavoro in banca), co-
È una differenza soprattutto di mezzi e dimensioni: se
mincia l’avventura dirigenziale alla Benetton nel 1992
proviamo a paragonare i loro numeri “average” ai no-
dove in 14 stagioni vince praticamente tutto: 4 Scudetti,
stri lo capiamo subito. Dalla dimensione delle arene a
2 Eurocup, 7 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. Nel
quella delle strutture lavorative, dalla dimensione dei
2006 è diventato vice presidente dei Toronto Raptors,
budget a quella dell’audience televisiva. Il tutto va poi
dove ha portato Andrea Bargnani come prima scelta.
relazionato ad un sistema competitivo completamen-
Ha collaborato anche con gli Oklahoma City Thunder
te diverso: da una parte il concetto di una lega com-
e dal 2014 è il General Manager del Fenerbahce. Per
merciale, dall’altro una struttura piramidale basata su
la sua attività manageriale ha ricevuto svariati premi
promozione e retrocessione. Possiamo capire come le
e riconoscimenti. Maurizio ci dà il suo punto di vista
differenze siano tante e significative.
sulle Final Four, dal dietro le quinte della sua attività manageriale.
La battaglia tra FIBA ed ECA si può concludere solo con qualche contusione o lascerà qualche ferito
Il Fenerbahce è una potenza emergente d’Europa, da
grave?
qualche anno compete stabilmente ai massimi livelli.
Preferisco non esprimermi in merito: ho però chiaro
Che società hai trovato due anni fa e com’è ora?
il concetto che i club, che sono la forza trainante del
Non so se sono la persona giusta per fare paragoni, per-
movimento in termini di risorse finanziarie e di gioca-
ché due anni rappresentano un periodo piuttosto breve
tori, devono avere la possibilità di gestire liberamente
nella vita di un club. Posso dire che ho visto nella di-
il proprio prodotto e controllarne le scelte collegate. Il
rigenza e nei collaboratori il desiderio crescente di vo-
nostro club è uno degli 11 con licenza A di Eurolega:
ler far parte dell’élite, non solo a parole, ma anche nei
siamo orgogliosi di far parte di questo progetto e siamo
fatti. Abbiamo una delle più belle arene d’Europa, una
molto fiduciosi su cosa potrà portare la nuova partner-
tifoseria incredibile che trova il modo di sostenerci an-
ship con IMG negli anni futuri.
che fuori dalla Turchia, una struttura che sta crescendo: ho cercato di portare il mio contributo e penso che ci sia
A livello tecnico, quanto ha pesato l’assenza di Ve-
disponibilità di tutti a migliorare. Siamo arrivati perfino
sely? Come mai non siete intervenuti sul mercato
a programmare lezioni d’inglese, perché per il business
come hanno fatto quasi tutte le altre big?
del basket a livello mondiale l’inglese è la lingua di
Vesely è un giocatore unico per l’Europa perché il suo
riferimento.
atletismo non ha uguali e la sua capacità di giostrare in più di un ruolo ed essere un sette piedi lo rendono un fattore impattante in qualsiasi partita: ne abbiamo sentiamo molto la mancanza. Non siamo intervenuti sul
mercato perché avevamo fiducia nel roster già costruito:
Se dovessi indicare un giovane italiano, su chi
abbiamo puntato sull’equazione di un maggior spazio
punteresti?
per diversi giocatori e di come tutti si sarebbero sentiti
Mi piace la “scuola italiana” di Reggio Emilia: Amedeo
maggiormente responsabilizzati dall’infortunio del loro
Della Valle può essere il prossimo giocatore importante
compagno. Inoltre una squadra deve sempre avere alla
per il nostro basket. Ma anche Trento è da apprezzare:
base una buona chimica per avere la chance di vince-
Flaccadori è un giocatore interessante. E Abass ha tutto
re e, nel nostro caso, abbiamo pensato di non andare a
per fare sempre meglio e diventare un protagonista.
stravolgere in alcun modo una chimica che ci piace. Qual è il giocatore più determinante dell’ultimo deConsiderando che siete ottimi amici da molti anni,
cennio di Eurolega?
che peso ha Obradovic, al di fuori dell’ambito stret-
Non è una scelta facile perché i protagonisti sono stati
tamente “di campo”, nel processo di costruzione e
tanti. Forse alla fine voterei per Diamantidis: ha vinto
gestione della squadra?
tanto, più di tutti, ma soprattutto ha dato al proprio ruo-
È uno scambio continuo di impressioni e di valutazioni:
lo una dimensione diversa, a partire da quella fisica.
ci piace decidere sempre insieme perché le scelte vissute in questa maniera vengono poi gestite nel modo
Hai un aneddoto curioso su una Final Four che non
migliore. Penso che ci fidiamo entrambi dei rispettivi
puoi dimenticare?
istinti e modi di ragionare: parliamo molto di basket
Ho avuto la fortuna di vivere diverse Final Four ed è
durante tutta la stagione e questo aiuta quando arriva il
sempre stato un momento esaltante della stagione.
momento di fare delle scelte… ci si trova quasi sempre
Non potrò però mai dimenticare la prima, ad Atene, nel
d’accordo.
1993, con la Benetton Treviso. Al nostro “eroe” della semifinale, Riccio Ragazzi, si blocca la schiena nel ri-
Il format delle Final Four, che sembra essere ideale
scaldamento pre-finale; l’altra guardia, Terry Teagle,
per Eurolega e NCAA, secondo te sarebbe applica-
soffre di fascite e all’intervallo, in lacrime, ci confida
bile alla NBA?
che non ce la fa più a muoversi nonostante l’iniezione;
Non credo. È un format che, in fondo, può premiare anche
Toni Kukoc, la nostra stella, che decide di caricarsi tutto
una “cenerentola” fortunata che ha indovinato un mese al
sulle spalle e…. il Limoges che gli “ruba” l’ultimo pallo-
massimo del proprio rendimento mentre la stagione NBA
ne per andarsi a prendere la Coppa. Ricorderò sempre
è fatta di 82 partite di regular season e playoffs al meglio
quei momenti: le emozioni e le lacrime su tanti volti, il
delle 7 partite: alla fine difficilmente ci sono sorprese.
mesto rientro a casa, la consapevolezza di aver sfiorato
E considerando che la NBA è una lega commerciale, un
la storia.
format tipo Final Four mal si sposerebbe con la possibilità di sfruttare la formula per avere i maggiori introiti.
CSKA MOSCA
di Marco Pagliariccio Tredicesima Final Four nelle ultime 14 edizioni. Una
capaci di andare a vincere alla Ush Arena di Mosca.
campagna europea con 22 vittorie e appena 5 sconfitte
E in un’eventuale finale, un Laboral Kutxa Vitoria che,
totali. Il CSKA ci riprova ancora e ci riprova sbarcando
a domicilio, ha già fatto una volta l’impresa o, peggio
a Berlino con l’obiettivo di riportare la coppa a Mosca
ancora, l’armata turca del Fenerbahce. Spesso il CSKA
otto anni dopo il successo di Madrid. La connection con
è arrivato alle Final Four da grande favorita, fallendo
quel CSKA è rappresentata da due delle chiavi del gio-
poi sul più bello. Quest’anno la cavalcata del Fener-
co dell’Armata Rossa: Vorontsevich, che allora guarda-
bahce ha tolto un po’ di pressione e ci sarebbe pure la
va il campo col binocolo ma oggi è una delle chiavi di
benedizione di Michael Jordan, padrino di battesimo di
volta dell’attacco più scintillante d’Europa (90,7 punti
Cory Higgins. Sarà la volta buona?
di media, il Real è 2° con 82,9), e Khryapa, il cui rientro per le Final Four può essere un’arma tattica in più per
VINCERANNO PERCHÉ
coach Itoudis, viste le sofferenze nella serie contro la
Quando è in palla, il CSKA è la squadra più spettaco-
Stella Rossa.
lare e al contempo concreta d’Europa. Nel back-court,
Superato come una formalità il primo turno (anche se,
una coppia come quella formata da De Colo e Teodosic
a parte la sorpresa Bamberg, le altre hanno si sono di-
(con Jackson da scudiero) da queste parti probabilmen-
mostrate ben poca cosa) e fatta la voce grossa anche
te non ce l’ha nessuno. Segnano da tre, sono interpreti
nel “girone della morte”, dove le sconfitte iniziali con
divini del pick’n’roll, sanno mettere in ritmo i tiratori.
Khimki e Laboral sono state presto accantonate con ro-
Se portano la partita dove vogliono loro, ossia giocando
tonde vittorie contro tutte le altre big d’Europa, il CSKA
ai 90 punti e col ritmo alto, non ce n’è.
ha però fatto fatica nel quarto di finale contro la Stella Rossa, chiuso sì sul 3-0 ma con una ventina di cami-
PERDERANNO PERCHÉ
cie sudate. In semifinale trova il carichissimo Lokomotiv
Le rimonte subite dall’Olympiacos nella finale 2012, dal
Kuban, una delle uniche due squadre (l’altra è Malaga)
Maccabi a Milano 2014 e la debacle di nuovo contro i
Reds l’anno scorso a Madrid sono i fantasmi che aleg-
STELLA
giano su questo CSKA. La tenuta mentale di Teodosic
La stagione attuale ha consacrato definitivamente Nan-
e De Colo (35,2 punti in coppia in stagione, 28,0 nella
do De Colo a superstar dei palcoscenici europei.
serie contro la Stella Rossa) nei momenti che contano
Semplicemente magnifica la sua annata finora, da MVP
è la X gigante da tenere a mente quando si parla dei
o poco ci manca: 18,9 punti col 56% da 2 e il 46%
russi. Da non sottovalutare, poi, l’assenza di Freeland,
da 3, 3,6 rimbalzi, 4,9 assist per l’ex-Spurs, vera arma
out per il resto della stagione. È vero, non ha inciso
totale su un parquet da pallacanestro. Il tiro da fuori
granché nell’annata moscovita (6,8 punti e 4,4 rimbalzi
è diventato affidabilissimo, la visione di gioco dall’alto
in appena 12 partite giocate in Eurolega), ma senza di
dei suoi 2 metri è paradisiaca e a 29 anni è nel pieno
lui la squadra perde ulteriormente in fisicità. Come, c’è
della maturazione.
Lazarev? Alzati e cammina, vah. LA STATISTICA COACH
Il CSKA ha giocato 4 partite in cui il distacco finale è
Secondo anno sulla panchina dei moscoviti per Dimi-
stato inferiore ai 5 punti e il bilancio è in perfetta pari-
tris Itoudis, che, dopo essere stato l’allievo prediletto di
tà: due vinte, due perse. Le due vinte sono l’ininfluente
Obradovic al Panathinaikos, sta cercando di costruirsi
99-96 del Pireo all’ultima giornata delle Top 16 e il 77-
la propria scintillante carriera liberandosi dall’ombra
76 di Gara 2 dei quarti contro la Stella Rossa.
di un maestro così ingombrante. Il coach ex-Banvit ha
Le due perse entrambe nelle Top 16: alla prima giorna-
impresso al CSKA il marchio di un gioco spumeggiante
ta nel derby contro il Khimki finito 91-89 (tripla di Sh-
che però in Europa finora si è infranto contro la fragilità
ved sulla sirena) e a Barcellona nel rocambolesco ko ai
mentale dei propri interpreti. Riuscirà l’allievo a supe-
supplementari per 100-98 con (clamorosa palla persa
rare il maestro?
di Teodosic e canestro decisivo di Doellman).
CSKA MOSCA
I NTE RVISTA
NIKOS ZISIS È un giocatore che conosciamo benissimo perché ha
Cosa vuol dire giocare per il CSKA e vincere con
avuto spesso a che fare con l’Italia. Vincendo sempre.
quel tipo di pressione?
Uno Scudetto e una Coppa Italia a Treviso, 3 Scudetti
Non dimenticherò mai la mia esperienza con il CSKA.
e 3 Coppe Italia a Siena. Ma anche in questa stagio-
Anche se non ho avuto un ruolo prominente nel succes-
ne ha avuto indirettamente a che fare col nostro pa-
so della squadra, è stato davvero un onore poter lavo-
ese, mettendo al servizio del Bamberg leadership ed
rare con coach Messina ed avere compagni di squadra
esperienza. Quel Bamberg che è stato una delle sor-
come Holden, Langdon, Siskaukas, Papaloukas, Smodis,
presa dell’ultima Eurolega, magistralmente guidato in
Andersen e molti altri. Penso di aver imparato molto
panchina da coach Trinchieri e con un Nicolò Melli in
non solo cestisticamente parlando, ma anche a livello
grande spolvero. Nikos è un condottiero nato, ha vinto
caratteriale e questo mi ha aiutato negli anni a venire.
in ogni squadra in cui ha giocato (tra cui un’Eurolega
Quando giochi per il CSKA il messaggio della dirigenza
col CSKA) e ci ha raccontato come ha visto la massima
è chiaro: “Siamo qui per vincere”. È persino scritto in
competizione europea dall’alto della sua saggezza da
ogni spogliatoio. Riuscirci ed ottenere quel traguardo è
playmaker.
stata una sensazione fantastica!
Com’è stata l’esperienza al Bamberg e cosa manca
Quale giocatore giovane nel ruolo di playmaker
ancora al basket tedesco per arrivare al top in
credi possa avere un grande futuro in Eurolega?
Europa?
Non è un playmaker puro, ma Luka Doncic è un gioca-
La mia esperienza al Bamberg è fantastica. È un club
tore che credo abbia un grande futuro dinanzi a sé, a
molto organizzato e disponiamo di un gruppo di ragaz-
patto che rimanga in salute e continui a lavorare sodo.
zi talentuosi, umili e stakanovisti. Coach Trinchieri e il
Dimostrare a quell’età di poter far parte di un grande
suo staff hanno fatto un lavoro eccellente, ma dobbia-
club come il Real Madrid non è cosa da poco e la dice
mo ancora lottare per l’obiettivo più importante della
lunga.
stagione: vincere il titolo ed assicurarci nuovamente un pass in Eurolega. Penso che la pallacanestro tedesca
Qual è stato il giocatore più determinante degli ul-
abbia bisogno di giocare a livelli costantemente com-
timi dieci anni di Eurolega?
petitivi in Europa e di sviluppare ancor di più i giocatori
Questa è una domanda molto difficile, per rispondere
di origine tedesca. Sono migliorati molto in tal senso
alla quale mi avvalgo della facoltà di considerare due
ma devono fare ancora di più. Sono dell’opinione che,
periodi diversi. Nel periodo 2005-2010 Papaloukas e
in ogni paese, i giocatori locali abbiano un ruolo chiave
Diamantidis, mentre negli ultimi cinque anni Spanoulis.
per il successo delle rispettive squadre.
Lo so, potrei non essere in grado di essere obiettivo, ma questo è ciò che credo e la penso così, quindi lo dico anche a voi!
G E L O R U E S È R A M L A P
A
2008 C S KA MOSCA
Qual è stato il compagno di squadra che ha festeg-
Come cambiano i metodi di allenamento in vista
giato di più dopo la vittoria? In che condizioni era?
delle Final Four rispetto alla regular season?
Non posso nominare un compagno nello specifico ma
In tutte e quattro le Final Four che ho disputato con tre
sono sicuro che la volta in cui ho festeggiato di più con
squadre differenti, gli allenatori hanno sempre avuto
tutti i miei compagni sia stata la vittoria contro gli USA
lo stesso programma di allenamento. Un po’ di riposo
nella semifinale dei Mondiali del 2006. Nonostante
dopo la vittoria nei playoff, allenamenti estremamente
avessi tre fratture in faccia per un colpo di Varejao ri-
duri ed intensi per una settimana circa e poi, nell’ulti-
mediato nel match contro il Brasile, i momenti vissuti
ma settimana prima, sessioni corte con una maniacale
nello spogliatoio tutti insieme dopo la partita sono dav-
attenzione ai dettagli.
vero indimenticabili. Qual è stato l’allenatore più duro (sia a livello menE il ricordo più emozionante legato alle Final Four ?
tale che fisico) per cui hai giocato?
Quando col CSKA vincemmo l’Eurolega nel 2008 a Ma-
Ho avuto il privilegio di giocare per tanti grandi alle-
drid, il nostro coach Ettore Messina, col risultato già in
natori, ma penso che i più duri – quelli con i quali non
cassaforte, 10” prima del suono finale della sirena si dires-
ti potevi rilassare neanche un secondo fisicamente ma
se verso gli spalti dove sedeva la sua famiglia per abbrac-
soprattutto mentalmente - siano stati Obradovic e Mes-
ciarli e dedicare la vittoria del trofeo al fratello scomparso
sina. Forse questo è il motivo per cui sono due degli
solo un mese prima.
allenatori più vincenti nella storia dell’Eurolega.
A N E R A Z N E -B S E D MERCE Inaugurata col nome di O2 World nel settembre
È un impianto polifunzionale che può ospitare sva-
2008, quando la compagnia telefonica O2 Ger-
riati eventi. Una sezione della facciata semicircola-
many aveva acquistato i diritti sul nome, dal 1º
re di vetro si trasforma in un display di 1.440 metri
luglio 2015 ha cambiato denominazione in Merce-
quadrati grazie ad un sistema di LED.
des-Benz Arena in seguito ad un accordo venten-
L’area circostante comprende cinema, un casinò,
nale con la casa automobilistica tedesca.
un hotel e vari bar e ristoranti. Ha già ospitato le
Può ospitare fino ad un massimo di 17.000 perso-
Final Four di Eurolega del 2009, vinte dal Pana-
ne, è la sede della squadra di hockey su ghiaccio
thinaikos. La fermata metro più vicina è quella di
Eisbaren Berlino e dell’Alba Berlino. Per le partite
Warschauer Strasse.
di basket, la capienza massima è di 16.000 posti.
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