Lago-rassegna stampa

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Il futuro del mobile Stili Tendenze

&

TREND CARRERA

Gli occhiali icona diventano blu Perlaprimavoltanellastoria diCarrera,marchiodel gruppoSafilo,ilbludiventa protagonistaassoluto:lelenti degliocchialidasoledella nuovacollezione re-interpretanoilbluin versionespecchiataflash.

Non solo negozi: Lago punta su appartamenti con giovani ospiti aniele e la sua vocazione si incontrano accidentalmente, una sera di qualche anno fa, in una camera di un brutto albergo dove Roma nemmeno ci assomiglia a Roma, in uno di quei quartieri raggrumati intorno al cuore della città. Mentre è li che si domanda quale architetto possa aver concepito una tale anonima e seriale bruttezza, questo gigante di un metro e 86 per 85 chili, ex giocatore di volley, ha l’intuizione della sua vita. Eccola: l’azienda artigianale di mobili messa su dalpadre,illavoro di una vita,così com’era non avrebbe resistito. A un mercato asfittico, a una crisi strisciante, ad appartamenti drammaticamenteprividiidentità, con mobili in legno di betulla e lampade in carta di riso. Rincasa a Padova, nello stabilimento Lago, e - investito dalla mission del rinnovamento - che fa? Rivede il business, ridefinisce gli asset, riformula la distribuzione? Ovviamente no. Perché quella che vi stiamo raccontando è una storia di capitalismo familiare all’italiana e il nostro gigante, come gli eroi omerici, ha una sfilza di fratelliesorelle,noveperlaprecisione e - particolare non trascurabile - dei dieci figli Lago non è mica il primogenito ma l’ultimo. Il passaggio è stato lento, convincere i fratelli impegnativo, a

D TIMBERLAND

Al via campagna anticontraffazione «Attenzione ai falsi!» è il claim della prima campagna anticontraffazione Timberland, partita venerdì scorso. L’immagine è quella dello scarponcino da lavoro Yellow Boot, nato nel 1973 e sbarcato in Italia nel 1979, uno dei best seller del marchio americano di calzature e abbigliamento. Scopo della campagna è sottolineare l’importanza dell’acquisto nel punto vendita autorizzato Timberland, che garantisce al cliente la certezza dell’originalità e qualità del prodotto. www.timberland.it

PIACENZA CASHMERE

A Milano il primo flagshipstore Piacenza cashmere, storica azienda biellese fondata nel 1733 e specializzata nei tessuti e nelle confezioni di alta gamma, ha scelto Milano per l’apertura del primo monomarca, inaugurato nei giorni scorsi al 25 di via Manzoni.

Canberra eletta capitale del buon bere

Filosofiadelbenessere e il design ritrova il business di Francesca Barbiero

Nellafoto,ilmodelloCarrera 1/B,conmontaturainmetallo. www.carreraworld.com/it

TOPCLASS

tratti doloroso. Ma alla fine l’intuizione di Daniele ha vinto e dal 2004 Lago ha ripensato il suo paradigma di business puntando sull’ambiente, sul mobile come oggetto «unico», sulla personalizzazione deldesign e sulbenessere. Tutto questo non per alimentare un’utopia di felicità (o almeno non solo) ma in nome del fatturato. Perché Lago in sei anni è cresciuta del 500% passando dai 5 milioni di euro del 2004 ai 29 milioni del 2009 e i 31 del 2010. A 38 anni, con una formazione creativa e disordinata costruitatuttafuoridalleistituzioniedaidiplomi,perDanieleLagolaqualificadiamministratoredelegatoèonestamente troppo riduttiva. Danieleèunistrionicoevulcanico motivatore che filosofeggia alternando citazionidaZygmuntBaumann,appelli per il recupero del centro storico di Alicante e vividecronachedellepedalateinbicicletta lungo il Brenta e all’Englisher Garten di Monaco. «Il nostro asset non è fare mobili ma produrre cultura - teorizza Lago –. Non oggetti ma pensieri. Il benessere è il vero tema del nuovo capitalismo. Ecco perché abbiamo ristrutturato la nostra fabbrica collegandola ai principi della bioarchitettura. Ora è un posto bellissimo anche da visitare che generaentusiasmoconunimpatto sociale positivo su tutto quello che è intorno a noi. Il design deve daresensoalnostromododivivere e di essere. Chi si accosta a noi non deve solo possedere un oggetto ma una filosofia di vita, un appproccio e uno stile dell’esistenza. Noi dobbiamo costruire sogni di benessere, di rispetto dell’ambiente,disostenibilità So-

Innovatore. L’amministratore dell’azienda, Daniele Lago

gni per chi ha gli anticorpi per sognare». Va anche detto che chi entra nel mondo Lago non lo fa mica in un negozio qualsiasi ma in un vero Appartamento. L’Appartamento è un progetto che si può sintetizzare così: sei giovane, fai un lavoro dinamico e, in un puntoqualsiasidelpianeta,hai trovatounacasacentraleecaratteristica.Purtroppo,però,haipochisoldi per arredarla. Qui entra in gioco Lago che fornisce i mobili. Il giovane creativo con appartamentoinzonaemergentedelglobo terracqueo diventerà ambasciatore del brand e aprirà l’Appartamento a iniziative e visitatori. Al momento gli Appartamenti sono sei di cui uno a Milano,invia Brera(chiscriveci èstato mentreunacolf extracomunitariapassavalostraccio e un inquilino metteva su la macchina per il caffè) ma la rete è in espansione. Per quanto riguarda gli store monomarca sono 27. Prossime aperture: Praga, Beirut e Brescia. Lago produce più di 17mila pezzi all’anno tutti nel padovano e ha 160 dipendenti. «L’idea dell’Appartamento è nata quando abbiamo deciso di partecipare al Fuori Salone del mobilediMilanonel2009-rievoca Lago -. Avevamo poco tempo, l’unica cosa da fare era prendere uno spazio e arredarlo. In quell’Appartamento ci siamo andatiaviverein13pertuttaladurata del Salone. Abbiamo avuto più di 10mila visitatori. Lì abbiamo capitochel’ideaavrebbe funzionato.Diciamolochiaramente, un cambiamento era necessario perché la distribuzionenelmondodeldesign è preistoria». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Bottelli

L’ Personalizzare il design. Con il sistema di contenitori 36e8 ciascuno può disegnare la stuttura che soddisfa di più accostando i moduli secondo il proprio gusto, le necessità e lo spazio

Un network in crescita. Il padrone di casa apre l’Appartamento organizzando eventi ed incontri per coinvolgere un numero sempre crescente di persone sul progetto e diffondere il marchio

Per Signoria il rilancio con una nuova collezione HOME DECOR Silvia Pieraccini

www.piacenza1733.it

POLIMODA

Un corso di moda in regalo a Natale Polimoda offre la possibilità di fare un originale regalo di Natale: uno dei Gold Summer Course che si terranno nel periodo estivo nella scuola di moda di Firenze, usufruendo tra l’altro di una speciale offerta. www.polimoda.com

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DESIGN

Gli oggetti futuristici alla Biennale di Saint’Etienne

È unadi quelle piccole aziende di eccellenza del made in Italy che ha rischiato di essere spazzata via dalla crisi mondiale, all’origine del crack finanziario che nell’aprile 2009 costrinse i proprietariaportareilibriintribunale. Ma, forte di una storia di qualitàericerca,oggiilmarchiofiorentino di biancheria da letto Signoria è pronto a ripartire con una nuovacollezioneeunpianodisviluppo che punta soprattutto sui mercati internazionali. In febbraio è ripresa l’attività nello stabilimento di San Casciano Val di Pesa (Firenze), rilevato assiemealbranddall’imprenditore pratese Alfonso Weber, produttore di tessuti con la Wonder srl, che ha così centrato l’obiettivo di diversificare l’attività. Weber ha riassunto 13 dei 40 dipendenti dell'ex Signoria nella newcoWonder Home,eha ripreso il percorso da dove si era interrotto, con l’aiuto operativo dell’ex proprietario Francesco Cappelletti, da sempre "motore" dell’azienda fiorentina. Per prima cosa Weber ha puntato a consolidare la rete commerciale italiana e estera e ha investito sulla collezione. Adesso sta mettendo a punto un piano di sviluppo importante nei departmente store Usa (grazie anche al potenziamento della controllata america-

na, ora guidata da un socio della Wonder), che si affianca ai progetti per l’apertura di corner e shop-in-shop in Europa, e al lavoro"esplorativo"suimercatiasiatici.«Inquestafaseilmercatohabisogno di concretezza – spiega l’imprenditore pratese di origine svizzera – per questo gli investimentisistannoconcentrandosulla collezione, a cui è destinato l’8-10% del fatturato, e nei prossimi mesi punteranno a consolidare il marchio. Signoria ha grandi potenzialità e vogliamo che torni a brillare come un tempo». Il tempo, non troppo lontano, è la metà degli anni Duemila, quando il brand fiorentino arrivò ad aprire un monomarca in Madison avenue, a New York, ed era apprezzato da vip internazionali come Madonna e George Clooney, oltre che da lussuosi alberghi di mezzo mondo. «Signoria ha il primato di aver portato il colore e il design nel mondo del lusso - spiega Francesco Cappellini ispirandosi al mondo dell’abbigliamento. Del resto il progetto nacque negli anni Ottanta, dall’evoluzione dell’azienda di ricami dei miei genitori, proprio per realizzare un prodotto dallo stile contemporaneo, che suscitasse emozione e che fosse caratterizzata dall’alta qualità». Il made in Italy in questo caso è a prova di fuoco, perché ancora oggituttalabiancheria vieneprodottaall’internodellostabilimento di San Casciano, in mezzoai vigneti del Chianti. «Non ho alcuna intenzionediportarelaproduzione all’estero – sottolinea Weber – el’ideaèdiallargare lagammadei prodotti e di ricominciare a fare biancheria da tavola. Nel lungo periodoSignoria dovrà diventare unostile di vita, abbracciando anche la stanza da bagno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Con materiali, dispositivi, progetti urbanistici ed elettrodomestici, le mostre della settima Biennale di Saint’Etienne riflettono su come sarà la nostra vita fra qualche anno. Unico limite alla fantasia dei designer (fra i quali Konstantin Grcic): la tutela dell’ambiente. www.biennale2010.citedudesign.com

ultima uscita pubblica l’ha fatta pochi giorni fa, nel Lobby Restaurant del King George Terrace di Canberra, dal lato opposto del giardino di rose che fronteggia il vecchio Parlamento. Lì Nick Spencer, 32 anni, nato a Ginevra e figlio di un diplomatico cittadino, è andato per uno speech durante l’Act water leaders dinner, cena celebrativa dell’Associazione no profit australiana che riunisce diecimila professionisti legati all’acqua, alla sua gestione, al suo consumo, al riciclo e ai cambiamenti climatici. Nick, biondo stempiato, sorriso da surfista, jeans strappati, non è però un esperto di acqua: è il capo dei winemaker di Eden Road Wines di Canberra, fresca vincitrice del 1˚Good wine awards assegnato dal Sydney Morning Herald. Nominata, dopo due anni appena dalla start-up, miglior nuova azienda vinicola in un territorio che cercava da tempo di focalizzarsi sul vino di qualità (l’intera Australia è il quarto esportatore mondiale di vino con poco meno di 4 miliardi di euro). Ma c’è di più: la cantina non ha un proprio vigneto, ma produce «artigianalmente», precisa Spencer, appoggiandosi a specialisti nelle vicine aree di Tumbarumba, Gundagai e Hilltops, cioè nel cosiddetto distretto di Canberra, specializzato in Chardonnay, Riesling e Shiraz. Una soluzione che ha creato un tale scalpore mediatico da trasformare Spencer in un’icona nazionale per alcuni e in un usurpatore per i più critici. «Mi sento privilegiato e anche un po’ scioccato – ha detto Spencer – ad essere stato prescelto tra così celebri cantine e produttori di vino: abbiamo avviato l’attività solo da due anni e stiamo ancora cercando la nostra strada. Non siamo gli unici a non possedere la terra, ma proponiamo qualità a 360 gradi». Il percorso del giovanotto parte ovviamente dalla Francia, dove apprende l’arte del vino con Jean Charles

Winemaker. Nick Spencer ha fatto le sue prime esperienze in Francia

Boisette al Domaine de la Vougeraie, la cui famiglia lavora nel campo vinicolo dal XII secolo. Poi fa esperienza da tre big australiani come Rosemount, Coldstream Hills e Madew Wines, per tornare a Bordeaux da dove è anche consulente di produttori dell’Est europeo. Infine, il ritorno in Australia, l’attività di winemaking per 15 cantine e la creazione di Eden Road Wines sfociata nel primo "vintage" 2008 che ha un prezzo al pubblico di 22 euro. Tra i clienti, il Forty One Restaurant di Sydney, che dalle due sale private offre una vista mozzafiato sull’Opera House e la baia, e una lunga lista di caffè, bar, hotel e lounge di tendenza situati anche in città i cui nomi dicono poco a un europeo. La classifica di cantine e vini premiati, come ogni classifica, ha creato discussione: proprio ciò a cui si puntava visto che in concomitanza era fissato il lancio della Good Wine Guide. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Da San Casciano agli Usa. Prima della crisi il marchio fiorentino era arrivato ad aprire un negozio monomarca in Madison Avenue a New York

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