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L’autonomia vista dall’esterno

L’Alto Adige è un mirabile esempio di come l’ampio autogoverno della vita pubblica di una regione possa avere successo all’interno di un grande Stato nazionale. Il profondo attaccamento emotivo della popolazione alla lingua, alla cultura e alla Heimat è probabilmente la base dell’autonomia altoatesina, che non ci si stancherà mai di riaffermare. La cooperazione ha bisogno di una propria identità ben sviluppata, ed è per questo che l’Austria promuove la preservazione dei costumi e della lingua tedesca nonché la collaborazione nel campo dell’arte, della cultura e dell’istruzione. Tuttavia, lo sguardo attento dell’Austria nei confronti dell’Alto Adige non è a senso unico e non deriva dalla sua funzione di potenza tutrice, bensì è finalizzato a una proficua condivisione. Nel mio caso i punti focali sono stati la scuola plurilingue realizzata in Alto Adige, l’inclusione vissuta, le eccellenti biblioteche e il plurilinguismo della popolazione, capace di esprimersi nella comunicazione quotidiana alternando disinvoltamente tedesco, ladino e italiano. I molteplici collegamenti tra l’Alto Adige e l’Austria possono favorire l’ulteriore sviluppo di tutte le parti coinvolte. Investire nell’istruzione e nella partecipazione culturale deve rimanere il nostro dogma politico.

Dr. Claudia Schmied

Ministra austriaca dell’Istruzione, delle Arti e della Cultura dal 2007 al 2013 Le riflessioni sull’autonomia sono sempre preziose, perché obbligano a interrogarsi sulle modalità scelte per organizzare i nostri territori e la nostra democrazia. L’autonomia altoatesina rappresenta un esempio virtuoso perché ha saputo rispondere a queste domande in maniera condivisa, sviluppando un sentimento diffuso di rispetto per l’attuale assetto istituzionale. Un assetto dinamico, fin dall’inizio del percorso avviato da Degasperi, dove la tutela delle minoranze linguistiche si è sostanziata in soluzioni istituzionali originali e aperte. Una lezione che rimane preziosa, anche in chiave europea.

Dott. Enrico Letta

Vari incarichi da ministro e sottosegretario, così come da europarlamentare, presidente del Consiglio dall’aprile 2013 al febbraio 2014, segretario del Partito Democratico dal 2021

Al pari dello Stato Libero di Baviera, l’Alto Adige è una regione con una forte identità culturale e lo Statuto di autonomia del 1972 ne è la migliore testimonianza. Dai tempi di Franz Josef Strauß e Silvius Magnago, i due territori sono legati non solo economicamente ma anche e soprattutto affettivamente. In qualità di primo ministro della Baviera ho portato avanti la buona tradizione e già nel 1994, un anno dopo essere diventato premier, ho avviato con Luis Durnwalder una stretta collaborazione che ancora oggi sta dando i suoi frutti. Baviera e Sudtirolo: due regioni forti nel cuore dell’Europa!

Dr. dr. h. c. Edmund Stoiber

Primo ministro della Baviera dal 1993 al 2007

Lo sviluppo dell’autonomia e la chiusura del Pacchetto mi hanno sempre toccato e coinvolto fortemente. In qualità di vicepresidente e presidente per decenni del Congresso dei Comuni e delle Regioni del Consiglio d’Europa, nonché di vicepresidente del Comitato europeo delle regioni, ho sempre fatto riferimento all’esemplare autonomia del Sudtirolo e del Trentino in importanti questioni di politica regionale e minoritaria europea. Per esempio, nel 1998 è entrata in vigore la “Carta europea delle lingue regionali o minoritarie”. Particolare significato rivestono anche la “Carta europea dell’autonomia locale” e il “Quadro di riferimento per la democrazia regionale” del Consiglio d’Europa. Nel Comitato europeo delle regioni, inoltre, questa autonomia ha contribuito in maniera rilevante all’attuazione del principio di sussidiarietà nell’UE, allo sviluppo di regioni europee informali all’interno dell’istituzione UE denominata “Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale” (GECT), di cui l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino ne è esempio, e al processo decisionale sulla strategia macroregionale UE per le zone alpine.

DDr. Herwig van Staa

Landeshauptmann del Tirolo dal 2002 al 2008, presidente del parlamento tirolese dal 2008 al 2018

L’autonomia dell’Alto Adige è una delle grandi conquiste del secolo scorso e un segno di coesione in Europa. All’Austria, e al Tirolo in particolare, spetta la particolare responsabilità di preservare questo successo del passato. Oggi è la stretta collaborazione transfrontaliera, istituzionalizzata nell’Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, a fare da garante dell’autonomia. Ora si tratta di ampliarla ulteriormente e di affrontare insieme le sfide del futuro.

Günther Platter

Ministro degli Interni austriaco dal 2007 al 2008, dal 2008 Landeshauptmann del Tirolo L’Alto Adige e la sua autonomia: dopo parecchi decenni di grandi sforzi e di impegno, possiamo parlare di una storia di successo di cui la popolazione sudtirolese può essere giustamente orgogliosa. Tanto più che nel XX secolo la storia dell’Alto Adige è iniziata in maniera assai tragica. La prima guerra mondiale ha portato con sé, come d’altronde ogni conflitto bellico, una moltitudine di catastrofi umane e politiche. Con il Trattato di pace di Saint-Germain, l’Alto Adige fu strappato all’Austria senza tener conto dei fatti storici o di ulteriori argomentazioni. E tra il 1938 e il 1945, il Führer Hitler e il duce Mussolini si dimostrarono particolarmente brutali e spietati nei confronti della popolazione sudtirolese. Nel 1945 – quando avevo solo sette anni – scattò una seconda ora zero per l’Alto Adige. La gente non sapeva come andare avanti, l’Alto Adige però era forte e non aveva solo avversari ma anche molti buoni amici; al riguardo mi vengono in mente tanti nomi. Ci sono voluti molta forza, molto coraggio e molta fiducia. Perciò mi fa ancora più piacere, il fatto che oggi l’autonomia faticosamente conquistata dall’Alto Adige sia considerata un esempio virtuoso di autogoverno e che allo stesso tempo si possa celebrare il trentennale della chiusura della controversia tra Austria e Italia. Agendo con accortezza e pazienza è stato possibile superare gli ostacoli più grandi, e di questo possiamo esserne tutti felici.

Dr. Heinz Fischer

Presidente della Repubblica d’Austria dal 2004 al 2016

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