RELAZIONE AGRARIA e FORESTALE 2014

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Prefazione nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020 nonché la notifica UE dei sussidi individuali. In questo contesto la lavorazione attiva di bosco e alpeggio e la particolare attenzione alle piccole e piccolissime aziende restano una priorità. Sono tuttavia consapevole che simili cambiamenti sono connessi a un impegno complesso, come ad esempio la revisione dei fascicoli aziendali del sistema informativo Lafis per agricoltura e foreste. Tra le tappe del 2014 ricordo l’avvio del nuovo programma di sviluppo per lo spazio rurale 2014-2020 ma anche il contatto diretto con le persone, che ritengo essenziale. Per questo ho illustrato almeno una cinquantina di volte, negli incontri a livello di comprensorio e di Comune, impostazione e strategia della politica agraria che intendo seguire.

Care lettrici, cari lettori, anche questa edizione della Relazione agraria e forestale contiene un notevole insieme di dati e di fatti. Un rapporto di 153 pagine che offre un’esauriente panoramica e uno sguardo dettagliato nei settori dell’agricoltura e della silvicoltura degli ultimi anni. Servono pazienza e concentrazione per leggere e analizzare la Relazione, ma per quanti desiderano avere informazioni precise sullo sviluppo di agricoltura e foreste si rileva una lettura molto interessante e preziosa.

In questo saluto iniziale trovano spazio anche i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito ai tanti numeri e fatti “positivi” contenuti nella Relazione, a cominciare dagli agricoltori e dai silvicoltori. Poi ovviamente grazie a tutte le collaboratrici e i collaboratori negli uffici, a Bolzano come sul territorio, fino alle stazioni forestali più lontane. E non da ultimi ringrazio gli eccellenti specialisti del Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg. Anche l’opinione pubblica riconosce in misura sempre maggiore quanto sia importante il loro lavoro, ad esempio nel settore cruciale della salute delle piante, e quanto siano promettenti le nuove proposte di soluzione che puntano sulla prevenzione anziché sull’intervento. Per questo sarà mio impegno anche in futuro ampliare e garantire l’attività di ricerca del Centro Laimburg.

La Relazione presenta un quadro del primo anno da quando ho assunto la responsabilità politica di questi ambiti. A tale scopo vorrei brevemente tratteggiare i principali passi avviati. Il più importante è stato sicuramente quello che ha dato una nuova impostazione dei singoli canali di promozione dell’agricoltura. I prossimi anni dimostreranno – e di questo sono assolutamente convinto – che il riordino del sistema di aiuti rafforzerà l’agricoltura di montagna. Già ora i numeri dicono chiaramente che abbiamo individuato le priorità a favore dell’agricoltura montana e dello sviluppo rurale, per il consolidamento della filiera regionale, per una maggiore ricerca, per una più ampia prevenzione del rischio, per il miglioramento della competitività. E non da ultimo per rendere più ecologica la produzione agricola.

Perché la parte più importante di questa Relazione non sono i numeri precisi, bensì le persone motivate. Sono loro che, tutte assieme, creano le condizioni affinché anche la prossima Relazione agraria e forestale sia una lettura piacevole e significativa. Grazie!

Anche nella silvicoltura si è rivelata indispensabile una nuova impostazione del sostegno settoriale, per la quale sono però necessarie l’armonizzazione con il quadro normativo a sostegno del

Assessore Arnold Schuler

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