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Caccia
l territorio pro inciale do e possibile esercitare l’attività venatoria rappresenta poco più di 623.200 ha l della super cie pro inciale ed rispetti amente suddi iso in riser e di caccia di diritto. Le riser e di caccia privata si estendono per circa . ha della super cie pro inciale).
ella super cie pro inciale rimanente, . ha sono oasi di protezione faunistica demaniale e . ha andita (tra cui il Parco Nazionale dello Stel io , do e la caccia proi ita. La super cie complessi a di . ha, costituita dai 226 biotopi protetti esistenti, uali oasi di protezione faunistica, inglobata rispettivamente nel territorio della riser a e nella super cie della bandita in cui si trova. In questi biotopi la caccia assolutamente proi ita, qualora la rispettiva oasi di protezione non raggiunga i 10 ettari. Nelle attuali oasi di protezione superiori ai ettari di estensione consentito il controllo degli ungulati e della volpe per motivi sanitari.
Nelle riserve di diritto la sorveglianza viene garantita dall’attività di 67 agenti venatori, alle dipendenze delle singole riserve di caccia e dell’Associazione Cacciatori Alto Adige. Nelle riserve private invece il servizio di vigilanza garantito perlopi da olontari. Nel Parco Nazionale dello Stelvio, invece. la sorveglianza é stata garantita d’agenti appartenenti al Corpo Forestale Provinciale. Nell’anno 2017 nelle riserve di diritto 6.024 cacciatori e cacciatrici erano detentori e detentrici di permessi annuali e permessi d’ospite. Da anni aumenta la quota femminile, nel 2017 vi sono state 330 cacciatrici attive.
L o ietti o della politica enatoria determinato con Legge Provinciale sulla caccia e mira alla conservazione della biodiversità e di un buono stato di salute nella fauna nonché alla protezione ed al miglioramento dei rispettivi ambienti naturali attraverso un management attivo della fauna selvatica. Il prelievo pertanto avviene in modo ecosostenibile che, per ungulati e galliformi, predeterminato tramite piani di abbattimento.
Dal dialogo “Feld-W ald-W ild” (= campo-bosco-fauna) dall’U nione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (=SBB), all’Associazione Cacciatori Alto Adige, dalle Ripartizioni Foreste e Agricoltura escono periodicamente linee guida per il consenso degli interessi. Esse contemplano obiettivi strategici per la gestione delle aree naturali e culturali nel rispetto delle svariate funzioni del paesaggio, della costante tutela della biodiversità e le necessità della fauna selvatica.
Danni da fauna selvatica
U no dei principali compiti della caccia e itare danni da fauna sel atica. l risarcimento dei danni causati da fauna sel atica caccia ile iene e ettuato, di norma, dalle riserve competenti per territorio. A parziale copertura di danni causati da mammiferi non cacciabili, rapaci e lepri, vengono elargiti contibuti da parte dell’Amministrazione Provinciale. Di importanza economica risultano i danni al raccolto causati dal ghiro e i danni a galline ovaiole da parte di volpe e faina. Per danni da orso e lupo prontamente denunciati e comprovati dall’autorità enatoria pre isto il risarcimento nella misura del 100 % del danno subi to. È fondamentale che vengano poste in essere tutte le misure di prevenzione, in modo da prevenire situazioni conflittuali e danni. Perci l Amministra zione Provinciale concede contributi per opere di prevenzione danni quali recinzioni e griglie antiselvaggina nonché recinzioni elettriche. Ciò principalmente a protezione dei frutteti e delle vigne da danni da cervo e capriolo.