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Le b ugie e la verità “creativa

Le bugie e la verità “creativa”

La verità è importante per i bambini. Soprattutto in questa fascia di età tendono a sentirsi male a raccontare storie o mentire. Sentono subito di avere la coscienza sporca e preferirebbero essere sinceri. Talvolta, però, possono trovarsi in situazioni che li portano a negare o raccontare cose non corrispondenti al vero. E spesso capita perché non riflettono sulle conseguenze a lungo termine e credono ad esempio: “se tengo nascosto il brutto voto, non mi rimproverano”. Una buona parte di queste “storielle” raccontate dai bambini non vengono probabilmente scoperte dai genitori perché i ragazzi affinano sempre più l'arte di camuffare la verità. Ormai non si tradiscono più tanto con la voce, la mimica, le contraddizioni o le spiegazioni più assurde. E, al tempo stesso, affinano anche la capacità di cogliere meglio le bugie raccontate dagli altri. “Perché mi ha mentito, mio figlio?”, si chiedono a un certo punto tanti genitori. La scoperta di una bugia seria è spesso legata a un sentimento di delusione e perplessità. Nei rapporti di convivenza familiare, imbrogliare e mentire è grave. E’ doloroso, ci si sente feriti, la verità mina i sentimenti di intimità, genera sfiducia, abusa della fiducia. Quanto difficile e spiacevole sarebbe, poi, se dovessimo verificare e

controllare ogni cosa che ci viene detta. Eppure i bambini imparano proprio a casa a raccontare bugie. Soprattutto le cosiddette bugie a fin di bene, quelle innocue usate in situazioni di emergenza, sono qualcosa che i bambini imparano dai genitori. I grandi celano la verità per non offendere altre persone. Si mostrano ad esempio entusiasti del regalino portato da zio Rodolfo per poi chiedersi subito dopo cosa farsene, tanto è brutto. Mentono per proteggere se stessi o gli altri: “No, non abbiamo litigato!”. Si possono considerare tutte bugie innocue, bugie “a fin di bene”. Ma dov'è esattamente il limite? Per sostenere e mantenere la sincerità e per imparare a dire la verità, i bambini hanno bisogno del buon esempio e di un clima di fiducia in famiglia e a scuola. Hanno bisogno di sentirsi amati e accettati senza riserve, soprattutto quando falliscono in qualcosa. Se ricevono reazioni positive alla loro sincerità e franchezza, non trovano neanche necessario dover mentire.

Bambini che inventano storie

A questa età è frequente che i bambini inventino delle storie, assolutamente plausibili, e che lasciano perplessi genitori e nonni sulla loro veridicità. C'è Mattia che racconta ad esempio di quanto si diverta ad andare a pesca con il nonno, pur non essendoci mai stato. Anche se all'inizio vi capiterà di irritarvi per questa scarsa aderenza alla realtà, prendendo le dovute distanze riuscirete magari ad apprezzare quanto bravo/a sia ormai vostro/a figlio/a a giocare con le parole e immaginarsi nuove situazioni. L'inventarsi un nuovo mondo può essere infatti un momento importante nello sviluppo del bambino. Ascoltatelo, cercate di cogliere bene tutti gli aspetti della storia e provate assieme a lui, con serenità e pazienza, a fargli notare i punti discordanti dalla realtà. Concentratevi sugli aspetti accaduti realmente e sulle possibilità che ne sono derivate. In questo modo il/la bambino/a inizia a capire dove si trova il confine fra realtà e fantasia perché, in ogni caso, non mente consapevolmente quando racconta.

Informazioni e suggerimenti

➔ Se i bambini mentono o tengono nascosta la verità per il timore di essere puniti, il comportamento cessa, spesso, mostrandosi più comprensivi e discutendo con loro sui motivi e le conseguenze del loro comportamento. ➔ Quando i bambini amano esagerare o raccontano le storie più assurde, il motivo del loro comportamento può risiedere in una scarsa fiducia in se stessi. In questi casi è utile che mamma e papà sottolineino più spesso le doti e i punti di forza dei propri figli, aiutandoli a fare conquiste e ottenere risultati positivi, come ad esempio promuovendo un hobby che corrisponda al loro talento. ➔ Alcuni bambini r accontano bugie perché non vogliono ammettere una difficoltà o una dimenticanza. Asseriscono ad esempio di avere già riordinato la stanza o di avere già dato da mangiare al gatto, anche quando non è vero. In questo caso i genitori potrebbero chiedere con molto tatto per quale motivo non abbiano ancora svolto il compito affidato e preferiscano invece ricorrere a una bugia. Hanno forse bisogno di aiuto o hanno semplicemente bisogno di più tempo per loro?

➔ Altri bambini tengono nascoste cose di cui si vergognano, ad esempio un brutto voto nel compito in classe o l’appuntamento per una riunione in cui si potrebbe parlare della loro condotta scolastica perché temono di non essere all’altezza delle aspettative dei genitori.

➔ L' esempio dato dai genitori è decisivo: sforzatevi di essere franchi e sinceri e non mentite al vostro bambino. Questo vale anche per le domande imbarazzanti e per le verità dolorose, le quali sarebbero comunque da formulare tenendo sempre presente l’età del bambino.

➔ Se i bambini men tono molto e ripetutamente, i genitori dovrebbero andare a fondo e scoprire le ragioni di questo comportamento, avvalendosi eventualmente dell'aiuto e della consulenza di esperti.

L'amore, la cura devono avvolgere il bambino come un piacevole bagno caldo.“

Emmi Pikler

Proposta di lettura: Mila dice tante bugie, Pimm Van Hest e Nynke Talsma, Editore Clavis 2014. Mila è un po' birichina…ma poi capisce che condividere i segreti con mamma e papà è la soluzione migliore.

Piccole bugie, mezze verità, grossi pasticci, Annette Neubauer, Editore Piemme 2015. Una storia intrisa di piccole bugie e mezze verità, dette da adulti e bambini, che portano inevitabilmente a grossi pasticci.

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