16 | 6a Lettera ai genitori - Bambini fra i 3 e i 5 anni: curiosi e intelligenti
Gioia, tristezza, rabbia Spazio ai sentimenti Emanuela sente alcuni passi davanti alla porta di casa. Molla tutto e corre alla porta, la apre e saluta entusiasta papà Daniele, salta di gioia e racconta ad alta voce tutto ciò che ha fatto durante la giornata. Tutto il giroscale ora ne è al corrente! Emanuela manifesta chiaramente la propria gioia. Ma anche la propria rabbia, quando è adirata: allora batte i piedi, getta via il giocattolo nell’angolo o cerca di picchiare gli altri. I bambini in età prescolare hanno già molta esperienza con le emozioni. Non di rado essi hanno gioito o si sono arrabbiati, erano tristi o adirati, talvolta anche già un po’ orgogliosi quando riuscivano in qualcosa o gelosi perché il fratellino o la sorellina riceveva più attenzioni di loro. I sentimenti possono essere piacevoli o spiacevoli, caratterizzati da più o meno intensità: gioia, ira, paura, rabbia, afflizione, ma anche sensazioni di felicità, sensi
di colpa, di vergogna, sentimenti d’amore, di voglia, invidia, gelosia e tanti altri ancora. Bisogna imparare a percepire le emozioni, esprimerle a parole e ad affrontarle, e non è poi così semplice. Provare rabbia ed elaborarla senza rompere qualcosa o ferire qualcuno è importante tanto quanto manifestare la propria gioia. Il modo più semplice per impararlo è parlarne in famiglia apertamente. Se mamma e papà cercano di trovare le parole giuste per esprimere i loro sentimenti, anche i figli imparano a prendere sul serio i loro. Si tratta di un presupposto importante per poter elaborare le emozioni ed instaurare e vivere le relazioni con gli altri. Le emozioni riflettono le nostre esigenze, i nostri desideri e le nostre speranze. Se cerchiamo di decodificare e comprendere il loro messaggio, impariamo a conoscere meglio noi stessi e, nell’ambito dei nostri rapporti, possiamo orientarci verso di loro. Le emozioni possono rappresentare un prezioso aiuto.